Visual marketing: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Epoca (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
m Correggo dei wikilink.
 
(47 versioni intermedie di 24 utenti non mostrate)
Riga 1:
Il '''''visual marketing''''' è la disciplina che studia il rapporto che intercorre fra oggetto, contesto in cui viene inserito ed immagine. È applicato principalmente nei settori [[Moda (abbigliamento)|moda]] e [[disegno industriale|design]], e rappresenta un punto di contatto interdisciplinare tra [[economia]], [[leggi della formazione delle unità fenomeniche|leggi della percezione visiva]] e [[psicologia cognitiva]]<ref>David E. Meyer, University of Michigan, recensione al volume ''Visual marketing''</ref>.
 
Elemento fondamentale del [[marketing]] moderno, il visual marketing pone al centro dello studio e dell'analisi critica la capacità di un oggetto di essere "protagonista" della comunicazione visiva. Il prodotto e la sua comunicazione visiva diventano così inscindibili e la loro fusione è la componente che raggiunge il pubblico, influenzandone e determinandone le scelte (in un meccanismo comunicativo di [[persuasione (comunicazione)|persuasione]]<ref>Fathali M. Moghaddam, ''Psicologia sociale'', Zanichelli [[2002]] - ''Vie principali e vie secondarie'', basato su R. E. Petty-J. T. Cacioppo, ''The elaboration likelihood model of persuasion'', in L. Berkowitz, ''Advances in Experimental Social Psycology'', vol. 19, pp. 123-205 - New York, Academic Press</ref>):''"(...) un oggetto quindi non è più il risultato tecnico di risposta ad una funzione necessaria, ma il sunto fra immagine, funzione ed emozioni che gli vengono cucite addosso (...)''"<ref name="Ps11">Paolo Schianchi, ''Visual marketing''. in ''B & A'' n. 247, Il Sole 24 Ore 2011</ref>.
 
Spesso è confuso con il [[visual merchandising]] che rappresenta invece una sua declinazione.
 
== Cenni storiciStoria ==
[[File:Visual mkt.png|thumb|upright=1.8|Schema dell'evoluzione del Visual marketing nelle dinamiche Tempo-Percezione-Lettura critica - Paolo Schianchi]]
Questa visione dell'oggetto ha fra le sue radici lo scritto di [[Susan Sontag]] ''Notes on Camp'', dove l'autrice evidenziava, già negli [[anni 1960|anni sessanta]], che l'oggetto non è interessante in quanto tale, ma nella sua rappresentazione, essendo il risultato di una serie di riflessioni che toccano la storia dell'oggetto, la sua simbologia, la sua manifestazione e realizzazione negli occhi di chi guarda<ref>[http://interglacial.com/~sburke/pub/prose/Susan_Sontag_-_Notes_on_Camp.html Sunsan Sontag, Notes on "Camp"]</ref>. Nella sua evoluzione storica il visual marketing ha messo in luce il mascheramento dell'oggetto, che si allontana dalla sua essenza di prodotto per diventare il protagonista della "messa in scena", trasformandosi quindi in ''altro'' da sé, nell'istante in cui entra nel sistema mercato<ref>Jim Bettman, Duke University, Fuqua School of Business: ''"Although vision is perhaps the primary human sensory modality, vision research is perhaps the most advanced of research on sensory systems, and marketers provide a multitude of visual information to consumers via ads, packaging, and other media (...)'' ([http://www.psypress.com/visual-marketing-9780805862928 1] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101231212817/http://www.psypress.com/visual-marketing-9780805862928 |data=31 dicembre 2010 }})</ref>. Sostiene [[Paolo Schianchi]], tra i teorici [[Italia|italianiitalia]]ni del visual marketing<ref>P. Schianchi, ''Nuvole di estetica e prodotto'', p. 39, ISRE Edizioni Salesiane, a. XVII, n° 1, [[2010]]</ref>:{{quotecitazione|"(...) L'oggetto è: reale, quello che vediamo; apparente, la materia di cui è composto; ideale, la sua identità archetipica; comunicazione, il suo rapporto con il gusto; forma e funzione, il suo contenitore ed il suo contenuto; emozione, la storia che può evocare; operazione critica, il linguaggio che lo consacra svelandolo; operazione industriale, come renderlo attivo e produttivo; immagine, il ''cosa si fa'' ed il ''come si fa''; anonimo, la sua semplice esistenza (...)"}}Tutte queste componenti che appartengono e definiscono un oggetto, in funzione del mercato e del consumatore di riferimento, sono le sfumature di ricerca e progetto che racchiudono il campo d'azione del visual marketing.
 
