Bruce Springsteen: differenze tra le versioni

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{{Artista musicale
{{Gruppo
|Nome Grupponome = Bruce Springsteen
|nazione = USA
|Nazione gruppo = [[New Jersey]], [[USA]]
|tipo artista = cantautore
|Immagine bandiera nazione = Immagine:Flag of the United States.svg
|immagine = Bruce Springsteen - Roskilde Festival 2012.jpg
|Generi musicali = [[Rock]]
|didascalia = Bruce Springsteen in concerto nel 2012
|Anni di attività = [[1973]] -
|genere = Rock
|Tipo artista = Solista
|nota genere =
|Fotografia = bruce springsteen front.jpg
|anno inizio attività = 1972
|Dimensione Fotografia = 220
|anno fine attività = in attività
|Didascalia = Bruce Springsteen
|strumento = [[Canto|Voce]], [[chitarra]]
|Url = [http://www.brucespringsteen.net brucespringsteen.net]
|etichetta = [[Columbia Records|Columbia]]
|Numero totale album pubblicati = 23
|Numerototale album studio = 1438
|Numero album livestudio = 521
|album live = 8
|Numero raccolte= 4
|raccolte = 9
}}
{{Bio
{{quote|In the day we sweat it out in the streets of a runaway American dream...</br><small>Di giorno ci sfoghiamo sulle strade di un effimero sogno americano...</small>| '''Bruce Springsteen''', ''[[Born to Run]]'', 1975}}
|Nome = Bruce Frederick Joseph
'''Bruce Frederick Joseph Springsteen''' (nato il [[23 settembre]] [[1949]] a [[Long Branch]], [[New Jersey]]), soprannominato '''The Boss''', è uno dei più rappresentativi musicisti [[rock]] [[Stati Uniti|statunitensi]].
|Cognome = Springsteen
|ForzaOrdinamento = Springsteen, Bruce
|Sesso = M
|LuogoNascita = Long Branch
|LuogoNascitaLink = Long Branch (New Jersey)
|GiornoMeseNascita = 23 settembre
|AnnoNascita = 1949
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = cantautore
|Attività2 = chitarrista
|Nazionalità = statunitense
|Didascalia2 = {{Premio|Oscar|alla migliore canzone|1994|x}}<br/>{{Premio|Grammy||20 volte vincitore ai Grammy Awards| }}
}}
 
«''The Boss''», come è sempre stato soprannominato, è uno degli artisti più conosciuti e rappresentativi nell'ambito della musica [[rock]].<ref name=AllMusic>{{cita web|autore=William Ruhlmann|titolo=Bruce Springsteen – Artist Biography|sito=AllMusic|http://www.allmusic.com/artist/bruce-springsteen-mn0000530745/biography|accesso=11 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210608124653/https://www.allmusic.com/artist/bruce-springsteen-mn0000530745/biography|urlmorto=no}}</ref> Accompagnato per gran parte della sua carriera dalla [[E Street Band]], è divenuto famoso soprattutto per le sue coinvolgenti e lunghissime esibizioni dal vivo, raggiungendo il culmine della popolarità fra la seconda metà degli anni settanta e il decennio successivo.
 
Fra i suoi [[album discografico|album]] di maggior successo si annoverano ''[[Born to Run (album)|Born to Run]]'', ''[[Darkness on the Edge of Town]]'', ''[[The River (album Bruce Springsteen)|The River]]'' e ''[[Born in the U.S.A. (album)|Born in the U.S.A.]]'', lavori emblematici della sua poetica volta a raccontare – con l'immediatezza della musica rock – la quotidianità degli "ultimi" d'America, nel solco della tradizione dei cosiddetti «''storyteller''», offrendo uno spaccato della grandezza e delle contraddizioni della società statunitense;<ref name=Iorio>{{cita web|autore=Maurizio Iorio|titolo=Quarant'anni fa esce "Born to Run" e comincia l'epopea musicale di Bruce Springsteen|sito=Rainews|data=25 agosto 2015|accesso=19 febbraio 2016|url=https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Quaranta-anni-fa-esce-Born-to-run-e-comincia-epopea-musicale-di-Bruce-Sprinsgteen-57c39a2f-aef4-4245-afe0-b8a3a81fd37a.html|urlmorto=sì|dataarchivio=23 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210723203430/https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Quaranta-anni-fa-esce-Born-to-run-e-comincia-epopea-musicale-di-Bruce-Sprinsgteen-57c39a2f-aef4-4245-afe0-b8a3a81fd37a.html}}</ref><ref name=Onda>{{cita web|autore=Cristian Degano|titolo=Bruce Springsteen – Il menestrello dell'Altramerica|sito=Ondarock|url=http://www.ondarock.it/songwriter/brucespringsteen.htm|accesso=11 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211103035028/https://www.ondarock.it/songwriter/brucespringsteen.htm|urlmorto=no}}</ref> con il disco ''[[The Rising (album Bruce Springsteen)|The Rising]]'' è intervenuto anche sulla tragedia degli [[attentati dell'11 settembre 2001]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.musicbox-online.com/9-11.html|titolo=Bruce Springsteen – The Rising|accesso=11 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180411235359/http://www.musicbox-online.com/9-11.html|urlmorto=no}}</ref> Springsteen è noto inoltre per il suo sostegno a numerose iniziative di carattere sociale e per il suo impegno a favore dello sviluppo del suo Stato d'origine, il [[New Jersey]]. Negli anni duemila ha partecipato attivamente al dibattito politico negli Stati Uniti, appoggiando le campagne presidenziali di [[John Kerry]] e di [[Barack Obama]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.huffingtonpost.com/2008/04/16/bruce-springsteen-endorse_n_96933.html|titolo=The Boss Picks A Boss: Bruce Springsteen Endorses Obama|autore=Rachel Sklar|data=16 aprile 2008|accesso=11 novembre 2015|editore=[[HuffPost]]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180411235359/http://www.musicbox-online.com/9-11.html|urlmorto=no}}</ref>
 
In più di quarant'anni di carriera ha venduto più di 65 milioni di dischi nel suo paese e, secondo alcune stime, circa 120 milioni nel mondo.<ref name=RIAA>{{cita web|lingua=en|titolo=Gold & Platinum – Top Selling Artists|sito=RIAA.com|editore=Recording Industry Association of America|url=https://www.riaa.com/gold-platinum/?tab_active=top_tallies&ttt=TAA|accesso=5 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210925144356/https://www.riaa.com/gold-platinum/?tab_active=top_tallies&ttt=TAA|urlmorto=no}}</ref><ref name=SB>{{cita web|lingua=en|url=http://www.statisticbrain.com/top-selling-music-artists-of-all-time/|titolo=Top Selling Music Artists of All Time|sito=Statistic Brain Research Institute|accesso=13 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180625213942/https://www.statisticbrain.com/top-selling-music-artists-of-all-time/|urlmorto=sì}}</ref> Il suo lavoro gli ha fruttato parecchi riconoscimenti, tra cui venti [[Grammy Award|Grammy]], un [[Premio Oscar|Oscar]], un [[Tony Award]] e il [[Kennedy Center Honors|Kennedy Center Honor]], che gli è stato attribuito per il suo contributo alla diffusione della [[Cultura degli Stati Uniti d'America|cultura degli Stati Uniti]] nel mondo; è stato inoltre insignito della [[medaglia presidenziale della libertà]], massima onorificenza civile statunitense.<ref name=AmericanSkin172>{{cita|Labianca, 2002|p. 172}}.</ref><ref name=KHC>{{cita web|lingua=en|url=https://www.kennedy-center.org/artists/s/so-sz/bruce-springsteen/|titolo=Bruce Springsteen|editore=The Kennedy Center|data=9 settembre 2009|accesso=11 novembre 2015|urlarchivio=https://archive.is/20151111194939/http://www.kennedy-center.org/artist/A56005|urlmorto=no}}</ref><ref name=KHC2>{{cita news|autore=Todd Eastham|titolo=Kennedy Center gala honors performing arts greats|pubblicazione=Reuters|data=7 dicembre 2009|url=https://www.reuters.com/article/us-kennedy-honors-idUSTRE5B60C120091207|lingua=en|accesso=5 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211105095809/https://www.reuters.com/article/us-kennedy-honors-idUSTRE5B60C120091207|urlmorto=no}}</ref><ref name=Medaglia>{{cita web|titolo=President Obama Names Recipients of the Presidential Medal of Freedom|sito=The White House|url=https://www.whitehouse.gov/the-press-office/2016/11/16/president-obama-names-recipients-presidential-medal-freedom|lingua=en|accesso=22 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161122031847/https://www.whitehouse.gov/the-press-office/2016/11/16/president-obama-names-recipients-presidential-medal-freedom|urlmorto=no}}</ref>
 
== Biografia ==
=== L'infanzia e l'adolescenza ===
Bruce Springsteen nacque al Monmouth Memorial Hospital della località balneare di [[Long Branch (New Jersey)|Long Branch]], nel [[New Jersey]], ma trascorse l'infanzia e l'adolescenza nella vicina [[Freehold (New Jersey)|Freehold]], cittadina operaia dell'entroterra.<ref name=Birthplace>{{cita libro|autore=Chris Epting|titolo=The Birthplace Book|editore=Stackpole Books|anno=2009|lingua=inglese|p=49|url=https://books.google.it/books?id=xn5IhA7OAZsC&lpg=PA49&dq=Bruce+Springsteen+Monmouth+Memorial+Hospital&hl=it&pg=PA49#v=onepage&q&f=false|isbn=978-0-8117-4018-0|accesso=11 novembre 2015}}</ref><ref name=Kir23>{{cita|Kirkpatrick|pp. 23-24}}.</ref> Il padre Douglas Frederick (1924-1998) aveva ascendenze irlandesi e olandesi, da cui il cognome a volte erroneamente considerato d'origine ebraica.<ref name=Marsh2004-21>{{cita|Marsh, 2004|pp. 21-22}}.</ref> La madre, Adele Ann Zirilli (o Zerilli, 1925-2024), era invece di origine italiana, proveniente da una famiglia emigrata negli Stati Uniti alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] da [[Vico Equense]], nella [[penisola sorrentina]].<ref name=Womack97>{{cita libro|autore=Samuele F.S. Pardini|titolo=Bruce Zirilli: the italian sides of Bruce Springsteen}} in {{cita|Womack|p. 97}}.</ref><ref name=Zirilli>Il cognome della famiglia materna di Springsteen è indicato a volte come «Zirilli» e altre come «Zerilli». Il nome familiare era in effetti Zerilli, ma il cambio di vocale fu probabilmente frutto di una errata trascrizione dovuta alla deformazione di pronuncia tra la lingua italiana e quella inglese, come spesso è avvenuto per gli immigrati italiani registrati a [[Ellis Island]]. Lo stesso Springsteen ha confermato in più occasioni di possedere origini italiane (v. {{cita news|autore=Valerio Bruner|titolo=Come Bruce Springsteen è diventato "Paisà": intervista all'Associazione Culturale Pink Cadillac Music|pubblicazione=Il Levante|data=4 maggio 2013|url=http://www.levanteonline.net/index.php/cultura/musica/8564-come-bruce-springsteen-e-diventato-paisa-intervista-allassociazione-culturale-pink-cadillac-music.html|accesso=11 novembre 2015|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6Ga5kOl47?url=http://www.levanteonline.net/index.php/cultura/musica/8564-come-bruce-springsteen-e-diventato-paisa-intervista-allassociazione-culturale-pink-cadillac-music.html|dataarchivio=13 maggio 2013|urlmorto=sì}}).</ref> Gli Springsteen ebbero altre due figlie, Virginia (detta Ginny, nata nel 1950) e [[Pamela Springsteen|Pamela]] (detta Pam, nata nel 1962), poi attrice e fotografa di successo.<ref name=Col532>{{cita|Colombati|p. 532}}.</ref>
 
[[File:CR 537 in Downtown Freehold.jpg|miniatura|Scorcio della South Street a [[Freehold (New Jersey)|Freehold]]]]
Bruce Springsteen crebbe a [[Freehold Borough]], [[New Jersey]]. Il padre, Douglas, aveva origini olandesi e irlandesi e la madre, Adele Zirilli, italiane.
Le condizioni economiche della famiglia erano spesso precarie: le occupazioni del padre (guardia carceraria, autista di autobus) non riuscivano a garantire una certa solidità e sicurezza; a causa di questa instabilità la famiglia Springsteen fu spesso costretta a trasferimenti verso abitazioni e luoghi meno costosi, fino ad arrivare ad un trasloco in [[California]], momento in cui il giovane Bruce si staccò dalla famiglia per tornare nel suo [[New Jersey]].
Il rapporto con il padre non era idilliaco: egli era infatti una figura severa e autoritaria; diversamente la madre Adele era sempre attenta e apprensiva circa le necessità dei figli.
Incominciò ad intraprendere la carriera musicale giovanile spinto da un'apparizione di [[Elvis Presley]] all'[[Ed Sullivan Show]]: comprò la prima chitarra a 13 anni con solo 18 dollari, per poi passare a 16 anni ad una chitarra Kent comprata dalla madre che contrasse un debito per il regalo donato al figlio.
 
Bruce crebbe in una famiglia della cosiddetta ''[[classe lavoratrice|working class]]'' che si trovava spesso in condizioni economiche precarie. Il padre, veterano della [[seconda guerra mondiale]], cambiava spesso lavoro: in tempi diversi fu impiegato come tassista, conducente di autobus, operaio e guardia carceraria, il tutto alternato a periodi di disoccupazione; la madre aveva invece un lavoro stabile come segretaria in uno studio legale.<ref name=Kir23/><ref name=Marsh2004-21/><ref name=Col474>{{cita|Colombati|p. 474}}.</ref> A causa delle difficoltà finanziarie, il nucleo familiare fu costretto a cambiare spesso alloggio: inizialmente Doug e Adele Springsteen abitavano in un piccolo appartamento nel quartiere di Jerseyville, ma alla nascita del figlio si trasferirono al numero 87 di Rundolph Street nella casa dei nonni paterni;<ref name=Car1>{{cita|Carlin|cap. 1}}.</ref> nel 1954 si spostarono poi in Institute Street e nel 1962, quando nacque la terzogenita Pam, al numero 68 di South Street in una villetta a due piani in affitto;<ref name=Col608>{{cita|Colombati|p. 608}}.</ref> per qualche tempo furono ospitati dai nonni materni, gli Zirilli.<ref name=Kir23/> Il rapporto di Bruce con il padre fu conflittuale, contraddistinto da lunghi periodi di silenzio alternati ad aspri litigi, il che andò a detrimento dell'armonia familiare.<ref name=Car3>{{cita|Carlin|cap. 3}}.</ref> Nel 1969 Doug Springsteen emigrò infine in [[California]] con la famiglia per cercare lavoro, ma il figlio maggiore – ormai adulto – restò a vivere nella casa dei genitori finché non fu sfrattato.<ref name=Marsh2004-49>{{cita|Marsh, 2004|p. 49}}.</ref>
Iniziò a suonare a 16 anni in un gruppo chiamato ''Castiles'' (nome tratto dalla marca dello shampoo in voga in quei tempi), la cui formazione era costituita da due [[chitarra|chitarre]] e un [[basso elettrico|basso]], ottenendo un discreto successo in alcuni club e locali del [[New Jersey]].
Nel [[1967]] i ''Castiles'' tentarono il grande salto a [[New York]] dove erano stati ingaggiati per tenere 29 concerti al [[Greenwich Village]] nel ''[[Cafe Wha]]'' (lo stesso locale in cui esordì [[Jimi Hendrix]]): la band non ebbe successo e si sciolse nello stesso anno. Springsteen ritornò nel [[New Jersey]].
 
Bruce frequentò la scuola primaria presso l'istituto della sua parrocchia, la St. Rose of Lima, fra il 1955 e il 1963, per poi trasferirsi alla Freehold High School dove si diplomò nel 1967.<ref name=Kir25>{{cita|Kirkpatrick|p. 25}}.</ref><ref name=AS11>{{cita|Labianca, 2002|p. 11}}.</ref> L'approccio del ragazzo con la scuola cattolica non fu facile: poco propenso ad adeguarsi alla rigida disciplina imposta delle suore, egli visse quel periodo con sofferenza arrivando a isolarsi dai suoi coetanei.<ref name=Car1/>
Tra il [[1969]] e il [[1971]] ricominciò a suonare con [[Steve Van Zandt]], [[Danny Federici]] e [[Vini Lopez]] in una band che ebbe diversi nomi (inizialmente ''Child'', poi ''Steel Mill'', successivamente ''Dr.Zoom and the Sonic Boom'' fino ad arrivare al nome definitivo ''Bruce Springsteen and The [[E Street Band]]'').
 
Il primo incontro di Springsteen con la musica avvenne all'età di sette anni, il 6 settembre 1956, quando assistette alla prima celebre esibizione di [[Elvis Presley]] all{{'}}''[[The Ed Sullivan Show|Ed Sullivan Show]]'', una delle trasmissioni televisive più popolari dell'epoca.<ref name=AS11/> Ancora bambino, Springsteen decise che sarebbe voluto diventare come Elvis e a Natale ottenne in dono una chitarra giocattolo di plastica.<ref name=Masur17>{{cita|Masur|p. 17}}.</ref> Due anni più tardi la madre prese in affitto per Bruce uno strumento vero, dietro la promessa che il ragazzo avrebbe preso lezioni; a quell'età però le sue mani erano troppo piccole e Springsteen si disinteressò presto della chitarra per dedicarsi al [[baseball]] e ad altre attività.<ref name=Col607>{{cita|Colombati|p. 607}}.</ref> Nel 1963 acquistò una [[chitarra acustica]] usata per la cifra di 18 dollari, guadagnati grazie a piccoli lavoretti nel quartiere, e iniziò a prendere lezioni da un suo cugino che gli insegnò i primi rudimenti.<ref name=Col608/><ref name=AS8>{{cita|Labianca, 2002|pp. 8-9}}.</ref> Il giovanissimo Springsteen cominciò così a trascorrere moltissimo tempo chiuso in casa per cercare di migliorare la sua tecnica. Colpita dall'impegno del figlio, nel Natale del 1964 la madre gli regalò una [[chitarra elettrica]] Kent e un [[amplificatore (chitarra)|amplificatore]]: la strumentazione era costata 60 dollari che la madre si era fatta prestare e che restituì con regolari rate mensili. La chitarra, a cui Springsteen dedicò in seguito la canzone ''The Wish'', aprì nuovi orizzonti musicali al ragazzo che iniziò a interagire maggiormente con il mondo esterno.<ref name=Col608/><ref name=Masur23>{{cita|Masur|p. 23}}.</ref><ref name=TheWish>''The Wish'' è una canzone del 1987 scartata dall'album ''Tunnel of Love'', poi inserita nella raccolta di inediti ''Tracks'' (v. {{cita disco|titolo=Tracks|wktitolo=Tracks (Bruce Springsteen)|etichetta=Columbia Recors|numerodischi=4|formato=CD|catalogo=CXK 69475|anno=1998}}).</ref>
È sposato in seconde nozze dal [[1991]] con la vocalista della [[E Street Band]] [[Patti Scialfa]], dopo il matrimonio fallito con la modella [[Julianne Phillips]]. Dall'unione con [[Patti Scialfa]] ha avuto tre figli, Evan, Sam e Jessica.
 
Da adolescente Springsteen fu influenzato dalla musica trasmessa delle stazioni radiofoniche di [[New York]] e [[Filadelfia]],<ref name=Car2>{{cita|Carlin|cap. 2}}.</ref> rimanendo profondamente colpito dal [[rock]] e in particolare dagli esponenti della ''[[British invasion]]'', quali gli [[The Animals|Animals]], i [[The Beatles|Beatles]], i [[The Rolling Stones|Rolling Stones]] e gli [[The Who|Who]].<ref name=Kir23/><ref name=Col608/><ref name=Masur23/><ref name=Marsh23>{{cita|Marsh, 2004|p. 23}}.</ref> Nel 1961 assistette inoltre a un'esibizione di [[Chubby Checker]] ad [[Atlantic City]]. Il primo brano rock che Springsteen imparò a suonare con la sua nuova chitarra fu ''[[Twist and Shout]]'' degli [[The Isley Brothers|Isley Brothers]]: la canzone fu eseguita dal cantautore per tutta la sua carriera come «[[Bis (musica)|bis]]» alla fine dei concerti.<ref name=Car2/>
== La musica di Bruce Springsteen ==
La stampa statunitense nei primi [[anni 1970|anni settanta]] aveva la necessità di proporre nuove star, nuovi idoli per il pubblico del rock e a Springsteen - che realizza il suo contratto con la Columbia dopo una audizione con [[John Hammond]] (lo "scopritore" proprio di [[Bob Dylan]]) - venne affibbiata l'etichetta di "nuovo Dylan", un'etichetta ampiamente fuori luogo, ma influenzata dal repertorio proposto come solista da Springsteen nel periodo in cui viene scritturato. Tale repertorio verrà ripreso solo parzialmente nel primo album, ''[[Greetings From Asbury Park, N.J.]]''.
 
=== Le prime band ===
Fu proprio la stampa musicale a dare la prima svolta al successo di Springsteen, almeno sul territorio statunitense: il [[22 maggio]] 1974 il critico musicale [[Jon Landau]], del ''The Real Paper'' di [[Boston]], rimase impressionato da una esibizione all'Harvard Square Theatre di [[Cambridge (Stati Uniti)|Cambridge]], in [[Massachussets]], scrivendo un articolo in cui citò la seguente frase: ''"Ho visto il futuro del rock'n'roll e il suo nome è Bruce Springsteen"'' {{en}} [http://www.rollingstone.com/reviews/album/_/id/107193]. Successivamente Jon Landau lasciò la critica musicale per diventare manager, produttore e consigliere di gran parte dell'intera discografia di Springsteen.
{{vedi anche|Steel Mill}}
[[File:Cafe Wha? South view 2005-04-04.jpg|miniatura|sinistra|L'ingresso del [[Cafe Wha?]] nel [[Greenwich Village]] a [[New York]]]]
 
Nel 1965 il quindicenne Bruce Springsteen fu ammesso come chitarrista ritmico nei The Rougues, un gruppo di ragazzi di Freehold con i quali esordì durante una festa da ballo per adolescenti.<ref name=Car2/> Entrò in seguito a far parte dei The Castiles, un'altra band di giovanissimi capeggiata dal suo compagno di scuola George Theiss, il cui repertorio era basato sullo stile musicale dei gruppi inglesi che stavano cominciando ad affermarsi anche negli Stati Uniti. I ragazzi trovarono un aiuto nel trentaduenne Gordon "Tex" Vinyard, che li accolse nella sua casa e si propose come loro mentore riuscendo a procurare alla nuova band qualche ingaggio nelle feste studentesche.<ref name=Marsh2004-28>{{cita|Marsh, 2004|pp. 28-29}}.</ref> I Castiles inoltre presero parte ad alcune competizioni fra gruppi amatoriali: fu durante una di queste che Springsteen incontrò [[Steven Van Zandt]], un chitarrista poco più giovane di lui che successivamente divenne uno dei suoi principali collaboratori e uno dei suoi migliori amici.<ref name=Car2/>
Musicalmente il [[r'n'b]] domina - con sempre più frequenti incursioni nel [[folk]] - la produzione springsteeniana fino ad oggi e ritroviamo un fil rouge che parte da ''Rosalita'', e via via passa per ''10th Avenue Freeze-out'', ''Prove it all night'', ''Darkness on The Edge of Town'', ''Hungry Heart'', ''I'm going down'', ''Glory Days''.
Discorso a parte meritano le sempre più frequenti escursioni di Springsteen nella musica [[folk]]; in tale ambito le radici vanno ricercate nella musica (e nei testi) di [[Woody Guthrie]], dello stesso [[Bob Dylan|Dylan]] e nella musica [[folk]] popolare statunitense.
 
Il batterista Bart Haynes, finita la scuola, si arruolò nei [[United States Marine Corps|Marines]] e nel 1967 rimase ucciso in combattimento in [[guerra del Vietnam|Vietnam]]: questo episodio segnò la vita del giovane Springsteen e di qui scaturì il suo interesse per la vita dei reduci, ai quali dedicò poi molto impegno anche sotto il profilo economico.<ref name=Car2/> Convocato per la visita di leva, Springsteen fu scartato evitando così l'arruolamento.<ref name=Col477>{{cita|Colombati|p. 477}}.</ref> Nell'estate del 1968 i Castiles si sciolsero malgrado fossero riusciti a conseguire nel frattempo una discreta notorietà: l'anno precedente il gruppo aveva tenuto alcuni spettacoli al [[Cafe Wha?]] di New York e aveva registrato due brani, ''That's What You Get'' e ''Baby I'' (entrambi a firma Springsteen-Theiss), per un 45 giri che tuttavia non fu mai pubblicato.<ref name=Car2/><ref name=Marsh2004-40>{{cita|Marsh, 2004|p. 40}}.</ref> Springsteen intanto intraprese gli studi universitari presso l'Ocean County Community College, rimanendovi iscritto per circa un anno e mezzo. Con due ragazzi conosciuti al ''campus'' formò gli Earth, un ''[[power trio]]'' sul modello dei [[Cream]] e degli [[The Jimi Hendrix Experience|Experience]] di [[Jimi Hendrix]].<ref name=Marsh2004-41>{{cita|Marsh, 2004|p. 41}}.</ref><ref name=Car4>{{cita|Carlin|cap. 4}}.</ref>
In realtà Bruce Springsteen è soprattutto un rappresentante della [[musica popolare]] statunitense. Per mezzo di lui sono tramandate canzoni e personaggi che altrimenti si sarebbero potute perdere nell'oblio di plastica della musica [[anni 1980|anni Ottanta]]. Riscosse successo in quel periodo anche grazie alla netta contrapposizione tra il suo modo di proporsi e la moda androgina tipica del periodo.
I testi dei primi lavori parlano generalmente di una gioventù statunitense illusa, e sin dai primi anni la stampa definì Springsteen ''Work Class Hero'', l'eroe della classe operaia.
Il tema del fallimento del [[sogno americano]] è comunque molto ricorrente nelle sue opere: i suoi personaggi sono spesso dei perdenti, gente comune dell'immensa periferia statunitense che lotta per sopravvivere.
 
