Marzano di Nola: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Marzano di Nola
|Panorama = Vesuviomarzanodinola.JPG
|Didascalia = Vesuvio visto dal Santuario di Marzano di Nola
|Bandiera = Marzano di Nola-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Campania
|Divisione amm grado 2 = Avellino
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Amministratore locale 2 =
|Vicesindaco = Carmine Vecchione
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Torre, Tavernola
|Divisioni confinanti = [[Domicella]], [[Liveri]] (NA), [[Pago del Vallo di Lauro]], [[Visciano]] (NA)
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1217
|Nome abitanti = marzanesi
|Patrono = [[san Trifone]]
|Festivo = 10 novembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Marzano di Nola 2016.png
|Didascalia mappa = Il comune all'interno della provincia di Avellino
}}
'''Marzano di Nola''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Avellino]] in [[Campania]].
Il 14 dicembre [[2014]] gli è stato conferito il titolo di "Città [[Venerazione di Maria nella Chiesa cattolica|Mariana]]".<ref name=marz.mariana/>
== Geografia fisica ==
Posto all'estremità orientale della [[Pianura Campana]]
Confina con i comuni di [[Liveri]], [[Visciano]], [[Domicella]] e [[Pago del Vallo di Lauro]]. La sede comunale, a {{M|90|ul=m slm}}, è la meno elevata tra tutti i comuni della provincia.<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/campania/34-marzano-di-nola/|titolo=Marzano di Nola|sito=Tuttitalia|accesso=1 settembre 2021}}</ref>
== Origine del nome ==
Marzano di Nola è
Altri attribuiscono invece il toponimo a Pandolfo di Morezano, padre del giustiziere Gisulfo.
== Storia ==
{{vedi anche|Terra di Lavoro|Distretto di Nola}}
L'origine del paese è attestata al [[VII secolo a.C.|VII]]-[[VI secolo a.C.]], per notizie riguardanti l'eruzione del 900 a.C. avvenuta tra [[Avella]] e Marzano, fattore che costrinse gli Etruschi a spostarsi nella limitrofa [[Pompei (città antica)|Pompei]]. Il paese seguì le medesime vicende di Nola e il suo territorio, assieme a quello di Avella, divenne strategico per il collegamento tra la [[Magna Grecia]] e la parte interna della [[Penisola italiana|penisola italica]].<ref>{{cita web|url=http://www.comune.marzanodinola.av.it/index.php?action=index&p=76|titolo=Storia|accesso=8 marzo 2025}}</ref> Le prime fonti riguardanti il territorio di Marzano di Nola si hanno intorno al 90 a.C. quando subì il saccheggio prima di [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] e poi di [[Spartaco]]. Successivamente Marzano fu occupata dai [[Longobardi]] fino a far parte, dal 594, della [[Langobardia Minor|Longobardia minore]] nella sezione del [[Gastaldato]] di Nola. In seguito a una guerra tra i longobardi e il [[ducato di Napoli]] divenne parte integrante di quest'ultimo.<ref name="comune.marzanodinola.av.it"/>
Nel [[XIV secolo]] Marzano vide un incremento della popolazione dovuto al frazionamento degli abitanti di [[Castello di Cicala|Cicala]], i quali, attratti dalla fecondità e produttività della pianura, scesero dalla loro collina e, mentre alcuni fondarono diversi borghi, ad esempio [[San Paolo Bel Sito|San Paolo]] e Livardi, altri si accorparono a borghi già esistenti come nei casi di [[Casamarciano]] e, appunto, Marzano. Con la costituzione del [[Regno di Napoli]], e poi del [[Regno delle Due Sicilie]], entrò a far parte della [[Terra di Lavoro]], nella sezione del [[distretto di Nola]]. Dall'agro nolano partirono i moti carbonari per l'indipendenza italiana e dal 1861 Marzano fu annesso sempre alla [[Provincia di Terra di Lavoro (1860-1927)|provincia di Terra di Lavoro]], nel [[Circondario di Nola#Suddivisione|mandamento di Nola]]. In seguito vi fu lo scioglimento di tale provincia e i comuni vennero ridistribuiti tra le [[Provincia di Napoli|province di Napoli]], [[Provincia di Caserta|Caserta]] e [[Provincia di Avellino|Avellino]], come nel caso proprio di Marzano di Nola.
