Giampiero Boniperti: differenze tra le versioni
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{{Sportivo
|Nome = Giampiero Boniperti
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ITA
|Disciplina = Calcio
|Squadra
|Ruolo = [[Attaccante (calcio)|Attaccante]], [[centrocampista]]
|TermineCarriera = 10 giugno 1961
|SquadreGiovanili = {{Carriera sportivo
|sport = calcio
|1945-1946|Barengo|
|1946|{{simbolo|600px Red White HEX-EE3123 HEX-FFFFFF.svg}} Momo Novarese|
}}
|Squadre = {{Carriera sportivo
|sport = calcio |pos = G
|1946-1961|Juventus|443 (178)
}}
|SquadreNazionali = {{Carriera sportivo
|1947-1960|{{Naz|CA|ITA|M}}|38 (8)
|1950|{{Naz|CA|ITA||B}}|1 (2)
}}
}}
{{Carica pubblica
|nome = Giampiero Boniperti
|immagine = 1658014365024 P060 Gian Piero BONIPERTI 003 MOBILE.jpg
|didascalia =
|carica = [[Europarlamentare]]
|mandatoinizio = 19 luglio 1994
|mandatofine = 19 luglio 1999
|legislatura = [[Europarlamentari dell'Italia della IV legislatura|IV]]
|gruppo parlamentare = [[Forza Europa|FE]] <small>(1994-1995)</small><br/>[[Unione per l'Europa|UPE]] <small>(1995-1998)</small><br/>[[Gruppo del Partito Popolare Europeo|PPE]] <small>(1998-1999)</small>
|coalizione =
|circoscrizione = [[Circoscrizione Italia nord-occidentale|Italia nord-occidentale]]
|collegio =
|incarichi =
|sito = https://www.europarl.europa.eu/meps/it/2034/GIAN+PIERO_BONIPERTI/history/4
|partito = [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = Dirigente sportivo, calciatore
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Giampiero
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|GiornoMeseNascita = 4 luglio
|AnnoNascita = 1928
|LuogoMorte = Torino
|GiornoMeseMorte = 18 giugno
|AnnoMorte = 2021
|Epoca = 1900
|Attività = calciatore
|Attività2 = dirigente sportivo
|Attività3 = politico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , di ruolo [[Attaccante (calcio)|attaccante]] o [[centrocampista]]
}}
Il suo nome è indissolubilmente legato alla {{Calcio Juventus|N}}, cui è rimasto fedele dapprima per tutta la sua carriera agonistica, detenendo per circa mezzo secolo i primati di presenze (469) e reti (188), e poi dirigenziale, coincisa con alcuni dei massimi successi sportivi della squadra torinese.<ref name="Presidentissimo">{{cita web|url=https://www.juventus.com/it/news/articoli/addio-presidentissimo|titolo=Addio, presidentissimo!|data=18 giugno 2021}}</ref> Sia sul campo sia dietro la scrivania, è stata una della personalità più importanti nell'intera [[storia del calcio italiano]].<ref name=CONI>{{cita news|url=http://www.coni.it/notizie/primo-piano/19188-coni-malag%C3%B2-premia-boniperti,-capitano-della-nazionale-che-inaugur%C3%B2-l-olimpico-60-anni-fa-premio-bearzot-a-montella.html|titolo=Malagò premia Boniperti, capitano della Nazionale che inaugurò l'Olimpico 60 anni fa|pubblicazione=Comitato Olimpico Nazionale Italiano|data=23 maggio 2013|citazione=[...] «Non era solo un grande calciatore ma ha dimostrato di essere un grande dirigente e un modello di riferimento per tutto il movimento agonistico, grazie alle sue capacità e alla sua indubbia passione|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004222335/http://www.coni.it/notizie/primo-piano/19188-coni-malag%C3%B2-premia-boniperti,-capitano-della-nazionale-che-inaugur%C3%B2-l-olimpico-60-anni-fa-premio-bearzot-a-montella.html}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.figc.it/it/federazione/news/e-morto-giampiero-boniperti-gravina-ci-lascia-una-delle-figure-pi%C3%B9-rappresentative-del-calcio-italiano/|titolo=È morto Giampiero Boniperti. Gravina: "Ci lascia una delle figure più rappresentative del calcio italiano"|data=18 giugno 2021}}</ref>
Capocannoniere della [[Serie A 1947-1948]] oltreché elemento più rappresentativo del calcio nazionale nell'immediato post [[Tragedia di Superga|Superga]],<ref name="Chiesa">{{cita|Chiesa|p. 396}}.</ref> come giocatore ha successivamente fatto parte, assieme a [[John Charles]] e [[Omar Sívori]], del cosiddetto ''[[Trio Magico]]'', uno dei più prolifici reparti d'attacco ammirati nella [[Serie A|massima serie]] italiana. Nel 2004 è stato inserito nella [[FIFA 100]], la lista dei 125 migliori calciatori all'epoca viventi, stilata in occasione del centenario della [[Fédération Internationale de Football Association|FIFA]]. Nel 2012 è entrato a far parte della [[Hall of Fame del calcio italiano]] tra i dirigenti.<ref>{{cita web|url=http://www.settoretecnico.figc.it/news.aspx?c=48&sc=&ssc=&n=2513|titolo=Consegnati a Firenze i riconoscimenti della 'Hall of Fame del calcio italiano'|data=13 dicembre 2012}}</ref>
Oltre l'attività dirigenziale sul fronte calcistico, in parallelo operò con successo anche nel campo dell'atletica attraverso la gestione della [[Sisport]], conferendo caratura internazionale a una polisportiva che, sotto il suo mandato, portò vari atleti all'[[medaglia olimpica|oro olimpico]].<ref name=FIDAL>«Per il suo contributo offerto all'atletica da presidente della [[Sisport]] [...] Inoltre per aver guidato alla conquista del [[Medaglia olimpica|titolo olimpico]] ben quattro atleti Sisport: [[Sara Simeoni]], [[Maurizio Damilano]], [[Pietro Mennea]] e [[Gabriella Dorio]]»; cfr. {{cita web|autore=Mario Tradardi|url=http://www.fidal.it/content/Varie-consegnato-il-premio-Aruga-a-Giampiero-Boniperti/89343|titolo=Varie: Consegnato il premio Aruga a Giampiero Boniperti|data=19 giugno 2008}}</ref>
Tra il 1994 e il 1999 ha ricoperto il ruolo di [[europarlamentare|deputato al Parlamento europeo]].
