Isola di Nisida: differenze tra le versioni

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{{Nd||Nisida (disambigua)|Nisida}}
{{nota disambigua|descrizione=l'omonima canzone del cantautore partenopeo [[Edoardo Bennato]]|titolo=[[Nisida (brano musicale)]]}}
{{Isola
{{Infobox isola
| Nome= Nisida
| Immagine=Nisida al tramontoNisidadalVirgiliano.jpg
| Nome_originale=
|Mappa_localizzazione = Golfo di Napoli
|Mappa_localizzazione2 = ITA
|Localizzazione = [[Golfo di Napoli]], [[Mar Tirreno]]
|Latitudine_Gradi = 40
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}}
'''NisidaNìsida''' è una piccola [[isola]] vulcanica (è un vulcano quiescente) appartenente all'[[arcipelago]] delle [[isole Flegree]]<ref>{{cita libro | url = https://www.google.it/books/edition/Il_Tirreno_centrale/W31iDwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Isole+Flegree+ischia&pg=PT68&printsec=frontcover | capitolo = Itinerario 2. I luoghi - Il golfo di Napoli, Ischia e Procida | titolo = Il Tirreno centrale - Da Anzio a Capo Palinuro, Pontine, Flegree e Capri | autore-capitolo = Massimo Caimmi| anno = 2018 | editore = Hoepli | isbn = 9788820385132 | accesso = 4 giugno 2024}} </ref>, posta all'estrema propaggine della collina di [[Posillipo]], in localita' chiamatalocalità [[Coroglio]]. Dal punto di vista amministrativo essa fa parte di [[Bagnoli (quartiere di Napoli)|Bagnoli]], unaun frazionequartiere del [[Napoli|comune di Napoli]]. L'isola nonè e'accessibile accessibilesolo in parte in quanto ospita l'[[Istituto Penale Minorileper Minorenni di Napoli]], ede il suo piccolo porto verso [[Coroglio]] e'era utilizzato dalla [[NATO]] fino al suo trasferimento. Fino al 2012 infatti vi era il [[Comando marittimo alleato di Napoli|Comando Marittimo Alleato]], trasferitosi in Inghilterra. La base è quindi tornata all'Italia, e ora è la sede del [[Comando Logistico della Marina Militare]] (MARICOMLOG).
 
== Geografia ==
{{dx|[[File:Nisida, foto aerea (anni '70).jpg|sinistra|miniatura|Vista del cratere.]]}}
Il suo "''status"'' di isola, un tempo indiscutibile, viene oggi contestato in quanto da alcunidal decenni1936 è collegata alla terraferma da un lungo [[pontile]] carrozzabile.
 
L'isola, facente parte dei Campi Flegrei, ha un'origine [[vulcanoIsola (geologia)vulcanica|vulcanica]]; corrisponde a ciò che viene chiamato ''[[maar]]'', ossia un cratere parzialmente riempito dalle acque. La sua eruzione si data trasui i{{Formatnum:6500}} 10.500±&nbsp;{{Formatnum:400}} eanni glifa<ref>{{Cita|Gillot, 8.000Livadie, anniDe faLorenzo|p. 34}}.</ref>, rientrando essa in quello che dai vulcanologi viene definito [[Terzo Periodo Flegreo]]. Possiede un diametro di circa {{M|0.,5&nbsp;|ul=km}} e un'altezza massima di {{M|109 |ul=m}}, ed è quasi perfettamente circolare mancando di una porzione verso sud-ovest dove si apre l'insenatura di ''[[Cala di Nisida|Porto Paone]]'' corrispondente all'antica caldera del vulcano.
 
Nei suoi fondali esistono delle strutture manufatte oggi sommerse (p.es. un molo romano) che denotano un abbassamento del terreno dovuto a fenomeni di [[bradisismo]], come in molte altre zone dei [[Campi Flegrei]].
 
== Mitologia ==
Dopo Sannazaro svariati poeti hanno scritto degli amori fra Nisida e Posillipo, ma anche di quello fra Nisida e Pioppino, per il quale quest'ultimo fu tramutato in scoglio.<ref>{{Cita|Vincenzo Palmisciano}}.</ref>
== Storia ==
[[File:Nisida en la revista argentina Plus Ultra de septiembre de 1930.png|left|thumb|Nisida sulla rivista argentina ''Plus Ultra'', Settembre 1930]]
Chiamata daglianticamente antichiνησίς, '''Nesís'''accusativo (dalνησῖδα [[lingua greca|greco]], isola) e '''Nesida'Nesís'' (dalin [[lingua greca|greco]], piccola isolaisoletta), nel medioevo il [[toponimo]] greco si disperdeperde, come segnala [[Benedetto Croce]], in favore di ''Gipeum'' o ''Zippium'', salvo ricomparire nel [[XV secolo|Quattrocento]]<ref>[[Benedetto Croce|B. Croce]], ''Nisida'', in ''[[Storie e leggende napoletane]]'', a cura di [[Giuseppe Galasso|G. Galasso]], Milano, [[Adelphi]] 1999, pp. 283-292.</ref>.
 
