Gabriel Batistuta: differenze tra le versioni

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{{P|Toni enfatici e promozionali, probabilmente inseriti da un tifoso|calciatori|dicembre 2011}}
{{Sportivo
|Nome = Gabriel Batistuta
|Immagine = GabrielBatistuta batistutanel 1992-93.jpg|185px
|Didascalia = Batistuta alla Fiorentina nel 1992
|NomeCompleto = Gabriel Omar Batistuta
|AltezzaSesso = 185M
|Peso = 73
|Sesso=M
|CodiceNazione = {{ARG}}
|Disciplina = Calcio
|Squadra =
|TermineCarriera =2005 13 marzo 2005
|Ruolo = [[Allenatore]] <small>(ex [[Attaccante (calcio)|attaccante]])</small>
|SquadreGiovanili = {{Carriera sportivo
|GiovaniliAnni =1987-1988<br />1989
| sport = calcio
|GiovaniliSquadre = {{Calcio Newell's|G}}<br />→ {{Calcio Deportivo Italiano|G}}
|1987-1988 | Newell's |
|Squadre=
|1989 |→ Deportivo Italiano |
{{Carriera sportivo
|1988-1989|{{Calcio Newell's|G}}|16 (4)<ref>24 (7) se si comprendono le partite giocate nella Liguilla.</ref>
|1989-1990|{{Calcio River Plate|G}}|19 (3)<ref>21 (4) se si comprendono le partite giocate nella Liguilla.</ref>
|1990-1991|{{Calcio Boca Juniors|G}}|30 (13)
|1991-2000|{{Calcio Fiorentina|G}}|269 (168)
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}}
{{Carriera sportivo
|2003|→{{Calcio Inter|G}}|12 (2)
|2003-2005|{{Calcio Al Arabi|G}}|21 (25)
}}
|Squadre = {{Carriera sportivo
|AnniNazionale=1991-2002
|sport = calcio |pos = G
|Nazionale = {{Naz|CA|ARG}}
|1988-1989 |Newell's |16 (4)<ref>24 (7) se si comprendono le partite giocate nella Liguilla.</ref>
|PresenzeNazionale(goal) = 78 (56)
|1989-1990 |River Plate |19 (3)<ref>21 (4) se si comprendono le partite giocate nella Liguilla.</ref>
|Allenatore=
|1990-1991 |Boca Juniors |30 (13)<ref>34 (13) se si comprendono le partite giocate nella Liguilla.</ref>
{{Carriera sportivo
|1991-2000 |Fiorentina |269 (168)
|2010-|{{Naz|CA|ARG}}|<small>(Vice)</small>
|2000-2003 |Roma |63 (30)
|2003 |→ Inter |12 (2)
|2003-2005 |Al Arabi |21 (25)
}}
|SquadreNazionali = {{Carriera sportivo
|Vittorie=
|1991-2002 |{{Naz|CA|ARG|M}} |77 (54)
}}
|Allenatore = {{Carriera sportivo
|2010-2011 |{{Naz|CA|ARG|M}} |<small>Coll. tecnico</small>
}}
|Vittorie =
{{MedaglieCompetizione|Copa América}}
{{MedaglieOro|{{AmC|1991}}}}
{{MedaglieOro|{{AmC|1993}}}}
{{MedaglieCompetizione|Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA}}
{{MedaglieOro|[[Coppa Artemio Franchi 1993]]}}
{{MedaglieCompetizione|Confederations Cup}}
{{MedaglieOro|[[FIFA Confederations Cup 1992|Arabia Saudita 1992]]}}
{{MedaglieArgento|[[FIFA Confederations Cup 1995|Arabia Saudita 1995]]}}
|Aggiornato =
{{MedaglieCompetizione|Copa América}}
{{MedaglieOro|{{AmC|1991}}}}
{{MedaglieOro|{{AmC|1993}}}}
|Aggiornato= 8 novembre 2010
}}
{{Bio
|Nome = Gabriel Omar
|Cognome = Batistuta
|ForzaOrdinamento = Batistuta, Gabriel
|Sesso = M
|LuogoNascita = Avellaneda
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = ex calciatore
|Attività2 = allenatore di calcio
|Attività3 = dirigente sportivo
|Attività4 = commentatore televisivo
|Nazionalità = argentino
|PostNazionalità = , di ruolo [[Attaccante (calcio)|attaccante]]
|PostNazionalità = . Commentatore televisivo, dal [[2010]] fa parte dello staff tecnico della [[Nazionale di calcio dell'Argentina|Nazionale argentina]] e dal [[2012]] svolge il ruolo di ''Segretario Tecnico'' al [[Colon de Santa Fe]]
}}
 
Soprannominato ''Batigol'' o ''Re Leone'',<ref name=polo>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2009/02/sport/calcio/calciomercato/estero-varie/batistuta-polo/batistuta-polo.html|titolo=Imprevedibile Batigol, debutterà nel polo|data=27 febbraio 2009|accesso=5 settembre 2015|}}</ref><ref name="Hall-Fiorentina">{{cita web|url=http://www.lanazione.it/firenze/sport/calcio/2013/12/02/990998-batistuta-Hall-of-fame.shtml|titolo=Il Re Leone riabbraccia Firenze, Batistuta alla 'Hall of fame': "Firenze merita lo scudetto"|data=2 dicembre 2012}}</ref> è considerato come uno dei più forti attaccanti della sua generazione.<ref name="ritratti">{{Cita web|url=http://www.ilfoglio.it/ritratti/181|titolo=Gabriel Batistuta|data=6 maggio 2001|accesso=2 marzo 2011|autore=Matteo Dotto|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110908183950/http://www.ilfoglio.it/ritratti/181|dataarchivio=8 settembre 2011}}</ref><ref name="treccani614">{{Cita|Polverosi|p. 614}}.</ref><ref name="atlante">{{Cita|La Stampa|p. 230}}.</ref><ref>{{Cita|Petrucci|p. 5}}.</ref> Occupa la 23ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del [[XX secolo]] pubblicata dalla rivista ''[[World Soccer]]''<ref>{{cita web|url=http://www.englandfootballonline.com/TeamHons/HonsWldSocPlyrsCent.html|titolo=World Soccer 100 Players of the Century|editore=englandfootballonline.com|lingua=en|accesso=19 ottobre 2012}}</ref> mentre nel marzo del 2004, [[Pelé]] lo ha anche inserito nella [[FIFA 100]], la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della [[FIFA]].<ref name=":12">{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/3533833.stm|titolo=Fifa names greatest list}}</ref> È stato inserito per sei anni consecutivi tra i candidati alla vittoria del [[Pallone d'oro]] (dal [[Pallone d'oro 1995|1995]] al [[Pallone d'oro 2000|2000]]) arrivando a ricoprire nel [[Pallone d'oro 1999|1999]] la quarta posizione alle spalle di [[Andrij Ševčenko]], [[David Beckham]] e [[Rivaldo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.rsssf.org/miscellaneous/europa-poy99.html|titolo=European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 1999}}</ref> Nello stesso anno ha anche ricoperto la terza posizione nel [[FIFA World Player of the Year 1999|FIFA World Player of the Year]]<ref>{{Cita web|url=https://www.rsssf.org/miscellaneous/fifa-awards.html#player10|titolo=World Player of the Year - Winners}}</ref> mentre nel 2013 è stato inserito nella [[Hall of Fame del calcio italiano]].<ref>{{cita web|url=http://vivoazzurro.it/figcnews/la-hall-of-fame-del-calcio-italiano-si-arricchisce-di-altre-dieci-stelle/?lang=it|titolo=La 'Hall of Fame del calcio italiano' si arricchisce di altre dieci stelle|data=25 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161026175225/http://vivoazzurro.it/figcnews/la-hall-of-fame-del-calcio-italiano-si-arricchisce-di-altre-dieci-stelle/?lang=it|dataarchivio=26 ottobre 2016}}</ref>
Era soprannominato ''Batigol''<ref name=polo>[http://www.repubblica.it/2009/02/sport/calcio/calciomercato/estero-varie/batistuta-polo/batistuta-polo.html?ref=search Imprevedibile Batigol. Debutterà nel polo.] Repubblica.it</ref> e ''Re Leone''.<ref>[http://kom.it/eurocalcio/dbase/231.html Gabriel Batistuta. Il re Leone.] Kom.it</ref>
 
Cresciuto nelle giovanili del {{Calcio Newell's|N}}, ha giocato in patria anche per {{Calcio River Plate|N}} e {{Calcio Boca Juniors|N}}, ottenendo il titolo argentino nel [[Primera División 1990-1991 (Argentina)|1991]]. Giunto in [[Italia]], ha vestito per nove anni la maglia della {{Calcio Fiorentina|N}}, di cui è stato [[Capitano (calcio)|capitano]] e con cui nel 1996 ha vinto una [[Coppa Italia]] e una [[Supercoppa italiana]]. Passato alla {{Calcio Roma|N}}, nel 2001 ha conquistato uno [[scudetto (sport)|scudetto]] e una Supercoppa italiana, trasferendosi poi all'{{Calcio Inter|N}}. Nel 2005 ha terminato la sua carriera in [[Qatar]], nelle file dell'{{Calcio Al-Arabi|N}}. Dopo il ritiro, ha fatto parte dello staff tecnico della [[Nazionale di calcio dell'Argentina|nazionale argentina]], e ha svolto il ruolo di segretario tecnico al {{Calcio Colon|N}}.
Con 56 gol è il miglior realizzatore nella storia della [[Nazionale di calcio dell'Argentina|Nazionale argentina]]; con 152 gol è il miglior marcatore della [[Fiorentina]] in [[Serie A]], squadra di cui è stato anche [[capitano (calcio)|capitano]] nel corso degli [[anni 1990|anni novanta]] ed è anche il marcatore assoluto della squadra con 212 gol. Inoltre, con 184 reti, è al 10º posto nella [[classifica dei marcatori della Serie A]]. Nel [[1994]] ha stabilito il nuovo record di gol in giornate consecutive nel campionato italiano (11), in precedenza appartenente ad [[Ezio Pascutti]]<ref name=recordpascutti>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/dicembre/19/rigore_toglie_dai_guai_Fiorentina_co_0_94121915751.shtml|titolo=Un rigore toglie dai guai la Fiorentina|editore=[[Corriere dello Sport]]|giorno=19|mese=dicembre|anno=1994|autore=Raffaello Paloscia|accesso=2-3-2011}}</ref>. Infine, detiene la miglior media gol in relazione alle partite giocate tra i giocatori con almeno 300 partite in Serie A dal 1965 ad oggi (0,58).
 
Con 54 gol è il secondo miglior realizzatore nella storia della nazionale argentina; inoltre, dal 2002 al 2022 ha detenuto il record di reti segnate per l{{'}}''Albiceleste'' al mondiale (10), prima di venire superato da [[Lionel Messi]].<ref name="Oriani">{{cita web|autore=Massimo Oriani|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/13-12-2022/mondiali-messi-supera-batistuta-rossi-raggiunge-matthaus-4501527111784.shtml|titolo=Messi, una serata da favola: regala magie e batte altri quattro record |data=2022-12-13}}</ref> Per quanto riguarda le squadre di club, con 152 reti è il miglior marcatore della Fiorentina in [[Serie A]],<ref name="record-gol">{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/maggio/15/splendido_addio_Batistuta_ga_0_00051513586.shtml|titolo=Lo splendido addio di Batistuta|autore=Luca Calamai|autore2=Alessio Da Ronch|autore3=Franco Calamai|data=15 maggio 2000|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|p=17}}</ref> competizione in cui, con 184 reti totali, si trova al 13º posto nella [[classifica dei marcatori della Serie A|relativa classifica marcatori di tutti i tempi]]; sempre nella massima serie italiana, nella stagione [[Serie A 1994-1995|1994-1995]] è andato a segno per una striscia-record di 11 giornate di campionato consecutive.<ref name=record>In seguito, anche [[Fabio Quagliarella]] e [[Cristiano Ronaldo]] andranno a segno per 11 partite di fila, rispettivamente nelle stagioni [[Serie A 2018-2019|2018-2019]] e [[Serie A 2019-2020|2019-2020]], ma non in turni di campionato consecutivi, cfr. {{cita web|url=https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2020/02/22/cristiano-ronaldo-record-gol-consecutivi|titolo=Cristiano Ronaldo da record: tutti i gol nelle sue ultime 11 gare giocate in Serie A. FOTO|data=22 febbraio 2020}} Se si considerano anche le ultime due giornate della stagione [[Serie A 1992-1993|1992-1993]], la striscia di Batistuta in Serie A sale a 13 presenze consecutive con almeno un gol, cfr. {{cita web|url=https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2020/02/02/calciatori-gol-partite-consecutive-classifica#22|titolo=Cristiano Ronaldo, gol in 11 gare consecutive: eguagliati Batistuta e Quagliarella|data=22 febbraio 2020}}</ref>
Inserito nella [[FIFA 100]], la lista dei 125 migliori calciatori della storia, redatta in occasione del Centenario della [[FIFA]]<ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/3533891.stm|titolo=Pele's list of the greatest|pubblicazione=[[BBC Sport]] |data=4 marzo 2004|accesso=11 agosto 2011}}</ref>, occupa inoltre la 23ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del [[XX secolo]] pubblicata da [[World Soccer]]<ref>{{cita web |url=http://www.englandfootballonline.com/TeamHons/HonsWldSocPlyrsCent.html |titolo=World Soccer 100 Players of the Century |editore=englandfootballonline.com |lingua=en |accesso=11 agosto 2011}}</ref>.
 
== Biografia ==
=== L'infanzia e la giovinezza ===
NatoGabriel Omar Batistuta nasce il 1º febbraio 1969 ad [[Avellaneda (Santa Fe)|Avellaneda]] e non, comenella erroneamente[[provincia riportatodi daSanta varie fonti, aFe]] ([[Reconquista (Argentina)|Reconquista]]),<ref name=bati11"Eurosport">{{Cita web|Batistutalingua=en|purl=https://uk.eurosport.yahoo.com/blogs/early-doors/footballers-don-t-football-193946.html|titolo=Footballers 11who don’t like football {{!}} Early Doors|data=2014-07-15|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140715031230/https://uk.eurosport.yahoo.com/blogs/early-doors/footballers-don-t-football-193946.html}}</ref> da OsmarOmar Batistuta, macellaio, e sua moglie Gloria Zilli, segretaria scolastica,; vi dimora fino all'età di sei anni,<ref name=bati11>{{Cita|Batistuta|p. 11}}.</ref> per poi trasferirsi a [[Reconquista (municipio)|Reconquista]], in via Pueyrredón 1024.<ref name="Eurosport"/><ref name=bati17>{{Cita|Batistuta|p. 17}}.</ref> GabrielIl Omarpiccolo Batistuta cresce particolarmentelegando legatoparticolarmente alcol nonno paterno Melchior, principale artefice delle fortune della famiglia, poi svanite a causa di una crisi economica<ref name=bati12>{{Cita|Batistuta|p. 12}}</ref> e successivamente rimpinguate dal lavoro del padre di Gabriel, Osmar.<ref name=bati17 /> L'infanzia di Batistuta è piuttosto irrequieta, a causa della sua grande esuberanza, che lo porta spesso a procurarsi piccole ferite di vario genere.<ref name=bati12>{{Cita|Batistuta|p. 1312}}.</ref> Riceve la [[primaPrima comunione|Prima Comunione]] e la [[Confermazione|cresima]] nella chiesa di San Roque,<ref name=bati14>{{Cita|Batistuta|p. 14}}.</ref> e frequenta la scuola, con buoni risultati.<ref name=bati18>{{Cita|Batistuta|p. 18}}.</ref> Prende poi per la prima volta i contatti con il gioco del calcio, praticandolo saltuariamente, senza però manifestare, inizialmente, una grande passione.<ref name=bati17 />
 
{{Approfondimento
Nasce poi la prima delle sorelle minori, Elisa, cui seguono Alejandra e Gabriela, e con tutte e tre Batistuta stabilisce un forte legame.<ref name=bati19>{{Cita|Batistuta|p. 19}}</ref> Dopo i sette anni di scuola elementare, sceglie di frequentare l'Enet, istituto tecnico, non completando però gli studi (mancando di sostenere l'esame finale) anche a causa della nascente attitudine per il calcio.<ref name=bati22>{{Cita|Batistuta|p. 22}}</ref> Dai dieci ai quattordici anni pratica [[pallavolo]] e [[pallacanestro]], ma a sedici anni, avendo ricevuto in regalo dall'amico Pitti Lorenzini un [[poster]] di [[Diego Maradona]] allegato a ''[[El Gráfico]]'', Batistuta si avvicina al calcio.<ref name=bati25>{{Cita|Batistuta|p. 25}}</ref> A diciassette anni, il [[26 settembre]] [[1986]], conosce Irina Fernández durante la sua ''[[quinceañera]]''.<ref name=bati23>{{Cita|Batistuta|p. 23}}</ref> Introdottosi nella festa grazie all'invito di un'altra ragazza di Goya, si infatua di Irina, con cui si fidanzerà otto mesi dopo, a [[maggio]] [[1987]].<ref name=bati25 /> Il [[28 dicembre]] [[1990]] i due si sposano<ref>{{Cita|Calamai, 2011|p.16}}</ref>, avendo in seguito quattro figli: Thiago (nato a Firenze, un attore), Lucas, Joaquín e Shamel.<ref name=thiago>{{Cita news|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo30494.shtml|titolo=Thiago Batistuta sul piccolo schermo|editore=sportmediaset.mediaset.it|accesso=28-2-2011}}</ref>
|larghezza = 35%
|titolo = La famiglia Batistuta
|dim-testo = 80%
|contenuto = La famiglia dei Batistuta ha origini italiane: a metà degli anni 1990, Livio Tofful contattò Gabriel per cercare di ricostruirne la [[genealogia]].<ref name=bati80>{{Cita|Batistuta|p. 80}}.</ref> I risultati portarono Tofful a scoprire che Domingo Batistuta (Nato Domenico Battistutta), trisnonno di Gabriel, era di [[Borgnano]] ([[Frazione (geografia)|frazione]] di [[Cormons]]), mentre la trisnonna era Maria Zorzon di [[Brazzano]].<ref name=bati80 />
 
