L-DOPA: differenze tra le versioni

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{{Disclaimer|medico}}
{{Composto chimico
| nome_IUPAC = acido 2(''S)''-ammino-3-(3,4-diidrossifenil)propanoico
| immagine1_nome = 3,4-Dihydroxy-L-phenylalanin (Levodopa).svg
| immagine1_dimensioni = 150px250px
| immagine2_nome = Levodopa3D.PNG
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|prefisso_ATC = N04
| numero_CAS = 59-92-7
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| prefisso_ATC = N04
|massa_molecolare = 197,19 g/mol
| suffisso_ATC =
|temperatura_di_fusione = 276-278 °C (dec.)
| PubChem = 6047
|pKa = 2,3; 8,7; 10,0; 11,8
| DrugBank = APRD00309
|Ka_temperatura = 298
| formula = C<sub>9</sub>H<sub>11</sub>NO<sub>4</sub>
|biodisponibilità = 30%
| massa_molecolare = 197.19 g/mol
|metabolismo = [[DOPA decarbossilasi]] (AAAD)
| biodisponibilità = 30%
|emivita = 0,75-1,50 ore
| metabolismo = [[DOPA decarbossilasi]] (AAAD)
|escrezione = renale 70-80%
| emivita = 0,75-1,50 ore
|titolo_indicazioni_sicurezza = ---
| escrezione = renale 70-80%
|simbolo1 = irritante
|avvertenza = attenzione
|frasiH = {{FrasiH|302|315|319|335}}
|consigliP = {{ConsigliP|261|305+351+338}}<ref>Sigma Aldrich; rev. del 05.11.2012</ref>
}}
'''L-DOPA''', o '''Levodopa''' (3,4-diidrossi-l-fenilalanina), è un intermedio nella via biosintetica della [[dopamina]]. In clinica medica è utilizzata per il trattamento del [[Morbo di Parkinson]].
 
L'<nowiki/>'''''<small>L</small>''-DOPA,''' o '''levodopa''', è un [[amminoacido]] intermedio nella via biosintetica della [[dopamina]].
==Uso terapeutico==
Il [[morbo di Parkinson]] è causato dalla perdita di [[neuroni]] dopaminergici a livello della [[sostanza nera]] compatta del [[mesencefalo]]. La conseguente diminuzione di [[dopamina]] in questa area e lo squilibrio eccitatorio inibitorio che ne deriva sarebbe responsabile dei disturbi extrapiramidali tipici di chi è afflitto da tale patologia. La levodopa è utilizzata come profarmaco della dopamina, nel trattamento del Parkinson, in quanto quest'ultima non è in grado di attraversare la [[barriera ematoencefalica]], la levodopa invece avvalendosi di opportuni trasportatori per gli [[amminoacidi]] aromatici riesce ad entrare nel [[sistema nervoso centrale]] e una volta qui viene metabolizzata in dopamina. Il presupposto clinico dell'uso della levodopa parte proprio dall'osservazione di una carenza di dopamina nella sostanza nera, e non essendo utile la somministrazione di questa si adopera la levodopa per ripristinare i livelli di dopamina in questa zona. Nella pratica medica si somministrano circa 100&nbsp;mg di l-dopa e 25 di [[benserazide]].
 
In medicina è utilizzata per il trattamento della [[malattia di Parkinson]] e di alcuni [[parkinsonismi]], per controllare i sintomi [[Bradicinesia|bradicinetici]] evidenti nella malattia ed è il farmaco più efficace per migliorare la qualità della vita nei pazienti con malattia di Parkinson idiopatica. L'''<small>L</small>''-DOPA rimane ancora il farmaco di scelta nella terapia antiparkinsoniana, sebbene sia possibile coadiuvarne l'attività con altri farmaci e ne siano ampiamente riconosciuti i limiti.
==Avvertenze==
''Tempo di latenza alla risposta terapeutica con levodopa:'' il miglioramento dei sintomi del [[Malattia idiopatica di Parkinson|Parkinson]] si osserva nella seconda-terza settimana di terapia con la somministrazione di 2-3 g/die di levodopa (L-Dopa). Risposte terapeutiche soddisfacenti possono ritardare e non manifestarsi nei primi 6 mesi di trattamento. È importante quindi continuare la terapia farmacologica con levodopa per almeno 6 mesi prima di decretare la mancata risposta terapeutica e sospendere il farmaco<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) > Pharmamedix: Levodopa (L-Dopa) http://www.pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Levodopa+%28L-Dopa%29&vo=Avvertenze</ref>.
 
