Imola: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicodend}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Imola
|Panorama =Rocca SforzescaVISTA A EST DAL MASTIO -DELLA ImolaROCCA.jpg
|Didascalia = La città vista dalla rocca sforzesca
|Voce bandiera =
|Bandiera=
|Voce bandierastemma =
|Stato = ITA
|Stemma=Imola-Stemma.png
|Grado amministrativo = 3
|Voce stemma=
|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 2 = Bologna
|Grado amministrativo=3
|Amministratore locale = Marco Panieri
|Divisione amm grado 1=Emilia-Romagna
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Divisione amm grado 2=Bologna
|Data elezione = 23-9-2020
|Amministratore locale=Daniele Manca
|Data istituzione =
|Partito=[[centrosinistra]]
|Altitudine =
|Data elezione=15/04/2008
|Sottodivisioni = vedi [[#Frazioni|elenco frazioni]]
|Data istituzione=
|Divisioni confinanti = [[Argenta]] (FE), [[Bagnara di Romagna]] (RA), [[Borgo Tossignano]], [[Casalfiumanese]], [[Castel Bolognese]] (RA), [[Castel Guelfo di Bologna]], [[Conselice]] (RA), [[Dozza]], [[Massa Lombarda]] (RA), [[Medicina (Italia)|Medicina]], [[Mordano]], [[Riolo Terme]] (RA), [[Solarolo]] (RA)
|Latitudine gradi=44
|Zona sismica = 2
|Latitudine minuti=20
|Gradi giorno = 2292
|Latitudine secondi=0
|Nome abitanti = imolesi
|Latitudine NS=N
|Patrono = [[Cassiano di Imola|san Cassiano]],<br />[[san Pietro Crisologo]],<br />[[Santuario della Beata Vergine del Piratello|Madonna del Piratello]]
|Longitudine gradi=11
|Festivo = 13 agosto (per san Cassiano)
|Longitudine minuti=42
|PIL =
|Longitudine secondi=0
|PIL procapite =
|Longitudine EW=E
|Mappa = Map of comune of Imola (province of Bologna, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Altitudine=47
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Imola nella città metropolitana di Bologna
|Superficie=204.96
|Note superficie=
|Abitanti=69509
|Note abitanti=[http://www.demo.istat.it/bilmens2012gen/query.php?lingua=ita&Rip=S2&Reg=R08&Pro=P037&Com=32&submit=Tavola Dato Istat al 31/03/2012]
|Aggiornamento abitanti=31-03-2012
|Sottodivisioni=Càsola Canina, Chiusura, Fabbrica, Linaro, Piratello, Ponticelli, San Prospero, Sasso Morelli, Sesto Imolese, Zello. '''Località''': [[Cantalupo (Imola)|Cantalupo]], Giardino, Montecatone, Selva, Spazzate Sassatelli.
|Divisioni confinanti=[[Argenta]] (FE), [[Bagnara di Romagna]] (RA), [[Borgo Tossignano]], [[Casalfiumanese]], [[Castel Bolognese]] (RA), [[Castel Guelfo di Bologna]], [[Conselice]] (RA), [[Dozza]], [[Massa Lombarda]] (RA), [[Medicina (Italia)|Medicina]], [[Mordano]], [[Riolo Terme]] (RA), [[Solarolo]] (RA)
|Codice postale=40026
|Prefisso=[[0542]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=037032
|Codice catastale=E289
|Targa=BO
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=imolesi
|PatroIno=San Cassiano
|Festivo=13 agosto
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Imola (province of Bologna, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Imola nella provincia di Bologna
|Sito=http://www.comune.imola.bo.it/
}}
'''Imola''' (''Jomla'' in [[lingua romagnola|romagnolo]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Bologna]] in [[Emilia-Romagna]]. È il maggior comune della città metropolitana per estensione e il secondo per numero di abitanti, dopo [[Bologna]]. Geograficamente e culturalmente parte della [[Romagna]]<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.imola.it/imola-romagna-o-emilia/|titolo=Imola: Romagna o Emilia?|sito=Imola.it {{!}} Rivista imolese e sito web di informazione|data=2025-05-17|accesso=2025-05-20}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://emiliaromagnaturismo.it/it/tci-curiosita/imola-territorio|sito=emiliaromagnaturismo.it|accesso=2025-05-20}}</ref><ref>{{cita web|url=https://romagnafolklore.wordpress.com/tag/romagnoli-sette-sorelle/|titolo=Archivi tag: romagnoli. sette sorelle|accesso=10 aprile 2024}}</ref>, viene tradizionalmente considerata la sua porta d'accesso occidentale<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://radicimolesi.wordpress.com/imola-guida-storico-artistica-1962-fausto-mancini-antonio-meluzzi/|titolo=IMOLA GUIDA STORICO ARTISTICA|sito=radicimolesi|data=2012-07-31|accesso=2025-09-08}}</ref>.
 
Di origine [[Storia romana|romana]], è in particolar modo caratterizzata da edifici testimoni del suo passato [[Rinascimento|rinascimentale]] e [[barocco]]<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/imola_(Dizionario-di-Storia)/|titolo=Imola - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-09-08}}</ref>, quali per esempio la [[Rocca sforzesca di Imola|Rocca Sforzesca]] e [[Palazzo Tozzoni]]. Ѐ celebre a livello internazionale per l'[[Autodromo Enzo e Dino Ferrari]], storica sede di [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premi di Formula 1]] e di competizioni [[Automobilismo|automobilistiche]] e [[Motociclismo|motociclistiche]].
'''Imola''' (''Jômla'' in [[lingua romagnola|romagnolo]], ''[[Forum Cornelii]]'' in [[Lingua latina|Latino]]), città [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione|decorata al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]], è una [[città]] di {{TA|69 509}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Bologna]] in [[Emilia-Romagna]].
 
È sede amministrativa del [[Nuovo Circondario Imolese]] ed è sede vescovile della [[Diocesi di Imola]].
 
Per numero di abitanti, Imola è la ?di città della provincia ed il quinto comune della [[Romagna]]<ref>Dopo [[Ravenna]], [[Rimini]], [[Forlì]] e [[Cesena]].</ref>.
L'inno della città è la 'Lode Alla Gnocca'.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio del Comune di Imola si estende per circa 205 km² nella parte più occidentale della [[Romagna]].
Imola è situata lungo la [[via Emilia]], nel punto in cui la valle appenninica del fiume [[Santerno]] sfocia nella [[pianura padana]].
Comprende una varietà di paesaggi che vanno dalla [[Pianura Padana|pianura]] fino alle prime propaggini dell'[[Appennino imolese]], parte dell'[[Appennino tosco-romagnolo]].
 
La porzione settentrionale è prevalentemente pianeggiante, caratterizzata da un reticolo agricolo regolare che conserva tracce della [[centuriazione romana]]. A sud, il territorio si fa collinare, con rilievi che raggiungono i 323 metri di altitudine.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.comune.imola.bo.it/argomenti/accesso-allinformazione/codici-comunali-coordinate-del-territorio|titolo=Codici comunali - coordinate del territorio|sito=www.comune.imola.bo.it|accesso=2025-09-18}}</ref>
 
La città è collocata lungo la [[via Emilia]] e attraversata da sud a nord-est dal fiume [[Santerno]].
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Imola}}Il clima di Imola è di tipo temperato subcontinentale, classificato come Cfa secondo Köppen-Geiger, con estati calde e inverni freddi ma non estremi. Le precipitazioni sono distribuite durante tutto l’anno, con un massimo in autunno e un minimo relativo in inverno.
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Imola}}
 
La temperatura media annua è di circa 14,3 °C. Il mese più caldo è luglio, con medie di 25,3 °C e massime che superano spesso i 30 °C, mentre il mese più freddo è gennaio, con medie di 3,9 °C e minime prossime o inferiori a 0 °C. Le precipitazioni annue si attestano intorno a 900 mm, con valori medi mensili che variano da circa 54 mm a gennaio a oltre 100 mm a novembre.
 