Agli inizi del 1969 Springsteen iniziò a frequentare [[Asbury Park]], località di villeggiatura del [[Jersey Shore]] nota per la sua vita notturna: uno dei locali più rinomati della città era l'Upstage Club che, dopo l'orario di chiusura, rimaneva a disposizione dei musicisti per improvvisazioni e ''[[jam session]]''. Springsteen, che aveva abbandonato la chitarra Kent per una [[Gibson Les Paul]], strinse presto amicizia con due frequentatori abituali del locale, il batterista [[Vini Lopez]] e l'organista [[Danny Federici]], fondando insieme a loro un gruppo che prese il nome di Child.<ref name=Marsh2004-4144>{{cita|Marsh, 2004|pp. 41-44}}.</ref> La band, che poco dopo cambiò denominazione in [[Steel Mill]] («acciaieria»), accrebbe rapidamente la propria popolarità grazie al contributo di Carl "Tinker" West, un costruttore di tavole da surf che divenne il loro manager. Nel 1970 gli Steel Mill, di cui Springsteen era il ''[[frontman]]'' e il principale compositore, suonarono in [[California]] al Matrix di [[Berkeley (California)|Berkeley]], un locale ''hippie'' di proprietà di [[Marty Balin]], il cantante dei [[Jefferson Airplane]];<ref name=Car5>{{cita|Carlin|cap. 5}}.</ref><ref name=Elwood>{{cita news|autore=Joel Selvin|titolo=PHIL ELWOOD: 1926-2006 / Beloved Bay Area jazz and blues critic|pubblicazione=San Francisco Chronicle|editore=Hearst Communications Inc.|data=11 gennaio 2006|url=http://www.sfgate.com/news/article/PHIL-ELWOOD-1926-2006-Beloved-Bay-Area-jazz-2506736.php|lingua=en|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211103002430/https://www.sfgate.com/news/article/PHIL-ELWOOD-1926-2006-Beloved-Bay-Area-jazz-2506736.php|urlmorto=no}}</ref> l'impresario [[Bill Graham]] offrì loro anche un contratto discografico, ma Springsteen e soci rifiutarono. Il gruppo, che nel frattempo aveva aggiunto all'organico Steven Van Zandt al basso e poi il cantante Robbin Thompson, restò in attività fino al 1971 allorché Springsteen sciolse il sodalizio.<ref name=Marsh47>{{cita|Marsh, 2004|pp. 46-47}}.</ref><ref name=Wien41>{{cita|Wien|pp. 41-43}}.</ref>
Alcuni sue canzoni possono essere considerate delle poesie musicate o delle brevi storie: nel [[1991]] l'attore e regista [[Sean Penn]] produsse il film ''The Indian Runner'' (''[[Lupo Solitario (film)|Lupo Solitario]]'' in italiano), pellicola completamente ispirata ad una sola canzone di Springsteen, ''Highway Patrolman''.
 
Il musicista era intenzionato a formare una nuova band, una formazione allargata che superasse il rock chitarristico degli Steel Mill in favore di un repertorio incentrato sulle sue composizioni e su un genere più vicino a [[Van Morrison]], cantautore irlandese del quale apprezzava lo stile connotato da una sintesi di rock, [[blues]], [[jazz]] e [[gospel]].<ref name=Car6>{{cita|Carlin|cap. 6}}.</ref> Frattanto Springsteen e soci continuarono a suonare nei locali del Jersey Shore e nel marzo del 1971 aprirono un concerto per la [[The Allman Brothers Band|Allman Brothers Band]].<ref name=Col615>{{cita|Colombati|p. 615}}.</ref> In quei mesi prese forma un collettivo numeroso noto come Dr. Zoom and the Sonic Boom, che segnò il passaggio dall'[[heavy metal]] degli Steel Mill alle sonorità che resero celebre Springsteen in seguito;<ref name=Wien62>{{cita|Wien|pp. 62-64}}.</ref> nello stesso periodo il giovane si esibì anche in altri gruppi di Asbury Park che ebbero vita breve: tra queste si annovera la Sundance Blues Band, guidata da Van Zandt con [[Southside Johnny]] all'armonica, [[Garry Tallent]] al basso, Vini Lopez alla batteria e Joe Hagstrom alla chitarra, presto sostituito dal medesimo Springsteen.<ref name=Marsh48>{{cita|Marsh, 2004|pp. 48-49}}.</ref><ref name=Col616>{{cita|Colombati|p. 616}}.</ref>
===Prolificità nel comporre canzoni===
Springsteen stupisce spesso la critica musicale e i propri fan per la facilità nello scrivere canzoni. Anche se ci sono stati parecchi anni di inattività tra alcune opere ed altre, Springsteen è riuscito a scrivere una quantità notevole di brani.
 
[[File:943 AP Boardwalk.JPG|miniatura|Il lungomare di [[Asbury Park]]]]
Ha incominciato nel [[1980]] con [[The River]], album doppio.
Nel [[1992]] pubblicò a pochi giorni di distanza 2 album di canzoni completamente inedite: ''[[Human Touch]]'' e ''[[Lucky Town]]''.
Nel [[1998]] è stato pubblicato un cofanetto quadruplo ''[[Tracks]]'' di soli inediti per un totale di 66 canzoni mai incise prima.
Altri inediti non sono ancora stati pubblicati: parecchie sue composizioni, scartate dallo stesso Springsteen sono diventate il maggior successo per altri cantanti.
''Because the Night'' cantata da [[Patti Smith]], ''Blinded By The Light'' suonata dagli [[Earth]] o ''Fire'' cantata dalle [[The Pointer Sisters]] sono solo un esempio della prolificità di Springsteen.
 
Con i Sonic Boom come nucleo iniziale, il musicista riuscì a formare un gruppo più ampio, composto da dieci elementi accompagnati da una sezione di fiati e da un coro femminile, con "Tinker" West come manager. La formazione, dapprima piuttosto eterogenea, si stabilizzò poi intorno a un quintetto comprendente il leader, Tallent, Van Zandt, Lopez e il tastierista [[David Sancious]].<ref name=Marsh48/><ref name=Col616/> Il nuovo gruppo esordì il 10 luglio 1971 con il nome di Bruce Springsteen Band e rimase attivo, fra alterne vicende, fino all'aprile successivo senza però eguagliare i risultati degli Steel Mill.<ref name=Col657>{{cita|Colombati|p. 657}}.</ref>
Alcuni titoli: ''The Promise'', ''Follow That Dream'' (una versione stravolta di un misconosciuto pezzo di [[Elvis Presley]] saltuariamente proposta dal vivo), ''Sugarland'', ''Little Girl'', ''Waitin' for the End of the World'', ''If I was a Priest''.
 
Il musicista intanto stava migliorando le sue capacità compositive e aveva iniziato a esibirsi regolarmente anche da solo, accompagnato di norma dalla sua chitarra acustica. Di conseguenza cominciò a riservare maggiore attenzione ai testi, che si fecero progressivamente più lunghi e articolati, popolati da personaggi sempre diversi e pittoreschi che diventarono una caratteristica peculiare della sua proposta artistica.<ref name=Col479>{{cita|Colombati|p. 479}}.</ref> Fra l'attività poco remunerativa con il gruppo e quella come cantautore in chiave acustica, che gli offrì la possibilità di ottenere qualche ingaggio nel locali del [[Greenwich Village]] di New York, Springsteen optò infine per quest'ultima.<ref name=Car7>{{cita|Carlin|cap. 7}}.</ref>
===La sua musica come strumento di denuncia sociale===
La sua visione della caducità della società statunitense ha portato a Bruce Springsteen parecchie polemiche: per la canzone ''American Skin (41 Shots)'' dedicata alla morte al ragazzo di colore [[Amadou Diallo]] ucciso dalla polizia con 41 colpi di pistola per aver estratto il portafoglio dai pantaloni, Springsteen fu boicottato ferocemente dalla polizia e da manifestanti simpatizzanti.
 
=== L'esordio discografico ===
Poco prima delle [[Elezioni Presidenziali degli Stati Uniti del 2004]], ha partecipato al ''[[Vote for Change Tour]]'', una tournée erroneamente considerata a favore del candidato democratico [[John Kerry]] (di fatto contro la politica di [[George W. Bush]]) in collaborazione con cantanti famosi come i [[John Mellencamp]], [[Creedence Clearwater Revival|John Fogerty]], [[R.E.M.]], [[Dixie Chicks]], [[Pearl Jam]], [[James Taylor]], [[Ben Harper]], [[Tracy Chapman]], [[Dave Matthews Band]] e molti altri.
Nel novembre del 1971 "Tinker" West organizzò un incontro con [[Mike Appel]] e Jim Cretecos, due [[paroliere|parolieri]] che volevano espandere i loro affari nel settore discografico. L'audizione fu breve e deludente, ma Springsteen domandò ad Appel una seconda opportunità. Il nuovo provino ebbe luogo nel febbraio del 1972 e questa volta il musicista, che nel frattempo aveva composto un gran numero di nuovi brani, suscitò l'approvazione dei due impresari, i quali gli fecero firmare un contratto e fondarono la Laurel Canyon, una società interamente dedicata alla promozione della sua carriera.<ref name=Car7/><ref name=Masur34>{{cita|Masur|pp. 34-35}}.</ref>
Non fu la prima volta in cui Springsteen prese una posizione politica netta contro la politica repubblicana statunitense: [[Ronald Reagan]] in passato tentò di utilizzare la sua più famosa canzone, ''[[Born in the USA]]'' come inno per una campagna elettorale più per orecchiabilità che per i testi: infatti questa canzone è forse uno dei massimi attacchi al sistema americano perché parla dei veterani della [[Guerra del Vietnam]], entrando poi in polemica con lo stesso Presidente.
 
Nella primavera successiva Appel cercò di prendere contatti con [[Clive Davis]], il presidente della [[Columbia Records]]. Poiché questi non era disponibile, egli chiamò [[John Hammond (produttore)|John Hammond]], considerato il più abile ''talent scout'' dell'industria discografica, colui che aveva scoperto [[Bob Dylan]] e in precedenza aveva ingaggiato artisti come [[Billie Holiday]], [[Count Basie]], [[Pete Seeger]] e ancor prima [[Bessie Smith]] e [[Benny Goodman]]. L'insistenza di Appel fu tale che alla fine riuscì a ottenere un appuntamento con il [[produttore discografico|produttore]] nei primi giorni del maggio 1972: l'audizione di Springsteen, il quale si esibì accompagnato solo dalla sua chitarra acustica, convinse Hammond che fece registrare al musicista alcune [[demo]]. Davis, dopo aver ascoltato i nastri, decise di mettere sotto contratto il giovane cantautore, ma in realtà l'accordo fu siglato con la Laurel Canyon, dal momento che Springsteen aveva concesso alla società di Appel i diritti sulle sue canzoni e il controllo pressoché completo della sua carriera.<ref name=Marsh2004-51>{{cita|Marsh, 2004|pp. 51-55}}.</ref><ref name="Car8">{{cita|Carlin|cap. 8}}.</ref>
Nel [[1979]] aderì a parecchi concerti "''No Nuke''" indetti dal ''Muse'' ([[Musicians United for Safe Energy]]), per contestare l'uso di energia nucleare dopo l'incidente incorso alla centrale nucleare statunitense di [[Three Miles Island]].
Inoltre partecipò nel [[1988]] con eventi e concerti per la raccolta fondi umanitaria ''[[Human Rights Now!]]'', e collaborò come presenza alla canzone composta per beneficenza ''[[We are the World]]'', cantata con i più grandi esponenti della musica [[pop-rock]] degli [[anni '80]].
 
[[File:944 AP Beach sign.JPG|miniatura|sinistra|Una insegna sulla spiaggia di Asbury Park che richiama la copertina del primo album di Bruce Springsteen]]
[[Immagine:Madame_Marie.jpg|thumb|right|Molte canzoni di Springsteen sono ambientate sulla costa del [[New Jersey]]:questa meta turistica ebbe profonda crisi già alla fine degli anni '70. Il turismo legato a Springsteen ha permesso di recuperare gran parte delle strutture da lui citate. Nella foto, un chiosco di una lettrice di carte {{en}}[http://www.cbsnews.com/stories/2004/07/17/entertainment/main630363.shtml] reso famoso da ''4th of July, Asbury Park (Sandy)''.]]
 
Sostenuto dai vertici della Columbia, che credevano di dover lanciare la carriera di una sorta di «nuovo Dylan», il musicista si preparò alla registrazione del suo primo album e per l'occasione chiamò a raccolta i componenti della Bruce Springsteen Band.<ref name=Marsh2004-56>{{cita|Marsh, 2004|p. 56}}.</ref> La decisione di lavorare con il suo gruppo era per l'artista un fatto naturale che tuttavia colse di sorpresa Appel e gli esponenti della Columbia: il manager si aspettava infatti di produrre un disco in stile [[folk rock|folk]], dominato dalla chitarra e dalla voce roca e sofferta di Springsteen; allo stesso modo i discografici intendevano affiancare al musicista un manipolo di rodati [[turnista|turnisti]] per realizzare un album acustico sul modello vincente dei cantautori allora in voga, come [[James Taylor]] o lo stesso Bob Dylan. Anche grazie all'appoggio di Davis e contro il parere di Hammond, Springsteen fu autorizzato a impiegare la sua band;<ref name=Marsh2004-57>{{cita|Marsh, 2004|pp. 56-58}}.</ref> il solo Steve Van Zandt fu escluso e partecipò esclusivamente alle prime fasi delle registrazioni.<ref name="Car8" />
===Gli anni '70===
Gli esordi musicali incominciano nel [[1972]] con un'audizione della [[Columbia Records]] grazie all'apporto dei produttori discografici [[Mike Appel]] e Jim Cretecos con i quali stipulò un contratto di collaborazione per 10 album: questa infruttuosa scelta manageriale portò parecchi problemi a Springsteen con battaglie legali e lunghi periodi di inattività musicale per strascichi giudiziari.
 
Il disco fu completato in poche sedute presso i 914 Sound Studios a Blauvelt nello [[New York (stato)|Stato di New York]], studi di registrazione economici scelti appositamente per contenere al minimo le spese.<ref name=Heylin-2012-8319>{{cita|Heylin, 2012|Appendice: ''A Selective Bootleg CD Discography''}}.</ref> La band incise una decina di brani compresi alcuni fra quelli che Springsteen aveva suonato nei suoi provini acustici, come ''It's Hard to Be a Saint in the City'' e ''For You''. Davis si dichiarò insoddisfatto del risultato, in quanto a suo dire nessuna canzone aveva il potenziale commerciale per affermarsi come un singolo di successo: Springsteen allora compose rapidamente due nuovi pezzi, ''[[Blinded by the Light]]'' e ''[[Spirit in the Night]]'', che furono registrati dopo che la band era stata congedata. Il cantante dovette quindi suonare tutti gli strumenti richiamando Lopez solo per le parti di batteria; per questi due brani volle però la presenza di [[Clarence Clemons]], un sassofonista che aveva conosciuto l'anno precedente.<ref name=Car8/>
La musica giovanile di Springsteen fu principalmente caratterizzata da un rock molto vivo e grezzo e da ballate strutturate e melodiose, che colpirono immediatamente alcuni critici ma che passarono in secondo piano al di fuori dei confini degli Stati Uniti.
I testi appaiono molto lunghi, complessi, che narrano di una vita da strada fatta di corse, motori e personaggi comuni ma ribelli, a tratti descritti come veri eroi di una America che illude con il suo stile di vita imposto.
In questi anni però arriva la svolta con l'album ''[[Born to Run]]'', il suo terzo lavoro: diventa immediatamente un successo di vendite grazie alla massiccia trasmissione del brano su molte radio commerciali statunitensi.
Il tour del legato alla promozione del disco è imponente, portando l'album nella top-ten della hit-parade mondiale.
 
L'album fu pubblicato nel gennaio 1973 con il titolo di ''[[Greetings from Asbury Park, N.J.]]'', un omaggio alla città dove il cantante sentiva di avere le sue radici.<ref name=Car8/><ref name=Col478>{{cita|Colombati|p. 478}}.</ref> Malgrado parte della critica avesse accolto l'opera con favore, i riscontri di vendita furono nettamente inferiori alle aspettative, con circa {{formatnum:25000}} copie vendute nei primi mesi.<ref name=Car10>{{cita|Carlin|cap. 10}}.</ref> Gli scarsi risultati del disco dipesero dall'equivoco iniziale secondo cui Springsteen era stato presentato come un nuovo artista folk: l'album invece appariva troppo grezzo e movimentato rispetto ai canoni del [[soft rock]] di matrice cantautorale e al contempo non riusciva a esprimere compiutamente la vena rock del musicista.<ref name=Marsh2004-74>{{cita|Marsh, 2004|pp. 74-78}}.</ref><ref name=Kir52>{{cita|Kirkpatrick|pp. 52-56}}.</ref> A dispetto dell'insuccesso discografico, Springsteen stava iniziando a farsi conoscere grazie alle sue esibizioni dal vivo, vera fonte di sostentamento per la band.<ref name=Car9>{{cita|Carlin|cap. 9}}.</ref>
Il [[27 ottobre]] [[1975]], a conferma del trionfo ottenuto in America, Springsteen ottenne la copertina di [[Time]] e [[Newsweek]] nella stessa settimana.
I temi trattati nell'album non si discostano molto dai precedenti: l'''effimero sogno americano'' viene messo in discussione in molte canzoni del periodo.
Uno dei temi ricorrenti sono l'asfalto, i motori, le gare e le automobili veloci, metafore sulla fuga dalle regole imposte.
 
[[File:Madame Marie.jpg|thumb|Il chiosco della veggente Madame Marie sul lungomare di Asbury Park, citata nella canzone ''[[4th of July, Asbury Park (Sandy)]]''<ref name=MadamMarie>{{cita web|lingua=en|url=https://www.cbsnews.com/news/madame-marie-is-back/|titolo=Madame Marie Is Back|autore=William Vitka|editore=CBSNews|data=17 giugno 2004|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6SyYyL16F?url=http://www.cbsnews.com/news/madame-marie-is-back/|dataarchivio=30 settembre 2014|urlmorto=no}}</ref>]]
===Gli anni '80===
Questi sono gli anni di conferma del successo mondiale di Springsteen grazie a ''[[Born in the U.S.A.]]'', altro disco che conferma il successo di ''[[Born to Run]]''. Il successo supera i confini degli Stati Uniti, e l'album sarà ricordato come il marchio del trionfo ottenuto da Springsteen.
Gli introiti generati permetteranno a Springsteen il lusso di ingaggiare il regista [[Brian De Palma]] per firmare il videoclip di ''Dancin' in the Dark'' in cui Springsteen si esibisce dal vivo in uno stadio: la ragazza presa dal pubblico per ballare con lui sul palco è l'allora adolescente [[Courteney Cox Arquette]], attrice di successo per la sua partecipazione alla [[Situation comedy|sit-com]] [[Friends]] ed ad altri film.
 
Il secondo lavoro del cantante, ''[[The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle]]'', fu distribuito nel novembre dello stesso anno.<ref name=Car10/> Pur ricevendo recensioni molto positive, il disco conseguì una popolarità modesta anche perché la casa discografica, che frattanto aveva allontanato Davis, non investì molte risorse nella sua promozione.<ref name=Marsh2004-82>{{cita|Marsh, 2004|p. 82}}.</ref> Le canzoni dell'album contribuirono tuttavia ad ampliare il repertorio della band che seguitava a veder crescere il proprio pubblico: i pezzi più energici, come ''E Street Shuffle'' e ''Rosalita'', divennero presto molto acclamati nei concerti.<ref name=Car10/><ref name=Marsh2004-97>{{cita|Marsh, 2004|p. 97}}.</ref> Per il suo secondo disco Springsteen compose e registrò un gran numero di canzoni che poi rimasero escluse dalla scaletta finale, una pratica che divenne piuttosto comune in seguito: tra queste si annovera ''The Fever'', brano incluso in un raro 45 giri promozionale e che fu poi inciso da Southside Johnny nel 1976, primo dei tanti pezzi di successo "donati" da Springsteen ad altri artisti.<ref name=Car10/>
Nei testi incominciano ad inserirsi riferimenti religiosi più evidenti: con la stampa Springsteen si è spesso dichiarato in conflitto con la religione cattolica insegnata quando adolescente, o più semplicemente si è dichiarato ateo.
In molti album di questo periodo però si trovano i temi della ''redenzione cristiana'' paragonata spesso al riscatto sociale, la ricerca della ''Terra Promessa'' in una America deludente, citando personaggi biblici come metafore: ''Adam raised a Cain'', ''The Promised Land'', ''Reason to Belive'' sono alcuni dei brani con più riferimenti religiosi [http://www.laciviltacattolica.it/quaderni/2002/3655/articolo%20spadaro.html].
 
=== I primi successi ===
I personaggi maschili narrati diventano più facilmente riconoscibili: poliziotti, soldati, fratelli, padri sono spesso citati in ogni album.
Nel gennaio del 1974 la band si mise all'opera sulle prime canzoni di un nuovo album. A febbraio Vini Lopez fu licenziato per un litigio con Steve Appel, fratello di Mike, e fu sostituito da [[Ernest Carter]], un batterista amico di David Sancious.<ref name=Car11>{{cita|Carlin|cap. 11}}.</ref> Poco dopo questi ultimi lasciarono il gruppo, che nel frattempo iniziava a farsi chiamare [[E Street Band]], e furono rimpiazzati dal batterista [[Max Weinberg]] e dal pianista [[Roy Bittan]], ingaggiati mediante un'inserzione pubblicata su un giornale.<ref name=Labianca42>{{cita|Labianca, 2002|p. 42}}.</ref>
I testi risultano molto più liberi, spaziando in molti più argomenti, anche se gli elementi distintivi degli anni passati si ritrovano per tutto il periodo.
Nel [[1982]] viene proposto il primo album completamente acustico, ''[[Nebraska (album)|Nebraska]]'', senza il supporto dell'allora immancabile [[E Street Band]]: se negli altri album le canzoni proposte sono alternate tra lenti e rock, questo album spezza completamente la discografia finora proposta in quanto collezione di canzoni completamente monocorde e dai testi molto più poetici, folk e anti-americani. Secondo [[Dave Marsh]], critico specializzato nella biografia di Springsteen, questo album è stato scritto in un periodo di depressione.
 
Per Springsteen la terza prova discografica si prospettava decisiva: un ulteriore insuccesso avrebbe infatti rischiato di compromettere definitivamente la sua carriera.<ref name=Wheels>Thom Zimny, ''Wings for Wheels'' in {{cita disco|artista=|titolo=Born to Run: 30th Anniversary Edition|wktitolo=Born to Run (album)|etichetta=Columbia Records|distributore=Sony BMG|catalogo=828767558929|formato=DVD|anno=2005}}</ref> Il lavoro procedeva a rilento e con risultati frustranti: la band riuscì a portare a termine un solo brano, ''[[Born to Run (singolo)|Born to Run]]'', che poi avrebbe dato il titolo all'album. Più volte l'artista fu sul punto di annullare tutto e propose di registrare tutte le canzoni dal vivo in studio o in concerto, dal momento che l'attività ''live'' si era dimostrata la dimensione più congeniale al gruppo.<ref name=Labianca45>{{cita|Labianca, 2002|p. 45}}.</ref><ref name=Car12>{{cita|Carlin|cap. 12}}.</ref>
Con l'album ''[[Tunnel of Love]]'', pubblicato nel [[1987]], il tema ricorrente è il fallimento e le difficoltà di coppia nella vita quotidiana e nel matrimonio: probabilmente i testi sono stati ispirati dal divorzio avuto in quel periodo con la prima moglie di Springsteen, [[Julianne Phillips]]. Questo disco, molto più ricercato e con alcune sonorità elettriche meno rock ereditate della musica degli [[anni '80]], fu considerato diverso dai precedenti e si rivelò meno apprezzato sulla base delle vendite mondiali.
 
