Noceto: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Noceto
|Panorama =Noceto castello.JPG
|Didascalia =
|Bandiera = Noceto-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Noceto-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2 = Parma
|Amministratore locale =Giuseppe Pellegrini <!--nome, cognome SENZAFabio titoli-->Fecci
|Partito = [[lista civica]] "Liberi e Uniti per il Paese"
|Data elezione =08/06/2009 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA11-11->2011
|Data istituzionerielezione = 10-6-2024
|Mandato = 3
|Latitudine gradi=44
|Data istituzione =
|Latitudine minuti=49
|Altitudine =
|Latitudine secondi=0
|Sottodivisioni = [[Borghetto (Noceto)|Borghetto]], [[Cella (Noceto)|Cella]], [[Costamezzana]], [[Ponte Taro]], [[Sanguinaro]], Ghiaie inferiori, di mezzo e superiori, La Rampa.
|Latitudine NS=N
|Divisioni confinanti = [[Collecchio]], [[Fidenza]], [[Fontanellato]], [[Fontevivo]], [[Medesano]], [[Parma]]
|Longitudine gradi=10
|Zona sismica = 3
|Longitudine minuti=11
|Gradi giorno = 2638
|Longitudine secondi=0
|Nome abitanti = Nocetani
|Longitudine EW=E
|Patrono = [[Martino di Tours|san Martino]]
|Altitudine=74
|Festivo = 11 novembre
|Superficie=79
|PIL =
|Note superficie=
|PIL procapite =
|Abitanti=12724
|Mappa = Map of comune of Noceto (province of Parma, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Noceto nella provincia di Parma
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=Borghetto, Cella, [[Costamezzana]], [[Ponte Taro]], Sanguinaro.
|Divisioni confinanti=[[Collecchio]], [[Fidenza]], [[Fontanellato]], [[Fontevivo]], [[Medesano]], [[Parma]]
|Codice postale=43015
|Prefisso=[[0521]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=034025
|Codice catastale=F914
|Targa=PR
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=nocetani
|Patrono=[[Martino di Tours|san Martino]]
|Festivo=[[11 novembre]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Noceto (province of Parma, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Noceto nella provincia di Parma
|Sito=http://www.comune.noceto.pr.it
}}
 
'''Noceto''' (''NozèiNozèjj'' in [[dialetto parmigiano]]<ref>Guglielmo Capacchi, ''Dizionario Italiano-Parmigiano. Tomo II M-Z'', Artegrafica Silva, pp. 895ss.</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 12.724{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Parma]] in [[Emilia-Romagna]].
 
== Evoluzione demograficaStoria ==
{{NN|storia|maggio 2023}}
=== Preistoria ===
Il territorio di Noceto fu abitato già in epoca preistorica quando il ritiro delle acque permise i primi insediamenti, tuttavia la principale civiltà fu quella delle [[terramare]] che costruì villaggi organizzati. Durante questo periodo le popolazioni si affidarono al [[Taro (fiume)|fiume Taro]] come importante corridoio fra l'Emilia ed il [[Mar Tirreno|Tirreno]] successivamente, durante l'[[Età del ferro]] il passaggio fu utilizzato dai [[Liguri]] per insediarsi nelle foreste dell'[[Appennino]].
 
=== Epoca romana e Medioevo ===
L'area fu occupata dai romani presumibilmente nello stesso periodo dell'occupazione di Parma nel [[183 a.C.]] mentre la prima testimonianza di Noceto come comunità si ha nell'[[835]] quando la regina [[Cunegonda di Laon|Cunegonda]] moglie del re longobardo [[Bernardo d'Italia|Bernardo]] donò i beni del paese alle [[Monache benedettine]] del [[Chiesa di Sant'Alessandro (Parma)|monastero di Sant'Alessandro]] questo fino al [[1077]] quando Noceto diventò possedimento degli [[Este]] che ebbero l'arduo compito di difendere il paese dalla crescente espansione della famiglia [[Pallavicino]] e fu durante questo periodo che Noceto si trasformò in una città fortificata. Negli anni successivi si susseguirono lotte per il dominio del paese fino al [[1266]] quando il paese fu attaccato pesantemente dai [[Guelfi]].
 
