Bari: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
GJo (discussione | contributi) m →Sport |
|||
Riga 1:
{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Bari
|Panorama =
|Didascalia = Vista dall'alto sul centro storico della città
|Voce bandiera =
|Voce
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado 2 = Bari
|Amministratore locale = [[Vito Leccese]]
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = [[Elezioni comunali in Puglia del 2024#Bari|9-7-2024]]
|Data rielezione =
|Data istituzione =
|Superficie = 116.17
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Adelfia]], [[Bitonto]], [[Bitritto]], [[Capurso]], [[Giovinazzo]], [[Modugno (Italia)|Modugno]], [[Mola di Bari]], [[Noicattaro]], [[Triggiano]], [[Valenzano]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1185
|Nome abitanti = baresi
|Patrono = [[San Nicola di Bari|San Nicola]]
|Festivo = 8 maggio e 6 dicembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Bari (metropolitan city of Bari, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Bari all'interno dell'omonima città metropolitana
}}
'''Bari''' ({{Link audio|It-Bari.ogg|<small>ascolta</small>}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[ˈbaːri]}}; ''Bare'' {{IPA|[ˈbaːrə]|nap}} o ''Vare'' {{IPA|[ˈvaːrə]|nap}} in [[Dialetti della Puglia centrale|dialetto barese]]<ref>{{Cita libro|autore1=Giuseppe Gioia|autore2=Gaetano Mele|autore3=Francesco Signorile|titolo=PER NON DIMENTICARE - DIZIONARIO Barese / Italiano Italiano / Barese|data=luglio 2020|editore=WIP Edizioni|p=499}}</ref>; fino al 1931 ''Bari delle Puglie''<ref>{{Cita legge italiana|tipo=RD|anno=1931|mese=03|giorno=30|numero=392|titolo=Autorizzazione al comune di Bari delle Puglie a cambiare la propria denominazione in quella di «Bari»}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />,<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> capoluogo della regione [[Puglia]] e dell'[[Città metropolitana di Bari|omonima città metropolitana]]. È la città più popolosa che si affaccia sull'[[Mare Adriatico|Adriatico]]. Si tratta del [[Comuni italiani per popolazione|nono comune italiano per popolazione]].
Centro abitato sin dall'[[Età del bronzo|età del Bronzo]], cominciò ad assumere importanza sotto la dominazione del popolo [[Peucezi|peuceta]], che la eressero a punto nevralgico del loro dominio. Malgrado una data certa di fondazione per la città non sia ricostruibile, sappiamo dalle fonti greche che già ai tempi della [[guerra del Peloponneso]] essa era governata da un proprio sovrano con delle proprie leggi.
Nel 326 a.C. divenne alleata di Roma, per poi diventare [[Municipio (storia romana)|municipium]] in seguito alla [[Guerra sociale|Guerra Sociale]], col nome di [[Storia di Bari|Barium]]; nell'età [[Impero romano|imperiale]] essa era già difesa da una larga cinta muraria e da una rocca, doveva contenere al suo interno diversi templi per l'adorazione delle [[Religione romana|divinità pagane]], e anche un teatro per i giochi pubblici, seppur di questi resti dell'[[età antica]] non sia rimasto praticamente nulla.
La sua importanza crebbe nell'era [[Alto Medioevo|Alto-Medievale]]. Dopo una breve occupazione saracena che la costituì in [[Emirato di Bari|emirato]], fu prima riconquistata dall'Imperatore del [[Sacro Romano Impero]] [[Ludovico II il Giovane|Ludovico ll]] nell'[[871]], e poi tornò ai [[Impero bizantino|Bizantini]] nell'[[876]], diventando il maggior centro politico, militare e commerciale italiano dell'[[Impero bizantino|Impero D'Oriente]]. Bari divenne infatti capoluogo del [[Langobardia (thema)|thema di Longobardia]] e successivamente, dal [[975]], sede del [[catapano]], funzionario imperiale che amministrava tutti i domini dell'[[Italia meridionale]].
Bari rimase l'ultima roccaforte bizantina in Italia, cedendo al dominio [[Normanni|normanno]] con [[Assedio di Bari|l'Assedio del 1071]]. La città crebbe d'importanza anche sul piano religioso con l'arrivo delle [[Reliquia|reliquie]] di [[San Nicola di Bari|San Nicola]] il 9 maggio [[1087]], nello stesso anno [[Papa Urbano II]] raggiunse la città per consacrare il luogo dove, due anni dopo, avrà inizio la costruzione dell'imponente [[Basilica di San Nicola]]. Il dominio Normanno su Bari fu però funestato da ribellioni e lotte, nonostante la sua fortuna commerciale, che culminarono il 28 maggio [[1156]] con la totale distruzione della città da parte di [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo I]], ma la città comincio a ripopolarsi e ad essere ricostruita solo un decennio dopo sotto il regno di [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]].
Nei secoli successivi Bari vide il tramontare delle autonomie che si era conquistata nei secoli precedenti e ricoprì un ruolo sempre meno importante col passare degli anni, fatta eccezione per un breve periodo dal [[1524]] al [[1557]] quando il [[Ducato di Bari]] venne governato dalla regina [[Bona Sforza]], che fece ritornare la città ai fasti del passato.
Nel 1813 [[Gioacchino Murat]] diede inizio ad una nuova urbanizzazione della città, abbattendo la cinta muraria, creando il borgo alle porte della Città Vecchia che conserva ancora il suo nome.
Dall'800 in poi e con la creazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno D'Italia]] a Bari venne affidato il ruolo di [[capoluogo]] dell'area [[Puglia|Pugliese]], facendola diventare il comune italiano ed europeo più popoloso che si affaccia sul [[Mare Adriatico]], dal 1930 è sede della [[Fiera del Levante]], tra le principali esposizioni fieristiche d'Italia.
Dagli anni 2000 in poi è cominciata una nuova valorizzazione della città che l'ha resa un luogo turistico di livello internazionale, un turismo che gira intorno ai meravigliosi vicoli medievali di [[San Nicola (Bari)|Bari Vecchia]], alle sue costruzioni in [[Arte romanica|stile romanico]] e alle reliquie del santo patrono molto venerate nel mondo ortodosso, ma anche intorno all'elegante [[Murat (Bari)|Borgo Murattiano]] in stile ottocentesco.
{{TOClimit|3}}
== Geografia fisica ==
Riga 68 ⟶ 52:
=== Territorio ===
La città si affaccia sul [[
Il territorio comunale è al centro di una vasta area pianeggiante e depressa, la ''conca di Bari''.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Michele Mossa|titolo=Le alluvioni di Bari: ciò che la storia avrebbe dovuto insegnare|volume=Vol. 45|numero=5|url=https://www.michelemossa.it/allegato/JHR-P2990_ita.pdf}}</ref> Tuttavia, nella sua porzione centrale, si spinge per alcuni chilometri nell'entroterra, fino ai centri di [[Capurso]], [[Triggiano]], [[Bitritto]], [[Modugno (Italia)|Modugno]] e [[Bitonto]], incontrando così i primi pendii
La conformazione della città viene spesso descritta come un'[[aquila]] con le ali spiegate, la cui testa è la piccola penisola sulla quale è sorto il primo nucleo urbano, ''[[
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]:<ref>{{Cita web|url=http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perRegione.pdf|accesso=
=== Clima ===
La città è caratterizzata da un [[clima mediterraneo]] (o, secondo la [[classificazione dei climi di Köppen|classificazione di Köppen]],
Il 24 luglio [[2007]] a Bari Palese si toccarono i 45,6 °C, la più alta temperatura mai registrata presso la stazione meteorologica dell'aeroporto cittadino.<ref>{{Cita web|url= http://www.meteo-net.it/statistiche/estremi.aspx|titolo=Record meteo estremi|accesso= 25 settembre 2010|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20081226125538/http://www.meteo-net.it/statistiche/estremi.aspx|dataarchivio= 26 dicembre 2008|urlmorto= sì}}</ref> La temperatura minima assoluta risale al 3 gennaio [[1993]], quando si registrarono -5,9 °C.<ref>{{Cita web|url= http://www.tutiempo.net/clima/Bari_Palese_Macchie/03-01-1993/162700.htm|titolo= Temperature di gennaio 1993|accesso= 25 settembre 2010}}</ref>
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]:<ref>{{Cita web|1=http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|accesso=25 marzo 2007|titolo=Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100127140928/http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|dataarchivio=27 gennaio 2010}}</ref> zona C, 1185 [[Grado giorno|GG]]{{ClimaAnnuale
| nome = Bari Palese
| tempmax01 = 12.1
| tempmax02 = 12.
| tempmax03 = 14.
| tempmax04 = 17.
| tempmax05 = 22.2
| tempmax06 = 25.8
Riga 93 ⟶ 76:
| tempmax09 = 25.4
| tempmax10 = 21.0
| tempmax11 = 16.
| tempmax12 = 13.
| tempmin01 = 4.9
| tempmin02 = 4.8
Riga 105 ⟶ 88:
| tempmin09 = 16.3
| tempmin10 = 12.6
| tempmin11 = 8.
| tempmin12 = 6.
| tempassmax01 = 24.0
| annotempassmax01 = 1979
| tempassmax02 =
| annotempassmax02 =
| tempassmax03 = 27.2
| annotempassmax03 = 1977
Riga 118 ⟶ 101:
| annotempassmax05 = 1994
| tempassmax06 = 45.5
| annotempassmax06 = 2007
| tempassmax07 = 45.6
| annotempassmax07 = 2007
Riga 127 ⟶ 110:
| tempassmax10 = 35.2
| annotempassmax10 = 1979
| tempassmax11 =
| annotempassmax11 =
| tempassmax12 = 23.0
| annotempassmax12 = 1989
Riga 144 ⟶ 127:
| annotempassmin06 = 1986
| tempassmin07 = 12.8
| annotempassmin07 = 1971
| tempassmin08 = 12.8
| annotempassmin08 = 1976
| tempassmin09 = 8.4
| annotempassmin09 = 1979
Riga 152 ⟶ 135:
| annotempassmin10 = 1972
| tempassmin11 = 0.0
| annotempassmin11 = 1977
| tempassmin12 = -3.0
| annotempassmin12 = 1986
| pioggia01 = 53.7
| pioggia02 = 64.2
Riga 180 ⟶ 163:
| giornipioggia12 = 7
| warm01 = 0
| warm02 = 0
| warm03 = 0
| warm04 = 0
Riga 228 ⟶ 211:
| umido12 = 77
}}
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Bari}}
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 350px
|titolo = Trafugamento e culto delle reliquie di san Nicola di Myra
|contenuto = [[File:Russian icon Instaplanet Saint Nicholas.JPG|thumb|
}}
=== Età antica e medievale ===
Toponimi: ''Barë'' in [[Dialetto barese|barese]], ''Βαριον'' in [[Lingua greca antica|greco]], ''Barium'' in [[Lingua latina|latino]].
Non sono chiare le origini di Bari, ma da quanto emerso dagli scavi nell'area della chiesa di San Pietro, nella città vecchia, sembra ipotizzabile l'esistenza di un originario insediamento dell'[[età del bronzo]], appartenente al popolo [[illiri]]co dei [[Peucezi]]; altri ipotizzano che Bari fosse stata egemonizzata da [[Creta (Grecia)|Creta]]. Successivamente fu conosciuta dagli [[antichi greci|antichi Greci]] con il nome di ''Barion'' e dai [[Civiltà romana|Romani]] ''Barium''.
Entrata a far parte del dominio [[Roma (città antica)|romano]], nel [[III secolo a.C.]] come ''[[Municipio (storia romana)|municipium]]'', ''Barium'' si sviluppò in seguito alla costruzione della [[via Traiana]]. Era dotata di un poderoso castello, una [[zecca (moneta)|zecca]], un pantheon con le proprie divinità pagane e molto probabilmente di un [[teatro]] (come si ricava da un'epigrafe di un liberto rinvenuta nel succorpo della Cattedrale, ma di cui non sono emerse evidenze archeologiche).<ref>Cfr. {{AE |2008| 00416}}. Datata attorno al [[160]]-[[180]], attesta un decreto [[Decurionato|decurionale]] con cui venne riconosciuto al [[liberto]] Lucio Gellio Primigenio, come merito per aver salvato da una potenziale carestia il popolo, un posto in teatro e una statua.</ref>
Dal [[IV secolo]], fu sede episcopale (era nota come ''ecclesia varina'', come si legge in una dedica su pavimento di un'aula della chiesa paleocristiana al di sotto dell'attuale [[Cattedrale di San Sabino|Cattedrale]]) e dopo la [[caduta dell'
Successivamente fu in mano
Liberata, dopo sei mesi di assedio dei [[Saraceni]], dalla flotta [[Repubblica di Venezia|veneziana]], nel [[1002]] si ribellò sotto la guida di [[Melo di Bari]] (nobile barese) al governo fiscale del [[catapano]] [[bizantino]], riuscendo nel [[1018]] ad ottenere la propria autonomia.
Ultimo possedimento
Nel [[1098]] nella cripta della nuova basilica di san Nicola, si riunì il [[
Distrutta da [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo il Malo]] nel [[1156]], tornò a rifiorire in epoca [[
Un lungo periodo di decadenza (dovuta soprattutto alla politica vessatoria dei governi dominatori) caratterizzò la città sotto le dominazioni di [[Alduino Filangieri di Candida]], Maestro della Regia Corte e Giustiziere di Bari dal 1284, e quelle [[Angioini|angioina]], [[
=== Età
Il
Durante la [[prima guerra mondiale]] dal settembre 1916 arriva la [[101ª Squadriglia]] che resta fino al 18 gennaio 1919.
