Bari: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicode}}
{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Bari
|Panorama =Bari02 Puglia_bari_old-town.jpg
|Didascalia = Vista dall'alto sul centro storico della città
|Didascalia=
|Voce bandiera =
|Bandiera=Flag of Bari.svg
|Voce bandierastemma = Stemma di Bari
|Stato = ITA
|Stemma=CoA_Città_di_Bari.svg
|Grado amministrativo = 3
|Voce stemma=Stemma di Bari
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 2 = Bari
|Grado amministrativo=3
|Amministratore locale = [[Vito Leccese]]
|Divisione amm grado 1=Puglia
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Divisione amm grado 2=Bari
|Data elezione = [[Elezioni comunali in Puglia del 2024#Bari|9-7-2024]]
|Amministratore locale=[[Michele Emiliano]] <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Data rielezione =
|Partito=[[centrosinistra]]
|Data istituzione =
|Data elezione=22/06/09(2°mandato) <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|Superficie = 116.17
|Data istituzione=
|Sottodivisioni =
|Latitudine gradi=41
|Divisioni confinanti = [[Adelfia]], [[Bitonto]], [[Bitritto]], [[Capurso]], [[Giovinazzo]], [[Modugno (Italia)|Modugno]], [[Mola di Bari]], [[Noicattaro]], [[Triggiano]], [[Valenzano]]
|Latitudine minuti=7
|Zona sismica = 3
|Latitudine secondi=31
|Gradi giorno = 1185
|Latitudine NS=N
|Nome abitanti = baresi
|Longitudine gradi=16
|Patrono = [[San Nicola di Bari|San Nicola]]
|Longitudine minuti=52
|Festivo = 8 maggio e 6 dicembre
|Longitudine secondi=0
|PIL =
|Longitudine EW=E
|PIL procapite =
|Altitudine=5
|Mappa = Map of comune of Bari (metropolitan city of Bari, region Apulia, Italy).svg
|Superficie=116
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Bari all'interno dell'omonima città metropolitana
|Note superficie=
|Abitanti=319355
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2011gen/index.html Dato Istat al 31/12/2011]
|Aggiornamento abitanti=31-12-2011
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Adelfia]], [[Bitonto]], [[Bitritto]], [[Capurso]], [[Giovinazzo]], [[Modugno]], [[Mola di Bari]], [[Noicattaro]], [[Triggiano]], [[Valenzano]]
|Codice postale=70121-70132
|Prefisso=[[080 (prefisso)|080]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=072006
|Codice catastale=A662
|Targa=BA
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=1185
|Diffusività=
|Nome abitanti=Baresi
|Patrono=[[San Nicola di Bari|San Nicola]], [[Odigitria|Madonna Odegitria]], [[San Sabino]], [[San Michele Arcangelo]]
|Festivo=8 maggio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Bari (province of Bari, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Bari all'interno dell'omonima provincia
|Sito=http://www.comune.bari.it/
}}
'''Bari''' ({{Link audio|It-Bari.ogg|<small>ascolta</small>}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[ˈbaːri]}}; ''Bare'' {{IPA|[ˈbaːrə]|nap}} o ''Vare'' {{IPA|[ˈvaːrə]|nap}} in [[Dialetti della Puglia centrale|dialetto barese]]<ref>{{Cita libro|autore1=Giuseppe Gioia|autore2=Gaetano Mele|autore3=Francesco Signorile|titolo=PER NON DIMENTICARE - DIZIONARIO Barese / Italiano Italiano / Barese|data=luglio 2020|editore=WIP Edizioni|p=499}}</ref>; fino al 1931 ''Bari delle Puglie''<ref>{{Cita legge italiana|tipo=RD|anno=1931|mese=03|giorno=30|numero=392|titolo=Autorizzazione al comune di Bari delle Puglie a cambiare la propria denominazione in quella di «Bari»}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />,<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> capoluogo della regione [[Puglia]] e dell'[[Città metropolitana di Bari|omonima città metropolitana]]. È la città più popolosa che si affaccia sull'[[Mare Adriatico|Adriatico]]. Si tratta del [[Comuni italiani per popolazione|nono comune italiano per popolazione]].
 
Centro abitato sin dall'[[Età del bronzo|età del Bronzo]], cominciò ad assumere importanza sotto la dominazione del popolo [[Peucezi|peuceta]], che la eressero a punto nevralgico del loro dominio. Malgrado una data certa di fondazione per la città non sia ricostruibile, sappiamo dalle fonti greche che già ai tempi della [[guerra del Peloponneso]] essa era governata da un proprio sovrano con delle proprie leggi.
'''Bari''' {{Link audio|It-Bari.ogg| <small>ascolta</small> }} ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['baːri]}}, ''Bare'' [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['ba:rə]}} o ''Bère'' [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['bε:rə]}} in [[Dialetto barese|barese]], ''Vare'' nell'antico [[dialetto barese]]<ref>Così come lo riporta Francesco Saverio Abbrescia</ref>, ''Barium'' in [[Lingua latina|latino]], ''Barion'' in [[Lingua greca|greco]]) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di 319.355 abitanti<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2011gen/index.html Dato Istat al 31/12/2011]</ref>, [[capoluogo]] dell'[[Provincia di Bari|omonima provincia]] e della regione [[Puglia]].
 
Nel 326 a.C. divenne alleata di Roma, per poi diventare [[Municipio (storia romana)|municipium]] in seguito alla [[Guerra sociale|Guerra Sociale]], col nome di [[Storia di Bari|Barium]]; nell'età [[Impero romano|imperiale]] essa era già difesa da una larga cinta muraria e da una rocca, doveva contenere al suo interno diversi templi per l'adorazione delle [[Religione romana|divinità pagane]], e anche un teatro per i giochi pubblici, seppur di questi resti dell'[[età antica]] non sia rimasto praticamente nulla.
È il [[Comuni italiani per popolazione|nono comune italiano per popolazione]], terzo del [[Mezzogiorno]] dopo [[Napoli]] e [[Palermo]] e primo<ref>[http://www.tuttitalia.it/puglia/74-comuni/popolazione/ Comuni pugliesi per popolazione]</ref> della regione. La [[Città d'Italia#Puglia|città]] barese è situata in un'area fortemente urbanizzata con un agglomerato urbano che conta circa 700.000 abitanti ed è una delle 15 [[città metropolitane]] italiane, la cui [[Area metropolitana di Bari|area metropolitana]] conta circa 1.000.000 di abitanti.
 
La sua importanza crebbe nell'era [[Alto Medioevo|Alto-Medievale]]. Dopo una breve occupazione saracena che la costituì in [[Emirato di Bari|emirato]], fu prima riconquistata dall'Imperatore del [[Sacro Romano Impero]] [[Ludovico II il Giovane|Ludovico ll]] nell'[[871]], e poi tornò ai [[Impero bizantino|Bizantini]] nell'[[876]], diventando il maggior centro politico, militare e commerciale italiano dell'[[Impero bizantino|Impero D'Oriente]]. Bari divenne infatti capoluogo del [[Langobardia (thema)|thema di Longobardia]] e successivamente, dal [[975]], sede del [[catapano]], funzionario imperiale che amministrava tutti i domini dell'[[Italia meridionale]].
== Generalità ==
 
Bari rimase l'ultima roccaforte bizantina in Italia, cedendo al dominio [[Normanni|normanno]] con [[Assedio di Bari|l'Assedio del 1071]]. La città crebbe d'importanza anche sul piano religioso con l'arrivo delle [[Reliquia|reliquie]] di [[San Nicola di Bari|San Nicola]] il 9 maggio [[1087]], nello stesso anno [[Papa Urbano II]] raggiunse la città per consacrare il luogo dove, due anni dopo, avrà inizio la costruzione dell'imponente [[Basilica di San Nicola]]. Il dominio Normanno su Bari fu però funestato da ribellioni e lotte, nonostante la sua fortuna commerciale, che culminarono il 28 maggio [[1156]] con la totale distruzione della città da parte di [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo I]], ma la città comincio a ripopolarsi e ad essere ricostruita solo un decennio dopo sotto il regno di [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]].
È nota per essere la città nella quale riposano le reliquie di [[San Nicola di Bari|san Nicola]]. Tale privilegio ha reso Bari e la sua [[Basilica di San Nicola (Bari)|basilica]] uno dei centri prediletti dalla [[Chiesa ortodossa]] in Occidente.
 
Nei secoli successivi Bari vide il tramontare delle autonomie che si era conquistata nei secoli precedenti e ricoprì un ruolo sempre meno importante col passare degli anni, fatta eccezione per un breve periodo dal [[1524]] al [[1557]] quando il [[Ducato di Bari]] venne governato dalla regina [[Bona Sforza]], che fece ritornare la città ai fasti del passato.
Bari ha una solida tradizione mercantile e da sempre è punto nevralgico nell'ambito del commercio e dei contatti politico-culturali con l'Est europeo e il [[Medio Oriente]]. Il suo [[Porto di Bari|porto]] è oggi il maggiore scalo passeggeri del [[Mar Adriatico]]. Dal [[1930]] si tiene a Bari la [[Fiera del Levante]]; più recentemente la città è diventata sede del segretariato per il [[Corridoio paneuropeo VIII|Corridoio pan-europeo 8]].
 
Nel 1813 [[Gioacchino Murat]] diede inizio ad una nuova urbanizzazione della città, abbattendo la cinta muraria, creando il borgo alle porte della Città Vecchia che conserva ancora il suo nome.
Il peculiare centro storico (la cosiddetta ''[[Città vecchia (Bari)|Barivecchia]]'') è permeato di una storia millenaria e si contrappone all'ottocentesco [[Murat (quartiere di Bari)|quartiere murattiano]] dall'ordinata pianta a scacchiera, che meglio interpreta la tradizione commerciale della città. Nel [[Secondo dopoguerra]], l'urbanizzazione rapida e spesso incontrollata ha reso meno regolare la parte moderna del capoluogo, sviluppatasi al di là del quartiere murattiano.
 
Dall'800 in poi e con la creazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno D'Italia]] a Bari venne affidato il ruolo di [[capoluogo]] dell'area [[Puglia|Pugliese]], facendola diventare il comune italiano ed europeo più popoloso che si affaccia sul [[Mare Adriatico]], dal 1930 è sede della [[Fiera del Levante]], tra le principali esposizioni fieristiche d'Italia.
 
Dagli anni 2000 in poi è cominciata una nuova valorizzazione della città che l'ha resa un luogo turistico di livello internazionale, un turismo che gira intorno ai meravigliosi vicoli medievali di [[San Nicola (Bari)|Bari Vecchia]], alle sue costruzioni in [[Arte romanica|stile romanico]] e alle reliquie del santo patrono molto venerate nel mondo ortodosso, ma anche intorno all'elegante [[Murat (Bari)|Borgo Murattiano]] in stile ottocentesco.
 
{{TOClimit|3}}
 
== Geografia fisica ==
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=== Territorio ===
La città si affaccia sul [[MarMare Adriatico]] per una lunghezza di 42&nbsp;km, fra i comuni di [[Giovinazzo]], a nord, e [[Mola di Bari]], a sud per una lunghezza territoriale e comunale di circa 40&nbsp;km.
 
Il territorio comunale è al centro di una vasta area pianeggiante e depressa, la ''conca di Bari''.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Michele Mossa|titolo=Le alluvioni di Bari: ciò che la storia avrebbe dovuto insegnare|volume=Vol. 45|numero=5|url=https://www.michelemossa.it/allegato/JHR-P2990_ita.pdf}}</ref> Tuttavia, nella sua porzione centrale, si spinge per alcuni chilometri nell'entroterra, fino ai centri di [[Capurso]], [[Triggiano]], [[Bitritto]], [[Modugno (Italia)|Modugno]] e [[Bitonto]], incontrando così i primi pendii delladelle [[MurgiaMurge]]. La città va dai 0 ai 131 metri di altitudine sul livello del mare. LaIl casaMunicipio, comunalesituato in [[Corso Vittorio Emanuele II (Bari)|Corso Vittorio Emanuele II]], una delle principali vie cittadine, la quale in direzione est si affaccia sul [[Teatro Margherita (Bari)|Teatro Margherita]], quindi sul [[Mare Adriatico|mare]], si trova a 5 metri di altitudine.
 
La conformazione della città viene spesso descritta come un'[[aquila]] con le ali spiegate, la cui testa è la piccola penisola sulla quale è sorto il primo nucleo urbano, ''[[CittàSan vecchiaNicola (Bari)|Bari vecchiaVecchia]]''; conformazione che si volle dare all'agglomerato e al territorio comunale soprattutto in epoca [[fascismo|fascista]].
 
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]:<ref>{{Cita web|url=http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perRegione.pdf|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Classificazione sismica dei comuni italiani|editore=[[Dipartimento della Protezione Civile]]|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090418213631/http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perRegione.pdf|dataarchivio=18 aprile 2009}}</ref>: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003 aggiornata al 16/01/2006 con le comunicazioni delle regioni.
 
=== Clima ===
La città è caratterizzata da un [[clima mediterraneo]] (o, secondo la [[classificazione dei climi di Köppen|classificazione di Köppen]], clima temperato delle medie latitudiniCsa), con inverni miti continentali ed estati calde e asciutte. Le escursioni termiche sono contenute dall'azione mitigatrice dell'[[Marmarina, infatti il capoluogo, trovandosi sulla costa del basso Adriatico|Adriatico]], è di tanto in tanto interessato da venti a regime di brezza. Tuttavia la città nei mesi invernali èpuò spessoessere influenzata dalle correnti fredde di provenienza nord-orientale balcanica e nord-occidentali provenienti dagli alti monti abruzzesi, che sporadicamente determinano precipitazioni anche a carattere nevoso: da ricordare le nevicate del 1987, 1993, 1999, 2003, 2007, 2014, 2017 e 2018 in cui caddero mediamente sulla città circa {{M|15|u=cm}} di neve. Le piogge, concentrate nei mesi invernali, sono caratterizzate da un regime estremamente variabile; nei mesi estivi vi è alternanza tra ondate di caldo torrido provenienti dal nord-Africa alternate da altrettante ondate di caldo umido provenienti dalle regioni ad est del bacino del basso mediterraneo. In contrapposizione alle ondate di caldo, vi sono giorni in cui soffiano venti settentrionali di maestrale, a cui possono associarsi nuclei di bassa pressione transitori che possono dar luogo a fenomeni temporaleschi tipici della stagione estiva, bruschi cali di temperatura e mare agitato.
 
Il [[24 luglio]] [[2007]] presso la stazione meteorologica di Bari Palese si toccarono i 45,6&nbsp;°C, la più alta temperatura mai registrata in città.<ref>{{Cita web|url= http://www.meteo-net.it/statistiche/estremi.aspx|titolo= Record meteo estremi|accesso= 25-9-2010}}</ref> La temperatura minima assoluta risale al [[3 gennaio]] [[1993]], quando si registrarono -6,0&nbsp;°C<ref>{{Cita web|url= http://www.tutiempo.net/clima/Bari_Palese_Macchie/03-01-1993/162700.htm|titolo= Temperature di gennaio 1993|accesso= 25-9-2010}}</ref>.
 
Il 24 luglio [[2007]] a Bari Palese si toccarono i 45,6&nbsp;°C, la più alta temperatura mai registrata presso la stazione meteorologica dell'aeroporto cittadino.<ref>{{Cita web|url= http://www.meteo-net.it/statistiche/estremi.aspx|titolo=Record meteo estremi|accesso= 25 settembre 2010|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20081226125538/http://www.meteo-net.it/statistiche/estremi.aspx|dataarchivio= 26 dicembre 2008|urlmorto= sì}}</ref> La temperatura minima assoluta risale al 3 gennaio [[1993]], quando si registrarono -5,9&nbsp;°C.<ref>{{Cita web|url= http://www.tutiempo.net/clima/Bari_Palese_Macchie/03-01-1993/162700.htm|titolo= Temperature di gennaio 1993|accesso= 25 settembre 2010}}</ref>
{{ClimaAnnuale
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]:<ref>{{Cita web|1=http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|accesso=25 marzo 2007|titolo=Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100127140928/http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|dataarchivio=27 gennaio 2010}}</ref> zona C, 1185 [[Grado giorno|GG]]{{ClimaAnnuale
| nome = BARI PALESE <br /> <small>
| nome = Bari Palese
| tempmax01 = 12.1
| tempmax02 = 12.76
| tempmax03 = 14.74
| tempmax04 = 17.97
| tempmax05 = 22.2
| tempmax06 = 25.8
Riga 93 ⟶ 76:
| tempmax09 = 25.4
| tempmax10 = 21.0
| tempmax11 = 16.85
| tempmax12 = 13.51
| tempmin01 = 4.9
| tempmin02 = 4.8
Riga 105 ⟶ 88:
| tempmin09 = 16.3
| tempmin10 = 12.6
| tempmin11 = 8.62
| tempmin12 = 6.21
| tempassmax01 = 24.0
| annotempassmax01 = 1979
| tempassmax02 = 2425.02
| annotempassmax02 = 19902016
| tempassmax03 = 27.2
| annotempassmax03 = 1977
Riga 118 ⟶ 101:
| annotempassmax05 = 1994
| tempassmax06 = 45.5
| annotempassmax06 = 2007
| tempassmax07 = 45.6
| annotempassmax07 = 2007
Riga 127 ⟶ 110:
| tempassmax10 = 35.2
| annotempassmax10 = 1979
| tempassmax11 = 2627.85
| annotempassmax11 = 2000 2008
| tempassmax12 = 23.0
| annotempassmax12 = 1989
Riga 144 ⟶ 127:
| annotempassmin06 = 1986
| tempassmin07 = 12.8
| annotempassmin07 = 1971
| tempassmin08 = 12.8
| annotempassmin08 = 1976
| tempassmin09 = 8.4
| annotempassmin09 = 1979
Riga 152 ⟶ 135:
| annotempassmin10 = 1972
| tempassmin11 = 0.0
| annotempassmin11 = 1977
| tempassmin12 = -3.0
| annotempassmin12 = 1986
| pioggia01 = 53.7
| pioggia02 = 64.2
Riga 180 ⟶ 163:
| giornipioggia12 = 7
| warm01 = 0
| warm02 = 0
| warm03 = 0
| warm04 = 0
Riga 228 ⟶ 211:
| umido12 = 77
}}
 
* [[Classificazione climatica]]<ref>{{Cita web|http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|accesso=25-3-2007|titolo= Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani}}</ref>: zona C, 1185 [[Gradi giorno|GG]]
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Bari}}
{{Nota
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 350px
|titolo = Trafugamento e culto delle reliquie di san Nicola di Myra
|contenuto = [[File:Russian icon Instaplanet Saint Nicholas.JPG|thumb|150px|rightupright=0.7|Un'icona di san Nicola]][[San Nicola di MyraBari|San Nicola]] veneratissimo tra [[Chiesa cattolica|cattolici]], [[Chiesa Ortodossaortodossa|ortodossi]] e [[Chiesa protestante|protestanti]], è considerato il protettore delle ragazze e dei naviganti. La vicenda del trafugamento della salma è adombrata da sospetti circa l'attendibilità storica del fatto. La tradizione vuole che quando [[Myra]] cadde in mano [[Islam|musulmana]], Bari e [[Venezia]], città rivali, entrarono in competizione per il possesso delle reliquie. È noto che la spedizione barese formata da 62 marinai, battendo sul tempo i Veneziani, riuscì ad impadronirsi per prima delle spoglie del Santo, che il 9 maggio [[1087]], furono depositate in una Chiesachiesa di [[Ordine benedettinodi San Benedetto|benedettini]] sotto la custodia dell'[[Elia (abate)|abate Elia]]. La leggenda narra altresì che le spoglie furono collocate nel luogo in cui si fermarono i buoi che trainavano il corpo del Santo. L'abate (poi vescovo di Bari) iniziò la costruzione di una nuova Chiesachiesa. L'edificazione terminata entro poco, consentì la consacrazione che fu operata nel [[1089]] da [[papa Urbano II]]. Solo dopo fu edificata l'attuale basilica [[StileArte romanicoromanica|romanica]]. Ancora oggi sono custodite, sotto l'altare della cripta, le ossa del Santo patrono della città. Proprio da queste ossa i monaci avrebbero estratto un liquido dalle potenzialità taumaturgiche, chiamato manna. A questa vicenda vanno ricondotte le qualità di taumaturgo attribuite a san Nicola.
}}
{{Vedi anche|Storia di Bari}}
[[File:Dono russo, statua San Nicola.JPG|thumb|150px|left|Statua di san Nicola]]
 
=== Età antica e medievale ===
Toponimi: ''Barë'' in [[Dialetto barese|barese]], ''Βαριον'' in [[Lingua greca antica|greco]], ''Barium'' in [[Lingua latina|latino]].
Non sono chiare le origini di Bari: dagli scavi nell'area della chiesa di San Pietro, nella città vecchia, sembra ipotizzabile l'esistenza di un originario insediamento dell'[[età del bronzo]], appartenente al popolo dei [[Peucezi]].
Non sono chiare le origini di Bari, ma da quanto emerso dagli scavi nell'area della chiesa di San Pietro, nella città vecchia, sembra ipotizzabile l'esistenza di un originario insediamento dell'[[età del bronzo]], appartenente al popolo [[illiri]]co dei [[Peucezi]]; altri ipotizzano che Bari fosse stata egemonizzata da [[Creta (Grecia)|Creta]]. Successivamente fu conosciuta dagli [[antichi greci|antichi Greci]] con il nome di ''Barion'' e dai [[Civiltà romana|Romani]] ''Barium''.
 
Entrata a far parte del dominio [[Roma (città antica)|romano]], nel [[III secolo a.C.]] come ''[[Municipio (storia romana)|municipium]]'', ''Barium'' si sviluppò in seguito alla costruzione della [[via Traiana]]. Era dotata di un poderoso castello, una [[zecca (moneta)|zecca]], un pantheon con le proprie divinità pagane e molto probabilmente di un [[teatro]] (come si ricava da un'epigrafe di un liberto rinvenuta nel succorpo della Cattedrale, ma di cui non sono emerse evidenze archeologiche).<ref>Cfr. {{AE |2008| 00416}}. Datata attorno al [[160]]-[[180]], attesta un decreto [[Decurionato|decurionale]] con cui venne riconosciuto al [[liberto]] Lucio Gellio Primigenio, come merito per aver salvato da una potenziale carestia il popolo, un posto in teatro e una statua.</ref>
 
Dal [[IV secolo]], fu sede episcopale (era nota come ''ecclesia varina'', come si legge in una dedica su pavimento di un'aula della chiesa paleocristiana al di sotto dell'attuale [[Cattedrale di San Sabino|Cattedrale]]) e dopo la [[caduta dell'imperoImpero romano d'Occidente]] fu contesa tra i [[Longobardi]] e [[Impero bizantino|Bizantinil'Impero romano d'Oriente]] (l'attuale struttura della "città vecchia" risale a quest'epoca, e si articola intorno alla corte del [[Catapano]]).
 
Successivamente fu in mano deidegli [[BerberiArabi]] (dal dall'[[847]] al all'[[871]] fu sede di un [[Emirato di Bari|emirato]]<ref>da ''L'emirato di Bari 847-871'' di Giosuè Musca.</ref>) e quindi dei duchi longobardi di [[Benevento]]. Nell'[[875]] tornò aiall'[[Impero Bizantiniromano d'Oriente]] che la crearono capitale del ''[[Langobardia (thema)|thema di Langobardia]]'', comprendente l'[[Apulia]] e la [[Calabria]].
 
Liberata, dopo sei mesi di assedio dei [[Saraceni]], dalla flotta [[Repubblica di Venezia|veneziana]], nel [[1002]] si ribellò sotto la guida di [[Melo di Bari]] (nobile barese) al governo fiscale del [[catapano]] [[bizantino]], riuscendo nel [[1018]] ad ottenere la propria autonomia.
 
Ultimo possedimento bizantinodell'[[Impero romano d'Oriente]] in Italia, nel [[1068]], la città di Bari fu [[Assedio di Bari|Bari fu assediata]] dai [[normanni]], che la strapparono aiall'[[Impero bizantiniromano d'Oriente]] nel [[1071]], e nel [[1087]] vi furono portate le spoglie di [[san Nicola di Bari|san Nicola di Myra]]. Tra il [[XII secolo|XII]] e il [[XIV secolo]] fu porto di partenza per le [[Crociata|Crociate]].
 
Nel [[1098]] nella cripta della nuova basilica di san Nicola, si riunì il [[II Concilioconcilio di Bari II|concilio]] presieduto da [[papa Urbano II]], al quale intervennero oltre 180 vescovi riunitisi per discutere di problemi dogmatici inerenti ai rapporti tra la [[Chiesa ortodossa]] e [[Chiesa Cattolicacattolica|Chiesa Romana]] all'indomani del [[Grande Scisma]].
 
Distrutta da [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo il Malo]] nel [[1156]], tornò a rifiorire in epoca [[SveviHohenstaufen|sveva]], intorno al [[Castello Normanno-Svevo (Bari)|castello]] fatto erigere da [[Federico II deldi Sacro Romano ImperoSvevia|Federico II]] su preesistenti fortificazioni normanne, fatto commemorato da una ''[[Stauferstele]]''.
 
Un lungo periodo di decadenza (dovuta soprattutto alla politica vessatoria dei governi dominatori) caratterizzò la città sotto le dominazioni di [[Alduino Filangieri di Candida]], Maestro della Regia Corte e Giustiziere di Bari dal 1284, e quelle [[Angioini|angioina]], [[AragonesiCorona d'Aragona|aragonese]] e spagnola, interrotto dallo splendore sotto gli [[Sforza]], prima coi duchi [[Ludovico il Moro]] e [[Beatrice d'Este]], poi con le duchesse [[Isabella d'Aragona (1470-1524)|Isabella d'Aragona]] e [[Bona Sforza]]. Bari subì anche la dominazione veneziana, grazie alla quale si ebbe l'ampliamento del porto e un periodo molto florido, favorito anche dal commercio di prodotti dell'entroterra, molto richiesti sui mercati esteri. Nel 1556 la principessa [[Bona Sforza]] D'Aragona, dal 1518 seconda moglie del re di [[Polonia]] [[Sigismondo I il Vecchio]], lasciò la Polonia stabilendosi a Bari di cui aveva ereditato il principato. Bona Sforza morì nel 1557.
Bari subì anche la dominazione veneziana, grazie alla quale si ebbe l'ampliamento del porto e un periodo molto florido, favorito anche dal commercio di prodotti dell'entroterra, molto richiesti sui mercati esteri.
 
=== Età modernacontemporanea ===
Il 2524 aprile del [[1813]], con [[Gioacchino Murat]], fu posta la prima pietra dell'espansione cittadina al di fuori delle mura medioevali ("borgo nuovo", o "borgo murattiano"), caratterizzato dal tracciato ortogonale delle vie. La popolazione crebbe rapidamente dagli allora 18.000{{formatnum:18000}} abitanti ai 94.000{{formatnum:94000}} dell'inizio del [[XX secolo]]: divenuta capoluogo di provincia, vi trovarono sede edifici e istituzioni pubbliche ([[Teatro Piccinni]], la camera di commercio, l'[[Acquedotto pugliese]], il [[Teatro Petruzzelli]], l'[[Università degli Studi di Bari Aldo Moro|Università degli Studi]]) e la [[casa editrice]] [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]].
 
Durante la [[prima guerra mondiale]] dal settembre 1916 arriva la [[101ª Squadriglia]] che resta fino al 18 gennaio 1919.
[[File:Elogio russo a Bari.JPG|thumb|150px|left|Elogio russo]]
[[File:Bari - Lungomare Imperatore Augusto & Mare.jpg|thumb|Lungomare Imperatore Augusto]]
[[File:Elogio russo a Bari.JPG|thumb|left|Elogio russo|181x181px]]
 
Durante il [[Storia dell'Italia fascista|ventennio fascista]] fu costruito il lungomare monumentale<ref>{{Cita web|url=https://video.repubblica.it/edizione/bari/bari-il-lungomare-e-la-ruota-panoramica-visti-dal-drone/291903/292512|titolo=Bari, il lungomare e la ruota panoramica visti dal drone|sito=Repubblica Tv - la Repubblica.it|data=10 dicembre 2017|accesso=11 dicembre 2017}}</ref> ed inaugurata la [[Fiera del Levante]], con la quale prese vita il disegno di "''Bari porta d'oriente''", consacrato negli anni recenti dal ruolo di "European gateway" assegnato dall'[[Unione Europeaeuropea]].
 
A metà del [[XX secolo]] la città si è espansaespanse ulteriormente, in modo disordinato, giungendo a sfiorare i 400.000{{formatnum:400000}} abitanti negli [[Anni 1970|anni settanta]] e [[Anni 1980|ottanta]].
 