A metà del [[XIX secolo]] emigrarono entrambi in [[Argentina]], ma le tracce si persero in seguito allo smarrimento dei documenti riguardanti Domingo: morto durante un naufragio, non vi fu modo, per Osmar Batistuta, di scoprire ulteriori informazioni all'Ufficio immigrazione di Buenos Aires.<ref name=bati80 /> Melchior e Catalina, genitori di Osmar, vivevano originariamente a Reconquista.<ref name=bati11 /> Melchior era un proprietario terriero, e possedeva allevamenti di bestiame di vario genere:<ref name=bati11 /> la fortuna della famiglia scemò notevolmente quando Osmar tornò dal servizio militare.<ref name=bati12 /> Toccò dunque a lui ricostituire il patrimonio perduto, lavorando al mattatoio Friar,<ref name=bati15>{{Cita|Batistuta|p. 15}}.</ref> dapprima come dipendente e in seguito come dirigente.<ref name=bati16>{{Cita|Batistuta|p. 16}}.</ref>
===L'adolescenza e le prime esperienze calcistiche===
}}
{{Nota|titolo=La famiglia Batistuta|contenuto=La famiglia dei Batistuta ha origini italiane: a metà [[anni 1990|anni Novanta]] l'esperto Livio Tofful contattò Gabriel per cercare di ricostruirne la [[genealogia]].<ref name=bati80 >{{Cita|Batistuta|p. 80}}</ref> I risultati portarono Tofful a scoprire che Domingo Batistuta, trisnonno di Gabriel, era di [[Borgnano]] ([[frazione geografica|frazione]] di [[Cormons]]), mentre la trisnonna era Maria Zorzon di [[Brazzano]].<ref name=bati80 /> A metà del [[XIX secolo]] emigrarono entrambi in [[Argentina]], ma le tracce si persero in seguito allo smarrimento dei documenti riguardanti Domingo: morto durante un naufragio, non vi fu modo, per Osmar Batistuta, di scoprire ulteriori informazioni all'Ufficio immigrazione di Buenos Aires.<ref name=bati80 /> Melchior e Catalina, genitori di Osmar, vivevano originariamente a Reconquista.<ref name=bati11 /> Melchior era un proprietario terriero, e possedeva allevamenti di bestiame di vario genere:<ref name=bati11 /> la fortuna della famiglia scemò notevolmente quando Osmar tornò dal servizio militare.<ref name=bati12 /> Toccò dunque a lui ricostituire il patrimonio perduto, lavorando al mattatoio Friar,<ref name=bati15>{{Cita|Batistuta|p. 15}}</ref> dapprima come dipendente e in seguito come dirigente.<ref name=bati16>{{Cita|Batistuta|p. 16}}</ref>}} Come già detto, Batistuta conosce il calcio a sedici anni: leggermente sovrappeso, gli viene dato il soprannome di ''gordo'' (grasso),<ref name=bati26>{{Cita|Batistuta|p. 26}}</ref> mentre per i suoi capelli biondi (colore poco comune in Argentina) viene chiamato ''[[gringo]]''.<ref name=bati33>{{Cita|Batistuta|p. 33}}</ref> Alle scuole superiori ebbe le prime occasioni di giocare a calcio: chiuso da compagni più abili nelle discipline di pallavolo e pallacanestro, sport cui Batistuta si era maggiormente avvicinato, per partecipare alle Intercollegiali, una competizione che coinvolgeva le scuole della zona, dovette segnarsi nella squadra di calcio.<ref name=bati29>{{Cita|Batistuta|p. 29}}</ref> Il primo campetto si trovava nel [[barrio]] Chapero, e Batistuta vi si ritrovava con gli amici per giocare: nacque così il ''Grupo Alegria'', la prima formazione amatoriale dell'argentino.<ref name=bati32>{{Cita|Batistuta|p. 32}}</ref>
 
PassatoNasce poi nellela giovaniliprima delle delsorelle Platenseminori, partecipaElisa, concui taleseguono magliaAlejandra allae primaGabriela, partitae ufficialecon controtutte ile Racingtre diBatistuta Reconquistastabilisce all'etàun di sedici anni eforte mezzolegame.<ref name=bati35bati19>{{Cita|Batistuta|p. 3519}}.</ref> ConDopo ili Platensesette rimaneanni perdi duescuola annielementare, finosceglie alla chiamatadi delfrequentare Newelll'sEnet, cheistituto grazietecnico, alnon propriocompletando osservatoreperò [[Jorgegli Griffa]]studi aveva(mancando scopertodi ilsostenere talentol'esame difinale) anche a causa della Batistutanascente attitudine per il calcio.<ref name=bati36bati22>{{Cita|Batistuta|p. 3622}}.</ref> InsiemeDai adieci Gustavoai Masatquattordici (futuroanni partecipante al {{WCU|1989}}) si trasferisce apratica [[Rosario (Argentina)|Rosariopallavolo]], dove trovae [[Marcelo Bielsapallacanestro]], suoma primoa tecnico.<refsedici name=bati3839>{{Cita|Batistuta|pp.anni, 38-39}}</ref>avendo Durantericevuto ilin suoregalo periodo al Newelldall'samico OldPitti BoysLorenzini stringeun amicizia[[poster]] condi diversi[[Diego giocatori,Armando traMaradona|Diego cui [[Darío FrancoMaradona]] eallegato a ''[[FernandoEl GamboaGráfico]]'', alternandoBatistuta partite a carte asi visiteavvicina al [[Parque de la Independencia]]calcio.<ref name=bati4041bati25>{{Cita|Batistuta|ppp. 40-4125}}.</ref> LasciataA ladiciassette camerataanni, comuneil ove26 abitavanosettembre i giocatori delle giovanili del Newell's1986, Batistutaconosce eIrina MasatFernández trovanodurante unala sistemazionesua indipendente nelle vicinanze dello stadio.''[[quinceañera]]'',<ref name=bati43bati23>{{Cita|Batistuta|p. 4323}}.</ref> Nelcon [[febbraio]]cui delsi [[1989]]fidanzerà Batistutaotto vivemesi ladopo, suaa primamaggio esperienza1987.<ref lontanoname=bati25/> dalIl [[Sud28 America]],dicembre partecipando1990 ali [[Torneodue disi Viareggio 1989]]sposano,<ref name=bati46>{{Cita|BatistutaCalamai, 2011|p.46 16}}.</ref> mentreavendo nelin [[giugno]]seguito delloquattro stessofigli: annoThiago si(nato legaa alFirenze, [[procuratoreun sportivo|procuratore]]attore), Settimio AloisioLucas, conJoaquín cuie rimarrà per molti anni a seguireShamel.<ref name=bati47thiago>{{Cita news|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo30494.shtml|titolo=Thiago Batistuta sul piccolo schermo|p.accesso=28 febbraio 472011}}</ref>
 
=== L'adolescenza e le prime esperienze calcistiche ===
===La maturità===
Batistuta conosce il calcio a sedici anni: leggermente sovrappeso, gli viene dato il soprannome di ''gordo'' (grasso),<ref name=bati26>{{Cita|Batistuta|p. 26}}.</ref> mentre per i suoi capelli biondi (colore poco comune in Argentina) viene chiamato ''[[gringo]]''.<ref name=bati33>{{Cita|Batistuta|p. 33}}.</ref> Alle scuole superiori ebbe le prime occasioni di giocare a calcio: chiuso da compagni più abili nelle discipline di pallavolo e pallacanestro, sport cui Batistuta si era maggiormente avvicinato, per partecipare alle Intercollegiali, una competizione che coinvolgeva le scuole della zona, dovette iscriversi nella squadra di calcio.<ref name=bati29>{{Cita|Batistuta|p. 29}}.</ref> Il primo campetto si trovava nel [[barrio]] Chapero e Batistuta vi si ritrovava con gli amici per giocare: nacque così il ''Grupo Alegria'', la prima formazione amatoriale dell'argentino.<ref name=bati32>{{Cita|Batistuta|p. 32}}.</ref>
Dopo il passaggio al River, il periodo al Boca Juniors fu molto positivo per Batistuta dal punto di vista personale, come lui stesso afferma nella propria [[autobiografia]].<ref name=bati52>{{Cita|Batistuta|p. 52}}</ref> In seguito al matrimonio con Irina Fernández, celebrato nella chiesa di San Roque a [[Reconquista]], il calciatore argentino trova una casa a [[Belgrano (Buenos Aires)|Belgrano]], quartiere di [[Buenos Aires]], e vi si trasferisce.<ref name=bati52 /> A ciò si aggiungono l'acquisto della prima auto (una [[FIAT]] Turbo) e il successo professionale; inoltre, lega particolarmente, sia in campo che nella vita, con [[Diego Latorre]], suo compagno di squadra al Boca.<ref name=bati52 /> Durante la [[Coppa Libertadores 1991]] Batistuta è coinvolto, come molti altri giocatori, nella rissa scoppiata durante l'incontro tra Boca Juniors e [[Colo-Colo]], squadra [[cile]]na, a [[Santiago del Cile|Santiago]]: lui e altri tre vengono trattenuti dalle forze dell'ordine cilene, poiché denunciati dai fotografi, che accusavano i calciatori di averli aggrediti.<ref name=bati5354>{{Cita|Batistuta|pp. 53-54}}</ref> Il caso è in seguito risolto, e i tre elementi del Boca sono lasciati liberi di tornare in patria.<ref name=bati5354 />
 
Passato poi nelle giovanili del Platense, partecipa con tale maglia alla prima partita ufficiale contro il Racing di Reconquista all'età di sedici anni e mezzo.<ref name="bati35">{{Cita|Batistuta|p. 35}}.</ref> Con il Platense rimane per due anni, fino alla chiamata del Newell's Old Boys, che grazie al proprio osservatore [[Jorge Griffa]] aveva scoperto il talento di Batistuta.<ref name="bati36">{{Cita|Batistuta|p. 36}}.</ref> Insieme a Gustavo Masat si trasferisce a [[Rosario (Argentina)|Rosario]], dove trova [[Marcelo Bielsa]], suo primo tecnico.<ref name="bati3839">{{Cita|Batistuta|pp. 38-39}}.</ref> Durante il suo periodo al Newell's Old Boys stringe amicizia con diversi giocatori, tra cui [[Darío Franco]] e [[Fernando Gamboa]], alternando partite a carte a visite al [[Parque de la Independencia]].<ref name="bati4041">{{Cita|Batistuta|pp. 40-41}}.</ref> Lasciata la camerata comune ove abitavano i giocatori delle giovanili del Newell's, Batistuta e Masat trovano una sistemazione indipendente nelle vicinanze dello stadio.<ref name="bati43">{{Cita|Batistuta|p. 43}}.</ref> Nel febbraio 1989 Batistuta vive la sua prima esperienza lontano dal [[America Meridionale|Sud America]], partecipando al [[Torneo di Viareggio 1989]],<ref name="bati46">{{Cita|Batistuta|p. 46}}.</ref> mentre nel giugno dello stesso anno si lega al [[procuratore sportivo|procuratore]] Settimio Aloisio, con cui rimarrà per molti anni a seguire.<ref name="bati47">{{Cita|Batistuta|p. 47}}.</ref>
In seguito alle vittoriose edizioni del [[1991]] e del [[1993]] della [[Copa América]], Batistuta ha anche l'opportunità di assistere alla Messa celebrata dal [[Papa]] [[Giovanni Paolo II]]: il calciatore definisce questa esperienza molto importante a livello personale.<ref>{{Cita|Batistuta|p. 59}}</ref> A metà del [[1991]] Batistuta viene acquistato dalla [[Fiorentina]] e deve pertanto trasferirsi a [[Firenze]]. Giunge all'[[Hotel Savoy]] e incontra, quella stessa sera, i futuri compagni di squadra e l'allenatore [[Sebastião Lazaroni]], impegnati in una sfida amichevole con la [[Sampdoria]].<ref name=bati64>{{Cita|Batistuta|p. 64}}</ref> Il primo impatto con l'[[Italia]] è di spaesamento: al [[capoluogo]] [[Toscana|toscano]], profondamente diverso da [[Buenos Aires]], Batistuta mal si abitua, vivendo inoltre periodi di contrasto con [[Dunga]] e [[Massimo Orlando]].<ref name=bati65>{{Cita|Batistuta|p. 65}}</ref> Con il passare del tempo l'argentino prende familiarità con l'ambiente, riuscendo a superare gli iniziali stress e vivendo anche la nascita del primo figlio, Thiago.<ref name=bati68>{{Cita|Batistuta|p. 68}}</ref> Nelle stagioni successive stringe amicizie con [[Francesco Baiano]]<ref name=bati72>{{Cita|Batistuta|p. 72}}</ref> e [[Rui Costa]].<ref name=bati79>{{Cita|Batistuta|p. 79}}</ref> Nel [[gennaio]] del [[1996]] alcuni ladri gli si introducono in casa mentre Batistuta è in [[Argentina]] e, nonostante il furto non coinvolga oggetti di particolare valore, il calciatore rimane scosso dall'avvenimento.<ref name=bati80 /> Il [[22 maggio]] 1996 nasce, sempre a Firenze, il secondogenito Lucas.<ref name=bati84>{{Cita|Batistuta|p. 84}}</ref> Nel [[1996]] il [[sindaco]] di [[Firenze]] [[Mario Primicerio]] consegna a Batistuta il [[Fiorino d'oro]],<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/14/in-nome-del-pallone-batistuta-fini.html|titolo=E in nome del pallone Batistuta finì ostaggio|editore=[[La Repubblica]]|giorno=14|mese=11|anno=1996|accesso=1-3-2011|autore=[[Emanuela Audisio]]}}</ref> onorificenza storicamente conferita a chi si distingua particolarmente per i servizi resi alla città.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.fi.it/comune/regolamenti/1801-1155.htm|titolo=Determinazione2|editore=comune.fi.it|accesso=1-3-2011}}</ref> Nel [[1999]] nasce il terzo figlio, Joaquín.<ref name=espn>{{Cita web|lingua=en|url=http://soccernet.espn.go.com/world-cup/player/bio/_/id/2658/gabriel-batistuta&cc=5739?ver=global|titolo=Gabriel Batistuta|editore=soccernet.espn.go.com|accesso=3-3-2011}}</ref>
 
=== La maturità ===
Nel [[giugno]] [[2000]] si trasferisce a [[Roma]], acquistato dalla società dalla maglia giallo-rossa,<ref name=roma>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/giugno/06/arrivato_Batistuta_Roma_prepara_festa_ga_0_0006069938.shtml|titolo=E' arrivato Batistuta, Roma prepara la festa|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=6|mese=giugno|anno=2000|autore=Giorgio Lo Giudice|accesso=1-3-2011}}</ref> prendendo casa a [[Casalpalocco]],<ref name=intersogno>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/gennaio/16/Inter_vuole_regalarsi_sogno_Batistuta_co_0_0301163522.shtml|titolo=L'Inter vuole regalarsi un sogno: Batistuta|giorno=16|mese=gennaio|anno=2003|autore=Giancarla Ghisi|accesso=1-3-2011}}</ref> mentre, successivamente, nei sei mesi passati a [[Milano]] con la maglia dell'Inter Batistuta non porta con sé la famiglia.<ref name=thiago /> Nel [[2003]], dopo la stagione nel capoluogo [[Lombardia|lombardo]], Batistuta si trasferisce a [[Doha]], in [[Qatar]],<ref name=addio>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/03/15/addio-di-batistuta-al-calcio-tifosi.html|titolo=L'addio di Batistuta al calcio|editore=[[La Repubblica]]|giorno=15|mese=marzo|anno=2005|accesso=1-3-2011}}</ref> firmando un contratto molto remunerativo con l'Al-Arabi.<ref name=qatar>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/02/26/batistuta-sogna-un-gran-finale-firenze-quasi.031batistuta.html|titolo=Batistuta sogna un gran finale|autore=Benedetto Ferrara|giorno=26|mese=febbraio|anno=2004|accesso=1-3-2011|editore=[[La Repubblica]]}}</ref> Nella capitale del paese mediorientale nasce il quarto figlio, Shamel.<ref name=regalare>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/novembre/19/Voglio_regalare_ancora_gol_Firenze_co_0_031119106.shtml|titolo=Voglio regalare ancora un gol a Firenze|editore=[[Corriere della Sera]]|giorno=19|mese=novembre|anno=2003|accesso=3-3-2011|autore=Chiara Basevi}}</ref><ref name=nostalgia>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/28/Nostalgia_Batigol_volo_Firenze_pilota_co_0_0011284646.shtml|titolo=Nostalgia Batigol, in volo su Firenze da pilota|editore=[[Corriere della Sera]]|giorno=28|mese=novembre|anno=2000|accesso=1-3-2011|autore=Stefano Petrucci e Gaia Piccardi}}</ref>
Dopo il passaggio al River, il periodo al Boca Juniors fu molto positivo dal punto di vista personale, come da lui affermato nella propria autobiografia.<ref name="bati52">{{Cita|Batistuta|p. 52}}.</ref> Dopo il matrimonio con Irina Fernández, celebrato nella chiesa di San Roque a [[Reconquista]], il calciatore argentino si trasferisce a [[Belgrano (Buenos Aires)|Belgrano]], quartiere di Buenos Aires.<ref name=bati52/> A ciò si aggiungono l'acquisto della prima auto (una [[FIAT]] Turbo) e il successo professionale; inoltre, lega particolarmente, sia in campo che nella vita, con [[Diego Latorre]], suo compagno di squadra al Boca.<ref name=bati52/> Durante la [[Coppa Libertadores 1991]] Batistuta è coinvolto, come molti altri giocatori, nella rissa scoppiata durante l'incontro tra Boca Juniors e [[Colo-Colo]] a [[Santiago del Cile]]: assieme ad altri tre compagni viene trattenuto dalle forze dell'ordine dopo la denuncia dei fotografi, che li accusano di averli aggrediti;<ref name="bati5354">{{Cita|Batistuta|pp. 53-54}}.</ref> il caso poi si risolve e i tre argentini sono liberi di tornare in patria.<ref name=bati5354/>
 
Dopo le vittorie nella [[Copa América]] del 1991 e del 1993 Batistuta ha l'opportunità di assistere alla Messa celebrata dal [[Papa Giovanni Paolo II]]: il calciatore definisce questa esperienza molto importante a livello personale.<ref>{{Cita|Batistuta|p. 59}}.</ref> A metà del 1991 Batistuta viene acquistato dalla {{Calcio Fiorentina|N}} e pertanto si sposta a [[Firenze]]. Il primo impatto con l'Italia è di spaesamento: al capoluogo toscano, profondamente diverso da Buenos Aires, l'argentino mal si abitua, vivendo inoltre contrasti personali con [[Dunga]] e [[Massimo Orlando]].<ref name="bati65">{{Cita|Batistuta|p. 65}}.</ref> Con il passare del tempo prende familiarità con l'ambiente, riuscendo a superare lo stress iniziale e vivendo anche la nascita del primo figlio, Thiago.<ref name="bati68">{{Cita|Batistuta|p. 68}}.</ref> Nelle stagioni successive stringe amicizia con [[Francesco Baiano]] e [[Rui Costa]].<ref name="bati72">{{Cita|Batistuta|p. 72}}.</ref><ref name="bati79">{{Cita|Batistuta|p. 79}}.</ref> Nel gennaio 1996 alcuni ladri si introducono nella sua abitazione mentre è in Argentina e, nonostante il furto non riguardi oggetti di particolare valore, il calciatore rimane scosso dall'avvenimento.<ref name=bati80 /> Il 22 maggio 1996 nasce, sempre a Firenze, il secondogenito Lucas.<ref name="bati84">{{Cita|Batistuta|p. 84}}.</ref> Nello stesso anno il sindaco fiorentino [[Mario Primicerio]] consegna a Batistuta il [[Fiorino d'oro]],<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/14/in-nome-del-pallone-batistuta-fini.html|titolo=E in nome del pallone Batistuta finì ostaggio|pubblicazione=la Repubblica|data=14 novembre 1996|accesso=1º marzo 2011|autore=Emanuela Audisio}}</ref> onorificenza conferita a chi si distingue per i servizi resi alla città.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.fi.it/comune/regolamenti/1801-1155.htm|titolo=Determinazione2|accesso=1º marzo 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101215235810/http://www.comune.fi.it/comune/regolamenti/1801-1155.htm|dataarchivio=15 dicembre 2010}}</ref> Nel 1999 nasce il terzo figlio, Joaquín.<ref name="espn">{{Cita web|lingua=en|url=http://soccernet.espn.go.com/world-cup/player/bio/_/id/2658/gabriel-batistuta&cc=5739?ver=global|titolo=Gabriel Batistuta|accesso=3 marzo 2011|urlmorto=sì}}</ref>
===La vita dopo il ritiro dal calcio giocato===
Batistuta dà annuncio del suo definitivo ritiro dal calcio il [[13 marzo]] [[2005]], in seguito alla rescissione del contratto operata dall'Al-Arabi, squadra in cui militava.<ref>{{Cita news|url=http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a5.03.15.15.28|titolo=Batistuta annuncia l'addio al calcio|editore=nove.firenze.it|giorno=15|mese=marzo|anno=2005|accesso=1-3-2011}}</ref> Il [[12 gennaio]] [[2006]] [[Leonardo Domenici]], sindaco di Firenze, gli dona le Chiavi della città, in segno di riconoscenza per il rapporto che il calciatore ha avuto con i fiorentini.<ref>{{Cita news|url=http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a6.01.12.18.36|titolo=A Gabriel Batistuta le Chiavi della città|editore=nove.firenze.it|giorno=12|mese=gennaio|anno=2006|accesso=2-3-2011}}</ref> Inoltre, nello stesso mese Batistuta inaugura la propria linea d'abbigliamento, chiamata GB, presentandola in occasione di [[Pitti Uomo]] di quell'anno.<ref>{{Cita news|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2006/01/10/Cronaca/MODA-GABRIEL-BATISTUTA-LANCIA-LA-SUA-LINEA-DI-ABBIGLIAMENTO-MASCHILE-GB_095406.php|titolo=Moda: Gabriel Batistuta lancia la sua linea di abbigliamento maschile GB|editore=[[ADN Kronos]]|accesso=2-3-2011|giorno=10|mese=gennaio|anno=2006}}</ref>
 
