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{{Bio
|Nome = Eugenio
|Cognome = Gaggiotti
|PostCognomeVirgola = detto '''Gegio'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = San Secondo Parmense
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1924
|NoteNascita = <ref name=facchinetti/>
|LuogoMorte = Brescia
|GiornoMeseMorte = 10 ottobre
|AnnoMorte = 1991
|Attività = faccendiere
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , noto alle cronache sportive per avere partecipato a diversi illeciti del [[Calcio (sport)|calcio]] italiano, di cui è ritenuto il più grande [[Corruzione|corruttore]] della storia<ref name=facchinetti/>
|Immagine = Eugenio gaggiotti.jpg
|Didascalia = Eugenio Gaggiotti fotografato in un bar di Brescia nel 1967
}}
Il suo nome compare in molti scandali degli anni Cinquanta e Sessanta, dove prestò la sua mediazione per comprare le partite per conto dei dirigenti. Si vantava pubblicamente del suo operato: dichiarò di avere concluso 69 dei suoi affari, che definiva capolavori,<ref name=facchinetti>{{cita|Facchinetti|pp. 82, 83}}.</ref> tuttavia gli episodi scoperti furono molti di meno.<ref>Va tuttavia precisato che in un'intervista risalente al 1973 confessò di avere ''comprato più di venti partite'' e non le 64 o 69 che affermò più volte negli anni in cui era famoso. Si veda ''Stampa Sera'', 13 giugno 1973, p. 3.</ref>
La sua abitudine consisteva nell'avvicinare i giocatori, spesso i [[portiere (calcio)|portieri]], tentando di corromperli con degli illeciti guadagni, a patto di favorire gli avversari, che sovente erano squadre in lotta per la salvezza. Tramite la sua rete di contatti con dirigenti e calciatori, lavorava anche da [[intermediario]] nel [[calciomercato]].
== Biografia ==
Gaggiotti aveva due fratelli, entrambi calciatori, di cui uno professionista, [[Giuseppe Gaggiotti|Giuseppe]].<ref name=facchinetti/> Viveva tra [[San Secondo Parmense]], dove aveva una casa in campagna, e [[Brescia]], dove risiedeva il padre, stimato [[professore]] di [[agraria]] che insegnava all'istituto ''Giuseppe Pastori''.<ref name=stampasera01031967>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0008/articleid,1539_02_1967_0051_0008_23382137/ |titolo=Le confidenze di Gaggiotti, l'uomo che trucca le partite |autore=Bruno Perucca |pubblicazione=Stampa Sera |data=1 marzo 1967 |pagina=8 |accesso=20 novembre 2012}}</ref> Fu esentato dal [[servizio militare]] perché [[schizofrenia|schizofrenico]].<ref name=facchinetti/>
[[Mario Rigamonti]], bresciano, è stato amico e idolo di Gaggiotti, con cui condivideva le passioni per la [[motocicletta]] e per il calcio. Accompagnò Rigamonti in molte trasferte della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] e del [[Torino Football Club|Torino]]. Dopo la morte di Rigamonti, nella [[tragedia di Superga]], Gaggiotti soffrì per un anno e poi cominciò a trafficare la compravendita di giocatori e successivamente iniziò a trattare le partite, cercando di corrompere i giocatori di una squadra a favorire gli avversari. Diceva di voler continuare le sue azioni di disturbo al calcio italiano finché non avrebbe ricevuto un incarico ufficiale, possibilmente da [[commissario tecnico]] della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]], ruolo che gli sarebbe piaciuto ricoprire e per il quale si riteneva la persona giusta.<ref name=stampasera01031967/>
