Neviano: differenze tra le versioni
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{{nd}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Neviano
|Panorama = Cupola_Neviano.jpg
|Didascalia = Cupola della
|Bandiera = Neviano-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Neviano-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado 2 = Lecce
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Aradeo]], [[Collepasso]], [[Cutrofiano]], [[Galatone]], [[Parabita]], [[Sannicola]], [[Seclì]], [[Tuglie]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1288
|Nome abitanti = nevianesi
|Patrono = [[Madonna della Neve|Madonna delle Nevi]] - [[San Michele Arcangelo]]
|Festivo = 5 agosto - 29 settembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Neviano (province of Lecce, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Neviano all'interno della provincia di Lecce
|Sito = https://www.comune.neviano.le.it/
}}
'''Neviano''' (''Nianu'' in [[
È situato nel versante sud-occidentale del [[Salento]], nel territorio delle [[serre salentine]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Neviano sorge sulle propaggini settentrionali della [[
Il comune, che si estende su una superficie di 16,06 km², è compreso tra gli 80 [[m s.l.m.]] (altezza minima) e i 180 [[m s.l.m.]] (altezza massima). L'agro nevianese è quasi del tutto coltivato; le colture principali sono l'olivo e la vite dal quale si producono l'[[olio Terra d'Otranto]] e pregiati vini che caratterizzano l'economia locale. Il territorio del comune confina a nord con i comuni di [[Galatone]], [[Seclì]] e [[Aradeo]], a est con il comune di [[Cutrofiano]], a sud con i comuni di [[Collepasso]] e [[Parabita]], a ovest con i comuni di [[Tuglie]] e [[Sannicola]].
* [[Classificazione sismica]]: zona 4 (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
=== Clima ===
Dal punto di vista meteorologico Neviano rientra nel territorio del basso [[Salento]] che presenta
{{ClimaAnnuale
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}}
* [[Classificazione climatica]] di Neviano:<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|titolo=Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani|urlmorto=sì|accesso=8 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100127140928/http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|dataarchivio=27 gennaio 2010}}</ref>
** [[Zona climatica]]: C
** [[Gradi giorno]]: 1288
== Storia ==
Neviano, come tutta l'[[Provincia di Lecce|area della provincia]], ha origini legate alla [[Storia del Salento#Le origini preistoriche|preistoria]], perché l'intera [[Puglia]] presenta insediamenti umani sin dal [[Storia della Puglia#La preistoria|periodo paleolitico]].
Secondo la tradizione, il paese è stato fondato da alcuni fuggiaschi (famiglia Simone) del casale di ''Fulcignano'' che, persa la battaglia con [[Galatone]], si rifugiarono nelle campagne circostanti fondando nuovi centri. I primi documenti scritti testimoniano l'esistenza di Neviano già nel [[XII secolo]] quando [[Tancredi di Lecce|Tancredi]], [[re di
Fonti scritte più attendibili vengono riportate dai registri angioini in cui Neviano, nel 1269 essendo rimasto dalla parte di [[Carlo I d'Angiò]] anche in seguito all'arrivo di [[Corradino di Svevia]], insieme con il Casale di Macugno venne dato ai fratelli Teobaldo e Rodolfo Bellerio. A partire dal [[XIV secolo]] i casali di Neviano e Macugno passarono agli Amendolia, ai Minutoli Capece, agli [[Orsini Del Balzo]] (1463), ai Di Capua (1525), ai Pirelli (1608) e ai Cicinelli (1696), i quali li cedettero in subfeudo ai Piccioli che assunsero il titolo di baroni fino al 1806, quando la feudalità fu abolita. Quanto alla popolazione i primi dati sono del
=== Simboli ===
[[File:Neviano-Stemma.png|left|70px]]
Lo stemma e il gonfalone sono così descritti dall'art. 6 dello statuto comunale<ref>{{cita testo|url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-le-neviano.pdf |autore= Comune di Neviano |titolo= Statuto |posizione= Art. 6, cc. 1 e 2}}</ref><ref>{{cita web|url= http://www.comuni-italiani.it/075/053/stemma.html |titolo= Stemma Comune di Neviano |sito= Comuni-Italiani.it}}</ref>:
;Stemma:
{{
; Gonfalone:
{{Citazione|Drappo in seta diviso in due sezioni verticali di colore avorio ed azzurro, con lo stemma al centro.}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Chiesa Madre di Neviano Lecce.jpg|thumb
La chiesa madre di
[[File:Chiesa Madonna della Neve.jpg|thumb|Santuario della Madonna delle Nevi]]
* '''Santuario della Madonna delle Nevi'''
Il santuario della Madonna delle Nevi, un tempo chiamato ''Santa Maria dei Casili'', risale alla prima metà del [[XVII secolo]] e la sua costruzione è legata ad una leggenda che ancora si tramanda oralmente. Secondo la tradizione due mercanti gallipolini, sorpresi da un temporale, si rifugiarono in una grotta e vi passarono la notte. Il mattino seguente ripresero il loro cammino ma il quadro della [[Madonna della Neve|Madonna delle Nevi]] che portavano con loro rimase incastrato nella roccia. Quel segno fu interpretato come un volere della Vergine di restare a Neviano e venne dunque edificato un tempio. L'edificio presenta un prospetto diviso in due ordini da una cornice ed è sormontato da un timpano. Inquadrato da due alte [[paraste]], è caratterizzato da un portale architravato posto in asse con un rosone finemente decorato da una cornice. L'interno, a navata unica, ospita due altari laterali, dedicati al [[Cuore di Gesù]] e a {{chiarire|[[santa Filomena]]}}, e l'altare maggiore sormontato da una grande tela della ''Madonna delle Nevi,'' opera del pittore Raffaello Salines del 1837 e da un mosaico che ricorda la storia della fondazione del santuario.