L’umidità relativa è più elevata nei mesi invernali (oltre l’80 % a dicembre-gennaio) e più bassa in estate (circa 54 % a luglio). Le ore di sole variano dalle circa 5 ore giornaliere in inverno alle oltre 12 ore in estate.<ref>{{Cita web|url=https://it.weatherspark.com/y/69187/Condizioni-meteorologiche-medie-a-Imola-Italia-tutto-l'anno|titolo=Condizioni meteorologiche medie a-Imola Italia}}</ref>
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2292 GR/G
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Imola}}
=== Antichità ===
La città era anticamente chiamata [[Forum Cornelii]], dopo che il dittatore romano [[Lucio Cornelio Silla]] la fondò intorno all'[[82 a.C.]] La città divenne un centro di agricoltura e commercio.
[[File:Tintinnabulo Imola.jpg||thumb|left|200px|Tintinnabulo in bronzo e ambra (fine VIII-inizi VII secolo a.C.) ritrovato nelle vicinanze di Toscanella.]]
Il luogo ove sorge Imola è stato frequentato da popolazioni preistoriche e protostoriche molto prima dell'età romana. Ne sono chiari esempi il villaggio di Monte Castellaccio o la necropoli di Montericco, riconducibile alle popolazioni con caratteristiche [[Umbri|umbre]] che si insediarono nel territorio romagnolo che tra VI e V secolo a.C. La necropoli di Montericco è la punta degli Umbri più avanzata verso occidente che si conosca.
 
Secondo [[Paolo Diacono]], nel [[412]] Imola fu teatro del matrimonio di [[Ataulfo]], re dei [[Visigoti]], con [[Galla Placidia]], figlia dell'imperatore [[Teodosio I|Teodosio il Grande]].
Gli [[Etruschi]] costruirono (secc. V-IV a.C.) una pista pedemontana che congiungeva Rimini/''Arimna'' con Bologna/''Velzna''. Non sembra invece che costruissero insediamenti nella zona di Imola. Tra il V e il IV secolo a.C. si verificò la penetrazione di popolazioni [[celti]]che che, provenienti dall'Europa centrale, si insediarono su tutto il territorio cispadano, fino a confinare con i territori di Umbri e Piceni.
 
Nel III secolo a.C. cominciò l'espansione romana, che si concluse nell'arco di un secolo con la conquista della fertile pianura padana. I romani non sconvolsero l'impianto territoriale, ma pavimentarono la pista etrusca, che rettificarono in alcuni punti e denominarono [[Via Emilia]]. Nel punto in cui oggi sorge Imola trovarono un centro abitato (del quale non ci tramandarono il nome); vi dedussero una colonia al servizio della via militare, che successivamente prese il nome di [[Forum Cornelii]]. La sinuosità della via Emilia entrando ancora oggi a Imola da est è la testimonianza più indicativa dell'esistenza di un centro abitato pre-romano, allineato sull'asse stradale.
 
[[File:Mosaico Imola.jpg|thumb|right|200px|Soglia di una ''domus'' romana. Mosaico rinvenuto negli scavi in via San Pier Crisologo.]]
In epoca [[Lucio Cornelio Silla|sillana]] (alto I secolo a.C.), il centro, ormai romanizzato, assunse molto probabilmente nuovi assetti, ma è impossibile ricostruire con esattezza il momento in cui raggiunse l'autonomia. Si sa invece che la città divenne un centro di agricoltura e di commercio, e che toccò il momento di massimo splendore e floridezza economica alla metà del I secolo a.C. Nei secoli successivi l'insediamento di Forum Cornelii sembra diminuire d'importanza. Dopo il 255 d.C. le fonti non indicano più il nome del ''curator viæ Æmiliæ''.
 
La diffusione del [[cristianesimo]] a Imola data probabilmente dal III secolo; la nuova religione proviene da [[Ravenna]], centro portuale con intensi contatti con l'Oriente romano. Nel [[303]]-05 avvenne il martirio di [[San Cassiano]], sotto l'imperatore [[Diocleziano]]. Cassiano è considerato il principale artefice della nascita e dello sviluppo della comunità cristiana della città<ref>Andrea Nanetti, ''Imola antica e medievale'', La Mandragora, 2008, pag. 94.</ref>. Secondo [[Paolo Diacono]], il matrimonio di [[Ataulfo]], re dei [[Visigoti]], con [[Galla Placidia]], figlia dell'imperatore [[Teodosio I|Teodosio il Grande]] fu celebrato nel [[412]] a Forum Cornelli o [[Forum Livii]].
 
=== Medioevo ===
[[File:Leonardo da vinci, Town plan of Imola.jpg|miniatura|[[Pianta di Imola]] di [[Danese Maineri|Danesio Maineri]] e [[Leonardo da Vinci]]|sinistra]]
[[File:Altare Imola.jpg|thumb|right|200px|Paliotto d'altare (VI-VII secolo) in marmo bianco; [[Chiesa di Santa Maria in Regola (Imola)|chiesa di Santa Maria in Regola]].]]
Il nome attuale deriva dalla locuzione "Castrum Imolae", usata per la prima volta nel [[VII secolo]] per indicare l'insediamento sul monte Castellaccio; successivamente il nome passò alla città stessa.
Durante le [[invasioni barbariche]] la città fu notevolmente danneggiata. Le prime distruzioni e razzie cominciarono già nel III secolo, ad opera di Iuthungi e [[Marcomanni]]. Nel [[V secolo]] le incursioni dei [[Goti]] segnarono pesantemente il territorio imolese.
Durante la [[Guerra Gotica (535-553)]] la città fu distrutta dai franco-alemanni<ref>Lo storico ravennate [[Agnello Ravennate|Andrea Agnello]] (ca. 801-post 847), infatti, scrive che dovette essere ricostruita.</ref>. Forum Cornelii, che nel [[VI secolo]] non possedeva una cinta difensiva<ref>Indagini archeologiche condotte alla fine del XX secolo non hanno rilevato infatti la presenza di una cinta muraria.</ref>, venne abbandonata; in città rimase un piccolo nucleo presso la [[pieve]] urbana di S. Lorenzo<ref>La chiesa era situata sul lato ovest dell'odierna piazza Mazzini.</ref>.
 
Nel tardo VI secolo, quindi, la popolazione corneliese si disperse in numerosi centri distinti tra loro, disseminati nel contado. Oltre a Forum Cornelii, si ricordano: ''Castrum Sancti Cassiani'', dove si trasferì la sede vescovile (1,5&nbsp;km ad ovest della pieve di S. Lorenzo); ''Castrum Imolæ'', insediamento di fondazione [[goti|gota]], posto sulle prime colline prospicienti Imola, al di là del Santerno<ref>Il sito destato molto interesse presso gli storici, per il toponimo. Sono state effettuate numerose indagini archeologiche, anche sul monte Castellaccio, ma il sito non è ancora stato ritrovato.</ref>; Bergullo, Dozza<ref>Da non confondere con l'attuale centro abitato.</ref>, Gallisterna, S. Prospero, Linaro.
 
Nel [[568]]-69 la [[pianura padana]], e quindi anche Imola, subì la traumatica invasione dei [[Longobardi]]. L'impero bizantino, già impegnato su altri fronti (campagne contro i Persiani e contro gli Slavi), faticò a riorganizzarsi. Verso la fine del secolo Forum Cornelii fu riconquistata dai bizantini. La città fu inserita nel neonato [[Esarcato d'Italia]] con capitale Ravenna.
 
Re [[Agilulfo]] (590-616) fu il primo sovrano longobardo a stipulare una tregua con i Bizantini, ma durante il suo regno la tregua fu spesso violata.
Risale agli inizi del [[VII secolo]] la prima attestazione del nome '''Imola'''. Il nuovo toponimo comparve nel Catalogo delle Province d'Italia, compilato dal [[Abbazia di San Colombano|Monastero di Bobbio]], da poco fondato: ''Foro Cornelii, cuius castrum Imola appellatur''. La prima attestazione del termine «Castrum Imolæ» è contenuta nella ''Historia Langobardorum'' di Paolo Diacono (II, 18).
 
