Guardia Lombardi: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Guardia Lombardi
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Guardia Lombardi-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Guardia Lombardi-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Campania
|Divisione amm grado 2 = Avellino
|Amministratore locale =
|Partito = ''commissario prefettizio''
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Superficie = 55.87
|Note superficie =
|Sottodivisioni = Carmasciano, Fiumara, Forche, Fossi, Frassino, Lagoni, Lazzare, Melio, Papaloia, Paschi, Piani, Piano d'Occhio, Pietri, Santa Maria dei Manganelli, Sasso di sopra, Sasso di sotto, [[Borgo le Taverne|Taverne]]
|Divisioni confinanti = [[Andretta]], [[Bisaccia (Italia)|Bisaccia]], [[Carife]], [[Frigento]], [[Morra De Sanctis]], [[Rocca San Felice]], [[Sant'Angelo dei Lombardi]], [[Vallata (Italia)|Vallata]]
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 2686
|Nome abitanti = guardiesi
|Patrono = [[Papa Leone IX|san Leone IX]]
|Festivo = 19 aprile
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Guardia Lombardi.png
|Didascalia mappa = Il comune di Guardia Lombardi all'interno della provincia di Avellino
|Sito = http://www.comuneguardialombardi.gov.it/
}}
'''Guardia Lombardi''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Situato a 998 [[m
Il territorio fa parte della [[Comunità montana Alta Irpinia]]. I comuni confinanti sono [[Andretta]], [[Bisaccia (Italia)|Bisaccia]], [[Carife]], [[Frigento]], [[Morra De Sanctis]], [[Rocca San Felice]], [[Sant'Angelo dei Lombardi]], [[Vallata (Italia)|Vallata]].
==== Orografia ====
Posizionato in affaccio fra la [[valle dell'Ufita]] e la [[valle dell'Ofanto]], a nord del monte Cerreto, nell'Irpinia orientale, è circondato da boschi e campagne verdi caratterizzate dalla presenza delle tipiche costruzioni rurali.
Dal campanile della Chiesa Madre e dal monte Cerreto (a pochi metri dalla centrale piazza Vittoria) è possibile scorgere 4 delle 20 [[Regioni d'Italia|regioni italiane]] ([[Basilicata]], [[Campania]], [[Molise]], [[Puglia]]) nonché il [[mar Adriatico]] nelle giornate più limpide.
==== Idrografia ====
Il territorio è ricco di fontane e sorgenti. Una delle più importanti dà origine al fiume [[Frédane]], affluente del [[Calore Irpino]].
=== Sismicità ===
{{vedi anche|Terremoti in Irpinia}}
Il territorio comunale di Guardia Lombardi è parte del [[distretto sismico]] dell'[[Irpinia#Sismologia|Irpinia]]. In occasione del [[terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto del 1980]] vi furono, nel solo comune di Guardia, 2201 senzatetto (pari al 73% della popolazione dell'epoca) oltre a 17 feriti<ref name="ingv">{{cita web|url=http://storing.ingv.it/cfti4med/quakes/41752.html|titolo=Catalogue of strong earthquakes in Italy|sito=INGV|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180107061807/http://storing.ingv.it/cfti4med/quakes/41752.html|dataarchivio=7 gennaio 2018|accesso=1º marzo 2018}}</ref>.
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: zona 1 (sismicità alta)<ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Classificazione2015.xlsx|titolo=Classificazione sismica dei comuni italiani|sito=Protezione Civile|accesso=13 gennaio 2018|dataarchivio=4 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171104115053/http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Classificazione2015.xlsx|urlmorto=sì}}</ref>
=== Clima ===
Secondo la [[classificazione dei climi di Köppen]], Guardia appartiene alla fascia ''[[Clima mediterraneo#Csa|Csa]]'', ossia al [[clima temperato]] delle medie latitudini, tuttavia il suo clima risente dell'altitudine e della posizione orografica. In particolare, l'inverno è piuttosto rigido con frequenti piogge e abbondanti nevicate, spesso causa di disagi che talvolta rendono il paese isolato. La temperatura scende spesso sotto lo zero tra i mesi di novembre e aprile, con punte minime che possono toccare anche i -10 gradi. Nel periodo autunnale sono piuttosto frequenti le nebbie. L'estate risulta abbastanza mite e secca, con punte massime che superano raramente i 30 gradi.
:* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2686 [[Gradi giorno|GG]]
:* [[Diffusività atmosferica]]: alta, Ibimet CNR 2002
== Origini del nome ==
Il nome del comune viene fatto risalire dal termine “guarda, garda” che entra nella composizione di molti toponimi. Esso allude all'esistenza di un posto di guardia; poi viene attribuito anche ad una località posta in un sito sopraelevato rispetto al territorio circostante, caratteristica orografica del centro.<ref>AA.VV. ''Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani''. Torino, UTET, 1990. ISBN 88-02-07228-0.</ref>
La parola deriva dalla voce germanica “warda”, di analogo significato ed attribuibile forse ai [[Longobardi]], per quanto sia probabilmente una formazione gotica.
