Democrito: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Democrito
|Cognome =
|PreData = {{lang-grc|Δημόκριτος|Dēmókritos}}, "giudice del popolo"<ref>Da ''δῆμος'', "popolo" e ''κριτής'', "giudice".</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Abdera
|LuogoNascitaLink = Abdera (Tracia)
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte =
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|AnnoMorte = tra il 360 e il 350 a.C.
|Epoca = -400
|Epoca2 = -300
|Attività = filosofo
|Nazionalità = greco antico
|Immagine = Bust of an unknown Greek - Museo archeologico nazionale di Napoli.jpg
|Didascalia = Busto di filosofo greco, ritrovato nella [[Villa dei papiri]] a [[Ercolano (città antica)|Ercolano]] e identificato con Democrito (o talvolta con [[Eraclito]])
}}
Allievo di [[
==
Vi sono poche notizie certe della sua vita, che si perde nell'aneddoto e talora nella leggenda. Sarebbe cresciuto tra agi e ricchezze, ma avrebbe rinunciato, in seguito, ad una parte dei suoi averi per dedicarsi esclusivamente agli studi
Si crede inoltre che si sia spinto in [[Egitto]], in [[Etiopia]] e in [[India]] ma è assai poco probabile. Egli stesso avrebbe però affermato: "Io sono, tra i miei contemporanei, quello che ha
Si sa che morì vecchissimo e a detta di alcuni più che centenario, depositario di un sapere senza precedenti, forse superiore addirittura a quello di Socrate, e forse per questo non gradito ai suoi discepoli. La morte del filosofo conferma ulteriormente la sua visione della natura. Vivendo con la sorella, deciderà, in punto di morte, di versare in una vasca miele caldo, per poi immergercisi. Fece ciò perché desiderava ardentemente vedere la sua fine: infatti Democrito, supponendo che il miele caldo avrebbe rallentato lo svanimento dell'anima, sarebbe stato in grado di osservare attentamente quando si fosse spento. La spiegazione è che essendo l'anima composta da atomi caldi, sarebbe stata ostacolata dal miele, anch'esso caldo, dando un po' di tempo al filosofo per analizzare la dipartita di un uomo.
Egli scrisse più di qualunque altro presocratico o fisico pluralista. Tra le sue opere troviamo "La piccola cosmologia", "Sulla natura", "Sulle forme degli atomi", "Sulle parole". Purtroppo tali opere non sono state conservate, e ne abbiamo soltanto frammenti. Grande fu l'opposizione di filosofi come Platone e Aristotele nel trattare i suoi testi e ragionamenti. Si dice che le sue opere dovevano essere carbonizzate per via del pensiero troppo anti-conformista del filosofo.
A livello di contenuti Democrito comprende sia la sfera filosofica dei presocratici
La teoria atomistica di Democrito (detto anche "filosofo del riso") fu alla base dell'[[epicureismo]], come la teoria cosmologica di [[Eraclito]] (detto anche "filosofo del pianto" perché pessimista) fu all'origine della fisica [[stoicismo|stoica]].
== La filosofia ==
=== La teoria degli atomi ===
[[File:Coypel Democritus.jpg|thumb|Democrito in un ritratto di [[Antoine Coypel]] (1692), [[Louvre]]]]
Il nome di Democrito è rimasto legato alla sua celebre teoria atomista considerata, anche a distanza di secoli, una delle visioni più "scientifiche" dell'antichità: l'atomismo democriteo infatti fu ripreso non solo da altri pensatori greci, come [[Epicuro]], ma anche da filosofi e poeti romani ([[Lucrezio]]) nonché da filosofi del tardo medioevo, dell'età rinascimentale e del mondo moderno (come ad esempio [[Pierre Gassendi]]). Come è stato rilevato da [[Theodor Gomperz]] e da altri studiosi, Democrito può essere considerato il "padre della fisica", così come [[Empedocle]] lo era stato per la chimica. [[Ludovico Geymonat]] afferma che «l'atomismo di Democrito […] ebbe una funzione determinante, nel XVI e XVII secolo, per la formazione della scienza moderna».