La [[città]], fatta [[metropoli]], affronta i fenomeni del [[pendolarismo]] e della [[deurbanizzazione]], mentre crescono il terziario e l'area industriale. A causa della sua posizione Bari accoglie un notevole flusso di immigrazione dall'estEst. L'8 agosto [[1991]] sbarcaattracca nel porto la [[Vlora (nave)|nave ''Vlora'']], carica di oltre ventimila [[Albania|Albanesialbanesi]].
 
Alle porte del [[2000]] illa centrocittà storicovecchia viene ristrutturatoristrutturata e restituitorestituita a nuova vita, mentre si avvia al termine un profondo rinnovamento infrastrutturale che coinvolge [[porto]], [[aeroporto]], [[interporto]] e [[ferrovie|ferrovia]].
 
=== Seconda guerra mondiale ===
[[File:XIX century print, Il porto di Bari.jpg|thumb|300px|Immagine ottocentesca del porto di Bari.]]
Nel corso della [[seconda guerra mondiale]] i porti di Bari, [[Brindisi]] e [[Taranto]] furono fra i più attivi e strategicamente importanti per le [[Alleati della seconda guerra mondiale|forze alleate]], che occuparono il meridione italiano in seguito allo [[Operazione Husky|sbarco in Sicilia]], anche per il cospicuo numero di mezzi e navi che i porti ospitarono per tutta la durata del conflitto. Le città portuali tuttavia furono teatro di disastri navali e consuetudinari scenari bellici che penalizzarono soprattutto la popolazione locale. Bari visse due pesanti catastrofi navali, tra le quali la seconda fra le più disastrose di tutta la guerra.
 
{{Vedi anche|Bombardamento di Bari}}
[[File:XIX century print, Il porto di Bari.jpg|thumb|Immagine ottocentesca del porto di Bari.|251x251px]]
Il primo e più grave disastro ebbe luogo il 2 dicembre [[1943]], a pochi mesi dalla cacciata dei tedeschi da Bari e dalla battaglia in difesa del porto del 9 settembre. Il porto, in cui erano ormeggiate decine di navi alleate, subì un pesantissimo bombardamento aereo della ''[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]''. Alle 19.25 una pioggia di ordigni, sganciati da ottantotto bombardieri bimotori tipo Ju 88 A4 appartenenti a tre stormi (KG 30, KG54 e KG77), investì le navi del porto che si concentravano compatte presso il nuovo molo foraneo. L'effetto fu amplificato dal forte assembramento di mezzi: le navi affondate furono 17, di cui 4 inglesi, 3 norvegesi, 3 italiane e 2 polacche. Tra le navi affondate vi era l'inglese ''John Harvey'' carica di bombe all'[[iprite]], un gas asfissiante già usato durante il primo conflitto mondiale e presente a Bari solo per essere utilizzato in caso di necessità bellica. Il numero di vittime non è mai stato accertato; il totale secondo fonti anglosassoni supererebbe i 680, ma a causa dei moltissimi civili dispersi la stima potrebbe superare il migliaio. Per la gravità delle conseguenze, il "[[bombardamento di Bari]]" è conosciuto come uno dei più tragici bombardamenti navali della seconda guerra mondiale, secondo per rilevanza solo all'attacco di [[Attacco di Pearl Harbor|Pearl Harbor]], in cui le navi affondate furono parimenti 17.
Nel corso della [[seconda guerra mondiale]] i porti di Bari, [[Brindisi]] e [[Taranto]] furono fra i più attivi e strategicamente importanti per le [[Alleati della seconda guerra mondiale|forze alleate]], che occuparono il meridione italiano in seguito allo [[Operazione Husky|sbarco in Sicilia]], anche per il cospicuo numero di mezzi e navi che i porti ospitarono per tutta la durata del conflitto. Le città portuali tuttavia furono teatro di disastri navali e consuetudinari scenari bellici che penalizzarono soprattutto la popolazione locale. Bari visse due pesanti catastrofi navali, tra le quali la seconda fra le più disastrose di tutta la guerra. Il 9 settembre con la [[difesa del porto di Bari]] la città si libera dall'occupazione nazista.
 
Il primo e più grave disastro ebbe luogo il 2 dicembre [[1943]], a pochi mesi dalla cacciata dei tedeschi da Bari e dalla battaglia in difesa del porto del 9 settembre. Il porto, in cui erano ormeggiate decine di navi alleate, subì un pesantissimo bombardamento aereo della ''[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]''. Alle 19:25 una pioggia di ordigni, sganciati da 105 [[Bombardiere|bombardieri]] [[Junkers Ju 88]], investì le navi del porto battenti bandiera americana, inglese, polacca, norvegese e olandese e che si concentravano compatte presso il nuovo molo foraneo. L'effetto fu amplificato dal forte assembramento di mezzi: le navi affondate o distrutte furono 28 e 12 altre risultarono danneggiate.<ref name=Bollsta2>{{cita web |url=http://wrecksite.eu/wreck.aspx?154674 |titolo=Bollsta (+ 1943) |editore=Wrecksite |accesso=28 luglio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120322060233/http://wrecksite.eu/wreck.aspx?154674 |dataarchivio=22 marzo 2012 }}</ref> Il porto rimase chiuso per tre settimane e ritornò pienamente operativo solo nel febbraio del 1944,<ref name="Orange176">Orange, [http://books.google.com/books?id=QbRn5MwhlWcC&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0 p. 176.]</ref> Gli anglo-americani, in difficoltà nell'[[Approvvigionamento|approvvigionare]] le proprie truppe, dovettero rallentare l'offensiva, consentendo ai tedeschi di attestarsi sulla [[linea Gustav]].<ref name=Atkinson>{{en}} {{Cita libro|cognome=Atkinson|nome=Rick|anno=2007|titolo=The Day of Battle: The War in Sicily and Italy, 1943–1944|url=https://archive.org/details/dayofbattlewarin00atki|editore=Henry Holt|città=New York| isbn=0-8050-6289-0}}, pp. 275–276.</ref>
 
==== La contaminazione con l'iprite ====
Tra le navi affondate vi era l'inglese ''John Harvey'' <ref>{{Cita web|url=https://www.bari-e.it/almanacco-barese/accadde-a-bari-i-bombardieri-tedeschi-affondano-le-navi-alleate-nel-porto-1943/|titolo=Accadde a Bari – I bombardieri tedeschi affondano le navi alleate nel porto (1943)}}</ref> carica di bombe all'[[iprite]], un [[gas tossico|gas asfissiante]] già usato durante il primo conflitto mondiale e presente a Bari solo per essere utilizzato in caso di necessità bellica. Fortunatamente, quando la nave esplose, il vento da terra allontanò verso il largo la nube tossica generata dalle esplosioni. Ciò comunque non impedì all'iprite di disperdersi come miscela oleosa nelle acque del porto, dove contaminò gli indumenti dei [[Marinaio|marinai]], portuali e [[Soccorritore|soccorritori]] che si erano adoperati per trarre in salvo i superstiti.<ref>{{cita web|url=http://www.ilsudest.it/sociale-menu/78-sociale/3549--bari-2-dicembre-1943-inferno-velenoso-una-storia-tragica-e-segreta.html|titolo=Bari 2 dicembre 1943, inferno velenoso. Una storia tragica e segreta|accesso=7 aprile 2014|urlmorto=sì|dataarchivio=8 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140408213637/http://www.ilsudest.it/sociale-menu/78-sociale/3549--bari-2-dicembre-1943-inferno-velenoso-una-storia-tragica-e-segreta.html}}</ref>
 
Il numero di vittime totale del raid non è mai stato accertato: il totale secondo fonti anglosassoni supererebbe i 680, ma a causa dei moltissimi civili dispersi la stima potrebbe superare il migliaio. Per la gravità delle conseguenze, il bombardamento è conosciuto come uno dei più tragici bombardamenti aerei su basi navali della seconda guerra mondiale, secondo per rilevanza solo all'[[attacco di Pearl Harbor]], tanto da essere ricordato come "[[Bombardamento di Bari|La Pearl Harbor Italiana]]".
 
Il secondo disastro colpì la città il 9 aprile [[1945]], ore 11.:57, quando il piroscafo americano ''Charles Henderson''<ref>{{Cita web|url=https://www.bari-e.it/almanacco-barese/accadde-a-bari-la-nave-henderson-esplode-nel-porto-di-bari-1945/|titolo=Accadde a Bari – La nave Henderson esplode nel porto di Bari (1945)}}</ref> esplose a causa di un incidente con il carico di materiale bellico. Le vittime accertate, fra gli abitanti deldella vicinocittà borgo anticovecchia e gli scaricatori del porto, furono 175, e si registrarono 142 dispersi. In totale 317 persone furono travolte e uccise dall'esplosione. Più di 600 rimasero ferite gravemente, migliaia in modo lieve. Un centinaio furono invece le vittime tra gli alleati. L'esplosione, che investì tuttotutta illa borgovecchia anticocittà, provocò pesanti danni alla cattedrale, alla basilica di San Nicola e alla Chiesa russa.
 
==== ''Il Congresso antifascista di Bari'' ====
{{vedi anche|Congresso di Bari}}
Durante le operazioni belliche, in seguito all'[[armistizio di Cassibile]] stipulato l'8 settembre [[1943]], e precisamente nei giorni 28-29 gennaio [[1944]], si tenne a Bari (in quegli anni infatti la città era uno dei centri di maggiore attività politica nell'Italia occupata dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]), il congresso dei comitati provinciali di liberazione, che volle definire per i partiti antifascisti, escluso il [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] le linee direttive comuni della futura azione politica nazionale: abdicazione di [[Vittorio Emanuele III]] e formazione di un governo che fosse espressione politica dei comitati di liberazione, dotato di pieni poteri al fine di intensificare lo sforzo bellico e di preparare la nuova [[Costituzione]].
Durante le operazioni belliche, in seguito all'[[armistizio di Cassibile]] stipulato l'8 settembre [[1943]], e precisamente nei giorni 28-29 gennaio [[1944]], si tenne a Bari (in quegli anni infatti la città era uno dei centri di maggiore attività politica nell'Italia occupata dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]), il congresso dei comitati provinciali di liberazione, che volle definire per i partiti antifascisti, escluso il [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] le linee direttive comuni della futura azione politica nazionale: abdicazione di [[Vittorio Emanuele III d'Italia|Vittorio Emanuele III]] e formazione di un governo che fosse espressione politica dei comitati di liberazione, dotato di pieni poteri al fine di intensificare lo sforzo bellico e di preparare la nuova [[Costituzione]].
La maggior parte di questi avvenimenti fu commentata e trasmessa da [[Radio Bari]] che dal settembre del [[1943]] era diventata la prima radio dell'Italia libera, anche se operava sotto il controllo degli Alleati.
 
[[File:Bari-Gonfalone.png|100px|right|thumb|Gonfalone del comune di Bari|232x232px]]
 
=== Simboli ===
{{Vedi anche|Stemma di Bari}}
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con DCG dell'8 giugno 1935.<ref name="Bozzetti">{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/a11bb7e4-97c7-44af-b3e5-60a36834de41/141-bari|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Bari|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città|accesso=2024-10-15}}</ref>
Lo stemma cittadino è uno scudo sannitico "partito d'argento e di rosso timbrato da una corona di città".<ref>{{Cita web|url=http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/?id=4055|editore=Araldicacivica.it|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Stemma della città di Bari}}</ref>
 
EssoLo risalirebbestemma alcittadino tempoè delleuno crociate:scudo sannitico "partito ld'argento, chee in araldica corrisponde al bianco, simboleggerebbe la purezza della fede, mentre ildi rosso rappresenterebbe iltimbrato sangueda versatouna incorona suadi difesacittà".<ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italianiaraldicacivica.it/072stemmi/006comuni/stemma.htmlcomune/?id=4055|editore=Comuni-italianiAraldicacivica.it|accesso= 4 febbraio 2011|titolo=Stemma Comunidella Italianicittà di Bari|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111116022726/http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/?id=4055|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Esso risalirebbe al tempo delle crociate: l'argento, che in araldica corrisponde al bianco, simboleggerebbe la purezza della fede, mentre il rosso rappresenterebbe il sangue versato in sua difesa.<ref>{{Cita web|https://www.comuni-italiani.it/072/006/stemma.html|editore=Comuni-italiani.it|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Comuni Italiani.it}}</ref>
Lo scudo è accompagnato da un ramo di [[Olea europaea|ulivo]] (a sinistra) e uno di [[leccio]] (a destra) [[decussato|decussati]] sotto la punta dello scudo e annodati da un nastro con i colori nazionali.
 
Lo scudo è accompagnato da un ramo di [[Olea europaea|ulivo]] (a sinistra) e uno di [[Quercus ilex|leccio]] (a destra) [[decussato|decussati]] sotto la punta dello scudo e annodati da un nastro con i colori nazionali.
== Monumenti e luoghi di interesse ==
 
{{Vedi anche|Monumenti e luoghi d'interesse di Bari}}
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso riccamente ornato di ricami d'oro.<ref name="Bozzetti"/>
[[File:Bari Basilica San Nicola.jpg|thumb|right|250px|Basilica di San Nicola, esterno]]
 
[[File:PalazzoMincuzzi.jpg|thumb|Palazzo Mincuzzi, fotografato da via Sparano]]
=== Onorificenze ===
[[File:PalazzoFizzarotti.jpg|thumb|Palazzo Fizzarotti]]
{{Onorificenze
[[File:Bari parco2giugno.JPG|250px|thumb|right|Il parco 2 giugno]]
|immagine = Ribbon for the Calabrian-Sicilian earthquake - 2nd type.png
|nome_onorificenza = Grande medaglia d'argento di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Alla Città di Bari
|data = Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911
}}{{Onorificenze
|immagine= Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al Merito Civile
|collegamento_onorificenza= Città decorate al merito civile
|motivazione = Città di rilevante importanza strategica per il suo porto, durante l'ultimo conflitto mondiale, si rese protagonista di una tenace resistenza al nazifascismo, sopportando la perdita di un numero elevato dei suoi figli migliori e la distruzione di ingente parte del suo patrimonio monumentale ed edilizio. Venti giovani cittadini vennero trucidati in via Nicolò dell'Arca mentre inneggiavano, all'indomani della caduta del fascismo, alla riconquistata libertà. Al culmine dei moti di riscatto, la popolazione tutta, animata da profonda fede negli ideali di democrazia e di giustizia, con eroico coraggio, unendosi ad un nucleo di militari, impedì, dopo ore di violenti scontri, che le truppe tedesche portassero a termine la prevista distruzione del porto. 1940 / 1945 - Bari
|data = 12 aprile 2007<ref>{{cita web|url= http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=311612 |titolo= Comune di Bari, Medaglia d'oro al merito civile }}</ref>
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Vedi anche|Monumenti e luoghi d'interesse di Bari}}{{Citazione|Vi rassegno una multa di duemila augustali: tuo padre non mi toccherebbe per tutti gli averi che possiede la città di Bari!|[[Cielo d'Alcamo]] - "Rosa Fresca Aulentissima"|lingua=LA|Una difesa mèttonci di dumili' agostari: non mi toccara pàdreto per quanto avere ha 'n Bari}}
[[File:Cattederale di San Sabino interno verso rosone.jpg|miniatura|left|upright|Interno della Cattedrale di San Sabino col suo rosone.]]
=== Architetture religiose ===
[[File:Bari BW 2016-10-19 13-35-11 stitch.jpg|thumb|[[Basilica di San Nicola]], esterno|249x249px]]
[[File:Bari - San Nicola - Plafond.jpg|miniatura|248x248px|Il soffitto della [[Basilica di San Nicola]]]]
{{Vedi anche|Basilica di San Nicola di Bari|Cattedrale di San Sabino}}
*'' [[Basilica di San Nicola di Bari]]'': uno dei simboli della città di Bari, sorge nel cuore della città vecchia, in una larga piazza, dove, prima della sua costruzione, vi era il palazzo del [[catapano]] bizantinodell'[[Impero romano d’Oriente|Impero romano d'Oriente]] (distrutto durante una ribellione popolare). L'edificio fu eretto tra il [[1087]] ed il [[1197]], allo scopo di custodire le reliquie di [[san Nicola di Bari|san Nicola]], trafugatotrafugate da [[Myra]] da alcuni marinai baresi nel 1087. La sua struttura è uno dei migliori esempi di architettura [[Romanico pugliese|romanica pugliese]].
* La [[cattedrale di San Sabino]] fu eretta tra [[XII secolo|XII]] e il [[XIII secolo]], ricostruita – con impianto diverso dal precedente – dopo la distruzione della città avvenuta nel [[1156]] ad opera di [[Guglielmo I di Sicilia]]. Come la basilica, anche questa chiesa è uno dei migliori esempi di [[Romanico pugliese]]: ha una facciata semplice, e, come il resto del complesso, si caratterizza per la presenza di [[lesena|lesene]], [[Arco (architettura)|archi]], [[bifora|bifore]] e [[monofora|monofore]]. In alto presenta un maestoso [[rosone]] dalla cornice variegata. I tre portali che immettono nell'interno sono datati all'XI secolo ma sono stati rimaneggiati nel [[XVIII secolo]].
 
''' Architetture civili '''
*La ''[[cattedrale di San Sabino]]'' fu eretta nell'[[XI secolo]], dopo la distruzione della città (avvenuta nel [[1156]]) ad opera di [[Guglielmo il Malo]]. Come la basilica, anche questa chiesa è uno dei migliori esempi di [[Romanico pugliese]]: ha una facciata semplice, e, come il resto del complesso, si caratterizza per la presenza di [[lesena|lesene]], [[Arco (architettura)|archi]], [[bifora|bifore]] e [[monofora|monofore]]. In alto presenta un maestoso [[rosone]] dalla cornice variegata. I tre portali che immettono nell'interno sono datati all'XI secolo, ma sono stati rimaneggiati nel [[XVIII secolo]].
{{Vedi anche|Bari Vecchia}}
 
''' [[Palazzo dell'Acquedotto Pugliese (Bari)|Palazzo dell'Acquedotto Pugliese]] '''
=== Architetture civili ===
[[File:Bari - Palazzo dell'Acquedotto Pugliese - 2.jpg |miniatura|Il palazzo dell'[[Acquedotto pugliese]], ubicato al fianco del [[Teatro Petruzzelli]]|upright]]
{{Vedi anche|Città vecchia (Bari)}}
Nel 1924 l'Ente Acquedotto Pugliese si dotò di una sede centrale, affidando a Cesare Vitantonio Brunetti un edificio in Via Cognetti, a poca distanza dal mare. L'imponente candida facciata bugnata che corre attorno ai quattro lati dell'edificio dona l'aspetto inespugnabile di una fortezza. Tuttavia, varcato l'accesso, si possono ammirare gli splendidi interni scaturiti in ogni minimo particolare dalla fantasia liberty di [[Duilio Cambellotti]]: il tema dominante è quello dell'acqua, che viene proposto nei grandi affreschi della Sala del Consiglio, nei pavimenti, negli intarsi in legno e madreperla degli oltre 140 mobili originari.<ref>{{Cita web|url=https://www.bari-e.it/luoghi-sconosciuti/il-palazzo-dell-acquedotto/|titolo=Il Palazzo dell’Acquedotto: un viaggio alla scoperta del mirabile edificio}}</ref>
=== Palazzo dell'Acquedotto Pugliese ===
Nel 1924 l'Ente Acquedotto Pugliese si dotò di una sede centrale, affidando a Cesare Vitantonio Brunetti un edificio in Via Cognetti, a poca distanza dal mare. L'imponente candida facciata bugnata che corre attorno ai quattro lati dell'edificio dona l'aspetto inespugnabile di una fortezza. Tuttavia, varcato l'accesso, si possono ammirare gli splendidi interni scaturiti in ogni minimo particolare dalla fantasia liberty di [[Duilio Cambellotti]]: il tema dominante è quello dell'acqua, che viene proposto nei grandi affreschi della Sala del Consiglio, nei pavimenti, negli intarsi in legno e madreperla degli oltre 140 mobili originari.
 
===''' [[Palazzo Mincuzzi]] ==='''
[[File:Bari - Palazzo Mincuzzi - 1.jpg|alt=Palazzo Mincuzzi al tramonto|miniatura|Palazzo Mincuzzi, fotografato da via Sparano|upright|sinistra]]
Nel cuore del quartiere Murat, all'angolo tra la pulsante via Sparano e via Putignani, Aldo Forcignanò elaborò nel 1923 uno spettacolare progetto con soluzione d'angolo per l'edificio, che mantiene tuttora chiare finalità commerciali. La facciata è un coacervo di colonne, lesene bugnate, capitelli ionici e mascheroni tra i quali si sviluppano le molte finestre. Gli interni, ricchi di decorazioni Liberty, sono dominati da un monumentale scalone e illuminati dalla cupola vetrata che sovrasta l'edificio.
Nel cuore del quartiere [[Gioacchino Murat|Murat]], all'angolo tra via Sparano, una delle strade della moda e dello shopping barese, e via Putignani, Aldo Forcignano elaborò nel 1928 un progetto con soluzione d'angolo per l'edificio, che mantiene tuttora chiare destinazioni commerciali. La facciata è un coacervo di colonne, lesene bugnate, capitelli ionici e mascheroni tra i quali si sviluppano le molte finestre, tutte scolpite da Nicola Buono, scultore del vicino paese di [[Capurso]]. Gli interni, ricchi di decorazioni [[Art Nouveau|liberty]], sono dominati da un monumentale scalone e illuminati dalla cupola vetrata che sovrasta l'edificio.
 
===''' [[Palazzo Fizzarotti]] ==='''
[[File:Bari - Palazzo Fizzarotti - 1.jpg|miniatura|Esterno del [[Palazzo Fizzarotti]]]]
Edificato su Corso Vittorio Emanuele II e radicalmente ampliato negli anni 1905-1907 da Ettore Bernich e Augusto Corradini, si presenta come un imponente edificio in stile eclettico. Molti degli stilemi del romanico pugliese vengono fusi con diverse tradizioni architettoniche. La facciata, composta da tre piani in stile veneziano sui quali si apre un leggero loggione colonnato, è un omaggio alla liberazione della città occupata dai Saraceni compiuta dalla Serenissima nel 1022. Gli interni, accessibili mediante un suggestivo androne marmoreo, ospitano diverse decorazioni che richiamano l'epoca federiciana, allegorie delle attività economiche della Puglia e simboli esoterici. L'edificio oggi è adibito ad uso residenziale, ma ospita anche un centro polifunzionale con sale per esposizioni.
Edificato su [[Corso Vittorio Emanuele II (Bari)|Corso Vittorio Emanuele II]] e radicalmente ampliato negli anni 1905-1907 da [[Ettore Bernich]] e Augusto Corradini, si presenta come un imponente edificio in stile eclettico. Molti degli stilemi del romanico pugliese vengono fusi con diverse tradizioni architettoniche. La facciata, composta da tre piani in stile veneziano sui quali si apre un leggero loggione colonnato, è un omaggio alla liberazione della città occupata dai Saraceni compiuta dalla [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] nel 1022. Gli interni, accessibili mediante un suggestivo androne marmoreo, ospitano diverse decorazioni che richiamano l'epoca federiciana, allegorie delle attività economiche della Puglia e simboli esoterici. L'edificio oggi è adibito ad uso residenziale, ma ospita anche la sede della delegazione regionale della [[Gran Loggia d'Italia degli Alam|Gran Loggia d'Italia di Piazza del Gesù]], oltre ad un centro polifunzionale con sale per esposizioni e numerosi studi professionali.
 
=== '''[[Palazzo de Gemmis ===(Bari)|Palazzo de Gemmis]]'''
 
Palazzo Ottocentesco posto in Piazza Garibaldi edificato dai Baroni de Gemmis. Il Palazzo, elegante e neoclassico, ospitò la raccolta del bibliofilo ing. [[Gennaro de Gemmis]], fondatore della omonima biblioteca, costituita dalla più ampia collezione esistente di documenti sulla storia della Puglia.<ref>[http://193.43.104.103/Prov/FE00016.asp Polo Bibliotecario Terra di Bari<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Il Palazzo fu requisito per usi militari durante la Seconda Guerra Mondiale.
Palazzo ottocentesco dei Baroni de Gemmis, neoclassico. Sulla facciata è posta una lapide marmorea in ricordo di [[Giuseppe Garibaldi]], accolto nel suo arrivo a Bari dal Barone patriota [[Nicola de Gemmis]], primo Sindaco di Bari. Il Palazzo ospitò anche la raccolta del bibliofilo ing. [[Gennaro de Gemmis]], fondatore della omonima biblioteca, la più ampia sulla storia della Puglia.<ref>{{Cita web |url=http://193.43.104.103/Prov/FE00016.asp |titolo=Polo Bibliotecario Terra di Bari<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 aprile 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130209145745/http://193.43.104.103/Prov/FE00016.asp |dataarchivio=9 febbraio 2013|urlmorto=sì}}</ref> Il Palazzo fu requisito per usi militari durante la [[Seconda guerra mondiale]].
 
''' Teatro Kursaal Santalucia '''
 
Il [[Teatro Kursaal Santalucia]] è un edificio sul lungomare [[Araldo di Crollalanza]], a ridosso dei giardinetti di largo Adua, realizzato in stile tardo Liberty a Bari. Il Kursaal Santalucia ospita una duplice funzione di cinema-teatro.
 
All'esterno le grandi aperture della fascia centrale lasciano intravedere i fasti della ''sala Giuseppina''. Quest'ultima è impreziosita da altorilievi e affreschi eseguiti dai fratelli torinesi [[Mario Prayer|Mario]] e Guido Prayer, noti artisti decoratori dell'epoca.
 
