OTO Melara: differenze tra le versioni
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{{Azienda
|nome = OTO Melara
|logo = Logo Oto Melara.jpg
|immagine = Finmeccanica sede centrale.jpg
|didascalia = Sede centrale OTO Melara a Roma, presso la sede della capogruppo
|forma societaria = Società per azioni
|
|forza cat anno =
|luogo fondazione = [[La Spezia]]
|fondatori =
|causa chiusura = (confluita in [[Leonardo (azienda)|Leonardo]])
|nazione = ITA
|sede =
|controllate =
|
|settore = difesa
|prodotti = sistemi di difesa terrestri, navali e aeronautici
|note =
|sito = https://www.leonardo.com/it/home
}}
La '''OTO Melara''' è stata una società controllata da [[Leonardo (azienda)|Leonardo]] attiva nel campo della difesa e fondata a [[La Spezia]]; la sede centrale è situata a [[Roma]] e sedi operative sono a [[La Spezia]] e [[Brescia]], unita in un'unica divisione con la [[Whitehead Sistemi Subacquei]] di [[Livorno]].
La nascita dell'azienda, dovuta alla necessità dell'[[Italia]] di ridurre la sua dipendenza nel campo della [[siderurgia]] dall'industria estera, portò nel [[1905]] alla fondazione della compagnia tramite una [[joint-venture]] tra la [[Vickers Limited|Vickers]] e le [[Acciaierie di Terni]].
== Storia ==
[[File:Faà di bruno.jpg|thumb|left|Il [[monitore]] {{nave||Faà di Bruno|monitore|2}} durante l'installazione dei cannoni da [[381/40 Mod. 1914|381/40]] presso l'arsenale di Venezia]]
Le operazioni di integrazione dell'attività siderurgica con quella cantieristica, nel settore dell'industria degli armamenti, erano state avviate nel [[1904]] portando alla costituzione della Vickers Terni Società Italiana di Artiglierie ed Armamenti, risultato di una partecipazione congiunta tra la [[Vickers Limited|Vickers]] di Londra e le [[Acciaierie di Terni]] per la costituzione di una fabbrica di artiglierie navali a [[La Spezia]].<ref name =Melara>{{cita web|url=http://www.museodellamelara.it/|titolo= Museo della Melara|accesso=24 maggio 2017}}</ref>
Nel 1905 nacque la nuova società. La sottoscrizione dei capitali fu effettuata dalla Terni, dalla Vickers, dai [[Cantiere navale fratelli Orlando|Cantiere Navale Fratelli Orlando]], dai [[Cantieri navali Odero]], e personalmente da [[Giuseppe Orlando (ingegnere)|Giuseppe Orlando]] e [[Attilio Odero]] in proprio. Fino ad allora, escludendo i Regi Arsenali, in Italia la produzione di artiglierie era assegnata ad un solo stabilimento privato, la ditta [[Stabilimenti meccanici di Pozzuoli|Armstrong di Pozzuoli]].<ref name =Melara/>
=== Vickers-Terni ===
La nuova compagnia denominata [[Vickers-Terni|"Vickers Terni"]] impiantò un nuovo stabilimento a La Spezia, nella zona periferica di Melara, specializzato nella produzione di [[cannone|cannoni]] per [[artiglieria|artiglierie]] sia navali che terrestri. Dopo il completamento dell'impianto avvenuto nel [[1908]], la compagnia si aggiudicò significativi contratti per la fornitura di cannoni per le navi della [[Regia Marina]] in costruzione.
Durante la [[prima guerra mondiale]] negli stabilimenti della compagnia vennero costruite [[mitragliera|mitragliere]] da 40 mm, [[OTO/Ansaldo 381/50|pezzi da 381 mm navali]] ed aerei da addestramento.
Nel successivo periodo post-bellico, l'azienda concentrò i suoi sforzi per convertire ad usi civili la sua produzione con la costruzione di [[motore a vapore|motori a vapore]] e [[Motore Diesel|diesel]], [[Turbina a gas (turbomacchina)|turbine]], [[Generatore di vapore|caldaie]] ed [[elica|eliche]] per [[nave|navi]] e materiale ferroviario.
Nel [[1922]] la "Vickers" decise di mettere fine alla [[joint venture]] con le "Acciaierie di Terni" che rimase l'unico proprietario della società.