La dopamina e i neuroni dopaminergici controllano il [[centro del vomito]], localizzato nel pavimento del [[Quarto ventricolo|IV ventricolo]] del [[tronco encefalico]]; lo stimolo del vomito e la nausea che talvolta si accompagnano alla somministrazione dell'''<small>L</small>''-DOPA possono essere attenuate mangiando dopo l'assunzione del farmaco.
''Interruzione della terapia con levodopa:'' la sospensione repentina di levodopa (L-Dopa) potrebbe scatenare la comparsa di [[sindrome maligna]] (SM). Tale sindrome, simile alla [[sindrome maligna neurolettica]], è caratterizzata da [[ipertermia]], [[rigidità]] e aumentata concentrazione di creatin-fosfochinasi sierica; altri sintomi comprendono ipo/ipertensione, tachicardia, sudorazione, aumento degli enzimi epatici, [[leucocitosi]]. Nei pazienti in terapia dopaminergica, la comparsa di ipertermia (temperatura corporea > 38 °C) senza causa apparente, eventualmente associata a rigidità e stupor potrebbe indicare sindrome maligna da interruzione del trattamento con levodopa<ref>Ward C., J. Neurosci. Nurs., 2005, 37 (3), 160</ref>. La sindrome maligna può essere causata anche dalla sospensione di farmaci anti-parkinsoniani diversi dalla levodopa e dal fenomeno di “wearing off“. Il trattamento della sindrome maligna prevede la somministrazione endovena di liquidi, l’abbassamento della temperatura corporea, il ricorso a farmaci dopaminergici quali levodopa e bromocriptina, a miorilassanti (dantrolene sodico) e [[antibiotici]] se presenti infezioni. Gravi complicanze della sindrome maligna sono rappresentate da [[rabdomiolisi]], insufficienza renale acuta e coagulazione intravascolare disseminata<ref>Ikebe S. et al., Parkinsonism Relat. Disord., 203, 9 Suppl. 1, S47</ref>.
 
== Chimica ==
''Passaggio dalla levodopa in monoterapia a levodopa in associazione a inibitori della DOPA-decarbossilasi:'' nel passaggio da terapia con levodopa (L-Dopa) a trattamento con levodopa più [[carbidopa]] o [[benserazide]], interrompere la somministrazione di levodopa 8-12 ore prima, quindi somministrare l’associazione levodopa/inibitore della DOPA-decarbossilasi riducendo la dose di levodopa di circa il 75-80%. In particolare con [[benserazide]] è possibile ridurre la dose di levodopa fino al 15% (es. 600&nbsp;mg/die di levodopa anziché 4 g/die); con [[carbidopa]] è possibile ridurre la dose di levodopa fino al 20% (es. 750&nbsp;mg/die di levodopa anziché 4 g/die). Individualizzare poi il dosaggio a seconda della risposta terapeutica del paziente<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
''L'<small>L</small>''-DOPA, ovvero la ''<small>L</small>''-3,4-diidrossifenilalanina (in inglese ''DiOxyPhenylAlanine'' da cui l'acronimo), è un ''α''-[[amminoacido]] non proteico, strutturalmente simile alla ''<small>L</small>''-[[fenilalanina]] e, soprattutto, alla ''<small>L</small>''-[[tirosina]] dalla quale deriva e con la quale condivide l'appartenenza alla [[serie sterica]] ''<small>L</small>'' di [[Hermann Emil Fischer|Fischer]] (comune a tutti i comuni amminoacidi proteici).
 
