Crema (Italia): differenze tra le versioni
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{{organizzare|la voce non segue [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato]] nell'impostazione e nei contenuti. Contiene sezioni da ristrutturare o da eliminare. Diversi contenuti non sono enciclopedici.|geografia|gennaio 2018}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Crema
|Panorama =
|Didascalia = Il municipio
|Bandiera =
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Fabio Bergamaschi
|Partito = [[centro-sinistra]]
|Data elezione = 28-6-2022<ref>{{cita web|url=https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20220612/scrutiniGB030260340|titolo=Election day 12 giugno 2022 - Secondo turno|accesso=27 giugno 2022|urlmorto=sì}}</ref>
|Data
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Superficie = 34.52
|Note superficie =
|Sottodivisioni = [[Ombriano]], [[Sabbioni (Crema)|Sabbioni]], [[Moso (Crema)|Santa Maria dei Mosi]], [[Santo Stefano in Vairano]], [[Vergonzana]]
|Divisioni confinanti = [[Bagnolo Cremasco]], [[Campagnola Cremasca]], [[Capergnanica]], [[Cremosano]], [[Izano]], [[Madignano]], [[Offanengo]], [[Pianengo]], [[Ricengo]], [[Ripalta Cremasca]], [[Trescore Cremasco]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2506
|Nome abitanti = cremaschi
|Patrono = [[san Pantaleone]]
|Festivo = 10 giugno
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Crema (province of Cremona, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Crema nella provincia di Cremona
|Sito = http://www.comune.crema.cr.it/
}}
[[File:Map of Crema 2008 Touring Club Italiano TCI Crema GRr2012.tif|thumb|Pianta di Crema. Scala 1:23 000. In Guida Rossa Lombardia Touring Club Italiano]]
'''Crema''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈkrɛːma]}}, ''Crèma'' in [[dialetto cremasco]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Cremona]] in [[Lombardia]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Situata nella bassa [[
===
La formazione geologica di quest'area territoriale può essere distinta in diverse fasi: una prima fase in cui il territorio era interamente sommerso dalle acque dei fiumi [[Adda]], [[Serio]] e [[Oglio]]; una fase successiva, in cui questi ultimi si sono scomposti creando una zona circondata da paludi; ed un'ultima caratterizzata da un'opera di bonifica che ha permesso la trasformazione dell'[[Palude|area paludosa e lacustre]] in una pianura coltivabile. Mentre la parte più alta della pianura risulta essere composta da terreno alluvionale o di trasporto più asciutto, quella meridionale è più [[Stagno (idrografia)|acquitrinosa]]. Il suolo presenta una natura molto varia; si passa infatti da terreni molto sciolti ad altri molto compatti, oppure da terreni a piccolo strato a terreni di profondo strato di cultura. Nonostante questo, il terreno di media composizione (a profondo strato di coltura e fertile) rimane il predominante.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=G. Corna Pellegrini|titolo=Il Cremasco}}</ref>
==
Il [[Idrografia|sistema idrografico]] dell'area territoriale di Crema ha per dorsale il fiume Serio, il quale discendendo verso Nord-sud si congiunge al fiume Adda a livello del Comune di [[Montodine]]. Con riferimento alla rete idrica minore, costituita da un centinaio di corsi d'acqua che si intersecano su tutto il territorio, degno di nota è il [[Canale Vacchelli|canale artificiale Vacchelli]] (dal nome del senatore [[Pietro Vacchelli]] che ne promosse la costruzione nel 1888). Lungo 34 km, il canale si dirama dall'Adda per poi suddividersi ed irrigare le terre della bassa cremonese.
La notevole ricchezza d'acqua del [[Territorio di Crema|territorio Cremasco]], costituita prima dall'ormai prosciugato [[lago Gerundo]] e poi dalle successive zone paludose, ha avuto conseguenze sul clima e sulla salubrità ambientale. Nonostante vi siano stati anche gravi condizionamenti (ad esempio l'abolizione nel 1656 della [[Risicoltura|coltivazione di riso]] per evitare l'aggravamento delle condizioni sanitarie), con il progredire del tempo [[Habitat|l'habitat]] ha assunto caratteristiche sempre migliori.<ref name=":0" />
== Storia ==
{{NN|storia|gennaio 2024}}
=== L'antichità ===
Il Cremasco era abitato da popolazioni [[Celti|Celtiche]]. L’area ha restituito infatti, testimonianze archeologiche della [[cultura di Golasecca]] e della civiltà di [[Cultura di La Tène|La Tène]] che risalgono fino al IV sec. a.C.<ref name="comune.crema.cr.it">{{Cita web|url=https://www.comune.crema.cr.it/sites/default/files/insula_fulcheria_2009_8-knobloch_0.pdf|titolo=L’età di La Tène
nel Cremasco:
Catalogo dei rinvenimenti|autore=Roberto Knobloch}}</ref> Il territorio è compreso tra il medio corso dell’[[Adda]] e dell’[[Oglio]], in una zona di confine tra i due principali gruppi celtici della [[Gallia Cisalpina]]: gli [[Insubri]], il cui centro principale era Mediolanum (Milano) e i [[Cenomani]], aventi come capoluogo Brixia (Brescia).<ref name="comune.crema.cr.it"/> Lo stesso toponimo Crema potrebbe essere di origine celtica, da ''Creamh'' (aglio).<ref>{{Cita libro |autore=[[Thomas William Rolleston]] |titolo=Myths & legends of the Celtic race |url=https://archive.org/details/mythslegendsofc00roll |anno=1911 |pagina=21 |via=[[Internet Archive]]}}</ref>
Essendo le origini della città legate all'invasione [[Longobardi|longobarda]] del [[VI secolo|VI secolo d.C.]]; il nome potrebbe derivare anche dal termine [[Longobardi|longobardo]] ''Crem'' (altura).
Secondo la tradizione, la fondazione della città risalirebbe al 15 agosto [[570]] quando, di fronte alla minaccia rappresentata dall'invasione longobarda, gli abitanti della zona trovarono rifugio nella parte più elevata dell'"isola della Mosa", approntandola a difesa sotto la guida prima di Cremete, [[conte]] di Palazzo, e poi di Fulcherio. Da questi due personaggi deriverebbero perciò i [[toponimi]] Crema e Insula Fulcheria.<ref>{{Cita libro |cognome=Soddu |nome=Corrado |titolo=Crema Romana |editore=Ed. Lulu |anno=2010 |città=Milano |ISBN=978-1-291-00562-2}}</ref><br>Secondo altre fonti la sua fondazione risale invece al [[IV secolo]], quando [[Milano]] era capitale dell'[[Impero romano d'Occidente]].
