Cortona: differenze tra le versioni

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{{Nd}}
{{quote|Cortona: mamma di [[Troia]] e nonna di [[Roma]].<ref>[http://www.helioscortona.com/storia.htm Storia di Cortona<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>|Detto cortonese tratto dal III libro dell'''[[Eneide]]'' di [[Virgilio]]}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Cortona
|Panorama = Cortona-vista01.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Cortona-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Cortona-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Toscana Arezzo
|Amministratore locale = Luciano Meoni <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Divisione amm grado 2=Arezzo
|Partito = [[Lista civica|Futuro per Cortona]], [[centro-destra]]
|Amministratore locale=Andrea Vignini <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Data elezione = 10-06-2019
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data istituzione =
|Data elezione=15/06/2004 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|Altitudine = 494<ref name="dati geografici">{{cita testo|url=http://www.comuni-italiani.it/051/017/clima.html|titolo=Cortona: clima e dati geografici}}</ref>
|Data istituzione=
|Superficie = 342.97
|Latitudine gradi=43
|Note superficie = {{cita testo|url=http://www.tuttitalia.it/toscana/|titolo=tuttitalia.it}}
|Latitudine minuti=16
|Abitanti = 20877
|Latitudine secondi=32
|Note abitanti = {{Istat|051|17|2025}}
|Latitudine NS=N
|Aggiornamento abitanti = 01-01-2025
|Longitudine gradi=11
|Sottodivisioni = vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Longitudine minuti=59
|Divisioni confinanti = [[Arezzo]], [[Castiglion Fiorentino]], [[Castiglione del Lago]] (PG), [[Città di Castello]] (PG), [[Foiano della Chiana]], [[Lisciano Niccone]] (PG), [[Montepulciano]] (SI), [[Sinalunga]] (SI), [[Torrita di Siena]] (SI), [[Tuoro sul Trasimeno]] (PG), [[Umbertide]] (PG)
|Longitudine secondi=17
|Zona sismica = 2
|Longitudine EW=E
|Gradi giorno = 2282
|Altitudine=494<ref name="dati geografici">[http://www.comuni-italiani.it/051/017/clima.html Cortona: Clima e Dati Geografici, Riscaldamento<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|Diffusività = media
|Superficie=342.32
|Nome abitanti = cortonesi
|Note superficie=<ref name="dati geografici"/>
|Patrono = [[santa Margherita da Cortona]], [[san Marco Evangelista]]
|Abitanti= 23036
|Festivo = 22 febbraio
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|PIL =
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|PIL procapite =
|Sottodivisioni=vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Mappa = Map of comune of Cortona (province of Arezzo, region Tuscany, Italy).svg
|Divisioni confinanti=[[Arezzo]], [[Castiglion Fiorentino]], [[Castiglione del Lago]] (PG), [[Città di Castello]] (PG), [[Foiano della Chiana]], [[Lisciano Niccone]] (PG), [[Montepulciano]] (SI), [[Sinalunga]] (SI), [[Torrita di Siena]] (SI), [[Tuoro sul Trasimeno]] (PG), [[Umbertide]] (PG)
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cortona all'interno della provincia di Arezzo
|Codice postale=52044
|Prefisso=[[0575]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=051017
|Codice catastale=D077
|Targa=AR
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|Diffusività=media
|Nome abitanti=cortonesi
|Patrono=[[santa Margherita da Cortona]], [[San Marco Evangelista]]
|Festivo=[[22 febbraio]]
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|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Cortona (province of Arezzo, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Cortona all'interno della provincia di Arezzo
|Sito=http://www.comune.cortona.ar.it/
}}
 
'''Cortona''' ({{IPA2|kor'tona}}) è un [[comune italiano]] di 23.036 abitanti in [[provincia di Arezzo]], principale centro culturale e turistico della [[Val di Chiana]] aretina dopo il capoluogo di provincia. La superficie del territorio comunale è la quarta più estesa della [[Toscana]] (la seconda escludendo i capoluoghi di provincia) e la 29° in [[Italia]].
'''Cortona''' ({{IPA|[korˈtoːna]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:20877}} abitanti della [[provincia di Arezzo]] in [[Toscana]].
Antica lucumonia facente parte delle [[dodecapoli etrusca]], è situata a sud della provincia di Arezzo ed a sud-est della regione [[Toscana]], al confine con la regione [[Umbria]].
 
Antica [[lucumonia]] facente parte della [[dodecapoli etrusca]], è situata a sud della provincia di Arezzo vicino al confine con la regione [[Umbria]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Cortona dall'aereo.jpg|thumb|Veduta aerea di Cortona]]
Al confine tra [[Toscana]] ed [[Umbria]], Cortona si trova su una [[collina]] di circa 600 [[metri sul livello del mare]].
Cortona si trova su una collina a quasi 500 [[Livello del mare|metri sul livello del mare]].
 
==== Confini ====
Come lo era per gli [[Etruschi]], Cortona tutt'oggi si trova in una posizione strategica che permette, con brevi spostamenti, di raggiungere importanti centri artistici e culturali.
Il comune di Cortona presenta confini amministrativi distinti:
* a est e sud confina con la regione [[Umbria]], comprendendo i comuni umbri di [[Città di Castello]], [[Umbertide]], [[Lisciano Niccone]], [[Tuoro sul Trasimeno]] e [[Castiglione del Lago]];
* a sud-ovest, delimita la sua area con la [[provincia di Siena]], confinando con i comuni senesi di [[Montepulciano]], [[Torrita di Siena]] e [[Sinalunga]];
* i restanti confini occidentali e settentrionali sono interni alla [[provincia di Arezzo]] stessa, dove Cortona confina con [[Foiano della Chiana]] a ovest, [[Castiglion Fiorentino]] a nord-ovest, e [[Arezzo]] a nord.
 
==== Morfologia e altimetria ====
Il territorio comunale può essere suddiviso in tre macroaree principali caratterizzate da specificità geomorfologiche ben definite:
* '''area montuosa preappenninica''' (ca. 158,6&nbsp;km²): questa zona occupa la porzione settentrionale del territorio comunale ed è caratterizzata da rilievi rilevanti quali il monte Sant'Egidio (1055 m s.l.m.), il monte Castel Giudeo (1037 m s.l.m.) e il monte Ginezzo (928 m s.l.m.). La geologia di questa area è prevalentemente composta da [[Pietra serena|macigno]] e [[galestro]], con una piccola porzione di [[calcare compatto]] (alberese) situata a sud-est del centro storico di Cortona.
* '''area collinare intermedia''' (ca. 95&nbsp;km²): è posizionata immediatamente al di sotto della zona montuosa e nell'area del chiuso. Le colline del chiuso (o chiucio), che caratterizzano il paesaggio della parte meridionale del comune, sono prevalentemente costituite da terreni [[Pliocene italiano|pliocenici]] [[Argilla|argillosi]] e [[Tufo|tufacei]]. La collina di Pietraia, invece, presenta una formazione geologica differente, con galestro di origine [[Eocene|eocenica]]. Nella zona di Farneta, inoltre, sono presenti strati [[Lignite|lignitiferi]] testimoni di antiche sedimentazioni organiche.
* '''area pianeggiante della Valdichiana''' (ca. 114&nbsp;km²): questa zona rappresenta la parte inferiore e agricola del territorio, ed è costituita principalmente da depositi alluvionali. La pianura della [[Val di Chiana|Valdichiana]] è un esempio emblematico delle bonifiche agricole storiche della Toscana.
 
==== Idrografia ====
Dal punto di vista idrografico, Cortona è attraversata da diversi corsi d’acqua che seguono due principali versanti separati da una catena montuosa. Questa catena si sviluppa a partire dal confine con [[Castiglion Fiorentino]] fino alle vicinanze del [[lago Trasimeno]], disegnando una curva concava.
 
Il versante settentrionale convoglia le proprie acque nel [[Tevere|fiume Tevere]] attraverso corsi d'acqua come il [[Nestore (fiume)|Nestore]], la Minimella, la Minima e il Niccone, che penetrano nella regione [[Umbria]] prima di confluire nel fiume principale.
 
Il versante meridionale invece, riversa le proprie acque nel bacino della Chiana e, successivamente, nel [[Arno|fiume Arno]]. In quest’area, i torrenti principali, tra cui la Mucchia, l’Essolina, il Musarone, l’Esse, il rio di Loreto, il rio di Cegliolo e le reglie di Val di Spera e delle Chianacce, raccolgono le acque di un ampio bacino idrografico esteso per circa 45&nbsp;km².
 
==== Paesaggio e uso del suolo ====
Dal punto di vista paesaggistico, il territorio di Cortona riassume tre elementi caratteristici tipici della Toscana: il paesaggio montuoso con la fitta copertura boschiva, quello collinare impreziosito da [[Oliveto|uliveti]] e [[Cupressus|cipressi]] e la vasta pianura agricola della [[Val di Chiana|Valdichiana]], disseminata di fattorie e case rurali. Al centro di questa varietà territoriale, spicca il borgo storico di Cortona, testimonianza viva della ricca eredità storica e culturale della regione.
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Clima della Toscana|Stazione meteorologica di Cortona}}
Il territorio cortonese riflette il [[clima]] tipico delle zone [[Clima mediterraneo|sub-mediterraneesubmediterranee]] appenniniche, presentando una [[Precipitazione (meteorologia)|piovosità]] minima nei mesi estivi e massima in quelli autunno-invernali. Le [[Precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]] annue sono comprese fra i 500 e i 1500&nbsp;mm. Le [[Temperatura|temperature]] nei mesi di luglio e agosto superano i 30&nbsp;°C, mentre nel mese di gennaio possono arrivare al di sotto di 0&nbsp;°C<ref>{{cita testo|url=http://www.comunedicortona.it/turismo/visitare/clima.php|titolo=Comune di Cortona - Informazioni per il Turista<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120626153914/http://www.comunedicortona.it/turismo/visitare/clima.php }}</ref>.
Le [[Precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]] annue sono comprese fra i 500 e i 1500&nbsp;mm.
Le [[Temperatura|temperature]] nei mesi di luglio e agosto superano i 30 °C, mentre nel mese di gennaio possono arrivare al di sotto dello zero<ref>[http://www.comunedicortona.it/turismo/visitare/clima.php Comune di Cortona - Informazioni per il Turista<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
=== Dati ===
* '''[[Classificazione sismica]]''': '''zona 2''' (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 32743519 del 2028/0304/20032006
* '''[[Classificazione climatica]]''': '''zona E''', 2282 GR/G
* '''[[Diffusività atmosferica]]''': '''media''', Ibimet CNR 2002
 
== GeografiaOrigini antropicadel nome ==
Il nome di Cortona ([[Lingua latina|latino]] ''Cortōna'', [[Lingua greca antica|greco antico]] Κόρτων, aggettivo etnico ''Cortōnensis'', ''-e'')<ref name= Pellegrini1990>{{Cita libro|titolo = Toponomastica italiana: 10000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, fiumi, monti spiegati nella loro origine e storia|autore =Giovan Battista Pellegrini |wkautore =Giovan Battista Pellegrini |editore =Hoepli |città =Milano |anno =1990|lingua=it |p = 94 |ISBN = |cid = }}</ref> è attestato in [[Lingua etrusca|etrusco]] nella forma ''Curtun'' in un'iscrizione votiva in bronzo del [[III secolo a.C.]] rinvenuta proprio a Cortona.<ref>CIE 471, TLE 644, "tinscvil mi unial curtun".</ref>
=== Frazioni ===
 