Da metà degli anni Sessanta si dedicò anche all'attività di [[talent scout]], in cerca di giovani promesse nelle zone di Brescia e [[Bergamo]].<ref name=stampasera08071965>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0010/articleid,1551_02_1965_0159_0010_21924902/ |titolo=Lo scambio Combin-Traspedini confermato ieri ufficialmente |autore=Giorgio Bellani |pubblicazione=Stampa Sera |data=8 luglio 1965 |pagina=10 |accesso=20 novembre 2012}}</ref> Tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi dei Settanta Gaggiotti venne emarginato dal calcio italiano, trovando solo piccoli spazi nelle attività di mercato, fino ad essere dimenticato da tutti, rimanendo solo un ricordo.<ref name=stampasera13061973>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0003/articleid,1506_02_1973_0136_0003_21215024/ |titolo=Ho "comprato" venti partite |autore=Beppe Bracco |pubblicazione=Stampa Sera |data=13 giugno 1973 |pagina=3 |accesso=20 novembre 2012}}</ref>
== Gli episodi di corruzione ==
Gaggiotti, il più grande [[corruzione|corruttore]] della storia del calcio italiano, operò negli anni Cinquanta e Sessanta, periodo caratterizzato da tante scorrettezze, [[combine]], giocatori venduti, partite comprate e arbitri disonesti: un sistema bacato che non faceva capo ad un unico grande disegno (a differenza di quanto avvenne negli scandali del [[Totonero]] o di [[Calciopoli]]) e che non rispondeva a nessun personaggio potente, ma che era ricco di episodi elementari (alle volte maldestri) e frammentati e di personaggi che si infiltravano facilmente.<ref name=facchinetti/> Con l'aumentare dei casi e dei corruttori, il mediatore cercava di intensificare la sua attività, dovendo fare i conti con la concorrenza: nell'estate del 1955 — in pieno [[scandalo Panciroli e De Cunzio]] — informò, tramite lettera, alcuni presidenti di A, B e C affinché approfittassero, in caso di necessità, delle sue ''riservatissime prestazioni''; nei suoi scritti, portati a conoscenza della Commissione di Controllo, Eugenio Gaggiotti specificava anche le partite di particolare interesse per i presidenti delle società cui si rivolse, assicurando loro che garantiva il risultato voluto.<ref name=stampasera07051955>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0007/articleid,1590_02_1955_0108_0007_22109654/ |titolo=È nata l'industria delle partite truccate? |autore=Leo Cattini |pubblicazione=Stampa Sera |data=7 maggio 1955 |pagina=7 |accesso=20 novembre 2012}}</ref>
{{Citazione|Squadre che dovevan retrocedere e son rimaste al loro posto, squadre che dovevano essere promosse e che invece avevano ripetuto la classe, giocatori fidatissimi che hanno mollato nell'attimo fuggente necessario. Un capolavoro, signori miei: anzi, una serie di capolavori.<ref name=chiesa>{{cita|Chiesa|pp. 116-132}}.</ref>|Eugenio Gaggiotti, intervistato da [[Indro Montanelli]]}}
=== Catanzaro-Reggina (Serie C, 2 dicembre 1951) ===
{{vedi anche|Scandali del girone D di Serie C}}
Il primo episodio in cui fu coinvolto Gaggiotti, di cui si hanno notizie, è il fallito tentativo di corruzione del portiere Luigi Ziletti del {{Calcio Catanzaro|N}} per l'incontro del girone D di [[Serie C]] Catanzaro-{{Calcio Reggina|N}} (1-0) del 2 dicembre [[1951]]. Ziletti, seguendo le istruzioni dei suoi dirigenti, finse di aderire alla proposta di Gaggiotti, che gli consegnò 15 banconote da 10 mila lire. Dalle indagini si scoprì che Gaggiotti era in ottimi rapporti con diversi dirigenti della Reggina, i quali lo avevano ospitato per l'intera settimana antecedente la partita; tra questi, fu Lorenzo Labate a consegnargli una somma per la sua collaborazione e per questo fu punito con l'inibizione a vita dalla FIGC, che altresì retrocesse la Reggina all'ultimo posto in classifica, a decorrere dal 27 dicembre 1951.