È identificata col luogo della tradizione [[Omero|omerica]] noto come "''l'isoletta delle capre''"<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Bibauw,|cognome=Jacqueline|data=1973|titolo=Victor Bérard, Les Navigations d'Ulysse|rivista=L'Antiquité Classique|volume=42|numero=2|lingua=fr-FR|accesso=5 maggio 2018|url=https://www.persee.fr/doc/antiq_0770-2817_1973_num_42_2_1727_t1_0590_0000_2}}</ref> dove riparò [[Ulisse]] poco lontano dal [[Ciclopi|paese dei Ciclopi]]; infatti Nisida, al contrario di [[Isola di Favignana|Favignana]] o Aegusa spesso associate a questo luogo dell'[[Odissea]]<ref>{{Cita news|autore=E. De Lorenzo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/02/01/viaggio-di-ulisse-intorno-alle-egadi.html?refresh_ce|titolo=Viaggio di Ulisse intorno alle Egadi|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|data=1º febbraio 2006|accesso=5 maggio 2018}}</ref>, era "''di foreste ombreggiata e abitata da un'infinita nazione di capre silvestri''"<ref>{{Cita web|url=https://it.wikisource.org/wiki/Odissea_(Pindemonte)/Libro_IX|titolo=Odissea (Pindemonte)/Libro IX - Wikisource|sito=it.wikisource.org|lingua=it|accesso=2023-04-27}}</ref>.
Lo spazio di mare fra Nisida e [[Capri (isola)|Capri]] è il luogo deputato della tradizione [[Omero|omerica]] in cui vivevano le [[sirene]] che tentarono [[Ulisse]].
 
In epoca classica vi costruì una villa [[Lucio Licinio Lucullo]], divenuta famosa per le feste e le cene che vi si celebravano. La villa potrebbe essere appartenuta anche a [[Publio Vedio Pollione]]<ref name=":29:30">{{Cita|Gillot, Livadie, De Lorenzo|pp. 29-30}}.</ref>. Aveva qui la sua villa anche [[Marco Giunio Bruto]] e sull'isola insieme a [[Cassio]] ordirono la [[Assassinio di Giulio Cesare|congiura contro Cesare]]. Dopo l'assassinio, Bruto vi si ritirò nell'estate del 44 a.C. ed ebbe la visita di Cicerone, con cui ebbe lunghi colloqui sulla situazione politica e la azioni da intraprendere<ref>{{Cita libro|autore = A. Maiuri|titolo = Passeggiate campane|anno = 1957|editore = Sansoni|città = Firenze|pp = 33-34|ISBN = |wkautore = Amedeo Maiuri|edizione = 3|cid = A. Maiuri}}</ref>. Partito per la Grecia e morto nella battaglia di Filippi, secondo la tradizione la moglie Porzia, figlia di [[Catone Uticense]], si sarebbe suicidata qui. Delle ville di età romana non si hanno più tracce, se non quattro grotte scavate nel tufo di un piccolo ninfeo<ref>{{Cita|A. Maiuri|p. 35}}.</ref>.
In epoca classica vi costruì una villa [[Lucio Licinio Lucullo]], divenuta famosa per le feste e le cene che vi si celebravano.<br />
[[File:Castello di Nisida . Napoli.jpg|miniatura|Castello di Nisida, con la [[collina dei Camaldoli]] sullo sfondo.|sinistra]]
Aveva qui la sua villa anche [[Marco Giunio Bruto]] e sull'isola insieme a Cassio ordirono la congiura contro Cesare. Dopo l'assassinio, Bruto vi si ritiro' ed ebbe la visita di Cicerone. Partito per la Grecia e morto nella battaglia di Filippi, secondo la tradizione la moglie Porzia, figlia di [[Catone Uticense]], si sarebbe suicidata qui.
 