[[File:Bari - Lungomare Imperatore Augusto & Mare.jpg|thumb|Lungomare Imperatore Augusto]]
[[File:Elogio russo a Bari.JPG|thumb|left|Elogio russo|181x181px]]
Durante il [[Storia dell'Italia fascista|ventennio fascista]] fu costruito il lungomare monumentale<ref>{{Cita web|url=https://video.repubblica.it/edizione/bari/bari-il-lungomare-e-la-ruota-panoramica-visti-dal-drone/291903/292512|titolo=Bari, il lungomare e la ruota panoramica visti dal drone|sito=Repubblica Tv - la Repubblica.it|data=10 dicembre 2017|accesso=11 dicembre 2017}}</ref> ed inaugurata la [[Fiera del Levante]], con la quale prese vita il disegno di "''Bari porta d'oriente''", consacrato negli anni recenti dal ruolo di "European gateway" assegnato dall'[[Unione
A metà del [[XX secolo]] la città si
La
Alle porte del [[2000]]
=== Seconda guerra mondiale ===
{{Vedi anche|Bombardamento di Bari}}
[[File:XIX century print, Il porto di Bari.jpg|thumb|Immagine ottocentesca del porto di Bari.|251x251px]]
Nel corso della [[seconda guerra mondiale]] i porti di Bari, [[Brindisi]] e [[Taranto]] furono fra i più attivi e strategicamente importanti per le [[Alleati della seconda guerra mondiale|forze alleate]], che occuparono il meridione italiano in seguito allo [[Operazione Husky|sbarco in Sicilia]], anche per il cospicuo numero di mezzi e navi che i porti ospitarono per tutta la durata del conflitto. Le città portuali tuttavia furono teatro di disastri navali e consuetudinari scenari bellici che penalizzarono soprattutto la popolazione locale. Bari visse due pesanti catastrofi navali, tra le quali la seconda fra le più disastrose di tutta la guerra. Il 9 settembre con la [[difesa del porto di Bari]] la città si libera dall'occupazione nazista.
Il primo e più grave disastro ebbe luogo il 2 dicembre [[1943]], a pochi mesi dalla cacciata dei tedeschi da Bari e dalla battaglia in difesa del porto del 9 settembre. Il porto, in cui erano ormeggiate decine di navi alleate, subì un pesantissimo bombardamento aereo della ''[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]''. Alle 19:25 una pioggia di ordigni, sganciati da 105 [[Bombardiere|bombardieri]] [[Junkers Ju 88]], investì le navi del porto battenti bandiera americana, inglese, polacca, norvegese e olandese e che si concentravano compatte presso il nuovo molo foraneo. L'effetto fu amplificato dal forte assembramento di mezzi: le navi affondate o distrutte furono 28 e 12 altre risultarono danneggiate.<ref name=Bollsta2>{{cita web |url=http://wrecksite.eu/wreck.aspx?154674 |titolo=Bollsta (+ 1943) |editore=Wrecksite |accesso=28 luglio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120322060233/http://wrecksite.eu/wreck.aspx?154674 |dataarchivio=22 marzo 2012 }}</ref> Il porto rimase chiuso per tre settimane e ritornò pienamente operativo solo nel febbraio del 1944,<ref name="Orange176">Orange, [http://books.google.com/books?id=QbRn5MwhlWcC&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0 p. 176.]</ref> Gli anglo-americani, in difficoltà nell'[[Approvvigionamento|approvvigionare]] le proprie truppe, dovettero rallentare l'offensiva, consentendo ai tedeschi di attestarsi sulla [[linea Gustav]].<ref name=Atkinson>{{en}} {{Cita libro|cognome=Atkinson|nome=Rick|anno=2007|titolo=The Day of Battle: The War in Sicily and Italy, 1943–1944|url=https://archive.org/details/dayofbattlewarin00atki|editore=Henry Holt|città=New York| isbn=0-8050-6289-0}}, pp. 275–276.</ref>
==== La contaminazione con l'iprite ====
Tra le navi affondate vi era l'inglese ''John Harvey'' <ref>{{Cita web|url=https://www.bari-e.it/almanacco-barese/accadde-a-bari-i-bombardieri-tedeschi-affondano-le-navi-alleate-nel-porto-1943/|titolo=Accadde a Bari – I bombardieri tedeschi affondano le navi alleate nel porto (1943)}}</ref> carica di bombe all'[[iprite]], un [[gas tossico|gas asfissiante]] già usato durante il primo conflitto mondiale e presente a Bari solo per essere utilizzato in caso di necessità bellica. Fortunatamente, quando la nave esplose, il vento da terra allontanò verso il largo la nube tossica generata dalle esplosioni. Ciò comunque non impedì all'iprite di disperdersi come miscela oleosa nelle acque del porto, dove contaminò gli indumenti dei [[Marinaio|marinai]], portuali e [[Soccorritore|soccorritori]] che si erano adoperati per trarre in salvo i superstiti.<ref>{{cita web|url=http://www.ilsudest.it/sociale-menu/78-sociale/3549--bari-2-dicembre-1943-inferno-velenoso-una-storia-tragica-e-segreta.html|titolo=Bari 2 dicembre 1943, inferno velenoso. Una storia tragica e segreta|accesso=7 aprile 2014|urlmorto=sì|dataarchivio=8 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140408213637/http://www.ilsudest.it/sociale-menu/78-sociale/3549--bari-2-dicembre-1943-inferno-velenoso-una-storia-tragica-e-segreta.html}}</ref>
Il numero di vittime totale del raid non è mai stato accertato: il totale secondo fonti anglosassoni supererebbe i 680, ma a causa dei moltissimi civili dispersi la stima potrebbe superare il migliaio. Per la gravità delle conseguenze, il bombardamento è conosciuto come uno dei più tragici bombardamenti aerei su basi navali della seconda guerra mondiale, secondo per rilevanza solo all'[[attacco di Pearl Harbor]], tanto da essere ricordato come "[[Bombardamento di Bari|La Pearl Harbor Italiana]]".
Il secondo disastro colpì la città il 9 aprile [[1945]], ore 11
==== ''Il Congresso antifascista di Bari'' ====
{{vedi anche|Congresso di Bari}}
Durante le operazioni belliche, in seguito all'[[armistizio di Cassibile]] stipulato l'8 settembre [[1943]], e precisamente nei giorni 28-29 gennaio [[1944]], si tenne a Bari (in quegli anni infatti la città era uno dei centri di maggiore attività politica nell'Italia occupata dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]), il congresso dei comitati provinciali di liberazione, che volle definire per i partiti antifascisti, escluso il [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] le linee direttive comuni della futura azione politica nazionale: abdicazione di [[Vittorio Emanuele III d'Italia|Vittorio Emanuele III]] e formazione di un governo che fosse espressione politica dei comitati di liberazione, dotato di pieni poteri al fine di intensificare lo sforzo bellico e di preparare la nuova [[Costituzione]].
La maggior parte di questi avvenimenti fu commentata e trasmessa da [[Radio Bari]] che dal settembre del [[1943]] era diventata la prima radio dell'Italia libera, anche se operava sotto il controllo degli Alleati.
[[File:Bari-Gonfalone.png
=== Simboli ===
{{Vedi anche|Stemma di Bari}}
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con DCG dell'8 giugno 1935.<ref name="Bozzetti">{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/a11bb7e4-97c7-44af-b3e5-60a36834de41/141-bari|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Bari|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città|accesso=2024-10-15}}</ref>
Esso risalirebbe al tempo delle crociate: l'argento, che in araldica corrisponde al bianco, simboleggerebbe la purezza della fede, mentre il rosso rappresenterebbe il sangue versato in sua difesa.<ref>{{Cita web|https://www.comuni-italiani.it/072/006/stemma.html|editore=Comuni-italiani.it|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Comuni Italiani.it}}</ref>
Lo scudo è accompagnato da un ramo di [[Olea europaea|ulivo]] (a sinistra) e uno di [[Quercus ilex|leccio]] (a destra) [[decussato|decussati]] sotto la punta dello scudo e annodati da un nastro con i colori nazionali.
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso riccamente ornato di ricami d'oro.<ref name="Bozzetti"/>
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon for the Calabrian-Sicilian earthquake - 2nd type.png
|nome_onorificenza = Grande medaglia d'argento di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Alla Città di Bari
|data = Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911
}}{{Onorificenze
|immagine= Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al Merito Civile
|collegamento_onorificenza= Città decorate al merito civile
|motivazione = Città di rilevante importanza strategica per il suo porto, durante l'ultimo conflitto mondiale, si rese protagonista di una tenace resistenza al nazifascismo, sopportando la perdita di un numero elevato dei suoi figli migliori e la distruzione di ingente parte del suo patrimonio monumentale ed edilizio. Venti giovani cittadini vennero trucidati in via Nicolò dell'Arca mentre inneggiavano, all'indomani della caduta del fascismo, alla riconquistata libertà. Al culmine dei moti di riscatto, la popolazione tutta, animata da profonda fede negli ideali di democrazia e di giustizia, con eroico coraggio, unendosi ad un nucleo di militari, impedì, dopo ore di violenti scontri, che le truppe tedesche portassero a termine la prevista distruzione del porto. 1940 / 1945 - Bari
|data = 12 aprile 2007<ref>{{cita web|url= http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=311612 |titolo= Comune di Bari, Medaglia d'oro al merito civile }}</ref>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Vedi anche|Monumenti e luoghi d'interesse di Bari}}{{Citazione|Vi rassegno una multa di duemila augustali: tuo padre non mi toccherebbe per tutti gli averi che possiede la città di Bari!|[[Cielo d'Alcamo]] - "Rosa Fresca Aulentissima"|lingua=LA|Una difesa mèttonci di dumili' agostari: non mi toccara pàdreto per quanto avere ha 'n Bari}}
[[File:Cattederale di San Sabino interno verso rosone.jpg|miniatura|left|upright|Interno della Cattedrale di San Sabino col suo rosone.]]
=== Architetture religiose ===
[[File:Bari BW 2016-10-19 13-35-11 stitch.jpg|thumb|[[Basilica di San Nicola]], esterno|249x249px]]
[[File:Bari - San Nicola - Plafond.jpg|miniatura|248x248px|Il soffitto della [[Basilica di San Nicola]]]]
{{Vedi anche|Basilica di San Nicola di Bari|Cattedrale di San Sabino}}
*
* La [[cattedrale di San Sabino]] fu eretta tra [[XII secolo|XII]] e il [[XIII secolo]], ricostruita – con impianto diverso dal precedente – dopo la distruzione della città avvenuta nel [[1156]] ad opera di [[Guglielmo I di Sicilia]]. Come la basilica, anche questa chiesa è uno dei migliori esempi di [[Romanico pugliese]]: ha una facciata semplice, e, come il resto del complesso, si caratterizza per la presenza di [[lesena|lesene]], [[Arco (architettura)|archi]], [[bifora|bifore]] e [[monofora|monofore]]. In alto presenta un maestoso [[rosone]] dalla cornice variegata. I tre portali che immettono nell'interno sono datati all'XI secolo ma sono stati rimaneggiati nel [[XVIII secolo]].
''' Architetture civili '''
{{Vedi anche|Bari Vecchia}}
''' [[Palazzo dell'Acquedotto Pugliese (Bari)|Palazzo dell'Acquedotto Pugliese]] '''
[[File:Bari - Palazzo dell'Acquedotto Pugliese - 2.jpg |miniatura|Il palazzo dell'[[Acquedotto pugliese]], ubicato al fianco del [[Teatro Petruzzelli]]|upright]]
Nel 1924 l'Ente Acquedotto Pugliese si dotò di una sede centrale, affidando a Cesare Vitantonio Brunetti un edificio in Via Cognetti, a poca distanza dal mare. L'imponente candida facciata bugnata che corre attorno ai quattro lati dell'edificio dona l'aspetto inespugnabile di una fortezza. Tuttavia, varcato l'accesso, si possono ammirare gli splendidi interni scaturiti in ogni minimo particolare dalla fantasia liberty di [[Duilio Cambellotti]]: il tema dominante è quello dell'acqua, che viene proposto nei grandi affreschi della Sala del Consiglio, nei pavimenti, negli intarsi in legno e madreperla degli oltre 140 mobili originari.<ref>{{Cita web|url=https://www.bari-e.it/luoghi-sconosciuti/il-palazzo-dell-acquedotto/|titolo=Il Palazzo dell’Acquedotto: un viaggio alla scoperta del mirabile edificio}}</ref>
[[File:Bari - Palazzo Mincuzzi - 1.jpg|alt=Palazzo Mincuzzi al tramonto|miniatura|Palazzo Mincuzzi, fotografato da via Sparano|upright|sinistra]]
Nel cuore del quartiere [[Gioacchino Murat|Murat]], all'angolo tra via Sparano, una delle strade della moda e dello shopping barese, e via Putignani, Aldo Forcignano elaborò nel 1928 un progetto con soluzione d'angolo per l'edificio, che mantiene tuttora chiare destinazioni commerciali. La facciata è un coacervo di colonne, lesene bugnate, capitelli ionici e mascheroni tra i quali si sviluppano le molte finestre, tutte scolpite da Nicola Buono, scultore del vicino paese di [[Capurso]]. Gli interni, ricchi di decorazioni [[Art Nouveau|liberty]], sono dominati da un monumentale scalone e illuminati dalla cupola vetrata che sovrasta l'edificio.
[[File:Bari - Palazzo Fizzarotti - 1.jpg|miniatura|Esterno del [[Palazzo Fizzarotti]]]]
Edificato su [[Corso Vittorio Emanuele II (Bari)|Corso Vittorio Emanuele II]] e radicalmente ampliato negli anni 1905-1907 da [[Ettore Bernich]] e Augusto Corradini, si presenta come un imponente edificio in stile eclettico. Molti degli stilemi del romanico pugliese vengono fusi con diverse tradizioni architettoniche. La facciata, composta da tre piani in stile veneziano sui quali si apre un leggero loggione colonnato, è un omaggio alla liberazione della città occupata dai Saraceni compiuta dalla [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] nel 1022. Gli interni, accessibili mediante un suggestivo androne marmoreo, ospitano diverse decorazioni che richiamano l'epoca federiciana, allegorie delle attività economiche della Puglia e simboli esoterici. L'edificio oggi è adibito ad uso residenziale, ma ospita anche la sede della delegazione regionale della [[Gran Loggia d'Italia degli Alam|Gran Loggia d'Italia di Piazza del Gesù]], oltre ad un centro polifunzionale con sale per esposizioni e numerosi studi professionali.