=== Il Medioevo ===
{{vedi anche|Assedio di Crema}}
[[File:Abraham Ortelius, teatro del mondo, per domenico lovisa, venezia 1724, territorio di crema.jpg|thumb|Territorio di Crema descritto nel ''[[Theatrum Orbis Terrarum]]'' di [[Abraham Ortelius]]]]
La prima occorrenza di Crema nei documenti storici risale all'[[XI secolo]] come possedimento dei conti di [[Camisano]].
<br>In seguito venne governata da Bonifacio [[marchese]] di [[Toscana]] e sua figlia Matilde che, nel [[1098]], la donò al [[vescovo]] di [[Cremona]]. Durante questo periodo l'agricoltura prosperò e l'Ordine degli Umiliati introdusse la lavorazione della [[lana]], che costituì una delle principali risorse economiche fino al [[XIX secolo]].
Nel [[1159]], dopo aver stretto un'alleanza con [[Milano]] contro la [[Guelfi e ghibellini|ghibellina]] [[Cremona]], Crema venne assediata, conquistata e distrutta dall'[[imperatore]] [[Federico Barbarossa]]. <br>L'[[assedio]] di Crema fu caratterizzato da molti episodi di brutalità: i teutoni appesero alcuni prigionieri cremaschi alle loro macchine belliche sperando che i difensori non colpissero gli ostaggi. Tuttavia questo espediente non funzionò e si trasformò in una carneficina: questo episodio è uno dei più famosi della storia cremasca ed è celebrato da un [[pittura|quadro]] presente nella sala del Consiglio Comunale, detta appunto "sala degli Ostaggi Cremaschi", a cui è dedicata anche una via.
Con la [[pace di Costanza]] ([[1185]]) arrivò il permesso di ricostruire la città come "castrum". Ne seguì una fase di libero comune in cui comunque si verificarono lotte faziose, tipiche dei comuni del Nord Italia in quell'epoca. In ogni caso, la città venne fortificata con nuove mura, [[fossato|fossati]] e porte ([[1199]]), e successivamente una rete di canali valorizzò l'[[agricoltura]].
Nel [[XIII secolo]] Crema venne anche arricchita della costruzione della [[Duomo di Crema|Cattedrale]] e del Palazzo Pretorio. Per staccarsi anche come giurisdizione ecclesiastica da Cremona la città scelse di dipendere dalla più lontana [[diocesi di Piacenza]], a sua volta poi parte allora della [[provincia ecclesiastica]] di Ravenna, e tale situazione durò fino al 1580 quando fu eretta la [[diocesi di Crema]].
L'autonomia del comune ebbe termine nel [[1335]], quando la città si arrese ad [[Azzone Visconti]], la cui famiglia possedette la città fino alla fine del secolo.
<br>Nel [[1361]] Crema fu interessata dalla [[Peste#Peste bubbonica|peste bubbonica]]. Seguì un breve periodo di regno della [[Benzoni|famiglia guelfa Benzoni]] (Bartolomeo e Paolo dal [[1403]] al [[1405]], successivamente il loro nipote Giorgio fino al [[1423]]). La signoria passò di nuovo ai [[Visconti]] e, dal [[1449]] in poi, alla [[Repubblica di Venezia]].
=== La sudditanza alla Serenissima ===
{{vedi anche|Podestà veneti di Crema}}{{Vedi anche|Storia della Repubblica di Venezia}}
[[File:evoluzionecrema.jpg|miniatura|sinistra|Evoluzione urbanistica di Crema]]In qualità di provincia veneziana dell'entroterra, Crema ottenne numerosi privilegi e fu al riparo dal declino economico del vicino [[Ducato di Milano]] sotto il dominio spagnolo. Mantenne una sostanziale autonomia che permise la progettazione di nuove costruzioni. Esse includevano la nuova cinta muraria, la ricostruzione del Palazzo Comunale ([[1525]]-[[1533]]), il Palazzo della Notaria, ora Palazzo Vescovile. Nel [[1580]] Crema divenne [[Diocesi di Crema|sede vescovile]] e fu costruito il [[santuario di Santa Maria della Croce]] ([[1490]]).
Secondo i documenti custoditi negli archivi della [[diocesi]], Crema fu anche la città d'origine dei Mastai Ferretti, la [[famiglia]] [[Senigallia|senigalliese]] di [[papa Pio IX]]. Secondo una ricerca operata dal [[parroco]] del paese d'origine dei Visconti, anche il famoso [[Innominato]], descritto da [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] ne ''[[I promessi sposi]]'', aveva origine cremasca da parte di madre. Vissuto ai tempi in cui Crema era sotto il dominio della Serenissima, aveva appezzamenti agricoli dalle parti di [[Bagnolo Cremasco|Bagnolo]], pur essendo nato e vissuto nel Palazzo Visconti a [[Brignano Gera d'Adda]], un gioiello di [[architettura]] e di fasto vicino a Crema. Brignano era sotto il dominio del Ducato di Milano, perciò a [[Francesco Bernardino Visconti]] (l'Innominato) capitò di rifugiarsi nel palazzo Martini, che allora era sotto il dominio della Repubblica di Venezia e che apparteneva alla famiglia di sua madre Paola [[Benzoni]]. In tal modo [[Francesco Bernardino Visconti|Francesco Bernardino]] sfuggiva alla giustizia milanese e anche trovava asilo in una piccola città dove nella parrocchia della cattedrale di Crema, un [[Benzoni]], Leonardo Benzoni figlio di Soccino Benzoni, si laureò alla [[Sorbona]] a [[Parigi]] e, successivamente, divenne [[vescovo]] (non a Crema); era stato quindi un esponente religioso importante (su un [[capitello]] del palazzo esiste tuttora lo stemma di Leonardo Benzoni, un cappello vescovile che sovrasta un [[Cane (araldica)|cane]], simbolo dei Benzoni. Per queste circostanze il nipote di Leonardo Benzoni, Francesco Bernardino Visconti (l'Innominato), poteva sperare di ricevere un maggior riguardo a Crema rispetto a quello che gli sarebbe toccato nel [[Ducato di Milano]], oltre all'inopinabile vantaggio di cambiare velocemente Stato e confini politici in caso di necessità (dal Ducato di Milano alla [[Repubblica di Venezia]]) e, quindi, uscire in breve tempo dalla giurisdizione milanese.
