Caterina Corner: differenze tra le versioni
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{{Monarca
|nome = Caterina Cornaro
|immagine = Tiziano, ritratto postumo di caterina corner come santa caterina d'alessandria, 1542 (cropped).jpg
|legenda = ''Ritratto di Caterina Cornaro''
|stemma = Coat of Arms of Catherine Cornaro.svg
|titolo = [[Sovrani di Cipro#Re di Cipro (1192-1489)|Regina di Cipro]]<br />[[Re di Gerusalemme|Regina titolare di Gerusalemme]] e [[Regno armeno di Cilicia|d'Armenia]]
|sottotitolo =
|regno = 26 agosto [[1474]] –<br />26 febbraio [[1489]]<ref name="CaterinaCorner"/>
|predecessore = [[Giacomo III di Cipro]]
|successore = ''Titolo estinto''<br />''Abdicazione ed annessione del Regno di Cipro ai territori della Repubblica di Venezia''
|titolo2 = [[Regina consorte#Ruolo della regina consorte|Reggente di Cipro]]
|regno2 = 6/7 luglio [[1473]] –<br />26 agosto [[1474]]<ref name="CaterinaCorner"/><ref>Suo figlio Giacomo (re Giacomo III) morì il 26 agosto del [[1474]] per febbri [[malaria|malariche]].</ref><br />''per il figlio [[Giacomo III di Cipro]]''
|titolo3 = [[Regno di Cipro#Sovrani di Cipro|Regina consorte di Cipro]]
|sottotitolo3 =
|regno3 = 10/30 luglio [[1468]]<ref name="CaterinaCorner"/><ref>Nell'anno [[1468]], il 10 luglio secondo il [[Andrea Navagero|Navagero]], il 30 secondo il Malipiero, fu data in sposa [[Matrimonio per procura|per procura]] a Giacomo II di Lusignano, re di Cipro.</ref> –<br />6/7 luglio [[1473]]
|predecessore3 = [[Luigi di Savoia, conte di Ginevra|Luigi di Savoia]] ''come re di Cipro ([[jure uxoris]]), in quanto marito di [[Carlotta di Cipro|Carlotta]], regina di Cipro''
|successore3 = ''Titolo estinto''<br />''Ella stessa come '''[[Regno di Cipro#Sovrani di Cipro|Regina regnante di Cipro]]'''''
|incoronazione3 = [[1472]]<ref name="CaterinaCorner"/>, [[Cattedrale di Santa Sofia (Nicosia)|Cattedrale di Santa Sofia]], [[Nicosia]]<ref name="CaterinaCorner"/>
|nome completo =
|
|onorificenze =
|altrititoli = [[Signore (titolo nobiliare)|Signora]] di [[Asolo]]<ref name="CaterinaCorner"/><ref name="Caterina"/><br />(20 giugno [[1489]]<ref name="CaterinaCorner"/>–10 luglio [[1510]])
|data di nascita = 25 novembre [[1454]]<ref name="CaterinaCorner"/><ref>Secondo il suo primo biografo, Colbertaldo, Caterina nacque il giorno di Santa [[Caterina d'Alessandria]] dell'anno 1454, per l'appunto il 25 novembre.</ref>
|luogo di nascita = [[Venezia]]<ref name="Caterina">{{Treccani|caterina-cornaro-regina-di-cipro|Caterina Cornaro ― regina di Cipro|accesso=23 aprile 2018}}</ref>
|data di morte = {{Calcola età3|1510|7|10|1454|11|25}}<ref name="CaterinaCorner"/>
|luogo di morte = [[Venezia]]<ref name="CaterinaCorner"/><ref name="Caterina"/>
|luogo di sepoltura = [[Monumento funebre di Caterina Cornaro|Monumento funebre]], [[Chiesa di San Salvador]]<ref name="CaterinaCorner"/><ref>Caterina fu inizialmente sepolta nella [[Chiesa dei Santi Apostoli (Venezia)|Chiesa dei Santi Apostoli]] nella cappella di famiglia, accanto al padre, e qui i suoi resti rimasero fino alla fine del Cinquecento quando, in occasione del rifacimento del tempio, furono traslati nella Chiesa di San Salvador. Tuttora i suoi resti riposano nel monumento funebre realizzato da [[Bernardino Contin]].</ref>, [[Venezia]]
|casa reale = [[Corner (famiglia)|Corner]] per nascita<br />[[Lusignano]] per matrimonio