=== Odero-Terni-Orlando ===
[[File:120-50 OTO Mod. 1933 - RN Giulio Cesare.jpg|thumb|Due torrette dotate di pezzi [[120/50 Mod. 1926]], appartenenti alla nave da battaglia {{nave||Giulio Cesare|nave da battaglia|2}} ]]
Nel [[1927]] lo stabilimento venne rilevato dalla società [[Ansaldo-San Giorgio (1918)|Ansaldo-San Giorgio]] controllata da Odero che lo rilevò dalle acciaierie di Terni e la nuova società assunse la denominazione "Odero-Terni".<ref name =Melara/>
Nel [[1929]] i [[Cantieri navali Odero]] di [[Genova]] inglobarono il [[Cantiere navale fratelli Orlando|Cantiere Orlando]] di [[Livorno]] e la Odero-Terni, per dare vita alla società [[Odero-Terni-Orlando|"'''''O'''dero-'''T'''erni-'''O'''rlando''"]] nome abbreviato in [[Odero-Terni-Orlando|OTO]]. Nello stabilimento di La Spezia venne anche impiantata una [[fonderia]] per aumentare ulteriormente il potenziale produttivo per la costruzione di cannoni fino a 100 [[tonnellata|tonnellate]] di peso.
Nel [[1933]] la OTO passa sotto il controllo dell'[[IRI]], l'Istituto per la Ricostruzione Industriale. Intanto le tensioni politiche in Europa portarono ad un incremento della produzione militare, con la costruzione soprattutto di cannoni navali di grande [[calibro (arma)|calibro]] per le [[nave da battaglia|navi da battaglia]] e [[incrociatore pesante|incrociatori pesanti]] e di medio calibro per gli [[incrociatore leggero|incrociatori leggeri]], mentre la crescente minaccia aerea portò allo sviluppo di un cannone da 76 mm per la difesa delle unità di superficie e cannoni da 100 mm e 120 mm per i [[sommergibile|sommergibili]].
=== OTO Melara ===
Al termine della [[seconda guerra mondiale]], nei primi anni del dopoguerra la produzione dell'azienda venne convertita sulla realizzazione di prodotti civili come [[trattore agricolo|trattori]], macchine tessili, carrelli elevatori, ingranaggi e cambi completi per Alfa Romeo. Il 19 aprile [[1951]] la società assume la denominazione ''Società Meccanica della Melara'' con sede a [[Roma]] e nel [[1953]] la denominazione "OTO Melara", dal nome del quartiere spezzino di Melara su cui sorge l'impianto.
Dopo l'entrata dell'Italia nella [[NATO]], la società riprese la produzione nel settore della difesa e nella seconda metà degli [[anni 1950|anni cinquanta]] la produzione del cannone navale 76/62 mm MMI, per le navi della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare Italiana]]. Nei primi anni sessanta apportò sostanziali modifiche al 76/62 MMI progettando e sviluppando il nuovo cannone alleggerito (Compatto) che sarebbe diventato uno dei più grandi successi nella storia della produzione OTO Melara. L'azienda all'epoca era gestita dal presidente Gustavo Stefanini assistito da Sergio Ricci, Arcangelo Ferrari, Alberto Conforti e Piero Borachia, membri del gruppo che fu poi soprannominato "[[Otobreda 76/62|I ragazzi del 76]]"<ref>{{Cita web|url=https://www.leonardocompany.com/it/about-us/sustainability/in-the-community/corporate-publications/i-ragazzi-del-76-vite-parallele-di-gustavo-stefanini-e-sergio-ricci|titolo=I ragazzi del '76 – Vite parallele di Gustavo Stefanini e Sergio Ricci|accesso=15 gennaio 2020|dataarchivio=15 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200115090736/https://www.leonardocompany.com/it/about-us/sustainability/in-the-community/corporate-publications/i-ragazzi-del-76-vite-parallele-di-gustavo-stefanini-e-sergio-ricci|urlmorto=sì}}</ref>, ovvero coloro che seppero difendere il prodotto di punta dell'azienda, dalla concorrenza statunitense, preservando la realtà industriale della ditta e del suo indotto locale.<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/03/27/racconti-le-immagini-dei-ragazzi-del.html|titolo=I racconti e le immagini dei 'ragazzi del 76' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|accesso=15 gennaio 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Economia/Si-e-spento-l-ingegner-Ferrari-fu-amministratore-delegato-di-Oto-Melara-negli-anni-d-oro-303261.aspx|titolo=Si è spento l´ingegner Ferrari, fu amministratore delegato di Oto Melara negli anni d´oro|autore=TH.D.L|data=14 gennaio 2020|accesso=15 gennaio 2020}}</ref> Nel settore navale ha progettato anche il cannone 127/54 che insieme con il Compatto (76/62) sono stati venduti alle Marine più importanti e prestigiose di tutto il Mondo come Stati Uniti, Israele, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Corea del Sud, Thailandia, Venezuela ecc. ecc.. Successivamente la società è entrata pesantemente anche nel settore delle armi terrestri revisionando e/o producendo, sotto licenza statunitense il [[Veicolo trasporto truppe|VTT]] [[M113]], il [[carro armato]] [[M47 Patton]] e [[M60 Patton]], su licenza tedesca il [[carro armato da combattimento]] [[Leopard 1]] e il [[semovente d'artiglieria]] [[PzH 2000]]; in coproduzione con [[Vickers]] e [[Rheinmetall]] il pezzo campale da [[155 mm FH-70]].