Nel giugno 2000 si trasferisce a [[Roma]], acquistato dalla [[Associazione Sportiva Roma|società giallorossa]] con la quale vince il suo unico scudetto in Italia, prendendo casa a [[Casal Palocco]],<ref name="roma">{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/giugno/06/arrivato_Batistuta_Roma_prepara_festa_ga_0_0006069938.shtml|titolo=È arrivato Batistuta, Roma prepara la festa|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=6 giugno 2000|autore=Giorgio Lo Giudice|accesso=1º marzo 2011}}</ref><ref name="intersogno">{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/gennaio/16/Inter_vuole_regalarsi_sogno_Batistuta_co_0_0301163522.shtml|titolo=L'Inter vuole regalarsi un sogno: Batistuta|data=16 gennaio 2003|autore=Giancarla Ghisi|accesso=1º marzo 2011}}</ref> mentre nei sei mesi passati a [[Milano]] con la maglia dell'Inter Batistuta non porta con sé la famiglia.<ref name=thiago/> Nel 2003, dopo la stagione nel capoluogo lombardo, Batistuta si trasferisce a [[Doha]], in [[Qatar]], firmando un contratto molto remunerativo con l'Al-Arabi.<ref name="addio">{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/03/15/addio-di-batistuta-al-calcio-tifosi.html|titolo=L'addio di Batistuta al calcio|pubblicazione=la Repubblica|data=15 marzo 2005|accesso=1º marzo 2011}}</ref><ref name="qatar">{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/02/26/batistuta-sogna-un-gran-finale-firenze-quasi.031batistuta.html|titolo=Batistuta sogna un gran finale|autore=Benedetto Ferrara|data=26 febbraio 2004|accesso=1º marzo 2011|pubblicazione=la Repubblica}}</ref> Nella capitale del paese mediorientale nasce il quarto figlio, Shamel.<ref name="regalare">{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/novembre/19/Voglio_regalare_ancora_gol_Firenze_co_0_031119106.shtml|titolo=Voglio regalare ancora un gol a Firenze|pubblicazione=Corriere della Sera|data=19 novembre 2003|accesso=3 marzo 2011|autore=Chiara Basevi}}</ref><ref name="nostalgia">{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/28/Nostalgia_Batigol_volo_Firenze_pilota_co_0_0011284646.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121105050908/http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/28/Nostalgia_Batigol_volo_Firenze_pilota_co_0_0011284646.shtml|titolo=L'Inter vuole regalarsi un sogno: Batistuta|data=16 gennaio 2003|autore=Giancarla Ghisi|accesso=1º marzo 2011|urlmorto=sì|dataarchivio=5 novembre 2012}}</ref>
In seguito, ottiene l'abilitazione ad allenare dopo aver frequentato l'apposito corso in Argentina,<ref name=espn /> dove era tornato per seguire più da vicino le proprietà di Reconquista.<ref name=polo /> Nel [[2009]] ha scelto di tornare all'attività sportiva, dedicandosi al [[polo (sport)|polo]] ed entrando a far parte della squadra Loro Piana;<ref name=polo /> debutta a [[Cañuelas]] nel [[marzo]] 2009 segnando due reti.<ref name=polobis>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/fiorentina/batistuta-a-polo-faccio-schifo/batistuta-a-polo-faccio-schifo.html?ref=search|titolo=Batistuta: "Nel polo faccio proprio schifo"|editore=[[La Repubblica]]|giorno=3|mese=marzo|anno=2009|accesso=3-3-2011}}</ref> Nel [[2010]] segue il {{WC|2010}} in qualità di commentatore televisivo per una emittente [[asia]]tica; stabilitosi a [[Johannesburg]], viene derubato, come altri personaggi nel corso della manifestazione, da ladri ignoti.<ref>{{Cita news|url=http://www.corrieredellosport.it/mondiali_2010/2010/06/16-116459/Ladri+in+albergo+Batistuta%3A+derubato+l'ex+attaccante|titolo=Ladri in alberto Batistuta: derubato l'ex attaccante|giorno=16|mese=giugno|anno=2010|editore=[[Corriere dello Sport]]|accesso=6-3-2011}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-ora/Mondiale/Mondiali-Gabriel-Batistuta-derubato-Johannesburg/16-06-2010/2-A_000112612.shtml|titolo=Mondiali: Gabriel Batistuta derubato a Johannesburg|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=16|mese=giugno|anno=2010|accesso=6-3-2011}}</ref>
 
=== Dopo il ritiro ===
L'[[8 novembre]] [[2010]] entra a far parte dello staff tecnico del ct dell'Argentina [[Sergio Batista]]. <br>
[[File:Omar Batistuta (2).jpg|thumb|upright=0.8|left|Batistuta nel 2014]]
Il [[16 dicembre]] [[2011]] il presidente del [[Colon de Santa Fe]] [[German Lerche]] annuncia che Batistuta sarà "Segretario Tecnico" del club a partire dal [[2012]]. L'ex bomber viola sarà un anello di congiunzione tra la dirigenza ed i giocatori, e collaborerà con l'allenatore [[Mario Sciacqua]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://sport.repubblica.it/news/sport/calcio-argentina-batistuta-segretario-tecnico-colon-da/4085440|titolo=Calcio, Argentina: Batistuta Segretario Tecnico Colon da 2012|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=16 dicembre 2011|pagina=|accesso=16 dicembre 2011}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.sportitalia.com/?action=read&idnotizia=70760|titolo=Batistuta segretario tecnico del Colon dal 2012|pubblicazione=[[Sportitalia]] |data=16 dicembre 2011|accesso=16 dicembre 2011}}</ref>.
 
Batistuta dà annuncio del suo definitivo ritiro dal calcio il 13 marzo 2005 dopo la rescissione del contratto con l'Al-Arabi, squadra in cui militava.<ref>{{Cita news|url=http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a5.03.15.15.28|titolo=Batistuta annuncia l'addio al calcio|data=15 marzo 2005|accesso=1º marzo 2011}}</ref> Dopo l'addio al calcio attraversa un brutto periodo a livello fisico e psicologico. Con le cartilagini delle caviglie compromesse si sottopone a un intervento chirurgico molto doloroso, in seguito al quale propone addirittura al suo medico di amputargli entrambe le gambe. Batistuta era così frustrato dalle sue condizioni da non avere la forza di alzarsi dal letto.<ref>{{Cita news|titolo=Batistuta choc: "Chiesi al medico di amputarmi le gambe"|url=http://www.lanazione.it/firenze/batistuta-intervista-1.156872|pubblicazione=LaNazione.it|data=28 agosto 2014}}</ref>
=== Esultanze ===
Batistuta è rimasto celebre anche per delle esultanze particolari divenute col tempo un proprio marchio di fabbrica.
In Argentina con la maglia del Boca Juniors era solito arrampicarsi sulle retine della curva dopo ogni rete.
Nella [[Serie A 1994-1995|stagione 1994-1995]] era solito dopo i gol andare alla bandierina e mettersi in posa reggendola con una mano, esultanza suggerita al bomber viola dall'allora compagno [[Francesco Flachi]]<ref name=Mitraglia>{{Cita news|autore=Alessio Da Ronch |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/settembre/22/Batigol_brevettato_una_nuova_esultanza_ga_0_9809226583.shtml|titolo=E Batigol ha brevettato una nuova esultanza: la raffica di mitra|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]] |data=22 settembre 1998|accesso=10 agosto 2011}}</ref>.
 
Il 12 gennaio 2006 [[Leonardo Domenici]], sindaco di Firenze, gli dona le [[Chiavi della città]] in segno di riconoscenza per il rapporto che il calciatore ha avuto con i fiorentini.<ref>{{Cita web|url=http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a6.01.12.18.36|titolo=A Gabriel Batistuta le Chiavi della città|data=12 gennaio 2006|accesso=2 marzo 2011}}</ref> Nello stesso mese inaugura la propria linea d'abbigliamento, chiamata GB, presentandola in occasione di [[Pitti Uomo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2006/01/10/Cronaca/MODA-GABRIEL-BATISTUTA-LANCIA-LA-SUA-LINEA-DI-ABBIGLIAMENTO-MASCHILE-GB_095406.php|titolo=Moda: Gabriel Batistuta lancia la sua linea di abbigliamento maschile GB|accesso=2 marzo 2011|data=10 gennaio 2006}}</ref>
Celebri, anche se non premeditate, sono le esultanze con il Barcellona in Coppa delle Coppe, quando zittì l'intero Camp Nou, o in Supercoppa italiana con il Milan quando dichiarò il proprio amore alla moglie Irina in diretta televisiva da una delle telecamere<ref>[http://www.gabrielbatistuta.net/interview/article42b.html Gabriel tutto casa, famiglia e gol] Gabrielbatistuta.net</ref>.
 
Durante il {{WC|2010}} viene derubato a [[Johannesburg]] da ignoti, come altri personaggi nel corso della manifestazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-ora/Mondiale/Mondiali-Gabriel-Batistuta-derubato-Johannesburg/16-06-2010/2-A_000112612.shtml|titolo=Mondiali: Gabriel Batistuta derubato a Johannesburg|data=16 giugno 2010|accesso=6 marzo 2011|dataarchivio=19 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100619073603/http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-ora/Mondiale/Mondiali-Gabriel-Batistuta-derubato-Johannesburg/16-06-2010/2-A_000112612.shtml|urlmorto=sì}}</ref> Nel dicembre 2012 due tifosi vengono imputati con l'accusa di tentata truffa nei confronti di Batistuta per aver trasformato un suo autografo in una cambiale da {{formatnum:320000}} [[Peso argentino|pesos argentini]] (circa {{formatnum:50000}} [[euro]]) aggiungendovi nome, dati del documento d'identità e del suo domicilio.<ref>{{Cita news|autore=Andrea Lucchetta|titolo = Batistuta firma un autografo. Gli chiedono 50 mila euro|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=19 dicembre 2012|p=21}}</ref>
Dalla [[Serie A 1998-1999|stagione 1998-1999]] Batistuta ha iniziato ad esultare imitando una mitragliatrice<ref name=Mitraglia/>, gesto che ha continuato ad utilizzare anche nelle stagioni successive, sia in maglia viola che con la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]]. Particolare l'esultanza in una vittoria per 1-0 con la Juventus sempre nella stagione 1998-1999 quando, dopo aver segnato il gol decisivo con un colpo di testa, spara con la solita mitraglia ma un attimo dopo preso dalla gioia incontenibile trasforma il gesto in un "assolo di chitarra elettrica"<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Battista Olivero, Alessandra Gozzini |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/aprile/17/Gila_contro_Matri_Non_solo_ga_10_110417014.shtml|titolo=Gila contro Matri Non solo Fiorentina-Juve Che intrecci per i duellanti|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]] |data=17 aprile 2011|accesso=10 agosto 2011}}</ref>.
 
Il 3 ottobre 2016 riceve la [[cittadinanza onoraria]] di Firenze su proposta del sindaco [[Dario Nardella]] e con voto favorevole del consiglio comunale.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Fiorentina/03-10-2016/batistuta-cittadino-onorario-firenze-170296385255.shtml|titolo=Batistuta si riprende Firenze: "In lacrime quando andai a Roma"|data=3 ottobre 2016}}</ref>
==Caratteristiche tecniche==
Per le sue caratteristiche, Batistuta è considerato uno dei [[glossario calcistico#C|centravanti]] più forti della storia del calcio.<ref name=factory>{{Cita web|lingua=es|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20071020024834/futbolfactory.futbolweb.net/index.php?ff=historicos&f2=00001&idjugador=302|url=http://futbolfactory.futbolweb.net/index.php?ff=historicos&f2=00001&idjugador=302|datarchivio=20-10-2007|titolo=Batistuta|editore=Fútbol Factory|accesso=1-3-2011}}</ref><ref name=fim>{{Cita web|lingua=pt|url=http://terceirotempo.ig.com.br/quefimlevou_interna.php?id=4227&sessao=f|titolo=Que Fim Levou? - Gabriel Batistuta, o Batigol|editore=terceirotempo.ig.com.br|accesso=2-3-2011}}</ref><ref>{{Cita|Petrucci|p. 5}}</ref><ref name=worldsoccer>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.worldsoccer.com/forums/showthreaded.php/Number/15083|titolo=World Soccer: The Greates Strikers of All-Time|editore=World Soccer|accesso=2-3-2011}}</ref><ref name=ritratti>{{Cita news|url=http://www.ilfoglio.it/ritratti/181|titolo=Gabriel Batistuta|editore=[[Il Foglio]]|giorno=6|mese=maggio|anno=2001|accesso=2-3-2011|autore=Matteo Dotto}}</ref><ref name=treccani614>{{Cita|Treccani|p. 614}}</ref><ref name=atlante>{{Cita|AA. VV.|p. 230}}</ref>
 
Nel 2019 è protagonista del documentario ''[[El Número Nueve - Gabriel Omar Batistuta]]'' di [[Pablo Benedetti]].<ref>{{cita web|https://www.mymovies.it/film/2019/el-numero-nueve-gabriel-batistuta/|El Numero Nueve - Gabriel Batistuta}}</ref>
Abile di testa come di piede, nei calci da fermo come nei movimenti smarcanti,<ref>{{Cita|Petrucci|p. 39}}</ref><ref name=senzapalla>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/11/22/batistuta-piu-pericoloso-senza-palla.html|titolo='Batistuta? Più pericoloso senza palla'|autore=Alessandro Di Maria|editore=[[La Repubblica]]|giorno=22|mese=novembre|anno=2000|accesso=2-3-2011}}</ref> risaltava particolarmente per la prolificità in zona gol, capacità che gli ha permesso di battere diversi primati in tal senso.<ref name=recordpascutti /><ref name=recordaddio>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/15/batistuta-prima-il-record-poi-addio-alla.html|titolo=Batistuta, prima il record poi l'addio alla Fiorentina|editore=[[La Repubblica]]|giorno=15|mese=maggio|anno=2000|accesso=2-3-2011}}</ref><ref name=treccani614 /><ref>{{Cita|Petrucci|pp. 57-58}}</ref> Oltre alle qualità strettamente tecniche, era considerato anche un [[Capo (ruolo)|leader]] in campo per via di [[carisma (psicologia)|carisma]], tenacia, coraggio e intelligenza tattica.<ref name=ritratti /><ref name=witzig179>{{Cita|Witzig|p. 179}}</ref><ref name=dopodie>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/06/05/batistuta-il-dopo-dieguito.html|titolo=Batistuta, il dopo Dieguito|autore=[[Maurizio Crosetti]]|giorno=5|mese=giugno|anno=1998|accesso=2-3-2011|editore=[[La Repubblica]]}}</ref><ref>A tale proposito, vari avversari e opinionisti si sono espressi: [[Giorgio Chinaglia]] ne ha sottolineato l'impatto sulla tifoseria, [[Eraldo Pecci]] la sua completezza, mentre [[José Altafini]] l'attitudine alla guida della squadra. {{Cita|Batistuta|pp. 129-130}}</ref> In campo si dimostrò spesso leale e corretto, venendo raramente sanzionato per falli non necessari.<ref>{{Cita|Petrucci|pp. 49, 52}}</ref><ref name=rosetti>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2001/gennaio/23/Rosetti_cosa_hai_detto_Batistuta_ga_0_0101232060.shtml|titolo=Rosetti, cosa hai detto a Batistuta?|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=23|mese=gennaio|anno=2001|accesso=3-3-2011}}</ref>
 
== Caratteristiche tecniche ==
===Il tiro===
[[Centravanti]] dallo spiccato senso del gol, qualità che gli ha permesso di battere diversi primati in tal senso,<ref name="treccani614"/><ref name="recordpascutti">{{cita news|Raffaello Paloscia|http://archiviostorico.corriere.it/1994/dicembre/19/rigore_toglie_dai_guai_Fiorentina_co_0_94121915751.shtml|Un rigore toglie dai guai la Fiorentina|Corriere della Sera|19 dicembre 1994|5 settembre 2015}}</ref><ref name="recordaddio">{{Cita news|autore=Giuseppe Calabrese|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/15/batistuta-prima-il-record-poi-addio-alla.html|titolo=Batistuta, prima il record poi l'addio alla Fiorentina|pubblicazione=la Repubblica|data=15 maggio 2000|accesso=2 marzo 2011}}</ref><ref>{{Cita|Petrucci|pp. 57-58}}.</ref> Batistuta si è sempre distinto per l'ampiezza del suo repertorio: infatti, pur non possedendo una tecnica molto raffinata,<ref name=rondelli>{{cita news|autore=Giorgio Rondelli|titolo=Batistuta, così sarà il Nordahl del Duemila. «Peccato: mio figlio m'ha cancellato 98 gol»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=17 febbraio 1996|p=39}}</ref><ref name=boldrini>{{cita news|autore=Stefano Boldrini|titolo=Ranieri: «Batistuta come Riva»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=7 novembre 2000|p=52}}</ref> era abile di testa, di piede, nei calci da fermo e nei movimenti smarcanti.<ref>{{Cita|Petrucci|p. 39}}.</ref><ref name="senzapalla">{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/11/22/batistuta-piu-pericoloso-senza-palla.html|titolo='Batistuta? Più pericoloso senza palla'|autore=Alessandro Di Maria|pubblicazione=la Repubblica|data=22 novembre 2000|accesso=2 marzo 2011}}</ref> Si avvicinò al calcio relativamente tardi, motivo che spiega in parte la sua poca eleganza nel tocco di palla; tuttavia, le doti atletiche acquisite in gioventù praticando altri sport trovarono un naturale sbocco nel Batistuta calciatore, che le affinò ulteriormente durante la sua militanza nel {{Calcio Boca Juniors|N}} di [[Óscar Tabárez]];<ref name=rondelli/> quest'ultimo ebbe inoltre l'intuizione di modificare il ruolo del giocatore da ala a punta centrale.<ref>{{cita news|autore=Claudio Gregori|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/giugno/23/Tabarez_entusiasta_Batistuta_ga_0_9806237166.shtml|titolo=Tabarez entusiasta di Batistuta|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=23 giugno 1998}}</ref><ref name=contrasti>{{cita web|autore=Marco Metello|url=https://www.rivistacontrasti.it/batistuta-fiorentina-roma-argentina/|titolo=Batistuta giocava con il cuore e segnava come un pazzo|data=1º febbraio 2020}}</ref>
Batistuta era dotato di una notevole potenza di tiro: il record personale di velocità impressa a un pallone è di 106 [[km/h]].<ref name=calciopotenza>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/novembre/20/Quando_calcio_esalta_potenza_ga_10_0511206445.shtml|titolo=Quando il calcio esalta la potenza|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=20|mese=novembre|anno=2005|accesso=1-3-2011}}</ref> Il piede preferito era il destro, ma era in grado di tirare con simile precisione anche con il sinistro.<ref name=gemma>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/ottobre/29/Batistuta_una_gemma_tira_altra_ga_0_9910291791.shtml|titolo=Batistuta, una gemma tira l'altra|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=29|mese=ottobre|anno=1999|accesso=2-3-2011|autore=Alessio Da Ronch, Alberto Cerruti, Luca Calamai, Giancarlo Galavotti}}</ref><ref name=incantati>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/02/17/incantati-da-gabriel-non-sono-un.html|titolo=Incantati da Gabriel 'Non sono un divo'|editore=[[La Repubblica]]|giorno=17|mese=febbraio|anno=1996|accesso=2-3-2011|autore=Benedetto Ferrara}}</ref>
 