Uno degli eventi più significativi nella carriera del musicista avvenne il 9 maggio 1974: a [[Cambridge (Massachusetts)|Cambridge]], nel [[Massachusetts]], durante un concerto di [[Bonnie Raitt]] cui Springsteen e la sua band facevano da [[gruppo spalla]], il pubblico decretò un capovolgimento dei ruoli, richiamando sul palco l'artista del New Jersey alla fine dello spettacolo e chiedendogli di esibirsi nuovamente.<ref name=Marsh2004-115>{{cita|Marsh, 2004|p. 115}}.</ref> Alcuni giorni dopo [[Jon Landau (produttore discografico)|Jon Landau]], critico musicale di ''[[Rolling Stone]]'', scrisse sul settimanale ''The Real Paper'' di [[Boston]]:<ref name=Cambbell326>{{cita|Campbell|p. 326}}.</ref>
===Gli anni '90===
Questa decade è stata per Springsteen il periodo musicale più sterile e con meno successi di vendite.
Nel [[1992]] Springsteen pubblica 2 album quasi in contemporanea, ''[[Human Touch]]'' e ''[[Lucky Town]]'', lavori in studio senza il supporto della [[E Street Band]]. Il risultato, sia in fatto di vendite che di apprezzamento da parte dei fan è deludente rispetto agli album precedenti. Questi lavori, per quanto gradevoli, vengono bollati come album poco interessanti dove l'assenza della [[E Street Band]] è la causa principale.
Nel 1995 esce ''[[The Ghost of Tom Joad]]'', secondo album acustico, omaggio alla scrittura di [[John Steinbeck]] in ''The Grapes of Wrath'' (''[[Furore (romanzo)|Furore]]'' in italiano) e all'omonima [[Furore (film)|riproposizione cinematografica]] di [[John Ford]]: le canzoni, quasi tutte ambientate sul confine con il [[Messico]], parlano dei problemi degli immigrati messicani negli Stati Uniti, o della [[II Guerra Mondiale]] vista dalla gente comune.
Alla fine degli [[anni '90]], Springsteen riparte con un tour mondiale insieme alla ritrovata [[E Street Band]], chiamato ''Reunion Tour'': critica e fan hanno plaudito la scelta.
 
{{Citazione|Giovedì scorso, al teatro di Harvard Square, ho visto balenarmi davanti agli occhi i miei trascorsi rock 'n' roll. E ho visto qualcos'altro: ho visto il futuro del rock and roll e il suo nome è Bruce Springsteen. In una sera in cui avevo bisogno di sentirmi giovane, lui mi ha fatto sentire come se ascoltassi musica per la primissima volta.|Jon Landau, ''The Real Paper'', 22 maggio 1974|Last Thursday, at the Harvard Square theatre, I saw my rock 'n' roll past flash before my eyes. And I saw something else: I saw rock and roll future and its name is Bruce Springsteen. And on a night when I needed to feel young, he made me feel like I hearing music for the very first time.|en}}
 
L'articolo di Landau, benché pubblicato in una rivista locale, colpì la critica e i discografici, contribuendo inoltre a risollevare le vendite di ''The Wild, the Innocent and the E Street Shuffle'', che nell'agosto del 1974 si approssimarono alle {{formatnum:100000}} copie.<ref name=Marsh2004-117>{{cita|Marsh, 2004|pp. 117-118}}.</ref> Dopo aver scritto una delle frasi più celebri della storia del rock,<ref name=Marsh2004-115/> il giornalista divenne amico di Springsteen e suo più fidato collaboratore, dapprima come produttore discografico e poi – a partire dal 1978 – come manager. La preparazione del nuovo album riprese dunque sotto la guida di Landau, che portò un metodo di lavoro più professionale:<ref name=Car12/> la band si trasferì negli studi Record Plant di [[New York]] dove tutte le canzoni furono registrate da capo.<ref name=Marsh2004-123>{{cita|Marsh, 2004|pp. 123-138}}.</ref> Nel complesso la lavorazione del disco durò circa 18 mesi e ''[[Born to Run (album)|Born to Run]]'' uscì infine nell'agosto 1975.<ref name=Labianca45/><ref name=Car12/>
 
[[File:Springsteen with Telecaster.jpg|miniatura|sinistra|Springsteen con la chitarra che compare sulla copertina di ''[[Born to Run (album)|Born to Run]]'' e di altri suoi dischi<ref name=Tele>La chitarra, divenuta uno dei simboli più riconoscibili del cantautore, è un ibrido tra una [[Fender Telecaster]] e una meno nota Fender Esquire, modello sostanzialmente identico, ma dotato di un solo pick-up. Springsteen l'acquistò nel 1973 in un negozio di strumenti del New Jersey per 185 dollari. Si trattava di una Telecaster del 1953 restaurata con l'aggiunta del manico di una Esquire dello stesso periodo. Secondo Springsteen «è una Telecaster, ma non è del tutto corretto. È una mezzosangue, se vogliamo» (v. {{cita|Carlin|cap. 8}}).</ref>]]
[[Immagine:National_Park_Service_9-11_Statue_of_Liberty_and_WTC_fire.jpg|thumb|right|Gran parte dell'album [[The Rising]] è ispirato ai tragici eventi dell'[[11 settembre 2001]], raccontando storie di pompieri (''Into the Fire'') e delle reazioni della gente comune.]]
 
La pubblicazione fu preceduta da un'imponente campagna promozionale, basata sullo slogan «il futuro del rock and roll». Springsteen tenne a New York dieci spettacoli da «tutto esaurito» che suscitarono l'interesse dei mezzi di comunicazione di massa, a tal punto che ''Born to Run'' – ancor prima della sua uscita&nbsp;– divenne uno degli album più attesi dell'anno e la canzone omonima fu una delle più trasmesse dalle radio.<ref name=Labianca45/><ref name=Marsh2004-117/><ref name=Billboard9-8-75-2>{{cita news|titolo=Inside Track|pubblicazione=Billboard|data=9 agosto 1975|editore=Billboard Publications, Inc.|p=78|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=WBEEAAAAMBAJ&lpg=PA78&dq=bottom%20line%20springsteen&hl=it&pg=PA78#v=onepage&q&f=false|accesso=12 febbraio 2016}}</ref><ref name=RS50Concerts>Nel 2004 la rivista musicale ''[[Rolling Stone]]'' ha incluso i concerti tra i «50 momenti che hanno cambiato il rock and roll» (v. {{cita news|titolo=The Moments|pubblicazione=Rolling Stone|lingua=en|data=24 luglio 2004|url=https://www.rollingstone.com/news/story/6085455/the_moments/|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071204181514/http://www.rollingstone.com/news/story/6085455/the_moments/|urlmorto=sì}}).</ref>
===Dopo il 2000===
Questi anni segnano la rinascita del successo di Bruce Springsteen.
Un anno dopo gli attentati al [[World Trade Center]] di [[New York]] dell'[[11 Settembre 2001]], Springsteen pubblica ''[[The Rising]]'' in collaborazione con la [[E Street Band]] e prodotto da [[Brendan O'Brien]]. Il tema trainante è ovviamente la risollevazione dell'orgoglio nazionale ferito dall'attacco, senza scadere in tematiche patriottiche: tutto l'album infatti è composto da vari generi musicali ([[rock]], [[Musica etnica|ethno]], [[gospel]]) e il tema della religione è toccato in maniera globale con accenni al [[Cristianesimo]], al [[Buddhismo]] e all'[[Islamismo]].
Negli ultimi anni si è schierato apertamente e duramente contro la politica di [[George W. Bush]], in particolar modo per la politica estera riferita ai [[Guerra_in_Iraq|conflitti in Iraq]] nel [[2003]]: dopo 2 anni, nel [[2005]] viene pubblicata la canzone ''[[Devils & Dust]]'' per narrare le sensazioni di un soldato statunitense in guerra. Questo è il suo terzo album acustico, che include alcune canzoni scartate dall'album ''[[The Ghost of Tom Joad]]''.
L'album [[Devils & Dust]] ([[2005]]) fu il primo disco di Springsteen ad essere sottoposto alla censura e al bollino di avvertimento a causa della canzone ''Reno'', un pezzo che narra in dettaglio di un rapporto sessuale tra un uomo disperato e una prostituta. La catena di caffetterie statunitensi ''Starbucks'' si rifiutò per questo motivo di commercializzare l'album.
[http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/spettacoli_e_cultura/springsteen/toohard/toohard.html]
Nel [[2006]] è uscito ''[[We Shall Overcome: The Seeger Sessions]]'': album anomalo rispetto alla produzione springsteeniana in quanto tutte le canzoni sono delle cover di brani della tradizione americana con il denominatore comune di essere stati tutti reinterpretati da [[Pete Seeger]], cantante [[bluegrass]] e [[folk]] americano.
 
L'attenzione concentrata su Springsteen fu enorme: il 27 ottobre ''[[Time]]'' e ''[[Newsweek]]'', i due settimanali statunitensi più diffusi, dedicarono in contemporanea le rispettive copertine al nuovo protagonista del panorama musicale, ma i due articoli presentavano un approccio diametralmente opposto.<ref name=Car13>{{cita|Carlin|cap. 13}}.</ref><ref name=Marsh2004-153>{{cita|Marsh, 2004|pp. 153-154}}.</ref> Sulla copertina di ''Time'' campeggiava la frase «''Rock's New Sensation''» («la rivelazione del rock») e l'articolo era piuttosto favorevole a Springsteen sebbene l'autore Jay Crocks stigmatizzasse l'enfasi eccessiva che gli era stata dedicata.<ref name=Time>{{cita news|autore=Jay Cocks|titolo=The Backstreet Phantom of Rock|pubblicazione=[[Time]]|data=27 ottobre 1975|p=62|editore=Time Inc.|lingua=en|url=http://content.time.com/time/magazine/article/0,9171,913583,00.html|accesso=12 febbraio 2016}}</ref> La copertina del rivale ''Newsweek'' recava invece un titolo più critico, «''Making of a Rock Star''» («la costruzione di una stella del rock»): il pezzo scritto da Maureen Orth si concentrava sulle tecniche con cui l'industria discografica plasmava i propri eroi;<ref name=Newsweek>{{cita news|autore=Maureen Orth, Janet Huck, Peter S. Greenberg|titolo=Making of a Rock Star|pubblicazione=[[Newsweek]]|data=27 ottobre 1975|lingua=en}}</ref> a suo dire il musicista era la creazione di un gruppo di manipolatori intenzionati a imporre un prodotto privo di contenuti.<ref name=Marsh2004-153/> Molto si discusse all'epoca sulla figura di Springsteen e, a fronte di molti osservatori entusiasti, vi fu chi parlò apertamente di montatura.<ref name=NYMagazine>{{cita news|autore=Nik Cohn|titolo=Ventilating the Hype|pubblicazione=[[New York (rivista)|New York Magazine]]|data=20 ottobre 1975|p=75|editore=New York Magazine Co. Inc.|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=FukCAAAAMBAJ&lpg=PA75&dq=springsteen%20new%20york%20voice&hl=it&pg=PA75#v=onepage&q&f=false|accesso=12 febbraio 2016}}</ref>
===Bruce Springsteen dal vivo===
[[Immagine:bruce_springsteen.jpg|thumbnail|right|Bruce Springsteen in una performance dal vivo]]
La musica di Springsteen è infine soprattutto passione: celebri sono i suoi concerti che percorrono quasi sempre tutta la sua discografia, oggi meno generosi di un tempo, ma sempre attorno alle tre ore.
Spesso intermezza le sue canzoni con lunghi discorsi, dialogando con i fan su tematiche disparate e introducendo i brani, spesso raccontando aneddoti sui motivi che hanno portato alla composizione.
Springsteen, nel corso della sua carriera, ha utilizzato diverse locazioni per i suoi concerti: teatri per le sue performance acustiche, palazzetti medi e grandi (tra cui il [[Madison Square Garden]]) e stadi all'aperto come l'italiano [[Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano]] o il [[Wembley|Wembley Arena]] di [[Londra]].
Dato che è molto seguito dai fan, a volte è stato necessario fare più di 10 concerti consecutivi nello stesso posto, e spesso la scaletta dei brani è decisa solo poche ore prima e subisce sostanziali variazioni con i precedenti concerti anche nello stesso tour.
Alcune canzoni vengono proposte solo dal vivo e mai incise: un esempio è la canzone ''Land of Hope and Dreams'', utilizzata spesso a chiusura di uno show: inoltre non è raro che altri cantanti famosi partecipino come ospiti anche solo per l'esecuzione di un brano dal vivo.
Memorabile anche il tour in Italia legato al disco [["We Shall Overcome: The Seeger Session"]].
 
Nel frattempo l'album raggiunse in poche settimane la terza posizione nella classifica di ''[[Billboard 200|Billboard]]''.<ref name=Billboard13-9-75-2>{{cita news|titolo=Top Lps & Tape|pubblicazione=Billboard|data=13 settembre 1975|editore=Billboard Publications, Inc.|p=74|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=TygEAAAAMBAJ&lpg=RA1-PA73&dq=billboard&hl=it&pg=RA1-PA72-IA1#v=onepage&q&f=false|accesso=12 febbraio 2016}}</ref><ref name=Col665>{{cita|Colombati|p. 665}}.</ref> Le canzoni del disco divennero momenti irrinunciabili della tournée che si protrasse sino alla fine dell'anno; in autunno la band, che aveva assunto la sua configurazione più stabile grazie all'inserimento di Steve Van Zandt come chitarrista ritmico, partì per un breve tour europeo con due concerti all'[[Hammersmith Apollo|Hammersmith Odeon]] di [[Londra]] e due spettacoli a [[Stoccolma]] e [[Amsterdam]].<ref name=AS80>{{cita|Labianca, 2002|p. 80}}.</ref>
== E Street Band ==
 
Intanto i contratti quinquennali stipulati da Springsteen con Mike Appel si avvicinavano alla scadenza: i due si accinsero quindi a trattare l'eventuale rinnovo. Fu in questa circostanza che il cantante si rese conto del fatto che Appel esercitava un controllo pressoché totale sulla sua attività artistica; si arrivò presto a una rottura e Springsteen intentò una causa nei confronti dell'impresario, il quale reagì a sua volta con una controcitazione.<ref name=Car14>{{cita|Carlin|cap. 14}}.</ref> Il contenzioso, che coinvolse anche la Columbia, si trascinò per un anno e in quel periodo l'attività discografica si bloccò completamente.<ref name=Marsh2004-183>{{cita|Marsh, 2004|pp. 183-184}}.</ref><ref name=Col623>{{cita|Colombati|pp. 623-624}}.</ref> Nella primavera del 1977 si raggiunse infine un accordo stragiudiziale che liberava il cantautore da ogni vincolo; Appel avrebbe contestualmente ricevuto {{formatnum:800000}} dollari e la metà dei diritti della canzoni pubblicate per la Laurel Canyon.<ref name=Eliot12-13>{{cita|Eliot|cap. 12-13}}.</ref>
 
Fra il 1976 e il 1977, essendo interrotto il lavoro in studio, Springsteen svolse con successo un'intensa attività dal vivo: il musicista si convinse anche a suonare in ambienti più grandi delle sale da concerto in cui si esibiva di solito e accettò di tenere concerti nelle grandi arene sportive che aveva sempre rifiutato, iniziando a [[Phoenix]] in settembre e proseguendo poi in ottobre allo Spectrum di [[Filadelfia]], la città in cui aveva il maggior seguito.<ref name=Car14/><ref name=Marsh2004-178/> Tuttavia, a causa del contenzioso legale in corso, il denaro faticava ad arrivare nelle tasche dei musicisti: pertanto alcuni membri della E Street Band si misero alla ricerca di ingaggi con altri artisti. Roy Bittan e Max Weinberg, ad esempio, presero parte all'incisione di ''[[Bat Out of Hell]]'' di [[Meat Loaf]], un disco che conseguì grande popolarità.<ref name=Car14/><ref name=Marsh2004-178>{{cita|Marsh, 2004|pp. 178-179}}.</ref>
 
Pochi giorni dopo la stipula dell'accordo, Springsteen entrò in studio con Jon Landau e la E Street Band per dare inizio alla lavorazione del suo quarto album.<ref name=Marsh2004-167>{{cita|Marsh, 2004|p. 167}}.</ref> In precedenza il cantante aveva preso in affitto una fattoria a Holmdel, nella campagna del New Jersey, dove per tutta la durata della causa aveva continuato in semiclandestinità a provare e a incidere nuove canzoni.<ref name=Car14/>
 
Quando iniziarono le registrazioni ufficiali del nuovo disco, nei primi giorni di giugno del 1977, Springsteen aveva dunque già composto, provato o solo abbozzato decine di brani.<ref name=AS66>{{cita|Labianca, 2002|pp. 66-72}}.</ref> Il suo approccio compositivo, infatti, era radicalmente mutato: dalla manciata di canzoni scritte per ''Born to Run'', sulle quali aveva lavorato a lungo in studio, Springsteen era passato a comporre di getto abbozzi che poi cuciva e rielaborava senza sosta; frammenti di musica e di testo passavano continuamente da una canzone all'altra fino al raggiungimento del risultato finale, costituito da brani dotati di una struttura più semplice, con [[arrangiamento|arrangiamenti]] meno articolati rispetto ai dischi precedenti.<ref name=Zimmy>{{cita disco|artista=Thom Zimny|titolo=The Promise: the Making of Darkness on the Edge of Town|wktitolo=The Promise (Bruce Springsteen)|etichetta=Columbia Records|distributore=Sony Music|catalogo=886978746696|formato=DVD|anno=2011}}</ref> Nel complesso i pezzi registrati in forma più o meno completa furono una settantina: solo dieci di essi vennero poi prescelti per comporre la scaletta finale dell'album, che peraltro fu cambiata diverse volte in corso d'opera.<ref>In seguito Springsteen ha pubblicato molte delle altre canzoni registrate o almeno abbozzate durante le sessioni del 1977-1978: cinque sono state inserite in ''[[Tracks (Bruce Springsteen)|Tracks]]'' (1998) e venti in ''[[The Promise (Bruce Springsteen)|The Promise]]'' (2010); altri sei pezzi dello stesso periodo furono reincisi per il successivo album ''[[The River (album Bruce Springsteen)|The River]]'' del 1980, per un totale di 41 canzoni alle quali si devono aggiungere brani solo abbozzati che sono stati resi disponibili, in varie forme, attraverso dischi illegali.</ref> Al contempo non diminuì la cura per i dettagli e il contributo di Jon Landau fu decisivo per aiutare Springsteen ad arginare la sua esuberanza.<ref name=Zimmy/>
 
[[File:Springsteen 05051981 01 200.jpg|miniatura|Bruce Springsteen in concerto a [[Drammen]] nel 1981]]
 
La fase di post-produzione risultò critica, giacché i tecnici del suono [[Jimmy Iovine]] e Toby Scott non riuscivano a effettuare il [[missaggio]] secondo i desideri del cantautore. Landau allora chiese aiuto a [[Chuck Plotkin]], un produttore di [[Los Angeles]], che decise di aumentare il volume del basso elettrico e della grancassa, conferendo al disco il suono deciso e oscuro che ne rappresenta una delle caratteristiche principali.<ref name=Zimmy/> L'album, intitolato ''[[Darkness on the Edge of Town]]'', fu pubblicato nel giugno del 1978 e raggiunse la quinta posizione della classifica di ''Billboard''.<ref name=Car16>{{cita|Carlin|cap. 16}}.</ref><ref name=Billboard29-7-78>{{cita news|titolo=Billboard Top Lps & Tape|pubblicazione=Billboard|data=29 luglio 1978|editore=Billboard Publications, Inc.|p=86|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=hSQEAAAAMBAJ&lpg=PT71&dq=darkness%20on%20the%20edge%20of%20town&hl=it&pg=PT86#v=onepage&q&f=false|accesso=12 febbraio 2016}}</ref>
 
La tournée promozionale del disco, considerata una delle più importanti nella storia del rock, prese avvio ancor prima della pubblicazione dell'opera e si concluse il 1º gennaio 1979 dopo 115 esibizioni.<ref name=AS84>{{cita|Labianca, 2002|pp. 84-88}}.</ref><ref name=Marsh2004-264>{{cita|Marsh, 2004|p. 264}}.</ref><ref name=Guaitamacchi1978>{{cita|Guaitamacchi|cap. ''Bruce Springsteen & the E Street Band – Nasce il mito della banda del Boss''}}.</ref> La scaletta fu resa più robusta anche dall'innesto delle numerose canzoni escluse dall'album, che divennero parte integrante del repertorio di Springsteen insieme a decine di ''[[cover]]'' e classici del [[rock and roll]]: i concerti dunque si dilatarono in misura considerevole fino a sfiorare spesso le tre ore, al punto che lo spettacolo fu diviso in due parti con l'inserimento di un breve intervallo.<ref name=Car16/><ref name=AS84/>
 
Nel settembre del 1979 l'artista prese parte a due delle quattro esibizioni organizzate al [[Madison Square Garden]] di New York dal collettivo [[Musicians United for Safe Energy|MUSE]] (''Musicians United for Safe Energy'', «musicisti uniti per l'energia sicura»). L'evento, ideato dopo l'[[incidente di Three Mile Island]] avvenuto il 28 marzo dello stesso anno, intendeva sensibilizzare l'opinione pubblica sui pericoli dell'[[energia nucleare]].<ref name=Marsh208>{{cita|Marsh, 2004|pp. 208, 221-225}}.</ref> Gli spettacoli furono documentati da un film e da un triplo [[Long playing|LP]] che rappresenta la prima apparizione di Bruce Springsteen e della E Street Band in un [[album dal vivo]].<ref>Per la prima volta il gruppo fu accreditato su disco come «Bruce Springsteen & the E Street Band».</ref><ref name=NNAlbum>{{cita album|anno=1979|artista=AA.VV.|titolo=No Nukes|wktitolo=No Nukes (album)|formato=LP|numerodischi=3|etichetta=Asylum Records|catalogo=ML-801}}</ref>
 
Il disco seguente del cantautore, ''[[The River (album Bruce Springsteen)|The River]]'', fu edito nell'ottobre del 1980 dopo una lunga lavorazione che aveva avuto inizio nel maggio del 1979.<ref name=Marsh2004-209>{{cita|Marsh, 2004|p. 209}}.</ref><ref name=AS48>{{cita|Labianca, 2002|p. 48}}.</ref> Inizialmente il progetto era basato sui brani estromessi dal lavoro precedente, con il veloce pezzo rock ''[[The Ties That Bind (Bruce Springsteen)|The Ties That Bind]]'' che avrebbe dovuto dare il titolo all'opera; nondimeno Springsteen seguitava a comporre nuove canzoni e convinse la casa discografica a dare alle stampe un album doppio.<ref name=Marsh208/> Il brano scelto come nuova ''[[title track]]'' era stato presentato in anteprima durante i concerti del MUSE ed era dedicato alla sorella Ginny, rimasta incinta a 17 anni come la protagonista della canzone.<ref name=Wier19>{{cita|Wiersema|p. 19}}.</ref> Dal punto di vista stilistico, il disco proseguiva il percorso intrapreso negli album precedenti, distinguendosi tuttavia da ''Darkness on the Edge of Town'' per la presenza di incalzanti pezzi [[rockabilly]] alternati a brani di sapore [[musica country|country]].<ref name=Car17>{{cita|Carlin|cap. 17}}.</ref>
 
''The River'' fu il primo LP di Springsteen a raggiungere la vetta della classifica statunitense;<ref name=Billboard1-11-80>{{cita news|titolo=Top LPs & Tape|pubblicazione=Billboard|data=1º novembre 1980|editore=Billboard Publications, Inc.|p=95|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=ZiQEAAAAMBAJ&lpg=PA1&dq=billboard&hl=it&pg=PT94#v=onepage&q&f=false|accesso=12 febbraio 2016}}</ref><ref name=Billboard8-11-80>{{cita news|titolo=Top LPs & Tape|pubblicazione=Billboard|data=8 novembre 1980|editore=Billboard Publications, Inc.|p=67|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=iSQEAAAAMBAJ&lpg=PP1&dq=billboard&hl=it&pg=PT78#v=onepage&q&f=false|accesso=12 febbraio 2016}}</ref> ''Hungry Heart'', definito da [[John Lennon]] «il miglior [[singolo (musica)|singolo]] di rock 'n' roll dai tempi dei Beatles»,<ref name=Col628>{{cita|Colombati|p. 628}}.</ref> fu inoltre il primo 45 giri del cantautore a entrare nella ''top ten''.<ref name=Billboard27-12-80>{{cita news|titolo=Hot 100|pubblicazione=Billboard|data=27 dicembre 1980|editore=Billboard Publications, Inc.|p=95|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=_SQEAAAAMBAJ&lpg=PP1&dq=billboard&hl=it&pg=PT79#v=onepage&q&f=false|accesso=12 febbraio 2016}}</ref> Il 3 ottobre 1980 iniziò un'altra tournée che durò quasi un anno per un totale di 140 concerti; tra l'aprile e il giugno del 1981 il musicista si esibì anche all'estero, nel suo primo vero tour europeo. Nonostante la presenza dei nuovi brani, il cantante continuava a inserire in scaletta numerose ''cover'' di canzoni da lui amate, come per esempio alcuni pezzi dei [[Creedence Clearwater Revival]] e il classico del folk ''[[This Land Is Your Land]]'' di [[Woody Guthrie]].<ref name=AS90>{{cita|Labianca, 2002|p. 90}}.</ref>
 
=== L'apice della popolarità ===
[[File:Tascam Portastudio 244.jpg|miniatura|sinistra|Un registratore a cassette [[Tascam]] Portastudio 244, successivo ma molto simile al modello 144 con cui Springsteen registrò le tracce di ''[[Nebraska (album)|Nebraska]]'']]
 
