Yakovlev Yak-7: differenze tra le versioni

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{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Yakovlev Yak-7
|Immagine = Jakowkew Jak-7.JPG
|Didascalia = Yakovlev Yak-7B/M-105PA, numero di serie N°23-03 (terzo lotto di produzione, ventiduesimoventitreesimo esemplare) durante i test al NII VVS.<ref name= "Leonard p. 79."HELE79>{{Cita|Leonard, 2005, |p. 79|HELE}}.</ref> .
<!-- Descrizione -->
|Tipo = [[aereo da addestramento]]<br />[[aereo da caccia|caccia]]<br />[[cacciabombardiere]]
|Equipaggio = 1
|Progettista = {{bandiera|SUN 19231936-1955}} [[OKB]] [[A. S. Yakovlev Design Bureau|115]]
|Costruttore = {{bandiera|SUN 19231936-1955}} industrie statali URSS
|Data_ordine =
|Data_accettazione =
|Data_primo_volo = [[23 luglio]] [[1940]]
|Data_entrata_in_servizio = [[1942]]
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale = {{Bandiera|SUN 19231936-1955}} [[Sovetskie Voenno-vozdušnye sily SSSR|VVSV-VS]]
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari =
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|Altre_varianti =
<!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche = Yakovlev Yak-7UTI and Yak-7B side-view silhouettes.png
|Lunghezza = 8,47 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 10 [[metro|m]]
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|Freccia_alare =
|Altezza = 2,75 [[metro|m]]
|Superficie_alare = 17,15 [[metro quadroquadrato|m²]]
|Carico_alare =
|Efficienza =
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|Capacità_combustibile =
<!-- Propulsione -->
|Motore = un [[Klimov M-105|Klimov VK-105]] PF, motore a 12 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] [[motore a V|a V]] raffreddato [[raffreddamento a liquido]]
|Potenza = 1&nbsp;260 [[Cavallo vapore|CV]]
|Spinta =
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|Tangenza = 10&nbsp;200 m
<!-- Armamento -->
|Mitragliatrici = una [[Berezin UB]] [[calibro (armaarmi)|calibro]] 12,7 mm '' o ''<br />due [[ShKAS]] calibro [[7,62 × 54 mm R|7,62 mm]]
|Cannoni = uno [[ShVAK]]<br />calibro [[20 × 99 mm R|20 mm]]
|Bombe = fino a 200 kg
|Missili = 6 razzi [[RS-82]] (opzionali)
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|Altro =
|Note =
|Ref = ''i dati sono estratti da'' "Aerei della Seconda Guerra Mondiale"<ref name=ChCh106>''Aerei della Seconda Guerra Mondiale'', Christopher {{Cita|Chant, Novara, 1977, Istituto Geografico De Agostini, |p. 106|ChCh}}.</ref>
}}
Lo '''Yakovlev Yak-7''' (in [[cirillico{{russo|caratteri cirillici]] '''Яковлев Як-7'''}}) era un [[aereo da addestramento]], poi convertito in [[aereo da caccia|caccia]], ad [[Ala (aeronautica)|ala bassa]], progettato dall'[[OKB|OKB 115]] diretto da [[Aleksandr Sergeevič Jakovlev]]<ref group=N>La denominazione del "costruttore" risulta scritta in modo diverso da quella del "progettista" poiché nel secondo caso la [[traslitterazione]] del cognome è effettuata secondo il sistema "ISO 9", impiegato come standard convenzionale nelle pagine di Wikipedia in lingua italiana.</ref> e sviluppato in [[Unione Sovietica]] negli [[anni 1940|anni quaranta]].
 
Derivato dal precedente [[Yakovlev Yak-1|Yak-1]], venne utilizzato principalmente dalla [[Voenno-vozdušnye sily SSSR|Voyenno-Vozdushnye Sily]], l'aeronautica militare [[Unione Sovietica|sovietica]], durante la [[seconda guerra mondiale]] e dalla fine del conflitto da alcune forze aeree filosovietiche.
 
== Storia del progetto ==
Lo Yak-7 nacque come aereo da addestramento derivato dallo Yak-1 (noto inizialmente come I-26<ref group=N>La sigla «I» indica un aereo da caccia, dal russo «Истребитель», traslitterato «Istrebitel’».</ref>), sul finire del 1939<ref name=HHST24>{{Cita|Stapfer, 1986|p. 24|HHST}}.</ref> oppure, secondo altri, all'inizio del 1940<ref name=YGDK41>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 41|YGDK}}.</ref>. Come già nel caso del caccia, le autorità governative autorizzarono in tempi rapidi la costruzione della nuova macchina, considerando che l'OKB-115 si sarebbe trovato avvantaggiato dal lavoro già svolto in precedenza, senza dover partire dal foglio bianco per realizzare un nuovo aereo<ref name=YGDK41/>.
=== Sviluppo ===
La sua è una storia assai originale, in quanto venne originariamente concepito per dare ai piloti [[Unione Sovietica|sovietici]] un adeguato aereo per l'addestramento avanzato, ben presto però la macchina si rivelò talmente promettente, veloce e maneggevole da essere considerata un velivolo di prima linea, superando il suo diretto progenitore.
 
Il risultato di questo processo fu il primo [[prototipo]] che, denominato UTI-26-1<ref group=N>In russo la sigla «УТИ» indica «Учебный Тренировочный Истребитель», traslitterato «Učebnyj Trenirovočnyj Istrebitel’», cioè «caccia da addestramento»</ref>, era sostanzialmente un I-26 con la [[cabina di pilotaggio]] a due posti e l'[[ala (aeronautica)|ala]] spostata di 10&nbsp;[[metro|cm]] verso coda<ref name=BGYG62>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 62|BGYG}}.</ref> al fine di equilibrare il [[centro di massa]] dell'aereo. Il prototipo volò per la prima volta il 23 luglio 1940 e sostenne le [[prove di volo]] richieste dalle autorità statali nel periodo tra il 28 agosto ed 19 settembre<ref name=YGDK41/>.
Il [[prototipo]] dell'aereo, designato ''UTI-26'' e poi Yak-7U, volò alla fine del [[1941]], quando il comando delle forze aeree russe formulò una richiesta per un caccia notturno monoposto alla quale l'ufficio di progettazione (OKB) Nr.115 diretto da Aleksandr Jakovlev rispose con lo Yak-7A, praticamente uno Yak-7U con un singolo abitacolo e nuovo armamento.
Da notare che la cellula era ancora di prima generazione, con la parte posteriore della [[fusoliera]] non ancora abbassata e quindi senza l'adozione del [[tettuccio]] "a goccia".
 