Una delle prime denominazioni del comune è infatti la latino-medievale Guardia Lombardorum<ref name=Convegno>{{cita conferenza|titolo=Aristocrazie e società fra transizione romano-germanica e alto medioevo|conferenza=Atti del Convegno internazionale di studi - Cimitile-Santa Maria Capua Vetere, 14-15 giugno 2012|editore=Tavolario Edizioni|anno=2015|p=380|url=http://www.rmoa.unina.it/2529/1/Sabatini-Riflessi_linguistici.pdf|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230922122229/http://www.rmoa.unina.it/2529/1/Sabatini-Riflessi_linguistici.pdf}}</ref> che successivamente mutò in Guardiae de Lombardis (1100-1300)<ref>[G. Mongelli, Storia del Goleto - 1983 (Regesto in PASSARO, Cronotassi, III, p. 155; SCANDONE, I, p. 208, doc. 10]</ref>, Guardia Longobardorum (1301)<ref name=Convegno/>, Guardialombarda (1400-1600)<ref>[http://books.google.it/books?id=Mm05AAAAcAAJ&pg=PA106&lpg=PA106&dq=guardialombarda&source=bl&ots=-5N4kysywN&sig=Eek_mkXcJ3zSToD4AUfI63ZJQxo&hl=it&sa=X&ei=iYD5T6iaH4nk4QTnldTiBg&ved=0CFkQ6AEwCTgK#v=onepage&q=guardialombarda&f=false Istoria del regno di Napoli - ''Filippo Maria Pagano'']</ref>, Guardia Lombarda (1600-1800)<ref>[M. D'Urso, ''Descrizione della Terra di "Guardia Lombarda" effettuata per decreto reale dell'8 marzo 1692'']</ref>, Guardia dei Lombardi (prima metà del 1900) e infine Guardia Lombardi. In passato si riteneva che l'etnonimo "Lombardi" fosse comunque riferito ai Longobardi di età alto-medievale, ma oggigiorno si ritiene più probabile che fosse invece riferito a gruppi sopraggiunti in [[Conquista normanna dell'Italia meridionale|epoca normanna]] dalla regione storica della [[Lombardia (regione storica)|Lombardia]] (così avvenne per i [[Dialetti galloitalici di Basilicata|gallo-italici di Basilicata]] stanziati poco più a sud)<ref name=Convegno/>.
== Storia ==
===
In base agli studi sulle distanze condotti incrociando la [[Tavola Peutingeriana]], l'[[Itinerario Antonino]] e i documenti riguardanti la [[Via Appia Antica]], è stato possibile congetturare che in zona dovesse esistere una ''[[mansio]]'' (stazione di cambio dei cavalli) denominata ''sub Romula''<ref>{{cita libro|titolo=Dagli Itinera ai percorsi: viaggiare nel Mezzogiorno medievale|autore=Pietro Dalena|editore=Mario Adda|anno=2003|p=52|isbn=9788880824930|url=https://books.google.it/books?id=W5doAAAAMAAJ&q=%22sub+Romula%22+%22Guardia%22&dq=%22sub+Romula%22+%22Guardia%22&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwig_fLYy-vyAhWS2aQKHdgSBYQQ6AF6BAgJEAM}}</ref>, la cui localizzazione è però incerta<ref>{{Cita conferenza|titolo=VIII Congresso nazionale di archeologia medievale|vol=2|editore=All’Insegna del Giglio|anno=2018|p=199|isbn=9788878148680|url=https://books.google.it/books?id=i_xtDwAAQBAJ&pg=PA199&dq=%22sub+romula%22&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwjy-978j-ryAhWOkhQKHf_RDaY4ChDoAXoECAIQAw#v=onepage&q=%22sub%20romula%22&f=false}}</ref>. Secondo certe ipotesi tale ''mansio'' traeva il proprio nome da ''[[Romulea (città antica)|Romulea]]'', un'opulenta città [[sanniti]]ca espugnata e saccheggiata nel [[293 a.C.]] dal console [[Publio Decio Mure (console 312 a.C.)|Publio Decio Mure]] o, secondo un'altra fonte annalistica, dal console Volunnio, e mai più ricostruita<ref>A. M. Jannacchini, ''Topografia storica dell'Irpinia'', pag. 13 e 28 - Napoli 1889-94</ref>. Studi più recenti, come quelli degli studiosi Salmon (sulla base di scavi archeologici) e [[Werner Johannowsky]], ipotizzerebbero che ''Romulea'' possa corrispondere all'[[area archeologica di Carife]].<ref name=Salmon>[http://www.agendaonline.it/avellino/articoli/irpini.htm "Gli Irpini Ex Italia semper aliquid novi (Dall'Italia sempre qualcosa di nuovo)" di E. Togo Salmon]</ref><ref name=Carife>{{Cita web |url=http://www.carife.eu/i_sanniti.htm |titolo=I Sanniti |accesso=16 luglio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141204170641/http://carife.eu/i_sanniti.htm/ |dataarchivio=4 dicembre 2014 |urlmorto=sì }}</ref> In tal caso non sarebbe da escludere che la mansio ''sub Romula'' sorgesse a Piano d'Occhio<ref>{{cita web|url=https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:d8axjGBQCjYJ:www.ilmangiastorie.it/ambientevirtuale/public/appro/approfondimento%2520sorico-culturale.doc+&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESjANRxii6u5s3cF4vtxrywPUJqx4Mq20HJzDR4Lp-EyrT8HXYN8-3GHR2VP1VyCRkGi8EvjspTXJaGRG2jwSy7crIBD5dGxCtm5X_uSG826yVPQR_7aVJTis8gVAsRS_2WjusIS&sig=AHIEtbRJFlYwyKnZCZC5HYiJDeE6TUbUVw|titolo=I Sanniti di Carife}}</ref>, frazione di Guardia a ridosso del fiume [[Ufita]] geograficamente più vicina a [[Carife]], ove sono stati rinvenuti i resti di una villa romana.<ref>[http://www.associazionemancinivicum.org/base.asp?http_request=autori&id=6 Rivista VICVM - La villa romana di "Piano dell'Occhio" (N. 1º marzo - Settembre 1990) di Michele De Luca] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160305070649/http://www.associazionemancinivicum.org/base.asp?http_request=autori&id=6 |data=5 marzo 2016 }}</ref>
[[File:Via Appia map.jpg|left|upright=1.4|thumb|Tracciato delle vie [[Via Appia|Appia]] e [[Via Traiana|Traiana]].]]
