Lituania: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|l'omonimo granducato|Granducato di Lituania|}}
{{Nota disambigua|2=Repubblica di Lituania}}
{{Stato
| portale = Lituania
| nomeCorrente = Lituania
| nomeCompleto = Repubblica di Lituania
| nomeUfficiale = ''Lietuvos Respublika''
| linkBandiera = Flag of Lithuania.svg
| paginaBandiera = Bandiera
| linkStemma = Coat of
| paginaStemma = Stemma della Lituania
| linkLocalizzazione = EU
| didascaliaLocalizzazione = La Lituania (verde scuro) nell'[[Unione europea]] (verde chiaro)
| linkMappa = Lituaniait.png
| lingua = [[Lingua lituana|
| altrelingue = [[Lingua polacca|Polacco]], [[Lingua russa|russo]]
| motto = {{lt}}Tautos jėga vienybėje<br />{{it}}La forza del popolo è nell'unità!
| capitale = {{simbolo|Grand Coat of arms of Vilnius.svg}} [[Vilnius]]
| capitaleAbitanti = {{formatnum:580020}}
| capitaleAbitantiAnno = 2020
| governo = [[Repubblica semipresidenziale]]
| presidente = [[Gitanas Nausėda]]
| primoMinistro = [[Inga Ruginienė]]
| elenco capi di stato = [[Presidenti della Lituania|Presidente della Repubblica]]
| elenco capi di governo = [[Primi ministri della Lituania|Ministro presidente]]
| indipendenza = '''Originale:'''<br/>Dall'[[Impero russo]],<br/>16 febbraio 1918<br/>'''Restaurata<ref>Dal 21 luglio 1940 all’11 marzo 1990 occupazione sovietica (RSS Lituana) e dal 1941 al 1944 - occupazione nazista durante la guerra.</ref>:'''<br/>Dall'[[Unione Sovietica|URSS]],<br />11 marzo 1990
| ingressoONU = 17 settembre 1991
| ingressoUE = 1º maggio 2004
| superficieTotale = {{formatnum:65200}}
| superficieOrdine = 122
| superficieAcqua = trascurabile
| popolazioneTotale = {{formatnum:2793397}}
| popolazioneAnno = 2019
| popolazioneOrdine = 131
| popolazioneDensita = 42,8
| popolazioneCrescita = −0,298% (2012)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|sito=CIA World Factbook|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120504223114/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|urlmorto=sì}}</ref>
| nomeAbitanti = [[Lituani]]
| confini = [[confine tra la Bielorussia e la Lituania|Bielorussia]], [[confine tra la Lettonia e la Lituania|Lettonia]], [[confine tra la Lituania e la Polonia|Polonia]], [[confine tra la Lituania e la Russia|Russia]]
| continente = [[Europa]]
| orario = {{Lista
| tipo = disc
| [[UTC+2]]
| [[UTC+3]] <small>([[ora legale]])</small>
}}
| PIL = 79427<ref name="IMFWEOLT">{{cita web|url=https://www.imf.org/en/Publications/WEO/weo-database/2023/October/weo-report?c=946,&s=NGDPD,PPPGDP,NGDPDPC,PPPPC,&sy=2020&ey=2028&ssm=0&scsm=1&scc=0&ssd=1&ssc=0&sic=0&sort=country&ds=.&br=1 |titolo=World Economic Outlook Database, October 2023 Edition. (Lithuania) |editore=[[International Monetary Fund]] |sito=IMF.org |data=10 ottobre 2023 |accesso=11 ottobre 2023}}</ref>
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| TFT = 1,6 (2010)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2010|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
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}}
Abitata per secoli da numerose tribù, la Lituania venne unificata nel [[XIII secolo]] da [[Mindaugas]], costituendo prima un Regno e poi un Ducato. Ultima nazione europea ad abbandonare il paganesimo, tra [[XIV secolo|XIV]] e [[XV secolo]] ebbe una rapida espansione territoriale, fino a diventare la [[Granducato di Lituania|nazione più estesa d'Europa]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.treccani.it//enciclopedia/lituania|titolo=Lituania nell'Enciclopedia Treccani|citazione=I secoli di maggiore splendore in Lituania, furono quelli del Granducato|accesso=8 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200303144709/http://www.treccani.it/enciclopedia/lituania/|urlmorto=sì}}</ref>, il cui controllo copriva anche l'odierna [[Bielorussia]] e le regioni occidentali dell'[[Ucraina]]. Nel 1569 il Granducato di Lituania [[Unione di Lublino|formò una confederazione]] col vicino [[Regno di Polonia (1385-1569)|Regno di Polonia]] e assieme a quest'ultimo subì, nella seconda metà del [[XVIII secolo]], [[Spartizioni della Polonia|varie spartizioni territoriali]], fino all'annessione all'[[Impero russo]] nel 1795.
Tornata indipendente nel 1918, la Lituania, assieme alle confinanti [[Lettonia]] ed [[Estonia]], [[Occupazione sovietica delle repubbliche baltiche|venne occupata e annessa]] all'[[Unione Sovietica]] nel 1940, in base a quanto previsto dal [[patto Molotov-Ribbentrop]], come [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana|RSS Lituana]]. Dopo l'occupazione tedesca, segnata dalla persecuzione degli ebrei e da vari eccidi, nel 1944 ritornarono le truppe sovietiche, contro le quali operò per quasi un decennio una [[Fratelli della foresta|resistenza armata]]<ref name=":1" />. Nel 1990 fu la prima tra le repubbliche sovietiche a dichiarare la propria indipendenza<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Audrius|cognome=Siaurasevicius|url=https://www.theguardian.com/world/1990/mar/12/eu.politics|titolo=Lithuania breaks away from the Soviet Union|pubblicazione=The Guardian|data=12 marzo 1990|accesso=8 aprile 2020|citazione=Lithuania last night became the first republic to break away from the Soviet Union, by proclaiming the restoration of its pre-war independence. The newly-elected parliament, 'reflecting the people's will,' decreed the restoration of 'the sovereign rights of the Lithuanian state, infringed by alien forces in 1940,' and declared that from that moment Lithuania was again an independent state}}</ref>.
La Lituania è uno Stato membro dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], della [[NATO]], del [[Consiglio d'Europa]], dell'[[Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico|OCSE]]. È una [[Repubblica semipresidenziale]], il cui attuale presidente è [[Gitanas Nausėda]], mentre il governo è presieduto da [[Inga Ruginienė]].
Il 1º gennaio 2015, la nazione baltica ha adottato l'[[euro]], diventando il diciannovesimo stato della [[zona euro]]. L'euro ha sostituito il [[Litas lituano|litas]], la precedente [[valuta]] ufficiale dello Stato.<ref name=":2" />
== Etimologia ==
{{vedi anche|Etimologia del nome Lituania}}
Il nome "Lituania" comparve per la prima volta nel 1009 negli [[Annali di Quedlinburg]]. La sua etimologia è fonte di dibattito: una credenza popolare vuole che "Lietuva" derivi dalla parola "lietus" (pioggia), ma la presenza del suffisso ''-uva'' e la mancanza di prove convincenti rende tale spiegazione poco plausibile. Un'altra teoria vorrebbe il toponimo derivato dal Lietava, corso d'acqua della Lituania centrale; tuttavia le sue ridotte dimensioni renderebbero il passaggio da idronimo a toponimo altamente improbabile.
== Storia ==
{{C|all'ultimo secolo di storia della Lituania sono dedicate ben sei sezioni, mentre al resto dei due millenni precedenti solo due sezioni.|storia|giugno 2020}}
{{vedi anche|Storia della Lituania}}
=== L'epoca tribale ===
I primi insediamenti umani nel territorio dell'odierna Lituania risalgono almeno al 9000 a.C. Il commercio dell'[[Ambra (resina)|ambra]], già prospero nel [[Neolitico]] (da {{formatnum:6000}} a {{formatnum:4500}} anni or sono), offrì ai [[Balti (popolo europeo)|balti]] – antenati degli attuali lituani – una fiorente risorsa economica quando intorno al 2000 a.C. si stabilirono in queste zone dai territori di sud-est.<ref>{{de}}''Pruzzen, Schemaiten, Jatwinger, Nadrauer, Skalwen, Kuren, Semgallen, Selonen, Galinden, Letgallen, Letten und Litauer'': http://freiherren-von-wolff.com/2.html</ref>
Due millenni dopo, fu proprio grazie alla resina fossile e alle sue [[Via dell'ambra|rotte commerciali]] che coprivano tutto il pianeta – come documenta il Museo dell'Ambra di [[Palanga]] – che [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] menzionò gli ''aesti'', raccoglitori di ambra lungo le rive del [[Mar Baltico]], nella sua opera ''[[De origine et situ Germanorum|Germania]]'' scritta nel 98 d.C. e dedicata alle popolazioni germaniche insediate oltre i confini dell'impero romano. La prima menzione del termine ''[[Nome della Lituania|Litae]]'' (Lituania, in latino) in un documento scritto si trova invece nei medievali ''[[Annali di Quedlinburg|Annales Quedlinburgenses]]'', dove questa terra è citata come il luogo in cui l'arcivescovo [[Bruno di Querfurt|Brunone]] fu ucciso dalle popolazioni che tentava di convertire.<ref>{{Cita pubblicazione | titolo=On the Origin of the Name of Lithuania | rivista=Lithuanian Quarterly Journal of Arts and Sciences | volume=55 | numero=3 | data=Fall 2009 |nome=Tomas | cognome=Baranauskas | issn=0024-5089}}</ref>
Nel XII secolo, la popolazione lituana era suddivisa in due gruppi tribali: i [[Samogizia|samogiti]] (abitanti delle pianure) a occidente e gli [[Aukštaitija|aukštaiti]] (abitanti delle terre alte) nei territori orientali e sud-orientali. Più o meno in quest'epoca sembra che a [[Vilnius]] fu costruito un primo castello in legno sulla Collina di Gediminas.