Emersero problemi alle giunture nella struttura portante e al [[carrello d'atterraggio]] che risultò strutturalmente fragile e insufficientemente inclinato per impedire "impuntate" del muso durante l'atterraggio. Per quanto queste criticità fossero particolarmente problematiche per un addestratore, le autorità non videro alternativa all'immettere in produzione l'UTI-26 che veniva considerata l'unica macchina disponibile in grado di formare i piloti all'impiego dei nuovi caccia I-26, [[Mikoyan-Gurevich MiG-1|I-200]] e [[Lavochkin Gorbunov Gudkov LaGG-3|I-301]] già in produzione; i problemi emersi sarebbero stati risolti con un secondo prototipo<ref name=YGDK41/>.
K.A. Sinelshchikov, un ingegnere del team di Yakovlev, venne distaccato allo [[OKB|Yakovlev OKB]] (ufficio di progettazione sperimentale) dello stabilimento N° 301 per supervisionare la produzione dello Yak-7UTI. Uno di questi aerei (numero di serie 04-11) venne modificato con una [[corazzatura]] alle spalle del pilota, [[serbatoio autosigillante|serbatoi autosigillanti]] che si riempivano di [[gas inerti]] man mano che si vuotavano, tre lanciatori di razzi "RO" sotto ogni ala per altrettanti razzi [[RS-82]], un cannone assiale [[ShVAK]] [[calibro (arma)|calibro]] 20 mm sparante attraverso il mozzo dell'[[elica]] con 120 colpi e due mitragliatrici [[ShKAS]] calibro [[7,62 × 54 mm R|7,62 mm]] sotto la [[cappottatura]] del motore, con 750 colpi ognuna.<ref name= "Leonard p. 60.">Leonard 2005, p. 60.</ref>
 
Identificato con la sigla UTI-26-2, il nuovo prototipo fu modificato nella struttura principale, nell'[[impennaggio]] e nel carrello d'atterraggio; le modifiche introdotte risolsero la maggior parte dei problemi inizialmente evidenziati anche se la nuova configurazione del carrello ne creò di nuovi. Per altro la nuova struttura del telaio generò un nuovo avanzamento del baricentro rivelatosi portatore di maggior stabilità, come confermato nei test svolti a partire dai primi giorni del 1941<ref name=YGDK42>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 42|YGDK}}.</ref>.
L'[[Cabina di pilotaggio|abitacolo]] posteriore venne mantenuto, in modo da poter utilizzare l'aereo come corriere veloce, o per trasporti particolari, o per potervi alloggiare un serbatoio supplementare o altro equipaggiamento. Il motore era un M-105P e l'aereo venne così designato Yak-7/M-105P.
[[File:Yakovlev UTI-26.jpg|left|thumb|Il primo UTI-26 in prova presso il NII VVS (''Istituto di prove scientifiche presso la V-VS'').]]
Dal punto di vista delle prestazioni, l'UTI-26-2 si avvicinò molto al caccia progenitore permettendo di sviluppare la velocità massima di 586&nbsp;[[chilometro orario|km/h]] a {{formatnum:4500}}&nbsp;m di quota; lo spazio necessario per il decollo era di 310&nbsp;m mentre quello per l'atterraggio era di 750&nbsp;m a causa della fragilità strutturale del carrello che sconsigliava l'impiego brusco dell'impianto frenante<ref name=YGDK42/>.
 
Le autorità sovietiche adottarono la direttiva che metteva in produzione lo Yak-7UTI<ref group=N>Il sistema di designazione che utilizzava le prime lettere del cognome del progettista era stato adottato ufficialmente nel dicembre del 1940.</ref> il 4 marzo del 1941 e l'impianto designato fu il GAZ<ref group=N>Dal russo «Государственный Авиационный Завод», «Gosudarstvenn'ij Aviatsionn’ij Zavod» cioè «Fabbrica Aeronautica di Stato».</ref> n° 301 di [[Mosca (Russia)|Mosca]], che fino ad allora aveva prodotto gli Yak-1; il primo Yak-7UTI di serie fu portato in volo il 18 maggio e le prime consegne ai reparti ebbero inizio pochi giorni prima dell'[[Operazione Barbarossa|invasione tedesca]]<ref name=YGDK42/>. Dopo il completamento di 87 aerei, uno degli [[ingegnere|ingegneri]] del GAZ n° 301 suggerì di ovviare al problema di solidità del carrello mediante l'eliminazione del sistema di ritrazione; la soluzione del carrello fisso venne resa effettiva a partire dagli esemplari prodotti in agosto<ref name=YGDK43>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 43|YGDK}}.</ref>.
Sinelshchikov non informò Yakovlev delle modifiche apportate, e quanto lo seppe, Yakovlev restò scettico sulla necessità di quei cambiamenti.<ref name= "Leonard p. 60."/> Ma dopo brevi test svolti nella fabbrica, l'aereo risultò essere migliore del monoposto Yak-1, grazie alle modifiche già apportate all'UTI, come il carrello migliorato con ruote e pneumatici ingranditi e freni più efficienti, tra le altre. Yakovlev sottopose il nuovo Yak-7 alle autorità che lo approvarono immediatamente. I test di tiro al Poligono per Armamenti Aerei (NIPAV) furono un successo. L'armamento non aveva effetti negativi sulle caratteristiche di volo o sulle prestazioni complessive del nuovo caccia. La stabilità dell'aereo come piattaforma di tiro venne giudicata molto più valida di quella dello Yak-1, del [[LaGG-3]] e del [[MiG-3]].
 