Adatti, Bocena, Borgonuovo, [[Camucia]], Cantalena, Capezzine, Centoia, Casale, Cegliolo, Chianacce, Cignano, Creti, Falzano, Farneta, Fasciano, Fossa del Lupo, Fratta, Fratticciola, Gabbiano, Innaquatina, Mengaccini, Mercatale, Mezzavia, Monsigliolo, Montalla, Montanare, [[Montecchio della Pozzanghera|Montecchio]], Mucchia, Novelle, Ossaia, Pergo, Pierle, Pietraia, Poggioni, Portole, Riccio, Ronzano, Ruffignano, San Donnino Val di Pierle, San Lorenzo Rinfrena, San Marco in Villa, San Pietro a Cegliolo, San Pietro a Dame, Santa Caterina, Sant’Andrea di Sorbello, Sant’Angelo, Seano, [[Sodo]], Tavarnelle, [[Terontola]], [[Teverina]], Tornia, Torreone, Valecchie, Vallone.
Secondo il linguista [[Helmut Rix]], l'etnico in etrusco era ''curthute'' (''curѳute''), attestato come gentilizio in un'iscrizione proveniente da [[Chiusi]].<ref>[[Helmut Rix]], ''Das etruskische Cognomen'', Otto harrassowitz, Wiesbaden, 1963, p. 234.</ref><ref>CIE 2470 da Chiusi.</ref><ref>Federica Chiesa, Giulio M. Facchetti, ''Guida insolita ai luoghi, ai monumenti e alle curiosità degli Etruschi'', Newton & Compton, Roma 2002, p. 107.</ref>
 
== Storia ==
{{Citazione|Cortona: mamma di [[Troia]] e nonna di [[Roma]].<ref>[[Dardano]], figlio del re Corito, nato in terra cortonese, lasciata Cortona avrebbe fondato la città di [[Troia]]. A sua volta [[Enea]], discendente di Dardano, lasciò Troia per stabilirsi nella bassa Italia, dove, dopo trecento anni dal suo insediamento, [[Romolo]] suo discendente avrebbe fondato [[Roma]]. Da qui il detto (cfr: {{cita testo|url=http://static.cortonaweb.net/books/cortona-guida-demo.pdf|titolo=Cortona - Guida della città|accesso=9 marzo 2016|dataarchivio=1 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151001232508/http://static.cortonaweb.net/books/cortona-guida-demo.pdf|urlmorto=sì}})</ref>|Detto cortonese tratto dai vv. 163–171 del III libro dell{{'}}''[[Eneide]]'' di [[Virgilio]]<ref>{{cita libro |url=https://www.jstor.org/stable/44365567?seq=1#page_scan_tab_contents |autore=Giovanni Colonna |titolo=Virgilio, Cortona e la leggenda etrusca di Dardano |volume=32 |anno=1980 |editore=L'Erma di Bretschneider}}</ref>}}
 
=== Periodo etrusco ===
[[File:Etruscan2.jpg|thumb|La ''[[Tabula Cortonensis]]'']]
Tra il VIII e il VII secolo a.C., Cortona divenne un'importante [[lucumonia]] etrusca. Molto probabilmente, Cortona divenne una città molto potente grazie alla sua posizione strategica, che permetteva un ampio controllo dei territori che facevano parte della lucumonia. Furono costruite proprio dagli [[Etruschi]] nel IV secolo a.C. le imponenti mura che circondano la città per circa tre chilometri. Nel 310 a.C. molte città etrusche furono sottomesse a [[Roma]]. Cortona dunque stringerà un'alleanza con Roma, che però non fu rispettata e che porterà ad un violento scontro nei pressi del [[Trasimeno]]. Nel 450 d.C. i [[Goti]] occuparono Cortona, facendole perdere sempre più la sua fama.<ref>[http://digilander.libero.it/Cortona/coretru.htm Cortona etrusca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==== Origini e primi sviluppi ====
Le origini di Cortona sono avvolte da incertezze e dibattiti tra studiosi, ma è indubbio il ruolo centrale che questa città ebbe nell'ambito della civiltà etrusca. Gli scavi archeologici e le evidenze storiche indicano una presenza [[Etruschi|etrusca]] fin dal periodo tardo [[Cultura villanoviana|villanoviano]] ([[IX secolo a.C.|IX]]–[[VIII secolo a.C.]]), benché manchi una documentazione definitiva che attesti un'origine umbra della città.<ref>Angelo Trotta, ''Cortona: i rinvenimenti di via Vagnotti'', in ''Gens antiquissima Italiae. Antichità dell'Umbria a Leningrado'', Perugia 1990, pp. 103-108.</ref><ref>[[Aldo Neppi Modona]], ''Cortona etrusca e romana nella storia e nell'arte'', Firenze 1977.</ref> Il nome etrusco della città, ''Curtun'', conferma il suo legame profondo con questa civiltà, a differenza di altri centri limitrofi, il cui toponimo potrebbe suggerire influenze umbre o italiche.
 
==== La lucumonia e l’età arcaica ====
Tra l'[[VIII secolo a.C.|VIII]] e il [[VII secolo a.C.]], Cortona si sviluppò fino a diventare una delle lucumonie più importanti dell'[[Etruria]], grazie soprattutto alla sua posizione strategica. Situata su un'altura, essa dominava ampi territori sia nella [[Val di Chiana|Valdichiana]] sia lungo il versante orientale verso il [[Tevere]], controllando le vie di comunicazione e facilitando il commercio e l'interazione culturale tra nord e sud. Questo periodo fu caratterizzato dalla costruzione di imponenti sepolture a tumulo, come i [[Area archeologica del Sodo|"meloni" del Sodo]] e [[Tumulo di Camucia|di Camucia]], che documentano la presenza di potenti famiglie aristocratiche nella zona. Tali monumenti attestano una società evoluta e ben radicata, in grado di controllare le vie di comunicazione che si snodavano lungo i pendii collinari e attraversavano la valle.
 
Nonostante la mancanza di prove definitive sull’esistenza di un centro urbano ben strutturato in epoca arcaica ([[VII secolo a.C.|VII]]–[[VI secolo a.C.]]), i numerosi ritrovamenti coevi e l’intensa frequentazione della zona dimostrano che Cortona – o un nucleo protourbano sulle alture – fosse parte integrante dell’universo etrusco già in queste fasi.
 
==== La nascita della città e la cinta muraria ====
[[File:Bottega di vulci, fibula ad arco a forma di pantera accovacciata, in oro, dalla tomba I del tumulo II del sodo, 550-500 ac ca.jpg|thumb|Fibula in oro a forma di pantera accovacciata, circa 550–500 a.C.]]
A partire dal [[VI secolo a.C.]], Cortona visse un periodo di fioritura economica e culturale. La sua posizione centrale la inseriva in un sistema di vie di comunicazione fondamentali per l'Etruria, collegandola ai grandi centri di Chiusi e Arezzo. Nel contesto delle [[Lucumone|lucumonie etrusche]], Cortona era parte di una lega sacra composta da dodici città-stato, che avevano non solo funzioni religiose, ma anche politiche e militari.
 
La città raggiunse il suo apogeo tra il [[V secolo a.C.|V]] e il [[IV secolo a.C.]] In questo periodo furono costruite le sue celebri mura ciclopiche, lunghe circa tre chilometri, che circondano ancora oggi l'antico nucleo urbano. Queste mura, costruite con enormi blocchi di pietra, testimoniano le avanzate capacità ingegneristiche degli Etruschi e la necessità di difendersi dalle crescenti minacce esterne, tra cui le incursioni galliche.
 
Nello stesso periodo, Cortona si dotò di strutture monumentali e sviluppò una rete viaria interna ed esterna, che collegava il centro con le aree circostanti. Oltre alle mura, restano importanti tracce del periodo etrusco nei numerosi reperti archeologici rinvenuti, tra cui la ''[[Tabula Cortonensis]]'', una lamina bronzea con una delle più lunghe iscrizioni in lingua etrusca. Quest'ultima rappresenta una testimonianza fondamentale della scrittura e della cultura amministrativa di questa civiltà.
 
==== Verso la dominazione romana ====
Il declino della potenza etrusca ebbe inizio nel [[IV secolo a.C.]], quando Cortona e le altre città-stato furono progressivamente integrate nella sfera di influenza romana. Nel [[310 a.C.]], molte città etrusche, tra cui Cortona, strinsero alleanze con Roma nel tentativo di mantenere una certa autonomia, ma queste alleanze furono spesso disattese, portando a conflitti come quello avvenuto nei pressi del [[lago Trasimeno]]. Nonostante ciò, Cortona mantenne una certa rilevanza come centro strategico e culturale durante i primi secoli della dominazione romana.
 
=== Periodo romano ===
[[File:Raccolta di iscrizioni funerarie romane di onofrio baldelli, da sepolcreti nella zona urbana di cortona, 01.jpg|thumb|Raccolta di iscrizioni funerarie romane da sepolcreti nella zona urbana della città]]
 
==== L’ingresso nella sfera romana ====
L'ingresso di Cortona (in latino ''Corito'') nella sfera d'influenza romana avviene alla fine del [[IV secolo a.C.]], segnando una fase di trasformazione nella sua storia. La prima attestazione documentata della città risale al [[310 a.C.]], quando [[Tito Livio]] (''[[Ab Urbe condita]]'', IX, 37, 12) descrive un trattato di tregua trentennale tra Roma e le città di Perugia, Arezzo e Cortona, all'epoca tra i centri più rilevanti dell'Etruria. Questi accordi seguivano una sconfitta subita dalle tre città in uno scontro con le forze romane guidate da [[Quinto Fabio Massimo Rulliano]] nei pressi di [[Perugia]].
 
==== Il ruolo nella Repubblica romana ====
Da quel momento, Cortona sembrerebbe aver mantenuto una posizione di alleata fedele di [[Roma]], evitando conflitti significativi anche durante eventi cruciali come il passaggio di [[Annibale]] nel [[217 a.C.]] durante la [[seconda guerra punica]]. Nonostante la celebre [[Battaglia del lago Trasimeno|battaglia del Trasimeno]] si sia svolta nelle vicinanze, le fonti storiche, tra cui [[Polibio]] e [[Tito Livio]], non riportano episodi di ribellione o ostilità da parte della città.
 
==== Il municipio e la cittadinanza romana ====
La progressiva integrazione di Cortona nel sistema romano emerge anche dal conferimento della cittadinanza romana, probabilmente avvenuto prima o poco dopo la [[guerra sociale]] (91–88 a.C.). La città fu assegnata alla tribù ''Stellatina'', come attestano epigrafi locali. Questo riconoscimento consolidò il suo status di [[Municipio (storia romana)|municipio romano]], evitando presumibilmente le rappresaglie di [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] che colpirono altre città vicine come [[Arezzo]] e [[Chiusi]]. Tuttavia, l’attribuzione del titolo di [[Colonia romana|colonia]] a Cortona rimane oggetto di dibattito tra gli studiosi, con alcuni che sostengono questa ipotesi basandosi su fonti come [[Dionigi di Alicarnasso]], mentre altri la considerano improbabile.
 
==== Epoca imperiale: urbanistica e strutture ====
In [[Impero romano|epoca imperiale]], Cortona fu uno dei municipi della ''[[Regio VII Etruria]]'', secondo la classificazione di [[Plinio il Vecchio]] (''[[Naturalis historia]]'', III, 52). La città mantenne una struttura urbana basata sull’impianto ortogonale romano, con un ''cardo maximus'' che collegava Porta Colonia a Porta Sant’Agostino e un ''decumanus maximus'' che si estendeva tra Porta San Domenico e Porta Santa Maria. Questo assetto urbanistico, parzialmente conservato, mostra una declinazione precisa rispetto ai punti cardinali, segno di un allineamento con orientamenti astronomici.
 
I resti archeologici della città testimoniano la sua prosperità in epoca romana. Tra questi, le grandiose cisterne sotto il monastero di Santa Chiara e la chiesa di Sant’Antonio, mosaici e are romane nel Vicolo della Fogna, e i resti di terme note come ''Balneum Reginae''. L’area extraurbana presenta tracce di necropoli, identificate nelle zone del Campaccio-Salcotto e Lattarino.
 
