Preservazione digitale: differenze tra le versioni

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La '''preservazione digitale''' è il complesso di attività volte a garantire la durata nel [[tempo]] e la conservazione delle informazioni in formato digitale. La preservazione digitale è definita come tale solo quando è a lungo termine e sicura da eventuali errori di conservazione per eventuali recuperi delle stesse informazioni per tutto il periodo in cui l'informazione è conservata.
La '''preservazione digitale''' è la conservazione di informazioni digitali nel [[tempo]]. La preservazione digitale può essere vista come un insieme dei processi e delle attività che assicurano un accesso continuo alle informazioni e a tutti tipi di registrazioni, e eredità scientifiche culturali in formato digitale. Questo include la preservazione di materiali dal ''[[digital reformatting]]'', e in particolare di informazioni nate sotto forma digitale e senza una controparte analoga in forma cartacea. Nel linguaggio delle immagini digitali e delle risorse elettroniche, la preservazione non risulta più essere soltanto il prodotto di un programma ma un processo in continua evoluzione. In questo ambito l'informazione digitale è conservata affinché sia assicurata una sua [[longevità]] nel tempo. la conservazione a lungo termine di informazioni digitali è assistita dall'inclusione di metadata di preservazione.
 
==Descrizione==
La preservazione digitale è definita come tale solo quando è a lungo termine e sicura da eventuali errori di conservazione per eventuali recuperi delle stesse informazioni per tutto il periodo in cui informazione è conservata.
La preservazione digitale può essere vista come l'insieme dei processi e delle attività che assicurano un accesso continuo alle informazioni digitali, nonché a tutti tipi di registrazioni ed eredità scientifico-culturali in formato digitale. Sono incluse sia le informazioni che sono state [[Digitalizzazione|digitalizzate]] (cioè che avevano un'origine analogica), sia quelle nate sotto forma digitale e senza una controparte analogica. Nel linguaggio delle immagini digitali e delle risorse elettroniche, la conservazione non risulta più essere soltanto il prodotto di un programma ma un processo in continua evoluzione. In questo ambito l'informazione digitale è conservata affinché sia assicurata una sua longevità nel tempo. La conservazione a lungo termine di informazioni digitali è accompagnata dall'inserimento di [[metadati di conservazione]].
 
Le eredità culturali della [[società (sociologia)|società]] umana possono essere conservate sotto diverse forme materiali come la [[Roccia|pietra]], la [[pergamena]], il [[bambù]], la [[carta]], eccetera. In questa era una grande quantità di informazioni esiste in forma digitale come i siti di news, i blog, i siti di social networking, i siti di conservazione di immagini e siti che cambiano il loro contenuto nel tempo. Secondo dati riportati da [[Brewster Kahle]], fondatore nel 1996 di [[Internet Archive]], nell'articolo ''Preserving the Internet'' pubblicato su [[Scientific American]] nel 1998, la durata media di una [[Uniform Resource Locator|URL]] era di 44 giorni.<ref>Brewster Kahle [httphttps://web.archive.org/web/19980627072808/http://www.sciam.com/0397issue/0397kahle.html/ ''Preserving the Internet''. «Scientific American», 276 (1997), n. 3, p. 72-74.] Verificato il 5 febbraio 2011</ref>
 
La caratteristica unica di un'informazione in forma digitale fa sì che il suo contenuto possa essere facilmente aggiornato ma allo stesso tempo comporta molte difficoltà nella sua preservazioneconservazione nel tempo.
 
Il termine dell'inglese informatico ''storage'' (letteralmente "immagazzinamento") in italiano si traduce con ''archiviazione'' o ''conservazione/preservazione'', a seconda del contesto.
 
== Deterioramento fisico ==
Il primo problema affrontato nella preservazioneconservazione di dati digitali risiedeè sullegato al fatto che i [[Supporto di memorizzazione|mediasupporti]], nei quali sono conservate le informazioni, sono più vulnerabili al deterioramento e a [[Disastro|catastrofi]] naturali. La [[carta]] si deteriora in termini di [[brillantezza]] e di [[coloritura]], ma questo stesso deterioramento diviene visibile dopo almeno 10dieci decenni; e quando il deterioramento avviene realmente, esso viene solo molte decadi dopo. È anche possibile recuperare tutte le informazioni senza alcuna perdita anche dopo che il deterioramento èha mostrato i suoi comparsoeffetti. I dati registrati unin forma digitale si deteriorano in molto meno tempo, una volta che il deterioramento è cominciato in molti casi i dati sono irrimediabilmente persi. Questa caratteristica dei dati digitali lascia molto poco tempo tra la decisione di una preservazioneconservazione degli stessi dati e la messa in atto della preservazioneconservazione.
 