Palazzo ottocentesco dei Baroni de Gemmis, neoclassico. Sulla facciata è posta una lapide marmorea in ricordo di [[Giuseppe Garibaldi]], accolto nel suo arrivo a Bari dal Barone patriota [[Nicola de Gemmis]], primo Sindaco di Bari. Il Palazzo ospitò anche la raccolta del bibliofilo ing. [[Gennaro de Gemmis]], fondatore della omonima biblioteca, la più ampia sulla storia della Puglia.<ref>{{Cita web |url=http://193.43.104.103/Prov/FE00016.asp |titolo=Polo Bibliotecario Terra di Bari<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 aprile 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130209145745/http://193.43.104.103/Prov/FE00016.asp |dataarchivio=9 febbraio 2013|urlmorto=sì}}</ref> Il Palazzo fu requisito per usi militari durante la [[Seconda guerra mondiale]].
''' Teatro Kursaal Santalucia '''
Il [[Teatro Kursaal Santalucia]] è un edificio sul lungomare [[Araldo di Crollalanza]], a ridosso dei giardinetti di largo Adua, realizzato in stile tardo Liberty a Bari. Il Kursaal Santalucia ospita una duplice funzione di cinema-teatro.
All'esterno le grandi aperture della fascia centrale lasciano intravedere i fasti della ''sala Giuseppina''. Quest'ultima è impreziosita da altorilievi e affreschi eseguiti dai fratelli torinesi [[Mario Prayer|Mario]] e Guido Prayer, noti artisti decoratori dell'epoca.
Utilizzato in passato anche come sala prove per i balletti accolti dal vicino [[teatro Petruzzelli]] è in grado di rievocare nel visitatore suggestive atmosfere anni '20.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Angelo M|cognome=Carella|data=2015|titolo=Chronic Myeloid Leukaemia – The Choice of Therapy and Future Perspectives|rivista=European Oncology & Haematology|volume=11|numero=1|p=25|accesso=24 agosto 2019|doi=10.17925/eoh.2015.11.01.25|url=http://dx.doi.org/10.17925/eoh.2015.11.01.25|nome2=Clara|cognome2=Dellepiane|nome3=Davide|cognome3=Lovera| issn=2045-5275}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2019/08/24/news/bari_in_300_giorni_rinascera_il_teatro_kursaal_e_il_cantiere_si_trasformera_in_un_palcoscenico-234235202/|titolo=Bari, in 300 giorni rinascerà il teatro Kursaal e il cantiere si trasformerà in un palcoscenico|sito=Repubblica.it|data=24 agosto 2019|accesso=24 agosto 2019}}</ref>
=== Architetture militari ===
{{Vedi anche|Castello Normanno-Svevo di Bari|Palazzo dell'Aeronautica (Bari)}}
*
* Il ''[[Fortino di Sant'Antonio abate|Fortino di Sant'Antonio Abate]]'' fu eretto per scopi difensivi. La data di costruzione non è accertata; tuttavia talune fonti citano il forte a partire dal XIV secolo. Distrutto dai baresi nel 1463, fu ricostruito nel XVI secolo per volere di Isabella d'Aragona.<ref>{{Cita libro|cognome=Greenberg, P., editor.|titolo=Atmospheric radiation studies (Radiat︠s︡ionnye issledovaniya v atmosfere)|url=https://worldcat.org/oclc/1088913|accesso=27 agosto 2019|data=1974|editore=Israel Program for Scientific Translations|OCLC=1088913|ISBN=0706514475}}</ref>
* La lunga muraglia che circonda tutta la città vecchia, costruita nel XII secolo,<ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/bari-report-notizie/n4827-bari-la-storia-della-muraglia--dalle-origini-nel-iv-secolo-a.c.-alle-distruzioni-ottocentesche|titolo=Bari, la storia della Muraglia: dalle origini nel IV secolo a.C. alle distruzioni ottocentesche|sito=Barinedita|accesso=2023-02-21}}</ref> e che un tempo offriva uno spettacolo alquanto suggestivo, presentandosi a strapiombo sul mare.<ref>{{Cita news|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2017/08/29/news/bari_vecchia_spunta_una_necropoli_sotto_la_muraglia_questi_resti_riscriveranno_la_storia_-174148222/|titolo=Bari vecchia, spunta una necropoli sotto la Muraglia: "Questi resti riscriveranno la storia"|pubblicazione=Repubblica.it|data=29 agosto 2017|accesso=30 agosto 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/storie-e-interviste/n2965-tra|titolo=Tra panorami, folklore e storia, la più bella passeggiata di Bari: quella sulla Muraglia|sito=BariReport|accesso=19 giugno 2019}}</ref>
* Caserma dell'Aeronautica "''Sonnino''"
* [[Palazzo dell'Aeronautica (Bari)|Palazzo dell'Aeronautica]]
Inoltre lungo tutto il litorale barese (e pugliese più in generale) sono presenti le caratteristiche [[Torre d'avvistamento|torri di avvistamento]] erette in epoca medievale per segnalare l'arrivo dei pirati [[saraceni]], una delle quali da tuttora il nome al quartiere di "''Torre a Mare''" nella zona meridionale della città.
* Il Sacrario Militare dei caduti d'oltremare, inaugurato il 10 dicembre del 1967.
{{Vedi anche|Sacrario dei caduti d'oltremare di Bari}}
=== Aree naturali ===
Il più grande parco pubblico barese è il Parco 2 Giugno (nel quale è ubicata la [[Grande meridiana di Bari|grande meridiana]] del 1987), nel quartiere [[Carrassi]]; vi è la Pineta di San Francesco, polmone verde situato tra i quartieri [[Marconi - San Girolamo - Fesca|Marconi - San Girolamo]]; una pineta sita in Piazza Romita al [[San Paolo (Bari)|San Paolo]]; giardini pubblici di Piazza Garibaldi e Piazza Umberto I entrambi nel centro della città, e il grande parco costruito sul lungomare nella zona detta "[[Punta Perotti]]" nel luogo precedentemente occupato dall'omonimo "ecomostro", nonché aree verdi e piccoli giardini pubblici in molti quartieri. Al momento sono in costruzione due ulteriori parchi nell'area dell'ex caserma occupata Rossani e nei territori bonificati, precedentemente appartenenti alla Fibronit. Tra le spiagge libere spiccano le strutture di ''Pane e Pomodoro'' e ''Torre Quetta'', tratti di Lungomare nord nei quartieri [[Santo Spirito (Bari)|Santo Spirito]] e [[Palese-Macchie]], mentre nel litorale sud nei quartieri [[San Giorgio (Bari)|San Giorgio]] e [[Torre a Mare]]. Il più recente è il parco che sorge sul territorio della ex caserma Rossani, precedentemente occupata e che conterrà la sede, ancora in costruzione dell'accademia delle Belle arti di Bari.<ref>{{Cita web|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2022/01/12/news/bari_il_nuovo_parco_nell_ex_caserma_rossani_sara_inaugurato_il_20_marzo_decaro_salutiamo_l_arrivo_della_primavera_speran-333593127/|titolo=Bari, il parco nell'ex Caserma Rossani sarà inaugurato il 20 marzo. Decaro: "Saluteremo l'arrivo della primavera"|sito=la Repubblica|data=2022-01-12|accesso=2023-07-24}}</ref>
È inoltre avviato il progetto per la costriuzione del Parco della rinascita,<ref>{{Cita web|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/bari/1399311/fibronit-parco-avanti-tutta-a-bari-via-libera-al-progetto-da-15-mln.html|titolo=Fibronit, parco avanti tutta: a Bari via libera al progetto da 15 mln|autore=Francesco Petruzzelli|sito=www.lagazzettadelmezzogiorno.it|accesso=2023-07-24}}</ref> sull'area dove fino al 1985 sorgeva la Fibronit, azienda produttrice di materiali a base di amianto di decessi per i residenti della zona. Il progetto ambisce a creare il parco più grande della città, superando per estensione il parco 2 Giugno.
Alla fine del ventesimo secolo viene istituito, all'interno dei confini comunali, il Parco Naturale attrezzato di Lama Balice che, con i suoi 130 ettari circa di estensione diventa il polmone verde più ampio della città (progetto ingegneri Romualdo Costa, Domenico De Candia, Vincenzo Sassanelli e architetti Luigi Mirizzi e Stefano Serpenti). Lo stesso parco, poi, viene ampliato inglobando territori dei comuni di [[Bitonto]] e [[Modugno (Italia)|Modugno]].
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Come le altre [[area metropolitana|aree metropolitane]] italiane, anche Bari a partire dagli [[anni 1980|anni ottanta]] è stata interessata da una progressiva deurbanizzazione a vantaggio dei comuni dell'hinterland. Negli ultimi 5 anni è stato osservato un incremento della popolazione residente, anche grazie al flusso migratorio, che vede Bari come porta d'ingresso per l'[[Europa]], ma anche località d'insediamento.
{{Demografia/Bari}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di {{formatnum:14573}} persone, pari al 4,02% dei residenti.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=25 luglio 2025}}</ref> Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=25 luglio 2025}}</ref>
* [[Georgia]] {{formatnum:2502}}
* [[Bangladesh]] {{formatnum:1529}}
* [[Romania]] 973
* [[Albania]] 969
* [[Nigeria]] 788
*[[Pakistan]] 738
* [[Cina]] 735
* [[Filippine]] 602
* [[Mauritius]] 414
* [[Ucraina]] 385
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetto barese}}
{{
traduzione: "Non importa che tu sia un barone o un marchese; per me non vali nulla se non sei Barese."; [[Alfredo Giovine]], scrittore barese}}
Il dialetto barese è una variante [[diatopia|diatopica]] [[lingue italo-romanze|italoromanza]] appartenente al gruppo [[dialetti italiani meridionali|meridionale intermedio]] originatosi dalla [[lingua latina]] nella sua forma ''volgarizzata'' parlata durante il [[Medioevo]], su un precedente [[Sostrato (linguistica)|sostrato]] [[peucezi|peuceta]] (di probabile origine [[Lingua illirica|illirica]], ma profondamente influenzato dall'[[osco]] e dal [[greco antico|greco]]) e, come in qualsiasi altra varietà linguistica, presentando influenze di [[superstrato]] derivanti, oltre che da quelle italoromanze, anche da altre continuità linguistiche [[Lingue romanze|neolatine]] (come quelle [[lingue gallo-romanze|galloromanze]] ed [[lingue ibero-romanze|iberomanze]]) e non romanze (principalmente [[Lingua greca bizantina|greco-bizantine]]); le quali, in alcuni casi, hanno contribuito a caratterizzarne l'inflessione per molti incomprensibile, soprattutto in relazione al livello fonetico dell'analisi [[linguistica]].<ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/255621286_I_verbi_modali_nei_dialetti_pugliesi|titolo=Università di Verona: ''I verbi modali nei dialetti pugliesi''}}</ref>
Tale idioma (conosciuto anche come [[dialetto barese|apulo-barese]]) viene parlato grosso modo nella [[Città metropolitana di Bari]], nella [[provincia di Barletta-Andria-Trani]], nella parte occidentale della [[provincia di Taranto]] e in alcuni comuni della [[provincia di Brindisi]]. In particolare, esclusivamente nella zona di ''Bari Vecchia'', sembra sussistere il [[Frangimento (linguistica)|frangimento]] vocalico in ''éu'', oggi quasi scomparso nella parlata più moderna. Es. ''zucchina'' > var. antica ''zucch'''éu'''ne''; var. moderna ''zucch'''ì'''ne''; ''limone'' > v.a. ''lem'''éu'''ne'' > v.m. ''lem'''ò'''ne''
[[File:La Chiesa Russa Ortodossa di Bari.jpg|thumb|Chiesa Russa Ortodossa di San Nicola]]
=== Religione ===
[[File:Bari Policlinico.jpg|thumb|Il ''Policlinico''|237x237px]]
La religione più diffusa è il [[chiesa cattolica|cattolicesimo]]. Il santo patrono della città è [[san Nicola di Bari|san Nicola]], le cui reliquie sono ospitate nella basilica a lui dedicata. Per questa ragione, la città, da sempre capolinea e punto d'incontro di oriente e occidente, è divenuta uno dei principali punti di riferimento della cristianità, nonché luogo d'incontro fra cattolici e ortodossi, oltre ad essere una delle principali mete di pellegrinaggio dei fedeli delle tre principali religioni monoteistiche.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
==== Sanità ====
Nella città hanno sede diverse strutture sanitarie, sia pubbliche che private.
Tre sono i grandi poli ospedalieri generali: il [[Policlinico di Bari|Policlinico Consorziale]],<ref>{{Cita web|http://www.policlinico.ba.it/sito/index.php|accesso= 4 febbraio 2011|titolo=
=== Qualità della vita ===
In un'inchiesta del 2007 di [[Altroconsumo]] sulla qualità della vita in 21 città italiane (quasi tutti capoluoghi di regione), Bari si è piazzata al 19º posto.<ref>{{cita web|url=http://www.altroconsumo.it/altri-servizi/altroconsumo-inchiesta-sulla-qualita-della-vita-in-21-citta-italiane-cittadini-soddisfatti-al-nord-palermo-e-napoli-fanalini-di-coda-s170963.htm|titolo=Inchiesta sulla qualità della vita in 21 città italiane. Cittadini soddisfatti al nord Palermo e Napoli fanalini di coda|accesso=5 febbraio 2011|editore=Altroconsumo|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722023524/http://www.altroconsumo.it/altri-servizi/altroconsumo-inchiesta-sulla-qualita-della-vita-in-21-citta-italiane-cittadini-soddisfatti-al-nord-palermo-e-napoli-fanalini-di-coda-s170963.htm|dataarchivio=22 luglio 2011}}</ref> La graduatoria è stata compilata in base alle percezioni e ai pareri degli stessi abitanti, quindi senza considerare dati empirici. Nel 2018 si piazza al 77º posto su 107 città.<ref>{{Cita web|url=https://lab24.ilsole24ore.com/qdv2018/indexT.html|titolo=Le città più vivibili d'Italia - Qualità della vita 2018}}</ref>
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
La [[Biblioteca
La collezione della [[Biblioteca
Diplomi e pergamene antiche conferiscono particolare importanza all'archivio della [[
Altri centri bibliotecari sono:
* la Biblioteca "Gaetano Ricchetti";
* la Biblioteca
* la Biblioteca
* la Biblioteca della
* le biblioteche dell'[[Università degli Studi di Bari Aldo Moro|Università degli Studi]] e del [[Politecnico di Bari]].
