Vincenzo de Barberis: differenze tra le versioni

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|LuogoNascita = Brescia
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = ca. [[1490]] circa
|LuogoMorte = Sondrio?
|LuogoMorteLink = Sondrio
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|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = {{sp}}
|Immagine =
}}
 
== Biografia ==
Vincenzo de Barberis nacque a Brescia nell'ultimo decennio del XVIXV secolo; intorno al 1511 fu a Milano nella cerchia della [[scuola di San Luca]] dove i contatti con [[Bramantino]], [[Zenale]], Cesare e [[Vincenzo Cesariano]] furono continui e fruttuosi. Collaborò probabilmente con [[Bernardino Luini]] negli anni successivi al 1513. Nella scuola di San Luca conobbe anche [[Bernardino de Donati]] col quale iniziò subito una lunga amicizia e una proficua collaborazione: nel 1512 entrambi furono a morbegnoMorbegno per le ''Storie di Sant'Antonio'' nella chiesa di Sant'Antonio a [[Morbegno]]. Le collaborazioni col De Donati costellano questi anni, fino alla morte di Bernardino, avvenuta nel 1531; nello stesso anno Vincenzo viene convocato a [[Mantova]] dove nel 1532 prende parte alle imprese artistiche commissionate dalla corte dei Gonzaga a Palazzo Te.
[[ImmagineFile:De Barberis - Cortile Palazzo Besta, Teglio (24).JPG|thumb|right|170pxupright|Cortile di Palazzo Besta di Teglio, Storie dell'Eneide.]]
 
Ma dal 1535 è di nuovo a [[Sondrio]] e da questa data in poi le commissioni in Valtellina si moltiplicheranno: i lavori del De Barberis sono a [[Sondrio]], [[Mazzo di Valtellina]], [[Caiolo]], [[Fusine (Italia)|Fusine]], [[Teglio]], [[Ponte]], Teregua in [[Valfurva]] eccetera. A lui sono attribuiti anche alcuni dipinti per il [[Santuario della Beata Vergine della Sassella]].''<ref name=":063">{{cita|Dell'Oca|p. 9|Creval}}.</ref>'' Nella sua bottega lavorarono il nipote Michele de Barberis, [[Cipriano Valorsa]], e altri aiuti ignoti; la bottega del de Barberis era il corrispettivo nella media e alta Valtellina di quella dei [[de Magistris]] nella zona lariana.
Gli Anni Quaranta del XVI secolo segnano l’apicel'apice della sua carriera. Di questi anni le celebri ''Storie dell'Eneide'' e le ''Storie dell'Orlando Furioso'' nel [[palazzo Besta]] di Teglio. L'artista morì probabilemte a Sondrio nell'inverno tra 1550 e 1551. Un'altra ipotesi meno convincente posticipa la morte del pittore di almeno un ventennio, identificandolo con il Vincenzo de Barberis da Manerbio, scalpellino attivo a Brescia dal 1551 al 1576.
 
Particolare sottolineatura merita il ciclo con le storie di Enea che è tra le più antiche (se non la più antica) rappresentazioni pittoriche monumentali tratte dall'Eneide che si conoscano.
La formazione lombarda, soprattutto bresciana, di Vincenzo de Barberis è evidente in tutte le sue opere; la sua eredità verrà raccolta in Valtellina da [[Cipriano Valorsa]].
 
L'artista morì probabilmente a Sondrio nell'inverno tra 1550 e 1551. Un'altra ipotesi meno convincente posticipa la morte del pittore di almeno un ventennio, identificandolo con il Vincenzo de Barberis da Manerbio, scalpellino attivo a Brescia dal 1551 al 1576.
 
La formazione lombarda, soprattutto bresciana, di Vincenzo de Barberis è evidente in tutte le sue opere; la sua eredità verrà raccolta in Valtellina da [[Cipriano Valorsa]].
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* Coppa S. (a cura di), ''Il Medioevo e il primo Cinquecento'' in ''Civiltà artistica in Valtellina e Valchiavenna'', Sondrio 2000
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* Romeri M., ''Appunti su Luigi Valloni'' in "Bollettino della Società Storica Valtellinese" n. 60, 2007, pp. 121-142
* Gatti S., ''Un contributo alla biografia del pittore Vincenzo de Barberis da Brescia'' in "Arte Lombarda", 83, 1987, pp. 121-122
* {{Cita libro|autore=Angela Dell'Oca|altri=progetto grafico di Leo Guerra, fotografie di Aleph (Como)|titolo=Santa Maria della Sassella - guida alla mostra itinerante|annooriginale=|editore=Fondazione Gruppo Credito Valtellinese|città=Verona|p=|capitolo=|cid=Creval}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|biografie}}