Negli anni tra il [[727]] e il 728<ref>Andrea Padovani, «Santa Maria in Regola nel Medioevo» in AA.VV., ''L'Abbazia benedettina di Santa Maria in Regola'', Editrice La Mandragora, Imola 2010, p. 53.</ref> i Longobardi riconquistarono la città. Sotto [[Liutprando]] (712-744) ''Imula'' fu l'ultima città longobarda di confine con l'esarcato bizantino<ref>''Liber Pontificalis'' di [[Andrea Agnello]].</ref>, che nel nord Italia era ormai ridotto alla fascia costiera da Ravenna ad Ancona. Nel [[774]] i longobardi furono sconfitti dai [[Franchi]] di [[Carlo Magno]]; il loro dominio nell'Italia settentrionale cessò definitivamente. I Franchi donarono i territori strappati ai longobardi alla Chiesa di Roma. Imola, come altre città sulla via Emilia, tornò invece nella giurisdizione della Chiesa di Ravenna, che aveva ereditato i territori dell'ex Esarcato<ref>Gli arcivescovi ravennati, in forza di antichi privilegi, si erano resi di fatto indipendenti dal [[papato]] di [[Roma]].</ref>. Nel [[X secolo]] appare nelle cronache il nome di Troilo Nordiglio<ref>I Nordigli furono una delle famiglie nobili più influenti di Imola per tutto il Basso Medioevo.</ref>.
 
Nella [[Guerra Gotica (535-553)]] e dopo l'invasione dei [[Longobardi]], la città fu governata alternativamente dai [[Bizantini]] e dai Longobardi. Con l'[[Esarcato d'Italia|Esarcato di Ravenna]], Imola passò sotto l'autorità papale come il resto della attuale [[Romagna]]. Nel IX secolo fu coraggiosamente difesa contro i [[Saraceni]] e gli [[Ungari]] da [[Alidosi|Fausto Alidosi]]. Nel [[X secolo]] la famiglia di Troilo Nordiglio acquisì grande potere.
Nei primi secoli dopo il Mille si susseguirono guerre contro i Ravennati, i Faentini e i Bolognesi, così come lotte interne tra ''Castrum Imolæ'' e ''Sancti Cassiani''. Nello stesso periodo venne redatto il primo [[Statuto]] comunale della città. Verso il [[1080]] il governo cittadino aveva sede a ''Forum Cornelii''. L'importanza raggiunta dal potere civile fu confermata da un atto del [[5 gennaio]] [[1084]] con cui il vescovo Morando, che risiedeva nel castrum Sancti Cassiani, elargì le prime concessioni al clero della ''civitas Corneliese''. Lungi dal sancire un'equa divisione dei poteri, i contrasti tra il vescovo e il clero corneliese continuarono nei decenni successivi.
Il lungo contenzioso fu sciolto solamente verso il [[1130]] da [[papa Onorio II]]. Originario dell'[[Appennino imolese]], il pontefice diede ragione all'episcopato, restituendogli le prerogative precedentemente cedute dal vescovo Morando. Il documento è importantissimo poiché enumera tutte le pievi (18), i monasteri (18 anch'essi), i castelli (16) e i porti interni (ben 5) esistenti all'epoca nel territorio imolese. Approfittando della vittoria diplomatica, i san cassianesi attaccarono Imola e l'incendiarono. Nel [[1140]] si ha la prima attestazione dell'esistenza del [[libero comune]]<ref>Lo dimostra la presenza di ''consules'' cittadini.</ref>.
 
Nei primi secoli dopo il Mille si susseguirono guerre contro i Ravennati, i Faentini e i Bolognesi, così come lotte interne tra gli abitanti di Forum Cornelii, quelli di ''Castrum Imolae'' e i Sancassianesi (da ''Castrum Sancti Cassiani''). Nello stesso periodo venne redatto il primo Statuto comunale della città.
In un documento del [[1153]] sono riportati i confini del contado imolese. Il territorio è delimitato ''a flumine Claternæ usque ad Casulam et a decem miliaria supra stratam usque ad paludes''. Il torrente Quaderna (''flumen Claternæ'') delimita il contado a Occidente; [[Casola Valsenio]] (''Casulam'') è il limite appenninico che fa da discrimine con Faenza, mentre i ''decem miliaria'' indicano i confini a monte della via Emilia (''supra stratam'') partendo da Imola. Così, Fontanelice è il limite a sud (oltre il quale inizia il territorio dei conti Ubaldini), mentre il limite a valle (ovvero a nord) sono le paludi e gli acquitrini (''ad paludes'')<ref>All'epoca le aree umide iniziavano pochi km a nord di Sesto Imolese.</ref>. Il territorio di Imola confinava con i contadi di Bologna, Ferrara, Faenza e Firenze. La sua estensione era molto limitata. Non sufficiente per fronteggiare la vicina Faenza e neanche paragonabile al contado di Bologna. Imola, stretta tra le due città, accusò i tentativi egemonici di entrambe, volti a impadronirsi del suo territorio.
 
Nella disputa tra il Papa e l'Imperatore, Imola fu generalmente [[Ghibellini|ghibellina]], sebbene essa ritornò spesso al Papa (per esempio nel [[1248]]). Diverse volte i Signori locali tentarono di ottenere il controllo della città (gli Alidosi nel [[1292]], [[Maghinardo Pagani]] nel [[1295]]).
Faenza e Bologna erano importanti centri [[guelfi]], cioè fedeli al papa. Nel [[1159]] Imola accettò la protezione dell'imperatore, [[Federico I Barbarossa]]. L'imperatore svevo si recò in città ed assistette personalmente alla cerimonia di giuramento di fedeltà con la quale Imola divenne una città [[ghibellini|ghibellina]] (25 giugno 1159)<ref>Federico I si recò a Imola una seconda volta tra il 4 e il 6 marzo [[1167]]</ref>. Fu edificato un palazzo, residenza ufficiale del vicario imperiale<ref>Il palazzo imperiale si trovava nell'isolato dove in seguito sorse il palazzo Vaini.</ref>. Nel [[1175]] Cristiano, cancelliere e generale dell'imperatore, attaccò tutti i castelli guelfi esistenti nella zona, tra cui Castrum Sancti Cassiani, che fu raso al suolo (febbraio 1177). Dopo la distruzione del Castello, sede episcopale, al vescovo Enrico (1173-1193) non rimase che trasferirsi a Forum Cornelii: è del [[3 luglio]] [[1187]] l'atto ufficiale con cui il rappresentante imperiale consentì al vescovo di erigere il nuovo [[Duomo di Imola]] e il palazzo vescovile (nel luogo dove si trovano oggi). La popolazione di San Cassiano fu obbligata a trasferirsi in città; fu sistemata in una zona a sud-ovest. La politica di ingrandimento di Imola proseguì con l'attacco e la conquista dei ''castra'' di Bergullo (1187) e di Dozza<ref>Non quella attuale, anche perché questo ''castrum'' fu totalmente demolito per costruire le nuove abitazioni dentro Imola.</ref> (1198). Per la popolazione fu costruito un nuovo quartiere, nella zona nord-ovest,<ref>Ne è testimonianza il nome della «via Case di Dozza», tuttora esistente.</ref> ove si trasferirono nel [[1209]].
 
{{citazione|Le città di Lamone e di Santerno<br />conduce il lïoncel dal nido bianco,<br />che muta parte da la state al verno.|Riferimento a [[Maghinardo Pagani]] - [[Dante Alighieri]], ''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'', [[Inferno - Canto ventisettesimo|Canto XXVII]]}}
Ciò spinse le vicine città di Bologna e Faenza, principali centri guelfi, ad attaccare Imola per fermarne l'avanzata. L'esercito guelfo conquistò pezzo per pezzo il territorio circostante la città. A Imola risiedeva il Vicario imperiale [[Marquardo di Annweiler]]. Marquardo attese l'esercito avversario fino a pochi km dal centro abitato, poi scatenò la controffensiva. I guelfi furono ricacciati indietro; l'avanzata degli imperiali fu inarrestabile. Giunti a [[Tossignano]], presero il castello e lo distrussero completamente.
 