<ref name=cds29121951>{{cita news |url=http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=10128&p=2#page/2/mode/2up |titolo=Il testo integrale delle decisioni della Lega contro il Foggia e la Reggina |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=29 dicembre 1951 |pagina=2 |accesso=20 novembre 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130109123341/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php#page/2/mode/2up |dataarchivio=9 gennaio 2013 }}</ref>
=== Padova-Catania (Serie B, 24 maggio 1953) ===
Il 17 maggio 1953 Eugenio Gaggiotti avvicinò l'allenatore del [[Calcio Catania|Catania]] [[Fioravante Baldi]], dichiarandogli di essere in grado di ottenere, dietro compenso in denaro, la complicità di uno o più giocatori del [[Padova Calcio|Padova]] allo scopo di favorire la vittoria dei siciliani nell'incontro Padova-Catania del 24 maggio seguente, valevole per la 16esima giornata di ritorno della [[Serie B 1952-1953]]. Il Catania denunciò immediatamente l'episodio alla Lega. Nei giorni seguenti Gaggiotti, accordandosi telefonicamente, ottenne da Baldi - che agiva secondo le istruzioni ricevute della Lega Nazionale - un appuntamento a Padova per il 23 maggio. Così all'appuntamento Baldi si presentò in compagnia di un emissario della Lega qualificatosi come dirigente catanese, mentre con Gaggiotti era presente [[Bruno Ruzza]], calciatore del [[Treviso Calcio|Treviso]], nato e residente a [[Padova]], il quale disse di avere già preso contatto con un giocatore biancoscudato al fine di favorire la vittoria del Catania. L'emissario mise al corrente il presidente del Padova.
Successivamente, durante gli interrogatori Ruzza cercò goffamente di scagionarsi, asserendo di non essersi prestato per lucro personale, bensì di avere finto di aderire all'iniziativa di Gaggiotti con l'intento di giovare al Padova ed evitando così che altre persone potessero essere coinvolte. Tuttavia, la tesi risultò inattendibile per alcune contraddizioni.
Esclusa qualsiasi responsabilità da parte di calciatori del Padova, ad inizio di giugno la Lega emise la sentenza, comminando a Ruzza una squalifica per tre anni e deferendo Gaggiotti, il quale nel corso di una precedente inchiesta era risultato responsabile di altro tentativo di corruzione.<ref>{{cita news |url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=9327&p=4#page/4/mode/2up |titolo=Penalizzata la Lucchese per tentativo di corruzione |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=4 giugno 1953 |pagina=5 |accesso=21 dicembre 2019}}</ref>
=== Pro Patria-Udinese (Serie A, 31 maggio 1953) ===
{{vedi anche|confessione di Settembrino}}
Gaggiotti cominciò ad operare in [[Serie A]], facendo apparire il suo nome tra quelli dello scandalo che portò l'{{Calcio Udinese|N}} in [[Serie B]] nel 1955,<ref name=nuovastampa01071958>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0009/articleid,0066_01_1958_0155_0009_16478827/ |titolo=Lo scandalo dell'Atalanta è scoppiato per una mancata promessa di matrimonio |autore=Remo Grigliè |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=1 luglio 1958 |pagina=9 |accesso=3 novembre 2012}}</ref> quando [[Rinaldo Settembrino]] confessò la combine.