* Biblioteca di quartiere "Don Bosco - Buona cultura"<ref>Don Francesco Preite - [[Salesiani di Don Bosco|Direttore della Casa Salesiana]]
Don Giuseppe Ruppi Bibliotecario - Presidente Laoratorio don Bosco oggi
Don Giuseppe Morante - Vice Bibliotecario
Dr. Roberto Errico - Funzionario di Biblioteca Segretario Generale Laboratorio don Bosco oggi
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 09:00/13:00 - 14:00/19:00 Indirizzo: Via Martiri D'Otranto, 69, 70123 Bari
Info 0805750186 - 0805750198
Per accedere basta un documento di riconoscimento.
</ref>
Nel luglio 2020 Bari ha ottenuto il riconoscimento di "[[Città che legge]]" 2020-2021.<ref>{{cita web|url=https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|titolo=Comuni superiori ai 100.001 abitanti|accesso=6 luglio 2020|dataarchivio=4 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200704193250/https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|urlmorto=sì}}</ref>
==== Ricerca ====
[[File:Dipartimento informatica bari.jpg
I principali Istituti di ricerca sono dislocati fra il [[Campus universitario di Bari|campus universitario]] e il vicino comune di [[Valenzano]]:
* [[Istituto agronomico mediterraneo di Bari]];
*
*
*
*
*
*
* Parco scientifico e tecnologico [[Tecnopolis|Tecnopolis-CSATA Novus Ortus.]]
A Bari ha sede dal 1983 il Consorzio delle università mediterranee (CUM), al quale aderiscono oltre 160 istituzioni universitarie del [[bacino del Mediterraneo]].
==== Scuole ====
Il Convitto Nazionale "Domenico Cirillo" è una delle scuole più antiche d'[[Italia]], in attività fin dai tempi dello Stato borbonico.<ref>[http://www.orazioflacco.it/contenuti/?id=13 Storia - Liceo Classico Statale "Q. Orazio Flacco" - Bari<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il [[Liceo classico Quinto Orazio Flacco (Bari)|liceo classico "Quinto Orazio Flacco"]] e lo scientifico "Arcangelo Scacchi" vantano entrambe una storia di oltre novant’anni nelle storiche sedi: un edificio edificato in epoca fascista nel primo caso e Palazzo Chartroux nel secondo. Altre scuole importanti sono il liceo classico "Socrate" e i licei scientifici "Enrico Fermi" e "Gaetano Salvemini". Nell'ambito dell'istruzione tecnica spiccano gli istituti di istruzione superiore "Euclide" (con indirizzi nautico, aeronautico e per geometri), {{Senza fonte|il più grande istituto scolastico della provincia}}, e "Guglielmo Marconi" (fondato nel 1939 come istituto tecnico industriale e oggi comprendente anche il liceo "Margherita Hack"), ed inoltre l'Istituto Tecnico Industriale "Modesto Panetti" (dal 2015 fusosi con l'istituto tecnico per geometri "Pitagora") e gli istituti tecnici commerciali (anche con indirizzo liceo linguistico) "Giulio Cesare" e "Marco Polo".
Fra gli istituti scolastici a gestione privata va menzionato l'Istituto Margherita, fondato nel 1898 e gestito dalle Suore di Maria Bambina. Attualmente è la più grande scuola privata della regione.
==== Università ====
{{vedi anche|Università degli Studi di Bari Aldo Moro|Politecnico di Bari}}
[[File:
Bari ospita due università pubbliche (l'[[Università degli Studi di Bari Aldo Moro|Università di Bari]] e il [[Politecnico di Bari|Politecnico]]), e una privata (la [[Libera Università Mediterranea|LUM Jean Monnet - Libera Università Mediterranea]]).
L'Università degli Studi di Bari<ref>{{Cita web|
Nel [[1990]] per gemmazione dall'Università degli Studi, fu istituita la seconda sede universitaria barese, il Politecnico di Bari<ref>{{Cita web|
Più recente è la fondazione della Libera Università Mediterranea,<ref>{{Cita web|url=
;Conservatorio di musica "Niccolò Piccinni"
Intitolato al celebre compositore barese [[Niccolò Piccinni]], oltremodo apprezzato in Italia, a Bari ed in Francia, dove svolse la sua attività di musicista, è il ''Conservatorio'', massima scuola musicale della città di Bari.<ref>{{Cita web|http://nuke.conservatoriopiccinni.it/|accesso=4 febbraio 2011|titolo=Sito del Conservatorio di musica "Niccolò Piccinni"}}</ref>
Il conservatorio barese risulta essere un'eccellenza nazionalmente riconosciuta sia per qualità dell’insegnamento, sia per il prestigio della sede offerta, una storica villa ottocentesca, Villa Bucciero - Lindemann, attorno a cui è sorto un piccolo quartiere, di cui fa parte anche il bellissimo Auditorium "[[Nino Rota]]". Il conservatorio Piccinni, con oltre 2000 iscritti, possiede il maggior numero di alunni nelle istituzioni di questo tipo in Italia. Direttore onorario dell’istituto è [[Riccardo Muti]], alunno ai tempi di Rota.
;Accademia di Belle Arti di Bari
{{vedi anche|Accademia di belle arti di Bari}}
Ha sede legale in città, ma l'attività didattica è tenuta presso il complesso monastico di Santa Chiara nel vicino comune di [[Mola di Bari]].<ref>{{Cita web|http://www.accademiabelleartiba.it/|accesso=4 febbraio 2011|titolo=Sito dell'Accademia di Belle Arti di Bari}}</ref>
==== Musei ====
===== Museo archeologico =====
{{Vedi anche|Museo archeologico di Santa Scolastica}}
Il "Museo archeologico" di Bari,<ref>{{Cita web|url=http://www.archeologia.beniculturali.it/pages/atlante/S89.html|titolo=Atlante Archeologico|sito=[[Ministero per i Beni e le Attività Culturali]]|accesso=20 gennaio 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100915162152/http://www.archeologia.beniculturali.it/pages/atlante/S89.html|dataarchivio=15 settembre 2010|urlmorto=sì}}</ref> fondato nel [[1875]] come ''Museo Provinciale'', è stato notevolmente ampliato nel tempo grazie a donazioni private e nuove scoperte archeologiche che hanno arricchito le bacheche dell'istituto. Esso infatti comprende la più completa raccolta di materiale archeologico pugliese, soprattutto ceramiche e bronzi. Il museo è fondamentale ai fini di una completa conoscenza della [[Apuli|civiltà apula]] dal [[VII secolo a.C.]] al [[III secolo]], dell'antica [[Daunia]] (attuale [[provincia di Foggia]]), della [[Messapi]]a e soprattutto della [[Peucezia]] (attuale [[provincia di Bari]]).
Il museo si trova all'interno
===== Pinacoteca
La [[Pinacoteca
===== Altri musei =====
* Cittadella mediterranea della scienza<ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/cronaca/n3513-animali-motori-e-chiacchierate-con-gli-astronauti--e-la-cittadella-della-scienza-di-bari|titolo=Animali, motori e chiacchierate con gli astronauti: è la Cittadella della scienza di Bari|sito=Barinedita|accesso=7 marzo 2020}}</ref>
* Museo etnografico africano
* [[Museo della gipsoteca del castello normanno-svevo di Bari|Museo della gipsoteca del castello normanno-svevo]]
* [[Museo nicolaiano]]
* Museo della cattedrale
* [[Museo civico di Bari]]
* [[Sacrario dei caduti d'oltremare di Bari|Museo del Sacrario militare]]
* Orto Botanico di Bari<ref>{{Cita web |url=http://www.cismus.uniba.it/Ortobotanico/ortoweb/obbazero.htm |titolo=Hortus botanicus barensis|accesso=9 gennaio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130101200743/http://www.cismus.uniba.it/Ortobotanico/ortoweb/obbazero.htm |dataarchivio=1 gennaio 2013 |urlmorto=sì }}</ref>
* Museo di zoologia<ref>{{cita web|url=http://www.cismus.uniba.it/zoologia.htm|titolo=ZOOLOGIA|accesso=17 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110318133258/http://www.cismus.uniba.it/zoologia.htm|dataarchivio=18 marzo 2011|urlmorto=sì}}</ref>
* Museo di scienze della terra<ref>{{cita web|url=http://www.geo.uniba.it/attivita-laboratori/museo-presentazione.html|titolo=SCIENZE DELLA TERRA|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130209142309/http://www.geo.uniba.it/attivita-laboratori/museo-presentazione.html|dataarchivio=9 febbraio 2013}}</ref>
* Museo raccolta di fisica<ref>{{cita web|url=http://www.cismus.uniba.it/fisica.htm|titolo=FISICA|accesso=17 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722060138/http://www.cismus.uniba.it/fisica.htm|dataarchivio=22 luglio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
* Museo dell'acqua - Palazzo dell'Acquedotto Pugliese<ref>{{Cita web|url=http://www.aqp.it/portal/page/portal/MYAQP/PIANETA_ACQUA|titolo=Pianeta acqua|sito=[[Acquedotto pugliese]]|accesso=20 gennaio 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150612232329/http://www.aqp.it/portal/page/portal/MYAQP/PIANETA_ACQUA|dataarchivio=12 giugno 2015|urlmorto=sì}} [[Il Palazzo dellacqua]]</ref>
* Museo della Fotografia del Politecnico di Bari
* Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia
* Museo diocesano
* Museo didattico del cinema<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/puglia-musei-monumenti/piccolo-museo-didattico-del-cinema-bari|titolo=Piccolo Museo didattico del Cinema}}</ref>
* Museo dei pigmenti naturali colorati<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/puglia-musei-monumenti/museo-dei-pigmenti-naturali-colorati|titolo=Museo dei pigmenti naturali colorati}}</ref>
* Musei Universitari: Scienze della Terra, Zoologia, Orto Botanico, faunistico, stumenti di fisica, informatica, anatomia e morfologia degli animali domestici, chimica, merceologia, psicologia e psicotecnica, entomologia<ref>{{Cita web|url=https://www.uniba.it/it/ateneo/sedi-strutture/sima|titolo=Sistema Museale di Ateneo}}</ref>
* Museo dello sport<ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/sport/n4756-nel-rione-japigia-c-e-un-tempio-dedicato-alla-storia-del-calcio-barese--e-il-|titolo=nel-rione-japigia-c-e-un-tempio-dedicato-alla-storia-del-calcio-barese:è -il- '' Museo dello sport''}}</ref>
* Museo del Bari<ref>{{Cita web|url=https://norbaonline.it/2023/10/03/calcio-maglie-e-i-cimeli-storici-raccolti-e-conservati-nel-museo-del-bari/|titolo=Calcio: maglie e i cimeli storici raccolti e conservati nel Museo del Bari}}</ref>
* Museo del mare (in costruzione)<ref>{{Cita web|url=https://www.artribune.com/progettazione/2023/07/bari-vecchia-lungomare-museo-mare/|titolo=Nuovo volto per il lungomare di Bari Vecchia. E arriva pure il Museo del Mare}}</ref>
=== Media ===
Bari ospita diversi giornali e reti radiotelevisive a carattere locale, ma conta anche sedi di testate a diffusione nazionale. Fra queste si ricorda la prima emittente televisiva privata nata nel sud Italia [[Telebari]] e a seguire [[Antenna Sud]], [[Studio 100 (rete televisiva)|Studio 100]] e [[Telenorba]], principale gruppo privato italiano per ascolti, oltre agli studi di altre emittenti pugliesi che hanno sede anche a Bari.
Inoltre, la città ospita le sedi di diverse emittenti radiofoniche e la sede regionale della [[Rai]].
==== Stampa ====
Le testate giornalistiche più importanti sono ''[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]''<ref>{{Cita web|url= http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito de La Gazzetta del Mezzogiorno|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130328122543/http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1|dataarchivio= 28 marzo 2013}}</ref>,
Di portata nazionale è l'attività editoriale, dalle storiche case editrici [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] e [[Cacucci Editore|Cacucci]] alle più recenti [[De Donato]] (attività chiusa nel 1983), [[Mario Adda Editore|Adda]], [[Edizioni Dedalo|Dedalo]], [[Edipuglia]].
==== Televisioni ====
La storia delle televisioni di Bari nasce con Telebari, fondata dall'ingegnere Orfeo Mazzitelli. Telebari fu la prima televisione privata del sud Italia, tutt'oggi attiva nel territorio barese.
Bari è sede della redazione regionale per la Puglia della [[Rai]],<ref>{{Cita web|url= http://www.sediregionali.rai.it/puglia.php|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Coordinamento sedi regionali della Rai|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110722050645/http://www.sediregionali.rai.it/puglia.php|dataarchivio= 22 luglio 2011|urlmorto=sì}}</ref> Norba News ed è stata anche la sede della redazione centrale del telegiornale del gruppo [[Telenorba]],<ref>{{Cita web|url=http://www.telenorba.it/home/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito di Telenorba}}</ref> con sede a [[Conversano]], che controlla le emittenti TgNorba 24, Telenorba (ex Telenorba 7) e Teledue (ex Telenorba 8).
==== Radio ====
Bari è inoltre sede di numerose [[stazione radio|stazioni radiofoniche]], di cui le principali sono:
* [[Canale 100]] (94.9 MHz)
* [[Controradio (Bari)|Controradio]] (97.3 MHz)
* Radio mi piaci (ex L'AltraRadio Bella da Ascoltare) (101.5 MHz)
* Radio Manbassa (98.9 MHz) - ex frequenza di Radio Antenna Sud acquistata all'asta.