=== La rivoluzione partenopea ===
{{vedi anche|Eccidio di Marzano di Nola}}
Nel 1799 era parroco di Marzano di Nola don Venanzio della Pietra, il quale rispettava i canoni [[Borbone delle Due Sicilie|filoborbonici]] proferiti dal [[Diocesi di Nola|vescovo di Nola]], mons. [[Giovanni Vincenzo Monforte|Monforte]]. Ciò non era gradito ai [[Prima Repubblica francese|francesi]] che il 26 aprile dello stesso anno inviarono una spedizione proprio a Marzano. I marzanesi, venuti a conoscenza di tale situazione, si posizionarono dinanzi alla Torre, punto di accesso al paese, con armi di fortuna. I francesi, ben più preparati al combattimento, li misero in fuga; in particolare, il parroco della Pietra si diresse verso i paesi limitrofi in cerca di aiuto, ma venne ucciso prima di riuscire nel suo compito. Tale evento viene ricordato dalla storia come "Eccidio di Marzano di Nola".<ref>{{cita web|url=http://www.ilvallo.it/articolo.php?area=storia&articolo=02-01-18|titolo=Marzano e la Rivoluzione partenopea|accesso=11 settembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140911192700/http://www.ilvallo.it/articolo.php?area=storia&articolo=02-01-18|dataarchivio=11 settembre 2014}}</ref>
=== Lo status di Città Mariana ===
A testimonianza dell'infinita e secolare fede del popolo marzanese e di quello dei paesi limitrofi verso [[Santuario di Maria Santissima dell'Abbondanza|Maria SS. dell'Abbondanza]], il giorno 14 dicembre 2014 il vescovo di Nola, Mons. [[Beniamino Depalma]], proclamò Marzano di Nola "Città Mariana". Questa iniziativa nacque quando Don Leonardo Manuli della [[Diocesi di Oppido-Palmi]] si ritrovò in questo luogo in occasione dei festeggiamenti di luglio in onore della Madonna dell'Abbondanza e rimase profondamente colpito e commosso dalla fede immensa del popolo del piccolo paese dell'Agro Nolano.<ref name=marz.mariana>{{cita web|url=http://www.ilmediano.it/apz/vs_art.aspx?id=11362|titolo=Proclamazione Città Mariana|accesso=18 dicembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141218125522/http://www.ilmediano.it/apz/vs_art.aspx?id=11362|dataarchivio=18 dicembre 2014}}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Chiesa Madre di San Trifone Martire ===
La chiesa madre di San Trifone Martire si trova in piazza Marconi ed è ispirata allo stile [[Barocco napoletano]] che risale al [[XVIII secolo]]<ref name=san.trifone/>: ha una facciata a capanna, mentre il campanile è a pianta ottagonale, simbolo dell'infinito, ed è sormontata da una cupola che fu fatta costruire dal podestà Giacomo Simonelli e dal parroco don Gennaro Nappi. A quest'ultimo si deve la costruzione anche del cancello in ferro che divide il sagrato dal suolo della piazza. È possibile leggere il nome di don Gennaro ancora oggi sul cartiglio del cancello stesso.
La chiesa madre, dedicata a [[San Trifone|San Trifone Martire]] sin dal [[1308]]<ref name=san.trifone/>, è stata interamente rimodernata dal parroco don Ciccio Coppola. San Trifone è il patrono di Marzano di Nola, ma molti secoli fa il patrono era [[San Nicola di Bari|San Nicola]]. È possibile supporre che la chiesa dedicata a San Nicola insistesse sull'attuale chiesa madre di San Trifone, ma pare fosse invece posizionata qualche metro più a destra, di dimensioni maggiori rispetto all'attuale edificio di culto. Inizialmente, la chiesa madre di San Trifone non era grande come ora, ma costituita da una semplice cappella dedicata a [[Francesco d'Assisi|San Francesco]], poi ampliata. La statua del santo assisiate ivi conservata venne ritrovata priva di testa e braccia e venne integrata da un artista locale, Domenico Castaldo. È possibile ipotizzare come la [[navata]] centrale della chiesa fosse inizialmente divisa dal presbiterio grazie a una balaustra, cioè un piccolo cancello, probabilmente rimossa durante l'ammodernamento. Sempre nella navata centrale sono presenti due cripte dove venivano sepolti i fedeli e, dietro l'altare, i sacerdoti.
I dipinti più importanti presenti nella chiesa sono ''I quattro evangelisti'', nei pennacchi della cupola, la settecentesca grande ''Tela di San Trifone'', sul soffitto – ridipinti da Salvatore Caliendo (1877-1955) negli [[Anni 1930|anni Trenta]] –, ''Battesimo di Gesù'', ''Re Davide'', ''Gesù prega nell'orto'', ''Adorazione del SS. Sacramento'' e ''San Pietro e Paolo''; le statue più importanti sono invece l'''Immacolata'', ''San Giuseppe'' ed ''Ecce Homo'' (tutte del XVIII secolo).<ref name=san.trifone>{{cita web|url=http://www.comune.marzanodinola.av.it/index.php?action=index&p=236|titolo=Chiesa di San Trifone Martire|accesso=8 marzo 2025}}</ref>
=== Santuario di Maria SS. dell'Abbondanza (XV-XVIII secolo) ===
{{vedi anche|Santuario di Maria Santissima dell'Abbondanza}}
Il Santuario di Maria Santissima dell'Abbondanza è situato su uno sperone di roccia lungo la collina che fa da contorno al paese.