===
{{vedi anche|
[[File:LithuaniaHistory.png|thumb|upright=1.2|Atlante storico della Lituania (le aree indicate appartengono alla cosiddetta ''[[Lithuania Propria]]'')]]
Alla metà del [[XIII secolo]] [[Mindaugas]], condottiero degli aukštaiti, riuscì a unificare le varie tribù del [[Granducato di Lituania]], del quale fu incoronato sovrano nel 1253, a [[Kernavė]].<ref>[https://books.google.lt/books?id=i4hpVJ51y4oC&pg=PP1 C. Rowell, Lithuania Ascending: A Pagan Empire Within East-central Europe, 1295–1345]</ref><ref>{{en}}Rūta Janonienė, Tojana Račiūnaitė, Marius Iršėnas, Adomas Butrimas, ''The Lithuanian Millenium: History, Art and Culture'', VDA leidykla, 2015, ISBN
978-60-94-47097-4, p.45</ref> Mindaugas si era convertito al [[cattolicesimo]] nell'ambito di un accordo con i [[Cavalieri Teutonici]], i monaci-guerrieri tedeschi che avevano conquistato gran parte dei territori dell'antica [[Prussia]], spingendosi fino a Memel (l'odierna [[Klaipėda]]).<ref>{{Cita libro |titolo=Livonian Crusade |cognome=Urban |nome=William |anno=1981 |editore=University Press of America |città= |isbn=0-8191-1683-1 |url=http://books.google.com/books?id=wY5JGQAACAAJ&dq}}</ref><ref>{{Cita libro |titolo=The Crusades: A History |cognome=Riley-Smith |nome=Jonathan |anno=2005 |editore=Continuum International Publishing Group |città= |isbn=0-8264-7269-9 |p=161 |url=http://books.google.com/books?id=eDTaOZxvkqAC&pg=PA161&lpg }}</ref> Ma tanto la conversione quanto l'unità del granducato ebbero vita breve: Mindaugas fu assassinato nel 1263 da un gruppo di aristocratici decisi a mantenere la Lituania nel solco della [[mitologia lituana|tradizione pagana]] e a rifiutare il cristianesimo.<ref>{{en}}Vita di Mindaugas e scontri con il nipote [[Treniota]], suo uccisore: https://erenow.net/postclassical/crusades/643.php</ref>
Durante il regno del granduca [[Gediminas]] (1316-41), i confini della Lituania si estesero verso sud e verso est, fino al territorio delle odierne [[Bielorussia]] e [[Ucraina]], e per un certo periodo persino fino a [[Kiev]]. Dopo la morte di Gediminas, due dei suoi figli condivisero il trono: a Vilnius, [[Algirdas]] estese i confini meridionali al di là di Kiev, mentre [[Kęstutis]] – che fece costruire il proprio castello su una graziosa isola lacustre a [[Trakai]] – teneva a bada gli attacchi dell'Ordine Teutonico.<ref>{{en}}R. Bideleux. ''A History of Eastern Europe: Crisis and Change''. Routledge, 1998. p. 122</ref>
Il figlio di Algirdas, [[Jogaila]], si assicurò il trono nel 1382, ma di fronte alla minaccia sempre più pressante dei Cavalieri Teutonici fu costretto a prendere una decisione che avrebbe avuto conseguenze cruciali per la storia europea. Nel 1386 infatti si fece battezzare, sposò la principessa [[Edvige di Polonia|Edvige]] (Jadwiga), erede al trono della Polonia, e assunse il nome cristiano di [[Ladislao II Jagellone]] (Władysław II Jagiełło) di Polonia, dando origine all'[[Unione polacco-lituana|Unione Polacco-Lituana]] destinata a durare per i successivi 400 anni. Gli aukštaiti furono battezzati nel 1387 e i samogiti nel 1413: la Lituania fu così l'ultimo paese europeo a convertirsi al cristianesimo.
=== I giorni della gloria ===
{{vedi anche|Confederazione polacco-lituana}}
Mentre Jogaila trascorreva buona parte del suo tempo a [[Cracovia]], in patria c'era aria di burrasca. Nel 1390 suo cugino [[Vitoldo]] (Vytautas) si ribellò al sovrano e riuscì a strappargli alcune importanti concessioni, facendosi nominare granduca di Lituania a condizione di rispettare l'alleanza politica con Varsavia. La sconfitta definitiva dell'Ordine Teutonico a opera delle due armate congiunte nella [[Battaglia di Grunwald|battaglia di Grünwald]] (nell'odierna Polonia), nel 1410, inaugurò un periodo di pace e prosperità, soprattutto per Vilnius, la capitale lituana, che proprio in quegli anni vide sorgere quella che oggi è la sua celeberrima Città Vecchia.
Vitoldo (detto «il Grande») ampliò ulteriormente i confini lituani a sud e a est. Alla sua morte, nel 1430, il territorio della Lituania si estendeva al di là di [[Kursk]]a a oriente e quasi fino al [[Mar Nero]] a sud, così da costituire uno degli imperi più vasti d'Europa. Ma in nessun luogo il prestigio e la potenza della nazione si manifestavano meglio che nella Vilnius cinquecentesca, che, con i suoi {{formatnum:25000}} abitanti, era una delle più grandi città dell'[[Europa orientale]]. Qui sorsero splendide costruzioni tardo-gotiche e rinascimentali, e diversi sovrani lituani come [[Sigismondo I Jagellone|Sigismondo (Žygimantas) I]] e [[Sigismondo II Augusto di Polonia|Sigismondo II]] sedettero sul trono polacco-lituano nel sontuoso Palazzo Reale.
Nel 1579 un gruppo di gesuiti polacchi fondò l'[[Università di Vilnius]] e fece della città uno dei baluardi della [[Controriforma]]. Con l'influenza dei gesuiti si diffuse, inoltre, lo stile architettonico barocco.
=== Dominio polacco e spartizioni ===
Nel tempo, la Lituania ricoprì un ruolo sempre più marginale nell'alleanza con la Polonia, finché i due stati vennero ufficialmente fusi nel 1569 (fino ad allora si era infatti trattato di due Corone unite) con l'[[Trattato di Lublino|Unione di Lublino]], siglata durante la guerra di Livonia ([[Prima guerra del nord|prima Guerra del Nord]]) contro la [[Granducato di Mosca|Moscovia]].
All'interno della nuova ''rzeczpospolita'' ([[Confederazione polacco-lituana|Confederazione]]), la Lituania, sempre più subalterna alla Polonia, andò incontro a un processo di «[[polonizzazione]]»: la [[nobiltà lituana]] adottò la cultura e la lingua polacche, i contadini divennero [[Servitù della gleba|servi della gleba]] e Varsavia sottrasse a Vilnius il ruolo di epicentro politico e sociale.
Nel 1654 la Russia invase temporaneamente la Confederazione, impossessandosi di una parte considerevole dei territori. Nel 1772 la Confederazione si era così indebolita che i sovrani di Russia, Austria e Prussia procedettero semplicemente a dividersi i territori in quella che fu la prima delle tre [[spartizioni della Polonia]] (1772, 1793 e 1795). Quasi tutta la Lituania passò alla Russia, tranne una piccola regione sud-occidentale che fu annessa alla Prussia, ma passò a sua volta nelle mani russe dopo le [[guerre napoleoniche]].
=== Dominio russo e indipendenza ===
{{vedi anche|Atto d'indipendenza della Lituania|Guerra sovietico-polacca}}
Con la [[rivolta di Novembre]] del 1830 contro i russi, si diede il via alla [[Guerra russo-polacca del 1792|guerra russo-polacca]], che finì nel 1831 con la vittoria russa e la definitiva occupazione zarista della Lituania.
All'inizio del XX secolo iniziò a formarsi un movimento culturale che stimolava, soprattutto con la promozione dell'uso della [[lingua lituana]], la formazione di una coscienza nazionale: tale periodo è noto come il [[Risveglio nazionale lituano]].<ref>{{Cita web|url=https://www.itlietuviai.it/100-anni-dalla-riconquista-dellindipendenza-della-lituania/|titolo=100 anni dalla riconquista dell’Indipendenza della Lituania|sito=Italijos lietuvių naujienų portalas|data=18 febbraio 2018|lingua=lt|accesso=23 maggio 2021}}</ref> Contro tale spinta, le autorità russe risposero [[Bando della stampa lituana (1865-1904)|vietando la pubblicazione di opere in lingua lituana]] che utilizzassero l'[[alfabeto latino]] e reprimendo militarmente i movimenti di carattere indipendentista.<ref name="LTR_en">[http://www.spaudos.lt/Istorija/Lithuanian_Resistance.en.htm Resistenza lituana]. Spaudos.lt, ristampato in ''[[Encyclopedia Lituanica]]'', Boston, 1970–1978. Retrieved on 2019-07-15</ref>
Durante la [[prima guerra mondiale]] sotto il comando di [[Paul von Hindenburg]] e del capo di stato maggiore [[Erich Ludendorff]], l'esercito tedesco invase la Lituania e respinse le truppe russe sulla loro frontiera negli anni 1914-15 e bloccò fino all'inizio del 1918 il [[fronte orientale (1914-1918)|fronte orientale]] in modo abbastanza stabile<ref>{{cita libro|N.|Stone|The eastern front 1914-1917|1975|Charles Scribner's Sons|New York|lingua=en}}</ref>. Ciò permise l'istituzione di un'amministrazione militare in Lituania sotto la diretta tutela dell'[[Oberste Heeresleitung|comando tedesco]] col nome di [[Ober Ost]], affidata a Ludendorff.<ref>{{Cita libro|autore=Fritz Fischer|titolo=Griff nach der Weltmacht : die Kriegszielpolitik des kaiserlichen Deutschland 1914/18|annooriginale=1961|anno=1971|editore=Droste|città=Düsseldorf|lingua=de|isbn=978-3-7610-7203-5}}</ref>
Nel febbraio 1918 fu firmato il [[trattato di Brest-Litovsk]], in cui l'[[URSS]] rinunciava a qualunque pretesa territoriale sui [[Paesi baltici]], la Lituania si dichiarò indipendente il 16 febbraio 1918 con l'[[Atto d'indipendenza della Lituania|Atto d'indipendenza]] redatto dal [[Consiglio della Lituania]], e il 4 aprile 1919, terminata la [[prima guerra mondiale]], si costituì in [[repubblica]].<ref>Simas Sužiedėlis, ed. (1970–1978). "Council of Lithuania". ''[[Encyclopedia Lituanica]]''. I. Boston, Massachusetts: Juozas Kapočius. pp. 581–585. LCC 74-114275.</ref><ref name=eidintas>{{Cita libro|cognome=Eidintas |nome=Alfonsas |autore2=Vytautas Žalys |autore3=Alfred Erich Senn |curatore=Ed. Edvardas Tuskenis |titolo=Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic, 1918-1940 |edizione=Paperback |data=settembre 1999 |editore=St. Martin's Press |città=New York |isbn=0-312-22458-3 |pp=24-31 |capitolo=Chapter 1: Restoration of the State }}</ref> Lo stato del primo dopoguerra fu egemonizzato dalla figura di [[Antanas Smetona]]. Dopo la dichiarazione d'indipendenza della Lituania, egli fu eletto presidente della Repubblica nel 1919, conservando tale carica fino al giugno 1920. Nel dicembre 1926, in seguito a un colpo di Stato conservatore e autarchico, venne eletto nuovamente presidente della Repubblica e il mandato gli fu confermato nel 1930 e nel 1938.<ref>{{Cita libro|nome=Alfonsas |cognome=Eidintas |anno=2015 |titolo=Antanas Smetona and His Lithuania: From the National Liberation Movement to an Authoritarian Regime (1893-1940) |traduttore=[[Alfred Erich Senn]] |editore=Brill Rodopi |serie=On the Boundary of Two Worlds |isbn=978-90-04-30203-7 |cid=}}</ref> Il nuovo Stato rifiutò l'ipotesi di ristabilire l'unione con la [[Seconda Repubblica di Polonia|Polonia]] (proposta effettuata nell'ambito della contesa e controversa situazione determinata dalla costituzione della [[Lituania Centrale]])<ref name=cepenas>{{Cita libro|cognome=Čepėnas |nome=Pranas |titolo=Naujųjų laikų Lietuvos istorija, vol. II |anno=1986 |editore=Dr. Griniaus fondas |città=Chicago |isbn=5-89957-012-1|lingua=lt}}</ref>. La nominativa capitale - [[Vilnius]]<ref>Come statuito dall'[[Atto d'indipendenza della Lituania|Atto d'Indipendenza]].</ref> - fu contesa con lo Stato polacco fino al 1939, quando i sovietici, invadendo la Polonia insieme ai tedeschi passarono parte della [[contea di Vilnius|regione di Vilnius]] alla Lituania<ref>La gran parte era già stata restituita alla Lituania in virtù del [[Trattato di Mosca (1920 Urss-Lituania)|trattato di Mosca del 1920]].</ref>, mentre la regione di [[Klaipėda]] [[Rivolta di Klaipėda|fu acquisita]] nel 1923 e successivamente ceduta ai tedeschi nel 1939 dopo un ultimatum.