* Radiobari (88.8 MHz)
* Radio Enny Sound (96.3 MHz)
* Radio Made in Italy (102.3 MHz)
* Radio Popizz (101.0 MHz)
* RadioSound (91.7 MHz)
* [[Radionorba]] (97.0,105.5 e 106.8 MHz)
* VERA FM (95.65 MHz - 105 MHz)
* Radio 5 Network (90.4 MHz)
Diverse sono le radio che da Bari hanno iniziato le proprie trasmissioni, spostandosi poi in altre città: questo è il caso di Radio 5 Network (ora a Lecce), Radio Farfalla (ora a [[Mottola]]) e ReteOtto (ora a Lecce).
==== Web ====
Oltre alle edizioni web dei giornali cartacei, delle tv e delle radio locali, sono presenti anche diversi quotidiani online: ''BariToday''<ref>{{Cita web|url=https://www.baritoday.it/|titolo=BariToday}}</ref> del gruppo [[Citynews]], ''BariLive''<ref>{{Cita web|url=https://www.barilive.it/|titolo=BariLive.it}}</ref>, ''Borderline24''<ref>{{Cita web|url=https://www.borderline24.com/|titolo=Borderline24}}</ref>, ''il Quotidiano Italiano - Bari''<ref>{{Cita web|url=https://bari.ilquotidianoitaliano.com/|titolo=Il Quotidiano Italiano}}</ref>, ''Pugliain''<ref>{{Cita web|url=https://www.pugliain.net/|titolo=Pugliain.net}}</ref>, ''Quinto Potere''<ref>{{Cita web|url=https://www.quintopotere.it/|titolo=QUINTO POTERE}}</ref>, ''BariSeraNews.it''<ref>{{Cita web|url=https://bariseranews.it/|titolo=BariSeraNews }}</ref>, ''Barinedita''<ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/|titolo=Barinedita}}</ref>, ''Bari e...''<ref>{{Cita web|url=https://www.bari-e.it/|titolo=Bari e...}}</ref>.
=== Teatri ===
La Fondazione Lirico-Sinfonica "''Petruzzelli e Teatri di Bari''" gestisce i maggiori teatri cittadini, il [[Teatro Petruzzelli|Petruzzelli]] e il [[Teatro Piccinni|Piccinni]], e l'Auditorium [[Nino Rota]] presso il Conservatorio Musicale.
Oltre al [[Teatro Margherita (Bari)|Teatro Margherita]]
* [[Teatro Kursaal Santalucia]]
* [[Teatro
* Teatro dell'Anonima, gestito dagli attori baresi [[Dante Marmone]] e Tiziana Schiavarelli, chiuso nel 2013<ref>{{Cita web|url=http://www.baritoday.it/cronaca/chiusura-teatro-anonima-gr-schiavarelli-marmone.html|titolo=Chiude il teatro dell’Anonima, Schiavarelli: “Da soli non ce la facciamo”|sito=BariToday|accesso=2020-07-10}}</ref>
* Teatro
* Teatro Kismet OperA
* Teatro Duse
* AncheCinema (ex Teatro-
* Piccolo Teatro
* Casa di Pulcinella
* Teatro
* Teatro Di Cagno
* Teatro
* Nuovo Teatro
* Teatro Palazzo
* Auditorium Vallisa
* Multisala Showville (la Sala 2 è usata per spettacoli teatrali)
==== Teatro Petruzzelli ====
{{vedi anche|Teatro Petruzzelli}}
[[File:Bari Teatro Petruzzelli Epoca.jpg
Il Teatro Petruzzelli nacque dall'esigenza della città di possedere un contenitore culturale degno di una città desiderosa di elevarsi al livello delle altre metropoli italiane. La passione di Bari per il teatro era nota, ma i luoghi di rappresentazione non erano ritenuti sufficienti, neanche dopo la costruzione del teatro comunale Piccinni nel [[1854]].
[[File:G7 Bari Teatro Petruzzelli
[[File:Il risveglio del teatro..jpg|miniatura|Il teatro Petruzzelli visto dall'alto.]]
Il Comune decise quindi di sfruttare un piazzale sul mare (Largo della Marina), adibito a ospitare concerti e rappresentazioni di strada, per edificare il teatro. Nel [[1896]] fu scelto il progetto presentato da due commercianti baresi, Onofrio ed Antonio Petruzzelli, e nel [[1898]] iniziarono i lavori di edificazione. La struttura esordì la sera del 14 febbraio [[1903]] con la rappresentazione de ''Gli Ugonotti'' di [[Giacomo Meyerbeer]].
Riga 577:
La notte tra il 26 e il 27 ottobre [[1991]] il teatro venne distrutto da un incendio doloso. L'ultima opera rappresentata fu la ''[[Norma (opera)|Norma]]'' di [[Vincenzo Bellini]] (che, ironicamente, si chiude con la scena di un rogo).
Nel [[2008]] si sono conclusi i lavori di ripristino del teatro alla sua funzionalità e il 7 settembre [[2009]] le chiavi del
[[File:Teatro piccinni.jpg|miniatura|244x244px|Teatro Piccinni]]
==== Teatro Piccinni ====
{{Vedi anche|Teatro Piccinni}}
Il Teatro Piccinni è il più antico teatro barese esistente. La struttura è in grado di contenere più di ottocento spettatori. Il teatro fu inaugurato il
[[File:Bari Auditorium Nino Rota Interno.jpg|thumb|Interno dell{{'}}''Auditorium Nino Rota''|235x235px]]
==== Auditorium Nino Rota ====
L'auditorium Nino Rota, di proprietà del [[Conservatorio Niccolò Piccinni]], è la più importante sala d'ascolto della città di Bari,
=== Cinema ===
Hanno avuto la città di Bari come sfondo della loro trama i seguenti film:
{{C|Lungo elenco da verificare, per ogni film valutare l{{'}}'''effettiva rilevanza dello stesso col luogo''' , un paio di riprese non giustificano l'inserimento|Puglia|maggio 2013|arg2=storia del cinema}}
{{F|centri abitati della Puglia|maggio 2013|arg2=storia del cinema}}
* ''[[Idillio infranto]]'' di Nello Mauri (1931), girato a Bari e ad [[Acquaviva delle Fonti]].
* ''[[L'atleta di cristallo]]'' del barese [[Enzo Fiermonte]] (1946)
* ''[[Il grido della terra]]'' di [[Duilio Coletti]] (1948), girato a Bari e a [[Palese Macchie|Palese]].
* ''[[Polvere di stelle]]'' di [[Alberto Sordi]] (1973), girato a Bari ([[Teatro Petruzzelli]]).
* ''[[La legge violenta della squadra anticrimine]]'' di [[Stelvio Massi]] (1976).
* ''[[Il nero muove]]'' di [[Gianni Serra]] (1977), miniserie televisiva.
* ''[[Quello strano desiderio]]'' di [[Enzo Milioni]] (1977).
* ''[[Maschio, femmina, fiore, frutto]]'' di [[Ruggero Miti]] (1979).
* ''[[La dottoressa preferisce i marinai]]'' di [[Michele Massimo Tarantini]] (1981).
* ''[[Giselle]]'' di [[Herbert Ross]] (1987).
* ''[[Il giovane Toscanini]]'' di [[Franco Zeffirelli]] (1988).
* ''[[12 registi per 12 città]]'' di [[Lina Wertmüller]] (1989), segmento dedicato a Bari.
* ''[[La sposa di San Paolo]]'' di Gabriella Rosaleva (1989).
* ''[[La riffa]]'' di [[Francesco Laudadio]] (1991).
* ''[[Fratelli coltelli]]'' di [[Maurizio Ponzi]] (1997).
* ''Fuori di me'' di [[Gianni Zanasi (regista)|Gianni Zanasi]] (1999).
* ''[[LaCapaGira]]'' di [[Alessandro Piva]] (1999).
* ''[[Hotel Dajti|77 Hotel Dajti]]'' di [[Carmine Fornari]] (2000).
* ''All'alba saliremo il monte'' di Vito Giuss Potenza (2002).
* ''[[Mio cognato]]'' di [[Alessandro Piva]] (2003).
* ''[[Sotto gli occhi di tutti]]'' di Nello Correale (2003).
* ''[[Bell'epoker]]'' di [[Nico Cirasola]] (2004).
* ''L'Ariamara'' di Mino Barbarese (2005).
* ''[[Nicola, lì dove sorge il sole]]'' di Vito Giuss Potenza (2006).
* ''[[L'avvocato Guerrieri - Ad occhi chiusi]]'' di [[Alberto Sironi (regista)|Alberto Sironi]] (2007), [[film tv]].
* ''[[L'avvocato Guerrieri - Testimone inconsapevole]]'' di [[Alberto Sironi (regista)|Alberto Sironi]] (2007), [[film tv]].
* ''[[Il passato è una terra straniera (film)|Il passato è una terra straniera]]'' di [[Daniele Vicari]] (2008).
* ''[[L'uomo nero (film 2009)|L'uomo nero]]'' di [[Sergio Rubini]] (2009).
* ''[[Piripicchio - L'ultima mossa]]'' di Vito Giuss Potenza (2010).
* ''[[Non me lo dire (film 2012)|Non me lo dire]]'' di [[Vito Cea]] (2011).
* ''[[La nave dolce]]'' di [[Daniele Vicari]] (2012).
* ''L'Amore è imperfetto'' di Francesca Muci (2012).
* ''[[Leone nel basilico]]'' di [[Leone Pompucci]] (2014).
*[[La vita davanti a sé (film 2020)|''La vita davanti a sé'']] di [[Edoardo Ponti]] (2020).
Nel film statunitense del [[1995]] ''[[I ponti di Madison County]]'', [[Meryl Streep]] informa [[Clint Eastwood]] delle sue origini italiane, dicendo di aver vissuto in una città italiana sul [[mare Adriatico]], che si rivela essere Bari. Eastwood risponde tuttavia di conoscere Bari, avendola visitata per qualche giorno prima di salpare da [[Brindisi]] per la [[Grecia]].
Bari è sede del Cineporto (situato nel complesso della [[Fiera del Levante]]), uno spazio con sale di registrazione e strumentazione cinematografica, aperto dall'Apulia Film Commission col fine di sviluppare l'industria cinematografica in [[Puglia]].
Dal 2010 la città ospita un proprio festival di cinema: il ''"[[Bari International Film Festival|Bif&st]]"''.
[[File:Bari - Teatro Margherita negli anni 80.jpg|thumb|Il Teatro Margherita negli anni 80|247x247px]]
[[File:Teatro Margherita dall'alto.jpg|miniatura|248x248px|Il Teatro Margherita oggi]]
=== Musica ===
==== Associazione Polifonica barese "Biagio Grimaldi" ====
Fu fondata l'8 dicembre [[1926]] come "Accademia Polifonica Barese" dal musicista barese Biagio Grimaldi (1897-1986), insieme all'organista Donato Marrone, che di quell'impresa era l'anima intellettuale. L'associazione
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina barese}}
[[File:Orecchiette al Pomodoro.jpg|miniatura|Orecchiette al pomodoro]]
La [[cucina pugliese]] in generale si basa sui tre prodotti agricoli principali della regione cioè il [[frumento|grano]], l'[[olio alimentare|olio]] e il [[vino]]. La cucina barese è arricchita anche da [[ortaggio|ortaggi]] e [[frutta]], abbondanti nell'agricoltura locale, e dalla produzione del [[pane]] pugliese e delle paste alimentari casalinghe: [[orecchiette]], ''recchietèdde'' o ''strascenàte'', la variante tarantina ''chiancarelle'' (ossia orecchiette di grandezza varia), [[cavatelli]], ''lagane'', ''troccoli'' (ossia [[Tagliatelle|fettuccine]]), [[fusilli]] (ossia ''maccheroni arrotolati''), tripoline e ''megnuìcchie'' (ossia gnocchetti di semola).
Con la pasta fatta in casa si preparano anche [[calzone al forno|calzoni al forno]] ripieni di [[Allium cepa|cipolla]], [[
Condimenti sovrani sono l'olio d'oliva e l'[[allium sativum|aglio]]. Ottime sono le minestre di verdure e quelle a base di pane (''pancotto'' e ''caponata''), [[cicer arietinum|ceci]], [[Vicia faba|fave]] intere o schiacciate (con [[
I piatti di carne sono per lo più a base di [[Ovis aries|agnello]] (''tacche'' al forno, ''cottarello'', involtini in barese "
Specialità:
In quanto città di mare, Bari è famosa per i numerosi piatti di [[pesce]]: il dentice alle olive, l'[[Sparus aurata|orata]] alla san Nicola, le [[Engraulis
Tra i dolciumi tipici, molti legati a periodi di festività, si ricordano le "carteddàte" [[cartellate]] e i [[bocconotto|bocconotti]] (tipiche ricette natalizie), le paste reali, le
Tra i vini pregiati di Bari e della provincia si ricordano: il Castel del Monte, il Moscato di Trani,
=== Eventi ===
[[File:Fiera del Levante (panorama).jpg|miniatura|250x250px|Ingresso monumentale al quartiere [[Fiera del Levante|fieristico]]]]
==== Fiera del Levante ====
{{vedi anche|Fiera del Levante}}
La Fiera del Levante<ref>{{Cita web|
Complessivamente gli espositori che partecipano annualmente alle manifestazioni sono cinquemila tra nazionali ed esteri. I visitatori ammontano a circa due milioni.
Riga 727 ⟶ 674:
La fiera è inoltre volta a favorire gli scambi tra Oriente e Occidente, di cui Bari costituisce, per tradizione millenaria, il più favorevole punto d'incontro.
====
[[File:
Dal 7 al 9 maggio si
In occasione del corteo storico di san Nicola, che come da tradizione si tiene a maggio, i percussionisti, figuranti e sbandieratori delle sue associazioni sfilano lungo le vie di Bari fra coreografie e messinscena. Le due bande musicali che si esibiscono sono: la Militia Santi Nicolai e la Barium.