=== L'età contemporanea ===
[[File:Riproduzione-carta-cremasco.jpg|miniatura|Il [[museo]] ospita la riproduzione in [[ceramica]] della più antica carta del Cremasco, risalente al XV secolo: l'originale è conservato presso il Museo Correr a Venezia]]
Nel [[XVII secolo]] ebbe inizio la decadenza della città, causata dal fallimento delle sue attività industriali, anche se l'agricoltura continuò a essere fiorente. Nel [[1796]] venne fondata l'Accademia dell'Agricoltura.
Alla [[Caduta della Repubblica di Venezia|caduta della Serenissima]] nel [[1797]], l'esercito francese depose l'ultimo podestà e creò la cosiddetta "[[Repubblica Cremasca]]", annessa dopo pochi mesi alla [[Repubblica Cisalpina]]. Crema divenne [[capoluogo]] (insieme con [[Lodi]])
dell'effimero [[Dipartimento dell'Adda (1797)|Dipartimento dell'Adda]], e in seguito fu annessa al [[Dipartimento dell'Alto Po]], con capoluogo [[Cremona]].
<br>Dal [[1810]] al [[1816]] furono annessi alla città di Crema i comuni [[Sobborgo|suburbani]] di [[Castelnuovo (Crema)|Castelnuovo]], [[Ombriano]], [[Porta Ombriano]], [[San Bernardino (Crema)|San Bernardino con Vergonzana]], [[San Michele (Ripalta Cremasca)|San Michele]], [[Santa Maria della Croce]] e [[Vairano Cremasco|Vairano]].
Nel [[1815]], l'impero [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]] si dissolse e Crema divenne parte del [[Regno Lombardo-Veneto]], dipendente dall'[[Impero austriaco]]. In questo periodo la città riprese lo ''status'' di capoluogo, questa volta della [[provincia di Lodi e Crema]]<ref>Di fatto, però, il centro amministrativo era la città di [[Lodi]].</ref>.
Cittadini cremaschi che ebbero un ruolo di rilievo nelle vicende risorgimentali furono [[Enrico Martini (patriota)|Enrico Martini]], [[Vincenzo Toffetti]] e [[Pietro Donati]].
=== Dopo l'Unità d'Italia ===
[[File:Ponte sul fiume Serio.jpg|miniatura|Il [[tram]] a [[vapore]] sul fiume Serio]]Crema fu annessa al [[Regno di Sardegna]], con tutta la [[Lombardia]] tranne Mantova e parte della sua provincia, nel [[1859]], degradata a capoluogo dell'[[Circondario di Crema|omonimo circondario]] nella [[provincia di Cremona]]. Dal [[1861]] fece parte del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
Nel [[1862]] fu toccata dalla [[Ferrovia Treviglio-Cremona|ferrovia Treviglio - Cremona]], e nel [[1880]] dalla [[tram interurbano|tranvia interurbana a vapore]] [[Tranvia Lodi-Crema-Soncino|Lodi - Crema - Soncino]] (eliminata poi nel [[1931]]). Iniziò un importante sviluppo industriale e demografico.
Nel 1875 al comune di Crema vennero aggregate la frazione Molini di Porta Nuova, già appartenente allo smembrato comune di [[Vairano Cremasco]]<ref>La restante parte del [[territorio]] comunale fu aggregata al comune di [[Santa Maria della Croce]]</ref>, e la frazione San Bernardino, staccata dal comune di [[San Bernardino (Crema)|San Bernardino]]<ref>{{Normattiva|tipo=RD|anno=1875|mese=04|giorno=01|numero=2420}}</ref>.
Nel [[1928]] furono aggregati alla città di Crema i comuni di [[Ombriano]], [[San Bernardino (Crema)|San Bernardino]] e [[Santa Maria della Croce]]<ref>{{Normattiva|tipo=RD|anno=1928|mese=04|giorno=15|numero=951}}</ref>.
Il 18 giugno [[1944]], nel corso di un rastrellamento di prigionieri di guerra effettuato dalla [[Guardia Nazionale Repubblicana|GNR]] di Crema, venne ucciso con un colpo di arma da fuoco il prigioniero di guerra Demetrios Dermarabolo<ref>{{Cita web|url=https://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/CREMA,%2018.06.1944.pdf|titolo=Esecuzione a Crema da parte della GNR nel 1944}}</ref>.
Al [[Nascita della Repubblica Italiana|referendum del 2 giugno 1946]] il 66,9% degli elettori cremaschi votò a favore della Repubblica e solo il 33% per il mantenimento della monarchia<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=F&dtel=02/06/1946&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=7&levsut1=1&lev2=26&levsut2=2&levsut3=3&ne1=7&ne2=26&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=260340&lev3=340|titolo=Risultati referendum del 1946 a Crema}}</ref>. Nelle prime ore notturne tra l'11 e il 12 giugno 1946, una forte esplosione per un attentato di matrice repubblicana al [[monumento a Vittorio Emanuele II (Crema)|monumento a Vittorio Emanuele II]] in piazza Roma svegliò di soprassalto i cremaschi residenti in centro città e infranse, per la sua forza d’urto, numerosi vetri delle abitazioni e dei negozi circostanti, posti a parecchi metri di distanza<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.crema.cr.it/sites/default/files/insula_fulcheria_2017_le_bombe_della_repubblica_pag_383_415.pdf|titolo=Attentato al Monumento del Re a Crema nel 1946}}</ref>.
===
[[File:Crema (Italia)-Gonfalone.png|miniatura|270x270px|Gonfalone comunale]]
Lo stemma di Crema è stato riconosciuto con DCG del 15 febbraio 1939.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1524|titolo=Crema|accesso=1º aprile 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|D'argento, al [[Capo (araldica)|capo]] abbassato di rosso. Lo scudo sarà sormontato da corona marchionale cimata da elmo con un [[destrocherio]] armato posto tra due corna di cervo, impugnante una spada d'argento, con l'elsa d'oro, che taglia il nodo ultimo del corno sinistro.}}
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di rosso.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
{{Vedi anche|Chiese di Crema}}
[[File:CremaDuomo.JPG|miniatura|Duomo di Crema]]
La chiesa più antica di Crema è la [[Duomo di Crema|cattedrale di Santa Maria Assunta]] ([[XIII secolo|XIII]] e [[XIV secolo]]<ref name="duomo">{{Cita|Zucchelli|p. 64|duomo}}.</ref>), sotto la cui [[cripta]] sono celati i resti di una chiesa più antica<ref name="duomo" />; il successivo insediamento degli ordini religiosi e l'istituzione di congregazioni portò alla costruzione di numerosi edifici di culto<ref name="edallo">{{Cita|Edallo|p. 83|duomo}}.</ref>, in gran parte demoliti dopo l'arrivo dei francesi della [[Repubblica Cisalpina]]<ref name="edallo" />.