=== Fanfulla-Alessandria (Serie B, 6 dicembre 1953) ===
{{vedi anche|caso Gaggiotti}}
Nel dicembre [[1953]] Gaggiotti commise un altro illecito sportivo in [[Serie B]]: ancora una volta avvicinò un portiere, [[Emanuele Dalla Fontana]], in forza all'{{Calcio Alessandria|N}}, che doveva giocare contro il [[Associazione Calcio Fanfulla 1874|Fanfulla]]. Come Ziletti, Dalla Fontana simulò di essere interessato alle 350.000 mila lire che Gaggiotti gli aveva proposto per far vincere la squadra lodigiana. Beccato in flagrante, Gaggiotti ne uscì ancora indenne; mentre a farne le spese furono il Fanfulla, che ebbe una penalizzazione di cinque punti nello stesso campionato, e i suoi massimi dirigenti, che furono [[Interdizione (diritto)|interdetti]].<ref name=stampasera100354>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1592_02_1954_0058_0004_22068579/ |titolo=Missione segreta della Lega a Brescia |autore=Leo Cattini |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=10 marzo 1954 |pagina=4 |accesso=3 ottobre 2012}}</ref><ref name=stampasera250354>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1592_02_1954_0071_0004_22069412/ |titolo=Finalmente chiusa l'inchiesta sul caso Gaggiotti: si attende per domani il testo ufficiale della sentenza - Le reazioni del Fanfulla |autore=Leo Cattini |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=25 marzo 1954 |pagina=4 |accesso=3 ottobre 2012}}</ref>
=== Brescia-Palermo (Serie B, 17 ottobre 1954) ===
Il 17 ottobre [[1954]] si disputò il 5º turno di Serie B [[Brescia Calcio|Brescia]]-{{Calcio Palermo|N}} (0-0). Il Brescia denunciò un nuovo episodio di tentata corruzione ad opera di Gaggiotti, il quale si mosse di sua spontanea volontà,<ref name=chiesa/><ref>Secondo la ricostruzione di Chiesa, Gaggiotti diceva apertamente ''«Quest'anno il Palermo andrà in A, l'ho preso sotto la mia protezione»''. Ciò nonostante i rosanero si piazzarono al 13º posto a fine stagione.</ref> deciso ad aiutare i siciliani: il mediano delle [[Rondinella|rondinelle]] [[Giovanni Mangini]], sabato sera verso le 22, mentre stava rincasando venne fermato dall'oramai famoso personaggio che gli chiese: «Ti piacerebbe una [[Fiat 1100]] fiammante?». «Certamente» rispose il giocatore. «Domani te la puoi guadagnare» gli spiegò Gaggiotti, senza però riuscire a convincerlo. L'offerta prevedeva, in alternativa all'automobile, un milione di lire per favorire i rosanero, che, avendo perso tre partite su quattro, avevano iniziato male la stagione. Venne predisposto, prima della partita uno speciale servizio di vigilanza per sorprendere Gaggiotti, ma questi non si fece vedere allo stadio.<ref name=stampasera20101954>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0005/articleid,1594_02_1954_0249_0005_22095917/ |titolo=Gaggiotti in azione. Un nuovo scandalo sta per scoppiare |autore=Leo Cattini |pubblicazione=Stampa Sera |data=20 ottobre 1954 |pagina=5 |accesso=21 novembre 2012}}</ref><ref name=nuovastampa23101954>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,0054_01_1954_0253_0004_14443361/ |titolo=Conferenza stampa alla Lega per il caso di corruzione |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=23 ottobre 1954 |pagina=4 |accesso=21 novembre 2012}}</ref>
=== Padova-Legnano (Serie B, 12 giugno 1955) ===
{{vedi anche|caso Padova (1957)}}
Qualche giorno prima dell'ultimo turno del campionato di Serie B 1954-1955 {{Calcio Padova|N}}-[[Legnano Calcio|Legnano]] (3-0), scontro diretto in cui era in palio la promozione in Serie A, Eugenio Gaggiotti, in compagnia del calciatore del Legnano [[Alvaro Zian]], fece visita a [[Bergamo]] al portiere patavino [[Giuseppe Casari]], appoggiando la proposta di Zian, il quale avrebbe favorito i veneti per la somma di cinque milioni di lire. Mentre le squadre stavano apprestandosi ad iniziare la partita il difensore padovano [[Corrado Zorzin]], con il consenso dell'allenatore [[Nereo Rocco]], avvisò Zian che l'affare era fatto. Nel 1957, quando scoppiò il caso, dopo diversi interrogatori e menzogne, si arrivò alla sentenza che portò alla radiazione di Zian e alla squalifica di Zorzin. Squalifiche di entità minore furono inflitte anche a Nereo Rocco, al collaboratore [[Germano Mian]], al calciatore [[Gastone Zanon]] e al segretario Armando Gobbo, mentre il Padova, come società, fu assolta.