Il giorno della festa si svolge la solenne processione in cui la statua del Santo viene portata fino al ''Molo san Nicola'' dove si tiene una celebrazione eucaristica presieduta dall'[[Arcivescovo]] di Bari; la statua viene poi trasportata in mare da un corteo di imbarcazioni. Verso sera avviene il raduno delle imbarcazioni presso il molo in cui si saluta il ritorno del Santo nella basilica, attraverso una nuova sontuosa processione al culmine della quale avviene "l'artefìzzie" ossia scoppio di [[fuochi pirotecnici]].
Il giorno dopo, in seguito alla celebrazione eucaristica di saluto che si tiene in [[Monumenti e luoghi d'interesse di Bari#Piazza del Ferrarese|Piazza del Ferrarese]],<ref>{{Cita web|url=https://www.bari-e.it/luoghi-sconosciuti/la-storia-e-levoluzione-di-uno-dei-luoghi-piu-importanti-di-bari-piazza-del-ferrarese/|titolo=La storia e l’evoluzione di uno dei luoghi più importanti di Bari: piazza del Ferrarese}}</ref> nella cripta della basilica si procede ufficialmente al prelievo della santa ''manna'' (che i monaci benedettini trassero dalle ossa del santo) alla presenza di fedeli e autorità religiose e civili. Tutta la ritualità religiosa è immersa in una cornice profana di luci e abbellimenti e di concerti bandistici, che contribuiscono a creare un'atmosfera suggestiva.
[[File:Processione di San Nicola a Bari.jpg|thumb|Processione dei pellegrini di San Nicola a Bari, 8 maggio]]
Il 10 maggio, ultimo giorno di festa, dopo la messa celebrata in Piazza del Ferrarese la statua di san Nicola, prelevata "da la màghene", solennemente trasportata in processione, viene riportata In Basilica.
San Nicola è inoltre festeggiato a Bari anche il 6 dicembre, anniversario della sua morte. Evento importante è
A tale proposito
L'incontro fra [[papa Benedetto XVI]] e il [[patriarchi e metropoliti di Russia|patriarca di Mosca]] [[
Una delle tradizioni ancora vive è quella per cui le ragazze che desiderano sposarsi scrivono le proprie aspirazioni matrimoniali su bigliettini che sono poi inseriti nella teca di vetro che accoglie la statua del santo. Essa si rifà a una delle leggende più diffuse su san Nicola, secondo cui il santo abbia consentito a tre fanciulle povere di sposarsi
====Bari International Film Festival====
{{vedi anche|BIF&ST}}
Il ''Bari International Film Festival'' (Bif&st) è un festival internazionale del [[cinema]] e della cultura audiovisiva.
====Bari Geek Festival====
{{vedi anche|BGeek}}
Tra il 2011 e il 2019 si è tenuto in città il ''Bari Geek Festival'' (BGeek), un festival internazionale dedicato al fumetto, ai giochi da tavolo, ai videogiochi e a tutto ciò che fa parte della cosiddetta sottocultura nerd.
== Geografia antropica ==
[[File:Bari viuzze 311829993.jpg|thumb
=== Urbanistica ===
{{vedi anche|
[[File:Bari - Palazzo Atti.jpg|miniatura|[[Palazzo Atti]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.italialiberty.it/scheda/palazzoatti/|titolo=Palazzo Atti - Italia Liberty|pubblicazione=Italia Liberty|data=|accesso=7 marzo 2017}}</ref>]]
Per la lettura di questo paragrafo, può essere di supporto vedere la voce [[Quartieri di Bari]] ed il paragrafo "Storia" (più sopra).
{{
==== Bari Vecchia e Borgo murattiano ====
{{Vedi anche|Monumenti e luoghi d'interesse di Bari}}
Il centro storico della città è costituito dalla [[San Nicola (Bari)|città vecchia]] (come usano chiamarla i baresi) e dal [[Murat (Bari)|Borgo murattiano]]. La città vecchia, sita su un'appendice di [[Calcare|roccia calcarea]] affacciata sul mare (luogo corrispondente al nucleo primordiale di Bari), ha il tipico impianto urbanistico [[Medioevo|medioevale]] (caratterizzato da strade strette che formano una raggiera irregolare, con al centro le due chiese principali), e, risalente all'epoca [[Impero bizantino|bizantina]], ospita i principali monumenti della città, quali la [[Basilica di San Nicola|basilica]], la [[Cattedrale di San Sabino|cattedrale]] e il [[Castello normanno-svevo (Bari)|Castello normanno-svevo]].
Il Borgo murattiano è invece in tipico stile ottocentesco, molto simile ai modelli urbanistici delle città statunitensi (fu costruito infatti nei primi decenni del [[XIX secolo]]), con isolati “a scacchiera” e strade larghe come negli Stati Uniti. Nel murattiano si trovano molti negozi di grandi marche (degni di nota quelli d'abbigliamento), ristoranti e bar raffinati.
==== Quartieri novecenteschi e razionalismo italiano ====
Attorno al centro si sviluppano i rioni centro-periferici della città. [[Madonnella]], grande quartiere innalzato durante il fascismo, sito a Sud-Est del centro, è il tipico esempio di [[Architettura fascista|architettura]] ed urbanistica [[fascismo|fascista]]. Quasi tutta la zona centrale del lungomare (ad eccezione del centro storico) è dello stesso periodo (anni venti e trenta del '900) ed è caratterizzata da palazzi pubblici (scuole, caserme, palazzi per uffici, ecc.) in [[stile littorio]] (proprio del fascismo).
Gli altri rioni centro-periferici, dovuti allo sviluppo demografico ed economico del dopoguerra, sono caratterizzati da una maglia quadrilatera meno regolare del murattiano e hanno arredi urbani propri del [[razionalismo italiano|razionalismo]] [[XX secolo|novecentesco]]: da nord-ovest a sud, [[Marconi - San Girolamo - Fesca|San Girolamo]], [[Marconi - San Girolamo - Fesca|Fesca]], [[Libertà (Bari)|Libertà]], [[Marconi - San Girolamo - Fesca|Marconi]], [[Carrassi]], [[San Pasquale (Bari)|San Pasquale]], [[Picone (Bari)|Picone]], [[Japigia (Bari)|Japigia]] e [[Poggiofranco]], che si distingue per essere tra i più ricchi e moderni quartieri di Bari.
==== Ex comuni aggregati ====
A corona del centro della città e più distanziate da esso, nell'ordine di 5–10 km ci sono poi, nelle direzioni Nord-Ovest, Sud e Sud-Est le cosiddette ex-frazioni, altri sei quartieri con fisionomia urbanistica più autonoma rispetto a Bari città: si tratta di (da nord a sud-est) [[Santo Spirito (Bari)|Santo Spirito]], [[Palese Macchie]], [[Carbonara di Bari]], [[Ceglie del Campo]], [[Loseto]] e [[Torre a Mare]].
In direzione Ovest e in una posizione intermedia fra il centro-periferia e le ex-frazioni c'è il quartiere San Paolo, un grande agglomerato urbano, edificato a partire dagli anni cinquanta del '900 nell'ambito dell'[[INA-Casa|edilizia economica e popolare]]; esso viene considerato a tutti gli effetti un'appendice del centro di Bari, in quanto fin dal principio fu abitato da molti baresi. La zona industriale è posta più ad Ovest, al confine fra il territorio comunale di Bari e quello di [[Modugno (Italia)|Modugno]] ed è condivisa dai due comuni. Osservando Bari dall'alto, si nota come sia stata urbanizzata in blocco da Nord a Sud e più distaccata verso Est ed Ovest (ci sono grandi spazi vuoti fra Japigia e San Pasquale e fra Picone e i quartieri a Nord-Ovest).
==== Comuni adiacenti ====
I comuni della provincia [[Valenzano]], [[Triggiano]] e [[Modugno (Italia)|Modugno]], confinanti con il capoluogo, vengono spesso considerati, orientativamente, parte integrante di esso (anche considerando i molteplici rapporti, soprattutto economici, che stringono con Bari). Ad oggi l'[[area metropolitana di Bari]] si estende su una superficie territoriale di {{M|2269,74|u=km²}} e conta circa 1 milione di abitanti<ref>{{Cita web|url=http://www.ba2015.org/portal/page/portal/pianostrategico/|titolo=Dati ''BA2015 Metropoli Terra di Bari''|accesso=1º luglio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081120081105/http://www.ba2015.org/portal/page/portal/pianostrategico/|dataarchivio=20 novembre 2008|urlmorto=sì}}</ref>.
====
La [[Ferrovia Adriatica]] separa il centro dai quartieri centro-periferici meridionali; affiancata a questa corre via Capruzzi (importante [[Strada urbana|strada urbana di scorrimento]]), da cui si diramano altre importanti strade (tra queste le vie [[Alcide De Gasperi|De Gasperi]] e [[Giulio Petroni]], che dopo aver attraversato Carrassi e S. Pasquale raggiungono infine [[Carbonara di Bari|Carbonara]]).
Corso [[Vittorio Emanuele II d'Italia|Vittorio Emanuele II]] (nato nel [[1813]] grazie all'abbattimento delle vecchie mura urbiche) è la strada divisoria fra il centro storico e il murattiano; su esso s'affacciano le sedi delle principali istituzioni comunali ([[Municipio (edificio)|Municipio]], Palazzo della [[Prefetto|Prefettura]]), il [[Teatro Piccinni]] ed altri storici palazzi. Corso [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]], dall'incrocio con C.so Vitt. Em.le (nei pressi del centro storico), fiancheggia ad est tutto il centro e attraversando con un ponte la Ferrovia, s'innesta in viale Unità d'Italia (grande via del quartiere San Pasquale).
Viale Japigia-Gentile, a Est, è un prolungamento di via Capruzzi e attraversa tutto il quartiere Japigia, per poi immettersi nella [[Strada statale 16 Adriatica|statale 16]]. Proprio la 16 svolge un importantissimo ruolo di collegamento e smistamento del traffico, favorendo l'ingresso nelle diverse zone periferiche della città e nei comuni (fungendo quindi da "''Tangenziale di Bari''").<ref>per sintesi non vengono citate tutte le più importanti arterie urbane di scorrimento</ref>
==== Lungomare di Bari e strutture pubbliche ====
{{Vedi anche|Policlinico di Bari|}}
Il lungomare (opera completata durante il fascismo, compresa l'aggiunta della fascia di terreno tra la città vecchia - il centro storico medioevale - ed il mare, prima non carrabile) attraversa buona parte della città, connettendo le zone San Girolamo e San Giorgio.
I quattro grandi [[Ospedale|ospedali pubblici]] sono il Policlinico (costruito durante il Fascismo) a [[Picone (Bari)|Picone]], il presidio ospedaliero del quartiere San Paolo, l'ospedale Di Venere a Carbonara e l'Istituto pediatrico Giovanni XXIII a San Pasquale, adiacente alla via [[Giorgio Amendola|Amendola]].
Da annotare la presenza dei quattro, storici mercati popolari della città: "Nicolai" (q.re Libertà), "Montegrappa" (Carrassi), "Japigia", "Mazzini" (Marconi), che prendono nome dalle vie o dalle zone (come nel caso del mercato di Japigia) in cui fino a circa dieci anni fa venivano allestiti un giorno alla settimana (con conseguente chiusura di quelle strade al traffico automobilistico). Ora hanno sede in spazi coperti, costruiti o adeguati a tale uso, nelle vicinanze delle locazioni precedenti.