=== L'occupazione sovietica ===
{{C|senza fonti e POV per varie informazioni, il solito POV di un IP dinamico anti-sovietico, vedasi [[Wikipedia:Utenti problematici/79.14.2.137/SP]]|storia|gennaio 2013}}
{{vedi anche|Occupazione sovietica delle repubbliche baltiche}}
In base al [[patto Molotov-Ribbentrop]] del 1939, la Lituania si trovò assegnata alla [[sfera d'influenza]] tedesca, ma dopo pochi mesi, in cambio di una maggior porzione del territorio della Polonia occupato dall'[[Unione Sovietica]], la Germania accettò l'occupazione della Lituania da parte dei sovietici, che occuparono il Paese dopo un ultimatum, fondando così la [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana]]. Furono istituite nuove strutture politiche ed economiche secondo il modello comunista, affidate a un [[Partito Comunista della Lituania|Partito Comunista Lituano]] sottoposto al ferreo controllo di Mosca. Gli [[Stati Uniti d'America]], con la [[dichiarazione di Welles]] (23 luglio 1940), notificarono all'Unione Sovietica che essi non avrebbero mai riconosciuta come legittima tale annessione.
Vennero [[collettivizzazione|collettivizzate]] le terre coltivabili e fondati grandi complessi industriali. Molti contadini vennero costretti a stabilirsi nei centri urbani. Le autorità occupanti provvidero a una sistematica politica di depauperamento della cultura lituana: ogni manifestazione esteriore dell'identità culturale lituana venne proibita, mentre il patrimonio artistico venne duramente danneggiato (molte chiese cattoliche, simbolo della devozione popolare lituana, vennero chiuse o spogliate delle loro opere d'arte o distrutte). Inoltre fu stimolata una massiccia immigrazione russa allo scopo di costituire un nucleo russofono nelle strutture politico–economiche del Paese. Tali misure repressive provocarono conflitti tra le autorità e la popolazione: una testimonianza di tale periodo storico è il romanzo ''[[Avevano spento anche la luna]]'' di Ruta Sepetys.
=== L'invasione nazista ===
{{vedi anche|Occupazione tedesca della Lituania|Reichskommissariat Ostland}}
Il 22 giugno 1941 la [[Germania]] avviò l'[[operazione Barbarossa]]; la Lituania, in quanto regione limitrofa, fu immediatamente coinvolta nell'invasione. La regione comprendeva circa 2 milioni di abitanti di etnia autoctona e circa {{formatnum:250000}} persone di etnia ebraica, che nei secoli si erano integrati nel tessuto sociale ed economico del paese. [[Vilnius]] fu una delle prime città a essere conquistate: il 24 giugno 1941, le prime unità della [[Wehrmacht]] entrarono nella città. Nello stesso giorno, i tedeschi entrarono anche a [[Kaunas]], da cui l'[[Armata Rossa]] si era ritirata il giorno precedente. Appena giunti, i tedeschi [[Olocausto in Lituania|imposero immediate misure restrittive]] nei confronti della popolazione ebraica. Sui muri delle case apparve questa ordinanza:
{{Citazione|Agli ebrei è vietato l'uso del telefono. Agli ebrei è proibito servirsi del treno. Agli ebrei è vietato l'accesso ai locali pubblici. Agli ebrei è fatto obbligo di consegnare i loro apparecchi radio. Gli ebrei sono banditi dall'università.<ref>Vedi [[Vassili Grossman]], [[Il'ja Grigor'evič Ėrenburg]], ''[[Il libro nero - Il genocidio nazista nei territori sovietici 1941-1945]]'', Milano, Mondadori, 1999, pp. 353-354. (Traduzione di L. Vanni)</ref>}}
Ai tedeschi si unirono gruppi militari lituani che rivendicavano l'autonomia del Paese baltico dall'[[Unione Sovietica|URSS]], e che si accanirono al pari dei tedeschi nei confronti degli ebrei. Tra il 25 e il 27 giugno i nazionalisti lituani, capeggiati da [[Algirdas Jonas Klimaitis]], si macchiarono a [[Kaunas]] di alcune delle azioni più violente e brutali di tutta la storia della [[Shoah]]. A Ponary (oggi un quartiere occidentale di Vilnius) dal luglio 1941 sino al 1944 le truppe ausiliarie lituane, reclutate tra i volontari collaborazionisti, le Ypatingasis būrys (nome originale lituano della formazione), sotto sovrintendenza tedesca massacrarono, in fucilazioni di massa, circa {{formatnum:100000}} persone, di cui {{formatnum:60000}} o {{formatnum:70000}} erano ebrei, circa {{formatnum:20000}} erano esponenti della classe dirigente polacca. Le rimanenti vittime finirono a Ponary in quanto accusate di comunismo. Viceversa molti lituani invece rischiarono la vita o furono uccisi nel tentativo di aiutare gli ebrei come la dottoressa [[Elena Kutorgene-Buivydaite]] (proclamata nel dopoguerra [[Giusto tra le Nazioni]]) che mise a repentaglio la sua stessa vita per salvare molti ebrei.<ref>Vedi [[Vassili Grossman]], [[Il'ja Grigor'evič Ėrenburg]], ''[[Il libro nero - Il genocidio nazista nei territori sovietici 1941-1945]]'', Milano, Mondadori, 1999. Traduzione di L. Vanni)</ref>
Il 15 agosto 1941, i nazisti istituirono il ghetto di [[Kaunas]]: situato nel quartiere di Slobodka, ospitava circa {{formatnum:32000}} prigionieri. Il 6 settembre 1941, venne istituito un ghetto anche a Vilnius. Inizialmente, gli ebrei furono dislocati in due quartieri, chiamati rispettivamente Ghetto I e Ghetto II. Il primo conteneva circa {{formatnum:30000}} persone, mentre il secondo ne racchiudeva circa {{formatnum:10000}}.
Durante l'[[Reichskommissariat Ostland|occupazione tedesca]], perirono circa {{formatnum:200000}} ebrei in parte fucilati e in parte uccisi nelle [[Camera a gas|camere a gas]] dei [[Campo di sterminio|campi di sterminio]] e fu quasi totalmente annientata la classe dirigente di Vilnius costituita sino ad allora dall'intellighenzia polacca. Alla sconfitta dei nazisti da parte dell'[[Armata Rossa]] centomila residenti di [[Vilnius]], un terzo della popolazione della capitale, per la maggior parte ebrei, erano stati uccisi. Vilnius prima della guerra era detta la «Gerusalemme di Lituania» e si era trasformata in uno dei più importanti centri di cultura ebraica nel mondo. Anche tra i lituani non ebrei furono migliaia le uccisioni e decine di migliaia di giovani furono deportati in [[Germania]] per lavorare.