{{Approfondimento
Il tiro di Batistuta era solitamente effettuato con potenza, preferibilmente di destro, indirizzando il pallone all'angolo opposto della porta avversaria.<ref name=gemma /> Con il tempo il giocatore affinò le sue capacità, arrivando a padroneggiare anche il mancino.<ref name=comete>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/gennaio/19/Batistuta_come_non_nessuno_ga_0_9901193016.shtml|titolo=Batistuta, come te non c'è nessuno|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=19|mese=gennaio|anno=1999|accesso=1-3-2011|autore=Luca Calamai}}</ref> Il punto di forza rimase però il tiro con il piede preferito: nel suo periodo alla Fiorentina, di 168 gol ne marcò 92 con il destro, mentre 15 furono realizzati con il sinistro.<ref name=mosti350>{{Cita|Mosti|p. 350}}</ref> Anche in acrobazia Batistuta era abile: segnò spesso al volo, in [[rovesciata]] o in sforbiciata.<ref name=worldsoccer /><ref name=gemma />
|larghezza = 35%
|titolo = Le esultanze
|dim-testo = 80%
|contenuto = Batistuta è rimasto celebre anche per delle esultanze particolari divenute col tempo un proprio marchio di fabbrica. In Argentina con la maglia del Boca Juniors era solito arrampicarsi sulle retine della curva dopo ogni rete. Nella [[Serie A 1994-1995|stagione 1994-1995]] era solito dopo i gol andare alla bandierina e mettersi in posa reggendola con una mano, esultanza suggerita all'attaccante viola dall'allora compagno [[Francesco Flachi]].<ref name="Mitraglia">{{Cita news|autore=Alessio Da Ronch |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/settembre/22/Batigol_brevettato_una_nuova_esultanza_ga_0_9809226583.shtml|titolo=E Batigol ha brevettato una nuova esultanza: la raffica di mitra|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=22 settembre 1998|accesso=10 agosto 2011}}</ref>
 
Celebri, anche se non premeditate, sono le esultanze contro il Barcellona in Coppa delle Coppe (1997), quando zittì l'intero Camp Nou; o in precedenza in Supercoppa italiana contro il Milan (1996), quando dichiarò il proprio amore alla moglie Irina in diretta televisiva, davanti a una delle telecamere a bordocampo.<ref name=contrasti/>
===Il colpo di testa===
Altro cardine del bagaglio tecnico di Batistuta era il colpo di testa.<ref name=worldsoccer /><ref name=pace>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/agosto/05/Batistuta_ore_della_pace_ga_0_9708051821.shtml|titolo=Batistuta, le ore della pace|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|autore=Alessio Da Ronch, Tiziana Bottazzo, Claudio Gregori|giorno=5|mese=agosto|anno=1997|accesso=3-3-2011}}</ref><ref>{{Cita|Petrucci|p. 48}}</ref><ref name=piacerecalcio>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/settembre/21/Ronaldo_Batistuta_piacere_del_calcio_ga_0_9709216353.shtml|titolo=Ronaldo e Batistuta, il piacere del calcio|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|autore=Luca Calamai, Nicola Cecere, Alessio Da Ronch|giorno=21|mese=settembre|anno=1997|accesso=3-3-2011}}</ref> Già nei primi anni di carriera, il gioco di testa era un suo tratto distintivo.<ref>{{Cita|Batistuta|p. 132}}</ref><ref name=gemma /> Successivamente, affinando le proprie doti naturali tramite intensi allenamenti, migliorò ulteriormente.<ref name=comete /><ref>{{Cita|Sappino|p. 62}}</ref> [[Kurt Hamrin]] disse che la sua capacità di elevazione lo favoriva notevolmente.<ref>{{Cita|Batistuta|p. 134}}</ref> Il computo di reti segnate alla Fiorentina include 30 marcature su 168, corrispondenti al 17,9% del totale.<ref name=mosti350 />
 
Dalla [[Serie A 1998-1999|stagione 1998-1999]] Batistuta ha iniziato a esultare imitando una mitragliatrice,<ref name=Mitraglia/> gesto che ha continuato a utilizzare anche nelle stagioni successive, sia in maglia viola che con la Roma. Particolare fu l'esultanza in una vittoria per 1-0 con la Juventus sempre nella stagione 1998-1999, quando, dopo aver segnato il gol decisivo con un colpo di testa, si produsse inizialmente nella suddetta esultanza, ma un attimo dopo trasformò il gesto mimando un assolo di chitarra elettrica.<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Battista Olivero, Alessandra Gozzini |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/aprile/17/Gila_contro_Matri_Non_solo_ga_10_110417014.shtml|titolo=Gila contro Matri Non solo Fiorentina-Juve Che intrecci per i duellanti|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=17 aprile 2011|accesso=10 agosto 2011}}</ref>
===I calci da fermo===
Con il passare del tempo, Batistuta acquisì una crescente abilità nell'eseguire [[calcio di punizione|calci di punizione]], fino a diventarne uno specialista.<ref name=comete/><ref name=piacerecalcio /><ref name=gemma /><ref name=bati129>{{Cita|Batistuta|p. 129}}</ref> Data la considerevole potenza del suo tiro, preferiva le lunghe distanze alle brevi, poiché la maggiore distanza permetteva al tiro di abbassarsi maggiormente, inquadrando meglio lo specchio della porta.<ref name=casella>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/novembre/14/Batistuta_manca_una_casella_ga_0_9811141586.shtml|titolo=A Batistuta manca una casella|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|autore=Luca Calamai|giorno=14|mese=novembre|anno=1998}}</ref> Diverso è il discorso per i [[calcio di rigore|calci di rigore]]: Batistuta ne sbagliò svariati,<ref name=casella /><ref>{{Cita|Petrucci|p. 51}}</ref> arrivando a fallirne 4 nella [[Serie A 1996-1997|stagione 1996-1997]]: in totale, con la maglia della Fiorentina sbagliò 9 tiri dal dischetto.<ref>{{Cita|Mosti|p. 273}}</ref>
 
Nel novembre 2000, neoacquisto della Roma, in occasione della sua prima partita contro la Fiorentina siglò il gol che decise la gara: dopo la rete non esultò e scoppiò in lacrime, mentre riceveva gli abbracci dei compagni.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/online/campionato_partite/romafiorentina/romafiorentina/romafiorentina.html|titolo=Batistuta segna sempre
==Carriera==
e la Roma decolla|data=26 novembre 2000}}</ref>
===Club===
}}
Uscito dalle squadre minori del [[Newell's Old Boys]] di [[Rosario (Argentina)|Rosario]], [[Argentina]], gioca fra l'altro il noto Torneo di Viareggio - Coppa Carnevale (per formazioni Primavera) con la squadra argentina del Deportivo Italiano. Nella prima partita, giocata allo stadio "Roberto Strulli" di [[Monsummano]] contro i bulgari del Levski Sofia, mette a segno una tripletta nel 4-0 finale per la sua squadra. Ha giocato inoltre nel [[River Plate]] e nel [[Boca Juniors]] (ottenendo il titolo argentino nel [[1991]]); ed in [[Italia]] nella [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] (con cui ha vinto una [[Coppa Italia]] ed una [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppa italiana]]), nella [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] (con cui ha vinto uno [[Scudetto]] e una [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppa italiana]]) e nell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]]. Nel [[2005]] ha terminato la sua carriera, a causa di un infortunio ad un ginocchio, in una squadra del campionato del [[Qatar]], l'[[Al-Arabi Sports Club|Al-Arabi]].
 
Il suo tiro era solitamente effettuato con potenza – il record personale di velocità impressa a un pallone è di {{M|106|ul=km/h}}<ref name=calciopotenza>{{Cita news|autore=Antonino Morici|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/novembre/20/Quando_calcio_esalta_potenza_ga_10_0511206445.shtml|titolo=Quando il calcio esalta la potenza|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=20 novembre 2005|accesso=1º marzo 2011}}</ref> –, preferibilmente di destro, indirizzando il pallone all'angolo opposto della porta avversaria;<ref name=gemma>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/ottobre/29/Batistuta_una_gemma_tira_altra_ga_0_9910291791.shtml|titolo=Batistuta, una gemma tira l'altra|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=29 ottobre 1999|accesso=2 marzo 2011|autore=Alessio Da Ronch}}</ref> col tempo il giocatore perfezionò le sue capacità, arrivando a padroneggiare anche il sinistro.<ref name=comete>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/gennaio/19/Batistuta_come_non_nessuno_ga_0_9901193016.shtml|titolo=Batistuta, come te non c'è nessuno|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=19 gennaio 1999|accesso=1º marzo 2011|autore=Luca Calamai}}</ref><ref name=incantati>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/02/17/incantati-da-gabriel-non-sono-un.html|titolo=Incantati da Gabriel 'Non sono un divo'|pubblicazione=la Repubblica|data=17 febbraio 1996|accesso=2 marzo 2011|autore=Benedetto Ferrara}}</ref> Il punto di forza rimase però il tiro con il piede preferito: nel suo periodo alla Fiorentina, su un totale di 168 gol ne marcò 92 con il destro e 15 con il sinistro.<ref name=mosti350>{{Cita|Mosti|p. 350}}.</ref> Abile anche in acrobazia, Batistuta segnò spesso al volo, in [[rovesciata]] o in sforbiciata.<ref name=gemma /> Con il passare degli anni, l'argentino acquisì inoltre una crescente abilità nell'eseguire [[calcio di punizione|calci di punizione]], fino a diventarne uno specialista;<ref name=gemma /><ref name=comete/><ref name=piacerecalcio /><ref name="bati129">{{Cita|Batistuta|p. 129}}.</ref> data la considerevole potenza del suo tiro, preferiva le lunghe distanze alle brevi, poiché calciando da lontano la traiettoria del pallone poteva abbassarsi maggiormente, inquadrando meglio lo specchio della porta.<ref name="casella">{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/novembre/14/Batistuta_manca_una_casella_ga_0_9811141586.shtml|titolo=A Batistuta manca una casella|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|autore=Luca Calamai|data=14 novembre 1998}}</ref> Non era altrettanto preciso nei [[calcio di rigore|calci di rigore]]:<ref name=casella /><ref>{{Cita|Petrucci|p. 51}}.</ref> con la maglia della Fiorentina ne sbagliò 9, di cui 4 nella [[Serie A 1996-1997|stagione 1996-1997]],<ref>{{Cita|Mosti|p. 273}}.</ref> e da allora se ne incaricò con minor frequenza.<ref name=boldrini/>
====In Argentina====
Da bambino, Batistuta preferiva altri sport al calcio. Provò il [[basket]]<ref name=18miliardiRep>{{Cita news|autore=Benedetto Ferrara|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/08/10/un-colpo-da-18-miliardi.html|titolo=Un colpo da 18 miliardi|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=10 agosto 1991|pagina=|accesso=3 dicembre 2011}}</ref>, agevolato dalla sua altezza, ma l'evento che segnò la sua vita fu la vittoria della [[Nazionale di calcio dell'Argentina|Nazionale argentina]] ai [[Campionato mondiale di calcio 1978|Mondiali di calcio 1978]]: le gesta dei calciatori dell<nowiki>'</nowiki>''Albiceleste'', in particolare dell'attaccante [[Mario Kempes]], entusiasmarono il piccolo Gabriel che iniziò a dedicarsi al calcio. Dopo un po' di tempo di calci alla buona con gli amici per le strade e successivamente un'esperienza nel piccolo club Grupo Alegria, entrò nelle giovanili del [[Club Atlético Platense|Platense]]. Fu in questo periodo che vinse con una selezione di Reconquista il campionato provinciale, battendo peraltro la squadra giovanile del [[Newell's Old Boys]] di [[Rosario]]. I suoi 2 gol segnati attirarono su di sé l'attenzione della squadra rivale, che lo ingaggiò nel [[1988]].
 
Altro cardine del bagaglio tecnico di Batistuta era il colpo di testa:<ref name="piacerecalcio">{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/settembre/21/Ronaldo_Batistuta_piacere_del_calcio_ga_0_9709216353.shtml|titolo=Ronaldo e Batistuta, il piacere del calcio|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|autore=Luca Calamai, Nicola Cecere, Alessio Da Ronch|data=21 settembre 1997|accesso=3 marzo 2011}}</ref><ref name="pace">{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/agosto/05/Batistuta_ore_della_pace_ga_0_9708051821.shtml|titolo=Batistuta, le ore della pace|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|autore=Alessio Da Ronch, Tiziana Bottazzo, Claudio Gregori|data=5 agosto 1997|accesso=3 marzo 2011}}</ref><ref>{{Cita|Petrucci|p. 48}}.</ref> dotato di ottima elevazione,<ref>{{Cita|Batistuta|p. 134}}.</ref><ref name=tuono>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0821_01_1992_0046_0033_11499031/|titolo=Batistuta, il tuono sul Diavolo|autore=Roberto Beccantini|pubblicazione=La Stampa|data=16 febbraio 1992|p=33}}</ref> il giocatore migliorò le proprie doti naturali – messe in mostra fin dai primi anni di carriera<ref name=gemma /><ref>{{Cita|Batistuta|p. 132}}.</ref> – tramite intensi allenamenti, incrementando la propria efficacia nel gioco aereo.<ref name=comete /><ref>{{Cita|Sappino|p. 62}}.</ref> Il computo di reti segnate di testa con la Fiorentina è di 30 su 168, corrispondenti al 17,9% del totale.<ref name=mosti350 />
Al Newell's Old Boys il diciannovenne Batistuta incontra il tecnico [[Marcelo Bielsa]], che l'avrebbe allenato in seguito nella nazionale argentina. La prima stagione professionistica del giocatore presentò delle difficoltà: distante da casa, dalla sua famiglia, dalla sua fidanzata Irina e costretto a dormire in una stanza dello stadio locale, dovette fare i conti anche con problemi di sovrappeso che lo tennero spesso distante dal campo di gioco. A fine stagione fu ceduto in prestito ad una squadra minore, il [[Club Sportivo Italiano|Deportivo Italiano]] di [[Buenos Aires]] e partecipò al [[Torneo di Viareggio]] in [[Italia]], diventando capocannoniere della manifestazione con 3 gol e entrando nelle grazie di alcuni ''talent scout'' italiani.
Con Newell's Old Boys ha giocato l'unica finale di Copa Libertadores della sua carriera, nel 1988 contro il Nacional (Uruguay).
 
Era considerato un ''leader'' per via di carisma, tenacia e coraggio e intelligenza tattica:<ref name="ritratti"/><ref name="witzig179">{{Cita|Witzig|p. 179}}.</ref><ref name="dopodie">{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/06/05/batistuta-il-dopo-dieguito.html|titolo=Batistuta, il dopo Dieguito|autore=Maurizio Crosetti|data=5 giugno 1998|accesso=2 marzo 2011|pubblicazione=la Repubblica}}</ref><ref>A tale proposito, vari avversari e opinionisti si sono espressi: [[Giorgio Chinaglia]] ne ha sottolineato l'impatto sulla tifoseria, [[Eraldo Pecci]] la completezza, [[José Altafini]] l'attitudine alla guida della squadra, cfr. {{Cita|Batistuta|pp. 129-130}}.</ref> disputò diverse stagioni consecutive ad alto livello, senza che eventuali periodi di scarsa vena lo condizionassero psicologicamente;<ref name=boldrini/> nonostante frequenti problemi alle caviglie, saltò inoltre poche partite, scendendo in campo anche in precarie condizioni fisiche.<ref name=baldini>{{cita web|autore=Paolo Baldini|url=https://www.corriere.it/sette/incontri/19_ottobre_20/caviglie-pezzi-l-idea-amputare-gol-pagati-cari-gabriel-batistuta-57d611ac-f254-11e9-a8b5-b5f95b99eb6a.shtml|titolo=Le gambe a pezzi, l'idea di amputare: i gol pagati cari di Gabriel Batistuta|data=20 ottobre 2019}}</ref> Non era solito seguire pedissequamente le indicazioni degli allenatori, preferendo muoversi secondo il proprio istinto.<ref name=baldini/> Sul terreno di gioco si dimostrò spesso leale e corretto, venendo raramente sanzionato per falli non necessari<ref>{{Cita|Petrucci|pp. 49, 52}}.</ref><ref name="rosetti">{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2001/gennaio/23/Rosetti_cosa_hai_detto_Batistuta_ga_0_0101232060.shtml|titolo=Rosetti, cosa hai detto a Batistuta?|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=23 gennaio 2001|accesso=3 marzo 2011}}</ref> e risultando poco propenso ad accentuare le cadute dopo i contrasti subiti.<ref name=tuono/>
Le buone prestazioni offerte col modesto Deportivo portarono Batistuta in uno dei più grandi club argentini, il [[River Plate]], dove segnò 17 gol. Nonostante ciò, le cose non andarono per il verso giusto, soprattutto con l'allenatore [[Daniel Passarella]]<ref>{{cita|Calamai, 2011|p.13}}.</ref>, che a metà stagione lo mise fuori rosa. Questi fatti favorirono la cessione del giocatore, che firmò nel [[1990]] per gli arcirivali di [[Buenos Aires]], il [[Boca Juniors]]. Nella prima stagione era fuori forma, quindi nel [[1991]], con l'arrivo di [[Oscar Washington Tabárez]] come allenatore della squadra, il Boca vinse il campionato e Batistuta la classifica cannonieri con 13 reti. In Copa Libertadores segna una doppietta al River Plate il [[20 marzo]] 1991, due reti al Corinthians e altrettante al Flamengo. Il Boca Juniors venne eliminato in semifinale dal Nacional di Montevideo.
 
====In Italia==Carriera ==
=====Fiorentina== Giocatore ===
==== Club ====
Dopo il campionato col Boca Batistuta partecipò alla [[Copa América]] in [[Cile]]. I suoi 6 gol (tra cui uno di testa contro il Brasile e uno in finale contro la Colombia) lo portarono in vetta tra i cannonieri e sul tetto del [[America meridionale|Sudamerica]] con la propria Nazionale. Le gesta di Batistuta nell'estate [[1991]] in maglia bianco-celeste impressionarono il presidente della [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] [[Mario Cecchi Gori]] che decise di portarlo in [[Italia]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/07/25/batistuta-alla-fiorentina.html|titolo=Batistuta alla Fiorentina|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=25 luglio 1991|pagina=36|accesso=3 dicembre 2011}}</ref><ref name=18miliardiRep/>, pagandolo 12 miliardi di lire.<ref>{{cita libro|titolo=Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012|editore=Panini|anno=2012|mese=giugno|giorno=25|pagine=p. 10|volume=Vol. 8 (1991-1992)}}</ref>
===== Newell's Old Boys e Deportivo Italiano =====
[[File:Batistuta newells vs nacional final.jpg|thumb|left|Un giovane Batistuta (a destra) ai Newell's Old Boys nel 1988]]
 
Da bambino Batistuta preferiva altri sport al calcio. Provò il [[basket]],<ref name="18miliardiRep">{{Cita news|autore=Benedetto Ferrara|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/08/10/un-colpo-da-18-miliardi.html|titolo=Un colpo da 18 miliardi|pubblicazione=la Repubblica|data=10 agosto 1991|accesso=3 dicembre 2011}}</ref> agevolato dalla sua altezza, ma l'evento che segnò la sua vita fu la vittoria della [[Nazionale di calcio dell'Argentina|nazionale argentina]] al {{WC|1978}}: le gesta dei calciatori dell{{'}}''Albiceleste'' lo entusiasmarono e iniziò quindi a dedicarsi al calcio.<ref name=":0">{{Cita web|url = http://www.buscabiografias.com/bios/biografia/verDetalle/179/Gabriel%20Omar%20Batistuta|titolo = Biografía de Gabriel Omar Batistuta - Buscabiografías}}</ref> Dopo un po' di tempo di calci alla buona con gli amici per le strade e successivamente un'esperienza nel piccolo club Grupo Alegria, entrò nelle giovanili del {{Calcio Platense|N}}. Fu in questo periodo che vinse con una selezione di Reconquista il campionato provinciale, battendo peraltro la squadra giovanile del {{Calcio Newell's|N}} di [[Rosario (Argentina)|Rosario]]. I suoi 2 gol segnati attirarono su di sé l'attenzione della squadra rivale, che lo ingaggiò nel 1988.
[[File:Batistuta Fiorentina 1991-1992.jpg|thumb|200px|Un giovane Batistuta in maglia viola nel 1991]]
La prima presenza in [[Serie A]] avvenne contro la [[Juventus Football Club|Juventus]] al [[Stadio delle Alpi|Delle Alpi]]<ref name=dal1991Rep>{{Cita news|autore=Alessandro Di Maria|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/15/gabriel-firenze-un-legame-che-dura-dal.html|titolo=Gabriel e Firenze, un legame che dura dal 1991|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=15 maggio 2000|pagina=3 sezione:Firenze|accesso=3 dicembre 2011}}</ref>, mentre la prima rete una settimana più tardi contro il [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]]. La prima stagione in maglia viola, nel [[Serie A 1991-1992|1991-92]], si concluse con 27 presenze e 13 gol. La prima tripletta la realizzò contro il [[Unione Sportiva Foggia|Foggia]]<ref name=dal1991Rep/>, mentre la prima doppietta a Roma in un memorabile 1 - 3 per i viola. Nella sua prima stagione Batistuta apparve un giocatore giovane molto potente e prolifico ma ancora grezzo nel tocco di palla. Il centravanti argentino continuò il suo trend di realizzazioni l'anno successivo, con tre doppiette nelle prime sette partite contro [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], [[Football Club Internazionale Milano|Inter]] e [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] e segnando 16 gol in 32 partite: tuttavia la tormentata stagione viola, iniziata tra l'altro molto bene, finì con una inaspettata retrocessione in [[Serie B]]<ref name=dal1991Rep/>. Emblematiche e celebri divennero le immagini dell'ultima giornata di campionato, con Batistuta in lacrime per la retrocessione nonostante un 6 - 2 in casa contro il Foggia. Nel frattempo, in nazionale Gabriel regala un'altra Coppa America alla nazionale argentina, realizzando una doppietta in finale contro il [[Nazionale di calcio del Messico|Messico]].
 
