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{{nota disambigua|la verdura
{{Divisione amministrativa
|Nome = Catalogna
|Nome ufficiale = {{ca}} ''Catalunya''<br />{{es}} ''Cataluña''<br />{{oc}} ''Catalonha
|Panorama = E.U-Catalonia.png
|Voce bandiera = Bandiera della Catalogna
|
|Voce
|Stato = ESP
|Grado amministrativo = 1
|Capoluogo = {{Simbolo|Escudo de Barcelona.svg}} [[Barcellona]]
|Amministratore locale = [[
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|Data elezione =
|Lingue ufficiali = [[
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|Latitudine decimale = 41.388
|Longitudine decimale = 2.17
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|Aggiornamento abitanti = [[
|Sottodivisioni = [[:Categoria:Province della Catalogna|4]]
|Sottosottodivisioni = [[:categoria:Comuni della comunità della Catalogna|
|Divisioni confinanti = {{ES-AR}}, <br> {{ES-VC}}, <br> {{FR-OCC}} <br> ({{FRA}}), <br> {{AND}}
|Lingue =
|Codice postale =
|Prefisso = +34 97<br />+34 93 <small>([[Provincia di Barcellona|Barcellona]])</small>
|Codice ISO = CT
|Codice statistico =
|Targa =
|Nome abitanti =
|Parlamentari =
|Patrono = [[san Giorgio]] ([[23 aprile]])<br />[[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] di [[Monastero di Montserrat|Montserrat]] ([[27 aprile]])
|Festivo = [[Diada Nacional de Catalunya|11 settembre]]
|Inno = [[Els segadors]]
|Immagine localizzazione = Cataluna in Spain (including Canarias).svg
|Mappa = Catalonia ___location map 2023 vegueries.svg
|PIL procapite = 33 580 $ (2012)
|PIL = 255 204 milioni di $ (2012)
}}
La '''Catalogna''' (
Si dichiara [[nazione]] nel preambolo del proprio [[Statuto di Autonomia della Catalogna|statuto di autonomia]] del 2006, di cui successivamente vari articoli furono dichiarati incostituzionali dalla Corte costituzionale con sentenza motivata del 2010<ref>[http://www.parlament.cat/document/cataleg/48089.pdf {{ca}} Estatut d’autonomia de Catalunya - Edizione 2016]</ref>, ed è costituzionalmente riconosciuta come nazionalità; una parte dei votanti catalani<ref name="Resultados Elecciones Cataluña 2021 | EL PAÍS">{{Cita web|url=https://resultados.elpais.com/elecciones/cataluna.html|titolo=Resultados Elecciones Cataluña 2021|autore=Ediciones EL PAÍS|sito=EL PAÍS|lingua=es|accesso=2021-02-17}}</ref> esprime rivendicazioni [[indipendentismo catalano|indipendentistiche]] derivanti da proprie peculiarità linguistiche, culturali ed economiche.<ref>Leprêtre, Marc; Sáez Mateu, Ferran. ''Cultura catalana, cultura europea'', In: IDEES. Revista de temes contemporanis; Núm. 40 (2014): Una Europa sense Gaudí, sense Casals, sense Dalí?; p. 53-59.</ref> Costituisce inoltre il più esteso e popolato dei territori [[lingua catalana|catalanofoni]] noti, anche in virtù di connotazioni politiche, come [[paesi catalani]].
== Denominazione ==
Il nome "Catalogna", in quanto tale, cominciò
* Una teoria afferma che essa significhi "terra di castelli", in riferimento ai numerosi [[castello|castelli]] eretti nell'[[
* Un'altra teoria suggerisce che la parola derivi da ''Gothland'', la "terra dei [[Goti]]", in riferimento alle popolazioni [[Visigoti|visigote]] che si stabilirono in quest'area nell'[[Alto Medioevo]]. Di fatto, i Franchi spesso chiamavano "[[Gotia]]" il territorio catalano (o addirittura tutta la [[penisola iberica]]). Addirittura vi fu chi propose di trovare un'[[etimologia]] del nome Catalogna a partire da una falsa parola [[lingua latina|latina]] ''Gothalaunia'', in cui sarebbero riconoscibili i nomi di due delle etnie che si succedettero nella zona, gli [[Alani]] e, appunto, i Goti. Tuttavia che si tratti di una [[paraetimologia]] lo dimostrano gli studi specialistici riguardanti l'espressione in [[lingua gotica]] ''Landahlauts'' ('lotti<ref>Non a caso da tale parola proviene il sostantivo italiano "lotto".</ref> terrieri', cioè i "[[feudo|feudi]]" attribuiti a discrezione dal sovrano visigoto ai suoi nobili).<ref>Heinz Halm, "al-Andalus und Gothica Sors", in: ''Die Welt des Orients'', 66 (1989), pp. 252 e sgg.</ref> Gli [[Arabi]] avrebbero aggiunto al termine che avevano ascoltato il loro articolo determinativo "al" all'aggettivo dell'espressione "bilād al-landahlautsiyya" (paese dei feudi gotici) che si semplificò rapidamente in "bilād al-andalusiyya", dando infine origine al [[toponimo]] "al-Andalus".