=== Età moderna ===
Nel [[1345]] Noceto passò in mano ai [[Sanvitale]] fino al [[1416]] quando vi fu un continuo susseguirsi di signorie governanti, solo la famiglia [[Rossi di Parma|Rossi]], nel [[1447]], riuscì a strappare il predominio di Noceto ai [[Pallavicino]]. Nel [[1481]] i Rossi rafforzarono la [[Rocca dei Sanvitale (Noceto)|rocca]] per poter resistere ad un'imminente invasione degli [[Sforza]] chiamati in aiuto dai Sanvitale, questi assediarono Noceto il 26 aprile dell'anno successivo costringendo alla resa [[Pier Maria II de' Rossi]] che, dopo una strenua resistenza, rimase senza alleati e fu così costretto a cedere nuovamente il paese ai Sanvitale.
Con la creazione del [[Ducato di Parma e Piacenza]] nel [[1545]] [[Papa Paolo III|Paolo III]] affidò le terre del parmense a suo figlio [[Pier Luigi Farnese|Pier Luigi]] che tuttavia vide i propri domini minacciati dai [[Gonzaga]], solo grazie ad un nuovo intervento del papa che strinse un accordo con il re di Francia si pose fine alle battaglie e alle conseguenze che portarono nelle terre parmensi. Nel [[1574]] [[Ottavio Farnese]] affidò a Luigi Sanvitale i territori di Noceto e [[Fontanellato]] confermando ancora il dominio della famiglia Sanvitale. Nella primavera del [[1611]] fu arrestato Alfonso Sanvitale, conte di Fontanellato e Onofrio Martani, quest'ultimo sotto tortura rivelò una possibile congiura ai danni del duca di Parma [[Ranuccio I Farnese|Ranuccio Farnese]], l'anno successivo furono arrestati membri della famiglia di Alfonso e condannati a morte e i territori del parmense, compreso Noceto, vennero quindi ceduti in parte ai marchesi [[Dalla Rosa Prati|Dalla Rosa]] e in parte rimase ai Sanvitale.
Con il passaggio del ducato di Parma in mano ai Borbone in seguito alla morte senza eredi di [[Antonio Farnese]] il territorio vide un periodo di prosperità, si costruirono le prime reti di canali e il paese perse lentamente la sua funzione di fortezza militare e, in un'atmosfera tipica dell'età moderna e non più medievale, nel [[1795]] nacque il comune di Noceto.
 
=== Il periodo napoleonico e l'Unità ===
Con l'occupazione francese il ducato venne affidato dapprima a [[Médéric Louis Élie Moreau de Saint-Méry|Moreau de Saint Mery]] che lo rimodellò secondo le leggi francesi e successivamente, una volta annesso alla Francia come [[Dipartimento del Taro|dipartimento]] da [[Jean-Jacques Régis de Cambacérès]] come duca di Parma nominato da Napoleone. Il ducato verrà ripristinato in seguito al [[Congresso di Vienna]] e ceduto alla moglie di Napoleone [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luigia]] che governò il ducato fino al ritorno degli ultimi [[Borbone di Parma|Borbone]] e dell'annessione alle [[Province Unite del Centro Italia]] sotto il comando di [[Luigi Carlo Farini]] e della successiva annessione al [[Regno di Sardegna]] tramite plebiscito nel [[1860]]. Con l'annessione al neonato [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] fu ripristinato il consiglio comunale e la nomina a sindaco.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.noceto.pr.it/Sezioni/Detail.aspx?PK_Detail=84&isBig=true/|titolo=Comune di Noceto|accesso=6 agosto 2020|urlarchivio=https://archive.is/20150922002057/http://www.comune.noceto.pr.it/Sezioni/Detail.aspx?PK_Detail=84&isBig=true/|dataarchivio=22 settembre 2015}}</ref>
 
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 giugno 1962.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2334 |titolo= Noceto |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 21 gennaio 2023 }}</ref>
{{citazione|[[Tagliato]]: il primo d'azzurro alla [[Torre (araldica)|torre]] di rosso, merlata di quattro alla guelfa, finestrata del campo; sulla partizione una sbarra d'oro; il 2° d'argento, all'albero di noce addestrato da un monte all'italiana di verde, fondato su campagna dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il noce è un'[[arma parlante]] e insieme al monte rappresenta l'ambiente boschivo in cui sorge il comune. La torre è quella dell'antico castello.
 
Il gonfalone è un drappo tagliato di bianco e di azzurro.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa di San Martino ====
{{Vedi anche|Chiesa di San Martino (Noceto)}}
[[File:Chiesa di San Martino (Noceto) - facciata 2 2019-06-28.jpg|thumb|Chiesa di San Martino]]
Ai margini del centro storico si erge la [[Architettura neoclassica|neoclassica]] chiesa di San Martino, edificata tra il 1692 e il 1754 sul luogo dell'originaria pieve risalente all'[[XI secolo|XI]] o [[XII secolo]]; modificata nel 1875 con l'elevazione della nuova facciata e tra il 1885 e il 1890 con la costruzione delle due navate laterali affiancate da cinque cappelle per parte, fu ornata internamente nel 1905 una prima volta e nuovamente decorata dopo il 1950 dai fratelli Furlotti; la vetrata raffigurante "San Martino" è opera del pittore [[Giuseppe Moroni]]. Il luogo di culto conserva alcune opere di pregio, tra cui la [[pala d'altare]] raffigurante ''San Martino a cavallo'', dipinta da [[Francesco Scaramuzza]] nel 1832.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.noceto.pr.it/la-citt%C3%A0/luoghi-di-interesse/chiesa-parrocchiale-di-san-martino|titolo=Chiesa Parrocchiale di San Martino|accesso=10 luglio 2016|dataarchivio=14 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160814155927/http://www.comune.noceto.pr.it/la-citt%C3%A0/luoghi-di-interesse/chiesa-parrocchiale-di-san-martino|urlmorto=no}}</ref>
 
