Abd al-Muttalib ibn Hashim: differenze tra le versioni

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{{F|biografie|maggio 2016}}
{{avvisounicode}}
{{Bio
|Nome = ʿAbd al-MuttalibMuṭṭalib ibn Hāshim
|Cognome = b. ʿAbd Manāf b. Quṣayy
|PreData = {{arabo|عَبدُ المُطَّلِب بنُ هَاشِم بنُ عَبد مَنَاف بنُ قُصَي}}
|ForzaOrdinamento = Abd al-Muttalib ibn Hāshim,
|Sesso = M
|LuogoNascita = MeccaYathrib
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[497]] circa
|LuogoMorte = La Mecca
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[578]] circa
|Epoca = VI secolo d.C.500
|Attività = mercante
|Nazionalità = arabo
|PostNazionalità =
}}
 
== Biografia ==
Il vero nome di ʿAbd al-Muttalib ibn Hāshim (in {{Arabo|عبد المطلب ﺑﻦ ﻫﺎﺷﻢ|ʿAbd al-Muṭṭalib ibn Hāshim }}) era Shayba al- che inḤamḍ.<ref>In [[Lingua araba|arabo]] Shayba significa “uomo anziano”, perché nato con alcuni capelli bianchi, mentre al-Ḥamḍ ha a che fare col concetto di "purezza".</ref> Shayba ibn Hāshim era conosciuto come ʿAbd al-Mu{{unicode|ṭṭ|}}alib perché era cresciuto sotto la tutela dello zio [[Muttalib ibn Qusayy|Muṭṭalib]]. Fu il nonno paterno di [[Maometto]],<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/abd-al-muttalib-ibn-hashim_(Dizionario-di-Storia)/|titolo='Abd al-Muttalib ibn Hashim in "Dizionario di Storia"|accesso=10 novembre 2017}}</ref> ultimo [[profeta]] dell'[[Islam]], e di [[AliʿAlī ibn AbiAbī TalibṬālib]], primo [[Imam]] [[Sciismo|sciita]] e quarto [[Califfo]] [[Sunnismo|sunnita]].
 
ʿAbd al-Muttalib fu una figura di notevole importanza economica e politica a [[La Mecca|Mecca]] e ''[[sayyid]]'' dei [[Banu Hashim]], [[clan]] dei [[Quraysh]].<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Cyril|cognome=Glassé|nome2=Huston|cognome2=Smith|titolo=The New Encyclopedia of Islam|url=https://books.google.it/books?id=focLrox-frUC&pg=PA15&dq=Abd+al-Muttalib+ibn+H%C4%81shim&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjHhZ_aibXXAhWE16QKHSYoCC4Q6AEIMDAB#v=onepage&q=Abd%20al-Muttalib%20ibn%20H%C4%81shim&f=false|accesso=10 novembre 2017|data=2003|editore=Rowman Altamira|lingua=en|ISBN=9780759101906}}</ref>
 
Suo padre era [[Hashim ibn 'Abd Manaf|Hāshim b. ʿAbd Manāf]] e sua madre era SalmaSalmā bint ʿAmr dal [[clan]] dei [[Banu Najjar|B. Najjār]], della tribù dei [[Banu Khazraj]] di [[Yathrib]] (che sarebbe poi diventata [[Medina]]).<ref name=":0" />
 
Nel [[497]] suo padre morì mentre si trovava per commercio a [[Gaza]] ([[Palestina]]), prima della sua nascita. Una situazione che ricorda quella del figlio ʿAbd Allāh, padre di [[Maometto]], che morì a [[Yathrib]], dopo essere tornato ammalato da Ghaza.<br/>
 
Dopo la morte di suo padre partì da Yathrib con sua madre e la sua famiglia all’etàall'età circa otto anni alla volta della città della [[Ka'ba|Kaʿba]] insieme allo zio paterno al-Muttalib.
Una tradizione (peraltro contestata) vuole che, quando al-MuttalibMuṭṭalib arrivò in città con un giovanetto seduto dietro di lui sulla stessa cavalcatura, la gente pensò che il nobile [[Quraysh|coreiscita]] avesse comprato un schiavo e qualcuno esclamò: "Ecco al-MuttalibMuṭṭalib e ''[['AbdʿAbd|ʿabd]] al-MuttalibMuṭṭalib''!" (lo schiavo di al-MuttalibMuṭṭalib). Al-MuttalibMuṭṭalib fu scandalizzato da quelle parole e si affrettò a rispondere: " Non è ''ʿabd al-MuttalibMuṭṭalib'' (lo schiavo di MuttalibMuṭṭalib)! È mio nipote, il figlio di mio fratello Hāshim!". Ma la sua risposta non servì a far perdere al giovane figlio di Hāshim il suo ''[[laqab]]'' che egli avrebbe portato per tutta la sua vita.
Quando al-MuttalibMuṭṭalib morì, Shayba gli succedette come capo del clan dei [[Hashemiti|Banu Hāshim]].
 
Divenuto adulto, ʿAbd al-MuttalibMuṭṭalib ereditò gli uffici pubblici [[La Mecca|meccani]] della ''rifāda'' e la ''siqāya'', cioè l’onorel'onore e il privilegio di nutrire e dissetare i pellegrini che venivano alla Kaʿba.
 
