Sant'Angelo in Vado: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati delle Marche|maggio 2015}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Sant'Angelo in Vado
|Panorama =Metauro à San Angelo in VadoSanAngeloInVado.jpg
|Didascalia = Panorama
|Bandiera = Sant'Angelo in Vado-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma =Stemma santangeloSant'Angelo in vadoVado-Stemma.gifpng
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Marche
|Divisione amm grado 2 = Pesaro e Urbino
|Amministratore locale =Settimio BraviStefano Parri
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-sinistra]]
|Data elezione =8 22-69-20092020
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Latitudine gradi=43
|Sottodivisioni =
|Latitudine minuti=39
|Divisioni confinanti = [[Apecchio]], [[Belforte all'Isauro]], [[Carpegna]], [[Città di Castello]] ([[Provincia di Perugia|PG]]), [[Mercatello sul Metauro]], [[Peglio (Marche)|Peglio]], [[Piandimeleto]], [[Urbania]], [[Urbino]]
|Latitudine secondi=52.99
|Zona sismica = 2
|Latitudine NS=N
|Gradi giorno = 2434
|Longitudine gradi=12
|Nome abitanti = vadesi
|Longitudine minuti=24
|Patrono = [[san Michele Arcangelo]]
|Longitudine secondi=46.80
|Festivo = 29 settembre
|Longitudine EW=E
|PIL =
|Altitudine=359
|PIL procapite = {{formatnum:19.431}} [[Euro|€]] <small>(2023)</small><ref name="PIL">{{Cita news|url=https://tg24.sky.it/economia/2024/04/23/dichiarazione-redditi-2023-mappa-comuni-italia|titolo=Le città più ricche in Italia: la mappa dei redditi comune per comune|pubblicazione=Sky TG24|data=23 aprile 2024|accesso=22 ottobre 2024}}</ref>
|Superficie=67.44
|Mappa = Map of comune of Sant'Angelo in Vado (province of Pesaro and Urbino, region Marche, Italy).svg
|Note superficie=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Sant'Angelo in Vado nella provincia di Pesaro e Urbino
|Abitanti=4138
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Apecchio]], [[Belforte all'Isauro]], [[Carpegna]], [[Città di Castello]] ([[Provincia di Perugia|PG]]), [[Mercatello sul Metauro]], [[Peglio (Marche)|Peglio]], [[Piandimeleto]], [[Urbania]], [[Urbino]]
|Codice postale=61048
|Prefisso=[[0722]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=041057
|Codice catastale=I287
|Targa=PU
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=vadesi
|Patrono=[[san Michele Arcangelo]]
|Festivo=[[29 settembre]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Sant'Angelo in Vado (province of Pesaro and Urbino, region Marche, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Sant'Angelo in Vado nella provincia di Pesaro e Urbino
|Sito=http://www.comunesantangeloinvado.it/
}}
{{quote|transitammo dapprima, lungo il Metaurus, per una bella città, S.Angelo, appartenente allo stesso duca e dotata di buonissime strade|[[Michel de Montaigne]], ''Journal de Voyage en Italie'' / ''Giornale di Viaggio in Italia'', [[1581]]|passames premieremant une petite bele vile, S. Angelo, apartenant audit Duc, le long de Metaurus, aïant des avenues fort beles. |lingua= Fr}}
 
'''Sant'Angelo in Vado''' (''Sant'Angël'' o ''Sant'Ang'le'' in [[dialetto gallo-piceno]]; anticamente ''Tifernum Mataurense'') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Pesaro e Urbino]] nelle [[Marche]]. Fu [[diocesi|sede vescovile]], ora unita nell'[[arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado]].
[[File:SanAngeloInVado.jpg|thumb|left|Sant'Angelo in Vado]]
 
== Storia ==
'''Sant'Angelo in Vado''' (''Sant'Angële'' in [[dialetto gallico marchigiano|gallico marchigiano]]) è un [[comune italiano]] di 4.138 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Pesaro e Urbino]] nelle [[Marche]]. Fu [[diocesi|sede vescovile]], ora unita nell'[[arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado]].
{{Citazione|transitammo dapprima, lungo il [[Metauro]], per una bella città, S. Angelo, appartenente allo stesso duca e dotata di buonissime strade|[[Michel de Montaigne]], ''Journal de Voyage en Italie'' / ''Giornale di Viaggio in Italia'', 1581|passames premieremant une petite bele vile, S. Angelo, apartenant audit Duc, le long de Metaurus, aïant des avenues fort beles. |lingua= Fr}}
 
Sant'Angelo in Vado sorge sulle rovine dell'antica città romana di Tifernum Mataurense, denominazione che deriva da ''tipher'' o ''tifia'', pianta acquatica che si sviluppa nelle zone paludose. Lo studio della pianta della Tifernum, ricostruita in base alle informazioni ottenute con le operazioni di scavo e con le interpretazioni aerofotografie, porta alla constatazione che la città aveva forma quadrata, con i classici cardo e decumano incrociati secondo il tipo urbano del ''[[castrum]]''. L'esistenza dell'antico municipio romano è attestata dai molti reperti archeologici ritrovati e oggi conservati nell'Antiquarium della città. Si ritiene che questa, dopo l'avvento del cristianesimo, fosse sede vescovile.
Nel suo territorio si trova l'[[enclave]] di [[Monte Ruperto]], parte del comune di [[Città di Castello]] ([[Provincia di Perugia|PG]]).
 
