Cheetah Chrome: differenze tra le versioni

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|genere3 = Garage Rock
|anno inizio attività = 1975
|periodi attività intermedi =
|anno fine attività = in attività
|etichetta = [[Sire Records]]<br>[[Bomp! Records]]
|immagine = Cheetah Chrome 01.jpg
|didascalia = Cheetah Chrome nel 2011.
|url = http://www.cheetahchrome.net/newtabsrs.html
|strumento = chitarra
|band attuale =
|band precedenti = [[Rocket from the Tombs]]<br>[[Dead Boys]]<br>[[Cheetah Chrome and the Casualties]]
|numero totale album pubblicati =
|numero album studio =
|numero album live =
|numero raccolte =
|numero opere audiovisive pubblicate =
}}
{{Bio
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|Cognome = O'Connor
|PostCognomeVirgola = soprannominato '''Cheetah Chrome'''
|ForzaOrdinamento = Cheetah Chrome
|Sesso = M
|LuogoNascita = Cleveland
|LuogoNascitaLink = Cleveland (Ohio)
|GiornoMeseNascita = 18 febbraio
|AnnoNascita = 1955
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = musicista
|Epoca = 1900
|Attività = musicista
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , conosciuto soprattutto per avere suonato la chitarra nel gruppo punk rock [[The Dead Boys]] negli anni settanta<ref>{{citeCita web|title titolo=Cheetah Chrome: Biography |firstnome=Mark|lastcognome=Deming |publishereditore=Allmusic| url ={{Allmusic|class=artist|id=cheetah-chrome-mn0000774968|pure_url=yes}} |accessdate accesso=3 Julyluglio 2012}}</ref>
}}
==Carriera==
=== Rocket from the Tombs ===
Il gruppo fu formato nel [[1974]] dal giornalista del ''[[The Scene]]'' [[David Thomas (musicista)|David Thomas]], che allora utilizzava il nome d'arte Crocus Behemoth<ref>{{cita web |url=http://www.clepunk.com/bands/pereubu/stories.htm#2|lingua={{en}}|editore=Clepunk.com|titolo=Pere Ubu History|accesso=31 marzo 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090807061428/http://www.clepunk.com/bands/pereubu/stories.htm#2|dataarchivio=7 agosto 2009}}</ref>. Dopo molti cambi di formazione Thomas incontrò il chitarrista e compositore [[Peter Laughner]] dei [[Cinderella Backstreet]]<ref name=AMG>{{cita web |url=http://www.allmusic.com/artist/p144031|lingua={{en}}|editore=Allmusic.com|titolo=Rocket from the Tombs|accesso=31 marzo 2010}}</ref>. Ai due musicisti si unirono presto O'Connor, il bassista Craig Bell e il batterista Johnny "Madman" Madansky<ref name=AMG/>. Grazie ad uno stile musicale influenzato da [[The Stooges|Stooges]] e [[Lou Reed]] il complesso si fece rapidamente un nome nella scena di Cleveland, aprendo anche per gruppi come gli [[Iron Butterfly]]<ref name=AMG/>. Tuttavia il gruppo ebbe breve vita, in parte perché i componenti non sopportavano lo stile di [[canto (musica)|canto]] di Thomas, in parte perché quest'ultimo e Laughner tendevano sempre più verso l'[[art rock]]<ref name=AMG/>. Per risolvere il problema del cantante fu ingaggiato [[Stiv Bators]], ma la nuova formazione non durò molto<ref name=AMG/>. Laughner intanto conobbe [[Lester Bangs]] e si trasferì a [[New York]] per lavorare a ''[[Creem]]'' e per seguire la nascente scena [[punk rock|punk]] della Grande Mela<ref name=AMG/>. Impressionato dalla musica di [[Television]] e [[Patti Smith]] tornò a Cleveland, ma trovò la band ancora divisa sulla direzione musicale da intraprendere<ref name=AMG/>. Poche settimane dopo il complesso si sciolse<ref name=AMG/>
 
Quando i RFTT si sciolsero, O'Connor e Madansky si unirono al cantante [[Stiv Bators]] per formare i Frankenstein, che in seguito cambiarono nome in [[Dead Boys]], mentre Laughner e Thomas formarono i [[Pere Ubu]] con il bassista [[Tim Wright]] (ex tecnico audio dei Rocket From The Tombs)<ref name=AMG/>.
 
Entrambi i gruppi usarono canzoni già scritte o suonate dai Rocket From The Tombs come parte dei loro repertori: i [[Dead Boys]] utilizzarono ''Ain't It Fun'', ''What Love Is'', ''Down in Flames'', ''Caught With the Meat in Your Mouth'' e ''[[Sonic Reducer]]'', mentre i [[Pere Ubu]] reinterpretarono ''Final Solution'', ''Life Stinks'' e ''30 Seconds Over Tokyo''.
 
