Gervasio e Protasio: differenze tra le versioni

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{{Santo
'''Santi Gervasio e Protasio''', fratelli gemelli [[Milano|milanesi]], sono venerati come [[santo|santi]] dalla Chiesa cattolica perché considerati martiri della cristianità.
|nome=Santi Gervasio e Protasio
|immagine=Gervaseandprotase.jpg
|didascalia=Il martirio di Gervasio e Protasio in una miniatura del XIV secolo
|dimensione immagine=300
|note=Martiri
|nato= [[Milano]], [[II secolo]] o [[III secolo]]?
|morto= [[Milano]], [[III secolo]]
|venerato da= Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
|canonizzazione=
|santuario principale=
|ricorrenza=[[19 giugno]]
|attributi=
|patrono di= vedi [[#Patronati|elenco]]
}}
'''Gervasio''' e '''Protasio''' (morti a [[Milano]] nel [[III secolo]]), detti anche '''Gervaso''' e '''Protaso''', furono due fratelli [[Milano|milanesi]], [[martiri]] del [[Cristianesimo]] e pertanto venerati come [[santo|santi]] dalla [[Chiesa cattolica]] e dalla [[Chiesa ortodossa]].
 
La tradizione vuole che siano stati figli di [[Vitale di Milano|san Vitale]] e [[Valeria di Milano|santa Valeria]].
Le notizie sulla loro vita si perdono nel tempo e sono giunti a noi solo pochissimi documenti{{citazione necessaria}}. Non si conoscono le loro date di nascita nemmeno con precisione il momento storico in cui vissero. Alcune fonti come la «Datiana historia ecclesiae Mediolanensis» raccontano che professarono la loro fede durante la dittatura di [[Nerone]] e che furono convertiti al cristianesimo, assieme ai loro genitori, dal vescovo di Milano [[San Caio]]. Siamo in un momento storico caratterizzato da una feroce persecuzione nei confronti dei cristiani.
 
== Agiografia ==
Più probabile invece far scivolare le loro vite nella metà del [[III secolo]], durante le persecuzioni nei confronti dei cristiani di Decio o Valeriano. Oppure vissero durante la persecuzione di Diocleziano di alcuni anni dopo.
[[File:Legendari di sancti istoriado uulgar, 1497 – (Gervasio e Protasio) - BEIC IE4411197.jpg|miniatura|Il martirio di Gervasio e Protasio nella ''[[Legenda Aurea]]'' (1497)]]
 
Le notizie sulla loro vita si perdono nel tempo e sono giunti a noi solo pochissimi documenti. Non si conosce con certezza il momento storico in cui vissero: secondo una tradizione avrebbero professato la loro fede durante l'impero di Nerone e sarebbero stati convertiti al Cristianesimo, assieme ai loro genitori, dal vescovo di Milano [[Caio di Milano|san Caio]].
Durante il V secolo un autore anonimo ne ha descritto la passio, dalle quali è possibile ricavare alcune notizie sulla loro esistenza, rimanendo però sempre al limite tra leggenda è realtà.
 
Più probabile invece posizionare temporalmente le loro vite nella metà del III secolo, durante le persecuzioni nei confronti dei cristiani di [[Decio]] o Valeriano oppure qualche anno dopo, durante la persecuzione di [[Diocleziano]].
La passio racconta che anche i loro genitori furono martiri della cristianità. Il padre Vitale venne ucciso mentre si trovava a [[Ravenna]] e la madre Valeria fu assassinata sulla via di ritorno per Milano. Appena venuti a conoscenza della morte dei genitori, Gervaso e Protaso non premeditarono nessuna vendetta, anzi decisero di vendere tutti i beni di famiglia per distribuire il ricavato ai poveri di Milano. Passarono poi dieci anni della loro vita a pregare, meditare e professare tutti i dettami della cristianità.
 