La lunga guerra tra [[Bizantini]] e [[Ostrogoti]] durante il VI secolo interessò anche il territorio della Tifernum Mataurense, che subì la totale distruzione. I Longobardi ricostruirono il nuovo abitato sulle rovine della città romana quasi completamente ricoperte dai terreni alluvionali, e lo dedicarono all'[[arcangelo Michele]], di qui il nome di Sant'Angelo. La seconda parte del nome "in Vado" fu aggiunta successivamente e sarebbe da attribuire al fatto che per raggiungere i due tronconi della città adagiata sulle rive del fiume, si dovesse "guadare" il fiume [[Metauro]]. Secondo un'altra interpretazione invece la parola è collegata al [[Isatis tinctoria|guado]], una pianta che cresce piuttosto abbondante lungo le rive del fiume e dalla quale, attraverso un opportuno procedimento, si estraeva un inchiostro scuro utilizzato per stampe e la tintura dei tessuti.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
 
*[[Chiesa di Santa Maria dei Servi (Sant'Angelo in Vado)|Chiesa di Santa Maria dei Servi]]
Sullo scorcio del medioevo Sant'Angelo in Vado fu capitale della [[Massa Trabaria]], provincia forestale dello Stato della Chiesa. Qui si radunava il parlamento della Provincia di Massa Trabaria che comprendeva il territorio incluso tra Cagli-Urbino e l'Appennino. La città nel tempo ha avuto giurisdizione anche sui contigui castelli di [[Sorbetolo]], [[Ca' Resto]] (entrambi della famiglia degli Ubaldini), [[Baciuccaro]] e [[Monte Majo]], così come sulla torre e podere dei Bensi, acquistato da Giulio Bensi, un tempo al servizio delle milizie della corte toscana. Il governo temporale della città era affidato a un magistrato composto da un gonfaloniere appartenente alla nobiltà, tre priori appartenenti a città, arti e contado, e controllato da un consiglio costituito da cittadini e nobiltà.
**[[Lorenzo Ghiberti]], ''[[Assunta (Ghiberti)|Assunta]]'', 1400
 
Nel luglio del 1849 di qui passò [[Giuseppe Garibaldi]] in fuga dopo la caduta della [[repubblica romana]]. Nel 1860-61 viene a far parte del [[Regno d'Italia]].
 
=== Simboli ===
Lo stemma comunale è uno scudo d'argento, alla croce di rosso. Il gonfalone è costituito da un drappo di bianco [[fiancheggiato]] a destra di rosso.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = Concessione di papa Urbano VIII
|data = 1636
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Sant'Angelo in Vado - Duomo di Sant'Angelo in Vado - 2024-09-07 12-51-32 001.jpg|thumb|Il [[Duomo di Sant'Angelo in Vado|Duomo]] e il [[El Campanon (Sant'Angelo in Vado)|Palazzo comunale]].]]
=== Architetture religiose<ref>Franco Fini, Aldo Grassi, Vittorio MORICCIONI, Maiolo Barocci, Gaspare Romanini, ''Guida storico-artistica alle Chiese di Sant'Angelo in Vado'', 2005.</ref> ===
* [[Duomo di Sant'Angelo in Vado|Concattedrale di San Michele Arcangelo]]: la Concattedrale dell'[[arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado]] è il [[Duomo|principale luogo di culto]] [[chiesa cattolica|cattolico]] della cittadina, [[cattedrale]] della diocesi di Sant'Angelo in Vado-Urbania fino al [[1986]]. Si trova in piazza Pio XII, vicino al [[El Campanon (Sant'Angelo in Vado)|Palazzo della Ragione]].
 