|dinastia =
|padre = [[Marco Corner (1406-1479)|Marco Corner]]<ref name="CaterinaCorner">{{Treccani|caterina-corner-regina-di-cipro_(Dizionario-Biografico)|CATERINA Corner, regina di Cipro|autore=Francomario Colasanti|volume=22|anno=1979|accesso=23 aprile 2018}}</ref><ref name="Caterina"/>
|madre = [[Fiorenza Crispo]]<ref name="CaterinaCorner"/>
|consorte = [[Giacomo II di
|figli = [[Giacomo III di Cipro|Giacomo III]]<ref name="CaterinaCorner"/>
|religione = [[Cattolicesimo]]
|motto reale =
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Caterina
|Cognome = Corner
|
|Sesso = F
|LuogoNascita = Venezia
|GiornoMeseNascita = 25 novembre
|AnnoNascita = 1454
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 10 luglio
|AnnoMorte = 1510
|Epoca = 1400
|Epoca2 = 1500
|Attività = sovrana
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stata [[Regno di Cipro#Sovrani di Cipro|regina consorte di Cipro]] per il matrimonio con il re [[Giacomo II di Cipro|Giacomo II]], [[reggente]] del [[Regno di Cipro]] durante la breve vita del figlio neonato [[Giacomo III di Cipro|Giacomo III]], e infine [[Regno di Cipro#Sovrani di Cipro|regina regnante di Cipro]]. Il suo regno durò dal 26 agosto [[1474]] al 26 febbraio [[1489]], e fu l'ultima sovrana dell'[[Cipro|isola]]
}}
Nel [[1489]], fu costretta ad abdicare e a cedere il [[Regno di Cipro|Regno]] alla [[Repubblica di Venezia]], che dalla morte del marito controllava effettivamente il governo dell'isola. Una volta abbandonato il Regno, fece ritorno in patria e in cambio della rinuncia ottenne in dono dalla Serenissima la terra e il [[castello di Asolo]] di cui divenne "''Domina''" (Signora), conservando però anche il titolo di "''rejna de Jerusalem Cypri et Armeniae''" e l'annuale rendita di {{m|8000}} [[Ducato (moneta)|ducati]]<ref name="CaterinaCorner"/>; infatti, insieme al titolo cipriota, si fregiava anche dei titoli di [[Re di Gerusalemme|regina ''titolare'' di Gerusalemme]] e [[Regno armeno di Cilicia|d'Armenia]].
== Biografia ==
=== Famiglia d'origine ed infanzia ===
[[File:Doge Marco Corner.png|thumb|Stemma di [[Corner (famiglia)|Casa Corner]]]]
Caterina Corner nacque dall'insigne casata [[venezia]]na [[Corner (famiglia)|Corner]] del [[Corner (famiglia)#Corner di San Cassiano|ramo di San Cassiano]].<ref>{{Cita web|url=http://cardinaliserenissima.uniud.it/54-corner-albero.html|titolo=CORNER - Alberto genealogico|editore=[[Università degli Studi di Udine]]|accesso=23 aprile 2018}}</ref> Suo padre, il cavaliere [[Marco Corner (1406-1479)|Marco Corner]], era figlio di [[Giorgio Corner (1374-1439)|Giorgio]], nipote del doge [[Marco Corner]] e della sua prima moglie Giovanna [[Scrovegni]], di [[Enrico degli Scrovegni|Enrico]]<ref>{{Treccani|marco-corner_(Dizionario-Biografico)|CORNER, Marco|autore=[[Giorgio Ravegnani]]|volume=29|anno=1983|accesso=23 aprile 2018}}</ref><ref>{{Treccani|maddalena-scrovegni_(Dizionario-Biografico)|SCROVEGNI, Maddalena|autore=Remy Simonetti|volume=91|anno=2018|accesso=23 aprile 2018}}</ref><ref>{{Treccani|scrovegni_(Dizionario-Biografico)|SCROVEGNI|autore=[[Chiara Frugoni]], Reinhold C. Mueller|volume=91|anno=2018|accesso=23 aprile 2018}}</ref>, distintosi durante la [[Guerre di Lombardia|Guerra di Lombardia]], la cui spaventosa prigionia venne descritta da lui stesso nella ''Cronachetta Corner''.