== Biografia ==
Suo figlio Giampaolo, dopo avere tentato dapprima la carriera di calciatore, con trascorsi nel settore giovanile della Juventus e poi nella prima squadra dei {{Calcio Toronto Blizzard|N}},<ref>{{cita news|autore=Marco Montanari|titolo=Anonimo canadese|pubblicazione=Guerin Sportivo|numero=nº 18 (335)|città=Bologna|editore=Conti Editore|data=29 aprile – 5 maggio 1981|p=61}}</ref><ref>{{cita web|autore=Vito Lamorte|url=http://calcio.fanpage.it/the-italians-alla-volta-del-canada-da-bettega-a-giovinco/|titolo=The Italians, alla volta del Canada da Bettega a Giovinco|data=20 gennaio 2015}}</ref> è stato in seguito dirigente del club bianconero;<ref>{{cita news|autore=Bruno Bernardi|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0923_01_1990_0281_0023_12656055/|titolo=La Juventus vuole scrivere un'altra storia|pubblicazione=La Stampa|data=1º dicembre 1990|p=21}}</ref> il figlio di quest'ultimo, Filippo, nipote di Giampiero, è diventato a sua volta calciatore con una carriera partita dal vivaio bianconero e poi spesa prettamente nelle serie minori italiane.<ref>{{cita web|autore=Dario Pelizzari|url=http://www.panorama.it/sport/calcio/beckham-figli-campioni-maldini-zidane-simeone-ince-maradona/|titolo=Figli di campioni: chi ce l'ha fatta, chi no|data=11 novembre 2014}}</ref>
Alle [[elezioni europee del 1994]] Boniperti, di professione geometra,<ref name=Bernardi>{{cita news|autore=Bruno Bernardi|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,1519_02_1971_0159_0009_21414704/|titolo=Boniperti presidente|pubblicazione=Stampa Sera|data=12 luglio 1971|p=9}}</ref> fu candidato ed eletto [[europarlamentare]], nelle liste di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]].<ref>{{cita news|autore=Gino Li Veli|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/25/un-partito-di-manager-vip-cosi-nacque.html|titolo=Un partito di manager e vip, così nacque l'armata torinese|pubblicazione=la Repubblica|data=25 gennaio 2004}}</ref> È rimasto in carica per tutta la durata della IV legislatura del [[Parlamento europeo]], fino al 1999.
È deceduto a 92 anni la notte del 18 giugno 2021 a Torino, a causa di un'[[insufficienza cardiaca]].<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/flash/2021/06/18/-morto-giampiero-boniperti-una-vita-per-la-juventus-_1a313e99-1ef0-4ec3-997c-9d92fda9752e.html|titolo=Morto Giampiero Boniperti, una vita per la Juventus|data=18 giugno 2021}}</ref> È sepolto nel cimitero di [[Chieri]].<ref>{{cita news|pubblicazione=Corriere di Chieri|data=2 luglio 2021|p=13}}</ref>
== Caratteristiche tecniche ==
{{citazione|Boniperti esige di riavere la palla per concludere e fare gol come gli piace sempre. Io sono un suo vecchio amico e me ne rammarico sinceramente. Secondo me converrebbe a lui e alla squadra che si limitasse ad impostare il gioco.|[[Gianni Brera]]<ref>{{cita|Bompiani}}.</ref>}}
Nato come [[Ala (calcio)|ala]] destra, emerse ben presto come [[centravanti]]<ref name="Prima">{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2017/settant-anni-fa--la--prima--di-boniperti-in-bianconero.php|titolo=Settant'anni fa, la "Prima" di Boniperti in bianconero|data=2 marzo 2017}}</ref> dotato di una notevole visione di gioco e senso della posizione,<ref name="Times">{{cita web|lingua=en|url=https://www.thetimes.co.uk/article/giampiero-boniperti-obituary-wdt0svvfg|titolo=Giampiero Boniperti obituary|data=23 giugno 2021}}</ref> di velocità nella corsa e potenza nel tiro,<ref name="Prima"/> con entrambi i piedi, nonché eccellendo sul gioco aereo:<ref name="Times"/> interpretò il ruolo per gran parte della carriera, mandato in porta dai compagni di squadra [[John Hansen|John]] e [[Karl Aage Hansen]], e [[Karl Aage Præst]].