Alla base dell'[[ontologia]] di Democrito
Democrito per certi aspetti sostituì l'opposizione logica [[scuola eleatica|eleatica]] tra essere e non essere con l'opposizione fisica tra atomo e vuoto: Democrito, quindi, contrappose alla divisibilità infinita dello spazio geometrico, sostenuta da [[Zenone di Elea]] con i suoi paradossi (celebre tra tutti quello della corsa tra [[Paradosso di Achille e la tartaruga|Achille e la Tartaruga]]), l'indivisibilità dello spazio fisico, che trovava appunto nell'atomo un limite invalicabile. Gli atomi dunque, in quanto principio primo di ogni realtà, erano eterni ed immutabili: essi non erano stati generati né potevano essere distrutti, ma esistevano da sempre e sempre sarebbero esistiti. Gli atomi, però, in quanto particelle quantitative (quindi del tutto diversi dai semi qualitativi di [[Anassagora]]), costituivano il pieno, che rimandava necessariamente alla realtà di un
Di fronte alla realtà di qualcosa (l'atomo), Democrito avrebbe ammesso l'esistenza di un "non qualcosa", il vuoto appunto, il nulla inteso come spazio. Quindi il vuoto di Democrito non stava ad indicare l'esistenza del non essere ma più semplicemente la mancanza di materia, coincidente appunto con lo spazio. Pieno e vuoto costituivano pertanto i due principi originari a cui ricondurre
In questo eterno e naturale movimento degli atomi di Democrito alcuni studiosi hanno visto una sorta di primitiva intuizione del
In Democrito, come osservò Aristotele, era assente il concetto di una causa del movimento; non era chiaro «il perché del movimento, né di quale specie esso sia né la causa per cui il movimento avviene in un modo o in un altro».<ref>{{Cita web |url=http://socratics.daphnet.org/agora_show_transcription?id=3503&siglum=67-A%2C18&data-title=67-A%2C18&data-verticalTitle=67-A%2C18&data-type=transcription&data-id=page_67-A%2C18&data-boxTitle=&data-replaceContent=&data-url=%2Fagora_show_transcription%3Fid%3D3503 |titolo=Aristotele, ''Metafisica'' |accesso=1º maggio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160604100443/http://socratics.daphnet.org/agora_show_transcription?id=3503&siglum=67-A%2C18&data-title=67-A%2C18&data-verticalTitle=67-A%2C18&data-type=transcription&data-id=page_67-A%2C18&data-boxTitle=&data-replaceContent=&data-url=%2Fagora_show_transcription%3Fid%3D3503 |urlmorto=sì }}</ref>
Gli atomi democritei, essendo definiti come quantità infinitesime, erano del tutto privi di determinazioni qualitative: sono fatti tutti della medesima materia, ma differiscono per quanto riguarda gli aspetti quantitativi, vale a dire forma, ordine e posizione. Dal punto di vista della forma, ad esempio, l'atomo A era diverso dall'atomo B (la forma evidentemente includeva anche la grandezza). La posizione indicava il fatto che
=== Il divino ===
[[File:Vincent, François-André - Democritus among the Abderites.jpg|thumb|upright=1.4|La scuola di Democrito in un dipinto di François-André Vincent]]
Così come per il resto della materia, anche l'anima (''psychè'') per Democrito era costituita da atomi, atomi più sottili e lisci, di natura [[fuoco (elemento)|ignea]].
Essi penetrano tutto il corpo e gli danno vita e vengono mantenuti in esso grazie alla respirazione, inoltre grazie a questa capacità di vivificare, di render pensante l'uomo, erano considerati divini.