Sua madre era Fiorenza Crispo, figlia di Nicolò Crispo e di Valenza Comnena, signori di [[Siro (Grecia)|Siro]] e [[Santorini]]. Il nonno materno, Nicolò, era il fratello del [[Ducato di Nasso|duca di Nasso]] [[Giacomo I Crispo|Giacomo I]], ambedue figli dei duchi [[Francesco I Crispo]] e Fiorenza Sanudo, figlia di [[Marco II Sanudo]] duca di Nasso e signore di [[Milo (Grecia)|Milo]] e di una nobildonna francese. Valenza Comnena era invece la figlia dell'imperatore [[Giovanni IV di Trebisonda]] e di una principessa Bagrationi, figlia di [[Alessandro I di Georgia]].
Caterina trascorse un'infanzia serena, dapprima nel palazzo di famiglia sul [[Canal Grande]] (l'attuale [[Ca' Corner della Regina]]), quindi, dal suo decimo compleanno, nel monastero delle benedettine di [[chiesa di San Benedetto Vecchio|San Benedetto Vecchio]], presso [[Padova]]. Ebbe due fratelli, Luca e Giorgio ― quest'ultimo, nominato cavaliere della Stola d'oro, porterà il casato al massimo del suo lustro economico e politico<ref>{{Treccani|giorgio-corner_(Dizionario-Biografico)|CORNER, Giorgio|autore=Giuseppe Gullino|volume=29|anno=1983|accesso=23 aprile 2018}}</ref> ― e cinque sorelle, tra cui Elisabetta Corner che sposerà nel 1478 [[Paolo Cappello]], militare e diplomatico,<ref>{{Treccani|paolo-cappello_(Dizionario-Biografico)|CAPPELLO, Paolo|autore=Angelo Ventura|volume=18|anno=1975|accesso=23 aprile 2018}}</ref> e Lucia Corner, sposata nel 1485 all'umanista e diplomatico Marco [[Dandolo (famiglia)|Dandolo]].<ref>{{Treccani|marco-dandolo_(Dizionario-Biografico)|DANDOLO, Marco|autore=Giuseppe Gullino|volume=32|anno=1986|accesso=23 aprile 2018}}</ref>
=== Matrimonio ===
Il 10 o il 30 luglio [[1468]], a quattordici anni, [[matrimonio per procura|sposò per procura]] il [[regno di Cipro|re di Cipro]] e di [[Regno armeno di Cilicia|Armenia]] [[Giacomo II di Lusignano]]. Il matrimonio era stato proposto da Andrea Corner, zio paterno di Caterina, il quale, bandito da Venezia e confinato a Cipro, aveva rafforzato i legami di amicizia che legavano la sua famiglia ai [[Lusignano]]. L'unione risultava vantaggiosa per entrambe le parti: la [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] intendeva estendere la sua influenza su Cipro, importante base commerciale dove già deteneva grossi interessi economici; il sovrano aveva bisogno di un alleato potente, minacciato dalle rivendicazioni della sorellastra [[Carlotta di Cipro|Carlotta]] (da lui detronizzata nel [[1464]]), dalle pretese dei [[Repubblica di Genova|genovesi]] su [[Famagosta]] e dall'incombere dei [[Impero ottomano|turchi]].
[[File:Gemäldegalerie Alte Meister (Dresden) Galeriewerk Heineken 106.jpg|thumb|Una [[stampa]] della Corner di Christian Gottfried Schulze dal [[Il Pordenone|Pordenone]]]]
Giacomo fu rappresentato nella fastosa cerimonia dal suo ambasciatore [[Filippo Mistahel]]. Caterina portò una dote ricchissima: {{formatnum:100000}} ducati, che vennero assicurati sulle rendite di Famagosta e [[Kyrenia|Cerines]].
