Juniperus communis: differenze tra le versioni

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|statocons_versione=iucn2.3
|statocons=LR/lc
|immagine=[[File:Lüneburger Heide 006.jpg|200px]]
|didascalia=Una pianta di ''Juniperus communis''
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
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|regno=[[Plantae]]
|sottoregno=[[Tracheobionta]]
<!-- PER LE PIANTE: -->
|superdivisione=[[Spermatophyta]]
|divisione=[[Pinophyta]]
|sottodivisione=
<!-- PER GLI ALTRI ESSERI VIVENTI: -->
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<!-- PER TUTTI: -->
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|genere=[[Juniperus]]
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
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<!-- ALTRO: -->
|sinonimi?=
|sinonimi=
|nomicomuni=Ginepro comune (I), Genévrier (F),</br />Juniper (GB), Enebro (E)
|suddivisione=[[Areale]]
|suddivisione_testo=[[File:Juniperus communis range.svg|250px]]
}}
 
Il '''ginepro comune''' (nome scientifico '''''Juniperus communis''''' [[Linneo|L.]]) è un piccolo [[albero]] o un [[arbusto]] [[perenne]], con [[aghifoglie]] e [[sempreverde]], con accrescimento lento e molto longevo potendo diventare pluricentenario, [[dioico]], appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Cupressaceae]] e al [[genere (tassonomia)|genere]] [[Juniperus]].
 
== Descrizione ==
[[File:Juniperus communis fruits - Keila.jpg|miniatura]]
Il '''ginepro''' ('''''Juniperus communis''''' [[Linneo|L.]]) è un alberello o arbusto appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Cupressaceae]]. È alto tra 1 m e 3 m, ed è diffuso in [[Asia]], [[Africa Settentrionale]], [[America settentrionale]] ed [[Europa]], nelle zone temperate-fredde.
Il ginepro comune è una [[conifera]] che cresce in pascoli, boschi e ambienti aridi di montagna, battuti dal vento, fino ai 1500 [[m s.l.m.]]. Appare quale arbusto o alberello sempreverde con [[Fusto (botanica)|tronco]] contorto, alto da 1 a 10 m, con [[foglie]] lineari-aghiformi, pungenti, riunite in verticilli di 3. La pianta è una Gimnosperma, quindi non produce né fiori né frutti; è anche [[dioica]], cioè porta organi riproduttivi (strobili) unisessuali in due piante diverse. La pianta femminile produrrà delle strutture erroneamente chiamate "bacche", che non sono frutti ma strobili seminiferi più correttamente chiamate "coccole". Gli strobili maschili sono piccoli coni cilindrici-ovoidali di colore giallastro producenti gametofiti protetti in grani di polline. Quelli femminili appaiono come piccoli coni di colore verdastro.
Cresce in pascoli, boschi e ambienti aridi di montagna, battuti dal vento, fino ai 1500 [[m s.l.m.]]
 
L'impollinazione avviene quando un grano di polline atterra su di uno strobilo femminile; essendo dioica ci vogliono due piante diverse perché questo avvenga. La pianta femminile produce in ogni caso le cosiddette bacche. I [[semi]] maturano nell'autunno successivo all'impollinazione e sono racchiusi in un cono di colore brunastro chiamato galbulo (che però è più propriamente il nome dello strobilo seminifero legnoso del cipresso); squamoso e pruinoso, è composto da 4 squame carnose saldate tra loro contenenti da 1 a 3 semi angolosi ricchi di un olio essenziale aromatico. Per il loro aspetto i coni sono facilmente scambiati per bacche e dunque volgarmente chiamati "bacche di ginepro". Sono ampiamente apprezzati per le loro doti aromatiche.
 