Terminata la tournée di ''The River'', Springsteen incise da solo&nbsp;– servendosi di un registratore semiprofessionale a quattro piste [[Tascam]] – alcuni provini in versione acustica, accompagnato esclusivamente dalla chitarra e dall'[[armonica a bocca]].<ref name=AS101-109>{{cita|Labianca, 2002|pp. 101-109}}.</ref> Dopo alcuni infruttuosi tentativi di registrare le nuove canzoni con la band, le tracce acustiche furono pubblicate pressoché senza ritocchi con il titolo di ''[[Nebraska (album)|Nebraska]]'': il disco, distribuito nel settembre del 1982, sorprese la critica e il pubblico anche per il tono cupo, a tratti dolente, delle sue canzoni.<ref name=Car18>{{cita|Carlin|cap. 18}}.</ref>
 
Il pezzo ''[[Born in the U.S.A. (singolo)|Born in the U.S.A.]]'', composto per un film di [[Paul Schrader]] mai realizzato ed estromesso anche da ''Nebraska'', fu il punto di partenza dell'album successivo, il settimo della produzione di Springsteen.<ref name=Col560>{{cita|Colombati|p. 570}}.</ref> La lavorazione del disco, iniziata già nel gennaio 1982, si svolse in modo frammentario: negli stessi mesi Van Zandt realizzò il suo primo album da solista con lo pseudonimo di Little Steven, lasciando il gruppo poco dopo; anche Clemons registrò un disco in proprio e nel frattempo tutta la E Street Band fu coinvolta nel rilancio della carriera di [[Gary U.S. Bonds]], un artista rock and roll ammirato da Springsteen.<ref name=AS101>{{cita|Labianca, 2002|p. 101}}.</ref><ref name=Col627>{{cita|Colombati|p. 627}}.</ref> Intanto anche in questa circostanza le canzoni incise – oltre sessanta – avrebbero potuto riempire più di un disco, tant'è che alla fine del 1983 non era ancora stata stabilita la scaletta definitiva dell'album. Fu allora che il musicista scrisse ''[[Dancing in the Dark]]'': dominato dai [[sintetizzatore|sintetizzatori]] di Roy Bittan, una delle novità dell'intero disco, il brano presentava un approccio più commerciale rispetto ai lavori precedenti di Springsteen e divenne uno dei suoi pezzi più acclamati, grazie anche a un ''[[videoclip]]'' diretto da [[Brian De Palma]] che fu trasmesso massicciamente dalle televisioni specializzate.<ref name=Car19>{{cita|Carlin|cap. 19}}.</ref>
 
L'album, intitolato ''[[Born in the U.S.A. (album)|Born in the U.S.A.]]'', fu pubblicato nel giugno del 1984 e suscitò un ampio favore popolare, vendendo 30 milioni di copie nel mondo di cui 15 nei soli Stati Uniti: il disco accrebbe notevolmente la fama del cantautore e gli permise di affermarsi come uno dei più importanti esponenti del panorama musicale ''[[mainstream]]'' degli anni ottanta.<ref name=AS102>{{cita|Labianca, 2002|p. 102}}.</ref><ref name=Car20>{{cita|Carlin|cap. 20}}.</ref><ref name=Petrillo>{{cita|Petrillo|p. 81}}.</ref> La copertina del disco, che riporta una fotografia del musicista ripreso di schiena con lo sfondo della [[Bandiera degli Stati Uniti d'America|bandiera a stelle e strisce]], è annoverata fra le icone più distintive di quegli anni. Sebbene ''Born in the U.S.A.'', come il precedente ''Nebraska'', sia un'esplorazione del lato oscuro del «[[sogno americano]]», parte del pubblico lo percepì come un vigoroso inno patriottico.<ref name=Car20/> In tale contesto il [[presidente degli Stati Uniti d'America|presidente degli Stati Uniti]], il [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|repubblicano]] [[Ronald Reagan]], tentò di coinvolgere Springsteen nella propaganda politica per la sua rielezione, ma il cantante reagì con durezza respingendo anche le sollecitazioni che gli provenivano da parte [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|democratica]].<ref name=Car19/>
 
La traccia che dà il titolo all'album, in particolare, si connota come un'amara riflessione sul destino dei veterani della guerra del Vietnam; tuttavia il [[ritornello]] orecchiabile, il titolo e la copertina del disco indussero molti a leggerla come una canzone [[gingoismo|gingoista]] anziché come un'esplicita denuncia, malgrado il testo piuttosto chiaro in tal senso.<ref name=Col83>{{cita|Colombati|p. 83}}.</ref> Anni dopo, per contrastare l'interpretazione diffusa ed errata che era stata data al brano, Springsteen tornò a eseguirlo in una versione acustica del tutto simile a come il pezzo era stato inizialmente concepito ai tempi dei provini di ''Nebraska''.<ref>La versione originale del brano, per sola chitarra acustica, fu in seguito inclusa nella raccolta di inediti ''Tracks''.</ref>
 
Il successivo tour mondiale con la E Street Band, nella quale erano entrati nel frattempo la corista [[Patti Scialfa]] e il chitarrista [[Nils Lofgren]] in sostituzione di Steven Van Zandt, riscosse ovunque un grande successo;<ref name=AS118>{{cita|Labianca, 2002|pp. 118-124}}.</ref> in alcuni casi, come in Giappone e in Australia, si raggiunsero livelli di fanatismo che erano stati riservati solo ai Beatles negli anni sessanta.<ref name=Car19/><ref name=Guaitamacchi1985>{{cita|Guaitamacchi|cap. ''Bruce Springsteen & the E Street Band – L'Italia e il Boss: amore a prima vista''}}.</ref> Nel 1985, insieme ad altri eminenti musicisti, il cantautore prese parte al progetto [[Artists United Against Apartheid]] e all'iniziativa [[USA for Africa]], dando il proprio apporto alla registrazione del singolo benefico ''[[We Are the World]]''.<ref name=Col632>{{cita|Colombati|p. 632}}.</ref><ref name=Marsh2004-451>{{cita|Marsh, 2004|p. 451}}.</ref> Nel maggio dello stesso anno, durante una pausa della tournée, sposò in segreto l'attrice e modella [[Julianne Phillips]], conosciuta pochi mesi prima.<ref name=Car20/>
 
[[File:Bundesarchiv Bild 183-1988-0719-38, Bruce Springsteen, Konzert in der DDR.jpg|miniatura|Springsteen durante il concerto del 19 luglio 1988 a [[Berlino Est]]]]
 
Nel novembre del 1986 fu distribuito ''[[Live/1975-85]]'', il primo album dal vivo del cantante, un [[Cofanetto (imballaggio)|cofanetto]] costituito da cinque dischi in vinile – disponibile anche in tre [[Compact disc|CD]] – che documenta dieci anni di concerti con la E Street Band, per la prima volta menzionata espressamente sulla copertina di una pubblicazione discografica dell'artista statunitense.<ref name=Car20/> L'opera esordì in prima posizione nella classifica ''Billboard 200'', contribuendo a incrementare ulteriormente la reputazione di Springsteen come «''performer''» e la sua visibilità nei mezzi di comunicazione di massa.<ref name=Car20/>
 
Nel febbraio seguente il musicista iniziò a preparare un album da solo, senza la sua band di supporto. Le nuove canzoni erano molto più intime e vertevano prevalentemente sul rapporto di coppia, esplorando in tutti i suoi aspetti la vita matrimoniale e le sue difficoltà.<ref name=Pet103>{{cita|Petrillo|p. 103}}.</ref> L'attrezzatura dello studio personale di Springsteen era nel frattempo migliorata e ora il cantante disponeva di sintetizzatori e ''[[drum machine]]'', il che gli consentì di registrare tutti i brani in breve tempo. Soltanto in un secondo momento egli chiamò, a uno a uno, i musicisti della E Street Band per qualche sovraincisione: le parti suonate dai membri del gruppo sarebbero state inserite nel disco se si fossero rivelate migliori di quelle registrate in proprio, ma dei loro contributi si salvò poco e ''[[Tunnel of Love (album Bruce Springsteen)|Tunnel of Love]]'' uscì nell'ottobre del 1987 debuttando in vetta alle classifiche di vendita.<ref name=Car20/><ref name=AS130>{{cita|Labianca, 2002|p. 130}}.</ref> Quattro mesi più tardi, Springsteen e la band al completo partirono per un'altra tournée, più breve delle precedenti e caratterizzata da un approccio più formale;<ref name=Car21>{{cita|Carlin|cap. 21}}.</ref> l'evento più significativo fu il concerto tenuto a [[Berlino Est]] il 19 luglio 1988, quando il cantautore suonò davanti a una folla stimata in oltre {{formatnum:100000}} persone.<ref>Gli spettatori furono {{formatnum:160000}} secondo alcune fonti (v. {{cita news|titolo=More then 100,000 East German fans see Springsteen|pubblicazione=The Lewinstn Journal|data=22 luglio 1988|lingua=en|url=https://news.google.com/newspapers?id=PAlHAAAAIBAJ&sjid=vfMMAAAAIBAJ&pg=1654,2562432|accesso=13 febbraio 2016}}), {{formatnum:220000}} secondo altre (v. {{cita|Colombati|p. 634}}), {{formatnum:300000}} secondo altre ancora (v. {{cita news|autore=Kate Connely|titolo=The night Bruce Springsteen played East Berlin – and the wall cracked|pubblicazione=The Guardian|data=5 luglio 2013|lingua=en|url=https://www.theguardian.com/music/2013/jul/05/bruce-springsteen-east-germany-berlin-wall|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210629020750/https://www.theguardian.com/music/2013/jul/05/bruce-springsteen-east-germany-berlin-wall|urlmorto=no}}).</ref>
 
Nello stesso periodo il musicista, insieme ad altri artisti affermati come [[Sting]], [[Peter Gabriel]], [[Tracy Chapman]] e [[Youssou N'Dour]], partecipò alla manifestazione ''[[Human Rights Now!]]'' per [[Amnesty International]]: in venti tappe il tour di beneficenza coinvolse l'Europa e il Nord America, ma anche il Sud America, l'Africa e l'Asia.<ref name=AS146-147>{{cita|Labianca, 2002|pp. 146-147}}.</ref><ref name=Guaitamacchi1988>{{cita|Guaitamacchi|cap. ''Human Rights Now! Springsteen si schiera per i diritti umani''}}.</ref> Un anno dopo Springsteen sciolse inopinatamente la E Street Band, lasciando liberi i suoi componenti.<ref name=Sand348>Springsteen avrebbe liquidato ogni membro della E Street Band con 2 milioni di dollari a testa (v. {{cita|Sandford|p. 348}}).</ref><ref name=Col496>{{cita|Colombati|p. 496}}.</ref><ref>{{cita news|autore=Steve Hochman|titolo=E Streeters, Fans Unsure of the Boss' Moves|pubblicazione=Los Angeles Times|data=18 novembre 1989|lingua=en|url=https://www.latimes.com/archives/la-xpm-1989-11-18-ca-1307-story.html|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210224135855/https://www.latimes.com/archives/la-xpm-1989-11-18-ca-1307-story.html|urlmorto=no}}</ref><ref name=Wier30>{{cita|Wiersema|p. 30}}.</ref>
 
=== Gli anni novanta ===
Naufragato il matrimonio con la prima moglie, nel gennaio del 1989 il cantante si trasferì a Los Angeles con Patti Scialfa.<ref name=AS131>{{cita|Labianca, 2002|p. 131}}.</ref> I due si sposarono l'8 giugno 1991 dopo la nascita del loro primo figlio Evan James, avvenuta nel luglio dell'anno antecedente;<ref name=Car20/> la figlia [[Jessica Springsteen|Jessica Rae]] e il terzogenito Sam Ryan vennero alla luce rispettivamente nel dicembre del 1991 e nel gennaio del 1994.<ref name=Car22>{{cita|Carlin|cap. 22}}.</ref><ref name=AS156>{{cita|Labianca, 2002|p. 156}}.</ref>
 
La fase che seguì ''Tunnel of Love'' fu contrassegnata da grandi cambiamenti nella vita di Springsteen, ma anche da un inaridimento creativo.<ref name=Col496/><ref name=Car22/> Tuttavia nel dicembre del 1989, subito dopo lo scioglimento della E Street Band, il cantautore si incontrò con Roy Bittan tornando all'opera al fine di incidere qualche canzone per un nuovo album.<ref name=AS131/> Ebbe così inizio un lungo periodo di prove e registrazioni che si protrasse fino al 1992: Springsteen e Bittan lavorarono su un numero cospicuo di brani, tra cui alcuni pezzi composti dal tastierista. Nel progetto furono coinvolti anche alcuni noti turnisti, fra i quali [[Randy Jackson]], [[Jeff Porcaro]] e David Sancious.<ref name=Car22/> L'album ''[[Human Touch (album)|Human Touch]]'' fu pubblicato nel marzo 1992 insieme a un secondo disco, intitolato ''[[Lucky Town]]'', che il musicista aveva realizzato quasi da solo, in poche settimane, nel suo studio personale di Los Angeles. I due lavori, che ricevettero entrambi un'accoglienza critica piuttosto tiepida, differiscono notevolmente per approccio espressivo: se il primo è un album contraddistinto da sonorità moderne e levigate, appetibile a un'ampia fascia di ascoltatori, l'altro disco presenta invece uno stile più grezzo e spontaneo.<ref name=Car22/>
 
Nel giugno del 1992 fu inaugurata una tournée mondiale che durò un anno. Per l'occasione Springsteen e Bittan aggregarono un nuovo complesso, spesso identificato informalmente come «The Other Band» («l'altro gruppo») per distinguerlo dalla E Street Band, costituito in gran parte da musicisti sconosciuti ai più: oltre a Bittan e a Patti Scialfa, ne facevano parte Shane Fontayne alla chitarra, Crystal Taliafero ai cori e poi al sassofono, il bassista Tommy Sims, il batterista Zachary Alford e un nutrito gruppo di coristi.<ref name=Car22/><ref name=Col659>{{cita|Colombati|p. 659}}.</ref> Malgrado un avvio molto favorevole in Europa e gli undici concerti da «tutto esaurito» organizzati nel New Jersey, il tour non fu altrettanto seguìto nel resto degli Stati Uniti.<ref name=Car22/> Nel dicembre del medesimo anno uscì l'album video ''[[In Concert MTV Plugged|In Concert]]'', contenente un'esibizione tenuta da Springsteen nell'ambito della serie ''[[MTV Unplugged]]''; lo stesso spettacolo fu successivamente edito anche in formato CD ottenendo risultati deludenti.<ref name=ChartHistory>{{cita web|titolo=Bruce Springsteen Chart Hystory|sito=Billboard|url=http://www.billboard.com/artist/298448/bruce-springsteen/chart?page=3&f=305|lingua=en|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160611051954/http://www.billboard.com/artist/298448/bruce-springsteen/chart?page=3&f=305|urlmorto=sì}}</ref>
 
Fra il 1993 e il 1994, il cantautore iniziò a sperimentare un nuovo metodo compositivo e incise alcune canzoni facendo ricorso prevalentemente a ''[[loop (musica)|loop]]'' e a [[campionatore|campionatori]]. Il progettò sfociò nella registrazione del brano ''[[Streets of Philadelphia]]'' per il film ''[[Philadelphia (film)|Philadelphia]]'' di [[Jonathan Demme]], che valse a Springsteen l'[[Oscar alla migliore canzone]] e fu il primo di molti pezzi scritti appositamente per il cinema. Il brano, pubblicato dapprima nella [[colonna sonora]] della pellicola e poi come singolo nel febbraio del 1994, riscosse un largo successo e contribuì a rilanciare la carriera dell'artista.<ref name=Car23>{{cita|Carlin|cap. 23}}.</ref> In questa fase, su insistenza dell'etichetta discografica, il cantante concentrò la propria attenzione sulla sua prima [[compilation|antologia]]: a tal scopo riunì dopo sei anni di inattività i musicisti della E Street Band, compreso Steven Van Zandt, per incidere alcuni pezzi inediti da includere nel disco, distribuito poi nel febbraio 1995 con il titolo di ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]''.<ref name=AS197>{{cita|Labianca, 2002|p. 197}}.</ref><ref name=Marsh662>{{cita|Marsh, 2004|p. 662}}.</ref> A testimonianza di questa esperienza fu realizzato il documentario ''[[Blood Brothers (film 1996)|Blood Brothers]]'' diretto da Ernie Fritz, a cui fece seguito un [[Extended play|EP]] con altri nuovi brani.<ref name=Wier32>{{cita|Wiersema|p. 32}}.</ref><ref name=DolanCap10>{{cita|Dolan|cap. 10}}.</ref>
 
[[File:Woody Guthrie 2.jpg|miniatura|sinistra|[[Woody Guthrie]], ispiratore del brano ''The Ghost of Tom Joad'']]
 
Benché i tempi sembrassero maturi per una riunione stabile della E Street Band, Springsteen completò un disco solista e sostanzialmente acustico, ''[[The Ghost of Tom Joad]]'', che fu distribuito nel novembre del 1995. Le composizioni dell'album, incentrate sulle vicissitudini delle fasce più deboli della società, prendono spunto dai personaggi del romanzo ''[[Furore (romanzo)|Furore]]'' di [[John Steinbeck]], mediato – nel caso di Springsteen – dalla visione del [[Furore (film)|film omonimo]] di [[John Ford]] e dall'ascolto della canzone ''Tom Joad'' di Woody Guthrie, a sua volta ispirata al libro dello scrittore statunitense.<ref name=Car23/><ref name=Col84>{{cita|Colombati|pp. 84-89}}.</ref> Il lavoro era stato condotto a termine con l'ausilio di un ristretto gruppo di musicisti, tra i quali Danny Federici, Garry Tallent, il batterista Gary Mallabar, Marty Rifkin alla ''[[pedal steel guitar]]'' e Patti Scialfa con le amiche Lisa Lowell e [[Soozie Tyrell]] ai cori; tuttavia molti dei brani del disco sono di sapore essenzialmente folk, dominati dalla chitarra acustica e dalla voce di Springsteen. Nel tour seguente l'artista si esibì da solo in piccoli teatri, accompagnato dalla sua chitarra, in un'atmosfera diametralmente opposta a quella delle tournée degli anni ottanta.<ref name=Car23/><ref name=AS197/><ref name=Col660>{{cita|Colombati|p. 660}}.</ref>
 
Nel 1996 il cantante fece ritorno con la famiglia nel New Jersey, in una tenuta di campagna a Colts Neck – a pochi chilometri da Freehold – dove aveva costruito anche uno studio di registrazione personale.<ref name=Car23/> Due anni più tardi fu dato alle stampe un cofanetto di quattro CD intitolato ''[[Tracks (Bruce Springsteen)|Tracks]]'', contenente 66 dei circa 350 brani inediti registrati e poi accantonati dal musicista nell'arco della sua carriera;<ref name=Car24>{{cita|Carlin|cap. 24}}.</ref> nel 1999 fu edita una versione ridotta a un solo disco, ''[[18 Tracks]]'', nella quale furono però inserite tre composizioni assenti nella pubblicazione precedente.<ref name=AS226>{{cita|Labianca, 2002|p. 226}}.</ref> In contemporanea a ''Tracks'' fu distribuito il volume ''Songs'', con i testi delle canzoni di Springsteen da lui stesso commentati.<ref name=AS227>{{cita|Labianca, 2002|p. 227}}.</ref>
 
=== Il ritorno della E Street Band ===
Nel marzo del 1999 l'artista fu iscritto nella [[Rock and Roll Hall of Fame]]; sebbene l'assegnazione del riconoscimento non comprendesse la E Street Band, il cantante si presentò alla cerimonia di premiazione con il gruppo al completo, interpretando ''[[Tenth Avenue Freeze-Out]]''.<ref name=RnRHoF1999>{{cita web|titolo=Induction: Bruce Springsteen 1999|data=15 marzo 1999|editore=The Rock and Roll Hall of Fame and Museum|lingua=en|url=https://www.rockhall.com/inductees/bruce-springsteen|accesso=4 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211102163021/https://www.rockhall.com/inductees/bruce-springsteen|urlmorto=no}}</ref> La band tornò ad affiancare il cantautore anche in tournée dopo oltre undici anni: il ''[[Bruce Springsteen and the E Street Band Reunion Tour|Reunion Tour]]'', acclamato dal pubblico e dalla critica, ebbe inizio il 9 aprile 1999 e si concluse il 1º luglio 2000.<ref name=Marsh2006-235>{{cita|Marsh, 2006|pp. 235-249}}.</ref> L'iniziativa fu immortalata nel film ''Bruce Springsteen & The E Street Band: Live in New York City'', da cui poi furono tratti un [[Live in New York City (Bruce Springsteen)|doppio album dal vivo]] e un doppio [[DVD-Video|DVD]].
 
[[File:National Park Service 9-11 Statue of Liberty and WTC fire.jpg|miniatura|Parte dell'album ''[[The Rising (album Bruce Springsteen)|The Rising]]'' è ispirata ai tragici eventi dell'[[Attentati dell'11 settembre 2001|11 settembre 2001]]. All'indomani dell'attacco Springsteen si recò in una spiaggia del New Jersey per vedere il nuovo deturpato ''skyline'' di Manhattan. Un uomo lo scorse e gli gridò dal finestrino della sua auto: «Ehi, abbiamo bisogno di te!»<ref name=Car25>{{cita|Carlin|cap. 25}}.</ref>]]
 
Il 21 settembre 2001, eseguendo la nuova canzone ''My City of Ruins'', Springsteen aprì il programma televisivo ''[[America: A Tribute to Heroes]]'', trasmesso dalle principali emittenti statunitensi a reti unificate e destinato a raccogliere fondi per le famiglie delle vittime degli [[Attentati dell'11 settembre 2001|attacchi dell'11 settembre]]; poco dopo il musicista prese parte a un concerto benefico con analoghe finalità.<ref name=Car25/><ref name=Marsh2006-256>{{cita|Marsh, 2006|p. 256}}.</ref> La principale reazione di Springsteen agli attentati fu l'album ''[[The Rising (album Bruce Springsteen)|The Rising]]'', il primo inciso con la E Street Band dai tempi di ''Born in the U.S.A.''; dopo molti anni il cantautore decise inoltre di affidarsi a un produttore esterno al fine di essere sgravato da alcune responsabilità e potersi così concentrare meglio sulla musica: l'incarico fu assegnato a [[Brendan O'Brien]], noto per il suo lavoro con i [[Pearl Jam]].<ref name=Car25/> Il disco, edito nel luglio del 2002, conseguì una popolarità ragguardevole come pure la successiva tournée mondiale, documentata da un [[Live in Barcelona (Bruce Springsteen & The E Street Band)|DVD]] con la registrazione dello spettacolo tenuto a [[Barcellona]].<ref name=Marsh2006-262>{{cita|Marsh, 2006|pp. 262-266}}.</ref> Il cantante si spese molto per la promozione di ''The Rising'', ritenendo che l'opinione pubblica si attendesse da lui una risposta all'11 settembre.<ref name=Car25/><ref name=Rockol>{{cita news|autore=Giampiero Di Carlo|titolo=The Rising|sito=Rockol.it|data=24 luglio 2002|url=https://www.rockol.it/recensioni-musicali/album/2229/bruce-springsteen-the-rising|accesso=4 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210310190123/https://www.rockol.it/recensioni-musicali/album/2229/bruce-springsteen-the-rising|urlmorto=no}}</ref><ref name=Marsh2004-496>{{cita|Marsh, 2004|p. 496}}.</ref><ref name=Vites>{{cita news|autore=Paolo Vites|titolo="Wrecking Ball", addio a Obama e al sogno americano|pubblicazione=ilsussidiario.net|data=22 febbraio 2012|url=https://www.ilsussidiario.net/news/musica-e-concerti/2012/2/22/bruce-springsteen-wrecking-ball-addio-a-obama-e-al-sogno-americano/246063/|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210225231541/https://www.ilsussidiario.net/news/musica-e-concerti/2012/2/22/bruce-springsteen-wrecking-ball-addio-a-obama-e-al-sogno-americano/246063/|urlmorto=no}}</ref><ref name=QD>{{cita|Quay, Damico|pp. 241-242}}.</ref>
 
Durante la presidenza del repubblicano [[George W. Bush]], Springsteen si schierò pubblicamente contro l'amministrazione federale: pur ritenendo inevitabile la reazione militare che portò all'[[Guerra in Afghanistan (2001-2021)|invasione dell'Afghanistan]], disapprovò invece con fermezza il [[Guerra in Iraq|conflitto contro l'Iraq]] iniziato nel 2003.<ref name=Wenner>{{cita news|autore=Jann Wenner|titolo=Bruce Springsteen talks about his conscience and the nature of an artist and his audience|pubblicazione=Rolling Stone|numero=959|data=14 ottobre 2004|lingua=en|url=http://www.jannswenner.com/archives/Been_Misled.aspx|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180928200745/http://www.jannswenner.com/archives/Been_Misled.aspx|urlmorto=sì}}</ref> Cominciò quindi un periodo del tutto inedito di impegno politico, che si concretizzò nella partecipazione ad alcuni concerti del ''[[Vote for Change Tour]]'', manifestazione musicale a sostegno del candidato democratico [[John Kerry]] alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2004|elezioni del 2004]]. Alla tournée parteciparono numerosi altri artisti, tra cui [[Jackson Browne]], Bonnie Raitt, i Pearl Jam, i [[R.E.M. (gruppo musicale)|R.E.M.]], [[John Legend]], James Taylor e [[John Fogerty]].<ref name=Car25/>
 
