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{{F|centri abitati della Spagna|gennaio 2015}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Sorvilán
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|Didascalia =
|Stemma = Escudo de Sorvilán.svg
|Bandiera = Bandera de Sorvilán (Granada).svg
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}}
'''Sorvilán''' è un comune [[Comuni della Spagna|comune spagnolo]] situato nella [[Comunità autonome della Spagna|comunità autonoma]] dell'[[Andalusia]]. Si trova a sud della [[Sierra de la Contraviesa]], vicino al [[Maremar Mediterraneo]], a 759 metri di altitudine.
 
Il comune è formato dai villaggi di Alfornón, Melicena, Los Yesos e Sorvilán.
 
==Storia==
Le attestazioni più antiche di un insediamento nel territorio comunale risalgono al [[X secolo|X]] e [[XI secolo]] e si riferiscono ad una villa rurale (in [[lingua spagnola|spagnolo]] ''[[alquería]]'' che significa ''villaggio'' ed è un insediamento simile, concettualmente, alla [[villa romana]]).
 
In quest'epoca si stabilì il sistema di irrigamento caratteristico della regione: polle di acqua che riempiono baini da cui si dipartono canalizzazioni che giungono alle terre coltivate. probabilmente la coltivazione della vigna era già stat introdotta benché destinato alla produzione di uva da tavola e uva passa.
 
Nel XIV secolo fu costruita la torre fortificata di Melicena
 
Nel XV secolo fu costruita dai [[nasridi]] la torre fortificata di Melicena, su di un'altra anteriore. In questa stessa epoca i [[Berberi]] fondarono [[Alfornón]], a nord del comune. La resa dei [[{{chiarire|moreschi]]}} ribellatisi nell'[[Alpujarra]] l' 8 marzo 1500, sfoció nella creazione da parte della Corona della [[signoria]] di Torvizcón. Sorvilán fece parte di questa signoria fino al XV secolo inoltrato.
 
Nel 1571 ebbe inizio la ripopolazione della zona con 2.423 famiglie provenienti dalla [[Provincia di León|León]], [[Galizia (Spagna)|Galizia]], [[Principadella Asturie|Asturie]] e [[Castiglia]]. Una volta terminato questo processo di ripopolazione ebbe inizio la massiva aratura di terre e la sparizione progressiva dei boschi di [[querce]] della zona. Fu introdotto il [[vigneto]] in tutta la regione, gia´già destinato all'elaborazione di vini esportati a [[Jerez de la Frontera|Jerez]] e [[MálagaMalaga]].
Alla fine del XVII secolo, la signoria passò per via matrimoniale al conte di Cifuentes, Fernando Silva y Zapata-Portecarrero. In questo periodo ebbe inizio una fase di splendore. La coltivazione del [[vigneto]] si estendeva lungo tutto il versante meridionale della Contreviesa, fino al mare.
L'uva della parte superiore, poiché maturava difficilmente, fu destinata alla produzione d'[[distillato|acquavite]] (a [[Alfornón]] esistevano addirittureaddirittura cinque distillerie.) Quella del versante centrale, che avrebbe abbracciato i lati circondanti il nucleo di Sorvilan, fu destinata alla produzione di vino e all'elaborazione del famoso "spirito del vino", esportato successivamente a Jerez per l'introduzione dei suoi vini. Quella della parte inferiore, corrispondenti alla zona di melicena, El Saltadero, Los Yesos e le fattorie adiacenti, fu destinata alla [[produzione dell'[[uva passa]], esportata in grandi quantità a Malaga. Anche la coltivazione del [[gelso]] ebbe la sua importanza: le sue foglie erano dirette alle fabbriche di seta dell'alta Alpujarra, soprattutto a [[UgijarUgíjar]].
 
Con l'avanzare del secolo, la zona divenne stabile, la colonizzazione e la bonifica di nuove terre crebbero a gran ritmo, il che si tradusse in seguito in aumento di popolazione.
 