Al Newell's Old Boys il diciannovenne Batistuta incontra il tecnico [[Marcelo Bielsa]], che l'avrebbe allenato in seguito nella ''Selección''. La prima stagione professionistica del giocatore presentò delle difficoltà: distante da casa, dalla sua famiglia, dalla sua fidanzata Irina e costretto a dormire in una stanza dello stadio locale, dovette fare i conti anche con problemi di sovrappeso che lo tennero spesso distante dal campo di gioco.<ref name=":0" /> A fine stagione fu ceduto in prestito a una squadra minore, il [[Club Sportivo Italiano|Deportivo Italiano]] di [[Buenos Aires]] e partecipò al [[Torneo di Viareggio]] in [[Italia]], diventando capocannoniere della manifestazione con 3 gol.
Nella stagione seguente Batistuta sfruttò la discesa in serie B per crescere calcisticamente: nella [[Serie B 1993-1994|stagione 1993-94]] l'argentino collezionò 26 presenze e 16 gol, segnando non solo di potenza, ma anche in acrobazia o di fino. Le sue prestazioni gli valsero la convocazione al [[Campionato mondiale di calcio 1994|campionato mondiale]]. Fu la [[Serie A 1994-1995|stagione 1994-95]] quella della definitiva consacrazione di ''Batigol''<ref name=dal1991Rep/>, come anche i tifosi della Fiorentina ormai erano abituati a chiamarlo. Nella nuova stagione in Serie A con 26 gol vinse la classifica cannonieri<ref name=dal1991Rep/> e, inoltre, batté il record di [[Ezio Pascutti]], fermo da più di trent'anni, delle partite consecutive con almeno una rete segnata, avendo impresso il proprio nome sul tabellino dei marcatori per 11 giornate di seguito dall'inizio del campionato<ref name=dal1991Rep/>.
 
Col Newell's Old Boys ha giocato l'unica finale di Copa Libertadores della sua carriera, nel 1988 contro il Nacional (Uruguay).
La stagione conclusa fece diventare Batistuta leader della squadra e soprattutto idolo della tifoseria. La stagione [[Serie A 1995-1996|1995-96]] non deluse le attese: Batistuta continuò a segnare tanto, migliorando la sua intelligenza tattica e la sua qualità tecnica. In una partita casalinga contro la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], in cui il centravanti festeggiava le 100 partite in serie A, i tifosi gli dedicarono una statua<ref name=dal1991Rep/> esposta davanti alla curva Fiesole. Il bilancio dell'anno fu positivo: 19 reti in campionato e prestazioni determinanti in [[Coppa Italia]] dove Batistuta segnò tutte le reti con le quali la Fiorentina eliminò l'Inter in semifinale (3-1 al Franchi e 1-0 a Milano) prima di aggiudicarsi il trofeo<ref name=dal1991Rep/> in finale contro l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] con gol sia nella finale d'andata a Firenze(1-0)che nel ritorno di Bergamo (0-2). Nell'estate del 1996 Batistuta guidò la Fiorentina alla vittoria nella [[Supercoppa Italiana]]<ref name=dal1991Rep/> contro il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]].
 
===== River Plate e Boca Juniors =====
La [[Serie A 1996-1997|stagione successiva]] è più altalenante: 13 gol su 32 partite in campionato, dove la Fiorentina manca la qualificazione alle coppe europee; in [[Coppa delle Coppe]]<ref name=dal1991Rep/> la Fiorentina, dopo essersi imposta in casa del [[Benfica]] grazie anche ad una rete di Batistuta che ricevette i complimenti del pluridecorato portiere [[Belgio|belga]] [[Michel Preud'homme]], fu eliminata in semifinale dal [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]], poi vincitrice del trofeo. Tuttavia fu proprio contro i blaugrana che l'argentino segnò uno dei suoi gol più belli: ricevette palla dal limite e lasciò partire un destro molto potente che si insaccò sotto la traversa; dopo questo gol Batigol zittì il [[Camp Nou]]<ref name=dal1991Rep/> colpevole di averlo fischiato tutta la partita; Batistuta non partecipa alla partita di ritorno in quanto squalificato<ref>{{Cita|Calamai, 2011|p.31}}</ref>.
[[File:Batistuta monumental.jpg|thumb|Batistuta nel 1989, durante la militanza nel River Plate, fotografato all'esterno dello [[Stadio Monumental Antonio Vespucio Liberti|stadio Monumental]]]]
 
Dopo l'esperienza al Deportivo fu ingaggiato dal {{Calcio River Plate|N}}, dove segnò 17 gol. Nonostante ciò, le cose non andarono per il verso giusto, soprattutto con l'allenatore [[Daniel Passarella]],<ref>{{cita|Calamai, 2011|p. 13}}.</ref> che a metà stagione lo mise fuori rosa. Questi fatti favorirono la cessione del giocatore, che firmò nel 1990 per il {{Calcio Boca Juniors|N}}.
Nella stagione [[Serie A 1997-1998|1997-98]] Batistuta segnò 21 gol in 32 partite di cui alcuni di pregevole fattura come quelli con l'[[Udinese Calcio|Udinese]] (tripletta) realizzati alla prima giornata. Nel finale di stagione si vociferava che il [[gol]] realizzato contro la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] alla penultima giornata fosse l'ultimo in maglia viola: Batistuta aveva infatti offerte importanti provenienti soprattutto dall'estero; alla fine comunque il bomber decise di rimanere convinto da una telefonata del nuovo allenatore [[Giovanni Trapattoni|Trapattoni]], il quale gli assicurò che la Fiorentina avrebbe lottato l'anno successivo per lo [[Scudetto]]<ref name=dal1991Rep/>.
 
Nella prima stagione era fuori forma, quindi nel 1991, con l'arrivo di [[Óscar Tabárez]] come allenatore della squadra, il Boca Juniors vinse il [[Campionato di Apertura e Clausura|campionato di Clausura]] (perdendo però lo spareggio per il titolo, allora unificato, contro i campioni di Apertura del Newell's) e Batistuta la classifica cannonieri con 13 reti. In Copa Libertadores segna una doppietta al River Plate il 20 marzo 1991, due reti al Corinthians e altrettante al Flamengo; la squadra venne eliminata in semifinale dal Nacional di Montevideo.
La stagione [[Serie A 1998-1999|1998-99]] si rivelò amara per la Fiorentina e per Batistuta. I Viola infatti conclusero al primo posto il girone d'andata dopo una cavalcata impressionante: Batistuta trascinò con 17 gol in 17 giornate i suoi compagni che vinsero tutte le partite in casa e travolsero il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] 3-1 con una celebre tripletta proprio del Re Leone. Nel girone di ritorno la Fiorentina crollò, complice anche l'infortunio dello stesso Batistuta contro il Milan, e si piazzò terza in campionato. Batistuta conluse la stagione con 21 gol in sole 28 presenze piazzandosi secondo in classifica marcatori dietro al brasiliano [[Márcio Amoroso|Amoroso]].
 
===== Fiorentina =====
L'estate del [[1999]] fu tranquilla per Batigol che avrebbe partecipato a una competizione prestigiosa quale la [[UEFA Champions League|Champions League]]. La stagione [[Serie A 1999-2000|1999-2000]] fu l'ultima alla Fiorentina per Batistuta: a fine stagione, dopo 23 gol in 30 partite di campionato, con i viola settimi e qualificati in [[Coppa UEFA 2000-2001|Coppa UEFA]] e diverse importanti segnature in [[Champions League]], decise di lasciare Firenze tra le lacrime, mentre il pubblico fiorentino si spaccò: chi lo accusò di tradimento, chi comprese i motivi della sua scelta.
====== I primi anni, la retrocessione e il ritorno in Serie A ======
In questa stagione Batistuta e la Fiorentina scriveranno pagine di storia in [[UEFA Champions League|Champions League]]. Inseriti nel girone con [[Arsenal Football Club|Arsenal]], [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]], e gli svedesi dell'[[Allmänna Idrottsklubben Fotboll|AIK Solna]], la Fiorentina, dopo aver incontrato delle difficoltà nel girone, arriva a giocarsi una partita fondamentale per il passaggio del turno contro l'[[Arsenal Football Club|Arsenal]], a pari punti nel girone.
A seguito della vittoriosa [[Copa América 1991]], fu acquistato dalla {{Calcio Fiorentina|N}} del presidente [[Mario Cecchi Gori]], che lo portò così in Italia<ref name=18miliardiRep/><ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/07/25/batistuta-alla-fiorentina.html|titolo=Batistuta alla Fiorentina|pubblicazione=la Repubblica|data=25 luglio 1991|p=36|accesso=3 dicembre 2011}}</ref> pagandolo 12 miliardi di lire.<ref>{{cita|Panini|p. 10}}.</ref>
 
La prima presenza in [[Serie A]] avvenne contro la {{Calcio Juventus|N}} al [[Stadio delle Alpi|Delle Alpi]],<ref name="dal1991Rep">{{Cita news|autore=Alessandro Di Maria|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/15/gabriel-firenze-un-legame-che-dura-dal.html|titolo=Gabriel e Firenze, un legame che dura dal 1991|pubblicazione=la Repubblica|data=15 maggio 2000|p=3 sezione:Firenze|accesso=3 dicembre 2011}}</ref> mentre la prima rete arrivò una settimana più tardi contro il {{Calcio Genoa|N}}.
Nello storico stadio di [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]], stracolmo di tifosi inglesi, Batistuta realizza una prodezza entrata nella storia: riceve palla dal tedesco [[Jörg Heinrich|Heinrich]], dribbla il diretto avversario allungandosi la palla e da posizione angolatissima segna il gol della vittoria. Quel gol ha una portata storica di spessore, in quanto, oltre a regalare la qualificazione alla squadra al girone successivo, renderà la Fiorentina l'unica squadra italiana ad aver vinto contro l'[[Arsenal Football Club|Arsenal]] nel vecchio stadio di [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]]. Nel secondo girone Batistuta realizza altri gol importanti come quelli contro il [[Manchester United Football Club|Manchester United]], uno in casa e uno spettacolare all'[[Old Trafford]] (destro da 30 metri). Tuttavia la Fiorentina non riesce a passare il suo girone, e si piazza terza alle spalle dei Red Devils e del [[Valencia Club de Fútbol|Valencia]]; Batistuta, rivelatosi un 'autentico trascinatore per i Viola, termina la sua Champions con 11 presenze e 6 gol all'attivo. Chiude il 1999 piazzandosi terzo nella classifica del Fifa World Player.
[[File:Gabriel Batistuta - 1995 - AC Fiorentina.jpg|thumb|left|Batistuta con la fascia di capitano dei gigliati nel 1995]]
 
Nonostante un inizio di stagione non esaltante,<ref name=baldini/> la sua prima annata in maglia viola, nel [[Serie A 1991-1992|1991-1992]], si concluse con 27 presenze e 13 gol. Realizzò la prima tripletta contro il {{Calcio Foggia|N}}.<ref name=dal1991Rep/> L'anno successivo segnò tre doppiette nelle prime sette partite contro {{Calcio Lazio|N}}, {{Calcio Inter|N}} e {{Calcio Sampdoria|N}}, raggiungendo i 16 gol in 32 partite; la stagione viola finì con la retrocessione in [[Serie B]],<ref name=dal1991Rep/> e a seguito dell'ultima giornata di campionato contro il Foggia (vittoria per 6-2) Batistuta scoppiò in lacrime per la retrocessione.
Con una tripletta all'ultima giornata di campionato, Batistuta diventò, con 152 gol, il maggior marcatore della Fiorentina in Serie A, superando lo svedese [[Kurt Hamrin]] che si era fermato a quota 151; questa prestazione, che coincise altresì con la sua ultima presenza con la squadra, gli valse un voto pari a 9 da parte de ''[[la Gazzetta dello Sport]]''<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/maggio/15/splendido_addio_Batistuta_ga_0_00051513586.shtml|titolo=Lo splendido addio di Batistuta|autore=Calamai Luca, Da Ronch Alessio, Calamai Franco|giorno=15|mese=maggio|anno=2000|pubblicazione=la Gazzetta dello Sport|pagina=17}}</ref>. Con la Fiorentina ha disputato un totale di 332 partite tra campionati e coppe segnando complessivamente 207 gol<ref name=SmetteRep>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/sport/calcio/batilascia/batilascia/batilascia.html|titolo=Batistuta smette di giocare "Vorrei fare l'allenatore"|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=14 marzo 2005|accesso=3 dicembre 2011}}</ref>.
 
Nella stagione [[Serie B 1993-1994|1993-1994]] collezionò 26 presenze e 16 gol in Serie B, che contribuirono al ritorno della Fiorentina nella massima serie. Le sue prestazioni gli valsero la convocazione al {{WC|1994}}.
=====Roma=====
 
====== Il titolo di capocannoniere, la Coppa Italia e la Supercoppa ======
Nell'estate del [[2000]], a 31 anni, Batistuta passò alla [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] (per l'acquisto del giocatore il presidente giallorosso [[Franco Sensi]] sborsò 70 miliardi di lire<ref>{{Cita news|autore=Massimo Barchiesi|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/11/27/sensi-70-miliardi-ben-spesi-capello-gran.html|titolo=Sensi: 70 miliardi ben spesi. Capello: gran rete|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=27 novembre 2000 |pagina=4 sezione:Roma|accesso=29 settembre 2011}}</ref>). Al suo passaggio alla Roma, la sua maglia storica, la numero 9, era già di [[Vincenzo Montella]]. Dopo una lunga polemica durata tutta l'estate del [[2000]], alla fine Batistuta decise di prendere il numero 18<ref>{{Cita news|autore=Mattia Chiusano|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/08/23/rabbia-batistuta-tenetevi-la-maglia.html|titolo=Rabbia Batistuta Tenetevi la maglia|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=23 agosto 2000|pagina=49|accesso=29 settembre 2011}}</ref>. I due anni successivi invece utilizzò il 20 (come i gol da lui segnati nella sua prima stagione capitolina)<ref>{{Cita news|autore=Francesca Ferrazza|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/08/07/maglie-nuovi-numeri-batistuta-riparte-da-20.html|titolo=Maglie, i nuovi numeri Batistuta riparte da 20|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=7 agosto 2001 |pagina=10 sezione:Roma|accesso=29 settembre 2011}}</ref> e il 33 (i suoi anni nel [[2002]])<ref>{{Cita news|autore=Francesca Ferrazza|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/07/31/tutto-il-veleno-di-batistuta-vedrete-non.html|titolo=Tutto il veleno di Batistuta Vedrete, non sono finito|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=31 luglio 2002 |pagina=44|accesso=29 settembre 2011}}</ref>.
Fu la stagione [[Serie A 1994-1995|1994-1995]] quella della definitiva consacrazione di Batistuta,<ref name=dal1991Rep/> poiché nella nuova stagione in Serie A vinse la classifica cannonieri con 26 gol;<ref name=dal1991Rep/> inoltre, batté il record di [[Ezio Pascutti]], fermo da [[Serie A 1962-1963|trentadue anni]], delle partite consecutive con almeno una rete segnata, avendo impresso il proprio nome sul tabellino dei marcatori per undici giornate di seguito dall'inizio del campionato.<ref name="recordpascutti"/><ref name=dal1991Rep/>
 
Nella stagione [[Serie A 1995-1996|1995-1996]], nella partita casalinga contro la {{Calcio Lazio|N}} in cui Batistuta festeggiava le 100 partite in Serie A, i tifosi gli dedicarono una statua<ref name=dal1991Rep/> esposta davanti alla curva Fiesole. Il bilancio dell'anno fu di 19 reti in campionato e prestazioni determinanti in [[Coppa Italia 1995-1996|Coppa Italia]] dove Batistuta segnò tutte le reti con le quali la Fiorentina eliminò l'Inter in semifinale (3-1 al Franchi e 1-0 a Milano) prima di aggiudicarsi il trofeo<ref name=dal1991Rep/> in finale contro l'{{Calcio Atalanta|N}} con gol sia nella finale d'andata a Firenze (1-0) sia nel ritorno di Bergamo (0-2). Nell'estate 1996 Batistuta guidò la Fiorentina alla vittoria nella [[Supercoppa italiana 1996|Supercoppa italiana]] contro il {{Calcio Milan|N}} a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]].<ref name=dal1991Rep/>
Alla Roma Batistuta disputò una stagione in cui segnò 20 gol, contribuendo alla vittoria del terzo scudetto della storia della squadra capitolina, il primo della carriera per l'argentino. Durante Roma-Fiorentina del [[26 novembre]] del [[2000]] Batistuta segnò negli ultimi minuti il gol della vittoria per i giallorossi; nell'occasione non esultò, e anzi scoppiò in lacrime, consolato poi dai compagni di squadra<ref>{{Cita news|autore=Benedetto Ferrara|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/11/27/le-lacrime-di-batigol-felice-ma-mi.html|titolo=Le lacrime di Batigol Felice, ma mi spiace|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=27 novembre 2000|pagina=40|accesso=29 settembre 2011}}</ref>. Il [[19 agosto]] [[2001]] inoltre l'argentino vinse la sua seconda [[Supercoppa Italiana]]<ref>{{Cita news|autore=Mattia Chiusano|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/08/20/per-la-roma-sempre-un-giro-onore.html|titolo=Per la Roma è sempre un giro d'onore|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=20 agosto 2001|pagina=37|accesso=29 settembre 2011}}</ref>.
[[File:Gabriel Batistuta - AC Fiorentina 1996-97.jpg|thumb|Batistuta in azione alla Fiorentina nella stagione 1996-1997]]
I ben noti problemi alla caviglia cominciarono però a farsi sentire e infatti la stagione successiva non si rivelò brillante come la precedente, Batistuta segnò 6 gol.
 