Dopo oltre quattro anni di grande esposizione mediatica, il cantante si prese un breve periodo di pausa per poi tornare nell'aprile del 2005 con ''[[Devils & Dust]]'', un album in gran parte acustico e affine allo stile di ''The Ghost of Tom Joad''. Il disco risulta fortemente influenzato dal coinvolgimento politico dell'autore, tant'è che la ''title track'' fu scritta dalla prospettiva di un soldato americano impegnato in uno scontro armato nel deserto, un chiaro riferimento alla guerra contro [[Saddam Hussein]]. Successivamente Springsteen intraprese un tour durante il quale si esibì da solo, come aveva fatto nove anni prima.<ref name=Car25/>
 
[[File:Bruce Springsteen.jpg|miniatura|sinistra|Il cantante durante uno spettacolo]]
 
Nell'aprile del 2006 fu distribuito ''[[We Shall Overcome: The Seeger Sessions]]'', un album realizzato con un gruppo eterogeneo di musicisti e totalmente incentrato sul repertorio di canzoni popolari e tradizionali del cantautore e attivista [[Pete Seeger]]. Il progetto traeva le sue origini dagli anni novanta, quando Springsteen registrò un'interpretazione dell'inno ''[[We Shall Overcome]]'' per un disco tributo a Seeger: in quella circostanza l'artista del New Jersey conobbe i Gotham Playboys, un collettivo [[zydeco]]/[[cajun (musica)|cajun]] con cui incise alcuni brani di Seeger in presa diretta nel suo studio di Colts Neck; in seguito, fra il 2005 e il 2006, il cantante riunì gli stessi musicisti con l'aggiunta di una sezione di fiati per dare una veste definitiva a quelle vecchie registrazioni.<ref name=Car25/> Springsteen e la nuova formazione, ribattezzata «The Sessions Band», partirono per un breve tour da cui fu tratto un [[Bruce Springsteen with the Sessions Band: Live in Dublin|disco dal vivo]].<ref name=Guaitamacchi2006>{{cita|Guaitamacchi|cap. «Bruce Springsteen with the Session Band – Canzoni di festa e di protesta»}}.</ref>
L'ottobre del 2007 vide la pubblicazione di ''[[Magic (Bruce Springsteen)|Magic]]'', un nuovo lavoro con la E Street Band. L'album fu accompagnato da una tournée mondiale di successo, in occasione della quale Danny Federici – malato e poi scomparso nell'aprile del 2008 – fu sostituito da [[Charles Giordano]], tastierista della Sessions Band.<ref name=Car25/> Il cantautore continuò a occuparsi di politica dando il suo appoggio a [[Barack Obama]], candidato democratico alle elezioni del 2008 e futuro presidente: Springsteen prese parte ad alcuni incontri pubblici e al concerto tenuto dopo l'insediamento di Obama, esibendosi insieme a Pete Seeger in ''This Land Is Your Land''.<ref name=Car25/> Nel gennaio del 2009 fu presentato il disco successivo dell'artista, ''[[Working on a Dream]]'', preparato ancora con la collaborazione della E Street Band;<ref name=Car26>{{cita|Carlin|cap. 26}}.</ref> il tour mondiale che seguì portò alcune novità nel gruppo: oltre alla violinista Soozie Tyrell e a Charles Giordano, entrarono stabilmente nell'organico altri musicisti già in forza alla Sessions Band, tra cui un gruppo di coristi e il trombettista Curt Ramm.<ref name=CindyCurtis>{{cita news|titolo=Bruce Springsteen – La scaletta della data zero|sito=Virgin Radio|data=26 marzo 2009|url=https://www.virginradio.it/news/news/170905/Bruce-Springsteen----La.html|accesso=4 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305201707/http://www.virginradio.it/news/news/170905/Bruce-Springsteen----La.html|urlmorto=no}}</ref> Lo spettacolo del 28 giugno 2009 a [[Londra]] fu documentato nel DVD ''[[London Calling: Live in Hyde Park]]''. Il 18 giugno 2011, a causa delle complicanze derivate da un infarto cardiaco, morì il sassofonista Clarence Clemons.<ref name=CCDies>{{cita news|autore=Andy Greene|titolo=E Street Band's Clarence Clemons Dies at 69|sito=Rolling Stone|data=18 giugno 2011|url=https://www.rollingstone.com/music/news/e-street-bands-clarence-clemons-dies-at-69-20110618|accesso=12 febbraio 2016|lingua=en|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6SsCWzccR?url=http://www.rollingstone.com/music/news/e-street-bands-clarence-clemons-dies-at-69-20110618|dataarchivio=26 settembre 2014|urlmorto=sì}}</ref>
 
[[File:Bruce Springsteen 20080815.jpg|miniatura|Bruce Springsteen sul palco con [[Max Weinberg]]]]
 
Springsteen tornò col suo diciassettesimo album nel marzo del 2012: ''[[Wrecking Ball (Bruce Springsteen)|Wrecking Ball]]'' fu inciso con l'ausilio di musicisti esterni alla E Street Band, tra cui il nuovo produttore Ron Aniello, il batterista [[Matt Chamberlain]] e il chitarrista [[Tom Morello]] dei [[Rage Against the Machine]], il quale inaugurò una duratura collaborazione con il cantante. In due brani è presente il sassofono di Clemons, registrato precedentemente alla sua scomparsa. In occasione della lunga tournée mondiale iniziata dopo la pubblicazione dell'album, l'artista riunì nuovamente la E Street Band, affiancata da una sezione di fiati (denominata «E Street Horns») e da un gruppo di coristi («E Street Choir»);<ref name=BandOfficial>{{cita web|titolo=The Band|sito=The Official Bruce Springsteen Website|url=http://brucespringsteen.net/category/the-band|accesso=12 febbraio 2016|lingua=en|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6NnEjyaWT?url=http://brucespringsteen.net/category/the-band|dataarchivio=3 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref> in questa formazione allargata le parti di sassofono di Clarence Clemons furono affidate al nipote [[Jake Clemons|Jake]] e a Eddie Manion.<ref name=AP>{{cita news|url=https://www.billboard.com/articles/photos/live/506256/clarence-clemons-nephew-playing-saxophone-on-bruce-springsteen-tour|titolo=Clemons' Nephew to Play Sax on Springsteen Tour|autore=Associated Press|lingua=en|data=9 febbraio 2012|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6EB4FsYI7?url=http://www.wgrz.com/news/entertainment/watercooler/article/154855/195/Clemons-Nephew-to-Play-Sax-on-Springsteen-Tour?odyssey=mod%7Cnewswell%7Ctext%7CFRONTPAGE%7Ct|dataarchivio=4 febbraio 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref name=Poglio>{{cita news|autore=Gianni Poglio|titolo=Jake Clemons, nipote del grande Clarence, il nuovo sax della E Street Band|pubblicazione=Panorama.it|data=10 febbraio 2012|url=http://cultura.panorama.it/musica/brucespringsteen/Jake-Clemons-nipote-del-grande-Clarence-il-nuovo-sax-della-E-Street-Band|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6EB4XAEcJ?url=http://cultura.panorama.it/musica/brucespringsteen/Jake-Clemons-nipote-del-grande-Clarence-il-nuovo-sax-della-E-Street-Band|dataarchivio=4 febbraio 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel gennaio del 2014 uscì ''[[High Hopes (album Bruce Springsteen)|High Hopes]]'', quarto disco di Springsteen consecutivo – e undicesimo in totale – a guadagnare il primo posto nella classifica degli album più venduti negli Stati Uniti.<ref name=Yahoo>{{cita web|autore=Keith Caulfiel|url=https://music.yahoo.com/news/bruce-springsteen-aiming-11th-no-1-album-billboard-003137560.html|titolo=Bruce Springsteen Aiming for 11th No. 1 Album on Billboard 200 Chart|sito=Yahoo Music|lingua=en|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6Sr5I1EjO?url=https://music.yahoo.com/news/bruce-springsteen-aiming-11th-no-1-album-billboard-003137560.html|dataarchivio=25 settembre 2014|urlmorto=sì}}</ref> Oltre a ''cover'' di altri artisti, l'opera comprende perlopiù materiale inciso nel decennio passato e reinterpretazioni di brani già pubblicati, come una riedizione elettrica di ''The Ghost of Tom Joad''; anche la ''title track'', un pezzo di Tim Scott, era già apparsa in un'altra versione nell'EP ''[[Blood Brothers (Bruce Springsteen e E Street Band)|Blood Brothers]]'' del 1996. Il disco, prodotto da Aniello, fu realizzato con la partecipazione di Tom Morello e di tutti i membri della E Street Band. Fra il gennaio e il maggio del 2014 si svolse un [[High Hopes Tour|nuovo tour]] di 34 spettacoli. Dopo l'uscita dell'edizione celebrativa di ''The River'', nel 2016 Springsteen intraprese con la E Street Band una lunga [[The River Tour 2016|tournée]] interamente dedicata alla riproposizione delle canzoni dello storico album del 1980.<ref name=TRT2016>{{cita web|titolo=Bruce Springsteen and The E Street Band Announce 2016 The River Tour|sito=The Official Bruce Springsteen Website|url=http://brucespringsteen.net/news/2015/bruce-springsteen-and-the-e-street-band-announce-2016-the-river-tour-3|data=4 dicembre 2015|lingua=en|accesso=18 gennaio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6ecpE1CBp?url=http://brucespringsteen.net/news/2015/bruce-springsteen-and-the-e-street-band-announce-2016-the-river-tour-3|dataarchivio=18 gennaio 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
Tra il 2017 e il 2018 il cantautore ha realizzato una lunga serie di concerti acustici nella forma di rappresentazione stabile presso il [[Walter Kerr Theatre]] di [[Broadway theatre|Broadway]]. Lo spettacolo intitolato ''[[Springsteen on Broadway]]'' è stato poi reso disponibile in [[streaming]] sulla piattaforma [[Netflix]] e attraverso l'[[Springsteen on Broadway (album)|album omonimo]] uscito nel dicembre del 2018.<ref name=SoBNetflix>{{cita web|titolo="Springsteen on Broadway" coming to Netflix|data=18 luglio 2018|sito=The Official Bruce Springsteen Website|url=http://brucespringsteen.net/news/2018/springsteen-on-broadway-coming-to-netflix|accesso=9 novembre 2018|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180817045813/http://brucespringsteen.net/news/2018/springsteen-on-broadway-coming-to-netflix|urlmorto=no}}</ref><ref name=SoBCD>{{cita web|titolo="Springsteen On Broadway" the soundtrack album coming December 14|data=2 novembre 2018|sito=The Official Bruce Springsteen Website|url=http://brucespringsteen.net/news/2018/springsteen-on-broadway-the-soundtrack-album|accesso=9 novembre 2018|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181109092429/http://brucespringsteen.net/news/2018/springsteen-on-broadway-the-soundtrack-album|urlmorto=no}}</ref>
 
Nella primavera del 2019 Springsteen ha pubblicato ''[[Western Stars]]'', il suo 19º album in studio, registrato senza l'ausilio della E Street Band e ispirato alla musica pop degli anni della sua giovinezza.<ref name=WS>{{cita web|titolo=‘Western Stars’ New Studio Album Out on Columbia Records June 14|url=http://www.brucespringsteen.net/news/2019/bruce-springsteens-western-stars-new-studio-album-out-on-columbia-records-june-14|sito=The Official Bruce Springsteen Website|data=25 aprile 2019|accesso=20 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190426094258/http://www.brucespringsteen.net/news/2019/bruce-springsteens-western-stars-new-studio-album-out-on-columbia-records-june-14|urlmorto=no}}</ref> Le canzoni dell'album sono state eseguite dal vivo per il film omonimo, co-diretto dallo stesso Spingsteen, distribuito nelle sale nell'ottobre del 2019, in contemporanea all'album dal vivo contenente la colonna sonora, ''Western Stars. Songs from the Film''.<ref name=WSFilm>{{cita web|titolo=‘Western Stars’ Comes to the Big Screen This October as a Feature Film|url=http://brucespringsteen.net/news/2019/western-stars-comes-to-the-big-screen-this-october-as-a-feature-film|sito=The Official Bruce Springsteen Website|data=13 settembre 2019|accesso=6 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191007124615/http://brucespringsteen.net/news/2019/western-stars-comes-to-the-big-screen-this-october-as-a-feature-film|urlmorto=no}}</ref><ref name=WSSftF>{{cita web|titolo=‘Western Stars – Songs From The Film’ Album To Accompany Bruce Springsteen’s Directorial Debut On October 25th|url=http://brucespringsteen.net/news/2019/western-stars-songs-from-the-film-album-to-accompany-bruce-springsteens-directorial-debut-on-october-25th|sito=The Official Bruce Springsteen Website|data=26 settembre 2019|accesso=6 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191007124557/http://brucespringsteen.net/news/2019/western-stars-songs-from-the-film-album-to-accompany-bruce-springsteens-directorial-debut-on-october-25th|urlmorto=no}}</ref>
 
Dopo alcuni anni spesi per la realizzazione di progetti solisti, Springsteen ha pubblicato nel 2020 l'album ''[[Letter to You]]'', il primo con la partecipazione esclusiva della E Street Band dopo oltre dieci anni.<ref name=LtY>{{cita web|titolo=New Album ‘Letter To You’ Coming October 23|data=10 settembre 2020|sito=The Official Bruce Springsteen Website|url=https://brucespringsteen.net/news/2020/new-album-letter-to-you-coming-october-23|accesso=16 settembre 2020|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200910233820/https://brucespringsteen.net/news/2020/new-album-letter-to-you-coming-october-23|urlmorto=no}}</ref> Contestualmente, sulla piattaforma di streaming [[Apple TV+]] è stato reso disponibile il documentario omonimo, dedicato alla realizzazione dell'album.<ref name=LtYfilm>{{cita web|titolo=“Bruce Springsteen’s Letter To You” to Premiere October 23 on Apple TV+|data=5 ottobre 2020|sito=The Official Bruce Springsteen Website|url=https://brucespringsteen.net/news/2020/bruce-springsteens-letter-to-you-documentary-to-premiere-friday-october-23-on-apple-tv|accesso=29 ottobre 2020|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201017095538/https://brucespringsteen.net/news/2020/bruce-springsteens-letter-to-you-documentary-to-premiere-friday-october-23-on-apple-tv|urlmorto=no}}</ref>
 
Nel novembre del 2022 Springsteen ha pubblicato ''[[Only the Strong Survive]]'', un album di vecchie [[cover]] di musica [[soul]], in buona parte appartenenti al repertorio della storica casa discografica [[Motown Records]].<ref name=OtSS>{{cita web|titolo=Bruce Springsteen Celebrates The Sweet Sounds Of Soul Music On New Album ‘Only The Strong Survive,’ Out November 11|url=https://brucespringsteen.net/news/2022/bruce-springsteen-celebrates-the-sweet-sounds-of-soul-music-on-new-album-only-the-strong-survive-out-november-11|sito=The Official Bruce Springsteen Website|data=29 settembre 2022|accesso=11 novembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221029012058/https://brucespringsteen.net/news/2022/bruce-springsteen-celebrates-the-sweet-sounds-of-soul-music-on-new-album-only-the-strong-survive-out-november-11|urlmorto=no}}</ref> Nel febbraio dell'anno successivo il cantautore ha intrapreso una nuova [[Springsteen and E Street Band 2023 Tour|tournée mondiale]] accompagnato dalla E Street Band nella versione allargata sul modello di quella già vista nel 2012.<ref name=Band2023>{{Cita web|autore=Jay Lustig|data=2023-02-02 |titolo=Who's who on Bruce Springsteen's current E Street Band tour|lingua=en|url=https://www.njarts.net/whos-who-on-bruce-springsteens-current-e-street-band-tour/|accesso=2023-02-19 |sito=NJArts.net|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230406200945/https://www.njarts.net/whos-who-on-bruce-springsteens-current-e-street-band-tour/|urlmorto=no}}</ref>
 
== The Boss ==
[[File:Kennedy Center honorees 2009 WhiteHouse Photo.jpg|miniatura|Il presidente statunitense [[Barack Obama]] e la moglie [[Michelle Obama|Michelle]] con gli artisti premiati con il Kennedy Center Honor nel 2009: [[Mel Brooks]], [[Dave Brubeck]], [[Grace Bumbry]], [[Robert De Niro]] e Bruce Springsteen]]
 
Bruce Springsteen è conosciuto con il soprannome «''The Boss''» («il capo»), la cui origine non è del tutto certa e si spiegherebbe solo parzialmente con il suo ruolo di leader nella E Street Band. Viene ipotizzato che il soprannome discenderebbe dal fatto che, nei primi tempi, il cantautore era colui che dopo ogni concerto distribuiva il compenso della serata fra i musicisti oppure che deriverebbe dalla sua abilità nel gioco del [[Monopoly]].<ref name=Marsh48 /><ref name=Wier14>{{cita|Wiersema|p. 14}}.</ref><ref name=Brett>{{cita news|autore=Oliver Brett|titolo=What's in a nickname?|pubblicazione=BBC News Magazine|data=15 gennaio 2009|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/magazine/7829013.stm|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6EAzhrOl2?url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/magazine/7829013.stm|dataarchivio=4 febbraio 2013|urlmorto=sì}}</ref> Nei primi anni il soprannome era rimasto circoscritto fra i suoi collaboratori più stretti, ma nel 1974 venne alle orecchie di qualche giornalista che lo sentì usare probabilmente da un membro della band o dello staff e iniziò a diffonderlo pubblicamente. Il cantautore ha più volte dichiarato di non gradire l'appellativo, ma in realtà ha anche giocato molto su questa sua presunta riluttanza.<ref name=Car1/><ref name=Davies>{{cita news|autore=Dave Davies|titolo=Backstage With Bruce: Springsteen on His Early Work|pubblicazione=National Public Radio|editore=NPR|data=30 gennaio 2009|url=http://www.npr.org/templates/transcript/transcript.php?storyId=100038036|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6GdKpztl0?url=http://www.npr.org/templates/transcript/transcript.php?storyId=100038036|dataarchivio=15 maggio 2013|lingua=en|urlmorto=sì}}</ref><ref name=Creem>{{cita news|autore=Dave Dimartino|titolo=The Stranger|pubblicazione=Creem Magazine|data=gennaio 1981|editore=Creem International|città=Detroit|url=http://www.angelfire.com/rock3/jabongo/articles/Creem0181.html|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6GdQdzsK8?url=http://www.angelfire.com/rock3/jabongo/articles/Creem0181.html|dataarchivio=15 maggio 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref name=Burger>{{cita|Burger|p. 66}}.</ref>
 
Il 6 dicembre 2009 alla Casa Bianca, durante la cerimonia di assegnazione dei Kennedy Center Honors, premio attribuito dal governo statunitense agli artisti che si sono distinti nella diffusione della cultura americana, [[Barack Obama]] presentò scherzosamente Springsteen utilizzando il noto soprannome:<ref name=Obama>{{cita news|autore=AP|titolo=Kennedy Center Honors Springsteen, De Niro|pubblicazione=CBSNews|editore=CBS Interactive Inc|data=6 dicembre 2009|lingua=en|url=https://www.cbsnews.com/2100-207_162-5918928.html|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6Gg2ep7H8?url=http://www.cbsnews.com/2100-207_162-5918928.html|dataarchivio=17 maggio 2013|urlmorto=sì}}</ref>
{{Citazione|Io sono il presidente, ma lui è il capo.|[[Barack Obama]], 6 dicembre 2009|I'm the president, but he's the ''Boss''.|en}}
 
Il nome dei Dr. Zoom and the Sonic Boom, uno dei gruppi che hanno dato origine alla E Street Band, deriverebbe dal soprannome con cui Springsteen era conosciuto in precedenza, cioè «''The Doctor''» («il dottore»).<ref name=Davies/><ref name=AS16>{{cita|Labianca, 2002|p. 16}}.</ref>
 
== La E Street Band ==
{{vedi anche|E Street Band}}
[[File:E Street Band 2009.jpg|miniatura|sinistra|La [[E Street Band]] sul palco durante il ''Working on a Dream Tour'', a [[Valladolid]] in [[Spagna]] nel 2009]]
Le radici [[r'n'b]] di Springsteen sono legate inscindibilmente all'apporto della [[E Street Band]], costituita da persone legate da rapporti di amicizia di lunga data. Non si può parlare di un gruppo di virtuosisti ma di bravi musicisti che riescono, insieme, ad esprimere uno stile musicale inconfondibile.
 
Anche il nomignolo spesso citato dalla stampa e da alcuni fan, ''The Boss'', è stato coniato proprio sul connubio con questa band: Springsteen era il capo, quello che pagava i componenti della [[E Street Band]] a fine delle apparizioni in locali come [[The Stone Pony]] o il [[Bottom Line]], locali [[rock]] del [[New Jersey]] e di [[New York]] in cui si esibivano agli albori della carriera. Springsteen ha più volte dichiarato di non apprezzare questo soprannome.
Il nucleo originario del [[band di supporto|gruppo di supporto]] di Bruce Springsteen si formò nel 1972, ai tempi della lavorazione del suo primo album, ma soltanto due anni più tardi si iniziò ad adottare la denominazione «E Street Band».<ref name=Fricke>{{cita news|autore=David Fricke|titolo=The Band on Bruce: Their Springsteen|pubblicazione=Rolling Stone|data=21 gennaio 2009|editore=Wenner Media|lingua=en|url=https://www.rollingstone.com/music/news/the-band-on-bruce-their-springsteen-20090121|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6E7ywQSvq?url=http://www.rollingstone.com/music/news/the-band-on-bruce-their-springsteen-20090121|dataarchivio=2 febbraio 2013|accesso=13 febbraio 2016|urlmorto=sì}}</ref><ref name=Kelly>{{cita news|autore=Brian J. Kelly|titolo=Springsteen rock concert draws thousands of fans|pubblicazione=Red Bank Register|data=16 agosto 1974|lingua=en|url=http://brucebase.wikispaces.com/1974-08-14+-+MONMOUTH+ARTS+CENTER%2C+RED+BANK%2C+NJ|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6ECnfBSFQ?url=http://brucebase.wikispaces.com/1974-08-14+-+MONMOUTH+ARTS+CENTER,+RED+BANK,+NJ|dataarchivio=5 febbraio 2013|accesso=13 febbraio 2016|urlmorto=sì}}</ref> Benché i dischi del cantautore siano stati quasi sempre firmati solo con il suo nome, la maggior parte di essi è stata realizzata con il contributo pressoché esclusivo del gruppo, la cui formazione storica si delineò nel 1974 durante le fasi di registrazione di ''[[Born to Run (album)|Born to Run]]'' e soprattutto nei concerti di quel periodo.<ref name=Wheels/>
 
Springsteen liquidò il complesso nel 1989 e per un decennio operò da solo o in collaborazione con altri musicisti, la cosiddetta «Other Band» («l'altro gruppo»).<ref name=Col496/> Solo nel 1999, dopo una breve parentesi nel 1995 per registrare alcuni pezzi aggiuntivi da inserire nella raccolta ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]'', l'artista riunì il gruppo per una nuova tournée.<ref name=Col95>{{cita|Colombati|pp. 95-97}}.</ref> Da quell'anno, fatte salve la parentesi solitaria del ''[[Devils & Dust Tour]]'' e la presenza di una formazione completamente diversa per l'attività legata all'album ''[[We Shall Overcome: The Seeger Sessions|We Shall Overcome]]'' (la «Sessions Band»), il cantautore è sempre stato accompagnato dalla E Street Band.<ref name=Col110>{{cita|Colombati|p. 110}}.</ref>
 
== Stile musicale ==
[[File:1965 Roy Orbison.jpg|miniatura|[[Roy Orbison]], richiamato in un verso di ''[[Thunder Road (brano musicale)|Thunder Road]]'', è uno dei numerosi artisti che hanno influenzato lo stile musicale di Springsteen]]
 
Riconosciuto come uno dei più grandi interpreti del [[rock]], Springsteen è considerato una sintesi fra [[Elvis Presley]] e [[Bob Dylan]], due delle figure più eminenti del genere.<ref name=Phillips142>{{cita|Phillips|p. 142}}.</ref><ref name=Col42>{{cita|Colombati|p. 42}}.</ref>
 