* '''Chiesa di San Giuseppe Patriarca'''
La chiesa di San Giuseppe Patriarca fu edificata nel [[XVIII secolo]] su una cappella preesistente, sede dell’antica confraternita del santo che nel paese esisteva già nella seconda metà del settecento. Originariamente, l’attuale chiesa, costituiva un unico blocco con l’adiacente palazzo Maruccio. Le prime notizie sulla Confraternita si hanno con un documento del 1762 che portava il timbro di Ferdinando II, re delle II Sicilie. Pare infatti, che a quel tempo, l'attività delle congregazioni fosse controllata dello Stato. La facciata, rifatta nel [[1930]], è inquadrata da due coppie di [[paraste]] e da un'aggettante [[trabeazione]] al di sopra della quale si innalza un fastigio curvilineo contenente un bassorilievo in [[maiolica]] raffigurante [[san Giuseppe]]. L'interno presenta un'unica navata con altare maggiore e un altare laterale dedicato al Santissimo Sacramento.
[[File:San Nicola di Macugno Neviano.jpg|thumb|Abbazia di San Nicola di Macugno]]
* '''Abbazia di San Nicola di Macugno'''
L'abbazia di San Nicola di Macugno sorge a circa 2,5 km in direzione sud-est dell'abitato di Neviano e rappresenta una testimonianza dell'esistenza dell'antico casale di Macugno. L'abbazia viene censita nel [[1378]] quale pertinenza di Neviano. Del complesso rimangono due grotte scavate nella roccia, una integra e l'altra semi crollata, una torre fortificata con a lato un ampio locale con [[volta a botte]], due [[silo]], due forni di cui uno realizzato con pietre a secco, una grande cisterna a forma di campana ed una strada carraia che presenta dei solchi molto profondi a testimonianza dell'alta frequentazione del sito sin da tempi remoti. Sulla facciata della torre vi sono due piccole nicchie affrescate poste ai lati della porta d'ingresso, a sinistra [[san Nicola di Bari|san Nicola]] e a destra [[santa Lucia]].
Ad ovest dell'antico casale è ancora presente un tratto delle mura medievali (denominate “[[paretone]]”) che oltre a delimitare e proteggere l'insediamento, svolgevano probabilmente, anche una funzione di terrazzamento a tutela delle grotte. Il territorio è segnato da numerosi [[muri a secco]] (circa 140 chilometri) e dalla presenza di moltissime costruzioni in pietra, come i [[furnieddhi]] (sono stati censiti in numero di 436), che caratterizzano la zona come ''"Paesaggio della pietra"''. Tutta l'area dell'insediamento, recentemente recuperata e resa fruibile anche con la realizzazione di una pista ciclabile, è sede del Laboratorio eco-museale del Paesaggio delle Serre della città di Neviano finanziato dal Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino.
La chiesa rupestre della Madonna della Croce è una costruzione rurale realizzata con pietre a secco nel [[XVII secolo]]. Presenta una [[volta a botte]] e sulla parete di fondo è affrescata l'immagine della [[Deposizione di Gesù|Deposizione dalla Croce]].