Durante il V secolo un autore anonimo ne ha composto la ''Passio'', dalla quale è possibile ricavare alcune notizie sulla loro esistenza, rimanendo però sempre al limite tra leggenda e realtà. La ''Passio'' racconta che anche i loro genitori furono martiri della cristianità. Il padre Vitale di Milano venne ucciso mentre si trovava a Ravenna e la madre Valeria fu assassinata sulla via di ritorno per Milano. Appena venuti a conoscenza della morte dei genitori non pianificarono nessuna vendetta, anzi decisero di vendere tutti i beni di famiglia per distribuire il ricavato ai poveri di Milano. Passarono poi dieci anni della loro vita a pregare, meditare e professare tutti i dettami della cristianità.
Quando il generale Anastaso passò con le sue truppe nella città li denunciò come cristiani e li additò come persone da punire e da redimere. I due fratelli furono arrestati, torturati ed umiliati. A Protaso fu tagliata la testa con un colpo di spada, mentre Gervaso morì a seguito dei numerosi colpi di flagello ricevuti.
Quando il generale Anastaso passò con le sue truppe nella città, li denunciò come cristiani e li additò come persone da punire e da redimere. I due fratelli furono arrestati, torturati ed umiliati. A Protasio fu tagliata la testa con un colpo di spada, mentre Gervasio morì a seguito dei numerosi colpi di flagello ricevuti.
 
== Culto ==
I loro corpi furono ritrovati il 7 giugno 386 nell'antica zona cimiteriale, che oggi è compresa tra la caserma Garibaldi della Polizia di Stato e l'Università Cattolica, grazie ad uno scavo commissionato dal vescovo Ambrogio di Milano. Nessuno conosceva l'identità delle due spoglie, il loro ricordo era andato quasi completamente perduto. Il segretario di e biografo di Ambrogio narra che i due corpi furono riconosciuti grazie a una rivelazione che lo stesso Ambrogio ebbe; in realtà Ambrogio, nelle lettere alla sorella Marcellina, affermò di avere avuto un presentimento e non una vera e propria rivelazione.
=== Le reliquie ===
[[File:Rapallo-IMG 1629.JPG|thumb|Raffigurazioni dei santi Gervasio e Protasio nel portone della [[basilica dei Santi Gervasio e Protasio]] di [[Rapallo]]]]
I loro corpi furono ritrovati il 17 giugno [[386]] nell'antica zona cimiteriale, che oggi è compresa tra la caserma Garibaldi della Polizia di Stato e l'Università Cattolica, grazie ad uno scavo commissionato dal vescovo [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]] di Milano. Nessuno conosceva l'identità delle due spoglie, il loro ricordo era andato quasi completamente perduto. [[Paolino di Milano]], segretario e biografo di Ambrogio, narra che i due corpi furono riconosciuti grazie a una rivelazione che lo stesso Ambrogio ebbe; in realtà Ambrogio, nelle lettere alla sorella Marcellina, affermò di avere avuto un presentimento e non una vera e propria rivelazione:
{{Citazione|Penetrò in me come l'ardore di un presagio. In breve: il Signore mi concesse la grazia. Nonostante che lo stesso clero manifestasse qualche timore, feci scavare la terra nella zona davanti ai cancelli dei santi Felice e Nabore|Ambrogio, ''Lettera 77 a Marcellina'', 1-2}}
 
Ambrogio descrive il ritrovamento dei corpi di «due uomini di straordinaria statura», dei quali «tutte le ossa erano intatte, moltissimo era il sangue». All'immediato concorso dei fedeli seguì la profumazione dei corpi e il trasferimento nella basilica di [[Fausta]]; il giorno successivo le salme vennero traslate nella ''Basilica Martyrum ''(l'attuale [[basilica di Sant'Ambrogio]]), fatta costruire da Ambrogio stesso in una zona in cui erano stati sepolti i cristiani martirizzati dalle persecuzioni romane. Con la deposizione delle reliquie di Gervasio e Protasio nella nuova basilica Ambrogio introdusse, per la prima volta nella tradizione della Chiesa occidentale, la traslazione dei corpi dei martiri a scopo liturgico, secondo quanto già in uso in Oriente. Egli stesso racconta nei suoi scritti che alla traslazione delle reliquie partecipò una grande folla e che durante la traslazione avvenne la guarigione di un cieco di nome Severo, che affermò di avere riacquistato la vista dopo avere toccato la veste che copriva una delle reliquie.<ref>Ambrogio, ''Lettera 77 a Marcellina'', 2.17. Il fatto è riportato anche da Agostino, che ne ''[[La città di Dio]]'' (libro XXII, capitolo 8) scrive: «Il miracolo che fu operato a Milano durante la nostra permanenza colà, allorché un cieco recuperò la vista, ha potuto essere conosciuto da molti [...], perché fu operato davanti ad un immenso popolo accorso a venerare i corpi dei santi martiri Gervaso e Protasio, ritrovati per opera del vescovo Ambrogio [...]: presso quei corpi il cieco vide la luce»</ref> Il [[19 giugno]] Ambrogio consacrò ufficialmente la ''Basilica Martyrum'' con l'elezione a santi di Gervasio e Protasio e con la deposizione delle loro reliquie in un grande loculo posto sotto l'altare.
Nel 386 la basilica di Milano, attribuita attualmente ad [[sant'Ambrogio]], era stata appena finita di costruire. Il 19 giugno Ambrogio la consacrò ufficialmente con l'elezione a santi di Gervasio e Protasio e con la deposizione delle loro reliquie in un grande loculo sotto l'altare della Basilica stessa. Ambrogio racconta nei suoi scritti che alla traslazione delle reliquie partecipò una grande folla. Secondo altre fonti[citazione necessaria] la deposizione delle reliquie di Gervasio e Protasio fu un espediente che Ambrogio utilizzo per attirarsi il favore delle folle e per allontanare le pretese degli ariani che richiedevano l'assegnazione di una basilica milanese al loro culto.
 