Fra le sue influenze giovanili, il musicista ha spesso menzionato gli stessi Presley e Dylan, oltre a tutto il [[musica pop|pop]] e il rock ascoltati da ragazzo tramite la radio, dal [[rock and roll]] alla musica arrivata dall'Inghilterra negli anni sessanta, in particolare gli [[The Animals|Animals]] di [[Eric Burdon]]. Le sue principali fonti d'ispirazione includono anche [[Chuck Berry]], i [[The Beatles|Beatles]], i [[The Rolling Stones|Rolling Stones]], i [[Manfred Mann]], [[Van Morrison]], gli [[The Who|Who]], il [[folk rock]] dei [[The Byrds|Byrds]] e in egual misura il [[soul]] della [[Motown Records|Motown]] e della [[Stax Records|Stax]].<ref name=Marsh2004-19>{{cita|Marsh, 2004|p. 19}}.</ref> Tra i preferiti di Springsteen si annoverano inoltre [[John Fogerty]] e i suoi [[Creedence Clearwater Revival]], a cui ha dedicato molte ''[[cover]]'' nei suoi concerti. Di [[Roy Orbison]], citato nel testo di ''[[Thunder Road (brano musicale)|Thunder Road]]'', egli cercò di imitare la voce nella realizzazione di ''[[Born to Run (album)|Born to Run]]''; lo stesso album era stato concepito prendendo a modello la tecnica del «''[[Wall of Sound]]''» che aveva reso famoso il produttore [[Phil Spector]] negli anni sessanta.<ref name=Col483>{{cita|Colombati|p. 483}}.</ref>
 
All'epoca di ''[[Darkness on the Edge of Town]]'', grazie a [[Robert Gordon (musicista)|Robert Gordon]] che incise la sua ''Fire'', il cantautore si appassionò al [[rockabilly]] e registrò molti pezzi di rock and roll ballabile che però non entrarono nella scaletta del disco e furono recuperati solo nel 2010 nell'antologia di inediti ''[[The Promise (Bruce Springsteen)|The Promise]]''.<ref name=Car26/><ref name=Marsh2004-157>{{cita|Marsh, 2004|p. 157}}.</ref> Tra la fine degli anni settanta e i primi anni del decennio seguente, il musicista incontrò il folk di [[Woody Guthrie]], un influsso che lasciò tracce significative nella sua produzione successiva a partire da ''[[The River (album Bruce Springsteen)|The River]]'' e ''[[Nebraska (album)|Nebraska]]''.<ref name=Col484>{{cita|Colombati|p. 484}}.</ref> Anche gli [[stilema|stilemi]] del [[musica country|country]] della scuola tradizionale, con particolare riferimento a [[Jimmie Rodgers]], [[Hank Williams]], [[Carl Perkins]], [[Johnny Cash]] e [[Merle Haggard]], rientrano fra i principali paradigmi espressivi di Springsteen;<ref name=AmericanSkin202>{{cita|Labianca, 2002|p. 202}}.</ref> nell'opera dell'artista statunitense non mancano inoltre elementi riconducibili all'[[hard rock]] e al [[blues rock]] degli anni sessanta e settanta, retaggio delle sue prime esperienze musicali.<ref name=AmericanSkin202/>
 
Gli anni novanta e duemila, oltre a far segnare un'evoluzione nell'approccio compositivo del cantautore, furono caratterizzati da un suo deciso riavvicinamento al folk e alle sonorità acustiche, esemplificato dagli album ''[[The Ghost of Tom Joad]]'', ''[[Devils & Dust]]'' e ''[[We Shall Overcome: The Seeger Sessions|We Shall Overcome]]'', quest'ultimo interamente dedicato alla rivisitazione del repertorio di [[Pete Seeger]].<ref name=Car23/><ref name=Car25/><ref name=Guaitamacchi2006/>
 
In termini generali, Springsteen è ritenuto uno degli esponenti più autorevoli del cosiddetto «[[heartland rock]]», uno stile musicale contraddistinto da una spiccata immediatezza comunicativa e fortemente permeato dai diversi generi della [[musica degli Stati Uniti d'America|musica folclorica statunitense]] nonché dal [[garage rock]] degli anni sessanta.<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Heartland rock|url=http://www.allmusic.com/explore/style/d7710|accesso=11 novembre 2015|sito=AllMusic|urlarchivio=https://www.webcitation.org/5wT2uWL5o?url=http://www.allmusic.com/explore/style/d7710|dataarchivio=13 febbraio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Poetica ==
{{Citazione|La mia musica ha sempre voluto misurare la distanza tra la realtà e il sogno americano.<ref name=WBCanversation>{{cita TV|autore=Thom Zimny|trasmissione=Wrecking Ball, a conversation with Bruce Springsteen|canale=Corriere TV|data=19 giugno 2012|url=http://www.corriere.it/spettacoli/nightlive/musica/-springsteen-racconta-wrecking-ball/103ef81c-b9dc-11e1-88e3-74eab70f59c2|lingua=en|accesso=13 febbraio 2016}}</ref>|Bruce Springsteen, ''Wrecking Ball, a conversation with Bruce Springsteen''}}
[[File:Bruce Springsteen 2005.jpg|miniatura|sinistra|Bruce Springsteen nel 2005 durante la tournée per ''[[Devils & Dust]]'']]
 
Per la carica evocativa delle sue canzoni, Bruce Springsteen è stato accostato agli storici «''storyteller''» («narratori») americani come [[Woody Guthrie]], [[Pete Seeger]] e [[Bob Dylan]].<ref name=Gar192>{{cita|Garman|p. 192}}.</ref> Le storie che racconta sono state lette come paradigmatiche delle dinamiche sociali statunitensi, con un forte risvolto collettivo che ha contribuito ad aumentare la sua reputazione di osservatore privilegiato della realtà del suo paese, al punto che col tempo il cantante ha potuto spendere la sua autorevolezza anche in campo politico.<ref name=Onda/><ref name=Vites/> Considerando la specificità della [[cultura degli Stati Uniti d'America|cultura americana]] dove [[Musica tradizionale|musica popolare]] e [[musica colta|colta]] coabitano in armonia, Springsteen è stato avvicinato anche alla grande letteratura: il ''corpus'' delle sue canzoni è ritenuto in tal senso «una sorta di Grande Romanzo Americano».<ref name=Morricone>[[Ennio Morricone]], ''Presentazione'' in {{cita|Colombati|pp. 7-8}}.</ref><ref name=Col485>{{cita|Colombati|p. 485}}.</ref> I suoi brani, pur essendo ambientati in luoghi a lui familiari o tratti direttamente dalla sua esperienza, presentano vicende non necessariamente autobiografiche, in cui il musicista assume spesso la funzione di [[narratore|voce narrante]].<ref name=Port350>{{cita|Portelli|p. 350}}.</ref>
 
A partire dagli anni ottanta, e in particolar modo dopo il disco ''[[The Rising (album Bruce Springsteen)|The Rising]]'' del 2002, il cantautore è stato oggetto di studio per la sua incidenza nella [[Letteratura statunitense|letteratura americana]], per la sua visione politica e sociale, nonché per il suo ruolo di ispiratore di un movimento di rinascita dopo gli [[attentati dell'11 settembre 2001|eventi dell'11 settembre]].<ref name=Port339>{{cita|Portelli|p. 339}}.</ref> L'artista del New Jersey è uno degli esponenti della musica popolare a cui sono stati dedicati più libri biografici, saggi di critica e tesi universitarie, superando in questo tanto Dylan quanto Presley.<ref name=Marsh2004-121>{{cita|Marsh, 2004|p. 121}}.</ref>
 
La scrittura di Springsteen è stata definita «cinematografica».<ref name=Morricone/> Nella sua produzione hanno esercitato una considerevole influenza alcuni film come ''Badlands'' di [[Terrence Malick]] (''[[La rabbia giovane]]'' in italiano), da cui è tratto il titolo di una sua celebre canzone, e libri come ''[[Furore (romanzo)|Furore]]'' di [[John Steinbeck|Steinbeck]], mediato però dalla visione dell'[[Furore (film)|omonimo lungometraggio]] di [[John Ford]].<ref name=Port339/><ref name=Pet19>{{cita|Petrillo|p. 19}}.</ref><ref name=Col486>{{cita|Colombati|p. 486}}.</ref> Molte storie narrate nelle sue canzoni ricalcano quelle della scrittrice [[Flannery O'Connor]], che Springsteen conobbe attraverso il film ''[[La saggezza nel sangue (film)|La saggezza nel sangue]]'' (''Wise Blood'' in originale) ispirato all'omonimo romanzo dell'autrice della Georgia. I pezzi ''The River'' e ''A Good Man Is Hard to Find'', in particolare, prendono il titolo da due racconti della O'Connor.<ref name=Kir198>{{cita|Kirkpatrick|pp. 198-200}}.</ref>
 
Springsteen visse un approccio conflittuale con l'educazione cattolica che gli fu imposta a scuola e al catechismo, al punto che nell'adolescenza si allontanò dalla religione e in alcune delle sue primissime canzoni – quasi tutte rimaste inedite – rappresentò in modo dissacrante e caricaturale le figure del Vangelo.<ref name=Col473>{{cita|Colombati|p. 473}}.</ref><ref name=Kir46>{{cita|Kirkpatrick|p. 46}}.</ref> Nei suoi dischi, tuttavia, il cantautore ha fatto ricorso di frequente a immagini bibliche tratte dal cattolicesimo e più spesso dalla cultura protestante americana, impiegate per la loro carica emozionale più che per i contenuti teologici.<ref name=Morricone/> Il fiume, presente in numerosi suoi testi, è per esempio un elemento salvifico che rimanda al battesimo per immersione tipico delle chiese evangeliche; la «terra promessa» è la destinazione, spesso irraggiungibile, di molti viaggi descritti nelle sue canzoni, ma è anche sinonimo della «terra delle possibilità» a cui si riferisce il concetto del «[[sogno americano]]».<ref name=Port350/><ref name=Col60>{{cita|Colombati|p. 60}}.</ref> Così la «promessa infranta» e il «prezzo da pagare», altre figure molto utilizzate, rappresentano l'esito disilluso di questa ricerca.<ref name=Pet86>{{cita|Petrillo|pp. 86-87}}.</ref> Il musicista si è sovente soffermato anche sul suo rapporto tormentato con il padre, che ha costituito lo spunto per numerosi brani e monologhi dal vivo.<ref name=Growing>Introduzione a ''Growin' Up'', in {{cita disco|anno=1986|artista=Bruce Springsteen & the E Street Band|titolo=Live/1975-85|formato=LP|numerodischi=5|etichetta=Columbia Records|catalogo=C5X 40558}}.</ref>
 
[[File:BruceSpringsteen2009.jpg|miniatura|Il cantautore durante un'esibizione dal vivo nel 2009]]
 
I personaggi pittoreschi e improbabili che popolavano le ambientazioni urbane dei primi dischi hanno subìto una rapida evoluzione verso un maggiore realismo, lasciando progressivamente spazio a persone comuni afflitte dai medesimi problemi economici o familiari che Springsteen aveva conosciuto attraverso i suoi genitori e i suoi amici d'infanzia.<ref name=Col487>{{cita|Colombati|p. 487}}.</ref><ref name=Kir130>{{cita|Kirkpatrick|p. 130}}.</ref> A partire da ''[[Darkness on the Edge of Town]]'', la precarietà e la mancanza di lavoro si sono affermate come soggetti ricorrenti nei suoi testi, al punto che Springsteen – anche con riferimenti politici espliciti, seppur non del tutto pertinenti – iniziò a essere definito «l'eroe della classe lavoratrice» («''working-class hero''»),<ref name=Onda/><ref name=Womack65>{{cita|Womack|p. 65}}.</ref><ref name=Masur157>{{cita|Masur|p. 157}}.</ref> essendo identificato come l'artista che dava voce a quella grossa fetta della società americana nota come «''blue collars''» (i «colletti blu», ovvero gli operai con la tuta da lavoro, in contrapposizione alla categoria dei cosiddetti «[[Colletto bianco|colletti bianchi]]»).<ref name=Womack27>{{cita|Womack|p. 27}}.</ref> Dopo l'apice della popolarità raggiunto con ''[[Born in the U.S.A. (album)|Born in the U.S.A.]]'', Springsteen diede alle stampe tre album più introspettivi, anche se non completamente autobiografici (''[[Tunnel of Love (album Bruce Springsteen)|Tunnel of Love]]'', ''[[Human Touch (album)|Human Touch]]'' e ''[[Lucky Town]]''), focalizzati sul tema delle relazioni interpersonali.<ref name=Col493>{{cita|Colombati|p. 493}}.</ref>
 
Il ''[[topos]]'' della fuga, soggetto centrale in ''[[Born to Run (album)|Born to Run]]'', fu in seguito declinato come volontà di lasciare l'insicurezza finanziaria e l'iniquità sociale alla ricerca di migliori condizioni di vita,<ref name=Col59>{{cita|Colombati|p. 59}}.</ref><ref name=Marsh2004-122>{{cita|Marsh, 2004|p. 122}}.</ref> collegandosi all'idea originaria del «sogno americano» che secondo Springsteen consiste essenzialmente nella speranza di «vivere qui come una famiglia, dove i forti possono aiutare i deboli e i ricchi possono aiutare i poveri», non solo nella ricerca del mero successo economico. La mancata concretizzazione di questa prospettiva è divenuta l'argomento di molte canzoni a sfondo sociale a partire dagli anni ottanta:<ref name=Pet86/> nell'album ''[[The Ghost of Tom Joad]]'', in particolare, il cantautore descrive la condizione di coloro che hanno sofferto le conseguenze della [[grande depressione]] degli anni trenta (con echi di Steinbeck e [[Woody Guthrie|Guthrie]]) e la sorte del tutto analoga dei disoccupati e degli immigrati clandestini messicani degli anni novanta.<ref name=Pet92>{{cita|Petrillo|pp. 92-93}}.</ref> Dopo l'ottimismo di ''[[Working on a Dream]]'' del 2009, in cui il musicista esorta gli ascoltatori a spendersi per la realizzazione del «sogno» incarnato nella figura del presidente [[Barack Obama]], il tema della promessa non mantenuta tornò a essere centrale tre anni dopo nel disco ''[[Wrecking Ball (Bruce Springsteen)|Wrecking Ball]]''.<ref name=Vites/>
 
Nel complesso, i testi di Springsteen mostrano «diverse facce dell'America, compresi i suoi aspetti maledetti, la sua parte di sconfitta».<ref name=Col498>{{cita|Colombati|p. 498}}.</ref> Tuttavia le sue canzoni sono sempre pervase da un messaggio di speranza, da una fede venata di religiosità nella possibilità di avverare i desideri individuali e collettivi.<ref name=Onda/>
 
== L'impegno politico e sociale ==
Nei primi anni della sua carriera, Bruce Springsteen non manifestò mai apertamente le sue preferenze politiche né affrontò nelle sue canzoni particolari tematiche legate all'attualità o alla cronaca. La prima circostanza in cui l'artista si espose pubblicamente affrontando un tema controverso fu con la canzone ''Roulette'', scritta come reazione all'[[incidente di Three Mile Island|incidente alla centrale nucleare di Three Mile Island]];<ref name=Roulette>La canzone fu registrata nel corso del 1979, ma non fu inclusa nel successivo album ''The River'' apparendo solo come [[lato B]] del singolo ''One Step Up'' nove anni dopo e quindi fu inserita nell'antologia ''Tracks'' del 1998 (v. {{cita|Labianca, 2002|p. 74}}).</ref> Springsteen rimase molto colpito dal fatto, anche perché avvenne in [[Pennsylvania]] a poca distanza dal suo New Jersey, e prese parte a due dei concerti dell'evento ''[[No Nukes]]'' nel settembre del 1979, quando si schierò in modo esplicito contro l'energia nucleare sostenendo l'iniziativa del collettivo [[Musicians United for Safe Energy]] promosso dall'amico [[Jackson Browne]].<ref name=Car24/><ref name=AS56>{{cita|Labianca, 2002|p. 56}}.</ref>
 
[[File:Bruce Springsteen 1988.jpg|miniatura|sinistra|Bruce Springsteen in [[Costa d'Avorio]] durante il tour ''[[Human Rights Now!]]'']]
 
Fino agli anni ottanta l'attivismo del musicista si era limitato alla causa dei reduci del Vietnam e al sostegno alle ''[[Banco alimentare|food bank]]'' che recuperavano cibo per gli indigenti.<ref name=Car25/> Nel 1985 Springsteen affiancò [[Steven Van Zandt]] nella realizzazione dell'album collettivo ''[[Sun City (album)|Sun City]]'' contro l'[[apartheid]] in [[Sudafrica]] e nello stesso anno partecipò alla registrazione di ''[[We Are the World]]'', appoggiando la campagna di beneficenza [[USA for Africa]] con il ''gotha'' della musica statunitense dell'epoca. Sempre più attento ai temi sociali, nel 1988 prese parte alla tournée ''[[Human Rights Now!]]'' promossa da [[Amnesty International]];<ref name=DolanCap8>{{cita|Dolan|cap. 8}}.</ref> successivamente iniziò a devolvere parte dei proventi dei suoi concerti ad associazioni caritatevoli, cominciando inoltre a organizzare spettacoli di beneficenza nella sua [[Freehold (New Jersey)|Freehold]].<ref name=Petrillo86>{{cita|Petrillo|p. 86}}.</ref>
 
Con il successo di ''[[Streets of Philadelphia]]'' per il film ''[[Philadelphia (film)|Philadelphia]]'' del 1993, il cantante intervenne nell'emergente dibattito sull'[[AIDS]] con un testo che mette a tema la sofferenza e il pregiudizio.<ref name=Car24/> Solo nel 2000 Springsteen affrontò nuovamente un argomento controverso firmando il pezzo ''[[American Skin (41 Shots)]]'', una canzone dedicata allo studente africano [[Amadou Diallo]], ucciso dalla polizia di New York con 41 colpi di pistola. Il brano fu suonato durante le date newyorkesi del ''Reunion Tour'', provocando aspre polemiche e il risentimento di parte dell'amministrazione cittadina nonché del sindacato di polizia locale.<ref name=Car24/> Dopo gli [[attentati dell'11 settembre 2001]] e l'album ''[[The Rising (album Bruce Springsteen)|The Rising]]'', il musicista continuò a scrivere canzoni che – pur potendo essere lette come risposte a eventi di stretta attualità – si configurano soprattutto come una riflessione personale sull'America e sulle promesse non mantenute del cosiddetto «[[sogno americano]]».<ref name=Col108>{{cita|Colombati|p. 108}}.</ref>
 
Ai tempi dell'iniziativa ''No Nukes'' del 1979, Springsteen era considerato l'artista più apolitico fra quelli presenti alla manifestazione antinuclearista. In realtà nel 1972, prima del suo esordio su disco, si era esibito in alcuni spettacoli acustici nel New Jersey per sostenere il candidato democratico [[George McGovern]], poi sconfitto dal presidente uscente [[Richard Nixon]].<ref name=DolanCap7>{{cita|Dolan|cap. 7}}.</ref> Nel novembre del 1980, durante un proprio concerto tenutosi subito dopo l'elezione di [[Ronald Reagan]] alla presidenza, il cantautore per la prima volta si espose pubblicamente con una dichiarazione smaccatamente politica:<ref name=H2012-7>{{cita|Heylin, 2012|cap. 7}}.</ref>
{{Citazione|Non so cosa pensate voi ragazzi di quello che è successo la notte scorsa, ma io penso che sia abbastanza spaventoso.||I don't know what you guys think about what happened last night, but I think it's pretty frightening.|en}}
[[File:20081102 Bruce Springsteen at Barack Obama rally in Cleveland.JPG|miniatura|Springsteen si esibisce durante un comizio di [[Barack Obama]] a [[Cleveland]] al termine della campagna elettorale per le presidenziali del 2008]]
 
In occasione della successiva campagna elettorale, Reagan stesso&nbsp;– fraintendendone il significato&nbsp;– tentò di utilizzare ''[[Born in the U.S.A. (singolo)|Born in the U.S.A.]]'' come inno politico; l'artista rifiutò categoricamente di essere associato al presidente repubblicano, ma respinse altresì qualsiasi impiego della sua musica da parte democratica.<ref name=Car24/><ref name=DolanCap7/> La posizione di Springsteen divenne più palese quando nel 1990 prese parte ad alcuni spettacoli finalizzati a raccogliere fondi a favore del Christic Institute, un'organizzazione di [[sinistra (politica)|sinistra]], e poi prestò la propria immagine per contrastare un [[disegno di legge|progetto di legge]] californiano volto a limitare i diritti degli immigrati clandestini in ambito sanitario.<ref name=Car25/><ref name=Wier27>{{cita|Wiersema|p. 27}}.</ref>
 
Il cantante tornò a impegnarsi in prima persona solo molti anni dopo, come reazione alla politica dell'amministrazione Bush e alla [[guerra in Iraq]]. In occasione delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2004|elezioni del 2004]], aderì al ''[[Vote for Change Tour]]'', organizzato a sostegno del candidato democratico [[John Kerry]] in opposizione al presidente in carica [[George W. Bush]].<ref name=Car25/> In previsione della successiva [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2008|tornata elettorale del 2008]], l'artista si schierò apertamente a favore di [[Barack Obama]], poi eletto presidente, con un messaggio di sostegno sul suo sito web e partecipando attivamente alla campagna;<ref name=Car25/> la canzone ''[[The Rising (singolo Bruce Springsteen)|The Rising]]'' fu utilizzata come colonna sonora per i comizi del candidato insieme a ''[[City of Blinding Lights]]'' degli [[U2]].<ref name=Bradley>{{cita news|lingua=en|autore=Tahman Bradley|titolo=Springsteen Songs Slip into Obama's Play List Post Endorsement|sito=ABC News|data=17 aprile 2008|url=https://abcnews.go.com/blogs/politics/2008/04/springsteen-son/|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6SzwrNT0R?url=http://abcnews.go.com/blogs/politics/2008/04/springsteen-son/|dataarchivio=1º ottobre 2014|urlmorto=sì}}</ref> Nel 2009, inoltre, l'artista manifestò il proprio appoggio a favore del riconoscimento dei [[Matrimonio tra persone dello stesso sesso|matrimoni fra persone dello stesso sesso]].<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Monica Herrera|url=https://www.billboard.com/articles/news/266445/bruce-springsteen-speaks-out-for-gay-marriage|titolo=Bruce Springsteen Speaks Out For Gay Marriage|data=9 dicembre 2009|accesso=3 dicembre 2015|editore=''[[Billboard]]''|urlarchivio=https://archive.is/20151203214022/http://www.billboard.com/articles/news/266445/bruce-springsteen-speaks-out-for-gay-marriage|urlmorto=no}}</ref>
 
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia di Bruce Springsteen}}
{{colonne inizio}}
=== Album in studio ===
* 1973 – ''[[Greetings from Asbury Park, N.J.]]''
* 1973 – ''[[The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle]]''
* 1975 – ''[[Born to Run (album)|Born to Run]]''
* 1978 – ''[[Darkness on the Edge of Town]]''
* 1980 – ''[[The River (album Bruce Springsteen)|The River]]'', doppio
* 1982 – ''[[Nebraska (album)|Nebraska]]''
* 1984 – ''[[Born in the U.S.A. (album)|Born in the U.S.A.]]''
* 1987 – ''[[Tunnel of Love (album Bruce Springsteen)|Tunnel of Love]]''
* 1992 – ''[[Human Touch (album)|Human Touch]]''
* 1992 – ''[[Lucky Town]]''
* 1995 – ''[[The Ghost of Tom Joad]]''
* 2002 – ''[[The Rising (album Bruce Springsteen)|The Rising]]''
* 2005 – ''[[Devils & Dust]]''
* 2006 – ''[[We Shall Overcome: The Seeger Sessions]]''
* 2007 – ''[[Magic (Bruce Springsteen)|Magic]]''
* 2009 – ''[[Working on a Dream]]''
* 2012 – ''[[Wrecking Ball (Bruce Springsteen)|Wrecking Ball]]''
* 2014 – ''[[High Hopes (album Bruce Springsteen)|High Hopes]]''
* 2019 – ''[[Western Stars]]''
* 2020 – ''[[Letter to You]]''
* 2022 – ''[[Only the Strong Survive]]''
{{colonne spezza}}
 
=== Album dal vivo ===
* 1986 – ''[[Live/1975-85]]'', quintuplo
* 1993 – ''[[In Concert MTV Plugged]]''
* 2001 – ''[[Live in New York City (Bruce Springsteen)|Live in New York City]]'', doppio
* 2006 – ''[[Hammersmith Odeon London '75]]'', doppio
* 2007 – ''[[Bruce Springsteen with the Sessions Band: Live in Dublin]]'', doppio
* 2018 – ''[[Springsteen on Broadway (album)|Springsteen on Broadway]]'', doppio
* 2019 – ''[[Western Stars|Western Stars. Songs from the Film]]''
* 2021 – ''[[The Legendary 1979 No Nukes Concerts]]'', doppio
 
=== Raccolte ===
* 1995 – ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]'', raccolta contenente nuovi brani
* 1998 – ''[[Tracks (Bruce Springsteen)|Tracks]]'', quadruplo, raccolta di inediti
* 1999 – ''[[18 Tracks]]'', raccolta di inediti
* 2003 – ''[[The Essential Bruce Springsteen]]'', triplo, raccolta con inediti
* 2009 – ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen & The E Street Band)|Greatest Hits]]''
* 2010 – ''[[The Promise (Bruce Springsteen)|The Promise]]'', doppio, raccolta di inediti
* 2013 – ''[[Collection: 1973-2012]]''
* 2016 – ''[[Chapter and Verse (Bruce Springsteen)|Chapter and Verse]]'', raccolta con inediti
* 2024 – ''[[Best of Bruce Springsteen]]''
* 2025 – ''[[Tracks II. The Lost Albums]]'', cofanetto di inediti
{{colonne fine}}
 
=== Discografia non ufficiale ===
{{vedi anche|Discografia di Bruce Springsteen#Discografia non ufficiale}}
Bruce Springsteen è stato uno degli artisti rock più interessati dal fenomeno dei dischi pirata (o ''[[bootleg]]'') sin dalla fine degli anni settanta:<ref name=Heylin-2012-8319/> il successo ottenuto dai suoi lunghi concerti favorì la distribuzione di dischi non ufficiali contenenti le registrazioni delle sue esibizioni dal vivo.<ref name=Guaitamacchi1978/> I ''bootleg'' furono inoltre per anni l'unico mezzo attraverso il quale venivano diffuse le numerosissime canzoni dell'artista che, dopo essere state scartate dagli album in studio, continuavano a essere riproposte regolarmente in concerto.<ref name=AS72>{{cita|Labianca, 2002|p. 72}}.</ref><ref name=H2003>{{cita|Heylin, 2003|pp. 105-106}}.</ref><ref name=MS76>{{cita news|autore=Mauro Zambellini|titolo=Bruce|pubblicazione=Mucchio Selvaggio|data=maggio 1984|numero=76|p=14}}</ref>
 
== Concerti ==
[[File:Bruce Springsteen Milan 2006 05 12.jpg|miniatura|Bruce Springsteen durante un concerto al [[Mediolanum Forum]] il 12 maggio 2006 con la Sessions Band]]
 
Le lunghe esibizioni dal vivo hanno sempre costituito uno dei principali tratti peculiari dell'attività di Bruce Springsteen, contribuendo allo stesso tempo a incrementare in misura significativa la sua popolarità.<ref name=Labianca45/><ref name=Car12/>
 
Il seguente è l'elenco delle tournée intraprese dal cantautore nel corso della sua carriera.
 