Si afferma che ʿAbd al-MuttalibMuṭṭalib scoprisse la fonte di [[Zemzem]] per ispirazione divina e da questo rinvenimento sarebbe a lui derivato l'ufficio della ''siqāya''. Durante alcune notti in cui dormiva a fianco della Ka'baKaʿba ebbe una serie di visioni successive, che gli indicarono cosa e dove cercare. Nell'ultimo sogno una voce gli disse: "Scavala e non te ne pentirai, perché è la tua eredità, proveniente dal tuo più grande antenato. Non si prosciugherà mai, né mancherà di bagnare tutte le gole dei pellegrini".
 
ʿAbd al-MuttalibMuṭṭalib, con Hārithal-Ḥārith ibn ʿAbd al-MuttalibMuṭṭalib, allora suo unico figlio, scavò Zemzem - tutt'oggi considerata la fonte sacra per eccellenza dall'islam - trovando l'acqua dopo quattro giorni di impegno.
Dopo questo successo il coreiscita sostenne, che poiché il pozzo era stato di proprietà di [[Ismaele|Ismāʿīl]], esso sarebbe appartenuto alla tribù intera.
Un altro episodio che lo riguarda si colloca nel momento in cui [[Abraha]], il viceré [[Etiopia|etiopico]] dello [[Yemen]] attaccò la Kaʿba nel cosiddetto [[Anno dell'elefante]] (al-Fīl), chiamato così perché nell’esercitonell'esercito di Abraha c’eranoc'erano molti elefanti.
 
Questa spedizione servì a datare il tempo prima della venuta del Profeta e fu solo all'epoca del secondo Califfo, [[UmarʿOmar ibn al-KhattabKhaṭṭāb]] che si adottò un [[calendario]] [[islam]]ico basato sulle lunazioni, il cui anno 1 fu fissato nel [[622]], anno dell'[[Egira]].
 
Un altro interessante episodio è legato alla nascita del padre di [[Maometto]], [[Abd Allah ibn Abd al-Muttalib|ʿAbd Allāh]]. Si dice che ʿAbd al-MuttalibMuṭṭalib, non avendo potuto generare alcun figlio, avesse promesso alla divinità urbana di [[Hubal]] di sacrificargli il decimo figlio che gli fosse nato. Il fatto attesta la persistenza di pratiche sacrificali umane nella [[La Mecca|Mecca]] [[Jāhiliyya|preislamica]] ma la tradizione islamica ci dice che, una volta avuti effettivamente 10 figli, poco prima che ʿAbd al-MuttalibMuṭṭalib si accingesse al sacrificio dell'ultimo nato, fosse fermato dall'invito pressante di tutte le donne del clan a non dar luogo al sacrificio, sostituendo il fanciullo con 50 dromedari.
 
ʿAbd al-MuttalibMuṭṭalib morì quando Maometto aveva 8 o 10 anni e il bimbo venne allora preso in casa dallo zio paterno ʿAbd Manāf, più conosciuto come [[AbuAbū TalibṬālib]], commerciante<ref>{{Cita libro|nome=Antonio|cognome=Giangrande|titolo=Impunitopoli prima parte: Legulei ed impunità|url=https://books.google.it/books?id=HD8Ei4HQgWwC&pg=PT481&dq=Abd+al-Muttalib+ibn+H%C4%81shim&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjHhZ_aibXXAhWE16QKHSYoCC4Q6AEIOTAC#v=onepage&q=Abd%20al-Muttalib%20ibn%20H%C4%81shim&f=false|accesso=10 novembre 2017|editore=Antonio Giangrande}}</ref> non particolarmente abbiente, ma ricco di benevolenza per il nipote.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{ar}}Muṣʿab ibn ʿAbd Allāh Zubayrī, <span style="font-size: 120%;">كتاب نسب قريش</span>, ''Kitāb nasab Quraysh'' (Libro sulla genealogia dei Quraysh), ed. [[E. Lévi-Provençal]], [[Il Cairo]], Dār al-maʿārif, 1953.
*{{ar}}[[TabariṬabarī]], ''Ta'rīkhTaʾrīkh al-rusul wa l-mulūk'', (a cura di Abū l-FadlFaḍl Ibrāhīm), 11 voll., [[Il Cairo]], Dār al-Maʿārif, 1969-77.
*{{Cita libro|lingua=en|cognome1=Madelung |nome1=Wilferd |wkautore=Wilferd Madelung |titolo=The Succession to Muhammad: A Study of the Early Caliphate |data=1997 |editore=Cambridge University Press |città=Cambridge |isbn=978-0-521-56181-5 |url=https://books.google.com/books?id=2QKBUwBUWWkC|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190728182109/https://books.google.com/books?id=2QKBUwBUWWkC |urlmorto= }}
 
==Voci correlate==
*[[Maometto]]
*[[Ka'baKaʿba]]
*[[Abraha]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
 
[[Categoria:Ahl al-Bayt]]
[[Categoria:sunnismoSunnismo]]
 
[[ar:عبد المطلب بن هاشم]]
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