Negli ultimi anni da calciatore, seguendo una parabola comune ad altri attaccanti, arretrò il suo raggio d'azione come [[mezzala]], divenendo uomo-[[Assist (calcio)|assist]] per [[John Charles]] e [[Omar Sívori]];<ref name="Garanzini">{{cita|Garanzini||Treccani_giampiero-boniperti_(Enciclopedia-dello-Sport)}}.</ref><ref>{{cita|Garzanti}}.</ref> una scelta avallata ''in primis'' dal giornalista [[Gianni Brera]], il quale colse tale occasione per coniare, per la prima volta nella [[lingua italiana]], il neologismo di «centro-campista» – inizialmente scritto col [[Tratto d'unione|trattino]] – poi affermatosi nell'uso comune.<ref>{{cita|Moretti|titolo=Quando Boniperti fece un passo indietro}}.</ref>
== Carriera ==
===
==== Club ====
===== Gli esordi nella Juventus e i primi successi =====
{{citazione|La Juve non è soltanto la squadra del mio cuore. È il mio cuore.|Giampiero Boniperti<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,39/articleid,0206_01_2004_0271_0039_1452562/|titolo=Boniperti: «Più che mai innamorato della mia Juve antipatica»|pubblicazione=La Stampa|autore=Roberto Beccantini|data=1º ottobre 2004|p=39}}</ref>}}
[[File:Juventus FC - Anni 1950 - Muccinelli, Boniperti e John Hansen.jpg|thumb|left|Boniperti tra [[Ermes Muccinelli]] (a sinistra) e [[John Hansen]] (a destra), il trio d'attacco della Juventus tra gli anni 40 e 50]]
Soprannominato dagli avversari "Marisa" (nomignolo affibbiatogli dal giocatore [[Benito Lorenzi]]<ref>{{cita news|autore=Mario Gherarducci|titolo=Io, Lorenzi, non ho mai perso il Veleno|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/dicembre/20/Lorenzi_non_mai_perso_Veleno_co_0_0012209414.shtml|pubblicazione=Corriere della Sera|data=20 dicembre 2000|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150621162300/http://archiviostorico.corriere.it/2000/dicembre/20/Lorenzi_non_mai_perso_Veleno_co_0_0012209414.shtml|citazione=[...] In nazionale affibbiò a Boniperti il soprannome di Marisa, che lo juventino non ha mai gradito. "Eravamo nello spogliatoio, Giampiero aveva appena vent'anni, era bellino, biondo, poco peloso, quasi efebico. Che fisico da Marisetta, gli dissi ridendo. Poi siamo diventati grandi amici"}}</ref>) per i suoi boccoli biondi,<ref>{{cita web|url=https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2007/07/giampiero-boniperti.html|titolo=Giampiero Boniperti|data=4 luglio 2011}}</ref> ha sempre legato il suo nome a quello della {{Calcio Juventus|N}}, nella quale mosse i primi passi da calciatore professionista nell'immediato [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]]. Dapprima, dal 1945 al 1946 militò nel Barengo, squadra del suo paese natale. Nell'ultimo anno si trasferì al Momo Novarese, squadra dilettantistica della provincia, dove rimase fino a settembre, mese in cui compì il grande salto in [[Serie A]] approdando alla Juventus;<ref>{{cita news|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=5506&p=2#page/2/mode/1up|titolo=Calciatori autorizzati a cambiare società|pubblicazione=Corriere dello Sport|data=4 settembre 1946|p=2|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140531174847/http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=5506&p=2#page/2/mode/1up|urlmorto=sì}}</ref> venne portato alla società piemontese da Egidio Perone, medico torinese e suo grande amico.<ref>{{cita news|autore=Pietro Benacchio|titolo=Così scoprii Boniperti|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0895_01_1990_0036_0054_25575260/|pubblicazione=La Stampa|data=13 febbraio 1990|p=7}}</ref>
Inizialmente aggregato alla [[squadra riserve]] del club zebrato,<ref name="Baldini">{{cita news|autore=Sergio Baldini|titolo=70 anni di mito|pubblicazione=Tuttosport|data=8 giugno 2017|p=15}}</ref> esordì in prima squadra sul finire del campionato [[Serie A 1946-1947|1946-1947]], debuttando il 2 marzo 1947 al [[Stadio Olimpico Grande Torino#Stadio Municipale (1933-1945) e Stadio Comunale (1945-2005)|Comunale]] di [[Torino]] nella ''[[Rivalità calcistica Juventus-Milan|classica]]'' persa 1-2 contro il {{Calcio Milan|N}}.<ref name="Prima" /> La prova incolore offerta lo riportò temporaneamente tra le riserve; tuttavia il profilarsi di una stagione senza più obiettivi convinse il tecnico juventino [[Renato Cesarini]] a guardare già alla successiva, sfruttando il finale di campionato per far accumulare esperienza agli elementi più giovani.<ref name="Baldini"/>
{{dx|[[File:Juventus Football Club 1949-50.jpg|thumb|Boniperti (accosciato, al centro) nella Juventus 1949-1950, di nuovo campione d'Italia dopo quindici anni]]}}
L'8 giugno seguente, sul campo del [[Stadio Luigi Ferraris|Ferraris]] di Genova, Boniperti ebbe così una nuova occasione e, alla seconda presenza ufficiale, quella che veniva ancora appellata come una «riservetta di qualità» mise a referto i suoi primi gol in maglia bianconera,<ref>{{cita news|autore=Luigi Cavallero|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1606_02_1947_0046_0004_22319719/|titolo=Juventus-Sampdoria 3-0|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=9 giugno 1947|p=4}}</ref> con una doppietta nel 3-0 alla {{Calcio Sampdoria|N}}.<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/juve/it/news/boniperti_gol_primi_due_onthis_day|titolo=I primi due gol (su 179) di Boniperti|data=8 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150120151115/http://www.juventus.com/juve/it/news/boniperti_gol_primi_due_onthis_day}}</ref> Stavolta il giovane calciatore si mise subito in luce, segnando 5 reti in 6 partite di quel suo primo torneo.<ref name="Baldini"/> Conquistato immediatamente un posto nell{{'}}''undici'' titolare, l'anno dopo non saltò alcuna partita e, schierato da Cesarini stabilmente nel ruolo di [[centravanti]],<ref name="Baldini"/> fu [[capocannoniere]] della massima serie con 27 gol, a vent'anni ancora da compiere,<ref name="Prima" /> davanti ai granata [[Valentino Mazzola]] e [[Guglielmo Gabetto]].<ref name="Baldini"/>
Nonostante la fedele militanza in maglia bianconera, in questi anni per un'unica partita Boniperti vestì eccezionalmente la casacca granata degli storici rivali cittadini, il {{Calcio Torino|N}}: ciò avvenne il 26 maggio 1949 quando, per rendere omaggio alla squadra del ''[[Grande Torino]]'' perita poche settimane prima nella [[tragedia di Superga]], venne organizzata un'[[amichevole]] a scopo benefico volta ad aiutare le famiglie delle vittime; nell'occasione una selezione dei migliori giocatori della Serie A dell'epoca, riuniti sotto il nome di ''Torino "Simbolo"'', scese in campo contro gli argentini del {{Calcio River Plate|N}} in una sfida chiusasi in parità sul 2-2.<ref>{{cita web|url=http://www.toro.it/press/view/3595|titolo=26 maggio 1949: Torino "Simbolo"-River Plate 2-2|autore=Andrea Piva|data=26 maggio 2013|urlarchivio=https://archive.is/20131004152142/http://www.toro.it/press/view/3595|citazione=Per quell'occasione, per rendere omaggio a quella che era stata la più forte squadra di tutti i tempi, [indossò] la maglia granata, tra gli altri, anche [...] il giocatore simbolo di tutti i tempi della Juventus: Giampiero Boniperti. [...] Tanto aveva fatto il Grande Torino per tutta la Nazione, che anche uno dei più acerrimi rivali, come era Boniperti, rese omaggio a quella squadra|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:1954–55 Serie A - Juventus v Sampdoria - Goal-scoring opportunity for Boniperti.jpg|thumb|left|Un gol di Boniperti contro la {{Calcio Sampdoria|N}} nel campionato 1954-1955]]
Al di là di questo episodio, Boniperti divenne ben presto una ''bandiera'' della Juventus, conquistando con ''Madama'' lo [[Scudetto (sport)|scudetto]] nel campionato [[Serie A 1949-1950|1949-1950]] – mettendo fine a un digiuno tricolore che in casa bianconera perdurava da tre lustri – e, soprattutto, continuando a segnare con una media impressionante: raggiunse infatti il traguardo delle 100 reti in Serie A prima di compiere ventiquattro anni. Nel corso della stagione [[Serie A 1951-1952|1951-1952]] fece suo il secondo titolo italiano; tuttavia, da qui in avanti, l'emergere di competitive rivali, come l'{{Calcio Inter|N}} di [[Lennart Skoglund|Skoglund]] e Lorenzi, il Milan del [[Gre-No-Li]] e la {{Calcio Fiorentina|N}} di [[Fulvio Bernardini|Bernardini]], portò alla fine del vittorioso ciclo bianconero dei primi anni 50.