È una sostanza cristallina bianca, inodore, insapore e altofondente (276-278&nbsp;°C),<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|nome = Shun-ichi|cognome = Yamada|nome2 = Tozo|cognome2 = Fujii|nome3 = Takayuki|cognome3 = Shioiri|data = 1º gennaio 1962|titolo = Studies on Optically Active Amino Acids. III. Preparation of 3-(3, 4-Dihydroxyphenyl)-DL-, -D-, and -L-alanine|rivista = Chemical & Pharmaceutical Bulletin|volume = 10|numero = 8|pp = 693-697|accesso = 2 dicembre 2015|doi = 10.1248/cpb.10.693|url = https://www.jstage.jst.go.jp/article/cpb1958/10/8/10_8_693/_article}}</ref> che come gli altri amminoacidi esiste in forma [[Zwitterione|zwitterionica]] ([[punto isoelettrico]] pI = 5,5). Come la maggior parte dei [[fenoli]] si ossida all'aria, specialmente se umida, colorandosi. È poco solubile in acqua e insolubile nei comuni solventi organici.
''Dieta ricca in proteine:'' l’assunzione di alimenti ad elevato contenuto proteico in concomitanza con la somministrazione di levodopa (L-Dopa) può interferire con l’assorbimento intestinale del farmaco per competizione con lo stesso sistema di trasporto attivo a livello della mucosa dell’intestino<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
L'''<small>L</small>''-DOPA è [[Potere rotatorio|otticamente attiva]] e levogira, [α]<sub>D</sub><sup>13</sup> = −13,1°.<ref name=":0" /> Occorre tener presente che non c'è alcuna correlazione tra il segno (−) dell'attività ottica (da cui il nome ''levodopa'') e la serie sterica di appartenenza (''<small>L</small>'').
''Tossicità gastrointestinale:'' la velocità di incremento posologico della levodopa (L-Dopa) è legata alla tolleranza del paziente verso nausea e vomito. Gli effetti collaterali gastrointestinali possono essere controllati somministrando levodopa a stomaco pieno con abbondanti liquidi (disperdere della forma farmaceutica in acqua fino ad ottenere una sospensione) oppure riducendo la posologia. È opportuno non assumere pasti abbondanti ad elevato contenuto proteico perché alcuni [[aminoacidi]] competono con la levodopa per il carrier di trasporto attivo a livello della parete intestinale e ne possono ridurre l’assorbimento. Per il controllo dell’[[emesi]] (vomito) è possibile somministrare [[domperidone]] o [[ciclizina]]; non somministrare [[fenotiazine]] (possibile interferenza con l’azione della dopamina a livello centrale). L’associazione di [[entacapone]] a levodopa/carbidopa aumenta l’incidenza di nausea, diarrea e dolore addominale<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
[[File:catecolamine.GIF|thumb|]]
L'''<small>L</small>''-DOPA è biosintetizzata per azione della [[Tirosina 3-monoossigenasi|tirosina idrossilasi]] sull'[[amminoacido]] <small>''L''</small>-tirosina. È il precursore d'importanti [[neurotrasmettitori]] [[Catecolamina|catecolaminici]], quali dopamina, [[noradrenalina]] (norepinefrina) e [[adrenalina]] (epinefrina). In particolare, la dopamina si forma per [[decarbossilazione]] enzimatica della <small>''L''</small>-DOPA.
 
==Farmacocinetica==
''Tossicità cardiovascolare:'' gli effetti collaterali cardiaci associati a levodopa (L-Dopa) possono essere controllati dalla somministrazione di beta-bloccanti. L’[[ipotensione]] ortostatica da levodopa può essere attenuata con l’uso di calze elastiche. La levodopa deve essere somministrata con cautela in pazienti che hanno avuto [[infarto miocardic]]o e che presentano [[aritmie cardiache]]. In questi pazienti la funzionalità miocardica deve essere attentamente monitorata soprattutto nella fase di titolazione del dosaggio di levodopa<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
L'<nowiki/>''<small>L</small>''-DOPA viene somministrata per via orale e assorbita a livello intestinale da [[carrier (biologia)|carrier]] per gli amminoacidi aromatici, per poi entrare nel circolo sistemico. In periferia esiste un enzima, la [[DOPA decarbossilasi]] (presente anche a livello centrale) che catalizza la trasformazione dell'<nowiki/>''<small>L</small>''-DOPA in dopamina. Poiché la dopamina a livello periferico non ha effetti terapeutici, ma anzi è causa di spiacevoli effetti collaterali, si cerca d'inibire la dopa decarbossilasi periferica con la somministrazione contemporanea di inibitori della decarbossilasi, quali [[carbidopa]] e [[benserazide]], in modo che possa essere maggiore la quantità di ''<small>L</small>''-DOPA che giunge nel [[sistema nervoso centrale]]. Giunta nel cervello, l'''<small>L</small>''-DOPA viene captata dalle terminazioni dopaminergiche, dove, per azione di uno specifico carrier, penetra nei neuroni e viene trasformata in dopamina dalla dopa decarbossilasi. La dopamina prodotta, accumulata in vescicole sinaptiche, viene poi liberata nel vallo sinaptico per agire sui neuroni post-sinaptici ed esplicare il proprio effetto terapeutico.
 
