Politica: differenze tra le versioni
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[[File:Camera dei deputati Aula Palazzo Montecitorio Roma.jpg|thumb|Il [[Parlamento italiano]] riunito in Seduta Comune presso gli uffici della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei Deputati]] in occasione del giuramento di [[Sergio Mattarella]], 12º [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]]]]
Il termine '''politica''' viene utilizzato in riferimento all'attività e alle modalità di [[governo]], o anche nel lessico politico alla cosiddetta attività di [[Opposizione (politica)|opposizione]]; può riferirsi a [[Stato|Stati]], [[Confederazione di Stati|confederazioni]] e [[Organizzazione internazionale|organizzazioni intergovernative]], oppure a entità locali e territoriali più circoscritte, come [[regione amministrativa|regioni]] e [[comune|comuni]]: in questi ultimi casi l'azione di governo è detta più propriamente [[amministrazione locale]].<ref>{{Treccani|politica|polìtica|v=sì|lingua=it-IT|accesso=2022-04-18}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/politica.shtml|titolo=Politica: Definizione e significato di politica - Dizionario italiano|editore=[[Corriere della Sera]]|accesso=18 aprile 2022}}</ref>
==
Dal [[Lingua greca antica|greco antico]] ''politikḗ'' ("che attiene alla ''[[polis|pόlis]]''", la [[città]]-[[Stato]]), con sottinteso ''téchnē'' ("[[arte]]" o "[[tecnica]]"); per estensione: "arte che attiene alla città-Stato",<ref>{{cita web |url = http://www.etimo.it/?term=politica |titolo = Politica |opera = Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana |autore = [[Ottorino Pianigiani]]|accesso=24 gennaio 2024}}</ref><ref>{{cita web |url = http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=politica |titolo = Politica |opera = Grande Dizionario di Italiano |editore = [[Garzanti Linguistica]]|accesso=24 gennaio 2024}}</ref><ref>{{Treccani|politica_(Sinonimi-e-Contrari)|Politica|v=sì|accesso=2024-01-24}}</ref> talvolta parafrasato in "tecnica di governo (della [[Società (sociologia)|società]])". Dalla stessa radice ({{lang|grc|πόλις}}, ''pόlis'', "città-Stato") derivano anche il sostantivo ''polī́tēs'' ({{lang|grc|πολίτης, "[[cittadino]]"}}) e l'aggettivo ''polītikós'' ({{lang|grc|πολιτικός}}, "[[politico]]").<ref>{{Treccani|politica_(Dizionario-di-filosofia)||anno=2009|accesso=2024-01-24}}</ref>
== Storia ==
=== Mondo antico ===
Secondo l'antica definizione cinese la politica è ''l'arte di governare,'' mentre in Grecia tra le varie definizioni spicca quella di [[Pericle]] per cui la politica è «l'arte di vivere assieme». [[Socrate]] identificò quattro forme di governo con le relative degenerazioni:<ref>Aristotele, ''[[Politica (Aristotele)|Politica]]'', libri III, IV, V e VI.</ref><ref>{{Cita web|url=https://allegati.simone.it/paginesaggio/vs145.pdf|titolo=La riflessione politica nella Grecia antica|accesso=24 gennaio 2024}}</ref>
* [[Politeia]]: (o [[repubblica]]) simile alla [[democrazia]] odierna nel significato, sfociava sempre nella [[demagogia]] (o [[mwod:ochlocracy|oclocazia]] o [[populismo]]) il governo in cui a comandare è la massa, che dà sfogo ai propri desideri, ma non conosce l'arte del comandare per via del loro stretto legame al [[Iperuranio|mondo sensibile]].<ref>{{Treccani|politeia|politeia|accesso=2022-04-18}}</ref>
* [[Oligarchia]]: dal greco Oligoi (pochi) era una forma di governo in cui un piccolo numero di individui in combutta tra loro, attraverso ricchezza o paura, ottenevano una posizione di comando al vertice.<ref>{{Treccani|oligarchia|oligarchia|lingua=it-IT|accesso=2022-04-18}}</ref>
Non da confondere con: [[aristocrazia]] (governo dei migliori) considerata la forma normale di governo nella Grecia antica; plutocrazia (governo dei più ricchi) tipica delle colonie ioniche.