Utilizzato in passato anche come sala prove per i balletti accolti dal vicino [[teatro Petruzzelli]] è in grado di rievocare nel visitatore suggestive atmosfere anni '20.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Angelo M|cognome=Carella|data=2015|titolo=Chronic Myeloid Leukaemia – The Choice of Therapy and Future Perspectives|rivista=European Oncology & Haematology|volume=11|numero=1|p=25|accesso=24 agosto 2019|doi=10.17925/eoh.2015.11.01.25|url=http://dx.doi.org/10.17925/eoh.2015.11.01.25|nome2=Clara|cognome2=Dellepiane|nome3=Davide|cognome3=Lovera| issn=2045-5275}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2019/08/24/news/bari_in_300_giorni_rinascera_il_teatro_kursaal_e_il_cantiere_si_trasformera_in_un_palcoscenico-234235202/|titolo=Bari, in 300 giorni rinascerà il teatro Kursaal e il cantiere si trasformerà in un palcoscenico|sito=Repubblica.it|data=24 agosto 2019|accesso=24 agosto 2019}}</ref>
 
=== Architetture militari ===
{{Vedi anche|Castello Normanno-Svevo di Bari|Palazzo dell'Aeronautica (Bari)}}
*Il ''[[File:Bari - Castello - 1.jpg|miniatura|[[Castello normanno-svevo (Bari)|Castello Normanno-Svevo di Bari]]]]Il ''[[castello Normanno-Svevo (Bari)|castello Normanno-Svevo]]'' è una fortezza costruita nel [[1131]] da [[Ruggero ilII Normannodi Sicilia]]. Nel [[1156]] [[Guglielmo I di Sicilia]], lo distrusse quasi interamente e, subito dopo, Guido il Vasto, su commissione di [[Federico II di Svevia]], si occupò della sua ricostruzione. Dopo gli interventi di Federico II, durante il [[XVI secolo]], furono effettuati vari interventi per adeguarlo alle esigenze difensive dell'epoca. Il complesso è caratterizzato dalle torri quadrate che lo sovrastano e da un [[fossato (architettura)|fossato]] largo e profondo.
* Il ''[[Fortino di Sant'Antonio abate|Fortino di Sant'Antonio Abate]]'' fu eretto per scopi difensivi. La data di costruzione non è accertata; tuttavia talune fonti citano il forte a partire dal XIV secolo. Distrutto dai baresi nel 1463, fu ricostruito nel XVI secolo per volere di Isabella d'Aragona.<ref>{{Cita libro|cognome=Greenberg, P., editor.|titolo=Atmospheric radiation studies (Radiat︠s︡ionnye issledovaniya v atmosfere)|url=https://worldcat.org/oclc/1088913|accesso=27 agosto 2019|data=1974|editore=Israel Program for Scientific Translations|OCLC=1088913|ISBN=0706514475}}</ref>
* La lunga muraglia che circonda tutta la città vecchia, costruita nel XII secolo,<ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/bari-report-notizie/n4827-bari-la-storia-della-muraglia--dalle-origini-nel-iv-secolo-a.c.-alle-distruzioni-ottocentesche|titolo=Bari, la storia della Muraglia: dalle origini nel IV secolo a.C. alle distruzioni ottocentesche|sito=Barinedita|accesso=2023-02-21}}</ref> e che un tempo offriva uno spettacolo alquanto suggestivo, presentandosi a strapiombo sul mare.<ref>{{Cita news|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2017/08/29/news/bari_vecchia_spunta_una_necropoli_sotto_la_muraglia_questi_resti_riscriveranno_la_storia_-174148222/|titolo=Bari vecchia, spunta una necropoli sotto la Muraglia: "Questi resti riscriveranno la storia"|pubblicazione=Repubblica.it|data=29 agosto 2017|accesso=30 agosto 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/storie-e-interviste/n2965-tra|titolo=Tra panorami, folklore e storia, la più bella passeggiata di Bari: quella sulla Muraglia|sito=BariReport|accesso=19 giugno 2019}}</ref>
* Caserma dell'Aeronautica "''Sonnino''"
* [[Palazzo dell'Aeronautica (Bari)|Palazzo dell'Aeronautica]]
 
Inoltre lungo tutto il litorale barese (e pugliese più in generale) sono presenti le caratteristiche [[Torre d'avvistamento|torri di avvistamento]] erette in epoca medievale per segnalare l'arrivo dei pirati [[saraceni]], una delle quali da tuttora il nome al quartiere di "''Torre a Mare''" nella zona meridionale della città.
* Il Sacrario Militare dei caduti d'oltremare, inaugurato il 10 dicembre del 1967.
{{Vedi anche|Sacrario dei caduti d'oltremare di Bari}}
 
=== Aree naturali ===
Il più grande parco pubblico barese è il Parco 2 Giugno (nel quale è ubicata la [[Grande meridiana di Bari|grande meridiana]] del 1987), nel quartiere [[Carrassi]]; vi è la Pineta di San Francesco, polmone verde situato tra i quartieri [[Marconi - San Girolamo - Fesca|Marconi - San Girolamo]]; una pineta sita in Piazza Romita al [[San Paolo (Bari)|San Paolo]]; giardini pubblici di Piazza Garibaldi e Piazza Umberto I entrambi nel centro della città, e il grande parco costruito sul lungomare nella zona detta "[[Punta Perotti]]" nel luogo precedentemente occupato dall'omonimo "ecomostro", nonché aree verdi e piccoli giardini pubblici in molti quartieri. Al momento sono in costruzione due ulteriori parchi nell'area dell'ex caserma occupata Rossani e nei territori bonificati, precedentemente appartenenti alla Fibronit. Tra le spiagge libere spiccano le strutture di ''Pane e Pomodoro'' e ''Torre Quetta'', tratti di Lungomare nord nei quartieri [[Santo Spirito (Bari)|Santo Spirito]] e [[Palese-Macchie]], mentre nel litorale sud nei quartieri [[San Giorgio (Bari)|San Giorgio]] e [[Torre a Mare]]. Il più recente è il parco che sorge sul territorio della ex caserma Rossani, precedentemente occupata e che conterrà la sede, ancora in costruzione dell'accademia delle Belle arti di Bari.<ref>{{Cita web|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2022/01/12/news/bari_il_nuovo_parco_nell_ex_caserma_rossani_sara_inaugurato_il_20_marzo_decaro_salutiamo_l_arrivo_della_primavera_speran-333593127/|titolo=Bari, il parco nell'ex Caserma Rossani sarà inaugurato il 20 marzo. Decaro: "Saluteremo l'arrivo della primavera"|sito=la Repubblica|data=2022-01-12|accesso=2023-07-24}}</ref>
 
È inoltre avviato il progetto per la costriuzione del Parco della rinascita,<ref>{{Cita web|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/bari/1399311/fibronit-parco-avanti-tutta-a-bari-via-libera-al-progetto-da-15-mln.html|titolo=Fibronit, parco avanti tutta: a Bari via libera al progetto da 15 mln|autore=Francesco Petruzzelli|sito=www.lagazzettadelmezzogiorno.it|accesso=2023-07-24}}</ref> sull'area dove fino al 1985 sorgeva la Fibronit, azienda produttrice di materiali a base di amianto di decessi per i residenti della zona. Il progetto ambisce a creare il parco più grande della città, superando per estensione il parco 2 Giugno.
 
Alla fine del ventesimo secolo viene istituito, all'interno dei confini comunali, il Parco Naturale attrezzato di Lama Balice che, con i suoi 130 ettari circa di estensione diventa il polmone verde più ampio della città (progetto ingegneri Romualdo Costa, Domenico De Candia, Vincenzo Sassanelli e architetti Luigi Mirizzi e Stefano Serpenti). Lo stesso parco, poi, viene ampliato inglobando territori dei comuni di [[Bitonto]] e [[Modugno (Italia)|Modugno]].
=== Parchi, spiagge e giardini ===
Il più grande parco pubblico barese è il Parco 2 giugno, nel quartiere di Carrassi, mentre tra le spiagge libere spiccano le strutture di ''Pane e Pomodoro'' e ''Torre Quetta'', nel litorale sud di Bari.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Come le altre [[area metropolitana|aree metropolitane]] italiane, anche Bari a partire dagli [[anni 1980|anni ottanta]] è stata interessata da una progressiva deurbanizzazione a vantaggio dei comuni dell'hinterland. Negli ultimi 5 anni è stato osservato un incremento della popolazione residente, anche grazie al flusso migratorio, che vede Bari come porta d'ingresso per l'[[Europa]], ma anche località d'insediamento.
{{Demografia/Bari}}
 
{{Demografia/Bari}}
Come le altre [[aree metropolitane]] italiane, anche Bari a partire dagli [[anni 1980|anni ottanta]] è stata interessata da una progressiva deurbanizzazione a vantaggio dei comuni dell'hinterland. Negli ultimi 5 anni è stato osservato un incremento della popolazione residente, anche grazie al flusso migratorio, che vede Bari come porta d'ingresso per l'[[Europa]], ma anche località d'insediamento.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di {{formatnum:14573}} persone, pari al 4,02% dei residenti.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=25 luglio 2025}}</ref> Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=25 luglio 2025}}</ref>
Al 31 dicembre 2010 risiedono a Bari 8.881 cittadini stranieri, pari al 2,77% della popolazione comunale.<ref>ISTAT, [http://demo.istat.it/str2010/index.html residenti stranieri al 31 dicembre 2010].</ref> Le comunità più numerose sono:
 
* {{ALB}}: 1.487
* [[Georgia]] {{formatnum:2502}}
* {{ROM}}: 959
* [[Bangladesh]] {{formatnum:1529}}
* {{MUS}}: 955
* [[Romania]] 973
* {{GEO}}: 626
* [[Albania]] 969
* {{CIN}}: 559
* [[Nigeria]] 788
* {{BAN}}: 462
*[[Pakistan]] 738
* {{PHI}}: 412
* [[Cina]] 735
* [[Filippine]] 602
* [[Mauritius]] 414
* [[Ucraina]] 385
 
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetto barese}}
{{quote|Che tu sia un barone<br />oppure un marchese,<br />per me non vali nulla,<br />se tu non sei Barese|[[Alfredo Giovine]], scrittore bareseCitazione|Puèt'èsse nu baròne<br />oppureoppùre nu marchèse,;<br />pe mmè si pròbbieppròbbie nudde,<br />ce ttu non zi Barèse}}.|
 
traduzione: "Non importa che tu sia un barone o un marchese; per me non vali nulla se non sei Barese."; [[Alfredo Giovine]], scrittore barese}}
Il dialetto barese è un idioma che si è costruito e modificato a seguito delle innumerevoli occupazioni di popolazioni straniere che per secoli la città ha vissuto e che hanno donato alla parlata barese peculiarità diverse ed un'inflessione incomprensibile per molti italiani.
 
Il dialetto barese è una variante [[diatopia|diatopica]] [[lingue italo-romanze|italoromanza]] appartenente al gruppo [[dialetti italiani meridionali|meridionale intermedio]] originatosi dalla [[lingua latina]] nella sua forma ''volgarizzata'' parlata durante il [[Medioevo]], su un precedente [[Sostrato (linguistica)|sostrato]] [[peucezi|peuceta]] (di probabile origine [[Lingua illirica|illirica]], ma profondamente influenzato dall'[[osco]] e dal [[greco antico|greco]]) e, come in qualsiasi altra varietà linguistica, presentando influenze di [[superstrato]] derivanti, oltre che da quelle italoromanze, anche da altre continuità linguistiche [[Lingue romanze|neolatine]] (come quelle [[lingue gallo-romanze|galloromanze]] ed [[lingue ibero-romanze|iberomanze]]) e non romanze (principalmente [[Lingua greca bizantina|greco-bizantine]]); le quali, in alcuni casi, hanno contribuito a caratterizzarne l'inflessione per molti incomprensibile, soprattutto in relazione al livello fonetico dell'analisi [[linguistica]].<ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/255621286_I_verbi_modali_nei_dialetti_pugliesi|titolo=Università di Verona: ''I verbi modali nei dialetti pugliesi''}}</ref>
Dal punto di vista filologico, il dialetto barese ha avuto origine dalla comune lingua madre, il [[lingua latina|latino]], prima del [[Dialetto siciliano|siciliano]] e poi del [[Dialetto napoletano|napoletano]]; conseguentemente a tale evoluzione si è creato, sotto vari influssi, il tipico idioma barese.
 
Tale idioma (conosciuto anche come [[dialetto barese|apulo-barese]]) viene parlato grosso modo nella [[Città metropolitana di Bari]], nella [[provincia di Barletta-Andria-Trani]], nella parte occidentale della [[provincia di Taranto]] e in alcuni comuni della [[provincia di Brindisi]]. In particolare, esclusivamente nella zona di ''Bari Vecchia'', sembra sussistere il [[Frangimento (linguistica)|frangimento]] vocalico in ''éu'', oggi quasi scomparso nella parlata più moderna. Es. ''zucchina'' > var. antica ''zucch'''éu'''ne''; var. moderna ''zucch'''ì'''ne''; ''limone'' > v.a. ''lem'''éu'''ne'' > v.m. ''lem'''ò'''ne''
Il barese viene parlato grosso modo in tutta la [[provincia di Bari]] e in quella di [[Provincia di Barletta-Andria-Trani|Barletta-Andria-Trani]], ove sono presenti alcune varianti come il barlettano e l'andriese. Ci sono zone di influenza anche più a nord, nella [[provincia di Foggia]], in cui tuttavia è parlato il [[dialetto foggiano]]. A ovest la parlata del capoluogo pugliese si diffonde nella [[provincia di Matera]], il cui dialetto non presenta evidentissime differenze con quello barese, mentre a sud il suo influsso raggiunge anche le parti più settentrionali della [[provincia di Brindisi]].
[[File:La Chiesa Russa Ortodossa di Bari.jpg|thumb|Chiesa Russa Ortodossa di San Nicola]]
 
=== Religione ===
[[File:Bari Policlinico.jpg|thumb|Il ''Policlinico''|237x237px]]
{{...}}
La religione più diffusa è il [[chiesa cattolica|cattolicesimo]]. Il santo patrono della città è [[san Nicola di Bari|san Nicola]], le cui reliquie sono ospitate nella basilica a lui dedicata. Per questa ragione, la città, da sempre capolinea e punto d'incontro di oriente e occidente, è divenuta uno dei principali punti di riferimento della cristianità, nonché luogo d'incontro fra cattolici e ortodossi, oltre ad essere una delle principali mete di pellegrinaggio dei fedeli delle tre principali religioni monoteistiche.
 
[[File:Bari Policlinico.jpg|thumb|300px|right|Il ''Policlinico'']]
La religione più diffusa è il [[cattolicesimo]]. Il santo patrono della città è [[san Nicola]], le cui reliquie sono ospitate nella basilica a lui dedicata. Per questa ragione, la città è da secoli meta di pellegrinaggi anche da parte dei cristiani ortodossi.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
==== Sanità ====
Nella città hanno sede diverse strutture sanitarie, sia pubbliche che private.
Tre sono i grandi poli ospedalieri generali: il [[Policlinico di Bari|Policlinico Consorziale]],<ref>{{Cita web|http://www.policlinico.ba.it/sito/index.php|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito del Policlinico di Bari}}</ref>, sede della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'[[Università degli Studi di Bari Aldo Moro|Università degli Studi]], il Presidio Ospedaliero Di Venere e il più recente ''Ospedale San Paolo''. Le principali strutture specializzate sono invece l'Ospedale [[Pediatria|Pediatrico]] Giovanni XXIII e l'[[Istituto Tumori Bari "Giovanni Paolo II"|Istituto Tumori Giovanni Paolo II]], Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico, specializzato nella cura [[Oncologia|oncologica]]. Un'altra struttura presente ma da tempo ferma è l'Ospedale Militare.
 
=== Qualità della vita ===
In un'inchiesta del 2007 di [[Altroconsumo]] sulla qualità della vita in 21 città italiane (quasi tutti capoluoghi di regione), Bari si è piazzata al 19º posto.<ref>{{cita web|url=http://www.altroconsumo.it/altri-servizi/altroconsumo-inchiesta-sulla-qualita-della-vita-in-21-citta-italiane-cittadini-soddisfatti-al-nord-palermo-e-napoli-fanalini-di-coda-s170963.htm|titolo=Inchiesta sulla qualità della vita in 21 città italiane. Cittadini soddisfatti al nord Palermo e Napoli fanalini di coda|accesso=5 febbraio 2011|editore=Altroconsumo|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722023524/http://www.altroconsumo.it/altri-servizi/altroconsumo-inchiesta-sulla-qualita-della-vita-in-21-citta-italiane-cittadini-soddisfatti-al-nord-palermo-e-napoli-fanalini-di-coda-s170963.htm|dataarchivio=22 luglio 2011}}</ref> La graduatoria è stata compilata in base alle percezioni e ai pareri degli stessi abitanti, quindi senza considerare dati empirici. Nel 2018 si piazza al 77º posto su 107 città.<ref>{{Cita web|url=https://lab24.ilsole24ore.com/qdv2018/indexT.html|titolo=Le città più vivibili d'Italia - Qualità della vita 2018}}</ref>
Nel 2010 la provincia di Bari si è piazzata al 93° posto nell'annuale classifica stilata da [[Il Sole 24 ore]] sulla vivibilità delle 107 province italiane<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2010/home.shtml?gtdpage=qvita_2010_province_bari|titolo=Qualità della vita 2010|accesso=5 febbraio 2011|editore=Il Sole 24 ore}}</ref>, conseguendo un discreto risultato nei parametri "servizi, ambiente e salute" e "tenore di vita", ma piazzandosi male in particolare per l'ordine pubblico.
 
[[File:Bari - Alberi d'Acqua sul Lungomare.jpg|thumb|Alberi d'Acqua sul Lungomare, di notte]]
In una inchiesta del 2007 di [[Altroconsumo]] sulla qualità della vita in 21 città italiane (quasi tutti capoluoghi di regione), Bari si è piazzata al 19° posto<ref>{{cita web|url=http://www.altroconsumo.it/altri-servizi/altroconsumo-inchiesta-sulla-qualita-della-vita-in-21-citta-italiane-cittadini-soddisfatti-al-nord-palermo-e-napoli-fanalini-di-coda-s170963.htm|titolo=Inchiesta sulla qualità della vita in 21 città italiane. Cittadini soddisfatti al nord Palermo e Napoli fanalini di coda|accesso=5 febbraio 2011|editore=Altroconsumo}}</ref>. La graduatoria è stata compilata in base alle percezioni e ai pareri degli stessi abitanti, quindi senza considerare dati empirici.
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
La [[Biblioteca Nazionalenazionale Sagarriga Visconti-Volpi]] possiedeConserva unaun raccoltapatrimonio bibliograficalibrario di circa 220.000{{formatnum:500000}} unità: {{formatnum:300000}} volumi, tradi cuimonografie; 6555 incunabuliincunaboli; {{formatnum:2300}} cinquecentine; {{formatnum:50000}} volumi antichi a stampa del XVII, 2500XVIII codicisecolo e della prima parte dell'Ottocento; {{formatnum:5000}} periodici di cui 450 correnti; 460 manoscritti ein circavolume; 400{{formatnum:16400}} manoscritti a carte sciolte variamente raccolte; pergamene del XIII e XVIII secolo; manoscritti musicali del XIX secolo; 818 caricature originali di [[XIIFrate secoloMenotti]]; epistolari di personaggi illustri di Terra di Bari come [[Tommaso Fiore]], [[Giovanni Modugno]] e [[Nicola Di Cagno Politi]]; numerose allegazioni giuridiche manoscritte e a stampa; oltre 700 carte geografiche; 200 fotografie; {{formatnum:3172}} titoli di periodici storici e correnti. I fondi donati alla biblioteca da [[Giuseppe D'Addosio]] e [[Giuseppe De Ninno]] conservano documenti di storia locale.<ref>{{cita libro | cognome= | nome=| autore= Ministero per i beni e le attività culturali| titolo=Archivi di biblioteche: per la storia delle biblioteche pubbliche statali | editore=Ed. di Storia e Letteratura | città= Roma| anno=2002 |pagine =15-20 }}</ref>.
 
La collezione della [[Biblioteca Provincialeprovinciale de Gemmis]], ospitata nellanell'ex convento annesso alla [[chiesa di Santa Teresa dei Maschi]], è frutto della donazione del Baronebarone ing. [[Gennaro de Gemmis]] e contiene circa 70.000{{formatnum:70000}} volumi, per lo più di argomento storico. La sezione archivistica è ricca di circa 100.000{{formatnum:100000}} fra carte e pergamene del [[IX secolo]] ed è considerata la più ampia raccolta di materiale storico locale della [[Puglia]].<ref>[{{Cita web|url=http://www.provincia.ba.it/pls/provinciaba/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=1091|titolo=Biblioteca Sitoprovinciale ufficiale]S. dellaTeresa Biblioteca Provincialedei Maschi-De Gemmis|sito=Provincia di Bari|accesso=20 gennaio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110722024410/http://www.provincia.ba.it/pls/provinciaba/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=1091|dataarchivio=22 luglio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
 
Diplomi e pergamene antiche conferiscono particolare importanza all'archivio della [[basilica di San Nicola di Bari|basilica di San Nicola]], ma di valore ancor maggiore è il rotulo pergamenaceo miniato dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''Exultet'', conservato nell'archivio della [[cattedrale di San Sabino]]. Databile tra l'[[XI secolo|XI]] e il [[XIII secolo]].
 
Altri centri bibliotecari sono:
 
* la Biblioteca Comunale;
* la Biblioteca "Gaetano Ricchetti";
* la Biblioteca Multimedialemultimediale del Consiglio regionale "Teca del Mediterraneo";
* la Biblioteca Sportivasportiva Regionaleregionale del [[Comitato Olimpicoolimpico Nazionalenazionale Italianoitaliano|CONI]];
* la Biblioteca della Fondazionefondazione Gianfranco Dioguardi;
* le biblioteche dell'[[Università degli Studi di Bari Aldo Moro|Università degli Studi]] e del [[Politecnico di Bari]].
* Biblioteca di quartiere "Don Bosco - Buona cultura"<ref>Don Francesco Preite - [[Salesiani di Don Bosco|Direttore della Casa Salesiana]]
 
Don Giuseppe Ruppi Bibliotecario - Presidente Laoratorio don Bosco oggi
 
Don Giuseppe Morante - Vice Bibliotecario
 
Dr. Roberto Errico - Funzionario di Biblioteca Segretario Generale Laboratorio don Bosco oggi
 
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 09:00/13:00 - 14:00/19:00 Indirizzo: Via Martiri D'Otranto, 69, 70123 Bari
 
Info 0805750186 - 0805750198
 
Per accedere basta un documento di riconoscimento.
</ref>
 
Nel luglio 2020 Bari ha ottenuto il riconoscimento di "[[Città che legge]]" 2020-2021.<ref>{{cita web|url=https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|titolo=Comuni superiori ai 100.001 abitanti|accesso=6 luglio 2020|dataarchivio=4 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200704193250/https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Ricerca ====
[[File:Dipartimento informatica bari.jpg|300px|thumb|right|Il palazzoPalazzo del Dipartimento di Informatica della Facoltà di Scienze MM. FF. NN. nel campus dell'Università di Bari]]
I principali Istituti di ricerca sono dislocati fra il [[Campus universitario di Bari|campus universitario]] e il vicino comune di [[Valenzano]]:
* [[Istituto agronomico mediterraneo di Bari]];
* ''CNR - Istituto Agronomico Mediterraneo'';
* ''CNR - Istituto di studi sui sistemi intelligenti per l'automazione'';
* ''CNR - Istituto di cristallografia'';
* ''CNR - Istituto di scienze delle produzioni alimentari'';
* ''CNR - [[Istituto di genetica vegetale'']];
* ''Istituto Nazionalenazionale di Fisicafisica Nucleare''nucleare;
* ''CEMeC - Centro di Eccellenzaeccellenza in Meccanicameccanica Computazionale''computazionale;
* Parco scientifico e tecnologico [[Tecnopolis|Tecnopolis-CSATA Novus Ortus.]]
* ''[[Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari]]'';
* ''Parco scientifico e tecnologico Tecnopolis-CSATA Novus Ortus''.
 
A Bari ha sede dal 1983 il Consorzio delle università mediterranee (CUM), al quale aderiscono oltre 160 istituzioni universitarie del [[bacino del Mediterraneo]].
È in via di costituzione il Polo Biotecnologico Regionale.
 
A Bari ha sede dal [[1983]] il [[Consorzio delle Università Mediterranee]] (CUM), al quale aderiscono oltre 160 istituzioni universitarie del bacino del [[mar Mediterraneo]].
 
==== Scuole ====
Il Convitto Nazionale "Domenico Cirillo" è una delle scuole più antiche d'[[Italia]], in attività fin dai tempi dello Stato borbonico.<ref>[http://www.orazioflacco.it/contenuti/?id=13 Storia - Liceo Classico Statale "Q. Orazio Flacco" - Bari<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il [[Liceo classico Quinto Orazio Flacco (Bari)|liceo classico "Quinto Orazio Flacco"]] e lo scientifico "Arcangelo Scacchi" vantano entrambe una storia di oltre novant’anni nelle storiche sedi: un edificio edificato in epoca fascista nel primo caso e Palazzo Chartroux nel secondo. Altre scuole importanti sono il liceo classico "Socrate" e i licei scientifici "Enrico Fermi" e "Gaetano Salvemini". Nell'ambito dell'istruzione tecnica spiccano gli istituti di istruzione superiore "Euclide" (con indirizzi nautico, aeronautico e per geometri), {{Senza fonte|il più grande istituto scolastico della provincia}}, e "Guglielmo Marconi" (fondato nel 1939 come istituto tecnico industriale e oggi comprendente anche il liceo "Margherita Hack"), ed inoltre l'Istituto Tecnico Industriale "Modesto Panetti" (dal 2015 fusosi con l'istituto tecnico per geometri "Pitagora") e gli istituti tecnici commerciali (anche con indirizzo liceo linguistico) "Giulio Cesare" e "Marco Polo".
;''Conservatorio di musica "Niccolò Piccinni"''
:Intitolato al celebre compositore barese [[Niccolò Piccinni]], oltremodo apprezzato in Italia, a Bari ed in Francia, dove svolse la sua attività di musicista, è il ''Conservatorio'' massima scuola musicale della città di Bari<ref>{{Cita web|http://nuke.conservatoriopiccinni.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito del Conservatorio di musica "Niccolò Piccinni"}}</ref>.
 
;''Accademia di Belle Arti di Bari''
{{vedi anche|Accademia di belle arti di Bari}}
:Ha sede legale in città ma l'attività didattica è tenuta presso il complesso monastico di Santa Chiara nel vicino comune di [[Mola di Bari]]<ref>{{Cita web|http://www.accademiabelleartiba.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito dell'Accademia di Belle Arti di Bari}}</ref>.
 
Fra gli istituti scolastici a gestione privata va menzionato l'Istituto Margherita, fondato nel 1898 e gestito dalle Suore di Maria Bambina. Attualmente è la più grande scuola privata della regione.
;''Istituto per l'Istruzione Secondaria Superiore "Guglielmo Marconi"''
{{vedi anche|Istituto per l'Istruzione Secondaria Superiore "Guglielmo Marconi"}}
:L'Istituto scolastico, fondato nel [[1939]] e dedicato a [[Guglielmo Marconi]], rappresenta una delle più antiche e prestigiose scuole secondarie superiori della città di Bari.
Presso la sede storica, ubicata in piazza [[Carlo Poerio]] in corrispondenza della fermata ferroviaria [[Marconi]] è organizzato in forma di laboratorio didattico un museo della scienza e della tecnica in cui sono conservati antichi prototipi di macchine a fluido.
L'Istituto ha contribuito nell'anno [[2011]], come scuola capofila, alla fondazione dell'[[Istituto Tecnico Superiore "Antonio Cuccovillo"]], quale scuola post-diploma destinata alla formazione superiore di tecnici nel settore meccatronico.
 
==== Università ====
{{vedi anche|Università degli Studi di Bari Aldo Moro|Politecnico di Bari}}
[[File:26Facciata UNIVERSITAdell'ateneo DIprincipale BARIdell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.jpg|thumb|300pxminiatura|Il palazzo dell'Ateneo dell'Università, in piazza Umberto I]]
[[File:Poliba stemma.gif|200px|thumb|Stemma del ''Politecnico di Bari'']]
Bari ospita due università pubbliche (l'[[Università degli Studi di Bari Aldo Moro|Università di Bari]] e il [[Politecnico di Bari|Politecnico]]), e una privata (la [[Libera Università Mediterranea|LUM Jean Monnet - Libera Università Mediterranea]]).
 
L'Università degli Studi di Bari<ref>{{Cita web|httpurl=https://www.uniba.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito dell'Università degli Studi di Bari}}</ref> è la più importante università pugliese, nonché fra le più grandi del Meridione in termini di affluenza. Fondata nel [[1925]], l'università conta 13 facoltà e oltre 6040.000 iscritti<ref>{{cita web|https://www.uniba.it/it/ateneo/ateneo-in-cifre/dati-di-sintesi-delluniversita-degli-studi-di-bari-aldo-moro-giugno-2024.pdf|titolo=Dati di sintesi dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro|accesso=24 agosto 2025}}</ref>. La sede centrale si trova nello storico Palazzo Ateneo in piazza Umberto I, nel cuore del centro ottocentesco dove hanno sede diverse facoltà umanistiche. Nelle vicinanze sono dislocate le facoltà di giurisprudenza, scienze politiche e lingue e letterature straniere. Il campus universitario ospita la maggior parte delle facoltà scientifiche come la facoltà di Agraria (Dipartimento di Agraria), Biologia, Chimica, Farmacia, Scienze della Terra e Matematica. La facoltà di economiaEconomia ha sede nel quartiere Poggiofranco, quella di medicinaMedicina all'interno del Policlinico, e quella di veterinariaVeterinaria nel comune di [[Valenzano]].
 
Nel [[1990]] per gemmazione dall'Università degli Studi, fu istituita la seconda sede universitaria barese, il Politecnico di Bari<ref>{{Cita web|httphttps://www.poliba.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito del Politecnico di Bari}}</ref>, che ha sede presso il campus universitario della città. Esso conta 11.000{{formatnum:11000}} iscritti e tre facoltà di Ingegneria e Architettura, due delle quali con sede a Bari.
 
Più recente è la fondazione della Libera Università Mediterranea,<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.lum.it|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito della Libera Università Mediterranea}}</ref>, università privata legalmente riconosciuta nel 2000 che ha sede nel comune di [[Casamassima]], a pochi chilometri da Bari.
 
;Conservatorio di musica "Niccolò Piccinni"
Intitolato al celebre compositore barese [[Niccolò Piccinni]], oltremodo apprezzato in Italia, a Bari ed in Francia, dove svolse la sua attività di musicista, è il ''Conservatorio'', massima scuola musicale della città di Bari.<ref>{{Cita web|http://nuke.conservatoriopiccinni.it/|accesso=4 febbraio 2011|titolo=Sito del Conservatorio di musica "Niccolò Piccinni"}}</ref>
Il conservatorio barese risulta essere un'eccellenza nazionalmente riconosciuta sia per qualità dell’insegnamento, sia per il prestigio della sede offerta, una storica villa ottocentesca, Villa Bucciero - Lindemann, attorno a cui è sorto un piccolo quartiere, di cui fa parte anche il bellissimo Auditorium "[[Nino Rota]]". Il conservatorio Piccinni, con oltre 2000 iscritti, possiede il maggior numero di alunni nelle istituzioni di questo tipo in Italia. Direttore onorario dell’istituto è [[Riccardo Muti]], alunno ai tempi di Rota.
 