* Chiesa di San Filippo Neri. La facciata principale prospetta a sud su piazza Umberto I, all'altezza dell'imbocco di via Maremma. In origine sul sito sorgeva un oratorio dedicato alla Vergine della Concezione, eretto nel [[XVI secolo]], di cui ne restano alcune tracce dell'antico portale murato (vicino all'attuale, verso via Maremma) sul quale vi è un piccolo rilievo in arenaria, raffigurante la Vergine che discende sulla Terra. La chiesa fu ristrutturata nella forma attuale entro il primo decennio del [[XVII secolo]], come voto fatto dal Comune, per impetrare la grazia affinché nascesse un [[Federico Ubaldo della Rovere|erede maschio]] del [[Ducato di Urbino|ducato]]. L'interno assunse una pianta ottagonale, ad aula unica, coperta da una cupola. Gli altari e altri oggetti di culto sono opera dell'artigianato locale del primo seicento, attribuibili a Giovanpietro Zuccari. La calotta della cupola è decorata da affreschi a tempera<ref>Caldari Giovannelli 1981, p. 150.</ref>, incorniciati da stucchi dorati, raffiguranti alcune scene della vita della Vergine, sui quattro spicchi, alternati dalle figure delle Sibille; risalenti alla fine degli [[Anni 1620|anni venti del XVII secolo]] e attribuibili all'artista August Albrecht von Wallenstein. Sull'altare di sinistra, detto del Crocifisso, si trova una grande custodia lignea e dipinta esternamente ed internamente con scene raffiguranti un'''Annunciazione'' e ''Longino e il centurione'', opera di [[Raffaellino del Colle]]. Sotto a tale custodia, sull'altare si trova il reliquiario di Sant'Ubaldo, dono della popolazione di [[Gubbio]] ai vadesi in occasione della ristrutturazione [[XVII secolo|seicentesca]] dell'edificio. Invece sull'altare di destra spicca la pala del pesarese [[Giovan Giacomo Pandolfi]], raffigurante ''Federico Ubaldo raccomandato alla Vergine col Bambino da Sant'Ubaldo, San Michele Arcangelo e San Giovanni Battista'' ([[1614]]). Mentre sull'altare maggiore si trova una statua lignea dorata della Vergine, attribuita a [[Lorenzo Ghiberti]]. La chiesa ospitò anche la tela dello Schiaminossi, oggi nella vicina chiesa di Santa Caterina. Nel [[XVIII secolo]] la chiesa fu intitolata a San Giuseppe, quando vi s'insediò l'omonima confraternita, trasferitasi dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli, in tale occasione fu commissionata al pittore vadese [[Francesco Mancini (pittore 1679-1758)|Francesco Mancini]], l'esecuzione di una tela raffigurante ''Il transito di San Giuseppe'' da collocare sull'altare maggiore, andando a coprire la statua della Vergine. Pochi decenni dopo, la chiesa assunse l'attuale denominazione. All'interno vi si conserva anche una tela di [[Taddeo Zuccari]], raffigurante una ''Madonna degli Angeli'', proveniente dall'omonima chiesa.
*Chiesa di Sant'Eusebio. La [[Chiesa di Sant'Eusebio (Sant'Angelo in Vado)|Chiesa di Sant'Eusebio]] è un [[Chiesa (architettura)|luogo di culto]] di Sant'Angelo in Vado, in [[provincia di Pesaro e Urbino]]. Appartiene alla [[parrocchia]] di [[Duomo di Sant'Angelo in Vado|San Michele Arcangelo]] e rientra nell'[[arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado]]. Risale al XIII secolo.<ref name=Chieseitaliane>{{Chiese italiane|44358|Chiesa di Sant'Eusebio <Sant'Angelo in Vado>|14 agosto 2022|stampa=sì}}</ref><ref name=BeWeB>{{cita|BeWeB}}.</ref>
*Ex convento di San Francesco. Si trova in via Roma, ai margini del centro storico. Si tratta dell'antico convento dei [[Ordine dei frati minori conventuali|padri francescani]], che si stabilirono in città verso la fine del [[XIII secolo]] ed eressero il convento agli inizi del [[XIV secolo|secolo successivo]]. La chiesa odierna è frutto di una ristrutturazione avvenuta tra XVII e XVIII secolo, rimasta incompiuta come attesta la facciata principale. Ha però conservato il portale [[XIV secolo|trecentesco]] in pietra, [[Arco a sesto acuto|ogivale]] e [[Strombatura|strombato]], nella lunetta al centro vi era raffigurata una ''Madonna in trono tra i santi Francesco e Bonaventura''. Il convento fu soppresso durante l'occupazione francese agli inizi del XIX secolo e non fu ripristinato neanche con la [[Restaurazione]], dato che fu adibito a seminario diocesano. L'interno, riccamente ornato da stucchi, si sviluppa a [[croce latina]], con cinque [[Cappella gentilizia|cappelle gentilizie]] su ciascuno dei due lati della navata centrale. All'incrocio tra navata, transetto e presbiterio, si sviluppa nella parte superiore una tribuna con cupola intradossata<ref>{{Cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/44350/Chiesa+di+San+Francesco#action=ricerca%2Frisultati&view=griglia&locale=it&ordine=&ambito=CEIA&liberadescr=san+francesco&liberaluogo=sant%27angelo+in+vado&highlight=San&highlight=Francesco|titolo=Chiesa di San Francesco Sant′Angelo in Vado|data=19 maggio 2022|accesso=12 maggio 2023}}</ref>. Il presbiterio è chiuso da un'abside semicircolare, con coro ligneo e una pala raffigurante ''San Francesco in gloria con la Madonna e altri Santi''. L'organo risale agli inizi del XIX secolo ed è attribuito alla bottega di [[Gaetano Callido]].
*[[Chiesa di Santa Caterina "delle bastarde"]]. In origine fu legata alla confraternita di Santa Caterina del Gonfalone, che gestiva un ospedale per i pellegrini e un orfanotrofio. La chiesa ha un ingresso principale, a nord, su via Maremma, contrassegnato da un portale in pietra a [[Arco a sesto acuto|sesto acuto]], risalente alla prima metà del [[XV secolo]]. Mentre un secondo ingresso più recente ([[XVI secolo]] ca), sul lato orientale, verso Piazza Umberto I, immette nella sacrestia. L'interno è ad aula unica, voltata a botte, alla base della volta vi è una trabeazione, sul cui fregio corre un'iscrizione del [[1562]], legata al momento in cui fu dedicato l'edificio liturgico. Le pareti interne sono interamente e riccamente decorate da stucchi, opera dell'artista durantino [[Tommaso Amantini]] (seconda metà del [[XVII secolo]]); vi sono nelle nicchie anche una serie di statue, raffiguranti i [[Dottori della Chiesa]] e le [[Virtù Cardinali]]. La chiesa ha tre altari: sul maggiore è una pala di [[Raffaello Schiaminossi]] raffigurante la ''Decapitazione di Santa Caterina'', collocabile tra gli ultimi anni del XVI secolo e i primi del XVII, una delle opere più importanti del tardo rinascimento in ambito locale, esempio di commistione tra elementi della maniera centro-italiana e influenze nordiche.<ref>Agnese Vastano, ''Raffaello Schiaminossi, Martirio di Santa Caterina'', in ''Simone De Magistris. Un pittore visionario tra Lotto e El Greco'', catalogo della mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2007, pagg. 188 - 189.</ref>
 