Nella [[Serie A 1996-1997|stagione successiva]] segna 13 gol in 32 partite in campionato, dove la Fiorentina manca la qualificazione alle coppe europee; in [[Coppa delle Coppe 1996-1997|Coppa delle Coppe]]<ref name=dal1991Rep/> la Fiorentina, dopo essersi imposta in casa del {{Calcio Benfica|N}} grazie anche a una rete di Batistuta, fu eliminata in semifinale dal {{Calcio Barcellona|N}}, poi vincitrice del trofeo. Proprio contro i blaugrana l'argentino segnò un gol dopo aver ricevuto palla dal limite dall'area e aver lasciato partire un tiro di piede destro molto potente che si insaccò sotto la traversa; dopo questo gol Batigol zittì il [[Camp Nou]]<ref name=dal1991Rep/> colpevole di averlo fischiato tutta la partita; Batistuta non partecipa alla partita di ritorno in quanto squalificato.<ref>{{Cita|Calamai, 2011|p. 31}}.</ref>
===== Inter =====
Nel gennaio [[2003]], dopo aver segnato nel girone d'andata 4 gol, Batistuta venne ceduto in prestito dalla Roma all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]]<ref>{{Cita news|autore=Gianni Piva, Andrea Sorrentino|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/01/18/mercato.html|titolo=Mercato|pubblicazione=[[la Repubblica]] |data=18 gennaio 2003 |pagina=53|accesso=11 agosto 2011}}</ref>, dove rimase fino alla fine della stagione, collezionando 12 presenze e segnando 2 gol in Serie A<ref name=SmetteRep/> contro [[Piacenza Football Club|Piacenza]] e [[Calcio Como|Como]].
 
====== Lo scudetto sfiorato, il record di gol e l'addio ======
====In Qatar====
Nella stagione [[Serie A 1997-1998|1997-1998]] segnò 21 gol in 32 partite, fra cui una tripletta contro l'[[Udinese Calcio|Udinese]] alla prima giornata di campionato. Rimasto a Firenze sotto la guida del nuovo allenatore [[Giovanni Trapattoni|Trapattoni]], il quale gli assicurò che la Fiorentina avrebbe lottato l'anno successivo per lo [[Scudetto (sport)|scudetto]],<ref name=dal1991Rep/> nella stagione [[Serie A 1998-1999|1998-1999]] i viola conclusero al primo posto il girone d'andata: Batistuta realizzò 17 gol in 17 giornate e con i suoi compagni vinse tutte le partite in casa e sconfisse il {{Calcio Milan|N}} a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] per 3-1 con una sua tripletta. Nel girone di ritorno la Fiorentina, complice anche l'infortunio dello stesso Batistuta contro il Milan,<ref name=contrasti/> perse posizioni e si piazzò terza in campionato qualificandosi per la [[UEFA Champions League]]; lui concluse la stagione con 21 gol in 28 presenze piazzandosi secondo in classifica marcatori dietro [[Márcio Amoroso|Amoroso]].
A 34 anni, dopo 12 anni di permanenza in Italia, Batistuta decise di concludere la sua carriera in [[Qatar]], firmando un contratto biennale per un totale di 8 milioni di [[dollaro|dollari]] con l'[[Al-Arabi Sports Club|Al-Arabi]], squadra di [[Doha]]<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/giugno/08/Batistuta_firma_due_anni_Qatar_co_0_030608132.shtml|titolo=Batistuta firma: due anni in Qatar|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=8 giugno 2003|pagina=41|accesso=11 agosto 2011}}</ref>. In 18 partite di campionato realizzò 25 gol. Nella stessa stagione vinse la scarpa d'oro come miglior calciatore dei campionati asiatici oltre a realizzare quattro reti in una sola partita. In quella formazione militavano anche [[Taribo West]] e [[Stefan Effenberg]].
[[File:Gabriel Batistuta - AC Fiorentina 1998-99.jpg|thumb|left|Batistuta festeggia la tripletta al Milan del 26 settembre 1998 mimando una mitragliatrice, esultanza da lui inventata in quelle settimane,<ref name=Mitraglia/> e destinata a divenire tra le più iconiche della sua carriera.]]
La stagione successiva iniziò nel peggiore dei modi: infatti, dopo appena tre partite, Batistuta si infortunò alla caviglia e anticipò il suo ritiro dai campi.
 
La stagione [[Serie A 1999-2000|1999-2000]] fu l'ultima alla Fiorentina per Batistuta. Nella partita contro l'{{Calcio Arsenal|N}} del 27 ottobre 1999 a [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]], Batistuta va a segno ricevendo palla dal tedesco [[Jörg Heinrich]], dribblando il diretto avversario e segnando da posizione angolata il gol della vittoria: questa rete si rivelerà uno delle più celebri della sua carriera.<ref name=baldini/> Nel secondo girone realizza altri gol, tuttavia la Fiorentina si piazza terza e non riesce a passare il turno; Batistuta termina la competizione con 11 presenze e 6 gol all'attivo. Chiude il 1999 piazzandosi terzo nella classifica del FIFA World Player.
===Nazionale===
Con la "Albiceleste" vinse la [[Coppa America di calcio|Copa América]] del 1991 e del [[1993]] e la [[FIFA Confederations Cup|Confederations Cup]] del [[1992]] e disputò i [[campionati del mondo di calcio]] del [[1994]], [[1998]] e [[2002]].
 
Con una tripletta all'ultima giornata di campionato, Batistuta diventò, con 152 gol, il maggior marcatore della Fiorentina in Serie A, superando lo svedese [[Kurt Hamrin]] che si era fermato a quota 151; questa prestazione coincise altresì con la sua ultima presenza nelle file del club toscano.<ref name="record-gol"/> A fine stagione, dopo 23 gol in 30 partite di campionato, con i viola settimi e qualificati in [[Coppa UEFA 2000-2001|Coppa UEFA]] e diverse segnature in [[UEFA Champions League 1999-2000|Champions League]], il giocatore decise di lasciare Firenze.
La prima Copa América da lui disputata in [[Cile]] nel '91 lo consacrò capocannoniere con sei gol e lo portò all'attenzione dei club Europei, tra cui la Fiorentina che lo ingaggiò. Batistuta vinse la competizione con la propria squadra.
Nel [[1993]], Batistuta giocò la sua seconda Copa América, questa volta in [[Ecuador]], che la squadra argentina vinse di nuovo grazie anche ad una sua doppietta in finale contro il Messico.
Nelle qualificazioni ai mondiali del 1994 Batistuta si rivela autentico trascinatore della nazionale ma il gol più importante lo realizza a Buenos Aires nello spareggio decisivo contro l'Australia.
 
Con la Fiorentina ha disputato un totale di 332 partite tra campionati e coppe segnando complessivamente 207 gol.<ref name="SmetteRep">{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/sport/calcio/batilascia/batilascia/batilascia.html|titolo=Batistuta smette di giocare "Vorrei fare l'allenatore"|data=14 marzo 2005|accesso=3 dicembre 2011}}</ref>
Finalmente l'anno dopo giunse la rassegna iridata, i [[Campionato mondiale di calcio 1994|Mondiali di calcio 1994]] disputatisi negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]: Batistuta, nonostante giocasse in Serie B, fu convocato e considerato titolare in attacco. I mondiali però si rivelarono una delusione: dopo un avvio roboante, l'Argentina fu eliminata dalla {{NazNB|CA|ROU}} agli ottavi di finale. Il morale della squadra era stato pesantemente compromesso dalla sospensione di [[Diego Armando Maradona]] per [[doping]]<ref>{{Cita|Calamai, 2011|p.23}}</ref>. Nonostante la deludente prestazione della propria nazionale, Batistuta segnò 4 reti, tre delle quali all'esordio contro la {{NazNB|CA|GRE}}.
 
===== Roma e Inter =====
Nella Copa Amèrica del 1995 in Uruguay, Batistuta è nuovamente capocannoniere ma L'Argentina viene eliminata nei quarti dal Brasile.
====== L'approdo nella capitale e lo scudetto ======
Nelle qualificazioni ai [[mondiali di calcio 1998]] Batistuta ebbe notevoli problemi con una sua vecchia conoscenza, [[Daniel Passarella]], divenuto CT dell<nowiki>'</nowiki>''Albiceleste'', che per contrasti col bomber lo lasciò a volte fuori squadra o lo rese vittima di alcune particolari ripicche, come quella di voler per forza i giocatori in campo coi capelli corti e curati e non lunghi e folti (l'imposizione arrivò anche a [[Claudio Paul Caniggia]]). Batistuta starà per circa 300 giorni senza indossare la maglia della nazionale, a volte reagendo con notevole disappunto alle mancate convocazioni: emblematico un episodio dove per la rabbia cadde a [[Firenze]] per le scale di casa rompendosi una mano e dovendo giocare la successiva partita con la Roma con una fasciatura rigida. I risultati abbastanza deludenti dell'Argentina, già eliminata nel [[1995]] dalla Copa América, portano però Passarella a richiamare Batistuta, che torna a segnare copiosamente. Memorabile la rete su punizione al Paraguay di Chilavert grazie al quale supera Maradona e a quota 36 reti diventa primatista di reti con la maglia albiceleste. A questo punto il CT arriverà ad affermare che l'unico posto certo per i 22 in Francia è proprio quello di Batistuta.<ref>[http://www.indianexpress.com/res/web/pIe/ie/daily/19980508/12850484.html Batistuta set to threaten Ronaldo's superstardom<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nell'estate 2000, a 31 anni, Batistuta passò alla {{Calcio Roma|N}} del presidente [[Franco Sensi]] per 70 miliardi di lire,<ref>{{Cita news|autore=Massimo Barchiesi|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/11/27/sensi-70-miliardi-ben-spesi-capello-gran.html|titolo=Sensi: 70 miliardi ben spesi. Capello: gran rete|pubblicazione=la Repubblica|data=27 novembre 2000 |p=4 sezione:Roma|accesso=29 settembre 2011}}</ref> all'epoca la cifra più alta mai spesa al mondo per un ultratrentenne.<ref>{{Cita web|url=http://sport.sky.it/sport/calciomercato/photogallery/2014/07/24/giocatori_over_30_piu_costosi_calciomercato.html#1|titolo=Cari, vecchi, over 30: da Mathieu a Batigol, che spese folli|accesso=11 febbraio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150211214428/http://sport.sky.it/sport/calciomercato/photogallery/2014/07/24/giocatori_over_30_piu_costosi_calciomercato.html#1|dataarchivio=11 febbraio 2015|urlmorto=sì}}</ref> Al suo passaggio alla Roma, la "sua" maglia numero 9 era già di [[Vincenzo Montella]], e dopo una lunga ''querelle'' durata l'intero precampionato, alla fine Batistuta decise di prendere il numero 18;<ref>{{Cita news|autore=Mattia Chiusano|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/08/23/rabbia-batistuta-tenetevi-la-maglia.html|titolo=Rabbia Batistuta Tenetevi la maglia|pubblicazione=la Repubblica |data=23 agosto 2000|p=49|accesso=29 settembre 2011}}</ref> nei due anni successivi invece utilizzerà dapprima il 20 (ovvero il numero di gol segnati nella stagione precedente)<ref>{{Cita news|autore=Francesca Ferrazza|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/08/07/maglie-nuovi-numeri-batistuta-riparte-da-20.html|titolo=Maglie, i nuovi numeri Batistuta riparte da 20|pubblicazione=la Repubblica |data=7 agosto 2001 |p=10 sezione:Roma|accesso=29 settembre 2011}}</ref> e poi il 33 (la sua età all'epoca).<ref>{{Cita news|autore=Francesca Ferrazza|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/07/31/tutto-il-veleno-di-batistuta-vedrete-non.html|titolo=Tutto il veleno di Batistuta Vedrete, non sono finito|pubblicazione=la Repubblica |data=31 luglio 2002 |p=44|accesso=29 settembre 2011}}</ref>
[[File:Serie A 2000-01 - Roma vs Parma - Gol di Batistuta.jpg|thumb|Batistuta esulta con la maglia della Roma, sullo sfondo di uno [[Stadio Olimpico (Roma)|stadio Olimpico]] gremito, dopo il suo gol al Parma nella gara-scudetto del 17 giugno 2001.]]
 
Nella sua prima stagione alla Roma, quella [[Associazione Sportiva Roma 2000-2001|2000-2001]], realizzò 20 gol in campionato, contribuendo alla vittoria del terzo scudetto della storia della squadra capitolina, il primo della carriera per l'argentino: il suo apporto fu notevole soprattutto nel girone d'andata, in cui l'attaccante segnò 14 delle sue 20 reti; nel girone di ritorno venne invece frenato da problemi a un ginocchio.<ref>{{cita web|url=https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/ilcuoio/2019/01/17-52175558/gabriel_batistuta_l_eroe_di_due_citta_/|titolo=Gabriel Batistuta: l'eroe di due città|data=17 gennaio 2019}}</ref> Durante Roma-Fiorentina del 26 novembre 2000 Batistuta segnò negli ultimi minuti il gol della vittoria per i giallorossi; nell'occasione non esultò e non trattenne le lacrime, dispiaciuto per i vecchi tifosi.<ref>{{Cita news|autore=Benedetto Ferrara|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/11/27/le-lacrime-di-batigol-felice-ma-mi.html|titolo=Le lacrime di Batigol. Felice, ma mi spiace|pubblicazione=la Repubblica |data=27 novembre 2000|p=40|accesso=29 settembre 2011}}</ref> Il 17 giugno 2001 conquistò l'ambìto scudetto, nell'ultima giornata di campionato disputata contro il Parma all'Olimpico: nell'occasione segnerà il terzo gol della partita, finita 3-1, arrivato dopo quelli di Totti e Montella.
Ma il mondiale transalpino si rivela un'altra delusione per l'Argentina: Batistuta non delude le attese, segnando cinque gol durante la manifestazione contro Giappone, Inghilterra e tre nella gara contro la {{NazNB|CA|JAM}}, entrando nella storia come primo calciatore a realizzare una tripletta in due mondiali diversi e raggiungendo [[Sándor Kocsis]], [[Just Fontaine]] e [[Gerd Müller]] nell'impresa di aver fatto due triplette ad un mondiale. L'Argentina cede il passo all'{{NazNB|CA|NED}} ai quarti di finale, perdendo 2-1: in quel match Batistuta viene sostituito da un deludente [[Hernán Crespo]] e la sostituzione viene aspramente criticata al CT Passarella, che viene esonerato anche per l'esclusione dell'Argentina.
 
====== La Supercoppa, i problemi fisici e la breve esperienza a Milano ======
Da un vecchio rivale, la nazionale passa ad un vecchio estimatore, [[Marcelo Bielsa]], che l'aveva lanciato da giovane: l'Argentina si qualifica ai [[Campionato mondiale di calcio 2002|Mondiali di calcio 2002]] senza troppi problemi, con Batistuta alternato in attacco ad altri compagni di calibro elevatissimo come Crespo. Alla vigilia del mondiale, non pochi scommettevano su una vittoria finale dell'Argentina, che sulla carta sembrava effettivamente superiore alle altre compagini: Batistuta intanto annunciò che a fine mondiale avrebbe lasciato la nazionale. Le aspettative si rivelarono assolutamente fallaci: la nazionale argentina, finita in un gruppo difficilissimo con {{NazNB|CA|ENG}}, {{NazNB|CA|SWE}} e {{NazNB|CA|NGA}} fallì il passaggio del girone. Contro la Nigeria Batistuta tocca quota dieci gol ai Mondiali andando a segno con un bellissimo stacco di testa e regala la vittoria ai suoi. Nel secondo match però è tanta l'amarezza per la sconfitta contro gli inglesi. La sua ultima partita con la nazionale fu proprio il pareggio 1-1 con la Svezia, che costò all'Argentina l'eliminazione dai mondiali del 2002.
All'inizio della stagione [[Associazione Sportiva Roma 2001-2002|2001-2002]] vinse la sua seconda [[Supercoppa italiana 2001|Supercoppa italiana]] contro la Fiorentina, sconfitta dalla Roma per 3-0.<ref>{{Cita news|autore=Mattia Chiusano|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/08/20/per-la-roma-sempre-un-giro-onore.html|titolo=Per la Roma è sempre un giro d'onore|pubblicazione=la Repubblica |data=20 agosto 2001|p=37|accesso=29 settembre 2011}}</ref> Tuttavia in questa stagione e ancor più in quella [[Associazione Sportiva Roma 2002-2003|successiva]], anche a causa di problemi fisici, fu meno incisivo;<ref name="Chiusano">{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/04/04/sensi-batistuta-che-fregatura-all-inter.html|titolo=Sensi: Batistuta? Che fregatura all'Inter|autore=Mattia Chiusano|pubblicazione=la Repubblica|data=4 aprile 2003|p=51}}</ref> una situazione che logorò il rapporto tra l'argentino e l'ambiente giallorosso, tant'è che ''a posteriori'' il presidente Sensi commenterà: «lui è arrivato, ha segnato venti gol il primo anno e si è fermato. La Roma lo ha pagato moltissimo per due stagioni e mezzo e gli ha permesso di vincere uno scudetto. In Italia non aveva vinto nulla, ci è riuscito a Roma e ora fa l'ingrato [...]».<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2003/aprile/06/Sensi_show_atto_secondo_ga_0_0304063203.shtml|titolo=Sensi show, atto secondo|autore=Stefano Boldrini|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=6 aprile 2003}}</ref> L'esperienza capitolina di Batistuta si chiuderà nel gennaio 2003 con la cessione in prestito all'{{Calcio Inter|N}}:<ref>{{cita news|url=https://archiviostorico.gazzetta.it/2003/gennaio/17/Batistuta_Inter_Oggi_chiude_ga_0_030117538.shtml|titolo=Batistuta-Inter|autore=Stefano Boldrini|autore2=Massimo Cecchini|autore3=Nicola Cecere|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=17 gennaio 2003}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Gianni Piva|autore2=Andrea Sorrentino|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/01/18/mercato.html|titolo=Mercato|pubblicazione=la Repubblica|data=18 gennaio 2003 |p=53|accesso=11 agosto 2011}}</ref> in proposito ancora Sensi, pochi mesi dopo, si riferirà al suo ex centravanti come a una «fregatura» data ai nerazzurri.<ref name="Chiusano"/>
[[File:Delvecchio, Cassano, Batistuta - AS Roma 2001-02.jpg|thumb|left|Da destra: i romanisti Batistuta, [[Antonio Cassano]] e [[Marco Delvecchio]] in maglia ''scudettata'' nel precampionato 2001-2002.]]
 
Batistuta restò a Milano fino al termine della stagione 2002-2003, collezionando 12 presenze e segnando 2 gol, rispettivamente contro {{Calcio Piacenza|N}} e {{Calcio Como|N}}: quest'ultima rete fu, per il giocatore, la numero 200 nei campionati italiani.<ref>{{cita web|url=http://www.inter.it/it/news/15218|titolo=Inter-Como: Batistuta segna il gol numero 200, per Vieri record personale di gol in Italia|data=16 marzo 2003|accesso=8 maggio 2017|dataarchivio=31 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170831220301/http://www.inter.it/it/news/15218|urlmorto=sì}}</ref> L'argentino, che aveva accettato il trasferimento all'Inter anche in virtù dell'intercessione del patron [[Massimo Moratti]], esprimerà ''a posteriori'' il proprio rammarico per non aver potuto dare un contributo più sostanzioso alla causa nerazzurra.<ref name=baldini/>
È il topscorer della nazionale argentina fin dal 1997, quando superò i 34 gol di Diego Armando Maradona. Nel 2002, nella partita Argentina-Nigeria 1-0 dei mondiali nippo-coreani segnò il suo gol numero 56, record tuttora imbattuto (il più vicino in attività è [[Hernán Crespo]] fermo a quota 36). Per questo motivo è stato premiato con una speciale targa dalla Federazione calcistica argentina il 7 settembre 2010 in occasione della partita amichevole Argentina-Spagna<ref>{{Cita news|lingua=es|url=http://www.clarin.com/deportes/Batistuta-Zanetti-reconocimiento_0_331167127.html|titolo=Zanetti y Batistuta tuvieron su reconocimiento|pubblicazione=[[Clarín]] |data=7 settembre 2010|accesso=11 agosto 2011}}</ref>.
 