===== Dal ''Trio Magico'' al ritiro =====
{{vedi anche|Trio Magico}}
[[File:Juventus, Trio Magico, 1957-58.jpg|thumb|Boniperti lascia il campo insieme ai compagni d'attacco [[Omar Sívori]] (a sinistra) e [[John Charles]] (a destra), il cosiddetto ''[[Trio Magico]]'' bianconero tra gli anni 50 e 60]]
Dopo sei anni trascorsi senza successi, nella stagione [[Serie A 1957-1958|1957-1958]] Boniperti poté riconquistare il tricolore – il decimo per la società bianconera, che da questo momento sarà la prima a potersi fregiare della cosiddetta "[[Stella (calcio)|stella]]" – grazie a una rinnovata Juventus, nel frattempo ricostruita dall'opera di [[Umberto Agnelli]]. Boniperti contribuì alla rinascita bianconera ricoprendo quel ruolo di [[mezzala]] in cui già da qualche anno brillava, mettendo così al servizio della squadra le sue eccellenti doti tecniche e di visione di gioco e andando a formare un temibile tridente d'attacco con i due neoacquisti estivi della Juventus, il gallese [[John Charles]] e l'italo-argentino [[Omar Sívori]]: era nato il famoso ''Trio Magico''.
Seguirono presto il quarto ([[Serie A 1959-1960|1959-1960]]) e il quinto scudetto ([[Serie A 1960-1961|1960-1961]]), in quella che è ricordata come una delle squadre più forti di tutti i tempi. Proprio dopo questi trionfi, nel 1961 Boniperti diede l'addio al calcio, ritirandosi all'età di 33 anni pur essendo ancora in buone condizioni fisiche;<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0080_02_1961_0139_0006_17641293/|titolo=Boniperti non gioca più|autore=Paolo Bertoldi|pubblicazione=Stampa Sera|data=12-13 giugno 1961|p=6}}</ref> la sua ultima partita, il 10 giugno, fu quella contro l'Inter dei ragazzi, schierata per protesta dal presidente [[Angelo Moratti]], nel famoso 9-1 in cui esordì [[Sandro Mazzola]].
[[File:Serie A 1959-1960 - Giampiero Boniperti.jpg|thumb|left|Boniperti festeggia la vittoria del campionato italiano [[Serie A 1959-1960|1959-1960]] salutando i tifosi juventini]]
Boniperti è riconosciuto dalla Juventus come il calciatore più rappresentativo nella storia della società;<ref name="Presidentissimo"/><ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_868A8C92AE8443EEAB598DC5A4478E28.asp|titolo=La Juventus festeggia Boniperti|data=4 luglio 2008|urlarchivio=https://archive.is/20080707080343/http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_868A8C92AE8443EEAB598DC5A4478E28.asp|urlmorto=sì}}</ref> fino al 30 ottobre 2010 ha detenuto il record di gol in Serie A con la maglia bianconera con 178 reti (superato poi solo da [[Alessandro Del Piero]]),<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-ora/Atri_sport/Piero-record-179-gol-Juve/30-10-2010/2-A_000138858.shtml|titolo=Del Piero record, 179º gol nella Juve|data=30 ottobre 2010|accesso=4 ottobre 2013|dataarchivio=9 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131009144619/http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-ora/Atri_sport/Piero-record-179-gol-Juve/30-10-2010/2-A_000138858.shtml|urlmorto=sì}}</ref> mentre sino al 5 febbraio dello stesso anno ha conservato il primato di presenze in massima serie, 445 (superato ancora una volta da Del Piero).<ref>{{cita web|autore=Thomas Bertacchini|url=http://www.tuttojuve.com/primo-piano/le-444-presenze-di-del-piero-e-il-peso-della-maglia-bianconera-15869|titolo=Le 444 presenze di Del Piero e il "peso" della maglia bianconera|data=6 febbraio 2010}}</ref> In maglia bianconera ha collezionato 469 presenze (443 in A, 13 in [[Coppa Italia]], 9 in [[Coppe calcistiche europee|Europa]] e 4 in [[Copa Rio|Coppa Rio]]), realizzando un totale di 188 reti (178 in A, 1 in Coppa Italia, 3 in Europa e 6 in Coppa Rio).