=== Primi insediamenti (571-591) ===
Per quanto la conformazione orografica di vedetta del sito su cui sorge Guardia lasci immaginare che già i [[Sanniti]] ([[tribù]] degli [[Irpini]]) avessero pensato di edificarlo, soprattutto nel periodo delle [[guerre sannitiche]] contro la [[Repubblica romana]] ([[343 a.C.|343]]-[[290 a.C.]]), non si hanno tracce concrete di un insediamento così datato, come del resto nemmeno successivamente in [[età repubblicana]] e in [[età imperiale]]. Dopo la [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente]] ([[476]]), nel periodo di raccordo tra l'[[Storia antica|epoca antica]] e il [[Medioevo]] definito [[Tarda antichità]],
I [[Longobardi]] si
=== Guardia longobarda (591-1076) ===
I Longobardi, primo popolo barbaro a convertirsi al [[Cattolicesimo]], costituirono delle roccaforti che si rivelarono di vitale importanza per respingere la minaccia araba. Guardia divenne un centro di vitale importanza grazie alla sua posizione: il paese getta lo sguardo sia sull'antica terra [[Saraceni|saracena]] che sulla [[Via Appia Antica]] che collegava [[Roma]] con [[Brindisi]]. Fu così che nel [[591]] i Longobardi, portando a compimento la conquista dell'Irpinia, crearono il [[Gastaldato]] di [[Conza]], loro circoscrizione amministrativa. Di esso venne a far parte Guardia, nel bel mezzo della [[Langobardia Minor]], dal momento in cui vi edificarono il Castello per esigenze difensive, in posizione elevata come vedetta, a protezione di [[Benevento]] con la funzione di respingere eventuali eserciti provenienti dall'Oriente.<ref>{{Cita web |url=http://www.archemail.it/arche9/0guardia.htm |titolo=Archemail - Archeologia a Guardia Lombardi |accesso=21 luglio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150919072944/http://www.archemail.it/arche9/0guardia.htm |dataarchivio=19 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref> Dopo il [[774]] (caduta di [[Desiderio (re)|Desiderio]] per opera di [[Carlo Magno]]) il [[Ducato di Spoleto]] cadde immediatamente in mano franca, mentre [[Arechi II]] assunse il titolo di Principe. Guardia rimase dunque longobarda fino all'arrivo dei [[Normanni]] nel [[1076]].
=== Guardia
I [[Normanni]], guidati da [[Roberto il Guiscardo|Roberto d'Altavilla]] detto ''il Guiscardo'' (''l'Astuto''), conquistarono tra il [[1076]] e il [[1079]] l'intero Gastaldato di Conza. L'ultimo Gastaldo di Conza, Guido, zio di [[Gisulfo II di Salerno]], oppose invano resistenza. Sotto i Normanni Guardia divenne un [[feudo]] governato da un [[feudatario]]. I feudatari vincolavano al feudo i contadini, che venivano venduti insieme al feudo (i cosiddetti servi della gleba). Vi erano due tipi di patti agrari tra feudatario e contadino:
# le ''concessioni enfiteutiche'' erano dei patti in cui il contadino riceveva un pezzo di terreno da coltivare e in cambio doveva pagare un canone annuo.
# il ''pastinato'' era invece un altro tipo di patto che differiva dalle concessioni enfiteutiche per il fatto che i contadini pagavano il canone solo se il feudo era pienamente produttivo. Al termine del contratto il feudo veniva diviso tra il proprietario e il coltivatore oppure il contadino riotteneva la concessione alle condizioni pattuite.
A Guardia veniva praticato il pastinato. Esso fece sì che il castello di Guardia divenisse un centro di popolamento intorno al quale sorsero nuove abitazioni, favorendo tra l'altro la diffusione della piccola proprietà contadina.
[[File:Roger II Sicily.jpg|thumb|left|Ruggero II di Sicilia.]]
I Normanni in genere non alterarono le circoscrizioni longobarde preesistenti e permisero ai feudatari che facevano voto di sottomissione di mantenere il possesso dei loro feudi. Tuttavia in molti casi distrussero i castelli e confiscarono le terre demaniali e di coloro che si erano opposti alla loro trionfale avanzata. Quest'ultimo fu il caso di Guardia: nel [[1133]] il paese fu distrutto da [[Ruggero II di Sicilia]], detto anche Ruggero il Normanno. Una volta ricostruito, diventò possedimento dei [[Balvano]].<ref>[http://www.irpiniaturismo.it/comuni/scheda.php?id_comune=40 irpiniaturismo.it - Conoscere il comune di Guardia Lombardi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160313142955/http://irpiniaturismo.it/comuni/scheda.php?id_comune=40 |data=13 marzo 2016 }}</ref> In seguito al matrimonio tra la regina dei Normanni [[Costanza d'Altavilla]] (figlia postuma di Ruggero II) e l'imperatore [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] le corone di Sicilia e del [[Sacro Romano Impero]] vennero unificate nelle mani di un solo Imperatore, il figlio [[Federico II di Svevia]].