===Obsolescenza digitale===
{{Vedi anche|obsolescenzaObsolescenza digitale}}
Un altro problema, forse anche più serio ed importante, è il problema dell'accesso a lungo termine. La [[tecnologia]] digitale si sta sviluppando in modo molto veloce e il modo di recuperare informazioni digitali può risultare obsoleto in pochi anni. Quando un software o una tecnologia per la decodifica di un'informazione digitale viene abbandonata oppure l'hardware sul quale l'informazione è conservata non è più disponibile, le informazioni registrate possono essere facilmente perdute semplicemente perché non sono più raggiungibili. Questo processo è conosciuto anche come [[obsolescenza digitale]] (''digital obsolescence'').
 
Questo problema è dovuto alla mancanza di [[standard (informatica)|standard]], protocolli e metodi di conservazionepreservazione digitale stabiliti <ref>Levy, D. M. & Marshall, C. C. (1995)., ''Going digital: a look at assumptions underlying digital libraries''," in "Communications of the ACM", 58, No. 4: pp. 77-84.</ref>.: Inad esempio, in passato abbiamosono conservatostate conservate copie deidi dati su nastri mae gli standard per questa tecnologia sono cambiati enormemente negli ultimi anni, epertanto non c'è alcuna garanzia che questigli stessi nastri siano leggibili nelanche in futuro<ref>Flugstad, Myron. (2007)., ''Website Archiving: the Long-Term Preservation of Local Born Digital Resources.'', Arkansas Libraries vvol. 64 non. 3 (Fallautunno 2007) ppp. 5-7.</ref>.
 
== Strategie ==
Vi sono diversidiverse tipi di strategiastrategie per la preservazioneconservazione di dati digitali nel tempo.
 
=== Refreshing ===
 
Il ''refreshing'' (aggiornare, ricaricare)<ref>{{cita web|url=https://www.wordreference.com/enit/refreshing|titolo=Word Reference: "refreshing"|accesso=3 gennaio 2019}}</ref> è il trasferimento di dati tra due supporti digitali dello stesso tipo; in questo modo non ci sono cambi o alterazioni deldella bitraterappresentazione binaria dei dati <ref name=":0">Cornell University Library. (2005) [http://www.library.cornelldpworkshop.edu/iris/tutorialorg/dpm-ita/eng_indexindex.html/ DigitalPolitiche Preservationdi Management:gestione Implementazionedella diconservazione strategiedelle collezioni digitali: Strategie a breve termine per contrastare problemi a lungo termine] (pagina{{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140114071306/http://dpworkshop.org/dpm-ita/index.html in|data=14 inglese)]gennaio 2014 }}</ref>. PerUn esempio, è il trasferimento di dati del [[censimento]] di una popolazione da un [[compact disc]] ad un altro. Questa strategia deve essere combinata con quella della migrazione (vedi ''infra'') quando il software del computer o l'hardware richiesto per leggere i dati non è più disponibile o non è adatto a leggere il formati dei dati stessi. La strategia del "''refreshing"'' può diventare necessaria nei casi di deterioramento fisico del supporto.
 
=== Migrazione ===
La migrazione è il trasferimento dei dati su un nuovo sistema, o anche su supporti digitali diversi. Questa strategia può comportare la conversione delle risorse da un formato a un altro (per esempio la conversione di un documento Word ad uno [[Portable Document Format|PDF]] o [[OpenDocument]]), da un sistema operativo ad un altro (ad esempio da [[Solaris (sistema operativo)|Solaris]] a [[Linux]]) o da un [[linguaggio di programmazione]] ad un altro (ad esempio dal linguaggio [[C (linguaggio)|linguaggio C]] a [[Java (linguaggio di programmazione)|Java]]) in modo che la risorsa resti pienamente accessibile e funzionale. I dati che hanno subito il processo di migrazione corrono il rischio di perdere alcuni tipi di funzionalità conche i nuovi formati sono incapaci di lavorare o leggere, oppure può succedere che il convertitore, o il programma, utilizzato per la conversione può esseresia incapace di interpretare tutte le particolarità del formato originale.<br />
La [[National Archives and Records Administration]] e la [[Lockheed Martin]] stanno sviluppando un sistema di migrazione dei dati che preserveràconserverà intatto qualsiasi tipo di documento, creato con ogniqualsiasi applicazione o, su ogniqualsiasi piattaforma o con qualsiasi tipo di mediamedium digitale. Con questo tipo di sistema i file sono trasformati in formati flessibili, come l'[[XML]]; essi saranno perciò accessibili facilmente da nuove tecnologie in futuro. La Lockheed Martin ritiene che sarà impossibile sviluppare un sistema di [[emulazione]] per gli archivi del National Archives and Records Administration perché il volume dei dati ed il costo sarebbero eccessivi.
 