== Usi ==
===Uso alimentare===
I galbuli (derivati dalla maturazione dei coni femminili dopo l'impollinazione e chiamati comunemente 'coccole' o 'bacche di ginepro', per quanto il termine bacca sia improprio dal punto di vista botanico) sono utilizzati nella preparazione industriale di tisane, di vini aromatizzati e digestivi, del [[gin]] (per distillazione) e di altri liquori a base di erbe.
Le cosiddette bacche o coccole sono largamente utilizzate tanto in cucina quanto in liquoreria. In cucina sono aroma indispensabile per la cacciagione e, spesso, per vari arrosti. Distillati sono l'ingrediente caratterizzante del [[gin]], se ne ricavano inoltre vini e liquori aromatici e una grappa al ginepro, lasciando in infusione nella grappa una manciata di coccole (circa 50 g. per un litro).
In cucina insaporiscono le carni anche di [[selvaggina]].
===Fitoterapia===
{{disclaimer|medico}}
Il Juniperus communis è una [[pianta officinale]].
Nelle coccole è presente un'alta percentuale di olio essenziale, che contiene mircene, [[sabinene]], [[pinene]] alfa e beta, 1,4-[[cineolo]], 1-[[terpinen-4-olo]], [[canfene]], thujene, thujopsene, [[limonene]], [[borneolo]], [[geraniolo]] e cadinene. Inoltre sono presenti Acidi diterpenici: acido communico, acido torulosico, acido isopimarico, acido sandaracopimarico.
Il terpinen-4-olo ed altri [[diterpeni]] dell'olio stimolano l'[[epitelio renale]] secernente, conferendo proprietà [[diuretica]] volumetrica. In caso di infezione delle vie urinarie basse, inoltre, essi fungono da batteriostatici verso [[stafilococco aureo]], [[Streptococcus pyogenes|streptococco piogeno]], [[Escherichia coli]] e [[Salmonella typhi]].
Un'altra serie di principi attivi è costituita di Flavonoidi: [[tannini]], juniperosidi, [[apigenina]], [[rutina]], ipolaetina-7-pentoside, gossipetina-glucopentoside, [[quercitrina]]. A questa componente della pianta si attribuiscono le proprietà [[antiossidanti]], [[ipoglicemizzanti]] ed [[eupepsia|eupeptiche]], che ne giustificano l'impiego popolare in caso di [[diabete]] e coliche intestinali.
Nella tintura usata esternamente, questi composti conferiscono potere [[antinfiammatorio]] in caso di nevralgie o dolori reumatici. L'altra componente viene assegnata al pinene, che è stato scoperto inibire ''in vitro'' la sintesi di alcune [[citochine]] infiammatorie a livello delle cellule della [[cartilagine]] umana o '''condrociti'''.
I preparati di ginepro non devono essere usati in caso di:
* infiammazione delle alte vie urinarie
* gravidanza ed allattamento
* insufficienza renale grave.
 
Nella medicina tradizionale delle [[Alpi Occidentali]], le bacche di ginepro comune servono per preparare una marmellata amara chiamata ''dzenevrà''<ref>[http://www.anciensremedesjovencan.it/mar/index.cfm/erbe-di-montagna/ginepro-comune.html Le ginepro / genévrier] - Sito web della [[Maison des anciens remèdes]].</ref>, termine derivante dal nome di questa pianta in [[patois valdostano]], ''dzenévro''.<ref>[https://www.patoisvda.org/moteur-de-recherche/dzen%C3%A9vro_16138_3/ www.patoisvda.org - Dzenévro.]</ref>, con funzioni diuretica, carminativa, antispastica e antisettica. Nell'alta [[valle del Lys]], questo rimedio naturale è chiamato ''räcketrò'' o ''z'reckelti'' nei due dialetti locali della [[lingua walser]] (il [[Gressoney-Saint-Jean#Lingue e dialetti|titsch]] e il [[töitschu]], rispettivamente).
==Principi attivi==
*'''Olio essenziale''': contiene mircene, [[sabinene]], [[pinene]] alfa e beta, 1,4-[[cineolo]], 1-[[terpinen-4-olo]], [[canfene]], thujene, thujopsene, [[limonene]], [[borneolo]], [[geraniolo]] e cadinene.
 
===Altri usi===
*'''Acidi diterpenici''': acido communico, acido torulosico, acido isopimarico, acido sandaracopimarico.
Il legno di ginepro, dal colore rosso e dal tipico odore resinoso, viene impiegato per lavori di intaglio e per suffumigi contro i dolori reumatici. La pianta è coltivata come pianta ornamentale in parchi e giardini; in particolare il ginepro è stato usato con successo per creare siepi di confine, perché grazie alle foglie pungenti, che con la crescita formano un fitto intreccio, costituisce un'ottima barriera difensiva. Si
Il terpinen-4-olo ed altri diterpeni dell'olio stimolano l'[[epitelio renale]] secernente, conferendo proprietà [[diuretica]] volumetrica. In caso di infezione delle vie urinarie basse, inoltre, essi fungono da batteriostatici verso [[stafilococco aureo]], [[streptococco piogeno]], [[Escherichia coli]] e [[Salmonella typhi]].
pensa che derivi da questa caratteristica l'espressione idiomatica "cacciarsi in un ginepraio", perché da un intrico di piante di ginepro è molto difficile uscire rapidamente e senza danni.
 