;Accademia di Belle Arti di Bari
{{vedi anche|Accademia di belle arti di Bari}}
Ha sede legale in città, ma l'attività didattica è tenuta presso il complesso monastico di Santa Chiara nel vicino comune di [[Mola di Bari]].<ref>{{Cita web|http://www.accademiabelleartiba.it/|accesso=4 febbraio 2011|titolo=Sito dell'Accademia di Belle Arti di Bari}}</ref>
 
==== Musei ====
;Musei principali
{| {{prettytable|font-size=95%|width=1000px}}
!Nome
!Tipologia
!Indirizzo
!Telefono
!Sito Web
|-
| [[Museo archeologico provinciale di Bari]] || archeologico || Piazza Umberto I || 080/5211559 || http://www.archeologia.beniculturali.it/pages/atlante/S89.html
|-
| [[Pinacoteca provinciale di Bari|Pinacoteca provinciale]] || artistico || Via Spalato, 19 || 080/5412421 || -
|-
| [[Cittadella mediterranea della scienza]] || naturalistico || - || - || -
|-
| [[Museo etnografico africano]] || etnografico || Via Bellomo, 94 || 080/5610034 || -
|-
| [[Gipsoteca del Castello Normanno Svevo]] || artistico || Piazza Federico II di Svevia, 4 || 080/5286263 || -
|-
| [[Museo nicolaiano]] || artistico || Largo Abate Elia, 13 || 080/5737111 || -
|-
| [[Museo della cattedrale (Bari)|Museo della cattedrale]] || artistico || Via Bianchi-Dottula || 080-5210064 || -
|-
| [[Museo storico civico]] || storico || Strada Sagges, 13 || 080/5772362 || -
|-
| [[Acquario provinciale (Bari)|Acquario provinciale]] || naturalistico || - || - || -
|-
| [[Orto botanico di Bari]] || naturalistico || - || - || -
|-
| [[Museo di zoologia (Bari)|Museo di zoologia]] || naturalistico || Via Orabona, 4/a || 080/5443360 || http://www.cismus.uniba.it/zoologia.htm
|-
| [[Museo di scienze della terra]] || naturalistico || Via Orabona, 4 || 080/5442616 || http://www.cismus.uniba.it/
|-
| [[Museo raccolta di fisica]] || tecnico-scientifico || Via Amendola, 173 || 080/5443216 || http://www.cismus.uniba.it/fisica.htm
|-
|}
 
===== Museo archeologico =====
{{Vedi anche|Museo archeologico di Santa Scolastica}}
Il "Museo archeologico" di Bari, fondato nel [[1875]] come ''Museo Provinciale'', è stato notevolmente ampliato nel tempo grazie a donazioni private e nuove scoperte archeologiche che hanno arricchito le bacheche dell'istituto. Esso infatti comprende la più completa raccolta di materiale archeologico pugliese, soprattutto ceramiche e bronzi. Il museo è fondamentale ai fini di una completa conoscenza della [[Apuli|civiltà apula]] dal [[VII secolo]] al [[III secolo]], dell'antica [[Daunia]] (attuale [[provincia di Foggia]]), della [[Messapia]] e soprattutto della [[Peucezia]] (attuale [[provincia di Bari]]).
Il "Museo archeologico" di Bari,<ref>{{Cita web|url=http://www.archeologia.beniculturali.it/pages/atlante/S89.html|titolo=Atlante Archeologico|sito=[[Ministero per i Beni e le Attività Culturali]]|accesso=20 gennaio 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100915162152/http://www.archeologia.beniculturali.it/pages/atlante/S89.html|dataarchivio=15 settembre 2010|urlmorto=sì}}</ref> fondato nel [[1875]] come ''Museo Provinciale'', è stato notevolmente ampliato nel tempo grazie a donazioni private e nuove scoperte archeologiche che hanno arricchito le bacheche dell'istituto. Esso infatti comprende la più completa raccolta di materiale archeologico pugliese, soprattutto ceramiche e bronzi. Il museo è fondamentale ai fini di una completa conoscenza della [[Apuli|civiltà apula]] dal [[VII secolo a.C.]] al [[III secolo]], dell'antica [[Daunia]] (attuale [[provincia di Foggia]]), della [[Messapi]]a e soprattutto della [[Peucezia]] (attuale [[provincia di Bari]]).
 
Il museo si trova all'interno del palazzo Ateneo dell'Università di Bari, in ''Piazza Umberto I''. È attualmente chiuso e attende di essere trasferito in nuova sede (probabilmente l'ex monastero di Santa Scolastica).
 
===== Pinacoteca provincialecittà metropolitana di Bari =====
La [[Pinacoteca provincialemetropolitana di Bari]], sita nel palazzo della Provincia di Bari, si compone di opere databili dal [[XV secolo]] all'attuale, la cui paternità è attribuita ad artisti quali [[Tintoretto]], [[Giovanni Bellini]], [[Antonio Vivarini]] e [[Bartolomeo Vivarini]], [[Paolo Veronese]] e [[pittura napoletana|pittori di scuola napoletana]] come [[Luca Giordano]] e numerosi ottocentisti italiani. La pinacoteca è intitolata al pittore di epoca [[rococò]] [[Corrado Giaquinto]], nativo di Molfetta. Il museo ospita inoltre un'importante raccolta (collezione Grieco) di opere dell'Ottocento e Novecento italiano, comprendente dipinti di macchiaioli toscani come Fattori, Lega, Signorini, Banti e di artisti come Morandi, De Chirico, Carrà, De Pisis, Campigli, Casorati, Mafai, Sironi. Sono presenti, inoltre, opere di Pellizza da Volpedo, De Nittis, Netti, Boldini e Toma. La pinacoteca ospita anche opere di autori contemporanei come Pino Pascali. È sede di mostre ed eventi culturali.
 
===== Altri musei =====
 
* Cittadella mediterranea della scienza<ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/cronaca/n3513-animali-motori-e-chiacchierate-con-gli-astronauti--e-la-cittadella-della-scienza-di-bari|titolo=Animali, motori e chiacchierate con gli astronauti: è la Cittadella della scienza di Bari|sito=Barinedita|accesso=7 marzo 2020}}</ref>
* Museo etnografico africano
* [[Museo della gipsoteca del castello normanno-svevo di Bari|Museo della gipsoteca del castello normanno-svevo]]
* [[Museo nicolaiano]]
* Museo della cattedrale
* [[Museo civico di Bari]]
* [[Sacrario dei caduti d'oltremare di Bari|Museo del Sacrario militare]]
* Orto Botanico di Bari<ref>{{Cita web |url=http://www.cismus.uniba.it/Ortobotanico/ortoweb/obbazero.htm |titolo=Hortus botanicus barensis|accesso=9 gennaio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130101200743/http://www.cismus.uniba.it/Ortobotanico/ortoweb/obbazero.htm |dataarchivio=1 gennaio 2013 |urlmorto=sì }}</ref>
* Museo di zoologia<ref>{{cita web|url=http://www.cismus.uniba.it/zoologia.htm|titolo=ZOOLOGIA|accesso=17 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110318133258/http://www.cismus.uniba.it/zoologia.htm|dataarchivio=18 marzo 2011|urlmorto=sì}}</ref>
* Museo di scienze della terra<ref>{{cita web|url=http://www.geo.uniba.it/attivita-laboratori/museo-presentazione.html|titolo=SCIENZE DELLA TERRA|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130209142309/http://www.geo.uniba.it/attivita-laboratori/museo-presentazione.html|dataarchivio=9 febbraio 2013}}</ref>
* Museo raccolta di fisica<ref>{{cita web|url=http://www.cismus.uniba.it/fisica.htm|titolo=FISICA|accesso=17 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722060138/http://www.cismus.uniba.it/fisica.htm|dataarchivio=22 luglio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
* Museo dell'acqua - Palazzo dell'Acquedotto Pugliese<ref>{{Cita web|url=http://www.aqp.it/portal/page/portal/MYAQP/PIANETA_ACQUA|titolo=Pianeta acqua|sito=[[Acquedotto pugliese]]|accesso=20 gennaio 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150612232329/http://www.aqp.it/portal/page/portal/MYAQP/PIANETA_ACQUA|dataarchivio=12 giugno 2015|urlmorto=sì}} [[Il Palazzo dellacqua]]</ref>
* Museo della Fotografia del Politecnico di Bari
* Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia
* Museo diocesano
* Museo didattico del cinema<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/puglia-musei-monumenti/piccolo-museo-didattico-del-cinema-bari|titolo=Piccolo Museo didattico del Cinema}}</ref>
* Museo dei pigmenti naturali colorati<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/puglia-musei-monumenti/museo-dei-pigmenti-naturali-colorati|titolo=Museo dei pigmenti naturali colorati}}</ref>
* Musei Universitari: Scienze della Terra, Zoologia, Orto Botanico, faunistico, stumenti di fisica, informatica, anatomia e morfologia degli animali domestici, chimica, merceologia, psicologia e psicotecnica, entomologia<ref>{{Cita web|url=https://www.uniba.it/it/ateneo/sedi-strutture/sima|titolo=Sistema Museale di Ateneo}}</ref>
* Museo dello sport<ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/sport/n4756-nel-rione-japigia-c-e-un-tempio-dedicato-alla-storia-del-calcio-barese--e-il-|titolo=nel-rione-japigia-c-e-un-tempio-dedicato-alla-storia-del-calcio-barese:è -il- '' Museo dello sport''}}</ref>
* Museo del Bari<ref>{{Cita web|url=https://norbaonline.it/2023/10/03/calcio-maglie-e-i-cimeli-storici-raccolti-e-conservati-nel-museo-del-bari/|titolo=Calcio: maglie e i cimeli storici raccolti e conservati nel Museo del Bari}}</ref>
* Museo del mare (in costruzione)<ref>{{Cita web|url=https://www.artribune.com/progettazione/2023/07/bari-vecchia-lungomare-museo-mare/|titolo=Nuovo volto per il lungomare di Bari Vecchia. E arriva pure il Museo del Mare}}</ref>
 
=== Media ===
Bari ospita diversi giornali e reti radiotelevisive a carattere locale, ma conta anche sedi di testate a diffusione nazionale. Fra queste si ricorda la prima emittente televisiva privata nata nel sud Italia [[Telebari]] e a seguire [[Antenna Sud]], [[Studio 100 (rete televisiva)|Studio 100]] e [[Telenorba]], principale gruppo privato italiano per ascolti, oltre agli studi di altre emittenti pugliesi che hanno sede anche a Bari.
 
Inoltre, la città ospita le sedi di diverse emittenti radiofoniche e la sede regionale della [[Rai]].
==== Stampa ====
Le testate giornalistiche più importanti sono ''[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]''<ref>{{Cita web|url= http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito de La Gazzetta del Mezzogiorno|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130328122543/http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1|dataarchivio= 28 marzo 2013}}</ref>, ill'edizione pugliese del ''[[Corriere del Mezzogiorno]]'',<ref>{{Cita web|httphttps://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito del Corriere del Mezzogiorno}}</ref>, edizionedorso pugliese,meridionale con sede a Napoli, distribuito in abbinamento con ildel ''[[Corriere della Sera]]'', e l'edizione barese del quotidiano [[La Repubblica (quotidiano)|''La Repubblica'']].<ref>{{Cita web|http://bari.repubblica.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito dell'edizione barese de La Repubblica}}</ref>. adDal esse9 siagosto accompagnano2021 leè testatein localiedicola l'edizione di Bari del ''[[Nuovo Quotidiano di Puglia]]''.<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidianodipuglia.it/regione/quotidianodipuglia_dorso_bari_in_edicola_dal_9_agosto-6126547.html|titolo=Edizione di Bari: la novità di Nuovo Quotidiano di Puglia. Il giornale cresce e amplia la sua offerta: più notizie, più analisi|sito=[[Quotidiano di Puglia]]|data=9 agosto 2021|accesso=20 gennaio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210809075023/https://www.quotidianodipuglia.it/regione/quotidianodipuglia_dorso_bari_in_edicola_dal_9_agosto-6126547.html|dataarchivio=9 agosto 2021|urlmorto=no}}</ref> È presente, altresì, la redazione cittadina del ''Quotidiano di Bari'' (edizione di Bari del giornale ''Quotidiano di Foggia'', entrambi stampati a Foggia.<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidianodibari.it/|titolo=Sito del Quotidiano di Bari|accesso=4 febbraio 2011}}</ref> Hanno cessato le pubblicazioni i quotidiani [[Quotidiano Puglia|''Puglia'']]<ref>{{Cita web|url=http://www.quotidianopuglia.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito del Quotidiano Puglia}}</ref>, e ''Barisera'',<ref>{{Cita web|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2012/11/30/news/bari_sera-47763129/|titolo=Barisera chiude l'edizione cartacea, il quotidiano sarà solo sul web}}</ref><ref>{{Cita web|url= http://www.barisera.it|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito di Barisera}}</ref>, che vieneveniva distribuito a partire dal pomeriggio, e le edizioni baresi dei free press ''[[City (quotidiano)|City]]''<ref>{{Cita web|url= http://city.corriere.it/cronaca-bari.shtml|titolo=Sito di City Bari|accesso=4 febbraio 2011}}</ref> e ''[[Leggo]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.leggo.it/sfoglia.php?ediz=BARI&citta=BARI&pag=0|titolo=Sito di Leggo|accesso=4 febbraio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110720092257/http://www.leggo.it/sfoglia.php?ediz=BARI&citta=BARI&pag=0|dataarchivio=20 luglio 2011|urlmorto=sì}}</ref> Il free press ''[[E Polis|EPolis]]'', dopo la chiusura nel 2018,<ref>{{Cita web|url=https://blog.libero.it/Apuliacinema/13646923.html|titolo=Chiude Epolis. Bari ha una voce in meno|autore=Adriano Silvestri}}</ref> è diventato invece un settimanale.<ref>{{Cita web|url=https://www.epolisbari.com/|titolo=EpolisBari}}</ref> Il 21 settembre 2018 è nato un nuovo settimanale gratuito, ''L'Adriatico''.<ref>{{Cita web|url=https://www.ladriatico.info/|titolo=L'Adriatico}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lojonio.it/dal-21-settembre-nasce-ladriatico/|titolo=Lo Jonio}}</ref> Ha cessato le pubblicazioni il settimanale ''Puglia d'oggi''.<ref>{{Cita web|url = http://www.pugliadoggi.it/homesecond/4258-pubblicazioni-sospese-pdo|titolo = Sito di Puglia d'oggi|accesso = 20 dicembre 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151217075822/http://www.pugliadoggi.it/homesecond/4258-pubblicazioni-sospese-pdo|dataarchivio = 17 dicembre 2015|urlmorto = sì}}</ref>
 
Di portata nazionale è l'attività editoriale, dalle storiche case editrici [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] e [[Cacucci Editore|Cacucci]] alle più recenti [[De Donato]] (attività chiusa nel 1983), [[Mario Adda Editore|Adda]], [[Edizioni Dedalo|Dedalo]], [[Edipuglia]].
Ha sede a Bari anche il [[free press]] ''[[E Polis]]'', ora edizione autonoma, dopo la cessazione dell'edizione principale.<ref>{{Cita web|http://www.epolisbari.com/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito di E Polis Bari}}</ref>.
 
==== Televisioni ====
È presente il settimanale a diffusione gratuita ''Puglia d'oggi''.<ref>{{Cita web|http://www.pugliadoggi.it/|titolo= Sito di Puglia d'oggi}}</ref>
La storia delle televisioni di Bari nasce con Telebari, fondata dall'ingegnere Orfeo Mazzitelli. Telebari fu la prima televisione privata del sud Italia, tutt'oggi attiva nel territorio barese.
 
Bari è sede della redazione regionale per la Puglia della [[Rai]],<ref>{{Cita web|url= http://www.sediregionali.rai.it/puglia.php|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Coordinamento sedi regionali della Rai|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110722050645/http://www.sediregionali.rai.it/puglia.php|dataarchivio= 22 luglio 2011|urlmorto=sì}}</ref> Norba News ed è stata anche la sede della redazione centrale del telegiornale del gruppo [[Telenorba]],<ref>{{Cita web|url=http://www.telenorba.it/home/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito di Telenorba}}</ref> con sede a [[Conversano]], che controlla le emittenti TgNorba 24, Telenorba (ex Telenorba 7) e Teledue (ex Telenorba 8).
È presente, altresì, la redazione cittadina del ''Quotidiano di Bari'' (edizione di Bari del giornale "Quotidiano di Foggia", entrambi stampati a Foggia.<ref>{{Cita web|http://www.quotidianodibari.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito del Quotidiano di Bari}}</ref>
 
HannoBari cessatoè l'edizioneinoltre baresesede glidi altrialtre freeemittenti presstelevisive locali, quali ''[[CityAntenna (quotidiano)|CitySud]]''<ref>{{Cita web|httpurl=https://citywww.corriere.it/cronaca-bariantennasud.shtmlcom|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito di CityAntenna BariSud}}</ref> e(una volta collegata a ''[[LeggoLa Gazzetta del Mezzogiorno]]''<ref>{{Cita) web|url=http://www.leggo.it/sfoglia.php?ediz=BARI&citta=BARI&pag=0|accesso=4e febbraioStudio 2011|titolo=100 Sitoma anche di Leggo}}</ref>Teleregione Color (emittente barlettana), Fly Tv.
 
Di portata nazionale è l'attività editoriale, dalle storiche case editrici [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] e [[Cacucci Editore|Cacucci]] alle più giovani Adda, [[Edizioni Dedalo|Dedalo]], De Donato e Palomar.
 
==== Televisioni ====
Bari è sede della redazione regionale per la Puglia della [[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]]<ref>{{Cita web|http://www.sediregionali.rai.it/puglia.php|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Coordinamento sedi regionali della Rai}}</ref> ed è stata anche la sede della redazione centrale del telegiornale del gruppo [[Telenorba]]<ref>{{Cita web|http://www.telenorba.it/home/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito di Telenorba}}</ref>, con sede a [[Conversano]], che controlla le emittenti TgNorba 24, Telenorba 7 (ex Telenorba) e Telenorba 8 (ex Teledue).
 
Bari è inoltre sede di altre emittenti televisive locali, quali ''[[Antenna Sud]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.antennasud.com|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito di Antenna Sud}}</ref> (una volta collegata alla [[Gazzetta del Mezzogiorno]]), ''[[Telebari]]''<ref>{{Cita web|http://www.telebari.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito di Tele Bari}}</ref>, ''[[RTG Puglia]]''<ref>{{Cita web|http://www.rtgpuglia.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito di RTG Puglia}}</ref>.
 
==== Radio ====
Bari è inoltre sede di numerose [[stazione radio|stazioni radiofoniche]], di cui le principali sono:
[[Radiobari]]
* [[Canale 100]] (94.9&nbsp;MHz)
* [[Controradio (Bari)|Controradio]] (97.3&nbsp;MHz)
* Radio mi piaci (ex L'AltraRadio Bella da Ascoltare) (101.5&nbsp;MHz)
* Radio Manbassa (98.9&nbsp;MHz) - ex frequenza di Radio Antenna Sud acquistata all'asta.
* Radiobari (88.8&nbsp;MHz)
* Radio Enny Sound (96.3&nbsp;MHz)
* Radio Made in Italy (102.3&nbsp;MHz)
* Radio Popizz (101.0&nbsp;MHz)
* RadioSound (91.7&nbsp;MHz)
* [[Radionorba]] (97.0,105.5 e 106.8&nbsp;MHz)
* VERA FM (95.65&nbsp;MHz - 105&nbsp;MHz)
* Radio 5 Network (90.4&nbsp;MHz)
 
Diverse sono le radio che da Bari hanno iniziato le proprie trasmissioni, spostandosi poi in altre città: questo è il caso di Radio 5 Network (ora a Lecce), Radio Farfalla (ora a [[Mottola]]) e ReteOtto (ora a Lecce).
[[Controradio (Bari)|Controradio]]
 
Radio Bari Città Futura
 
=== Cinema ===
Hanno avuto la città di Bari come sfondo della loro trama i seguenti film:
* ''[[Idillio Infranto]]'' di [[Nello Mauri]] ([[1931]]), girato a Bari e ad [[Acquaviva delle Fonti]].
* ''[[L'atleta di cristallo]]'' del barese [[Enzo Fiermonte]] ([[1946]])
* ''[[Il grido della terra]]'' di [[Duilio Coletti]] ([[1948]]), girato a Bari ed a [[Palese]].
* ''[[Polvere di stelle]]'' di [[Alberto Sordi]] ([[1973]]), girato a Bari ([[Petruzzelli]]).
* ''[[La legge violenta della squadra anticrimine]]'' di [[Stelvio Massi]] ([[1976]]).
* ''[[Il nero muove]]'' di [[Gianni Serra]] ([[1977]]), mini serie televisiva.
* ''[[Quello strano desiderio]]'' di [[Enzo Milioni]] ([[1977]]).
* ''[[Maschio femmina fiore frutto]]'' di [[Ruggero Miti]] ([[1979]]).
* ''[[La dottoressa preferisce i marinai]]'' di [[Michele Massimo Tarantini]] ([[1981]]).
* ''[[Giselle]]'' di [[Herbert Ross]] ([[1987]]).
* ''[[Il giovane Toscanini]]'' di [[Franco Zeffirelli]] ([[1988]]).
* ''[[12 registi per 12 città]]'' di [[Lina Wertmuller]] ([[1989]]), segmento dedicato a Bari.
* ''[[La sposa di San Paolo]]'' di [[Gabriella Rosaleva]] ([[1989]]).
* ''[[La riffa]]'' di [[Francesco Laudadio]] ([[1991]]).
* ''[[Fratelli coltelli]]'' di [[Maurizio Ponzi]] ([[1997]]).
* ''[[Fuori di me]]'' di [[Gianni Zanasi (regista)|Gianni Zanasi]] ([[1999]]).
* ''[[LaCapaGira]]'' di [[Alessandro Piva]] ([[1999]]).
* ''[[Hotel Dajti|77 Hotel Dajti]]'' di [[Carmine Fornari]] ([[2000]]).
* ''[[Mio cognato]]'' di [[Alessandro Piva]] ([[2003]]).
* ''[[Sotto gli occhi di tutti]]'' di [[Nello Correale]] ([[2003]]).
* ''[[Bell'epoker]]'' di [[Nico Cirasola]] ([[2004]]).
* ''[[L'Ariamara]]'' di [[Mino Barbarese]] ([[2005]]).
* ''[[Nicola, lì dove sorge il sole]]'' di [[Vito Giuss Potenza]] ([[2006]]).
* ''[[L'avvocato Guerrieri - Ad occhi chiusi]]'' di [[Alberto Sironi (regista)|Alberto Sironi]] ([[2007]]), [[film tv]].
* ''[[L'avvocato Guerrieri - Testimone inconsapevole]]'' di [[Alberto Sironi (regista)|Alberto Sironi]] ([[2007]]), [[film tv]].
* ''[[Il passato è una terra straniera (film)|Il passato è una terra straniera]]'' di [[Daniele Vicari]] ([[2008]]).
* ''[[L'uomo nero (film 2009)|L'uomo nero]]'' di [[Sergio Rubini]] ([[2009]]).
* ''[[Piripicchio (film)|Piripicchio l'ultima mossa]]'' di [[Vito Giuss Potenza]] ([[2010]]).
* ''[[Non me lo dire]]'' di [[Vito Cea]] ([[2012]]).
Nel film statunitense del [[1995]] ''[[I ponti di Madison County]]'', [[Meryl Streep]] informa [[Clint Eastwood]] delle sue origini italiane, dicendo di aver vissuto in una città, a suo dire sconosciuta, sul [[mar Adriatico]], che si rivela essere Bari. Eastwood risponde tuttavia di conoscere Bari, avendola visitata per qualche giorno prima di salpare da [[Brindisi]] per la [[Grecia]]<ref>{{Cita web|url= http://www.youtube.com/watch?v=3rOm2VSNOU4/|accesso= 23-7-2009|titolo=Scena del film nel quale avviene lo scambio di battute tra i due protagonisti}}</ref>.
 
Bari è sede del Cineporto (situato nel complesso della [[Fiera del Levante]]), uno spazio con sale di registrazione e strumentazione cinematografica, aperto dall'[[Apulia film commission]] col fine di sviluppare l'industria cinematografica in [[Puglia]].
 
Dal 2010 la città ospita un proprio festival di cinema: il ''"[[Bari International Film Festival|Bif&st]]"''.
 
==== Web ====
[[File:Bari - Teatro Margherita negli anni 80.jpg|thumb|250px|Il Teatro Margherita nel 2011]]
Oltre alle edizioni web dei giornali cartacei, delle tv e delle radio locali, sono presenti anche diversi quotidiani online: ''BariToday''<ref>{{Cita web|url=https://www.baritoday.it/|titolo=BariToday}}</ref> del gruppo [[Citynews]], ''BariLive''<ref>{{Cita web|url=https://www.barilive.it/|titolo=BariLive.it}}</ref>, ''Borderline24''<ref>{{Cita web|url=https://www.borderline24.com/|titolo=Borderline24}}</ref>, ''il Quotidiano Italiano - Bari''<ref>{{Cita web|url=https://bari.ilquotidianoitaliano.com/|titolo=Il Quotidiano Italiano}}</ref>, ''Pugliain''<ref>{{Cita web|url=https://www.pugliain.net/|titolo=Pugliain.net}}</ref>, ''Quinto Potere''<ref>{{Cita web|url=https://www.quintopotere.it/|titolo=QUINTO POTERE}}</ref>, ''BariSeraNews.it''<ref>{{Cita web|url=https://bariseranews.it/|titolo=BariSeraNews }}</ref>, ''Barinedita''<ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/|titolo=Barinedita}}</ref>, ''Bari e...''<ref>{{Cita web|url=https://www.bari-e.it/|titolo=Bari e...}}</ref>.
[[File:Lungomare bari - teatromargherita.jpg|thumb|250px|Il lungomare con il Teatro Margherita sullo sfondo]]
 
=== Teatri ===
La Fondazione Lirico-Sinfonica "''Petruzzelli e Teatri di Bari''" gestisce i maggiori teatri cittadini, il [[Teatro Petruzzelli|Petruzzelli]] e il [[Teatro Piccinni|Piccinni]], e l'Auditorium [[Nino Rota]] presso il Conservatorio Musicale.
 
Oltre al [[Teatro Margherita (Bari)|Teatro Margherita]], unicochiuso teatrodal al1980 mondoma costruitoriaperto sull'acqua,nel chiuso2009 dal(ma 1980solo per le mostre), gli altri teatri cittadini sono:
* [[Teatro Kursaal Santalucia]]
* Teatroteam;
* [[Teatro Forma;Team]]
* Teatro dell'Anonima, gestito dagli attori baresi [[Dante Marmone]] e Tiziana Schiavarelli, chiuso nel 2013<ref>{{Cita web|url=http://www.baritoday.it/cronaca/chiusura-teatro-anonima-gr-schiavarelli-marmone.html|titolo=Chiude il teatro dell’Anonima, Schiavarelli: “Da soli non ce la facciamo”|sito=BariToday|accesso=2020-07-10}}</ref>
* Teatro Abeliano;
* Teatro-cinema Kursaal Santalucia;Forma
* Teatro Kismet OperA;
* Teatro Duse;
* AncheCinema (ex Teatro-cinemaCinema Royal;)
* Piccolo Teatro Purgatorio;di Bari
* Casa di Pulcinella
* Piccolo Teatro;
* Teatro dell'Anonima;Barium
* Teatro Di Cagno
* Casa di Pulcinella;
* Teatro Barium;Bravò (ex ''Salottino'')
* Nuovo Teatro DiAbeliano (nuova Cagno.sede)
* Teatro Palazzo
* Auditorium Vallisa
* Multisala Showville (la Sala 2 è usata per spettacoli teatrali)
 
==== Teatro Petruzzelli ====
{{vedi anche|Teatro Petruzzelli}}
[[File:Bari Teatro Petruzzelli Epoca.jpg|250px|thumb|right|Teatro Petruzzelli in una foto d'epoca.]]
Il Teatro Petruzzelli nacque dall'esigenza della città di possedere un contenitore culturale degno di una città desiderosa di elevarsi al livello delle altre metropoli italiane. La passione di Bari per il teatro era nota, ma i luoghi di rappresentazione non erano ritenuti sufficienti, neanche dopo la costruzione del teatro comunale Piccinni nel [[1854]].
[[File:G7 Bari Teatro Petruzzelli 2008 Interno2017-05-11.jpg|thumbsinistra|leftminiatura|250px249x249px|Interno del Teatro Petruzzelli.]]
[[File:Il risveglio del teatro..jpg|miniatura|Il teatro Petruzzelli visto dall'alto.]]
Il Comune decise quindi di sfruttare un piazzale sul mare (Largo della Marina), adibito a ospitare concerti e rappresentazioni di strada, per edificare il teatro. Nel [[1896]] fu scelto il progetto presentato da due commercianti baresi, Onofrio ed Antonio Petruzzelli, e nel [[1898]] iniziarono i lavori di edificazione. La struttura esordì la sera del 14 febbraio [[1903]] con la rappresentazione de ''Gli Ugonotti'' di [[Giacomo Meyerbeer]].
 
Riga 577:
La notte tra il 26 e il 27 ottobre [[1991]] il teatro venne distrutto da un incendio doloso. L'ultima opera rappresentata fu la ''[[Norma (opera)|Norma]]'' di [[Vincenzo Bellini]] (che, ironicamente, si chiude con la scena di un rogo).
 