Infine, Democrito
Il frammento [[Diels-Kranz]] B175 riporta che "gli dèi si interessano degli uomini dagli albori della storia a oggi donando loro ogni bene" ed evitando ogni male o possibile danno.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Enrico Piergiacomi|titolo=Una preghiera per l'avvenire. La divinazione in sonno di Democrito||rivista=Lexicon Philosophicum|anno=2013|numero=1|editore=[[Università di Trento]]|url=https://lexicon.cnr.it/ojs/index.php/LP/article/download/99/280|urlarchivio=https://archive.is/20240131210330/https://lexicon.cnr.it/ojs/index.php/LP/article/download/99/280|dataarchivio=31 gennaio 2024|urlmorto=no}} (sottoposto a [[revisione paritaria]]; v. [https://iris.unitn.it/handle/11572/33669 indice della pubblicazione])</ref>
Secondo la dottrina degli effluvi, i corpi emanano continuamente degli ''éidola'' simili a sé stessi che penetrano negli occhi di chi vede, generando la visione. Questa teoria degli ''éidola'' (immagini e simulacri) si applica anche ai sogni premonitori, alle visioni e alle apparizioni divine, segno che gli dèi si manifestano nella vita umana.<ref>[[Franco Trabattoni]], [[Antonello La Vergata]], ''Filosofia, Cultura, Cittadinanza'', La Nuova Italia 2011, vol. I, p. 65-66. Citazione: "Democrito afferma che dei simulacri si avvicinano agli uomini e che ve ne sono alcuni che portano bene e altri che portano male. Questi simulacri sono grandi, di alta statura e si dissolvono difficilmente, senza essere proprio immortali; essi preannunciano agli uomini l'avvenire, apparendo loro ed emettendo voci. Si spiega quindi, come gli antichi, ricevendo le rappresentazioni sensibili di questi esseri, immaginarono che ciò rappresentasse la divinità" (citato da ''I Presocratici'', trad. it. di R. Laurenti).</ref>
=== Conoscenza ===
La conoscenza sensibile si basava sulla
Da questo punto di vista la [[gnoseologia]] democritea può essere
=== Etica ===
Nella sua lunga esistenza Democrito scrisse anche opere di [[etica]], in cui affermava che l'interesse maggiore dell'[[Uomo]] deve essere la felicità, che si ricerca attraverso una moderata cancellazione della paura: per questo egli divenne noto come il "filosofo del riso", a differenza del triste e pessimista [[Eraclito]] che venne definito il "filosofo del pianto".
Tuttavia, per Democrito la felicità non è da identificarsi nel possesso di beni materiali, nel prestigio o nel potere, ma nell'essere moderati e nel condurre una vita giusta. È necessario essere coraggiosi non in guerra, bensì contro i piaceri sensibili che rendono l'uomo schiavo dei sensi. Il razionalismo etico di Democrito assume come concetto guida il raggiungimento dell'[[eutimia]] (''euthymìa''), ossia della tranquillità, della serenità dell'animo. Vero saggio dunque è colui che impronta la sua vita a regole di moderazione, di accorta misura e di equilibrio, rifuggendo i turbamenti e le passioni. Il discorso morale di Democrito ha un carattere prevalentemente personale e privato, in quanto si rivolge al singolo e alla sua ricerca della felicità e del bene più che alla comunità sociale e politica. La tranquillità interiore d'altro canto non implica affatto la passività e l'ozio, anzi Democrito apprezza la vita attiva e produttiva, affermando tra l'altro che: ''Le fatiche sono più piacevoli dell'inerzia''{{Senza fonte}}. Secondo l'autore l'anima e le idee possono essere ricondotte al materiale e ai sensi.<ref>[https://i404.it/lifestyle/societa/essere-felici-viaggio-nella-felicita-oggi Breve viaggio nella felicità, l'articolo di Gabriele Caramellino per i404.]</ref>
Inoltre Democrito elegge la ragione a giudice e guida dell'
Questa morale mette a capo a un'etica del dovere fondata sul rispetto verso se stessi: non si deve aver rispetto per gli altri più che per
Secondo Democrito, [[Atena]], intesa come ''saggezza'', è chiamata ''tritogena'', perché dal ragionare con saggezza derivano tre facoltà: il retto volere, il retto parlare e il retto agire.<ref>Citato in S. Luria, ''Democrito. Raccolta dei frammenti, interpretazione e commentario'', Bompiani Ed., 2007, ISBN 8845258041</ref>
=== Civiltà, linguaggio e religione ===
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* '''Civiltà''': gli uomini, inizialmente, vivevano senza leggi e solitari, compresa l'utilità della vita sociale stabilirono delle regole di comune convivenza.
* '''Linguaggio''': è una convenzione risalente all'epoca dell'organizzazione in società dei primi uomini.
* '''Religione''': osservando i fenomeni naturali e non sapendosene dare una spiegazione gli Uomini pensarono che fossero opera di entità soprannaturali (gli dei)<ref>N. Abbagnano - G. Fornero, ''Protagonisti e testi della filosofia'', Volume A, Tomo 1, Paravia Bruno Mondadori Editori, Torino, 1999, p. 92</ref>.