[[Papa Benedetto XII]] consegnò la città e il suo territorio a Lippo II Alidosi, il quale venne insignito anche del titolo di [[Vicariato apostolico in temporalibus|vicario pontificio]]. Il potere rimase alla famiglia Alidosi fino al [[1424]], quando il condottiero Angelo della Pergola, "capitano" per [[Filippo Maria Visconti]], la prese con la forza cacciando gli Alidosi.
La politica di annessioni riprese: nel 1213 fu attaccato il ''castrum'' di Gallisterna (1213). I vinti abitanti furono trasferiti in case appositamente edificate nei pressi della porta orientale di Imola (Porta Spuviglia, attuale Porta dei Servi). Poi gli imperiali si volsero a Castrum Imolæ, unico insediamento che non si era voluto piegare ai loro voleri, e si prepararono a conquistarlo militarmente. Ma questa volta l'esito fu diverso. Si interpose il vescovo Mainardino come mediatore tra le parti. Dopo una lunga trattativa, che si protrasse per alcuni anni, Mainardino riuscì a convincere i castroimolesi a trasferirsi volontariamente dentro Imola. Nel [[1222]] gli abitanti di Castrum Imolæ si insediarono in una zona nella parte sud-est della città (nella zona compresa tra Porta Avice e Porta Spuviglia). Successivamente Castrum Imolæ fu distrutto, senza spargimento di sangue. Al termine del lungo processo di annessione e di inurbamento, Imola, da piccola città quadrata, si era allargata fino a raggiungere una forma rettangolare, la stessa estensione che aveva già avuto durante l'epoca romana. Sorse il palazzo del Comune (mentre piazza Maggiore fu realizzata nel Cinquecento); fu edificata la cinta muraria, con le annesse fortificazioni ([[1225]])<ref>Il perimetro della città rimase praticamente lo stesso fino al [[XIX secolo]].</ref>.
 
Nel [[1426]] la città fu riannessa allo [[Stato Pontificio]]; il [[legato pontificio|legato papale]] [[Domenico Capranica]] inaugurò un nuovo regime negli affari pubblici.
Nel [[XIII secolo]] le principali famiglie nobili di Imola erano così schierate:
*Famiglie ghibelline: Pagani, Sassatelli, Nordigli<ref>I Nordigli cambiarono campo almeno una volta. Sono citati anche i «Mendoli», ma bisogna precisare che è un nome di parte, sinonimo di "ghibellini".</ref>;
*Famiglie guelfe: Brizzi (o Brizi), Alidosi, Vajni.
 
In seguito essa fu conquistata da diversi condottieri, tra cui i [[Visconti]], dai quali derivano diverse fortezze di confine. Nel 1434, 1428 e 1470 Imola fu dominio degli [[Sforza]] signori di [[Milano]]. La città fu riportata sotto l'autorità papale quando fu concessa in dote sotto [[Caterina Sforza]], moglie di [[Girolamo Riario]].[[File:Gabinetto di numismatica, Museo di San Domenico di Imola abc14.jpg|miniatura|Medaglia raffigurante [[Caterina Sforza]], [[Museo San Domenico (Imola)|Museo di San Domenico]]]]
Nel [[1213]] (o secondo altre fonti, nel 1222) [[San Francesco d'Assisi]] (1182-1226) ebbe il permesso dal vescovo Mainardo di predicare agli imolesi. Così Imola fu uno dei luoghi in cui Francesco predicò pace e fratellanza<ref>{{cita web
La contessa, figlia di [[Galeazzo Maria Sforza]], segnò un periodo della storia di Imola.<br />
|autore= Saverio Orselli
Il padre aveva sottratto la città a [[Taddeo Manfredi]], feudatario pontificio. Quando Caterina non aveva ancora compiuto 10 anni, decise di darla in sposa a Girolamo Riario, nipote di [[papa Sisto IV]]. Imola costituì parte della dote nuziale di Caterina.
|url= http://lauratani.myblog.it/archive/2008/10/02/san-francesco.html
|titolo= Quando san Francesco portò la sua umiltà a Imola
|editore= «Strampalaura»
|data= 3 ottobre 2009
|accesso= 24/05/2010
}}</ref><ref>Pochi anni dopo la sua morte fu edificato, oltre porta Appia, il primo convento dell'Ordine francescano a Imola. Se ne hanno notizie a partire dal 1253.</ref>.
 
Girolamo Riario fu insignito del dominio sul Principato di Forlì e Imola. Questo portò diversi vantaggi alla città, che fu abbellita con splendidi palazzi, molti dei quali su progetto del celebre [[Melozzo da Forlì]], e luoghi d'arte. Infatti, "durante la sua signorìa in Imola Girolamo Riario fece ivi costruire vari palazzi. Per alcuni di essi l'esecuzione dei lavori fu affidata a Giorgio fiorentino ed ai suoi figli Cecco ed Antonio; per un altro della stessa epoca, ma non proprietà dei Riario, cioè il palazzo Calderini-Paterlini, l'addetto ai lavori fu Francesco Fuzzi da Dozza. Queste costruzioni imolesi, come quelle dei Palazzi Riario di [[Roma]] e di [[Forlì]], furono ideate da un grande pittore che era pure architetto e fino dall'epoca romana in dimestichezza con Girolamo: Melozzo da Forlì. Infatti ad un osservatore attento non può sfuggire che la linea è sempre la stessa. A questa geniale e felice intuizione è giunto dopo accurati studi, convalidati da convincenti prove, il prof. Fausto Mancini, direttore della biblioteca musei ed archivio storico della città di Imola"<ref>M. Tabanelli, ''Il Biscione e la Rosa'', Fratelli Lega Editori, Faenza 1973, p. 43, nota 13. Tabanelli quindi elenca i seguenti palazzi, costruiti in Imola all'epoca e per conto di Girolamo Riario: Palazzo Novo, o del Signore, o del Principe, o dei Riario; Palazzo "el Cappello" o della Volpe; Palazzo Machirelli, chiamato poi Palazzo Dal Pozzo; Palazzo Calderini, poi Paterlini.</ref>.
Nel corso del XIII secolo Imola si sviluppò come vivace centro agricolo; la produzione alimentare in eccedenza trovò sbocco anche sui mercati esterni. Imola aveva un porto lagunare, [[Conselice]], cui era collegata tramite un [[Canale dei molini di Imola|canale navigabile]]. Da Conselice le merci giungevano al [[Po]] e quindi al mare.
Nel [[1232]] il palazzo comunale fu ingrandito con la costruzione di una nuova ala. Il nuovo edificio fu unito a quello precedente con un “voltone” (tuttora esistente). In questo periodo la città conobbe un notevole sviluppo demografico: i 4.200 abitanti del 1210 salirono fino ai 7.000 circa<ref>Secondo altre fonti, 9 mila.</ref> della metà del secolo, più di quanti ne avesse avuti in età romana. Nel [[1259]] fu costruita la rocca.
 
Dopo soli quattro anni Girolamo fu assassinato, a [[Forlì]], il 14 aprile del [[1488]] da una congiura. Caterina stessa fu imprigionata, ma poi riuscì abilmente a tornare libera. Poté così recuperare il governo sia di [[Forlì]] che di Imola, anche grazie all'appoggio dello zio [[Ludovico il Moro]], sempre interessato a garantirsi in tal modo una certa influenza nella zona della [[Romagna]], per contrastare la presenza di [[Venezia]]. Il 30 aprile del 1488 Caterina iniziò il suo governo in nome del figlio maggiore Ottaviano, legittimo erede del principato.
Undici anni prima, nel [[1248]], Imola era passata per la prima volta allo Stato della Chiesa. I rapporti di forza con Bologna furono rovesciati. La guelfa Bologna, grazie al nuovo clima politico, si avviò a diventare la città egemone. La ghibellina Imola dovette “pagare pegno” a Bologna accettendo di ospitare un centinaio di famiglie provenienti da città lombarde fedeli all'imperatore (Mantova e Cremona) nel suo territorio. Si ebbe così la fondazione di [[Massa Lombarda]]. Nel [[1254]] Bologna cacciò le famiglie filo-imperiali da Imola, imponendo il proprio controllo politico sulla città. Fu istituita la carica di «capitano del popolo», che Imola non conosceva ancora. Diplomaticamente, Bologna decise di porre un proprio uomo solo alla carica di podestà, mentre riservò l'ufficio di capitano del popolo a un "indipendente", ovvero a un militare "forestiero" (spesso toscano). Ma nel [[1263]] la regola saltò: per entrambe le cariche furono scelti uomini di provenienza bolognese. Le forze filo-imperiali organizzarono una rivolta e cacciarono le famiglie filo-papali. La reazione di Bologna fu spietata: assediò Imola, la prese, abbatté le mura e interrò i fossati. Oltre a demolire le difese cittadine, demolì anche le istituzioni, cancellando ogni residua libertà di Imola. La città e il suo territorio furono accorpati al Comune di Bologna.
 