=== Architetture civili ===
==== Palazzi ====
{{Vedi anche|Palazzi di Crema}}
Crema vanta numerosi palazzi pubblici o residenziali di interesse storico, artistico e monumentale; i più antichi risalgono al [[XV secolo]].
<gallery>
PalazzoTerniGregori.JPG|Palazzo Terni de' Gregorj
PalazzoPremoli.JPG|Palazzo Premoli
Palazzo-vescovile-facciata.jpg|Palazzo Vescovile
</gallery>
==== Ville ====
* Villa Tensini, [[1622]], nel [[quartiere]] di Santa Maria della Croce, con mirabili [[affreschi]] di [[Gian Giacomo Barbelli]]; [[File:PalazzoVescovileCrema.jpg|miniatura|Il palazzo vescovile, già della Notaria, accanto al duomo]]
* Villa Albergoni, [[XVII secolo]], nel quartiere di San Bernardino, con grande loggiato;
* Villa Benvenuti, XVII secolo, nel [[quartiere]] di Ombriano, in stile [[barocco]];
* Villa Perletta, [[XVIII secolo]], nel quartiere di San Bartolomeo ai Morti; i successivi proprietari Stramezzi la dotarono di pregevoli opere di [[Giovanni Fattori]], [[Giuseppe Pellizza da Volpedo]], [[Tranquillo Cremona]], [[Giovanni Segantini]], [[Telemaco Signorini]]. In un salone furono trasferiti gli affreschi strappati di [[Aurelio Busso]] un tempo posti in una ex casa Stramezzi che esisteva in Via Mazzini. La [[cappella]] privata è stata rivestita con affreschi strappati di Gian Giacomo Barbelli, provenienti dall'ex chiesa parrocchiale di [[Casaletto Vaprio]] e qui portati nel [[1912]];
* Villa Lorenza, XVIII secolo, nel quartiere di San Bernardino;
* Villa Oldi-Zurla, XVIII secolo, nella frazione di Vergonzana, con grande [[giardino|parco]] a tracce di edifici precedenti;
* Villa Carini, fine del XVIII secolo, nel quartiere di Ombriano, con grande parco all'inglese;
* Villa Martini, fine XVIII secolo, nel quartiere di San Bernardino, in stile [[Neoclassicismo|neoclassico]]. Qui tra il 25 e il 26 marzo [[1848]] dimorò il generale [[Josef Radetzky]] in ritirata da [[Milano]]. Il successivo 1º aprile vi sostò [[Carlo Alberto di Savoia]];
[[File:Crema-palazzo-pretorio.jpg|miniatura|Il palazzo pretorio con la sua [[torre]], recante il Leone di San Marco]]
* Villa Albergoni-Zurla, inizi [[XIX secolo]], nella frazione di Vergonzana;
* Villino Acerbi, inizi XIX secolo, nel quartiere di Santa Maria della Croce;
* Villa Pezzani, inizi XIX secolo, nella frazione di Santo Stefano in Vairano;
* Villa Vailati, XIX secolo, nel quartiere Castelnuovo, villa di campagna ridotta a residenza di lusso; [[File:Comunecrema.jpg|miniatura|Il palazzo comunale di fronte al duomo]]
* Villa Rossi, seconda metà XIX secolo, nel quartiere di Ombriano, pregevole esempio di edificio in [[Architettura neogotica|stile neogotico]]. Nulla rimane di un grandioso parco che un tempo la circondava;
* Villa Zaghen, inizi [[XX secolo]], nel quartiere di Santa Maria della Croce, riedificata in [[Art Nouveau|stile liberty]].
=== Architetture militari ===
* [[Mura venete di Crema|Mura venete]] ([[1488]]-[[1509]]), cingono quasi per intero la città, seppure in parte nascoste dall'espansione edilizia del [[XX secolo]].
=== Altro ===
[[File:CremaCR-porta.JPG|miniatura|Sommità del Torrazzo]]
[[File:Santagostino.jpg|miniatura|Uno dei chiostri del già convento di Sant'Agostino, ora museo civico]]
* La monumentale [[Piazza]], con edifici di prevalente origine [[XV secolo|cinquecentesca]], sulla quale si affacciano i principali monumenti civili ed ecclesiastici: il [[Palazzo Comunale (Crema)|palazzo comunale]] con l'[[Arco del Torrazzo|arco detto "il Torrazzo"]], il [[Palazzo Pretorio (Crema)|Palazzo Pretorio]] (con annessa [[torre Pretoria]] di origine medievale), il [[Palazzo vescovile (Crema)|Palazzo vescovile]], la cortina di case del lato meridionale;
* Ex [[Convento di Sant'Agostino (Crema)|convento Sant'Agostino]], sede dal [[1960]] della [[Biblioteca]] comunale (ora spostata), del [[Museo civico di Crema e del Cremasco]] e del Centro Culturale Sant'Agostino.
* Ex [[convento]] di San Domenico (fine [[XV secolo|XV]] - inizi [[XVI secolo]]), adibito a reception e foyer del [[teatro]];
* Ex [[monastero]] dei Carmelitani ([[1694]]), costruito a lato della Basilica di Santa Maria della Croce, divenuto successivamente un [[ospedale psichiatrico]] e adibito nella seconda metà del [[XX secolo]] a sedi di alcuni servizi pubblici;
* Centro Regionale di Incremento Ippico (edifici a partire dal [[XVII secolo]]), ex convento di suore domenicane, dopo la soppressione napoleonica divenne [[caserma]] di [[cavalleria]] e quindi centro di riproduzione equina, nonché un polmone verde di {{M|30000|u=m2}} all'interno delle mura cittadine;
* [[Porta Serio]] e [[Porta Ombriano (architettura)|Porta Ombriano]] ([[1804]]), in stile neoclassico;
* [[Mercato dei Grani e dei Lini]] ([[1842]]), progettato da Baldassarre Corbetta in stile neoclassico;
* Ex [[Monastero di Santa Monica (Crema)|convento di Santa Monica]].
=== Aree naturali ===
Crema è inserita nel [[Parco del Serio]].
Inoltre sono presenti le seguenti aree verdi attrezzate:
* Giardini pubblici, allestiti nel [[1859]] sul luogo dell'antico [[castello]];
* Campo di Marte (via Crispi / via Vailati);
* Parco Chiappa (via Monte di Pietà);
* Parco di Santa Maria (viale di S. Maria / via Bramante);
* Parco Bonaldi (quartiere Sabbioni);
* Parco San Bernardino (via Brescia / via XI Febbraio).