Il ritrovamento delle reliquie di Gervasio e Protasio fu determinante per Ambrogio nel guadagnare l'approvazione dei fedeli cristiani di Milano nella controversia con gli [[arianesimo|ariani]], che in quegli anni costituivano a Milano un numeroso gruppo in opposizione al vescovo cattolico. Effettivamente fu nel [[386]] che il contrasto con gli ariani toccò il punto di massima tensione, prima di risolversi decisamente a favore di Ambrogio.<ref>Cesare Pasini, ''I Padri della Chiesa'', cap. XIII</ref>
Presto la notizia si diffuse assieme al loro culto, inizialmente nelle città del nord: [[Brescia]] e [[Ravenna]] per poi giungere fino a Roma. Durante il pontificato di [[Innocenzo I]] venne eretta una chiesa in loro nome, attualmente la chiesa di san Vitale.
 
Attorno al [[VI secolo]] molto probabilmente venne effettuata una ricognizione dei loro corpi. Nell'[[835]] in occasione del rifacimento della basilica di Sant'Ambrogio ad opera di [[Angilberto II]] le spoglie dei due fratelli e quelle di Ambrogio furono rimosse dai loculi e poste in un'unica urna di porfido.
La loro popolarità si diffuse nel mediterraneo, il [[19 giugno]] è la data della loro commemorazione liturgica.
 
Il 13 gennaio [[1864]] fu fatta un'attenta ricognizione delle zone sottostanti l'[[Altare di Sant'Ambrogio|altare della basilica di Sant'Ambrogio]]. Trovarono i due loculi vuoti, uno grande, dedicato ai due santi e uno più piccolo dedicato alle spoglie di sant'Ambrogio. L'8 agosto [[1871]] l'urna di porfido venne aperta: risultava quasi completamente piena d'acqua stranamente limpidissima, sul fondo stavano adagiati 3 scheletri che furono attribuiti ad Ambrogio, Gervasio e Protasio. Il 14 maggio [[1874]] le reliquie dei santi furono deposte in una nuova urna più preziosa, in argento e cristallo.
Attorno al [[VI secolo]] molto probabilmente venne effettuata una ricognizione dei loro corpi.
 
Nel [[2018]] è stata fatta una ricognizione delle spoglie dei tre santi, coordinata dalla professoressa Cristina Cattaneo. Gli scheletri attribuiti a Gervasio e Protasio mostrano una significativa somiglianza morfologica e segni compatibili con il [[Martirio (cristianesimo)|martirio]] ricordato dalla tradizione.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=https://www.avvenire.it/attualita/pagine/ambrogio-milano-studi|titolo=Milano. Santi Ambrogio, Gervaso e Protaso: la scienza conferma la tradizione|data=2018-10-02|accesso=2018-10-03}}</ref>
Nell'[[835]] in occasione del rifacimento della [[Basilica di sant'Ambrogio]] ad opera di [[Angelberto II]] le spoglie dei due fratelli e quelle di Ambrogio furono rimosse dai loculi e poste in un'unica urna di porfido.
 