==== Chiesa dei Santi Simone e Giuda ====
{{Vedi anche|Chiesa dei Santi Simone e Giuda (Noceto)}}
[[File:Chiesa dei Santi Simone e Giuda (Sanguinaro) - lato nord 2017-06-12.jpg|thumb|left|Chiesa dei Santi Simone e Giuda]]
Nella frazione di [[Sanguinaro]], posta lungo la [[Strada statale 9 Via Emilia|via Emilia]], sorge l'antica chiesa dei Santi Simone e Giuda, innalzata nell'[[XI secolo]], ma modificata dai [[cavalieri Ospitalieri]] nel [[XV secolo]] e nuovamente nel 1578; abbandonata dai melitensi nel 1798, fu alienata a privati nel 1864 e ristrutturata tra il 1910 e il 1915, con la costruzione della nuova facciata con portico e della canonica annessa; dell'edificio originario si conservano intatte la zona absidale, decorata internamente con affreschi [[gotico|tardogotici]], e la [[cripta]], suddivisa in tre navate sviluppate su cinque campate oltre al transetto e ai tre absidi.<ref>{{cita web|url=http://www.romanico-emiliaromagna.com/index.php/component/k2/item/75-chiesa-dei-ss-simone-e-giuda-a-sanguinaro-di-noceto.html|titolo=Chiesa dei SS. Simone e Giuda a Sanguinaro di Noceto|accesso=30 aprile 2016|dataarchivio=5 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160505112332/http://www.romanico-emiliaromagna.com/index.php/component/k2/item/75-chiesa-dei-ss-simone-e-giuda-a-sanguinaro-di-noceto.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Chiesa di San Pietro Apostolo ====
{{vedi anche|Chiesa di San Pietro Apostolo (Noceto)}}
[[File:Chiesa di San Pietro Apostolo (Costamezzana, Noceto) - facciata 1 2022-06-16.jpg|thumb|Chiesa di San Pietro Apostolo]]
Edificata tra il 1909 e il 1917 per sostituire l'ormai inadeguata cappella [[Medioevo|medievale]] posta all'interno del [[castello di Costamezzana|castello]], la chiesa di [[Costamezzana]] fu arricchita nel 1930 con la facciata [[architettura neobizantina|neobizantina]] progettata dall'architetto Camillo Uccelli; l'edificio, preceduto da un'imponente scalinata in pietra, è decorato all'interno con affreschi realizzati nel 1954 dal pittore Piero Furlotti, raffiguranti il ''Battesimo di Cristo'', l'''Ultima Cena'' e il ''Martirio di Sant'Agata''.<ref>{{Chiese italiane|58929|Chiesa di San Pietro Apostolo "Costamezzana, Noceto"|16 febbraio 2018|stampa=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.comune.noceto.pr.it/la-citt%C3%A0/localit%C3%A0/costamezzana|titolo=Costamezzana|accesso=16 febbraio 2018|dataarchivio=17 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180217082433/http://www.comune.noceto.pr.it/la-citt%C3%A0/localit%C3%A0/costamezzana|urlmorto=no}}</ref>
 
==== Chiesa di Santa Maria Assunta ====
{{Vedi anche|Chiesa di Santa Maria Assunta (Noceto)}}
[[File:Chiesa di Santa Maria Assunta (Cella, Noceto) - facciata e lato nord 2022-05-22.jpg|thumb|left|Chiesa di Santa Maria Assunta]]
Menzionata per la prima volta nel 1196, la pieve [[architettura romanica|romanica]] di [[Cella (Noceto)|Cella]] fu completamente ricostruita in stile [[architettura barocca|barocco]] tra il 1630 e il 1650 circa; decorata intorno alla metà del [[XVIII secolo]], fu restaurata tra il 1990 e il 2000; al suo interno l'[[aula (chiesa)|aula]], sviluppata su una pianta [[pianta centrale]] ellittica, è coperta da un'elaborata cupola affrescata a motivi geometrici; sul fondo del presbiterio l'[[pala d'altare|ancona]] tardo-seicentesca sull'[[altare maggiore]], riccamente decorata con [[putti]] e [[cariatidi]], accoglie una statua lignea settecentesca raffigurante l'''Immacolata Concezione''.<ref>{{cita|Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti|p. 131}}.</ref><ref>{{Chiese italiane|58931|Chiesa di Santa Maria Assunta "Cella, Noceto"|16 marzo 2018|stampa=sì}}</ref>
 