Cortona appare anche come luogo di prestigio culturale e politico. La nobile famiglia dei Metelli, legata alla gens ''Metellia'', ha lasciato tracce nel toponimo di Metelliano. Cittadini cortonesi ricoprivano cariche municipali come ''viri iuri dicundo'', ''aediles'' e ''questores'', mentre alcuni si distinsero nell’esercito pretoriano. Culti locali, come quello della Mater Mursina, di [[Minerva]] e di [[Saturno (divinità)|Saturno]], erano praticati nella città, come attestano iscrizioni e collegi di ''cultores''.
 
La viabilità romana nella regione, benché complessa da ricostruire a causa delle trasformazioni del territorio, era ben sviluppata. Cortona si collegava ad altre città attraverso vie secondarie, come quella che conduceva a Camucia e proseguiva verso Arezzo, e altre che si estendevano fino a Chiusi e Perugia. Resti di antiche strade [[Basolo|basolate]] sono ancora visibili nelle montagne circostanti.
 
==== Il declino in epoca tardo-antica ====
In epoca tardo-antica, pur in un contesto generale di declino economico e demografico, Cortona sembra aver mantenuto una discreta vitalità. L'ultima menzione della città nelle fonti classiche potrebbe essere attribuita al poeta [[Claudio Rutilio Namaziano]], che nel [[V secolo]] celebra la [[Tuscia]] e anche Cortona come simbolo di una tradizione ancora fiorente (''[[De reditu suo]]'', I, 596–600).
 
=== Età medievale ===
Le notizie dell'[[Alto Medioevo]] cortonese non sono molto chiare riguardo al ruolo della città durante la diffusione del [[cristianesimo]]. Infatti non è stato possibile stabilire se Cortona sia stata o meno sede vescovile. In seguito, è stata comunque sottoposta alla curia di [[Arezzo]].
 
==== Le origini paleocristiane e l’incerto vescovado (III–VI secolo) ====
Dal XIII secolo in poi la città è un libero comune, governato da un [[podestà]], che si allea con [[Perugia]] per difendersi dagli Aretini durante le lotte tra [[guelfi]] e [[ghibellini]]. Lo scontro tra guelfi e ghibellini caratterizza la storia duecentesca di Cortona. Nel 1232, alleati con i Fiorentini, i Cortonesi occupano la città rivale. Nel 1258 Cortona viene però occupata e saccheggiata dall'esercito aretino, aiutato dagli stessi guelfi cortonesi. Tre anni dopo i ghibellini di Cortona riprendono la città, grazie all'alleanza stretta con [[Siena]].
Le origini cristiane di Cortona risalgono probabilmente al [[III secolo]], quando la città, capoluogo di municipio romano, divenne sede episcopale, seguendo un modello diffuso nella Tuscia annonaria. Secondo il ''[[Martirologio geronimiano]]'' del [[V secolo]], Cortona celebrava il martire San Vincenzo, vescovo e patrono della città, il cui culto era già consolidato. Sul suo sepolcro fu edificata una basilica paleocristiana, poi definita "bella e ben ornata" dal cronista [[Sigebert di Gembloux|Sigberto]] nel [[970]]. Questa struttura, situata nell’area di borgo San Vincenzo, rimase un centro di devozione fino alla soppressione della diocesi. La perdita del vescovado avvenne tra il [[VI secolo|VI]] e l’[[VIII secolo]], forse a causa delle [[Guerra gotica (535-553)|guerre gotiche]], delle [[invasioni longobarde]] o dello spopolamento della [[Valdichiana]], divenuta progressivamente paludosa.
 
Le testimonianze relative a Cortona in epoca imperiale e tardo-antica sono estremamente esigue, tanto che, a lungo, si è ritenuto che mancassero del tutto fonti su una possibile presenza cristiana già in età paleocristiana. Tuttavia, il cosiddetto ''[[Martirologio geronimiano]]'' ([[V secolo]]), pur tramandatoci in modo frammentario e con diverse lacune, menziona la venerazione di San Vincenzo a Cortona nelle date del 16 e 25 maggio. La presenza del nome “Cortona” (trascritto come ''Civitate Cortuna'') e di un martire di riferimento, identificato con un vescovo locale, suggerisce che la città potrebbe essere stata sede di una diocesi paleocristiana già nella prima metà del V secolo.
Nel XIV secolo, il pontefice [[Giovanni XXII]] decide di conferire lo status di [[diocesi]] a Cortona, compresa l'impossibilità di convivenza della città con il vescovado aretino.
 
La tradizione cortonese riconosce infatti in San Vincenzo il patrono della città, con un culto attestato anche da antiche raffigurazioni e dalla monetazione medievale. È dunque ipotizzabile che, come altre città della ''Tuscia annonaria'' (Arezzo, Chiusi, Firenze, ecc.), anche Cortona avesse assunto lo status di sede vescovile tra III e IV secolo, forse soppressa in seguito alle devastazioni causate dalle [[Guerra gotica (535-553)|guerre gotiche]] (535–553) o dalle invasioni longobarde (fine [[VI secolo]]). Dopo questa scomparsa, il territorio cortonese passò progressivamente sotto la giurisdizione ecclesiastica del vescovo di Arezzo.
Fino agli inizi del Quattrocento la città è affidata ai [[Casali]], cui si deve l'omonimo palazzo.<ref>[http://www.toscanaviva.com/Cortona/ Cortona Toscana: Cortona turismo e vacanze a Cortona<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==== DalL’Alto XVMedioevo (VII–XI secolo) alla Seconda guerra mondiale ====
Con l’avvento dei Longobardi, verosimilmente intorno alla fine del VI secolo, Cortona perse definitivamente il ruolo di sede episcopale, rimanendo sottoposta all’autorità vescovile aretina. Le fonti di questi secoli sono assai scarse; la città pare in parte spopolata, ma non del tutto abbandonata: il racconto del diarista [[Sigebert di Gembloux|Sigberto]] (970) la descrive in rovina e a lungo «diruta», pur segnalando la presenza di un monastero nei pressi della tomba di San Vincenzo, venerata da numerosi pellegrini.
Nel secolo XV Cortona entra a far parte della [[Repubblica fiorentina]] e ne diviene una cittadina importante dal punto di vista militare in quanto punto cruciale della sua difesa, ma nel 1509, dopo un secolo di tranquillità, finisce nel mezzo della guerra tra l'esercito spagnolo e [[Firenze]], subendo l’assalto del principe [[Filiberto d'Orange]], onde [[Cosimo I de' Medici]] decide la costruzione della fortezza del Girifalco nel 1549 e Cortona diviene anche sede di un capitanato.
 
Per comprendere la storia cortonese [[Alto Medioevo|altomedievale]], si deve ricorrere allo studio di toponimi, dedicazioni ecclesiastiche e insediamenti monastici, spesso indizi significativi della commistione fra elementi bizantini (più evidenti nell’aretino) e longobardi (ad esempio, le frequenti chiese intitolate a San Michele Arcangelo, caro ai Longobardi). I pochi reperti artistici rimasti – come frammenti di sculture religiose e l’arco di [[ciborio]] della distrutta chiesa di San Vincenzo, conservato nel [[Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona|Museo dell’Accademia Etrusca]] – mostrano influenze ravennati-emiliane e romano-laziali, testimoniando la vitalità del luogo.
Nel secolo XVI a Cortona il [[Rinascimento fiorentino]] fiorisce nelle opere d'arte degli artisti [[Luca Signorelli]] e [[Pietro Berrettini]] e nei monumenti dell'architetto senese [[Francesco di Giorgio Martini]].
 
Malgrado le ripetute guerre, il fenomeno dell’impaludamento della Valdichiana e il generale declino demografico, Cortona non fu mai del tutto deserta. Dal [[IX secolo|IX]] all’[[XI secolo]], la città, pur avvolta dall’oscurità documentaria, rimase uno snodo strategico conteso da vari poteri, fra cui i marchesi del [[Monte Santa Maria Tiberina|Monte Santa Maria]] e i vescovi-conti di Arezzo.
Nel secolo XVII, in sostituzione dell'estinta dinastia dei [[Medici]] subentrano gli [[Asburgo-Lorena]], Granduchi di [[Firenze]], che opereranno imponenti bonifiche alla campagna cortonese col miglioramento delle infrastrutture civili.
Nel 1727, in epoca leopoldina, nasce, per opera dei fratelli Venuti (Marcello, Filippo e Ridolfino), l'[[Accademia Etrusca]], quale centro di ricerca [[ante litteram]] della [[civiltà etrusca]], che per la sua innovatività richiama l'attenzione degli intellettuali di mezza [[Europa]] - l’Accademia di Cortona cura poi l'edizione italiana di opere di ampio spessore come il [[Encyclopédie|Dizionario Enciclopedico]] di [[Denis Diderot|Diderot]] - come [[Voltaire]], [[Ludovico Antonio Muratori|Muratori]], [[Massimo Pallottino|Pallottino]] ed il grande archeologo-storico delle civiltà antiche [[Johann Joachim Winckelmann|Winckelmann]].
 
==== La nascita del Comune ====
Successivamente la città di Cortona conoscerà nuovamente la violenza per conto di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] nell'anno 1799, in cui le milizie napoleoniche polacche tentarono di occuparla.
[[File:Cortona.Rathaus.20050927.jpg|thumb|Il Palazzo Comunale (XII secolo)]]
Cortona, quindi, restituita al [[Granducato di Toscana]], si ribellerà anche a questo partecipando attivamente ai moti rinascimentali conclusisi col [[Plebiscito del 1860]], in cui i cortonesi sanciscono la loro definitiva appartenenza all'Italia unita.<ref>[http://www.toscanaviva.com/Cortona/cortona_dopo_il_medioevo.htm Cortona dopo il Medioevo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nel [[XII secolo]], con il consolidarsi del sistema comunale, Cortona iniziò a strutturarsi come [[libero comune]], pur continuando a far parte del comitato aretino. Le prime istituzioni consiliari e la magistratura del podestà sorsero probabilmente già nella seconda metà del secolo. A quel tempo, la città era suddivisa in porte (San Cristoforo, Santa Maria, Berarda, San Vincenzo, Colonia e Peccioverardi), divisione funzionale sia alla leva militare sia alla partecipazione popolare alle decisioni comunali.
 
==== Le lotte tra guelfi e ghibellini ====
Nel XX secolo, la Città – che dal punto di vista economico vive un momento di ordinato sviluppo, con la meccanizzazione delle campagne e, parallelamente, grazie al migliorato status sociale e finanziario, gode della valorizzazione dei suoi prodotti della terra, nonché della pregiata carne bovina di razza “chianina” – partecipa alle due tragiche guerre mondiali, pagando un alto tributo di sangue, coi suoi numerosi caduti.
Il [[XIII secolo]] fu un periodo cruciale per Cortona. La città affrontò violenti conflitti interni e contro i vicini. Nel [[1232]], alleata con [[Firenze]], Cortona riuscì a occupare Arezzo, ma nel [[1258]] subì una devastante controffensiva. L’esercito aretino, supportato dai [[Guelfi e ghibellini|ghibellini]] cortonesi, saccheggiò la città, causando l’esilio dei [[Guelfi e ghibellini|guelfi]]. Solo nel [[1261]], grazie all’alleanza con [[Siena]], i guelfi riconquistarono il controllo e avviarono la ricostruzione delle mura cittadine, che furono rafforzate con l’aiuto dei senesi e dei perugini. La città continuò a espandere il proprio territorio, sottomettendo vari signori feudali e monasteri circostanti.
Il [[27 giugno]] [[1944]] a Falzano, frazione del comune, un gruppo di soldati tedeschi operò una feroce rappresaglia in risposta all'uccisione di due loro camerati (e al ferimento di un terzo) avvenuta il giorno precedente da parte dei [[Resistenza italiana|partigiani]]. Furono uccisi dieci civili, alcuni dei quali fatti saltare con dell'esplosivo dopo essere stati rinchiusi nelle rovine di una casa bruciata il giorno prima<ref>Regione Toscana, [http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/notiziari/fonti_esterne/ansa/notiziario/visualizza_asset.html_901081667.html Germania: Nega tutto ex soldato imputato strage Falzano/ANSA]</ref>. Il tenente della [[Wehrmacht]] Josef Scheungraber è stato riconosciuto colpevole del massacro e conseguentemente condannato all'ergastolo dal tribunale di [[Monaco di Baviera]] con una sentenza emessa il 10 agosto 2009, a 65 anni dalla strage; la sentenza di condanna tedesca segue quella precedentemente emessa dal Tribunale militare di [[La Spezia]] nel 2006<ref>[http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_11/massacro_civili_falzano_nazisti_468c2b00-8650-11de-a11a-00144f02aabc.shtml ''Massacro di civili a Falzano, ergastolo all'ex ufficiale tedesco'' Corriere della Sera 11 agosto 2009]</ref>
Così, malgrado la scempio nazista che la vede vittima della sudetta storica e sanguinaria rappresaglia, Cortona, miracolosamente risparmiata dai bombardamenti, scioglie il voto del suo vescovo che incarica il pittore Gino Severini d’elaborare le stazioni della via crucis in sinergia col mosaicista Romualdo Mattia. I lavori, espressione della cultura cubista e futurista della prima metà del secolo, sono visibili seguendo la via che parte da porta Berarda per raggiungere il santuario della Patrona, Santa Margherita.
 