Uno dei primi interventi di modifica dello Yak-7UTI, curato direttamente dall'OKB-115, riguardò alcuni esemplari che furono trasformati in [[aereo da ricognizione|ricognitori]] per compiti [[tattica|tattici]] mediante alcune modifiche tra le quali l'installazione di un seggiolino [[corazzatura|corazzato]] per il [[aviatore|pilota]], di un'apparecchiatura [[fotocamera|fotografica]] sistemata alle sue spalle e di un [[Cupolino (aeronautica)|tettuccio]] di forme modificate<ref name=YGDK43/>. In funzione del loro ruolo questi velivoli furono denominati Yak-7R<ref group=N>In russo «Разведчик», traslitterato «Razvedčik», letteralmente «Esploratore».</ref>.
Il [[GKO]] ed lo [[NKAP]] emanarono dei decreti nell'agosto 1941 affinché lo Yak-7 fosse prodotto dalle Fabbriche N°301 e N°153, ma la Fabbrica 301 dovette essere evacuaata a [[Novosibirsk]] dove venne "fusa" con la N° 153. Così, soltanto 62 aerei vennero prodotti nel 1941: 51 nel settembre/ottobre dalla Fattoria N° 301 e 11 dalla N°153 in Dicembre.<ref name= "Leonard p. 60."/>
Il pilota collaudatore A.N. Lazarev sottolineò le buone caratteristiche di volo, la facilità di uscire dalla vite, il buon comportamento in picchiata<ref name= "Leonard p. 60."/>, caratteristiche che egli riteneva superiori a quelle dello Yak-1. Ma i difetti inerenti al propulsore persistevano; altri affliggevano le tubazioni del motore M-105P, il sistema di bloccaggio del carrello e il ruotino di coda.<ref name= "Leonard pp. 60-61.">Leonard 2005, pp. 60–61.</ref>
Un'altra importante variante fu lo Yak-7B/M-105PA. Su questo modello, le due ShKAS poste sul motore furono rimpiazzate da altre due mitragliatrici UBS con 400 colpi (260 per la sinistra e 160 per la destra). L'aereo - denominato per brevità Yak-7B - era potenziato da un motore M-105PA con un cannone assiale ShVAK con 120 colpi. I radiatori per l'oliio e per il glicole erano stati ampliati (per ridurre il surriscaldamento dei liquidi) e inclinati leggermente all'ingiù. L'isolamento della struttura venne incrementato, il ruotino di coda diventò totalmente retrattile; le giunture e la copertura erano realizzate in modo più accurato, il riduttore dell'elica funzionava meglio; venne installato un sistema elettropneumatico di ricarica; la struttura dell'abitacolo venne rinforzata. Lo Yak-B svolse 27 test di volo nel gennaio e nel febbraio 1942. I rapporti sottolineavano che l'aereo, mentre "non era inferiore al LaGG-3 ed al MiG-3 e agli altri tipi di aereo di produzione estera in servizio in URSS", era più stabile e vantava migliori caratteristiche di volo.
 
Nel mese di agosto del 1941<ref name=YGDK45>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 45|YGDK}}.</ref>, questa volta sotto la direzione del responsabile del progetto nel GAZ n° 301 K. Sinel’ŝikov<ref group=N>In caratteri [[alfabeto cirillico|cirillici]] «К. Синельщиков», traslitterato quindi «K. Sinelshchikov» secondo il sistema anglosassone.</ref>, un velivolo preso dalla catena di montaggio (numero di serie 04-11) venne modificato in vero e proprio aereo da caccia: l'aereo manteneva la postazione posteriore e fu dotato di corazzatura alle spalle del pilota, di [[serbatoio autosigillante|serbatoi autosigillanti]] che si riempivano di gas [[Inerte (chimica)|inerte]] man mano che si vuotavano del carburante, di tre lanciatori di razzi [[RS-82]] sotto ogni semiala, di un cannone assiale [[ShVAK]] [[calibro (armi)|calibro]] 20&nbsp;mm sparante attraverso il mozzo dell'[[elica]] con 120 colpi e di due mitragliatrici [[ShKAS]] calibro [[7,62 × 54 mm R|7,62 mm]] sotto la cappottatura del motore, con 750 colpi ognuna.<ref name=HELE60>{{Cita|Leonard, 2005|p. 60|HELE}}.</ref>
In seguito, il GKO autorizzò la produzione nelle Fabbriche N°153 al posto dello Yak-7A, dall'aprile 1942 e 261 macchine vennero costruire fino a luglio. Dopo il 20 maggio, l'aereo venne equipaggiato con un serbatoio da 18 [[gallone|galloni]] nell'abitacolo posteriore. Ma i piloti che impiegarono l'aereo su [[Stalingrado]] e sul [[Kuban]], lo rimossero, in quanto non era protetto dai colpi nemici e influenzava negativamente le caratteristiche di volo. I piloti affermavano che era facile da pilotare ad ogni quota, stabile e facile da tenere in efficienza, anche se non cabrava con la stessa velocità dei Bf 109. Il modello era altrettanto maneggevole e veloce, eccetto nel piano verticale.
L'aereo aveva, però, anche dei difetti: i radiatori opponevano un'eccessiva resistenza aerodinamica, i pannelli dell'abitacolo erano di vetro di scarsa qualità; il posto di pilotaggio non era sufficientemente protetto, la corsa di [[decollo]] ed [[atterraggio]] era troppo lunga e, soprattutto, il velivolo era sottopotenziato.<ref name= "Leonard p. 78.">Leonard 2005, p. 78.</ref>
 
