Feletto: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Feletto
|Panorama = Feletto1.jpeg
|Didascalia = Panorama
|Bandiera =
|Voce bandiera =
|Stemma = Feletto-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Torino
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Bosconero]], [[Lusigliè]], [[Rivarolo Canavese]], [[San Giorgio Canavese]], [[San Giusto Canavese]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2662
|Nome abitanti = felettesi
|Patrono = [[san Vittorio martire]]
|Festivo =
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map - IT - Torino - Municipality code 1102.svg
|Didascalia mappa = Localizzazione del comune di Feletto nella città metropolitana di Torino.
}}
'''Feletto''' (''Flèt'' in [[lingua piemontese|piemontese]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di
== Geografia fisica ==
{{...|centri abitati d'Italia}}
== Origini del nome==
Il toponimo dovrebbe derivare (secondo il {{chiarire|[[Bertolotti]]}}) dal latino ''flere'', che significa piangere, a causa delle numerose e violente piene dell'Orco. Oppure potrebbe derivare da ''Felices'' o ''Filictum'', ossia "luogo pieno di [[felci]]".
== Storia ==
La prima notizia che si ha dell'esistenza di questo paese è dell'[[827]], quando in un documento viene citato l'avvocato ''[[Ghisiberto di Feletto]]'', difensore dei monaci della [[Abbazia della Novalesa|Novalesa]]. Il 26 ottobre [[1019]], [[Ottone Guglielmo]], dei [[marchesi d'Ivrea]], dona il paese all'[[abbazia di Fruttuaria]] di [[San Benigno Canavese]] come [[feudo]] pontificio soggetto alla [[Santa Sede]]. Nel [[1459]] sorgono liti tra Feletto e [[Rivarolo Canavese]] per ragioni di confine. Dopo 700 anni di indipendenza dal [[Ducato di Savoia]] nel [[1741]] il paese passa sotto il controllo dei futuri [[re d'Italia]].
Durante la [[seconda guerra mondiale]] questo paese fu un centro molto importante della resistenza nel [[Basso Canavese]]. Per questo durante la guerra il paese fu incendiato dalle truppe nazi-fasciste, che uccisero almeno 21 felettesi durante i loro rastrellamenti<ref>{{cita news|url= http://lasentinella.gelocal.it/ivrea/cronaca/2014/08/15/news/settant-anni-fa-l-incendio-nazifascista-che-devasto-il-paese-1.9767700 |titolo= Settant'anni fa l'incendio nazifascista che devastò il paese |rivista= La Sentinella del Canavese |data= 15 agosto 2014 }}</ref>.
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 10 maggio 1938.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?3159 |titolo= Feletto |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 22 dicembre 2023 }}</ref>
{{ Citazione|D'argento, alle cinque lance d'azzurro, con la banderuola dello stesso, posta in banda. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo di rosso.<ref>{{cita testo |titolo= Statuto del Comune di Feletto |posizione= art. 6 comma 5 |url= https://www.comune.feletto.to.it/it-it/download/statuto-comune-di-feletto-450-23-997-de88139ece5561f04abe99386696538a }}</ref>
=== Onorificenze ===
Feletto è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], insignita il 10 luglio 1984 della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratemedagliabronzovaloremilitare.html|titolo=Istituzioni decorate di medaglia di bronzo al valor militare}}</ref>:{{Onorificenze
|immagine = Valor militare bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione =
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture civili ===
[[File:Feletto piazza centrale.jpg|thumb|left|Il ''Torrione'' e la [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Feletto)|chiesa parrocchiale]]]]
*''Il Torrione'': sorge nelle vicinanze della chiesa parrocchiale. Si tratta forse di quanto resta dell'antico castello medioevale. Adattato prima a torre campanaria (funzione che mantiene tutt'oggi), dopo diventato sede del Municipio. Adesso ospita nelle sue sale la sede della Pro Loco felettese e una [[banca]].
*''Monumento ai caduti'': sorge nelle vicinanze del cimitero, a ricordo di tutti i felettesi morti durante le due guerre mondiali.
*Ponte Rosso: rimasuglio di due archi di un vecchio ponte a cinque arcate, costruito in mattoni, che doveva unire Feletto con [[Lusigliè]] e gli altri paesi dell'altra riva dell'Orco. Si trova subito dopo il nuovo ponte della provinciale che unisce Feletto ad [[Agliè]].
*Villa Serena: (oggi Casa della Divina Provvidenza) palazzo della fine del Settecento, fatto costruire dal medico Clemente Serena, costruito per ospitare [[Benedetto di Savoia]] [[duca del Chiablese]] mentre si dirigeva verso il [[castello di Agliè]]. Onore che non ebbe avuto a causa delle origini non nobili del medico Serena. Nel 1918 lo acquistò il teologo [[Francesco Faletti]] fondando la "Colonia Agricola per Sordomuti ed Anormali Affini", la prima istituzione del genere in Italia. Dopo sua la morte la costruzione è stata ereditata dalla "Piccola casa della Divina Provvidenza", che ancor oggi porta avanti l'opera caritatevole del teologo.