==== Nazionale ====
Giocò per la prima volta in [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale A]] il 9 novembre 1947, sotto la guida di [[Vittorio Pozzo]], chiamato a sostituire il centrattacco granata [[Guglielmo Gabetto]] nella sconfitta per 5-1 contro l'{{NazNB|CA|AUT|M}}. Ritrovò l'azzurro dopo due anni, il 22 maggio 1949, poche settimane dopo la [[tragedia di Superga]] in cui perì il ''[[Grande Torino]]''; alla seconda partita ufficiale, ancora contro gli austriaci, a Firenze, segnò il suo primo gol in nazionale.<ref name="Chiesa" />
[[File:Italy v Egypt (Milan, 1954) - Giampiero Boniperti.jpg|thumb|Boniperti in sforbiciata con la [[maglia azzurra]] a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]], contro l'{{NazNB|CA|EGY|M}}, durante le qualificazioni al {{WC|1954}}]]
Con la [[maglia azzurra]] non raccolse successi, anche per via dell'impoverimento tecnico che colpì il calcio italiano all'indomani della sciagura di Superga e che si protrarrà per tutto il successivo decennio: in tale contesto, nonostante l'ancora giovane età, Boniperti divenne giocoforza uno dei punti fermi su cui rifondare una nazionale orfana del "blocco granata".<ref name="Chiesa" />
Partecipò alle sfortunate avventure al {{WC|1950}} in Brasile e al {{WC|1954}} in Svizzera, in quest'ultimo caso da [[Capitano (calcio)|capitano]] azzurro – lo era diventato dal 1952, appena ventiquattrenne – e realizzando anche una rete, nella sconfitta 2-1 a [[Losanna]] contro i padroni di casa;<ref>{{cita news|autore=Vittorio Pozzo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0053_01_1954_0144_0005_14432390/|titolo=La Svizzera ha battuto l'Italia in un'emozionante partita: 2 a 1|pubblicazione=La Nuova Stampa|data=18 giugno 1954|p=5}}</ref> nel 1958, invece, l'Italia non riuscì neanche a qualificarsi alla fase finale. Collezionò 38 presenze in azzurro con 8 gol – oltre a una presenza e 2 reti con la [[Nazionale B di calcio dell'Italia|nazionale B]], nel 1950 –, prima di ritirarsi dalla nazionale nel 1960.
[[File:Nazionale di calcio dell'Italia - Giampiero Boniperti + Lajos Czeizler.jpg|thumb|left|Boniperti (a sinistra) nel 1954, capitano della nazionale italiana, a quattrocchi con il commissario tecnico [[Lajos Czeizler]] durante un allenamento]]
È l'unico calciatore ad aver segnato un gol in azzurro in tre decenni differenti, dagli anni 40 agli anni 60. Prese inoltre parte, unico italiano invitato, alla prestigiosa sfida tra {{NazNB|CA|ENG|M}} e Resto d'Europa giocata il 21 ottobre 1953 al [[Wembley Stadium (1923)|Wembley Stadium]] di Londra, in cui si mise in mostra nelle file dei «continentali» realizzando una doppietta nel 4-4 finale.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1596_02_1953_0247_0005_22057760/|titolo=Boniperti ha entusiasmato a Londra|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=Vittorio Pozzo|data=22 ottobre 1953|p=5}}</ref>
=== Dirigente ===
==== Juventus ====
Poco dopo il suo ritiro dall'attività agonistica, Boniperti fu subito chiamato dalla [[Agnelli (famiglia)|famiglia Agnelli]] a ricoprire un ruolo dirigenziale all'interno della società juventina, come [[amministratore delegato]] durante la presidenza di [[Vittore Catella]].<ref name=Bernardi/> Successivamente il [[Consiglio di amministrazione (ordinamento italiano)|consiglio di amministrazione]] del club lo nominò all'unanimità presidente,<ref name=Bernardi/> carica mantenuta dal 1971 al 1990; sul piano operativo fu inizialmente affiancato dall'esperto ''general manager'' [[Italo Allodi]], poi dal 1973 Boniperti assunse di fatto l'intero comando del club.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,17/articleid,1300_02_1990_0034_0017_18947422/|titolo=Il signore dei trionfi sapeva vincere così|pubblicazione=Stampa Sera|data=6 febbraio 1990|p=17}}</ref><ref name="Sottosanti">{{cita web|url=http://www.ju29ro.com/tutto-juve/4653-un-po-di-storia-bianconera.html|titolo=Un po' di storia bianconera|autore=Massimo Sottosanti|data=26 gennaio 2013}}</ref>
[[File:1972–73 European Cup - Újpesti Dózsa v Juventus - Boniperti among Juve's fans at Turin Airport.jpg|thumb|Boniperti, presidente juventino, festeggiato nel 1973 dai tifosi all'[[aeroporto di Torino-Caselle]], al ritorno della squadra dalla trasferta di Budapest che valse l'accesso alle semifinali di [[Coppa dei Campioni 1972-1973|Coppa dei Campioni]]]]
In questa fase si ritrovò ad affrontare anche – in senso più ampio – la crisi di risultati del calcio italiano negli anni 70,<ref>Crisi originata dal divieto verso il tesseramento di giocatori di nazionalità diversa da quella italiana, nonché di allenatori che svolgevano l'attività sportiva fuori dal territorio nazionale, imposto dalla [[Lega Nazionale Professionisti]] (LNP) su iniziativa del presidente federale [[Giuseppe Pasquale]] dopo l'insuccesso della [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale]] al {{WC|1966}} (e ulteriormente aggravata dall'emersione del [[Scandalo italiano del calcioscommesse del 1980|primo scandalo del calcioscommesse]] quattordici anni più tardi); bando a cui la società bianconera si era opposta in quanto «determinava una condizione sfavorevole per il calcio italiano nelle competizioni internazionali», cfr. {{cita|Passerin d'Entrevès}}.</ref> soprattutto a livello internazionale.<ref>Il campionato italiano di Serie A andò incontro a un lento declino fino a scendere, nella stagione 1981-1982, al dodicesimo posto nel [[coefficiente UEFA|''ranking'' UEFA]], dietro a campionati ritenuti dall'opinione pubblica come «inferiori» o «sconosciuti» come quelli di [[Pro League|Belgio]], [[Vysšaja Liga|Unione Sovietica]], [[DDR-Oberliga|Germania Est]] e [[I. liga (Cecoslovacchia)|Cecoslovacchia]], cfr. {{cita web|autore=Antonio Bomba|url=http://www.tifosobilanciato.it/2014/04/24/la-storia-ufficiale-e-non-del-ranking-uefa-gli-anni-80/|titolo=La storia (ufficiale e non) del Ranking UEFA: gli {{sic|anni '80}}|data=24 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150410105417/http://www.tifosobilanciato.it/2014/04/24/la-storia-ufficiale-e-non-del-ranking-uefa-gli-anni-80/|urlmorto=sì}}</ref> Per ribaltare la situazione, Boniperti elaborò un progetto a [[Orizzonte temporale#Lungo periodo|lungo termine]] gestito con rinnovati criteri industriali,<ref name="Garanzini" /> caratterizzato dall'introduzione e successiva applicazione della ''[[zona mista]]'', schema tattico che coniugava efficacemente i concetti del [[calcio totale]] olandese con il classico [[Catenaccio (calcio)|catenaccio]] italico; dal graduale inserimento in prima squadra di giovani calciatori cresciuti nel [[Juventus Football Club#Settore giovanile|settore giovanile]] juventino, quali [[Giuseppe Furino]], [[Roberto Bettega]] e [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]], assieme all'arruolamento di alcune delle migliori promesse provenienti da altri club di Serie A, quali [[Gaetano Scirea]], [[Antonio Cabrini]], [[Claudio Gentile]], [[Marco Tardelli]] e [[Franco Causio]], e dalla ferrea disciplina [[Colori e simboli della Juventus Football Club#Stile Juventus|anche d'immagine]] imposta alla squadra, basata su quella richiesta durante l'attività agonistica.