==== Chiesa di San Pietro in Vincoli ====
{{Vedi anche|Chiesa di San Pietro in Vincoli (Noceto)}}
[[File:Chiesa di San Pietro in Vincoli (Borghetto, Noceto) - facciata e lato sud 2023-03-29.jpg|thumb|Chiesa di San Pietro in Vincoli]]
Edificata in epoca [[Medioevo|medievale]] probabilmente dai frati [[cistercensi]] dell'[[abbazia di Chaise-Dieu]], la chiesa [[architettura romanica|romanica]] di [[Borghetto (Noceto)|Borghetto]] fu menzionata per la prima volta nel 1230; aggregata nel 1601 alla [[diocesi di Fidenza|diocesi di Borgo San Donnino]], fu completamente ricostruita in stile [[architettura barocca|barocco]] nella prima metà del [[XVIII secolo]]; al suo interno sono conservate varie opere seicentesche e settecentesche.<ref>{{cita web|url=http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/pls/cci_dioc_new/bd_dioc_annuario_css.singolo_ente?p_pagina=26789&id_dioc=47&id_en=12&colore1=&colore2=&layout=0&rifi=&rifp=&vis=1|titolo=Parrocchia Borghetto|accesso=18 marzo 2018|dataarchivio=19 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180319003954/http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/pls/cci_dioc_new/bd_dioc_annuario_css.singolo_ente?p_pagina=26789&id_dioc=47&id_en=12&colore1=&colore2=&layout=0&rifi=&rifp=&vis=1|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.comune.noceto.pr.it/la-citt%C3%A0/localit%C3%A0/borghetto|titolo=Borghetto|accesso=18 marzo 2018|dataarchivio=19 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180319004017/http://www.comune.noceto.pr.it/la-citt%C3%A0/localit%C3%A0/borghetto|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Architetture militari ===
==== Rocca dei Sanvitale ====
{{Vedi anche|Rocca dei Sanvitale (Noceto)}}
[[File:Rocca dei Sanvitale (Noceto) - facciata e mastio 2019-06-28.jpg|thumb|left|Rocca dei Sanvitale]]
[[File:Rocca dei Sanvitale (Noceto) - ingresso e torre angolare nord-est 2019-06-28.jpg|thumb|Ingresso della rocca dei Sanvitale]]
Nella centralissima piazza Garibaldi si erge la Rocca dei Sanvitale, piccola fortezza innalzata probabilmente all'inizio del [[XIII secolo]] dalla famiglia [[Pallavicino]]; entrata nel [[1345]] in possesso dei [[Sanvitale]], fu abbattuta e ricostruita più volte, fino al [[1447]], quando fu conquistata da [[Pier Maria II de' Rossi]], che nel [[1481]] la fece fortificare conferendole la veste attuale in vista della [[guerra dei Rossi]], durante la quale il castello fu danneggiato da colpi di bombarda; rientrata nelle mani dei Sanvitale, la fortezza fu confiscata nel [[1805]] e alienata a privati; nel [[1938]] fu acquistata dal Comune di Noceto, che dopo vari utilizzi la ristrutturò nel [[1998]], per trasformarla nel [[2005]] nel "Castello della Musica", sede del museo della Liuteria e del museo del Disco; all'interno delle mura della rocca è presente inoltre un giardino pensile.<ref>{{cita web|url=http://www.preboggion.it/Castello_di_Noceto-CastelloDellaMusica.htm|titolo="La Rocca" o Castello della Musica|accesso=30 aprile 2016|dataarchivio=5 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305195406/http://www.preboggion.it/Castello_di_Noceto-CastelloDellaMusica.htm|urlmorto=no}}</ref>
 
==== Castello di Castelguelfo ====
{{Vedi anche|Castello di Castelguelfo}}
[[File:Castello di Castelguelfo - lato nord 2017-06-12.jpg|thumb|left|Castello di Castelguelfo]]
[[File:Castello di Castelguelfo - ingresso 2017-06-12.jpg|thumb|Rivellino d'ingresso del castello di Castelguelfo]]
Nell'abitato di [[Castelguelfo (frazione)|Castelguelfo]], lungo la [[via Emilia]], sorge inoltre il notevole castello omonimo, costruito prima del [[XIII secolo]]; la fortezza appartenne a partire dal [[1212]] ai [[Fieschi]], ma fu conquistata nel [[1312]] dai [[Rossi di Parma|Rossi]] e l'anno seguente da [[Giberto III da Correggio]], che la fecero abbattere; espugnata nel [[1397]] da [[Gian Galeazzo Visconti]], fu affidata ai [[Pallavicino]], che la ricostruirono; assoggettata da [[Ottobuono de' Terzi]], passò poi a [[Alberto Scotti]], a [[Niccolò III d'Este]], ai [[Sanvitale]] per ritornare nuovamente a [[Rolando il Magnifico]]; nel secolo seguente fu incamerata dal Comune di [[Parma]], indi pervenne ai [[duchi di Parma|duchi]] [[Farnese]], che, trasformatala in residenza nobiliare, la assegnarono infine agli [[Scotti (famiglia)|Scotti di Vigoleno]]; il maniero passò di mano molte altre volte e nel [[1916]] fu completamente ristrutturato dall'armatore Fasce, che apportò varie modifiche; oggi il grande castello e tutti gli edifici annessi appartengono alla famiglia Rovagnati.<ref>{{cita web|url=http://www.storiadiparma.it/wp-content/uploads/2013/06/I_Castelli_parmensi_ad_ovest_del_Taro.pdf|titolo=I castelli parmensi ad ovest del Taro|accesso=5 maggio 2016|dataarchivio=1 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160701220528/http://www.storiadiparma.it/wp-content/uploads/2013/06/I_Castelli_parmensi_ad_ovest_del_Taro.pdf|urlmorto=no}}</ref>
 