=== The Dead Boys ===
Arrivati a New York su incoraggiamento di [[Joey Ramone]], il cantante dei [[Ramones]], i Dead Boys guadagnarono velocemente notorietà in virtù delle loro scatenate ed oltraggiose esibizioni dal vivo. Fecero epoca le prestazioni grezze e provocatorie e gli atteggiamenti fuori dal normale e fortemente autolesionisti del cantante [[Stiv Bators]] (grande fan di [[Iggy Pop]] e del suo "stile selvaggio") e gli assoli al fulmicotone del chitarrista [[Cheetah Chrome]]. Ormai padroni di una reputazione di deviati del rock, i quattro Dead Boys portarono all'estremo le direttive della prima ondata del punk statunitense: il rock rozzo, veloce, e frastornante dei Ramones, l'aria da pervertiti dei [[New York Dolls]], la depressione esistenziale dei [[Television]] e il look "stracciato" alla [[Richard Hell]]. Il gruppo divenne così sinonimo di violenza allo stato puro, secondo quelli che stavano emergendo come i tratti salienti del punk di matrice britannica cha arrivava da oltreoceano. Suonarono spesso nel leggendario Rock Club di [[New York]], il ''[[CBGB]]'', e nel [[1977]] uscì il loro primo album, ''[[Young, Loud and Snotty]]'', prodotto da Genya Ravan. La canzone che apre il disco, ''[[Sonic Reducer]]'', viene spesso indicata ancora oggi come uno dei classici del genere punk rock, considerata "uno dei più grandi inni punk mai scritti".<ref>{{CitationCita pubblicazione |last1cognome =Prato |first1nome =Greg |last2 cognome2=Erlewine |first2 nome2=Stephen Thomas |titletitolo =Dead Boys: Biography |publishereditore =Allmusic |url ={{Allmusic|class=artist|id=p12703/biography|pure_url=yes}} |accessdate accesso=12 ottobre 2007-10-12 }}</ref>
 
==== Scioglimento ====
Dopo la produzione di un secondo album di scarso successo, ''[[We Have Come for Your Children]]'' (1978), la [[Sire Records]], etichetta produttrice dei Dead Boys, obbligò il gruppo a cambiare il proprio look ed il sound per addolcire un po' la loro proposta musicale e renderla più appetibile commercialmente per il pubblico americano che ancora non seguiva il punk come in Inghilterra già avveniva, e fu anche per questo motivo che la band si sciolse nel [[1979]].<ref>McNeil, Legs. McCain, Gillian. ''Please Kill Me: The Uncensored Oral History of Punk'', Penguin Books, New York, Londra, 1997, pag. 335–336.</ref> Svariate loro esibizioni del 1979 sono visibili nel film del 1980 intitolato ''[[D.O.A.: A Rite of Passage]]''. Qualche mese dopo lo scioglimento del gruppo, la band fu costretta a riunirsi occasionalmente per incidere un album dal vivo e tener fede ai propri obblighi contrattuali. Per vendicarsi sulla Sire Records, Stiv Bators cantò intenzionalmente fuori dal microfono, e le registrazioni non poterono essere utilizzate. Quando nel 1981 il materiale finalmente emerse su etichetta Bomp! Records, Bators ri-registrò le tracce vocali in studio.
 
A seguito dello scioglimento dei Dead Boys, Cheetah Chrome suonò a New York City (per lo più al ''[[Max's Kansas City]]'') esibendosi con il gruppo degli Stilettos, e anche con la sua propria band Cheetah Chrome and the Casualties. Registrò un singolo per la ORK Records, ''Still Wanna Die/Take Me Home'', prodotto dal co-fondatorecofondatore della Atlantic Records [[Herb Abramson]]. Poco tempo dopo, suonò nell'album solista di debutto di [[Ronnie Spector]] intitolato ''Siren''. Successivamente apparve in diverse registrazioni durante gli anni ottanta, come "Cheetah Chrome and the Ghetto Dogs" (il brano ''Get Hip'') e in ''I Kill Me'' di [[Jeff Dahl]] (Sympathy For The Record Industry).
 
==== Reunion ====
I Dead Boys tornarono insieme per effettuare diversi concerti durante gli anni ottanta. Nel 1989 la band ri-pubblicò il loro epocale album di debutto ''[[Young, Loud and Snotty]]'' del 1977 in versione "più dura" e con un mixaggio più grezzo reintitolandolo ''Younger, Louder and Snottier''. Il nuovo mix fu ricavato da un nastro a cassetta di un primo mixaggio preliminare delle sessioni originarie, attribuito al giovane [[Bob Clearmountain]], all'epoca assistente di studio. La morte di Bators nel 1990 mise la parola fine ai futuri progetti della band.
 
=== Reunion RFTT ===
Nel [[2003]] i Rocket from the Tombs si riformarono con i componenti originali Thomas, Chrome e Bell, insieme a [[Richard Lloyd]] (chitarra), e Steve Mehlman (batteria)<ref name=AMG/>.
 
Il [[10 giugno]] [[2003]] suonarono il loro primo concerto live in radio nel programma di Brian Turner su [[WFMU]]<ref>{{cita web |url=http://www.wfmu.org/playlists/shows/7843|lingua={{en}}|editore=Wmfu.com|titolo=Playlist for Brian Turner - June 10, 2003|accesso=31 marzo 2010}}</ref>. Nel [[2004]], la Smog Veil Records pubblicò ''[[Rocket Redux]]'', contenente le canzoni originali suonate live dalla formazione del [[2003]].
Nel [[2006]] Thomas ha annunciato che la band si era nuovamente riunita, e nello stesso anno i RFFT girarono gli [[Stati Uniti d'America|USA]] in tour. Nel [[2009]] il gruppo ha contribuito all'album di [[Mark Mulcahy]] ''Ciao My Shining Star'', mentre nel [[2010]] ha pubblicato il nuovo [[singolo (musica)|singolo]] ''I Sell Soul''<ref>{{cita web |url=http://www.allmusic.com/album/r1738135|lingua={{en}}|editore=Allmusic.com|titolo=I Sell Soul|accesso=31 marzo 2010}}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
{{Portale|biografie|punk}}
 
== Altri progetti ==
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{{interprogetto}}
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== Collegamenti esterni ==
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* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Dead Boys}}
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