Ciò diede inizio al periodo di successi più duraturo nella storia del calcio italiano,<ref>{{Cita|Tavella, Ossola|p. 477}}.</ref> principalmente sotto la guida decennale di [[Giovanni Trapattoni]] (1976-1986),<ref>{{cita news|autore=Bruno Colombero|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0729_01_1994_0064_0053_10000873/|titolo=Cicli d'oro firmati da grandi campioni|pubblicazione=La Stampa|p=5|data=6 marzo 1994}}</ref> che arricchirà considerevolmente il palmarès del club: nove scudetti, due Coppe Italia, una [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppa Intercontinentale]], una [[UEFA Champions League|Coppa dei Campioni]], una [[Coppa delle Coppe UEFA]], una [[Supercoppa UEFA]] e una [[Coppa UEFA]] – quest'ultima, nel 1977, la prima affermazione [[Competizioni UEFA per club|confederale]] della squadra piemontese –,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,20/articleid,0894_01_1990_0030_0020_25567450/|titolo=La carriera di un vincitore|pubblicazione=La Stampa|data=6 febbraio 1990|p=20}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/luglio/04/Boniperti_anni_gol_silenzi_misteri_co_9_080704051.shtml|titolo=Boniperti, 80 anni di gol, silenzi e misteri|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Fabio Monti|data=4 luglio 2008|p=55|urlarchivio=https://archive.is/20150830221203/http://archiviostorico.corriere.it/2008/luglio/04/Boniperti_anni_gol_silenzi_misteri_co_9_080704051.shtml|urlmorto=sì}}</ref> facendo al contempo di Boniperti il dirigente più titolato nell'intera storia del calcio nazionale.<ref>{{cita web|url=http://blog.guerinsportivo.it/calcio/2015/10/10/bandiere-al-vento-giampiero-boniperti|titolo=Bandiere al vento / Giampiero Boniperti|data=10 ottobre 2015|citazione=Giampiero Boniperti è quindi senza dubbio il dirigente più titolato nella storia del calcio tricolore. La sua ricchissima bacheca, rinvigorita nell'arco di decenni, è semplicemente invidiabile e difficilmente eguagliabile|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160205064810/http://blog.guerinsportivo.it/calcio/2015/10/10/bandiere-al-vento-giampiero-boniperti|urlmorto=sì}}</ref> Un ciclo di trionfi, questo, che aprirà un lungo periodo aureo al campionato di Serie A – a partire dalla cosiddetta «riapertura delle frontiere», con il ritorno al tesseramento di giocatori provenienti dai campionati esteri, a partire dalla stagione [[Serie A 1980-1981|1980-1981]], e la successiva vittoria della rappresentativa italiana al {{WC|1982}} –, durato sino alla fine del II millennio.<ref>{{cita pubblicazione|curatore=Centro Studi e Ricerche Settore Tecnico FIGC|url=http://www.settoretecnico.figc.it/notiziario.aspx?c=8&sc=&ssc=&n=33|titolo=Lo stato di salute nel calcio italiano|rivista=Notiziario del Settore Tecnico|numero=4|pp=39–42|editore=Federazione Italiana Giuoco Calcio|formato=PDF|anno=2002|mese=luglio/agosto|città=Firenze}}</ref>
[[File:Juventus FC - 1981 - Boniperti, Trapattoni, Zoff.jpg|thumb|left|Da sinistra: Boniperti nel 1981, insieme al tecnico [[Giovanni Trapattoni]] e al portiere [[Dino Zoff]], durante una puntata della ''[[La Domenica Sportiva|Domenica Sportiva]]'' celebrativa del 19º scudetto juventino]]
Dopo un quindicennio di successi con la Juventus, dalla seconda metà degli anni 80 la presidenza Boniperti cominciò a patire il logorio del tempo, dentro e fuori dal campo, sia per una maggiore influenza esercitata dalla Fiat all'interno delle dinamiche del club sia per i sopraggiunti cambiamenti manageriali a cui stava andando incontro il mondo del calcio.<ref>{{cita news|autore=Marco E. Ansaldo|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/03/23/cosi-boniperti-comincia-perdere-un-po-di.html|titolo=Così Boniperti comincia a perdere un po' di libertà|pubblicazione=la Repubblica|data=23 marzo 1989}}</ref> Nel febbraio del 1990, dopo diciannove anni, Boniperti rassegnò le dimissioni da presidente bianconero,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0894_01_1990_0030_0019_25400256/|titolo=Boniperti, addio Juventus dopo 44 anni|pubblicazione=La Stampa|autore=Bruno Perucca|data=6 febbraio 1990|p=19}}</ref> venendo sostituito da [[Vittorio Caissotti di Chiusano]].