=== Ricorrenze ===
Il 13 gennaio [[1864]] la Chiesa operò una attenta ricognizione delle zone sottostanti l'altare della Basilica di Sant'Ambrogio. Trovarono i due loculi vuoti, uno grande, dedicato ai due santi e uno più piccolo dedicato alle spoglie di sant'Ambrogio.
[[File:Sant'Ambrogio Cript in Basilica of Sant'Ambrogio, Milan.jpg|thumb|Spoglie mortali di Ambrogio e Gervasio, rivestite in paramenti liturgici, nella cripta della basilica di Sant'Ambrogio a Milano]]
 
Dal ritrovamento dei corpi dei due santi iniziò a diffondersi il loro culto, inizialmente nelle città del nord: [[Brescia]] e [[Ravenna]] per poi giungere fino a [[Roma]] dove, durante il pontificato di [[Innocenzo I]], venne eretta una chiesa in loro nome, ora intitolata a [[Vitale di Milano|san Vitale]]. La loro popolarità si diffuse nel Mediterraneo.
L' 8 agosto [[1871]] l'urna di porfilo venne aperta, risultava quasi completamente piena d'acqua stranamente limpidissima, sul fondo stavano adagiati 3 scheletri che furono attribuiti ad Ambrogio, Gervasio e Protasio.
 
Il [[19 giugno]] è la data della loro commemorazione liturgica, scelta in memoria della traslazione delle reliquie.
Il 14 maggio [[1874]] le reliquie dei santi furono deposte in una nuova urna più preziosa, in argento e cristallo.
 
{{Quote|A Milano, commemorazione dei santi Gervasio e Protasio, martiri, i cui corpi furono rinvenuti da sant’Ambrogio e in questo giorno solennemente traslati nella nuova basilica da lui costruita. |Martirologio Romano}}
 
=== Chiese dedicate ai santi Gervasio e Protasio ===
==Curiosità==
{{vedi anche|Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio}}
A [[Firenze]], nei pressi dello [[Stadio Artemio Franchi]], sorge la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Firenze)|chiesa dei San Gervasio e Protasio]], rifacimento degli anni 1950 di una antica chiesa che sorgeva su una cappella la cui fondazione si ascrive a [[Sant'Ambrogio]] e [[San Zanobi]]. All’interno custodisce importanti opere di [[Santi di Tito]], [[Ercole Procaccini il Giovane|Ercole Procaccini]] ed altri. Fra le opere moderne, i ''santi Gervasio e Protasio'' di [[Alfredo Cifariello]], una ''[[Crocifissione nell'arte|Crocifissione]]'' di [[Gianni Oliveti]], la grande ''Porta della Trinità'', in bronzo e rovere dello stesso autore, e molte altre minori. Sotto l'altare due ampolle - che la tradizione vuole portate da Sant'Ambrogio - con il sangue dei due martiri. Sempre in [[Toscana]], è dedicata ai due martiri milanesi la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Villafranca in Lunigiana)|chiesa parrocchiale]] di [[Villafranca in Lunigiana]].
 
A [[Venezia]] importante per il suo valore artistico è la [[Chiesa di San Trovaso]] che altro non è che il nome che i veneziani hanno dato ai santi Gervasio e Protasio; la chiesa, tra l'altro, contiene cinque teleri del [[Tintoretto]]. Nella stessa Venezia, nel quartiere di [[Carpenedo]] si trova la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Venezia, Carpenedo)|Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]]. Sempre nel [[Triveneto]], in [[provincia di Treviso]] a [[San Trovaso]], toponimo dedicato ai Santi Gervasio e Protasio, nella frazione di [[Preganziol]], nella vecchia chiesa parrocchiale troviamo la pala dell'altare maggiore raffigurante i santi Gervasio e Protasio, opera di [[Girolamo da Santacroce]]. A [[Belluno]], nel quartiere San Gervasio, si trova la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Belluno)|Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]]. La [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Denno)|chiesa parrocchiale]] di [[Denno]] ([[provincia di Trento]]) è dedicata ai due santi martiri. È di origine longobarda (VI secolo) la fondazione della [[Pieve dei Santi Gervasio e Protasio (Nimis)|Pieve dei Santi Gervasio e Protasio]] nel paese di [[Nimis]], in [[provincia di Udine]]. Nello stesso [[Friuli-Venezia Giulia]], nella [[provincia di Pordenone]], la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Erto e Casso)|chiesa parrocchiale]] di [[Casso (Erto e Casso)|Casso]] è dedicata ai due santi.
Sono patroni di [[Domodossola]] ([[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|VB]]), [[Parabiago]] ([[Provincia di Milano|MI]]), [[Sondrio]], [[Bormio]] ([[Provincia di Sondrio|SO]]), [[Novate Milanese]] ([[Provincia di Milano|MI]]) e [[Città della Pieve]] ([[Provincia di Perugia|PG]]).
 