<ref name=stampasera10081957>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0005/articleid,1584_02_1957_0190_0005_22158449/ |titolo=Nel romanzo giallo del Padova sconcertante ridda di denaro |autore=Leo Cattini |pubblicazione=Stampa Sera |data=10 agosto 1957 |pagina=5 |accesso=10 novembre 2012}}</ref>
=== Piombino-Piacenza (Serie C, 29 aprile 1956) ===
{{vedi anche|caso Piacenza}}
Pochi giorni prima dell'incontro di Serie C [[Piombino Calcio|Piombino]]-{{Calcio Piacenza|N}} (1-2) del 29 aprile [[1956]], con entrambe le squadre impegnate nella lotta salvezza, il portiere dei livornesi Aldo Barocelli denunciò un tentativo di corruzione da parte di un tale Alberto Maccaferri, il quale gli propose un milione di lire per favorire la vittoria degli emiliani. Durante le indagini furono scoperti i contatti tra il Piacenza e Maccaferri, quest'ultimo amico e concittadino di Eugenio Gaggiotti, anch'egli frequentatore degli ambienti piacentini, in quanto il fratello [[Giuseppe Gaggiotti|Giuseppe]] faceva parte della squadre in quella stagione. La sentenza deliberò la retrocessione all'ultimo posto in classifica del Piacenza, l'inibizione per due anni all'ex presidente Albonetti, la squalifica per tre mesi dell'ex calciatore Alvaro Zian e l'inibizione permanente a Maccaferri.<ref name=stampasera03081956>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0005/articleid,1587_02_1956_0181_0005_22121886/ |titolo=Gaggiotti si è interessato della partita con il Piombino |autore=Giulio Accatino |pubblicazione=Stampa Sera |data=3 agosto 1956 |pagina=5 |accesso=21 novembre 2012}}</ref><ref name=nuovastampa04081956>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,0060_01_1956_0182_0004_14580476/ |titolo=Il Piacenza dopo il Genoa accusato di frode sportiva |autore=Giulio Accatino |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=4 agosto 1956 |pagina=4 |accesso=21 novembre 2012}}</ref><ref name=stampasera13081956>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1587_02_1956_0189A_0004_23614287/ |titolo=È ancora segreta la sentenza della Lega |autore=Giulio Accatino |pubblicazione=Stampa Sera |data=13 agosto 1956 |pagina=4 |accesso=21 novembre 2012}}</ref>
=== Prato-Catania (Serie B, 13 ottobre 1957) ===
Venerdì 11 ottobre 1957, due giorni prima della partita [[Prato Calcio|Prato]]-Catania (1-0), valevole per il quinto turno della [[Serie B 1957-1958|Serie B]], Gaggiotti avvicinò il centromediano [[Giuseppe Catalani]], in forza ai toscani, invintandolo a pattuire con lui un illecito sportivo allo scopo di favorire i siciliani. Il giocatore del Prato avvisò subito dell'episodio i suoi dirigenti, venne quindi informata la Commissione di Controllo, che incaricò l'avvocato Cesare Bianco di compiere i dovuti accertamenti sul posto. L'onestà di Catalani e il pronto intervento della Commmissione sventarono sul nascere l'iniziativa del noto individuo, già messo al bando dagli organi federali. Il Catania risultò estraneo e non vi furono provvedimenti.<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0063_01_1957_0246_0006_14730609/anews,true/ |titolo=Tentativo di corruzione per l'incontro Prato-Catania |autore=Leo Cattini |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=16 ottobre 1957 |pagina=6 |accesso=21 dicembre 2019}}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1585_02_1957_0245_0005_22163339/ |titolo=All'inizio del torneo si parla di nuovo del signor Gaggiotti |pubblicazione=Stampa Sera |data=16 ottobre 1957 |pagina=5 |accesso=21 dicembre 2019}}</ref>