Sinel’ŝikov non concordò con Jakovlev le modifiche apportate; una volta informato, il progettista restò scettico sulla necessità di quei cambiamenti<ref name=HELE60/>. Dopo brevi test svolti presso la fabbrica, l'aereo risultò sotto alcuni aspetti addirittura migliore rispetto allo Yak-1. Sottoposto alla valutazione delle autorità, trovò la loro immediata approvazione. I test di tiro dimostrarono che l'installazione dell'armamento completo non aveva effetti negativi sulle caratteristiche di volo o sulle prestazioni complessive del nuovo caccia mentre la sua stabilità come piattaforma di tiro venne giudicata migliore rispetto a quella dei monoposto Yak-1 e LaGG-3, così come la precisione del tiro con i razzi RS-82 era migliore rispetto a quella del MiG-3<ref name=GKK88>{{Cita|Gordon, Kommissarov e Kommissarov, 2005|p. 88|GKK}}.</ref>.
=== Impiego operativo ===
[[File:Yak-7V.jpg|thumb|Vista laterale di uno Yak-7V.]]
Per quanto riguarda l'impiego operativo, l'aereo venne rapidamente messo in produzione, e oltre che ai reparti d'addestramento venne presto inviato al fronte per missioni come la caccia, l'attacco al suolo e la ricognizione tattica-osservazione aerea (come gli italiani avrebbero voluto fare con il [[Reggiane Re.2003]]). Lo Yak-7 si rivelò subito efficace nella collaborazione con le truppe di terra, anche se i primi biposto risultavano sbilanciati verso l'anteriore, di conseguenza in sede di produzione venne introdotto un serbatoio dietro la cabina di pilotaggio. I piloti però, dato che questo non era dotato di corazzatura, ne lamentavano la vulnerabilità ed era solitamente rimosso in campo. Sulla base di osservazioni del comportamento in combattimento ci furono continui sviluppi al progetto originale tra cui una monoposto, la variante definitiva Yak-7B, la quale venne prodotta in grandi numeri.
Il [[pilota collaudatore]] A. N. Lazarev sottolineò le buone caratteristiche di volo dello Yak-7 come caccia, la facilità di uscire dalla [[Vite (aeronautica)|vite]] e il buon comportamento in picchiata, caratteristiche che egli riteneva superiori a quelle dello Yak-1. Ma i difetti inerenti al propulsore persistevano; altri affliggevano le tubazioni del motore M-105P, il sistema di bloccaggio del carrello e il ruotino di coda<ref name=HELE60/>.
 
Il [[Comitato di difesa dello Stato]] (GKO<ref group=N>In russo «Государственный Краснознаменный Обороны», traslitterato «Gosudarstvennyj Krasnoznamennyj Oborony»</ref>) ed il [[Consiglio dei commissari del popolo dell'Unione Sovietica|Commissariato del popolo per l'industria aeronautica]] (NKAP<ref group=N>In russo «Народный Комиссариат Авиационной Промышленности», traslitterato «Narodnyj Komissariat Aviacionnoj Promyšlennosti»</ref>) emanarono nell'agosto 1941 i decreti necessari affinché lo Yak-7 fosse prodotto dai GAZ n° 301 e n° 153; tuttavia le maestranze del GAZ n°301 dovettero essere evacuate a [[Novosibirsk]] dove condivisero gli impianti del GAZ n°153. Per questa ragione nel 1941 furono prodotti soltanto 62 aerei: 51 nel settembre/ottobre dal GAZ n° 301 e 11 dal n° 153 in dicembre<ref name=HELE60/>.
Successivamente lo Yak-7 venne gradatamente sostituito dallo [[Yakovlev Yak-9|Yak-9]], ma fino al [[1944]] ebbe un impiego assai apprezzabile e diffuso, per quanto poco noto visto che rimase in ombra rispetto agli altri Yak.
 
Ancora nel mese di agosto del 1941, parallelamente allo sviluppo del caccia, venne intrapreso un processo di semplificazione dell'originale versione da addestramento: in particolare si intervenne sul carrello d'atterraggio che, mantenuto "fisso", fu irrobustito e disposto senza inclinazioni laterali rispetto alla vista frontale. Questa versione, conosciuta come Yak-7V<ref group=N>In russo «Як-7В», iniziale della parola «Вывозной» che tradotta letteralmente significa «esportazione» ma che all'epoca era utilizzata per identificare una variante destinata a consentire ai piloti di familiarizzare con il modello d'aereo.</ref>, fu prodotta in 510 esemplari tra il maggio del 1942 ed il dicembre 1943, nell'impianto n° 153 di Novosibirsk<ref name=BGYG74>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 74|BGYG}}.</ref>.
Alla fine del conflitto alcuni addestratori Yak-7V vennero forniti all'aeronautica militare polacca ed un singolo Yak-7V venne consegnato agli ungheresi con il compito di familiarizzare i piloti con il caccia Yak-9.
 
A partire dai primi mesi del 1942 furono introdotte alcune modifiche alla versione da caccia, il cui risultato viene genericamente indicato come versione Yak-7A<ref name=YGDK48>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 48|YGDK}}.</ref>. Esternamente la modifica più vistosa riguardò il cupolino la cui terza (e ultima) sezione vetrata fu sostituita da un pannello in [[compensato]]; fu modificato, e reso parzialmente retraibile, il ruotino posteriore mentre fu rivista la serie di pannelli di chiusura del carrello principale<ref name=YGDK48/>. Nell'abitacolo fu installato un impianto radio ricetrasmittente completo e modificato il pannello dei comandi<ref name=BGYG72>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 72|BGYG}}.</ref>. Tra gli impianti fu modificato il sistema di ricarica delle mitragliatrici e il sistema per l'immissione di gas inerti nei serbatoi del carburante fu alimentato con i gas di scarico provenienti dal motore<ref name=BGYG72/>.
 
I resoconti dal fronte di guerra evidenziavano tuttavia ancora diversi limiti, sottolineando in particolare la scarsa potenza del motore, l'insufficiente velocità dell'aereo e l'inadeguatezza dell'armamento<ref name=YGDK49>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 49|YGDK}}.</ref>. L'OKB-115 procedette quindi senza sosta nel tentativo di eliminare le carenze evidenziate: fu così che furono apportate diverse migliorie aerodinamiche alla cellula, facendo tesoro di raccomandazioni provenienti dallo [[TsAGI]] mentre l'armamento frontale fu sensibilmente potenziato anche se, sempre ai fini aerodinamici<ref name=YGDK50>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 50|YGDK}}.</ref>, furono abbandonate le rastrelliere per i razzi RS-82; ebbe così origine la versione da caccia denominata Yak-7B, che uscì dalle fabbriche a partire dal maggio del 1942<ref name=YGDK50/>.
 