=== Pianificazione urbanistica ===
In questi anni il Comune di Bari si sta dotando di un nuovo [[Piano urbanistico comunale|Piano Urbanistico Generale]], il cui "Documento Programmatico Preliminare" (DPP) è stato approvato dalla [[Giunta]] Comunale nel 2009 e dal [[Consiglio Comunale]] nel 2011; questo Piano sostituirà il precedente [[Piano Regolatore Generale|P.R.G.]], realizzato dall'[[architetto]] [[Ludovico Quaroni]] nel 1965 (a riprendere il precedente piano Calzabini-[[Marcello Piacentini|Piacentini]], del [[1952]]) e attuato a partire dal 1979.<ref name="PUG1">[http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/temiBari/CasaEdiliziaeTerritorio/DppBari Documento Programmatico Preliminare (DPP)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141018083002/http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/temiBari/CasaEdiliziaeTerritorio/DppBari |data=18 ottobre 2014 }} Portale Comune di Bari - Casa Edilizia e Territorio - URL consultato il 14 ottobre 2014 -</ref> Il nuovo Piano Urbanistico mira a riqualificare il territorio comunale soprattutto nelle periferie, nel settore ambientale, nella razionalizzazione del settore dei trasporti e nella riconnessione delle "smagliature" venutesi a creare nel tempo nel tessuto urbano.<ref name="PUG1" /><ref>[http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=108746 Bari, un nuovo piano urbanistico all'insegna della edilizia ecoefficiente e della mobilità sostenibile] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150323103506/http://ecodallecitta.it/notizie.php?id=108746 |data=23 marzo 2015 }} Eco dalle Città (Giuseppe Miccoli, 17 ottobre 2011) - URL consultato il 14 ottobre 2014 -</ref><ref>[http://www.pugliadoggi.it/comuni/1090-bari-affidata-la-redazione-del-nuovo-p-u-g Bari: affidata la redazione del nuovo P.U.G.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160331223148/http://www.pugliadoggi.it/comuni/1090-bari-affidata-la-redazione-del-nuovo-p-u-g |data=31 marzo 2016 }} Puglia d'oggi (14 febbraio 2013) - URL consultato il 14 ottobre 2014 -</ref>
=== Suddivisioni amministrative ===
{{vedi anche|Quartieri di Bari}}
[[File:Municipalities of Bari with numbers.svg|300px|thumb|right|I 5 municipi di Bari]]
Il territorio del comune di Bari è suddiviso amministrativamente in cinque municipi, che nel 2014 hanno sostituito le vecchie circoscrizioni in vista dell'istituzione della [[Città metropolitana di Bari|città metropolitana]].<ref>{{Cita web|url = https://www.comune.bari.it/i-municipi|titolo = I Municipi di Bari|accesso = 2021-10-05}}</ref><ref>{{Cita news|autore = Francesco Petruzzelli|url = https://bari.repubblica.it/cronaca/2014/03/25/news/municipi-81824191/|titolo = Municipi dimezzati, battaglia in aula ma nella notte passa la riforma|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica - Bari]]|data = 2014-03-25|accesso = 2021-10-05}}</ref>
{| class="wikitable" width="60%"
! Codice
! Nome
! Area
! Abitanti
! Quartieri
|-
| style="text-align:center" | '''1''' || [[Municipio I (Bari)|Municipio 1]] || style="text-align:right" | {{M|24.07|u=km2}} || style="text-align:right" | {{formatnum:113378}} || [[Japigia (Bari)|Japigia]], [[Libertà (Bari)|Libertà]], [[Madonnella]], [[Murat (Bari)|Murat]], [[San Nicola (Bari)|San Nicola]], [[Torre a Mare]]
|-
| style="text-align:center" | '''2''' || [[Municipio II (Bari)|Municipio 2]] || style="text-align:right" | {{M|15.44|u=km2}} || style="text-align:right" | {{formatnum:91303}} || [[Carrassi]], [[Mungivacca]], [[Picone (Bari)|Picone]], [[San Pasquale (Bari)|San Pasquale]]
|-
| style="text-align:center" | '''3''' || [[Municipio III (Bari)|Municipio 3]] || style="text-align:right" | {{M|22.51|u=km2}} || style="text-align:right" | {{formatnum:50742}} || [[Marconi - San Girolamo - Fesca]], [[Picone (Bari)|Picone]], [[San Paolo (Bari)|San Paolo]], [[Stanic (Bari)|Stanic]]
|-
| style="text-align:center" | '''4''' || [[Municipio IV (Bari)|Municipio 4]] || style="text-align:right" | {{M|33.16|u=km2}} || style="text-align:right" | {{formatnum:38566}} || [[Carbonara di Bari]], [[Ceglie del Campo]], [[Loseto]]
|-
| style="text-align:center" | '''5''' || [[Municipio V (Bari)|Municipio 5]] || style="text-align:right" | {{M|21.56|u=km2}} || style="text-align:right" | {{formatnum:30209}} || [[Palese Macchie]], [[Santo Spirito (Bari)|Santo Spirito]]
|}
== Economia ==
{{Vedi anche|Economia della Puglia}}
[[File:Faro di San Cataldo. Foto 1.jpg|thumb|Faro di ''Punta San Cataldo''.]]
Antico centro marinaro, Bari ha sempre avuto una spiccata vocazione mercantile che l'ha resa un importante centro di commerci, oggi il secondo del meridione. Proprio i commercianti hanno decretato la fortuna della città moderna: a loro è dovuta la costruzione dell'imponente edificio della Camera di Commercio, del teatro Petruzzelli e di molti dei principali edifici storici del centro murattiano.
Nel [[
=== Agricoltura ===
Ben sviluppata è anche l'agricoltura: [[
Molto sviluppato è anche il commercio del [[pesce]] per il quale è attivo un mercato ittico all'ingrosso.
=== Industria ===
{{vedi anche|Centrale termoelettrica Bari}}
L'industria è da sempre trainante e si sviluppa nei comparti alimentare, chimico, petrolchimico, tessile, del legno e, soprattutto, meccanico. Nel settore alimentare operano le aziende di caffè come [[Saicaf]] e Bristol Battista. Nella meccanica operano aziende come [[Magneti Marelli]], [[Baker Hughes]], [[Robert Bosch (azienda)|Bosch]] e dello stabilimento Magna PT (in passato di proprietà della [[Getrag]]): Bari ospita il principale distretto industriale tedesco in Italia.<ref>{{Cita news|url= https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/09/11/la-rinascita-di-bari-capitale-mediterranea.html|data=11 settembre 2000|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= La rinascita di Bari capitale mediterranea|pubblicazione=La Repubblica.it}}</ref>
Alla fine degli [[Anni 1980|anni ottanta]] nel centro [[Elasis]] fu sviluppato per la [[FIAT]] il noto sistema [[common rail]], ceduto poi alla [[Robert Bosch (azienda)|Bosch]]. L'area industriale si è progressivamente spostata all'esterno della città, ed è oggi ospitata fra i comuni di Bari e [[Modugno (Italia)|Modugno]], con propaggini verso i comuni di [[Palo del Colle|Palo]] e [[Bitonto]]. L'avvio alla saturazione dell'area ha inoltre favorito, nell'ultimo decennio, la crescita del comparto industriale di [[Molfetta]].
=== Commercio ===
Nel [[1987]] la congestione del centro cittadino ha spinto un imprenditore locale, Giuseppe Degennaro, a costruire nei pressi della città un centro integrato direzionale e commerciale all'ingrosso: oggi ''il Baricentro'', alle porte del comune di [[Casamassima]], è ancora uno dei più grandi centri commerciali d'Europa.
I servizi costituiscono uno dei settori più vivaci dell'economia, con aziende come [[Deloitte]], [[Accenture]], Atos, [[Pirelli (azienda)|Pirelli]] e IBM. Con l'avvento dell'apertura delle suddette multinazionali, si è assistito all'aumento della spesa per la ricerca e per lo sviluppo, prima di allora abbastanza limitata.
Vi sono inoltre presenti le sedi legali della [[La Gazzetta del Mezzogiorno|Gazzetta del Mezzogiorno]] e della [[Banca Popolare di Bari]], nonché una notevole concentrazione di filiali di quest'ultima.
Centrale per tutte le attività commerciali è la ''[[Fiera del Levante]]''.
A garantire e promuovere lo sviluppo economico di Bari e provincia c'è la ''Camera di Commercio di Bari'',<ref>{{Cita web|1= http://www.ba.camcom.it/camcom/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Sito della Camera di Commercio di Bari|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110127191936/http://www.ba.camcom.it/camcom/|dataarchivio= 27 gennaio 2011|urlmorto= sì}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
{{Vedi anche|Strade provinciali della provincia di Bari|Ponte Adriatico|Superstrada Bari-Bitritto}}
La città è servita dalle autostrada [[Autostrada A14 (Italia)|A14]], che la collega con [[Bologna]] verso nord e con [[Taranto]] verso sud. Gli accessi avvengono ai caselli di ''Bari Nord'', presso [[Modugno (Italia)|Modugno]] tramite la [[Strada statale 96 Barese|SS 96]], e ''Bari Sud'', presso [[Bitritto]] tramite la [[Superstrada Bari-Bitritto]].
Da Bari passa anche la [[Strada statale 16 Adriatica]], che tra le uscite di ''Bari Japigia'' e ''Fiera del Levante-Porto di Bari'' acquista le caratteristiche di [[superstrada]], con tre corsie per senso di marcia, e funge da [[tangenziale di Bari|tangenziale]]: questa serve sia il traffico di transito che di distribuzione, e l'[[Anas (azienda)|Anas]] investe ogni anno cifre notevoli per la manutenzione dell'arteria, che è fondamentale per i collegamenti con il [[Porto di Bari|porto]]. Verso sud la [[Strada statale 16 Adriatica|SS 16]] raggiunge [[Brindisi]] e [[Lecce]], e verso nord costituisce una valida alternativa all'[[Autostrada A14 (Italia)|A14]] fino a [[Foggia]].
Da Bari si dipartono altre cinque arterie stradali con tratti di [[superstrada]]: la [[strada statale 100 di Gioia del Colle|SS 100]] in direzione [[Taranto]], la [[Strada statale 271 di Cassano|strada provinciale 236]] in [[Superstrada Bari-Bitritto|direzione Bitritto-Matera]], la strada provinciale 54 in direzione [[Modugno (Italia)|Modugno]], la [[strada statale 96 Barese|SS 96]] in [[Superstrada Bari-Matera|direzione Altamura-Matera]] e la [[Strada statale 98 Andriese-Coratina|strada provinciale 231]] in direzione Bitonto-Andria.
Per il decongestionamento del traffico è prevista la realizzazione del terminale dell'[[Ponte Adriatico|asse di collegamento Nord-Sud]]<ref>{{Cita news|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2016/12/30/news/bari_si_chiamera_adriatico_il_ponte_dell_asse_nord-sud_lo_ha_deciso_il_sondaggio_sul_sito_del_comune-155135687/?ref=search|titolo=Bari, si chiamerà Adriatico il ponte dell'Asse nord-sud: lo ha deciso il sondaggio del Comune|pubblicazione=Repubblica.it|data=30 dicembre 2016|accesso=27 marzo 2017}}</ref> (dal [[Porto di Bari|porto]] alla [[Tangenziale di Bari|tangenziale]])<ref>{{Cita news|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2016/09/10/news/bari_renzi_inaugura_il_ponte_dei_record-147485391/|titolo=Bari, Renzi inaugura il ponte sull'Asse nord-sud: una festa (anche) nel segno di Checco Zalone|pubblicazione=Repubblica.it|data=10 settembre 2016|accesso=27 marzo 2017}}</ref>, dell'asse Est-Ovest (dalla strada provinciale 236 a via Giulio Petroni) e il completamento della strada di scorrimento Terza Mediana Bis, una sorta di tangenziale interna, tra lo svincolo autostradale Bari Nord e corso Trieste. L'asse viario di progetto dovrà assorbire e drenare una considerevole parte di traffico a differente provenienza e viabilità e precisamente: traffico extraurbano riveniente dall'[[Autostrada A14 (Italia)|A14]], dall'[[Autostrada A16 (Italia)|A16]], dalla [[Strada statale 16 Adriatica]], dalla [[Strada statale 379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne]], dalla [[Strada statale 613 Brindisi-Lecce]], dalla [[Strada statale 100 di Gioia del Colle|SS 100]], dalla [[Strada statale 98 Andriese-Coratina|SP 231]], dalla [[Strada statale 96 Barese|SS 96]], dalla [[Strada statale 271 di Cassano|SP 236]] e dalle ulteriori strade provinciali a sud (Strade statali ET14 ed ET15), dirette nella fascia urbana compresa fra la rete ferroviaria e la [[Tangenziale di Bari|tangenziale]].
È inoltre in previsione una nuova variante della strada statale 16 per la parte centro sud, con sei svincoli.
=== Ferrovie ===
[[File:Sezione storica della stazione centrale di Bari.jpg|miniatura|La [[stazione di Bari Centrale]]]]
La città di Bari è servita da diverse [[Stazioni ferroviarie di Bari|stazioni ferroviarie]] la principale delle quali è la [[stazione di Bari Centrale]]; vi confluiscono, oltre alle linee gestite da [[Rete Ferroviaria Italiana]] (tra le quali vi sono [[ferrovia Adriatica]], [[Ferrovia Bari-Bitritto|Bari-Bitritto]] e [[Ferrovia Bari-Taranto|Bari-Taranto]]) anche la linea [[Ferrovia Bari-Taranto (FSE)|Bari-Taranto]] delle [[Ferrovie del Sud Est]].
Le [[Ferrovie Appulo Lucane]] e la [[Ferrotramviaria]] hanno proprie e distinte stazioni ferroviarie; quest'ultima, che esercisce le [[Ferrovie del Nord Barese]], rilevò alla sua costituzione l'esercizio della [[tranvia Bari-Barletta]], in seguito sostituita dalla ferrovia.
A partire dalla frazione di [[Mungivacca]], presso la stazione omonima, si dirama un'ulteriore linea gestita dalle [[Ferrovie del Sud Est]], la linea [[Ferrovia Mungivacca-Putignano|Mungivacca-Putignano]].
La città è servita dai servizi [[Frecciarossa]], [[Frecciargento]], [[Frecciabianca]] e [[InterCity (Italia)|InterCity]] oltre al servizio alta velocita di [[Italo - Nuovo Trasporto Viaggiatori|Italo]] verso le maggiori città italiane.
[[File:Metro bari.jpg|thumb|Fermata San Gabriele del servizio ferroviario metropolitano]]
Nell'area urbana i servizi ferroviari sono organizzati su sei linee convergenti nella stazione di Bari Centrale, gestite da quattro diversi operatori, che costituiscono il [[servizio ferroviario metropolitano di Bari|servizio ferroviario metropolitano]].
Nel [[2008]] è stata attivata la [[Ferrovia Bari-San Paolo|linea 1 del servizio ferroviario metropolitano]], che collega il centro alla periferia ovest della città.<ref>{{Cita web|url= http://www.atsp.it/content/view/150/84/|accesso= 12 luglio 2009|titolo= Inaugurazione linea 1 Servizio ferroviario metropolitano di Bari- Atsp.it|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090514050908/http://www.atsp.it/content/view/150/84/|dataarchivio= 14 maggio 2009}}</ref>
Il 20 luglio [[2013]] è entrata in servizio la linea 2 del [[Servizio ferroviario metropolitano di Bari|servizio ferroviario metropolitano]] che collega l'aeroporto alla stazione centrale ed alla rete ferroviaria nazionale.<ref>{{Cita news|titolo=Aeroporti, boom di passeggeri. E il passante ferroviario di Bari entrerà in esercizio entro il 2012|pubblicazione=La Gazzetta del Mezzogiorno|data=9 ottobre 2010}}</ref>
L'8 gennaio 2024 è stata attivata la linea 3 del servizio [[Ferrovia Bari-Bitritto|ferroviario metropolitana Bari - Bitritto]] che collega il centro a Bitritto.
Entro il [[2027]] sarà completata la linea AV/AC [[Ferrovia Napoli-Foggia|Napoli - Bari]], collegando la Puglia al sistema AV italiano e al Corridoio Scandinavia - Mediterraneo della rete Trans European Network.<ref>{{Cita web|url= http://www.napolibari.it/content/fsinapolibari/it/il-progetto.html|accesso= 13 dicembre 2019|titolo=Napoli Bari AV/AC: il progetto}}</ref> La città è sede del segretariato per il [[Corridoio paneuropeo VIII|Corridoio pan-europeo 8]].