A [[Pavia]], la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Pavia)|chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]] è la più antica della città, fondata nel IV secolo, e scelta come luogo di sepoltura dai re longobardi [[Clefi]] e [[Autari]]. Nella stessa provincia di Pavia, sono dedicate ai due santi la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Brallo di Pregola)|chiesa parrocchiale]] di [[Someglio]] (comune di [[Brallo di Pregola]]) e la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Montebello della Battaglia)|chiesa parrocchiale]] di [[Montebello della Battaglia]]. All'interno della [[città metropolitana di Milano]], la città di [[Parabiago]] ha nella [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Parabiago)|chiesa parrocchiale dei Santi Gervaso e Protaso]] (nome con cui i santi sono conosciuti nel luogo) la sua chiesa principale. Così anche per la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Trezzo sull'Adda)|chiesa parrocchiale]] di [[Trezzo d'Adda]], la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Gorgonzola)|chiesa parrocchiale]] di [[Gorgonzola (Italia)|Gorgonzola]] e la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Novate Milanese)|chiesa parrocchiale]] di [[Novate Milanese]], dove i due santi sono anche i ''patroni'' della città. Sempre in [[Lombardia]], sono dedicate ai due martiri milanesi la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Bormio)|chiesa parrocchiale]] di [[Bormio]] (in [[provincia di Sondrio]]), in [[provincia di Lecco]] la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Vercurago)|chiesa parrocchiale]] di [[Vercurago]], nella quale i due santi sono raffigurati da due statue lignee, e la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Cortenova)|chiesa parrocchiale]] di [[Cortenova]], in [[provincia di Varese]] la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Galliate Lombardo)|chiesa parrocchiale]] di [[Galliate Lombardo]], la [[Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso (Graglio)|chiesa parrocchiale]] di [[Graglio]] (comune di [[Maccagno con Pino e Veddasca]]), la [[Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso (Saltrio)|chiesa parrocchiale]] di [[Saltrio]] e la [[Chiesa dei Santi Protaso e Gervaso (Samarate)|chiesa parrocchiale]] di [[Samarate]],
[[Categoria:Personalità legate a Milano]]
in [[provincia di Monza e Brianza]] la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Macherio)|chiesa parrocchiale]] di [[Macherio]], la [[Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso (Seveso)|chiesa parrocchiale]] di [[Seveso]] e la [[Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso (Tregasio)|chiesa parrocchiale]] di [[Tregasio]] (comune di [[Triuggio]]), in [[provincia di Bergamo]] la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Bariano)|chiesa parrocchiale]] di [[Bariano]], la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Capriate San Gervasio)|chiesa parrocchiale]] di [[San Gervasio (Capriate San Gervasio)|San Gervasio sull'Adda]] (comune di [[Capriate San Gervasio]], toponimi dedicati al santo) e la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Spirano)|chiesa parrocchiale]] di [[Spirano]], in [[provincia di Brescia]] la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Ossimo)|chiesa parrocchiale]] di [[Ossimo Superiore]], la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Ceto)|chiesa parrocchiale]] di [[Nadro]], la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Cologne)|chiesa parrocchiale]] di [[Cologne (Italia)|Cologne]], la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio Martiri (San Gervasio Bresciano)|chiesa parrocchiale]] di [[Poncarale]] e la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio Martiri (San Gervasio Bresciano)|chiesa parrocchiale]] di [[San Gervasio Bresciano]], toponimo dedicato al santo milanese, e in [[provincia di Mantova]] la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Dosolo)|chiesa parrocchiale]] di [[Dosolo]]. Nella stessa [[Mantova]], è presente la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Mantova)|Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]]. A [[Maleo]], piccolo comune in [[provincia di Lodi]], nel 1576 fu eretta la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Maleo)|Collegiata]] in onore dei due santi. Invece a [[Sondrio]] fin dal XII secolo è presente la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Sondrio)|Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio]], tuttora principale luogo di culto della città e un tempo a capo di una vasta pieve nella [[Valtellina]].
[[Categoria:Santi italiani|Gervasio e Protasio]]
 