Nell'estate successiva, l'OKB-115 ebbe parte attiva nella ricerca di soluzioni che permettessero di migliorare il motore [[Klimov M-105]]; in questo caso il lavoro svolto permise a Klimov ed al suo gruppo di lavoro di dare vita alla variante M-105PF del [[motore V12|V-12]] grazie alla quale gli aerei di nuova produzione risultarono più veloci di circa 20&nbsp;[[chilometro orario|km/h]]<ref name=YGDK135>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 135|YGDK}}.</ref>. Dal punto di vista aerodinamico, gli ultimi esemplari di Yak-7B ad uscire dalle linee di montaggio adottarono il dorso ribassato e la cappottina "a goccia" analogamente ai contemporanei Yak-1<ref name=YGDK50/>. La produzione degli Yak-7B con il motore M-105PF rappresentò l'ultima evoluzione progettuale costruita in serie; gli ultimi esemplari uscirono dalle catene di montaggio (dal GAZ n° 82) nel luglio del 1944<ref name=BGYG73>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 73|BGYG}}.</ref>.
 
== Tecnica ==
=== Cellula ===
{{Doppia immagine verticale|sinistra|Yakovlev Yak-1 first series.jpg|Yakovlev Yak-7V.jpg||Confronto tra un esemplare di Yak-1 ed uno di Yak-7V; apprezzabili le diversità nelle forme del cupolino e del carrello}}
Strutturalmente invariato rispetto allo Yak-1, anche lo Yak-7 era un monoplano ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] la cui [[fusoliera]] era realizzata in traliccio d'[[acciaio]] con la parte anteriore rivestita in [[duralluminio]] e quella posteriore rivestita in [[legno]]. Le ali erano in legno, con le sole superfici di controllo in duralluminio rivestito in tela.
 
La [[cabina di pilotaggio]] prevedeva due posti sia nelle versioni da addestramento che in quelle destinate ad operare come aereo da caccia; grazie al secondo sedile, l'aereo veniva utilizzato anche per voli di collegamento o per piccoli trasporti tra i reparti. Solamente nella versione "7B" il sedile posteriore non era presente, sostituito da un serbatoio di [[carburante]] da 80&nbsp;[[litro|L]], utilizzato anche in funzione di zavorra, che (sovente) veniva però smontato presso i reparti di volo in quanto poco gradito ai piloti che ne temevano l'esplosione durante i combattimenti<ref name=YGDK50/>. Il [[cupolino (aeronautica)|cupolino]] era costituito da una lunga vetratura che comprendeva tre elementi laterali; negli esemplari della versione "7A" il terzo elemento vetrato era sostituito da un pannello di compensato opportunamente sagomato<ref name=YGDK48/>. Negli ultimi esemplari prodotti nella versione "7B" il cupolino era del tipo "a goccia" ed il dorso della fusoliera era ribassato, analogamente a quanto introdotto sullo Yak-1.
 
Il [[carrello d'atterraggio]] era di tipo classico e, nelle previsioni progettuali, era di tipo retrattile; questa soluzione fu utilizzata su tutti gli esemplari delle varianti da caccia ma fu abbandonata dopo un breve periodo nelle varianti da addestramento "7UTI" e "7V" in quanto i problemi strutturali alle gambe del carrello erano ritenuti pericolosi e non indicati per un velivolo da addestramento. Nell'impiego operativo fu sempre sconsigliato ai piloti di ricorrere ad utilizzi bruschi dell'impianto frenante sia per impedire il collasso delle gambe, sia per prevenire "impuntate" di muso nelle fasi di atterraggio.
 
=== Motore ===
A parte qualche tentativo di carattere sperimentale, lo Yak-7 fu motorizzato durante tutta la propria vita operativa, dal Klimov M-105: si trattava di un motore V12 raffreddato a liquido dalla [[cilindrata]] di 35,1&nbsp;[[litro|L]] frutto dello sviluppo, curato da [[Vladímir Ấkovlevič Klímov]], del motore M-100 (copia costruita su [[licenza (economia)|licenza]] dell'unità di origine [[Francia|franco]]-[[Spagna|spagnolo]] [[Hispano-Suiza 12Y]]).
 
La prima versione, M-105P, montata sugli aerei delle versioni Yak-7, Yak-7UTI e Yak-7V, era in grado di sviluppare circa {{converti|1050|CV|kW|lk=on|abbr=on|0}} di [[potenza (fisica)|potenza]]; gli Yak-7A ricevettero la variante M-105PA che, invariata nella potenza erogata, risultava modificata nel basamento e nelle bielle con apprezzabile miglioramento in termini di affidabilità. A partire dall'estate del 1942 gli Yak-7B furono equipaggiati con la versione M-105PF che garantì ai velivoli prestazioni migliori, potendo erogare la potenza di circa {{converti|1200|CV|kW|lk=off|abbr=on|0}}.
 
=== Armamento ===
La prima variante da addestramento Yak-7UTI era dotata di due mitragliatrici ShKAS calibro 7,62&nbsp;mm<ref name=YGDK135/> mentre la variante Yak-7V era completamente priva di armamento offensivo<ref name=BGYG74/><ref name=GKK97>{{Cita|Gordon, Kommissarov e Kommissarov, 2005|p. 97|GKK}}.</ref>.
 
Nel caso dei caccia Yak-7 e Yak-7A l'armamento era costituito da un cannone ShVAK calibro 20&nbsp;mm (sparante attraverso il mozzo dell'elica) e da due mitragliatrici ShKAS alloggiate nella parte superiore del muso sparanti, per mezzo di un sistema di sincronizzazione, attraverso il disco dell'[[elica]]. Negli esemplari Yak-7B le due ShKAS furono rimpiazzate con due [[Berezin UB|Berezin UBS]] calibro 12,7&nbsp;mm.
 