In questo contesto travagliato si colloca la figura di [[Margherita da Cortona|Santa Margherita da Cortona]], simbolo di carità e spiritualità. Trasferitasi a Cortona nel [[1277]], dedicò la sua vita ai poveri, agli emarginati e ai malati, fondando l’Ospedale della Misericordia. La sua figura fu centrale nella vita religiosa e sociale della città, contribuendo a elevare il prestigio di Cortona in Toscana.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Cortona}}
 
==== Dal vescovado cortonese alla signoria dei Casali (XIV secolo – inizi XV secolo) ====
===Etnie e Minoranze Straniere===
{{Vedi anche|Casali (famiglia cortonese)}}
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 2.443 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Nel [[1325]], con bolla pontificia di [[Papa Giovanni XXII|Giovanni XXII]] (''Vigili spectatoris''), Cortona ottenne nuovamente un proprio vescovo, separandosi definitivamente dalla curia aretina. La scelta del Pontefice aveva un chiaro risvolto politico: rafforzare la città e indebolire l’autorità dei [[Tarlati]], signori di Arezzo, i quali per lungo tempo avevano preteso diritti tanto spirituali quanto temporali su Cortona.
 
Nello stesso anno, la città passò sotto la signoria di [[Ranieri II Casali|Ranieri Casali]] (figlio di Guglielmino di Uguccio e di una nobildonna della famiglia Ghinori conti di Fasciano), il primo di una dinastia destinata a governare Cortona per oltre ottant’anni:
*{{ROU}} 668 - 2,90%
*{{ALB}} 436 - 1,89%
*{{MAR}} 297 - 1,29%
 
* '''Ranieri Casali (1325–1351).''' Primogenito di Guglielmino, guidò la famiglia in un periodo di forti tensioni interne ed esterne, segnate dalle rivalità con Perugia e con i Tarlati (in particolare [[Pier Saccone Tarlati|Pier Saccone]] e il vescovo [[Guido Tarlati|Guido]]), nonché da tentativi di congiura orditi anche all’interno dello stesso casato (come quella del fratello Uguccio). Accorto nel tessere alleanze (fra cui quelle con Firenze e con Perugia a fasi alterne), consolidò la propria posizione promulgando nuovi statuti cittadini e rafforzando l’assetto difensivo di Cortona.
=== Lingue e dialetti ===
* '''Bartolomeo Casali (1351–1363).''' Succeduto al padre Ranieri, Bartolomeo continuò la politica di alleanze, avvicinandosi ai [[Visconti]] di Milano per contenere l'influenza di Perugia. Il suo governo affrontò sfide militari, come il fallito tentativo di conquistare Arezzo. Sostenne Cortona in una delicata fase di espansione e consolidamento territoriale, ma senza successi duraturi.
Il dialetto più parlato in Cortona e dintorni è il ''chianino''<ref>Molto simile al [[dialetto toscano]]</ref>.
* '''Francesco Casali (1363–1375).''' Succeduto a Bartolomeo, mantenne inalterata l’alleanza con Milano e con Siena, destreggiandosi tra le continue lotte tra i potentati toscani e umbri. Nonostante la scarsità di fonti specifiche sul suo principato, il periodo è ricordato come complessivamente stabile rispetto alle continue minacce esterne.
* '''Niccolò Giovanni Casali (1375–1384).''' Figlio di Francesco, divenne signore in giovane età. Il suo regno fu caratterizzato da conflitti interni e devastazioni causate dalle compagnie di ventura. Tentò di mantenere un equilibrio diplomatico con Firenze, Siena e Perugia, ma morì prematuramente durante un’epidemia di peste, lasciando il potere instabile.
* '''Uguccio Urbano Casali (1384–1400).''' Zio di Niccolò Giovanni, prese il potere con un colpo di mano. La sua signoria fu contrassegnata da episodi di violenza e controversie, sia contro avversari interni sia in politica estera, dovendo districarsi tra la continua espansione di Firenze e le mire di Perugia. Proprio la sua vicinanza strategica a Firenze, benché oscillante, non gli impedì di macchiarsi di misfatti che gli alienarono il favore di gran parte dei Cortonesi.
* '''Francesco Senese Casali (1400–1407).''' Nipote di Uguccio Urbano, ereditò una situazione particolarmente complessa. Cercò di mantenere la città indipendente e di tessere rapporti pacifici con i Comuni vicini, compresa Firenze. Nonostante l’iniziale fiducia guadagnata tra i Cortonesi, fu assassinato nel 1407 per mano del nipote Aloigi Battista Casali, in un nuovo episodio di congiure interne che minarono le fondamenta della dinastia.
* '''Aloigi Battista Casali (1407–1409).''' Salito al potere dopo aver eliminato lo zio, governò con durezza e incontrò presto l’ostilità della popolazione, esasperata sia dalle violenze interne sia dai passaggi degli eserciti che devastavano il territorio. L’odio popolare crebbe al punto da spingere i Cortonesi a consegnarsi a [[Ladislao I di Napoli|Ladislao]], re di Napoli, in transito con le sue truppe attraverso la Valdichiana.
* '''La fine della signoria (1409).''' Con la sottomissione a Ladislao, terminò la parabola della dinastia dei Casali su Cortona. Aloigi Battista fu catturato e condotto a Napoli, dove rimase a lungo prigioniero.
 
==== TradizioniEpilogo e folcloremedievale ====
Con la cacciata dei Casali nel [[1409]] e il passaggio sotto altre entità politiche (dapprima il [[Regno di Napoli]], poi Firenze), Cortona si avviò verso un nuovo corso della propria storia. Se da un lato la città vide la fine di un’epoca segnata da lotte intestine e intrighi familiari, dall’altro la perdita dell’indipendenza comunale segnò l’inserimento sempre più stabile nell’orbita degli Stati toscani.
[[File:G. Traversi - Margherita da Cortona.JPG|thumb|250px|La santa patrona di Cortona: [[Santa Margherita da Cortona|Santa Margherita]]]]
* Ogni quarta domenica del mese "Mostra scambio del modernariato" in Piazza Signorelli
* [[7 maggio]]: "Colata dei Ceri"
* [[8 maggio]]: "Offerta dei Ceri" e successiva processione verso il santuario di Santa Margherita
* [[22 febbraio]]: Festa religiosa di Santa Margherita
* [[5 giugno]]: Rievocazione storica "Matrimonio dei Casali-Salimbeni"
* [[6 giugno]]: Giostra dell'Archidado
* dal 3 al 9 agosto: "Tuscan Sun Festival"
* 14 e 15 agosto: Sagra della bistecca
* dal 26 agosto al 10 settembre: Mostra antiquaria.
 
Ciononostante, il periodo medievale in cui Cortona fu libero Comune e poi signoria dei Casali lasciò un’impronta profonda nella topografia urbana, nella cultura e nella memoria cittadina. Gli edifici gotici, i resti degli antichi palazzi comunali e le numerose chiese – molte delle quali rimaneggiate nei secoli successivi – testimoniano ancora oggi quel passato dinamico e a tratti turbolento. La grande fioritura spirituale culminata nella figura di [[Margherita da Cortona|Santa Margherita]], insieme alla rinnovata dignità vescovile e all’operato degli Ordini religiosi, conferma il ruolo centrale di Cortona nel panorama umbro-toscano del Medioevo.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Ferrovie ===
Cortona dispone di due stazioni ferroviarie. La più importante è la [[Stazione di Terontola-Cortona]] dove vi fermano anche molti [[InterCity (Italia)|InterCity]]; l'altra, dove invece fermano solo treni regionali, è la [[Stazione di Camucia-Cortona]].
 
=== Dalle Signorie all’Unità d’Italia ===
Il collegamento con le due stazioni al capoluogo e con gli altri comuni e frazioni limitrofi è operato dalle autolinee [[Etruria Mobilità]].
 
==== Dal passaggio a Firenze all’età medicea (1411–1531) ====
== Amministrazione ==
Nel [[1411]] Cortona entrò stabilmente nell’orbita fiorentina dopo che la [[Repubblica di Firenze]] l’acquistò da [[Ladislao I di Napoli|Ladislao re di Napoli]], il quale se ne era impadronito due anni prima. L’annessione comportò il pagamento di una consistente somma (60mila [[Fiorino d'oro|fiorini d’oro]]) e l’istituzione di un [[Capitano del popolo|Capitanato]]. Di fatto, la politica fiorentina si rivelò da subito gravosa: per rientrare delle ingenti spese di acquisto, furono confiscati i beni dei Casali e furono imposte nuove e severe tassazioni alla cittadinanza. Le conseguenti proteste fecero emergere un malcontento che, pur senza esplodere in aperte rivolte come accadde invece più volte ad Arezzo, influenzò la vita politica e sociale cortonese.
 
Nel corso del [[XV secolo|Quattrocento]], il territorio cortonese subì ripetute incursioni o passaggi di eserciti: dalle truppe milanesi ([[1429]]) a quelle di [[Niccolò Piccinino]] ([[1440]]), fino al transito, nel [[1452]], dell’armata di [[Alfonso d'Aragona (1489-1563)|Alfonso d’Aragona]]. Ciò nonostante, Cortona rimase nel complesso fedele alla propria nuova dominante, anche quando, nel [[1502]], [[Vitellozzo Vitelli]] sobillò una rivolta contro Firenze e ottenne l’appoggio dei [[Medici]] temporaneamente esiliati. Nel giro di pochi anni, tuttavia, il potere dei Medici tornò saldo ([[1512]]), rafforzandosi ulteriormente con l’elezione al soglio pontificio di [[Papa Leone X|Leone X]] (Giovanni de’ Medici).
 