=== Periodo sovietico nel dopoguerra ===
{{vedi anche|RSS Lituana|Fratelli della foresta}}
Dal 1945 al 1956, piccole bande armate, aiutate dalla popolazione locale, proseguirono la [[guerriglia]] nei territori rurali contro le [[Armata Rossa|truppe regolari russe]], in ottica indipendentista<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.storico.org/dopoguerra_tormentato/estonia.html|titolo=I «Fratelli della Foresta»|accesso=8 aprile 2020}}</ref><ref>{{en}} Mart Laar, ''War in the Woods: Estonia’s Struggle for Survival'', 1944-1956, The Compass Press, Washington, 1992</ref>. Moltissimi cittadini baltici (nella fattispecie: {{formatnum:50000}} [[estoni]], {{formatnum:60000}} [[lettoni]] e ben {{formatnum:120000}} [[lituani]]), ma anche [[ucraini]], [[polacchi]], [[ungheresi]], [[romeni]], [[bulgari]], [[serbi]] e [[croati]] si diedero infatti alla macchia per cercare di combattere con le armi i nuovi regimi istituiti da [[Mosca (Russia)|Mosca]] nell'[[Europa orientale|Europa dell'Est]]<ref>Guerriglieri oltre cortina, di Luca Poggiali, «Storia & Battaglie», numero 1, marzo 2000</ref><ref>Paul Carrel, Operazione Barbarossa. 21 giugno 1941-18 novembre 1942, I e II volume, Edizioni BUR RCS Libri, 2000, Milano.</ref>. Tali movimenti furono stroncati con interventi operativi del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]] e dell'[[NKVD]]: con il primo acronimo si fa riferimento alla [[polizia politica|polizia]] segreta sovietica, la quale continuò la sua attività fino al [[Dissoluzione dell'Unione Sovietica|crollo dell'URSS]] nel 1991. Sulla base di statistiche molto parziali si calcola che nella sola Lituania, tra il primo gennaio e il 15 marzo 1945, siano state effettuate {{formatnum:2257}} «operazioni di pulizia».
Il risultato di tali operazioni fu la morte di oltre {{formatnum:6000}} «banditi» e l'arresto di oltre {{formatnum:75000}} fra «banditi, affiliati ai gruppi nazionalisti e disertori»<ref>Stéphane Courtois; Nicolas Werth; Jean-Louis Panné, ''Il libro nero del Comunismo'', traduzione di vari (9), collana Le Scie, Mondadori, 1998, ISBN 88-04-47330-4.</ref>. In seguito alle torture, alle esecuzioni e alle deportazioni in [[Siberia]]<ref>{{Cita web|url=http://vilnews.com/2010-12-1941-1953-300-000-lithuanians-were-deported-to-merciless-inhumanity-in-siberia|titolo=http://vilnews.com/2010-12-1941-1953-300-000-lithuanians-were-deported-to-merciless-inhumanity-in-siberia|accesso=9 aprile 2020}}</ref>, centinaia di intellettuali, ecclesiastici cattolici, funzionari e giovani studenti lituani sparirono; le autorità sovietiche avevano in tal modo decimato l'élite autoctona, facilitando la propria egemonia sul Paese<ref>{{Cita web|url=http://vilnews.com/2010-12-1941-1953-300-000-lithuanians-were-deported-to-merciless-inhumanity-in-siberia|titolo=http://vilnews.com/2010-12-1941-1953-300-000-lithuanians-were-deported-to-merciless-inhumanity-in-siberia|citazione=A wide spectrum of people: <br/> 1. Members of non-communist parties, including heretical communists; <br/>2. Members of patriotic and religious organizations; <br/> 3. Former police and prison officials; <br/> 4. Former officers of tsarist and other armies; <br/> 5. Former officers of the Lithuanian and Polish armies; <br/> 6. Former volunteers who had joined anti-Soviet armies in 1918-1919; <br/> 7. Citizens of foreign states, representatives and employees of foreign firms, and employees of foreign embassies; <br/> 8. Those who corresponded with foreign countries or consulates of foreign countries as well as philatelists and those who know the Esperanto language; <br/> 9. Former high level officials; <br/> 10. Red Cross employees and émigrés from Poland; <br/> 11. Clergymen of all religions; <br/> 12. Bankers, members of aristocratic families and rich farmers.|accesso=8 aprile 2020}}</ref>.
=== Ritorno all'indipendenza lituana ===
Con l'inizio della [[glasnost]] l'11 marzo 1990, la [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana|RSS Lituana]] fu la prima [[Paesi Baltici|repubblica baltica]], occupata dai sovietici, a ritornare indipendente. Le truppe sovietiche tentarono di reprimere la ribellione, ma alla fine dovettero cedere. L'indipendenza lituana non venne ufficialmente riconosciuta sino al settembre 1991 (dopo il [[tentato colpo di Stato in Unione Sovietica]]). L'ultimo battaglione russo lasciò il Paese nel 1993.
Il
=== Relazioni con l'
* Il
* L'
* Il
* Il
* Il
* Il
* L'
* Il 1º maggio 2004 entra a far parte dell'Unione europea.
* Il 16 marzo 2006 la Lituania richiede che sia esaminata la sua subordinazione ai criteri di [[convergenza]] per l'adozione dell'[[euro]].
* Il 16 maggio 2006 la [[Banca centrale europea]]<ref>Rapporto sulla convergenza maggio 2006 [http://www.ecb.int/pub/pdf/conrep/cr2006it.pdf PDF])</ref> e la [[Commissione europea]]<ref>COM (2006) 0223 Relazione della Commissione- Relazione sulla convergenza 2006 relativa alla Lituania (predisposta ai sensi dell'articolo 122, paragrafo 2, del trattato, su richiesta della Lituania) {SEC(2006) 615} [https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/com/2006/com2006_0223it01.pdf PDF])</ref> pubblicano le loro relazioni sul rispetto dei [[parametri di Maastricht|criteri di convergenza]] da parte della Lituania, nelle quali osservano che la Lituania rispetta tutti i criteri di convergenza escluso quello che riguarda la stabilità dei prezzi.
* Il 21 dicembre 2007 la Lituania entra nell'[[Acquis di Schengen|area Schengen]].<ref>2007/801/CE Decisione del Consiglio, del 6 dicembre 2007, sulla piena applicazione delle disposizioni dell'acquis di Schengen nella Repubblica ceca, nella Repubblica di Estonia, nella Repubblica di Lettonia, nella Repubblica di Lituania, nella Repubblica di Ungheria, nella Repubblica di Malta, nella Repubblica di Polonia, nella Repubblica di Slovenia e nella Repubblica slovacca ({{pdf}} [https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/oj/2007/l_323/l_32320071208it00340039.pdf GU UE dell'8/12/2007]).</ref>
* Il 1º gennaio 2015 la Lituania adotta l'[[euro]] come moneta nazionale.<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/esteri/2014/06/04/news/lituania-nell-euro-dal-1-gennaio-2015-1.35740414|titolo=“Lituania nell’euro dal 1º gennaio 2015”|sito=lastampa.it|data=4 giugno 2014|accesso=8 aprile 2020}}</ref>
== Geografia ==
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=== Morfologia ===
La Lituania è bagnata a ovest dal [[mar Baltico]], dove si trova la città di [[Klaipėda]]. Lungo la costa si trovano spiagge sabbiose e dune di sabbia. Verso est il paese ha un aspetto collinare con estesi boschi; il patrimonio boschivo è però meno esteso di quello della [[Lettonia]] e dell'[[Estonia]], essendo maggiore lo sfruttamento del suolo per le attività agricole. Il territorio lituano è pianeggiante.
=== Idrografia ===
Il fiume più lungo della Lituania è il [[Nemunas]], il quale nasce
La Lituania confina con la [[Polonia]] tra il lago di
Il clima in Lituania è di tipo continentale e freddo. Gli inverni sono generalmente rigidi, con temperature medie di {{M|-5|u=°C}}, che possono raggiungere facilmente i {{M|-20|u=°C}}. Gennaio e febbraio sono i mesi più freddi, mentre in estate la temperatura può raggiungere e spesso superare i {{M|20|u=°C}}.
Le nevi sono abbondanti tra novembre e marzo e sono in genere piuttosto copiose soprattutto nella parte centrale e orientale del Paese.
Lungo la costa, presso la città di Klaipėda e sulla [[penisola di Neringa]], gli inverni sono più miti, mentre le estati sono solitamente più fresche.
La Lituania è piuttosto piovosa. Le precipitazioni sono frequenti soprattutto in estate e lungo la costa. Raggiungono infatti i {{M|720|u=mm}} durante l'anno sul litorale e i {{M|500|u=mm}} nelle regioni interne.
Le ore di luce sono scarse in inverno, mentre in estate, in particolare tra maggio e giugno, il sole tramonta dopo le 22, lasciando alla notte il chiarore tipico delle zone boreali.
La giornata più lunga è quella della [[Ivan Kupala (festività)|notte di San Giovanni]], quando le città si svuotano e chi può si reca ai laghi a godere del chiarore della notte più breve dell'anno.
Nelle Repubbliche baltiche e in Finlandia, come in tutto il Nord Europa del resto, una delle feste più importanti dell'anno è proprio quella del solstizio d'estate (la notte di San Giovanni), quando la notte è brevissima e il cielo non diventa buio, ma appena blu.
Rispetto alla vicina Lettonia, all'Estonia e all'Europa scandinava, la Lituania gode tuttavia di maggiore equilibrio nell'alternanza di giorno e notte grazie alla sua posizione più meridionale. Le notti boreali sono dunque un po' più brevi rispetto a quelle dei Paesi a loro vicini, mentre in estate, la luce del giorno dura un po' meno a lungo.
