Ettore Colla: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseNascita = 16 aprile
|AnnoNascita = 1896
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 28 dicembre
|AnnoMorte = 1968
|Epoca = 1900▼
|Attività = artista
|Attività2 = scultore
|Attività3 = pittore
▲|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
}}
[[File:"La grande spirale" di Ettore Colla.jpg|thumb|"La grande spirale" davanti alla [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]] di Roma]]
==Vita==
Nacque come primogenito di una numerosa prole, da Cesare Colla e Angela Bussi.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/ettore-colla_(Dizionario-Biografico)/|titolo=COLLA, Ettore - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-07-16}}</ref>
Ettore Colla fu uno dei protagonisti dell'[[astrattismo]] italiano.
Frequentò dal [[1913]] l'Accademia di Belle Arti di [[Parma]] e nel [[1918]] si arruolò nel corpo dei [[bersaglieri]], rimase ferito gravemente e per quell'azione ricevette la decorazione.
Nel [[1923]] si trasferì a [[Parigi]] dove frequentò gli atelier di importanti artisti quali [[
Tornato in Italia nel [[1926]] si trasferì a [[Roma]], dove si stabilì definitivamente, iniziò la sua attività di scultore.
*Nel [[1930]] una sua scultura fu accettata alla [[Biennale di Venezia]], nella quale esporrà innumerevoli volte.
*Nel [[1932]] ottenne una cattedra di insegnante al [[liceo artistico]] a [[Napoli]], e poco dopo a [[Roma]] ([[1936]]).
*Nel [[1950]] fondò il [[Gruppo Origine]] assieme ad artisti quali [[Mario Ballocco]], [[Alberto Burri]] e [[Giuseppe Capogrossi]].
*Nel [[1952]] fondò la rivista [[Arti visive]] che uscirà fino al [[1958]] e rappresenterà un punto di riferimento nel dibattito in Italia.
*Nel [[1959]] la personale all'[[Institute of Contemporary Arts]] di [[Londra]], a cui seguirono altre importanti personali in Italia e all'estero.
*Nel [[1961]]
*Nel [[1962]] su invito di [[Giovanni Carandente]] progettò e realizzò una scultura monumentale alta 13 m. dal titolo ''La grande spirale''. L'opera fu esposta nell'ambito della mostra [[Sculture in città]] a [[Spoleto]] durante il V [[Festival dei Due Mondi]]. L'artista ne fece dono alla città. Attualmente si può ammirare all'esterno della [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]] di Roma a cui era stata prestata in occasione di una mostra; la scultura non è mai ritornata a Spoleto.
*Nel [[1964]] espose in una personale fuori concorso alla XXXII
Lo scultore
==L'opera==
L'importanza di questo artista è riconosciuta dalla vasta fortuna critica che raccoglie scritti dei maggiori autori italiani dell'epoca, tra i quali si rammenta [[Giulio Carlo Argan]], [[Maurizio Calvesi (saggista)|Maurizio Calvesi]], [[Gillo Dorfles]], [[Filiberto Menna]]. Alcune sue opere sono conservate ed esposte in diversi musei tra cui la [[Galleria d'arte moderna|GAM]] di [[Roma]], al [[MART]] di [[Trento]], al [[MoMA]] di [[New York]] e alla [[Tate Gallery]] di [[Londra]].
Prima della guerra la sua poetica fu vicina a quella del movimento [[
La fine degli anni '40 segnò per Colla, come per altri artisti italiani, un importante momento di svolta con l'apertura verso l'[[astrattismo]], le cui vicende visse come protagonista.
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Va però affermato che la scultura di Colla si differenzia notevolmente dall'opera degli autori citati. Infatti è assente la volontà provocatoria, tipica del [[dadaismo]]. Nella sua scultura permase invece la ricerca di forme e rapporti spaziali, tipici dell'esperienza astrattista. Colla non fa tanto riferimento all'[[astrattismo geometrico]], quanto soprattutto all'[[informale]], con i cui protagonisti l'artista intrattenne intensi rapporti.
Oltre a ciò si ritrova una allusione realistica, a cui si può riferire certa scultura del [[surrealismo]]. Come afferma [[Giulio Carlo Argan|Argan]] (in "Colla Scultore", catalogo della mostra alla Galleria Toninelli di [[Milano]], [[1963]]): "gli oggetti di Colla contengono un racconto ed una morale: sono favole di [[La Fontaine]] del nostro tempo, soltanto che le persone non sono allegorizzate in animali sapienti, ma nei frammenti di una grossa macchina rotta. Non si tratta di una facile 'poetica del rottame': l'attrazione che il rottame esercita sulla fantasia dell'artista dipende essenzialmente dal fatto che esso conserva, malgrado tutto, una forma".
Questo complesso sistema di riferimenti, in parte ben consapevole, costruisce la cifra poetica di Colla, che rimane, quindi, originale e unica.
== Ettore Colla nei musei ==
* [[Museo di arte contemporanea (Roma)]] MACRO di [[Roma]]▼
* Fondazione Biscozzi Rimbaud, [[Lecce]]
* [[Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive]], [[Spoleto]]
* Collezione Roberto Casamonti, Firenze
== Note ==
<references />
==Bibliografia==
* Roberto Lambarelli e Enrico Mascelloni, ''Ettore Colla. Opere 1950-1968'', Milano, Skira, 199, ISBN 88-8118-056-1.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20090210040107/http://www.scultura-italiana.com/Biografie/Colla.htm biografia] del sito [https://web.archive.org/web/20090210040107/http://www.scultura-italiana.com/Biografie/Colla.htm scultura-italiana.com]▼
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20080612124753/http://www.artfacts.net/index.php/pageType/artistInfo/artist/31912/lang/1 sezione del database] del sito [http://www.artfacts.net artfacts]▼
{{Controllo di autorità}}
▲* {{en}} [http://www.scultura-italiana.com/Biografie/Colla.htm biografia] del sito [http://www.scultura-italiana.com/Biografie/Colla.htm scultura-italiana.com]
▲* {{en}} [http://www.artfacts.net/index.php/pageType/artistInfo/artist/31912/lang/1 sezione del database] del sito [http://www.artfacts.net artfacts]
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