===== Al-Arabi =====
È anche il primatista di gol segnati nelle fasi finali dei mondiali con la maglia argentina (10 gol, anche qui tolse il record a Maradona che nel 1994 si fermò a 8). Per la precisione segnò 4 gol a [[Campionato mondiale di calcio 1994|Stati Uniti '94]] (3 alla Grecia e 1 alla Romania), 5 a [[Campionato mondiale di calcio 1998|Francia '98]] (3 alla Giamaica, 1 al Giappone, 1 all'Inghilterra) e 1 a [[Campionato mondiale di calcio 2002|Giappone-Corea 2002]] (alla Nigeria).
A 34 anni, dopo dodici anni di permanenza in Italia, Batistuta decise di concludere la sua carriera in Qatar firmando con l'{{Calcio Al-Arabi|N}}, squadra di [[Doha]].<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/giugno/08/Batistuta_firma_due_anni_Qatar_co_0_030608132.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121105051000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/giugno/08/Batistuta_firma_due_anni_Qatar_co_0_030608132.shtml|titolo=Batistuta firma: due anni in Qatar|pubblicazione=Corriere della Sera|data=8 giugno 2003|p=41|accesso=11 agosto 2011|urlmorto=sì|dataarchivio=5 novembre 2012}}</ref> In 18 partite di campionato realizzò 25 gol vincendo quindi il titolo di capocannoniere del campionato. Nella stessa stagione vinse la scarpa d'oro come miglior calciatore dei campionati asiatici oltre a realizzare quattro reti in una sola partita.
 
Nella stagione successiva, dopo tre partite (e un gol all'attivo ovvero il trecentesimo della sua carriera), Batistuta si infortunò alla caviglia e anticipò il suo ritiro dai campi.<ref>{{Cita web|url = http://sport.repubblica.it/news/sport/calcio-equipe-il-qatar-ha-licenziato-batistuta/860887|titolo = Calcio, l'équipe: il Qatar ha licenziato Batistuta}}</ref>
 
==== Nazionale ====
Con l{{'}}''Albiceleste'' vinse due edizioni della [[Copa América]] ({{AmC|1991}} e {{AmC|1993}}) più la [[Coppa re Fahd 1992]], e disputò tre [[Campionato mondiale di calcio|campionati del mondo]]: {{WC2|1994}}, {{WC2|1998}} e {{WC2|2002}}. La prima Copa América da lui disputata in [[Cile]] nel 1991 lo consacrò capocannoniere con 6 gol; Batistuta vinse la competizione con la propria squadra. Nel 1993 giocò la sua seconda Copa América, questa volta in [[Ecuador]], che la squadra argentina vinse di nuovo grazie anche a una sua doppietta in finale contro il {{NazNB|CA|MEX|M}}.
 
Nelle qualificazioni al {{WC|1994}} Batistuta segna parecchi gol fra cui quello a Buenos Aires nello spareggio decisivo contro l'{{NazNB|CA|AUS|M}}. L'anno dopo, nella fase finale del torneo disputatosi negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], Batistuta fu convocato giungendo con la squadra fino agli ottavi di finale. Segnò 4 reti, tre delle quali all'esordio contro la {{NazNB|CA|GRC|M}}. Nella [[Copa América 1995]] in Uruguay, Batistuta è nuovamente capocannoniere con l'Argentina che viene eliminata nei quarti dal Brasile.
 
Nelle qualificazioni al {{WC|1998}} Batistuta ebbe problemi con una sua vecchia conoscenza, [[Daniel Passarella]], nel frattempo divenuto [[commissario tecnico]]. Starà per circa 300 giorni senza indossare la maglia della nazionale, a volte reagendo con disappunto alle mancate convocazioni, come quando, per la rabbia, cadde a [[Firenze]] per le scale di casa rompendosi una mano e dovendo giocare la successiva partita con la Roma con una fasciatura rigida.<ref>{{Cita web|url = http://www.terra.com.ar/canales/deportes/14/14771.html|titolo = Batistuta: “Passarella siempre dudó de mis condiciones”|accesso = 11 dicembre 2014|dataarchivio = 6 giugno 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150606085416/http://www.terra.com.ar/canales/deportes/14/14771.html|urlmorto = sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://digilander.libero.it/campionicalcio/batistuta.html|titolo = Batistuta - Libero}}</ref>
 
Dopo la [[Copa América 1997]] Passarella richiama Batistuta. Con la rete su punizione al {{NazNB|CA|PRY|M}} supera Maradona e, a quota 36 reti, diventa il primatista dell{{'}}''Albiceleste''. A questo punto il selezionatore arriverà ad affermare che l'unico posto certo per i 22 in Francia è proprio quello di Batistuta.<ref>{{Cita web|url=http://www.indianexpress.com/res/web/pIe/ie/daily/19980508/12850484.html|titolo=Batistuta set to threaten Ronaldo's superstardom<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091206030112/http://www.indianexpress.com/res/web/pIe/ie/daily/19980508/12850484.html|dataarchivio=6 dicembre 2009}}</ref>
 
Nel mondiale di Francia 1998 Batistuta segna 5 gol durante la manifestazione contro {{NazNB|CA|JPN|M}}, {{NazNB|CA|ENG|M}} e tre nella gara contro la {{NazNB|CA|JAM|M}}, entrando nella storia come primo calciatore a realizzare una tripletta in due mondiali diversi e raggiungendo [[Sándor Kocsis]], [[Just Fontaine]] e [[Gerd Müller]] nell'impresa di aver fatto due triplette a un mondiale. L'Argentina cede il passo ai {{NazNB|CA|NLD|M}} ai quarti di finale, perdendo 2-1: in quell'incontro Batistuta viene sostituito da [[Hernán Crespo]].
 
Sotto la guida del nuovo selezionatore [[Marcelo Bielsa]], che l'aveva lanciato da giovane, l'Argentina si qualifica al {{WC|2002}}. Batistuta, nel frattempo, annunciò che a fine mondiale avrebbe lasciato la nazionale.<ref>{{Cita web|url = http://www.repubblica.it/online/mondiali2002/batipiange/batipiange/batipiange.html|titolo = Con le lacrime di Batistuta, il dolore di un intero Paese}}</ref> La rassegna iridata si fermo al primo turno per l'Argentina, e contro la Nigeria Batistuta tocca quota dieci gol ai mondiali andando a segno con uno stacco di testa, regalando la vittoria ai suoi. La sua ultima partita con l{{'}}''Albiceleste'' fu quindi il pareggio 1-1 con la {{NazNB|CA|SWE|M}}, che costò l'eliminazione dalla competizione.
 
È stato il ''topscorer'' della nazionale argentina dal 1997, quando superò i 34 gol di Diego Armando Maradona, al 2016, anno in cui venne definitivamente sorpassato da [[Lionel Messi]]. A tal proposito è stato premiato con una speciale targa dalla Federazione calcistica argentina il 7 settembre 2010 in occasione della partita amichevole Argentina-Spagna.<ref>{{Cita web|lingua=es|url=http://www.clarin.com/deportes/Batistuta-Zanetti-reconocimiento_0_331167127.html|titolo=Zanetti y Batistuta tuvieron su reconocimiento|data=7 settembre 2010|accesso=11 agosto 2011}}</ref>
 
Dal 2002 al 2022, inoltre, è stato il primatista di gol segnati nelle fasi finali dei mondiali con la maglia argentina (10): per la precisione segnò 4 gol nel 1994 (3 alla {{NazNB|CA|GRC|M}} e uno alla {{NazNB|CA|ROU|M}}), 5 nel 1998 (3 alla {{NazNB|CA|JAM|M}}, uno al {{NazNB|CA|JPN|M}}, uno all'{{NazNB|CA|ENG|M}}) e uno nel 2002 (alla {{NazNB|CA|NGA|M}}). Anche qui, dapprima tolse il record a Maradona che nel 1994 si era fermato a 8, e poi venne superato da Messi.<ref name="Oriani"/>
 
=== Dopo il ritiro ===
Ottiene l'abilitazione ad allenare dopo aver frequentato l'apposito corso in Argentina,<ref name=espn/> dove era tornato per seguire più da vicino i terreni di sua proprietà a Reconquista.<ref name=polo/> Nel 2009 torna all'attività sportiva, dedicandosi al [[polo (sport)|polo]] ed entrando a far parte della squadra Loro Piana,<ref name=polo/> debuttando a [[Cañuelas]] nel marzo 2009 segnando due reti.<ref name="polobis">{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/fiorentina/batistuta-a-polo-faccio-schifo/batistuta-a-polo-faccio-schifo.html?ref=search|titolo=Batistuta: "Nel polo faccio proprio schifo"|data=3 marzo 2009|accesso=3 marzo 2011}}</ref> Nel 2010 segue il [[Campionato mondiale di calcio 2010|campionato del mondo]] da commentatore televisivo per un'emittente asiatica.
 
L'8 novembre 2010 entra a far parte dello staff tecnico del [[commissario tecnico]] dell'Argentina, [[Sergio Batista]]. Il 16 dicembre 2011 il presidente del [[Club Atlético Colón|Colón de Santa Fe]] [[German Lerche]] annuncia che Batistuta sarà il Segretario Tecnico del club a partire dal 2012, figura che è un anello di congiunzione tra la dirigenza e i giocatori, e collaborerà con l'allenatore [[Mario Sciacqua]].<ref>{{Cita web|url=http://sport.repubblica.it/news/sport/calcio-argentina-batistuta-segretario-tecnico-colon-da/4085440|titolo=Calcio, Argentina: Batistuta Segretario Tecnico Colon da 2012|data=16 dicembre 2011|accesso=16 dicembre 2011}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.sportitalia.com/?action=read&idnotizia=70760|titolo=Batistuta segretario tecnico del Colon dal 2012|data=16 dicembre 2011|accesso=16 dicembre 2011|dataarchivio=10 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121210024059/http://www.sportitalia.com/?action=read&idnotizia=70760|urlmorto=sì}}</ref> Nel 2013 lascia l'incarico con il Colón.<ref>{{cita web|url=http://www.asromalive.it/2013/01/argentina-batistuta-non-e-piu-il-segretario-tecnico-del-colon-de-santa-fe/|titolo=Argentina, Batistuta non è più il segretario tecnico del Colon de Santa Fe}}</ref>
 
Nel 2013 entra a far parte della ''hall of fame'' della Fiorentina;<ref name="Hall-Fiorentina"/> nel 2015 ottiene lo stesso riconoscimento da parte della Roma.<ref>{{Cita web|http://www.asroma.it/it/notizie/hall_of_fame_2015_ecco_i_calciatori_eletti/|Hall of fame 2015, ecco i calciatori eletti}}</ref>
 
Il 27 settembre 2018 ottiene la qualifica UEFA A di [[Coverciano]] che abilita all'allenamento di tutte le formazioni giovanili e delle prime squadre fino alla [[Serie C]], e alla posizione di allenatore in seconda in [[Serie B]] e [[Serie A]].<ref>[https://www.goal.com/it/notizie/nuovi-allenatori-abilitati-ci-sono-pirlo-gilardino-e/1tu8gzr75cyuzz9estwkhffdw Nuovi allenatori abilitati: ci sono Pirlo, Gilardino e Batistuta]</ref>
 
In occasione del {{WC|2022}} in Qatar, vinto dall'Argentina, è uno degli opinionisti di [[BeIN Sports Arabia|beIN Sports]].<ref>{{Cita web|url=https://theathletic.com/3982136/2022/12/13/bein-sports-qatar-world-cup-saudi-arabia/|titolo=beIN Sports, its success and the uneasy truce with Saudi Arabia|autore=Matt Slater|lingua=en|accesso=2022-12-19}}</ref>
 
== Statistiche ==
Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, Batistuta ha segnato 355 gol in 632 partite, alla media di 0,56 reti a partita.
 
=== Presenze e reti nei club ===
 
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|| [[Club Atlético Newell's Old Boys 1988-1989|1988-1989]] || {{Bandiera|ARG}} [[Club Atlético Newell's Old Boys|Newell's Old Boys]] || [[CampionatoPrimera di calcio argentinoDivisión 1988-1989 (Argentina)|PD]] || 16 24|| 4 7|| - || - || - || [[Coppa Libertadores 1988|CL]] || 5 4|| 3 1|| - || - || - || 2128 || 78
 
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|| [[Club Atlético River Plate 1989-1990|1989-1990]] || {{Bandiera|ARG}} [[Club Atlético River Plate|River Plate]] || [[CampionatoPrimera di calcio argentinoDivisión 1989-1990 (Argentina)|PD]] || 7 21|| 4 || - || - || - || -[[Coppa Libertadores 1988|| -CL]] || - 2||0|| [[Supercoppa Sudamericana 1989|SS]] || 2 1|| 0 || 924 || 4
 
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|| [[Club Atlético Boca Juniors 1989-1990|1990]] || rowspan=2|{{Bandiera|ARG}} [[Club Atlético Boca Juniors|Boca Juniors]] || [[CampionatoPrimera di calcio argentinoDivisión 1989-1990 (Argentina)|PD]] || 1011 || 2 || - || - || - || - || - || - || [[RecopaSupercoppa Sudamericana 19891990|RSSS]] || - 1|| - 0|| 10 12|| 2
 
|-
|| [[Club Atlético Boca Juniors 1990-1991|1990-1991]] || [[CampionatoPrimera di calcio argentinoDivisión 1990-1991 (Argentina)|PD]] || 19 23|| 11 || - || - || - || [[Coppa Libertadores 1991|CL]] || 11 12|| 56 || [[Supercoppa Sudamericana 1990-|SS]] |-| 1 |-| 0 || 31 35|| 1617
 
|-
!colspan="3"|Totale Boca Juniors || 29 34|| 13 || || - || - || || 11 12|| 56 || || 3 1|| 0 || 43 47|| 1819
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1991-1992|1991-1992]] || rowspan=9|{{Bandiera|ITA}} [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] || [[Serie A 1991-1992|A]] || 27 || 13 || [[Coppa Italia 1991-1992|CI]] || 3 || 1 || - || - || - || - || - || - || 30 || 14
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1992-1993|1992-1993]] || [[Serie A 1992-1993|A]] || 32 || 16 || [[Coppa Italia 1992-1993|CI]] || 3 || 3 || - || - || - || - || - || - || 35 || 19
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1993-1994|1993-1994]] || [[Serie B 1993-1994|B]] || 26 || 16 || [[Coppa Italia 1993-1994|CI]] || 43 || 3 || [[Coppa Anglo-Italiana|TAI]] || 2- || 2- || [[Coppa Anglo-Italiana 1993-1994|CAI]] || -2 || -2 || 3231 || 21
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1994-1995|1994-1995]] || [[Serie A 1994-1995|A]] || 32 || 26 || [[Coppa Italia 1994-1995|CI]] || 5 ||2 || - || - || - || - || - || - || 37 || 28
 
|-
|| [[ACFAssociazione Calcio Fiorentina 1995-1996|1995-1996]] || [[Serie A 1995-1996|A]] || 31 || 19 || [[Coppa Italia 1995-1996|CI]] || 8 || 8 || - || - || - || - || - || - || 39 || 27
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1996-1997|1996-1997]] || [[Serie A 1996-1997|A]] || 32 || 13 || [[Coppa Italia 1996-1997|CI]] || 21 || 0 || [[Coppa delle Coppe 1996-1997|CdC]] || 7 || 4 || [[Supercoppa italiana di calcio1996|SI]] || 1 || 2 || 4241 || 19
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1997-1998|1997-1998]] || [[Serie A 1997-1998|A]] || 3231 || 21 || [[Coppa Italia 1997-1998|CI]] || 5 || 3 || - || - || - || - || - || - || 3736 || 24
 
|-
|| [[Associazione Calcio Fiorentina 1998-1999|1998-1999]] || [[Serie A 1998-1999|A]] || 28 || 21 || [[Coppa Italia 1998-1999|CI]] || 69 || 4 || [[Coppa UEFA 1998-1999|CU]] || 34 || 1 || - || - || - || 3741 || 26
 
|-
|| [[ACFAssociazione Calcio Fiorentina 1999-2000|1999-2000]] || [[Serie A 1999-2000|A]] || 30 || 23 || [[Coppa Italia 1999-2000|CI]] || 32 || 0 || [[UEFA Champions League 1999-2000|UCL]] || 11 || 6 || - || - || - || 4443 || 29
 
|-
!colspan="3"|Totale Fiorentina || 269 || 168 || || 39 || 24 || || 2322 || 1311 || || 13 || 24 || 332333 || 207208
 
|-
|| [[Associazione Sportiva Roma 2000-2001|2000-2001]] || rowspan=3|{{Bandiera|ITA}} [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] || [[Serie A 2000-2001|A]] || 28 || 20 || [[Coppa Italia 2000-2001|CI]] || -0 || -0 || [[Coppa UEFA 2000-2001|CU]] || 4 || 1 || - || - || - || 32 || 21
 
|-
|| [[Associazione Sportiva Roma 2001-2002|2001-2002]] || [[Serie A 2001-2002|A]] || 23 || 6 || [[Coppa Italia 2001-2002|CI]] || -0 || -0 || [[UEFA Champions League 2001-2002|UCL]] || 8 11|| 0 || [[Supercoppa italiana di calcio2001|SI]] || 1 || 0 || 29 35|| 6
 
|-
|| [[Associazione Sportiva Roma 2002-2003|2002-gen. 032003]] || [[Serie A 2002-2003|A]] || 12 || 4 || [[Coppa Italia 2002-2003|CI]] || 2 || 1 || [[UEFA Champions League 2002-2003|UCL]] || 6 || 1 || - || - || - || 20 || 6
 
|-
!colspan="3"|Totale Roma || 63 || 30 || || 2 || 1 || || 16 21|| 2 || || 1 || 0 || 82 87|| 33
 
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 2002-2003|gen. - giu. 032003]] || rowspan=1|{{Bandiera|ITA}} [[Football Club Internazionale Milano|Inter]] || [[Serie A 2002-2003|A]] || 12 || 2 || [[Coppa Italia 2002-2003|CI]] || - || - || [[UEFA Champions League 2002-2003|UCL]] || -0 || -0 || - || - || - || 12 || 2
 
|-
|| [[Al-Arabi Sports Club 2003-2004 |2003-2004]]|| rowspan="2" |{{Bandiera|QAT}} [[Al-Arabi Sports Club|Al-Arabi]] || [[Campionato di calcio delQ-League Qatar2003-2004|QSL]] || 18 || 25 || [[Qatar Crown Prince Cup|QPC]]- || 2- || 1- || - || - || - || -[[Qatar Crown Prince Cup|QPC]] || -2 || -1 || 20 || 26
 
|-
|| [[Al-Arabi Sports Club 2004-2005 |2004-2005]]|| [[Qatar Stars Q-League 2004-2005|QSL]] || 3 || 0 || -[[Qatar Stars Cup|QSC]] || -1 || -1 || - || - || - || - || - || - || 34 || 01
 
|-
!colspan="3"|Totale Al-Arabi || 21 || 25 || || 21 || 1 || || - || - || || -2 || -1 || 2324 || 2627
 
|-
!colspan="3"|Totale carriera || 382444 || 246249 || || 4342 || 26 || || 5261 || 2220 || || 58 || 25 || 482555 || 296301
|}
 