[[File:Sant'Angelo_in_Vado_-_Chiesa_di_San_Filippo_-_001.JPG|thumb|270px|Chiesa di San Filippo Neri.]]
* Ex convento di Santa Chiara. Si trova in corso Garibaldi, la chiesa esternamente presenta un aspetto molto sobrio tanto da farla confondere con gli edifici contigui. È ad aula unica rettangolare, con tre altari (Il maggiore e due laterali), con [[volta a padiglione]]. Verso la strada prospetta con il suo lato lungo, caratterizzato da due portali (uno murato) e due finestre, architravati, quest'ultime in asse coi portali; la muratura è intonacata. Un primo monastero fu costruito fuori le mura, verso il [[IV secolo]], ma fu poi distrutto dai [[Goti]] nel [[VI secolo]]. Il monastero fu ricostruito nel sito odierno, tra [[XI secolo|XI]] e [[XII secolo]], quando fu retto da un [[Ordine di San Benedetto|ordine benedettino]]. Nel secolo successivo passò all'ordine delle [[Monache clarisse|clarisse]]. Il convento fu ristrutturato grazie alle donazioni di Papa [[Sisto V]], legato all'[[Monache clarisse|ordine]], in quanto era stato loro confessore. Fu nuovamente ristrutturato per risanare i danni provocati dal sisma del 1781, sotto il vescovo Zamperoli, il cui stemma fu apposto nei corridoi conventuali. Le clarisse lasciarono l'edificio, sul finire del XIX secolo, passandolo all'ordine delle [[Figlie del Sacro Cuore]], che vi istituirono un orfanotrofio, perdurato fino alla fine del XX secolo. Il convento (esclusa la chiesa) fu poi ceduto e vi è stata aperta una [[Albergo|struttura alberghiera]]. La chiesa presenta un pregevole portone settecentesco, riccamente decorato; inoltre al suo interno conserva una [[cimasa]], raffigurante ''Il Padre eterno tra angeli e Santi oranti'', attribuita a [[Luca della Robbia]]. Invece la volta è adornata dall'affresco dell'urbinate [[Girolamo Cialdieri]] con ''Scene della vita di Santa Chiara'' (1634) e su un altare laterale si trova la tela del pesarese [[Giovan Giacomo Pandolfi]], raffigurante ''Sant'Agata'' (1604-16)<ref>{{Cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/44355/Chiesa+di+Santa+Chiara|titolo=Chiesa di Santa Chiara - Sant′Angelo in Vado|data=19 maggio 2022|accesso=10 luglio 2023}}</ref>.
 
* Chiesa di Santa Caterina "del Corso". Sorge, con la sua imponente facciata barocca in [[laterizio]] a vista, lungo corso Garibaldi, davanti a palazzo Grifoni, sull'angolo con la via eponima. L'interno è ad aula unica, [[Volta a botte|voltata a botte]], riccamente decorata da stucchi. Verso la seconda metà del XIII secolo, nel sito fu eretto il monastero delle [[Serve di Maria]], nella località nota come ''Pratello di Santa Maria'', grazie alle donazioni della contessa Simona da Perugia. Sul finire del secolo, le monache scambiarono il monastero con quello del ramo maschile del medesimo Ordine, sulla stessa strada. Nella seconda metà del XV secolo, il convento fu ampliato, sotto la guida del beato Girolamo Ranuzzi. Il convento fu gravemente lesionato dal terremoto del 1781, che determinò la sua completa ricostruzione. Nel 1879, un incendio distrusse il coro e parte del presbiterio, che vennero poi rifatti. Il convento fu soppresso nel 1986 e l'edificio passò alla [[Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado|diocesi]], che la usa per celebrare le funzioni liturgiche, come cappella invernale della vicina concattedrale<ref>{{Cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/44354/Chiesa+di+Santa+Caterina+al+Corso|titolo=Chiesa di Santa Caterina al Corso - Sant′Angelo in Vado|data=19 maggio 2022|accesso=10 luglio 2023}}</ref>.
 