Analogamente a quanto già accaduto per lo Yak-1, anche gli Yak-7 potevano essere equipaggiati con sei proiettili a razzo del tipo RS-82; anche in questo caso, per ragioni di deterioramento delle prestazioni a causa degli effetti aerodinamici, nella primavera del 1942 le autorità emisero disposizioni che ne prevedevano la dismissione in favore di carichi subalari costituiti da bombe a caduta libera per un peso fino ad un massimo di 200&nbsp;kg.
 
== Impiego operativo ==
 
Le prime notizie di impiego del caccia Yak-7 da parte della V-VS risalgono al dicembre del 1941; all'epoca una squadriglia del 172º Reggimento Caccia<ref group=N>In russo «Истребительный Авиационный Полк», traslitterato «Istrebitel’nyj Aviacionnyj Polk» da cui la sigla «IAP»</ref> ne schierava alcuni esemplari, impegnati nei combattimenti per la liberazione della città di [[Volokolamsk]]<ref name=YGDK46>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 46|YGDK}}.</ref>.
 
All'inizio dell'estate del 1942 gli Yak-7A erano impegnati regolarmente in prima linea e tra i reparti utilizzatori figura il 283° IAP, comandato dal [[maggiore]] A. Morozov<ref name=YGDK49/>; negli stessi mesi erano entrati in servizio anche gli Yak-7B, che risultano in forza presso il 434° IAP<ref name=YGDK50/>.
 
Tra i piloti impegnati figurano anche i nomi di quattro aviatrici: [[Klavdiâ Andreevna Nečaeva]], [[Klavdiâ Mihajlovna Blinova]], [[Antonina Vasil’evna Lebedeva]] e O.I. Shakhova<ref name=YGDK50/>. Nell'estate del 1942 il [[tenente]], ed [[eroe dell'Unione Sovietica]], [[Vladimir Âkovlevič Alkidov]] fu abbattuto a bordo di uno Yak-7B e considerato disperso per qualche tempo. Riuscì a fuggire per ritornare tra le proprie linee, tuttavia le ferite riportate non gli consentirono di riprendere il volo prima della fine della guerra<ref name=YGDK51>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 51|YGDK}}.</ref>.
 
Tra i reparti che impiegarono la variante da addestramento, le fonti ricordano il 3<sup>e</sup> [[Normandie-Niémen|Groupe de Chasse Normandie]], unità delle [[Forces aériennes françaises libres]] della [[France libre|Francia libera]] che da dicembre 1942 e per tutta la durata della guerra fu incorporato nei quadri della [[Vojska protivovozdušnoj oborony SSSR|Vojska protivovozdušnoj oborony]]<ref group=N>In russo «Войска противовоздушной обороны», cioè «truppe di difesa aerea».</ref>. Alcuni Yak-7V furono forniti anche ai reparti della [[Polonia|polacca]] [[Lotnictwo ludowego Wojska Polskiego]]<ref name=YGDK132>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 132|YGDK}}.</ref>.
 
Nel dopoguerra alcuni Yak-7 potrebbero essere stati forniti alle forze aeree di [[Albania]], [[Corea del Nord]], [[Bulgaria]] e [[Ungheria]] ma le fonti reperite non forniscono indicazioni precise in merito, indicando per altro la possibilità che gli aerei fossero in realtà degli [[Yakovlev Yak-9|Yak-9]]<ref name=YGDK133>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 133|YGDK}}.</ref>.
 
== Versioni ==
[[File:Yakovlev Yak-7DI prototype.jpg|thumb|Yakovlev Yak-7DI]]
''Se non diversamente indicato, i dati sono tratti da'' "Yak Piston Fighters" ''in'' "www.airvectors.net"<ref>{{Cita|Yak Piston Fighters|''in'' "www.airvectors.net"|GrGo}}.</ref>.
;Yak-7A
 