Nel XIX secolo la popolazione del comune fu dimezzata, quando Polopos si emancipò con i suoi futuri collegamenti: Portuguillos, Haza del Trigo, La Mamola, Torre del Cautor e qualche altra fattoria. La zona fu costante sia dal punto di vista economico che sociale sino alla fine del secolo, quando l'arrivo della [[filosseraDaktulosphaira vitifoliae|fillossera]] distrusse la coltivazione di [[Vitis|vite]]. Gli abitanti della zonezona divennero proprietari di alcune terre che fino a quel momento appartenevano alla [[signoria]].
 
Con l'arrivo del XX secolo ebbe inizio la progressiva decadenza economica della zona, nonostante la rinascita della coltivazione del [[vigneto]] e l'introduzione massiva del [[mandorlo]].
 
Lo [[stemma]] del comune è formato da alcune foglie di sorbo ([[il [[toponimo]] "Sorvilán" deriva da Servalán, bosco di sorbi) da una torre in stile medievale che rappresenta il Castello del Barranco del Madroño. Lo sfondo verde della parte superiore simboleggia la coltivazione di vigneti e mandorli, mentre l'azzurro della parte inferiore il mare.
==Feste e ricorrenze==
 
* '''Festa di S. Antonio''' o festa dei "Fuochi", il 16 gennaio a Sorvilán e [[Alfornón]]: falò al crepuscolo, degustazioni di prodotti di macellazione e di vino novelli. Di carattere popolare.
* '''Vergine della Candelora''' a Melicena il 2 febbraio: falò al crepuscolo sulla spiaggia. Arrosto. Di carattere popolare.
* '''Carnevale''': esibizione di gruppi danzanti per le strade del paese (Sorvilán) e nella piazza del municipio.
* '''Settimana Santa''': riti religiosi e gastronomia tipica: frittelle, minestra di baccalà, frittata della Settimana Santa.
* '''Giornata della Cultura Tradizionale''' a [[Alfornón]]: festa delle tradizioni in cui il paese si trasforma in scenario della propria cultura analteratainalterata e gli stessi abitanti in attori. Mostre, tradizione orale, degustazione di fegati di maiale macellato da poco. Seconda edizione.
* '''S.San Marco''': 25 aprile a Sorvilán e [[Alfornón]]. Messa e processione. Benedizione dei campi e degli animali. [[Sagra (festa)|Sagra]].
* '''Concorso gastronomico''' "Stufato di capretto". Secondo sabato del mese di maggio. La nona edizione nel 2006.
A partire dalla ricchezza culinaria della regione e dalla tradizione nella preparazione del capretto, l'amministrazione di Sorvilán organizza ogni anno questo peculiare concorso.
Cuochi provenienti da tutta l'Andalusia orientale preparano la propria ricetta a base di capretto nella piazza del paese, con la legna fornita dall'organizzazione. Quindici sono i partecipanti che mostrano le proprie doti culinarie ai cinque membri della giuria e al resto degli spettatori che assaggiano gli stufati e gli eccelletnieccellenti vini della zona forniti dagli stessi abitanti.
* '''Notte di S. Giovanni''': primo mattino del 24 giugno. A Melicena. Arrosto, sagra notturna, e bagno in mare.
* Primo fine settimana d'agosto: '''feste patronali''' di Los Yesos. Attività ludiche, culturali e sportive.
* '''Festa di S. Gaetano"''', patrono di Sorvilán, 6, 7 e 8 agosto. Sagra notturna, attività culturali e sportive, degustazione. Processione.
* '''Festa di S. Rocco''', patrono di Alfornón. 16 e 17 agosto. Sagra notturna, attività culturali, sportive e ludiche. Processione.
* '''Feste patronali''' di melicena: a metà agosto, data non fissa. Attività simili ai precedenti eventi.
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