Il sistema nervoso centrale non è però costituito unicamente da neuroni, ma sono presenti anche altre cellule, definite [[Cellule della glia|gliali]], che hanno funzione trofica e di sostegno (sostanzialmente sorreggono fisicamente e metabolicamente i neuroni). Anche le cellule gliali posseggono la dopa decarbossilasi, ma, al contrario dei neuroni, non sono in grado d'immagazzinare la dopamina prodotta, che viene perciò immediatamente degradata. Quote rilevanti di ''<small>L</small>''-DOPA sono perciò metabolizzate in dopamina dalle cellule gliali senza che se ne possa avere un beneficio terapeutico.
''Tossicità extrapiramidale:'' per minimizzare l’insorgenza di [[distonia]] (atteggiamenti posturali anomali) individualizzare la dose di levodopa (L-Dopa) e somministrare il farmaco più frequentemente. Oppure somministrare con cautela un antagonista dopaminergico ([[tiapride]]). Per evitare l’[[acinesia]] notturna e la [[distonia]] mattutina può essere necessario somministrare una dose notturna di levodopa<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
Al 2024, la combinazione di foslevodopa e [[carbidopa|foscarbidopa]] è somministrata in via sperimentale anche in modalità sottocutanea e continua tramite una piccola [[cannula]] inserita sottocute, collegata a una [[pompa]] di infusione regolabile. Ciò consente controllo stabile dei [[sintomo|sintomi]], inclusi quelli notturni, nei pazienti con Parkinson avanzato e fluttuazioni motorie<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.quicomo.it/salute/parkinson-nuova-cura-terapia-sottocutanea.html|titolo=Parkinson, la nuova rivoluzionaria terapia sottocutanea all'ospedale Sant'Anna|sito=QuiComo|accesso=2025-01-29}}</ref> o per i quali non è indicato l'intervento chirurgico.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.pisatoday.it/cronaca/trattamenti-ldopa-parkinson-ospedale-pontedera.html|titolo=Trattamenti all'avanguardia contro il Parkinson per la prima volta somministrati a Pontedera|sito=PisaToday|accesso=2025-01-29|urlarchivio=https://archive.is/wip/wB56l|dataarchivio=29 gennaio 2025|urlmorto=no}}</ref><ref>Le oscillazioni motorie sono blocchi motori (peggioramento dei sintomi con irrigidimento, freezing del cammino, aumento del rischio di caduta) e/o [[Duscunesia|discinesie]] (movimenti involontari eccessivi degli arti e/o del tronco, che disturbano l’esecuzione di movimenti volontari). Cfr. {{Cita web|lingua=it-IT|autore=Redazione|url=https://tvmedica.it/news/nuovi-farmaci-per-contrastare-il-parkinson-avviati-i-primi-trattamenti-con-la-terapia-di-combinazione-a-base-di-foslevodopa-foscarbidopa-all-ospedale-sant-anna-si-somministra-in-infusione-sottoc/|titolo=Nuovi farmaci per contrastare il Parkinson: avviati i primi trattamenti con la terapia di combinazione a base di foslevodopa/fos|sito=Tvmedica|data=2025-01-23|accesso=2025-01-29}}</ref>
''Tossicità centrale:'' in caso di gravi sintomi a carico del [[sistema nervoso centrale]] (aggressività, allucinazioni, depressione grave associata o meno a comportamento suicida, delirio), ridurre la dose di levodopa (L-Dopa) o valutare una temporanea sospensione del trattamento. L’allucinosi può essere in parte controllata riducendo la posologia di levodopa e/o somministrando [[clozapina]] (la [[clozapina]] è un antipsicotico atipico: possiede una minor affinità per i recettori dopaminergici di tipo D2 rispetto ai neurolettici tradizionali ed è associata ad un basso rischio di sintomi extrapiramidali). Allucinazioni sono state osservate anche con l’infusione continua intraduodenale di levodopa/[[carbidopa]].
La [[disturbo depressivo|depressione]] è un sintomo abbastanza frequente nei malati di Parkinson ed è causata da meccanismi complessi che coinvolgono [[noradrenalina]] e [[dopamina]]. In caso di depressione grave, possono essere somministrati [[antidepressivi triciclici]]. Questi farmaci possiedono proprietà anticolinergiche e sedative che possono apportare benefici terapeutici aggiuntivi per il malato di Parkinson (riduzione del tremore, della [[scialorrea]] e dell’[[insonnia]]). Gli [[antidepressivi triciclici]] inoltre favoriscono la ricaptazione di dopamina nello spazio intersinaptico prolungandone l’azione farmacologica. Gli antidepressivi triciclici che possono essere utilizzati nel malato di Parkinson sono l'[[amitriptilina]], l'[[imipramina]], la [[nortriptilina]] e la [[desipramina]]. Poiché la depressione costituisce un fattore di rischio di suicidio, monitorare il paziente con Parkinson per l’insorgenza di tendenza suicida<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
==Uso terapeutico==
''Diabete mellito, anamnesi di ulcera gastrica o duodenale, malattie polmonari, asma, malattie renale, malattie epatiche, disfunzioni endocrine, convulsioni:'' la somministrazione di levodopa (L-Dopa) richiede cautela. Nei pazienti con [[ulcera peptica]], la levodopa può aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale. Monitorare periodicamente [[funzionalità epatica]], renale, cardiovascolare e [[crasi ematica]]<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
La [[malattia di Parkinson]] è causata dalla perdita di [[neuroni]] dopaminergici a livello della ''pars compacta'' della [[sostanza nera]] compatta del [[mesencefalo]]. La conseguente diminuzione di dopamina in questa area e lo squilibrio eccitatorio inibitorio che ne deriva sarebbe responsabile dei disturbi extrapiramidali tipici di chi è afflitto da tale patologia. La ''<small>L</small>''-DOPA è utilizzata come profarmaco della dopamina nel trattamento del Parkinson, in quanto quest'ultima non è in grado di attraversare la [[barriera ematoencefalica]], mentre la ''<small>L</small>''-DOPA, grazie a un sistema di trasporto di amminoacidi, riesce a entrare nel [[sistema nervoso centrale]] e una volta qui viene metabolizzata in dopamina, avvalendosi di un enzima (l'DOPA decarbossilasi). Il presupposto clinico dell'uso dell'''<small>L</small>''-DOPA parte proprio dall'osservazione di una carenza di dopamina nella sostanza nera e non essendo utile la somministrazione di questa si adopera la ''<small>L</small>''-DOPA per ripristinare i livelli di dopamina in questa zona. Nella pratica medica si somministrano circa 100&nbsp;mg di ''<small>L</small>''-DOPA e 25 di [[benserazide]].
 