=== Guardia sveva (1197-1266) ===
Federico II, uomo straordinariamente colto ed energico, ebbe il merito di diffondere arte e cultura, fondando anche la [[Scuola siciliana]]. Nel 1250, anno della sua morte, soggiornò nel castello della vicina Bisaccia, dove soleva recarsi per le sue battute di caccia al falcone sul monte Formicoso, al confine con Guardia, da lui ribattezzato Montesano.<ref>{{Cita web |url=http://www.ufficiostudi.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/LuoghiEventi/visualizza_asset.html?id=53031&pagename=50 |titolo=Sito web del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo |accesso=5 gennaio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171228032005/http://www.ufficiostudi.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/LuoghiEventi/visualizza_asset.html?id=53031&pagename=50 |dataarchivio=28 dicembre 2017 |urlmorto=sì }}</ref> Il suo successore fu il figlio [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]], che divenne [[Principato di Taranto|Principe di Taranto]] e [[Luogotenente del regno|luogotenente]] del [[regno di Sicilia]], finché non fosse giunto l'erede legittimo, il fratellastro di Manfredi, [[Corrado IV di Svevia|Corrado IV]], che in quel momento era impegnato in [[Germania]]. Ereditò una situazione difficile: il Papato continuava a non vedere di buon occhio l'insediamento della casa imperiale di Svevia nel [[regno di Sicilia]], e occupò il regno con un esercito, considerando quel territorio come proprio vassallo. Manfredi, non ritenendosi sicuro di fronte al papa, fuggì in Puglia, a [[Lucera]], ove si trovava la truppa della [[Insediamento musulmano di Lucera|colonia saracena]] ivi stanziata da [[Federico II di Svevia|Federico II]]. Una volta assicuratasi la loro fedeltà, poté arruolare un ingente esercito e muovere guerra all'esercito pontificio, che sconfisse presso [[Foggia]]. Il 30 ottobre 1254 combatté, con l'appoggio di migliaia di arcieri saraceni, nella Battaglia di Guardia Lombardi<ref>[http://books.google.it/books?id=96ANhuGR_PgC&dq=Storia+di+Manfredi,+re+di+Sicilia+e+di+Puglia&hl=it&source=gbs_navlinks_s ''Storia di Manfredi, re di Sicilia e di Puglia'' - Giuseppe di Cesare]</ref>, appartenente alla Contea di [[Andria]], fino ad allora di proprietà del marchese [[Bertoldo di Hohenburg]].<ref>http://lucera.altervista.org/i-saraceni-di-lucera-in-una-rivista-olandese/</ref> Nel 1263 il papa riuscì a convincere Carlo I d'Angiò, fratello del Re Luigi IX di Francia e "senza terra" a prendere Sicilia e Piemonte. Cominciò così il declino degli Svevi, che giunse a compimento il 26 febbraio [[1266]] nella decisiva [[Battaglia di Benevento (1266)|Battaglia di Benevento]], in cui Manfredi trovò la morte.
=== Guardia sotto gli Angioini e gli Aragonesi (1266-1503) ===
Terminato il periodo svevo si affermarono gli [[Angioini]], che assegnarono il feudo di Guardia a un loro familiare e consigliere: Milone di Galata.
Nel frattempo nel 1282 la Sicilia si era rivoltata ([[vespri siciliani]]) e si liberò dal giogo angioino passando agli [[Aragonesi]]. Essi si impadronirono in seguito anche del Regno di Napoli, Guardia compresa. Il feudo passò così alla casata [[Orsini Del Balzo]].
=== Periodo spagnolo (1503-1707) ===
Nel [[1503]] Guardia divenne dominio spagnolo. In questo periodo si passò dai Folliero ai [[Della Marra]], quando nel 1611 si ebbe il passaggio da feudatari a duchi. Il maggiore esponente della casata, Ferrante Della Marra, uomo estremamente colto conosciuto proprio come "Duca della Guardia", aveva rilevato il feudo nel 1607.
=== Periodo austriaco (1707-1734) ===
Nel 1700 scoppiò una [[guerra di successione spagnola|guerra di successione]] che vide antagoniste Spagna e Austria, più altre potenze coinvolte nel conflitto. Nel corso del conflitto la Spagna vide minacciati i suoi possedimenti in Italia. Nel 1707 il principe d'Austria Eugenio inviò il conte Daun a conquistare il regno di Napoli; il viceré spagnolo Ascalona cercò l'aiuto dei nobili, ma ottenne l'aiuto solo del principe di Castiglione e del duca della vicina [[Bisaccia (Italia)|Bisaccia]]. Tuttavia gli aiuti si rivelarono insufficienti, e in breve tempo quasi tutto il regno fu sottomesso; solo Gaeta resisteva con tenacia. Il conte Daun riuscì a espugnare anche questa città e la sottopose a saccheggio.
Col [[Trattato di Utrecht]] il regno di Napoli passò agli austriaci.
Tra il 1731 e il 1739 l'Austria fu coinvolta nella [[guerra di successione polacca]]; nel frattempo il comune veniva gravemente danneggiato dal [[terremoto dell'Irpinia del 1732]], il cui epicentro era situato nella vicina [[valle dell'Ufita]]<ref>{{cita web|url=http://www.eventiestremiedisastri.it/schede/terremoto-1732-irpinia/|titolo=Terremoto del 1732: Irpinia|sito=Eventi estremi e disastri|accesso=4 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170921200855/http://www.eventiestremiedisastri.it/schede/terremoto-1732-irpinia/|dataarchivio=21 settembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>. Nel [[1734]], con la [[battaglia di Bitonto]], i Regni di Napoli e Sicilia ritornano formalmente indipendenti, dopo oltre due secoli di dominazione politica prima spagnola e poi austriaca. Sul trono di Napoli e Sicilia si insediarono i Borbone.
=== Periodo borbonico (1734-1861) ===
Con la fine della dominazione austriaca Guardia venne inserita nel [[Principato Ultra]] del Regno di Napoli.