* [[Tirannide]]: "il tiranno" era il termine che indicava la figura del sovrano di una città-Stato, inizialmente non aveva connotazione negativa, poi in seguito alla caduta dei trenta tiranni nel 403 a.C. divenne un dispregiativo per indicare chi si circonda di violenti per mantenere una posizione di potere. Questo ruolo venne criticato sia da filosofi come Socrate e Platone, sia dai loro antagonisti (sofisti, eristi e Democrito... come anche Crizia lo stesso capo dei 30 tiranni).<ref>{{Treccani|tirannide|tirànnide|v=sì|accesso=2022-04-18}}</ref>
* [[Timocrazia]]: in questa forma di governo il potere spetta a chi detiene più onore, ovvero a quelle figure che per nobiltà, opulenza o buon nome (dovuto alle azioni in vita) hanno più prestigio. Anche questa forma di governo per Socrate è corrotta per via del poco interesse verso la sapienza con fine teoretico che lui professava.<ref>{{Treccani|timocrazia|timocrazia|accesso=2022-04-18}}</ref>
Da notare che nel mondo ellenico era conosciuta anche la
=== Età moderna ===
[[File:Niccolò-Machiavelli-Amelot-de-La-Houssaie-Il-principe MG 1089.tif|alt=Niccolò Machiavelli|miniatura|[[Niccolò Machiavelli]]]]
Nel 1500 il termine politica viene rivisto anche da [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] che con il suo trattato ''[[Il principe]]'', la analizza e ne identifica una nuova formulazione, distinguendo da un'etica civile un'etica statuale, in quanto tale più alta e differente, un'etica del governo di un'entità territoriale e di una comunità umana, quale superiore attore distinto dalle esigenze di ogni singolo uomo o gruppo di uomini della comunità stessa. Egli inventa così il termine "[[ragion di Stato]]", che però manterrà sempre ben separato dal termine politica, la cui accezione per Machiavelli rimarrà in totale positiva (la frase "[[il fine giustifica i mezzi]]" è stata falsamente attribuita al Machiavelli). Machiavelli intendeva dare alla politica un'autonomia che il Clero dell'epoca non era disposto a concedere. Verrà censurato dai suoi contemporanei e criticato in tutta [[Europa]] per le sue dichiarazioni.<ref>{{Cita web|url=https://www.linkuaggio.com/2013/09/il-principe-di-machiavelli-riassunto.html|titolo=Il Principe di Machiavelli, riassunto dettagliato di struttura e temi {{!}} LINKUAGGIO?|lingua=it|anno=2013|mese=09|accesso=16 febbraio 2023}}</ref>
Stessa sorte toccherà un secolo dopo a [[Thomas Hobbes]] che pur avendo riconosciuto la migliore forma di governo nel Sovrano assoluto considerava la sua funzione derivante non dalla volontà divina (come stabiliva la tradizione) ma da un patto originario tra uomini liberi.<ref>{{Cita web|url=https://www.baroque.it/cultura-del-periodo-barocco/la-politica-in-epoca-barocca/la-politica-di-thomas-hobbes.html|titolo=La politica di Thomas Hobbes|sito=Baroque.it|accesso=16 febbraio 2023}}</ref> Al contrario di Hobbes, [[John Locke]] non solo non vedeva nell'attribuzione al sovrano di tutti i poteri la soluzione alla conflittualità della società ma anzi formulò l'idea che il sovrano doveva rispettare i diritti fondamentali come la proprietà privata.<ref>{{Treccani|john-locke|Locke, John|accesso=2023-02-16}}</ref> Fondamentale è nella storia del pensiero politico l'opera di [[Montesquieu]] "L'ésprit des lois" (Lo spirito delle leggi) dove viene formulata la distinzione dei poteri come principio base per evitare la tirannide. Anche [[Montesquieu]] esamina i vari tipi di governo, per concludere che la [[monarchia costituzionale]] resta la forma migliore, perché la classe nobiliare in generale è meno corruttibile, in quanto vincolata al principio dell'[[onore]].<ref>{{Cita libro|autore=Montesquieu|titolo=De l'esprit des loix ou Du rapport que les loix doivent avoir avec la constitution de chaque gouvernement, les moeurs, le climat, la religion, le commerce, &c. T. 1 / . à quoi l'auteur a ajouté des recherches nouvelles sur les loix romaines touchant les successions, sur les loix françoises, & sur les loix féodales. Tome premier [-second]|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8618461c|accesso=18 aprile 2022|data=1748|lingua=IT}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Montesquieu|anno=1977|curatore=David Wallace Carrithers|titolo=The Spirit of the Laws: A Compendium of the First English Edition|città=Berkeley|editore=[[University of California Press]]}}</ref>
=== Età contemporanea ===