=== Cronologia presenze e reti in nazionale ===
==Palmarès==
{{Cronoini|ARG||M}}
===Club===
{{Cronopar|27-6-1991|Curitiba|BRA|1|1|ARG|-|Amichevole}}
*{{Calciopalm|Campionato argentino|1}}
{{Cronopar|8-7-1991|Santiago del Cile|ARG|3|0|VEN 1930-2006|2|Coppa America|1991|1º turno}}
:Boca Juniors: 1991
{{Cronopar|10-7-1991|Santiago del Cile|CHL|0|1|ARG|1|Coppa America|1991|1º turno}}
{{Cronopar|12-7-1991|Concepción|ARG|4|1|PRY|1|Coppa America|1991|1º turno|14=Concepción (Argentina)}}
{{Cronopar|17-7-1991|Santiago del Cile|ARG|3|2|BRA|1|Coppa America|1991|Girone finale}}
{{Cronopar|19-7-1991|Santiago del Cile|CHL|0|0|ARG|-|Coppa America|1991|Girone finale}}
{{Cronopar|21-7-1991|Santiago del Cile|ARG|2|1|COL|1|Coppa America|1991|Girone finale}}
{{Cronopar|30-5-1992|Tokyo|JPN|0|1|ARG|1|[[Kirin Cup|Kirin Cup 1992]]|13={{Sostout|89}}}}
{{Cronopar|3-6-1992|Gifu|ARG|1|0|WAL|1|[[Kirin Cup|Kirin Cup 1992]]}}
{{Cronopar|18-6-1992|Buenos Aires|ARG|2|0|AUS|2|Amichevole|13={{Sostout|80}}}}
{{Cronopar|16-10-1992|Riyad|ARG|4|0|CIV|2|Coppa re Fahd|1992|Semifinale}}
{{Cronopar|20-10-1992|Riyad|ARG|3|1|SAU|-|Coppa re Fahd|1992|Finale}}
{{Cronopar|18-2-1993|Buenos Aires|ARG|1|1|BRA|-|Amichevole}}
{{Cronopar|24-2-1993|Mar del Plata|ARG|1|1|DNK|-|[[Coppa Artemio Franchi 1993|Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA 1993]]|11=dts|12=5 - 4}}
{{Cronopar|17-6-1993|Guayaquil|ARG|1|0|BOL|1|Coppa America|1993|1º turno}}
{{Cronopar|20-6-1993|Guayaquil|ARG|1|1|MEX|-|Coppa America|1993|1º turno}}
{{Cronopar|23-6-1993|Guayaquil|ARG|1|1|COL|-|Coppa America|1993|1º turno|13={{Sostout|77}}}}
{{Cronopar|27-6-1993|Guayaquil|ARG|1|1|BRA|-|Coppa America|1993|Quarti di finale|dts|6 – 5|13={{Sostout|62}}}}
{{Cronopar|1-7-1993|Guayaquil|ARG|0|0|COL|-|Coppa America|1993|Semifinali|dts|6 – 5}}
{{Cronopar|4-7-1993|Guayaquil|ARG|2|1|MEX|2|Coppa America|1993|Finale}}
{{Cronopar|1-8-1993|Lima|PER|0|1|ARG|1|QMondiali|1994|13={{cartellinogiallo|76}}|14=Lima (Perù)}}
{{Cronopar|8-8-1993|Asunción|PRY|1|3|ARG|-|QMondiali|1994|13={{cartellinogiallo|59}}}}
{{Cronopar|22-8-1993|Buenos Aires|ARG|2|1|PER|1|QMondiali|1994}}
{{Cronopar|29-8-1993|Buenos Aires|ARG|0|0|PRY|-|QMondiali|1994}}
{{Cronopar|5-9-1993|Buenos Aires|ARG|0|5|COL|-|QMondiali|1994}}
{{Cronopar|31-10-1993|Sydney|AUS|1|1|ARG|-|QMondiali|1994}}
{{Cronopar|17-11-1993|Buenos Aires|ARG|1|0|AUS|-|QMondiali|1994}}
{{Cronopar|23-3-1994|Recife|BRA|2|0|ARG|-|Amichevole}}
{{Cronopar|20-4-1994|Salta|ARG|3|1|MAR|-|Amichevole|13={{Sostout|86}}}}
{{Cronopar|18-5-1994|Santiago del Cile|CHL|3|3|ARG|-|Amichevole|13={{Sostout|77}}}}
{{Cronopar|25-5-1994|Guayaquil|ECU|1|0|ARG|-|Amichevole|13={{Sostin|72}}}}
{{Cronopar|31-5-1994|Tel Aviv|ISR|0|3|ARG|2|Amichevole}}
{{Cronopar|4-6-1994|Zagabria|HRV|0|0|ARG|-|Amichevole|13={{cartellinogiallo|35}}}}
{{Cronopar|21-6-1994|Boston|ARG|4|0|GRC|3|Mondiali|1994|1º turno}}
{{Cronopar|25-6-1994|Boston|ARG|2|1|NGA|-|Mondiali|1994|1º turno}}
{{Cronopar|30-6-1994|Dallas|ARG|0|2|BGR|-|Mondiali|1994|1º turno|13={{cartellinogiallo|81}}}}
{{Cronopar|3-7-1994|Pasadena|ROU|3|2|ARG|1|Mondiali|1994|Ottavi di finale|14=Pasadena (California)}}
{{Cronopar|8-1-1995|Riyad|ARG|5|1|JPN|2|Conf.Cup|1995|1º turno}}
{{Cronopar|10-1-1995|Riyad|NGA|0|0|ARG|-|Conf.Cup|1995|1º turno}}
{{Cronopar|13-1-1995|Riyad|DNK|2|0|ARG|-|Conf.Cup|1995|Finale}}
{{Cronopar|30-6-1995|Quilmes|ARG|2|0|AUS|1|Amichevole}}
{{Cronopar|8-7-1995|Paysandú|ARG|2|1|BOL|1|Coppa America|1995|1º turno|13={{cartellinogiallo|57}}}}
{{Cronopar|11-7-1995|Paysandú|ARG|4|0|CHL|2|Coppa America|1995|1º turno}}
{{Cronopar|14-7-1995|Paysandú|USA|3|0|ARG|-|Coppa America|1995|1º turno}}
{{Cronopar|17-7-1995|Rivera|BRA|2|2|ARG|1|Coppa America|1995|Quarti di finale|dts|4 – 2|13={{Sostout|60}}|14=Rivera (Uruguay)}}
{{Cronopar|20-9-1995|Madrid|ESP|2|1|ARG|-|Amichevole}}
{{Cronopar|8-11-1995|Buenos Aires|ARG|0|1|BRA|-|Amichevole}}
{{Cronopar|24-4-1996|Buenos Aires|ARG|3|1|BOL|1|QMondiali|1998|13={{Sostout|86}}}}
{{Cronopar|2-6-1996|Quito|ECU|2|0|ARG|-|QMondiali|1998|13={{Sostout|75}}}}
{{Cronopar|1-9-1996|Buenos Aires|ARG|1|1|PRY|1|QMondiali|1998}}
{{Cronopar|9-10-1996|San Cristóbal|VEN 1930-2006|2|5|ARG|-|QMondiali|1998|14=San Cristóbal (Venezuela)}}
{{Cronopar|15-12-1996|Buenos Aires|ARG|1|1|CHL|1|QMondiali|1998}}
{{Cronopar|12-1-1997|Montevideo|URY|0|0|ARG|-|QMondiali|1998}}
{{Cronopar|16-11-1997|Buenos Aires|ARG|1|1|COL|-|QMondiali|1998}}
{{Cronopar|10-3-1998|Buenos Aires|ARG|2|0|BGR|1|Amichevole|13={{Sostout|65}}}}
{{Cronopar|15-4-1998|Gerusalemme|ISR|2|1|ARG|-|Amichevole}}
{{Cronopar|22-4-1998|Dublino|IRL|0|2|ARG|1|Amichevole}}
{{Cronopar|29-4-1998|Rio de Janeiro|BRA|0|1|ARG|-|Amichevole}}
{{Cronopar|14-5-1998|Córdoba|ARG|5|0|BIH|3|Amichevole|14=Córdoba (Argentina)}}
{{Cronopar|19-5-1998|Mendoza|ARG|1|0|CHL|1|Amichevole|14=Mendoza (Argentina)}}
{{Cronopar|25-5-1998|Buenos Aires|ARG|2|0|ZAF|1|Amichevole}}
{{Cronopar|14-6-1998|Tolosa|ARG|1|0|JPN|1|Mondiali|1998|1º turno}}
{{Cronopar|21-6-1998|Parigi|ARG|5|0|JAM|3|Mondiali|1998|1º turno}}
{{Cronopar|26-6-1998|Bordeaux|ARG|1|0|HRV|-|Mondiali|1998|1º turno}}
{{Cronopar|30-6-1998|Saint-Étienne|ARG|2|2|ENG|1|Mondiali|1998|Ottavi di finale|dts|4 – 3|13={{Sostout|69}}}}
{{Cronopar|4-7-1998|Marsiglia|NLD|2|1|ARG|-|Mondiali|1998|Quarti di finale}}
{{Cronopar|31-3-1999|Amsterdam|NLD|1|1|ARG|1|Amichevole}}
{{Cronopar|13-10-1999|Córdoba|ARG|2|1|COL|1|Amichevole|14=Córdoba (Argentina)}}
{{Cronopar|23-2-2000|Londra|ENG|0|0|ARG|-|Amichevole|13={{Sostout|56}}}}
{{Cronopar|29-3-2000|Buenos Aires|ARG|4|1|CHL|1|QMondiali|2002|13={{Sostout|88}}}}
{{Cronopar|4-6-2000|Buenos Aires|ARG|1|0|BOL|-|QMondiali|2002}}
{{Cronopar|29-6-2000|Bogotà|COL|1|3|ARG|2|QMondiali|2002|13={{Sostout|69}}}}
{{Cronopar|8-10-2000|Buenos Aires|ARG|2|1|URY|1|QMondiali|2002}}
{{Cronopar|7-10-2001|Asunción|PRY|2|2|ARG|1|QMondiali|2002|13={{Sostout|92}}}}
{{Cronopar|2-6-2002|Kashima|ARG|1|0|NGA|1|Mondiali|2002|1º turno|13={{Sostout|81}}|14=Kashima (Ibaraki)}}
{{Cronopar|7-6-2002|Sapporo|ARG|0|1|ENG|-|Mondiali|2002|1º turno|13={{Cartellinogiallo|13}} {{sostout|60}}}}
{{Cronopar|12-6-2002|Rifu|SWE|1|1|ARG|-|Mondiali|2002|1º turno|13={{Sostout|58}}}}
{{Cronofin|77|54|9|2|Calciatori della Nazionale argentina|Calciatori della Nazionale argentina}}
 
=== Record ===
*{{Calciopalm|Coppa Italia|1}}
* Unico giocatore capace di andare in gol per 11 giornate consecutive di Serie A, nella stagione [[Serie A 1994-1995|1994-1995]].<ref name=record/>
:Fiorentina: [[Coppa Italia 1995-1996|1995-1996]]
* Unico giocatore capace di segnare una tripletta in due diverse edizioni della Coppa del Mondo (1994 e 1998).
 
== Palmarès ==
*{{Calciopalm|Campionato italiano|1}}
=== Club ===
:Roma: [[Serie A 2000-2001|2000-2001]]
[[File:Gabriel Batistuta - AC Fiorentina - Supercoppa italiana 1996.jpg|thumb|Batistuta solleva da capitano della Fiorentina la Supercoppa di Lega vinta nel 1996]]
 
* {{Calciopalm|SupercoppaCampionato italianaargentino|21}}
:River Plate: [[Primera División 1989-1990 (Argentina)|1989-1990]]
* {{Calciopalm|Campionato italiano Serie B|1|var=coppa}}
:Fiorentina: [[Serie B 1993-1994|1993-1994]]
* {{Calciopalm|Coppa Italia|1}}
:Fiorentina: [[Coppa Italia 1995-1996|1995-1996]]
* {{Calciopalm|Supercoppa italiana|2}}
:Fiorentina: [[Supercoppa italiana 1996|1996]]
:Roma: [[Supercoppa italiana 2001|2001]]
* {{Calciopalm|Campionato italiano|1}}
:Roma: [[Serie A 2000-2001|2000-2001]]
 
=== Nazionale ===
*{{Calciopalm|Campionato qatariota|1}}
* {{Calciopalm|Coppa America|2}}
:Al Arabi: 2003-2004
:{{AmC|1991}}, {{AmC|1993}}
* {{Calciopalm|Confederations Cup|1}}
:[[FIFA Confederations Cup 1992|Arabia Saudita 1992]]
* {{Calciopalm|Coppa Artemio Franchi|1}}
:[[Coppa Artemio Franchi|Argentina 1993]]
 
===Nazionale Individuale ===
*{{Calciopalm| [[Capocannoniere]] della [[Coppa America (calcio)|Copa América]]: 2}}
:Argentina: [[Copa América 1991|1991]], [[Copa América 1993|1993]]
*{{Calciopalm|Confederations Cup|1}}
:[[FIFA Confederations Cup 1992|1992]]
 
===Individuale===
*[[Capocannoniere]] della [[Coppa America (calcio)|Copa América]]: 2
:[[Copa América 1991|1991]] <small>(6 gol)</small>, [[Copa América 1995|1995]] <small>(4 gol)</small>
*Capocannoniere della [[Riconoscimenti accessori alla FIFA Confederations Cup#Scarpa d'oro|ConfederationsCapocannoniere Cupdella Coppa re Fahd]]: 1
:[[FIFACoppa Confederationsre CupFahd 1992|1992]] <small>(2 gol)</small>
* Capocannoniere della [[Serie A]]: 1
:[[Serie A 1994-1995|1994-1995]] <small>(26 gol)</small>
* Capocannoniere deldella [[Campionato di calcio del Qatar|campionato delCoppa QatarItalia]]: 1
:[[Coppa Italia 1995-1996|1995-1996]] <small>(8 gol)</small>
* [[Riconoscimenti accessori al campionato mondiale di calcio#Scarpa d'oro|Scarpa d'argento del mondiale]]: 1
:{{WC2|1998}}
* [[Calciatore argentino dell'anno]]: 1
:1998
* Capocannoniere del [[Campionato qatariota di calcio|campionato del Qatar]]: 1
:2003-2004 <small>(25 gol)</small>
* Inserito nella [[FIFA 100]] (2004)
*Capocannoniere della [[Coppa Italia]]: 1
* Inserito nella [[Hall of Fame del calcio italiano]] nella categoria ''Giocatore straniero'' (2013)
:[[Coppa Italia 1995-1996|1995-1996]] <small>(8 gol)</small>
* Inserito tra le "Leggende del calcio" del [[Golden Foot]] (2021)
 
== Note ==
{{<references|3}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=AA.Gino VV.Bacci|titolo=AtlanteStoria deidel mondialicalcio '98italiano|editore=[[LaGruppo Stampa]]Editoriale Armenia|città=TorinoMilano|anno=19982006|cid=AA. VV.Bacci|isbn=88-8113-350-4}}
* {{citaCita libro| autore=AA. VV.Francesca Baldacci| titolo=EnciclopediaGabriel dello Sport - CalcioBatistuta|editore=Forte Editore| annocittà=2002Milano|editoreanno=Treccani1992|cid=TreccaniBaldacci}}
* {{Cita libro|autore=[[GinoFranco Bacci]]Baldasso; Annalisa Marchianò; Grazia Perugini|titolo=StoriaCon delil calcioviola italianonel cuore|editore=Gruppo Editoriale ArmeniaPendragon|città=MilanoBologna|anno=20062007|cid=BacciBaldasso et al.|idisbn=ISBN 978-88-81138342-350582-40}}
* {{Cita libro|autore=FrancescaGabriel Batistuta|curatore1=Alessandro Bocci|curatore2=Alberto Polverosi|curatore3=Alessandro BaldacciRialti|titolo=GabrielIo Batigol racconto Batistuta|editore=ForteSan EditoreMarco Sport Events|città=MilanoRoma|anno=19921997|cid=BaldacciBatistuta}}
* {{Cita libro|autore=FrancoDaniela Baldasso; Annalisa Marchianò; Grazia PeruginiBenassai|titolo=ConFirenze, ilun amore viola nel cuore|editore=PendragonScramasax|città=BolognaFirenze|anno=20071998|cid=Baldasso et al.|id=ISBN 978-88-8342-582-0Benassai}}
* {{Cita libro|autore=GabrielLuca Batistuta|coautori=Bocci; Polverosi; RialtiCalamai|titolo=IoIl Batigolcalcio raccontodi Batistuta ai raggi X|editore=SanLa MarcoGazzetta dello Sport Events|città=Roma- RCS Quotidiani S.p.A.|anno=19972011|cid=BatistutaCalamai, 2011}}
* {{Cita libro|autore=DanielaEnzo BenassaiCatania|titolo=Firenze,Re undi amoreRoma. violaUn romanzo chiamato Batistuta|editore=Scramasax|città=FirenzeLimina|anno=19982000|cid=BenassaiCatania|isbn=88-86713-48-7}}
* {{Cita libro|autore=EnzoOscar CataniaMangione|titolo=ReGabriel diBatistuta: Roma.perfil Unde romanzoun chiamatocrack Batistutaque se construyó a sí mismo|editore=LiminaEditorial Sudamericana|anno=20002002|cid=CataniaMangione|idisbn=ISBN 88950-8671307-482214-73}}
* {{Cita libro|autore=OscarGiansandro MangioneMosti|titolo=GabrielAlmanacco Batistuta:Viola perfil de un crack que se construyó a sí mismo1926-2004|città=Firenze|editore=Editorial SudamericanaScramasax|anno=20022004|cid=Mangione|id=ISBN 950-07-2214-3Mosti}}
* {{Cita libro|autore=GiansandroStefano MostiPetrucci|titolo=Almanacco ViolaBatistuta|editore=Gremese 1926-2004Editore|città=Firenze|editore=ScramasaxRoma|anno=20041999|cid=MostiPetrucci|isbn=88-7742-257-2}}
* {{Treccani|gabriel-omar-batistuta_(Enciclopedia-dello-Sport)|BATISTUTA, Gabriel Omar|autore=Alberto Polverosi|anno=2002|cid=Polverosi}}
*{{Cita libro|autore=Stefano Petrucci|titolo=Batistuta|editore=Gremese Editore|città=Roma|anno=1999|cid=Petrucci|id=ISBN 8877422572}}
* {{Cita libro|autore=Marco Sappino|titolo=Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, volume 2|editore=[[Baldini Castoldi Dalai]]|anno=2000|cid=Sappino|idisbn=ISBN 88-8089-862-0}}
* {{Cita libro|autore=Richard Witzig|titolo=The Global Art of Soccer|url=https://archive.org/details/globalartofsocce0000witz|editore=CusiBoy publishing|anno=2006|cid=Witzig|idisbn=ISBN 0-9776688-0-0}}
* {{Cita libro|autore=Luca Calamai|titolo=IlAtlante calciodei dimondiali Batistuta ai raggi X'98|editore=La Gazzetta dello Sport - RCS Quotidiani S.p.A.Stampa|città=Torino|anno=20111998|cid=Calamai,La 2011Stampa}}
* {{Cita libro|titolo=Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012|editore=Panini|città=Modena|data=25 giugno 2012|volume=vol. 8 (1991-1992)|cid=Panini}}
 
== Voci correlate ==
* [[FIFA 100]]
* [[Storia dell'ACF Fiorentina]]
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
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*{{es}} [http://www.batistuta.com Sito ufficiale]
*{{en}} [http://www.argentinesoccer.com/jugadores/crbatien.html Statistiche su argentinesoccer.com]
*{{en}} [http://www.rsssf.com/players/arg-players-in-it.html#players2 Statistiche giocatori argentini in Italia] Rsssf.com
*{{Footballdatabase|gabriel.batistuta.863}}
*{{es}} [http://www.futbolxxi.com/Futbolista.aspx?ID=1109&SEOFutbolista=Batistuta+Gabriel+Omar Statistiche su futbolxxi.com]
*{{NFT|14069}}
*{{lingue|en|es|fr|pt}} [http://www.ogol.com.br/jogador/gabriel_batistuta/atual/ficha/0/default/5887 Statistiche su ogol.com.br]
*{{lingue|en|ru}} [http://www.once-onze.narod.ru/ARGENTINA/B/BA/Batistuta_Gabriel_Omar.mht Statistiche su once-onze.narod.ru]
*{{Transfermarkt|gabriel-batistuta|5959|G}}
*{{Worldfootball|gabriel-batistuta}}
 
== Collegamenti esterni ==
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