* L'arabista catalano [[Juan Vernet Ginés|Joan Vernet]] identificò come primo possibile testimone del nome della Catalogna il cronista e geografo musulmano [[al-'Udrī]], che nella sua opera ''Tarsi al-akhbār'' parla di ''Qa Talunya'', contrazione di ''Qal'at Talunya'' ("il castello di Talunya", una località situata a metà strada da [[Lleida]] a [[Huesca]], nei pressi dell'attuale [[Monzón (Spagna)|Monzón]]). Secondo questa ipotesi, gli [[arabi]] avrebbero designato gli abitanti della Marca Ispanica come «quelli che vivono al di là di Qa Talunya». L'origine araba, forse a partire da un toponimo [[Iberi|ibero]], potrebbe spiegare la mancanza di corrispondenza esatta tra il gentilizio ''català'' e il toponimo ''Catalunya''.<ref>Miquel Coll i Alentorn, ''Textos i Estudis de Cultura Catalana: Història'', Barcelona, Curial, 1992. P. 185.</ref>
* Altre teorie suggeriscono che la parola provenga da un mitico principe [[Alemanni|alemanno]], [[Otgero Cataló]], oppure dalla parola [[Lacetani]], il nome di una tribù che abitava le terre che oggi sono il [[Vallès Occidental]]e e l'[[Vallès Oriental|Orientale]] e il [[Barcelonès]], che per una [[metatesi (linguistica)|metatesi]] abbastanza frequente nelle [[lingue romanze]] si sarebbe evoluta in ''katelani'' e da qui a ''catalans''.<ref>{{cita web|url=http://www.racocatala.cat/forums/fil/61606/misteri-de-paraula-catalunya|titolo=El Misteri de la Paraula Cathalunya}}</ref>
Il [[Principato di Catalogna]] (in catalano: ''Principat de Catalunya'') è un termine giuridico che apparve soltanto nel [[XIV secolo]] per indicare l'entità politica soggetta alla giurisdizione delle ''Corts Catalanes'' ("[[Corti Catalane]]", il parlamento catalano originale), il cui sovrano (in [[lingua latina|latino]] ''princeps'') era il [[conte di Barcellona]], che dal 1164 ebbe anche il titolo di [[Sovrani d'Aragona|re d'Aragona]]. Anche senza essere formalmente un regno, il Principato era uno stato giuridicamente e istituzionalmente alla pari con il resto degli stati che componevano la [[Corona d'Aragona]] (i regni di [[Regno d'Aragona|Aragona]], [[Regno di Maiorca|Maiorca]] e [[Regno di Valencia|Valencia]], tra gli altri), il cui unico legame comune era la figura del monarca.<ref name="ReferenceB">{{es}} José Ángel Sesma Muñoz: ''La Corona de Aragón. Una introducción crítica'', Zaragoza, Colección Mariano de Pano y Ruata, 2000 ISBN 84-95306-80-8</ref> Benché il Principato fosse [[confederazione di Stati|confederato]] sotto la Corona d'Aragona, e questa venne in seguito annessa al [[Regno di Spagna]] nel XVIII secolo (tranne una sua porzione, il territorio conosciuto attualmente come [[Catalogna del Nord]], che venne ceduto alla [[Francia]]), il termine ''Principat'' continua a essere utilizzato anche oggi, informalmente, per designare le quattro [[Province della Spagna|province]] di lingua catalana che costituiscono la "Comunità Autonoma" di Catalogna (Barcellona, [[Gerona]], [[Tarragona]] e [[Lleida]]).
Il nome ufficiale dell'istituzione di governo autonomo della Catalogna (formato dal consiglio esecutivo, dal [[Parlamento della Catalogna|parlamento]] e dal [[Presidente della Generalitat de Catalunya|presidente]]) è ''[[Generalitat de Catalunya]]'' in [[lingua catalana|catalano]].<ref>''Generalidad de Cataluña'' in [[lingua spagnola|spagnolo]], anche se di fatto questa forma è rara e non ufficiale (l'unica terminologia riconosciuta dalla legge è quella in catalano, che pertanto viene utilizzata anche nei testi o nei discorsi in spagnolo).</ref> Alcuni applicano scorrettamente questo nome soltanto al consiglio, come se fosse la stessa cosa del [[gabinetto di governo]]. ''Generalitat de Catalunya'', invece, designa tutto il sistema istituzionale di autogoverno catalano (all'interno dello [[Spagna|Stato spagnolo]] ma non sotto l'autorità diretta del governo centrale di [[Madrid]]).
== Catalogna e Paesi catalani ==
{{Vedi anche|Paesi catalani}}
La Catalogna costituisce il nucleo originale e la parte di territorio più importante ed estesa in cui è parlata la [[lingua catalana
Le [[Isole Baleari]], [[Andorra]],
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Catalogna}}
[[File:Cortes Catalanas.jpg|miniatura|Miniatura all'incirca del [[XV secolo]] delle [[Corti catalane]]]]
[[File:Els segadors.jpg|miniatura|Corpus di sangue (1640)]]
Abitata fin dal [[Paleolitico]], la Catalogna fu occupata da colonie greche, [[cartaginesi]] e poi divenne parte dell'[[Impero romano]]. Caduto l'Impero romano, la regione fu occupata dai [[visigoti]] e poi divenne territorio di [[al-Andalus]], il nome con il quale gli [[arabi]] [[musulmani]] chiamavano la parte della Penisola iberica che avevano conquistato.
La Catalogna fu occupata dai [[Franchi]] e fu durante la dominazione [[carolingia]] che si sviluppò una cultura catalana, sotto l'egemonia della [[Contea di Barcellona]], di fatto indipendente dal X secolo. Con il matrimonio tra [[Raimondo Berengario IV di Barcellona]] e [[Petronilla di Aragona]] la contea di Barcellona si unì dinasticamente al [[Regno di Aragona]], per cui la Catalogna divenne la base navale della [[Corona d'Aragona]], mentre la Contea di Barcellona e le altre contee catalane adottarono un'entità politica comune conosciuta come [[Principato di Catalogna]], che sviluppò un sistema istituzionale ([[Corts Catalanes|Corts]], Costituzioni, [[Generalitat]]) che limitava il potere reale. L'espansione della Corona d'Aragona raggiunse il suo massimo tra il XIII e il XIV, quando divenne uno degli stati più potenti d'Europa estendendo il suo dominio fino alle isole italiane.