=== Architetture civili ===
;Palazzo Romano-Tafuri-Moschettini<ref>{{cita web|url=http://www.ecomuseipuglia.net/mappe/dettaglio.php?codVoce=186&codMappa=18|titolo=Palazzo Romano Tafuri Moschettini|urlmorto=sì}}</ref> o Palazzo Tafuri<ref>{{Cita web|url=https://www.fondazioneterradotranto.it/2012/09/13/i-tafuri-senza-peli-sulla-lingua/neviano-palazzo-tafuri-particolare-del-quadrato/|titolo=Palazzo Tafuri - Neviano}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comunenevianodilecce.it/portale/gallerie/palazzo-tafuri/|titolo=Palazzo Tafuri}}</ref>
È una delle più importanti dimore signorili di Neviano, riconosciuto di particolare pregio storico-nazionale con D.M. del 30/10/1990 dal Ministro per i Beni Culturali ed Ambientali. È ubicata in Piazza Vittorio Emanuele, risale al XVI secolo. Il portone di ingresso al Palazzo è sormontato dallo stemma dell'originario proprietario, il Marchese Dott. Antonio Romano, che si distinse per cultura e umanità<ref>secondo quanto narrato a pag.204 del libro intitolato "Neviano" -Edizioni Nuova Prhomos-2015, dall'autore Don Giovanni Cartanì di Neviano</ref>.
Morì nel 1819 e fu seppellito nella Chiesa di San Michele Arcangelo, in Neviano, come riportato nella dichiarazione di morte dal Curato d'epoca Arciprete Achille Perillo, che scrive testualmente: "Corpus eius sepultum fuit in hac Parochiali Ecclesia". La baronessa Antonietta Romano, figlia del March. Antonio Romano, sposa il nobile Bar. Pasquale Tafuri che in seguito al matrimonio si trasferì nel piccolo paese. Dal matrimonio Tafuri - Romano nacquero due figli: Arturo Tafuri, avvocato e annoverato tra i più grandi poeti del Salento di fine Ottocento e Carmelo Tafuri, musicista e letterato.
La cappella del palazzo è dedicata a San Liborio, la cui effigie era raffigurata su un’importante pala seicentesca posizionata sopra l’altare e successivamente rimossa. Ancora oggi, una piccola lapide sul prospetto del palazzo sovrasta l’ingresso della cappella: “Qui non si gode immunità”, si legge. Si tratta di un residuo storico di un antico privilegio riservato ai luoghi di culto pubblico, in forza del quale se una persona si nascondeva in quella Chiesa non poteva essere perseguitata o arrestata, perché il tempio, come luogo pubblico, era considerato extra-territoriale. Successivamente la cappella ebbe il privilegio di cappella pubblica ed infatti l’accesso dalla strada venne aperto in occasione della celebrazione della messa ed in occasione della festa del santo patrono, San Michele Arcangelo, la cui statua effettuava ritualmente una sosta davanti alla cappella stessa durante la processione. Nel palazzo sono state custodite in una teca, sino ai primi del 1950, le spoglie di San Valeriano Martire tramandate dai Romano ai Tafuri nel corso dei secoli. In punto di morte le spoglie del Santo furono poi donate alla Chiesa di San Michele Arcangelo.<ref>{{Cita web|url=https://www.fondazioneterradotranto.it/2012/09/13/i-tafuri-senza-peli-sulla-lingua/neviano-palazzo-tafuri-particolare-del-quadrato/|titolo=Neviano- Palazzo Tafuri - particolare del quadrato|sito=Fondazione Terra D'Otranto|lingua=it-IT|accesso=2021-09-29}}</ref>
Sul retro del Palazzo si articola un ampio giardino con rampe di accesso al piano superiore e alle terrazze. Nel giardino figurano due grandi nicchie affrescate da maestranze locali, una di esse raffigura la Pietà su uno sfondo paesaggistico; in alto si nota una schiera di cherubini e ai lati, la gloria dei Santi.
;Palazzo del Municipio
Un elegante palazzotto dei primi del '900, ristrutturato negli anni '50, caratterizzato da motivi architettonici in stile [[Art Nouveau|Liberty]].
=== Architetture militari ===
* '''[[Castello di Neviano]]''', anche noto come '''castello baronale Orsini Del Balzo'''.
Il primo nucleo del castello fu voluto nella prima metà del [[XV secolo]] da [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]] per difendere l'abitato dalle incursioni nemiche provenienti dal mare e dalle vallate circostanti. Subì radicali trasformazioni nel corso del [[XVII secolo|Seicento]], con l'aggiunta di nuovi vani, ed era circondato da un fossato. L'edificio presenta tutti gli elementi tipici delle fortezze; è infatti dotato di [[piombatoia|piombatoie]], [[feritoie]] e termina con una cornice sostenuta da [[beccatelli]]. L'interno ospita ampie stanze distribuite su due piani. Parte della struttura fu demolita negli anni Settanta del Novecento perché ritenuta pericolante.
* '''Via Pozzi Vecchi'''
Si trova nel centro storico del paese e risale alla fine dell'800. Unisce la parte alta con la parte bassa di Neviano, dalla quale si può raggiungere l'Oratorio Parrocchiale e il Santuario di S. Maria delle Nevi. È chiamata così perché lungo la sua estensione si incontravano numerosi pozzi dai quali un tempo si attingeva l'acqua. Oggi, di quei pozzi, ne è rimasto solo uno all'interno del parco dell'oratorio. La suggestività di questa strada ha ispirato molti pittori che l'hanno immortalata sulla tela.