Nel [[2008]] si sono conclusi i lavori di ripristino del teatro alla sua funzionalità e il 7 settembre [[2009]] le chiavi del Politeamateatro sono state consegnate alla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari che ne ha assunto la gestione.<ref>{{Cita news|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2014/01/28/news/petruzzelli-77101199/|titolo=Petruzzelli story, appalto truccato sigilli ai conti: fondi neri per Balducci|pubblicazione=Repubblica.it|data=28 gennaio 2014|accesso=7 marzo 2017}}</ref>
[[File:Teatro piccinni.jpg|miniatura|244x244px|Teatro Piccinni]]
 
[[File:bari teatro piccinni.jpg|thumb|right|250px|Teatro Piccinni]]
 
==== Teatro Piccinni ====
{{Vedi anche|Teatro Piccinni}}
Il Teatro Piccinni è il più antico teatro barese esistente. La struttura è in grado di contenere più di ottocento spettatori. Il teatro fu inaugurato il 304 maggioottobre [[1854]] con la rappresentazione del ''Poliuto'' di [[Gaetano Donizetti]]. Un anno dopo, nel [[1855]], fu intitolato al musicista barese [[Niccolò Piccinni]], oltremodo apprezzato nella città natale e in [[Francia]], dove svolse la sua attività di compositore.
 
[[File:Bari Auditorium Nino Rota Interno.jpg|thumb|Interno dell{{'}}''Auditorium Nino Rota''|235x235px]]
 
[[File:Bari Auditorium Nino Rota Interno.jpg|thumb|250px|left|Interno dell'''Auditorium Nino Rota'']]
==== Auditorium Nino Rota ====
L'auditorium Nino Rota, di proprietà del [[Conservatorio Niccolò Piccinni]], è la più importante sala d'ascolto della città di Bari, sebbene sia in ristrutturazione dal [[1991]].<ref name="auditorium">Antonio Di Giacomo, [httphttps://bari.repubblica.it/cronaca/2011/10/11/news/auditorium_viaggio_nel_cantiere_infinito_l_apertura_rinviata_a_data_da_destinarsi-23035143/ Auditorium, viaggio nel cantiere infinito: "L'apertura rinviata a data da destinarsi"], ''La Repubblica'', 11 ottobre 2011.</ref>, è stato riaperto nel 2017<ref>{{Cita news|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2017/09/01/news/bari_riapre_auditorium_abbandonato_per_21_anni-174364388/|titolo=Bari, l'auditorium Nino Rota riapre dopo 21 anni di abbandono: la madrina è Carla Fracci|pubblicazione=Repubblica.it|data=1º settembre 2017|accesso=4 novembre 2017}}</ref>. L'edificazione, promossa dall'amministrazione provinciale negli [[Anni 1960|anni sessanta]], fu completata nel [[1981]].<ref name=auditorium/> Fu intitolato al compositore milanese [[Nino Rota]], a lungo direttore del conservatorio barese.
 
=== Cinema ===
Hanno avuto la città di Bari come sfondo della loro trama i seguenti film:
{{C|Lungo elenco da verificare, per ogni film valutare l{{'}}'''effettiva rilevanza dello stesso col luogo''' , un paio di riprese non giustificano l'inserimento|Puglia|maggio 2013|arg2=storia del cinema}}
{{F|centri abitati della Puglia|maggio 2013|arg2=storia del cinema}}
* ''[[Idillio infranto]]'' di Nello Mauri (1931), girato a Bari e ad [[Acquaviva delle Fonti]].
* ''[[L'atleta di cristallo]]'' del barese [[Enzo Fiermonte]] (1946)
* ''[[Il grido della terra]]'' di [[Duilio Coletti]] (1948), girato a Bari e a [[Palese Macchie|Palese]].
* ''[[Polvere di stelle]]'' di [[Alberto Sordi]] (1973), girato a Bari ([[Teatro Petruzzelli]]).
* ''[[La legge violenta della squadra anticrimine]]'' di [[Stelvio Massi]] (1976).
* ''[[Il nero muove]]'' di [[Gianni Serra]] (1977), miniserie televisiva.
* ''[[Quello strano desiderio]]'' di [[Enzo Milioni]] (1977).
* ''[[Maschio, femmina, fiore, frutto]]'' di [[Ruggero Miti]] (1979).
* ''[[La dottoressa preferisce i marinai]]'' di [[Michele Massimo Tarantini]] (1981).
* ''[[Giselle]]'' di [[Herbert Ross]] (1987).
* ''[[Il giovane Toscanini]]'' di [[Franco Zeffirelli]] (1988).
* ''[[12 registi per 12 città]]'' di [[Lina Wertmüller]] (1989), segmento dedicato a Bari.
* ''[[La sposa di San Paolo]]'' di Gabriella Rosaleva (1989).
* ''[[La riffa]]'' di [[Francesco Laudadio]] (1991).
* ''[[Fratelli coltelli]]'' di [[Maurizio Ponzi]] (1997).
* ''Fuori di me'' di [[Gianni Zanasi (regista)|Gianni Zanasi]] (1999).
* ''[[LaCapaGira]]'' di [[Alessandro Piva]] (1999).
* ''[[Hotel Dajti|77 Hotel Dajti]]'' di [[Carmine Fornari]] (2000).
* ''All'alba saliremo il monte'' di Vito Giuss Potenza (2002).
* ''[[Mio cognato]]'' di [[Alessandro Piva]] (2003).
* ''[[Sotto gli occhi di tutti]]'' di Nello Correale (2003).
* ''[[Bell'epoker]]'' di [[Nico Cirasola]] (2004).
* ''L'Ariamara'' di Mino Barbarese (2005).
* ''[[Nicola, lì dove sorge il sole]]'' di Vito Giuss Potenza (2006).
* ''[[L'avvocato Guerrieri - Ad occhi chiusi]]'' di [[Alberto Sironi (regista)|Alberto Sironi]] (2007), [[film tv]].
* ''[[L'avvocato Guerrieri - Testimone inconsapevole]]'' di [[Alberto Sironi (regista)|Alberto Sironi]] (2007), [[film tv]].
* ''[[Il passato è una terra straniera (film)|Il passato è una terra straniera]]'' di [[Daniele Vicari]] (2008).
* ''[[L'uomo nero (film 2009)|L'uomo nero]]'' di [[Sergio Rubini]] (2009).
* ''[[Piripicchio - L'ultima mossa]]'' di Vito Giuss Potenza (2010).
* ''[[Non me lo dire (film 2012)|Non me lo dire]]'' di [[Vito Cea]] (2011).
* ''[[La nave dolce]]'' di [[Daniele Vicari]] (2012).
* ''L'Amore è imperfetto'' di Francesca Muci (2012).
* ''[[Leone nel basilico]]'' di [[Leone Pompucci]] (2014).
*[[La vita davanti a sé (film 2020)|''La vita davanti a sé'']] di [[Edoardo Ponti]] (2020).
 
Nel film statunitense del [[1995]] ''[[I ponti di Madison County]]'', [[Meryl Streep]] informa [[Clint Eastwood]] delle sue origini italiane, dicendo di aver vissuto in una città italiana sul [[mare Adriatico]], che si rivela essere Bari. Eastwood risponde tuttavia di conoscere Bari, avendola visitata per qualche giorno prima di salpare da [[Brindisi]] per la [[Grecia]].
 
Bari è sede del Cineporto (situato nel complesso della [[Fiera del Levante]]), uno spazio con sale di registrazione e strumentazione cinematografica, aperto dall'Apulia Film Commission col fine di sviluppare l'industria cinematografica in [[Puglia]].
 
Dal 2010 la città ospita un proprio festival di cinema: il ''"[[Bari International Film Festival|Bif&st]]"''.
 
[[File:Bari - Teatro Margherita negli anni 80.jpg|thumb|Il Teatro Margherita negli anni 80|247x247px]]
[[File:Teatro Margherita dall'alto.jpg|miniatura|248x248px|Il Teatro Margherita oggi]]
 
=== Musica ===
==== Associazione Polifonica barese "Biagio Grimaldi" ====
 
Fu fondata l'8 dicembre [[1926]] come "Accademia Polifonica Barese" dal musicista barese Biagio Grimaldi (1897-1986), insieme all'organista Donato Marrone, che di quell'impresa era l'anima intellettuale. L'associazione creòacquisì subito un notevole repertorio di polifonia sacra e profana che affiancava ai massimi autori del genere<ref>Alla Polifonica si deve la prima esecuzione in Italia, nel [[1930]], al teatro Piccinni di Bari, della ''Fantasia per pianoforte, coro e orchestra'' di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]].</ref> la musica dei compositori pugliesi e le melodie popolari baresi. I concerti della Polifonica conobbero una diffusione ampia attraverso le frequenze di [[Radio Bari]] e della Radio italiana. Alla morte del fondatore, l'accademia prese il nome attuale. La Polifonica dispone di un archivio storico-musicale, che nel [[1998]] è stato riconosciuto di "notevole interesse storico" dal [[Ministero deiper i Beni e le Attività Culturali]].
 
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina barese}}
[[File:Orecchiette al Pomodoro.jpg|miniatura|Orecchiette al pomodoro]]
La [[cucina pugliese]] in generale si basa sui tre prodotti agricoli principali della regione cioè il [[frumento|grano]], l'[[olio alimentare|olio]] e il [[vino]]. La cucina barese è arricchita anche da [[ortaggi]] e [[frutta]], abbondanti nell'agricoltura locale, e dalla produzione del [[pane]] pugliese e delle paste alimentari casalinghe: [[orecchiette]], ''recchietelle'' o ''strascinate'', la variante tarantina ''chiancarelle'' (ossia orecchiette di grandezza varia), [[cavatelli]], ''lagane'', ''troccoli'' (ossia [[fettuccine]]), [[fusilli]] (ossia ''maccheroni arrotolati''), [[tripoline]] e ''mignuicchi'' (ossia gnocchetti di semola).
La [[cucina pugliese]] in generale si basa sui tre prodotti agricoli principali della regione cioè il [[frumento|grano]], l'[[olio alimentare|olio]] e il [[vino]]. La cucina barese è arricchita anche da [[ortaggio|ortaggi]] e [[frutta]], abbondanti nell'agricoltura locale, e dalla produzione del [[pane]] pugliese e delle paste alimentari casalinghe: [[orecchiette]], ''recchietèdde'' o ''strascenàte'', la variante tarantina ''chiancarelle'' (ossia orecchiette di grandezza varia), [[cavatelli]], ''lagane'', ''troccoli'' (ossia [[Tagliatelle|fettuccine]]), [[fusilli]] (ossia ''maccheroni arrotolati''), tripoline e ''megnuìcchie'' (ossia gnocchetti di semola).
 
Con la pasta fatta in casa si preparano anche [[calzone al forno|calzoni al forno]] ripieni di [[Allium cepa|cipolla]], [[acciuga|acciughe sotto sale]]<ref>[http://it.barilla.com/content/ricetta/calzone-barese ''Calzone barese'']. Barilla.</ref>, [[capperocapparis spinosa|capperi]] e [[oliva|olive]]; [[panzerotto|panzerotti]] fritti ripieni di [[lardo]] e [[ricotta]] o [[mozzarella]]; [[pettole]] alla barese; [[pizza rustica|pizze rustiche]], la tipica [[focaccia alla barese]], i [[tarallo|taralli]], le [[frisella|friselle]] e glile [[scagliozziScagliozzi|scagliozze]] o sgagliozze, ossia fette di [[polenta]] fritta, preparate e direttamente vendute per le strade della città vecchia.
 
Condimenti sovrani sono l'olio d'oliva e l'[[allium sativum|aglio]]. Ottime sono le minestre di verdure e quelle a base di pane (''pancotto'' e ''caponata''), [[cicer arietinum|ceci]], [[Vicia faba|fave]] intere o schiacciate (con [[cicoriacichorium intybus|cicorie]]), [[cavoloBrassica oleracea|cavoli]], [[sedanoApium graveolens|sedani]], cardi e [[foeniculum vulgare|finocchi]] che compaiono in tavola anche da soli con olio, o salati o con brodo di [[Sus scrofa domesticus|maiale]].
 
I piatti di carne sono per lo più a base di [[Ovis aries|agnello]] (''tacche'' al forno, ''cottarello'', involtini in barese "ghimridd'ghiemmerìidde"), di maiale (capocolli e salsicce varie, soprattutto condite con [[peperoncino]]), [[coniglio]] e cacciagione. Una raffinatezza è quella dei tordi in salsa conservati nel vino bianco.
 
Specialità: il ''[[riso al fornoTiella alla barese]], chiamatodi purepatate ''riso, patate e cozze]]'', piatto ereditato dall'occupazione spagnola e detto anche "tieddatièdde" (tiella), nome che suggerisce l'uso della [[paella]] spagnola in passato, nonché le [[linguine]] al sugo di [[seppia]] e le lumache"cazzavùne", alla barese, ossia [[lumacaChiocciola|lumache]] raccolte dal vicino [[Murge|altopiano delladelle [[MurgiaMurge]], cotte o lessate e condite in vario modo.
 
In quanto città di mare, Bari è famosa per i numerosi piatti di [[pesce]]: il dentice alle olive, l'[[Sparus aurata|orata]] alla san Nicola, le [[Engraulis encrasicholusencrasicolus|alici]] ''arracanatearraganàte'' e i [[polpoOctopus vulgaris|polipettipolpetti]] "che ll'àcqua lòre", in casseruola.
 
Tra i dolciumi tipici, molti legati a periodi di festività, si ricordano le "carteddàte" [[cartellate]] e i [[bocconotto|bocconotti]] (tipiche ricette natalizie), le paste reali, le castagneddecastagnèdde, ile sassanellisassanìidde, le [[zeppola|zeppole]] (tipiche del periodogiorno di carnevalesan Giuseppe), lale [[scarcella]]"scarcelle" (dolce pasquale) e il ''callumeu sanguinàcce'', ossia sanguinaccio dolce.
 
Tra i vini pregiati di Bari e della provincia si ricordano: il Castel del Monte, il Moscato di Trani, iil Primitivo di Manduria molto conosciuto anche nel resto dell'Italia, il Primitivo di Gioia, il Negroamaro Salentino, bianchi di Alberobello e Locorotondo, l'Aleatico e varietà di Cerasuolo e di Sangiovese. È abbondante la produzione di vini da taglio tra cui il ''Barletta''.
 
=== Personalità legate a Bari ===
''(in ordine alfabetico di cognome)''
{{MultiCol}}Giacomo Annibaldis
* [[Dino Abbrescia]]
* [[Argiro (generale bizantino)|Argiro]]
* [[Marco Armani]]
* [[Francesco Attolico]]
* [[Ettore Bassi]]
* [[Marco Bellotti]]
* [[Gino Boccasile]]
* [[Nicola Cacucci]]
* [[Vito Marino Caferra]]
* [[Giuseppe Caldarola]]
* [[Luciano Canfora]]
* [[Vincenzo Cantatore]]
* [[Gianrico Carofiglio]]
* [[Franco Casavola]]
* [[Franco Cassano]]
* [[Antonio Cassano]]
* [[Dino Cassio]]
* [[Gianni Ciardo]]
* [[Nico Cirasola]]
* [[Salvatore Cognetti de Martiis]]
* [[Francesco Colasuonno]]
* [[Nicola Conte (musicista)|Nicola Conte]]
* [[Raffaele Costantino (1907-1991)|Raffaele Costantino]]
* [[Riccardo Cucciolla]]
* [[Giovanni Giacomo de Antiquis]]
* [[Mariolina De Fano]]
* [[Gennaro de Gemmis]]
* [[Nicola de Gemmis]]
* [[Niccolò dell'Arca]]
* [[Emanuele De Nicolò]]
* [[Vincenzo de Romita]]
* [[Uccio De Santis]]
{{ColBreak}}
* [[Paolo De Vita]]
* [[Maria Diana]]
* [[Simeone Di Cagno Abbrescia]]
* [[Araldo di Crollalanza]]
* [[Vincenzo Diglio]]
* [[Guido Di Leone]]
* [[Michele Emiliano]]
* [[Fabio & Mingo]]
* [[Stefano Felis]]
* [[Enzo Fiermonte]]
* [[Donata Frisini]]
* [[Raffaele Gervasio]]
* [[Franco Giordano]]
* [[Alfredo Giovine]]
* [[Haiducii (cantante)]]
* [[Hugu Tugu]]
* [[Matteo Renato Imbriani]]
* [[Ivan Iusco]]
* [[Giovanni Laterza]]
* [[Gaetano Latilla]]
* [[Vito Lattanzio]]
* [[Giuliana Lojodice]]
* [[Pietro Lombardi]]
* [[Maione di Bari]]
* [[Francesco Malcom]]
* [[Dante Marmone]]
* [[Guido Marzulli]]
* [[Vito Maurogiovanni]]
* [[Melo di Bari|Melo da Bari]]
* [[Maurizio Micheli]]
* [[Andrea Mongelli]]
 
{{ColBreak}}
* [[Pomponio Nenna]]
* [[Mario Nuzzolese]]
* [[Roberto Ottaviano]]
* [[Anna Oxa]]
* [[Gaetano Partipilo]]
* [[Pino Pascali]]
* [[Armando Perotti]]
* [[Nico Perrone]]
* [[Gianluca Petrella]]
* [[Niccolò Piccinni]]
* [[Gennaro Picinni]]
* [[Donatella Pinto]]
* [[Gianluca Pozzi]]
* [[Domenico Procacci]]
* [[Rocco Rodio]]
* [[Damiano Russo]]
* [[Nabil Salameh]]
* [[Chiara Samugheo]]
* [[Paolo Sassanelli]]
* [[Lunetta Savino]]
* [[Nicola Scardicchio]]
* [[Tiziana Schiavarelli]]
* [[Claudio Signorile]]
* [[Giuseppe Solfato]]
* [[Emilio Solfrizzi]]
* [[Antonio Stornaiolo]]
* [[Cesare Suglia]]
* [[Katia Terlizzi]]
* [[Domenico Triggiani]]
* [[Nicola Vernola]]
* [[Carmela Vincenti]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Eventi ===
[[File:Fiera del Levante (panorama).jpg|miniatura|250x250px|Ingresso monumentale al quartiere [[Fiera del Levante|fieristico]]]]
 
[[File:Ingresso della Fiera del Levante su Piazzale Vittorio Emanuele III.jpg|350px|thumb|Ingresso monumentale al quartiere [[Fiera del Levante|fieristico]]]]
==== Fiera del Levante ====
{{vedi anche|Fiera del Levante}}
La Fiera del Levante<ref>{{Cita web|httpurl=https://www.fieradellevante.it/|accessotitolo=4 febbraio 2011|Sito dellaNuova Fiera del Levante|accesso=4 febbraio 2011}}</ref> è una delle principali fiere del [[bacino del Mediterraneo]], nata nel [[1929]] per iniziativa del Comune, dell'Amministrazione Provinciale e della ''Camera del Commercio di Bari'' e operativa continuativamente dal [[1930]] con ladue solasole esclusioneesclusioni, una degli anni della [[seconda guerra mondiale]], dal [[1940]] al [[1946]] l'altra nel 2021 a causa della pandemia da Coronavirus.
 
Complessivamente gli espositori che partecipano annualmente alle manifestazioni sono cinquemila tra nazionali ed esteri. I visitatori ammontano a circa due milioni.
Riga 727 ⟶ 674:
La fiera è inoltre volta a favorire gli scambi tra Oriente e Occidente, di cui Bari costituisce, per tradizione millenaria, il più favorevole punto d'incontro.
 
==== FesteFesta perdi ilsan Nicola patrono sandi NicolaBari ====
[[File:TombenicolasBari - San Nicola - 10.jpg|thumb|250px|Tomba di San Nicola nella cripta della basilica]]
Dal 7 al 9 maggio si svolgesvolgono neli centrofesteggiamenti storicoin di Bari la festaonore del patrono della città, [[San Nicola di Mira|san Nicola]]. Già alla vigilia delle festività religiose affluiscono in città molti " ziazì" ossia pellegrini devoti al Santo. Una delle usanze tradizionali è l'offerta del pane alla basilica. A rievocare l'antico arrivo delle reliquie di san Nicola, la sera della vigilia si tiene il ''Corteo storico san Nicola''.<ref>{{Cita web|1= http://www.corteostoricosannicola.com/index.html|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Corteo storico in onore di san Nicola|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110129030744/http://www.corteostoricosannicola.com/index.html|dataarchivio= 29 gennaio 2011|urlmorto= sì}}</ref>.
 
In occasione del corteo storico di san Nicola, che come da tradizione si tiene a maggio, i percussionisti, figuranti e sbandieratori delle sue associazioni sfilano lungo le vie di Bari fra coreografie e messinscena. Le due bande musicali che si esibiscono sono: la Militia Santi Nicolai e la Barium.
Il giorno della festa si svolge la solenne processione in cui la statua del Santo viene portata fino al ''Molo san Nicola'' dove si tiene una celebrazione eucaristica presieduta dall'[[Arcivescovo]] di Bari; la statua viene poi trasportato in mare da un corteo di imbarcazioni. Verso sera avviene il raduno delle imbarcazioni presso il molo in cui si saluta il ritorno del Santo nella basilica, attraverso una nuova sontuosa processione al termine della quale avviene lo scoppio dei [[fuochi pirotecnici]].
 
Il giorno della festa si svolge la solenne processione in cui la statua del Santo viene portata fino al ''Molo san Nicola'' dove si tiene una celebrazione eucaristica presieduta dall'[[Arcivescovo]] di Bari; la statua viene poi trasportata in mare da un corteo di imbarcazioni. Verso sera avviene il raduno delle imbarcazioni presso il molo in cui si saluta il ritorno del Santo nella basilica, attraverso una nuova sontuosa processione al culmine della quale avviene "l'artefìzzie" ossia scoppio di [[fuochi pirotecnici]].
Il giorno dopo, in seguito alla celebrazione eucaristica di saluto che si tiene in [[Monumenti e luoghi d'interesse di Bari#Piazza del Ferrarese|Piazza del Ferrarese]], nella cripta della basilica si prosegue ufficialmente al prelievo della santa ''manna'' (che i monaci benedettini trassero dalle ossa del santo) alla presenza dei fedeli e delle autorità religiose e civili. Tutta la ritualità religiosa è immersa in una cornice profana di luci e abbellimenti e di concerti bandistici, che contribuiscono a creare un'atmosfera suggestiva.
 
Il giorno dopo, in seguito alla celebrazione eucaristica di saluto che si tiene in [[Monumenti e luoghi d'interesse di Bari#Piazza del Ferrarese|Piazza del Ferrarese]],<ref>{{Cita web|url=https://www.bari-e.it/luoghi-sconosciuti/la-storia-e-levoluzione-di-uno-dei-luoghi-piu-importanti-di-bari-piazza-del-ferrarese/|titolo=La storia e l’evoluzione di uno dei luoghi più importanti di Bari: piazza del Ferrarese}}</ref> nella cripta della basilica si procede ufficialmente al prelievo della santa ''manna'' (che i monaci benedettini trassero dalle ossa del santo) alla presenza di fedeli e autorità religiose e civili. Tutta la ritualità religiosa è immersa in una cornice profana di luci e abbellimenti e di concerti bandistici, che contribuiscono a creare un'atmosfera suggestiva.
Il 10 maggio, ultimo giorno di festa, dopo la messa celebrata in Piazza del Ferrarese la statua di san Nicola, solennemente trasportata in processione, è riposta all'interno della basilica.
[[File:Processione di San Nicola a Bari.jpg|thumb|Processione dei pellegrini di San Nicola a Bari, 8 maggio]]
Il 10 maggio, ultimo giorno di festa, dopo la messa celebrata in Piazza del Ferrarese la statua di san Nicola, prelevata "da la màghene", solennemente trasportata in processione, viene riportata In Basilica.
 
San Nicola è inoltre festeggiato a Bari anche il 6 dicembre, anniversario della sua morte. Evento importante è la festal'atmosfera che avvienesi crea nella città vecchia, nelalle pomeriggioprime luci dell'alba, conper laassistere alla prima messa delle 5:00, celebrata dall'[[Arcidiocesi di Bari-Bitonto|Arcivescovoarcivescovo di Bari-Bitonto]] e la consegna delle chiavi della città al Santo, chee prosegue con una lunga processione della statua di san Nicola per le vie della città vecchia. Quella del 6 dicembre è festa sentita in tutto il mondo cristiano e particolarmente nei paesi del nord Europa, [[Russia]] compresa.
 
A tale proposito la città di, Bari, nel marzo 2007 è stata visitata dall'allora presidente russo [[Vladimir Putin]], il quale durante il meeting italo-russo si è recato nella basilica di San Nicola per rendere omaggio alle reliquie del santo. {{Senza fonte|In quell'occasione Putin definì Bari, secondo il sentimento religioso del popolo russo legato alla figura di san Nicola, "la città più importante del mondo dopo Gerusalemme".}} Al momento in cui la chiesa russa è stata consegnata ai legittimi proprietari, ufficialmente nell'aprile del 2008, il primo cittadino della città [[Michele Emiliano]] ha donato la cittadinanza barese al primo ministro russo Vladimir Putin, recandosi direttamente a Mosca. Il successore di Putin, [[Dmitrij Anatol'evič Medvedev]], tornò a Bari il 1º marzo del 2009 per riprendere possesso della [[Chiesa russa di San Nicola (Bari)|Chiesachiesa russa]].
 
L'incontro fra [[papa Benedetto XVI]] e il [[patriarchi e metropoliti di Russia|patriarca di Mosca]] [[KyrillCirillo I]] a Bari ne ha suggellato la funzione didella città quale punto di incontro fra il mondo cattolico e quello ortodosso.
 
Una delle tradizioni ancora vive è quella per cui le ragazze che desiderano sposarsi scrivono le proprie aspirazioni matrimoniali su bigliettini che sono poi inseriti nella teca di vetro che accoglie la statua del santo. Essa si rifà a una delle leggende più diffuse su san Nicola, secondo cui il santo abbia consentito a tre fanciulle povere di sposarsi donandoglidonando loro tre sacchetti colmi di monete d'oro. Da allora è rappresentato, nella tradizionale iconografia, con tre palle d'oro in mano.
 
====Bari International Film Festival====
{{vedi anche|BIF&ST}}
Il ''Bari International Film Festival'' (Bif&st) è un festival internazionale del [[cinema]] e della cultura audiovisiva.
 
====Bari Geek Festival====
{{vedi anche|BGeek}}
Tra il 2011 e il 2019 si è tenuto in città il ''Bari Geek Festival'' (BGeek), un festival internazionale dedicato al fumetto, ai giochi da tavolo, ai videogiochi e a tutto ciò che fa parte della cosiddetta sottocultura nerd.
 
== Geografia antropica ==
[[File:Bari viuzze 311829993.jpg|thumb|240px|Una strada del centro storico con la Cattedrale di San Sabino, duomo della città di Bari]]
=== Urbanistica ===
{{vedi anche|PuntaStradario Perottidi Bari|}}
 
[[File:Bari - Palazzo Atti.jpg|miniatura|[[Palazzo Atti]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.italialiberty.it/scheda/palazzoatti/|titolo=Palazzo Atti - Italia Liberty|pubblicazione=Italia Liberty|data=|accesso=7 marzo 2017}}</ref>]]
 
Per la lettura di questo paragrafo, può essere di supporto vedere la voce [[Quartieri di Bari]] ed il paragrafo "Storia" (più sopra).
 