Successivamente ha progettato e realizzato importanti carri armati pesanti come il [[Palmaria (semovente)|Palmaria]], il [[Dardo (combattimento fanteria)|Dardo]], il [[Centauro (autoblindo)|Centauro]], [[OF-40]] ed altri leggeri, alcuni dei quali in dotazione all'[[Esercito Italiano]]. Ha progettato e realizzato anche vari tipi di missili e lanciamissili terrestri e navali; da sola o in collaborazione con altre società nazionali ed internazionali. Il 1º luglio [[1975]] la società passa dall'IRI all'[[Ente partecipazioni e finanziamento industrie manifatturiere|EFIM]]. Nel [[1994]] in seguito alla liquidazione dell'EFIM e alla fusione con [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda Meccanica Bresciana]], diventa Otobreda, divisione di [[Alenia Difesa]]. Nel 1985 Oto Melara è entrata a far parte di un consorzio paritetico con la Società Iveco, che ha costituito l'attuale [[Consorzio Iveco Oto Melara|CIO]] (Società Consortile Iveco-Oto Melara a.r.l.)
Nel [[1989]], poco prima della caduta del [[muro di Berlino]], la sede di La Spezia si trovò al centro di un'operazione di controspionaggio nell'ambito della [[guerra fredda]]: alcune spie del [[patto di Varsavia]], infatti, cercarono di carpire i segreti della OTO Melara e di un’azienda [[Trieste|triestina]] che collaborava al progetto di un sistema di comunicazioni della [[NATO]] (il sistema CATRIN). Furono emessi mandati di cattura contro cinque persone, tra cui due presunti agenti del [[KGB]] e uno dell’[[Komitet za dăržavna sigurnost|intelligence bulgara]], ma i tre stranieri e un ex carabiniere disertato a [[Sofia]] riuscirono a sottrarsi agli arresti<ref>Gianluca Di Feo, [https://www.repubblica.it/esteri/2021/03/31/news/ufficiale_italiano_spiava_per_i_russi_due_fermi_a_roma-294475219/?ref=RHTP-BH-I0-P1-S1-T1 ''"Ufficiale italiano spiava per i russi". Due fermi a Roma''], ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', 31 marzo 2021</ref>.
Negli anni Novanta ha collaborato con la [[Valsella Meccanotecnica]], azienda produttrice di [[mine antiuomo]].<ref>Michele Cotti Cottini, ''[https://www.opalbrescia.org/wp_ob/wp-content/uploads/2018/01/Valsella-Meccanotecnica.-Storia-di-una-riconversione-controversa..pdf Valsella Meccanotecnica: storia di una riconversione controversa]'', pp. 19-20.</ref><ref>''[http://www.ecn.org/contropotere/press/52.htm La Spezia, il golfo delle armi]'', Numero 3 - Luglio/Agosto 2002 - Anno 1.</ref>
===In Leonardo===
Dal [[2001]] l'azienda ha assunto nuovamente la denominazione Oto Melara S.p.A. ed è entrata a far parte del Gruppo [[Leonardo (azienda)|Finmeccanica]]. La sede di [[La Spezia]] ha 1.190 dipendenti e quella di [[Brescia]] 100 (in calo rispetto agli 800 dipendenti in servizio negli [[anni 1980|anni ottanta]]), per un fatturato complessivo di circa 433 milioni di euro (bilancio 2011).