==== Sisport ====
Contemporaneamente al calcio, dal 1977<ref name="Sisport">{{cita web|url=https://www.sisport.life/it/news/sisportnews/Pages/Un-ricordo-di-Giampiero-Boniperti.aspx|titolo=In memoria di Giampiero Boniperti: per quasi quarant'anni protagonista della vita della Sisport|data=18 giugno 2021}}</ref> gli Agnelli gli affidarono con successo anche la gestione della [[Sisport]], la società polisportiva del [[Gruppo Fiat]].<ref>{{cita web|url=http://www.fidal.it/content/L%E2%80%99atletica-italiana-ricorda-Giampiero-Boniperti/133840|titolo=L'atletica italiana ricorda Giampiero Boniperti|data=18 giugno 2021}}</ref>
[[File:Sisport Fiat (1978) - Alberani, Pollo, Ragosa, Boniperti.jpg|thumb|Boniperti (primo da destra) nel 1978, amministratore della Sisport, e l'ingegnere Pollo (secondo da sinistra), direttore di Fiat Ricambi, premiano i pallanuotisti [[Alberto Alberani]] (primo da sinistra) e [[Paolo Ragosa]] (secondo da destra) della {{Pallanuoto FIAT Torino|N}}, reduci dal [[Pallanuoto ai campionati mondiali di nuoto 1978 - Torneo maschile|titolo mondiale]] con la [[Nazionale di pallanuoto maschile dell'Italia|nazionale italiana]]]]
Dapprima come [[amministratore delegato]]<ref name="Sisport"/> e poi dal novembre 1990 come presidente,<ref>{{cita news|autore=Maurizio Crosetti|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/05/16/una-strana-nostalgia-di-boniperti.html|titolo=Una strana nostalgia di Boniperti|pubblicazione=la Repubblica|data=16 maggio 1991}}</ref> in quegli anni Boniperti portò la Sisport ai vertici nazionali e internazionali<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0475_01_1999_0050_0045_22629632/|titolo=C'era una volta la Serie A|pubblicazione=La Stampa|autore=Claudio Giacchino|data=21 febbraio 1999|p=33}}</ref> grazie ad atleti quali [[Maurizio Damilano]], [[Gabriella Dorio]], [[Pietro Mennea]] e [[Sara Simeoni]], tutti campioni olimpici;<ref name=FIDAL/> tra i maggiori traguardi, fu la prima e tuttora unica società italiana a vincere la [[Coppa dei Campioni per club di atletica leggera|Coppa Europa per club di atletica leggera]] sia a livello maschile sia femminile.<ref>{{cita web|url=https://www.fidal.it/content/Varie-consegnato-il-premio-Aruga-a-Giampiero-Boniperti/89343|titolo=Varie: consegnato il premio Aruga a Giampiero Boniperti|data=19 giugno 2008}}</ref>
Manterrà la presidenza della Sisport fino al 2014.<ref name="Sisport"/>
==== La nazionale e i ritorni in bianconero ====
Una volta lasciata la Juventus, dopo poche settimane venne nominato dal presidente della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]], [[Antonio Matarrese]], capo delegazione della nazionale in vista dell'imminente {{WC|1990}},<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,17/articleid,0896_01_1990_0046_0017_25577962/|titolo=Boniperti in maglia azzurra|pubblicazione=La Stampa|autore=Massimo Gramellini|data=24 febbraio 1990|p=17}}</ref> chiuso dagli azzurri al terzo posto.
L'anno successivo la famiglia Agnelli, rimasta scottata dalla breve e fallimentare gestione [[Luca Cordero di Montezemolo|Montezemolo]],<ref name="Sottosanti" /> lo richiamò a Torino dove andò ad assumere, per la seconda volta nella sua carriera juventina, l'incarico di amministratore delegato con pieni poteri,<ref>{{cita news|autore=Marco Ansaldo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,31/articleid,0871_01_1991_0140_0031_12181418/|titolo=Boniperti al comando|pubblicazione=La Stampa|data=27 giugno 1991|p=31}}</ref><ref>{{cita news|autore=Bruno Perucca|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0871_01_1991_0141_0030_12183016/|titolo=Siamo più di 15 milioni con la voglia di rivincite|pubblicazione=La Stampa|data=28 giugno 1991|p=33}}</ref> ruolo che mantenne per il successivo triennio; in questo periodo la squadra bianconera, pur non raggiungendo i fasti del primo ciclo Boniperti dietro alla scrivania,<ref name="Ansaldo">{{cita news|autore=Marco Ansaldo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,0736_01_1994_0116_0027_17677045/|titolo=Boni & Trap, questa volta non si torna|pubblicazione=La Stampa|data=30 aprile 1994|p=27}}</ref> centrò la vittoria della terza Coppa UEFA della sua storia, la seconda sotto il mandato dell'ex capitano e presidente.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,0787_01_1993_0137_0027_11100499/|titolo=Cin Cin Juve|pubblicazione=La Stampa|autore=Bruno Bernardi|data=20 maggio 1993|p=27}}</ref> Lasciò definitivamente ogni mansione operativa in seno alla Juventus al termine della stagione 1993-1994,<ref name="Ansaldo"/> vedendosi ormai preclusi spazi di manovra a fronte del contemporaneo riassetto societario che, fin dal febbraio precedente, aveva portato ai vertici societari [[Umberto Agnelli]] e [[Roberto Bettega]].<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/02/17/bettega-prende-tutto-il-potere.html|titolo=Bettega prende tutto il potere|pubblicazione=la Repubblica|data=17 febbraio 1994}}</ref>
Nell'estate del 2006, dopo il coinvolgimento della Juventus nello scandalo ''[[Calciopoli]]'', Boniperti venne richiamato dalla famiglia Agnelli per seguire l'opera di ricostruzione della società; da allora e fino alla morte ricoprì, assieme a [[Franzo Grande Stevens]], la carica di presidente onorario del club.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/sport/calcio/cda-juve/cda-juve/cda-juve.html|titolo=Juve, ecco il nuovo vertice. Dentro Tardelli e Montali|data=14 giugno 2006}}</ref>
== Statistiche ==
=== Presenze e reti nei club ===
{|
|-
!rowspan="2"|Stagione
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!Reti
|-
| [[Juventus Football Club 1946-1947|1946-1947]] || rowspan="15" | {{Bandiera|ITA}}
|-
| [[Juventus Football Club 1947-1948|1947-1948]] || [[Serie A 1947-1948|A]] || 40 || 27 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 40 || 27
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=== Cronologia presenze e reti in nazionale ===
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== Palmarès ==
[[File:
[[File:Juventus FC 1984-10-26 Giampiero Boniperti - Coppa Campioni d'Italia.jpg|thumb|Boniperti (a sinistra), [[Presidenti della Juventus Football Club|presidente]] juventino, riceve la [[Coppa Campioni d'Italia]] per l'edizione 1983-1984.]]