Tuttavia dovettero passare alcuni anni prima che potesse raggiungere il suo consorte. Quest'ultimo, infatti, in un primo periodo trascurò l'impegno e cominciò ad avvicinarsi al [[Regno di Napoli]], da sempre nemico della Serenissima, e a considerare un nuovo matrimonio con una [[figlia naturale]] di [[Ferdinando I di Napoli|re Ferdinando]]. Tuttavia le insistenze dei veneziani e soprattutto l'avanzata ottomana lo convinsero a rispettare i patti e nel [[1469]] concluse un'alleanza con cui Cipro veniva posta sotto la protezione della repubblica.
Invero il Lusignano temporeggiò ancora qualche tempo finché, di fronte alla minaccia della Repubblica di Venezia di far tornare sul trono la sorellastra, nell'estate del [[1472]] si decise a inviare un'ambasciata in laguna per portare Caterina sull'isola. La futura regina fu condotta al [[porto di San Nicolò]] a bordo del [[Bucintoro]], accompagnata dal [[doge (Venezia)|doge]] [[Nicolò Tron]] e da una moltitudine di nobili e popolani. Il 26 settembre, nel [[Chiesa di San Nicolò (Venezia, Lido)|monastero di San Nicolò]] del [[Lido di Venezia|Lido]], fece testamento; in esso nominava il fratello Giorgio suo principale erede in caso di morte senza figli.
Giunta finalmente sull'isola, Caterina si unì in matrimonio al sovrano nella [[Moschea Lala Mustafa Pasha|cattedrale di San Nicola]] a [[Famagosta]]. Poco dopo, a [[Nicosia]], venne incoronata<ref name="CaterinaCorner"/>.
=== Vedovanza e ascesa ===
Pochi mesi dopo, nella notte tra il 6 e il 7 luglio [[1473]], Giacomo II moriva improvvisamente, lasciando la consorte incinta. Fu tumulato nella cattedrale di Famagosta. Prima di spirare il sovrano aveva lasciato delle disposizioni ambigue, sicché la regina, benché designata a succedergli assieme al figlio che aspettava, venne esclusa dal governo. Le redini del regno furono invece assunte da un collegio di commissari, formato, con l'eccezione dello zio Andrea Corner, da esponenti del partito filo-napoletano. Altra fonte di insidie furono i tre figli naturali del sovrano, ai quali sarebbe spettata la corona in caso di morte sua e del nascituro, e le mai sopite rivendicazioni di Carlotta.
Frattanto, il 28 agosto, Caterina diede alla luce l'erede al trono al quale impose il nome di [[Giacomo III di Cipro|Giacomo III]].
Di fronte a questa situazione, la Repubblica di Venezia passò alle vie di fatto: il 24 agosto il [[capitano generale da Mar]] [[Pietro Mocenigo]] ricevette l'ordine di raggiungere Cipro con la flotta per occuparne le posizioni più strategiche; il 31 agosto comunicò a [[papa Sisto IV]], sostenitore di Carlotta, di voler difendere il regno a ogni costo, conservandolo sotto la sovranità della sua "figlia adottiva"; un comunicato simile fu inviato, il 2 settembre, a [[Ferdinando I di Napoli]].
Queste azioni, tuttavia, non intimidirono gli oppositori della sovrana. Capeggiati dall'[[arcidiocesi di Nicosia|arcivescovo di Nicosia]] [[Luigi Fabricies]], appena tornato da Napoli dove aveva negoziato le nozze tra Ciarla e Alfonso (figli naturali rispettivamente di Giacomo II e Ferdinando di Napoli), ordirono un complotto: nella notte tra il 13 e il 14 novembre i congiurati irruppero nel palazzo reale, trucidando gli uomini più fidati di Caterina, tra cui Andrea Corner e il nipote di questi [[Marco Bembo]]. Successivamente comunicarono alla Serenissima che i due veneziani erano stati uccisi dai propri mercenari per un mancato pagamento e la invitarono a disarmare le sue truppe perché non avvenissero altri incidenti; Venezia adottò una linea prudente e acconsentì.