=== Matematica ===
[[File:Cone 3d.png|thumb|right|[[Cono|Coni]] circolare retto e circolare obliquo]]
Democrito fu anche un pioniere nei campi della [[matematica]] e della [[geometria]]. Scrisse molte opere di matematica e geometria, nessuna delle quali è giunta fino a noi; si conoscono solo i titoli di alcune delle sue opere (''Sui numeri'', ''Sulla geometria'', ''Sulle tangenti'', ''Sulla mappatura'' e ''Sui numeri irrazionali'') citati in altre opere, dal momento che nessuna delle sue opere sopravvisse al [[Medioevo]].
Secondo [[Archimede]],<ref>[https://www.wilbourhall.org/pdfs/archimedes/archimedesHeiberg.pdf Method of Mechanical Theorems - Archimedes], pag. 12</ref> Democrito fu tra i primi a osservare che un cono o una piramide con le stesse area di base e altezza hanno un volume pari a un terzo del volume rispettivamente di un cilindro o di un prisma. Democrito non ne fornì una dimostrazione (la quale, come Archimede stesso afferma, fu fornita da [[Eudosso di Cnido]]) ma si limitò ad asserirne la veridicità.<ref>[https://www.wilbourhall.org/pdfs/archimedes/archimedesHeiberg.pdf The method of Archimedes recently discovered by Heiberg - Cambridge University Press - 1912], pag. 10</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=rZmHAAAAQBAJ&pg=PA121&lpg=PA121&dq=archimedes+democritus+coneand+cylinder&source=bl&ots=UCt46xRIAG&sig=ACfU3U0AGY2IRLydSxLviLDajQqMl5Warw&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjC_obJmu7tAhUBuaQKHbvZC1c4ChDoATADegQIAhAC#v=onepage&q=archimedes%20democritus%20coneand%20cylinder&f=false Aristarchus of Samos, the Ancient Copernicus: A History of Greek Astronomy - T.L. Heath - Cambridge - 1913], pag. 121</ref>
Inoltre in un noto passo, [[Plutarco]] (Plut. De Comm. 39) riporta che Democrito si sarebbe posto la seguente questione: la superficie data dall'intersezione di un cono con un piano parallelo alla sua base può essere uguale oppure diversa dalla superficie della base del cono. Se le due superfici sono uguali, il cono è in realtà un cilindro, mentre se sono diverse il cono è in realtà un cono circolare a gradini (più precisamente, uno "scaloide").<ref>[[Plutarco]], [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A2008.01.0393%3Asection%3D39 De communibus notitiis adversus Stoico, section 39]</ref> La questione posta da Democrito viene risolta sulla base di considerazioni di [[infinitesimi]], e pertanto, sulla base di quanto riportato da Plutarco, è stato ipotizzato che Democrito fosse un precursore del concetto di infinitesimo e del [[calcolo integrale]].<ref>[https://books.google.it/books?id=rZmHAAAAQBAJ&pg=PA121&lpg=PA121&dq=archimedes+democritus+coneand+cylinder&source=bl&ots=UCt46xRIAG&sig=ACfU3U0AGY2IRLydSxLviLDajQqMl5Warw&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjC_obJmu7tAhUBuaQKHbvZC1c4ChDoATADegQIAhAC#v=onepage&q=archimedes%20democritus%20coneand%20cylinder&f=false Aristarchus of Samos, the Ancient Copernicus: A History of Greek Astronomy - T.L. Heath - Cambridge - 1913], pag.122</ref><ref>https://amslaurea.unibo.it/5532/1/Dallagiacoma_Eleonora_tesi.pdf</ref>
== Avversari ==
[[File:Bust of Aristotle.jpg|thumb|Busto di [[Aristotele]]]]
Democrito non godette di buona fama presso [[Platone]] e [[Aristotele]]. Platone lo giudicò molto severamente, rifiutando di citarlo all'interno delle sue opere, nonostante nel ''[[Timeo (dialogo)|Timeo]]'' mostrasse di conoscerne le teorie. Secondo una leggenda diffusa nella sua [[Accademia di Atene|Accademia]] era proibito anche solo pronunciare il nome di Democrito. Lo stesso Platone, secondo un vecchio racconto, ne avrebbe bruciato i libri (cfr. Aristosseno nelle sue ''Memorie sparse'', DK 68 A 1). L'errore fondamentale di Democrito, secondo Platone, consisteva nel fatto che la teoria atomista era incapace di rendere ragione del modo in cui avvenivano i mutamenti della [[natura]]: Democrito cioè non sapeva spiegare perché essa tende a riproporre sempre le stesse forme, strutturandosi secondo criteri precostituiti, come fosse dotata di [[idee|intelligenza]]. Platone in definitiva non condivideva che la [[materia (fisica)|materia]] potesse avere una spiegazione in se stessa, escludendo qualsiasi intervento soprannaturale o divino. Egli oltretutto era fortemente convinto dell'[[immortalità dell'anima]], possibilità negata invece da Democrito.