Il secondo quarto del XIV secolo vide cambiamenti cruciali per la Catalogna, segnati da una successione di catastrofi naturali, crisi demografiche, stagnazione e declino dell'economia catalana e l'aumento delle tensioni sociali.
Attraverso matrimoni, il principato di Catalogna si unificò alla Corona d'Aragona e poi a quella di [[Regno di Castiglia e León|Castiglia]].<ref name="ReferenceB"/> La Spagna cominciò la politica coloniale con la [[scoperta dell'America]] e il potere politico si spostò verso la Castiglia. Le tensioni tra le istituzioni catalane e la monarchia, insieme alla crisi economica e alle rivolte dei contadini causarono conflitti, come la [[Sollevazione della Catalogna|guerra dei mietitori]] (1640-1652). Tuttavia, fino all'avvento della dinastia dei [[Borboni]], con la [[Guerra di successione spagnola]], alla Catalogna rimase una certa indipendenza politica e leggi proprie. Durante la stessa guerra la Catalogna appoggiò le pretese del membro del ramo austriaco degli Asburgo. Con la sconfitta delle truppe catalane, il nuovo re [[Filippo V di Spagna|Filippo V]], decretò la fine delle principali istituzioni politiche catalane, e di tutte le strutture territoriali, tra cui la corona di Aragona e quindi il principato di Catalogna.<ref name=":0">{{Cita news|url=https://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2017/06/cosa-succede-catalunya-spagna/|titolo=Che cosa succede tra Catalunya e Spagna?|pubblicazione=IL Magazine|data=14 giugno 2017|accesso=1º ottobre 2018|dataarchivio=2 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181002010629/https://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2017/06/cosa-succede-catalunya-spagna/|urlmorto=sì}}</ref>
Nel corso del XVIII secolo, la Catalogna sperimentò una crescita economica significativa, aiutata alla fine del secolo dalla fine del commercio monopolistico tra Castiglia e colonie americane. L'[[Guerre napoleoniche|occupazione napoleonica]], come in buona parte d'Europa, portò un periodo turbolento, sia dal punto di vista politico sia da quello economico, con una notevole [[industrializzazione]] nel secondo terzo del secolo.
Fino alla [[Seconda Repubblica spagnola]], la Catalogna recuperò e riperse vari gradi di autonomia dal potere centrale, tra cui il recupero dell'uso ufficiale della sua lingua. La [[Guerra civile spagnola|guerra civile]] del 1936-1939, che portò alla fine della Repubblica e all'avvento di [[Francisco Franco]], cancellò nuovamente l'autonomia della Catalogna, al punto che il catalano fu dichiarato illegale. Dopo la morte di Franco, la Catalogna votò favorevolmente per la nuova Costituzione e divenne una delle Comunità Autonome all'interno della Spagna.<ref name=":0" />
La forte spinta identitaria dei catalani, tuttavia, non trovò una risposta né durante la transizione democratica, né nei decenni successivi, tanto che ancora oggi è causa di frizioni con il governo centrale.
=== Indipendentismo ===
{{Vedi anche|Indipendentismo catalano}}
[[File:2012 Catalan independence protest (75).JPG|miniatura|Proteste indipendentiste nel 2012]]
Dalla fine del XIX secolo si è organizzato un movimento politico di autodeterminazione catalano, inizialmente rivendicando una semplice autonomia per la regione per poi passare ad una più radicale posizione indipendentista.<ref>{{es}} Jaume Claret, Manuel Santirso, ''La construcción del catalanismo. Historia de un afán político'', Madrid, Los Libros de la Catarata, 2014 ISBN 978-84-8319-898-8.</ref>
Un tentativo di proclamazione della [[Repubblica Catalana]] indipendente ebbe luogo negli [[anni venti]], ma fu prontamente stroncato dal regime di destra condotto dal dittatore spagnolo [[Miguel Primo de Rivera]]. Alla caduta della monarchia nel [[1931]], anche se vi fu un notevole indebolimento del potere centrale le manifestazioni furono pressoché nulle, si osservò infatti un riavvicinamento al governo nazionale. Durante la [[guerra civile spagnola|guerra civile]], la Catalogna sostenne fino allo sfinimento le forze repubblicane, per paura di un altro regime totalitario. La sconfitta fu pesantissima, con gravi danni economici e sociali: l'uso e l'insegnamento del catalano furono infatti vietati dal dittatore [[Francisco Franco]].
Uscita nel [[1975]] dalla dittatura, la Catalogna attuò una politica di forte collaborazione con il governo per poter cogliere ogni occasione di ripresa dopo il franchismo: per oltre trent'anni non si parlò quasi più di indipendenza. Nei primi [[anni 2000]] risorsero alcuni partiti indipendentisti che crebbero sempre di più, arrivando a conquistare la maggioranza assoluta dei seggi regionali nel [[2015]], ma non dei voti<ref>{{Cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/27/elezioni-catalogna-exit-poll-vittoria-degli-indipendentisti-hanno-maggioranza-assoluta/2073269/|titolo=Elezioni Catalogna 2015, i risultati: vittoria degli Indipendentisti: hanno la maggioranza dei seggi, ma non dei voti - Il Fatto Quotidiano|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=27 settembre 2015|accesso=1º ottobre 2017}}</ref>. Nel novembre del [[2014]] si è poi tenuta una "consultazione non referendaria" sull'indipendenza della Catalogna. A tale consultazione, patrocinata dal governo regionale catalano, non è stata riconosciuta alcuna validità dal governo centrale spagnolo, forte della [[Costituzione della Spagna|Costituzione]] del [[1978]] che ribadisce l'unità ed indivisibilità della Spagna. Il risultato della consultazione ha visto la netta affermazione dell'opzione indipendentista (con l'80% dei voti a favore<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/10/referendum-catalogna-l802-detto-si-allindipendenza-affluenza-40/1201975/|titolo=Referendum Catalogna, l'80,2% vuole indipendenza. Indagati gli organizzatori|autore=F. Q.|sito=ilfattoquotidiano.it|data=14 novembre 2014|accesso=25 marzo 2015}}</ref>), ma è stato fortemente viziato da una partecipazione al voto inferiore al 35%.