== Note ==
*'''Flavonoidi''': [[tannini]], juniperosidi, [[apigenina]], [[rutina]], ipolaetina-7-pentoside, gossipetina-glucopentoside, [[quercitrina]]. A questa componente della pianta si attribuiscono le proprietà [[antiossidanti]], [[ipoglicemizzanti]] ed [[eupepsia|eupeptiche]] della pianta, che ne giustificano l'impiego popolare in caso di [[diabete]] e coliche intestinali.
<references/>
 
== Bibliografia ==
Nella tintura usata esternamente, questi composti conferiscono parte del suo potere [[antiinfiammatorio]] in caso di nevralgie o dolori reumatici. L'altra componente viene assegnata al pinene, che è stato scoperto inibire ''in vitro'' la sintesi di alcune [[citochine]] infiammatorie a livello delle cellule della [[cartilagine]] umana o '''condrociti'''.
*{{cita libro|cognome= Sotti|nome= Maria Luisa|coautori= Maria Teresa della Beffa|titolo= Le piante aromatiche. Tutte le specie più diffuse in Italia|anno= 1989|editore= Editoriale Giorgio Mondadori|città= Milano|isbn= 88-374-1057-3}}
* Akkol EK et al. ''A comparative study on the antinociceptive and anti-inflammatory activities of five Juniperus taxa''. J Ethnopharmacol. 2009 Sep 7;125(2):330-36.
* Miceli N. et al. ''Comparative analysis of flavonoid profile, antioxidant and antimicrobial activity of the berries of Juniperus communis L. var. communis and Juniperus communis L. var. saxatilis Pall. from Turkey''. J Agric Food Chem. 2009 Aug 12;57(15):6570-77.
* Gordien AY et al. ''Antimycobacterial terpenoids from Juniperus communis L. (Cuppressaceae)''. Ethnopharmacol. 2009 Dec 10;126(3):500-505.
* Neves A et al. ''Screening of five essential oils for identification of potential inhibitors of IL-1-induced Nf-kappaB activation and NO production in human chondrocytes: characterization of the inhibitory activity of alpha-pinene''. Planta Med. 2010 Feb;76(3):303-308.
 
== Voci correlate ==
==Indicazioni e precauzioni==
*[[Specie di Juniperus]]
I preparati di ginepro sono buoni [[balsamici]] polmonari, facilitano l'eliminazione dell'[[acido urico]] e di liquidi in eccesso, aiutano in caso di digestione lenta e [[cistite]].
*[[aghifoglie]]
 
== Altri progetti ==
Non debbono essere usati in caso di:
{{Interprogetto|commons|wikispecies}}
*infiammazione delle alte vie urinarie
*gravidanza ed allattamento
*insufficienza renale grave.
 
==Collegamenti esterni==
 
Numerose ricette con ginepro in {{Cita web |url = http://www.altavaltrebbia.net/piante-medicinali/384-ginepro-.html |titolo = Ginepro (juniperus communis) |sito = Alta val Trebbia - Piante ed erbe medicinali |accesso = 15 settembre 2017 |urlmorto = sì }}
===Bibliografia e referenze===
{{cita libro|cognome= Sotti|nome= Maria Luisa|coautori= Maria Teresa della Beffa|titolo= Le piante aromatiche. Tutte le specie più diffuse in Italia|anno= 1989|editore= Editoriale Giorgio Mondadori|città= Milano|id= ISBN 88-374-1057-3}}
 
*Akkol EK et al. A comparative study on the antinociceptive and anti-inflammatory activities of five Juniperus taxa. J Ethnopharmacol. 2009 Sep 7;125(2):330-36.
*Miceli N. et al. Comparative analysis of flavonoid profile, antioxidant and antimicrobial activity of the berries of Juniperus communis L. var. communis and Juniperus communis L. var. saxatilis Pall. from Turkey. J Agric Food Chem. 2009 Aug 12;57(15):6570-77.
*Gordien AY et al. Antimycobacterial terpenoids from Juniperus communis L. (Cuppressaceae). Ethnopharmacol. 2009 Dec 10;126(3):500-505.
*Neves A et al. Screening of five essential oils for identification of potential inhibitors of IL-1-induced Nf-kappaB activation and NO production in human chondrocytes: characterization of the inhibitory activity of alpha-pinene. Planta Med. 2010 Feb;76(3):303-308.
 
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
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