==== Dall’ascesa di Cosimo I all’affermazione del principato (1531–1600 ca.) ====
=== Amministrazioni precedenti ===
Il [[1531]] segnò la definitiva imposizione del principato mediceo: con l’appoggio dell’[[Carlo V d'Asburgo|imperatore Carlo V]] e di [[papa Clemente VII]] (anch’egli Medici), si pose fine all’ultimo governo repubblicano di Firenze. Cortona, per la sua posizione strategica, ricoprì un ruolo decisivo nei piani di difesa di [[Cosimo I de' Medici|Cosimo I]] contro i possibili tentativi di riconquista senese e contro le incursioni dello [[Stato Pontificio]]. A tal fine, il granduca ordinò la ricostruzione e l’ampliamento delle opere fortificate: nel [[1549]] sorse la nuova [[Fortezza del Girifalco]] sulle fondamenta di una rocca preesistente, mentre si procedette all’abbattimento di diversi borghi e mura medievali per adeguare le difese alle armi da fuoco e alle esigenze di controllo sul territorio.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
 
{{ComuniAmminPrec
Nel frattempo, le vicende artistiche conobbero a Cortona un momento di grande splendore: già nella prima metà del [[XV secolo]] il [[Beato Angelico]] soggiornò in città, lasciando capolavori per la [[Chiesa di San Domenico (Cortona)|chiesa di San Domenico]] (oggi conservati al [[Museo diocesano (Cortona)|Museo Diocesano]]). Successivamente nacque a Cortona (1450 ca.) [[Luca Signorelli]], tra i maggiori pittori del [[Rinascimento]]: sebbene egli non abbia realizzato in patria grandi cicli decorativi, la sua presenza costituì un importante stimolo per la scena artistica locale, cui contribuirono anche maestri quali [[Bartolomeo della Gatta]] e [[Guillaume de Marcillat]].
|[[1995]]
 
|[[1999]]
==== Trasformazioni urbane e nuove Accademie (XVI–XVII secolo) ====
|Ilio Pasqui
Durante il [[XVI secolo|Cinquecento]], la fedeltà alla dinastia medicea garantì al territorio cortonese un periodo di relativa stabilità, benché non mancassero tassazioni straordinarie per finanziare le fortificazioni. La città perse quasi del tutto l’originario aspetto medievale, a causa degli abbattimenti di borghi e torri e della costruzione di nuove strutture difensive; tuttavia, questo periodo di quiete favorì anche iniziative culturali: sorsero diverse Accademie (degli Emendati, dei Pellegrini, degli Umorosi, degli Uniti, dei Topisti) e si rafforzarono le istituzioni religiose, in parte influenzate dalle direttive del [[Concilio di Trento]] (1545–1563).
|[[Partito Democratico della Sinistra(Italia)|Partito Democratico della Sinistra]]
 
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
Con il progressivo affermarsi del granducato mediceo, Cortona continuò a distinguersi anche per l’attività architettonica, in particolare nella seconda metà del Cinquecento: ne sono esempio l’ampliamento del Palazzo Comunale, la costruzione del campanile della Cattedrale e di vari palazzi signorili (Laparelli, Alticozzi) e chiese a impianto rinascimentale ([[Chiesa di Santa Maria Nuova (Cortona)|Santa Maria Nuova]], terminata nel Seicento).
|
 
}}
==== Dal declino mediceo alla fondazione dell’Accademia Etrusca (XVII–XVIII secolo) ====
{{ComuniAmminPrec
Sul finire del [[XVI secolo]], e ancor più nel Seicento, lo Stato toscano — come gran parte d’Italia — attraversò fasi di grave crisi economica e demografica: l’aggravarsi delle tassazioni e la stagnazione delle attività agricole e manifatturiere pesarono anche su Cortona. Nonostante la situazione difficile, la città diede i natali a grandi personalità: [[Pietro da Cortona|Pietro Berrettini]], detto Pietro da Cortona, fu uno dei massimi protagonisti dell’arte barocca, attivo a Roma come architetto e pittore di fama internazionale; inoltre, la tradizione artigiana dell’intaglio in pietra, del legno e dell’arte organaria continuò a fiorire.
|[[1999]]
 
|[[2004]]
Nel [[XVIII secolo]], in un contesto generale di declino della dinastia medicea, sorse l’[[Accademia Etrusca]], fondata nel [[1726]] dai fratelli Venuti ([[Marcello Venuti|Marcello]], [[Filippo Venuti|Filippo]] e [[Ridolfino Venuti|Ridolfino]]). L’istituzione, concepita come centro di ricerca pionieristico sulla civiltà etrusca, attirò l’attenzione di studiosi di tutta Europa, fra cui [[Voltaire]], [[Ludovico Antonio Muratori]], [[Massimo Pallottino]] e l’archeologo [[Johann Joachim Winckelmann]]. L’Accademia si distinse inoltre per la pubblicazione dell’edizione italiana dell{{'}}''[[Encyclopédie]]'' di [[Denis Diderot|Diderot]] e per la tutela di un ingente patrimonio librario e museale, ancor oggi visitabile.
|Emanuele Rachini
 
|[[Democratici di Sinistra(Italia)|Democratici di Sinistra]]
==== Il governo degli Asburgo-Lorena (1737–1799) e la bonifica della Valdichiana ====
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
[[File:Val di Chiana.jpg|thumb|Vista topografica della piana di Arezzo e della Valdichiana realizzata da [[Leonardo da Vinci]], XVI secolo]]
|
 
}}
Alla morte di [[Gian Gastone de' Medici|Gian Gastone]] (1737), ultimo granduca Medici, la Toscana passò per volere delle potenze europee agli [[Asburgo-Lorena]]. Con [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco II]] (1738–1765) e ancor più con il figlio [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Pietro Leopoldo]] (1765–1790), ebbe avvio una stagione di profonde riforme, mirate a svecchiare l’assetto amministrativo e a modernizzare le infrastrutture dello Stato.
{{ComuniAmminPrec
 
|[[2004]]
In questo contesto assunse una rilevanza particolare la bonifica della Valdichiana, più volte tentata in passato ma mai compiuta in modo risolutivo. L’intervento lorenese puntò su un sistematico piano di canalizzazione e colmata, con l’obiettivo di restituire ampie aree malsane alla produzione agricola. Fu decisivo il contributo di [[Vittorio Fossombroni]], matematico e ingegnere di talento, nonché figura di spicco dell’amministrazione toscana: egli perfezionò le tecniche di regolamentazione idraulica, progettando e dirigendo i lavori che consentirono di trasformare la palude in un bacino agricolo sempre più produttivo.
|[[2009]]
 
|Andrea Vignini
Non mancarono tuttavia le proteste della popolazione più povera, che vedeva diminuire le tradizionali attività di pesca e raccolta di canne nelle zone palustri; a lungo termine, però, il recupero di terreni coltivabili contribuì notevolmente allo sviluppo economico di Cortona e dei centri limitrofi, modificandone il paesaggio e favorendo un graduale incremento demografico.
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
 
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
==== Le guerre napoleoniche e i moti risorgimentali (1799–1860) ====
|
Nel [[1799]] le truppe napoleoniche tentarono di occupare Cortona nell’ambito dell’invasione francese della Toscana: la città fu teatro di tensioni e scontri, sia con le stesse forze rivoluzionarie, sia in seguito, quando si ribellò al rientrato governo granducale prendendo parte ai moti risorgimentali. Nel corso dell’[[XIX secolo|Ottocento]], la definitiva bonifica della Valdichiana e il progressivo collegamento viario con i territori circostanti favorirono lo sviluppo economico e la crescita demografica.
}}
 
{{ComuniAmminPrec
La partecipazione patriottica dei cortonesi alle rivolte contro il regime granducale culminò con il plebiscito del [[1860]], attraverso il quale la popolazione si espresse a favore dell’[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d’Italia]], sancendo l’ingresso di Cortona nel nuovo Stato unitario e chiudendo un lungo capitolo di signorie, repubbliche e principati che avevano segnato i secoli precedenti.
|[[2009]]
 
|in carica
=== Dall’Unità d’Italia agli anni Ottanta ===
|Andrea Vignini
 
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
==== Dal plebiscito all’affermazione del nuovo Stato ====
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
[[File:The British Library - Cortona.jpg|thumb|upright=1.1|Cortona vista da porta Sant'Agostino (xilografia, 1864)]]
|
[[File:Panorama di Cortona (xilografia).jpg|thumb|upright=1.1|Panorama di Cortona (xilografia, 1893)]]
Dopo il plebiscito del [[1860]], che sancì l’annessione di Cortona al [[Regno di Sardegna]], la città partecipò attivamente alla nascita e al consolidamento del nuovo [[Italia|Stato italiano]]. L’anno seguente ([[1861]]) vide la proclamazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d’Italia]], con [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] come sovrano, mentre nel [[1864]] Firenze divenne capitale, sia pure transitoria, della nazione unita. Pur non coinvolta direttamente nelle vicende istituzionali della capitale, Cortona beneficiò del nuovo clima di centralizzazione: l’incremento dei collegamenti infrastrutturali favorì il trasporto di merci e persone tra la [[Stazione di Camucia-Cortona|stazione di Camucia]] e il centro storico.
 
La fine del [[Granducato di Toscana|Granducato]] e l’inserimento di Cortona nel contesto nazionale comportarono modifiche strutturali nella vita politica e amministrativa cittadina. La classe dirigente locale, in parte erede dei ceti liberali moderati, si confrontò con le correnti radicali e, più tardi, con la nascente componente socialista e con i cattolici, che nel tempo tornarono a partecipare alla vita politica, superando le difficoltà poste dal ''[[Non expedit]]'' papale. Ciò diede avvio a un dibattito vivace, seppur non privo di tensioni, intorno all’orientamento politico della città.
 
Nella seconda metà dell’Ottocento si moltiplicarono inoltre gli interventi urbanistici, sostenuti dalla volontà di rendere Cortona più moderna e accessibile: furono realizzati il nuovo cimitero (1891), il [[Basilica di Santa Margherita|santuario di Santa Margherita]] (rinnovato e inaugurato nel 1897), il Parterre come luogo di passeggio cittadino e, soprattutto, il Teatro Signorelli (1854–1859), che valorizzò Piazza Signorelli quale fulcro della vita culturale cortonese. Nel frattempo, la popolazione comunale aumentò costantemente, confermando una certa vitalità economico-sociale, favorita anche dallo sviluppo dell’agricoltura mezzadrile.
 
==== La prima guerra mondiale e il difficile dopoguerra ====
L’ingresso dell’Italia nella [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] (24 maggio 1915) segnò per Cortona, come per l’intero Paese, un periodo di sacrifici e lutti. Numerosi cortonesi furono chiamati alle armi e il tributo di vite umane fu ingente, segnando la società locale in modo duraturo. Il dopoguerra fu segnato da una profonda crisi economica, esacerbata dalla svalutazione della lira, dall’elevata disoccupazione e dai contrasti fra proprietari terrieri e contadini mezzadri, spesso colpiti dalla perdita di manodopera maschile dovuta alla guerra.
 
A livello politico, la fine del conflitto vide la comparsa dei grandi partiti di massa. Nella Valdichiana, gli scontri sociali, le rivendicazioni contadine e la mobilitazione delle leghe rosse e bianche agitarono l’ambiente rurale, benché a Cortona non si raggiungessero gli estremi livelli di conflittualità registrati in comuni limitrofi come [[Foiano della Chiana]].
 
==== Il ventennio fascista ====
La [[marcia su Roma]] (28 ottobre 1922) portò al potere il [[fascismo]], che si consolidò in pochi anni instaurando un regime autoritario. A Cortona, come altrove, il regime si distinse per iniziative volte alla propaganda e all’organizzazione capillare della società: dall’[[opera nazionale del dopolavoro]] agli interventi di bonifica agraria, fino alla costruzione di infrastrutture. Se da un lato alcune opere pubbliche furono completate e vennero avviati piani di risanamento urbanistico, dall’altro l’abolizione delle libertà civili e politiche, le persecuzioni degli oppositori e l’imposizione del pensiero unico segnarono negativamente la vita cittadina e rurale, comprimendo il ruolo delle libere associazioni e delle forze politiche democratiche.
 
==== La seconda guerra mondiale e la Liberazione ====
L’entrata dell’Italia nella [[seconda guerra mondiale]] (10 giugno 1940) aprì un quadriennio drammatico anche per Cortona. Sebbene la città non subisse distruzioni belliche di vasta portata, i mesi che precedettero la [[Guerra di liberazione italiana|Liberazione]] (estate 1944) furono segnati da paure e difficoltà quotidiane: requisizioni, rastrellamenti, presenza tedesca. La data del 3 luglio 1944 segna la liberazione di Cortona da parte delle truppe alleate, a costo di sacrifici e di vite umane, specialmente nelle campagne. La figura del vescovo Giuseppe Franciolini, attivo come ''defensor civitatis'', fu cruciale nel proteggere la popolazione civile e tentare di limitare le violenze. Le vicende di quegli anni sono raccontate in ''Piccola Patria'' (1946), volume curato dallo stesso vescovo Franciolini e dallo scrittore [[Pietro Pancrazi]], che riporta testimonianze dirette degli eventi.
 