[[Categoria:Biografie|Gervasio e Protasio]]
In [[Emilia-Romagna]] sono dedicate ai due martiri in [[provincia di Reggio Emilia]] la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio Martiri (Scandiano)|chiesa parrocchiale]] di [[Pratissolo]] (comune di [[Scandiano]]), la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Campagnola Emilia)|chiesa parrocchiale]] di [[Campagnola Emilia]] e la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Reggio Emilia)|chiesa parrocchiale]] di [[Coviolo]] (comune di [[Reggio Emilia]]), in [[provincia di Parma]] la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Salsomaggiore Terme)|chiesa parrocchiale]] di [[Tabiano Castello]] (comune di [[Salsomaggiore Terme]]), la [[Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso (Valmozzola)|chiesa parrocchiale]] di Mariano (comune di [[Valmozzola]]), la [[Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso (Calestano)|chiesa parrocchiale]] di [[Ramiano]] (comune di [[Calestano]]), la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Medesano)|chiesa parrocchiale]] di [[Visiano]] (comune di [[Medesano]]) e la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Polesine Zibello)|chiesa parrocchiale]] di [[Zibello]] e nella [[città metropolitana di Bologna]] la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Budrio)|chiesa parrocchiale]] di [[Budrio]].
[[Categoria:Biografie di santi|Gervasio e Protasio]]
 
In [[Liguria]] a [[Valloria (Prelà)|Valloria]], frazione di [[Prelà]], la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Prelà)|chiesa parrocchiale]] è dedicata ai Santi Gervasio e Protasio. Al suo interno è conservato il polittico con ''Madonna, San Pietro e San Paolo, sopra la Pietà, San Giovanni Battista e San Bernardo di Mentone'', prima opera conosciuta (1523) del pittore ligure [[Agostino da Casanova|Agostino Casanova]]. A [[Rapallo]] sorge la [[Basilica dei Santi Gervasio e Protasio]], elevata a [[basilica minore]] da [[papa Pio XI]] nel maggio 1925.
 
In [[Val d'Ossola|Ossola]], la città di [[Domodossola]] ha come chiesa più importante la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Domodossola)|chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio]]. Tra varie altre opere, vi è conservata un'importante tela di [[Tanzio da Varallo]]: ''San Carlo Borromeo comunica gli appestati''. Nella stessa [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|provincia di Verbano-Cusio-Ossola]] sono dedicate ai Santi Gervasio e Protasio anche la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Baveno)|chiesa parrocchiale]] di [[Baveno]] e la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Trasquera)|chiesa parrocchiale]] di [[Trasquera]]. Sempre in [[Piemonte]] sono dedicate ai due martiri la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Cisterna d'Asti)|chiesa parrocchiale]] di [[Cisterna d'Asti]], la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Mazzè)|chiesa parrocchiale]] di [[Mazzè]], la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Fontaneto d'Agogna)|chiesa parrocchiale]] di [[Gerbidi]] e la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Granozzo con Monticello)|chiesa parrocchiale]] di [[Granozzo con Monticello|Monticello]].
 
La [[Cattedrale di Soissons]], in [[Francia]], è dedicata ai Santi Gervasio e Protasio. Sempre in Francia, sono dedicate ai due martiri milanesi la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Parigi)|Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]] di [[Parigi]] e la [[Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio (Gisors)|chiesa parrocchiale]] di [[Gisors]].
 
In [[Svizzera]], nel [[Canton Ticino]], oltre alla [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Riviera)|chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]] di [[Riviera (Svizzera)|Riviera]] è dedicata ai due martiri anche la [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Cadempino)|chiesa parrocchiale]] di [[Cadempino]].
 
=== Altri monumenti ===
* [[Porta San Gervasio]] è uno degli ingressi alla antica [[Mura di Lucca|cerchia muraria]] di [[Lucca]]. Originariamente intitolata a san Gervasio e Protasio, oggi è detta solo San Gervasio. Le antiche mura oggi non sono più visibili, in quanto sono state demolite per realizzare un'opera difensiva più imponente che corrisponde alle attuali mura rinascimentali. Porta San Gervasio restò però in piedi, assieme a [[porta dei Borghi]], a testimoniare il tracciato delle antiche mura.
 