È importante evitare cibi ricchi di amminoacidi aromatici che diminuiscono l'assorbimento dell'''<small>L</small>''-DOPA
''Anestesia generale:'' in caso di [[anestesia generale]], la levodopa (L-Dopa) deve essere somministrata fino a quando il paziente può assumere liquidi. La terapia dopaminergica può essere ripresa appena il paziente è in grado di assumere farmaci per bocca<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
=== La sindrome maligna ===
''Glaucoma ad angolo aperto:'' la levodopa (L-Dopa) può essere somministrata nei pazienti con [[glaucoma ad angolo aperto]] se la pressione intraoculare è compensata. La somministrazione di levodopa a questi pazienti richiede il monitoraggio della la pressione intraoculare. La levodopa è controindicata in caso di [[glaucoma ad angolo chiuso]]<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
La sospensione repentina di ''<small>L</small>''-DOPA potrebbe scatenare la comparsa di [[sindrome maligna]]. Tale sindrome, simile alla [[sindrome neurolettica maligna]], è caratterizzata da [[ipertermia]], rigidità e aumentata concentrazione di creatin-fosfochinasi sierica; altri sintomi comprendono ipo/ipertensione, tachicardia, sudorazione, aumento degli enzimi epatici e [[leucocitosi]]. Nei pazienti in terapia dopaminergica la comparsa d'ipertermia (temperatura corporea > 38&nbsp;°C) senza causa apparente, eventualmente associata a rigidità e stupor, potrebbe indicare sindrome maligna da interruzione del trattamento con ''<small>L</small>''-DOPA<ref>Ward C., J. Neurosci. Nurs., 2005, 37 (3), 160</ref>. La sindrome maligna può essere causata anche dalla sospensione di farmaci anti-parkinsoniani diversi dall'''<small>L</small>''-DOPA e dal fenomeno di ''wearing off'' (diminuzione dell'attività del farmaco dopo anni di terapia). Il trattamento della sindrome maligna prevede la somministrazione endovena di liquidi, l'abbassamento della temperatura corporea, il ricorso a farmaci dopaminergici quali ''<small>L</small>''-DOPA e bromocriptina, a miorilassanti (dantrolene sodico) e [[antibiotici]] se presenti infezioni. Gravi complicanze della sindrome maligna sono rappresentate da [[rabdomiolisi]], insufficienza renale acuta e coagulazione intravascolare disseminata.<ref>Ikebe S. et al., ''Parkinsonism Relat. Disord.'', 203, 9 Suppl. 1, S47</ref>
 