I duchi erano della famiglia [[Ruffo di Calabria]], il cui esponente Guglielmo Antonio Ruffo I aveva sposato Silvia Della Marra. Nel quadriennio 1743-46 il suo territorio fu soggetto alla giurisdizione del ''[[regio consolato di commercio]]'' di [[Ariano Irpino|Ariano]].<ref>{{cita libro|Tommaso|Vitale|Storia della Regia città di Ariano e sua Diocesi|1794|Salomoni|Roma|url=https://books.google.it/books?id=vW2YUtbHbH0C&pg=PA174|p=174}}</ref>
=== Guardia dall'unità d'Italia (1861) a oggi ===
Nel [[1861]] Guardia venne annessa al [[Regno d'Italia]]. Venne inserita nel terzo distretto di Montefusco. Il titolo e il castello sono rimasti alla famiglia Ruffo di Calabria e l'attuale 8º Duca di Guardia Lombarda è Fulco Ruffo II di Calabria, nipote dell'aviatore e politico [[Fulco Ruffo di Calabria]].
Nel 1930 e nel 1980 Guardia venne gravemente danneggiata da forti terremoti. Nella prima metà del novecento vi fu un'intensa immigrazione verso gli Stati Uniti, dovuta alle misere condizioni della popolazione che andava così a cercare fortuna in America.
=== Feudatari di Guardia Lombardi (1130-1607)<ref name="ricca">[http://books.google.it/books?id=tBUwAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=snippet&q=nostri%20cortesi%20lettori&f=false La nobiltà del regno delle Due Sicilie, Volume 2, pagg. 52-62 (Erasmo Ricca)]</ref> ===
* ([[Normanni]], 1130-1239)
** Famiglia Balvano (Gilberto, Gionata, suffeudo di Roberto di Morra, ..., Raone)<ref name="ref_A">A. M. Jannacchini, ''Topografia storica dell'Irpinia'', pag. 30 - Napoli 1889-94</ref><ref>"Storia della Badia di Monte-Cassino" Di D. Luigi Tosti Cassinese, pag. 69</ref> - 25 dicembre 1130 (istituzione del [[Regno di Sicilia]] e conseguente diffusione dei rapporti feudo-vassallatici)
* ([[Hohenstaufen|Svevi]], 1239-1266)
** [[Federico II di Svevia]] - 1239 (per la morte di Raone, ultimo erede dei Balvano, il feudo passa al demanio svevo)<ref>{{Cita web |url=http://www.webalice.it/neuhofen/CAPACCIO.pdf |titolo=I Morra dal periodo normanno-svevo alla Congiura di Capaccio |accesso=31 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140808045127/http://www.webalice.it/neuhofen/CAPACCIO.pdf |dataarchivio=8 agosto 2014 |urlmorto=sì }}</ref>
** [[Bertoldo di Hohenburg]] - 124? (per concessione di Federico II nell'ambito della [[Contea di Andria]])<ref name="ref_A" />
** [[Manfredi di Svevia]] - 125?
* ([[Angioini|D'Angiò]], 1266-1392)<ref name="RoccoDeVivo">I Feudatarii di Guardia Lombarda nell'età angioina (Rocco De Vivo) - Stabilimento Tipografico M. D'Auria NAPOLI, 1907</ref>
** Milone di Galata - 26 febbraio 1266 (consigliere e familiare dei d'Angiò, per la fine del periodo svevo con la morte di Manfredi nella Battaglia di Benevento)
** Regia Corte dei D'Angiò - 5 giugno 1273 ([[feudo]] devoluto da Milone di Galata)<ref>Regesto Angioino 21, foglio 41</ref>
** Pietro de Campania - 20 gennaio 1284 (investito da [[Carlo I d'Angiò]])
** Adam de Bruyeres - 21 marzo 1284 (per la morte di Pietro de Campania, milite e familiare di Carlo I d'Angiò)<ref>Etude sur les régistres du roi Charles I d'Anjou, Paris 1887, pag 294, documento I.</ref>
** Gerardo de Yvort - 10 maggio 1284 (per la morte di Adam de Bruyeres, investito da [[Carlo II d'Angiò]] che divenne [[Vicario]] del [[Regno di Napoli]] in quanto suo padre Carlo I si recò a Bordeaux per la disfida con [[Pietro III di Aragona]])
** [[Carlo II d'Angiò]] - 25 settembre 1289 (per la reazione dei cittadini di Guardia, che chiesero la revoca dell'infeudazione e il ritorno al regio demanio, in virtù di un privilegio firmato dal sovrano nel 1284)<ref>Regesto Angioino 48, foglio 160</ref>
** Mattia [[Gesualdo (famiglia)|Gesualdo]] - 1291 (assegnato da Carlo II d'Angiò appena divenuto Re di Napoli)<ref>"Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli", pag. 9 - De Lellis</ref>
** Goffredo de Janville - 25 febbraio 1296 (per la morte di Mattia Gesualdo)
** Carlo II d'Angiò - 9 agosto 1296 (per la morte di Goffredo de Janville; ritorno al regio demanio)
** [[Roberto d'Angiò]] - 8 maggio 1309 (per la morte del padre Carlo II)
** [[Giovanna I d'Angiò]] - 16 gennaio 1343 (Regina di Napoli, per la morte del nonno Roberto, già orfana del padre [[Carlo, duca di Calabria|Carlo d'Angiò Duca di Calabria]])
** [[Ottone IV di Brunswick-Grubenhagen]] - 12 maggio 1382 (per la morte della moglie Giovanna I)
* ([[Orsini Del Balzo]], 1392-1497)<ref name="RoccoDeVivo"/>