{{quoteCitazione|Per me, la trovo attraente questa [[Borgo murattiano|città nuova]], con le sue vie larghe, ad angoli retti, che consentono di veder sempre in fondo ad esse il mare, come si vedono a Torino le Alpi|[[Paul Bourget]], ''Sensations d'Italie'', [[1891]]}}
 
==== Bari Vecchia e Borgo murattiano ====
Il “centro” della città è costituito dalla [[Città vecchia (Bari)|città vecchia]] (come usano chiamarla i baresi) e dal [[Murat (quartiere di Bari)|borgo "murattiano"]]. La città vecchia, sita su un’appendice di roccia calcarea affacciata sul mare (luogo corrispondente al nucleo primordiale di Bari), ha il tipico impianto urbanistico [[Medioevo|medioevale]] (caratterizzato da strade strette che formano una raggiera irregolare, con al centro le due chiese principali), risalente all’epoca [[Bizantini|bizantina]] ed ospita i principali monumenti della città, quali la basilica, la cattedrale ed il castello Normanno-Svevo. Il borgo murattiano è invece in tipico stile ottocentesco (fu costruito infatti nei primi decenni dell'[[XIX Secolo|800]]), con isolati “a scacchiera” e strade larghe. Nel murattiano si trovano molti negozi di grandi marche (degni di nota quelli d’abbigliamento), ristoranti e bar raffinati.
{{Vedi anche|Monumenti e luoghi d'interesse di Bari}}
Attorno al centro si sviluppano i rioni centro-periferici della città. Madonnella, grande quartiere innalzato durante il fascismo, sito a Sud-Est del centro, è il tipico esempio di architettura ed urbanistica [[fascismo|fascista]]. Quasi tutta la zona centrale del lungomare (ad eccezione del centro storico) è dello stesso periodo (anni '20 e '30 del '900) ed è caratterizzata da palazzi pubblici (scuole, caserme, palazzi per uffici, ecc.) in "''stile littorio''" (proprio del fascismo). Gli altri rioni centro-periferici, dovuti allo sviluppo demografico ed economico del dopoguerra, sono caratterizzati da una maglia quadrilatera meno regolare del murattiano ed hanno arredi urbani propri del [[razionalismo italiano|razionalismo]] [[XX Secolo|novecentesco]] (sono -da Nord-Ovest a Sud- San Girolamo, Fesca, Libertà, Marconi, Carrassi, San Pasquale, Picone, Japigia, Poggiofranco); tra essi si distingue Poggiofranco, il quartiere più ricco e moderno di Bari.
A corona del centro-città e più distanziate da esso, nell'ordine di 5–10&nbsp;km ci sono poi, nelle direzioni Nord-Ovest, Sud e Sud-Est le cosiddette ex-frazioni, cioè centri abitati con storia e fisionomia più autonome rispetto a Bari (si tratta di –da Nord a Sud ed Est- Santo Spirito, Palese, Carbonara, Ceglie del Campo, Loseto, Torre a Mare). In direzione Ovest e in una posizione intermedia fra il centro-periferia e le ex-frazioni c'è il quartiere San Paolo, un grande agglomerato urbano, edificato a partire dagli anni '50 del '900 nell'ambito dell'[[INA-Casa|edilizia economica e popolare]]; esso viene considerato a tutti gli effetti un'appendice del centro di Bari, in quanto fin dal principio fu abitato da molti baresi. La zona industriale è posta più ad Ovest, al confine fra il territorio comunale di Bari e quello di [[Modugno]] ed è condivisa dai due comuni. Osservando Bari dall'alto, si nota come sia stata urbanizzata in blocco da Nord a Sud e più distaccata verso Est ed Ovest (ci sono grandi spazi vuoti fra Japigia e San Pasquale e fra Picone ed i quartieri a Nord-Ovest).
 
Il centro storico della città è costituito dalla [[San Nicola (Bari)|città vecchia]] (come usano chiamarla i baresi) e dal [[Murat (Bari)|Borgo murattiano]]. La città vecchia, sita su un'appendice di [[Calcare|roccia calcarea]] affacciata sul mare (luogo corrispondente al nucleo primordiale di Bari), ha il tipico impianto urbanistico [[Medioevo|medioevale]] (caratterizzato da strade strette che formano una raggiera irregolare, con al centro le due chiese principali), e, risalente all'epoca [[Impero bizantino|bizantina]], ospita i principali monumenti della città, quali la [[Basilica di San Nicola|basilica]], la [[Cattedrale di San Sabino|cattedrale]] e il [[Castello normanno-svevo (Bari)|Castello normanno-svevo]].
La [[Ferrovia Adriatica]] separa il centro dai quartieri centro-periferici meridionali; affiancata a questa corre via Capruzzi (importante strada urbana di scorrimento), da cui si diramano altre importanti strade (tra queste le vie [[Alcide De Gasperi|De Gasperi]] e Giulio Petroni, che dopo aver attraversato Carrassi e S. Pasquale raggiungono infine Carbonara). L’elegante e centralissimo corso [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] (nato nel [[1813]] grazie all’abbattimento delle vecchie mura urbiche) è la strada divisoria fra il centro storico ed il murattiano; su esso s’affacciano le sedi delle principali istituzioni comunali ([[Municipio]], Palazzo della [[Prefetto|Prefettura]]), il Teatro [[Niccolò Piccinni|Piccinni]] ed altri storici palazzi. Corso [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]], dall'incrocio con C.so Vitt. Em.le (nei pressi del centro storico), fiancheggia ad est tutto il centro e attraversando con un ponte la Ferrovia, s'innesta in viale Unità d'Italia (grande via del quartiere San Pasquale). Il lungomare (opera completata durante il fascismo, compresa l'aggiunta della fascia di terreno tra il borgo antico ed il mare, prima non carrabile) attraversa buona parte della città, connettendo le zone San Girolamo e San Giorgio. Viale Japigia-Gentile, a Est, è un prolungamento di via Capruzzi ed attraversa tutto il quartiere Japigia, per poi immettersi nella [[Strada statale 16|statale 16]]. Proprio la 16 svolge un importantissimo ruolo di collegamento e smistamento del traffico, favorendo l’ingresso nelle diverse zone periferiche della città e nei comuni contermini (fungendo quindi da "''Tangenziale di Bari''").<ref>per sintesi non vengono citate tutte le più importanti arterie urbane di scorrimento</ref>
 
Il Borgo murattiano è invece in tipico stile ottocentesco, molto simile ai modelli urbanistici delle città statunitensi (fu costruito infatti nei primi decenni del [[XIX secolo]]), con isolati “a scacchiera” e strade larghe come negli Stati Uniti. Nel murattiano si trovano molti negozi di grandi marche (degni di nota quelli d'abbigliamento), ristoranti e bar raffinati.
Discreta la situazione degli spazi verdi. Nel centro vi sono le famose piazze [[Umberto I di Savoia|Umberto I]], (attraversata da via Sparano, a solo traffico pedonale ed adiacente al Palazzo dell'[[Università degli Studi di Bari|Università]]), [[Cesare Battisti]] e [[Giuseppe Garibaldi|G. Garibaldi]], assieme ad un cospicuo numero di piazzette e giardinetti di dimensioni più ridotte. Nelle zone centro-periferiche troviamo diversi spazi verdi sul lungomare del quartiere. Madonnella ed il grande, famoso Parco "[[2 giugno]]" sito all'interno, nel quartiere San Pasquale. A San Girolamo, nei pressi della [[Fiera del Levante|fiera]], c'è la pineta "San Francesco alla Rena". Meno buona la situazione nelle periferie: eccetto che per i vari parchi di Japigia e la famosa piazza Umberto I a Carbonara (vera e propria identità per questo paese), le zone periferiche scarseggiano di grandi spazi di verde pubblico.
 
==== Quartieri novecenteschi e razionalismo italiano ====
I quattro grandi ospedali pubblici sono il Policlinico (costruito durante il Fascismo) a Picone, il presidio ospedaliero del quartiere San Paolo, l’ospedale Di Venere a Carbonara e l’istituto pediatrico [[Papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]] a San Pasquale, adiacente alla via [[Giorgio Amendola|Amendola]].
Attorno al centro si sviluppano i rioni centro-periferici della città. [[Madonnella]], grande quartiere innalzato durante il fascismo, sito a Sud-Est del centro, è il tipico esempio di [[Architettura fascista|architettura]] ed urbanistica [[fascismo|fascista]]. Quasi tutta la zona centrale del lungomare (ad eccezione del centro storico) è dello stesso periodo (anni venti e trenta del '900) ed è caratterizzata da palazzi pubblici (scuole, caserme, palazzi per uffici, ecc.) in [[stile littorio]] (proprio del fascismo).
 
Gli altri rioni centro-periferici, dovuti allo sviluppo demografico ed economico del dopoguerra, sono caratterizzati da una maglia quadrilatera meno regolare del murattiano e hanno arredi urbani propri del [[razionalismo italiano|razionalismo]] [[XX secolo|novecentesco]]: da nord-ovest a sud, [[Marconi - San Girolamo - Fesca|San Girolamo]], [[Marconi - San Girolamo - Fesca|Fesca]], [[Libertà (Bari)|Libertà]], [[Marconi - San Girolamo - Fesca|Marconi]], [[Carrassi]], [[San Pasquale (Bari)|San Pasquale]], [[Picone (Bari)|Picone]], [[Japigia (Bari)|Japigia]] e [[Poggiofranco]], che si distingue per essere tra i più ricchi e moderni quartieri di Bari.
Da annotare la presenza dei quattro, storici mercati popolari della città: "Nicolai" (q.re Libertà), "Montegrappa" (Carrassi), "Japigia", "Mazzini" (Marconi), che prendono nome dalle vie o dalle zone (come nel caso del mercato di Japigia) in cui fino a circa dieci anni fa venivano allestiti un giorno alla settimana (con conseguente chiusura di quelle strade al traffico automobilistico). Ora hanno sede in spazi coperti, costruiti o adeguati a tale uso, nelle vicinanze delle locazioni precedenti.
 
==== Ex comuni aggregati ====
I comuni della provincia Valenzano, [[Triggiano]] e Modugno, confinanti con il capoluogo, vengono spesso considerati, orientativamente, parte integrante di esso (anche considerando i molteplici rapporti, soprattutto economici, che stringono con Bari). Ad oggi l'[[area metropolitana di Bari]] si estende su una superficie territoriale di 2.269,74&nbsp;km² e conta circa 1 milione di abitanti<ref>{{Cita web|url=http://www.ba2015.org/portal/page/portal/pianostrategico/|accesso= 1-7-2009|titolo=Dati ''BA2015 Metropoli Terra di Bari''}}</ref>.
A corona del centro della città e più distanziate da esso, nell'ordine di 5–10&nbsp;km ci sono poi, nelle direzioni Nord-Ovest, Sud e Sud-Est le cosiddette ex-frazioni, altri sei quartieri con fisionomia urbanistica più autonoma rispetto a Bari città: si tratta di (da nord a sud-est) [[Santo Spirito (Bari)|Santo Spirito]], [[Palese Macchie]], [[Carbonara di Bari]], [[Ceglie del Campo]], [[Loseto]] e [[Torre a Mare]].
 
In direzione Ovest e in una posizione intermedia fra il centro-periferia e le ex-frazioni c'è il quartiere San Paolo, un grande agglomerato urbano, edificato a partire dagli anni cinquanta del '900 nell'ambito dell'[[INA-Casa|edilizia economica e popolare]]; esso viene considerato a tutti gli effetti un'appendice del centro di Bari, in quanto fin dal principio fu abitato da molti baresi. La zona industriale è posta più ad Ovest, al confine fra il territorio comunale di Bari e quello di [[Modugno (Italia)|Modugno]] ed è condivisa dai due comuni. Osservando Bari dall'alto, si nota come sia stata urbanizzata in blocco da Nord a Sud e più distaccata verso Est ed Ovest (ci sono grandi spazi vuoti fra Japigia e San Pasquale e fra Picone e i quartieri a Nord-Ovest).
In questi mesi il Comune di Bari si sta dotando di un nuovo [[Piano urbanistico comunale|Piano Urbanistico Generale]], che sostituirà il precedente [[Piano Regolatore Generale|P.R.G.]], realizzato dall'[[architetto]] [[Ludovico Quaroni]] ed attuato dal [[1965]] (quello di Quaroni è stato la variante al precedente piano Calzabini-[[Marcello Piacentini|Piacentini]], del [[1952]]).
 
==== Comuni adiacenti ====
[[File:Bari circoscrizioni.jpg|thumb|right|250px|Le nove circoscrizioni di Bari]]
I comuni della provincia [[Valenzano]], [[Triggiano]] e [[Modugno (Italia)|Modugno]], confinanti con il capoluogo, vengono spesso considerati, orientativamente, parte integrante di esso (anche considerando i molteplici rapporti, soprattutto economici, che stringono con Bari). Ad oggi l'[[area metropolitana di Bari]] si estende su una superficie territoriale di {{M|2269,74|u=km²}} e conta circa 1 milione di abitanti<ref>{{Cita web|url=http://www.ba2015.org/portal/page/portal/pianostrategico/|titolo=Dati ''BA2015 Metropoli Terra di Bari''|accesso=1º luglio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081120081105/http://www.ba2015.org/portal/page/portal/pianostrategico/|dataarchivio=20 novembre 2008|urlmorto=sì}}</ref>.
 
==== SuddivisioniDotazioni amministrativeinfrastrutturali ====
La [[Ferrovia Adriatica]] separa il centro dai quartieri centro-periferici meridionali; affiancata a questa corre via Capruzzi (importante [[Strada urbana|strada urbana di scorrimento]]), da cui si diramano altre importanti strade (tra queste le vie [[Alcide De Gasperi|De Gasperi]] e [[Giulio Petroni]], che dopo aver attraversato Carrassi e S. Pasquale raggiungono infine [[Carbonara di Bari|Carbonara]]).
{{vedi anche|Quartieri di Bari}}
Il Comune di Bari è suddiviso dal [[1979]] in nove [[circoscrizioni]] territoriali dotate di un consiglio (con un numero di rappresentanti compreso fra 14 e 18) e di un presidente democraticamente eletto.
 
Corso [[Vittorio Emanuele II d'Italia|Vittorio Emanuele II]] (nato nel [[1813]] grazie all'abbattimento delle vecchie mura urbiche) è la strada divisoria fra il centro storico e il murattiano; su esso s'affacciano le sedi delle principali istituzioni comunali ([[Municipio (edificio)|Municipio]], Palazzo della [[Prefetto|Prefettura]]), il [[Teatro Piccinni]] ed altri storici palazzi. Corso [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]], dall'incrocio con C.so Vitt. Em.le (nei pressi del centro storico), fiancheggia ad est tutto il centro e attraversando con un ponte la Ferrovia, s'innesta in viale Unità d'Italia (grande via del quartiere San Pasquale).
Tranne la circoscrizione Madonnella, tutte le altre sono nate dalla fusione di due o più quartieri e zone.
 
Viale Japigia-Gentile, a Est, è un prolungamento di via Capruzzi e attraversa tutto il quartiere Japigia, per poi immettersi nella [[Strada statale 16 Adriatica|statale 16]]. Proprio la 16 svolge un importantissimo ruolo di collegamento e smistamento del traffico, favorendo l'ingresso nelle diverse zone periferiche della città e nei comuni (fungendo quindi da "''Tangenziale di Bari''").<ref>per sintesi non vengono citate tutte le più importanti arterie urbane di scorrimento</ref>
Con l'intento di favorire il decentramento amministrativo e dar vita alla [[città metropolitana]], è allo studio la riorganizzazione del Comune in Municipi<ref>artt.3 e 65, Statuto del Comune di Bari.</ref>.
 
==== Lungomare di Bari e strutture pubbliche ====
{| {{Prettytable}} width="100%"
{{Vedi anche|Policlinico di Bari|}}
|-
 
!
Il lungomare (opera completata durante il fascismo, compresa l'aggiunta della fascia di terreno tra la città vecchia - il centro storico medioevale - ed il mare, prima non carrabile) attraversa buona parte della città, connettendo le zone San Girolamo e San Giorgio.
! Circoscrizione
 
! Superficie<br />(km²)
I quattro grandi [[Ospedale|ospedali pubblici]] sono il Policlinico (costruito durante il Fascismo) a [[Picone (Bari)|Picone]], il presidio ospedaliero del quartiere San Paolo, l'ospedale Di Venere a Carbonara e l'Istituto pediatrico Giovanni XXIII a San Pasquale, adiacente alla via [[Giorgio Amendola|Amendola]].
! Abitanti<br />(2001)
 
! Abitanti<br />(2005)
Da annotare la presenza dei quattro, storici mercati popolari della città: "Nicolai" (q.re Libertà), "Montegrappa" (Carrassi), "Japigia", "Mazzini" (Marconi), che prendono nome dalle vie o dalle zone (come nel caso del mercato di Japigia) in cui fino a circa dieci anni fa venivano allestiti un giorno alla settimana (con conseguente chiusura di quelle strade al traffico automobilistico). Ora hanno sede in spazi coperti, costruiti o adeguati a tale uso, nelle vicinanze delle locazioni precedenti.
! Densità<br />(ab/km²) (2001)
 
! Suddivisioni
=== Pianificazione urbanistica ===
|-
In questi anni il Comune di Bari si sta dotando di un nuovo [[Piano urbanistico comunale|Piano Urbanistico Generale]], il cui "Documento Programmatico Preliminare" (DPP) è stato approvato dalla [[Giunta]] Comunale nel 2009 e dal [[Consiglio Comunale]] nel 2011; questo Piano sostituirà il precedente [[Piano Regolatore Generale|P.R.G.]], realizzato dall'[[architetto]] [[Ludovico Quaroni]] nel 1965 (a riprendere il precedente piano Calzabini-[[Marcello Piacentini|Piacentini]], del [[1952]]) e attuato a partire dal 1979.<ref name="PUG1">[http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/temiBari/CasaEdiliziaeTerritorio/DppBari Documento Programmatico Preliminare (DPP)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141018083002/http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/temiBari/CasaEdiliziaeTerritorio/DppBari |data=18 ottobre 2014 }} Portale Comune di Bari - Casa Edilizia e Territorio - URL consultato il 14 ottobre 2014 -</ref> Il nuovo Piano Urbanistico mira a riqualificare il territorio comunale soprattutto nelle periferie, nel settore ambientale, nella razionalizzazione del settore dei trasporti e nella riconnessione delle "smagliature" venutesi a creare nel tempo nel tessuto urbano.<ref name="PUG1" /><ref>[http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=108746 Bari, un nuovo piano urbanistico all'insegna della edilizia ecoefficiente e della mobilità sostenibile] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150323103506/http://ecodallecitta.it/notizie.php?id=108746 |data=23 marzo 2015 }} Eco dalle Città (Giuseppe Miccoli, 17 ottobre 2011) - URL consultato il 14 ottobre 2014 -</ref><ref>[http://www.pugliadoggi.it/comuni/1090-bari-affidata-la-redazione-del-nuovo-p-u-g Bari: affidata la redazione del nuovo P.U.G.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160331223148/http://www.pugliadoggi.it/comuni/1090-bari-affidata-la-redazione-del-nuovo-p-u-g |data=31 marzo 2016 }} Puglia d'oggi (14 febbraio 2013) - URL consultato il 14 ottobre 2014 -</ref>
| I
 
| Palese - Santo Spirito
=== Suddivisioni amministrative ===
| 18,62
{{vedi anche|Quartieri di Bari}}
| 28.757
[[File:Municipalities of Bari with numbers.svg|300px|thumb|right|I 5 municipi di Bari]]
| 29.210
Il territorio del comune di Bari è suddiviso amministrativamente in cinque municipi, che nel 2014 hanno sostituito le vecchie circoscrizioni in vista dell'istituzione della [[Città metropolitana di Bari|città metropolitana]].<ref>{{Cita web|url = https://www.comune.bari.it/i-municipi|titolo = I Municipi di Bari|accesso = 2021-10-05}}</ref><ref>{{Cita news|autore = Francesco Petruzzelli|url = https://bari.repubblica.it/cronaca/2014/03/25/news/municipi-81824191/|titolo = Municipi dimezzati, battaglia in aula ma nella notte passa la riforma|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica - Bari]]|data = 2014-03-25|accesso = 2021-10-05}}</ref>
| 1.544
 
| [[Palese-Macchie (Quartiere di Bari)|Palese Macchie]], [[Santo Spirito-Catino-San Pio (Quartiere di Bari)|Santo Spirito, Catino, San Pio]]
{| class="wikitable" width="60%"
! Codice
! Nome
! Area
! Abitanti
! Quartieri
|-
| style="text-align:center" | '''1''' || [[Municipio I (Bari)|Municipio 1]] || style="text-align:right" | {{M|24.07|u=km2}} || style="text-align:right" | {{formatnum:113378}} || [[Japigia (Bari)|Japigia]], [[Libertà (Bari)|Libertà]], [[Madonnella]], [[Murat (Bari)|Murat]], [[San Nicola (Bari)|San Nicola]], [[Torre a Mare]]
| II
| San Paolo - Stanic - Villaggio del Lavoratore
| 20,14
| 35.516
| 35.580
| 1.764
| [[San Paolo (Quartiere di Bari)|San Paolo]], [[Stanic-Villaggio del Lavoratore (Quartiere di Bari)|Stanic]]
|-
| style="text-align:center" | '''2''' || [[Municipio II (Bari)|Municipio 2]] || style="text-align:right" | {{M|15.44|u=km2}} || style="text-align:right" | {{formatnum:91303}} || [[Carrassi]], [[Mungivacca]], [[Picone (Bari)|Picone]], [[San Pasquale (Bari)|San Pasquale]]
| III
| Picone - Poggiofranco
| 7,47
| 43.724
| 42.304
| 5.853
| [[Picone (Quartiere di Bari)|Picone]], [[Poggiofranco (Quartiere di Bari)|Poggiofranco]]
|-
| style="text-align:center" | '''3''' || [[Municipio III (Bari)|Municipio 3]] || style="text-align:right" | {{M|22.51|u=km2}} || style="text-align:right" | {{formatnum:50742}} || [[Marconi - San Girolamo - Fesca]], [[Picone (Bari)|Picone]], [[San Paolo (Bari)|San Paolo]], [[Stanic (Bari)|Stanic]]
| IV
| Carbonara - Ceglie - Loseto
| 35,03
| 39.910
| 39.898
| 1.139
| [[Carbonara-Santa Rita (Quartiere di Bari)|Carbonara, Santa Rita]], [[Ceglie del Campo (Quartiere di Bari)|Ceglie del Campo]], [[Loseto]]
|-
| style="text-align:center" | '''4''' || [[Municipio IV (Bari)|Municipio 4]] || style="text-align:right" | {{M|33.16|u=km2}} || style="text-align:right" | {{formatnum:38566}} || [[Carbonara di Bari]], [[Ceglie del Campo]], [[Loseto]]
| V
| Japigia - Torre a Mare
| 18,77
| 35.891
| 35.495
| 1.912
| [[Japigia (quartiere di Bari)|Japigia]], [[Torre a Mare (Quartiere di Bari)|Torre a Mare]], [[San Giorgio (Quartiere di Bari)|San Giorgio]], [[Sant' Anna(Quartiere di Bari)|Sant' Anna]]
|-
| style="text-align:center" | '''5''' || [[Municipio V (Bari)|Municipio 5]] || style="text-align:right" | {{M|21.56|u=km2}} || style="text-align:right" | {{formatnum:30209}} || [[Palese Macchie]], [[Santo Spirito (Bari)|Santo Spirito]]
| VI
| Carrassi - San Pasquale
| 7,70
| 60.775
| 59.124
| 7.893
| [[Carrassi (Quartiere di Bari)|Carrassi]], [[San Pasquale (Quartiere di Bari)|San Pasquale]], [[Mungivacca (Quartiere di Bari)|Mungivacca]]
|-
| VII
| Madonnella
| 0,95
| 17.601
| 17.094
| 18.527
| [[Madonnella]]
|-
| VIII
| Libertà - Marconi - San Girolamo - Fesca
| 6,30
| 65.317
| 65.122
| 10.368
| [[Libertà (Quartiere di Bari)|Libertà]], [[Marconi-San Girolamo-Fesca (Quartiere di Bari)|Marconi, San Girolamo, Fesca]]
|-
| IX
| Murat - San Nicola
| 1,05
| 16.978
| 16.523
| 16.170
| [[Murat (Quartiere di Bari)|Murat]] ("borgo Murattiano"), [[Città vecchia (Bari)|San Nicola]] (Città vecchia)
|-
|
| <small>Totale Comune</small>
| 116,03
| 344.014
| 340.355
| 2.969
|
|}
 
== Economia ==
[[File:Faro di San Cataldo. Foto 1.jpg|thumb|300px|Faro di ''Punta San Cataldo''.]]
{{Vedi anche|Economia della Puglia}}
[[File:Faro di San Cataldo. Foto 1.jpg|thumb|Faro di ''Punta San Cataldo''.]]
Antico centro marinaro, Bari ha sempre avuto una spiccata vocazione mercantile che l'ha resa - grazie anche alla sua favorevole posizione geografica - un importante centro di commerci, oggi il secondo del meridione. Proprio i commercianti hanno decretato la fortuna della città moderna: a loro è dovuta la costruzione dell'imponente edificio della Camera di Commercio, del teatro Petruzzelli e di molti dei principali edifici storici del centro murattiano.
Antico centro marinaro, Bari ha sempre avuto una spiccata vocazione mercantile che l'ha resa un importante centro di commerci, oggi il secondo del meridione. Proprio i commercianti hanno decretato la fortuna della città moderna: a loro è dovuta la costruzione dell'imponente edificio della Camera di Commercio, del teatro Petruzzelli e di molti dei principali edifici storici del centro murattiano.
 
Nel [[20032024]] lail tasso di disoccupazione si è attestataattestato al di sotto l'11%:del un5.1%, dato significativamente inferiore rispetto alla media del sudresto dell'Italia.
 
=== Agricoltura ===
 
Ben sviluppata è anche l'agricoltura: [[VignaVigneto|vigneti]], [[Olea europaeaOliveto|oliveti]], [[Prunus dulcis|mandorleti]] e [[Frutta|frutteti]] sono le principali colture, a complemento delle quali sono sorti [[Oleificio|oleifici]] e stabilimenti enologici e conservieri. Attivissimo il commercio di prodotti agricoli, favorito dalla specializzazione delle colture ([[Solanum lycopersicum|pomodori]], [[Carciofocynara scolymus|carciofi]], [[citrullus lanatus|cetrioli]], [[uva]] da tavola, [[Pera|pere]], [[Ciliegia|ciliegie]] e [[Ficoficus carica|fichi]]), che determina una forte corrente di esportazione.
 
Molto sviluppato è anche il commercio del [[pesce]] per il quale è attivo un mercato ittico all'ingrosso.
 
=== Industria ===
{{vedi anche|Centrale termoelettrica Bari}}
L'industria è da sempre trainante e si sviluppa nei comparti alimentare, chimico, petrolchimico, tessile, del legno e, soprattutto, meccanico. Nel settore alimentare operano le aziende di caffè come [[Saicaf]] e Bristol Battista. Nella meccanica operano aziende come [[Magneti Marelli]], [[Baker Hughes]], [[Robert Bosch (azienda)|Bosch]] e dello stabilimento Magna PT (in passato di proprietà della [[Getrag]]): Bari ospita il principale distretto industriale tedesco in Italia.<ref>{{Cita news|url= https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/09/11/la-rinascita-di-bari-capitale-mediterranea.html|data=11 settembre 2000|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= La rinascita di Bari capitale mediterranea|pubblicazione=La Repubblica.it}}</ref>
 
Alla fine degli [[Anni 1980|anni ottanta]] nel centro [[Elasis]] fu sviluppato per la [[FIAT]] il noto sistema [[common rail]], ceduto poi alla [[Robert Bosch (azienda)|Bosch]]. L'area industriale si è progressivamente spostata all'esterno della città, ed è oggi ospitata fra i comuni di Bari e [[Modugno (Italia)|Modugno]], con propaggini verso i comuni di [[Palo del Colle|Palo]] e [[Bitonto]]. L'avvio alla saturazione dell'area ha inoltre favorito, nell'ultimo decennio, la crescita del comparto industriale di [[Molfetta]].
L'industria è da sempre trainante e si sviluppa nei comparti alimentare, chimico, petrolchimico, tessile, del legno e, soprattutto, meccanico. Nella meccanica operano aziende come [[Magneti Marelli]], [[Robert Bosch GmbH|Bosch]] e [[Getrag]]: Bari ospita il principale distretto industriale tedesco in Italia<ref>{{Cita news|url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/09/11/la-rinascita-di-bari-capitale-mediterranea.html|data=11 settembre 2000|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= La rinascita di Bari capitale mediterranea|pubblicazione=La Repubblica.it}}</ref>.
Alla fine degli [[Anni 1980|anni ottanta]] nel centro Elasis fu sviluppato per la [[Fiat]] il noto sistema [[common rail]], ceduto poi alla [[Robert Bosch GmbH|Bosch]].
L'area industriale si è progressivamente spostata all'esterno della città, ed è oggi ospitata fra i comuni di Bari e [[Modugno]], con propaggini verso i comuni di [[Palo del Colle|Palo]] e [[Bitonto]]. L'avvio alla saturazione dell'area ha inoltre favorito, nell'ultimo decennio, la crescita del comparto industriale di [[Molfetta]].
 
=== Commercio ===
Nel [[1987]] la congestione del centro cittadino ha spinto un imprenditore locale, Giuseppe Degennaro, a costruire nei pressi della città un centro integrato direzionale e commerciale all'ingrosso: oggi ''il Baricentro'', alle porte del comune di [[Casamassima]], è ancora uno dei più grandi centri commerciali d'Europa.
 
I servizi costituiscono uno dei settori più vivaci dell'economia, con aziende come [[Deloitte]], [[Accenture]], Atos, [[Pirelli (azienda)|Pirelli]] e IBM. Con l'avvento dell'apertura delle suddette multinazionali, si è assistito all'aumento della spesa per la ricerca e per lo sviluppo, prima di allora abbastanza limitata.
Nel [[1987]] la congestione del centro cittadino ha spinto un imprenditore locale, Giuseppe Degennaro, a costruire nei pressi della città un centro integrato direzionale e commerciale all'ingrosso: oggi ''il Baricentro'', alle porte del comune di Casamassima, è ancora uno dei più grandi centri commerciali d'Europa.
 