:Versione da caccia sviluppata dallo Yak-7U, con abitacolo monoposto e armamento migliorato
* '''UTI-26''': denominazione attribuita in origine al progetto di addestratore biposto; in seguito la denominazione sarebbe diventata '''Yak-7UTI'''.
;Yak-7B
* '''Yak-7''': prima variante sviluppata dal biposto originario; abitacolo di dimensioni invariate ma monoposto, armamento migliorato, carrello retrattile.
:Così furono ribattezzati gli Yak-1M, con motore Klimov M 105 PF, a cui furono migliorate le dotazioni di carburante e armamento.<br/>Operò principalmente come cacciabombardiere (nonostante il ridotto carico) che come caccia per le quote medio-basse.
* '''Yak-7A''': seconda variante da caccia; fu introdotto l'apparato radio, ripristinato il ruotino di coda semiretrattile, modificato il cupolino (eliminata la parte vetrata posteriore, sostituita da un elemento in legno), modificato il pannello degli strumenti ed introdotto l'impianto dell'ossigeno per il pilota.
;Yak-7DI
* '''Yak-7B''': in questa variante fu installata la radio di tipo RSI-4 e furono introdotti diversi miglioramenti aerodinamici suggeriti dallo TsAGI; le due mitragliatrici ShKAS (calibro 7,62&nbsp;mm) furono rimpiazzate con altrettante Berezin UB (calibro 12,7&nbsp;mm). Ad un certo punto fu installato il motore M-105PF in sostituzione del precedente M-105PA. Furono introdotte rastrelliere per il trasporto di due bombe mentre furono presto rimosse quelle per i proiettili a razzo RS-82.
:Yak-7 attrezzato per la caccia a lunga autonomia. Ne vennero costruiti pochi perché nel frattempo subentrò la nuova versione dello Yak, lo Yak-9.
** '''Yak-7-37''': versione derivata dal modello Yak-7B, prevedeva l'impiego di un cannone [[Shpitalny Sh-37|MPSh-37]] (calibro 37&nbsp;mm) sparante attraverso il mozzo dell'elica. Nell'agosto del 1942<ref name=YGDK53>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 53|YGDK}}.</ref> ne furono realizzati ventidue esemplari che furono inviati nella zona settentrionale del fronte per una serie di sperimentazioni operative che, conclusesi positivamente, convinsero i progettisti a proseguire il lavoro di sviluppo del cannone per l'installazione su velivoli di progettazione più recente<ref name=YGDK53/>.
'''Yak-7V''' - '''Yak-7U'''
* '''Yak-7M''': la sigla sta ad indicare una versione "modificata"<ref group=N>In russo «Модифицированный», traslitterato «Modificirovannyj».</ref>. Un esemplare di Yak-7UTI fu ampiamente modificato: la singola mitragliatrice ShKAS fu sostituita da tre cannoni ShVAK (uno sparante attraverso il mozzo dell'elica ed uno disposto in ciascuna semiala sparante al di fuori del disco dell'elica); l'apertura alare fu leggermente ridotta, e di conseguenza la capienza dei serbatoi cui si ovviò sistemando un serbatoio aggiuntivo nella zona del secondo abitacolo, completamente privata di qualsiasi equipaggiamento. Le ali furono anche marginalmente ridisegnate nella loro forma complessiva e dotate di [[Ipersostentatore|ipersostentatori]] migliorando la stabilità dell'aereo e riducendone la [[stallo aerodinamico|velocità di stallo]]. Queste modifiche non ebbero tuttavia seguito nella produzione in serie poiché avrebbero richiesto interventi troppo radicali rispetto allo standard<ref name=YGDK47>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 47|YGDK}}.</ref>.
:Versione da addestramento base, noto anche come '''UTI-26'''. Il motore era lo stesso degli Yak-1, un Klimov M 105 PF di 1&nbsp;260 [[Cavallo vapore britannico|hp]].<ref>''Aerei della Seconda Guerra Mondiale'', Christopher Chant, Novara, 1977, Istituto Geografico De Agostini, p.106</ref>
* '''Yak-7/M-82''': prototipo, risalente all'estate del 1941<ref name=YGDK53/>, equipaggiato con motore [[Shvetsov ASh-82|Shvetsov M-82]]. Destinato a valutare l'opportunità di realizzare una variante dotata del [[motore radiale]]; le migliori prestazioni messe in mostra con lo stesso motore dai primi prototipi del [[Lavochkin La-5]] determinarono l'abbandono della sperimentazione.
;Yak-7VRD
* '''Yak-7PD''': prototipo dotato di motore M-105PD, caratterizzato da un nuovo compressore e destinato all'impiego alle alte quote. Realizzato alla fine dell'estate del 1942, era armato solamente con il cannone ShVAK calibro 20&nbsp;mm, ma non espresse le prestazioni sperate (anche a causa del comando manuale del compressore) e rimase allo stadio di prototipo<ref name=YGDK53/>.
:Questa versione aveva agganciati sotto le ali due razzi Merkulov.
* '''Yak-7PVRD''': denominazione attribuita a due esemplari che montavano sotto le ali due [[statoreattore|statoreattori]] [[Merkulov DM-4]]; gli aerei furono utilizzati per voli sperimentali destinati allo studio dei motori realizzati da [[Igor Alekseevič Merkulov]]<ref name=YGDK57>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 57|YGDK}}.</ref>, testati anche sul prototipo [[Bereznjak-Isaev BI]].
* '''Yak-7R''': la sigla indicava l'impiego come aereo da ricognizione; in ordine cronologico fu una delle prime modifiche apportate al progetto originale. Gli aerei di questa variante, armati del solo cannone ShVAK, furono dotati di fotocamera AFA-I e radio RSI-4<ref name=YGDK43/>.
* '''Yak-7V''': variante da addestramento sviluppata sul finire del 1941<ref name=YGDK53/>. Il motore era lo stesso degli Yak-1, un Klimov M 105 PF di 1&nbsp;260 [[Cavallo vapore britannico|hp]]<ref name=ChCh106 />.
* '''Yak-7D''' e '''Yak-7DI''': prototipi destinati rispettivamente a fungere come ricognitore e caccia a lungo raggio<ref group=N>In russo «Дальний», che traslitterato «Dal’nij», indica appunto «a lungo raggio».</ref>; considerevolmente modificati nella struttura originaria, furono messi in produzione dando vita allo [[Yakovlev Yak-9]].
 
== Utilizzatori ==
;{{BGR 1946-1967}}
*[[Bălgarski Voennovăzdušni sili|Văzdušni Vojski]]
*[[Vazdusni Voiski]]
:operò con tre Yak-7V.
;{{FRALib}}
*[[Forces aériennes françaises libres]]
:operò con insegne sovietiche nel [[Normandie-Niémen|Groupe de chasse Normandie-Niémen]].
;{{YUG 1943-1992}}
*[[Jugoslovensko ratno vazduhoplovstvo i protivvazdušna odbrana]]
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:operò con alcuni esemplari come addestratori.
;{{POL}}
*[[Lotnictwo ludowego Wojska Polskiego]]
:operò con alcuni Yak-7B per l'addestramento nel [[1st"''1. FighterPulk RegimentLotniczy "Mysliwski [[Varsavia|Warszawa"]]''" (1º Reggimento Caccia). Diversi Yak-7V vennero inoltre impiegati come addestratori ed [[aereo da collegamento|aerei da collegamento]]. Gli Yak-7 vennero utilizzati dai piloti polacchi dal settembre 1943 fino al [[23 settembre]] [[1946]].
;{{HUN 1946-1949}}
*[[Magyar Királyilégierő|Magyar HonvédNéphadsereg Légierőlégiereje]]
:operò con uno Yak-7V per famigliarizzare con il caccia [[Yakovlev Yak-9|Yak-9]].
;{{SUN 1923-1955}}
*[[SovetskieVoenno-vozdušnye sily SSSR|Voenno-vozdušnye sily]]
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |titolo =L'Aviazione - Grande enciclopedia illustrata |autore = |volume = 12 |capitolo =Yakovlev Yak-7 |editore =Istituto Geografico De Agostini |città =Novara |anno =1988 |lingua = |p= 240 |ISBN =no |cid =AGEI}}
*''Aerei della Seconda Guerra Mondiale'', Christopher Chant, Novara, 1977, Istituto Geografico De Agostini
* {{Cita libro |titolo =Aerei della Seconda Guerra Mondiale |autore =Christopher Chant |autore2= |editore =Istituto Geografico De Agostini |città =Novara |anno =1977 |lingua = |p = |ISBN =no |cid =ChCh}}
*{{en}} Leonard, Herbert. ''Encyclopaedia of Soviet Fighters 1939-1951''. Paris: Histoire & Collections, 2005. ISBN 2-915239-60-6.
* {{Cita libro |titolo =Encyclopaedia of Soviet Fighters 1939-1951 |autore =Herbert Leonard |autore2= |editore =Histoire & Collections |città =Parigi |anno =2005 |lingua =en |p = |ISBN =2-915239-60-6 |cid =HELE}}
* {{Cita libro |titolo =Yakovlev's Piston-Engined Fighters |autore =Yefim Gordon |autore2 =Dmitriy Khazanov |editore =Midland Publishing |città =Hinckley - UK |anno =2002 |lingua =en |ISBN =1-85780-140-7 |cid =YGDK}}
* {{Cita libro |titolo =OKB Yakovlev - A History of the Design Bureau and its Aircraft |autore =Yefim Gordon |autore2 =Dmitriy Komissarov |autore3= Sergey Komissarov |editore =Midland Publishing |città =Hinckley - UK |anno =2005 |lingua =en |ISBN =1-85780-203-9 |cid =GKK}}
* {{Cita libro |titolo =Yakovlev Aircraft since 1924 |autore =Bill Gunston |autore2 =Yefim Gordon |editore =Putnam |città =Londra |anno =1997 |lingua =en |ISBN =0-85177-872-0 |cid =BGYG}}
 