Confluita nel gennaio 2016 nella Divisione Sistemi di Difesa nel progetto ''one company'' del Gruppo [[Leonardo (azienda)|Leonardo]], era parte della Divisione Sistemi di Difesa, nell'ambito del settore Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza di Leonardo.<ref>{{Cita web|url = http://www.leonardocompany.com/-/mauro-moretti-vara-one-company-launches|titolo = Finmeccanica: Mauro Moretti vara la One Company.|accesso = 24 maggio 2017}}</ref>
Da dicembre 2018 è parte con la ex WASS della ridenominata Divisione Electronics, a diretto riporto dell'amministratore delegato.<ref>{{cita news | titolo = Ex Oto confluita in Electronics: <<La sinergia sia un'occasione>> | rivista = [[La Nazione]] (cronaca locale) | data = 23 Dicembre 2018 | città = La Spezia | pagina = 4}}</ref>
Con "OTO Melara" ci si riferisce spesso quindi alla divisione "[[Leonardo_(azienda)#Elettronica_per_la_difesa_e_sicurezza|Elettronica per la difesa e sicurezza]]" di Leonardo, in cui sono confluite anche altre realtà.
Dal 15 ottobre 2024 la divisione Elettronica per la difesa e sicurezza è al centro della nuova joint venture [[Leonardo Rheinmetall Military Vehicles|LRMV]] per la produzione della nuova generazione del carro armato e del nuovo veicolo da combattimento per la fanteria per l'[[Esercito Italiano]] che verranno prodotti proprio negli stabilimenti ex OTO Melara di La Spezia, città dove ha anche sede operativa la stessa joint venture.<ref>[https://www.leonardo.com/it/press-release-detail/-/detail/15-10-2024-new-player-in-european-tank-production-leonardo-and-rheinmetall-establish-joint-venture fonte Leonardo]</ref><ref>[https://www.cittadellaspezia.com/2024/10/15/nasce-lrmv-la-societa-italotedesca-che-cambia-la-storia-dellex-oto-melara-567489/ fonte città di La Spezia 1]</ref><ref>[https://www.cittadellaspezia.com/2024/10/15/lex-oto-melara-al-centro-dellintesa-lrmv-seme-per-crescere-uneuropa-piu-sicura-567522/ fonte città di La Spezia 2]</ref><ref>[https://www.cittadellaspezia.com/2024/10/14/la-joint-venture-leonardo-rheinmetall-ridisegna-la-spezia-citta-del-militare-567282/ fonte città di La Spezia 3]</ref><ref>[https://aresdifesa.it/leonardo-e-fincantieri-delineano-il-prossimo-futuro-industriale-tra-accordi-e-possibili-joint-venture/ fonte terza autorevole]</ref>
Al 2024 la Business AreaSistemi Difesa ha all'attivo 69 famiglie brevettuale che corrispondono a 600 licenze depositate in 39 Paesi. Il sito della Spezia conta 1.190 addetti.<ref>Daniele Izzo, ''L'Oto-Melara cresce. È un periodo d'oro, i dipendenti sono aumentati del 30%'', ''Il Secolo XIX'', 30 giugno 2024, p. 27</ref>
Il 14 gennaio 2025 Fincantieri ha completato l’acquisizione della linea di business Underwater Armaments & Systems (UAS) di Leonardo corrispondente alla ex [[WASS Submarine Systems|WASS]].
== Prodotti ==
=== Armi ===
[[File:Otobreda 127.54 Compact on ARV Mariscal Sucre (F-21) - 1987.jpg|thumb|upright=1.3|Otobreda 127/54]]
Il prodotto di maggior successo dell'azienda è il [[Otobreda 76/62|cannone navale da 76/62 mm]] venduto nelle varie versioni a 54 Marine Militari del mondo.