Vi sono inoltre presenti le sedi legali della [[La Gazzetta del Mezzogiorno|Gazzetta del Mezzogiorno]] e della [[Banca Popolare di Bari]], nonché una notevole concentrazione di filiali di quest'ultima.
I servizi costituiscono uno dei settori più vivaci dell'economia, con aziende come Getronics, EDS, Olivetti e IBM. Rimane tuttavia bassa la spesa per ricerca e sviluppo.
 
Centrale per tutte le attività commerciali è la ''[[Fiera del Levante]]''.
 
A garantire e promuovere lo sviluppo economico di Bari e provincia c'è la ''Camera di Commercio di Bari'',<ref>{{Cita web|1= http://www.ba.camcom.it/camcom/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito della Camera di Commercio di Bari|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110127191936/http://www.ba.camcom.it/camcom/|dataarchivio= 27 gennaio 2011|urlmorto= sì}}</ref>, un ente autonomo che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese promuovendo e curandone lo sviluppo nell'ambito delle economie locali.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Turismo ===
=== Strade ===
{{Vedi anche|Strade provinciali della provincia di Bari|Ponte Adriatico|Superstrada Bari-Bitritto}}
La città è servita dalle autostrada [[Autostrada A14 (Italia)|A14]], che la collega con [[Bologna]] verso nord e con [[Taranto]] verso sud. Gli accessi avvengono ai caselli di ''Bari Nord'', presso [[Modugno (Italia)|Modugno]] tramite la [[Strada statale 96 Barese|SS 96]], e ''Bari Sud'', presso [[Bitritto]] tramite la [[Superstrada Bari-Bitritto]].
 
Da Bari passa anche la [[Strada statale 16 Adriatica]], che tra le uscite di ''Bari Japigia'' e ''Fiera del Levante-Porto di Bari'' acquista le caratteristiche di [[superstrada]], con tre corsie per senso di marcia, e funge da [[tangenziale di Bari|tangenziale]]: questa serve sia il traffico di transito che di distribuzione, e l'[[Anas (azienda)|Anas]] investe ogni anno cifre notevoli per la manutenzione dell'arteria, che è fondamentale per i collegamenti con il [[Porto di Bari|porto]]. Verso sud la [[Strada statale 16 Adriatica|SS 16]] raggiunge [[Brindisi]] e [[Lecce]], e verso nord costituisce una valida alternativa all'[[Autostrada A14 (Italia)|A14]] fino a [[Foggia]].
Bari, grazie alla sua posizione centrale nella regione, è un ponte verso alcuni dei luoghi più belli della Puglia: nel raggio di 70&nbsp;km si trovano infatti la [[cattedrale di Trani]], il [[castello di Barletta]], il centro storico e la [[gravina (geologia)|gravina]] di [[Gravina in Puglia]], [[Castel del Monte]], la Reale Basilica della [[Madonna del Pozzo]] di [[Capurso]], la [[Foresta Mercadante]], la città d'arte di [[Conversano]], [[Polignano a Mare]], le [[grotte di Castellana]] e i [[trulli]] di [[Alberobello]]. Inoltre, grazie ai buoni collegamenti, sono facilmente raggiungibili gli altri capoluoghi pugliesi: [[Foggia]], [[Taranto]], [[Brindisi]] e [[Lecce]].
 
Da Bari si dipartono altre cinque arterie stradali con tratti di [[superstrada]]: la [[strada statale 100 di Gioia del Colle|SS 100]] in direzione [[Taranto]], la [[Strada statale 271 di Cassano|strada provinciale 236]] in [[Superstrada Bari-Bitritto|direzione Bitritto-Matera]], la strada provinciale 54 in direzione [[Modugno (Italia)|Modugno]], la [[strada statale 96 Barese|SS 96]] in [[Superstrada Bari-Matera|direzione Altamura-Matera]] e la [[Strada statale 98 Andriese-Coratina|strada provinciale 231]] in direzione Bitonto-Andria.
Il turismo negli ultimi anni è cresciuto, grazie al fatto che la città è diventata una tappa per le rotte crocieristiche, al rinnovamento dell'aeroporto, che ultimamente ha conosciuto una forte crescita del traffico passeggeri, e della città stessa, con la riqualificazione della città vecchia e del lungomare, che ha visto la creazione di spiagge pubbliche attrezzate (''Pane e Pomodoro'', ''Torre Quetta''), parchi e piste ciclabili dai quartieri ad ovest (San Girolamo) fino alla città di [[Mola di Bari]] ad est.
 
Per il decongestionamento del traffico è prevista la realizzazione del terminale dell'[[Ponte Adriatico|asse di collegamento Nord-Sud]]<ref>{{Cita news|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2016/12/30/news/bari_si_chiamera_adriatico_il_ponte_dell_asse_nord-sud_lo_ha_deciso_il_sondaggio_sul_sito_del_comune-155135687/?ref=search|titolo=Bari, si chiamerà Adriatico il ponte dell'Asse nord-sud: lo ha deciso il sondaggio del Comune|pubblicazione=Repubblica.it|data=30 dicembre 2016|accesso=27 marzo 2017}}</ref> (dal [[Porto di Bari|porto]] alla [[Tangenziale di Bari|tangenziale]])<ref>{{Cita news|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2016/09/10/news/bari_renzi_inaugura_il_ponte_dei_record-147485391/|titolo=Bari, Renzi inaugura il ponte sull'Asse nord-sud: una festa (anche) nel segno di Checco Zalone|pubblicazione=Repubblica.it|data=10 settembre 2016|accesso=27 marzo 2017}}</ref>, dell'asse Est-Ovest (dalla strada provinciale 236 a via Giulio Petroni) e il completamento della strada di scorrimento Terza Mediana Bis, una sorta di tangenziale interna, tra lo svincolo autostradale Bari Nord e corso Trieste. L'asse viario di progetto dovrà assorbire e drenare una considerevole parte di traffico a differente provenienza e viabilità e precisamente: traffico extraurbano riveniente dall'[[Autostrada A14 (Italia)|A14]], dall'[[Autostrada A16 (Italia)|A16]], dalla [[Strada statale 16 Adriatica]], dalla [[Strada statale 379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne]], dalla [[Strada statale 613 Brindisi-Lecce]], dalla [[Strada statale 100 di Gioia del Colle|SS 100]], dalla [[Strada statale 98 Andriese-Coratina|SP 231]], dalla [[Strada statale 96 Barese|SS 96]], dalla [[Strada statale 271 di Cassano|SP 236]] e dalle ulteriori strade provinciali a sud (Strade statali ET14 ed ET15), dirette nella fascia urbana compresa fra la rete ferroviaria e la [[Tangenziale di Bari|tangenziale]].
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Mappa autostrada A14 Italia.svg|thumb|right|150px|[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]]]]
[[File:Mappa autostrada A16 Italia.svg|thumb|left|150px|[[Autostrada A16]]]]
 
È inoltre in previsione una nuova variante della strada statale 16 per la parte centro sud, con sei svincoli.
=== Strade ===
Bari è servita dalle autostrade l'[[Autostrada A14 (Italia)|A14]] e l'[[Autostrada A16 (Italia)|A16]], che la collegano rispettivamente con [[Napoli]] e [[Bologna]] verso nord e con [[Taranto]] verso sud. Gli accessi avvengono ai caselli di ''Bari Nord'', presso [[Modugno]], e ''Bari Sud'', presso [[Bitritto]].
 
=== Ferrovie ===
Da Bari passa anche la [[Strada statale 16 Adriatica]], che tra le uscite di ''Bari Japigia'' e ''Fiera del Levante-Porto di Bari'' acquista le caratteristiche di [[superstrada]], con 3 corsie per senso di marcia, e funge da [[tangenziale di Bari|tangenziale]]: questa serve sia il traffico di transito che di distribuzione, e l'[[ANAS|Anas]] investe ogni anno cifre notevoli per la manutenzione dell'arteria, che è fondamentale per i collegamenti con il [[Porto di Bari|porto]]. Verso sud la SS 16 raggiunge [[Brindisi]] e [[Lecce]], e verso nord costituisce una valida alternativa all'[[Autostrada A14 (Italia)|A14]] fino a [[Foggia]].
[[File:Sezione storica della stazione centrale di Bari.jpg|miniatura|La [[stazione di Bari Centrale]]]]
La città di Bari è servita da diverse [[Stazioni ferroviarie di Bari|stazioni ferroviarie]] la principale delle quali è la [[stazione di Bari Centrale]]; vi confluiscono, oltre alle linee gestite da [[Rete Ferroviaria Italiana]] (tra le quali vi sono [[ferrovia Adriatica]], [[Ferrovia Bari-Bitritto|Bari-Bitritto]] e [[Ferrovia Bari-Taranto|Bari-Taranto]]) anche la linea [[Ferrovia Bari-Taranto (FSE)|Bari-Taranto]] delle [[Ferrovie del Sud Est]].
 
Le [[Ferrovie Appulo Lucane]] e la [[Ferrotramviaria]] hanno proprie e distinte stazioni ferroviarie; quest'ultima, che esercisce le [[Ferrovie del Nord Barese]], rilevò alla sua costituzione l'esercizio della [[tranvia Bari-Barletta]], in seguito sostituita dalla ferrovia.
Da Bari si dipartono altre cinque arterie stradali con tratti di [[superstrada]]: la [[strada statale 100 di Gioia del Colle|SS 100]] in direzione [[Taranto]], la strada provinciale 236 in direzione [[Bitritto]]-[[Matera]], la strada provinciale 54 in direzione [[Modugno]], la [[strada statale 96 Barese|SS 96]] in direzione [[Altamura]]-[[Potenza (Italia)|Potenza]] e la [[Strada statale 98 Andriese-Coratina|strada provinciale 231]] in direzione [[Bitonto]]-[[Andria]].
 
A partire dalla frazione di [[Mungivacca]], presso la stazione omonima, si dirama un'ulteriore linea gestita dalle [[Ferrovie del Sud Est]], la linea [[Ferrovia Mungivacca-Putignano|Mungivacca-Putignano]].
[[File:Bari Railway Station.JPG|thumb|250px|La stazione di Bari centrale]]
=== Ferrovie ===
Nella [[stazione di Bari Centrale]], parte del circuito [[Grandi Stazioni]], confluiscono oltre alle linee delle [[Ferrovie dello Stato]] (la storica [[Ferrovia Adriatica]] e la [[Ferrovia Bari-Taranto|Bari-Taranto]]), le [[Ferrovie del Sud Est]] (linee [[Ferrovia Bari-Martina Franca-Taranto|Bari-Martina Franca-Taranto]] e [[Ferrovia Bari-Casamassima-Putignano|Bari-Casamassima-Putignano]]), la "Ferrotranviaria - [[Ferrovie Bari Nord]] Metropolitana [Bari - Q.S. Paolo]" (linea Bari-[[Barletta]]) e le [[Ferrovie Appulo Lucane]] (Bari-[[Matera]]), tutte in concessione.
 
La città è servita dai servizi [[Frecciarossa]], [[Frecciargento]], [[Frecciabianca]] e [[InterCity (Italia)|InterCity]] oltre al servizio alta velocita di [[Italo - Nuovo Trasporto Viaggiatori|Italo]] verso le maggiori città italiane.
È in fase di programmazione la realizzazione della linea ad [[alta capacità]] Bari-Napoli, inserita nel sistema [[Treno ad alta velocità|AV/AC]] italiano, che porterà i tempi di percorrenza a 110 minuti rispetto alle 4 ore attuali. Il tratto Foggia-Bari è già in esercizio<ref>{{Cita web|url= http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=e4ae8c3e13e0a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD|accesso= 10-7-2009|titolo= Dati RFI (Gruppo Ferrovie dello Stato)}}</ref>, mentre è in fase di progettazione il tratto Napoli-Foggia. Nel marzo 2007 sono stati formalizzati gli accordi tra Ministero delle Infrastrutture, RFI S.p.A. e regioni coinvolte (Conferenza dei Servizi). L'opera riveste carattere fondamentale anche riguardo al [[Corridoio 8]] TEN-T.
 
[[File:Metro bari.jpg|thumb|Fermata San Gabriele del servizio ferroviario metropolitano]]
=== Porto ===
[[File:bari terminal crociere.jpg|thumb|right|250px|Porto passeggeri - Terminal crociere]]
{{vedi anche|Porto di Bari}}
Il porto di Bari è tradizionalmente considerato porta tra l'[[Europa]], la [[penisola balcanica]] e il [[Medio Oriente]]. È uno scalo polivalente in grado di rispondere a tutte le esigenze operative. Fra i principali del mare [[Adriatico]], il porto di Bari nel [[2007]] ha movimentato 1,8 milioni di passeggeri, dei quali circa 350.000 croceristi.
 
Nell'area urbana i servizi ferroviari sono organizzati su sei linee convergenti nella stazione di Bari Centrale, gestite da quattro diversi operatori, che costituiscono il [[servizio ferroviario metropolitano di Bari|servizio ferroviario metropolitano]].
=== Aeroporto ===
[[File:Bari airport departure.jpg|thumb|right|250px|Aeroporto Internazionale '''Karol Wojtyła''' - Piano partenze]]
{{vedi anche|Aeroporto di Bari-Palese}}
L'[[Aeroporto di Bari-Palese|aeroporto internazionale civile ''Karol Wojtyła'']] sorge nella periferia nord della città, al confine fra i quartieri [[Palese-Macchie (Quartiere di Bari)|Palese-Macchie]] e [[San Paolo (Quartiere di Bari)|San Paolo]]. Nel [[2005]] è stato inaugurato il nuovo terminal.
 
Nel [[2008]] è stata attivata la [[Ferrovia Bari-San Paolo|linea 1 del servizio ferroviario metropolitano]], che collega il centro alla periferia ovest della città.<ref>{{Cita web|url= http://www.atsp.it/content/view/150/84/|accesso= 12 luglio 2009|titolo= Inaugurazione linea 1 Servizio ferroviario metropolitano di Bari- Atsp.it|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090514050908/http://www.atsp.it/content/view/150/84/|dataarchivio= 14 maggio 2009}}</ref>
Fra i principali d'[[Italia]] e soprattutto il più grande e importante della [[Puglia]], lo scalo nel [[2009]] ha ospitato più di due milioni e ottocentomila passeggeri con una crescita del traffico superiore alla media nazionale, ed è destinato ad accogliere quattro milioni di passeggeri entro il [[2012]]. Diversi voli di linea in parte gestiti da compagnie aeree low-cost - lo scalo dal [[2010]] è base della compagnia a basso costo [[Ryanair]] - collegano Bari alle principali città europee.
 
Il 20 luglio [[2013]] è entrata in servizio la linea 2 del [[Servizio ferroviario metropolitano di Bari|servizio ferroviario metropolitano]] che collega l'aeroporto alla stazione centrale ed alla rete ferroviaria nazionale.<ref>{{Cita news|titolo=Aeroporti, boom di passeggeri. E il passante ferroviario di Bari entrerà in esercizio entro il 2012|pubblicazione=La Gazzetta del Mezzogiorno|data=9 ottobre 2010}}</ref>
=== Interporto ===
L'''Interporto Regionale della Puglia'' è situato alla periferia della città, a breve distanza dallo svincolo autostradale e dall'aeroporto, ed è collegato con l'area portuale, mediante il passante nord-sud, e con la rete ferroviaria, mediante un attrezzato terminal ferroviario. Costituisce un importante centro logistico multimodale di scambi commerciali tra i paesi del bacino Mediterraneo e quelli del Nord-Europa<ref>{{Cita web|http://www.interportopuglia.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito dell'interporto di Bari}}</ref>.
 
L'8 gennaio 2024 è stata attivata la linea 3 del servizio [[Ferrovia Bari-Bitritto|ferroviario metropolitana Bari - Bitritto]] che collega il centro a Bitritto.
=== Mobilità urbana ===
La presenza di un importante nodo stradale e autostradale nell'[[area metropolitana]] barese determina elevati livelli di congestione per la presenza di traffico turistico, cittadino e pendolare che s'intensifica soprattutto negli orari di punta e durante i week-end estivi in prossimità di tutte le principali arterie stradali.
 
Entro il [[2027]] sarà completata la linea AV/AC [[Ferrovia Napoli-Foggia|Napoli - Bari]], collegando la Puglia al sistema AV italiano e al Corridoio Scandinavia - Mediterraneo della rete Trans European Network.<ref>{{Cita web|url= http://www.napolibari.it/content/fsinapolibari/it/il-progetto.html|accesso= 13 dicembre 2019|titolo=Napoli Bari AV/AC: il progetto}}</ref> La città è sede del segretariato per il [[Corridoio paneuropeo VIII|Corridoio pan-europeo 8]].
Per il decongestionamento del traffico è prevista la realizzazione del terminale dell'asse di collegamento Nord-Sud (dal [[Porto di Bari|porto]] alla [[Tangenziale di Bari|tangenziale]]), dell'asse Est-Ovest (dalla strada provinciale 236 a via Giulio Petroni) e il completamento della strada di scorrimento Terza Mediana Bis, una sorta di tangenziale interna, tra lo svincolo autostradale Bari Nord e corso Trieste. L'asse viario di progetto dovrà assorbire e drenare una considerevole parte di traffico a differente provenienza e viabilità e precisamente: traffico extraurbano riveniente dall'[[Autostrada A14 (Italia)|A14]], dall'[[Autostrada A16 (Italia)|A16]], dalla [[SS 16]], dalla [[SS 379]], dalla [[SS 613]], dalla [[Strada statale 100 di Gioia del Colle|SS 100]], dalla [[Strada statale 98 Andriese-Coratina|SP 231]], dalla SS 96, dalla SP 236 e dalle ulteriori strade provinciali a sud, dirette nella fascia urbana compresa fra la rete ferroviaria e la [[Tangenziale di Bari|tangenziale]]; traffico di mobilità interna proveniente dalla stessa fascia urbana compresa tra la rete ferroviaria e la tangenziale, comprendente quasi il 50% della residenza, oltre all'alta densità di insediamenti commerciali, produttivi e terziari esistenti; traffico di mobilità semi-interna a provenienza, per mediazione di un breve tratto della tangenziale, dall'Area Industriale e dal quartiere S.Paolo.
 
==== MetropolitanaPorti ====
[[File:Bari terminal crociere.jpg|thumb|Porto passeggeri - Terminal crociere]]
{{Vedi anche|Metropolitana di Bari}}
[[File:Metro bari.jpg|thumb|right|250px|Metropolitana, fermata San Gabriele]]
 
Il [[porto di Bari]] è tradizionalmente considerato porta tra l'[[Europa]], la [[penisola balcanica]] e il [[Medio Oriente]]. È uno scalo polivalente in grado di rispondere a tutte le esigenze operative. Fra i principali del [[mare Adriatico]], il porto di Bari nel [[2007]] ha movimentato 1,8 milioni di passeggeri, dei quali circa {{formatnum:350000}} croceristi.
Nell'area urbana la rete ferroviaria è organizzata su sei linee, gestite da quattro diversi operatori, che costituiscono il sistema metropolitano ferroviario della città. Tutte le linee convergono nella stazione di Bari Centrale.
 
=== Aeroporti ===
La [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] gestisce il servizio sui tronchi per [[Modugno]], [[Enziteto]] e [[Torre a Mare]]-[[Monopoli (Italia)|Monopoli]] collegando nove stazioni urbane:
[[File:Bari airport departure.jpg|thumb|Aeroporto Internazionale Karol Wojtyła - Piano partenze]]
* ''[[Stazione di Bari Centrale]]'';
* ''Stazione di Bari Enziteto'';
* ''[[Stazione di Bari Marconi]]'';
* ''Stazione di Bari Palese'';
* ''Stazione di Bari Parco Nord'';
* ''[[Stazione di Bari Parco Sud]]'';
* ''[[Stazione di Bari Santo Spirito]]'';
* ''Stazione di Bari Torre a Mare'';
* ''[[Stazione di Bari Zona industriale]]''.
 
L'[[Aeroporto di Bari-Palese|aeroporto internazionale civile di Bari-Palese ''Karol Wojtyła'']] sorge nella periferia nord della città, al confine fra i quartieri [[Palese Macchie]] e [[San Paolo (Bari)|San Paolo]]. Nel [[2005]] è stato inaugurato il nuovo terminal. Dal 2013 è attiva la linea metro che collega l'aeroporto alla stazione centrale.
Nel 2008 è stata attivata la ferrovia metropolitana che collega la stazione di Bari Centrale con il quartiere San Paolo, alla periferia ovest della città<ref>{{Cita web|url= http://www.atsp.it/content/view/150/84/|accesso= 12-7-2009|titolo= Inaugurazione linea 1 Metropolitana di Bari- Atsp.it}}</ref>, con l'apertura di quattro<ref>{{Cita web|url= http://www.urbanfile.it/index.asp?ID=3&SID=399|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Metropolitana di Bari: inaugurata la linea 1}}</ref> delle sei nuove stazioni del percorso (Tesoro, Cittadella, San Gabriele, San Paolo Ospedale). A regime, la linea avrà una capacità di 6000 passeggeri l'ora e una corsa ogni 5 minuti. Durante Gennaio 2013 è prevista l'entrata in servizio del passante ferroviario che collegherà l'aeroporto alla stazione centrale ed alla rete ferroviaria nazionale<ref>{{Cita news|titolo=Aeroporti, boom di passeggeri. E il passante ferroviario di Bari entrerà in esercizio entro il 2012|pubblicazione=La Gazzetta del Mezzogiorno|data=9 ottobre 2010}}</ref>.
 
=== Interporti ===
Nei prossimi anni è inoltre previsto l'ammodernamento completo del nodo ferroviario anche per le linee esistenti, con l'interramento dei binari che attraversano la periferia nord della città e la liberazione delle sedi ferroviarie e dei passaggi a livello, con conseguente "ricucitura" urbanistica di quartieri oggi separati dalla linea ferroviaria principale.
L'Interporto Regionale della Puglia è situato alla periferia nord-ovest della città, a breve distanza dallo svincolo autostradale e dall'aeroporto, ed è collegato con l'area portuale, mediante il passante nord-sud, e con la rete ferroviaria, mediante un attrezzato terminal ferroviario. Costituisce il più importante centro logistico multimodale di scambi commerciali della Regione Puglia, e tra la regione stessa e i vicini paesi del bacino mediterraneo, e quelli del Nord Europa per via marittima.<ref>{{Cita web|url= http://www.interportopuglia.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo=Sito dell'interporto di Bari|dataarchivio= 18 luglio 2011|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110718190840/http://www.interportopuglia.it/|urlmorto= sì}}</ref>
 
==== AutolineeMobilità urbaneurbana ====
{{Vedi anche|AMTAB|servizio ferroviario metropolitano di Bari}}
La città dispone di una rete di 38 linee urbane, gestita dalla società [[AMTAB, Bari|AMTAB S.p.A.]]<ref>{{Cita web|http://www.amtabservizio.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito dell'AMTAB S.p.a}}</ref>, più alcune linee complementari, quali quelle scolastiche e riservate ai disabili.
[[File:Ferrovie Bari.jpg|thumb|left|Linee ferroviarie passanti per Bari]]
 
L'[[AMTAB]] è una [[società per azioni]] nata nel [[2003]], erede dell'allora ''Azienda Municipalizzata Trasporti Autofiloviari Baresi'' che iniziò la sua attività il 1º ottobre [[1965]]; la società gestisce il [[trasporto pubblico]] cittadino e in parte dell'[[area metropolitana di Bari]].
==== Filovia ====
{{Vedi anche|Rete filoviaria di Bari}}
L'amministrazione comunale ha inoltre deliberato l'avvio dei lavori per la ricostruzione di una [[filobus|linea filoviaria]] lunga 14&nbsp;km. I lavori dovrebbero terminare nel [[2010]]. Saranno utilizzati quattro filobus prodotti dalla Breda (a trazione trimodale, cioè elettrica sia a rete che a batteria e a gasolio) acquistati alla fine degli anni novanta ma mai utilizzati e altri tre filobus in costruzione.
 
La città dispone di una rete di 38 linee urbane, gestita dalla società [[AMTAB]],<ref>{{Cita web|https://www.amtabservizio.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo=Sito dell'AMTAB}}</ref> più alcune linee complementari, quali quelle scolastiche e riservate ai disabili.
Sino al [[1987]] la città disponeva di 4 linee filoviarie per un totale di 15,4&nbsp;km. La reintroduzione dei filobus era prevista nel 1992. L'appalto venne vinto ma si aprì un contenzioso tra l'azienda e il comune e i lavori non vennero portati a termine. Inoltre una nuova normativa europea impose un sistema di alimentazione per le linee filoviarie diverso da quello realizzato a Bari e i lavori furono definitivamente bloccati<ref>[http://bari.repubblica.it/dettaglio/a-fine-anno-torna-il-filobus-colleghera-carbonara-al-centro/1600993 A fine anno torna il filobus collegherà Carbonara al centro | Bari la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
L'amministrazione comunale aveva inoltre deliberato la ricostruzione di una [[filobus|linea filoviaria]] lunga {{M|14|u=km}} per la quale è previsto l'impiego di quattro filobus prodotti acquistati alla fine degli anni novanta e altri tre di nuova costruzione.
==== Mobilità sostenibile ====
 
Negli ultimi anni sono stati avviati a Bari numerosi interventi di [[mobilità sostenibile]] che le hanno permesso di recuperare alcune posizioni (54ª nel 2010<ref>http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistemaurbano_xvii_metodologia.pdf</ref>, 62ª nel 2004<ref>[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistemaUrbano2004_0000001284.pdf Ecosistema Urbano 2004<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>) nell'annuale classificata stilata da [[Legambiente]] sull'ecosistema urbano dei capoluoghi di provincia italiani. In particolare, un servizio di [[park and ride]] assicurato da frequenti autobus navetta connette con il centro città i parcheggi di scambio presso la stazione ferroviaria di via Quasimodo (Ferrovie Bari Nord), la spiaggia urbana di Pane e Pomodoro e Parco 2 giugno. È inoltre attivo un servizio di [[bike sharing]] con diverse postazioni per il noleggio di biciclette in tutta l'area urbana; la rete di piste ciclabili è stata potenziata. Infine, è allo studio l'implementazione del sistema di [[car sharing]].
Sino al [[1987]] la città disponeva di quattro linee filoviarie per un totale di {{M|15,4|u=km}}. La reintroduzione dei filobus era prevista nel 1992. L'appalto venne vinto ma si aprì un contenzioso tra l'azienda e il comune e i lavori non vennero portati a termine. Inoltre una nuova normativa europea impose un sistema di alimentazione per le linee filoviarie diverso da quello realizzato a Bari e i lavori furono definitivamente bloccati.<ref>{{Cita web |url=http://bari.repubblica.it/dettaglio/a-fine-anno-torna-il-filobus-colleghera-carbonara-al-centro/1600993 |titolo=A fine anno torna il filobus collegherà Carbonara al centro {{!}} Bari la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=30 ottobre 2009 |dataarchivio=15 aprile 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090415033308/http://bari.repubblica.it/dettaglio/a-fine-anno-torna-il-filobus-colleghera-carbonara-al-centro/1600993 |urlmorto=sì }}</ref>
[[File:La Velostazione di Bari..jpg|miniatura|La Velostazione di Bari]]
 
Fra il [[1909]] e il [[1948]] era attiva in città una rete tranviaria, gestita dalla [[SAER (azienda)|SAER]], con una [[Tranvia Bari-Carbonara-Ceglie|linea per Carbonara e Ceglie]], fino al [[1928]] comuni autonomi.<ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/bari-report-notizie/n4736-la-storia-di-tram-e-filobus-il-cui-ricordo-si-perde-nei-lunghi-cavi-che-graffiano-il-cielo-di-bari|titolo=La storia di tram e filobus, il cui ricordo si perde nei lunghi cavi che graffiano il cielo di Bari|sito=Barinedita|accesso=2022-11-16}}</ref>
 
Il [[servizio ferroviario metropolitano di Bari]] è costituito da due sistemi, gestiti da [[Ferrotramviaria]] (linee FM1 e FM2) [[Trenitalia]] (linea FM3).
 
Bari è all'avanguardia per la mobilità ecosostenibile ed in particolare per le '''piste ciclabili'''. Agli attuali numerosi [https://www.piste-ciclabili.com/comune-bari percorsi ciclabili] disponibili che hanno una lunghezza complessiva superiore a {{M|200|u=km}} si aggiungeranno nel prossimo futuro altri {{M|400|u=km}} che collegheranno i 41 comuni della Città Metropolitana di Bari ([http://pianostrategico.cittametropolitana.ba.it/biciplan/ Biciplan Metropolitano] - Piano Metropolitano della Mobilità Ciclistica).
 