Aristotele
Il fatto che Democrito escludesse la presenza di princìpi primi in grado di guidare il perenne fluire dei fenomeni era inoltre, secondo Aristotele, di impedimento alla costruzione della [[scienza]]. Fu per tale motivo che a Democrito venne attribuita la fama di voler assegnare leggi [[
== Note ==
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== Bibliografia ==
=== Edizioni dei testi ===
* Democrito, ''Raccolta dei frammenti. Interpretazione e commentario di Salomon Luria'', introduzione di Giovanni Reale. bio-bibliografia di S. Luria di Svetlana Maltseva, Milano: Bompiani, 2007.
* Andolfo, Matteo. ''Atomisti antichi: testimonianze e frammenti'', testo greco e traduzione italiana, Milano: Bompiani, 2001.
* Walter Leszl (a cura di), ''I primi atomisti. Raccolta dei testi che riguardano Leucippo e Democrito'', Firenze: Olschki, 2009.
* Vittorio Enzo Alfieri, ''Gli atomisti'', Bari: Laterza, 1936.
* ''I presocratici. Prima traduzione integrale con testi originali a fronte delle testimonianze e dei frammenti di [[Hermann Diels]] e [[Walther Kranz]]'', a cura di [[Giovanni Reale]], Milano: Bompiani, 2006.
* C. C. W. Taylor, ''The Atomists, Leucippus and Democritus. Fragments'', testo greco, traduzione inglese e commento, Toronto: University of Toronto Press, 1999.
=== Studi ===
* Federico Enriques e Manlio Mazziotti, ''Le dottrine di Democrito d'Abdera'', Bologna: Zanichelli, 1948.
* Francesco Romano (a cura di), ''Democrito e l'atomismo antico. Atti del convegno internazionale, Catania 18-21 aprile 1979'', Catania: Università di Catania. Facoltà di lettere e filosofia, 1980.
* Maria Luisa Silvestre, ''Democrito e Epicuro : il senso di una polemica. Testi e commenti'', Napoli: Loffredo, 1985.
* Maria Luisa Silvestre, ''Democritea : i documenti da Epicuro ad Aezio'', Roma: Cadmo, 1990.
* M. Laura Gemelli Marciano, ''Democrito e l'Accademia. Studi sulla trasmissione dell'atomismo antico da Aristotele a Simplicio'', Berlino: Walter de Gruyter, 2007.
* Giuseppe Solaro, ''Il mistero Democrito'', Roma: Aracne, 2012.
== Voci correlate ==
* [[John Dalton]] (atomismo scientifico)
* [[Storia dell'ateismo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{
* {{
* {{cita web|url=https://plato.stanford.edu/entries/atomism-ancient/|titolo=Ancient Atomism|autore=Sylvia Berriman|sito=Stanford Encyclopedia of Philosophy|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.iep.utm.edu/democrit/|titolo=Democritus (460—370 B.C.E.)|sito=Internet Encyclopedia of Philosophy|lingua=en|accesso=23 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120502162247/http://www.iep.utm.edu/democrit/|urlmorto=sì}}
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[[Categoria:Atomisti]]
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[[Categoria:Presocratici
[[Categoria:Centenari greci antichi]]
[[Categoria:Materialisti]]
[[Categoria:Metafisici greci]]
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