Il dominio bolognese ebbe termine nel [[1296]]. In quell'anno un esercito guidato da [[Maghinardo Pagani]] e [[Galasso da Montefeltro]], capitani di una lega ghibellina, oltrepassò il Santerno ed occupò la città ([[1º aprile]]). Nel [[1299]] Maghinardo fu eletto [[podestà]], carica che mantenne fino alla morte, nel [[1302]]. Con la morte di Maghinardo, la dinastia Pagani si estinse. La città tornò nominalmente sotto il dominio dello Stato della Chiesa. Pochi anni dopo la sede del papato fu trasferita in Francia (la [[cattività avignonese]] iniziò nel 1309). In breve tempo Imola fu contesa tra le principali famiglie cittadine. Tra i ghibellini Nordigli ed i guelfi Alidosi prevalsero questi ultimi: nel [[1334]] Lippo prese la città e cacciò la famiglia rivale. Gli Alidosi vararono un nuovo [[statuto]] cittadino; inoltre pilotarono la nomina del vescovo di Imola, favorendo i membri della propria famiglia (Carlo Alidosi (1342-54), poi Lito Alidosi (1354-78). Il loro controllo sulla città divenne assoluto. Gli Alidosi avviarono il potenziamento della rocca costruita nel 1259, fino a raddoppiarne le dimensioni. Alla metà del secolo le porte della città erano quattro: due sulla via Emilia (d'Alone, verso Bologna, e Spuviglia, verso Faenza), una a nord (Porta del Piolo) e una a sud (Porta della Posterla).
 
Nel [[1348]] la [[peste nera]] uccise a Imola, come altrove, almeno un terzo della popolazione<ref>All'inizio del [[XIV secolo]] Imola doveva avere 11.500 abitanti. Una quota così alta fu raggiunta nuovamente solo nel [[XIX secolo]] inoltrato.</ref>. Alla metà del Trecento i conventi fuori Imola, sparsi nei borghi, dovettero trasferirsi entro le mura. Fu così che entrarono in città Serviti, Olivetani, Agostianini, Gesuiti, Canonici, Domenicani, Conventuali (di San Francesco), Carmelitani, Gerolamini, oltre a Domenicane, Clarisse, Agostiniane (o Maddalene) e Cappuccine<ref>Oggi l'unico monastero rimasto attivo dentro la città è quello delle Clarisse.</ref>.<br />Nel [[1402]] Imola prese parte alla Lega che sconfisse [[Gian Galeazzo Visconti]], Signore di Bologna. La vendetta dei Visconti fu consumata nel [[1424]], quando il condottiero Angelo della Pergola, "capitano" per [[Filippo Maria Visconti]], espugnò la rocca catturando Ludovico Alidosi e il figlio Beltrando. Fu la fine del lungo dominio alidosiano su Imola.
 
Nel [[1426]] la città fu riannessa alla Santa Sede e il [[legato pontificio]] (più tardi cardinale) [[Domenico Capranica|Capranica]] inaugurò un nuovo regime negli affari pubblici.<br />In seguito essa fu guidata da diversi condottieri, tra cui i [[Visconti]], dai quali derivano diverse fortezze di confine. Nel [[1434]] i Visconti scelsero Imola come base per l'espansione in [[Romagna]], allo scopo di contrastare il potere di [[Venezia]]. Affidarono il controllo della città a Guidantonio [[Manfredi (famiglia)|Manfredi]], signore di [[Faenza]]. Gli anni manfrediani furono caratterizzati dall'aumento dei terreni coltivati, dall'erezione della cinta muraria e dalla ristrutturazione della rocca.<br />Nel [[1470]] Imola fu dominio degli [[Sforza]], nuovi signori di [[Milano]]. La città fu riportata sotto l'autorità papale per effetto del matrimonio della duchessa [[Caterina Sforza]] con [[Girolamo Riario]], nipote di [[papa Sisto IV]].
 
; Il periodo di Caterina Sforza
Figlia illegittima di [[Galeazzo Maria Sforza]], Caterina ha segnato un periodo della storia di Imola.<br />Il padre aveva sottratto la città a [[Taddeo Manfredi]], feudatario pontificio. Quando Caterina non aveva ancora compiuto 10 anni, decidse di darla in sposa a Girolamo Riario. Il matrimonio fu celebrato nel [[1477]], quando la giovane aveva 14 anni. Imola costituì parte della dote nuziale di Caterina.
 
Girolamo Riario fu insignito del governo del '''Principato di Forlì e Imola'''. Questo portò diversi vantaggi a Imola, che fu abbellita con splendidi palazzi (molti dei quali su progetto del celebre [[Melozzo da Forlì]]) e luoghi d'arte. Infatti, all'epoca e per conto di Girolamo Riario
furono costruiti in Imola: Palazzo Novo, o del Signore, o del Principe, o dei Riario; Palazzo "el Cappello" o Della Volpe; Palazzo Machirelli (chiamato poi Palazzo Dal Pozzo); Palazzo Calderini (poi Paterlini). "Per alcuni di essi l'esecuzione dei lavori fu affidata a Giorgio fiorentino ed ai suoi figli Cecco ed Antonio; per un altro della stessa epoca, ma non proprietà dei Riario, cioè il palazzo Calderini-Paterlini, l'addetto ai lavori fu Francesco Fuzzi da Dozza. Queste costruzioni imolesi, come quelle dei Palazzi Riario di [[Roma]] e di [[Forlì]], furono ideate da un grande pittore che era pure architetto e fino dall'epoca romana in dimestichezza con Girolamo: Melozzo da Forlì. Infatti ad un osservatore attento non può sfuggire che la linea è sempre la stessa. A questa geniale e felice intuizione è giunto dopo accurati studi, convalidati da convincenti prove, il prof. Fausto Mancini, direttore della biblioteca musei ed archivio storico della città di Imola"<ref>M. Tabanelli, ''Il Biscione e la Rosa'', Fratelli Lega Editori, Faenza 1973, p. 43, nota 13.</ref>.
 
Dopo soli quattro anni Girolamo fu assassinato, a [[Forlì]], il [[14 aprile]] del [[1488]] da una congiura capeggiata dalla nobile famiglia forlivese degli Orsi. Caterina stessa fu imprigionata, ma poi riuscì abilmente a recuperare la libertà. Poté così recuperare il governo sia di [[Forlì]] che di Imola, anche grazie all'appoggio dello zio [[Ludovico il Moro]]. Il [[30 aprile]] del 1488 Caterina iniziò il suo governo di Imola e Forlì in nome del figlio maggiore Ottaviano, legittimo erede del principato.
 
=== Età moderna ===
Nel [[1494]] scoppiò un conflitto tra [[Ducato di Milano]] e [[Regno di Napoli]]. Caterina inizialmente si mantenne in posizione neutrale. Poi scelse di sostenere il Re di Napoli, ma fu tradita dai partenopei, che al primo attacco dei francesi non la difesero. Si schierò quindi con il Re di Francia, lasciando al suo esercito via libera per raggiungere e conquistare il regno di Napoli.
 
[[Papa Alessandro VI]] decise di riprendere direttamente il dominio dei territori pontifici in Romagna. A questo scopo assoldò [[Cesare Borgia]], cui affidò la guida di un esercito. Il 24 novembre [[1499]] Cesare Borgia arrivò a Imola. Per evitare il saccheggio, le porte della città vennero aperte dagli abitanti ed egli poté prenderne possesso (25 novembre), dopo averne espugnato la rocca dove il castellano resistette diversi giorni. Caterina, arroccata a Forlì, non poté fare altro che assistere agli eventi.
=== Età moderna ===
[[File:Leonardo da vinci, Town plan of Imola.jpg|thumb|250px|rigth|Pianta di Imola realizzata da Leonardo da Vinci nel 1502.]]
Nel [[1499]] [[papa Alessandro VI]] decise di riprendere direttamente il dominio dei territori pontifici in Romagna. A questo scopo assoldò [[Cesare Borgia]], cui affidò la guida di un esercito. Il [[24 novembre]] [[1499]] Cesare Borgia arrivò a Imola. Per evitare il saccheggio, le porte della città vennero aperte dagli abitanti e Borgia ne prese possesso senza colpo ferire (25 novembre). Caterina, arroccata a Forlì, non poté fare altro che assistere all'evento.
 