Nel [[XIX secolo]] i filosofi [[Karl Marx]] e [[Friedrich Engels]] assieme criticarono il [[socialismo utopico]] nato in risposta al [[congresso di Vienna]] (1814-15) e definirono le linee guida del [[Marxismo|comunismo]], poi riassunte nel [https://www.marxists.org/archive/marx/works/download/pdf/Manifesto.pdf manifesto comunista] e nei [https://www.marxists.org/archive/marx/works/1847/11/prin-com.htm principi del comunismo].<ref>{{Cita web |url=https://pilloledistoriaefilosofia.com/2021/11/08/marx-il-pensiero-attraverso-otto-concetti-chiave/ |titolo=Marx: il pensiero attraverso otto concetti-chiave |sito=Pillole di storia e filosofia |data=8 novembre 2021 |accesso=16 febbraio 2023}}</ref><ref>{{Treccani|friedrich-engels|Engels, Friedrich|accesso=2023-02-16}}</ref> Per riassumere tutta la mole di teoria da loro redatta tra articoli di giornale e saggi, possiamo dire che, visti i vantaggi della rivoluzione industriale era per loro giunta l'ora di abbattere tutte le gerarchie umane, ma non sotto forma di pacifismo, né con l'apporto di un rigoroso sistema statale ma bensì attraverso una di due vie: la prima acclarata nella storia, la [[rivoluzione]], la più immediata che però necessitava di una [[coscienza di classe]] e tanta organizzazione, la seconda (spesso ripresa dagli [[Accelerazionismo|accelerazionisti]]) il collasso del capitalismo per via delle incongruenze interne a sé stesso. Sull'abbattimento delle gerarchie possiamo tentare di elencarne alcune: patriarcato, razza, [[Stato e rivoluzione|Stato]] (di conseguenza anche il [[Cosmopolitismo|nazionalismo]] e il [[Nazione|patriottismo]]), omofobia, xenofobia, [[imperialismo]], classe. La base del marxismo si rifà al pensiero politico di [[Democrito]] e agli studi sui primati.<ref>{{Cita libro|autore=Marco Gatto|titolo=Marxismo dell’astrazione e critica della cultura|url=http://books.openedition.org/res/6062|accesso=18 aprile 2022|collana=La critica sociale|data=5 maggio 2020|editore=Rosenberg & Sellier|pp=223-240|ISBN=978-88-7885-784-1}}</ref>
A seguito della [[primavera dei popoli]] nel 1848, il socialismo iniziò a prendere piede in tutta l'Europa e avrebbe portato alla [[Rivoluzione d'ottobre]] (1917) nella Russia zarista. Nonostante ciò quest'idea di stato rivista e interpretata più volte non si realizzò mai effettivamente, con il suo esperimento migliore in epoca moderna presso la [[Comune di Parigi (1871)|comune di Parigi]].
{{citazione|Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del comunismo.|Karl Marx, ''Il manifesto del partito comunista''}}
== Descrizione ==
{{citazione|L'[[uomo]] è per natura un animale politico.|[[Aristotele]], ''Politica'', Libro III, 1278 b}}
[[File:Aristotle Altemps Inv8575.jpg|alt=Ritratto di Aristotele, conservato a Palazzo Altaemps, Roma.|miniatura|Ritratto di Aristotele, conservato a [[Palazzo Altemps]] (Roma).]]
La prima definizione di "politica" risale ad [[Aristotele]] ed è legata all'[[#Etimologia del termine|etimologia del termine]]; secondo il filosofo, "politica" significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano<ref>{{Cita web|url=https://www.ccdc.it/documento/etica-e-politica-in-aristotele/|titolo=Etica e politica: Aristotele|sito=Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura|lingua=it|accesso=18 aprile 2022}}</ref>. Altre definizioni, che si basano su aspetti peculiari della politica, sono state date da numerosi teorici: per [[Max Weber]] la politica non è che aspirazione al potere e monopolio legittimo dell'uso della [[forza]] e, per questo, richiede l'operato di appositi ''professionisti'';<ref>{{Cita web |url=http://www.linkiesta.it/it/article/2016/12/17/ok-abbiamo-scherzato-ridateci-i-partiti-e-i-politici-di-professione/32737/ |autore=Francesco Cancellato |titolo=Ok, abbiamo scherzato: ridateci i partiti e i politici di professione |sito=[[Linkiesta]] |data=17 dicembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161218142116/http://www.linkiesta.it/it/article/2016/12/17/ok-abbiamo-scherzato-ridateci-i-partiti-e-i-politici-di-professione/32737/ |citazione=ìbenché minima organizzazione che instradi il percorso del giovane talento politico, un gradino alla volta, con cognizione di causa per il proprio ruolo, le proprie responsabilità e un po’ di sano realismo sulle proprie competenze e le proprie capacità. E anche, magari, che insegni a mantenere un po' di sangue freddo in mezzo alle sconfitte, o alle bufere.}}</ref> per [[David Easton]] essa è la allocazione di valori imperativi (cioè di decisioni) nell'ambito di una comunità;<ref>{{Cita news|autore=Dieter Fuchs|autore2=Hans-Dieter Klingemann|anno=2003|titolo=La teoria politica dell'analisi dei sistemi: David Easton|rivista=Rivista italiana di scienza politica|numero=3|accesso=18 aprile 2022|doi=10.1426/11488|url=https://www.rivisteweb.it/doi/10.1426/11488|issn = 0048-8402}}</ref> per [[Giovanni Sartori]] la politica è la sfera delle decisioni collettive sovrane.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Antonio Zanfarino|url=https://core.ac.uk/download/pdf/228548356.pdf|titolo=Il pensiero politico di Giovanni Sartori|pubblicazione=SocietàMutamentoPolitica|volume=9|numero=17|editore=[[Firenze University Press]]|anno=2018|pp=393-402|issn=2038-3150|accesso=24 gennaio 2024}}</ref>