* 1974-1977 – ''[[Born to Run Tours]]''
* 1978-1979 – ''[[Darkness Tour]]''
* 1980-1981 – ''[[The River Tour]]''
* 1984-1985 – ''[[Born in the U.S.A. Tour]]''
* 1988 – ''[[Tunnel of Love Express Tour]]''
* 1988 – ''[[Human Rights Now!]]''
* 1992-1993 – ''[[Bruce Springsteen 1992-1993 World Tour]]''
* 1995-1997 – ''[[Solo Acoustic Tour]]''
* 1999-2000 – ''[[Bruce Springsteen and the E Street Band Reunion Tour|Reunion Tour]]''
* 2002-2003 – ''[[The Rising Tour]]''
* 2004 – ''[[Vote for Change Tour]]''
* 2005 – ''[[Devils & Dust Tour]]''
* 2006 – ''[[Seeger Sessions Band Tour]]''
* 2007-2008 – ''[[Magic Tour (Bruce Springsteen)|Magic Tour]]''
* 2009 – ''[[Working on a Dream Tour]]''
* 2012-2013 – ''[[Wrecking Ball World Tour]]''
* 2014 – ''[[High Hopes Tour]]''
* 2016-2017 – ''[[The River Tour 2016]]''
* 2017-2018, 2021 - ''[[Springsteen on Broadway]]''
* 2023 - ''[[Springsteen and E Street Band 2023 Tour]]''
 
Bruce Springsteen ha venduto, fino a tutto il 2010, più di 27 milioni di biglietti incassando oltre un miliardo di dollari; meglio hanno fatto solo i [[The Rolling Stones|Rolling Stones]] e gli [[U2]]. La sua tournée di maggior successo è stata quella di ''Born in the U.S.A.'' del biennio 1984-1985 con {{formatnum:4796683}} biglietti venduti. Quella che ha fatto registrare i maggiori intrioiti fino al 2010 è stata quella di ''Magic'' che ha incassato 243 milioni di dollari, seguita dal ''The Rising Tour'' con 221 milioni di dollari.<ref name=Col698>{{cita|Colombati|pp. 698-699}}.</ref> Il tour di ''Wrecking Ball'' ha superato i precedenti, incassando più di 355 milioni di dollari tra il 2012 e il 2013.<ref name=Pol1>{{cita news|titolo=2012 Pollstar Year End Top 100 Worldwide Tours|sito=Pollstar|url=http://www.pollstarpro.com/files/charts2012/2012YearEndTop100WorldwideTours.pdf|lingua=en|accesso=2 febbraio 2016|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924075532/http://www.pollstarpro.com/files/charts2012/2012YearEndTop100WorldwideTours.pdf|urlmorto=sì}}</ref><ref name=Pol2>{{cita news|titolo=2013 Pollstar Year End Top 100 Worldwide Tours|sito=Pollstar|url=http://www.pollstarpro.com/files/charts2013/2013YearEndTop100WorldwideTours.pdf|lingua=en|accesso=2 febbraio 2016|pubblicazione=|dataarchivio=24 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924075545/http://www.pollstarpro.com/files/charts2013/2013YearEndTop100WorldwideTours.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Cinema ==
{{vedi anche|Discografia di Bruce Springsteen#Brani presenti in colonne sonore}}
Come nel caso di altri artisti di successo, le canzoni di Springsteen sono state utilizzate nella colonna sonora di molti film, in alcuni casi scritte e registrate appositamente. La prima canzone inedita concessa al mondo del cinema fu ''Light of Day'' per il [[La luce del giorno|film omonimo]] di [[Paul Schrader]] del 1987, cantata però da [[Joan Jett]] e dal protagonista [[Michael J. Fox]]. Per ''[[Streets of Philadelphia]]'', dal film di [[Jonathan Demme]] ''[[Philadelphia (film)|Philadelphia]]'', il cantautore ha vinto l'[[Oscar alla migliore canzone]]. Ha in seguito ottenuto una ''nomination'' allo stesso premio per ''Dead Man Walkin''' dal [[Dead Man Walking - Condannato a morte|film omonimo]] di [[Tim Robbins]].<ref name=AS176>{{cita|Labianca, 2002|pp. 176-177}}.</ref>
 
Nel 2000 Springsteen esordì come attore in un ''cameo'' del film ''[[Alta fedeltà (film)|Alta fedeltà]]'' di [[Stephen Frears]] tratto dal romanzo omonimo di [[Nick Hornby]], apparendo in sogno al protagonista mentre imbraccia la sua Telecaster.<ref name=AS176/>
 
Nel luglio del 2013 è stato distribuito nelle sale cinematografiche il film-documentario ''[[Springsteen & I]]'', prodotto da [[Ridley Scott]], che documenta la vita e la carriera di Bruce Springsteen attraverso gli occhi e il racconto dei suoi fan in tutto il mondo.<ref name=S&I>{{cita web|titolo=Springsteen & I|editore=Sito ufficiale. Ridley Scott Associates|url=http://www.springsteenandi.com/|lingua=en|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141018210222/http://www.springsteenandi.com/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Springsteen ha pubblicato nel luglio del 2014 sul suo sito web un [[cortometraggio]] intitolato ''Hunter of Invisible Game'', basato sull'omonima canzone presente nell'album ''High Hopes''. Si è trattato del suo esordio come regista (coadiuvato dal suo documentarista storico Thom Zimny).<ref name=Hunter>{{cita web|url=http://brucespringsteen.net/news/2014/coming-soon-2|titolo=Coming soon: Hunter Of Invisible Game|sito=The Official Bruce Springsteen Website|lingua=en|data=30 giugno 2014|accesso=12 febbraio 2016}}</ref>
 
Nel 2019 è uscito il film ''[[Blinded by the Light - Travolto dalla musica]]'' (''Blinded by the Light'') di [[Gurinder Chadha]], adattamento cinematografico delle memorie di un giornalista musicale britannico cresciuto con una grande passione per la musica di Springsteen e per il quale il cantautore ha accettato di fornire i diritti delle sue canzoni.<ref name=BbtL>{{cita news|autore=Mauro Donzelli|titolo=Blinded By The Light: il trailer del feel good movie ispirato dalle canzoni di Bruce Springsteen|sito=Comingsoon|editore=Anicaflash|url=https://www.comingsoon.it/cinema/news/blinded-by-the-light-il-trailer-del-feel-good-movie-ispirato-dalle-canzoni/n89495/|data=3 maggio 2019|accesso=3 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190503145453/https://www.comingsoon.it/cinema/news/blinded-by-the-light-il-trailer-del-feel-good-movie-ispirato-dalle-canzoni/n89495/|urlmorto=no|pubblicazione=}}</ref> Lo stesso anno Springsteen ha diretto il lungometraggio ''Western Stars'', insieme a Thom Zimny, nel quale il cantautore interpreta dal vivo le canzoni del suo [[Western Stars|omonimo album]]; il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche dopo la presentazione al [[Toronto International Film Festival]].<ref name=WSFilm/><ref name=TIFF>{{cita web|titolo=Western Stars. Thom Zimny, Bruce Springsteen|url=https://tiff.net/events/western-stars|sito=Toronto International Film Festival|lingua=en|accesso=6 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191114065944/https://tiff.net/events/western-stars|urlmorto=no}}</ref>
*[[1973]] - ''[[Greetings From Asbury Park, N.J.]]''
*[[1973]] - ''[[The Wild, the Innocent, and the E Street Shuffle]]''
*[[1975]] - ''[[Born to Run]]''
*[[1978]] - ''[[Darkness on the Edge of Town]]''
*[[1980]] - ''[[The River]]''
*[[1982]] - ''[[Nebraska (album)|Nebraska]]''
*[[1984]] - ''[[Born in the U.S.A.]]''
*[[1986]] - ''[[Live/1975-1985]]''
*[[1987]] - ''[[Tunnel of Love]]''
*[[1988]] - ''[[Chimes of Freedom]]''
*[[1992]] - ''[[Human Touch]]''
*[[1992]] - ''[[Lucky Town]]''
*[[1993]] - ''[[In Concert MTV Plugged]]''
*[[1995]] - ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]''
*[[1995]] - ''[[The Ghost of Tom Joad]]''
*[[1998]] - ''[[Tracks]]''
*[[1999]] - ''[[18 Tracks]]''
*[[2001]] - ''[[Live in New York City]]''
*[[2002]] - ''[[The Rising]]''
*[[2003]] - ''[[The Essential Bruce Springsteen]]''
*[[2005]] - ''[[Devils & Dust]]''
*[[2006]] - ''[[Hammersmith Odeon London '75]]''
*[[2006]] - ''[[We Shall Overcome: The Seeger Sessions]]''
 
==Opere letterarie==
==Discografia non ufficiale==
* {{cita libro|titolo=Songs|anno=1998|editore=HarperCollins|città=New York|ed=1|lingua=en|isbn= 0-380-97619-6}}
Springsteen può vantare un numero impressionante di [[bootleg]], registrazioni di suoi concerti registrati dai fan e scambiati in circuiti pirata. Avendo fan di tre generazioni, si possono trovare nei mercatini dell'usato e su [[Web]] o [[P2P]] parecchi [[vinile|vinili]], [[musicassetta|musicassette]], [[DVD]] o filmati di qualsiasi concerto da lui sostenuto. Negli [[Anni 1970|anni '70]] e [[Anni 1980|'80]] alcune case discografiche indipendenti (un esempio su tutti la ''Crystal Cat'') ebbero successi di vendita inaspettati pubblicando vinili pirata, seguendo di tappa in tappa i vari tour mondiali: Springsteen non fece mai troppa polemica su questo tipo di pirateria. In un concerto del [[1978]] che si prolungò perché Springsteen stesso si divertiva, disse una frase rimasta nella storia di tutti gli appassionati: ''bootleggers roll your tape!'', indicando che forse il nastro delle allora utilizzate musicassette non sarebbe bastato per registrare tutto il concerto.
** (''trad. it.'') {{cita libro|traduttore=[[Arianna Dagnino]]|titolo=Songs|anno=1999|editore=Mondadori|città=Milano|ed=1|isbn=88-04-46944-7}}
* {{cita libro|titolo=Songs|url=https://archive.org/details/brucespringsteen00spri|anno=2003|editore=HarperCollins|città=New York|isbn= 978-0-380-79611-3|lingua=en|edizione=edizione aggiornata}}
* {{cita libro|illustratore=Frank Caruso|titolo=Outlaw Pete|anno=2014|editore=Simon & Shuster|città=New York|ed=1|isbn= 978-1-5011-0385-8|lingua=en}}
** (''trad.it.'') {{cita libro|illustratore=Frank Caruso|traduttore=Michele Piumini|titolo=Outlaw Pete|ed=1|città=Milano|editore=Mondadori|anno=2016|ISBN=978-88-04-66323-2}}
* {{cita libro|titolo=Born to Run|url=https://archive.org/details/borntorun0000spri_r4p9|anno=2016|editore=Simon & Shuster|città=New York|ed=1|isbn= 978-1-5011-4151-5|lingua=en}}
** (''trad. it.'') {{cita libro|traduttore=Michele Piumini|titolo=Born to Run. L'autobiografia|ed=1|anno=2016|editore=Mondadori|città=Milano|isbn= 978-88-04-66932-6}}
* {{cita libro|cognome=Obama|nome=Barack|wkautore=Barack Obama|cognome2=Springsteen|nome2=Bruce|titolo=Renegades. Born in the USA|anno=2021|editore=Crown Publishing Group|città=New York|ed=1|isbn=978-0-593-23631-4|lingua=en}}
** (''trad. it.'') {{cita libro|cognome=Obama|nome=Barack|cognome2=Springsteen|nome2=Bruce|titolo=Renegades. Born in the USA|anno=2021|editore=Garzanti|città=Milano|ed=1|isbn=978-88-11-00359-5}}
 
==Studi su Bruce Springsteen==
== Videografia e materiale filmato ufficiale==
La bibliografia su Bruce Springsteen è una delle più ampie tra quelle dedicate ai protagonisti della musica [[rock]]. L'artista è uno degli esponenti della ''[[popular music]]'' a cui sono stati dedicati più libri biografici, saggi di critica e tesi universitarie, superando in questo sia [[Bob Dylan]] sia [[Elvis Presley]].<ref name=Marsh2004-121/>
* [[1989]] - ''[[Video Anthology/1978-1988]]''
* [[1992]] - ''[[In Concert MTV Plugged]]''
* [[1996]] - ''[[Blood Brothers]]''
* [[2001]] - ''[[Bruce Springsteen - The Complete Video Anthology, 1978-2000]]''
* [[2003]] - ''[[Live in Barcelona]]''
* [[2005]] - ''[[VH1 Storytellers]]''
* [[2005]] - ''[[Bruce Springsteen: Becoming the Boss 1949-1985]]''
* [[2005]] - ''[[Devils & Dust]]'' <small>(Dualdisc)</small>
* [[2006]] - ''[[We Shall Overcome: The Seeger Sessions]]'' <small>(contiene DVD incluso)</small>
 
La prima biografia dedicata al cantautore del New Jersey, ''Born to Run. The Bruce Springsteen Story'', fu scritta nel 1979 dal giornalista [[Dave Marsh]] e divenne un ''best seller'' per il quotidiano ''[[The New York Times]]''.<ref name=NYT>{{cita news|autore=Peter Watrous|titolo=Growin' Up and Rockin' Out|pubblicazione=The New York Times|data=5 luglio 1987|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/1987/07/05/books/growin-up-and-rockin-out.html|accesso=1º marzo 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6fgFvRrHT?url=http://www.nytimes.com/1987/07/05/books/growin-up-and-rockin-out.html|dataarchivio=1º marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
==Premi e riconoscimenti==
A partire dagli anni ottanta il cantautore è stato oggetto di studio per il suo contributo alla rilettura, anche critica, del cosiddetto «[[sogno americano]]» e per la sua visione politica e sociale.<ref name=Port339/>
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In seguito molti autori hanno affrontato la musica e la poetica di Springsteen che, grazie alle sue opere, stava diventando una delle voci più influenti nel mondo della cultura e della politica statunitensi. In particolare dopo la pubblicazione degli album ''The Ghost of Tom Joad'' del 1995, disco folk nel quale hanno ampio risalto i testi dedicati agli ultimi della società americana, e ''The Rising'' del 2002, inteso come riflessione sulle conseguenze degli [[attentati dell'11 settembre 2001]], la critica musicale e letteraria ha analizzato le sue opere avvicinandole alla letteratura "colta".<ref name=AD>{{cita web|autore=Antonella D'Amore|titolo=Mia città di rovine. L'america di Bruce Springsteen|sito=badlands.it|url=http://www.badlands.it/news/miacitta_book.htm|accesso=1º marzo 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6fgGNvzeS?url=http://www.badlands.it/news/miacitta_book.htm|dataarchivio=1º marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
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<div class="NavFrame" style="text-align:left; background:#FFF4CC;">
<div class="NavHead" style="background:#F0E0F0; padding-left:1em">'''[[Emmy Award]]'''</div>
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*[[2001]] - 2 [[Emmy Award]] sezione tecnica per lo speciale della TV HBO su ''[[Live in New York City]]''
</div></div>
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<div class="NavFrame" style="text-align:left; background:#FFF4CC;">
<div class="NavHead" style="background:#F0E0F0; padding-left:1em">'''[[Grammy Award]]'''</div>
<div class="NavContent">
*[[1984]] - [[Grammy Award]] per la canzone ''Dancing in the Dark'', categoria maschile
*[[1987]] - [[Grammy Award]] per la canzone ''Tunnel of Love'', categoria solisti
*[[1994]] - [[Grammy Award]] la canzone ''Streets of Philadelphia'', categoria miglior canzone per film
*[[1994]] - [[Grammy Award]] per la canzone ''Streets of Philadelphia'', categoria miglior canzone rock
*[[1994]] - [[Grammy Award]] per la canzone ''Streets of Philadelphia'', categoria miglior performance maschile
*[[1994]] - [[Grammy Award]] per la canzone ''Streets of Philadelphia'', categoria miglior canzone dell'anno
*[[1996]] - [[Grammy Award]] per l'album ''[[The Ghost of Tom Joad]]'', categoria miglior album folk
*[[2002]] - [[Grammy Award]] per l'album ''[[The Rising]]'', categoria miglior album rock
*[[2002]] - [[Grammy Award]] per la canzone ''The Rising'', categoria miglior canzone rock
*[[2002]] - [[Grammy Award]] per la canzone ''The Rising'', categoria miglior performance maschile
*[[2003]] - [[Grammy Award]] per la canzone ''Disorder in the House'', categoria miglior performance in duo o gruppo con [[Warren Zevon]]
*[[2004]] - [[Grammy Award]] per la canzone ''Code of Silence'', categoria miglior performance maschile solisti
*[[2005]] - [[Grammy Award]] per la canzone ''Devils & Dust'', categoria miglior performance maschile solisti
</div></div>
|}
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<div class="NavFrame" style="text-align:left; background:#FFF4CC;">
<div class="NavHead" style="background:#F0E0F0; padding-left:1em">'''[[Disco d'oro|Dischi d'oro]]'''</div>
<div class="NavContent">
* [[8 ottobre]] [[1975]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Born to Run]]''
* [[2 maggio]] [[1977]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[The Wild, the Innocent, and the E Street Shuffle]]''
* [[16 giugno]] [[1978]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Darkness on the Edge of Town]]''
* [[21 novembre]] [[1978]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Greetings From Asbury Park, N.J.]]''
* [[12 dicembre]] [[1980]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[The River]]''
* [[19 dicembre]] [[1982]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Nebraska]]''
* [[7 agosto]] [[1984]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[2 febbraio]] [[1987]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Live/1975-1985]]''
* [[31 dicembre]] [[1987]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Tunnel of Love]]''
* [[29 marzo]] [[1989]] - [[Disco d'oro]] per la raccolta ''[[Video Anthology/1978-1988]]''
* [[5 maggio]] [[1992]] - [[Disco d'oro]] per il singolo ''Santa Claus is Coming in Town''
* [[5 maggio]] [[1992]] - [[Disco d'oro]] per il singolo ''Dancing in the Dark''
* [[28 maggio]] [[1992]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Lucky Town]]''
* [[28 maggio]] [[1992]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Human Touch]]''
* [[18 febbraio]] [[1993]] - [[Disco d'oro]] per il DVD ''[[In Concert MTV Plugged]]''
* [[26 aprile]] [[1994]] - [[Disco d'oro]] per il singolo ''Streets of Philadelphia''
* [[24 aprile]] [[1995]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]''
* [[1 agosto]] [[1996]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[The Ghost of Tom Joad]]''
* [[23 luglio]] [[1997]] - [[Disco d'oro]] per il video ''Blood Brothers''
* [[9 dicembre]] [[1998]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Tracks]]''
* [[23 luglio]] [[1999]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[5 marzo]] [[2001]] - [[Disco d'oro]] per il singolo ''My Hometown''
* [[5 marzo]] [[2001]] - [[Disco d'oro]] per il singolo ''Cover Me''
* [[5 marzo]] [[2001]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Live in New York City]]''
* [[22 febbraio]] [[2002]] - [[Disco d'oro]] per il DVD ''[[Live in New York City]]''
* [[3 ottobre]] [[2002]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[The Rising]]''
* [[16 dicembre]] [[2003]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[The Essential Bruce Springsteen]]''
* [[15 gennaio]] [[2004]] - [[Disco d'oro]] per il DVD ''[[Live in Barcelona]]''
* [[14 gennaio]] [[2005]] - [[Disco d'oro]] per il DVD ''[[In Concert MTV Plugged]]''
* [[9 agosto]] [[2005]] - [[Disco d'oro]] per l'album ''[[Devils & Dust]]''
* [[10 ottobre]] [[2005]] - [[Disco d'oro]] per il DVD ''[[VH1 Storytellers]]''
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<div class="NavFrame" style="text-align:left; background:#FFF4CC;">
<div class="NavHead" style="background:#F0E0F0; padding-left:1em">'''[[Disco d'oro|Dischi di platino]]'''</div>
<div class="NavContent">
* [[27 giugno]] [[1978]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[Darkness on the Edge of Town]]''
* [[12 dicembre]] [[1980]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[The River]]''
* [[7 agosto]] [[1984]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[19 ottobre]] [[1984]] - terzo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[6 maggio]] [[1985]] - sesto [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[8 luglio]] [[1985]] - settimo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[11 ottobre]] [[1985]] - ottavo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[1 novembre]] [[1985]] - decimo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[21 novembre]] [[1986]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[Born to Run]]''
* [[21 novembre]] [[1986]] - terzo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born to Run]]''
* [[2 febbraio]] [[1987]] - terzo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Live/1975-1985]]''
* [[31 dicembre]] [[1987]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[Tunnel of Love]]''
* [[31 dicembre]] [[1987]] - secondo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Tunnel of Love]]''
* [[19 aprile]] [[1988]] - terzo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Tunnel of Love]]''
* [[29 marzo]] [[1989]] - terzo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per la raccolta ''[[Video Anthology/1978-1988]]''
* [[29 marzo]] [[1989]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per la raccolta ''[[Video Anthology/1978-1988]]''
* [[6 luglio]] [[1989]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[Nebraska]]''
* [[6 luglio]] [[1989]] - secondo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Darkness on the Edge of Town]]''
* [[9 agosto]] [[1989]] - undicesimo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[12 marzo]] [[1990]] - dodicesimo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[12 luglio]] [[1990]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[The Wild, the Innocent, and the E Street Shuffle]]''
* [[21 agosto]] [[1990]] - secondo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[The River]]''
* [[9 agosto]] [[1991]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[Greetings From Asbury Park, N.J.]]''
* [[9 aprile]] [[1992]] - secondo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Greetings From Asbury Park, N.J.]]''
* [[5 maggio]] [[1992]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per il singolo ''Dancing in the Dark''
* [[28 maggio]] [[1992]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[Lucky Town]]''
* [[28 maggio]] [[1992]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[Human Touch]]''
* [[8 luglio]] [[1992]] - dodicesimo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Live/1975-1985]]''
* [[17 ottobre]] [[1994]] - quattordicesimo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[17 ottobre]] [[1994]] - terzo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[The River]]''
* [[17 novembre]] [[1994]] - quarto [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born to Run]]''
* [[19 aprile]] [[1995]] - quindicesimo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born in the U.S.A.]]''
* [[24 aprile]] [[1995]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]''
* [[24 aprile]] [[1995]] - secondo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]''
* [[28 marzo]] [[1997]] - terzo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]''
* [[9 dicembre]] [[1998]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[Tracks]]''
* [[23 luglio]] [[1999]] - tredicesimo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Live/1975-1985]]''
* [[23 luglio]] [[1999]] - terzo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Darkness on the Edge of Town]]''
* [[23 luglio]] [[1999]] - secondo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[The Wild, the Innocent, and the E Street Shuffle]]''
* [[23 luglio]] [[1999]] - quarto [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]''
* [[3 maggio]] [[2000]] - sesto [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[Born to Run]]''
* [[5 marzo]] [[2001]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[Live in New York City]]''
* [[22 febbraio]] [[2002]] - terzo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per il DVD ''[[Live in New York City]]''
* [[22 febbraio]] [[2002]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per il DVD ''[[Live in New York City]]''
* [[3 ottobre]] [[2002]] - secondo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[The Rising]]''
* [[3 ottobre]] [[2002]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[The Rising]]''
* [[22 settembre]] [[2003]] - quinto [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per l'album ''[[The River]]''
* [[16 dicembre]] [[2003]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per l'album ''[[The Essential Bruce Springsteen]]''
* [[15 gennaio]] [[2004]] - terzo [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per il DVD ''[[Live in Barcelona]]''
* [[15 gennaio]] [[2004]] - [[Disco d'oro|Disco di platino]] per il DVD ''[[Live in Barcelona]]''
* [[8 aprile]] [[2004]] - quarto [[Disco d'oro|Disco di platino (multi)]] per il DVD ''[[Live in Barcelona]]''
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<div class="NavFrame" style="text-align:left; background:#FFF4CC;">
<div class="NavHead" style="background:#F0E0F0; padding-left:1em">'''[[Premio Oscar|Premi Oscar]]'''</div>
<div class="NavContent">
*[[1994]] - [[Premio Oscar]] per la migliore canzone ''Streets of Philadelphia''
</div></div>
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<div class="NavFrame" style="text-align:left; background:#FFF4CC;">
<div class="NavHead" style="background:#F0E0F0; padding-left:1em">'''Altri riconoscimenti'''</div>
<div class="NavContent">
*[[1997]] - Vincitore del premio [[Polar Music Prize]]
*[[1999]] - Inserito nella [[Hall of Fame]] sezione [[Rock and Roll]]
*[[1999]] - Inserito nella [[Hall of Fame]] sezione [[Cantautori]]
*[[1999]] - L'[[asteroide]] 23990 viene battezzato Springsteen in suo onore
*[[2003]] - La rivista ''[[Rolling Stone]]'' ha assegnato il:
** 18° posto a ''[[Born to Run]]''
** 85° posto a ''[[Born in the USA]]''
** 132° posto a ''[[The Wild, the Innocent, and the E Street Shuffle]]''
** 151° posto a ''[[Darkness on the Edge of Town]]''
** 224° posto a ''[[Nebraska]]''
** 250° posto a ''[[The River]]''
** 379° posto a ''[[Greetings From Asbury Park, N.J.]]''
** 445° posto a ''[[Tunnel of Love]]
nella [[Lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone]] di tutti i tempi.
 