=== Pubblicazioni ===
* {{Cita libro |titolo =Yak Fighter |collana=Aircraft In Action |volume =78 |autore =Hans Heiri-Stapfer |editore =Squadron/Signal publications |città =Carrollton (TX) - USA |anno =1986 |lingua =en |ISBN = 0-89747-187-3 |cid =HHST}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Yakovlev Ya-7}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.airvectors.net/avyak1.html |titolo=Yak Piston Fighters |accesso=16 ottobre 2018 |lingua=en |editore= |sito=AirVectors |data=1º marzo 2018 |cid=GrGo}}
*{{lingue|en|ru}}[http://www.yak.ru Sito ufficiale della Yakovlev Design Bureau]
** {{linguecita web|enautore=Maksim Starostin|ru}}[url=http://www.yakaviastar.ruorg/ENGair/FIRM/HISTMODrussia/yak-7.php |titolo=Yakovlev Yak-7; sul1941 sito|accesso=16 ufficialeagosto della2009|lingua=en Yakovlev|editore= Design|opera=Virtual Bureau]Aircraft Museum}}
* {{cita web|autore=Maksim Starostin|url=httphttps://www.aviastarmilitaryfactory.orgcom/airaircraft/russia/yak-7detail.phpasp?aircraft_id=1380 |titolo=Yakovlev Yak-7; 1941Single-Seat Fighter / Advanced Two-Seat Trainer Aircraft |accesso=164 agonovembre 2018 2009|lingua=en |editore=http://www.aviastar |sito=MilitaryFactory.org/index2.htmlcom |operadata=Virtual21 Aircraftfebbraio Museum2018 |cid=MFA}}
* {{cita web |autore= |url=http://www.century-of-flight.net/Aviation%20history/photo_albums/timeline/ww2/2/Yakovlev%20Yak%207.htm |titolo=Yakovlev Yak 7 |accesso=4 novembre 2018 |lingua=en |editore= |sito=The History of Flight |data= |cid=COF |dataarchivio=13 maggio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120513004333/http://www.century-of-flight.net/Aviation%20history/photo_albums/timeline/ww2/2/Yakovlev%20Yak%207.htm |urlmorto=sì }}
*{{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fww2/yak7.html|titolo=Яковлев Як-7|accesso=22 dic 2009|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru|opera=Уголок неба|data=}}
* {{cita web|autore=Gaëtan Pichon |url=http://www.avionslegendaires.net/avion-militaire/yakovlev-yak-1-yak-7/ |titolo=Yakovlev Yak-1/Yak-7 |accesso=4 novembre 2018 |lingua=fr |editore= |sito=avionslegendaires.net |data= |cid=avle}}
* {{cita web|http://www.yak.ru/ENG/FIRM/HISTMOD/yak-7.php |Yakovlev Design Bureau - Yak-7|lingua=ru, en |opera=A.S.Yakovlev design bureau |accesso=4 novembre 2018 |data= |cid=YAK }}
* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fww2/yak7.html|titolo=Яковлев Як-7|accesso=22 dicembre 2009|lingua=ru|editore= |opera=Уголок неба (Angolo di Cielo) |data= |cid=AW}}
* {{Cita web|autore= |url=http://www.airpages.ru/ru/yak7.shtml |titolo=Истребитель Як-7 |accesso=4 novembre 2018 |lingua=ru, en |editore= |sito=Авиация Второй мировой (Mondo dell'Aviazione) |data= |cid=apag}}
 
{{Yakovlev}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Aviazione|guerra}}
{{Portale|aviazione|guerra}}
 
[[Categoria:Aerei militari della seconda guerra mondiale|Yakovlev Yak-007]]
[[Categoria:Aerei militari dal 1931 al 1945|Yakovlev Yak-007]]
[[Categoria:Aerei militari sovietici-russi|Yakovlev Yak-007]]
 
[[cs:Jakovlev Jak-7]]
[[de:Jakowlew Jak-7]]
[[en:Yakovlev Yak-7]]
[[fi:Jakovlev Jak-7]]
[[fr:Yakovlev Yak-7]]
[[ja:Yak-7 (航空機)]]
[[mn:Як-7]]
[[pl:Jak-7]]
[[ru:Як-7]]
[[sk:Jakovlev Jak-7]]
[[uk:Як-7]]
[[vi:Yakovlev Yak-7]]
[[zh:Yak-7戰鬥機]]