== Popolazione ==
=== Demografia ===
{{vedi anche|Demografia della Lituania|Suicidio in Lituania}}
[[File:Lithuania demography.png|thumb|upright=1.8|Crescita demografica lituana dal 1992 al 2003]]
La popolazione lituana è scesa nel 2017 a soli {{formatnum:2849000}} abitanti<ref>{{Cita web|url=http://www.bernardinai.lt/straipsnis/2017-01-11-statistika-lietuvoje-gyvena-maziau-nei-3-mljn-gyventoju/153978|titolo=Statistika: Lietuvoje gyvena mažiau nei 3 mljn. gyventojų|sito=Bernardinai.lt|accesso=9 aprile 2020}}</ref> (da oltre 3,3 milioni nel 2006)<ref>{{Cita web|url=https://data.worldbank.org/indicator/SP.POP.TOTL?end=2016&locations=LT&start=2005|titolo=Population, total - Lithuania {{!}} Data|sito=data.worldbank.org|accesso=9 aprile 2020}}</ref> in seguito alle emigrazioni massicce e senza sosta dagli anni 1990 e al tasso estremamente alto di suicidi, che raggiunse l'apice di 45 suicidi su {{formatnum:100000}} persone nel 1995. Anche se il tasso di suicidi è calato in modo costante con gli anni, è ancora il quindicesimo più alto del mondo e il più alto di tutta l'[[Unione europea]], con circa 20 suicidi su {{formatnum:100000}} persone nel 2019, che secondo diversi studi è dovuto a molteplici motivi: la situazione di crisi economica dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, alcolismo, mancanza di tolleranza dalla società, bullismo, scarsa disponibilità di servizi psicologici e psichiatrici e mancanza di una politica di prevenzione dei suicidi efficace. Il suicidio è inoltre una causa di morte elevatissima per prigionieri e arrestati secondo uno studio del 2017, diverse volte più alta della media.<ref>http://www.worldlifeexpectancy.com/cause-of-death/suicide/by-country/</ref>
=== Etnie ===
{{C|in questo paragrafo le percentuali delle varie minoranze discordano notevolmente|Europa|aprile 2017}}
{{vedi anche|Lituani}}
{| class="wikitable"
|+
'''Popolazione della Lituania in base al gruppo etnico 1959–2011'''
|-style="background:#e0e0e0"
! rowspan="2" | Gruppo<br />etnico
! colspan="2" | Censimento 1959{{apici e pedici|p=1}}
! colspan="2" | Censimento 1970{{apici e pedici|p=2}}
! colspan="2" | Censimento 1979{{apici e pedici|p=3}}
! colspan="2" | Censimento 1989{{apici e pedici|p=4}}
! colspan="2" | Censimento 2001{{apici e pedici|p=5}}
! colspan="2" | Censimento 2011{{apici e pedici|p=5}}
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! Numero
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| [[Lituani]]
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|-
| [[Polacchi]]
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|-
| [[Russi]]
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| [[Bielorussi]]
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| [[Ucraini]]
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|-
| [[Ebrei]]
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| [[Tatari#Tatari lituani|Tartari]]
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|-
| [[Tedeschi]]
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| [[Rom (popolo)|Rom]]
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| [[Lettoni]]
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|-
| [[Estoni]]
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| [[Caraiti]]
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| Altri o non specificato
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! align="left" | Totale
! colspan="2" | {{formatnum:2711445}}
! colspan="2" | {{formatnum:3128236}}
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! colspan="2" | {{formatnum:3043429}}
|-
| colspan="13" | <small>{{apici e pedici|p=1}} Fonte: [http://demoscope.ru/weekly/ssp/sng_nac_59.php]. {{apici e pedici|p=2}} Fonte: [http://demoscope.ru/weekly/ssp/sng_nac_70.php]. {{apici e pedici|p=3}} Fonte: [http://demoscope.ru/weekly/ssp/sng_nac_79.php]. {{apici e pedici|p=4}} Fonte: [http://demoscope.ru/weekly/ssp/sng_nac_89.php]. {{apici e pedici|p=5}} Fonte: [https://web.archive.org/web/20131014172519/http://db1.stat.gov.lt/statbank/default.asp?w=1920]. </small>
|}
L'86,7% della popolazione è di [[lituani|etnia lituana]] e parla [[Lingua lituana|lituano]] (una delle due [[lingue baltiche]] ancora esistenti), unica [[lingua ufficiale]] dello Stato (ultimo sondaggio non riportato sopra del 2015). Esistono inoltre numerose altre [[minoranze]] come quella [[Russi in Lituania|russa]] (4,8%), quella [[Polacchi|polacca]] (5,6%) e quella [[Bielorussi|bielorussa]] (1,3%), tutte parlanti le loro rispettive lingue.<ref>{{lt}} Dipartimento di statistica della Repubblica Lituana. ''[http://www.stat.gov.lt/lt/pages/view/?id=2176 Censimento della popolazione per etnia]''. Aggiornato nel 2007.</ref> La Lituania è lo [[Paesi Baltici|Stato baltico]] con la minor presenza di popolazione di etnia russa, rispetto a [[Estonia]] (25% circa) e [[Lettonia]] (29,6%).
I polacchi sono la minoranza più consistente e si concentrano nel Sud-est (specialmente presso la regione di Vilnius). I russi si concentrano prevalentemente nelle città, in particolare a [[Vilnius]], [[Klaipėda]] e [[Visaginas]] dove rappresentano rispettivamente il 14%, il 28% e il 52% della popolazione. In Lituania vivono anche circa {{formatnum:3000}} [[Rom (popolo)|rom]], specialmente nella capitale, a [[Kaunas]] e a [[Panevėžys]].
[[File:Poles in Lithuania Barry Kent.png|thumb|upright=1.2|Mappa che illustra la distribuzione della [[polacchi|minoranza polacca]] in Lituania]]
Sono presenti anche i [[Caraimi]], popolazione originaria della [[Crimea]], ormai ridotta a poche centinaia di persone, che vive in caratteristiche case nella cittadina di [[Trakai]], vicino all'omonimo lago. Seguono le percentuali dei gruppi etnici secondo i dati del censimento non riportato del 2015:
* [[Lituani]] 86,7%
* [[Polacchi]] 5,6%
* [[Russi]] 4,8%
* [[Bielorussi]] 1,3%
* [[Ucraini]] 0,7%
* [[Ebrei]] 0,1%
* [[Tedeschi]] 0,1%
* [[Tatari#Tatari lituani|Tatari]] 0,1%
* [[Lettoni]] 0,1%
* [[Rom (popolo)|Rom]] 0,1%
* altri ([[armeni]], [[estoni]], altri) 0,4%
{{Senza fonte|Per quanto riguarda la lingua straniera, nella maggior parte delle scuole viene insegnato l'[[Lingua inglese|inglese]] come prima lingua straniera, ma è studiato anche [[lingua tedesca|tedesco]] e, talvolta, [[Lingua francese|francese]]. Nelle aree dove si concentrano le minoranze russa e polacca, esistono scuole dove vengono insegnati i rispettivi idiomi come lingue madri}}.
=== Religione ===
{{vedi anche|Religioni in Lituania|Chiesa cattolica in Lituania}}
Ufficialmente si dichiarano [[cattolici]] il 79% dei lituani, [[atei]] e [[agnostici]] il 15%, [[ortodossi]] il 4%, [[protestanti]] il 2%.
La Lituania è stata l'ultimo
Nei pressi della città lituana di [[Šiauliai]] esiste un luogo di pellegrinaggio chiamato [[Collina delle Croci]], meta di turisti.
=== Lingue ===
La lingua ufficiale è il lituano. Vi sono minoranze russe e polacche.
== Ordinamento dello Stato ==
Il [[capo di Stato]] della Lituania è il [[Presidenti della Lituania|Presidente della Repubblica]], eletto direttamente dai cittadini per un mandato di 5 anni rinnovabile una volta. Il suo incarico è in gran parte rappresentativo, con però anche importanti funzioni negli affari esteri e nella sicurezza nazionale; il Presidente è infatti il [[Comandante in capo]] delle forze armate. Il Presidente, con l'approvazione del parlamento unicamerale lituano, [[Seimas]], nomina il [[Primi ministri della Lituania|Primo ministro]] e, successivamente, il resto del [[Gabinetto di governo]].
Il Presidente della Repubblica in carica è [[Gitanas Nausėda]].
Il Parlamento lituano (''[[Seimas]]'') è formato da 141 deputati; circa metà dei membri (71) sono eletti nelle singole costituenti, mentre l'altra metà viene eletta a livello nazionale con sistema proporzionale. Per accedere al Parlamento, un partito deve ricevere almeno il 5% dei voti, e una coalizione multipartitica almeno il 7%.
La [[Costituzione della Lituania]] (Lietuvos Respublikos Konstitucija) è del 25 ottobre 1992.
=== Suddivisioni storiche e amministrative ===
{{vedi anche|Suddivisioni della Lituania}}
La Lituania è costituita da 10 [[Contee della Lituania|contee]] (''apskritys'', singolare - ''apskritis''), ognuna è chiamata con il nome del proprio capoluogo. Le contee sono a loro volta suddivise in 60 [[Comuni della Lituania|comuni]]. Questa suddivisione amministrativa fu introdotta nel 1994.
* [[Contea di Alytus]] (''Alytaus apskritis'')
* [[Contea di Kaunas]] (''Kauno apskritis'')
Riga 179 ⟶ 490:
* [[Contea di Utena]] (''Utenos apskritis'')
* [[Contea di Vilnius]] (''Vilniaus apskritis'')
<!--=== Rivendicazioni territoriali
(utilizzare il titolo idoneo per lo stato descritto)-->
=== Città principali ===
{{vedi anche|Città della Lituania}}
Le principali città sono:
* [[Vilnius]] (o Vilna), capitale del paese ({{M|580020|u=ab.}} nel 2020), sorge alla confluenza dei fiumi [[Vilnia]] e [[Neris]].
* [[Kaunas]] ({{M|289380|u=ab.}}), principale centro industriale del Paese e importante centro universitario, sorge sulle sponte dei fiumi [[Nemunas]] e [[Neris]], a circa {{M|100|u=km}} a ovest della capitale.
* [[Klaipėda]], in [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Memel'' ({{M|184657|u=ab.}} nel 2010), importante [[porto]] sul breve canale che mette in comunicazione il [[Mar Baltico|Baltico]] con la [[laguna dei Curi]], e separa la città dall'[[Penisola di Neringa|omonima penisola (o penisola di Neringa)]].
* [[Šiauliai]] ({{M|133900|u=ab.}} nel 2010), situata a nord del Paese, lungo l'autostrada [[Strada europea E77|E77]] che collega [[Riga]] a [[Kaliningrad]], e vicina alla [[Collina delle Croci]], importante luogo di pellegrinaggio.
* [[Panevėžys]] ({{M|113653|u=ab.}} nel 2009), nella parte settentrionale del Paese, sulle rive del fiume [[Nevėžis]], a metà strada (circa {{M|130|u=km}}) fra [[Riga]] e Vilnius.
* [[Alytus]] ({{M|65524|u=ab.}} nel 2010), centro storico della regione della [[Dzūkija]], sulle sponde del fiume [[Nemunas]], si trova a {{M|72|u=km}} a sud di [[Kaunas]] e {{M|110|u=km}} a sud-ovest di Vilnius.