=== Patronati ===
Gervasio e Protasio sono santi patroni dei seguenti comuni o frazioni italiane:
 
* [[Bariano]] ([[provincia di Bergamo|BG]])
* [[Baveno]] ([[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|VB]])
* [[Bormio]] ([[Provincia di Sondrio|SO]])
* [[Caglio]] ([[Provincia di Como|CO]])
* [[Cadempino]] ([[Canton Ticino]]) ([[Svizzera]])
* [[Campagnola Emilia]] ([[provincia di Reggio Emilia|RE]])
* [[Carpenedo]] ([[Provincia di Venezia|VE]])
* [[Casso (Erto e Casso)|Casso]] ([[provincia di Pordenone|PN]])
* [[Città della Pieve]] ([[Provincia di Perugia|PG]])
* [[Clusane|Clusane Sul Lago]] ([[Provincia di Brescia|BS]])
* [[Cologne (Italia)|Cologne]] ([[provincia di Brescia|BS]])
* [[Cortenova]] ([[Provincia di Lecco|LC]])
* [[Denno]] ([[Provincia di Trento|TN]])
* [[Domodossola]] ([[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|VB]])
* [[Dosolo]] ([[Provincia di Mantova|MN]])
* [[Galliate Lombardo]] ([[Provincia di Varese|VA]])
* [[Giovenzano]] di [[Vellezzo Bellini]] ([[Provincia di Pavia|PV]])
* [[Granozzo con Monticello]] ([[Provincia di Novara|NO]])
* [[Gorgonzola (Italia)|Gorgonzola (MI)]]
* [[Maleo]] ([[Provincia di Lodi|LO]])
* [[Massignano]] ([[Provincia di Ascoli Piceno|AP]])
* Mereta - frazione di [[Isola del Cantone]] ([[provincia di Savona|SV]])
* [[Montebello della Battaglia]] ([[Provincia di Pavia|PV]])
* [[Nibionno]] ([[provincia di Lecco|LC]])
* [[Nimis]] ([[provincia di Udine|UD]])
* [[None (Italia)|None]] ([[Provincia di Torino|TO]])
* [[Novate Milanese]] ([[Provincia di Milano|MI]])
* [[Ossimo]] ([[provincia di Brescia|BS]])
* [[Parabiago]] ([[Provincia di Milano|MI]])
* [[Poncarale]] ([[provincia di Brescia|BS]])
* [[Prosito]] ([[Canton Ticino]]) ([[Svizzera]])
* [[Roccafranca]] ([[provincia di Brescia|BS]])
* [[San Trovaso]] ([[provincia di Treviso|TV]])
* [[Saltrio]] ([[provincia di Varese|VA]])
* [[San Gervasio Bresciano]] ([[provincia di Brescia|BS]])
* [[San Gervasio (Capriate San Gervasio)|San Gervasio sull'Adda]] - frazione di [[Capriate San Gervasio]] ([[Provincia di Bergamo|BG]])
* [[Seveso]] ([[provincia di Monza e Brianza|MB]])
* [[Sondrio]]
* [[Spirano]] ([[Provincia di Bergamo|BG]])
* [[Trasquera]] ([[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|VB]])
* [[Tregasio]] - frazione di [[Triuggio]] ([[provincia di Monza e della Brianza|MB]])
* [[Torri di Quartesolo]] ([[provincia di Vicenza|VI]])
* [[Vercurago]] ([[provincia di Lecco|LC]])
* [[Vergo Zoccorino]] - frazione di [[Besana in Brianza]] ([[provincia di Monza e della Brianza|MB]]) compatroni
* [[Virgoletta (Villafranca in Lunigiana)|Virgoletta]] - frazione di [[Villafranca in Lunigiana]] ([[provincia di Massa Carrara|MS]])
* [[Villaricca]] ([[provincia di Napoli|NA]])
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
;Fonti primarie
*pseudo-[[Ambrogio di Milano|Ambrogio vescovo]], ''Inventio et passio sanctorum Gervasii et Protasii mm. Mediolani'', in ''Vite ss. Martirum seu Passiones C.v''.<ref group="E">{{cita web|url=http://sip.mirabileweb.it/title/inventio-et-passio-sanctorum-gervasii-et-protasii--title/17815|titolo=collocazioni|accesso=25 agosto 2017}}</ref>
;Fonti secondarie
* [[Cesare Pasini]], ''I padri della Chiesa. Il cristianesimo dalle origini e i primi sviluppi della fede a Milano''. 2010, Busto Arsizio, Nomos Edizioni. ISBN 978-88-88145-46-4
<references group="E" />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Coppie di fratelli o sorelle]]
[[Categoria:Martiri cristiani]]
[[Categoria:Coppie di santi cristiani]]
[[Categoria:Santi della Chiesa ortodossa]]