Antonello Capurso: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Antonello
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|Attività2 = scrittore
|Nazionalità = italiano
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==Biografia==
===Attività giornalistica===
Ha iniziato l'attività giornalistica su "La voce repubblicana", passando poi all'[[Agenzia Giornalistica Italia]].
===Attività letteraria e saggistica===
=== Saggistica ===
*"Dialogo sulla giustizia, [[Anna Finocchiaro]] con Antonello Capurso" casa editrice Passigli. 2005
In campo letterario Capurso ha pubblicato due libri di versi: "Quando d'amore parlano gli dei" (pubblicato nel [[1986]] per la [[casa editrice]] Il Ventaglio), finalista al [[Premio Fregene]], e "Alba Pratalia Aràba" (pubblicato [[1994]] per la [[casa editrice]] Fermenti). È presente in diverse antologie in [[Italia]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e nell'ex [[Jugoslavia]]. Ha vinto nel [[1987]] il [[premio Nosside]] nell'ambito della [[poesia]] e della videopoesia, mentre nel [[1994]] gli è stato insignito il [[premio Cultura del Mare]]. Dal [[1987]] al [[1988]] ha diretto il [[Festival della Letteratura]], tenutosi all'[[Orto botanico di Roma]]. Per [[Raitre]], nel [[1987]], ha diretto e presentato la trasmissione in quattro puntate "Le voci della scrittura".▼
*"I discorsi che hanno cambiato l'Italia, da Garibaldi e Cavour a Berlusconi e Veltroni" casa editrice Oscar Storia Mondadori, 2008.
*"Le frasi celebri nella storia d'Italia, da Vittorio Emanuele II a Silvio Berlusconi" casa editrice Oscar Storia Mondadori, 2011.
*"Storia dell'insolenza (Offese, insulti e turpiloquio nella politica italiana da Cavour a Grillo)", casa editrice Il settimo libro, 2014.
Ha inoltre pubblicato diversi saggi sui partiti e di politica costituzionale.
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*"Quando d'amore parlano gli dei" casa editrice Il Ventaglio, 1986, finalista al [[Premio Fregene]] di poesia.
*"Alba Pratalia Aràba" Fermenti, 1994, poesia.
*"La piuma del ghetto", casa editrice Gallucci, 2023, romanzo vincitore del [[Premio Bancarella Sport]] 2024<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/attualita/22-07-2024/antonello-capurso-vince-il-premio-bancarella-sport-con-la-piuma-del-ghetto.shtml|titolo=Antonello Capurso vince il premio Bancarella Sport per la letteratura con "La piuma del ghetto"|autore=Giuseppe Di Giovanni|data=22 luglio 2024|accesso=30 luglio 2024}}</ref>, e del Premio Grandi Lettori Invictus 2024.
È presente in diverse antologie in Italia, e tradotto in [[Inghilterra]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e nell'ex [[Jugoslavia]].
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=== Teatro e Regia ===
Si forma al cinema come assistente alla regia di Marco Leto e nel teatro come assistente alla regia di Maurizio Scaparro. Come autore e regista firma tra il 1980 e il 1990 diversi documentari prodotti dall'Agenzia Giornalistica Italia e tradotti in inglese, francese, arabo e spagnolo. Nel 1985 ha vinto il Premio speciale Ici per il documentario al Festival del Film Industriale di Roma. Nel 1989 è andato in onda su [[Radio1]] il suo dramma radiofonico in cinque puntate "Parigi 1939", tratto da un romanzo di [[Guglielmo Negri]]. Nel [[1990]], per [[Radiotre]], ha curato la riduzione radiofonica di un'antologia in trentacinque puntate del racconto italiano del novecento. In campo teatrale gli è stato assegnato nel 1985 il [[Premio Istituto del Dramma Italiano]] per la migliore opera teatrale inedita, con "Il segreto di San Pietro", scritto insieme a Guglielmo Negri: opera messa in scena al teatro Flaiano, per il cartellone del Teatro Stabile di Roma nel [[1986]]. Negli anni ottanta è stato critico cinematografico e teatrale per "La voce repubblicana" e per la rivista di spettacolo e cultura ''[[Stilb (rivista)|Stilb]]'', diretta da Fabio Doplicher.
Dopo una lunga pausa dovuta all'attività giornalistica, torna alla regia teatrale nel 2016, andando in scena al Teatro Testaccio con la propria piece teatrale "L'incredibile storia di George Mallory". Nel 2017 è in scena, al Teatro Petrolini, con "16 ottobre 1943, una storia e altre storie", in cui racconta le vicende familiari legate al padre e alla madre, e al nonno Achille Battaglia, dirigente del [[Partito d'Azione]] e comandante militare per il CLN delle forze partigiane nell'Alto Lazio. Nel 2018 viene invitato a chiudere il Festival internazionale della cultura "Ebraica", a Roma, con lo spettacolo teatrale "A testa alta (storia di Moretto)". Nel gennaio 2019, in occasione della Giornata della Memoria della Shoah, lo stesso spettacolo, prodotto dalla Fondazione Museo della Shoah, con il patrocinio di Ucei, Ucr e [[Università Roma 3]], viene rappresentato al [[Teatro Palladium]] e al [[Cinema/Teatro Farnese]]. Nel gennaio 2020, al [[Teatro Palladium]] di Roma, in occasione della Giornata della Memoria della Shoah, va in scena con lo spettacolo "L'uragano - storia di Leone Efrati", prodotto dalla Fondazione Museo della Shoah, con il patrocinio di Ucei e [[Università Roma 3]].
Nell'aprile 2020 escono sui social della Fondazione Museo della Shoah Onlus [[Facebook]], [[YouTube]], [[Instagram]] i videomonologhi "Il vestito azzurrino - storia di Ester e di Annetta" e "Hanno preso Moretto".
== Note ==
<references />
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|editoria|letteratura}}
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