* [[Marijampolė]] ({{M|47244|u=ab.}} nel 2007), nella parte sud del Paese, {{M|60|u=km}} a sud-ovest di Kaunas, verso il [[Regione di Suwałki|corridoio di Suwałki]] al confine con la Polonia.
=== Istituzioni ===
Il capo di
Il [[parlamento]] [[monocameralismo|unicamerale]] lituano (''[[Seimas]]''), ha 141 membri che vengono eletti con un mandato di quattro anni. Circa metà di essi vengono eletti in collegi elettorali (71), mentre l'altra metà (70) viene eletta a livello nazionale con un [[sistema proporzionale]]. Un partito deve ricevere almeno il 5% di voti nazionali per essere rappresentato nella Seimas.
Nel 1579 venne fondata da re [[Stefano I Báthory]] l'[[Università di Vilnius]], la più antica università della Lituania. Nel territorio lituano è presente un numero elevato di università e si trovano in città come Vilnius, Kaunas, Klaipėda e Šiauliai.
==== Sistema sanitario ====
Il sistema sanitario in Lituania ė privato e pubblico. I maggiori ospedali sono presenti nelle città come Vilnius, Kaunas e Klaipėda. I medici offrono servizi di livello, ma l'unica problematica è legata alla scarsa conoscenza della lingua inglese.
==== Forze armate ====
Le [[Lietuvos kariuomenės Sausumos pajėgos]] costituiscono le forze armate della Lituania.
== Politica ==
{{vedi anche|Politica della Lituania}}
== Diritti civili ==
{{vedi anche|Diritti LGBT in Lituania}}
== Economia ==
L'economia lituana è cresciuta velocemente gli ultimi anni, tanto da meritare al Paese la reputazione di "Tigre del Baltico".
Importanti settori economici sono i mobilifici, le industrie tessile e alimentare. Il recente ingresso del Paese nell'Unione europea (2004) ha contribuito ad accelerare questo processo, basato sulla privatizzazione delle aziende e la modernizzazione delle principali industrie. Superata la dipendenza commerciale ed energetica dall'URSS, oggi l'economia lituana punta molto sull'industria metallurgica, mineraria (torba, ferro e petrolio) e tessile, settori concentrati nei poli urbani di Vilnius e Kaunas. Molto importante l'industria alimentare ([[pesca (attività)|pesca]]) sviluppata nella città costiera di Klaipeda. L'economia agricola che ha caratterizzato il recente passato del Paese è ancora ben radicata nel territorio, rilevanti sono le produzioni di segale e lino, l'allevamento bovino, la produzione di latticini e la silvicoltura. Nel 2003 la Lituania ebbe il più alto tasso di crescita fra i Paesi candidati all'ingresso nell'Unione europea, arrivando a quota 8,8% nel terzo quadrimestre dell'anno. La valuta nazionale dal 2015 è l'[[Euro]]. La Lituania svolge inoltre un'importante funzione di Paese di transito per gli [[oleodotto|oleodotti]].
I settori produttivi della Lituania sono così divisi: primario 5,3%; secondario 35,3%; terziario 59,4%.
=== Trasporti
{{vedi anche|Trasporti in Lituania}}
=== Strade ===
Il
Viene attraversata dall'[[autostrada]] E67 "Via Baltica" che collega [[Varsavia]] con [[Helsinki]] via [[Kaunas]], [[Riga]] e [[Tallinn]], e dall'autostrada [[Vilnius]]-[[Kaunas]]-[[
=== Ferrovie ===
[[File:Vilnius railway station 2008.jpg|thumb|Stazione di [[Vilnius]]]]
La rete ferroviaria è gestita dalla ''Lietuvos geležinkeliai'', compagnia nazionale di proprietà statale.
Il sistema ferroviario lituano adotta lo [[Scartamento ferroviario|scartamento]] largo russo di {{M|1520
Per coprire le lunghe distanze le ferrovie rappresentano uno dei più importanti mezzi di trasporto in Lituania.
La rete ferroviaria con scartamento largo russo permette il collegamento con la [[Russia]], [[Bielorussia]] e
La lunghezza totale della linea è di {{M|1905
Nel
Questo punto di transito sta acquisendo importanza, anche grazie all'entrata di Polonia e Lituania nell'[[Unione europea|UE]], rispetto alle rotte alternative che passano per la Bielorussia.
Le ferrovie lituane sono percorse da treni merci e passeggeri lettoni, estoni, russi, bielorussi e ucraini. La Lituania è collegata direttamente con la [[Russia]], la [[Bielorussia]], la [[Lettonia]], la [[Polonia]] e la [[Germania]]. Gli scali maggiori sono [[Vilnius]], [[Kaunas]], [[Klaipėda]], [[Šiauliai|Šiaulai]], [[Marijampolė]], [[Ignalina]], [[Varėna]] e [[Rukiškis]].
==
=== Flora e fauna ===
In Lituania vivono 70 specie di mammiferi, tra cui [[Alces alces|alci]], [[Sus scrofa|cinghiali]] e [[Lynx lynx|linci]], e le zone umide del delta del Nemunas sono un'importante area di nidificazione di uccelli, come la [[Ciconia ciconia|cicogna]]. Il [[Castor fiber|castoro]], il [[Bison bonasus|bisonte]] e il [[Cervus elaphus|cervo europeo]] sono stati reintrodotti. Nei parchi nazionali si riproduce il [[Canis lupus|lupo]]; a [[Parco nazionale di Dzūkija|Dzūkija]] è presente la [[Natrix natrix|biscia dal collare]], mentre quasi dappertutto volano grandi comunità di [[Chiroptera|pipistrelli]]. La rara [[Emys orbicularis|tartaruga d'acqua dolce]] si riproduce in alcuni laghi della Lituania.
Il 30% del territorio nazionale è ricoperto da foreste, in cui predominano il [[Pinus|pino]], l'[[Picea abies|abete rosso]] e la [[Betula|betulla]]. Non stupisce che gli alberi costituiscano una fonte di grande orgoglio per i lituani, che trattano i più antichi con molto rispetto e danno loro nomi come Kapinių pušis (Pino del cimitero) e Ragaonos uosis (Frassino della strega). Nell'era pagana si diceva che gli alberi ospitassero le anime dei morti e che i soldati morti in battaglia si trasformassero in alberi. Un secolo fa furono intagliati degli alveari in cima ai tronchi di pino (in modo che gli [[Ursus arctos|orsi bruni]] non sottraessero il miele); se ne vedono ancora molti nel [[Parco nazionale di Dzūkija|Parco Nazionale di Dzūkija]].
I parchi di [[Parco nazionale di Dzūkija|Dzūkija]] e [[Parco nazionale di Žemaitija|Žemaitija]] sono ricchi di fauna e proteggono entrambi più di {{formatnum:1000}} specie animali. Nel [[Parco nazionale dell'Aukštaitija|Parco Nazionale di Aukštaitija]] si trovano fiori rari, tra cui la [[Nymphaea alba|ninfea bianca]], l'[[Epipogium aphyllum|epipogio]], l'[[Hammarbya paludosa|hammarbia]] e l'[[Oxytropis pilosa|astragalo peloso]]. La [[Eryngium maritimum|calcatreppola marittima]] è sempre più rara sulle dune della penisola curlandese a causa della raccolta incontrollata e non autorizzata<ref name="LonelyPlanet">Carolyn Bain, [https://books.google.it/books?id=uK6d_c0ERWMC&dq=lettonia&hl=it&source=gbs_navlinks_s ''Estonia, Lettonia e Lituania''], 2009, EDT srl, pp. 308-309, ISBN 8860404630.</ref>.
=== Problemi ambientali ===
L'[[Unione europea]] sta investendo un'ingente quantità di denaro per la difesa dell'ambiente: tra il 2004 e il 2006 per la sola Lituania sono stati stanziati 307,05 milioni di euro in fondi di coesione e 32,8 milioni di euro in fondi strutturali.
Per anni la questione più scottante è stata quella della [[centrale nucleare di Ignalina]], a {{M|120|u=km}} a nord di [[Vilnius]]. Uno dei due reattori, simili nella progettazione a quello di [[Centrale nucleare di Černobyl'|Chernobyl]] in [[Ucraina]], è stato disattivato nel dicembre del 2004; con la chiusura definitiva della centrale, nel 2009, si è posto il serio problema di come smantellare questa struttura con il minor costo per l'ambiente. L'operazione, tuttora in corso, costerà almeno 3,2 miliardi di euro, erogati in massima parte da Bruxelles.
Resta la fondamentale questione di come produrre energia. Ancora nel 2009 solo il 3,7% dell'[[Energia elettrica|elettricità]] veniva ricavata da [[Fonti di energia rinnovabile|fonti rinnovabili]] (tra cui [[Centrale idroelettrica|centrali idroelettriche]] ed [[Parco eolico|eoliche]]), ma attualmente tale quota è salita al 27,9%.
Le [[Estrazione del petrolio|estrazioni petrolifere]] nel campo D-6 della [[Oblast' di Kaliningrad|regione di Kaliningrad]], a {{M|22|u=km}} dalla costa e 500 m a valle del confine tra la Lituania e la Russia, minacciano la penisola curlandese e il Mar Baltico. Alla fine degli anni 1980, grazie a proteste pubbliche, si è riusciti a evitare che l'URSS speculasse su questo giacimento, stimato in 24 milioni di tonnellate di petrolio. Ma nel giugno del 2004 il gigante petrolifero russo [[LUKoil|Lukoil]] ha dato avvio alle perforazioni. Grandi manifestazioni di protesta nel 2005 hanno indotto il Consiglio d'Europa a intervenire: l'organismo ha riconosciuto che le pratiche operative della trivellazione sono corrette ma ha posto l'accento sull'enorme rischio che la prossimità dell'impianto pone alla penisola e ha chiesto alla Lituania e alla Russia di cooperare con maggiore impegno nella protezione della sua linea costiera, divisa tra i due Paesi.
Anche il trasporto del [[petrolio]], al pari della sua estrazione, costituisce una minaccia ambientale per tutti e tre i Paesi baltici<ref name=LonelyPlanet/>.