Il 1º ottobre [[2017]] si è tenuto un [[Referendum sull'indipendenza della Catalogna del 2017|referendum per l'indipendenza]], preventivamente dichiarato illegale con sentenza unanime dalla Corte Costituzionale spagnola<ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/09/20/referendum-catalogna-i-no-di-costituzione-e-corte-suprema_43602433-080c-4404-a3e2-5ee857a089f7.html|titolo=Catalogna, i 'no' di Costituzione e Corte Suprema al referendum per l'indipendenza|data=20 settembre 2017|pubblicazione=[[ANSA]]}}</ref> e come tale non è stato riconosciuto dal [[Governo della Spagna|Governo centrale]], che ha ordinato l'intervento delle forze di polizia per impedirne lo svolgimento<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/01/news/ore_di_attesa_e_tensione_a_barcellona_i_poliziotti_lasciano_il_porto_verso_i_seggi-177000380/|titolo=Catalogna, il giorno del voto. La polizia nazionale sgombera i seggi, cariche e violenza|pubblicazione=Repubblica.it|data=1º ottobre 2017|accesso=1º ottobre 2017}}</ref>. Con un'affluenza di circa il 43%, il "sì" ha ottenuto oltre il 90% dei voti (secondo i dati del governo regionale catalano, senza controllo da parte di un'autorità indipendente).<ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/estero/referendum_catalogna_vota_indipendenza-2203677/news/2017-10-01/|titolo=Nel referendum in Catalogna ha vinto il Sì. Che succede ora?|autore=AGI - Agenzia Giornalistica Italia|sito=Agi|accesso=2 ottobre 2017}}</ref> Il successivo 10 ottobre,<ref>{{Cita news|url=https://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2017/10/la-settimana-passione-catalana/|titolo=La settimana di passione catalana|pubblicazione=IL Magazine|data=4 ottobre 2017|accesso=1º ottobre 2018|dataarchivio=12 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171012124145/http://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2017/10/la-settimana-passione-catalana/|urlmorto=sì}}</ref> il governo della comunità autonoma ha dichiarato unilateralmente la costituzione di uno stato repubblicano indipendente di Catalogna<ref>{{Cita news|url=http://www.lastampa.it/2017/10/11/esteri/catalogna-la-dichiarazione-di-indipendenza-SDpMt8DO4Gp3dLu8l29B6L/pagina.html|titolo=Catalogna, la dichiarazione di indipendenza|pubblicazione=LaStampa.it|accesso=11 ottobre 2017}}</ref>, approvando il 27 ottobre, nel [[Parlamento]] catalano, una risoluzione per dichiararlo<ref>{{Cita news|url=http://www.ilpost.it/2017/10/27/catalogna-indipendenza-articolo-155-spagna/|titolo=Il parlamento catalano ha dichiarato l'indipendenza - Il Post|pubblicazione=Il Post|data=27 ottobre 2017|accesso=27 ottobre 2017|urlmorto=sì}}</ref>. In risposta il [[Senato di Spagna|Senato spagnolo]] ha commissariato la Comunità Autonoma con l'applicazione dell'art.155 della Costituzione. In conseguenza, il Parlamento catalano è stato sciolto e il presidente [[Carles Puigdemont]] destituito, il che lo ha spinto a rifugiarsi in [[Belgio]] per evitare l'arresto<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/30/news/catalogna_ministro_decaduto_sfida_sospensione_autonomia_barcellona_voluta_da_madrid-179747381/|titolo=Catalogna, chiesta incriminazione per Puigdemont ma il leader catalano vola a Bruxelles|pubblicazione=Repubblica.it|data=30 ottobre 2017|accesso=7 marzo 2018}}</ref>.
Il 21 dicembre 2017, in seguito alle elezioni regionali per il [[Parlamento della Catalogna|Parlamento catalano]], l'insieme dei partiti indipendentisti ha raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi (70 su 135), ma non dei voti ({{formatnum:47.32}}%); il partito unionista Ciudadanos è tuttavia risultato il primo partito, con 36 seggi e {{formatnum:1109732}} voti<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2017/12/21/news/elezioni_catalogna_risultato_indipendentisti-184829475/|titolo=Indipendentisti catalani avranno maggioranza assoluta. Ma il primo partito è Ciudadanos|pubblicazione=Repubblica.it|data=21 dicembre 2017|accesso=23 dicembre 2017}}</ref>.
Il 14 febbraio 2021, nelle elezioni anticipate per il Parlamento regionale, l'insieme dei partiti indipendentisti raggiunge nella storia spagnola post-franchista il maggior numero di seggi in parlamento (74 su 135) e di voti in percentuale ({{formatnum:50.9}}%), arrivando per la prima volta alla maggioranza assoluta dei votanti<ref name="Resultados Elecciones Cataluña 2021 | EL PAÍS" />.