* Chiesa di San Bernardino da Siena. Situata all'estremità orientale del centro storico, nella via eponima. Risale all'antico monastero di Sant'Angelo, legato all'ordine delle [[Monache clarisse|clarisse]], giunte in città verso il XIV secolo. Chiesa e monastero furono eretti nella prima metà del XV secolo, a ridosso della cinta muraria. La chiesa fu decorata nel XVI secolo, ma a conferirgli l'aspetto odierno, almeno internamente, fu una ristrutturazione tra XVII e XVIII secolo. Il monastero fu soppresso, durante l'occupazione francese, agli inizi del XIX secolo e ristrutturato per ospitare vari appartamenti, mentre l'interno della chiesa è rimasto inalterato seppur svuotato di tutti i suoi arredi e suppellettili, trasferiti nel museo diocesano. Dopo decenni di abbandono, alla metà degli anni settanta del XX secolo, fu restaurata e riaperta al culto, con il distacco dell'altare dal muro, in ossequio alle nuove norme [[Concilio Vaticano II|conciliari]]. Agli inizi degli anni dieci del XXI secolo, crollò una parte della volta, in seguito alle infiltrazioni provocate da una perdita di acqua dagli appartamenti soprastanti; per cui fu dichiarata inagibile e chiusa al pubblico. All'esterno sopravvive il portale in pietra della chiesa, in stile rinascimentale, architravato e modanato, riportante nella parte superiore l'immagine dell{{'}}''Agnus Dei'' ed il [[IHS|monogramma cristologico]] di [[San Bernardino da Siena]]. L'interno della ex chiesa è ad aula unica rettangolare ed ospitò la tela di [[Giovan Giacomo Pandolfi]], raffigurante l{{'}}''Immacolata Concezione tra i Santi Bernardino e Francesco''<ref>{{Cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/44347/Chiesa+di+San+Bernardino#action=ricerca%2Frisultati&view=griglia&locale=it&ordine=&ambito=CEIA&liberadescr=san+bernardino&liberaluogo=sant%27angelo+in+vado&highlight=San&highlight=Bernardino|titolo=Chiesa di San Bernardino Sant′Angelo in Vado|data=19 maggio 2022|accesso=12 maggio 2023}}</ref>.
[[File:Sant'Angelo_in_Vado_-_Chiesa_di_Santa_Maria_extra_muros_-_002.JPG|miniatura|Sant'Angelo in Vado - Chiesa di Santa Maria extra muros - 002]]
* Chiesa di Santa Maria dei Servi o ''extra muros''. Sorge a nord, sull'altra sponda del Metauro. La costruzione fu avviata nella prima metà del XIV secolo, ma il completamento avvenne solo qualche secolo dopo. Nella sua forma originaria presentava, sulla facciata, un portico con tre portali [[Arco ogivale|ogivali]] e tre [[Rosone|rosoni]]. Il campanile fu eretto nel [[XV secolo]], mentre la chiesa fu terminata entro la seconda metà del [[XVI secolo]], quando fu realizzato anche il nuovo portale in [[arenaria]] sulla facciata meridionale, grazie al contributo di due famiglie cittadine. Il portico esterno rimase fino alla prima metà del [[XVIII secolo]]. Verso la metà del XX secolo, la chiesa fu liberata da alcune [[superfetazione|superfetazioni]] aggiunte nei secoli. Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] fu sostituito l'antico pavimento in cotto, con le lastre tombali, da uno nuovo in marmo. La chiesa è stata adeguata alle norme post-[[Concilio Vaticano Secondo|conciliari]], mediante il distacco dell'altare maggiore dal muro. Il campanile è stato restaurato dopo il [[terremoto del 1997]]. Nel 2014 la chiesa è passata sotto la gestione diretta dell'[[Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado|arcidiocesi]]. Il vasto interno, con [[pianta basilicale]] a [[croce latina]], suddivisa in tre navate con presbiterio quadrato, conserva diverse opere d'arte: l'altare seicentesco della famiglia Grifoni custodisce un rilievo in bronzo raffigurante la ''[[Assunta (Ghiberti)|Vergine assunta in cielo tra Angeli musicanti]]'' attribuito a [[Lorenzo Ghiberti]]. In chiesa sono anche una pala di [[Raffaellino del Colle]] con la ''Madonna col Bambino e San Giovannino tra i Santi Antonio Abate, Pietro, Paolo, Giuseppe e il committente'', firmata e datata 1543,<ref>Alessandro Nesi, ''Alcuni disegni inediti di Raffaellino del Colle e altre note a margine di una monografia su Pierantonio Palmerini'', in "Accademia Raffaello. Atti e studi", n. 1, 2005, pag. 53.</ref> e un'altra di [[Raffaello Schiaminossi]] raffigurante la ''Madonna della Ghiara'', impostata su prototipi parmensi,<ref>Silvia Blasio, ''Percorsi della pittura toscana nelle Marche del Cinque e Seicento'', in ''Marche e Toscana. terre di grandi maestri tra Quattro e Seicento'', Pisa, 2007, pagg. 188 - 189.</ref> mentre sull'altare maggiore è conservata una teca con le reliquie del Beato [[Girolamo Ranuzzi]].<ref>{{Cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/73298/Chiesa+di+Santa+Maria+extra+muros|titolo=Chiesa di Santa Maria extra muros - Sant′Angelo in Vado|data=19 maggio 2022|accesso=11 luglio 2023}}</ref>
 
* Chiesa della Madonna del Riscatto o Madonna Grande. Situata poco distante dal centro storico, ad ovest, sulla [[Strada statale 73 bis di Bocca Trabaria|strada]] che conduce a Mercatello sul Metauro. Fu la chiesa dell'[[Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme|Ordine dei Cavalieri di Malta]], fino al [[1632]], quando l'Ordine vendette gran parte dei suoi beni nel territorio<ref>{{Cita web|url=https://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/beni-storici-artistici/scheda/9991.html|titolo=Sant'Angelo in Vado: Chiesa della Madonna del Riscatto|sito=lavalledelmetauro.it|data=28 gennaio 2008|accesso=8 luglio 2023}}</ref>.
 
* Monastero di Santa Maria delle Grazie. Sorge sulla cima di un colle ad un 1 km a sud dal centro storico. Fu eretto verso la metà degli [[Anni 1980|anni ottanta del XX secolo]] ed è retto dalle [[Serve di Maria|monache Serve di Maria]], la cui presenza nella cittadina risale al XV secolo, quando risiedevano in un monastero all'interno della cinta muraria. Poi verso gli inizi del XX secolo, si trasferirono in un altro monastero, precedentemente occupato dalle monache benedettine.<ref>{{Cita web|url=https://www.turismo.marche.it/it-it/Cosa-vedere/Attrazioni/Monastero-Serve-di-Maria-S-Maria-delle-Grazie/3395|titolo=Monastero Serve di Maria S. Maria delle Grazie|sito=turismo.marche.it|accesso=8 luglio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.monasterosantangelo.it/|titolo=Homepage del sito ufficiale del monastero|accesso=8 luglio 2023}}</ref>
 
* Ex convento di Santa Maria degli Angeli. Sorge fuori dal centro storico della cittadina, ad un 1 km circa a sud-ovest da essa, lungo la [[Strada statale 73 bis di Bocca Trabaria|strada]] per Mercatello sul Metauro. Il convento fu eretto nel [[Anni 1510|primo decennio del XVI secolo]], per volontà della duchessa [[Elisabetta Gonzaga]], retto dai [[Ordine dei frati minori|Frati Zoccolanti]]. La comunità francescana vi rimase fino all'Unità d'Italia, quando furono confiscati tutti i beni ecclesiastici e l'edificio passò al Comune, che decise di sistemare nell'antico orto conventuale, il cimitero cittadino. L'ultimo frate abbandonò il convento sul finire del [[XIX secolo]]. La struttura è stata restaurata agli inizi del [[XXI secolo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/beni-storici-artistici/scheda/5121.html|titolo=Sant'Angelo in Vado: Chiesa e Convento di S. Maria degli Angeli|sito=lavalledelmetauro.it|data=6 aprile 2017|accesso=8 luglio 2023}}</ref>.
* Eremo di Caresto. L'[[Eremo di Caresto]] è un piccolissimo nucleo abitato che poggia sull'omonimo colle a 451 m di quota; dista circa 2 km a Ovest dal centro di Sant'Angelo in Vado. Ebbe origine come insediamento militare nell'alto medioevo con funzione di avvistamento e controllo del territorio; dal XVII secolo perse gradualmente di importanza per trasformarsi in un insediamento abitativo rurale. Attualmente è sede della Comunità di Caresto, centro di spiritualità matrimoniale specifico per coppie di sposi e fidanzati.
 