Dopo 2-5 anni di terapia con ''<small>L</small>''-DOPA è possibile rilevare una diminuzione della sua attività. Tale effetto è definito ''wearing off'', cioè una diminuzione dell'attività dell'<nowiki/>''<small>L</small>''-DOPA dovuta alla progressiva distruzione dei neuroni dopaminergici. Accanto a tale effetto si può descrivere il periodo on-off, che è una fluttuazione dell'attività dell'''<small>L</small>''-DOPA causata da diversi fattori: variazione dell'assorbimento intestinale di ''<small>L</small>''-DOPA; bassa emivita del farmaco (1-2 ore) che causa fluttuazioni plasmatiche e quindi fluttuazioni della risposta motoria; variazione della dinamica recettoriale della dopamina: se esponiamo un recettore ad alte concentrazioni di ligando, il recettore può subire un processo definito di desensitizzazione, che è causa della diminuita attività del farmaco.
''Pazienti con ipertensione:'' somministrare la levodopa (L-Dopa) con cautela in pazienti in terapia antipertensiva. Potrebbe essere necessaria una riduzione della dose del farmaco [[antipertensivo]]<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
Effetti collaterali: tra i più frequenti si possono evidenziare nausea (meno frequente se al farmaco si associa la [[carbidopa]]), [[vomito]], inappetenza, [[anoressia]], [[ipotensione ortostatica]], [[aritmie]], turbe psichiche e [[discinesie]].
''Comportamenti compulsivi:'' la terapia dopaminergica con levodopa (L-Dopa) può provocare la comparsa di disturbi del comportamento caratterizzati da [[compulsività]] (desiderio irrefrenabile che non si riesce ad evitare) quali gioco d’azzardo, ipersessualità, shopping compulsivo, disturbi alimentari caratterizzati da bulimia<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
''Neuropatia associata a infusione continua intraduodenale di levodopa:'' poiché sono state riportate alcune segnalazioni di [[neuropatie]], inclusa la [[sindrome di Guillan-Barré]], in pazienti trattati con levodopa (L-Dopa) per infusione intraduodenale, valutare un’eventuale supplementazione di [[vitamina B12]] in questi pazienti per ridurre il rischio di tossicità neurologica e prestare particolare attenzione al rischio di infezioni batteriche da [[Campylobacter jejuni]], in quanto possibile causa di neuropatia<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
''Attività che richiedono attenzione e coordinazione costante:'' la levodopa (L-Dopa) può indurre [[sonnolenza diurna]] che può essere accompagnata anche da addormentamento improvviso. In alcuni casi il repentino addormentarsi non è preceduto da segni o sintomi premonitori. Cautela in caso di attività che richiedono attenzione e coordinazione costante come la guida d veicoli<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
''Reserpina, neurolettici (fenotiazine, tioxanteni, butirrofenoni, benzamidi, difenilbutilpiperidine, clozapina, dibenzotiazepine), piridossina (vitamina B6):'' la levodopa (L-Dopa) non deve essere somministrata contemporaneamente a questi farmaci. La [[reserpina]] rende inefficace l’azione terapeutica della levodopa perché stimola la deplezione di [[dopamina]] a livello del [[nucleo striato]] inducendo sintomi simili al Parkinson. I farmaci neurolettici agendo come inibitori della [[dopamina]] interferiscono con il meccanismo d’azione della levodopa (dopamino-agonista). Se la levodopa è associata a carbidopa può essere somministrata contemporaneamente alla [[vitamina B6]], perché la carbidopa antagonizza gli effetti della vitamina B6 sulla levodopa (la vitamina B6 stimolando l’azione della DOPA-decarbossilasi, riduce la quantità di levodopa convertibile a dopamina a livello del nucleo striato)<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
''Rilevamento dei corpi chetonici nelle urine:'' la levodopa (L-Dopa) in associazione a [[carbidopa]] può dare esiti falsi positivi a questo test quando si impiega un sistema a cartina di rilevazione<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
''Colorazione scura delle urine:'' l’[[entacapone]] può impartire una colorazione scura alle urine. L’entacapone è aggiunto alla terapia con levodopa (L-Dopa) più carbidopa per aumentare il controllo delle complicanze motorie dovute alla terapia [[dopaminergica]] di lunga durata<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
''Glicosuria:'' la levodopa (L-Dopa) in associazione a [[carbidopa]] può dare esiti falsi negativi al test di ricerca del [[glucosio]] nelle urine effettuato tramite la [[glucosio ossidasi]]<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
''Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD):'' la carenza di questo [[enzima]] determina crisi di tipo emolitico dopo somministrazione di sostanze ad azione ossidante. Diversi farmaci, inclusa la levodopa (L-Dopa), possono scatenare crisi emolitiche in pazienti con deficit da G6PD. La somministrazione di levodopa a pazienti con deficit da G6PD deve essere evitata<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
''Gravidanza:'' la levodopa (L-Dopa) ha evidenziato tossicità embriofetale in vivo. Il farmaco non deve essere somministrato in gravidanza. Nelle donne in età fertile, l’eventuale somministrazione di levodopa richiede l’adozione di misure contraccettive efficaci<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
''Allattamento:'' la levodopa (L-Dopa) non è raccomandata nelle donne che allattano perché può inibire la lattazione (la [[dopamina]] inibisce il rilascio di [[prolattina]], ormone la cui principale azione è quella di stimolare la produzione di latte da parte della [[ghiandola mammaria]])<ref name= Pharmamedix/Levodopa(L-Dopa) />.
 