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Crema (CR)(storica)}}
{{Demografia/Crema (CR)}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[Istat]] al 31 dicembre [[2020]] i cittadini stranieri residenti a Crema sono {{formatnum:3939}}. Le comunità nazionali numericamente significative sono<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2020/index.html|titolo=ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2020|accesso=24 ottobre 2021 urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170806142909/http://www.demo.istat.it/bil2016/index.html|urlmorto=sì}}</ref>:
# [[Romania]], 911
# [[Marocco]], 414
# [[Albania]], 369
# [[Ucraina]], 276
# [[Egitto]], 274
# [[Nigeria]], 167
# [[India]], 149
# [[Cina]], 125
# [[Moldavia]], 118
# [[Filippine]], 108
=== Lingue e dialetti ===
==== Dialetto cremasco ====
Oltre all'[[Lingua italiana|italiano]], a Crema si parla la [[Lingua Lombarda]] nella variante del [[dialetto cremasco]], che foneticamente appartiene all'area dei dialetti gallo-latini della Lombardia orientale. Ha affinità linguistica con i [[dialetto bergamasco|dialetti bergamasco]] e [[dialetto bresciano|bresciano]], tutti e tre di origine cenòmane<ref>{{Cita libro|titolo = Vocabolario del dialetto di Crema|autore = Luciano Geroldi|anno = 2004|editore = Tipolito Uggé|p = XV}}</ref>.
Il più noto [[poeta]] dialettale fu [[Federico Pesadori]] (Vergonzana, 3 settembre [[1849]] – [[Bolzano]], 8 aprile [[1923]]).
== Cultura ==
===Istruzione===
====Biblioteche====
La [[Biblioteca comunale Clara Gallini|biblioteca comunale]], intitolata alla studiosa etnoantropologa [[Clara Gallini]], è ubicata in pieno centro storico nell'ex [[palazzo Benzoni-Frecavalli]] in via Civerchi.
La biblioteca diocesana è ospitata nell'ex [[Palazzo Bonzi (già Benvenuti, Vimercati)|palazzo Bonzi]], in via [[Giacomo Matteotti]] e consente la consultazione di testi ecclesiali con la collaborazione dell’[[Istituto Superiore di Scienze Religiose]]<ref>{{Cita web|url=https://www.diocesidicrema.it/biblioteca/|titolo=BIBLIOTECA|accesso=31 ottobre 2021}}</ref>.
====Scuole====
I cicli prescolastici e i primi due cicli dell'istruzione pubblica si svolgono in plessi collocati all'interno di un'organizzazione su tre istituti comprensivi<ref>{{Cita web|url=https://cremona.istruzione.lombardia.gov.it/scuole-e-reti/|titolo=Scuole e reti|accesso=31 ottobre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211031183854/https://cremona.istruzione.lombardia.gov.it/scuole-e-reti/|urlmorto=sì}}</ref>.
A Crema sono presenti:
* 11 [[Scuola dell'infanzia|scuole dell'infanzia]], delle quali 4 statali e 7 non statali<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.cremona.it/statistica/all/iscrittiinfanzia2019-20.ods|titolo=Iscritti nelle scuole dell'infanzia - A.S. 2019/20|accesso=31 ottobre 2021}}</ref>.
* 11 [[Scuola primaria|scuole primarie]], delle quali 8 statali e 3 non statali<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.cremona.it/statistica/all/iscrittielementari2019-20.ods|titolo=Iscritti nelle scuole primarie - A.S. 2019/20|accesso=31 ottobre 2021}}</ref>.
* 4 [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|scuole secondarie di primo grado]], delle quali 3 statali e 1 non statale<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.cremona.it/statistica/all/iscrittimedie2019-20.ods|titolo=Iscritti nelle scuole secondarie di I grado - A.S. 2019/20 |accesso=31 ottobre 2021}}</ref>.
* 14 [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|istituti di istruzione superiore]] statali e 2 licei paritari<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.cremona.it/statistica/all/iscrittisuperiori2019-20.ods|titolo=Iscritti nelle scuole secondarie di II grado - A.S. 2019/20 |accesso=31 ottobre 2021}}</ref>.
* 3 [[Centro di formazione professionale|centri di formazione professionale]]<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.cremona.it/statistica/all/corsi_IeFP_Enti_2020_2021.ods|titolo=Iscritti ai corsi di Formazione Professionale presso i CFP (AF 2020/21) |accesso=31 ottobre 2021}}</ref>.
====Università====
L'[[Università degli Studi di Milano]] organizza a Crema un corso di laurea triennale in "Infermieristica"<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.cremona.it/statistica/all/pubblicazione_univ_AA_2020-2021.pdf|titolo=Studenti iscritti e laureati nelle università provinciali (A.A. 2020-2021) |accesso=31 ottobre 2021}}</ref>.
====Musei====
Il [[museo civico di Crema e del Cremasco]], istituito nel [[1960]], si trova nel convento rinascimentale di Sant'Agostino.
===Media===
====Stampa====
Il quotidiano ''[[La Provincia (di Cremona)|La Provincia]]'' ha una redazione locale<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/laprovinciadicremona/about|titolo=Profilo Facebook della testata|accesso=1º novembre 2021}}</ref>.
Dal 2006 è presente il primo quotidiano on line cittadino, [https://www.cremaonline.it/index.php Cremaonline].
Vengono pubblicati i tre settimanali ''[[Il Nuovo Torrazzo]]'' (primo numero nel [[1926]]<ref>{{Cita web|url=https://ilnuovotorrazzo.it/la-nostra-storia/|titolo=La nostra storia|accesso=1º novembre 2021}}</ref>), ''in Primapagina'' (fondato nel [[1986]]<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/inprimapagina18|titolo=Profilo Facebook della testata|accesso=1º novembre 2021}}</ref>) e ''(in) Cremasco Week''<ref>{{Cita web|url=https://edizionidigitali.netweek.it/dmedia/pageflip/swipe/cremasco/20211029cremasco|titolo=Versione digitale|accesso=1º novembre 2021}}</ref>.
====Radio====
''Radio Antenna 5'', fondata nel [[1977]] anche sulla spinta del vescovo [[Carlo Manziana]]<ref>{{Cita web|url=http://www.radioantenna5.it/lastoria.asp|titolo=La storia|accesso=1º novembre 2021}}</ref>.