* Ex convento dei Cappuccini
 
=== Architetture civili ===
[[File:Paolo_Monti_-_Serie_fotografica_(Sant'Angelo_in_Vado,_1969)_-_BEIC_6354384.jpg|thumb|270x270px|El Campanon in uno scatto di [[Paolo Monti]].]]
* [[El Campanon (Sant'Angelo in Vado)|Palazzo della Ragione o "El Campanon"]]
* Palazzo Fagnani. La facciata principale prospetta sul lato orientale di piazza Umberto I. Il palazzo risale al [[XVIII secolo]], ma divenne sede del municipio solo a partire dagli [[Anni 1830|anni trenta del XIX secolo]]. All'interno è custodita una pala dipinta da [[Federico Zuccari]] nel 1603 con la ''Madonna in trono tra Santi e membri della famiglia'', proveniente dalla [[Chiesa di Santa Caterina (Sant'Angelo in Vado)|Chiesa di Santa Caterina]], particolarmente interessante per la rappresentazione vivace ed intima dei familiari.<ref>Anna Maria Ambrosini Massari, ''Capriccio e Natura tra gli Zuccari e Barocci: alle radici del moderno nelle Marche del secondo Cinquecento'', in Anna Maria Ambrosini Massari, Alessandro Delpriori (a cura di), ''Capriccio e natura. Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita'', catalogo di mostra, Cinisello Balsamo, 2017, pag. 97.</ref>
* [[Palazzo Nardini - Ridarelli]]
* Palazzo Grifoni
* Palazzo Clavari
* Teatro "Federico e Taddeo Zuccari". Situato sull'angolo sud-occidentale di piazza Umberto I, davanti alla chiesa di San Filippo. Risalente al [[XVII secolo]], fu però rifatto più volte, fino alla ristrutturazione degli [[Anni 1920|anni venti del XX secolo]], che comportò l'eliminazione dei tre ordini di posti e la loro sostituzione con l'odierna galleria in cemento.
 
=== Siti archeologici ===
*Area archeologica di Tifernum Mataurense<ref>{{Cita web|autore = Emanuela Stortoni|url = https://www.academia.edu/35822143/Tifernum_Mataurense_antico_municipio_romano_Museo_e_Parco_archeologico_un_progetto_di_tutela_e_valorizzazione_dell_area_archeologica_di_Sant_Angelo_in_Vado_PU_|titolo = Tifernum Mataurense: antico municipio romano. Museo e Parco archeologico: un progetto di tutela e valorizzazione dell’area archeologica di Sant’Angelo in Vado (PU), in Amore per l’antico dal Tirreno all’Adriatico, dalla Preistoria al Medioevo ed oltre. |data = 2014|pp=865-880|accesso = 5 dicembre 2023|formato = pdf|}}</ref>
**[[Domus del Mito]]
**Terme romane di Tifernum Mataurense<ref>{{Cita web|autore = Emanuela Stortoni|url = https://www.academia.edu/89129609/Tifernum_Mataurense_Sant_Angelo_in_Vado_PU_Le_terme_romane_in_International_Workshop_Public_Baths_in_Roman_Italy_2nd_century_B_C_end_4th_A_D_Architecture_Technology_and_Society_Rome_4th_5th_October_2018_Patrimonio_culturale_territorio_Roma_2019_pp_412_432|titolo = Tifernum Mataurense (Sant’Angelo in Vado, PU). Le terme romane|pubblicazione = International Workshop Public Baths in Roman Italy (2nd century B.C. – end 4th A.D.). Architecture, Technology and Society (Rome, 4th-5th October 2018) |data = 2019|pp=412-432|accesso = 5 dicembre 2023|formato = pdf|}}</ref>
 
=== Aree naturali ===
[[File:Cascata_Sasso_inv.jpg|thumb|270px|Cascata del Sasso.]]
* Cascata del Sasso
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Sant'Angelo in Vado}}
 
4176
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[ISTAT]] al 1º gennaio 2023 la popolazione straniera residente era di 410<ref>[https://demo.istat.it/app/?l=it&a=2023&i=STR Dato Istat al 1º gennaio 2023]</ref> persone e rappresentava il 10,5% della popolazione residente. Le comunità straniere più numerose sono:<ref>[https://www.tuttitalia.it/marche/27-sant-angelo-in-vado/statistiche/cittadini-stranieri-2023/ Dati Istat su tuttitalia.it]</ref>
 
# [[Pakistan]], 144 (35,12%)
# [[Cina]], 90 (21,95%)
# [[Romania]], 41 (10,00%)
# [[Marocco]], 32 (7,80%)
# [[Macedonia del Nord]], 29 (7,07%)
# [[Moldavia]], 24 (5,85%)
 
=== Religione ===
La confessione maggioritaria nel Comune è quella [[Chiesa cattolica|cristiano cattolica]], ma vi sono anche altre minoranze, molte (come quella [[Islam|islamica]] o quella [[Chiesa ortodossa|cristiano ortodossa]]) legate all'etnie che si sono stabilite nel territorio negli ultimi decenni.
 