Allo stesso tempo la regina fu sottoposta a nuove vessazioni: fu obbligata a consegnare le fortezze, ad assentire alle nozze tra Ciarla e Alfonso ed a riconoscere a quest'ultimo il titolo di ''[[Principato di Galilea|Principe di Galilea]]'', tradizionalmente assegnato all'erede al trono di Cipro; in aggiunta le fu strappato il figlioletto, che venne affidato alla suocera [[Marietta di Patrasso]], e le vennero sottratti il sigillo reale e i gioielli della corona. Per tranquillizzare Venezia, i commissari inviarono in laguna un'ambasciata che recava alcune lettere estorte a Caterina in cui veniva confermata la versione dei fatti da loro sostenuta.
Negli stessi giorni il Mocenigo, ritiratosi a [[Modone]] col grosso della flotta, s'era insospettito per il transito di navi napoletane che riportavano a Cipro il Fabricies. Aveva quindi inviato sull'isola il provveditore [[Vettor Soranzo]] con dieci galee; qui incontrò i commissari e gli venne assicurata l'intenzione di restituire alla regina la sua autorità. La situazione per i congiurati si stava però complicando: Ferdinando, volendo evitare lo scontro diretto con la Repubblica, smise di apportare il suo aiuto, mentre tra gli stessi commissari cominciarono a sorgere delle discordie e c'era chi avrebbe preferito un accordo con Venezia, proponendo il matrimonio tra il maggiore dei bastardi di Giacomo II e una sorella della Corner. Di questo momento di difficoltà approfittò il Soranzo che, favorito dagli abitanti di Nicosia che si erano rivoltati a sostegno della regina, il 31 dicembre sbarcò a Famagosta con le proprie truppe, provocando la fuga del Fabricies e di altri congiurati. Assicuratosi il controllo dell'isola, mise a morte quanti erano coinvolti negli assassini del Corner e del Bembo, bandì catalani, siciliani e napoletani e ne confiscò i beni. Quando il 2 febbraio il Mocenigo lo raggiunse col resto della flotta, l'isola era ormai pacificata<ref name="CaterinaCorner"/>.
Caterina continuò a regnare sotto la costante protezione della Repubblica di Venezia anche dopo la morte di suo figlio Giacomo III, avvenuta per [[malaria|febbri malariche]] nel [[1474]]<ref name="ReferenceA">Francesco Boni de Nobili, ''Caterina Cornaro'', De Bastiani, Godega S.U. 2012.</ref>.
=== Abdicazione e ritorno a Venezia ===
Nell'ottobre del [[1488]] fu scoperta un'altra congiura, ordita ancora dai nobili catalani. Venezia represse di nuovo la ribellione e decise di richiamare Caterina, costringendola ad abdicare a favore della Repubblica. A seguito del suo rifiuto, fu minacciata che, nel caso di disobbedienza, sarebbe stata spogliata di tutti i privilegi e trattata come ribelle. Il 26 febbraio [[1489]] fu sottoscritto l'atto ufficiale dell'abdicazione di Caterina in favore della [[Repubblica di Venezia|Serenissima Repubblica]] . Il 18 marzo, vestita di nero, la regina lasciò per sempre l'isola.
Venezia accolse la sua ''figlia'' in maniera trionfale. Arrivata da Cipro a [[San Nicolò al Lido]], entrò il giorno seguente, il 6 giugno [[1489]], seduta sul [[Bucintoro]] accanto al [[Doge (Venezia)|doge]] [[Agostino Barbarigo (doge)|Agostino Barbarigo]]<ref>L'episodio, seguito da tre giorni di fastosissimi festeggiamenti, viene ricordato ogni anno dalla [[Regata Storica]] che si tiene a Venezia la prima domenica di settembre.</ref>.
=== Signora di Asolo ===
Dopo la consegna formale della corona alla Serenissima in [[Basilica di San Marco|San Marco]], fu nominata ''domina Aceli'' (signora di [[Asolo]]), conservando tuttavia anche negli atti ufficiali il titolo e il rango di regina. Sul territorio di Asolo Caterina aveva gli stessi poteri del doge. Unici limiti: non poteva far subire ai sudditi nessun onere o angheria e non poteva ospitare chi non fosse gradito al doge.
Caterina chiamò alla sua corte artisti e letterati, tra cui [[Giorgione]], [[Lorenzo Lotto]], [[Pietro Bembo]], che qui ambientò ''[[Gli Asolani]]''. Nel [[1509]], all'avanzare delle truppe imperiali di [[Massimiliano I d'Asburgo]], si rifugiò a Venezia. Ritornata nel suo castello e tra gli asolani che tanto l'amavano, fuggì di nuovo quando le truppe tedesche si riaffacciarono alle porte di [[Altivole]].