Sul portale di pietra è scolpita una data (1453), tuttavia per avere primi ritrovamenti scritti riguardanti il santuario bisogna attendere il 7 dicembre 1604, quando [[papa Clemente VIII]] affiliò la congrega di Maria SS. Dell'Abbondanza all'arciconfraternita del SS. Nome di Maria a Roma.
Si hanno successivamente conferme scritte anche da parte dei papi [[Papa Innocenzo XI|Innocenzo XI]] (1688) e [[Papa Innocenzo XIII|Innocenzo XIII]] (1721).
Nel 1773 il vescovo di Nola [[Filippo Lopez y Royo|Filippo Lopez]] definì la struttura “una chiesa grande, vetusta e magnifica” e scrisse di un'immagine “grandemente venerata dai paesani e dai forestieri” e di “un'antica congrega laicale con 280 fratelli”.
L'immagine venerata nel Santuario fu incoronata il 29 luglio 1778 nella [[diocesi di Nola]] dal capitolo Vaticano, il quale donò le corone d'oro.
Nel 1830 si hanno notizie riguardanti un terribile incendio che colpì il santuario.
La navata è ornata da stucchi e tele posti sulle pareti mentre in alto è presente
Nell'[[abside]] è presente un tempietto del 1818 con la statua della Madonna dell'Abbondanza, mentre l'antico quadro originale della Madonna è conservato nella sagrestia.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.marzanodinola.av.it/index.php?action=index&p=237|titolo=Santuario di Maria SS. dell'Abbondanza|accesso=25 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140727225318/http://www.comune.marzanodinola.av.it/index.php?action=index&p=237|dataarchivio=27 luglio 2014|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Torremarzano.jpg|thumb|upright=0.9|La torre]]
=== Torre Medievale ===
=== Antica villa romana ===
A Marzano di Nola è presente un'antica [[Villa (storia romana)|''villa'']] di origine [[Civiltà romana|romana]], datata al [[III secolo|III]]-[[III secolo|IV secolo d.C.]] e oggi adibita a ristorante. È comunque possibile vedere le varie suppellettili dell'epoca.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Marzano di Nola}}
=== Tradizioni e folclore===
==== Festa dedicata a Maria Santissima dell'Abbondanza ====
Le fonti testimoniano come la festa dedicata a Maria Santissima dell'Abbondanza si sia tenuta almeno dagli inizi del [[XVIII secolo|Settecento]].
I festeggiamenti hanno inizio col quaresimale – ossia quaranta giorni prima della festa che si tiene l'ultima domenica di luglio –, quando il quadro ritraente la Madonna viene portato in processione dal [[Santuario di Maria Santissima dell'Abbondanza|Santuario]] a piazza Guglielmo Marconi, luogo nel quale viene esposto fino alla fine dei festeggiamenti. La festa vera e propria ha inizio con il novenario, che termina l'ultimo venerdì di luglio. Nel giorno precedente vengono suonate le campane del Santuario per tutta la notte, proprio per testimoniare l'avvicinarsi della festa. Il sabato la statua della Madonna viene portata in processione e depositata su un altare all'interno della chiesa parrocchiale. Nella giornata di domenica la statua viene ricoperta di oro per poi essere portata in processione nei giorni di lunedì e di martedì attraversando l'intero paese. Mercoledì la statua viene riportata al Santuario. Durante questi giorni di festa è presente anche un programma di festa civile, con concerti di cantanti di importanza nazionale e l'esibizione di alcune bande musicali provenienti da altre zone della penisola.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.marzanodinola.av.it/index.php?action=index&p=244|titolo=Festa della Madonna|accesso=16 luglio 2014}}</ref>
==== Festa patronale ====
{{vedi anche|San Trifone martire}}
Il 10 novembre si tiene la festa in onore di San Trifone Martire, patrono del paese. In serata la statua del santo viene portata in processione per il paese. In seguito, dopo la santa messa, si tiene un concerto di un noto cantante.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.marzanodinola.av.it/index.php?action=index&p=245|titolo=Festa San Trifone|accesso=16 luglio 2014}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
* L'ex [[strada statale 403 del Vallo di Lauro]] attraversa gran parte del territorio comunale sotto la denominazione di "Via Nazionale".
==Amministrazione==
===Gemellaggi===
* {{Gemellaggio|Italia|Adelfia}}, per il culto di San Trifone Martire
* {{Gemellaggio|Italia|Bibbiano}}
* {{Gemellaggio|Italia|Cursi}}, per il culto della Madonna dell'Abbondanza
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<references/>
==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Avellino}}
{{Comuni dell'Agro Nolano (1715 - 1861)}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Provincia di Avellino}}
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