== Geografia fisica ==
[[File:NASA Satellite Catalonia.jpg|
La Catalogna ha una superficie di
All'incirca il 28,7% del suolo della Catalogna è dedicato alle [[agricoltura|coltivazioni]]; il 15,7% sono [[prato (agricoltura)|prati]] e [[pascolo|pascoli]], l'1% è occupato da [[fiume|fiumi]], il 43,4% da [[bosco|boschi]], il 6,7% da aree urbane o urbanizzabili, e il 4,6% da altre attività non specificate nelle statistiche ufficiali.<ref>{{cita web|url= http://www15.gencat.net/pres_catalunya_dades/AppPHP/cat/territori.htm#territori|titolo= Quin tipus de territori tenim?|lingua= ca|data= 10
=== Topografia ===
La Catalogna ha una diversità geografica molto marcata, tenendo conto della superficie relativamente piccola del suo territorio.
* i Pirenei: la formazione montagnosa che connette la [[
* il Sistema Mediterraneo Catalano, o ''Serralades Costaneres Catalanes'' ("Catene Costiere Catalane"): una alternanza di rilievi e di pianure parallele alla costa mediterranea;
* la Depressione Centrale Catalana: una unità strutturale che configura il settore orientale della Valle dell'[[Ebro]].
[[File:Montserrat des del Bages.jpg|
[[File:Catmorfo.png|
{|
| align="top" |{{Legenda|#ff3f3f|Pireneo catalano}}
{{Legenda|#ffa545|''Prepirineus''}}
{{Legenda|#fff915|Depressione Centrale}}
{{Legenda|#d8c03d|Piccole interruzioni della Depressione Centrale }}
| align="top" |{{Legenda|#917654|''Serralada Transversal''}}
{{Legenda|#487048|''Serralada Prelitoral'' }}
{{Legenda|#679772|''Serralada Litoral'' }}
{{Legenda|#a0d486|Depressione Litoranea, Prelitoranea e altre pianure costiere }}
|}]]
I
Il
La
=== Idrografia ===
[[File:Aerea estany de banyoles.png|miniatura|Lago di Banyoles, Pla de l'Estany]]
Quasi la totalità della Catalogna appartiene al [[bacino imbrifero]] mediterraneo.
La rete idrografica si può dividere in due settori, un versante occidentale o dell'Ebro e un versante orientale formato da corsi d'acqua minori che sboccano nel Mediterraneo lungo il litorale catalano.
* [[Fluvià]]
* [[Ter (fiume)|Ter]]
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* Ebro e i suoi affluenti: [[Noguera]], Segre, [[Valira]].
[[File:Costa Brava1.jpg|miniatura|Tossa de Mar, Costa Brava]]
In Catalogna c'è, inoltre, una relativa abbondanza di acque sotterranee, benché esista anche una certa disuguaglianza tra le diverse comarche, considerando la complessa struttura geologica del territorio.
Nei Pirenei catalani ci sono molti piccoli [[lago|laghi]], resti dell'[[
La costa catalana è quasi rettilinea, con una lunghezza superiore ai 500 km e con pochi accidenti geografici – i più rilevanti sono il [[cap de Creus]] e il [[golfo di
=== Clima ===
La Catalogna
Quanto alle precipitazioni, la Catalogna può dividersi in due regioni:
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* la Catalogna "arida": il resto del territorio, dove la piovosità è inferiore ai 700 mm annui.
Le piogge si concentrano in primavera e autunno.
Se si considerano insieme temperature e precipitazioni, la Catalogna può essere divisa in tre grandi ambiti climatici:
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=== Protezione della natura ===
[[File:Els Encantats.JPG|miniatura|Parco Nazionale di Aigüestortes i Estany de Sant Maurici]]
Nel [[1990]] il governo catalano ha creato il ''Consell de Protecció de la Natura'', un organismo consultivo in materia di protezione della natura e del paesaggio, con il proposito di conoscere, studiare, proteggere e gestire l'ambiente naturale catalano.
In Catalogna esistono undici parchi naturali: il Parco Naturale dell'Alto Pireneo, le Paludi dell'Empordà, il [[Parco Naturale del Cadí-Moixeró]], il ''Cap de Creus'', ''Els Ports'' (costa di [[Tortosa]] e [[Beseit]]), il Parco Naturale del Montseny, quello del Montserrat, quello del ''Sant Llorenç del Munt'', la ''Serra de Montsant'' e la Zona Vulcanica della Garrotxa.
== Economia ==
La Catalogna è un territorio di tradizione industriale fin dal XIX secolo. Attualmente, l'[[industria]], il [[turismo]] e i servizi sono i principali settori economici. La crescita media annua del periodo [[1995]]-[[2004]] in termini reali è stata inferiore alla media [[Spagna|spagnola]]. Nel [[2014]], l'economia catalana è cresciuta dell'1,4%, la stessa percentuale della media spagnola e superiore alla media [[Europa|europea]]. Secondo le stesse fonti ufficiali, la Catalogna è al quarto posto nella classifica delle comunità in base al [[Prodotto interno lordo|PIL]] ''pro capite'' in parità di potere d'acquisto ed è il maggior contribuente al PIL spagnolo totale (18,7%, 2014).
Il [[tasso di disoccupazione]] in Catalogna, alla fine del [[2014]], era del 19,9%: 20,2 negli uomini e 19,6 nelle donne.
Industria, [[costruzioni]], turismo e servizi sono i principali settori economici della Catalogna.