Di produzione dell'azienda sono da menzionare:
* Cannone navale [[Otobreda 127/64|127/64 mm]]
* [[Cannone|Cannoni navali]] di piccolo calibro da 12,7 LIONFISH<ref>{{Cita web|url=https://www.difesaonline.it/industria/leonardo-presenta-lionfish-la-nuova-famiglia-di-torrette-la-difesa-navale|titolo=Leonardo presenta Lionfish, la nuova famiglia di torrette per la difesa navale|sito=Difesa Online|data=2020-10-23|lingua=it|accesso=2021-01-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.leonardocompany.com/it/press-release-detail/-/detail/23-10-2020-leonardo-presents-lionfish-the-new-family-of-naval-defence-turrets|titolo=Leonardo presenta Lionfish®, la nuova famiglia di torrette per la difesa navale|lingua=it-IT|accesso=2021-01-07}}</ref>; 25; 30 mm e [[Oto Melara Fast Forty|40 mm]]
* Oto Marlin 40 <ref>{{Cita web|url=https://electronics.leonardo.com/it/products/oto-marlin-40|titolo=OTO Marlin 40|sito=electronics.leonardo.com|lingua=it-IT|accesso=2022-11-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.analisidifesa.it/2018/03/leonardo-presenta-a-dimdex-il-nuovo-sistema-di-difesa-navale-marlin-40/|titolo=Leonardo presenta a DIMDEX il nuovo sistema di difesa navale Marlin 40 – Analisi Difesa|lingua=it-IT|accesso=2022-11-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.reportdifesa.it/qatar-al-dimdex-2018-leonardo-presenta-loto-marlin-40-un-sistema-difesa-navale-risponde-alle-esigenze-delle-marine-moderne/|titolo=Qatar, al DIMDEX 2018 Leonardo presenta l’OTO Marlin 40. Un sistema di difesa navale che risponde alle esigenze delle Marine moderne|autore=Redazione, Redazione|sito=Report Difesa|data=2018-03-12|lingua=it-IT|accesso=2022-11-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.avionews.it/item/1210520-dimdex-presentato-nuovo-sistema-marlin-40.html|titolo="Dimdex". Presentato nuovo sistema Marlin 40|sito=www.avionews.it|data=2018-03-13|lingua=IT|accesso=2022-11-07}}</ref>
* [[Breda Dardo]]
* Torri Hitfact 105/120 mm, Hitfist 25/30 mm, Hitrole 7,62/12,7 mm per veicoli blindati
* Munizionamento guidato [[DART e ART|DART]] e Vulcano
* Torretta da elicottero TM 197B
* Pintle Mount
* Kit di Guida Laser per bombe aeree su licenza U.S.A.
La Società è attiva anche nel campo della robotica ed ha sviluppato una serie di veicoli telecomandati tra cui il TRP2 FOB,
Nel 2004 è documentato Un caso di [[porta girevole (politica) |porta girevole]] per la fornitura di missili Milan 2T all'esercito italiano poco tempo prima che il Capo di Stato Maggiore dalla Difesa rassegnasse le dimissioni e, otto mesi dopo, diventasse presidente dell'OTO.<ref>{{Cita web|url=https://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/022bis/023bis_v1/00000003.pdf|titolo=Wayback Machine|sito=documenti.camera.it|accesso=2025-09-17|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230330165005/https://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/022bis/023bis_v1/00000003.pdf|dataarchivio=2023-03-30}}</ref>
=== Veicoli militari ===
[[File:
[[File:Centauro01.JPEG|
[[File:Lancieri di Aosta Training.jpg|thumb|
In ambito CIO, la Oto Melara ha progettato, sviluppato e prodotto in collaborazione con [[Iveco]]:
* [[Ariete (carro armato)|Ariete]] - Carro armato di {{chiarire|seconda generazione post-bellica}}
* [[Dardo (combattimento fanteria)|Dardo]] - Veicolo trasporto truppe cingolato
* [[PzH 2000]] - Obice semovente su licenza Kraus Maffei Wegmann
* [[Centauro (autoblindo)|Centauro]] - Famiglia di veicoli blindati 8X8
* [[Freccia (combattimento fanteria)|Freccia]] - Veicolo trasporto truppe ruotato
* [[Puma (trasporto truppe)|Puma]] 6x6 e [[Puma (trasporto truppe)|Puma]] 4x4-Veicoli leggeri
=== Trattori ===
==== Storia ====
Nel [[1949]], terminata la [[seconda guerra mondiale]], la ditta intraprende la strada della costruzione di [[trattore agricolo|trattori]] e vede la luce il primo modello denominato ''R3''. Per l'epoca, e anche per i nostri tempi, si tratta di un progetto incredibilmente innovativo, che adotta soluzioni mai pensate per un trattore; si cerca infatti una macchina maneggevole, di semplice manutenzione e durata.