==Farmacocinetica==
La L-dopa viene somministrata per via orale e assorbita a livello intestinale da [[carrier (biologia)|carrier]] per gli aminoacidi aromatici, per poi entrare nel circolo sistemico. In periferia esiste un enzima, la [[DOPA decarbossilasi]] (presente anche a livello centrale) che catalizza la trasformazione della L-dopa in dopamina. Poiché la dopamina a livello periferico non ha effetti terapeutici ma anzi è causa di spiacevoli effetti collaterali, si cerca di inibire la dopa decarbossilasi periferica con la somministrazione contemporanea di inibitori della decarbossilasi, quali [[carbidopa]] e [[benserazide]], in modo che possa essere maggiore la quantità di L-dopa che giunge nel SNC. Giunta nel cervello, la L-dopa viene captata dalle terminazioni dopaminergiche dove, per azione di uno specifico carrier, penetra nei neuroni e trasformata in dopamina dalla dopa decarbossilasi. La dopamina prodotta, accumulata in vescicole sinaptiche, viene poi liberata nel vallo sinaptico per agire sui neuroni post-sinaptici ed esplicare il proprio effetto terapeutico.<br/>
Il SNC non è però costituito unicamente da neuroni, ma sono presenti anche altre cellule, definite [[Cellule della glia|cellule gliali]] che hanno funzione trofica e di sostegno (sostanzialmente sorreggono fisicamente e metabolicamente i neuroni). Anche le cellule gliali posseggono la dopa decarbossilasi ma, al contrario dei neuroni, non sono in grado di immagazzinare la dopamina prodotta che viene perciò immediatamente degradata. Quote rilevanti di L-dopa sono perciò metabolizzate in dopamina dalle cellule gliali senza che se possa avere un beneficio terapeutico.
 