La Catalogna è la principale destinazione turistica in [[Spagna]]: i 16,7 milioni di turisti che ha ricevuto tra gennaio e dicembre 2014 rappresentano il 25,8% degli arrivi totali registrati in Spagna e rappresentano un aumento del 7,2% rispetto a allo stesso periodo dell'anno precedente. Le principali destinazioni turistiche in Catalogna sono la città di [[Barcellona]], le spiagge della [[Costa Brava]] [[Gerona]] e la Costa Dorada tarraconense (che è anche il parco divertimenti [[PortAventura Park]]) e dei [[Pirenei]], dove ci sono 10 stazioni sciistiche: Baqueira-Beret, La Molina, Espot Ski, La Masella, Port Aine, Vall de Núria, Boi Taull, Port del Comte, Rasos de Peguera, Tavascan e Vallter 2000.
L'alloggio è la più grande ragione di [[indebitamento]] dei catalani. A questo proposito, va notato che la Catalogna è, dopo Madrid, la seconda comunità della Spagna dove i prezzi delle case sono più elevati: sono pagati in media {{formatnum:3397}} euro al [[Metro quadrato|metro quadro]], secondo la società di valutazione al 31 dicembre 2005. Per le città, tuttavia, Barcellona è la città più cara della Spagna, con un prezzo medio di {{formatnum:3700}} euro al metro quadrato.
Dal punto di vista finanziario, vale la pena ricordare il grande impianto e la tradizione delle casse di risparmio in Catalogna, ancora più grandi delle banche private. Delle 46 casse di risparmio spagnole, 10 sono catalane. Particolarmente degno di nota è il fondo di risparmio e pensione di Barcellona, noto come "[[La Caixa]]", che è la prima banca di risparmio in Europa, e [[Caixa Catalunya]]. Per quanto riguarda le banche, la più importante in Catalogna è il Banco Sabadell, il quarto gruppo bancario spagnolo.
La [[Borsa di Barcellona]], che nel 2014 ha negoziato quasi {{formatnum:212825}} milioni di euro, è la seconda più importante in Spagna dopo la [[Borsa di Madrid]].
Da parte sua, la [[Fira de Barcelona|Fiera di Barcellona]] organizza tutti i tipi di mostre e congressi internazionali in vari settori dell'[[economia]].
La Catalogna è considerata uno dei "[[quattro motori dell'Europa]]" insieme a [[Baden-Württemberg]], [[Lombardia]] e [[Alvernia-Rodano-Alpi]]. Il [[PIL pro capite]] a prezzi di mercato della Catalogna nel 2009, era di {{formatnum:26500}} €/abitante, superiore a quello della [[Spagna]] ({{formatnum:22800}} €/abitante).<ref>[http://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/show.do?dataset=nama_r_e2gdp&lang=en Tabella per gli anni 2000-2009] dal sito di [[Eurostat]]. L'agenzia europea di statistica non ha ancora fornito dati ufficiali per gli anni più recenti.</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.fondazionenordest.net/UpLoads/Media/B8_febbraio_2012(2).pdf |titolo=fondazione nordest |accesso=29 gennaio 2014 |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924014322/http://www.fondazionenordest.net/UpLoads/Media/B8_febbraio_2012(2).pdf |urlmorto=sì }}</ref>
== Arte ==
=== Architettura ===
[[File:Σαγράδα Φαμίλια 2941 (cropped).jpg|miniatura|[[Sagrada Família]], Barcellona]]
Dal punto di vista [[arte|artistico]] la Catalogna seguì uno sviluppo diverso da quello della Spagna, visto che scarsa fu la presenza sia dell'arte [[visigoti|visigota]], limitata pressoché alla struttura di [[Terrassa]] ([[V secolo|V]]-[[VII secolo]]), sia di quella [[arte araba|mozarabica]], ristretta a poche [[Chiesa (architettura)|chiese]] a [[pianta (architettura)|pianta]] [[Basilica (architettura cristiana)|basilicale]] ben rappresentate da quelle di [[Boada]] e [[Olèrdola]] ([[X secolo|X]]-[[XI secolo]]).<ref name="M">''Le muse'', De Agostini, Novara, 1965, Vol. III, pagg. 154-156</ref>
La fioritura di una vera e propria arte catalana si ebbe con il movimento pre-[[Arte romanica|romanico]] e romanico, che comunque presentò somiglianze con quello [[Romanico lombardo|lombardo]] e [[Marche|marchigiano]]. La struttura più significativa fu indubbiamente l'[[abbazia]] di [[Ripoll]] ([[1030]]) caratterizzata dalla presenza di cinque [[navata|navate]] e ben sette [[abside|absidi]]. Cinque furono le forme tipiche delle chiese romaniche catalane: quella a "T", quella basilicale con [[colonne]], quella a [[croce]] inscritta, quella con pilastri cruciformi e infine quella a navata unica.
La produzione [[gotica]] fu debitrice dell'influenza [[Francia|francese]], anche se si contraddistinse per la ricerca di
=== Arti figurative ===
La posizione geografica della Catalogna ha favorito i contatti con i movimenti artistici [[italiani]] e [[Europa settentrionale|nordeuropei]].