** [[Raimondo Orsini Del Balzo]] - giugno 1392 (compra il feudo da [[Ottone IV di Brunswick-Grubenhagen]])
** [[Maria d'Enghien]] - 17 gennaio 1406 (morte del marito Raimondo)
** [[Regia Camera della Sommaria]], [[Ladislao I di Napoli]] - 23 aprile 1407 (Ladislao sposò Maria d'Enghien e requisì i possedimenti)
** Giovanni Zurlo - 28 settembre 1413 (compra il feudo dalla Regia Camera della Sommaria)
** Salvatore Zurlo - 141? (figlio di Giovanni)<ref>A. M. Jannacchini, ''Topografia storica dell'Irpinia'', pag. 23 - Napoli 1889-94</ref>
** Maria d'Enghien e [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]] - 23 agosto 1419 (comprano il feudo dalla famiglia Zurlo, Conti di [[Sant'Angelo dei Lombardi]])
** Giovanni Antonio Orsini Del Balzo - 4 maggio 1421 (viene eletto [[Principato di Taranto|Principe di Taranto]] e diviene contestualmente unico feudatario)
** Gabriele Orsini Del Balzo - 28 novembre 1431 (feudo donato dal fratello Giovanni Antonio)
** Maria Donata Orsini Del Balzo - 28 maggio 1454 (per la morte del padre Gabriele)
** [[Pirro Del Balzo]] - 1481 (per la morte della moglie Maria Donata)<ref>Discorsi de Sette Officii overo de sette grandi del regno di Napoli. Parte Prima. Pag. 153</ref>
** [[Isabella Del Balzo]] - 29 maggio 1482 (figlia di Maria Donata e Pirro Del Balzo)
* (Saraceno, 1497-1528)
** Sigismondo Saraceno - 1497 (compra il feudo dal [[Re di Napoli]] [[Federico d'Aragona]], avuto in dote dalla moglie [[Isabella Del Balzo]])
** Giovan Camillo Saraceno - 28 aprile 1525 (per la morte del padre Sigismondo)
* ([[Angioini|D'Angiò]], 1528-1533)
** Regia Corte dei D'Angiò - 1528 (feudo espropriato ai Saraceno perché sostenitori di [[Francesco I di Francia]] nella lotta contro [[Carlo V]] (1521-1529))<ref>{{cita web|url=http://www.irpinia.info/sito/towns/torelladeilombardi/storia.htm|titolo=Storia di Torella dei Lombardi}}</ref>
* (De Rosa, 1533-1542)
** Alfonso De Rosa - 5 dicembre 1533 (donazione del feudo da parte del [[viceré di Napoli]] [[Filiberto di Chalon]])
** Antonio de Ioanne - 15?? ([[luogotenente]] di Alfonso De Rosa)
* ([[Caracciolo]], 1542-1549)
** Tiberio Caracciolo - 28 giugno 1542 (compra il feudo dai De Rosa per 10000 [[Ducato (moneta)|ducati]])
* (Folliero, 1549–1607)
** Leone Folliero - 1º aprile 1549 (compra il feudo dai Caracciolo)
** Scipione Folliero - 5 febbraio 1560 (per la morte del padre Leone)
** Beatrice Folliero - 3 maggio 1563 (per la morte del padre Scipione)
** Francesca de Lannoy - 15 novembre 1607 (figlia di Beatrice e Carlo di Lannoy, donazione del feudo per un solo giorno da parte della madre Beatrice)
=== Duchi di Guardia Lombardi (1607-oggi)<ref name="ricca" /> ===
* ([[Della Marra]], 1607-1765)
** Ferrante Della Marra - 16 novembre 1607 (compra il [[feudo]] da Francesca de Lannoy per 49000 [[Ducato (moneta)|ducati]], diventando il 6 agosto [[1611]] il 1º [[Duca]] di Guardia Lombardi)
** Luigi Della Marra - 17 novembre 1629 (donazione del padre Ferrante)
** Beatrice Della Marra - 18 ottobre 1635 (morte del padre Luigi)
** Giuseppe Della Marra - 21 luglio 1649 (morte della madre Beatrice)
** Giovanni Della Marra - 16 settembre 1656 (morte del fratello Giuseppe, che non ebbe alcun figlio)
** Silvia Della Marra - 9 novembre 1696 (morte del padre Giovanni; sposò Guglielmo Antonio Ruffo I di Calabria)
* ([[Ruffo di Calabria]], 1765-oggi)<ref>{{cita web|url=http://www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/ruffo.html|titolo=Ruffo}}</ref>
** Fulco Antonio Ruffo I di Calabria - 8 novembre 1765 (morte della madre Silvia Della Marra)
** Guglielmo Antonio Ruffo II di Calabria - 9 luglio 1770 (donazione del padre Fulco Antonio)
** Fulco Antonio Ruffo II di Calabria - 17 ottobre 1782 (morte del padre Guglielmo Antonio)
** Fulco Antonio Giordano Ruffo di Calabria - 9 aprile 1803 (morte del padre Fulco Antonio)
** Fulco Beniamino Tristano Ruffo I di Calabria - 18 aprile 1852 (morte del padre Fulco Antonio Giordano)
** [[Fulco Ruffo di Calabria]] - 28 aprile 1901 (morte del padre Fulco Beniamino Tristano)
** Fabrizio Beniamino Ruffo di Calabria - 23 agosto 1946 (morte del padre Fulco)
** Fulco Ruffo II di Calabria - 11 ottobre 2005 (morte del padre Fabrizio Beniamino; attuale 8º Duca di Guardia Lombardi)
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Chiesa Madre ===
Fu fondata nel 1315 e dedicata alla Madonna delle Grazie. Nella prima fase di costruzione era a pianta a croce greca. Distrutta dal Terremoto del 5 dicembre [[1456]], fu ricostruita per iniziativa della feudataria Maria Donata Del Balzo. Negli anni successivi avvennero ulteriori modifiche: in effetti nel [[1500]] vi fu l'aggiunta del campanile.