====Televisione====
Lodi Crema TV, marchio del gruppo [[Sol Regina Po]] di [[Soresina]]<ref>{{Cita web|url=https://www.freeforumzone.com/mobile/d/5590623/Telesolregina-Lodi-Crema-TV/discussione.aspx|titolo=Telesolregina - Lodi Crema TV|accesso=1º novembre 2021}}</ref>.
=== Cinema ===
Film ambientati a Crema:
* ''[[Oh, Serafina!]]'', regia di [[Alberto Lattuada]] (1976)
* ''[[Occhio alla perestrojka]]'', regia di [[Castellano e Pipolo]] (1990)
* ''[[Chiamami col tuo nome (film)|Chiamami col tuo nome]]'', regia di [[Luca Guadagnino]] (''Call Me by Your Name'') (2017)
=== Video musicali ===
Video musicali ambientati a Crema:
* ''[[Velvet - Tutto da rifare]]'', brano musicale composto dal gruppo pop rock italiano [[Velvet (gruppo musicale)|Velvet]] (2007)
* ''Giovane Giovane'', brano di Laioung (2016)
== Cucina ==
[[File:Tortelli Cremaschi piatto tipico Crema.jpg|miniatura|Tortelli Cremaschi]]
Il piatto più caratteristico è costituito dai [[tortelli cremaschi]] (''i turtèi''), dalla particolare pizzicatura della [[pasta]] e con un ripieno dolce, composto da [[Grana Padano|grana]], [[Biscotto amaretto|amaretti]], [[uva sultanina]], cedro candito, [[spezie]] e un [[biscotto]] speziato tipico, il [[mostaccino]].
Va ricordato inoltre il [[Salva (formaggio)|salva]], [[formaggio]] DOP tipico della zona di Crema, consumato tradizionalmente con le ''tighe'' ([[Capsicum|peperone]] verde lombardo), confezionate sott'[[aceto]].
Piatto povero tipicamente invernale, in accompagnamento al [[cotechino]] o ai lessi, è il [[pipèto]] (sformato di verze, burro, aglio, parmigiano, noce moscata).
Dolci della città sono: la [[treccia d'oro]] e la [[torta Bertolina]] (''Bertulina''), una popolare torta autunnale a base di [[uva fragola]], a cui è dedicata anche una festa di piazza; e la più nobile [[Spongarda]], consumata tutto l'anno.
In tempo di [[Carnevale]] si preparano i [[chisulì]], palline ripiene di un impasto preparato con scorza di [[Citrus limon|limone]], [[Saccharomyces cerevisiae|lievito di birra]], uva sultanina, [[mela]] e [[strutto]].
== Eventi ==
* Nella frazione Santa Maria della Croce si tiene ogni anno l'[[Fiera di santa Maria della Croce|omonima fiera]], nel fine settimana prossimo al 25 marzo, mentre il 3 aprile si celebra l'anniversario dell'apparizione della Vergine a [[Caterina degli Uberti]], avvenuta secondo la tradizione nel 1590<ref>{{cita|Cammilleri|p. 196}}.</ref>.
* Il 10 giugno si celebra la festa di [[san Pantaleone]], [[Santo patrono|patrono]] della città e della [[diocesi di Crema]].
* Nella settimana centrale di [[agosto]] ha luogo una tradizionale manifestazione culinaria nella centrale piazza Aldo Moro, occasione in cui è possibile degustare il piatto tipico cittadino, i [[tortelli cremaschi]].
* Nel periodo natalizio si tiene il [[Presepe dei Sabbioni]].
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Il [[territorio]] comunale, come si presenta nella sua attuale estensione, è il frutto di un accorpamento avvenuto in due fasi dello stesso con i territori dei Comuni all'epoca confinanti con Crema.
La prima espansione del territorio della città si è avuta nel [[1875]] con la soppressione del [[Comune]] di Vairano Cremasco il cui territorio venne ripartito con il Comune di Santa Maria della Croce. A Crema fu assegnata la frazione di Santa Maria dei Mosi; mentre a Santa Maria della Croce fu assegnato il capoluogo Vairano. La stessa sorte la ebbe anche il Comune di San Michele Cremasco il cui territorio venne anch'esso ripartito tra Crema e il Comune di Ripalta Nuova (ora Ripalta Cremasca); a Crema fu assegnata la frazione San Bartolomeo ai Morti e a Ripalta Nuova invece fu assegnata San Michele. La seconda e ultima espansione avvenne nel [[1928]] quando furono definitivamente aggregati alla città i Comuni di San Bernardino Cremasco (con le rispettive frazioni di Castelnuovo e Vergonzana), Santa Maria della Croce (con la rispettiva frazione di Vairano e altre località), e infine il Comune di Ombriano<ref>Per tutto questo paragrafo la fonte è il seguente libro da cui si ricavano i dati qui riportati: Giorgio Zucchelli, ''Le ville storiche del cremasco''. Secondo itinerario, Libreria Editrice Buona Stampa, Crema 1998, pp. 9-57-91-115-143-167-187-219.</ref>.
La maggior parte di questi comuni soppressi sono divenuti contigui per espansione [[edilizia]] alla città e sono divenuti, di fatto, dei quartieri suburbani (o sobborghi) per via della sussistenza di alcune fasce verdi e di altre barriere come la [[ferrovia]], il [[canale Vacchelli]] e il fiume [[Serio]] che li tengono separati seppur di poco dalla città.
==== Porte storiche della città ====
[[File:CremaPortaMilano.JPG|miniatura|Porta Ombriano]]
* [[Porta Serio]] (''Pòrta Sère'');
* [[Porta Ombriano]] (''Pòrta Umbrià'');
* Porta Pianengo o porta Tadini (''Pòrta Tadì'');
* Porta Ripalta o porta dell'Ospedale (''Pòrta da l'Uspedàl'').
=== Suddivisioni storiche ===
==== Quartieri ====
[[File:03PiazzaGaribaldi.jpg|miniatura|Porta Serio]]
* [[Castelnuovo (Crema)|Castelnuovo]] (''le Quade'');
* [[Ombriano]] (''Umbrià'');
* [[Sabbioni (Crema)|Sabbioni]] (''i Sabiù'');
* [[San Bartolomeo dei Morti]] (''San Burtulumé'');
* [[San Bernardino (Crema)|San Bernardino]] (''San Bernardì'');
* [[Santa Maria della Croce]] (''Santa Maréa'').
* [[Crema Nuova (quartiere)|Crema Nuova]] (''Crèma Nóa'');
* [[Le Villette]] (''le Ilète'');
* Porta Nova (''Porta Nóa'');
* [[San Carlo (Crema)|San Carlo]] (''San Carlo'').