=== Duplicazione ===
La duplicazione (replication) è la creazione di una o più copie dei dati su più sistemi. I dati che sono disponibili in singola copia singola su un solo sistema sono soggetti al rischio di ''[[Crash (informatica)|crash]]'' del [[software]] che li fa girare o dell'[[hardware]], di alterazione intenzionale o accidentale, o di catastrofi ambientali quali incendi, allagamenti, ecc. Attraverso la duplicazione su più sistemi in postiluoghi differenti i dati hanno molta più possibilità di mantenersi integri.
 
=== Emulazione ===
{{Vedi anche|emulatore}}
L'[[emulazione]] è la duplicazione delle funzionalità di un sistema obsoleto. Per(per esempio, l'emulazione di [[Atari 2600]] su un sistema [[Windows]] o l'emulazione di [[WordPerfect 1.0]] su un sistema [[Macintosh]]). Gli emulatori possono essere creati per applicazioni, sistemi operativi o piattaforme hardware. L'emulazione è stata una strategia popolare per riportare in funzione videogiochi di vecchie piattaforme, come per esempio il progetto [[MAME]]. La flessibilità dell'emulazione come sistema universale è stata dibattuta dalla comunità accademica. Raymond A. Lorie ha suggerito la creazione di un [[Universal Virtual Computer]] (computer virtuale universale) che potrebbe in futuro far girare qualsiasi software in futuro su qualsiasi piattaforma ancora sconosciuta o non ancora creata. Questa strategia non è stata adottata in modo massiccio dalla comunità.
 
=== Utilizzo dei Metadatimetadati ===
{{Vedi anche|metadato}}
I [[metadati]] sono dati incorporati in un [[file]] digitale che includono informazioni sullasu: creazione, diritti di accesso, restrizioni di accesso, storiacronologia di preservazioneconservazione e diritti per l'uso<ref>NISO Framework Advisory Group. (2007). [http://www.niso.org/publications/rp/framework3.pdf A Framework of Guidance for Building Good Digital Collections, 3rd edition] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080517134921/http://www.niso.org/publications/rp/framework3.pdf |data=17 maggio 2008 }}, p. 57,</ref>. I metadati possono subire la l'obsolescenza. L'[[ASCII]] è considerato il formato più durevole per i metadati <ref>National Initiative for a Networked Cultural Heritage. (2002). [http://www.nyu.edu/its/humanities/ninchguide/ NINCH Guide to Good Practice in the Digital Representation and Management of Cultural Heritage Materials] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071208133343/http://www.nyu.edu/its/humanities/ninchguide/ |data=8 dicembre 2007 }}</ref> perché è largamente diffuso, è retrocompatibile quando usato con Unicode, e utilizza caratteri leggibili, non codici numerici. Esso contienepreserva nel tempo l'informazione ma non la struttura con la quale l'informazione è presentatarappresentata. Per maggiori funzionalità possono essere usati anche l'[[SGML]] o l'[[XML]]. Entrambi questii linguaggi sono conservati in formato ASCII ma contengono tag che denotano struttura e formato.
 
=== Oggetti digitali certificati ===
Gli [[oggetto digitale|oggetti digitali]] che possono garantire la loro stessa autenticità sono chiamati "oggetti digitali certificati". Essi sono autoesplicativi: incorporano in un record la cronologia di tutte le modifiche, rendendo possibile agli utenti futuri di verificare che i contenuti dell'oggetto siano validi (Gladney, 2004). Altre strategie di conservazione come la duplicazione e la migrazione sono necessarie per la conservazione a lungo termine della certificazione.
 
Gli [[oggetto digitale|oggetti digitali]] che possono garantire la loro stessa autenticità sono chiamati ''oggetti digitali certificati''. Essi furono proposti da Henry M. Gladney per permettere agli oggetti digitali di mantenere una cronologia dei loro cambiamenti così da permettere ai futuri utenti di essere certi che i contenuti degli oggetti sono autentici (Gladney, 2004). Altre strategie di preservazione come la duplicazione e la migrazione sono necessarie per la conservazione a lungo termine della certificazione.
 