Nel Medioevo, l'isola ospitava il monastero di Sant’Arcangelo de Zippioera<ref name=":29:30" />.
In epoca moderna, nel [[XV secolo]] la regina di Napoli Giovanna II d'Angio' ebbe qui una villa che ben presto venne trasformata in un castello per contrastare la flotta del pretendente al trono di Napoli Luigi II d'Angio'. Il [[Castello di Nisida|castello di Nisida]] divenne in seguito uno dei capisaldi della difesa napoletana.
 
In epoca moderna, nel [[XV secolo]] la [[regina di Napoli]] [[Giovanna II d'Angio'Angiò]] ebbe qui una villa che ben presto venne trasformata in un [[Castello di Nisida|castello]] per contrastare la flotta del pretendente al trono di Napoli [[Luigi II d'AngioAngiò]]. In quegli anni, venne edificata anche la torre di guardia costiera dell'isola<ref name=":29:30" />. Il [[Castello di Nisida|castello di Nisida]] divenne in seguito uno dei capisaldi della difesa napoletana.
L'isola fu feudo della famiglia napoletana dei Macedonio <ref>"D. Vincenzo Macedonio Marchese di Ruggiano, la comprò dalla Città di Napoli per 13.500 ducati, e il fisco nel 1628 gli concesse la giurisdizione civile, e criminale in essa, il banco di giustizia etc...". Cfr. [http://www.larassegnadischia.it/Letteratura/Opere/pascale/nisita.htm in rete]</ref>.
 
[[Giovanni Piccolomini]], figlio di [[Giovanna d’Aragona]], acquistò Nisida e ristrutturò il castello. I seguenti proprietari furono Pietro Borgia, principe di Squillace, [[Matteo di Capua, II principe di Conca]], Vincenzo Macedonio, marchese di Ruggiano<ref>{{Cita web|url=http://www.larassegnadischia.it/Letteratura/Opere/pascale/nisita.htm|titolo=Nisita|sito=www.larassegnadischia.it|accesso=2023-04-27|dataarchivio=11 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170211080650/http://www.larassegnadischia.it/Letteratura/Opere/pascale/nisita.htm|urlmorto=sì}}</ref>. Nel 1623, l'affituario del castello Giambattista de Gennaro, usò l'isola come covo per i [[Corsari barbareschi|pirati barbareschi]], di cui rivendeva il bottino. Il viceré Don Pedro de Toledo si impossessò dell'isola e l'usò per contrastare le ripetute scorrerie dell'allora famoso "pirata Barbarossa".
== Strutture ==
Già sede dell'[[Accademia Aeronautica di Pozzuoli|Accademia Aeronautica]] oggi a Pozzuoli, l'isola non è aperta al pubblico, ma è divisa tra un presidio militare e un carcere minorile aperto nel [[1934]].
Nel [[2005]] è stato inaugurato dall'[[Amatori Napoli Rugby]] un progetto di reinserimento sociale e di rieducazione, attraverso il [[Rugby]], di minori detenuti nel carcere minorile di Nisida. Tra i ragazzi del progetto 2006/07 quattro dei partecipanti oggi si trovano in club campani.<ref>{{Cita web |url=http://www.napolirugby.com/modules/articles/article.php?id=12|titolo=novembre 2005, la prima volta a Nisida|editore=Amatori Napoli Rugby, [[5 gennaio]] [[2008]]|accesso=17 luglio 2008}}</ref>. È anche sede dell'Istituto di osservazione maschile per minori in custodia preventiva.
 
Sull'isolotto di Chiuppino, situato fra Nisida e [[Capo Posillipo]], venne costruito tra il 1626 ed il 1628 il Lazzaretto Vecchio per ospitare i malati di [[peste]].<ref name=":29:30" /> Nel 1847 l'isolotto venne collegato all'isola.
== Citazioni ==
Il cantante partenopeo [[Edoardo Bennato]] ha dedicato a Nisida una famosa canzone che giocava proprio sul suo status di "isola - non isola" e per denunciare la sua mancata vocazione turistica:
 
Nel XVIII secolo, i Borboni acquistarono l'isola per farne una [[riserva di caccia]]. [[Gioacchino Murat]] riadattò la struttura della torre di guardia per farne un penitenziario<ref name=":30:31">{{Cita|Gillot, Livadie, De Lorenzo|pp. 30-31}}.</ref>. Il porticciolo venne ampliato dall'architetto [[Giuliano de Fazio]] e nel 1847 venne costruito un [[Carcere minorile di Nisida|bagno penale]] sul castello. Il carcere, reputato per le condizioni inumane nelle quali versavano i prigionieri politici ivi incarcerati<ref>{{Cita libro|nome=William Ewart|cognome=Gladstone|titolo=Two letters to the Earl of Aberdeen, on the state prosecutions of the Neopolitan government|url=https://archive.org/details/twoletterstoear00gladgoog|accesso=5 maggio 2018|data=1851|editore=New York, J. S. Nichols|lingua=en|p=}}</ref>, ospitò – fra gli altri – [[Michele Pironti]] e [[Carlo Poerio]]<ref name=":0">{{Cita|Gillot, Livadie, De Lorenzo|p. 31}}.</ref>.
:"''Venite tutti a Nisida / Nisida... / ... è un'isola / e nessuno lo sa''".
 