* [[Sant'Angela Merici (Crema)|Sant'Angela Merici]].
=== Frazioni ===
* [[Santo Stefano in Vairano]] (''Sestént an Vairà'');
* Santa Maria dei Mosi (''i Mós'');
* [[Vergonzana]] (''Ergunzana'').
== Economia ==
L'economia era caratterizzata nel secolo scorso dall'[[agricoltura]], con produzione di [[foraggi]], [[cereali]] (degna di nota quella del [[grano]]), [[pioppi]], e dall'[[allevamento]] nel contesto dell'economia provinciale. Dagli anni settanta, sono presenti [[azienda casearia|aziende casearie]] e importanti [[azienda alimentare|aziende alimentari]] in generale, oltre a [[industrie metallurgiche]], [[Industria metalmeccanica|meccaniche]], [[elettronica|elettroniche]] e [[industria tessile|tessili]].
Un aspetto notevole dell'[[artigianato]] è costituito dalle [[fabbriche]] di organi musicali; tale settore venne portato a livelli di eccellenza da Pacifico Inzoli nel [[1867]] e da [[Giovanni Tamburini]] nel [[1893]]. I due maggiori organi italiani esistenti ({{formatnum:16000}} canne) del [[duomo di Milano]] e di [[Duomo di Messina|Messina]], tra i più grandi d'[[Europa]], sono opera degli organari cremaschi.<ref>{{Cita web|url = http://www.organoduomomessina.it/|titolo = L'organo Tamburini del Duomo di Messina|accesso = 23 giugno 2014 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140616113014/http://www.organoduomomessina.it/ |urlmorto = sì}}</ref><ref>{{Cita web|autore = Emanuele Vianelli|url = http://www.cmdm.it/musica/organi.htm|titolo = Gli organi del Duomo di Milano dal XV secolo|accesso = 23 giugno 2014 |urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100901103456/http://www.cmdm.it/musica/organi.htm }}</ref>
Nel [[XX secolo]], dalla fine degli [[anni 1960|anni sessanta]] sino al [[1992]] l'[[Olivetti]] ha avuto un importante polo produttivo nella città lombarda, che arrivò a toccare quota 3 150 addetti nel [[1971]] e che all'atto della chiusura nel [[1992]] contava ancora 700 dipendenti. L'Olivetti arrivò in città alla fine degli anni sessanta acquisendo l'area industriale di via Mulini, dove si trovava la [[Serio-Everest]], un'[[azienda]] fondata nel [[1929]] da sette fuoriusciti dalla Said di [[Milano]], [[Società anonima italiana dattilografia]]. La Serio-Everest è stata la prima azienda al mondo a produrre una [[macchina per scrivere]] con [[tastiera (informatica)|tastiera]] a quattro file di tasti invece che tre. Arrivò a contare {{formatnum:1600}} addetti e fu inglobata dall'Olivetti a partire dal [[1967]].
Attorno all'azienda a Crema si formò poi [[Sant'Angela Merici (Crema)|un'area]], abitazioni, centro ricreativo e aziende. Dopo la fine della storia dell'Olivetti l'area di via Bramante è stata recuperata grazie all'insediamento, fino al 2020<ref>{{Cita web|url=http://crema-news.it/articoli/il-senato-accademico-chiude-luniversita-di-crema|titolo=De profundis per l'università|accesso=6 gennaio 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220127190506/http://crema-news.it/articoli/il-senato-accademico-chiude-luniversita-di-crema|urlmorto=sì}}</ref>, del [http://www.di.unimi.it/ecm/home Dipartimento di Informatica] dell'[[Università degli Studi di Milano]] e di diverse aziende tecnologiche che hanno recuperato l'area. La storia di Serio-Everest e Olivetti a Crema è stata raccontata nel [[2002]] dalla pubblicazione ''Dalla Everest all'Olivetti''<ref>{{Cita web|url=http://www.centrogalmozzi.it/pdf/libri/dall'everest_all'olivetti.pdf|titolo=Dall'Everest all'Olivetti}}</ref> edita dal Centro di ricerche [[Alfredo Galmozzi]].
Ultimamente c'è stata una forte crescita delle aziende cosmetiche (è stato istituito anche un'associazione apposita, il ''Polo Della Cosmesi''). All'ultima fiera internazionale Cosmoprof 2017 di Bologna si sono presentate ben 41 aziende del territorio cremasco.<ref>{{Cita web|url=https://www.cremaoggi.it/2017/03/17/lamministrazione-visita-al-cosmoprof-bologna-41-aziende-cremasche-la-50-edizione/|titolo=L'Amministrazione in visita al Cosmoprof di Bologna}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Staz Crema esterno.JPG|miniatura|Stazione ferroviaria]]
=== Strade ===
Le principali direttrici stradali che interessano Crema sono la [[Strada statale 235 di Orzinuovi|strada provinciale ex SS 235]] (di [[Orzinuovi]]), la [[Strada statale 415 Paullese|strada provinciale ex SS 415]] (Paullese) e la [[Strada statale 591 Cremasca|strada provinciale ex SS 591]] (Cremasca).
===
La [[stazione di Crema]], ubicata nel centro cittadino, si trova sulla [[ferrovia Treviglio-Cremona]] ed è servita da treni regionali svolti da [[Trenord]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Lombardia]].