Questa disciplina quindi ''"(...) agisce su più livelli della progettazione di un oggetto: quello ideativo (serve un oggetto che risponda a certe funzioni e dalle forme neutre, tonde, spigolose, eccentriche ecc.), quello comunicativo (per un periodo identificato con un'area geografica, poi trasformato in elemento di lusso, in un altro momento mascherato da eco-friendly ecc.) e in fineinfine in quello espositivo in fiera, in showroom o ad un happening (l'oggetto è avvicinabile, ma in un contesto che lo cala in atmosfere da insolito reperto industriale, emozionale erogatore di funzioni, inavvicinabile oggetto fra arte e design, ecc.). (...)"''<ref name="Ps11" />.<br />
 
Scrive [[Umberto Galimberti]]<ref>U. Galimberti, ''I miti del nostro tempo'', Feltrinelli [[2009]] - p. 103</ref> ''"(...) Ma anche là dove le disponibilità economiche non mancano, il desiderio, ormai codificato della moda, non si riferisce tanto agli oggetti, quanto alla mitologia con cui la moda li ha rivestiti, e spesso è solo quest'utima ad essere consumata (...)"''.<br />
 
Concetto ribadito anche da [[Gillo Dorfles]] nel suo testo ''"Il feticcio quotidiano"'': ''"(...) Ecco perchèperché credo di poter affermare come sia possibile oggi parlare d'una nuova norma ergonomica, legata non tanto all'altezza d'una scrivania e alla qualità pneumatica d'una imbottitura, quanto alla realizzazione di quella “immagine mitica” che un oggetto di design deve presentare se è davvero idoneo allo scopo per cui è stato ideato (...)".''<ref>G. Dorfles, ''Il feticcio quotidiano,'' Castelvecchi Editore, 2012, p. 138, a cura di Massimo Carboni </ref>.
 
La mitologia che riveste gli oggetti, a tal punto da diventarne parte integrante, viene decodificata, in questa disciplina, attraverso lo studio dei diversi linguaggi visivi e verbali appartenenti ai gruppi di interesse.
 
Il visual marketing sposta così l'attenzione dai target tradizionali ai ''“...gruppi di interesse, non più suddivisi per età, sesso, scolarizzazione o altro che riguardi il contesto anagrafico e sociale, ma ripartiti per tipologia di partecipazione, che essa sia di tipo sportivo (gli amanti del golf o del calcio), personale (gli estimatori del vino o i collezionisti), culturale (gli apprezzatori dell'arte o i melomani), ecc. Questi gruppi hanno al loro interno dei codici visivi, verbali, sonori, gestuali, olfattivi e formali a cui fanno riferimento e che usano per comunicare... ”'' <ref name="Paolo Schianchi p.28-29">Paolo Schianchi, ''I linguaggi del visual marketing: gli architetti non sono tutti uguali.'' in: B&O, n. 356, anno XXXVIII, p.28-29, Ed. Gruppo 24 Ore, Milano, 2012.</ref>
I comportamenti espressivi di gruppo sono così all'origine di nuovi sub-alfabeti la cui decodifica permette di creare dei mezzi di comunicazione diretti con il gruppo stesso.
 