== Amministrazione ==
=== Amministrazioni precedenti ===
{{vedi anche|Sindaci di Bari}}
 
=== Consolati ===
A Bari sono presenti i seguenti consolati:<ref>{{cita web|1= http://www.stranieriinitalia.it/news/ambeconsfeb.htm|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Elenco di ambasciate e consolati esteri in Italia|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110128170542/http://www.stranieriinitalia.it/news/ambeconsfeb.htm|dataarchivio= 28 gennaio 2011|urlmorto=sì}}</ref>:
 
{{MultiCol}}
[[Albania]], [[Austria]], [[Belgio]], [[Brasile]], [[Bulgaria]], [[Croazia]], [[Danimarca]], [[Estonia]], [[Finlandia]], [[Francia]], [[Gabon]], [[Germania]], [[Grecia]], [[Indonesia]], [[Lettonia]], [[Lituania]], [[Messico]], [[Moldavia]], [[Principato di Monaco|Monaco]], [[Malta]], [[Paesi Bassi]], [[Polonia]], [[Portogallo]], [[Regno Unito]], [[Russia]], [[San Marino]], [[Serbia]], [[Senegal]], [[Slovenia]], [[Svezia]], [[Spagna]], [[Svizzera]], [[Sudafrica]], [[Turchia]], [[Ucraina]], [[Uganda]], [[Ungheria]].
** {{ALB}}
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** {{SAF}}
** {{TUR}}
** {{UKR}}
** {{HUN}}
{{EndMultiCol}}
 
=== Gemellaggi ===
{{div col}}
* {{Gemellaggio|Bosnia Erzegovina|Banja Luka}}<ref>{{cita web|url=http://www.banjaluka.rs.ba/front/category/64/|titolo= città gemellate dal sito di Banja Luka|accesso=4 febbraio 2011}}</ref>
* {{Gemellaggio|ItaliaBosnia Erzegovina|BolognaBanja Luka}}<ref>{{cita web|url=http://www.comunebanjaluka.barirs.itba/portalfront/pagecategory/portal64/bari/novitaPortale/notizie?idn=4234|titolo=Annunciocittà gemellaggio con Bolognagemellate dal sito del Comune di BariBanja Luka|accesso=74 febbraio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110917132032/http://www.banjaluka.rs.ba/front/category/64/|dataarchivio=17 agostosettembre 2011}}</ref>
* {{Gemellaggio|Palestina|Beit Jala|2023}}<ref>{{cita web|url=https://www.comune.bari.it/-/stamattina-la-sottoscrizione-del-gemellaggio-tra-la-citta-di-bari-e-la-citta-palestinese-di-beit-jala-a-palazzo-di-citta|titolo=Stamattina la sottoscrizione del gemellaggio tra la città di Bari e la città palestinese di Beit Jala a Palazzo di Città|accesso=19 maggio 2023}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Bologna|2009}}<ref name=autogenerato1>{{cita web|url=http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/novitaPortale/notizie?idn=4234|titolo=Annuncio gemellaggio con Bologna dal sito del Comune di Bari|accesso=7 agosto 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111019151858/http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/novitaPortale/notizie?idn=4234|dataarchivio=19 ottobre 2011}}</ref>
* {{Gemellaggio|Cina|Canton}}
* {{Gemellaggio|Italia|Celle di San Vito}}<ref name=autogenerato1 />
* {{Gemellaggio|Grecia|Corfù}}<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/novitaPortale/notizie?idn=3744|titolo=Annuncio gemellaggio con Corfù dal sito del Comune di Bari|accesso=7 agosto 2011}}</ref>
* {{Gemellaggio|Grecia|Corfù}}<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/novitaPortale/notizie?idn=3744|titolo=Annuncio gemellaggio con Corfù dal sito del Comune di Bari|accesso=7 agosto 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111121081633/http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/novitaPortale/notizie?idn=3744|dataarchivio=21 novembre 2011}}</ref>
* {{Gemellaggio|Albania|Durazzo}}
* {{Gemellaggio|Germania|Hamm|2021}}<ref>{{cita web|url=https://www.comune.bari.it/-/stamattina-la-sottoscrizione-del-gemellaggio-tra-la-citta-di-bari-e-la-citta-tedesca-di-hamm|sito=Comune di Bari|titolo=Stamattina la sottoscrizione del gemellaggio tra la città di Bari e la città tedesca di Hamm|data=21 maggio 2021}}</ref>
* {{Gemellaggio|Argentina|Mar del Plata}}
* {{Gemellaggio|Grecia|Patrasso}}
* {{Gemellaggio|SpagnaESP|Palma di Maiorca}}
* {{Gemellaggio|Polonia|Stettino}}
* {{Gemellaggio|Polonia|Słupsk}}
* {{Gemellaggio|Georgia|Batumi}}<ref>{{cita web|url=http://www.batumi.ge/en/?page=show&sec=5|titolo=Sito del Municipio di Batumi|accesso=9 settembre 2014|dataarchivio=4 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120504220350/http://www.batumi.ge/en/?page=show&sec=5|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|San Giovanni Rotondo}}
* {{Gemellaggio|Italia|Monte Sant'Angelo}}
* {{Gemellaggio|Russia|Kostroma|link=Kostroma (città)}}
* {{Gemellaggio|stato = WAL|città = Cardiff}}
* {{Gemellaggio|Costa Rica|San José|2019}}<ref>{{cita web|url=https://www.bariviva.it/notizie/gemellaggio-tra-bari-e-san-jose-firmato-l-accordo|titolo=Gemellaggio tra Bari e San José, firmato l'accordo|accesso=16 luglio 2019}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Vasto|2019}}<ref>{{Cita news|url=https://www.zonalocale.it/2019/05/07/vasto-e-bari-gemellate-nel-nome-di-san-nicola/|titolo=Vasto e Bari gemellate nel nome di San Nicola|pubblicazione=ZonaLocale|città=Vasto|data=7 maggio 2019}}</ref>
* {{Gemellaggio|Malta|Siggiewi|2023}}<ref>{{Cita web|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/gallery/bari/1436966/bari-sottoscritto-gemellaggio-con-la-citta-maltese-di-siggiewi.amp|titolo=Bari, sottoscritto gemellaggio con la città maltese di Siggiewi|sito=[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]|data=14 ottobre 2023|accesso=20 gennaio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20231112064416/https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/gallery/bari/1436966/bari-sottoscritto-gemellaggio-con-la-citta-maltese-di-siggiewi.amp|dataarchivio=12 novembre 2023|urlmorto=no}}</ref>
{{div col end}}
 
== Sport ==
{{Vedi anche|Sport a Bari}}
[[File:StadioSanNicola.jpg|300px|thumb|right|Lo stadio "''San Nicola''".]]
Bari è sede di numerose attività e strutture sportive, e vi si praticano i principali sport, sia individuali che di squadra.
 
Il [[calcio (sport)|calcio]] arrivò in città il 15 gennaio 1908 con la fondazione della [[Società Sportiva Calcio Bari]], che vanta 30 partecipazioni in [[Serie A]] e come miglior piazzamento il 7º posto nella [[Serie A 1946-1947]]. Il calcio femminile è rappresentato dalla [[Pink Sport Time]], militante in serie B.
==== Calcio ====
 
Nel [[ciclismo]], Bari è stata sede della partenza del [[Giro d'Italia]] nell'edizione del [[Giro d'Italia 1990|1990]]<ref name="GIRO">{{cita web|url=http://www.sitodelciclismo.net/wedstrijdfiche.php?wedstrijdid=22|titolo=Giro d'Italia}}</ref>, e in totale la città è stata [[Sedi di tappa del Giro d'Italia|sede di tappa]] della "Corsa Rosa" in trentanove occasioni (venti partenze e diciannove arrivi).<ref name=GIRO/> Pertanto, Bari si colloca all'undicesimo posto nella classifica delle sedi di tappa più ricorrenti nella storia della corsa.<ref name="ricorrenti">{{cita web |url=https://www.procyclingstats.com/race/giro-d-italia/route/most-visited-cities|titolo=Most visited cities|lingua=en}}</ref>
A Bari hanno sede diverse società calcistiche:
*''A.S. Bari''
{{Vedi anche|Associazione Sportiva Bari}}
La più antica ed importante società calcistica è l'"''[[Associazione Sportiva Bari]]''", nota come "''A.S. Bari''"<ref>{{Cita web|http://www.asbari.it/|accesso=4 febbraio 2011|titolo= Sito dell'AS Bari}}</ref>, fondata il 15 gennaio [[1908]]. Attualmente, il 90% del pacchetto azionario della società è di proprietà della famiglia Matarrese (che gestisce una nota impresa di costruzioni e di cui un membro, [[Antonio Matarrese]], è ex-presidente della [[Lega Calcio]]); [[Claudio Garzelli]] è l'amministratore unico. L'''A.S. Bari'' ha giocato per 30 stagioni in Serie A, risultando così la prima formazione della Puglia e la terza dell'Italia meridionale, dopo [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] e [[Cagliari Calcio|Cagliari]], per numero di partecipazioni al massimo campionato italiano. È spesso soprannominata "squadra ascensore" per le frequenti discese e risalite dalle serie inferiori.
 
Gli impianti sportivi più importanti sono lo [[stadio San Nicola]], progettato da [[Renzo Piano]] in occasione del [[campionato mondiale di calcio 1990]] e capace di ospitare 60 250 spettatori,<ref>{{Cita web |url=https://www.aziendabari.it/stadio-san-nicola/ |titolo=Copia archiviata |accesso=12 agosto 2020 |dataarchivio=20 settembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200920003830/https://www.aziendabari.it/stadio-san-nicola/ |urlmorto=sì }}</ref> lo storico [[Stadio della Vittoria (Bari)|stadio della Vittoria]], inaugurato nel 1934 e capace di 20 000 spettatori, e, per gli sport al coperto, il [[PalaFlorio]], in grado di ospitare 6 000 spettatori.
Nell'attuale stagione [[Serie B 2011-2012|2011-2012]] la squadra milita in [[Serie B]].
 
*''A.S.D. San Paolo Bari'' - Militante in [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]]: l'unica della città, oltre all'A.S. Bari, ad aver varcato le soglie del calcio interregionale (ha disputato 2 stagioni in [[Serie D]]).
*''[http://www.sibillanocalcio.it U.S.D. R. Sibillano 1950 Bari]'' - Militante nel Girone B di [[Seconda Categoria]].
*''Football Carbonara'' - Militante nel Girone A [[Provincia di Bari|barese]] di [[Terza Categoria]].
*''Picone Bari Calcio'' - Militante nel Girone A [[Provincia di Bari|barese]] di [[Terza Categoria]].
*''A.S.D. Virtus Loseto'' - Società a carattere giovanile, si occupa anche delle giovanili dell'A.S. Noicattaro.
*''U.S.D. Pro Inter'' - Società a carattere giovanile famosa a livello nazionale, localizzata nel quartiere di [[Carbonara di Bari|Carbonara]].
 
==== Nuoto e pallanuoto ====
Il 1º luglio 1976 prende l'avvio a Bari la Scuola Nazionale di Nuoto e Pallanuoto, nota come ''Payton'', iscritta al n°39 dell'Albo Federale della FIN. È stata una delle prime Scuole Nuoto in Italia riconosciute dalla FIN e il settore agonistico di nuoto può vantare numerosi successi sia in ambito regionale che nazionale. Tra i tanti allievi della Payton spiccano Nicolò Capurso, campione italiano nei 400 misti, e Irene Lacriola, convocata con la Nazionale giovanile in occasione dei [[Campionati europei di nuoto 2010|Campionati europei del 2010]]. La squadra di pallanuoto partecipa nella serie A2 nel campionato 2010/2011, massimo risultato mai raggiunto da una squadra pugliese. Il palmares della squadra giovanile di pallanuoto può vantare un titolo di vice Campione d'Italia nel 2009 e numerosi titoli regionali.
 
==== Rugby ====
{{vedi anche|A.S. Rugby Bari}}
 
L'''Associazione Sportiva Rugby Bari''<ref>{{Cita web|http://www.rugbybari.it/|accesso=4 febbraio 2011|titolo= Sito dell'AS Rugby Bari}}</ref> è stata fondata nel [[1980]] da un piccolo gruppo di appassionati. Lo stemma rappresentativo è costituito da un tigrotto con la divisa ufficiale della squadra, una maglia bianco-azzurra assieme a pantaloncini bianchi. Alle spalle del tigrotto un sole a raggi biancorossi ricorda i colori della città.
 
==== Basket ====
A Bari ha sede la squadra di basket del [[Bari#CUS Bari|CUS Bari]].
La squadra ha partecipato in tutte le serie nazionali, inclusa la [[Serie A (pallacanestro maschile)|serie A]]<ref>Fonte: {{Cita web|http://www.cusbari.it/pallacanestro|accesso= |titolo= Sito del CUS Bari - Basket}}</ref>.
 
==== Canottaggio ====
{{vedi anche|Bari Vogatori 1894}}
[[File:Bv1894.jpg|thumbnail|Bari Vogatori dal 1894]]
La ultracentenaria tradizione di voga a fini sportivi nasce alla fine del [[XIX secolo]] (6 novembre [[1894]]) dall'iniziativa di un dottore milanese, Igino Pampana, venuto a Bari in veste di medico provinciale, che dopo esser riuscito a raccogliere un centinaio di adesioni fonda un'associazione sportiva inizialmente chiamata ''Circolo Canottieri Sport''.
 
Martino Cassano, direttore del Corriere delle Puglie, il giorno della fondazione scrisse sul suo quotidiano: "''Auguriamo col cuore ai canottieri baresi che nelle future e speriamo non lontane prove, sappiano far risuonare onorato il nome di Bari in paesi lontani.''"
 
La ''Bari Vogatori dal 1894''<ref>{{Cita web|url= http://barivogatori.blogspot.com/|accesso=4 febbraio 2011|titolo= Sito del Bari Vogatori dal 1894}}</ref> è annualmente impegnata in una manifestazione estiva di regate su lance storiche (Trofeo dell'Adriatico) dove partecipano molte marinerie storiche come [[Giovinazzo]], [[Brindisi]], [[Molfetta]], [[Ortona]], [[Pescara]], [[Vasto]].
 
=== Ciclismo ===
Per diverse volte Bari è stata sede di arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]], la prima nel [[1911]] e l'ultima nel [[1990]], quando fu proprio la tappa di partenza del Giro.
 
;Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Bari
{| {{prettytable|font-size=95%|width=700px}}
!Anno
!Tappa
!Partenza
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1911|1911]] || align="center" |10ª || [[Sulmona]] || align="center" | 363 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carlo Galetti]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carlo Galetti]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1913|1913]] || align="center" |5ª || [[Salerno]] || align="center" | 295 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Azzini]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Eberardo Pavesi]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1914|1914]] || align="center" |5ª || [[Avellino]] || align="center" | 328 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Azzini]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Azzini]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1925|1925]] || align="center" |6ª || [[Napoli]] || align="center" | 314 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1927|1927]] || align="center" |8ª || [[Avellino]] || align="center" | 271 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1934|1934]] || align="center" |7ª || [[Napoli]] || align="center" | 339 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Adriano Vignoli]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1935|1935]] || align="center" |8ª || [[Lanciano]] || align="center" | 308 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Vasco Bergamaschi]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1936|1936]] || align="center" |7ª || [[Napoli]] || align="center" | 283 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Raffaele Di Paco]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Olmo]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1947|1947]] || align="center" |9ª || [[Napoli]] || align="center" | 288 || {{bandiera|ITA}} [[Elio Bertocchi]] || {{bandiera|ITA}} [[Gino Bartali]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1948|1948]] || align="center" |8ª || [[Pescara]] || align="center" | 347 || {{bandiera|ITA}} [[Adolfo Leoni]] || {{bandiera|ITA}} [[Giordano Cottur]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1954|1954]] || align="center" |4ª || [[Catanzaro]] || align="center" | 352 || {{bandiera|ITA}} [[Angelo Conterno]] || {{bandiera|ITA}} [[Giuseppe Minardi]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1961|1961]] || align="center" |9ª || [[Castellana Grotte]] ''(cron. individuale)'' || align="center" | 53 || {{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]] || {{bandiera|BEL}} [[Guillaume Van Tongerloo]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1963|1963]] || align="center" |2ª || [[Potenza (PZ)|Potenza]] || align="center" | 185 || {{bandiera|ITA}} [[Pierino Baffi]] || {{bandiera|ITA}} [[Vittorio Adorni]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1971|1971]] || align="center" |1ª || [[Brindisi]] || align="center" | 175 || {{bandiera|ITA}} [[Marino Basso]] || {{bandiera|ITA}} [[Marino Basso]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1975|1975]] || align="center" |5ª || [[Campobasso]] || align="center" | 224 || {{bandiera|BEL}} [[Rik Van Linden]] || {{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Francisco Galdós]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1981|1981]] || align="center" |6ª || [[Rodi Garganico]] || align="center" | 225 || {{bandiera|ITA}} [[Giuseppe Saronni]] || {{bandiera|ITA}} [[Giuseppe Saronni]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1987|1987]] || align="center" |9ª || [[San Giorgio del Sannio]] || align="center" | 257 || {{bandiera|SUI}} [[Urs Freuler]] || {{bandiera|IRL}} [[Stephen Roche]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1990|1990]] || align="center" |1ª || Bari ''(cron. individuale)'' || align="center" | 13 || {{bandiera|ITA}} [[Gianni Bugno]] || {{bandiera|ITA}} [[Gianni Bugno]]
|-
|}
 
=== Impianti sportivi ===
==== Stadio San Nicola ====
{{Vedi anche|Stadio San Nicola}}
Lo stadio San Nicola, di proprietà del Comune e dedicato al [[San Nicola|patrono della città]], è il più grande impianto sportivo di Bari ed è situato alla periferia sud-ovest, nel [[Carbonara-Santa Rita (Quartiere di Bari)|quartiere di Carbonara]]. Progettato dall'architetto [[Renzo Piano]], fu costruito tra il [[1987]] e il [[1990]] per la quattordicesima edizione della [[Coppa del Mondo di Calcio]] "''[[Campionato mondiale di calcio 1990|Italia 1990]]''", della quale ospitò la finale per il terzo posto Italia Inghilterra. Nel [[1991]] fu sede dell'ultima finale di [[Coppa dei Campioni]], prima che il nome fosse cambiato in Champions League. Oggi lo stadio è utilizzato per le partite casalinghe di [[calcio (sport)|calcio]] dell'[[Associazione Sportiva Bari|A.S. Bari]], e occasionalmente è stato impiegato per gare di [[atletica leggera]], eventi religiosi o concerti di [[musica leggera]].
 
==== Arena della Vittoria ====
[[File:Stadio della Vittoria Bari 1934.jpg|300px|thumb|Foto storica dello Stadio della Vittoria.]]{{vedi anche|Arena della Vittoria}}
Lo stadio (o arena) della Vittoria è l'impianto sportivo storico della città di Bari. Progettato nel [[1930]] ed inaugurato il 16 dicembre [[1934]] ai margini del quartiere fieristico, è rimasto la maggiore infrastruttura per lo sport della città fino alla costruzione dello Stadio San Nicola nel [[1990]]. La fisionomia dell'impianto, originariamente simile a quella di altri stadi coevi, venne alterata nel [[1972]] con l'abbattimento della ''Torre Maratona'', simbolo storico dell'impianto.
 
Nell'estate del [[1991]] fu utilizzato per raccogliere gli oltre 20.000 profughi [[Albania|albanesi]] giunti in città in pochi giorni. Tra il [[1996]] e il [[1997]] la struttura venne ristrutturata per essere adibita principalmente a teatro e sede di attività espositive e musicali, e solo sporadicamente viene adoperata nell'originaria funzione di impianto sportivo. Dal luglio 2007 l'Arena della Vittoria ospita gli uffici del Coni regionale, provinciale e di diverse federazioni sportive oltre alla sede di medicina dello sport. Dallo stesso anno è sede delle partite casalinge della rifondata formazione del a.s.d. Liberty Bari che milita nel campionato regionale di Eccellenza.
 
==== Palaflorio ====
{{vedi anche|Palaflorio}}
Il PalaFlorio è una struttura polifunzionale situata nel quartiere Japigia e costruita negli anni ottanta per sopperire alle esigenze di impianti sportivi. Il nome del palazzetto è stato assegnato per onorare la memoria di Pietro Florio, presidente di origini baresi della Federvolley dal 1977 al 1988.
 
[[File:CUS su Corso Vittorio Veneto.jpg|300px|thumb|Ingresso del ''Centro Universitario Sportivo'']]
Dopo sette anni di chiusura, il palazzetto è stato recentemente ristrutturato e possiede attualmente una capienza di 5.000 posti circa. Rappresenta uno dei più grandi palasport della regione, nonostante non sia impiegato a dovere, quarto impianto nel sud Italia dopo quello di Reggio Calabria, di Caserta e di Avellino. È sempre stato usato in prevalenza per concerti, eventi, congressi, e poche volte per manifestazioni sportive, a causa degli scarsi investimenti locali da parti imprenditori interessati a sport di squadra come basket e pallavolo. Grazie agli accordi tra comune e F.I.P.(Federazione Italiana Pallacanestro) nell'agosto del 2010 il palazzetto ospita le gare interne di qualificazione agli europei 2011 della [[Nazionale di pallacanestro dell'Italia|nazionale italiana di pallacanestro maschile]].
 
==== CUS Bari ====
{{Vedi anche|CUS Bari}}
 
Il Centro Universitario Sportivo di Bari<ref>{{Cita web|http://www.cusbari.it/home|accesso=4 febbraio 2011|titolo= Sito del CUS Bari}}</ref> è una struttura polivalente adibita a vari sport, come il [[canottaggio]], la [[canoa/kayak|canoa]], il [[tennis]], il [[calcio (sport)|calcio]], il [[basket]], il [[nuoto]] e il [[karate]].
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Per approfondireBibliografia ==
* {{cita libro|curatore=Ente provinciale per il turismo di Bari |titolo=Bari: Itinerari turistici|editore=Laterza e Polo|città=Bari |anno=1940}}
=== Bibliografia ===
* {{cita libro|curatorecognome=EnteMasellis provinciale|nome=Vito per il turismo|titolo=Storia di Bari |titolo=Bari:dalle Itinerariorigini ai nostri giorni turistici|editore=Laterza e PoloItalstampa|città=Bari |anno=1940|id=1966}}
* {{cita libro|cognometitolo=MasellisCittà |nome=Vitoe |titolo=Storiapaesi did'Italia, Barivolume dalleIV|editore=Istituto originigeografico aiDe nostri giorniAgostini |editore=Italstampa|città=Bari Novara|anno=1966|id=1968}}
* {{cita libro|titolo=Città e paesiGuida d'Italia, volume- IVPuglia|editore=IstitutoTouring geografico De AgostiniClub |città=NovaraItaliano|anno=1968|id=1978}}
* {{cita libro|cognome=Lavermicocca|nome=Nino |titolo=GuidaConoscere d'Italiala -città: PugliaBari: guide alle case ed alle chiese della città vecchia|editore=Touring Club ItalianoEdipuglia|annocittà=1978Bari |idanno=1981}}
* {{cita libro|cognome=LavermicoccaGrande|nome=NinoGiuseppe |titolo=Conoscere2 ladicembre città:1943; Bari:bombe guidetedesche allesul caseporto eddi alleBari chiese|editore=Albertelli dellaEd. cittàSpeciali Storia Militare vecchia|editore=Edipuglian.176|città=Bari |anno=19812008|mese=maggio|id=ISSN 1122-5289}}
* {{cita libro|cognome=GrandePetrignani|nome=GiuseppeMarcello |titolo=2Bari, dicembreil 1943;borgo bombe tedesche sul porto di Barimurattiano |editore=Albertelli Ed. Speciali Storia Militare n.176Dedalo|città=|anno=maggio 20081981|idisbn=ISSN 112288-220-52890606-2}}
* {{cita libro|cognome=PetrignaniSaponaro|nome=Marcello Giorgio|titolo=Bari, il borgo murattiano segreta|editore=Dedalo[[Mario Adda Editore]]|città=|anno=1981|idisbn=ISBN 88-2208082-0606096-26}}
* {{cita libro|cognome=SaponaroMelchiorre|nome=GiorgioVito A.|titolo=Bari segretanel tempo|editore=Mario Adda Editore|città=Bari |anno=19811982|idisbn=ISBN 88-8082-096040-60}}
* {{cita libro|cognome=MelchiorreMusca|nome=Vito A.Giosuè|titolo=L'emirato di Bari nel tempo(847-871)|editore=AddaDedalo|città=Bari |anno=19821992|idisbn=ISBN 88-8082220-0406138-01}}
* {{cita libro|cognome=MuscaRossano|nome=GiosuèAntonio|titolo=L'emirato1943: di«Qui radio Bari (847-871)»|editore=Dedalo|città=|anno=19921993|idisbn=ISBN 88-220-61386147-10}}
* {{cita libro|cognome=RossanoBorri|nome=AntonioDino|titolocoautori=1943:Francesco «QuiTateo; radioGioia Bertelli; Pina D'Elia Belli|titolo=Storia di Bari»|editore=DedaloLaterza |città=Bari |anno=1993|id=ISBN 88-220-6147-01994}}
* {{cita libro|cognome=BorriBozzo|nome=DinoLuciana|coautorititolo=FrancescoBari, Tateo;città Gioiafrontiera. Bertelli;La Pinatransizione D'Eliaoltre Belli|titolo=Storiail di Barimargine|editore=Laterza Progedit|città=Bari |anno=19942003|idisbn=88-88550-29-1}}
* {{cita libro|cognome=BozzoGiovine|nome=LucianaAlfredo |titolo=Bari,Il cittàdialetto frontieradi Bari. LaGuida transizionealla oltre il marginegrammatica|editore=ProgeditLaterza Giuseppe Edizioni|città= |anno=20032005|idisbn=ISBN 88-885508231-29361-1}}
* {{cita libro|cognome=GiovineLavermicocca|nome=AlfredoNino |titolo=IlBari. dialettoLe diChiese Bari.della Guida allacittà grammaticavecchia|editore=LaterzaMario GiuseppeAdda EdizioniEditore|città= |anno=2005|idisbn=ISBN 88-82318082-361611-15}}
* {{cita libro|cognome=Lavermicocca|nome=Nino |titolo=Bari bizantina. Le1071-1156 Chieseil della città vecchiadeclino|editore=AddaEdizioni di Pagina|città= |anno=20052006|idisbn=ISBN 88-80827470-611029-56}}
* {{cita libro|cognomecuratore=Lavermicocca|nome=NinoG. Di Benedetto |titolo=BariGli bizantina.archivi 1071-1156di ilStato declino|editore=Edizionidi Terra di PaginaBari (Bari, Trani, Barletta)|editore=Grafisystem|città=|anno=20062007|idisbn=ISBN 88-747089979-02905-64}}
* {{cita libro|curatorecognome=G. Di BenedettoColantuono|nome=Francesco S.|titolo=GliI archivi di Statodialetti di Terra di Bari. (BariStoria, Trani,fonematica e Barletta)folklore|editore=GrafisystemLevante|città=|anno=2007|idisbn=ISBN 88-899797949-05366-43}}
* {{cita libro|cognome=ColantuonoRadina|nome=Francesco SFrancesca|coautori=M. Rosaria Depalo|titolo=IBari, dialettisotto dila Terra di Baricittà. Storia,Luoghi fonematicadella e folklorememoria|editore=LevanteMario Adda Editore|città=|anno=20072008|idisbn=ISBN 88-79498082-366714-36}}
* {{cita libro|cognome=Radina|nome=Francesca|coautori=M. Rosaria Depalo|titolo=Bari, sotto la città. Luoghi della memoria|editore=Adda |città=|anno=2008|id=ISBN 88-8082-714-6}}
* {{cita libro|cognome=Bosna|nome=Ernesto|titolo=Storia dell'Università di Bari|città=Bari|anno=1994}}
* {{citaPietro libro|cognome=Mazzeo|nome=Pietro|titolo=, ''Storia di Bari dalle origini alla conquista normanna (1071)|editore=,'' Adriatica Editrice|città=, Bari|anno=, 2008}}
* {{cita libro|cognome=La Porta|nome=Filippo|titolo=Uno sguardo sulla città: gli scrittori contemporanei e i loro luoghi|editore=Donzelli|città=Roma|anno=2010}}
 
=== Altre fonti ===
* [http{{cita web|https://www.globopix.net/fotografie/bari_1.html |foto su Bari]}}
 
=== Voci correlate ===
* [[Area metropolitana di Bari]]
* [[Assedio di Bari]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Bari|wikt}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/bari/ {{Maiuscoletto|Bari}}] nell'[[Enciclopedia Treccani]]
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Puglia/Provincia_di_Bari/Localit%c3%a0/Bari/}}
 
{{ProvinciaComuni della città metropolitana di Bari}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Città romane della Regio II Apulia et Calabria}}
{{Via Traiana}}
{{Via Francigena}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Puglia}}
{{vetrina|16|maggio|2007|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Bari|arg=Puglia}}
 
[[Categoria:Bari| ]]
[[Categoria:Città romane della Puglia]]
 
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