;Chiesa cattolica
Verso il [[VI secolo]], già l'antica città romana era stata elevata a sede vescovile, fino alla sua distruzione da parte dei Goti. La città tornò ad essere sede vescovile nel [[1636]], quando [[Papa Urbano VIII]] istituì la diocesi di Sant'Angelo in Vado-Urbania, in cui le due sedi furono unite ''[[aeque principaliter]]''. Nel [[1977]] la diocesi fu unita ''[[in persona episcopi]]'' con l'Arcidiocesi di Urbino (all'epoca arcidiocesi metropolitana); anche se già dal [[1965]] la sede diocesana, rimasta vacante, fu amministrata dall'arcivescovo di Urbino. Fino al [[1986]], quando fu costituita un'[[Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado|unica diocesi]] (metropolitana fino al [[2000]]).
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
=== Personalità legate a Sant'Angelo in Vado ===
==== Biblioteche ====
*[[Francesco Mancini (1679-1758)]], pittore [[Arte barocca#La pittura barocca|barocco]] e [[Rococò#Pittura|rococò]] nativo di Sant'Angelo in Vado.
* Biblioteca comunale - ecclesiastica "V. Lanciarini - I. Dini", è stata fondata nel [[1954]] ma dal [[2013]] è stata spostata nell'Oratorio San Francesco, dove occupa uno spazio di 150 mq. Si compone di due sale con dieci posti, due postazioni multimediali ed una sala dedicata ai giovani. Possiede un patrimonio di circa 6.757 volumi, con vari fondi antichi, come il fondo musicale Agostino Mercuri (371 volumi), quello dell'ex Biblioteca Capitolare (3.420 volumi), quello dell'ex biblioteca del Seminario (5.073 volumi) e quello dell'ex biblioteca dei Cappuccini (803 volumi). Comprende anche l'archivio storico comunale.<ref>{{Cita web|url=https://bibliomarchenord.it/SebinaOpac/library/SANT'ANGELO%20IN%20VADO%20-%20Biblioteca%20Comunale%20Ecclesiatica%20'Lanciarini-Dini'/URBSH|titolo=SANT'ANGELO IN VADO - Biblioteca Comunale Ecclesiatica 'Lanciarini-Dini'|sito=bibliomarchenord.it|accesso=22 ottobre 2024}}</ref>
*[[Ottaviano Volpelli]] ([[XVI secolo]]) [[giureconsulto]] del [[Ducato di Urbino|Ducato]] di [[Urbino]] e [[scrittore]] [[italia]]no [[Rinascimento|rinascimentale]], nativo di Sant'Angelo in Vado.
 
*[[Taddeo Zuccari]] e [[Federico Zuccari]], una coppia di fratelli pittori originari di Sant'Angelo in Vado.
==== Scuole ====
*[[Luca Dini]], giornalista.
* Istituto Comprensivo, composto da tre scuole dell'infanzia (due nei comuni di [[Mercatello sul Metauro]] e [[Borgo Pace]]), tre primarie (due nei comuni di Mercatello sul Metauro e Borgo Pace) e due secondarie di primo grado (una nel comune di Mercatello sul Metauro).<ref>{{Cita web|url=https://icsvado.edu.it/struttura/|titolo=Sito ufficiale|accesso=17 ottobre 2024}}</ref>
*[[Mario Spezi]], giornalista e scrittore.
 
*[[Antonio Podrini]], [[orologiaio]].
==== Musei ====
*[[Matteo Grifoni]], capitano d'arme.
* Museo civico ecclesiastico. È ospitato all'interno della chiesa di Santa Maria ''extra muros''.
*[[Antonio Ceccarini]], calciatore.
* Palazzo Mercuri. Ospita il Museo Demoantropologico "I Vecchi Mestieri" e il Museo archeologico "Tifernum Mataurense".
* Museo [[MBA (azienda)|MBA]]
 
=== Cinema ===
Film girati a Sant'Angelo in Vado:
* [[Rossini! Rossini!]] (1991), una scena in piazza Pio XII.
 
=== Eventi ===
* Mostra nazionale del Tartufo bianco<ref>{{cita web|1=https://www.mostratartufo.it/|titolo=Sito ufficiale|accesso=17 ottobre 2024}}</ref>, si svolge nel centro storico, nel mese di ottobre, dal 1963.<ref>{{cita web|1=https://www.corriereproposte.it/evento/2-feste-popolari/149683-61%C2%B0-mostra-nazionale-del-tartu.html|titolo=61° Mostra Nazionale del tartufo bianco di S. Angelo in Vado |sito=corriereproposte.it|accesso=17 ottobre 2024}}</ref><ref>{{cita web|1=https://www.ilrestodelcarlino.it/marche/cosa-fare/sch-tartufo-sagre-autunno-marche-r2yqmdr1/sant%E2%80%99angelo-in-vado-un%E2%80%99icona-del-tartufo-nelle-marche|autore=A. Zaffini|titolo=Sant’Angelo in Vado: un’icona del tartufo nelle Marche |sito=ilrestodelcarlino.it|accesso=17 ottobre 2024}}</ref>
 
== Economia ==
=== Agricoltura ===
Fa parte dell'associazione nazionale Città del Tartufo.<ref>{{cita web|1=https://www.cittadeltartufo.com/le-citta-del-tartufo/santangelo-in-vado/|titolo=Sant’Angelo in Vado|sito=cittadeltartufo.com|accesso=17 ottobre 2024}}</ref>
 