Nel [[periodo fascista]], il bagno penale venne trasformato in Riformatorio Giudiziario Agricolo, periodo nel quale l'isola venne collegata alla terraferma da una diga di cemento, e poi in Casa di rieducazione.
== Immagini ==
 
<gallery>
Al 10 giugno 1940 era un idroscalo sede della [[182ª Squadriglia]] Autonoma Ricognizione Marittima.
Immagine:Nisida.jpg|Nisida vista dal mare
 
Immagine:Nisida.JPG|Nisida vista da Pozzuoli
Sull'isola l'11 settembre 1945 il Generale [[Nicola Bellomo]] fu fucilato dai britannici.
Immagine:CapoMisenoNisida3347TAW.JPG|Nisida vista da [[Capo Miseno]]
 
Immagine:Nisida dalla spiaggia di Baia.JPG|Nisida vista dalla spiaggia di [[Baia]]
Dal 1946 al 1961, l'[[Accademia Aeronautica di Pozzuoli|Accademia Aeronautica]] vi ebbe la sua sede<ref name=":0" />.
File:IsolaDiNisidaNapoli.jpg|Veduta serale
 
File:Sommer,_Giorgio_(1834-1914)_-_n._1191_-_Nisida.jpg|L'isola di Nisida e l'antistante isolotto del Lazzaretto in una vecchia foto di Giorgio Sommer anteriore al 1914
== Strutture ==
</gallery>
Già sede dell'[[Accademia Aeronautica di Pozzuoli|Accademia Aeronautica]], oggi a Pozzuoli, l'isola non è aperta al pubblico, ma è divisa tra un presidio militare e un carcere minorile aperto nel [[1934]].
 
Nel [[2005]] è stato inaugurato dall'[[Amatori Napoli Rugby]] un progetto di reinserimento sociale e di rieducazione, attraverso il [[Rugbyrugby]], di minori detenuti nel carcere minorile di Nisida. Tra i ragazzi del progetto 2006/07 quattro dei partecipanti oggi si trovano in club campani.<ref>{{Cita web |url=http://www.napolirugby.com/modules/articles/article.php?id=12|titolo=novembre 2005, la prima volta a Nisida|editore=Amatori Napoli Rugby, [[5 gennaio]] [[2008]]|accesso=17 luglio 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306052907/http://napolirugby.com/modules/articles/article.php?id=12}}</ref>. È anche sede dell'Istituto di osservazione maschile per minori in custodia preventiva.
 
Il carcere minorile di Nisida è stato fonte d’ispirazione di ''[[Mare fuori]]'', fiction di successo in onda in streaming su [[RaiPlay]], in tv su [[Rai 2]] dal 2020 e su [[Netflix]] a partire dal 2022.
 
== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=Pierre-Yves Gillot|autore2=Claude Albore Livadie|autore3=Jean-Claude Lefèvre|titolo=Giuseppe De Lorenzo, l’isola di Nisida
e il vulcanismo dei Campi Flegrei|collana=Territori della Cultura|anno=2013|editore=Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali|città=Ravello|cid=Gillot, Livadie, De Lorenzo|volume=n. 13}}
* Vincenzo Palmisciano-Sonia Benedetto, ''Un amore segreto alla corte vicereale di Napoli, nelle opere di don Giuseppe Storace d'Afflitto'', Napoli, KDP (Amazon), 2024, pp. 55-57.
 
== Voci correlate ==
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* [[Isole Flegree]]
* [[Campi Flegrei]]
* [[Lista di isoleIsole dell'Italia]]
* [[Scoglio di Levante]]
* [[Scoglio di Ponente]]
*[[Zone di Napoli]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Nisida}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20090330061637/http://www.archemail.it/articoli7.htm Rosario Serafino, ''L'isola che non c'è... antiche storie da Nisida''] ampia scheda archeologica e storica
 
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{{Portale|IsoleCampania|isole}}
 
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