Le [[decorazione|decorazioni]] visigote sfociarono parzialmente nelle [[pittura|pitture]] del periodo [[carolingio]], come evidenziato, tra gli altri, nel [[battistero]] di [[
Nei secoli immediatamente successivi, accanto allo sviluppo delle [[miniature]], si diffuse il gusto pittorico [[Siena|senese]], avvertibile già in [[Ferrer Bassa]] ([[1285]]-[[1348]]) e in [[Lorenzo Zaragoza]]<ref>Lorenzo Zaragoza, in catalano Llorenç Saragossà ([[floruit|fl.]] 1363-1406), fu un pittore [[tardo gotico]] [http://www.treccani.it/enciclopedia/lorenzo-zaragoza_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/ ZARAGOZA, Lorenzo in "Enciclopedia dell' Arte Medievale"]</ref> aperto anche alle influenze [[Gotico|gotiche]] nordiche. Con [[
== Letteratura ==
La [[letteratura]] in [[lingua catalana]] ebbe due periodi di fioritura: il primo coincise con la carriera di [[Ramon Llull]] ([[1235]]-[[1315]]) ai tempi della poesia trobadorica. Llull scrisse trattati [[filosofia|filosofici]], di [[
La letteratura catalana moderna si sviluppò sulla scia del [[Naturalismo (letteratura)|naturalismo]] europeo, contribuendo con [[Joan Maragall]] ([[1860]]-[[1911]]) anche al rinnovamento della lingua catalana. Dopo le tendenze [[Simbolismo|simboliste]], [[
A partire dagli anni Ottanta del XX secolo, con il ripristino della democrazia, il catalano cominciò a sperimentare un progressivo consolidamento, rafforzato tra l'altro dal modello scolastico voluto dalla ''Generalitat'' (a tutt'oggi, in tutta l'istruzione pubblica, dalla scuola primaria all'università, la lingua veicolare dell'insegnamento è il catalano, anche se - ovviamente - vi è una presenza massiccia anche della disciplina della Lingua Spagnola come materia di studio).
==
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:3d10 fm de vilafranca.jpg|miniatura|[[Castell]], [[Vilafranca del Penedès]]]][[File:Catalan folk costume.jpg|
I festival e le tradizioni della Catalogna uniscono la società catalana, e aiutano a darle il suo carattere particolare. Tra gli eventi più impressionanti troviamo i ''[[correfocs]]'', nei quali i "[[diavolo|diavoli]]" giocano con il [[fuoco]] e con la gente. Questi diavoli non sono l'incarnazione del male; sono vivaci e festosi, ballano al suono dei
Ma forse le più spettacolari delle feste catalane sono quelle dei ''[[Castell|
Quindi, c'è la musica molto speciale delle "cobles", le bande di fiati che suonano le ''sardanes''. La [[sardana]] è una danza popolare che si balla in cerchio che ha origine nella regione di [[Empordà]] (nella parte nord, tra Pirenei e Mediterraneo), e viene oggi ballata in molte strade e piazze. Chiunque vi si può unire.
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Come in altri contesti esiste la tradizione di [[Babbo Natale]], in Catalogna è molto popolare la figura di [[Tió de Nadal]], mentre in un angolo riposto del [[presepe]] trova posto il caratteristico ''[[caganer]]''.
L'[[inno nazionale]] della Catalogna è
La [[Diada Nacional de Catalunya|Festa nazionale]]<ref>Nel suo statuto
== Politica ==
[[File:
La regione gode di un'[[autonomia (politica)|autonomia]] abbastanza estesa nell'ambito dello Stato Spagnolo: per esempio, ha la sua forza di polizia ([[Mossos d'Esquadra]]), che coesiste con la [[Guardia Civil]] e la [[
[[File:Palau de la Generalitat de Catalunya 1.jpg|miniatura|[[Palau de la Generalitat de Catalunya|Palazzo della Generalitat de Catalunya]], Barcellona. Sede del governo e della presidenza della Catalogna]]
Contrariamente alle comunità autonome di [[Navarra]] e [[Paesi Baschi]], però, la Catalogna manca di un sistema fiscale autonomo: il sostentamento economico dell'amministrazione regionale è regolato completamente dal bilancio del governo spagnolo, al quale afferiscono tutte le imposte raccolte nella Comunità Autonoma e che poi ne destina una parte alla ''Generalitat'' catalana.
La divisione amministrativa comprende quattro [[
Dopo la morte del dittatore [[Francisco Franco]] e la transizione verso un regime democratico, nel [[1980]] salì al potere il leader nazionalista catalano cattolico [[Jordi Pujol]], che con la sua coalizione politica, [[Convergenza e Unione]] (''Convergència i Unió'' o CiU), mantenne il potere per ben ventitré anni.
Nonostante il suo retroterra indipendentista e antifascista, tuttavia, Jordi Pujol tese a diventare sempre più conservatore, tanto che arrivò a dare appoggio parlamentare al governo del [[Partito Popolare (Spagna)|Partito Popolare]] di [[José
Una particolarità della situazione politica in Catalogna è il fatto che - tra gli anni Cinquanta e gli anni Novanta del XX secolo -
Alle elezioni regionali
Le elezioni si tennero di nuovo a fine [[2006]] (