==== Castello di Costamezzana ====
{{Vedi anche|Castello di Costamezzana}}
[[File:Castello (Costamezzana, Noceto) - mura orientali, edificio centrale e cappella di San Pietro Apostolo 2022-06-16.jpg|thumb|left|Lato est del castello di Costamezzana]]
[[File:Castello (Costamezzana, Noceto) - mastio 2 2022-06-16.jpg|thumb|Mastio del castello di Costamezzana]]
A sud del piccolo centro di [[Costamezzana]], si erge l'omonimo castello, edificato probabilmente nell'[[XI secolo]] dalla nobile famiglia dei Tavernieri; assegnato nel [[1249]] ai [[Pallavicino]], fu successivamente espugnato prima dai [[Da Cornazzano]] e poi dai [[guelfi]] [[Parma|parmigiani]]; riconquistato nel [[1374]] dai Pallavicino, fu completamente ricostruito entro il [[1395]]; nel [[1403]] il possente edificio fu distrutto dai [[Rossi di Parma|Rossi]], ma rimase, salvo una parentesi di alcuni anni, nelle mani dei Pallavicino fino al [[1600]], quando fu ceduto al Comune di Parma; il feudo, elevato a marchesato nel [[1706]], fu assegnato dal duca [[Francesco Farnese]] a Benedetto Mischi, i cui eredi lo alienarono alla fine del [[XIX secolo]] alla famiglia Barbieri; della maestosa fortezza tardo-medievale oggi rimangono soltanto l'alto mastio, alcuni edifici tra cui l'antica chiesa medievale di San Pietro Apostolo, una torre rotonda e alcune mura a sostegno del terrapieno.<ref>{{cita web|url=http://web.tiscali.it/noceto/costamezzana.htm|sito=web.tiscali.it|titolo=Costamezzana|accesso=7 maggio 2016}}</ref>
 
=== Architetture civili ===
==== Villa La Vigna ====
{{vedi anche|Villa La Vigna}}
[[File:Villa La Vigna (Vigna, Noceto) - facciata 2022-06-16.jpg|thumb|Villa La Vigna]]
Edificata nei primi anni del [[XVIII secolo]] per volere del conte [[Alessandro III Sanvitale]], la villa [[architettura neoclassica|neoclassica]], circondata da una vasta tenuta, fu ampliata nella seconda metà del secolo con l'aggiunta di due ali simmetriche, progettate dell'architetto [[Ennemond Alexandre Petitot]]; alienata successivamente a privati, fu acquistata intorno al 1980 dalla famiglia Adami, che la ristrutturò completamente. L'ampia struttura, dominata da un'[[Altana (architettura)|altana]] sormontata da [[frontone]], accoglie al suo interno un piccolo oratorio dedicato a [[Eustachio (martire)|sant'Eustachio]], consacrato solennemente nel 1730; il luogo di culto, caratterizzato dalla presenza di un monumentale [[matroneo]], conserva un pregiato [[messale]] del 1740.<ref>{{cita news|autore=Mariagrazia Manghi|titolo=L'oratorio dei Sanvitale - un gioiello dedicato a Sant'Eustachio|pubblicazione=[[Gazzetta di Parma]]|data=19 settembre 2018}}</ref><ref name="Noceto"/>
 
==== Villa Borsi ====
Edificata nel [[XVII secolo]] in stile [[architettura barocca|barocco]], la villa, nota anche come "La Commenda", appartenne probabilmente al [[Sovrano militare ordine di Malta]]; alienata a metà ottocento dalla nobile famiglia Borsi, nel [[XX secolo]] fu decorata internamente da [[Amedeo Bocchi]], che dipinse in una sala alcuni paesaggi. La struttura, elevata su due livelli fuori terra oltre al sottotetto, è caratterizzata dalla presenza di uno stemma melitense scolpito sulla portafinestra del primo piano della facciata.<ref name="Noceto">{{cita web|url=http://www.nocetoweb.net/percorsi-turismo/Noceto%20in%20Pillole.pdf|titolo=Noceto|accesso=4 ottobre 2018|dataarchivio=20 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160820063316/http://www.nocetoweb.net/percorsi-turismo/Noceto%20in%20Pillole.pdf|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.viafrancigena.com/wel_noc.htm|titolo=Noceto|accesso=4 ottobre 2018|dataarchivio=1 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201201043946/http://www.viafrancigena.com/wel_noc.htm|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Villa Zobolo ====
Edificata nel [[XVI secolo]], la villa, appartenuta ai marchesi Zobolo, passò per via ereditaria ai marchesi Giandemaria; acquistata dal tenente colonnello Antonio Levacher nei primi anni del [[XIX secolo]], fu modificata in stile [[architettura neoclassica|neoclassico]]. La struttura, collocata all'interno di un ampio parco, è caratterizzata dalla facciata elevata su due livelli; al primo piano si aprono nel mezzo tre portefinestre, chiuse da balaustre in ferro battuto ornate con gli stemmi dei marchesi Zobolo; in sommità si erge un grande [[frontone]] triangolare, coronato da un [[campanile a vela]].<ref name="Noceto"/><ref name="Noceto: per ville">{{cita web|url=http://www.vacanze.itinerarionline.it/schede/noceto_per_ville_sc_1587.htm|titolo=Noceto: per ville|accesso=4 ottobre 2018}}</ref><ref>{{cita|De Lama|p. XII.}}</ref>
 