=== Padova-Atalanta (Serie A, 30 marzo 1958) ===
{{vedi anche|caso Azzini}}
Alcuni giorni prima della partita Padova-[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]], 26º turno della Serie A 1957-1958, Gaggiotti si ritrovò a Brescia con l'ex portiere Giuseppe Casari (che durante la sua carriera aveva giocato con entrambe le squadre), per concordare con [[Renato Azzini]], mediano dei veneti, una vittoria dell'Atalanta, coinvolta nella lotta per non retrocedere. La partita, terminata 0-3, destò molto stupore, anche per alcuni errori dello stesso Azzini che favorirono i nerazzurri. Al processo furono determinanti due testimoni: la ex fidanzata di Azzini e un benzinaio, il cui distributore era situato di fronte alla casa di quest'ultima, luogo ove fu pattuito l'illecito. Nonostante le prove che entrambi i testi furono pagati per le loro dichiarazioni, ad Azzini fu comminata la squalifica a vita (poi ridotta a due anni) e l'Atalanta fu retrocessa all'ultimo posto dello stesso campionato.<ref name=nuovastampa01071958/>
=== Brescia-Parma (Serie B, 4 gennaio 1959) ===
Venerdì 2 gennaio 1959 Gaggiotti tentò di corrompere [[Ivo Cocconi]], capitano del {{Calcio Parma|N}}, per la partita di Serie B Brescia-Parma in programma due giorni dopo. Si presentò nel forno di proprietà dello stesso Cocconi, nel centro della città, per fare alcuni acquisti e per proporgli, prima di uscire, 300 mila lire per favorire gli avversari. Cocconi, vecchio amico di Gaggiotti, non prese in considerazione le parole di Gaggiotti, pensando che stesse scherzando. Tuttavia, domenica l'incontro terminò 2-0 per il Brescia con un'autorete di Cocconi; così il giorno seguente Gaggiotti, saputo dell'infortunio del difensore e credendo che la sua offerta fosse stata accettata, fece nuovamente visita al negozio per consegnargli il denaro, in pezzi da diecimila lire. Ma Cocconi questa volta non considerò Gaggiotti come un cliente disposto a motteggiare, ma si rese conto della gravità del fatto, allontanando l'ospite e avvisando il suo presidente.
La Commissione di Controllo incaricò l'avvocato Zoli di occuparsi dell'inchiesta, il quale arrivò a Parma, qualche giorno dopo, per interrogare Cocconi, il portiere [[Carlo Mezzi]], il mediano Giacchetti e il difensore [[Claudio Darni]]. Secondo le dichiarazioni di Cocconi, Gaggiotti avrebbe ricevuto la somma dall'autista di un dirigente del Brescia, mentre il diretto interessato disse di essere andato a Parma solamente per salutare un amico, portargli dei salumi ed invitarlo ad una battuta di caccia.<ref name=stampasera08011959>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0007/articleid,1577_02_1959_0007_0007_21696490/ |titolo=A Parma un nuovo tentativo di partita truccata turba la già rovente situazione del calcio italiano |autore=Aldo Curti |pubblicazione=Stampa Sera |data=8 gennaio 1959 |pagina=7 |accesso=22 novembre 2012}}</ref><ref name=stampasera09011959>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0007/articleid,1577_02_1959_0008_0007_21696332/ |titolo=La Commissione di Controllo indaga a Parma |autore=Aldo Curti |pubblicazione=Stampa Sera |data=9 gennaio 1959 |pagina=7 |accesso=22 novembre 2012}}</ref> La vicenda non ebbe nessuna rilevanza.
=== Fanfulla-Varese (Serie C, 28 aprile 1963) ===
Dopo qualche anno di assenza il corruttore fece nuovamente parlare di sé, quando nell'aprile 1963 avvicinò il capitano del Fanfulla, Ravani, avanzandogli la proposta di 50 mila lire affinché i lodigiani si impegnassero a battere il Varese, contro cui dovevano giocare l'imminente gara valida per il girone A di Serie C.<ref name=stampasera30041963>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0009/articleid,1561_02_1963_0101_0009_21852731/ |titolo=Inchiesta della Lega su un caso Gaggiotti |pubblicazione=Stampa Sera |data=30 aprile 1963 |pagina=9 |accesso= 22 novembre 2012}}</ref> Anche questo fatto non ebbe seguito.