==== Dal secondo dopoguerra agli anni Ottanta ====
Terminato il conflitto mondiale, Cortona intraprese un profondo processo di ricostruzione materiale e morale, inserendosi nel più ampio contesto di rinnovamento della neonata [[Italia|Repubblica Italiana]]. Sul piano amministrativo, la guida della città rimase saldamente nelle mani delle forze di sinistra, in particolare del [[Partito Comunista Italiano]], che detenne a lungo l’egemonia politica locale. Gli [[Anni 50|anni Cinquanta]] registrarono il picco demografico, con oltre 31mila residenti nel [[1951]]; tuttavia, a partire da quel decennio cominciarono a manifestarsi intensi flussi migratori, in parte diretti verso i principali centri industriali del Nord e in parte verso il fondovalle, dove si svilupparono nuovi insediamenti come Camucia, dotati di maggiori opportunità lavorative e di migliori collegamenti.
 
Nonostante questi mutamenti, Cortona riuscì a preservare intatto il tessuto storico del centro urbano, continuando a valorizzare il proprio patrimonio artistico e archeologico. Nel medesimo periodo, emersero alcune criticità che avrebbero condizionato lo sviluppo locale nei decenni successivi. Il costante calo demografico fu il primo fattore di allarme: la popolazione totale si ridusse gradualmente fino a circa 23mila abitanti negli [[Anni 1980|anni Ottanta]], mentre il numero di residenti all’interno delle mura scese al di sotto delle 4mila unità.
 
Un secondo elemento di preoccupazione fu la riorganizzazione ecclesiastica imposta dalla [[Santa Sede]] nel [[1986]], quando la storica diocesi di Cortona venne accorpata a [[Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro|quelle di Arezzo e Sansepolcro]], con sede vescovile nel capoluogo aretino. Tale provvedimento suscitò un diffuso senso di rammarico, poiché comportava la perdita di un presidio religioso e culturale considerato parte integrante dell’identità cittadina.
 
Un’ulteriore problematica riguardò il fenomeno dei furti d’arte, che a partire dagli [[Anni 1960|anni Sessanta]] colpì duramente chiese, collezioni private e istituzioni culturali, compresa l’Accademia Etrusca. Il saccheggio di dipinti, oreficerie sacre e reperti archeologici assunse proporzioni rilevanti a livello provinciale, ponendo Cortona ai vertici di una triste graduatoria legata al commercio illecito di beni artistici.
 
=== Dalla fine del XX secolo ai giorni nostri ===
Negli [[Anni 1980|anni Ottanta]], la città mantenne un equilibrio fra modernizzazione e tutela del patrimonio, ma si trovò a fronteggiare problemi strutturali, quali lo spopolamento del centro storico e la chiusura di alcuni uffici pubblici. Nel contempo, la conservazione della fisionomia urbana e il crescente interesse turistico, attratto dalle testimonianze etrusche, medievali e rinascimentali, offrirono nuove opportunità di sviluppo economico e culturale.
 
A partire dagli [[Anni 1990|anni Novanta]], tale vocazione turistica si intensificò, favorita anche dalla nascita di eventi e festival dedicati all’arte, alla musica e all’antiquariato. La pubblicazione di romanzi e produzioni cinematografiche ambientate a Cortona, come ''[[Sotto il sole della Toscana]]'' (2003), ha ulteriormente contribuito a diffondere la notorietà della città nel contesto internazionale.
 
Dal punto di vista culturale, l’[[Accademia Etrusca]] e il [[Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona|Museo dell’Accademia]] (MAEC, istituito nel 2005) continuano a rappresentare il cuore della vita intellettuale cittadina, promuovendo esposizioni, ricerche archeologiche e conferenze. La scoperta e la valorizzazione di siti archeologici, come quello dei [[Area archeologica del Sodo|"meloni" del Sodo]], hanno arricchito ulteriormente l’offerta culturale. Inoltre, l’apertura di eventi internazionali, come il ''[[Cortona On The Move]]'' – festival di fotografia contemporanea inaugurato nel 2011 – ha segnato un importante passo verso un’offerta culturale più moderna e diversificata.
 
{{Immagine grande|Cortona Camucia Panorama 01.jpg|800px|Vista da Piazza Garibaldi. Il [[lago Trasimeno]] è visibile in lontananza.}}
 
=== Simboli ===
Lo stemma, il gonfalone e la bandiera della Città di Cortona sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 aprile 2014.<ref>{{cita web|titolo= Cortona (Arezzo) D.P.R. 22.04.2014 concessione di stemma, gonfalone e bandiera |url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2014/CITTA'%202014/Cortona.html |accesso= 6 agosto 2022 }}</ref>
{{citazione|Stemma di rosso, al leone alato, d'argento, allumato di rosso, aureolato d'oro, tenente con entrambe le zampe anteriori, il libro chiuso, di verde, munito di due legacci d'oro e ornato da cinque borchie, poste quattro negli angoli e una centralmente, dello stesso, esso libro con il taglio di testa e quello davanti, visibili, d'oro; il tutto alla [[Bordura|bordatura]] in [[Filetto (araldica)|filetto]], dello stesso. Ornamenti esteriori da Città.}}
 
Il gonfalone è un drappo di rosso.
La bandiera è un drappo di rosso, caricato dallo stemma sopra descritto con l'iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] in oro recante la denominazione della Città.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = città nobile, legge del Granducato di Toscana
|data = 1º ottobre 1750
}}
{{-}}{{-}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture civili ===
*Palazzo Comunale sito in Piazza della Repubblica. Palazzo costruito nel [[Medioevo]] verso il XII secolo, sopra le rovine dell'antico Foro Romano nei pressi del punto d’incrocio degli antichi [[Cardine (storia romana)|cardo]] e [[decumano]].
* [[Villa Tommasi Aliotti]]
* [[Villa Passerini]]
* [[Villa Farina]]
* [[Villa Il Sodo]]
 
=== Architetture militari ===
=== Parco Archeologico di Cortona<ref>[http://www.comunedicortona.it/cultura/parco.php Comune di Cortona - Parco Archeologico<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> ===
*[[Rocca di Pierle]] castello in rovina nella frazione di [[Mercatale (Cortona)|Mercatale]].
[[File:Tanella-di-pitagora-cortona.jpg|thumb|350px|Tanella di [[Pitagora]] ]]
 
=== Aree archeologiche ===
[[File:Tumulo II del sodo, piattaforma d'altare per le cerimonie funebri, 600 ac ca. 08.jpg|thumb|Piattaforma d'altare per le cerimonie funebri del [[Area archeologica del Sodo|tumulo II del Sodo]] (c.a 600 a.C.)]]
[[File:Tanella-di-pitagora-cortona.jpg|thumb|Tanella di [[Pitagora]]]]
Il parco archeologico di Cortona conta 11 siti. Tra questi spicca il secondo [[tumulo del Sodo]], un'imponente tomba arcaica (VI secolo a.C.) con una monumentale gradinata decorata da grandi gruppi scultorei<ref>{{Cita web |url=http://www.cortonamaec.org/parco/4_extraurbano.php |titolo=Circuito extraurbano |accesso=15 gennaio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140116120833/http://www.cortonamaec.org/parco/4_extraurbano.php |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.cortonamaec.org/parco/4_urbano.php |titolo=Circuito urbano |accesso=15 gennaio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140116120830/http://www.cortonamaec.org/parco/4_urbano.php |urlmorto=sì }}</ref>:
# Tomba di Mezzavia
# Melone[[Area IIarcheologica del Sodo|Tumulo I del Sodo]]
# Melone[[Area Iarcheologica del Sodo|Tumulo II del Sodo]]
# Tanella Angori
# Tanella di Pitagora<ref>{{Cita web|url=https://briganteggiando.it/2015/06/25/la-tomba-di-pitagora/|titolo=La "tomba" di Pitagora|autore=Francesco Placco|sito=Briganteggiando|data=25 giugno 2015|lingua=it|accesso=3 ottobre 2019}}</ref>
# Tanella di Pitagora
# [[Tumulo di Camucia]]
# Villa di Ossaia
# Strada Romanaromana del Torreone
# Strada Romanaromana del Montemonte Maestrino
# Strada Romanaromana di Teverina Bassa
# Cisterna Bagni di Bacco
# Tratto murario presso palazzo Cerulli-Diligenti
# Tratto murario presso Palazzopalazzo Casali
# Mura Etruscheetrusche
# Porta Bifora
# Volta a botte presso Viavia Guelfa
# [[Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona]]
 
# Museo Paleontologico
=== Ville ===
* [[Villa Tommasi Aliotti]]
* [[Villa Passerini]]
* [[Villa Farina]]
* [[Villa "Il Sodo"]]
 
=== Chiese ===
 
{|style="width: 100%; align:top"
|-
|valign=top|
 
=== Architetture religiose ===
[[File:Cortona-catedral.jpg|thumb|La chiesa più importante della città: il [[duomo di Cortona]]]]
[[File:Cortona, basilica di santa margherita, esterno 01.jpg|miniatura|[[Basilica di Santa Margherita]]]]
{{div col}}
* [[Duomo di Cortona]]
* [[Basilica di Santa Margherita]]
Riga 217 ⟶ 315:
* [[Chiesa di San Niccolò (Cortona)|Chiesa di San Niccolò]]
* [[Chiesa di Santa Chiara (Cortona)|Chiesa di Santa Chiara]]
|valign=top|
* [[Chiesa di Santa Maria Nuova (Cortona)|Chiesa di Santa Maria Nuova]]
* [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio]]
Riga 225 ⟶ 322:
* [[Chiesa di San Donnino (Cortona)|Chiesa di San Donnino (o della Madonna della Croce)]]
* [[Pieve di San Michele Arcangelo a Metelliano]]
* [[Santuario della Madonna del Bagno (Cortona)|Santuario della Madonna del Bagno]]
* [[Chiesa di San Biagio a Pierle]]
* [[Chiesa di San Marco Evangelista (Cortona)|Chiesa di San Marco Evangelista]]
* [[Chiesa dei SS.Santi Ippolito e Biagio]]
* [[Via Crucis di Gino Severini]]
|[[File:Cortona-catedral.jpg|thumb|300px|La chiesa più importante della città: il [[Duomo di Cortona]]]]
{{div col end}}
|}
 
=== Porte del Centro Storico ===
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Musei ====
* [[Museo diocesano (Cortona)|Museo diocesano]]
** [[Beato Angelico]], ''[[Annunciazione di Cortona]]'', [[1430]] circa
** [[Trittico di Cortona]]
* [[Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona]] (MAEC)<ref>[http://www.cortonamaec.org/ MAEC: Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
:Il Museo riunisce in un unico percorso espositivo lo storico Museo dell’Accademia Etrusca e il Museo della Città Etrusca e Romana di Cortona. La sede è in Palazzo Casali, uno degli edifici più antichi e ricchi di storia della città, dove, in oltre 2000 m² di spazio espositivo, sono esposti alcuni tra i più straordinari capolavori della [[civiltà etrusca]]. Ai piani superiori del nuovo museo sono visibili le antiche collezioni dell’Accademia Etrusca, che ripercorrono la fortuna dell’etruscologia e del collezionismo nel [[Settecento]] e nell’[[Ottocento]], con lo straordinario [[Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona#Lampadario etrusco|lampadario etrusco]], la collezione dei bronzetti, la sezione egizia e la biblioteca settecentesca. Al piano terra, nei nuovi spazi espositivi, è illustrata la storia degli insediamenti etruschi e romani del territorio attraverso l’esposizione del più importanti reperti archeologici: i capolavori in bronzo provenienti dalle località di [[Trestina]] e Fabrecce, i corredi dei grandi tumuli arcaici della pianura di Cortona, la celebre ''[[Tabula Cortonensis]]'' e i materiali della villa romana di Ossaia.
:Il nuovo Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona è anche il punto di accoglienza e di informazione per visitare il nascente Parco Archeologico di Cortona con i suoi 11 siti. Tra questi, unico al mondo, è il Secondo Tumulo del Sodo, un'imponente tomba arcaica (VI sec. a.C.) con una monumentale gradinata decorata da grandi gruppi scultorei.
 