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al
* [[Romania]] - 30
[[File:Dialetti Puglia.png|thumb|Dialetti pugliesi]]
[[File:Versioni dialetto salentino.jpg|thumb|Diffusione del dialetto salentino]]
=== Lingue e dialetti ===
Il dialetto parlato a Neviano è il [[dialetto salentino]] nella sua variante centrale che corrisponde al [[dialetto leccese]]. Il dialetto salentino si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori che si sono susseguite nei secoli: [[messapi]], [[Magna Grecia|greci]], [[Storia romana|romani]], [[Bisanzio|bizantini]], [[longobardi]], [[normanni]], [[Albania|albanesi]], [[Francia|francesi]], [[Spagna|spagnoli]].
=== Religione ===
La religione più diffusa è il [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]]. Il comune è incluso nella [[diocesi di Nardò-Gallipoli]] e suddiviso nelle parrocchie di San Michele Arcangelo e di San Giuseppe da Copertino. Vi ha sede inoltre l'istituto religioso delle suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue di Cristo.
== Economia ==
Nell'ambito dell'[[Economia della Puglia|economia regionale]] i settori tradizionali dell'economia di Neviano sono l'agricoltura e l'industria di trasformazione ad essa legata. Importanti sono le coltivazioni di ulivo e vite con produzione olio extravergine d'oliva e vini rossi e rosati. La coltivazione di ortaggi è presente mentre è del tutto scomparsa quella del tabacco. Negli ultimi anni si è sviluppato il settore turistico con una crescita notevole delle presenze turistiche nel [[Salento]]. Esiste un nascente settore industriale.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:
* [[Strada statale 101 Salentina di Gallipoli]]; ''Lecce-Gallipoli'' uscita per [[Galatone]]-[[Seclì]]-Neviano-[[Aradeo]]
* [[Strada statale 101 Salentina di Gallipoli]]; ''Lecce-Gallipoli'' uscita per [[Sannicola]]
Il centro è anche raggiungibile dalle strade provinciali interne: ''SP42 [[Seclì]]-Neviano-[[Collepasso]]'', ''SP50 [[Sannicola]]-[[Aradeo]] intersezione con SP42'', ''SP196 Neviano-[[Tuglie]]'', ''SP271 Neviano-intersezione con SP41 [[Collepasso]]-[[Galatina]]''.
=== Ferrovie ===
La stazione ferroviaria più vicina è quella di [[Stazione di Seclì-Neviano-Aradeo|Seclì-Neviano-Aradeo]] posta lungo la linea [[Ferrovia Novoli-Gagliano del Capo|Novoli-Gagliano del Capo]] delle [[Ferrovie del Sud Est]].
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Ennio Fonte |Inizio = 15 ottobre 1988 |Fine = 7 giugno 1993 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Carrisi |Inizio = 7 giugno 1993 |Fine = 25 marzo 1995 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nicola Russo |Inizio = 25 marzo 1995 |Fine = 20 novembre 1995 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Aldo Mastria |Inizio = 20 novembre 1995 |Fine = 17 aprile 2000 |Partito = [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Michele Megha |Inizio = 17 aprile 2000 |Fine = 30 settembre 2004 |Partito = [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Daniela Lupo |Inizio = 13 dicembre 2004 |Fine = 5 aprile 2005 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giorgio Cuppone |Inizio = 5 aprile 2005 |Fine = 30 marzo 2010 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Silvana Cafaro |Inizio = 30 marzo 2010 |Fine = 2 giugno 2015 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Silvana Cafaro |Inizio = 2 giugno 2015 |Fine = 31 agosto 2020 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Paola Mauro |Inizio = 31 agosto 2020 |Fine = 21 settembre 2020 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Fiorella Mastria |Inizio = 21 settembre 2020 |Fine = 4 agosto 2022 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vincenzo Lubrano |Inizio = 4 agosto 2022 |Fine = 9 giugno 2024 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Antonio Mighali |Inizio = 9 giugno 2024 |Fine = in carica |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Sport ==
=== Calcio ===
La squadra di calcio locale è il Real Neviano, che milita nel girone C pugliese di [[Seconda Categoria]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* L. A. Montefusco, ''Le successioni feudali in Terra d'Otranto'', Lecce, Istituto Araldico salentino
*
== Voci correlate ==
* [[Salento]]
* [[Terra d'Otranto]]
* [[Serre salentine]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Salento}}
{{Portale|Lecce|Puglia}}
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