Tale approccio di tipo quasi antropologico ha fra i suoi ispiratori [[Marc Augé]], il quale nel suo testo ''“Rovine e macerie”'' annota che: ''“...il mondo nel quale l'immagine è onnipresente, è opportuno che la realtà assomigli alla sua immagine...”.'' <ref>Marc Augé, ''Rovine e macerie'', p. 131, Torino, Bollati Boringhieri 2004</ref> Le ricerche svolte da Paolo Schianchi<ref>Antonella Camisasca, ''La forma che non t'aspetti.'' in: B&O, n. 356, anno XXXVIII, Ed. Gruppo 24 Ore, Milano, 2012</ref> hanno messo in evidenza proprio come l'atto di comporre l'immagine della realtà generato da ogni gruppo di interesse sia composto da insiemi linguistici fatti di parole, suoni, immagini, odori e forme che combinandosi in modo diverso danno origine ai diversi sub-alfabeti. Se correttamente decodificati tali elementi espressivi diventinodiventano il mezzo per entrare in contatto con un gruppo e veicolare al suo interno un messaggio.<ref> name="Paolo Schianchi, ''I linguaggi del visual marketing: gli architetti non sono tutti uguali.'' in: B&O, n. 356, anno XXXVIII, p.28-29, Ed. Gruppo 24 Ore, Milano, 2012.<"/ref>
Questo è un aspetto del visual marketing che aiuta nella creazione di campagne comunicative dirette a colpire l'utente, nelle sue emozioni e raffigurazioni della realtà, utilizzando il suo stesso linguaggio espressivo.
 
Un principio che ha le sue radici nel testo ''“ Immagini, come la tecnologia ha cambiato la nostra percezione del mondo”'' di [[Vilém Flusser]], in cui sostiene che: ''“ ... ogni etica, ogni ontologia, ogni epistemologia verranno eliminate dalle immagini, e non avrà più senso domandare se siano buone o giuste, originali o artificiali, vere o false, e addirittura che cosa significhino. Da domandare sarà soltanto: che cosa vivo grazie a loro ...”''<ref>Vilém Flusser, ''Immagini, come la tecnologia ha cambiato la nostra percezione del mondo'', p. 179, Roma, Fazi, 2009</ref>. L'autore ha introdotto con queste parole il concetto di emozione espressiva che è all'origine dei sub-alfabeti visivi e verbali, appartenenti ad ogni individuo nel momento in cui entra a far parte di un gruppo di interesse.
Il visual marketing ha fatto suoi questi concetti e per comunicare un prodotto ad un gruppo ne decodifica i linguaggi emozionali e individuali, in quanto si è dimostrato che oggi tutti vivano ''“... un'esistenza doppia, dove ognuno è la rappresentazione di se stesso, diventando inscindibile dalla persona fisica, come l'oggetto dalla sua immagine...”''<ref>Paolo schianchi, ''Design. La raffigurazione di se stesso'', p. 19, Il Sole 24 Ore Business Media, 2010</ref>
 
Chi si occupa di visual marketing progetta tale operazione, passando dal disegno dell'oggetto alla sua messa in scena, creandone la mitologia che lo riveste.
Teorie del visual marketing sono state sviluppate dallo statunitense Michel Wedel<ref>Phd. Michel Wedel - [http://www.rhsmith.umd.edu/marketing/faculty/wedel.aspx University of Maryland] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111204111832/http://www.rhsmith.umd.edu/marketing/faculty/wedel.aspx |data=4 dicembre 2011 }} Consultato il 28 luglio 2010</ref><ref>[httphttps://www.youtube.com/watch?v=NGHDY5MoedY Michel Wedel, ''"Evaluating Visual Marketing"'', Washington, D.C.] 16 ottobre 2009 - Consultato il 28 luglio 2010</ref>.
 
