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{{Computer
|nome= Computer Colossus
[[File:Colossus.jpg|right|300px|thumb|Il Colossus Mark II. Il pannello di controllo a sinistra era utilizzato per regolare i settaggi del [[Lorenz (cifratrice)|decodificatore di Lorenz]]. I nastri con i dati sono a destra]]▼
|immagine= Colossus.jpg|thumb|upright=1.8|Il Colossus Mark II.
[[File:ColossusRebuild 12.jpg|300px|thumb|La replica funzionante di ''Colossus'', realizzata nel 2007, vista da dietro]] ▼
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|tipo= Calcolatore elettronico digitale programmabile
è stato il primo [[computer]] elettronico programmabile nella storia dell'[[informatica]]. Costruito e messo in opera nel [[Regno Unito]], durante la [[seconda guerra mondiale]], fu in grado di forzare i codici sviluppati dalla [[Lorenz (cifratrice)|cifratrice Lorenz SZ 40/42]] usata dai [[Nazisti|tedeschi]] per proteggere la corrispondenza fra [[Adolf Hitler]] e i suoi capi di stato maggiore. Gli inglesi fecero di tutto per interpretare i codici dei nazisti, che però venivano cambiati quotidianamente. Il ''Colossus'' fu realizzato grazie alle precedenti esperienze della ''[[Bomba (calcolatore)|Bomba]]'', macchina usata negli [[anni 1930|anni trenta]] dall'Ufficio Cifra polacco, ideata da [[Marian Rejewski]].▼
|paese= [[Inghilterra]]
Il Colossus, costruito in segreto per la [[Royal Navy]], è stato il primo a usare le [[valvola termoionica|valvole termoioniche]], fino ad allora usate solo da [[amplificatore|amplificatori]], al posto dei [[relè]]: sfruttandone ben 1500, fu in grado di aumentare notevolmente la potenza di calcolo. ''Colossus'' è preceduto unicamente dalla macchina [[Atanasoff–Berry Computer]], anch'essa elettronica ma non programmabile, mentre la realizzazione di [[ENIAC]] è successiva di alcuni anni. Il suo primato cronologico, tuttavia, è stato riconosciuto in ritardo a causa del rigoroso segreto imposto dal Regno Unito, resistito per decenni anche dopo la conclusione della guerra. ▼
|commercializzazione= Mk 1: Dicembre 1943<br />Mk 2: 1º giugno 1944
|dismissione= 8 giugno 1945
|esemplari= 10
|cpu= Circuiti personalizzati con [[Valvola termoionica|valvole]] e [[Thyratron]]. Un totale di 1600 Mc 1, e 2400 in Mc 2. Anche [[relè]] e relè passo-passo
|ram= no RAM
|display= Pannello a lampada
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▲[[File:ColossusRebuild 12.jpg|
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Colossus è stato progettato dal matematico [[Max Newman]], basandosi sui concetti della [[macchina di Turing universale]], e realizzato da [[Tommy Flowers]] nella [[Post Office Research Station]] a [[Dollis Hill]].<ref name=Singh>Simon Singh, ''Codici & segreti'', Rizzoli editore, Milano, 1999, ISBN 88-17-86213-4, pag. 250</ref> Il prototipo, ''Colossus Mark I'', fu assemblato a [[Bletchley Park]], ove lavorava Newman, nel febbraio del 1944. La versione migliorata, ''Colossus Mark II'', fu installata nel giugno del 1944, e dieci altri Colossus furono costruiti prima della fine della guerra.▼
Il Colossus, costruito in segreto per la [[Royal Navy]], è stato uno dei primi, dopo la macchina di Atanasoff-Berry, ad usare le [[valvola termoionica|valvole termoioniche]], fino ad allora usate solo da [[amplificatore|amplificatori]], al posto dei [[relè]]: sfruttandone ben 1500, fu in grado di aumentare notevolmente la potenza di calcolo.
Il Colossus fu sviluppato per decifrare i [[decrittazione|messaggi codificati]] con la [[Lorenz (cifratrice)|cifratrice-trasmettitrice Lorenz SZ 40/42]]. La macchina, programmabile, comparava due flussi di dati effettuando [[Algebra di Boole|operazioni booleane]]. Un flusso era il messaggio da decifrare, mentre il secondo era generato dalla macchina che cercava di individuare la chiave di codifica effettuando delle prove e confrontando i risultati. Se una [[simulazione]] dimostrava un grado di accuratezza superiore a una specificata soglia, il risultato veniva stampato tramite una [[macchina da scrivere]] elettrica. ▼
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Alla fine della guerra la macchina fu distrutta e i progetti relativi bruciati, per ordine del servizio segreto inglese.<ref name=Singh/> Solo in tempi recenti ne è stata costruita una replica funzionante, completata nel 2007, oggi esposta nel ''[[The National Museum of Computing|National Museum of Computing]]'', ospitato a [[Bletchley Park]].▼
== Storia ==
Il ''Colossus'' fu realizzato grazie alle precedenti esperienze della ''[[Bomba (calcolatore)|Bomba]]'', macchina usata negli [[anni 1930|anni trenta]] dall'Ufficio Cifra polacco, ideata da [[Marian Rejewski]].
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▲Il Colossus fu sviluppato per decifrare i [[decrittazione|messaggi codificati]] con la [[Lorenz (cifratrice)|cifratrice-trasmettitrice Lorenz SZ 40/42]]. La macchina, programmabile, comparava due flussi di dati effettuando [[Algebra di Boole|operazioni booleane]]. Un flusso era il messaggio da decifrare, mentre il secondo era generato dalla macchina che cercava di individuare la chiave di codifica effettuando delle prove e confrontando i risultati. Se una [[simulazione]] dimostrava un grado di accuratezza superiore a una specificata soglia, il risultato veniva stampato tramite una [[macchina
Così venivano decifrati circa 4000 messaggi tedeschi, italiani e giapponesi al giorno. Tale potenza di calcolo è comparabile a quella di un piccolo processore degli anni novanta.<ref name="Bozzo"/>
▲Alla fine della guerra la macchina fu distrutta e i progetti relativi bruciati, per ordine del servizio segreto inglese.<ref name=Singh/> Solo in tempi recenti ne è stata costruita una replica funzionante, completata nel 2007, oggi esposta nel
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [https://www.bbc.com/news/technology-67997406 BBC: Unseen images of code breaking computer that helped win WW2]
{{Dispositivi crittografici}}
{{Portale|
[[Categoria:Hardware crittografico]]
[[Categoria:Primi computer]]
[[Categoria:Milton Keynes]]
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