Fra il [[1880]] e il [[1931]] la città era servita dalla [[tranvia Lodi-Crema-Soncino]]. Con il suo andamento est-ovest, il tracciato di questa tranvia rappresentava una soluzione ottimale per la comunicazione tra i Comuni centro-meridionali del Cremasco ed i due importanti poli esterni ([[Lodi]] e [[Soncino]]). La soppressione di questa linea tranviaria, in quanto considerata non più adeguata dal punto di vista tecnico, è stata seguita dalla istituzione di una significativa rete di linee di autotrasporti che collega le grandi città di [[Milano]] e [[Cremona]] con tutti i centri della zona, compresi anche i più piccoli.<ref name=":0" />
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Crema}}
===
* {{Gemellaggio|FRA|Melun}}, dal 2001<ref>{{cita news|autore=Aldo Parati|url=http://archiviostorico.laprovinciacr.it/storico/books/20010624cremona/#/21/|titolo=Crema ha una sorella: Melun|pubblicazione=La Provincia|data=martedì 24 giugno 2001|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150927190642/http://archiviostorico.laprovinciacr.it/storico/books/20010624cremona/#/21/ }}</ref><ref>{{cita news|autore=Gianni Bianchessi|url=http://archiviostorico.laprovinciacr.it/storico/books/20010916cremona/#/23/|titolo=La città abbraccia Melun|pubblicazione=La Provincia|data= domenica 16 settembre 2001|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150927181932/http://archiviostorico.laprovinciacr.it/storico/books/20010916cremona/#/23/ }}</ref>
* {{Gemellaggio|CHN|Nanning|2015}}<ref>{{cita news|autore=Stefano Zaninelli|url=http://www.cremaonline.it/politica/24-09-2015_Crema,+siglato+il+gemellaggio+con+Nanning/|titolo=Crema e il ponte verso l’Oriente: siglato il gemellaggio con la città cinese di Nanning|pubblicazione=Crema OnLine|data=giovedì 24 settembre 2015|accesso=27 settembre 2015}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Crema diventa un po' cinese|pubblicazione=La Provincia|data= 25 settembre 2015}}</ref>
==
=== Calcio ===
La più antica [[Calcio (sport)|squadra calcistica]] della città è il [[Associazione Calcio Crema 1908 Associazione Sportiva Dilettantistica|Crema]]: fondato nel [[1908]], nel [[secondo dopoguerra]] (capitanato dal campione del mondo [[Renato Olmi]]) giocò per tre stagioni in [[Serie B]]. Scioltosi nel [[1994]], è stato rifondato nel [[1995]] ripartendo dalle categorie regionali lombarde, che ha risalito fino ad accedere alla [[Serie D]], dove milita nella [[Serie D 2024-2025|stagione 2024-2025]] inserito nel [[Serie D 2024-2025 (gironi A-B-C)|Girone B]]. I suoi colori sociali sono il bianco e il nero.<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Italia/SerieD/GironeB/Squadra/Crema1908/917093/Scheda|titolo=AC Crema}}</ref>
L'altra principale società cittadina è la [[Unione Sportiva Pergolettese 1932|Pergolettese]], espressione del quartiere di Pergoletto (per il calcolo della [[tradizione sportiva]], la principale squadra della città). Fondata nel [[1932]], ha mutato più volte fisionomia sociale: venne infatti ridenominata ''Pergocrema'' nel [[1974]], ''Cremapergo'' nel [[1994]] e ancora ''Pergocrema'' nel [[2002]]. Successivamente fallita, è stata rifondata nell'estate [[2012]] su iniziativa del [[Associazione Sportiva Pizzighettone|Pizzighettone]], che ha trasferito la propria sede sociale a Crema e riadottato l'originaria denominazione "Pergolettese", ereditandone la tradizione sportiva. Il ''Pergo'' annovera quale maggior risultato della sua storia undici partecipazioni al [[Lega Pro|campionato nazionale di terza serie]]. I suoi colori sociali sono il giallo e il blu.
Entrambe le squadre giocano le loro gare interne presso lo [[stadio Giuseppe Voltini]], costruito nel [[1920]].
Altre formazioni cittadine, rappresentative dei diversi quartieri della città, militano nelle categorie minori provinciali.
La città ospita nel mese di giugno la fase finale del "[[Trofeo Dossena]]", competizione calcistica internazionale riservata alla categoria [[Campionato Primavera|Primavera]].
===
La principale squadra di [[calcio a 5]] è il GSD Videoton 1990 (Serie A2) che dal [[1996]] prende parte all'attività di calcio a 5 organizzata dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]].
=== Pallacanestro ===
La principale squadra di [[pallacanestro]] femminile è il [[Basket Team Crema]] ([[Serie B (pallacanestro femminile)|serie B]]) che ha militato nel 2022-2023 nella [[Serie A1 (pallacanestro femminile)|Serie A1]] e ha vinto cinque coppe Italia A2 consecutive dal [[2018]] al [[2022]], oltre che insignita dal [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] della [[Stella al merito sportivo]] [[2019]] (consegnata nel 2022 dopo la cessazione dell'emergenza sanitaria dovuta al [[COVID-19]])<ref>{{cita news|autore=Lucilla Granata |titolo= Onorificenze Coni. Gli sportivi al top|pubblicazione=La Provincia|data=6 giugno 2022 }}</ref>.
=== Tennis ===
Crema è sede del ''Tennis Club Crema'', circolo tennistico tre volte campione d'Italia negli anni ottanta<ref>{{Cita libro|autore = Valvassori, Gianmario - Valvassori, Gian Battista|titolo = 100 anni di tennis a Crema : storia del Tennis Club Crema : 1908-2008|anno = 2008|editore = Tennis Club Crema|città = Crema}}</ref> e attualmente militante nel campionato di serie A1.
Nel Dicembre 2024 il TC Crema si è nuovamente laureato campione d'Italia<ref>{{Cita web|url=https://ilnuovotorrazzo.it/2024/12/09/tennis-serie-a1-tc-crema-campione-ditalia-quarto-titolo-per-i-cremaschi/|titolo=}}</ref>
=== Impianti sportivi ===
I principali impianti sportivi di Crema sono:
* Lo [[stadio Giuseppe Voltini]]
* Il [[villaggio dello sport Nino Bellini]]
* Il [[velodromo Pierino Baffi]].
Tra le altre strutture si segnalano tre campi sportivi per la pratica del calcio, un campo da [[rugby]], due [[palestra|palestre]] di [[pugilato]], il [[arena coperta|palazzetto dello sport]] ''Paolo Bertoni'', il ''PalaCremonesi'' di Ombriano e 14 palestre, talora in uso promiscuo con le istituzioni scolastiche.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.comune.crema.cr.it/vivere-crema/impianti-sportivi|titolo=Impianti sportivi {{!}} Comune di Crema|sito=www.comune.crema.cr.it|accesso=2024-11-30}}</ref>
== Note ==
{{note strette}}
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni|autore=Rino Cammilleri|città=Milano|editore=Ares|anno=2020|ISBN=978-88-815-59-367}}
*{{cita libro|nome=Edoardo|cognome=Edallo|titolo=Crema: la formazione del tessuto urbano. In L’immagine di Crema, a cura del Gruppo Antropologico Cremasco|anno=1995|editore=Leva Artigrafiche|città=Crema|cid=edallo}}
*{{cita libro|nome=Giorgio|cognome=Zucchelli|titolo=La Cattedrale di Crema|anno=2003|editore=edizioni Il Nuovo Torrazzo|città=Cremona|cid=duomo}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q=Crema|q_preposizione=su}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.comunecrema.it/|Sito istituzionale}}
{{Comuni della provincia di Cremona}}
{{Comuni del Parco del Serio}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|lombardia}}
[[Categoria:Crema| ]]
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