Nel 2010, tuttavia, CiU è ritornata al governo ed è diventato presidente della ''Generalitat'' il suo leader, Artur Mas. Alle successive elezioni del 2015, quasi tutte le forze politiche favorevoli all'indipendentismo formarono una lista unica, [[Junts pel Sí]] (''Insieme per il Sì''), composta da [[Convergenza Democratica di Catalogna|CDC]], [[Sinistra Repubblicana di Catalogna|ERC]], [[Democratici di Catalogna|Demòcrates de Catalunya]] e Movimento delle Sinistre, a cui si affiancò la lista dei separatisti radicali di [[Candidatura di Unità Popolare|CUP]], con l'obiettivo di avviare il processo di indipendenza nel caso la coalizione avesse ottenuto la maggioranza assoluta sia dei seggi che dei voti nella regione. Mentre le due liste insieme riuscirono a ottenere la maggioranza assoluta dei seggi nel Parlamento catalano (72 su 135), non ottennero quella dei votanti, dato che la somma dei voti delle due liste separatiste si fermò al 47,9%.<ref>{{Cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/27/elezioni-catalogna-exit-poll-vittoria-degli-indipendentisti-hanno-maggioranza-assoluta/2073269/|titolo=Elezioni Catalogna 2015, i risultati: vittoria degli Indipendentisti: hanno la maggioranza dei seggi, ma non dei voti|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=25 settembre 2015|accesso=4 settembre 2017}}</ref> Il nuovo presidente della ''Generalitat'' divenne [[Carles Puigdemont]], che nel 2017, contrariamente a quanto promesso in sede elettorale, annunciò che si sarebbe comunque tenuto un [[Referendum sull'indipendenza della Catalogna del 2017|"referendum vincolante" sull'indipendenza della Catalogna]], fissato per il 1º ottobre 2017, nonostante la netta opposizione del governo nazionale di Madrid che ritiene tale consultazione illegale in quanto non ammessa dalla Costituzione spagnola.<ref>{{Cita news|url= http://www.huffingtonpost.it/2017/06/09/referendum-per-lindipendenza-il-1-ottobre-la-catalogna-sfida-m_a_22133994/ |titolo=Referendum per l'indipendenza il 1º ottobre: la Catalogna sfida Madrid|sito=huffingtonpost.it|data=9 giugno 2017|accesso=4 settembre 2017}}</ref> Il 7 settembre 2017 la Corte Costituzionale spagnola ha sospeso il decreto di convocazione del referendum, a seguito della presentazione del ricorso da parte del governo spagnolo.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2017/09/07/news/catalogna_rajoy_chiede_un_immediato_ricorso_di_incostituzionalita_-174842723/|titolo=Catalogna, Consulta sospende decreto referendum. Ma Barcellona approva già la legge di 'rottura'|sito=repubblica.it |data=7 settembre 2017|accesso=8 settembre 2017}}</ref>
=== Partiti ===
Elenco dei partiti che fanno o hanno fatto parte del [[Parlamento della Catalogna]]:
* [[Junts per Catalunya (partito politico)]] (Junts per Catalunya, JxCat)
* [[Sinistra Repubblicana di Catalogna]] (Esquerra Republicana de Catalunya, ERC)
*
*
* [[Candidatura di Unità Popolare]] (Candidatura d'Unitat Popular)
* [[Podemos]] (Catalunya Sì Que Es Pot)
== Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO in Catalogna ==
* [[Opere di Antoni Gaudí]]
* [[Monastero di Santa Maria di Poblet]], [[Vimbodí i Poblet]]
* [[Complesso archeologico di Tarraco]], [[Tarragona]]
* [[Chiese romaniche catalane della Vall de Boí]]
* [[Palau de la Música Catalana]] e [[Hospital de la Santa Creu i Sant Pau]], [[Barcellona]]
* [[Pitture rupestri del bacino del Mediterraneo nella penisola iberica|Arte rupestre del bacino del Mediterraneo nella penisola iberica]].
== Amministrazione ==
Il governo, o Giunta, è l'organo esecutivo della Comunità autonoma (diretto da un [[Presidente della Generalitat de Catalunya|Presidente]]), mentre un [[Parlamento della Catalogna|parlamento autonomo]] legifera nelle materie trasferite dal governo centrale a quello regionale.
=== Suddivisioni amministrative ===
La Catalogna è divisa in quattro province ([[Provincia di Barcellona|Barcelona]], [[Provincia di Gerona|Gerona]], [[Provincia di Lleida|Lleida]] e [[Provincia di Tarragona|Tarragona]]); le stesse sono suddivise rispettivamente in 11, 8, 12 e 10 [[Comarche della Catalogna|comarche]].
=== Gemellaggi ===
* {{Bandiera|MEX}} {{Bandiera|Nuevo León}} [[Nuevo León]], [[Messico]]<ref>{{Cita web|url= http://www.info7.com.mx/a/noticia/56275 |titolo=Firman acuerdo de colaboración gobierno de NL y Cataluña, España | Info7 | Nuevo León |editore=Info7 |accesso=13 settembre 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://info7.mx/a/noticia/56329 |titolo=Firman NL y Cataluña intercambio estratégico | Info7 | Nuevo León |editore=Info7.mx |accesso=13 settembre 2013}}</ref><ref>{{Cita web|autore=José Lebeña Acebo |url= http://www.publimetro.com.mx/noticias/video-nuevo-leon-y-cataluna-tierras-hermanas/mler!BroAapUDlwndo/ |titolo=VIDEO: Nuevo León y Cataluña, ¿tierras hermanas? – Publimetro |editore=Publimetro.com.mx |accesso=13 settembre 2013}}</ref>
* {{Bandiera|USA}} {{Bandiera|California}} [[California]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref>{{Cita web|url=http://soir.senate.ca.gov/scr71|titolo=Senate Concurrent Resolution No. 71 {{!}} Senate Office of International Relations|sito=soir.senate.ca.gov|accesso=13 settembre 2016}}</ref>
* {{Bandiera|CAN}} {{Bandiera|Quebec}} [[Québec (provincia)|Quebec]], [[Canada]]
== Note ==
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== Bibliografia ==
*
* D. Conversi, ''[https://web.archive.org/web/20080303072945/http://easyweb.easynet.co.uk/conversi/book.html
* E. Juniente, ''Catalogne romane'', 1961.
* J. Ricart, ''Ars Hispaniae-Provincia de Barcelona'', Barcellona, 1954.
== Voci correlate ==
* [[Lingua catalana]]
* [[Catalani]]
* [[Vegueria]]
* [[Indipendentismo catalano]]
* [[Protesta per l'autonomia catalana del 2010]]
* [[Manifestazione per l'indipendenza catalana del 2012]]
* [[Cucina catalana]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comarche della Catalogna}}
{{Comunità della Spagna}}
{{Paesi catalani}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Catalogna| ]]
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