=== Morte ===
Morì a Venezia il 10 luglio [[1510]] e venne tumulata nella [[Chiesa dei Santi Apostoli (Venezia)|chiesa dei Santi Apostoli]]. Tale fu la folla che volle partecipare al rito funebre che i Provveditori fecero costruire un [[ponte di barche]] da [[Rialto (Venezia)|Rialto]] a Santa Sofia per permettere un migliore deflusso.
La salma rimase solo pochi anni nella chiesa dei Santi Apostoli, perché nel [[1584]] venne trasferita nella [[Chiesa di San Salvador]], nella [[monumento funebre di Caterina Cornaro|grande tomba]] voluta per lei dal fratello Giorgio, opera dello scultore svizzero [[Bernardino Contin]], dove tuttora riposa<ref name="ReferenceA"/>.
== Discendenza ==
Da suo marito, Caterina ebbe un figlio:
* [[Giacomo III di Lusignano|Giacomo III]] (28 agosto 1473 - 26 agosto 1474), nacque postumo come [[Regno di Cipro|re di Cipro]] due mesi dopo la morte del padre. Posto sotto la reggenza materna, morì prematuramente a un anno di età, in circostanza non completamente chiare.
== Ascendenza ==
{{Ascendenza|Caterina Corner|17=Giovanna [[Scrovegni]]|30=[[Alessandro I di Georgia]]|29=Teodora Cantacuzena|28=[[Alessio IV Comneno]]|27=Nobildonna de Saint-Ménéhould|26=[[Marco II Sanudo]]|25=...|24=...|23=...|22=...|21=...|20=...|19=Primafiore Fregoso|18=Andrea Giustinian|16=[[Marco Corner]]|Marco Corner|15=Principessa Bagrationi|14=[[Giovanni IV Comneno]]|13=Fiorenza Sanudo|12=[[Francesco I Crispo]]|11=...|10=Giustiniano Giustinian|9=Giustiniana Giustinian|8=Andrea Corner|7=Valenza Comneno|6=Nicolò Crispo|5=Caterina Giustinian|4=[[Giorgio Corner]]|Fiorenza Crispo|31=Dulandukht Orbelian}}
== Nella cultura di massa ==
*Alla figura di Caterina Cornaro è dedicato il [[grand-opéra]] ''[[La reine de Chypre|La Reine de Chypre]]'' di [[Fromental Halévy]], su libretto di [[Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges]], andato in scena a [[Parigi]] il 22 dicembre [[1841]].
*Sul libretto di Saint-Georges si basa quello di [[Giacomo Sacchero]] per ''[[Caterina Cornaro (opera)|Caterina Cornaro]]'' di [[Gaetano Donizetti]], andata in scena al [[Teatro San Carlo (Napoli)|Teatro San Carlo]] di [[Napoli]] il 12 gennaio [[1844]]. Nell'opera si narra l'episodio storico che determina la morte del Lusignano, intrecciato a una storia d'amore tra Caterina e Gerardo, un giovane cavaliere francese.
