Verismo: differenze tra le versioni
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{{F|letteratura|giugno 2023}}
Il '''verismo''' fu un [[movimento letterario]], nato in Italia all'incirca fra il [[1875]] e il [[1895]], per opera dei [[Sicilia (isola)|siciliani]] [[Giovanni Verga]] e [[Luigi Capuana]] con la collaborazione di altri scrittori.
Il
Il primo autore italiano a teorizzare il verismo fu
Per i naturalisti, la letteratura possiede una forza come strumento per il progresso sociale, mentre il verismo nega questa possibilità e si basa su un pessimismo fatalistico. Un'altra differenza fra le due correnti letterarie sta nel fatto che il naturalismo ambienta vicende e personaggi in un contesto urbano spesso degradato, fra proletari e borghesi, mentre il verismo ambienta vicende e personaggi nel mondo rurale regionale, fra le plebi delle regioni meridionali italiane. Il naturalismo inoltre rappresenta la realtà per fare in modo che il lettore si indigni e si mobiliti per cambiarla; il verismo invece rappresenta la realtà, che è un dato naturale e immutabile, per fare in modo che il lettore (il quale è di solito un lettore colto del nord Italia) la conosca.<ref>"Il Verismo", in ''Cuori intelligenti'', Carlo Giinta, Garzanti Scuola, 2022, vol. 3, pp. 112-113.</ref>
Il verismo ebbe un impatto anche sulla [[opera italiana|lirica italiana]], dove diede forma alla corrente dell'[[opera verista]].
== Tecniche ==
In Giovanni Verga, per esempio, ritroviamo in molte opere la questione della [[questione meridionale|situazione meridionale]], dei costumi e delle usanze, del modo di vivere assai diverso rispetto a quelli del [[nord Italia]]. Secondo Verga, non è possibile che un personaggio di umili origini riesca in qualche modo, per quanto esso valga, a riemergere da quella condizione in cui è nato. Non è possibile che un povero diventi ricco. In questo caso vi è la consueta eccezione narrativa nella novella ''[[La roba]]'', in cui il povero e umile contadino Mazzarò riesce a divenire ricco, grazie al suo impegno. Ma anche giunto a una condizione relativamente benestante, o quanto meno comoda, il personaggio non riuscirà mai a vivere tranquillamente, non potrà mai integrarsi in quello che si definisce l'ambiente alto-borghese, proprio perché egli non vi appartiene di nascita.
== Il verismo poetico==▼
Questo principio triste e sconsolante ha come soggetto narratori popolari, quasi sempre contadini o artigiani, che spiegano a modo loro la vicenda, talvolta usando espressioni gergali. Gli autori veristi, in particolare Verga, tendono ad usare un linguaggio non colto, che si caratterizza per l'assenza di segni grammaticali, celebre è anche l'[[artificio della regressione]]. È da citare, da ultimo, il principio della concatenazione e della concatenazione opposta; il primo consiste nel porre a poca distanza parole di significato analogo, il secondo di mettere una parola e subito dopo il suo contrario. Si termina con la
{{quote|La prima difficoltà a trattare la teoria del verismo letterario italiano è di ragione lessicale. Poichè gli stessi scrittori e critici che, dal tempo della scapigliatura lombarda in poi, si dichiaravano per quest'arte nuova o si riferivano ad essa, usarono, spesso, come termini pressapoco affini, verismo, realismo, naturalismo|G. Marzot, ''Battaglie veristiche dell'Ottocento'', Principato, 1941, p. 7.}}▼
ripetizione narrativa, la quale, come si capisce, privilegia le ripetizioni.