==== Villa La Galvana ====
Costruita originariamente quale casino da caccia dei conti [[Sanvitale]], la villa [[architettura barocca|barocca]], posta al centro di un'enorme tenuta, appartenne alla casata fino al 1612; adibita poi a monastero femminile, fu successivamente acquistata dai [[gesuiti]] di [[Parma]], che la trasformarono nella residenza estiva dell'ordine; modificata e ampliata a più riprese, fu in seguito alienata a privati. Il complesso è costituito da tre distinti edifici sviluppati ai lati di una corte, accessibile attraverso un portale ad [[arco a tutto sesto]] realizzato nel [[XVIII secolo]]; all'interno della proprietà si trova anche un oratorio settecentesco intitolato ai santi [[Antonio abate]] e [[Ignazio di Loyola|Ignazio]].<ref name="Noceto"/><ref name="Noceto: per ville"/>
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Noceto}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
== Amministrazione ==
Secondo i dati [[ISTAT]], nel 2013 i residenti stranieri erano {{formatnum:1501}} (11,5%) mentre le principali etnie straniere provenivano da:
== Gemellaggi ==
 
Noceto è gemellata con:
# [[Albania]], 245
* {{Bandiera|Stati Uniti d'America}} [[Walnut Creek (California)]] ([[Stati Uniti d'America|USA]]), dal 1987
# [[Marocco]], 232
* {{Bandiera|Francia}} [[Noyers-sur-Serein]] ([[Francia]]), dal 1990
# [[Romania]], 198
* {{Bandiera|Moldavia}} [[Cricova]] ([[Moldavia]]), dal 2000
# [[Moldavia]], 161
# [[India]], 130
# [[Tunisia]], 85
# [[Costa d'Avorio]], 71
# [[Senegal]], 45
# [[Ucraina]], 40
# [[Repubblica Dominicana]], 24
 
== Cultura ==
[[File:Cuor D'Emilia PL.JPG|thumb|upright=0.7|Il Nocino]]
=== Musei ===
* Museo della vasca votiva di Noceto
* Museo della Tipografia Fernando Libassi
* [[Rocca_dei_Sanvitale_(Noceto)#Musei|Castello della Musica - Museo del disco e Museo della liuteria]]
 
=== Il Nocino ===
Uno dei prodotti tipici di Noceto è il Nocino, un liquore ricavato dalle noci. Una delle fonti più sicure circa le sue origini si hanno con la famiglia Cotti che risiedeva a Noceto da oltre 400 anni, producendo e tramandando la ricetta<ref>{{Cita web | url = http://www.gustoblog.it/post/21297/la-ricetta-del-nocino-il-liquore-digestivo-alle-noci | titolo = La ricetta del nocino, il liquore digestivo alle noci
| autore = Alessia | data = 8 settembre 2012 | sito = Gustoblog | editore = Blogo Donna | accesso = 5 ottobre 2015 | dataarchivio = 6 ottobre 2015 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151006044122/http://www.gustoblog.it/post/21297/la-ricetta-del-nocino-il-liquore-digestivo-alle-noci | urlmorto = sì}}</ref>. Secondo la leggenda invece, la ricetta del liquore, di origine celtica, fu importata dalle [[Gallie]] dai romani. Una versione alternativa racconta di come gli stessi celti, che dimoravano nel nord Italia, diffusero il prodotto attraverso la coltura delle noci che dovevano essere raccolte all'alba del solstizio d'estate da una vergine a piedi nudi<ref>{{Cita web | url = http://www.luoghimisteriosi.it/emilia_noceto.html | titolo = Noceto (PR) - Il nocino. La magica bevanda | sito = Luoghi Misteriosi | accesso = 5 ottobre 2015 | dataarchivio = 4 marzo 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304191139/http://www.luoghimisteriosi.it/emilia_noceto.html | urlmorto = sì}}</ref>. Al giorno d'oggi il Nocino è considerato un prodotto tradizionale tipico dell'[[Emilia]].
 
=== Settimana della creatività ===
Dopo il decesso di un bambino, che a seguito della visione di un'impiccagione in TV ha voluto imitare il gesto, la comunità ha deciso di spegnere volontariamente la televisione per un periodo dell'anno. Questa idea, sorta sull'onda emotiva del grave fatto, si è con il tempo trasformata in un progetto educativo, la Settimana della creatività, in cui viene proposta ai bambini e ai ragazzi del paese un'alternativa all'intrattenimento televisivo, cercando di renderli protagonisti e non spettatori<ref>[{{Cita news | url = http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/parma-senzatv/parma-senzatv/parma-senzatv.html | autore = Stefania Parmeggiani | titolo = Nel paese che ha spento la tv. "Così salviamo i nostri bambini" -| cronacagiornale -= [[la Repubblica.it<!-- Titolo(quotidiano)|la generatoRepubblica]] automaticamente| -->]data = 9 maggio 2009}}</ref>.
 