=== Artigianato ===
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e importanti vi sono quelle [[artigianato|artigianali]], come la lavorazione e l'arte della [[ceramica]] e della maiolica.<ref name=Aci>{{cita libro |titolo=Atlante cartografico dell'artigianato |editore=A.C.I. |città=Roma |anno=1985 |volume=2 |p=12}}</ref>
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|15 marzo 1988
|7 giugno 1990
|Daniele Montecchi
|[[Indipendente (politica)|Indipendente]]
|
|<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|8 giugno 1990
|10 aprile 1993<ref>Dimissionario</ref>
|Daniele Montecchi
|[[Partito Comunista Italiano]]<br>[[Partito Democratico della Sinistra]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
|4 giugno 1993
|23 aprile 1995
|Marco Tombi
|[[Indipendente (politica)|Indipendente]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
|24 aprile 1995
|13 giugno 1999
|Luigi Antoniucci
|[[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
|14 giugno 1999
|13 giugno 2004
|Luigi Antoniucci
|[[Centrismo|Centro]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
|14 giugno 2004
|7 giugno 2009
|Settimio Bravi
|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
|8 giugno 2009
|26 maggio 2014
|Settimio Bravi
|[[Lista civica|Insieme per Sant'Angelo]] ([[Centro-destra]])
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 maggio 2014
|31 maggio 2015
|Antonio Angeloni
|
|[[Commissario prefettizio]]
|<ref name=interno /><ref>Il Comune viene commissariato in seguito all'annullamento dell'elezioni. [https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=11&levsut1=1&lev2=59&levsut2=2&lev3=570&levsut3=3&ne1=11&ne2=59&ne3=590570&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S Elezioni comunali del 25 maggio 2014]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|1º giugno 2015
|22 settembre 2020
|Giannalberto Luzi
|[[Lista civica|Coltiviamo il futuro]] ([[Centro-destra]])
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
|22 settembre 2020
|''in carica''
|Stefano Parri
|[[Lista civica|Patto per Sant'Angelo in Vado]] ([[Centro-sinistra]])
|
|<ref name=interno /><ref>{{cita web|url=https://elezioni.repubblica.it/2020/elezioni-comunali/marche/sant-angelo-in-vado|titolo=ELEZIONI COMUNALI 2020 - RISULTATI COMUNE DI SANT'ANGELO IN VADO (MARCHE)|editore=repubblica.it|data=22 settembre 2020|accesso=22 settembre 2020}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
*{{Gemellaggio|Argentina|Mar del Plata|1998}}<ref name="Gemellaggio Mar del Plata">{{cita web|url=https://www.portorecanatesi.it/ARGENTINA/pagine/VisitaSindacoSAngeloVado.htm|titolo=IL Sindaco di Sant’Angelo in Vado a Mar del Plata|data=|accesso=26 maggio 2021}}</ref>.
 
== Sport ==
=== Calcio ===
Le squadre di calcio del paese sono due, la storica [[Associazione Sportiva Dilettantistica Vadese Calcio|Vadese]] che milita in [[Prima Categoria]] e la ASD Santangiolese che gioca in Seconda Categoria e che schiera inoltre una squadra femminile nel campionato regionale di serie C.
La formazione locale di calcio a 5 maschile è denominata Asd Vado C5 e disputa il campionato di Serie D marchigiana.
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=C. Orlandi|titolo=Delle città d'Italia e sue isole adjacenti compendiose notizie|editore=|città=|anno=1774|pp=101-140|ISBN=no}}
*{{cita libro | curatore-capitolo= C. Caldari Giovannelli | capitolo=Sant'Angelo in Vado | autore=AA.VV. | titolo=Itinerari rovereschi nel Ducato di Urbino. Guida ai luoghi alle opere e alla committenza dei duchi di Urbino (1508 - 1631) nella provincia di Pesaro e Urbino. Itinerari marchigiani n. 1 | anno=1981 | editore=Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici delle Marche| città=Urbino | pp= 145-63}}
* {{Cita libro|autore=U. Agnati|titolo =Per la storia romana della provincia di Pesaro e Urbino|editore =Brossura|città = Roma|anno = 1999|ISBN = 978-88-8265-070-4}}
* {{Cita libro|capitolo=Sant'Angelo in Vado | curatore= F. Battistelli |titolo =Pesaro e Urbino. Itinerari nella provincia. Guida turistica|editore =Edizioni L'Alfiere - Provincia di Pesaro e Urbino|città = Rimini - Urbino|anno = 1999|pp = 114-25}}
 
== Voci correlate ==
* [[ComunitàUnione Montanamontana AltoAlta evalle Mediodel Metauro]]
* [[Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado]]
* [[Cascata delIsatis Sassotinctoria]]
* [[Domus del Mito]]
* [[Assunta (Ghiberti)]]
* [[MBA (azienda)|MBA]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Sant'Angelo in Vado}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Provincia di Pesaro e Urbino}}
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comunità montana Alto e Medio Metauro}}
 
{{Portale|Italia|Marche|Stato Pontificio}}
{{Comuni della provincia di Pesaro e Urbino}}
{{Città romane della Regio VI Umbria}}
{{Unione montana Alta valle del Metauro}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Marche}}
 
[[Categoria:Sant'Angelo in Vado| ]]
[[Categoria:Città romane delle Marche]]
 
[[be:Сант'Анджэла-ін-Вада]]
[[de:Sant’Angelo in Vado]]
[[en:Sant'Angelo in Vado]]
[[eo:Sant'Angelo in Vado]]
[[es:Sant'Angelo in Vado]]
[[fr:Sant'Angelo in Vado]]
[[ia:Sant'Angelo in Vado]]
[[ja:サンタンジェロ・イン・ヴァード]]
[[kk:Сант'Анджело-ин-Вадо]]
[[la:Fanum Sancti Angeli in Vado]]
[[lmo:Sant'Angelo in Vado]]
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[[vi:Sant'Ippolito (PU)]]
[[vo:Sant'Angelo in Vado]]
[[war:Sant'Angelo in Vado]]
[[zh:圣安杰洛因瓦多]]