== Cultura ==
=== Letteratura ===
{{vedi anche|Letteratura lituana}}
La pubblicazione del primo libro in lingua lituana risale al 1547 quando [[Martynas Mažvydas]] scrisse e pubblicò nell'attuale [[Kaliningrad|Karaliaučius (Kionigsberg)]] un [[catechismo]] (''Catechismus prasti žadei''). Nei secoli seguenti la letteratura lituana è soprattutto di carattere religioso.
Nel 1818 apparvero il poema nazionale lituano [[Le Stagioni (poema epico)|Le stagioni]] di [[Kristijonas Donelaitis]] e alcune liriche e poemi di [[Antanas Strazdas]], divenuti in seguito canti popolari.
Nell'epoca della dominazione russa Il principale poeta dell'epoca del [[risorgimento lituano]] fu Jonas Mačiulis, più noto come [[Maironis]], e vicino allo stesso movimento fu anche il poeta lituano-polacco [[Adam Mickiewicz]], aderente a gruppi irredentisti e autore di diverse opere dedicate alla causa lituana. Sempre alla stessa corrente apparteneva [[Jonas Basanavičius]]. Contemporaneamente vi fu anche un movimento realista, il cui esponente più noto fu [[Vincas Kudirka]], l'autore dell'[[inno nazionale]].
Nell'epoca dell'indipendenza gli autori lituani si avvicinarono alle tendenze delle avanguardie europea ([[simbolismo]], [[futurismo]] ed [[espressionismo]]) e Il fulcro della vita culturale si spostò a [[Kaunas]]. A questo periodo appartengono il poeta e traduttore [[Jurgis Baltrušaitis]], che fu ambasciatore lituano a [[Mosca (Russia)|Mosca]], il poeta [[Oscar Vadislas de Lubicz Milosz|Oskar Miłosz]], che fu incaricato d'affari di Lituania in [[Francia]] e presso la [[Società delle Nazioni]] a [[Ginevra]], e il romanziere e drammaturgo [[Vincas Mickevičius-Kapsukas|Vincas Mickevičius]], autore di diversi [[Dramma storico|drammi storici]].
Nel [[secondo dopoguerra]] e con l'occupazione sovietica e l'avvento del [[realismo socialista]], diversi scrittori e letterati emigrarono al fine di allontanarsi dagli argomenti dell'ortodossia sovietica. Destinazione principale furono gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], e a [[Chicago]] venne costituita una società letteraria e diversi giornali. Tra gli esponenti più noti vi sono lo storico dell'arte [[Jurgis Baltrušaitis (figlio)|Jurgis Baltrusaitis]], figlio dell'omonimo poeta, il [[Semiologia|semiologo]] [[Algirdas Julien Greimas|Algirdas Greimas]], il drammaturgo [[Jonas Grinius]] e i poeti [[Tomas Venclova]] e [[Jonas Aistis]].
[[Juozas Aputis]], Birute Baltrušaityte, Marius Ivaskevicius, Saulius Tomas Kondrotas, Jurgis Kuncinas, Danielius Musinskas, Giedra Radvilaviciute, Bronius Radzevicius, Renata Serelyte sono solo alcuni degli scrittori più conosciuti del secondo Novecento, tradotti in italiano dalla Books & Company editore e raccolti nel libro ''Altre voci''. Inoltre, nel 2009, [[Laura Sintija Cerniauskaité]]<ref>https://euprizeliterature.eu/author/laura-sintija-cerniauskaite</ref> col romanzo ''Kvėpavimas ¡ marmurą'' fu la prima scrittrice lituana a vincere il [[Premio letterario dell'Unione europea]].
=== Teatro ===
[[File:Eimuntas Nekrosius by Augustas Didzgalvis.jpg|thumb|left|[[Eimuntas Nekrošius]], tra i maggiori registi teatrali, del XX e XXI secolo]]
In campo teatrale è da ricordare la figura del regista [[Eimuntas Nekrošius]] (1952-2018), autore di varie produzioni teatrali e che ha avuto diversi riconoscimenti internazionali.
=== Mitologia ===
{{vedi anche|Mitologia lituana}}
La mitologia lituana presenta alcune similitudini con la [[mitologia baltica]].
=== Musica ===
Come anche gli altri
Il compositore lituano [[Musica classica|classico]] più noto è [[Mikalojus Konstantinas Čiurlionis]] (
Tra le musiciste lituane del XX secolo spicca [[Clara Rockmore]], mentre per il genere pop spicca [[Jessica Shy]] e ancora per il genere pop e art rock ricordiamo [[Jurga Šeduikytė]].
=== Cinema ===
Tra i registi cinematografici spiccano [[Šarūnas Bartas]] e [[Gytis Lukšas]].
Tra i film premiati ricordiamo ''[[Trys dienos]]'' (1991), di [[Šarūnas Bartas]], premiato al [[Festival internazionale del cinema di Berlino]] e al [[Festival internazionale del cinema di Porto]].
=== Pittura ===
[[File:Mikalojus Konstantinas Ciurlionis.jpg|thumb|left|[[Mikalojus Konstantinas Čiurlionis]],esponente del [[simbolismo]]]]
Tra i pittori distintisi tra il XIX e il XX secolo ricordiamo [[Mikalojus Konstantinas Čiurlionis]], anche noto compositore, esponente del [[simbolismo]] e creatore di opere astratte.
=== Architettura ===
Tra il XII e il XIII secolo la Lituania pagana subì l'influsso della cultura russo-bizantina. Castelli-fortezze a pianta poligonale furono costruiti dal XIII secolo (senza torri) al 14º-15º (con due o più torri) come difesa dai crociati e dai barbari. Con il cattolicesimo furono poi introdotti modi gotici nella costruzione delle chiese che pure mantennero caratteristiche locali (S. Anna a Vilnius, chiesa in «gotico lituano», XVI secolo). Elementi gotici si ritrovano anche in edifici privati e pubblici del XV-XVI secolo. L'architettura, la miniatura e l'incisione nel XVI secolo furono fortemente influenzate dal Rinascimento italiano, tedesco e dei Paesi Bassi. Tra le varie costruzioni barocche spicca la chiesa del monastero di Pažáislis (presso Kaunas), costruita dagli italiani L. Fredo e P. Puttini all'inizio del XVIII secolo, con affreschi dell'italiano Del Bene, primi esemplari pittorici di qualche rilievo (gli affreschi che ornavano le chiese ortodosse sono tutti andati perduti). L'architettura neoclassica (J.B. Knackfuss, L. Stuoka Gucevičius) dominò fino al primo quarto del XIX secolo. Pittura e scultura neoclassica ebbero il loro centro nella Scuola artistica di Vilnius con lo scultore K. Jelskis e il pittore P. Smuglevičius.
Nella seconda metà del XIX secolo, accanto all'eclettismo architettonico, pittura e scultura si svolsero in senso romantico e realistico. Dal 1907 furono organizzate dall'Associazione artistica lituana mostre di arte nazionale (pittore significativo fu M.K. Čiurlionis). Dopo la prima guerra mondiale il costruttivismo architettonico ebbe validi rappresentanti in V. Dubeneckis e V. Žemkalnis-Landsbergis, mentre la pittura continuava a seguire l'indirizzo realistico (scuola artistica di Kaunas, con J. Vienožinskis). Da ricordare poi il notevole sviluppo dell'arte popolare: croci di legno di tipo tutto particolare, cappelle votive, tessuti, ricami.
Dopo la seconda guerra mondiale un'intensa attività urbanistico-architettonica si è applicata in nuovi piani regolatori (Vilnius: arch. V. Mikučianis e K. Bučas; Klaipėda: arch. V.S. Revzin), in nuovi quartieri industriali, con case di abitazione di tipo intensivo, realizzati con largo impiego di elementi prefabbricati. L'architettura lituana del XX-XXI secolo è caratterizzata dall'attività di studi quali Paleko ARCH Studio o Vilnius Architectural Studio. Dagli anni 1950 molti artisti lituani si erano trasferiti negli Stati Uniti e in Europa; negli anni 1960 e 1970 erano emersi artisti formatisi all'estero, come il pittore K. Zapkus o lo scultore A. Brazdys, astrattisti. In relazione con le esperienze occidentali, si richiamano all'eredità culturale del Paese i pittori A. Savickas e V. Kisarauskas e gli scultori T.K. Valaitis e V. Vildžiunas; nell'ambito dell'astrattismo opera K. Zimblytė, suggestioni simboliste informano la pittura di L. Katinas. Negli anni 1980 si assiste a uno sviluppo della scultura (G. Karalius, S. Kuzma, P. Mazuras, M. Navakas, V. Urbanavičius, K. Jaroševaitė). Negli anni 1990 le giovani generazioni di artisti prediligono forme espressive diverse, come arte oggettuale, installazioni, video, performances e azioni (gruppi Foglia verde; Post-Ars, costituito da artisti come lo scultore R. Antinis e il pittore A. Andriuškevičius; Z. Kempinas; D. Liškevičius). Si ricordano ancora M. Navakas (sculture di matrice concettuale e monumentali sculture-oggetto in spazi pubblici); E. Rakauskaite (videoinstallazioni con interesse per l'arte femminile contemporanea); D. Narkevičius (film e video su temi storico-politici).
=== Patrimoni dell'umanità ===
{{vedi anche|Patrimoni dell'umanità della Lituania}}
Diversi siti della Lituania sono stati iscritti nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].
=== Ceramica ===
Tra i settori più sviluppati vi è senza dubbio quello della ceramica. In particolare, la Lituania è famosa in tutto il mondo per la produzione di ceramica nera, una tradizione che affonda le sue radici nell'età della pietra<ref>{{Cita web|url=http://www.baltictimes.com/news/articles/10078/|titolo=Black pottery revived from oblivion|lingua=en|accesso=27 aprile 2017}}</ref>.
=== Scienza e tecnologia ===
==== Chimica ====
In ambito chimico ricordiamo la figura di [[Aaron Klug]], [[premio Nobel per la chimica]], nel 1982 per i suoi studi sullo sviluppo della microscopia elettronica cristallografica e il suo contributo nell'ambito della biologia molecolare.
==== La Lituania nello spazio ====
* 9 gennaio 2014: vengono lanciati i satelliti [[LituanicaSAT-1]] e [[LitSat-1]], i primi due satelliti lituani.