=== Club ===
* {{Calciopalm|Campionato italiano|5}}
:Juventus: [[Serie A 1949-1950|1949-1950]], [[Serie A 1951-1952|1951-1952]], [[Serie A 1957-1958|1957-1958]], [[Serie A 1959-1960|1959-1960]], [[Serie A 1960-1961|1960-1961]]
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:Juventus: [[Coppa Italia 1958-1959|1958-1959]], [[Coppa Italia 1959-1960|1959-1960]]
* [[Cannonieri del campionato italiano di calcio|Capocannoniere]] della [[Serie A]]: 1
:[[Serie A 1947-1948|1947-1948]] <small>(27 gol)</small>
* Capocannoniere del [[Torneo Internazionale dei Club Campioni]]: 1
:[[Torneo Internazionale dei Club Campioni 1951|1951]] <small>(6 gol)</small>
* Capocannoniere della [[Coppa Latina]]: 1
:[[Coppa Latina 1952|1952]] <small>(3 gol)</small>
* Inserito nella [[FIFA 100]]
:2004
* Premio Dirigente Aruga<ref name=FIDAL/>
:2008
* Inserito nella [[Hall of fame del calcio italiano]] nella categoria ''Dirigente italiano''
:2012
* Excellence Guirlande d’Honneur [[Fédération internationale cinéma et télévision sportifs|FICTS]]<ref>{{Cita web|url=https://www.sportmoviestv.com/2021/06/18/estremo-omaggio-della-ficts-a-giampiero-boniperti/|titolo=Estremo omaggio della FICTS a Giampiero Boniperti|editore=Fédération Internationale Cinéma Télévision Sportifs|data=18 giugno 2021}}</ref>
:2012
* Premio CONI alla carriera sportiva<ref name=CONI/>
:2013
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
| immagine = Grande ufficiale OMRI BAR.svg
| nome_onorificenza =
| collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica
| motivazione = Di iniziativa del presidente della repubblica<ref>{{DecoratoQuirinale}}</ref>
| data = 1991
}}
{{Onorificenze
| immagine = Commendatore OMRI BAR.svg
| nome_onorificenza = Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana
| collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica italiana
| motivazione = Di iniziativa della presidenza del consiglio dei ministri<ref>{{DecoratoQuirinale|id=296416}}</ref>
| data = 1975
}}
{{Onorificenze
| immagine = 680px ribbon bar of Italian Sports (pre-2015) and Technical Merit gold award.svg
| nome_onorificenza = Stella d’oro dirigenti al merito sportivo
| collegamento_onorificenza = Stella al merito sportivo
| motivazione = Unità proponenti F.S.N: FIGC (brevetto 741)<ref>{{DecoratoCONI}}</ref>
| data = 1983
}}
== Opere ==
* {{cita libro|altri=con Enrica Speroni, prefazione di Candido Cannavò|titolo=Una vita a testa alta: cinquant'anni sempre e solo per la Juventus|città=Milano|editore=Rizzoli|anno=2003|isbn=88-17-10685-2}}
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Enciclopedia dello Sport|editore=Garzanti|città=Milano|anno=2002|cid=Garzanti}}
* {{cita libro|titolo=Storia critica del calcio italiano|editore=Bompiani|città=Milano|anno=1975|cid=Bompiani}}
* {{cita pubblicazione|autore=Carlo F. Chiesa|titolo=La grande storia del calcio italiano|volume=25ª puntata|editore=Guerin Sportivo|data=2014|città=Bologna|cid=Chiesa|isbn=no}}
* {{Treccani|giampiero-boniperti_(Enciclopedia-dello-Sport)|BONIPERTI, Giampiero|autore=Gigi Garanzini|anno=2002}}
* {{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=J14dAgAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|autore=Claudio Moretti|titolo=1001 storie e curiosità sulla grande Juventus che dovresti conoscere|editore=Newton Compton|anno=2013|città=Roma|isbn=978-88-541-6172-6|cid=Moretti}}
* {{cita testo|curatore=Ludovico Passerin d'Entrevès|conferenza=Il lunedì si parlava di calcio. Agnelli-Juventus: 90 anni di passione bianconera|editore=J-Museum (Juventus Football Club S.p.A.)|città=Torino|data=15 maggio 2013|cid=Passerin d'Entrevès}}
* {{Cita libro|autore1=Renato Tavella|autore2=Franco Ossola|titolo=Cento anni di calcio italiano: il racconto appassionante di un secolo de storia italiana: i campioni, le sfide, i momenti memorabili che hanno reso grande lo sport nazionale|url=https://archive.org/details/isbn_9788881837854|editore=Newton & Compton|città=Roma|anno=1997|ISBN13=97-88-88-183785-4|cid=Tavella, Ossola}}
== Voci correlate ==
* [[Capitani della nazionale di calcio dell'Italia]]
* [[Classifica dei marcatori della Serie A]]
* [[Classifica di presenze in Serie A]]
* [[Europarlamentari dell'Italia della IV legislatura]]
* [[FIFA 100]]
* [[Presidenti della Juventus Football Club]]
* [[Trio Magico]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{FIGC}}
* {{cita web|url=http://www.juworld.net/giocatori-scheda.asp?IDGiocatore=322|titolo=Boniperti, Giampiero}}
* {{cita web|url=http://www.myjuve.it/giocatori-juventus/giampiero-boniperti-5.aspx|titolo=Giampiero Boniperti}}
{{Italia maschile calcio Coppa Internazionale 1948-1953}}
{{Italia maschile calcio mondiale 1950}}
{{Italia maschile calcio olimpiadi 1952}}
{{Italia maschile calcio mondiale 1954}}
{{Italia maschile calcio Coppa Internazionale 1955-1960}}
{{Capocannonieri della Serie A}}
{{Juventus F.C. presidenti}}
{{Hall of Fame del calcio italiano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|calcio|politica}}
[[Categoria:Calciatori della
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