[[File:Bari terminal crociere.jpg|thumb|Porto passeggeri - Terminal crociere]]
Il [[porto di Bari]] è tradizionalmente considerato porta tra l'[[Europa]], la [[penisola balcanica]] e il [[Medio Oriente]]. È uno scalo polivalente in grado di rispondere a tutte le esigenze operative. Fra i principali del [[mare Adriatico]], il porto di Bari nel [[2007]] ha movimentato 1,8 milioni di passeggeri, dei quali circa {{formatnum:350000}} croceristi.
=== Aeroporti ===
[[File:Bari airport departure.jpg|thumb|Aeroporto Internazionale Karol Wojtyła - Piano partenze]]
L'[[Aeroporto di Bari-Palese|aeroporto internazionale civile di Bari-Palese ''Karol Wojtyła'']] sorge nella periferia nord della città, al confine fra i quartieri [[Palese Macchie]] e [[San Paolo (Bari)|San Paolo]]. Nel [[2005]] è stato inaugurato il nuovo terminal. Dal 2013 è attiva la linea metro che collega l'aeroporto alla stazione centrale.
=== Interporti ===
L'Interporto Regionale della Puglia è situato alla periferia nord-ovest della città, a breve distanza dallo svincolo autostradale e dall'aeroporto, ed è collegato con l'area portuale, mediante il passante nord-sud, e con la rete ferroviaria, mediante un attrezzato terminal ferroviario. Costituisce il più importante centro logistico multimodale di scambi commerciali della Regione Puglia, e tra la regione stessa e i vicini paesi del bacino mediterraneo, e quelli del Nord Europa per via marittima.<ref>{{Cita web|url= http://www.interportopuglia.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo=Sito dell'interporto di Bari|dataarchivio= 18 luglio 2011|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110718190840/http://www.interportopuglia.it/|urlmorto= sì}}</ref>
{{Vedi anche|AMTAB|servizio ferroviario metropolitano di Bari}}
[[File:Ferrovie Bari.jpg|thumb|left|Linee ferroviarie passanti per Bari]]
L'[[AMTAB]] è una [[società per azioni]] nata nel [[2003]], erede dell'allora ''Azienda Municipalizzata Trasporti Autofiloviari Baresi'' che iniziò la sua attività il 1º ottobre [[1965]]; la società gestisce il [[trasporto pubblico]] cittadino e in parte dell'[[area metropolitana di Bari]].
La città dispone di una rete di 38 linee urbane, gestita dalla società [[AMTAB]],<ref>{{Cita web|https://www.amtabservizio.it/|accesso= 4 febbraio 2011|titolo=Sito dell'AMTAB}}</ref> più alcune linee complementari, quali quelle scolastiche e riservate ai disabili.
L'amministrazione comunale aveva inoltre deliberato la ricostruzione di una [[filobus|linea filoviaria]] lunga {{M|14|u=km}} per la quale è previsto l'impiego di quattro filobus prodotti acquistati alla fine degli anni novanta e altri tre di nuova costruzione.
Sino al [[1987]] la città disponeva di quattro linee filoviarie per un totale di {{M|15,4|u=km}}. La reintroduzione dei filobus era prevista nel 1992. L'appalto venne vinto ma si aprì un contenzioso tra l'azienda e il comune e i lavori non vennero portati a termine. Inoltre una nuova normativa europea impose un sistema di alimentazione per le linee filoviarie diverso da quello realizzato a Bari e i lavori furono definitivamente bloccati.<ref>{{Cita web |url=http://bari.repubblica.it/dettaglio/a-fine-anno-torna-il-filobus-colleghera-carbonara-al-centro/1600993 |titolo=A fine anno torna il filobus collegherà Carbonara al centro {{!}} Bari la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=30 ottobre 2009 |dataarchivio=15 aprile 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090415033308/http://bari.repubblica.it/dettaglio/a-fine-anno-torna-il-filobus-colleghera-carbonara-al-centro/1600993 |urlmorto=sì }}</ref>
[[File:La Velostazione di Bari..jpg|miniatura|La Velostazione di Bari]]
Fra il [[1909]] e il [[1948]] era attiva in città una rete tranviaria, gestita dalla [[SAER (azienda)|SAER]], con una [[Tranvia Bari-Carbonara-Ceglie|linea per Carbonara e Ceglie]], fino al [[1928]] comuni autonomi.<ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/bari-report-notizie/n4736-la-storia-di-tram-e-filobus-il-cui-ricordo-si-perde-nei-lunghi-cavi-che-graffiano-il-cielo-di-bari|titolo=La storia di tram e filobus, il cui ricordo si perde nei lunghi cavi che graffiano il cielo di Bari|sito=Barinedita|accesso=2022-11-16}}</ref>
Il [[servizio ferroviario metropolitano di Bari]] è costituito da due sistemi, gestiti da [[Ferrotramviaria]] (linee FM1 e FM2) [[Trenitalia]] (linea FM3).
Bari è all'avanguardia per la mobilità ecosostenibile ed in particolare per le '''piste ciclabili'''. Agli attuali numerosi [https://www.piste-ciclabili.com/comune-bari percorsi ciclabili] disponibili che hanno una lunghezza complessiva superiore a {{M|200|u=km}} si aggiungeranno nel prossimo futuro altri {{M|400|u=km}} che collegheranno i 41 comuni della Città Metropolitana di Bari ([http://pianostrategico.cittametropolitana.ba.it/biciplan/ Biciplan Metropolitano] - Piano Metropolitano della Mobilità Ciclistica).
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Bari}}
=== Consolati ===
A Bari sono presenti i seguenti consolati:<ref>{{cita web|1= http://www.stranieriinitalia.it/news/ambeconsfeb.htm|accesso= 4 febbraio 2011|titolo= Elenco di ambasciate e consolati esteri in Italia|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110128170542/http://www.stranieriinitalia.it/news/ambeconsfeb.htm|dataarchivio= 28 gennaio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
[[Albania]], [[Austria]], [[Belgio]], [[Brasile]], [[Bulgaria]], [[Croazia]], [[Danimarca]], [[Estonia]], [[Finlandia]], [[Francia]], [[Gabon]], [[Germania]], [[Grecia]], [[Indonesia]], [[Lettonia]], [[Lituania]], [[Messico]], [[Moldavia]], [[Principato di Monaco|Monaco]], [[Malta]], [[Paesi Bassi]], [[Polonia]], [[Portogallo]], [[Regno Unito]], [[Russia]], [[San Marino]], [[Serbia]], [[Senegal]], [[Slovenia]], [[Svezia]], [[Spagna]], [[Svizzera]], [[Sudafrica]], [[Turchia]], [[Ucraina]], [[Uganda]], [[Ungheria]].
=== Gemellaggi ===
{{div col}}
* {{Gemellaggio|
* {{Gemellaggio|Palestina|Beit Jala|2023}}<ref>{{cita web|url=https://www.comune.bari.it/-/stamattina-la-sottoscrizione-del-gemellaggio-tra-la-citta-di-bari-e-la-citta-palestinese-di-beit-jala-a-palazzo-di-citta|titolo=Stamattina la sottoscrizione del gemellaggio tra la città di Bari e la città palestinese di Beit Jala a Palazzo di Città|accesso=19 maggio 2023}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Bologna|2009}}<ref name=autogenerato1>{{cita web|url=http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/novitaPortale/notizie?idn=4234|titolo=Annuncio gemellaggio con Bologna dal sito del Comune di Bari|accesso=7 agosto 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111019151858/http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/novitaPortale/notizie?idn=4234|dataarchivio=19 ottobre 2011}}</ref>
* {{Gemellaggio|Cina|Canton}}
* {{Gemellaggio|Italia|Celle di San Vito}}<ref name=autogenerato1 />
* {{Gemellaggio|Grecia|Corfù}}<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/novitaPortale/notizie?idn=3744|titolo=Annuncio gemellaggio con Corfù dal sito del Comune di Bari|accesso=7 agosto 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111121081633/http://www.comune.bari.it/portal/page/portal/bari/novitaPortale/notizie?idn=3744|dataarchivio=21 novembre 2011}}</ref>
* {{Gemellaggio|Albania|Durazzo}}
* {{Gemellaggio|Germania|Hamm|2021}}<ref>{{cita web|url=https://www.comune.bari.it/-/stamattina-la-sottoscrizione-del-gemellaggio-tra-la-citta-di-bari-e-la-citta-tedesca-di-hamm|sito=Comune di Bari|titolo=Stamattina la sottoscrizione del gemellaggio tra la città di Bari e la città tedesca di Hamm|data=21 maggio 2021}}</ref>
* {{Gemellaggio|Argentina|Mar del Plata}}
* {{Gemellaggio|Grecia|Patrasso}}
* {{Gemellaggio|
* {{Gemellaggio|Polonia|Stettino}}
* {{Gemellaggio|Polonia|Słupsk}}
* {{Gemellaggio|Georgia|Batumi}}<ref>{{cita web|url=http://www.batumi.ge/en/?page=show&sec=5|titolo=Sito del Municipio di Batumi|accesso=9 settembre 2014|dataarchivio=4 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120504220350/http://www.batumi.ge/en/?page=show&sec=5|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|San Giovanni Rotondo}}
* {{Gemellaggio|Italia|Monte Sant'Angelo}}
* {{Gemellaggio|Russia|Kostroma|link=Kostroma (città)}}
* {{Gemellaggio|stato = WAL|città = Cardiff}}
* {{Gemellaggio|Costa Rica|San José|2019}}<ref>{{cita web|url=https://www.bariviva.it/notizie/gemellaggio-tra-bari-e-san-jose-firmato-l-accordo|titolo=Gemellaggio tra Bari e San José, firmato l'accordo|accesso=16 luglio 2019}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Vasto|2019}}<ref>{{Cita news|url=https://www.zonalocale.it/2019/05/07/vasto-e-bari-gemellate-nel-nome-di-san-nicola/|titolo=Vasto e Bari gemellate nel nome di San Nicola|pubblicazione=ZonaLocale|città=Vasto|data=7 maggio 2019}}</ref>
* {{Gemellaggio|Malta|Siggiewi|2023}}<ref>{{Cita web|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/gallery/bari/1436966/bari-sottoscritto-gemellaggio-con-la-citta-maltese-di-siggiewi.amp|titolo=Bari, sottoscritto gemellaggio con la città maltese di Siggiewi|sito=[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]|data=14 ottobre 2023|accesso=20 gennaio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20231112064416/https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/gallery/bari/1436966/bari-sottoscritto-gemellaggio-con-la-citta-maltese-di-siggiewi.amp|dataarchivio=12 novembre 2023|urlmorto=no}}</ref>
{{div col end}}
== Sport ==
{{Vedi anche|Sport a Bari}}
Bari è sede di numerose attività e strutture sportive, e vi si praticano i principali sport, sia individuali che di squadra.
Il [[calcio (sport)|calcio]] arrivò in città il 15 gennaio 1908 con la fondazione della [[Società Sportiva Calcio Bari]], che vanta 30 partecipazioni in [[Serie A]] e come miglior piazzamento il 7º posto nella [[Serie A 1946-1947]]. Il calcio femminile è rappresentato dalla [[Pink Sport Time]], militante in serie B.
Nel [[ciclismo]], Bari è stata sede della partenza del [[Giro d'Italia]] nell'edizione del [[Giro d'Italia 1990|1990]]<ref name="GIRO">{{cita web|url=http://www.sitodelciclismo.net/wedstrijdfiche.php?wedstrijdid=22|titolo=Giro d'Italia}}</ref>, e in totale la città è stata [[Sedi di tappa del Giro d'Italia|sede di tappa]] della "Corsa Rosa" in trentanove occasioni (venti partenze e diciannove arrivi).<ref name=GIRO/> Pertanto, Bari si colloca all'undicesimo posto nella classifica delle sedi di tappa più ricorrenti nella storia della corsa.<ref name="ricorrenti">{{cita web |url=https://www.procyclingstats.com/race/giro-d-italia/route/most-visited-cities|titolo=Most visited cities|lingua=en}}</ref>
Gli impianti sportivi più importanti sono lo [[stadio San Nicola]], progettato da [[Renzo Piano]] in occasione del [[campionato mondiale di calcio 1990]] e capace di ospitare 60 250 spettatori,<ref>{{Cita web |url=https://www.aziendabari.it/stadio-san-nicola/ |titolo=Copia archiviata |accesso=12 agosto 2020 |dataarchivio=20 settembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200920003830/https://www.aziendabari.it/stadio-san-nicola/ |urlmorto=sì }}</ref> lo storico [[Stadio della Vittoria (Bari)|stadio della Vittoria]], inaugurato nel 1934 e capace di 20 000 spettatori, e, per gli sport al coperto, il [[PalaFlorio]], in grado di ospitare 6 000 spettatori.
== Note ==
==
* {{cita libro|curatore=Ente provinciale per il turismo di Bari |titolo=Bari: Itinerari turistici|editore=Laterza e Polo|città=Bari |anno=1940}}
* {{cita libro|
* {{cita libro|
* {{cita libro|titolo=
* {{cita libro|cognome=Lavermicocca|nome=Nino |titolo=
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=Lavermicocca|nome=Nino |titolo=Bari bizantina.
* {{cita libro|
* {{cita libro|
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=Bosna|nome=Ernesto|titolo=Storia dell'Università di Bari|città=Bari|anno=1994}}
*
* {{cita libro|cognome=La Porta|nome=Filippo|titolo=Uno sguardo sulla città: gli scrittori contemporanei e i loro luoghi|editore=Donzelli|città=Roma|anno=2010}}
=== Altre fonti ===
*
* [[Area metropolitana di Bari]]
* [[Assedio di Bari]]
Riga 1 182 ⟶ 951:
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Città romane della Regio II Apulia et Calabria}}
{{Via Traiana}}
{{Via Francigena}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Puglia}}
[[Categoria:Bari| ]]
| |||