== Sostenibilità digitale ==
La sostenibilità digitale comprende una serie di questioni e di problematiche riguardanti la longevità delle informazioni digitali.<ref>Bradley, K. (Summer 2007). Defining digital sustainability. Library Trends v. 56 no 1 p. 148-163.</ref> A differenza delle strategie e delle soluzioni tradizionali, sia a breve termine che a lungo termine, la sostenibilità digitale implica un metodo di conservazione più attivo e continuo. Si concentra meno sulla soluzione e sulla tecnologia e maggiormente sulla costruzione di una struttura e di un approccio che sia flessibile, con una particolare attenzione ad interoperabilità, mantenimento regolare nel tempo e sviluppo costante.<ref>[http://www.tasi.ac.uk/advice/managing/sust.html Sustainability of Digital Resources. (2008). ''TASI: Technical Advisory Service for Images.''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080304023605/http://www.tasi.ac.uk/advice/managing/sust.html |data=4 marzo 2008 }}</ref> La sostenibilità digitale incorpora metodi applicati nell'oggi che facilitano l'accesso e la disponibilità del materiale digitale nel futuro più o meno lontano.
 
== Standard di preservazione digitale ==
La sostenibilità digitale comprende una serie di questioni e problematiche riguardanti la longevità delle informazioni digitali. <ref>Bradley, K. (Summer 2007). Defining digital sustainability. Library Trends v. 56 no 1 p. 148-163.</ref> A differenza delle strategie e delle soluzioni tradizionali, sia quelle a breve termine che a lungo termine, la sostenibilità digitale implica un metodo di conservazione più attivo e continuo. La sostenibilità digitale si concentra meno sulla soluzione e sulla tecnologia e più sulla costruzione di una infrastruttura e su un approccio ad essa che sia flessibile, con una particolare attenzione in materia di interoperabilità, manutenzione e sviluppo continui. <ref>[http://www.tasi.ac.uk/advice/managing/sust.html Sustainability of Digital Resources. (2008). ''TASI: Technical Advisory Service for Images.'']</ref> La sostenibilità digitale incorpora metodi applicati nel presente che facilitano l'accesso e la disponibilità del materiale digitale nel futuro più o meno lontano.
 
==Standard di conservazione digitale==
{{Vedi anche|Open Archival Information System}}
Per standardizzare la pratica della preservazione digitale e fornire un insieme di raccomandazioni per l'attuazione del programma di conservazione, è stato sviluppato ilun modello di riferimento per un sistema aperto di informazioni sull'archiviazione (Open Archival Information System, OAIS) . Il modello di riferimento (ISO 14721:2003) include le seguenti direttive che un archivio OAIS dovrebbe sempre rispettare:
* Negoziare e scambiare informazioni appropriate con i produttori dei dati digitali;
* Ottenere un sufficiente controllo delle informazioni fornite ad un livello che garantisca la conservazione a lungo termine.;
* Determinare quale comunità dovrebbe diventare "comunità di riferimento" in grado di comprendere le informazioni fornite.;
* Assicurarsi che le informazioni digitali da conservare siano comprensibili in modo autonomo per la comunità di riferimento. In altre parole, la comunità dovrebbe essere in grado di comprendere le informazioni anche senza l'aiuto degli esperti che hanno prodotto l'informazione.;
* Seguire le politiche e le procedure documentate che garantiscano che le informazioni siano conservate al riparo da tutti i rischi ragionevoli, e che consentonoconsentano la diffusione delle informazioni in copia autenticata dell'originale, o riconducibile a quella originale.;
* Rendere l'informazione digitale archiviata e a disposizione della comunità di riferimento. <ref>Consultative Committee for Space Data Systems. (2002). Reference Model for an Open Archival Information System (OAIS). Washington, DC: CCSDS Secretariat, p. 3-1</ref>.
 
L'OAIS si occupa di tutti gli aspetti tecnici del ciclo di vita di un oggetto digitale: l'atto delldall'immissione in un archivio e loallo stoccaggio nella infrastruttura di conservazione, ladalla gestione dei dati, lall'accessibilità e laalla distribuzione. Il modello si occupa anche dei problemi riguardanti i metadati e raccomanda che siano cinque i tipi di metadati da associare a un oggetto digitale: il riferimento (identificazione) dell'oggetto, la provenienza (tra cui una cronologia della conservazione), il contesto, la fissità (indicatori di autenticità), e la rappresentazione (formattazione, struttura dei file, e cosa "conferisce significato al bitstream dell'oggetto". <ref>Cornell University Library. (2005) [httpname="://www.library.cornell.edu/iris/tutorial/dpm/eng_index.html/0" Digital Preservation Management: Implementing Short-term Strategies for Long-term Problems]</ref>
 