=== Festa della Nonna e del Nonno ===
== Sport ==
Fin dagli anni 2002/2003, l'Amministrazione Comunale con riferimento particolare al sindaco Fabio Fecci, ha lavorato intensamente affinché la figura dei nonni potesse essere degnamente celebrata ed ufficializzata mediante una legge dello Stato, adoperandosi nel portare avanti una capillare campagna di sensibilizzazione sul territorio nazionale ed inviando atti di intento e di promozione della ricorrenza presso le più alte sedi istituzionali.
=== Calcio ===
 
Fu infatti proprio grazie alla proposta del sindaco Fabio Fecci - poi definitivamente accolta in sede parlamentare - che la data assegnata alla festa, originariamente individuata nel disegno di legge nel 26 luglio, venisse spostata al 2 ottobre (giornata degli Angeli Custodi), periodo certamente più favorevole perché non coincidente con le ferie estive ed atto a permettere il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche.
La principale squadra di calcio della città è ''[[Crociati Noceto|S.S.D. Crociati Noceto S.r.l.]]'', che ha militato in [[Lega Pro Seconda Divisione]] per la prima volta nella sua storia dal [[2009]] al [[2011]] e che attualmente milita nel girone A dell'[[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]].
 
Sarà la tradizionale torta su cui campeggia fra la panna e il cioccolato il logo dei nonni – frutto di un concorso di idee fra i ragazzi delle scuole superiori di Parma – a creare un dolce momento di intrattenimento per tutti i presenti.
L'altra squadra di calcio della città è l' ''A.S.D. Noceto'', che milita nel girone B di [[Prima Categoria]]. È nata nel [[2008]].
 
=== Il concorso letterario "La storia si scrive a Noceto....parola di nonno" ===
=== Rugby ===
Nasce insieme alla prima edizione della festa il concorso letterario dedicato a tutti i nonni d'Italia, sorto come iniziativa collaterale volta a creare un grande affresco di testimonianze e ricordi scritti in modo autentico e diretto dalla penna di tutti i nonni.
 
Il concorso ha debuttato nel 2006 ed era stato ufficialmente presentato in occasione della prima edizione della festa dei nonni celebrata il 2 ottobre 2005.
*Noceto vanta una forte tradizione rugbistica, risalente al 1971, anno di fondazione del [[Rugby Noceto Football Club|Rugby Noceto]]. A lungo impegnato ai massimi livelli del rugby nazionale, il club milita attualmente in [[Serie B di rugby a 15|Serie B]]. Dopo aver partecipato alla creazione del [[GranDucato Parma Rugby|GrAN Parma]], oggi costituisce un importante serbatoio per i [[Crociati Rugby Football Club|Crociati Rugby]] e per gli [[Aironi Rugby]].
 
È una giuria composta da persone appartenenti al mondo della letteratura, del giornalismo e della formazione dei giovani a decretare ogni anno i vincitori fra quanti fanno giungere i loro elaborati da ogni zona d’Italia.
== Personalità legate a Noceto ==
 
* [[Paolo Baratta (pittore)|Paolo Baratta]], pittore
== Infrastrutture e trasporti ==
* [[Massimo Giovanelli]], rugbista
Noceto è posta lungo la [[Strada statale 357 di Fornovo]], servita da autocorse in servizio pubblico svolte dalla società [[TEP Parma|TEP]].
* [[Renato Scrollavezza]], liutaio
 
* [[Sergio Zuccheri]], calciatore
Fra il [[1908]] e il [[1937]] tale servizio pubblico di collegamento con Parma era svolto dalla [[Tranvia Fornace Bizzi-Medesano]] esercita con tram a vapore<ref>{{cita|Ogliari, Sapi}}.</ref>.
 
La [[stazione di Noceto]], posta sulla linea [[Ferrovia Fidenza-Fornovo|Fidenza-Fornovo]], risulta priva di traffico viaggiatori a partire dal [[2013]].
 
== Amministrazione ==
I servizi, comprendono l'[[asilo nido]] e la [[scuola materna]] comunale. L'Istituto comprensivo "[[Biagio Pelacani]]", dotato della [[scuola elementare]] e della [[Scuola media inferiore|scuola media]]. I servizi sociali, hanno in dotazione, la [[casa di riposo]] "Villa Pavesi-Borsi", con annesso [[Centro diurno per anziani|centro diurno]] per gli anziani. Per i disabili, esiste un apposito [[Centro diurno per disabili|centro diurno]], denominato il ''Giardino''.
 