Il mezzo è sprovvisto di [[differenziale (meccanica)|differenziale]], ha 3 [[ruota|ruote]] e prevede frizioni di [[sterzo]] per la guida. Monta un [[motore]] monocilindrico [[motore diesel|diesel]] orizzontale a [[iniezione (motore)|iniezione]] diretta, [[raffreddamento ad aria|raffreddato ad aria]] e erogante 17 [[cavallo vapore|cv]] a 1300 [[giri al minuto|giri]]. Il comando della [[frizione (meccanica)|frizione]] è collocato a destra, i pedali dei [[freno|freni]] a sinistra e l'acceleratore (solo manuale) è dietro al volante.
==== La serie 18 ====
La serie 18 segue il modello R3, ed offre tre versioni:
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#quattro ruote disposte tradizionalmente: ''C18R4''
Non vi sono però grandi modifiche rispetto al modello precedente.
==== C25 ====
Nel [[1953]] nasce il modello C25, il trattore Oto più venduto; oltre alle configurazioni già disponibili con la serie 18, vengono introdotti i [[cingolo (trasporti)|cingoli]], che possono essere sostituiti alle ruote in qualsiasi momento da parte del proprietario, un allestimento "industriale" e un modello ribassato detto ''Primosole'', ribassato per l'utilizzo in vigneti e frutteti, disponibile a cingoli o a ruote. Vengono introdotti come optional il sollevatore idraulico, azionato dalla presa di forza, e l'avviamento elettrico.
==== C40 ====
Sempre nel 1953 viene prodotto il modello più potente, l'Oto C40. Monta un motore bicilindrico, con [[cilindrata]] 3700 [[centimetro cubo|cm cubici]], in grado di erogare 40 cavalli. I pistoni sono [[motore a V|disposti a V]] di 90°, con la particolarità che le due [[biella (meccanica)|bielle]] agiscono sulla stessa bronzina dell'albero motore; infatti essa lavora sia esternamente che internamente. Questo trattore è equipaggiato con l'avviatore ad inerzia, un dispositivo che consente, tramite una manovella, di mettere in movimento un pesante volano; quando avrà raggiunto sufficiente velocità si estrae la manovella e un meccanismo trasmette il moto del volano al motore, fornendo energia per l'avviamento. Viene anche prodotto un trattore denominato C45, sostanzialmente invariato.
==== C20 e C30 ====
Tra il [[1957]] e il [[1962]] l'azienda mette sul mercato i modelli C20 e C30, assieme a qualche serie 18; non avranno molto successo, e rimarranno poco più che
Nel 1962 l'azienda termina la produzione di mezzi agricoli per continuare con la produzione di [[armi]] e [[artiglieria]].
==== Particolarità ====
I trattori Oto Melara sono dotati di impianto elettrico a 6 [[volt|V]], con [[dinamo]] "Scintilla" o "GS"; inoltre le valvole non sono lubrificate con l'olio motore, ma necessitano di ingrassaggio mediante ingrassatori esagonali. Condurre uno di questi trattori non è del tutto semplice, oltre a sterzare è indispensabile frenare dalla stessa parte, tenendo conto della disposizione anomala dei pedali.
==== Trattori prodotti ====
* Oto R3 (1950)
* Oto 2R3 - Oto 2R3 Vigneron (1951)
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* Oto Serie 30 (1959-62)
==== Veicoli blindati leggeri ====
* [[OTO Melara R2.5 Gorgona]]
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
*
* {{cita web | url = https://issuu.com/danaeproject/docs/archivio_oto_melara | titolo = Archivio Oto Melara: 1902-1972 - Inventario | editore = Fondazione Ansaldo | sito = [[Issuu]] | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151219202055/http://issuu.com/danaeproject/docs/archivio_oto_melara | dataarchivio = 19 dicembre 2015 | urlmorto = sì | accesso = 9 febbraio 2020 }}
{{
[[Categoria:OTO Melara| ]]
[[Categoria:Produttori di trattori]]
[[Categoria:Aziende italiane del settore difesa]]
[[Categoria:
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