Prima della proposta di Gladney dwglidegli Oggetti digitali certificati (TDO) è statastato il Research Library Group (RLG) a sviluppare gli "attributi e le responsabilità" che denotano la prassi di unaun "Deposito digitale certificato" (''Trusted Digital Repository"'' o (TDR). I sette attributi di un TDR sono: "la conformità con il modello di riferimento per un Archival Open Information System (OAIS), la responsabilità amministrativa, la sostenibilità organizzativa, la sostenibilità finanziaria e tecnologica e l'adeguatezza procedurale, la sicurezza del sistema, la responsabilità di procedura". Tra le responsabilità del RLG vi sono anche le raccomandazioni per lo sviluppo di un sistema collaborativo di ''[[repository]]'' digitale, e la condivisione di ricerche e informazioni sulla preservazione digitale anche sugli aspetti che riguardano i diritti di [[proprietà intellettuale]]. <ref>Research Libraries Group. (2002). [http://www.oclc.org/programs/ourwork/past/trustedrep/repositories.pdf/ Trusted Digital Repositories: Attributes and Responsibilities] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080220153831/http://www.oclc.org/programs/ourwork/past/trustedrep/repositories.pdf/ |data=20 febbraio 2008 }}</ref>.
Responsibilities]</ref>.
 
== Standard di preservazione diconservazione dell'audio digitale ==
 
Nel gennaio 2004, il Consiglio sulle risorse bibliografiche e informative (''Council on Library and Information Resources'' o (CLIR) ha organizzato una riunione di esperti di audiosuono per discutere sulle migliori pratiche di preservazioneconservazione di [[audio digitale]]; la riunione culminò inprodusse un rapporto consegnato nel marzo [[2006]]. Questo rapporto indaga sulle procedure per la riformattazione del suono da [[analogico]] a digitale e riassume le discussioni e le raccomandazioni per le migliori pratiche di conservazionepreservazione digitale. Gli esperti distribuirono una serie di 15 raccomandazioni per migliorare la pratica di trasferimento del segnale audio analogico al digitale per l'archiviazione:
 
* Sviluppare competenze di base nel campo dell'ingegneria della preservazioneconservazione audio. I partecipanti hanno preso atto, con preoccupazione, che il numero di esperti qualificati per il trasferimento e l'archiviazione digitale di vecchie registrazioni audio si sta restringendo e ha sottolineato la necessità di trovare un modo per garantire che le conoscenze tecniche degli esperti possano essere condivise con le generazioni successive.;
* Sviluppare accordi con le istituzioni più piccole che consentano l'{{chiarire|acquisto cooperativo}} di materiali e forniture;
* Perseguire un programma di ricerca per i problemi riguardanti i [[nastro magnetico|nastri magnetici]] che si concentri su soluzioni meno distruttive;
* Elaborare linee guida per il trasferimento automatizzato di audio analogico al formato digitale;
* Sviluppare un luogo unico (basato su un'applicazione web) per la condivisione delle informazioni sullo sviluppo di programmi di trasferimento e di conservazione digitali;
* Realizzare progetti di ricerca ulteriori su una riproduzione non distruttiva di audiodischi danneggiati;
* Elaborare un [[diagramma di flusso]] per identificare la composizione dei vari tipi di dischi e nastri audio;
* Sviluppare una tabella di riferimento sulle problematiche più frequenti riguardanti i media digitali;
* Catalogare i principali standard di ingegneria audio;
* Studiare i metodi più sicuri ed efficaci per la pulizia dei nastri e dei dischi analogici;
* Sviluppare un elenco di esperti musicali che potrebbero essere consultati per un parere sul trasferimento di specifici tipi di contenuti musicali (ad esempio, determinare la chiave corretta in modo da stabilire la velocità di riproduzione migliore);
* Istituire archivi digitali audio per nazione;
* Collaborare allo sviluppo di un vocabolario comune nel campo della conservazione audio;
* Indagare sul trasferimento di tecnologie da settori come la [[chimica]] e la [[scienza dei materiali]] per risolvere i vari problemi della conservazione dei reperti audio.<ref>[http://www.clir.org/pubs/abstract/pub137abst.html Council on Library and Information Resources. Publication 137: ''Capturing Analog Sound for Digital Preservation: Report of a Roundtable Discussion of Best Practices for Transferring Analog Discs and Tapes'' March 2006] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080920005600/http://www.clir.org/pubs/abstract/pub137abst.html |data=20 settembre 2008 }}</ref>
 
Linee guida aggiornate sulle tecniche per la creazione e la conservazione di materiale audio digitale sono state pubblicate anche dalla International Association of Sound and Audiovisual Archives (IASA).<ref>[http://www.iasa-web.org/tc04/audio-preservation IASA (2009). Guidelines on the Production and Preservation of Digital Audio Objects] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150508171039/http://www.iasa-web.org/tc04/audio-preservation |data=8 maggio 2015 }}</ref>
*Sviluppare accordi con le istituzioni più piccole che consentano l'acquisto cooperativo di materiali e forniture.
 