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Luigi Barocelli |Inizio = 1946 |Fine = 1951 |Partito = |Note = <ref name="interno">{{Cita web |url=http://amministratori.interno.it/ |titolo=Copia archiviata |accesso=13 maggio 2015 |dataarchivio=7 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170107102753/http://amministratori.interno.it/ |urlmorto=sì }}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Pietro Furlotti |Inizio = 1951 |Fine = 1956 |Partito = |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Dante Francario |Inizio = 1956 |Fine = 1959 |Partito = |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Carlo Furlotti |Inizio = 1959 |Fine = 1963 |Partito = |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Armando Sesenna |Inizio = 1963 |Fine = 1965 |Partito = |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gian Paolo Milli |Inizio = 1965 |Fine = 1975 |Partito = |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Camillo Paini |Inizio = 1975 |Fine = 1983 |Partito = |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michele Tambini |Inizio = 1984 |Fine = 1987 |Partito = |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Barocelli |Inizio = 9 luglio 1987 |Fine = 30 luglio 1990 |Partito = [[Partito Socialista Italiano]] |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Barocelli |Inizio = 6 agosto 1990 |Fine = 24 ottobre 1992 |Partito = [[Partito Socialista Italiano]] |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Paolo Paglia |Inizio = 24 ottobre 1992 |Fine = 24 aprile 1995 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Paolo Paglia |Inizio = 24 aprile 1995 |Fine = 14 giugno 1999 |Partito = coalizione di [[centro-destra]]: [[Centro Cristiano Democratico]], [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], [[Alleanza Nazionale]] |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Fabio Fecci |Inizio = 14 giugno 1999 |Fine = 14 giugno 2004 |Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra]], sostenuta da [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] e [[Centro Cristiano Democratico]] |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Fabio Fecci |Inizio = 14 giugno 2004 |Fine = 8 giugno 2009 |Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra]], sostenuta da [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]-[[Popolo delle Libertà|PdL]] e [[Lega Nord]] |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Pellegrini |Inizio = 8 giugno 2009 |Fine = 14 giugno 2014 |Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra]] |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Fabio Fecci |Inizio = 26 maggio 2014 |Fine = 27 maggio 2019 |Partito = [[lista civica]] di [[Centrismo|centro]]: "Liberi e uniti per il paese": sostenuta da [[Forza Italia (2013)|FI]]-[[Unione di Centro (2002)|Unione di Centro]] |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Fabio Fecci |Inizio = 27 maggio 2019 |Fine = 10 giugno 2024 |Partito = [[Centrismo|centro]], [[lista civica]] "Liberi e uniti" sostenuta dal [[centrodestra]] |Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Fabio Fecci |Inizio = 10 giugno 2024 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]] Liberi e Uniti per il paese sostenuta dal [[centrodestra]]|Note = <ref name="interno"/>}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Walnut Creek|1987|Walnut Creek (California)}}
* {{Gemellaggio|Francia|Noyers-sur-Serein|1990}}
* {{Gemellaggio|Moldavia|Cricova|2000}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La principale squadra di calcio della città era la [[Crociati Noceto]], che vanta quale maggior successo la partecipazione alla [[Lega Pro Seconda Divisione]]. A seguito del suo fallimento, nel 2016, le è subentrato il Noceto, nato nel 2008 e mai spintosi oltre i campionati dilettantistici a carattere territoriale. Terza squadra è il G.S. Fraore, a sua volta dilettantistica.
 
L'infrastruttura di riferimento è lo [[stadio Il Noce]].
 
=== Rugby ===
Noceto vanta una forte tradizione rugbistica, risalente al 1971, anno di fondazione del [[Rugby Noceto Football Club|Rugby Noceto]]. A lungo impegnato ai massimi livelli del rugby nazionale, il club milita attualmente in [[Serie A (rugby a 15)|Serie A]]. Dopo aver partecipato alla creazione del [[GranDucato Parma Rugby|GrAN Parma]], oggi costituisce un importante serbatoio per le [[Zebre Rugby]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Giuseppe De Lama|titolo=Vita del cavaliere Giambattista Bodoni|anno=1818|città=Parma|volume=Tomo II|editore=Stamperia Ducale|cid=De Lama}}
* {{cita libro|autore=Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti|titolo=Terra di pievi|città=Parma|anno=2006|editore=MUP Editore|ISBN=88-7847-021-X|cid=Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti}}
* {{cita libro|autore=[[Francesco Ogliari]], Franco Sapi|titolo=Ritmi di ruote. Storia dei trasporti italiani volume 10°. Emilia-Romagna|anno=1969|città=Milano|editore=a cura degli autori|cid=Ogliari, Sapi}}
 
== Voci correlate ==
* [[Stazione di Noceto]]
* [[Stazione di Borghetto Parmense]]
* [[Castello di Costamezzana]]
* [[Sanvitale]]
* [[Rossi di Parma]]
* [[Nocino]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Noceto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.noceto.pr.it Comune di Noceto]
* [http://www.avisnoceto.it AVIS Noceto]
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Parma}}
{{Via Francigena}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Noceto]]
{{portale|Parma}}
 
[[Categoria:Noceto| ]]
[[ar:نوتشتو]]
[[de:Noceto]]
[[eml:Nozèi]]
[[en:Noceto]]
[[eo:Noceto]]
[[es:Noceto]]
[[fr:Noceto]]
[[ia:Noceto]]
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[[kk:Ночето]]
[[lmo:Noceto]]
[[ms:Noceto]]
[[nap:Noceto]]
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[[pt:Noceto]]
[[ro:Noceto]]
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[[ru:Ночето]]
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[[war:Noceto]]