Al di là delle definizioni, la politica in senso generale - riguardante "tutti" i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva, ovvero opera nelle strutture deputate a determinarla - è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo Stato o sue substrutture territoriali. In tal senso "fa politica" anche chi, subendone effetti negativi per opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare; quest'accezione del termine si spinge fino a sostenere che - se la politica in senso generale è l'occuparsi del bene pubblico - allora anche prendere una carta da terra e metterla nel cestino è azione ''lato sensu'' politica. Per converso, la regola della temporaneità degli incarichi pubblici elettivi aiuta a evitare che la politica non resti «il mestiere di chi non ha mestiere, come denunziò [[Max Weber]]» (''La politica come professione'', 1919).<ref>{{Cita web |autore=[[Michele Ainis]] |url=http://www.repubblica.it/politica/2017/04/28/news/come_salvare_il_parlamento-164114983/ |titolo=Come salvare il Parlamento |giornale=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |data=28 aprile 2017 |accesso=24 gennaio 2024}}</ref>
=== Branche della politica ===
La politica si può suddividere in tre branche, in base all'aspetto della società e dei suoi rapporti in cui viene analizzata: ''[[politics]]'', ''[[policy (politica)|policy]]'' e ''polity''.<ref>{{Cita web|url=https://www.tesionline.it/appunti/scienze-della-comunicazione/scienza-politica/le-interazioni-tra-polity-politics-e-policy/734/5|titolo=tesionline.it}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.docsity.com/it/le-tre-facce-della-politica-polity-policy-e-politics/5484552/|titolo=Le tre facce della politica: polity, policy e politics|sito=[[Docsity]].com|lingua=it|accesso=18 aprile 2022}}</ref>
* per ''politics'' si intendono le dinamiche attuate dai vari [[Partiti politici|partiti]] o [[Lobby|gruppi di pressione]] per riuscire a conquistare il potere politico; le dinamiche sono differenti in base al sistema di riferimento, che può essere [[democrazia|democratico]] o meno;
* per ''policy'' si intendono le leggi o altri [[atti giuridici]] attuati dal potere politico per gestire la ''cosa pubblica'';
* per ''polity'' si intende il problema dell'identità e dei confini della comunità politica;
Questi tre aspetti si intrecciano e influenzano tra di loro, attuando più complesse dinamiche e aspetti sociopolitici.
Dal punto di vista [[Stato|statale]] un'altra classificazione attuale della politica vuole la distinzione tra:
* ''politica interna'': riguarda l'amministrazione interna dello Stato in tutti i suoi aspetti ([[pubblica amministrazione]], [[Servizio sanitario|sanità pubblica]], [[trasporti]], [[pubblica istruzione]], ecc.);
* ''[[politica economica]]'': riguarda le scelte in materia [[economica]] da parte dello Stato con effetto sul [[sistema economico]] del paese;
* ''[[politica estera]]'': riguarda le relazioni politiche internazionali con gli Stati esteri.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Bobbio|nome=Norberto|wkautore=Norberto Bobbio|coautori=[[Nicola Matteucci]]; Gianfranco Pasquino|titolo=Dizionario di politica|città=Torino|editore=Utet|anno=2004|isbn=978-88-02-07713-0}}
* [[Salvatore Veca]], ''La filosofia politica'', Roma-Bari, Laterza 1998 (2010 ult. ed. aggiornata).
* Maurizio Cotta, [[Donatella Della Porta]], [[Leonardo Morlino]], ''Scienza politica'', Bologna, Il Mulino, 2001.
* Carlo Mongardini, ''La società politica'', Genova, Ecig, 2004.
== Voci correlate ==
{{Div col|3}}
* [[
* [[Collaborazionismo]]
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[Ideologia]]
* [[Partecipazione politica]] * [[Partito politico]]
* [[Politico]]
* [[Politica economica]]
* [[Politica estera]]
* [[Politica della post-verità]]
* [[Propaganda]]
* [[Rappresentanza politica]]
* [[Scienza politica]]
* [[Sinistra (politica)]]
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