# Porta Sant'Agostino (detta anche Porta Guelfa o Porta San Vincenzo)
==== Scuole ====
# Porta Berarda
===== Nido d'Infanzia =====
# Porta Colonia
# Porta Ghibellina (detta anche Porta Bacarelli o Porta San Benedetto)
* “Il Castello” - Camucia
# Porta Santa Maria (detta anche Porta del Calle o Porta Castiglionese)
* “Raggio di Sole” - Cortona
# Porta Montanina
* “Margherita” - Camucia
# Porta Santa Margherita
* “Aquilone” - Terontola
 
== Società ==
===== Istituzioni Scolastiche - Scuole primarie =====
=== Evoluzione demografica ===
'''1° Circolo “G.Mancini” - Via Dardano Cortona'''
Cortona è attualmente il terzo comune più popoloso della provincia dopo il [[Arezzo|capoluogo]] e [[Montevarchi]].
 
{{Demografia/Cortona}}
''Scuole dell'infanzia''
* “Italo Scotoni” - Camucia
* “XXV Aprile” - Camucia
* “C. Collodi” - Cegliolo
* “Sernini Cucciati” - Cortona
* “S. Agata” - Fratta
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
''Scuole Primarie''
Secondo i dati ISTAT, al 1º gennaio 2024 la popolazione straniera residente era di {{formatnum:1972}} persone.
* “U. Morra" - Camucia
* “G. Mancini" - Cortona
* “G. Medagli" - Fratta
* “C. Venuti" - Sodo
 
Al 31 dicembre 2022, le nazionalità più rappresentate erano:
'''2° Circolo “A.F. Paliotti” - Via Dante 27 Terontola'''
{{div col}}
# [[Romania]], {{M|577}}
# [[Marocco]], {{M|217}}
# [[Albania]], {{M|193}}
# [[Polonia]], {{M|131}}
# [[Regno Unito]], {{M|110}}
# [[Cina]], {{M|72}}
# [[Tunisia]], {{M|66}}
# [[Stati Uniti d'America]], {{M|61}}
# [[Pakistan]], {{M|54}}
# [[Nigeria]], {{M|48}}
# [[Germania]], {{M|42}}
# [[Filippine]], {{M|38}}
# [[Ucraina]], {{M|36}}
# [[Bulgaria]], {{M|31}}
{{div col end}}
 
=== Lingue e dialetti ===
''Scuole dell'infanzia''
Il dialetto più parlato in Cortona e dintorni è il ''chianino'', molto simile al [[dialetto toscano]].
* “Il Gabbiano” - Centoia
* “Elia Coppi” - Farneta
* “Cerchio Magico” - Mercatale
* “Bruno Ciari” - Monsigliolo
* “Gianni Rodari” - Pergo
* “Arcobaleno” - Terontola
 
=== Tradizioni e folclore ===
''Scuole Primarie''
[[File:G. Traversi - Margherita da Cortona.JPG|thumb|La santa patrona di Cortona: [[Santa Margherita da Cortona|santa Margherita]]]]
* “A.Giappichelli” - Mercatale
* Ogni quarta domenica del mese: Mostra scambio del modernariato in Piazza Signorelli<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.follerumba.it/arezzo/evento/cortona-mostra-mercato-antiquariato-modernariato/|titolo=Mostra mercato antiquariato e modernariato a Cortona|sito=FolleRumba Arezzo|accesso=2025-01-06}}</ref>
* “A.Capitini” - Montecchio
* 22 febbraio: Festa religiosa di Santa Margherita<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Ufficio Stampa|url=https://www.valdichianaoggi.it/notizie/cortona-celebra-santa-margherita/|titolo=Cortona celebra Santa Margherita|sito=ValdichianaOggi|data=2020-02-20|accesso=2025-01-06}}</ref>
* “Mattia Moneti” - Pergo
* Inizio giugno: Giostra dell'Archidado<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.giostraarchidado.com/it.aspx|titolo=Giostra dell'Archidado - Cortona - Italy|sito= Giostra dell'Archidado |accesso=2025-01-06}}</ref>
* “S.Margherita” - Centoia
* Tra fine agosto e inizio settembre: Mostra antiquaria<ref>{{Cita web|url=https://www.cortonantiquaria.it/|titolo=Cortonantiquaria|sito=www.cortonantiquaria.it|accesso=2025-01-06}}</ref>
* “A.F. Paliotti” - Terontola
 
== Cultura ==
===== Scuola Secondaria di I° grado “Berrettini Pancrazi” =====
=== Istruzione ===
* Scuola secondaria di Camucia
==== Musei ====
* Scuola secondaria di Cortona
* [[Museo diocesano (Cortona)|Museo diocesano]]
* Scuola secondaria di Fratta
** [[Beato Angelico]], ''[[Annunciazione di Cortona|Annunciazione]]'' (1430 circa) e ''[[Trittico di Cortona]]''
* Scuola secondaria di Mercatale
* [[Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona]] (MAEC)<ref>{{cita testo|url=http://www.cortonamaec.org/|titolo=MAEC: Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>
* Scuola secondaria di Montecchio
:Il museo riunisce in un unico percorso espositivo lo storico museo dell'Accademia etrusca e il museo della città etrusca e romana di Cortona.
* Scuola secondaria di Terontola
 
==== Scuole ====
===== Istituto d’Istruzione Superiore "L.Signorelli" =====
Cortona conta quattro asili nido, dieci scuole dell'infanzia, nove scuole primarie, sei scuole secondarie e due istituti d'istruzione superiore (Istituto d'Istruzione Superiore "Luca Signorelli" e [[Istituto d'Istruzione Superiore Statale "Angelo Vegni"|Istituto d'Istruzione Superiore “A. Vegni”]]).
 
* Liceo Classico “Signorelli”
* Istituto Tecnico Commerciale “Laparelli”
* Istituto Professionale Servizi Sociali “Severini”
 
===== Istituto d’Istruzione Superiore “A. Vegni” =====
 
* Istituto Tecnico Agrario
* Istituto Professionale Alberghiero
* Istituto Professionale per l'Agricoltura
 
=== Teatri ===
* [[File:Cortona-teatro01.jpg|thumb|250px|Interno del teatroTeatro Signorelli]]
: Realizzato dall’architetto Carlo Gatteschi nel 1854, rappresenta da oltre centocinquant’anni uno dei principali centri della vita culturale e teatrale di Cortona. La struttura, di proprietà dell’Accademia degli Arditi, sorge in Piazza Signorelli, nello stesso luogo in cui un tempo si ergeva la chiesa di Sant’Andrea. L’edificio, concepito secondo i canoni del neoclassicismo, presenta all’esterno una loggia a sette arcate, mentre all’interno si distingue per le due file di otto colonne che sorreggono volte lunettate.<ref>{{Cita web|url=https://www.teatrosignorelli.it/il-teatro/|titolo=Teatro Signorelli - Cortona|accesso=31 agosto 2025}}</ref>
* [[Teatro Signorelli]]<ref>[http://www.teatrosignorelli.com/ilteatro.php Teatro Signorelli - Cortona<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
=== Radio ===
* Radio Incontri InBlu Cortona
 
=== Istituzioni culturali ===
Riga 311 ⟶ 397:
* [[Accademia degli Arditi]]
* [[Sosta Palmizi]] Centro Coreografico
* [[Blow Up (rivista)|Blow Up]]
 
=== I Quintieri ===
In principio le Chiese di ''San Vincenzo'', di ''Santa Maria'' e di ''San Marco'', che erano anche le sedi delle compagnie laicali, dividevano la città in Terzi. Tale divisione verrà mantenuta fino al [[tardo medioevo]], quando ai tre Rioni sopracitati ne verranno costituiti due nuovi per esigenze amministrative. I due Rioni costituiti prenderanno il nome di ''Sant'Andrea'' (dal nome della Chiesa che sorgeva in Piazza Signorelli) e di ''Peccioverardi'' (dal nome della porta che sorgeva alla fine di Via Nazionale). Questa ulteriore ripartizione porterà a cinque il numero dei Rioni e da questo il nome di ''Quintieri''.
 
=== Film e serie TV girati a Cortona ===
* ''[[Margherita da Cortona]]'' (1950)
* [[Sotto il sole della Toscana]]
* ''[[I racconti di padre Brown]]'' (1970), serie TV
* [[Margherita da Cortona]] regia di [[Mario Bonnard]]
* ''Canterbury proibito'' (1972)
* [[I racconti di Padre Brown]]
* ''[[Le due vite di Mattia Pascal]]'' (1985)
* ''Le Memorie di Ali'' (1993)
* [[Ritorno a casa Gori]]
* ''[[LaRitorno vitaa ècasa bellaGori]]'' (1996)
* ''[[La vita è bella]]'' (1997)
* [[Bartali]]
* ''[[Buffy l'ammazzavampiri]]'' (2000), serie TV, nell'ottavo episodio della prima stagione dal titolo ''[[Episodi di Buffy l'ammazzavampiri (prima stagione)#Il male nella rete|Il male nella rete]]''
* [[Copia conforme]]
* ''[[Sotto il sole della Toscana]]'' (2003)
* Cortona viene citata anche nell'ottavo episodio della prima stagione di [[Buffy l'ammazzavampiri (serie televisiva)|Buffy l'ammazzavampiri]]
* ''[[Gino Bartali - L'intramontabile]]'' (2006), serie TV
* ''[[Copia conforme]]'' (2010), girato tra Arezzo, [[Lucignano]] e Cortona
* ''[[Conan Without Borders]]'' (2018), serie TV, nel nono episodio ''Conan in Italy'', nel quale [[Conan O'Brien]] e [[Jordan Schlansky]] cenano in un ristorante della città
 
=== Personalità legate a CortonaEventi ===
Da luglio a settembre: ''[[Cortona On The Move]]'', festival internazionale di visual narrative.
{|style="width: 100%; align:top"
|-
|valign=top|
* [[Tarconte]]
* [[Pitagora]]
* [[San Leone Magno]]
* [[Francesco d'Assisi]]
* [[Santa Margherita da Cortona]]
* [[San Guido da Cortona]]
* [[Elia da Cortona]]
* [[Pietro Lorenzetti]]
* [[Beato Angelico]]
* [[Sassetta]]
* [[Luca Signorelli]]
* [[Tommaso Barnabei|Tommaso Bernabei detto il Papacello]]
* [[Francesco Laparelli]]
* [[Francesco di Giorgio Martini]]
* [[Domenico da Cortona]] <small>detto "Boccador"</small>
* [[Bartolomeo della Gatta]]
* [[Guillaume de Marcillat]]
* [[Pietro da Cortona]]
* [[Francesco Benedetti]]
* [[Ferdinando Maria de' Rossi]]
|valign=top|
* [[Urbano da Cortona]]
* [[Silvio Passerini]]
* [[Napoleone Passerini]]
* [[Francesco Moneti (letterato)|Francesco Moneti]]
* [[Filippo Venuti|Filippo Venuti (1531-1587)]]
* [[Filippo Venuti (archeologo)|Filippo Venuti (1709-1769)]]
* [[Ridolfino Venuti]]
* [[Alessandro Allori]]
* [[Girolamo Mancini]] <small>Deputato del [[Regno d'Italia]]</small>
* [[Pietro Pancrazi]]
* [[Licinio Refice]]
* [[François Mitterrand]]
* [[Alexander Dubček]]
* [[Vannuccio Faralli]] <small>Sindaco di [[Genova]]</small>
* [[Umberto Morra di Lavriano]]
* [[Gino Severini]]
* [[Franco Migliacci]]
|valign=top|
* [[Jovanotti]]
* [[Valentina Giovagnini]]
* [[Spartaco Lavagnini]]
* [[Silvano Meconi]]
* [[Gino Bartali]]
* [[Andrea Scanzi]]
* [[Attilio Sorbi]]
* [[Ignazio Lucibello]]
* [[Benvenuto Italo Castellani]]
* [[Negrita]]
* [[Enrico Boselli]]
* [[Emanuele Petri]]
* [[André Rieu]]
* [[Maurizio Farnetani]] <small>detto ''Bucefalo''</small>
* [[Alice Von Platten]]
* [[Eros Capecchi]]
* [[Michele Santucci]]
* [[Ivo Ulisse Camerini]]
* [[Remo Bassini]]
* [[Frances Mayes]]
* [[Raffaele Cantone]]
|[[File:Cortona.Rathaus.20050927.jpg|thumb|400px|Il Palazzo Comunale]]
|}
 