*Perseguire un programma di ricerca per i problemi riguardanti i nastri magnetici che si concentri su soluzioni meno distruttive.
 
*Elaborare linee guida per il trasferimento automatizzato di audio analogico a copie digitali.
 
*Sviluppare un punto di smistamento basato su un'applicazione web per la condivisione delle informazioni su come si possano sviluppare programmi di trasferimento e di preservazione digitali.
 
*Realizzare progetti di ricerca ulteriori su un riproduzione non distruttiva di audiodischi danneggiati.
 
*Elaborare un [[diagramma di flusso]] per identificare la composizione dei vari tipi di dischi e nastri audio.
 
*Sviluppare una tabella di riferimento sulle problematiche più frequenti riguardanti i media digitali.
 
*Catalogare i principali standard di ingegneria audio.
 
*Studiare i metodi più sicuri ed efficaci per la pulizia di nastri e dischi analogici.
 
*Sviluppare un elenco di esperti musicali che potrebbero essere consultati per un parere sul trasferimento di specifici tipi di contenuti musicali (ad esempio, determinare la chiave corretta in modo che la velocità di riproduzione migliore possa essere stabilita).
 
*La ricerca sull'aspettativa di vita di vari formati audio.
 
*Stabilire archivi digitali audio per regione.
 
*Collaborare per sviluppare un vocabolario comune nel campo della conservazione audio.
 
*Indagare sul trasferimento di tecnologie da settori come la [[chimica]] e la [[scienza dei materiali]] per risolvere i vari problemi della preservazione di reperti audio.<ref>[http://www.clir.org/pubs/abstract/pub137abst.html Council on Library and Information Resources. Publication 137: ''Capturing Analog Sound for Digital Preservation: Report of a Roundtable Discussion of Best Practices for Transferring Analog Discs and Tapes'' March 2006]</ref>
 
Linee guida aggiornate sulle tecniche per la creazione e la preservazione di materiale audio digitale sono state pubblicate anche dalla [[International Association of Sound and Audiovisual Archives]] (IASA).<ref>[http://www.iasa-web.org/tc04/audio-preservation IASA (2009). Guidelines on the Production and Preservation of Digital Audio Objects]</ref>
 
== Esempi di iniziative di preservazione digitale ==
* '''[[Xena (software)|Xena]]''' è un software libero per l'archiviazione basato su [[Piattaforma Java|Java]] che può essere installato su qualsiasi PC. Converte documenti proprietari, elementi grafici e file audio in formati aperti e normalizza gli altri file binari in [[ASCII]] con un [[wrapper]] file XML.;
* '''ArchivalWare''' (realizzato dalla PTF Inc.) è una {{chiarire|soluzione di biblioteca digitale}} creata appositamente per accogliere, diffondere, conservare e consentire l'individuazione di risorse digitali. Il prodotto crea file [[PDF]] per la preservazione digitale a lungo termine e include il supporto per metadati XMP, che consente ai metadati l'incorporamento permanente nell'oggetto digitale stesso;
* '''[[DSpace]]''' è un [[software]] [[open source]] che accetta dati digitali in diversi formati (testo, video, audio), li distribuisce attraverso il web, li indicizza (per un facile reperimento), e li conserva nel tempo;
* La '''[[British Library]]''' è responsabile di diversi programmi nel settore della preservazione digitale. L'Archivio nazionale del Regno Unito ha anche aperto la strada a varie iniziative nel campo della preservazione digitale;
* '''PADI''' è un archivio completo d'informazioni sul tema della preservazione digitale della [[National Library of Australia]];
* '''SimpleDL''' è in grado di memorizzare più formati, inclusi testi, immagini, video, audio e dati. SimpleDL utilizza Amazon S3 per fornire il 99,999999999% di durabilità dei dati digitali conservati nel proprio archivio.
 
=== Iniziative di preservazione digitale su larga scala ===
* '''ArchivalWare''' costruito da PTF, Inc. è una soluzione di biblioteca digitale creata appositamente per accogliere, diffondere, conservare e consentire l'individuazione di risorse digitali. Il prodotto crea file [[PDF]] per la conservazione digitale a lungo termine e include il supporto per metadati XMP, che consente ai metadati l'incorporamento permanente con l'oggetto digitale stesso.
Molte biblioteche e molti archivi hanno iniziato o stanno per avviare "Iniziative di preservazione digitale di grandi dimensioni" (''Large-Scale digital preservation initiatives'' o LSDI). I protagonisti sono istituzioni culturali, società commerciali come [[Google]] e [[Microsoft]], e gruppi non profit, tra cui la [[Open Content Alliance]] (OCA), il [[Million Book Project]] (MBP), e [[HathiTrust]]. La motivazione principale di questi gruppi è quella di espandere l'accesso alle risorse accademiche, in una visione soprattutto a lungo termine.
 