=== Arezzo-Genoa (Serie B, 5 febbraio 1967) e Verona-Arezzo (Serie B, 12 febbraio 1967) ===
Il 31 gennaio 1967 Gaggiotti fece registrare il suo ultimo tentativo di corruzione, allorché avvicinò il portiere dell'{{Calcio Arezzo|N}} [[Italo Ghizzardi]], notificandogli che se avesse fatto vincere il {{Calcio Genoa|N}} (contro cui i toscani dovevano giocare il 5 febbraio) gli sarebbero stati consegnati due milioni di lire. Un'altra proposta, la cui somma rimase imprecisata, riguardava la partita successiva [[Hellas Verona|Verona]]-Arezzo, dove il portiere avrebbe dovuto comportarsi alla stessa maniera.
Le partite si svolsero regolarmente (Arezzo-Genoa 2-1 e Arezzo-Verona 1-1) anche per l'onestà del calciatore, che denunciò immediatamente l'accaduto ai suoi dirigenti. Gaggiotti ammise la sua azione ad un funzionario della FIGC, asserendo che se le gare fossero terminate come da sua volontà avrebbe consegnato i soldi alla madre del portiere, a [[Verona]];<ref name=stampa24021967>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0009/articleid,0113_01_1967_0046_0009_6659961/anews,true/ |titolo=Sventata una frode calcistica ai danni del Genoa e del Verona |pubblicazione=La Stampa |data=24 febbraio 1967 |pagina=9 |accesso=22 novembre 2012}}</ref> qualche anno più tardi, il faccendiere, intervistato, disse di considerare questo episodio uno scherzo di carnevale.<ref name=stampasera01031967 /> L'inchiesta escluse responsabilità oggettive da parte del Genoa e del Verona e fu archiviata.
== Altre attività ==
Mentre era alla ricerca di squadre bisognose di punti e di calciatori da corrompere, Gaggiotti compiva [[Mediazione|mediazioni]] di calciomercato, anche importanti, grazie alle sue conoscenze,<ref name=facchinetti/> come fece nell'estate del 1954, quando portò a {{Calcio Napoli|N}} il centromediano [[Odoardo Pizzi]], l'attaccante [[Celso Posio]] e il terzino [[Remo Bertoni (calciatore)|Remo Bertoni]]. Il Napoli rischiò per questa triplice operazione, in quanto era diffidata (come tutte le società) dall'avere qualsiasi rapporto con Gaggiotti, il quale aveva fatto il viaggio dalla [[Lombardia]] alla [[Campania]] con i tre atleti, fermandosi nella città partenopea come ospite della società per 15 giorni, il tempo di sistemare adeguatamente i suoi assistiti.<ref name=stampasera01121954>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0005/articleid,1594_02_1954_0285_0005_22099734/ |titolo=Ritorna alla ribalta il caso Gaggiotti |autore=Leo Cattini |pubblicazione=Stampa Sera |data=1 dicembre 1954 |pagina=5 |accesso=22 novembre 2012}}</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
=== Riviste ===
* {{cita pubblicazione |autore=Paolo Facchinetti |anno=1999 |titolo=Gegio il Nobel dei corruttori |rivista=Guerin Sportivo |cid=Facchinetti}}
* {{cita pubblicazione |autore=Carlo Felice Chiesa |mese=settembre |anno=2002 |titolo=L'ultimo volo degli invincibili |rivista=Calcio 2000 |cid=Chiesa}}
== Voci correlate ==
{{Colonne}}
=== Scandali principali ===
* [[Scandali del girone D di Serie C]]
* [[Confessione di Settembrino]]
* [[Caso Gaggiotti]]
* [[Caso Padova (1957)]]
* [[Caso Piacenza]]
* [[Caso Azzini]]
{{Colonne spezza}}
=== Persone coinvolte ===
* [[Renato Azzini]]
* [[Fioravante Baldi]]
* Aldo Barocelli
* [[Giuseppe Casari]]
* [[Giuseppe Catalani]]
* [[Ivo Cocconi]]
* [[Emanuele Dalla Fontana]]
* [[Giuseppe Gaggiotti]]
* [[Italo Ghizzardi]]
* [[Giovanni Mangini]]
* [[Alberto Rognoni]]
* [[Bruno Ruzza]]
* [[Alvaro Zian]]
* [[Corrado Zorzin]]
{{Colonne fine}}
{{Portale|biografie|calcio}}
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