*Palazzo Fascio: sorge nella parte orientale della piazza Martiri felettesi, creando l'imbocco della via Chiala. Costruito probabilmente agli inizi dell'Ottocento dalla famiglia Fascio, diventa un asilo infantile nel 1908 e nel 1912 viene ampliato e reso efficiente dal contributo delle [[suore dell'Immacolata Concezione]] che lo terranno attivo fino al 1998. Dopo il 1998 ci son stati lunghi anni di decadenza dei locali e ora è in attesa di un adeguato restauro. All'interno del palazzo è da apprezzare il grande salone, che agli inizi del Novecento era adibito a cinema, e il lungo corridoio a vetrate che si affaccia sul cortile interno.
=== Architetture religiose ===
[[File:Feletto chiesa del rosario.jpg|thumb|upright|La chiesa del Rosario]]
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Feletto)|Chiesa di Santa Maria Assunta]], ultimata nel 1706 in [[architettura barocca|forme barocche]]; al suo interno sono conservate le spoglie di [[san Vittorio martire]].
*Chiesa di San Pietro ed ex parrocchiale di Feletto: l'attuale chiesa risale ai primi del [[XVII secolo|settecento]], a navata unica, sul lato orientale sorge una cappella dedicata alla ''Madonna Salus Infirmorum''. Questa chiesa è conosciuta in paese col nome di Madonna delle Grazie proprio a causa di questa sua cappella, fatta costruire nella prima metà dell'[[XIX secolo|ottocento]] dal felettese don Giovanni Domenico Franzino e grande quasi quanto la navata principale della chiesa principale. All'interno della [[sacrestia]] si possono trovare ancor oggi quadretti votivi raffiguranti le grazie ricevute, i più antichi risalgono alla seconda metà dell'Ottocento. Il vecchio quadro raffigurante la ''Madonna Salus Infirmorum'' venne rubato parecchi anni fa e nel [[2004]], grazie all'impegno del gruppo Alpini di Feletto, nel posto rimasto vuoto venne riposto un dipinto raffigurante la ''Madonna delle Grazie col bambino''. La facciata della chiesa è stata restaurata grazie all'impegno dei priori e grazie ad una serie di aiuti avuti da fondazioni. Oggi la chiesa madonna delle grazie la si può vedere "con i suoi veri colori" che l'hanno sempre contraddistinta dalle altre chiese. Essa è anche la chiesa attigua al cimitero e nella sua cripta sono sepolti alcuni parroci del paese e i fedeli che ne effettuano richiesta.<ref>Alcune informazioni sono state tratte dal libro ''Anno Domini Millesimo Septigentesimoquinquagesimo''.</ref>
*Chiesa della Madonna del Rosario: la chiesa è la più antica di Feletto ancora funzionante. Venne edificata nel 1631 alla fine dell'epidemia di [[peste del 1630]], come voto fatto dalla popolazione. Per rendere indelebile nel tempo il motivo della sua edificazione venne posta una targa in latino che recita: «''Lue soeviente, anno MDCXXXI populus inter multarum calamitatum spinas hac rosam posuit''» (trad. "Mentre imperversa la peste nell'anno 1631 il popolo tra le spine di molte calamità ha posto questa rosa"). Tale scritta si può ancora scorgere sulla facciata. Questa chiesetta era stata posta poco al di fuori dell'abitato, tanto da venir chiamata "''chiesa del vallino''", ma col passare del tempo è stata inglobata nel centro del paese.
*Chiesa della Madonna del Carmelo: sontuoso santuario situato alle porte di Feletto, sulla strada per Agliè. In sobrio stile barocco venne iniziato tra il [[1746]] e il [[1749]] sulle rovine di una più antica cappella.