▲== Il verismo poetico ==
Attorno al 1877, riprendendo in parte certe affermazioni degli [[scapigliati]] (vedi ad es. [[Emilio Praga]] che aveva cantato ''giacchè canto una misera canzone, / ma canto il vero!'' o ancora [[Arrigo Boito]]: ''E sogno un'arte reproba / che smaga il mio pensiero / dietro le basse imagini / d'un ver che mente al Vero'') con la pubblicazione di ''[[Postuma]]'' di [[Olindo Guerrini]], si inizia a parlare nuovamente di ''verismo''<ref>R. Carnero, ''La poesia scapigliata'', Milano, Rizzoli, 2007, p. 470: «L'opera di Guerrini si configura, così, come quella di un esponente di primo piano del ''verismo poetico''».</ref> <ref>B. Romani, ''Dal simbolismo al futurismo'', Sandven, 1969: «Ma l'origine di Postuma fu indipendente dal successo ottenuto dal libro, sul quale venne in buona parte edificata la dottrina verista italiana. Tutta una scuola poetica si creò attorno a [[Lorenzo Stecchetti]]»</ref> contrapponendolo al termine di ''idealismo''. In quest'accezione le due parole non hanno niente a che fare con la teoria di [[Giovanni Verga]] o di [[Luigi Capuana]]; nè, d'altra parte, il termine ''idealismo'' si rifà alla filosofia di [[Schelling]] o [[Fichte]]. ▼
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▲Attorno al 1877, riprendendo in parte certe affermazioni
Inoltre, considerando che questo tipo di verismo ebbe come genere privilegiato la poesia e non la prosa, in queste opere manca del tutto la ricerca di una oggettività narrativa (tipica, ad esempio, dei romanzi verghiani), così come sono assenti gli artifici stilistici quali la [[regressione del narratore]] o il [[discorso indiretto libero]]. I padri putativi furono identificati in [[Baudelaire]]<ref>Si veda ad esempio ''Une charogne'', in cui il poeta descrive una carcassa d'animale.</ref> e [[Théophile Gautier]]<ref>Importanti sono le pagine di prefazione al romanzo ''Mademoiselle de Maupin''.</ref>, senza dimenticare le pagine della prefazione al ''Cromwell'' di [[Victor Hugo]]. Una teorizzazione di questo verismo si può trovare nel ''Prologo'' di ''[[Nova polemica]]'' di Olindo Guerrini. ▼
{{citazione|celebrazione della vita terrena e dell'amore carnale […] E voleva dire anche guardare alla realtà senza falsi pudori e ipocrisie e idealizzamenti, dando alle cose le parole che meritano, e perciò stracciare i veli che celano le piaghe sociali, iniziare la ribellione contro le tirannie d'ogni sorta.<ref>B. Croce, ''Tra i giovani poeti, veristi e ribelli'', in ''La letteratura della Nuova Italia'', vol. V, 1938, p. 1.</ref>}}
▲Temi privilegiati di questa poesia sono, ad esempio, la lode al vino,<ref>Si veda la poesia ''Ebbro'' in ''Postuma'' di Olindo Guerrini.</ref> l'invettiva contro la donna amata, spesso rappresentata come una prostituta,<ref>Si veda ''Il canto dell'Odio'' di Olindo Guerrini in ''Postuma'' o ancora la poesia ''Memento'' di Girolamo Ragusa Moleti, compresa in ''[[Prime armi]]''.</ref> l'anticlericalismo. L'eccesso arriva con poeti quali [[Ulisse Tanganelli]] che in un suo sonetto [[s:No tu non sei la vergine ideata|''No: tu non sei la vergine ideata'']] ripudia la donna poiché, essendo grassa, potrebbe sfondargli letto e solaio. Inoltre, considerando che questo tipo di verismo ebbe come genere privilegiato la poesia e non la prosa, in queste opere manca del tutto la ricerca di una oggettività narrativa (tipica, ad esempio, dei romanzi verghiani),<ref>O. Guerrini, ''Nova Polemica'', a c. di C. Mariotti, Il Ponte Vecchio, p. 7.</ref> così come sono assenti gli artifici stilistici quali
Fra gli scrittori ''veristi'' si devono annoverare [[Pier Enea Guarnerio]] con l'opuscolo ''[[Auxilium]]'', [[Girolamo Ragusa Moleti]] con ''[[Prime armi]]'', [[Ulisse Tanganelli]] con ''[[Aestiva]]'' e ''[[Autumnalia]]''.
Fra gli ''idealisti'' che, al contrario, rivendicavano una rappresentazione più moralistica della realtà, si devono includere [[Luigi Alberti]] che arrivò «a invocare l'intervento del sovrano, che ponesse un freno al dilagare degli [[elzeviri]]»<ref>M. Novelli, ''Il Verismo in maschera'', Cesena, Il Ponte Vecchio, 2004, p. 187. Quasi tutte le opere dei veristi erano stampate in [[Elzeviri|caratteri elzeviriani]].</ref> e [[Giovanni Rizzi]].
In una posizione intermedia, si inserisce il libro ''[[Anticaglie]]'' di [[Felice Cavallotti]] il quale rimproverava certi eccessi nella rappresentazione di una cruda realtà, ma dall'altra si distaccava dal troppo moralismo e [[idealismo]].
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In quei tempi il linguaggio cambiò, molte parole dialettali sono entrate a far parte dell'italiano vero e proprio e alcuni termini inglesi e francesi sono stati messi nel linguaggio italiano comune. Inoltre questo movimento prevedeva, la maggior parte dei casi, l'utilizzo di vocaboli siciliani.
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Realismo (letteratura)
* [[Naturalismo (letteratura)
* [[Giovanni Verga]]
* [[Luigi Capuana]]
* [[Scrittori veristi]]
* [[Nova polemica]]
* [[Olindo Guerrini]]
* [[Alfonso Leopardi]]
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== Collegamenti esterni ==
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