Con il [[terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto dell'Irpinia del 23 novembre 1980]] fu nuovamente distrutta e negli anni seguenti fu ristrutturata ed oggi è possibile ammirarla in tutto il suo splendore.
=== Fontane ===
[[File:Fontana Beveri.jpeg|thumb|Fontana Beveri]]
Il territorio è ricco di fontane, alcune di esse monumentali, come la Fontana Beveri, la Fontana Manganelli (con anfiteatro, area pic-nic e area giochi) e la Fontana di Tolla.
Altre fontane sono: San Leone, Matrone, Righiera, San Leonardo, Frassino, Volacchio, Della Calce, Lavagnili, Pietri di Sotto, Dell'Agata, Fontanili, Tonsone.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.svilupporegioni.it/site/sr/home/interventi-nelle-regioni/campania/documento1001118.html Svilupporegioni - Interventi nella regione Campania] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.panoramio.com/user/1435947/tags/FONTANE |titolo=Panoramio - Foto delle Fontane di Guardia Lombardi |accesso=1º maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161104131347/http://www.panoramio.com/user/1435947/tags/FONTANE |dataarchivio=4 novembre 2016 |urlmorto=sì }}</ref> Quest'ultima costituisce la sorgente del fiume Frédane, affluente del fiume [[Calore Irpino]].<ref>[http://www.irpiniapesca.it/itinerari-irpini/torrente-fredane-paternopoli-av Itinerari Irpini - il Fredane] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120126002413/http://www.irpiniapesca.it/itinerari-irpini/torrente-fredane-paternopoli-av |data=26 gennaio 2012 }}</ref>
==== Fontana Beveri ====
Sita ai piedi del monte denominato "Mundi" con esposizione Sud - Ovest. È una costruzione monumentale realizzata con grosse lastre e massi di pietra bianca finemente modellati e lavorati a mano.<ref>[http://www.comune.guardialombardi.av.it/Dynamic.aspx?page=6 Fontane - Comune di Guardia Lombardi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120723191543/http://www.comune.guardialombardi.av.it/Dynamic.aspx?page=6 |data=23 luglio 2012 }}</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{| class="wikitable" style="float:right;"
| colspan="2" align="center" |Evoluzione storica della popolazione pre-1861 ([[fuoco (demografia)|fuochi]])<ref>Giustiniani, ''[https://books.google.it/books?hl=it&id=5Ew-AAAAYAAJ&q=guardia#v=snippet&q=guardia-lombarda&f=false Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli, Volume 5]'', pp. 135-136.</ref>
|-
| [[1532]]
| 151
|-
| [[1545]]
| 190
|-
| [[1561]]
| 232
|-
| [[1595]]
| 349
|-
| [[1648]]
| 310
|-
| [[1669]]
| 174
|}
{{Demografia/Guardia Lombardi}}
Guardia è in costante declino [[Demografia d'Italia|demografico]], sin dal [[dopoguerra]]. Il decennio col calo demografico più sensibile è stato il 1961-1971, quando la popolazione è diminuita di oltre un quarto (27,3%). Nel 2010 il tasso di natalità si è attestato al 3,28‰ (tasso regionale 9,9‰; tasso nazionale 9,3‰), i nati sono stati 7 e i morti 39, con un saldo naturale di -32 (-1,75% annuo sugli abitanti totali).
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 1° gennaio [[2024]] risultano residenti nel territorio di Guardia Lombardi 78 cittadini stranieri, pari al 5,2% della popolazione comunale, di 14 etnìe diverse. La nazionalità più rappresentata è quella [[Bulgaria|bulgara]] che conta 30 residenti<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/campania/36-guardia-lombardi/statistiche/cittadini-stranieri-2024/|titolo=Cittadini stranieri Guardia Lombardi 2024}}</ref>.
=== Tradizioni e folclore ===
*19 marzo - [[Falò]] di [[San Giuseppe]]<ref>[http://www.irpinianews.it/irpinia-san-giuseppe-si-accende-la-tradizione-dei-falo/ Irpinia – San Giuseppe: si accende la tradizione dei falò] irpinianews.it</ref>
*agosto - [[Rievocazione storica]] ''Tant'anni fa''<ref>[http://www.ottopagine.it/av/agenda/29060/tant-anni-fa-rievoca-l-arrivo-del-principe-manfredi-di-svevia.shtml Tant'anni fa rievoca l'arrivo del principe Manfredi di Svevia] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150822181028/http://www.ottopagine.it/av/agenda/29060/tant-anni-fa-rievoca-l-arrivo-del-principe-manfredi-di-svevia.shtml |date=22 agosto 2015 }} ottopagine.it</ref>
== Cultura ==
=== Biblioteche ===
* Biblioteca Comunale Associata [[Unione nazionale per la lotta contro l'analfabetismo|UNLA]], fondata nel [[1982]] dallo storico guardiese Salvatore Boniello, è co-promotrice di alcuni eventi culturali come ''Le strade della poesia''<ref>{{Cita web |url=https://comunitaprovvisorie.wordpress.com/2011/08/20/le-strade-della-poesia-terza-edizione-%E2%80%93-poesia-della-terra/ |titolo=Le strade della poesia – terza edizione – poesia della terra |accesso=1º maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140409065011/https://comunitaprovvisorie.wordpress.com/2011/08/20/le-strade-della-poesia-terza-edizione-%E2%80%93-poesia-della-terra/ |dataarchivio=9 aprile 2014 |urlmorto=sì }}</ref> e ''Paese Mio''.