{{D|Chiesa di Sant'Eusebio (Feletto)}}
*Chiesa di Sant'Eusebio: visibile dalla ex [[Strada statale 460]] di Ceresole si trova il rudere di un antico [[romitorio]] e di una ancor più antica chiesa già intitolata a questo santo. Nel [[medioevo]] le chiese per i Felettesi erano tre, e una di queste era proprio S. Eusebio. La zona in cui sorge era detta ''Isola''. Forse già immersa nella [[selva Gerulfa]], la quale ricopriva tutto il Basso Canavese di quei tempi, era situata lungo un'antica via che conduceva a [[Torino]]. Era perciò un luogo molto importante per il traffico che collegava la grande città o per lo meno buona parte dei centri del basso [[Canavese]] alle montagne della [[Valle dell'Orco]] e [[val Soana|Soana]], la prima molto importante perché collegava i paesi d'oltralpe con il Canavese. Vista l'importanza della strada altrettanto importante era la chiesetta, la quale nel [[1176]] passava dalle mani del vescovo eporediese Gaimaro a quelle della chiesa di [[Sant'Egidio di Verres]] e dei Santi Nicolao e [[San Bernardo di Colonna di Giove|Bernardo di Colonna di Giove]] situata nel Piccolo San Bernardo. Sono complicate le vicende per cui essa passò a [[Fruttuaria]] nel [[1228]], ma effettivamente ne ottenne l'acquisizione definitiva nel [[1278]]. Dopo questi anni gloriosi la chiesa cadde in disuso e forse venne inghiottita di nuovo dalla foresta. Ma nel [[1689]], secondo il Bertolotti, il soldato [[tedeschi|tedesco]] Giovanni Rosamajor proveniente da Hiberlenga ristrutturò i locali e li adibì a romitorio per i pellegrini. Il nome e il paese d'origine di costui sono centro oggi di un'accurata ricerca da parte di un gruppo che si occupa del restauro e della conservazione di quest'importante chiesetta, i Cavalieri di S. Eusebio.<ref>{{Cita web |url=http://www.fondazione-isper.eu/Chiese_Piemonte/PRESENTA_chiese.ASP?chiave=FELETTO |titolo=Copia archiviata |accesso=8 agosto 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140808203318/http://www.fondazione-isper.eu/Chiese_Piemonte/PRESENTA_chiese.ASP?chiave=FELETTO |dataarchivio=8 agosto 2014 |urlmorto=sì }}</ref>
*Cappella di Sant'Ignazio di Loyola: curiosa e antica cappella privata di forma ottagonale. Fu usata per molto tempo come camera mortuaria.
*Cappella di San Bernardo di Chiaravalle: antica chiesetta dall'ampio pronao, situata al di fuori del centro abitato. Si narra che fu costruita in luogo a un pilone commemorativo del passaggio del santo dalla strada di fronte per recarsi a Fruttuaria dalla Francia. Sconosciuta la data di edificazione, fu sconsacrata nel '900 per la presenza di costruzioni attaccate ad essa. Venne riconsacrata intorno agli anni 70 e da allora apre due giorni l'anno per funzioni religiose.
*Cappella di San Filippo Neri: importante e antica cappella situata nel centro di Feletto. Costruita nel seicento fu probabilmente chiesa privata di un vescovo di Anagni il quale possedeva il palazzo attorno. Facciata e cupola di singolare fattura in stile barocco.
===Luoghi d'interesse===
Sono da notare la piazza Martiri Felettesi, in cui sorgono la chiesa parrocchiale e il Torrione, e le varie chiese sparse per il paese.
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Feletto}}
==
Sul territorio comunale sono presenti numerose aziende agricole, qualche industria soprattutto metalmeccanica e un settore terziario particolarmente sviluppato. Sempre nel territorio comunale sono dislocati laghetti artificiali dedicati alla pesca sportiva.
== Infrastrutture e trasporti ==
La [[stazione di Feletto]], posta lungo la [[ferrovia Canavesana]], è servita dai treni che operano la cosiddetta linea 1 del [[servizio ferroviario metropolitano di Torino]]<ref>{{cita web|url=http://www.sfmtorino.it/le-linee-sfm/sfm1-pont-rivarolo-chieri/|titolo=SFM 1 Pont-Rivarolo-Chieri}}</ref>, operata da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Piemonte]].
La località è servita da autolinee suburbane gestite da GTT.
==Amministrazione==
[[File:Feletto municipio.jpg|thumb|upright|Il Municipio]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2007]]
|[[2010]]
|Stefano Filiberto
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2010]]
|[[2011]]
|
|-
|[[Commissario prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2011]]
|[[2016]]
|Giovanni Audo Giannotti
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2016]]
|[[2021]]
|Stefano Filiberto
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2021]]
|''in carica''
|Maria Cristina Ferrero
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Note ==
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==Bibliografia==
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==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
* {{cita web | 1 = http://www.regione.piemonte.it/cultura/guarini/schede/to/dwd/feletto.pdf | 2 = http://www.regione.piemonte.it/cultura/guarini/schede/to/dwd/feletto.pdf | accesso = 8 agosto 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140808182044/http://www.regione.piemonte.it/cultura/guarini/schede/to/dwd/feletto.pdf | dataarchivio = 8 agosto 2014 | urlmorto = sì }}
{{Comuni della città metropolitana di Torino}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Piemonte}}
[[Categoria:Feletto| *]]
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