 
[[en:===Visual marketing]] post-web===
Nell'analisi delle trasformazioni e dello sviluppo della comunicazione visiva in corso, Schianchi ha dedicato il libro ''WebCreativity'' (2016), in cui affronta le tematiche della "creatività e del visual marketing nell'epoca post-web", definendola come una disciplina che fornisce gli strumenti, i registri linguistici ed espressivi e le nuove tecniche, finalizzati allo sviluppo di un progetto di [[comunicazione visiva]], allontanandosi dal puro gesto artistico. {{citazione|"(...) Il visual marketing quindi crea un percorso visivo, culturale, creativo e di interazione con l'utente che, in epoca post-web, è stato individuato nell'altro geografico da me<ref>''"É qualsiasi persona che si trova in una condizione sociale, culturale e storica differente da chi comunica. Ovvero tutti coloro con cui puoi venire in contatto quando crei informazioni"'' (p. 58, cap. 1.4.5 ''Il corpo come terzo media si compie per dare origine alla creatività'', in P. Schianchi, ''WebCreativity'', Flaccovio Editore, Palermo 2016)</ref>. Il suo fine, per esprimersi, è quello di unire ai linguaggi decodificati dal gruppo a cui fa riferimento, compresi i suoi errori formali, l'emozione e il luogo ibrido in cui il tutto viene calato. (…) Il visual marketing post-web quindi crea una struttura compositiva che, a prescindere dal suo essere bi o tri dimensionale, fissa o in movimento, utilizza le forme consolidate della comunicazione per creare con esse un travestimento emozionale. Ovvero quello capace di far passare il messaggio. Possiamo così dire infine che lo scopo del visual marketing post-web è di produrre figurazioni, riprese della realtà sotto forma di immagini digitali, capaci di fermare all’istante chi le osserva nella miscela di reale e virtuale che viviamo, facendolo riflettere sull'importanza culturale e creativa di ciò che viene ritratto, in quanto capace di colpire in modo diretto tanto i suoi occhi quanto la sua mente attraverso l'emozione.<ref>P. Schianchi, ''WebCreativity'', Flaccovio Editore, Palermo 2016, pp. 154-155</ref>(...)"}}
 
== Note ==
Riga 36 ⟶ 38:
*[[Susan Sontag]], ''Notes on "Camp"'', Partisan Rewiew [[1964]]
*Michel Wedel-Rik Peters, ''Visual marketing'', Psychology Press, settembre [[2007]] ISBN 978-0-8058-6292-8
*Paolo Schianchi, ''Verso il bagno Camp'', [[Il Sole 24 Ore]] Business Media, [[2008]]
*M. Wedel-R. Pieters, ''Eye Tracking for Visual Marketing'', Now Publishers Inc, 2008 ISBN 978-1-60198-154-7
*Umberto Galimberti, ''I miti del nostro tempo'', Feltrinelli [[2009]]
*P. Schianchi, ''Visual marketing. L'immagine fotografica'', in ''CE International'' n. 226, Il Sole 24 Ore Business Media [[2009]]
*R. Pieters, M. Wedel, ''Goal Control of Visual Attention to Advertising: The Yarbus Implication'', in ''Journal of Consumer Research'' n° 34, agosto 2007, pp. 224-233&nbsp;224–233
*R. Van der Lans, R. Pieters, M. Wedel, ''Competitive Brand Salience, Marketing Science'', 27(5), 2008
*P. Schianchi, ''Nuvole di estetica e prodotto'', ISRE Edizioni Salesiane, a. XVII, n° 1, [[2010]]
*P. Schianchi, ''Visual marketing''. in ''B & A'' n. 247, Il Sole 24 Ore, [[2011]]
*M. Wedel R. Pieters, ''Eye Tracking for Visual Marketing'', Now publishers Inc, 2008
*D.Langton and A. Campbell, ''Visual Marketing. 99 proven ways for small business to market with images and design'', WILEY [[John Wiley & Sons]] inc., Hoboken, New Jersey, 2011&nbsp;
* P. Schianchi, ''L'immagine è un oggetto. Fondamenti di visual marketing con storytelling'', libreriauniversitaria.it edizioni, Padova 2013. ISBN 978-88-6292-413-9
 
==Voci correlate==
{{Portale|economia}}
* [[Web marketing]]
[[Categoria: Marketing]]
* [[Psicologia del marketing]]
 
==Altri progetti==
[[de:Visual Marketing]]
{{interprogetto}}
[[en:Visual marketing]]
 
==Collegamenti esterni==
* {{fr}} [http://www.netpme.fr/marketing/708-marketing-visuel.html Le marketing visuel], luglio 2014
* {{es}} [http://www.puromarketing.com/13/6885/marketing-construccion-experiencias.html Visual Marketing: Construcción de Experiencias]
* {{collegamento interrotto|1=[http://www.architettipistoia.it/00News/atti-del-seminario--dalle-origini-del-Visual-Marketing-al-presente-dello-spazio-contemporaneo_1403.asp Atti del seminario " dalle origini del Visual Marketing al presente dello spazio contemporaneo"] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, Pistoia, febbraio 2012
 
{{Portale|economia}}
[[Categoria:Teorie Marketingdi marketing]]