Circa trenta istituzioni culturali, tra cui i dodici membri del Comitato per la cooperazione istituzionale (''Committee on Institutional Cooperation'' o CIC), hanno firmato accordi di digitalizzazione sia con Google che con Microsoft. Molti di queste istituzioni culturali stanno partecipando alla Open Content Alliance (OCA) e al Million Book Project (MBP). Alcune biblioteche sono coinvolte in una sola iniziativa mentre altre hanno diversificato le loro strategie di digitalizzazione attraverso la partecipazione a molteplici iniziative. I principali motivi dichiarati per la partecipazione delle biblioteche a programmi LSDI sono accesso, conservazione, ricerca e sviluppo. Si spera che la preservazione digitale faccia sì che il materiale in possesso delle biblioteche rimanga accessibile alle generazioni future. Le biblioteche prevedono in futuro di utilizzare copie digitalizzate come ''[[backup]]'' per le opere a rischio deperimento nel caso in cui queste escano fuori stampa, si deteriorino, si perdano o vengano danneggiate in maniera irreparabile.
* '''[[DSpace]]''' è un [[software]] [[open source]] che accetta dati digitali in diversi formati (testo, video, audio), li distribuisce attraverso il web, li indicizza (per un facile reperimento), e li conserva nel tempo.
 
== Note ==
*La '''[[British Library]]''' è responsabile di diversi programmi nel settore della preservazione digitale. L' Archivio Nazionale del Regno Unito ha anche aperto la strada a varie iniziative nel campo della preservazione digitale.
<references/>
 
== Voci correlate ==
* '''PADI''' è un archivio completo di informazioni sul tema della preservazione digitale della [[National Library of Australia]].
* [[Memoria digitale]]
* [[Dematerializzazione]]
* ''[[European Register of Microform and Digital Masters]]''
* [[HathiTrust]]
* [[Internet Archive]]
* [[Open Content Alliance]]
* [[Nuovi media]]
* [[Digitale (informatica)]]
* [[Digital dark age]]
* [[Obsolescenza digitale]]
* [[Conservazione sostitutiva]]
* [[:categoria:Biblioteche digitali]]
 
== Altri progetti ==
* '''[[SimpleDL]]''' è in grado di memorizzare più formati, inclusi testi, immagini, video, audio e dati. SimpleDL utilizza Amazon S3 per fornire il 99,999999999% di durabilità dei dati digitali conservati nel proprio archivio..
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
=== Iniziative di preservazione digitale su larga scala===
* {{cita web|http://www.dpconline.org/|DPC website|lingua=en}}
Molte biblioteche e archivi hanno iniziato o stanno per avviare iniziative di preservazione digitale di grandi dimensioni (LSDI, acronimo per la definizione in [[lingua inglese]] ''Large-Scale digital preservation initiatives''). I principali protagonisti sono istituzioni culturali, società commerciali come [[Google]] e [[Microsoft]], e gruppi no-profit tra cui la [[Open Content Alliance]] (OCA), il [[Million Book Project]] (MBP), e [[HathiTrust]]. La motivazione principale di questi gruppi è quella di espandere l'accesso alle risorse accademiche in una visione soprattutto a lungo termine.
* {{cita web|1=http://www.mylivedocuments.net|2=My Live! Documents project|lingua=en|accesso=13 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131126053504/http://www.mylivedocuments.net/|dataarchivio=26 novembre 2013|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.cic.uiuc.edu/index.shtml|2=CIC|lingua=en|accesso=14 settembre 2008|dataarchivio=18 maggio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080518083051/http://cic.uiuc.edu/index.shtml|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.library.cmu.edu/Libraries/MBP_FAQ.html|2=MBP|lingua=en|accesso=14 settembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081207024208/http://www.library.cmu.edu/Libraries/MBP_FAQ.html|dataarchivio=7 dicembre 2008|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.opencontentalliance.org/|2=OCA|lingua=en|accesso=13 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161113015241/http://www.opencontentalliance.org/|dataarchivio=13 novembre 2016|urlmorto=sì}}
* {{cita web|https://www.archive.org/index.php|The Internet Archive|lingua=en}}
*{{cita web|url=https://archive.is/|titolo=Servizio di cattura e archiviazione di pagine Internet|lingua=en|sito = archive.is, .fo, .today}}
* {{cita web|http://dlib.org/dlib/july04/lavoie/07lavoie.html|"Thirteen Ways of Looking at...Digital Preservation"|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.icpsr.umich.edu/dpm/dpm-eng/contents.html|Cornell University Library's ''Digital Preservation Tutorial''|lingua=en}}
* {{cita web | url = http://archive.wikiwix.com/ | titolo = Servizio di ''caching'' automatico dei collegamenti esterni | lingua = en, fr | urlarchivio = https://archive.is/20181021130332/http://www.dzs.hr/Hrv/pxweb2003/database/Naselja%20i%20stanovnistvo%20Republike%20Hrvatske/4%20Stanovnistvo%20naselja/4%20Stanovnistvo%20naselja.asp# | sito = archive.wikiwix.com | accesso = 1 | dataarchivio = 21 ottobre 2018 | urlmorto = no }} (Copyright, attivo su [[Wikipedia in inglese|en.]] e [[Wikipedia in francese|fr.wikipedia]])
* {{cita web|url=http://timetravel.mementoweb.org/|titolo=Aggregatore di vari servizi web di preservazione digitale|urlarchivio=https://archive.li/1cqe0|dataarchivio=15 febbraio 2025|urlmorto=no}} ([[Internet Archive]], [[Archive-It]], [[British Library]], [[archive.today]], [[GitHub]])
* {{cita web | nome = Leighton | cognome = W. Kille | url = https://journalistsresource.org/studies/society/internet/website-linking-best-practices-media-online-publishers | titolo = Il sempre più diffuso problema dei collegamenti interrotti, e le migliori pratiche per i produttori di contenuti del Web | sito = journalistsresource.org | lingua = en | accesso = 30 ottobre 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140919162322/https://journalistsresource.org/studies/society/internet/website-linking-best-practices-media-online-publishers | dataarchivio = 19 settembre 2014 | urlmorto = no}}
 