== Premi e riconoscimenti ==
*[[2004]] - La rivista ''[[Rolling Stone]]'' ha assegnati il:
[[File:P20230321CS-0553.jpg|thumb|Bruce Springteen riceve la National Medal of Arts dal presidente degli Stati Uniti [[Joe Biden]]]]
** 21° posto a ''Born to Run''
{{vedi anche|Premi e riconoscimenti di Bruce Springsteen}}
** 86° posto a ''Thunder Road''
Springsteen ha ottenuto nella sua carriera svariati premi e riconoscimenti, tra i quali il [[Polar Music Prize]] nel 1997, un [[Oscar alla migliore canzone|premio Oscar]] per la canzone ''[[Streets of Philadelphia]]'' nel 1994, due [[Golden Globe per la migliore canzone originale|Golden Globe]] (nel 1994, sempre per ''Streets of Philadelphia'', e nel 2009, per ''[[The Wrestler (singolo)|The Wrestler]]'') e venti [[Grammy Award]] in varie categorie.<ref name=AmericanSkin172/><ref name=Grammy>{{cita web|titolo=Bruce Springsteen|sito=Grammy.org|lingua=en|url=https://www.grammy.com/grammys/artists/bruce-springsteen|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190406060819/https://www.grammy.com/grammys/artists/bruce-springsteen|urlmorto=no}}</ref><ref name=MusiCare>{{cita web|titolo=Twenty-time Grammy winner Bruce Springsteen to be honored as 213 musicares person of the year|sito=Grammy.org|lingua=en|data=28 giugno 2012|url=http://www.grammy.org/recording-academy/press-release/jun-28-2012-400-am|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6O30lixgl?url=http://www.grammy.org/recording-academy/press-release/jun-28-2012-400-am|dataarchivio=13 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref> Nel 2018 Springsteen è stato insignito di uno speciale [[Tony Award]] per il suo spettacolo teatrale ''[[Springsteen on Broadway]]''.<ref name=Tony2018>{{cita web|titolo=Bruce Springsteen to Perform at the 2018 Tony Awards|sito=tonyawards.com|data=5 giugno 2018|url=https://www.tonyawards.com/en_US/news/articles/2018-06-05/2018-06-05_bruce_springsteen_to_perform_at_the_2018_tony_awards.html|accesso=31 ottobre 2018|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180721105714/https://www.tonyawards.com/en_US/news/articles/2018-06-05/2018-06-05_bruce_springsteen_to_perform_at_the_2018_tony_awards.html|dataarchivio|21 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref> Lo speciale televisivo ''[[Live in New York City (Bruce Springsteen)|Live in New York City]]'' ha vinto due [[Premio Emmy|Emmy Award]] in sezioni tecniche e ''[[Springsteen on Broadway]]'' ne ha vinto uno per la miglior regia.<ref name=Emmy>{{cita web|titolo=Bruce Springsteen & The E Street Band - CBS|sito=emmys.com|url=https://www.emmys.com/shows/bruce-springsteen-e-street-band|lingua=en|accesso=31 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170807082849/https://www.emmys.com/shows/bruce-springsteen-e-street-band|urlmorto=no}}</ref><ref name=Emmy2>{{cita web|titolo=Springsteen on Broadway|sito=emmys.com|url=https://www.emmys.com/shows/springsteen-broadway|lingua=en|accesso=23 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190923072538/https://www.emmys.com/shows/springsteen-broadway|urlmorto=no}}</ref>
** 275° posto a ''Born in the USA''
Otto dei suoi album sono stati inclusi nella [[lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone]] e tre dei suoi brani nella [[I 500 migliori brani musicali secondo Rolling Stone|lista delle 500 migliori canzoni]] redatta dalla medesima rivista.<ref name=RS500a>{{cita web|titolo=500 greatest album of all time|sito=Rolling Stone|url=https://www.rollingstone.com/music/lists/500-greatest-albums-of-all-time-20120531|lingua=en|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6O2zrnbNC?url=http://www.rollingstone.com/music/lists/500-greatest-albums-of-all-time-20120531|dataarchivio=13 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref name=RS500s>{{cita web|titolo=500 greatest songs of all time|sito=Rolling Stone|url=https://www.rollingstone.com/music/lists/the-500-greatest-songs-of-all-time-20110407|lingua=en|accesso=12 febbraio 2016|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6O305Wmsn?url=http://www.rollingstone.com/music/lists/the-500-greatest-songs-of-all-time-20110407|dataarchivio=13 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref> Nel 1999 è entrato a far parte della [[Rock and Roll Hall of Fame]] e nello stesso anno l'[[23990 Springsteen|asteroide 23990]] è stato battezzato in suo onore.<ref name=AS264>{{cita|Labianca, 2002|p. 264}}.</ref> È stato insignito del [[Kennedy Center Honors]] nel 2009 e della [[Medaglia presidenziale della libertà]], massima onorificenza civile statunitense, nel 2016.<ref name=Medaglia/><ref name=Obama/> Il 21 marzo 2023 ha ricevuto la [[National Medal of Arts]], il più alto riconoscimento per un artista negli Stati Uniti.<ref name=NMA>{{cita news|titolo='Il Boss è qui', Biden premia Springsteen alla Casa Bianca|sito=ANSA|data=22 marzo 2023|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/03/22/usa-il-boss-e-qui-biden-premia-springsteen-alla-casa-bianca_e4a29d9b-736a-4a80-80a5-2dcf45160409.html|accesso=23 marzo 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230323081246/https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/03/22/usa-il-boss-e-qui-biden-premia-springsteen-alla-casa-bianca_e4a29d9b-736a-4a80-80a5-2dcf45160409.html|urlmorto=no}}</ref><ref name=NMA1>{{cita web|titolo=President Biden to Award National Medals of Arts|sito=National Endowment for the Arts|url=https://www.arts.gov/news/press-releases/2023/president-biden-award-national-medals-arts|lingua=en|accesso=23 marzo 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230323082129/https://www.arts.gov/news/press-releases/2023/president-biden-award-national-medals-arts|urlmorto=no}}</ref>
nella [[Lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone]] di tutti i tempi.
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<div class="NavFrame" style="text-align:left; background:#FFF4CC;">
<div class="NavHead" style="background:#F0E0F0; padding-left:1em">'''Tabella riassuntiva dei principali premi vinti'''</div>
<div class="NavContent">
{| {{prettytable|text-align=right}}
! Album, DVD o singolo || [[Disco d'oro|Dischi d'oro]] || [[Disco d'oro|Dischi di Platino]] || [[Grammy Award]] || [[Premio Oscar|Premi Oscar]]
|-
| ''Blood Brothers'' (video) || 1 || - || - || -
|-
| ''[[Born in the U.S.A.]]'' (album) || 2 || 15 || - || -
|-
| ''[[Born to Run]]'' (album) || 1 || 6 || - || -
|-
| ''Code of Silence'' (canzone) || - || - || 1 || -
|-
| ''Cover Me'' (canzone) || 1 || - || - || -
|-
| ''Dancing in the Dark'' (canzone) || 1 || 1 || 1 || -
|-
| ''[[Darkness on the Edge of Town]]'' (album) || 1 || 3 || - || -
|-
| ''[[Devils & Dust]]'' (album) || 1 || - || 1 || -
|-
| ''Disorder in the House'' (canzone) || - || - || 1 || -
|-
| ''[[Greatest Hits (Bruce Springsteen)|Greatest Hits]]'' (album) || 1 || 4 || - || -
|-
| ''[[Greetings From Asbury Park, N.J.]]'' (album) || 1 || 2 || - || -
|-
| ''[[Human Touch]]'' (album) || 1 || 1 || - || -
|-
| ''[[Live/1975-1985]]'' (album) || 1 || 13 || - || -
|-
| ''[[Live in Barcelona]]'' (album) || 1 || 5 || - || -
|-
| ''[[Live in New York City]]'' (album) || 2 || 5 || - || -
|-
| ''[[Lucky Town]]'' (album) || 1 || 1 || - || -
|-
| ''My Hometown'' (canzone) || 1 || - || - || -
|-
| ''[[In Concert MTV Plugged]]'' (DVD) || 2 || - || - || -
|-
| ''[[Nebraska]]'' (album) || 1 || 1 || - || -
|-
| ''Santa Claus is Coming in Town'' (canzone) || 1 || - || - || -
|-
| ''Streets of Philadelphia'' (canzone) || 1 || - || 4 || 1
|-
| ''[[The Essential Bruce Springsteen]]'' (album) || 1 || 1 || - || -
|-
| ''[[The Ghost of Tom Joad]]'' (album) || 1 || - || 1 || -
|-
| ''[[The Rising]]'' (album) || 1 || 3 || 1 || -
|-
| ''The Rising'' (canzone) || - || - || 2 || -
|-
| ''[[The River]]'' (album) || 1 || 5 || - || -
|-
| ''[[The Wild, the Innocent, and the E Street Shuffle]]'' (album) || 1 || 2 || - || -
|-
| ''[[Tracks]]'' (album) || 1 || 1 || - || -
|-
| ''[[Tunnel of Love]]'' (album) || 1 || 3 || - || -
|-
| ''Tunnel of Love'' (canzone) || - || - || 1 || -
|-
| ''[[VH1 Storytellers]]'' (DVD) || 1 || - || - || -
|-
| ''[[Video Anthology/1978-1988]]'' (DVD) || 1 || 4 || - || -
|-
| '''Totale''' || '''31''' || '''78''' || '''13''' || '''1'''
|}
</div></div>
|}
 
==Note==
==La musica di Springsteen nella cinematografia mondiale==
<references/>
Molte canzoni di Springsteen sono state incluse nelle colonne sonore di molti film di cui alcune scritte appositamente. Prevalentemente vengono scelte perché il film è spesso ambientato nel [[New Jersey]] o in altre locazioni citate da Springsteen.
Il rapporto tra Springsteen ed il cinema è un legame molto proficuo. Infatti, oltre alle unioni tra la musica di Springsteen e il cinema nelle connessioni più evidenti e già citate come in [[Lupo Solitario (film)|Lupo Solitario]] e [[Philadelphia (film)|Philadelphia]], altri film si sono avvalsi della sua musica come colonna sonora, in particolare tra i più famosi:
* [[1989]] - [[Palombella Rossa]] di [[Nanni Moretti]] con la canzone ''I'm on Fire''.
* [[1995]] - [[Tre giorni per la verità]] (''The Crossing Guard'') di [[Sean Penn]] con la canzone inedita ''Missing''.
* [[1996]] - [[Dead Man Walking - Condannato a morte]] di [[Tim Robbins]] con la omonima canzone ''Dead Man Walkin''', candidata come miglior colonna sonora per l'[[Premi_Oscar_1996|Oscar nel 1996]].
* [[1996]] - [[Jerry Maguire]] di [[Cameron Crowe]] con la canzone ''Secret Garden''.
* [[1997]] - [[Copland (film)|Copland]] di [[James Mangold]] con le canzoni ''Darkness on the Edge of Town'', ''Drive All Night'' e ''Stolen Car''.
* [[1999]] - [[Limbo]] di [[John Sayles]] con la canzone inedita ''Lift Me Up''.
* [[2000]] - [[Alta Fedeltà]] (''High Fidelity'') di [[Stephen Frears]] con la canzone ''The River''.
* [[2002]] - [[La 25esima Ora]] (''25th Hour'') di [[Spike Lee]] con la canzone ''The Fuse''.
 
== Bibliografia ==
{{vedi anche|Bibliografia su Bruce Springsteen}}
*[[1984]] - ''Bruce Springsteen. Interviste, testi inediti, discografia completa'', Arcana (ISBN 8885008666)
*[[1992]] - ''Bruce Springsteen. Tutti i testi con traduzione a fronte'', Arcana (ISBN 8885008372)
*[[1994]] - ''Springsteen dalla A alla Z'', di Massimo Cotto e Ermanno La Bianca - Arcana (ISBN 8879662031)
*[[1996]] - ''The boss. Bruce Springsteen si racconta'', di Bruce Springsteen - Kaos (ISBN 8879530550)
*[[1998]] - ''Bruce Springsteen'', di Eddy Cilia - Giunti (ISBN 8809213599)
*[[1998]] - ''Bruce Springsteen. Il fiume e altre storie'', di Paolo Vites - Arcana (ISBN 8879661515)
*[[1999]] - ''Bruce Springsteen songs'', di Bruce Springsteen - Mondadori (ISBN 8804469447)
*[[1999]] - ''Bruce Springsteen anthology. Tutti i dischi, tutte le canzoni'', di Stefano Barco e Alberto Neri - Arcana (ISBN 8879661965)
*[[2002]] - ''Mia città di rovine. L'America di Bruce Springsteen'', di Antonella D'Amore - Manifestolibri (ISBN 8872852897)
*[[2002]] - ''Bruce Springsteen'', di Stefano Barcoveglio e Andrea Marasso - Editori Riuniti (ISBN 8835952557)
*[[2002]] - ''American skin. Vita e musica di Bruce Springsteen'', di Ermanno Labianca - Giunti (ISBN 880902897X)
*[[2003]] - ''Springsteen. Il futuro del rock'n'roll. La biografia definitiva'', di Christopher Sandford - Arcana (ISBN 8879662201)
*[[2005]] - ''Bruce Springsteen'', di Giovanni Canitano e Ermanno Labianca - Arcana (ISBN 8879663968)
 
=== CuriositàMonografie ===
* {{cita libro|curatore=Jeff Burger|titolo=Springsteen on Springsteen: Interviews, Speeches and Encounters|url=https://archive.org/details/isbn_9781613744345|editore=Chicago Review Press|anno=2013|lingua=inglese|isbn=978-1-61374-434-5|cid=Burger}}
* Bruce Springsteen partecipò (probabilmente spinto dal contratto con la [[Sony Music]]) come ospite straniero alla prima serata del [[Festival_di_Sanremo_1996|46° Festival di Sanremo]] del [[1996]], cantando la canzone ''The Ghost of Tom Joad''. Chiese ed ottenne di poter cantare senza presentazioni ed interviste da parte dell'allora conduttore [[Pippo Baudo]], iniziando la performance addirittura prima della sigla iniziale del Festival. Pippo Baudo tentò di fermare il cantante per qualche secondo dopo l'esibizione, ma il tentativo non andò a buon fine: il conduttore proclamò la standing ovation del pubblico verso Springsteen ormai a palco vuoto.
* {{cita libro|cognome=Carlin|nome=Peter Ames|titolo=Bruce|anno=2013|editore=Mondadori|città=Milano|edizione=ebook|isbn=978-88-520-3979-9|cid=Carlin}}
* La casa discografica di Springsteen imbastì nel [[novembre]] [[2000]] una causa verso Jeff Burgar per la registrazione del dominio brucespringsteen.com, sito che puntava ad un motore di ricerca di dubbia qualità e con molta pubblicità invasiva. Dopo questa causa, Jeff Burgar costruì il sito attualmente attivo [http://www.brucespringsteen.com] sulla carriera dell'artista per appianarne le polemiche: nel [[febbraio]] [[2001]] il [[WIPO]] (World Intellectual Property Organization) con votazioni per 2 a 1 riconobbe a Burgar i diritti sul dominio. Il sito ufficiale dell'artista è [http://www.brucespringsteen.net brucespringsteen.net]
* {{cita libro|cognome=Colombati|nome=Leonardo|titolo=Bruce Springsteen. Come un killer sotto il sole. Il grande romanzo americano|anno=2011|editore=Sironi Editore|città=Milano|ed=5|isbn=978-88-518-0140-3|cid=Colombati}}
* Il [[22 maggio]] [[1997]] finito un concerto acustico al [[Teatro Augusteo]] di [[Napoli]] alcuni fans urlarono a Springsteen fuori da una delle finestre del teatro. Uscì Springsteen che cantò direttamente dal balcone organizzando un secondo piccolo concerto di strada. Pare fece la stessa cosa nel [[1988]], cantando a tarda notte nelle strade di [[Roma]].
* {{cita libro|autore=Marc Dolan|titolo=Bruce Springsteen and the Promise of Rock 'n' Roll|editore=W. W. Norton & Company|città=New York|anno=2012|lingua=inglese|isbn=978-0-393-08421-4|cid=Dolan}}
* Nel [[2000]] ha partecipato come ospite per un cameo di pochissimi secondi nel film ''High Fidelity'' (''Alta Fedeltà'' in italiano), trasposizione cinematografica del best-seller di [[Nick Hornby]], in cui Springsteen compare in sogno snocciolando alcune consigli di vita al protagonista Rob Gordon (interpretato dall'attore [[John Cusak]]).
* {{cita libro|cognome=Eliot|nome=Marc|altri=con Mike Appel|titolo=Down thunder road: the making of Bruce Springsteen|url=https://archive.org/details/downthunderroadm00elio|anno=1992|editore=Simon & Schuster|lingua=inglese|città=New York|isbn=0-671-78933-3|cid=Eliot}}
* Bruce Springsteen ha una sorella, Pamela, attrice di alcuni film horror e commedie adolescenziali degli [[anni '80]] {{en}} [http://www.imdb.com/name/nm0819805/].
* {{cita libro|cognome=Heylin|nome=Clinton|titolo=E Street Shuffle. The Glory Days of Bruce Springsteen & the E Street Band|anno=2012|editore=Constable & Robinson Ldt.|città=Londra|edizione=ebook|lingua=inglese|isbn=978-1-78033-580-3|cid=Heylin, 2012}}
* {{cita libro|cognome=Kirkpatrick|nome=Rob|titolo=Magic in the night. Le parole e la musica di Bruce Springsteen|anno=2014|editore=Baldini & Castoldi|città=Milano|isbn=978-88-6852-290-2|cid=Kirkpatrick}}
* {{cita libro|cognome=Labianca|nome=Ermanno|titolo=American skin. Vita e musica di Bruce Springsteen|url=https://archive.org/details/americanskinvita0000labi|anno=2002|ed=2|editore=Giunti|città=Firenze|isbn=88-09-02897-X|cid=Labianca, 2002}}
* {{cita libro|cognome=Marsh|nome=Dave|titolo=Bruce Springsteen - Two Hearts: The Definitive Biography, 1972-2003|url=https://archive.org/details/brucespringsteen0000mars|anno=2004|editore=Routledge|città=New York|lingua=inglese|isbn=978-0-415-96928-4|cid=Marsh, 2004}}
* {{cita libro|cognome=Marsh|nome=Dave|titolo=Bruce Springsteen on Tour: 1968-2005|anno=2006|editore=Bloomsbury USA|città=New York|lingua=inglese|isbn=978-1-59691-282-3|cid=Marsh, 2006}}
* {{cita libro|cognome=Masur|nome=Louis P.|titolo=Runaway Dream: Born to Run and Bruce Springsteen's American Vision|url=https://archive.org/details/runawaydreamborn00masu|anno=2009|editore=Bloomsbury Publishing USA|città=New York|lingua=inglese|isbn=978-1-60819-101-7|cid=Masur}}
* {{cita libro|cognome=Petrillo|nome=Marina|titolo=Nativo americano: la voce folk di Bruce Springsteen|anno=2010|editore=Feltrinelli Editore|città=Milano|isbn=978-88-07-49097-2|cid=Petrillo}}
* {{cita libro|curatore=Christopher Phillips; Louis P. Masur|titolo=Talk About a Dream: The Essential Interviews of Bruce Springsteen|url=https://archive.org/details/talkaboutdreames0000unse|anno=2013|editore=Bloomsbury Publishing USA|città=New York|lingua=inglese|isbn=978-1-62040-073-9|cid=Phillips}}
* {{cita libro|cognome=Sandford|nome=Christopher|traduttore=Stefania Cherchi|titolo=Springsteen. Il futuro del rock'n'roll. La biografia definitiva|anno=2003|editore=Arcana|città=Roma|isbn=88-7966-220-1|cid=Sandford}}
* {{cita libro|cognome=Wiersema|nome=Robert J.|titolo=Walk Like a Man: Coming of Age With the Music of Bruce Springsteen|url=https://archive.org/details/walklikemancomin0000wier|anno=2011|editore=Greystone Books|lingua=inglese|isbn=978-1-55365-845-0|cid=Wiersema}}
* {{cita libro|curatore=Kenneth Womack; Jerry Zolten; Mark Bernhard|titolo=Bruce Springsteen, Cultural Studies and the Runaway American Dream|anno=2013|editore=Ashgate Publishing, Ltd.|città=Farnham|lingua=inglese|isbn=978-1-4094-9525-3|cid=Womack}}
 
=== VociAltri correlatetesti ===
* {{cita libro|cognome=Campbell|nome=Michael|altri= con James Brody|titolo=Rock and Roll. An Introduction|url=https://archive.org/details/rockrollintroduc0000camp_l2w5|anno=2008|ed=2|editore=Thomson Shirmer|lingua=inglese|città=Belmont|isbn=978-0-534-64295-2|cid=Campbell}}
* [[Elenco degli artisti musicali per maggiori vendite]]
* {{cita libro|autore=Bryan K. Garman|titolo=A Race of Singers: Whitman's Working-class Hero from Guthrie to Springsteen|editore=UNC Press Books|città=Chapel Hill|anno=2000|lingua=en|isbn=978-0-8078-4866-1|cid=Garman}}
* {{cita libro|cognome=Guaitamacchi|nome=Ezio|titolo=1000 concerti che ci hanno cambiato la vita|anno=2010|edizione=1ª ed.|editore=Rizzoli|città= Milano|isbn=978-88-17-04222-2|cid=Guaitamacchi}}
* {{cita libro|cognome=Heylin|nome=Clinton|titolo=Bootleg: The Rise & Fall of the Secret Recording History|url=https://archive.org/details/bootlegrisefallo0000heyl|anno=2003|edizione=1ª ed.|editore=Music Sales Group|lingua=inglese|città=Londra|isbn=978-1-84449-151-3|cid=Heylin, 2003}}
* {{cita libro|cognome=Portelli|nome=Alessandro|titolo=Canoni americani: oralità, letteratura, cinema, musica|editore=Donzelli Editore|città=Roma|anno=2004|isbn=978-88-7989-846-1|cid=Portelli}}
* {{cita libro|cognome=Quay|nome=Sara E.|cognome2=Damico|nome2=Amy M.|titolo=September 11 in Popular Culture. A Guide|url=https://archive.org/details/september11inpop0000unse|anno=2010|ed=1|editore=ABC-CLIO|città=Santa Barbara|lingua=inglese|isbn=978-0-313-35505-9|cid=Quay, Damico}}
* {{cita libro|cognome=Wien|nome=Gary|titolo=Beyond the Palace|anno=2003|ed=1|editore=Trafford Publishing|lingua=inglese|isbn=978-1-4120-0314-8|cid=Wien}}
 
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== Collegamenti esterni ==
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*{{en}} [http://www.brucespringsteen.net Sito web ufficiale]
*[http://www.brucespringsteen.it brucespringsteen.it database di setlist, discografia, tour, bootlegs]
*[http://www.delrock.it/24000_dischi/b/bruce_springsteen_1.php Bruce Springsteen nel dizionario del rock 24.000 Dischi, Baldini Castoldi Dalai editore]
*{{en}} [http://www.backstreets.com/ Backstreets.com, rivista online di informazioni sul Boss]
*[http://www.springsteen.da.ru Across the Border]
*{{en}} [http://www.lyrics2search.com/artist1108_0_0.html Bruce Springsteen Lyrics]
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