== GemellaggiGeografia antropica ==
=== Frazioni ===
* {{Gemellaggio|Francia|Château-Chinon (Ville){{!}}Château-Chinon|1962}}<ref name="gemellaggi">[http://www.comunedicortona.it/turismo/visitare/gemellaggi.php Comune di Cortona - Informazioni per il Turista<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
{{div col|cols=strette}}
* {{Gemellaggio|Albania|Croia{{!}}Krujë|1995}}<ref name="gemellaggi"/>
* Adatti
* {{Gemellaggio|Nicaragua|Nicaragua|1989}}<ref name="gemellaggi"/>
* Barullo
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Athens (Georgia){{!}}Athens|1978}}<ref name="gemellaggi"/>
* Battifollo
* Bocena
* Borgonuovo
* Cà di Masino
* Campaccio
* [[Camucia]]
* Cantalena
* Capazzano
* Capezzine
* Centoia
* Casale
* Casorbica
* Cegliolo
* Chianacce
* Cignano
* Cortoreggio
* Creti
* Falzano
* Farinaio
* Farneta
* Fasciano
* Fossa del Lupo
* [[Fratta (Cortona)|Fratta]]
* Fratticciola
* Gabbiano
* Innaquatina
* La Dogana
* La Mucchia
* Mencaglia
* Mengaccini
* Mercatale
* Metelliano
* Mezzavia
* [[Monsigliolo]]
* Montalla
* Montanare
* [[Montecchio della Pozzanghera|Montecchio]]
* Mucchia
* Novelle
* Ossaia
* Pergo
* Pierle
* Pietraia
* Poggioni
* Portole
* Renaia
* Riccio
* Ronzano
* Ruffignano
* Salcotto
* San Donnino Val di Pierle
* San Lorenzo Rinfrena
* San Marco in Villa
* San Pietro a Cegliolo
* San Pietro a Dame
* Santa Caterina
* Sant'Andrea di Sorbello
* Sant'Angelo
* Scanizza
* Seano
* [[Sodo]]
* Tavarnelle
* Teccognano
* [[Terontola]]
* [[Teverina]]
* Tornia
* Torreone
* Valecchie
* Vallone
{{div col end}}
 
==Sport Economia ==
=== Artigianato ===
Nel [[1982]] Cortona è stata sede di arrivo della 2ª tappa del [[Giro d'Italia]].
Per quanto riguarda l'[[artigianato]], è ancora attiva e diffusa [[ceramica|l'arte della ceramica del coccio]], rinomata per i metodi di lavorazione tradizionali e per i prodotti tipici locali.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=8}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
;Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Cortona
=== Ferrovie ===
{| {{prettytable|font-size=95%|width=700px}}
Cortona dispone di due stazioni ferroviarie, entrambe sulla [[ferrovia Firenze-Roma]]. La più importante è la [[stazione di Terontola-Cortona]] dove fermano anche molti [[InterCity (Italia)|InterCity]]; l'altra, dove invece fermano solo treni regionali, è la [[stazione di Camucia-Cortona]].
!Anno
 
!Tappa
Il collegamento con le due stazioni al capoluogo e con gli altri comuni e frazioni limitrofi è operato dalle autolinee [[Etruria Mobilità]].
!Partenza
 
!km
== Amministrazione ==
!Vincitore di tappa
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
!Maglia rosa
{{ComuniAmminPrec|1944|1945|Valdarnini Ricciotti|[[Comitato di Liberazione Nazionale]]<br/>[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
|-
{{ComuniAmminPrec|1945|1950|Sem Faralli|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
| align="center" | [[Giro d'Italia 1982|1982]] || align="center" |2ª || [[Viareggio]] || align="center" | 233 || {{bandiera|AUS}} [[Michael Wilson (ciclista)|Michael Wilson]] || {{bandiera|FRA}} [[Laurent Fignon]]
{{ComuniAmminPrec|1950|1955|Gino Morelli|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
|-
{{ComuniAmminPrec|1955|1960|Gino Morelli|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
|}
{{ComuniAmminPrec|1960|1965|Italo Petrucci|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|1965|1970|Italo Petrucci|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|1970|1975|[[Tito Barbini]]|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|1975|1980|Tito Barbini|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|1980|1985|Ferruccio Fabilli|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|1985|1990|[[Italo Monacchini]]|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|1990|1995|Ilio Pasqui|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|1995|1999|Ilio Pasqui|[[Partito Democratico della Sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|1999|2004|Emanuele Rachini|[[Democratici di Sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|2004|2009|Andrea Vignini|[[Democratici di Sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|2009|2014|Andrea Vignini|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|2014|2019|Francesca Basanieri|[[Sinistra Ecologia Libertà]]<br/>[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]<br/>[[Lista civica|Cortona città aperta]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|2019|2024|Luciano Meoni|[[Lista civica|Futuro per Cortona]]<br/>[[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]]-Alleanza Civica<br/>[[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]<br/>[[Lega per Salvini Premier]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|2024|''in carica''|Luciano Meoni|[[Lista civica|Futuro per Cortona]]<br/>[[Lista civica|Centro Destra Meoni Sindaco]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Francia|Château-Chinon (Ville){{!}}Château-Chinon|1962}}<ref name="gemellaggi">{{cita testo|url=http://www.comunedicortona.it/turismo/visitare/gemellaggi.php|titolo=Comune di Cortona - Informazioni per il Turista<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120626154322/http://www.comunedicortona.it/turismo/visitare/gemellaggi.php }}</ref>
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Athens (Georgia){{!}}Athens|1978}}<ref name="gemellaggi"/>
* {{Gemellaggio|Ungheria|Budapest|1988}}<ref name="gemellaggi"/>
* {{Gemellaggio|Nicaragua|San José de los Remates|1989}}<ref name="gemellaggi"/>
* {{Gemellaggio|Italia|Paternopoli}}, in seguito al [[terremoto dell'Irpinia del 1980]]<ref>{{cita web|url=https://www.valdichianaoggi.it/blogs/paternopoli-ricorda-ancora-cortona-37-anni-terremoto-irpinia/|titolo=Paternopoli ricorda ancora Cortona, 37 anni dopo il terremoto in Irpinia|editore=Valdichiana Oggi|accesso=3 giugno 2023}}</ref>
* {{Gemellaggio|Albania|Croia{{!}}Krujë|1995}}<ref name="gemellaggi"/>
* {{Gemellaggio|Polonia|Czechowice-Dziedzice|20 marzo 2014}}<ref>{{cita web|url=https://www.valdichianaoggi.it/notizie/czechowice-la-citta-amica-di-cortona-in-polonia-ce-la-racconta-una-mostra-di-photo-academy/|titolo=Czechowice, la città amica di Cortona in Polonia. Ce la racconta una mostra di Photo Academy|editore= ValdichianaOggi |accesso=31 agosto 2025}}</ref>
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Carmel (Indiana)|2022}}<ref>{{cita web|url=https://carmelmonthlymagazine.com/exploring-carmels-newest-sister-city-cortona|titolo=Exploring Carmel’s Newest Sister City: Cortona|editore=Carmel Monthly Magazine|accesso=13 luglio 2022}}</ref>
* {{Gemellaggio|Malta|La Valletta|26 agosto 2022}}<ref>{{cita web|url=https://www.lanazione.it/cronaca/un-gemellaggio-tra-i-comuni-di-cortona-e-de-la-valletta-1.8019817}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.osservatorelibero.it/2022/08/28/nave-vespucci-malta-gemellaggio-valletta-cortona/}}</ref>
 
==Galleria diSport immagini==
Cortona è stata sede di arrivo della 2ª tappa del [[Giro d'Italia 1982]], vinta da [[Michael Wilson (ciclista)|Michael Wilson]].
<gallery>
File:Palazzo Comunale - Cortona.jpg|Il Palazzo Comunale
File:Tuscanny street.jpg|Ruga Piana
File:Cortona-alley01.jpg|Vie di Cortona
File:Cortona-vista02.jpg|Vista di Cortona
File:Cortona-view.jpg|Panorama visibile dalla collina cortonese
File:Lucibello_Fontana_dei_Delfini_Parterre_Cortona_1954_particolare_1.jpg|Fontana dei Delfini Parterre Cortona [[Ignazio Lucibello]]
File:Panorama Cortona.jpg|Il [[lago Trasimeno]] visto da Cortona
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro
|titolo = Immagine di Cortona. Guida storico-artistica della città e dintorni
|nome = Angelo
|cognome = Tafi
|editore = Calosci
|città = Cortona
|anno = 2012
|edizione = 2
|lingua = italiano
|ISBN =
}}
* {{Cita libro
|titolo = Cortona. Struttura e storia: materiali per una conoscenza operante della città e del territorio
|nome = Giancarlo
|cognome = Cataldi
|nome2 = Armando
|cognome2 = Cherici
|nome3 = Bruno
|cognome3 = Gialluca
|nome4 = Enrico
|cognome4 = Lavagnino
|nome5 = Gianluigi
|cognome5 = Maffei
|nome6 = Valeria
|cognome6 = Orgera
|nome7 = Paolo
|cognome7 = Vaccaro
|editore = Editrice Grafica L'Etruria
|città = Cortona
|anno = 1987
|lingua = italiano
|edizione = 1
|ISBN =
}}
* {{Cita libro
|titolo = Storia di Cortona
|nome = Paolo
|cognome = Uccelli
|editore = Atesa Editrice
|anno = 1990
|lingua = italiano
|ISBN = 9788870379822
}}
* {{Cita libro
|titolo = Cortona nel Medio Evo
|nome = Girolamo Maria
|cognome = Mancini
|editore = G. Carnesecchi
|città = Firenze
|anno = 1897
|lingua = Italiano
}}
 
== Voci correlate ==
* ''[[Tabula Cortonensis]]''
* [[Laudario di Cortona]]
* [[Via Lauretana (Toscana)|Via Lauretana]]
* [[Passo di Cerventosa]]
* [[Elettra (D'Annunzio)]]
* [[International Society of Doctors for the Environment]]
* [[La piccola patria]]
* [[Castello di Sorbello]]
* [[Rocca di Pierle]]
* [[Cortona On The Move]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Cortona}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.cortona.ar.it/ Sito del comune]
* [http://www.cortonaweb.net/ Storia ed informazioni su Cortona]
* [http://cortonamia.com/ Tutto su Cortona]
 
{{Città romane della Regio VII Etruria}}
{{Provincia di Arezzo}}
{{Comuni della provincia di Arezzo}}
{{Comuni della Val di Chiana}}
{{Vie romee}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Toscana}}
 
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[[Categoria:Città etrusche]]
 
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