Augusto Guidini: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Augusto
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Barbengo
|GiornoMeseNascita = 1º maggio
|AnnoNascita = 1853
|LuogoMorte = Milano
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|Attività = architetto
|Attività2 = urbanista
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Nazionalità = svizzero
|PostNazionalità = , membro della commissione conservatrice monumenti di Milano e della commissione delle belle Arti e
|Immagine = Augusto Guidini.jpg
}}
== Biografia ==
Ultimo dei cinque figli di Pietro, [[pittore]] e [[decoratore]] attivo prevalentemente a [[Venezia]], e di Teresa Calloni, nacque a [[Barbengo]], presso [[Lugano]], in [[Canton Ticino]] il 1
Ottenuto il diploma nel 1870, il G. fu avviato nella vicina [[Mendrisio]] alla carriera di [[agrimensore]]. Per questa specializzazione, subito dopo la proclamazione di [[Roma
Al soggiorno romano fece seguito un periodo di attività a [[Firenze]] dove lavorò in varie occasioni fornite dal rinnovamento urbano ed edilizio di quella che per poco era stata la capitale del [[Regno d'Italia]].
=== Gli anni a Milano ===
Dopo [[Firenze]], [[Milano]] in trasformazione durante gli anni Settanta del sec. XIX fornì al G. occasioni di inserimento professionale attraverso l'allora dominante figura dell'ingegner G. Mengoni, che lo chiamò presso di sé sin dal 1875 come collaboratore nella realizzazione della [[Galleria Vittorio Emanuele II]] a Milano.
Il Guidini fu continuatore dei progetti per il completamento della piazza del Duomo, dopo la prematura e tragica morte del Mengoni nel 1877: poco dopo, assunta la [[cittadinanza]] italiana, pur mantenendo quella elvetica, aprì uno studio professionale
Entrò a far parte della Commissione conservatrice dei monumenti di Milano e provincia: si occupò del [[Duomo di Monza]], del [[Castello di Trezzo
Fece parte della giuria per la nuova facciata del [[Duomo di Milano]] nel 1886. Si interessò del volto architettonico della via Dante e sempre per il centro della città redasse numerose proposte urbanistiche. Il suo piano di sistemazione della piazza del Duomo prevedeva la manomissione della facciata neoclassica del palazzo reale di [[Giuseppe Piermarini]].
Diventò socio onorario dell'[[Accademia di Belle Arti di Brera]] e poi membro della Commissione delle belle arti e antichità, a testimonianza del suo crescente successo. Fu anche membro, per lungo tempo, della Commissione federale elvetica delle belle arti.
=== I progetti privati ===
Contemporaneamente
=== I concorsi pubblici ===
[[File:Ettore Ximenes Giuseppe Garibaldi Largo Cairoli (MIlano) basamento di Augusto Guidini (1889-1894).jpg|thumb|left|Garibaldi a cavallo, largo Cairoli, Milano (1889-1994]] Al concorso internazionale del 1880 per il monumento a [[Vittorio Emanuele II]] a [[Roma]] prese parte con due versioni di un progetto proposto per l'area dell'esedra di [[Stazione di Roma Termini|Termini]] di fronte alle [[Terme di Diocleziano]].
Presentò i suoi elaborati insieme con lo scultore G.B. Trabucco e con il collega C. Ferrario. Il progetto venne favorevolmente giudicato e rientrò nei primi otto.
Altre grandi gare videro Augusto Guidini in prima fila. Nel 1883 prese parte al concorso per il palazzo di Giustizia a [[Roma]].
Partecipo' anche al concorso per il monumento a [[Giuseppe Garibaldi]] sul [[Gianicolo]] nel 1884 il progetto proponeva una piramide tronca di imponenti dimensioni davanti alla quale si ergeva la statua equestre dell'eroe dei due mondi.
Il monumento, a Garibaldi di Milano di cui Guidini curò la parte architettonica, fu realizzato in [[
=== Progetti irrealizzati ===
Sempre nel solco della celebrazione del [[Risorgimento]], nel 1898 propose di erigere un [[faro]] in [[granito]] a oltre 200 metri sulla sommità dell'isola di [[Caprera]] in onore di [[Giuseppe Garibaldi]]. Oltre al faro Garibaldi e
Partecipò anche ai concorsi del monumento a Vittorio Emanuele II in piazza del Duomo e di quello alle Cinque giornate entrambi per Milano.
=== Urbanista ===
Nei primi anni del Novecento si interessò a problemi urbanistici. Molti progetti di disegno urbano del Guidini furono però proposte senza esito.
Dapprima si occupò di ipotesi di riforma urbanistica dell'area centrale di [[Milano]] (1909) con tre proposte riguardanti un nuovo quartiere a sud adiacente alla piazza del Duomo. Anche l'area intorno al corso Vittorio Emanuele fu oggetto di un piano viario per una zona nevralgica di
Ben più interessanti, i progetti di piani regolatori che tra il 1910 e il 1911 redasse per la ricostruzione di Messina e per Montevideo in Uruguay.
L'idea di redigere un piano regolatore per Messina, distrutta dal sisma del 1908, {{chiarire|venne dopo aver soggiornato per tre mesi n|dove?}}.
=== Il soggiorno in
All'inizio del 1909, su invito del governo uruguaiano, si recò a [[Montevideo]], dove vivevano due suoi fratelli, e vi restò per lunghi soggiorni che ebbero termine nel 1914.
L'episodio centrale di questo periodo dell'attività del Guidini in America meridionale fu la stesura del piano regolatore di
Per Montevideo redasse altri imponenti progetti. Nel 1909 propose un impegnativo progetto per donare nuovo aspetto alla capitale e perseguire il recupero della dignità urbana con un riadeguamento a funzioni moderne dell'antico cuore degradato di Montevideo. Ultimo episodio di questa stagione americana
=== Opere in patria ===
In [[Svizzera]] svolse una intensa attività professionale per committenti pubblici e privati a [[Lugano]].
Tra il 1889 e il 1890 il G. intervenne nella [[villa Merlina]], che venne da lui trasformata nel prestigioso grand hôtel Splendide sul lungolago, seguendo gli stilemi alla francese dell'edilizia alberghiera corrente. Negli stessi anni realizzò [[palazzo Piccoli]], anch'esso trasformato in albergo, oggi hôtel Beha.
=== Morte ===
Augusto Guidini morì a Milano il 25
== Note ==
<references />
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* [https://www.olmocerri.ch/larchitetto-augusto-guidini/ Architetto Augusto Guidini, il castello della memoria], documentario di Olmo Cerri (RSI, Célestes Images, 2022){{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Architettura|Biografie}}
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