DopoCon la morte di Alessandro VI (18 agosto 1503), Cesare Borgia perse in breve tempo tutto il suo potere. IlCaterina nuovorivendicò pontefice,la [[Giulio II]], ottenne il ripristino del dominio ecclesiasticosignoria su Imola e ilForlì suopresso contado.il Doponuovo aver[[papa confermatoPio gliIII]]. antichiIl Statuti della città (concessi nel 1334 dalla famiglia Alidosi), il papapontefice si mostrò favorevole al ripristino della Signoria dei Riario-Sforza sui castelli disu Imola e Forlì, ma la popolazione didelle entrambe ledue città si mostròdichiarò in maggioranza contraria al ritorno della contessa, per cui lalo cittàStato passò adal forlivese [[Antonio Maria Ordelaffi]], che si insediò il [[22 ottobre]] del [[1503]]<ref>Le. lotteMa le contese per il controllo didella Imolacittà non terminarono:, locome testimoniatestimoniano l'aspra disputa tra le famiglie Vaini e Sassatelli.</ref>.
 
=== Età contemporanea ===
Il pontefice procedette ad un rinnovamento istituzionale e amministrativo<ref>Nei due secoli precedenti (XIV e XV) Imola era stata retta da [[vicario apostolico|vicari apostolici]], investiti di una larga autonomia.</ref>. Imola entrò a far parte della [[Provincia Romandiolæ]], inserita nel territorio di [[Ravenna]]. Come nelle altre città della Provincia, la diretta dipendenza dalla Santa Sede si concretizzò con l'insediamento di un Governatore cittadino, proveniente dall'esterno della comunità, nominato direttamente da [[Roma]] e residente in città, con carica annuale.<br />L'inizio del dominio diretto della Chiesa sulla Comunità di Imola fu sancito dalla ''Bolla d'oro'', emanata da Giulio II il [[4 novembre]] [[1504]]<ref>L'assetto politico-amministrativo così concepito restò immutato per oltre tre secoli e mezzo, fino all'unificazione dell'Italia, interrotto solamente dalla parentesi napoleonica.</ref>. Il [[3 dicembre]] [[1512]] avvenne la fondazione del [[Monte di Pietà]]. In quegli anni soggiornò a Imola [[Niccolò Machiavelli]], inviato dalla [[Repubblica di Firenze]] in missione diplomatica.
Nel 1797 le forze rivoluzionarie francesi insediarono un governo provvisorio. Dopo la parentesi austriaca (1799), nel 1800 Imola fu annessa alla [[Repubblica Cisalpina]]. Con la [[Restaurazione]] tornò sotto lo [[Stato Pontificio]], nella Legazione di [[Ravenna]]. Nel [[1859]], in seguito ai [[Plebisciti risorgimentali|plebisciti d'annessione al Regno di Sardegna]], fu annessa al [[Regno di Sardegna]].
 
Dopo la creazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], vennero abolite le Legazioni, sostituite dalle Province. La città, con i paesi della vallata del fiume [[Santerno]] fu tolta a Ravenna per essere annessa alla [[Provincia di Bologna]], di cui fa parte tuttora.
Negli anni immediatamente successivi al 1750 venne costruito il primo ponte sul Santerno dopo l'epoca romana. Fino ad allora, infatti, il fiume era guadato con barche. La struttura era in legno; per attraversarla fu istituito un pedaggio (venne abolito nel [[1777]])<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.comune.imola.bo.it/documenti/8614
|titolo=Editto del Card. Oddi|accesso=22/05/2012}}</ref>.
 
=== Simboli ===
Nel [[1769]] lo ''stato d'anime'' (censimento) della città dentro le mura forniva un totale di 7.611 battezzati. Nelle parrocchie situate entro le mura, la popolazione era la seguente: 1.896 a San Cassiano, 584 a S. Maria in Regola, 440 a S. Giovanni Battista e 107 ai SS. Paolo e Donato. La popolazione totale della città e del suo contado non superava le 18.000 unità<ref>La popolazione aveva raggiunto questo valore nel [[1586]]; da allora, per oltre due secoli, la quota di 18.000 abitanti era rimasta costante.</ref>.<br />Il [[22 giugno]] [[1796]] Imola venne occupata dalle forze [[Rivoluzione francese|rivoluzionarie francesi]]. In luglio furono sedati i primi tentativi di rivolta della popolazione. I francesi pretesero una contribuzione di 61.000 scudi. Il [[22 luglio]] fu decisa la soppressione degli ordini religiosi. Alcuni di essi avevano una vita millenaria come il monastero di [[Chiesa di Santa Maria in Regola (Imola)|Santa Maria in Regola]]. L'esercito francese tornò l'anno successivo, il [[1º febbraio]] [[1797]] e occupò nuovamente Imola. Il giorno dopo giunse in città [[Napoleone Bonaparte]]. Il territorio di Imola fu assegnato al [[Dipartimento del Reno]], entrando così a far parte della [[Repubblica Cispadana]]. Il [[1º giugno]] dello stesso anno, in seguito alle forti pressioni degli imolesi, venne creato il «Dipartimento del Santerno»<ref>Ne facevano parte i cantoni di Lugo, Massa Lombarda, Bagnacavallo, Cotignola, Conselice, Castel Bolognese, Castel del Rio, [[Fontanelice|Fontana]], [[Riolo Terme|Riolo]], Fusignano, Mordano, Bagnara, Dozza, Casola Valsenio, [[Sant'Agata sul Santerno|Sant'Agata]], [[Casalfiumanese|Casal Fiumanese]] e Sassoleone.</ref>. I confini del Dipartimento erano segnati dal [[Sillaro]] a ovest, dal [[Senio]] a est, dai monti Faggiola e Pratolungo a Sud, dal [[Reno (Italia)|Reno]] a nord. La gloria del “rango provinciale” di Imola fu di breve durata: con la nascita della [[Repubblica Cisalpina]], il Dipartimento del Santerno fu aggregato a quello del [[Dipartimento del Lamone|Lamone]], con capoluogo [[Faenza]] (novembre 1797). Successivamente Imola ritornò a far parte del Dipartimento del Reno (2 ottobre [[1798]]), avente come capoluogo [[Bologna]]<ref>Cesare Bianchi (a cura di), ''Dal Santerno al Panaro. Bologna e i Comuni della Provincia nella Storia, nell'Arte e nella Tradizione'', Bologna, Proposta Editrice, 1987, vol. III, pp. 35-39.</ref>.
[[File:Coat of arms of Imola.svg|left|border|150px]]
Dopo una parentesi in cui la Repubblica Cisalpina fu occupata dagli austriaci ([[1799]]), l'ordinamento napoleonico fu ripristinato nel [[1800]]. Nel [[1806]] Imola città contava circa 8.700 abitanti.<br />Con la [[Restaurazione]] ([[1815]]), Imola tornò sotto lo [[Stato Pontificio]], inserita nella Legazione di [[Ravenna]]. La Santa Sede constatò che il patrimonio immobiliare nel territorio imolese si era azzerato: i repubblicani, infatti, avevano requisito sia fondi agricoli che le sedi delle strutture ecclesiastiche e li avevano messi all'asta. Unica istituzione che era stata risparmiata dalla spoliazione napoleonica fu l'abbazia di [[Chiesa di Santa Maria in Regola (Imola)|Santa Maria in Regola]]<ref>Con le leggi del 1866 e 1867 il Regno d'Italia si impossessò anche dei beni immobili dell'abbazia. I beni vennero messi all'asta a Roma nel 1885.</ref>. Dopo un periodo di riorganizzazione delle finanze, poterono riprendere gli investimenti: nel [[1826]] il ponte di legno sul Santerno fu sostituito da un ponte in muratura.
; Stemma
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del [[Capo del governo primo ministro segretario di Stato|capo del Governo]] del 6 agosto 1928.<ref name="Araldica"/>
{{Citazione|Partito: nel primo di azzurro, alla banda d'argento, caricata della parola "LIBERTAS" in lettere romane maiuscole di nero; nel secondo di rosso, al [[Grifone (araldica)|grifo]] coronato d'oro, impugnante colla destra anteriore una spada d'argento posta in palo. [[Capo (araldica)#Capo d'Angiò|Capo di Angiò]]. Ornamenti esteriori da Città.<ref name="Araldica">{{cita web|url= https://www.araldicacivica.it/comune/imola/ |titolo= Città di Imola |accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
; Gonfalone[[File:Imola-Gonfalone.png|border|100px|destra]]
{{Citazione|Drappo partito di rosso e di azzurro…<ref name="Araldica"/>}}
; Bandiera
La bandiera è stata concessa con decreto del [[presidente della Repubblica]] del 27 gennaio 2020.
{{Citazione|Drappo partito di rosso e d'azzurro, attraversato dallo stemma civico riconosciuto con Regio Decreto del 6 agosto 1928.<ref>{{cita web|url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2020/citta2020/Imola.html |titolo= Imola (Bologna) D.P.R. 27.01.2020 concessione di bandiera |accesso=31 luglio 2022 }}</ref>}}
 