{{controllo di autorità}}
Circa 30 enti culturali, tra cui i 12 membri del [[Committee on Institutional Cooperation]] (CIC, Comitato per la cooperazione istituzionale), hanno firmato accordi di digitalizzazione sia con Google che con Microsoft. Molti di questi enti culturali stanno partecipando alla Open Content Alliance (OCA) e al Million Book Project (MBP). Alcune biblioteche sono coinvolte in una sola iniziativa mentre altre hanno diversificato le loro strategie di digitalizzazione attraverso la partecipazione a molteplici iniziative. I principali motivi dichiarati per la partecipazione delle biblioteche a programmi LSDI sono: accesso, preservazione, ricerca e sviluppo. Si spera che la preservazione digitale faccia sì che materiale delle biblioteche sia ancora accessibile alle generazioni future. Le biblioteche prevedono in futuro di utilizzare copie digitalizzate come backup per le opere nel caso in cui queste escano fuori di stampa, si deteriorino, si perdano o vengano danneggiate in maniera irreparabile.
{{Portale|informatica|Internet}}
 
[[Categoria:Archivistica digitale| ]]
==Note==
<references />
 
== Voci correlate==
*[[Internet Archive]]
*[[Nuovi media]]
*[[Digitale (informatica)]]
*[[Digital dark age]]
*[[Obsolescenza digitale]]
*[[:categoria:Biblioteche digitali]]
 
== Collegamenti esterni ==
*{{en}} [http://www.dpconline.org/ DPC website]
*{{en}} [http://www.mylivedocuments.net My Live! Documents project]
*{{en}} [http://www.cic.uiuc.edu/index.shtml CIC]
*{{en}} [http://www.library.cmu.edu/Libraries/MBP_FAQ.html MBP]
*{{en}} [http://www.opencontentalliance.org/ OCA]
*{{en}} [http://www.archive.org/index.php The Internet Archive]
*{{en}} [http://dlib.org/dlib/july04/lavoie/07lavoie.html "Thirteen Ways of Looking at...Digital Preservation"]
*{{en}} [http://www.icpsr.umich.edu/dpm/dpm-eng/contents.html Cornell University Library's ''Digital Preservation Tutorial'']
 
[[Categoria:Archivistica digitale]]
[[Categoria:Recupero dell'informazione]]
[[Categoria:Storia digitale]]
{{Link VdQ|de}}
 
[[ca:Preservació digital]]
[[cs:Ochrana digitálních dokumentů]]
[[de:Elektronische Archivierung]]
[[en:Digital preservation]]
[[es:Preservación digital]]
[[fi:Digitaalinen pitkäaikaissäilytys]]
[[fr:Archivage électronique]]
[[nl:Digitaal archiefsysteem]]
[[pt:Preservação digital]]
[[ru:Электронное архивирование]]