=== Musei ===
* Museo delle Tecnologie, della Cultura e della Civiltà Contadina dell'Alta Irpinia, fondato nel [[1981]] dallo storico guardiese Salvatore Boniello, e nel [[2021]] a lui intitolato, ospita un migliaio di oggetti e attrezzi di lavoro tipici della civiltà contadina locale dal [[Medioevo]] al [[XX secolo]], oltre a numerosi utensili di uso comune, dall'aratro alla prima macchina da scrivere acquistata dal comune. Vi sono allestite fedeli ricostruzioni di ambienti rurali e municipali, al fine di rappresentare e ripercorrere la vita rurale e culturale di una volta. Tra le altre sale tematiche meritano menzione la mostra fotografica sui costumi tipici, la collezione di stemmi gentilizi, i giochi e lavori femminili di tessitura e ricamo, i mestieri maschili del fabbro, del falegname e del medico.<ref>[http://www.incampania.com/beniculturali.cfm?s=5&Menu_ID=211&Sub_ID=215&Info_ID=4228 Museo delle Tecnologie, della Cultura e della Civiltà Contadina dell'Alta Irpinia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140408220407/http://www.incampania.com/beniculturali.cfm?s=5&Menu_ID=211&Sub_ID=215&Info_ID=4228 |data=8 aprile 2014 }}</ref><ref>[http://www.comune.guardialombardi.av.it/Dynamic.aspx?page=7 Reperti, oggetti e stanze del Museo delle Tecnologie, della Cultura e della Civiltà Contadina dell'Alta Irpinia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120723191509/http://www.comune.guardialombardi.av.it/Dynamic.aspx?page=7 |data=23 luglio 2012 }}</ref>
===
{{F|centri abitati della Campania|arg2=cucina|aprile 2014}}
* ''Acqua sàla'' ([[pane]] condito con [[aglio]], [[olio d'oliva|olio]], [[peperoncino]] e acqua bollita)
* ''Baccalà a la përtëcarégna'' ([[baccalà]] [[frittura|fritto]] con [[aglio]], [[olio d'oliva|olio]] e [[peperoncino]])
* ''Baccalà 'nëzërëpëlàtu'' (palline di [[pastella]] [[frittura|fritta]] ripiene di [[baccalà]])
* ''Cauzunciéddri'' ([[ravioli]])
* ''Cicalùcculi'' ([[cavatelli]])
* ''Cìngulë e foglië'' ([[cavatelli]] e foglie di [[Brassica oleracea|broccoli]])
* ''Criscëpèll''' ([[pasta sfoglia]] [[frittura|fritta]] e condita con [[miele]]; [[dolci natalizi|dolce]] solitamente preparato in occasione del [[Natale]])
* ''Gëlatìna'' ([[gelatina di maiale|gelatina di grasso di maiale]])
* ''Iéttëlë''' (strisce di [[zucca]] secche [[frittura|fritte]] con [[aglio]], [[olio d'oliva|olio]] e [[peperoncino]])
* ''Làgnë e cìcëri'' ([[tagliatelle]] e [[ceci]])
* ''Làgnë e fasùli'' ([[tagliatelle]] e [[fagioli]])
* ''Macchërunàri'' ([[pasta]] lunga fatta in casa, accompagnata solitamente da ''cauzunciéddri'', ''cìc'ri'' o ''fasùli'')
* ''Migliatiéddri'' (involtini di interiora di [[Ovis aries|agnello]]; piatto solitamente preparato in occasione della [[Pasqua]])
* ''Migliàzza'' (pizza da forno a base di [[farina]] di [[granturco]])
* ''Pizza cu li vruòcculi'' (pizza di [[farina di mais]] e [[Brassica oleracea|broccoli]])
* ''Laganiéddri cu ru lattu'' (fettuccine o [[tagliolini]] al [[latte]]; piatto solitamente preparato in occasione dell'[[Ascensione (festività)|Ascensione]])
* ''Taràddri'' ([[tarallo|taralli]])
* ''[[Tortano|Tòrt’nu]] (cu ru [[Ciccioli|frìttëlë]])'' (pasta di [[pane]] con pezzetti di grasso di [[maiale]])
* ''Varòlë'' ([[caldarroste]])
Le maggiori attività economiche sono l'agricoltura, l'allevamento di bestiame e la produzione di formaggio.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
*
*
*
== Amministrazione ==
===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1997]]|[[2001]]|Giovanni Giordano|[[centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[2001]]|[[2006]]|Raffaele Di Matteo|[[lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[2006]]|[[2011]]|Vito Iuni|[[centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[2011]]|[[2015]]|Michele Di Biasi|[[lista civica]] Guardia nel cuore|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[2015]]|[[2016]]|Caterina Boniello| [[lista civica]] Guardia nel cuore|[[Sindaco (Italia)|Vicesindaco reggente]]|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[2016]]|[[2021]]|Antonio Gentile|[[lista civica]] Uniti per Guardia|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[2021]]|[[2025]]|Francescantonio Siconolfi|[[lista civica]] Guardia futura|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[2025]]|''in carica''|Antonio Incollingo |''nessuno''|Commissario prefettizio|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
{{...|centri abitati d'Italia}}
=== Altre informazioni amministrative ===
Il comune fa parte della [[comunità montana Alta Irpinia]].
== Note ==
<references/>
==
* [[Borgo le Taverne]]
* [[Pecorino di Carmasciano]]
* [[Irpinia]]
* [[Valle dell'Ufita]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Avellino}}
{{Comunità montana Alta Irpinia}}
{{Portale|provincia di Avellino}}
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