=== Onorificenze ===
[[File:Imola 1705.jpg|thumb|250px|rigth|Pianta di Imola nel 1705 di Antonio Ferri. La via Emilia conduce alla Croce Coperta, dove nell'Alto Medioevo sorgeva ''Castrum Sancti Cassiani''.]]
{{Onorificenze
Molti imolesi parteciparono ai moti rivoluzionari del [[Moti del 1820-1821|1820-21]] e del [[Moti del 1830-1831|1830-31]]. Durante il moto modenese del febbraio 1831, Imola si sollevò, aderendo al governo provvisorio delle Province Unite. Molti volontari partirono al fronte per arruolarsi nell'esercito di [[Giuseppe Garibaldi]]. Nel [[1855]] si propagò in città una grave epidemia di [[colera]], che provocò alcune centinaia di morti. Nello stesso anno fu istituita la Cassa di Risparmio, sorta su iniziativa di alcuni cittadini, con l'approvazione e l'appoggio del vescovo d'Imola, [[Gaetano Baluffi]].<br />Nel [[1857]] [[Papa Pio IX]] effettuò un viaggio pastorale in Romagna. Da vescovo era stato a capo della [[Diocesi di Imola]] per ben 14 anni (1832-46). La città gli tributò un'accoglienza festosa; in suo onore venne eretto un arco di trionfo a Porta Romana, al posto dell'antica porta medievale.
|immagine = BenemerenzaSiculo1908.png
|nome_onorificenza = Grande medaglia di bronzo di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Alla Città di Imola
|data = Regio Decreto 5 giugno 1910 <ref>Regio decreto del 5 giugno 1910 ''che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/foglio_ordinario1/1/pdfPaginato?dataPubblicazioneGazzetta=19100605&numeroGazzetta=131&tipoSerie=FO&tipoSupplemento=GU&numeroSupplemento=0&progressivo=0&edizione=0&elenco30giorni=&home=&numPagina=1 n. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910]</ref>
}}
Imola è tra le [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione|città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione]]. Il 12 giugno [[1984]] è stata insignita della Medaglia d'oro al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua partecipazione alla [[lotta partigiana]] durante la [[seconda guerra mondiale]]:{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = Forte di tradizioni popolari e democratiche, dava vita, subito dopo l’8 settembre 1943 ad un attivo movimento di resistenza costituendo i primi nuclei partigiani da montagna. Nonostante perdite iniziali e dure rappresaglie nazifasciste, la popolazione dell'imolese continuava fieramente la lotta, rivendicando, con il sangue versato anche dalle sue indomite donne, pace e libertà e difendendo il patrimonio agricolo e industriale della propria terra.Reparti della 36a brigata Garibaldi "A. Biancincini" costituirono una continua minaccia alle spalle del nemico e, durante l'offensiva angloamericana contro la linea gotica, cedettero agli affari importanti posizioni strategiche.Raggiunta dalla linea del fuoco, imola subiva, durante cinque mesi, il martirio dei bombardamenti, aerei e terrestri, delle vessazioni nemiche, delle deportazioni e dei massacri. Il 14 aprile 1945, partigiani delle brigate G.A.P. e S.A.P., presidiata la città, la consegnavano agli alleati, mentre combattevano nei gruppi di combattimento del nuovo Esercito italiano "Cremona" e "Folgore", altri suoi figli continuavano la lotta fino alla liberazione dell’Italia settentrionale. Imola, 8 settembre 1943 - 14 aprile 1945.
|data = Decreto del Presidente della Repubblica 12 giugno 1984 <ref>https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/18382</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Benemeriti della cultura BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza = Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte
|motivazione =
|luogo = 2 giugno 1971<ref name="a">{{cita web|url=http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/18382|titolo=Imola Comune di|accesso=15 febbraio 2022}}</ref>
}}
 
{{Onorificenze
Dopo la fine del dominio pontificio, il Governatore delle Romagne [[Luigi Carlo Farini]], il [[27 dicembre]] [[1859]], ridefinì le circoscrizioni territoriali aggregando il Comune di Imola alla circoscrizione di Bologna.<br />Nel marzo [[1860]], in seguito ai [[Plebisciti d'annessione al Regno di Sardegna|plebisciti]], le Regie provincie dell'Emilia furono annesse al [[Regno di Sardegna]] che, nel marzo 1861, divenne [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
Il primo sindaco di Imola dopo la cessazione del dominio pontificio fu [[Giuseppe Scarabelli]], geologo e archeologo (febbraio 1860-1866)<ref>La legge del Regno d'Italia prevedeva che il sindaco fosse scelto direttamente dal re tra i consiglieri comunali. Le elezioni amministrative si tennero il 12 febbraio 1860. Gli iscritti alle liste furono 1.320 su una popolazione di 27.000 abitanti.</ref>.<br />In campo politico, fin dagli anni '80 ottennero i maggiori consensi le idee mazziniane e socialiste. Imola espresse uno dei politici più influenti del socialismo nazionale, [[Andrea Costa]], fondatore nel [[1881]] del [[Partito Socialista Rivoluzionario Italiano|Partito Socialista Rivoluzionario di Romagna]], prima formazione organizzata socialista del Paese.
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica<ref name=ACSFascCom>{{Cita web | 1 = http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/ | 2 = ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali | accesso = 7 dicembre 2016 | dataarchivio = 19 aprile 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160419233606/http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/ | urlmorto = sì }}</ref>
| data = [[20 ottobre]] [[1990]]
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
'''Popolazione maschile di Imola''' al Censimento del 1861: 13.894. Principali attività maschili:
[[File:Imola - Piazza Matteotti 2.jpg|sinistra|miniatura|Chiesa del Suffragio vista da Piazza Matteotti]]
{| style="border-style:solid;border-width:1px;border-color:#808080;background-color:#BBBBBB" cellspacing="2" cellpadding="2" width="600px"
Nonostante l'incuria e la mancanza di valorizzazione nei secoli, Imola conserva varie vestigia dell'epoca rinascimentale e delle Signorie dei Manfredi e dei Riario-Sforza, spesso realizzate in stile toscano (da artisti quali Mastro Giorgio Fiorentino), ma con cospicuo utilizzo delle decorazioni in cotto, tipiche dell'arte padana. Tra le opere di maggior pregio: la Rocca Sforzesca, il Palazzo Riario-Sersanti (sede del potere dei Riario-Sforza e punto nodale della ristrutturazione rinascimentale della piazza maggiore), il cortile del Palazzo Machirelli (appartenuto a Michele Machirelli, Comandante e Segretario di Stato di Girolamo Riario), il cortile del Palazzo Sassatelli, il Palazzo Calderini (costruito per Pier Paolo Calderini, Magistrato dei Riario-Sforza), il Palazzo della Volpe (destinato ad ospitare gli ospiti d'onore di Girolamo Riario), Porta Montanara, il Convento dell'Osservanza (con il suo chiostro, il monumento a Bianca Landriani, sorella di Caterina Sforza, e il gruppo del Compianto in terracotta), il Santuario della Beata Vergine del Piratello (conserva un ciborio quattrocentesco di particolare pregio; inoltre due vetrate quattrocentesche rappresentanti l'Annunciazione sono custodite nel Museo del Santuario).<ref>{{Cita libro|autore=A. Bassani|autore2= F. Fontana| titolo=Imola|anno= 1987|editore= CERIM}}</ref>
|- align="left" valign="top" bgcolor="#EEEEEE"
| '''Mestiere''' ||Braccianti || Coloni,<br />Mezzadri|| Garzoni,<br />Pastori|| Addetti industria<ref>La categoria comprendeva facchini, birocciai, fornai, ecc.</ref>||Addetti commercio<ref>La categoria comprendeva negozianti, mercanti, albergatori, merciai, tabaccai, osti, droghieri, macellai e pescivendoli.</ref>||Calzolai,<br />Ciabattini|| Falegnami||Meccanici<br />Fabbri||Professionisti<ref>La categoria comprendeva tutti gli addetti alle libere professioni (medici, avvocati, notai, ecc.).</ref>|| Salariati<ref>Infermieri, portieri, domestici, cocchieri, cuochi e affini.</ref>
|- align="left" valign="top" bgcolor="#EEEEEE"
| '''Addetti''' ||1.370 || 4.162|| 539|| 611|| 308|| 364 || 263|| 219|| 394|| 366
|}
Vi erano poi: 221 possidenti, 398 militari e 218 ministri di culto (compresi membri di confraternite). Seguono studenti, pensionati, mendicanti, detenuti e mentecatti.<br />Senza professione: 3.207 (pari al 23%).
 