== Sport ==
=== Pallacanestro ===
Normalmente, tra i vari sport, la [[pallacanestro]] (''krepšinis'') è considerato sport nazionale lituano. Infatti esso è popolare in Lituania tanto quanto nelle comunità lituane all'estero. Questo sport arrivò in Lituania attraverso le comunità lituano-americane negli anni 1930. Tale sport è praticato soprattutto in campo maschile: infatti, la [[Nazionale maschile di pallacanestro della Lituania|nazionale di pallacanestro della Lituania]] ha vinto la [[Medaglia olimpica|medaglia]] di bronzo ai [[Giochi olimpici]] del [[Giochi della XXV Olimpiade|1992]], del [[Giochi della XXVI Olimpiade|1996]] e del [[Giochi della XXVII Olimpiade|2000]] (quando la squadra lituana arrivò vicinissima a battere in semifinale gli [[Nazionale di pallacanestro degli Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], fallendo il sorpasso all'ultimo secondo per un errore su un tiro da tre punti di [[Šarūnas Jasikevičius]]).
=== Atletica leggera ===
Anche l'[[atletica leggera]] è praticata discretamente nella Lituania, e ha raggiunto un discreto successo soprattutto grazie al lanciatore di disco [[Virgilijus Alekna]], vincitore di due medaglie d'oro olimpiche, rispettivamente a [[Giochi della XXVII Olimpiade|Sydney 2000]] e ad [[Giochi della XVIII Olimpiade|Atene 2004]], di altrettante medaglie d'oro mondiali, rispettivamente ai Campionati di [[Campionati mondiali di atletica leggera 2003|Parigi 2003]] e [[Campionati mondiali di atletica leggera 2005|Helsinki 2005]] e dell'oro a [[Campionati europei di atletica leggera 2006|Göteborg 2006]]. Oltre a Virgilijus Alekna, un altro atleta lituano importante, anch'egli specializzato nel lancio del disco, è stato [[Romas Ubartas]], vincitore dell'oro olimpico in tale specialità a [[Giochi della XXV Olimpiade|Barcellona 1992]], oltre a un argento olimpico e un oro europeo conquistati sotto le insegne dell'[[Unione Sovietica]].
=== Ciclismo ===
Il [[ciclismo]] su strada è discretamente praticato, soprattutto in ambito femminile. Protagoniste del ciclismo lituano tra anni 1990 e 2000 sono state [[Rasa Polikevičiūtė]], [[Edita Pučinskaitė]], [[Diana Žiliūtė]] (tutte e tre laureatesi campionesse del mondo), [[Jolanta Polikevičiūtė]], sorella di Rasa, e la giovane [[Rasa Leleivytė]]. In campo maschile è invece [[Raimondas Rumšas]] ad aver ottenuto i principali risultati: terzo al [[Tour de France 2002]] e primo al [[Giro di Lombardia 2000]].
===
Ancor più sorprendente è la storia della nuotatrice [[Rūta Meilutytė]] che, a soli 15 anni, nell'edizione dei [[Giochi della XXX Olimpiade|Giochi Olimpici di Londra 2012]], si è laureata campionessa olimpica nella specialità dei 100 metri rana.
=== Calcio ===
La [[Nazionale di calcio della Lituania]] non ha ottenuto finora notevoli risultati in campo internazionale. In generale il calcio lituano deve confrontarsi spesso con la popolarità della pallacanestro, primo sport nazionale in Lituania.
=== Giochi olimpici ===
{{vedi anche|Lituania ai Giochi olimpici}}
Il primo oro olimpico (e anche la prima medaglia olimpica) per la Lituania fu conquistata nel lancio del disco da [[Romas Ubartas]], ai [[Giochi della XXV Olimpiade|Giochi olimpici di Barcellona 1992]].
== Festività nazionali ==
{| class="wikitable"
|- style="background:#DEF"
! Data
! Nome
! Significato
|-
|style="background: #f0f8ff;"|16 febbraio
|style="background: #f0f8ff;"|[[Atto d'indipendenza della Lituania]]
|style="background: #f0f8ff;"|Festa nazionale: Giorno dell'istituzione dello Stato Lituano, nel 1918
|-
|style="background: #f0f8ff;"|11 marzo
|style="background: #f0f8ff;"|[[Atto di Restaurazione dello Stato di Lituania]]
|style="background: #f0f8ff;"|Ricorrenza nazionale: celebra la Dichiarazione d'indipendenza dall'URSS, nel 1990
|-
|style="background: #f0f8ff;"|6 luglio
|style="background: #f0f8ff;"|Giorno dello Stato
|style="background: #f0f8ff;"|Incoronazione del primo sovrano di Lituania, [[Mindaugas]], nel 1253
|-
|}
=== Altre festività ===
La festività di ''[[Joninės]]'' (conosciuta anche come ''Rasos'') è una festa nazionale tradizionale che si tiene il giorno del [[solstizio d'estate]] e ha origini pagane. Il [[martedì grasso]] (''Užgavėnės'') si festeggia il giorno prima del [[Mercoledì delle ceneri]], e ha lo scopo di sollecitare l'[[inverno]] ad andarsene. Ci sono tradizioni nazionali di origine pagana anche per feste attualmente cristiane come la [[Pasqua]] e il [[Natale]]. Venerato e protettore della popolo lituano è il gesuita polacco [[San Stanislao Kostka]], e la sua memoria liturgica cade il 15 agosto.
== Gastronomia ==
{{vedi anche|Cucina lituana}}La cucina lituana prevede l'uso dei prodotti offerti dal suo clima settentrionale, fresco e umido: vengono coltivati [[Hordeum vulgare|orzo]], [[Patata (alimento)|patate]], [[segale]], [[Barbabietola|barbabietole]], [[Ortaggio|ortaggi]] e [[Fungo#I funghi come risorsa alimentare|funghi]]. I [[prodotti caseari]] sono una delle specialità del Paese.
Poiché condivide lo stesso [[clima]] e le stesse pratiche agricole dell'[[Europa orientale]], la cucina lituana ha molto in comune con le cucine di questi paesi e con quella [[cucina ebraica|ebraica]]; tuttavia possiede proprie caratteristiche peculiari che hanno avuto origine da una grande varietà di influenze durante la sua storia. Avendo condiviso un lungo periodo con la Polonia, sono simili numerosi piatti e bevande: esistono versioni lituane e polacche simili di [[tortelli]] (''[[pierogi]]'' o ''koldūnai''), [[Ciambella|ciambelle]] (''[[pączki]]'' o ''spurgos''), e [[crêpe]] (''[[blini]]'' o ''blynai'').
Anche le tradizioni [[Germania|tedesche]] hanno influenzato la cucina lituana, introducendo pietanze a base di [[maiale]] e patate, come lo [[sformato]] di patate (''[[kugelis]]'') e le [[Salsiccia|salsicce]] di patate (''[[Kishka (gastronomia)|vėdarai]]''), così come la [[torta]] conosciuta come ''[[šakotis]]''.
Sono inoltre presenti influenze dalla cucina orientale (''[[Caraiti|caraite]]''), e i piatti ''[[kibinai]]'' e ''[[čeburek]]ai'' sono piuttosto popolari in Lituania. La [[torta Napoleone]] fu introdotta durante il passaggio di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] attraverso la Lituania nel [[XIX secolo]].<ref>{{cita web |url=http://www.balticsww.com/napoleon_graves.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=3 agosto 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070612055001/http://www.balticsww.com/napoleon_graves.htm }}</ref>
L'[[occupazione sovietica delle repubbliche baltiche|occupazione sovietica]] ha sensibilmente alterato la cucina lituana. Come in qualsiasi altra zona dell'[[Unione Sovietica]], per fortuna, alla popolazione fu concesso di mantenere i propri piccoli orti, che erano, e sono tuttora, amorevolmente curati. Dopo il riottenimento dell'indipendenza nel 1990, la valorizzazione dei cibi e della cucina tradizionale lituana è diventata uno dei modi di celebrare l'identità lituana.
I ''[[cepelinai]]'', un piatto a base di patate grattugiate e poi cotte, è il più famoso piatto nazionale; è popolare fra i lituani in tutto il mondo. Altri piatti nazionali includono il [[pane nero]] di [[segale]] e la [[zuppa]] fredda di barbabietole (''[[borscht]]'' o ''šaltibarščiai''). La cucina lituana è generalmente sconosciuta al di fuori delle comunità lituane; la maggior parte dei ristoranti lituani al di fuori della Lituania è presente in aree con una consistente minoranza lituana.
I lituani, grazie alla loro dieta tradizionale, sono fra le popolazioni meno oppresse da problemi di [[obesità]], e dalle complicazioni correlate, tra i Paesi sviluppati del mondo.<ref>Lissau, I., et al., [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=14706954 Body mass index and overweight in adolescents in 13 European countries, Israel, and the United States] (Abstract), ''Archives of pediatrics & adolescent medicine'', 2004 Jan; 158(1):27-33.</ref>
La [[birra]] prodotta localmente è il gira (una sorta di [[kvas]]s), sono le bevande più popolari nel Paese. La ''[[starka]]'' (acquavite di segale) è parte del patrimonio culturale lituano, ma non viene di fatto più prodotta.
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Contee della Lituania]]
* [[Enciclopedie lituane]]
* [[Karinės jūrų pajėgos]]
* [[Paesi baltici]]
* [[Prenomi lituani]]
* [[Referendum in Lituania]]
* [[Regioni della Lituania]]
* [[Seniūnija]]
* [[Targhe automobilistiche lituane]]
* [[Trasporti in Lituania]]
* [[Vilnius]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*[https://web.archive.org/web/20070109164957/http://viaggiaresicuri.mae.aci.it/?lituania Scheda della Lituania] dal sito "Viaggiare Sicuri" del [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Ministero italiano degli esteri]] e dell'[[Automobile Club d'Italia|ACI]]
*{{lt}} [https://web.archive.org/web/20050901162618/http://www.lietuva.lt/ Lithuanian Central Internet Gates] - Portale internet ufficiale della Lituania
*{{cita web|url=http://www.musupaveldas.lt/en|titolo=Monumenti culturali della Lituania|lingua=en|accesso=21 aprile 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080409123750/http://www.musupaveldas.lt/en|urlmorto=sì}}
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