==Effetti collaterali==
La dopamina e i neuroni dopaminergici controllano il centro del vomito, localizzato nel pavimento del IV ventricolo del [[tronco encefalico]], lo stimolo del vomito e la nausea che talvolta si accompagnano alla somministrazione della levodopa possono essere attenuate mangiando 15 minuti dopo l'assunzione del farmaco, è importante evitare cibi ricchi di amminoacidi aromatici che diminuiscono l'assorbimento della levodopa.<br/>
Poiché il morbo di Parkinson è una patologia neurodegenerativa continua che non è possibile ancora bloccare, dopo 2-5 anni di terapia con L-dopa è possibile rilevare una diminuzione della sua attività. Tale effetto è definito wearing off, cioè una diminuzione dell'attività della L-dopa dovuta alla progressiva distruzione dei neuroni dopaminergici. Accanto a tale effetto, si può descrivere il periodo on-off, che è una fluttuazione dell'attività della L-dopa causata da diversi fattori: variazione dell'assorbimento intestinale di L-dopa; bassa emivita del farmaco (1-2 ore) che causa fluttuazioni plasmatiche e quindi fluttuazioni della risposta motoria; variazione della dinamica recettoriale della dopamina: se esponiamo un recettore ad alte concentrazioni di ligando, il recettore può subire un processo definito di desensitizzazione, che è causa della diminuita attività del farmaco.
 
Effetti collaterali: tra i più frequenti si possono così evidenziare: wearing off, periodo on-off, nausea (meno frequente se al farmaco si associa la [[Carbidopa]]), [[vomito]], inappetenza, [[anoressia]], [[ipotensione ortostatica]], [[aritmie]], turbe psichiche e [[discinesie]].
 
La L-dopa rimane ancora il farmaco di scelta nella terapia antiparkinsoniana, sebbene sia possibile coadiuvarne l'attività con altri farmaci e ne sono ampiamente riconosciuti i limiti.
 
==La L-dopa come intermedio biosintetico delle catecolamine==
[[Immagine:catecolamine.GIF|thumb|right|200px|]]
La L-dopa è prodotta a partire dall'[[amminoacido]] tirosina per azione della tirosina idrossilasi. La L-dopa è il precursore di importanti [[neurotrasmettitori]] quali [[dopamina]], [[noradrenalina]] (norepinefrina) ed [[adrenalina]] (epinefrina).
 
Il prefisso L indica la forma levo-rotatoria, in contrapposizione a D (destrogira).
 
== Note ==
<references/>
 
== FontiBibliografia ==
* [{{cita web | 1 = http://www.lswn.it/nutrizione/articoli/parkinson_e_nutrizione Parkinson_e_nutrizione]| 2 = Parkinson e nutrizione | accesso = 18 febbraio 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071230223513/http://www.lswn.it/nutrizione/articoli/parkinson_e_nutrizione | dataarchivio = 30 dicembre 2007 | urlmorto = sì }}
* [{{cita web|http://ok.corriere.it/dizionario/enc4140.shtml |Dizionario medico]}}
* {{en}}[httpcita web|https://www.biopsychiatry.com/l-dopa.html |''L-DOPA: From a biologically inactive amino acid to a successful therapeutic agent Historical review art'']|lingua=en}}
*'''<sub>(<abbr>EN</abbr>)</sub>''' ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK482140/ Levodopa (L-Dopa)],'' Kavita R. Gandhi; Abdolreza Saadabadi, 27 ottobre 2020, su ncbi.nlm.nih.gov.
 
== Voci correlate ==
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* [[Metossamina]]
 
== CollegamentiAltri esterniprogetti ==
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*[http://shorterlink.co.uk/12505 Biochemistry of Parkinson's Disease]
 
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