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Caterina Cornaro, Queen of Cyprus.jpg|La regina Caterina di Cipro in un ritratto di [[Alessandro Varotari]]
File:Wenceslas Hollar - Petrarch's Laura (State 2).jpg|La Cornaro in una [[litografia]] di [[Wenceslaus Hollar]]
File:Gentile Bellini 002.jpg|''Ritratto di Caterina Cornaro, regina di Cipro'', [[pittura su tavola]], [[Gentile Bellini]], [[1500]] circa, [[Museo di belle arti (Budapest)|Museo di Belle Arti]], [[Budapest]]
File:Caterina Cornaro by durer.jpg|Caterina in un disegno di [[Albrecht Dürer]]
File:Giancristoforo romano, caterina cornaro, regina di cipro, 1505.jpg|[[Giovanni Cristoforo Romano]], busto di Caterina Cornaro, Regina di Cipro, 1505
File:Bust of Caterina Cornaro. Panteon Veneto; Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.jpg|Busto di Caterina Cornaro, opera di [[Augusto Sanavio]] del [[1912]]. Il busto fa parte del [[Palazzo Loredan (Campo Santo Stefano)#Panteon Veneto|Panteon Veneto]], conservato presso [[Palazzo Loredan (Campo Santo Stefano)|Palazzo Loredan]] di [[Campo Santo Stefano]] a [[Venezia]]
File:Castello della Regina Cornaro Asolo.jpg|[[Asolo]], [[Castello di Asolo|castello di Caterina Cornaro]]
File:San Salvador Interno - Monument to Catherine Cornaro.jpg|Il [[monumento funebre di Caterina Cornaro]] di [[Bernardino Contin]] nella [[chiesa di San Salvador]], [[Venezia]]
File:Bernardino contin, monumento funebre di caterina cornaro, regina di cipro, 1580 ca. 02 la regina depone la corona al doge agostino barbarigo.jpg|''La Regina depone la corona al doge [[Agostino Barbarigo (doge)|Agostino Barbarigo]]''<br />[[Monumento funebre di Caterina Cornaro]], regina di Cipro, in [[Chiesa di San Salvador|San Salvador]], [[Bernardino Contin]], [[1580]]
File:Famagusta 01-2017 img14 Lala Mustafa Pasha Mosque.jpg|L'ex [[Moschea Lala Mustafa Pasha|cattedrale di Famagosta]], ora moschea, luogo di sepoltura dei [[Lusignano]]
File:Gaetano Donizetti - Caterina Cornaro - titlepage of the libretto - Naples 1844.png|Il libretto della ''[[Caterina Cornaro (opera)|Caterina Cornaro]]'' di [[Gaetano Donizetti]], andata in scena al [[Teatro San Carlo (Napoli)|Teatro San Carlo]] di [[Napoli]]
</gallery>
== Note ==
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== Bibliografia ==
* [[Francesco Boni De Nobili]], ''Caterina Cornaro, dal Regno di Cipro alla Signoria di Asolo'', De Bastiani, Godega S.U. 2012
* [[Giuseppe Campolieti]], ''Caterina Cornaro: regina di Cipro, signora di Asolo'', Camunia, Milano 1987.
* {{DBI |autore=Francomario Colasanti |nome=CATERINA Corner, regina di Cipro |nomeurl=caterina-corner-regina-di-cipro |anno = 1979 |volume=22 |accesso=14 novembre 2014}}
* Charles Cawley, ''[https://fmg.ac/Projects/MedLands/CYPRUS.htm Medieval Lands, Cyprus]'' (ospitato nel sito di "Medieval Lands"; [[Familypedia]]).
* Attilio Centelli, ''Caterina Cornaro e il suo regno'', Ongania, Venezia 1892.
* Antonio Colbertaldo, ''Breve compendio della vita di Cattarina Cornara, Regina di Cipro''.
* Loredana (Anna Loredana, Zacchia Rondinini), ''Caterina Cornaro regina di Cipro'', Cosmopoli, Roma 1938.
* Silvia Alberti de Mazzeri, ''La Regina veneziana. Storia di Caterina Cornaro, regina di Cipro e di Asolo'', Piemme, 2006. ISBN 8838487022
== Voci correlate ==
* [[Regno di Cipro]]
* [[Lusignano]]
* [[Giacomo II di Cipro]]
* [[Giacomo III di Cipro]]
* [[Agostino Barbarigo (doge)]]
* [[Corner (famiglia)]]
* [[Asolo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
|tipologia = regnante
|carica = [[Regno di Cipro|Regina di Cipro]], [[Re di Gerusalemme|Gerusalemme]] e [[Regno armeno di Cilicia|Armenia]]
|immagine = Coat of Arms of the House of Lusignan (Kings of Cyprus).svg
|precedente = [[Giacomo III di Cipro|Giacomo III]]
|successivo = ''[[Repubblica di Venezia]]'' <br /> [[Carlo I di Savoia]] (disputato)
|periodo = [[1474]] – [[1489]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Rinascimento}}
[[Categoria:Caterina Corner| ]]
[[Categoria:Re di Cipro]]
[[Categoria:Regine regnanti]]
[[Categoria:Corner|Caterina]]
[[Categoria:Mecenati italiani]]
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