Per quanto riguarda l'epoca medievale, si segnalano gli affreschi tardo-gotici conservati nella chiesa inferiore di S. Francesco (oggi parte della Biblioteca Comunale). Tra questi spiccano un'inconsueta iconografia mariana che unisce la rappresentazione della Madonna della Misericordia con quella della Madonna incoronata sotto un baldacchino<ref>Pannello ufficiale di descrizione degli affreschi della Biblioteca di Imola.</ref><ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore=Sergio Bettini|autore2=Massimo Montanari|autore3=Gabriele Ronchetti|titolo=Imola e il suo territorio|anno=2006|editore=Touring Club Italiano|città=Milano}}</ref>, ed una Madonna col Bambino che si distingue per la vivacità ed espressività degli sguardi e dei volti. La chiesa di S. Domenico conserva invece il portale e la parte absidale esterna gotici<ref name="ReferenceA" />.
'''Popolazione femminile di Imola''' al Censimento del 1861: 13.118. Principali attività femminili:
{| style="border-style:solid;border-width:1px;border-color:#808080;background-color:#BBBBBB" cellspacing="2" cellpadding="2" width="460px"
|- align="left" valign="top" bgcolor="#EEEEEE"
| '''Mestiere''' || Coloni || Ortolane|| Addette<br />commercio<ref>La categoria comprendeva negozianti, merciaie, tabaccaie, droghiere, macellaie e pescivendole.</ref>||Sarte|| Salariate<ref>Infermiere, domestiche, cuoche e affini.</ref>
|- align="left" valign="top" bgcolor="#EEEEEE"
| '''Addette''' || 3.096|| 131|| 120|| 1.324|| 704
|}
Vi erano poi: 178 possidenti e 108 consacrate. Seguono braccianti, addette all'industria, studentesse, pensionate, mendicanti, detenute e mentecatte.<br />Senza professione: 6.968 (53,1%). In questa categoria sono comprese le massaie.
 
===Il NovecentoArchitetture religiose===
[[File:PiazzaChiesa Matteottidi Santa Maria dei Servi - Imola -.jpg|miniatura|thumb|right|240px|PiazzaChiesa Matteottidi negliSanta anniMaria '60.dei Servi]]
[[File:Chiesa San Michele e convento Osservanza (giardino interno).JPG|miniatura|Chiostro della Chiesa di San Michele, [[Convento dell'Osservanza (Imola)|Convento dell'Osservanza]]]]
All'inizio del [[XX secolo]] vivevano ad Imola 12&nbsp;000 abitanti (cui si sommavano i 21&nbsp;000 della campagna circostante). L'[[agricoltura]] era ancora la prima occupazione della popolazione, ma nascevano già le prime industrie: aziende di laterizi e terrecotte, di cementi, di meccanica. Nacquero anche una fonderia ed uno zuccherificio.<br />Nel [[1901]] fu fondata la prima cooperativa di credito: la Banca Cooperativa Imolese<ref>Poi Banca Cooperativa di Imola, oggi Banca di Imola.</ref>. Risale a quegli anni anche l'apertura della prima cassa rurale imolese.<br />L'amministrazione comunale era guidata dal Partito socialista. Il VII Congresso nazionale del PSI si svolse proprio nella città romagnola (6-9 settembre [[1902]]).
Il più importante nucleo religioso della città altomedievale e medievale fu l'[[abbazia]] di [[chiesa di Santa Maria in Regola (Imola)|Santa Maria in Regola]].<br />
Imola diede un elevato contributo alla causa d'Italia nella [[prima guerra mondiale]]. Ben 533 militari imolesi morirono durante il conflitto: 505 soldati di truppa, 6 sottufficiali, 12 aspiranti ufficiali e 10 ufficiali inferiori. Ai caduti imolesi furono conferite 19 medaglie di bronzo, 15 d'argento e 1 d'oro. Negli anni [[1918]]-19 Imola fu colpita dalla micidiale "[[febbre spagnola]]" che causò tante vittime in tutto il Paese.
Gli edifici religiosi di Imola sono:
 
* [[Duomo di Imola|Basilica cattedrale di San Cassiano martire]]: principale chiesa della città, sede della diocesi di Imola, conserva pregevoli opere d’arte sacra e arredi liturgici.
L'ultimo sindaco eletto democraticamente fu Giulio Miceti.
* [[Chiesa di Santa Maria in Regola (Imola)|Chiesa di Santa Maria in Regola]]: è con tutta probabilità la più antica di Imola tra quelle tuttora esistenti.
Durante la dittatura fascista, Imola subì diversi cambiamenti nel centro storico: furono demoliti alcuni vecchi edifici e il mercato coperto e venne costruito un grande palazzo comprendente la Casa del fascio (l'attuale Centro cittadino).
* [[Chiesa di Sant'Agata (Imola)|Chiesa di Sant'Agata]]: edificio storico con decorazioni interne e importanti altari barocchi.
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Imola)|Chiesa di Sant'Agostino]]: convento agostiniano trecentesco con chiostro e opere d'arte sacra.
* Complesso dei Santi Nicolò e Domenico: ex convento domenicano quattrocentesco con chiostro. La [[Chiesa di San Domenico (Imola)|chiesa di San Domenico]] è tuttora aperta al culto. Gli altri edifici ospitano il [[Museo San Domenico (Imola)|principale museo]] cittadino.
* Complesso di San Francesco: già monastero dei [[Frati minori conventuali|Francescani]], è oggi la sede della Biblioteca Comunale e del [[Teatro comunale Ebe Stignani|Teatro comunale]].
* Chiesa di Croce Coperta: edificio storico con origini medievali, noto per la sua facciata caratteristica e gli interni restaurati<ref>Il nome deriva da una croce che ancora oggi è custodita all'interno del tempio. È costruita in pietra selce color grigio cenere e riporta l'[[iscrizione latina]] a caratteri romani ''Ecce qui tollit peccata mundi'', cioè «Ecco colui che toglie i peccati del mondo». Dal 1913 la croce fa parte dei monumenti storici ed artistici dell'Emilia-Romagna.</ref>.
* Chiesa di Santo Spirito: struttura rinascimentale con decorazioni interne di pregio e altari storici.
* Chiesa del Pio Suffragio. Si affaccia sulla piazza Maggiore.
* Chiesa di Santa Maria dei Servi: chiesa barocca con facciata in cotto e interessanti opere pittoriche interne.
* Chiesa di Santa Maria in Valverde: contiene opere di [[Domenico Maria Canuti]], [[Ludovico Carracci]] e [[Filippo Pasquali]].
* Chiesa dei Cappuccini: nel 1596 il pittore marchigiano [[Andrea Lilli]] vi dipinse la ''Pietà e Santi''. Successivamente l'opera fu traslata nel convento dei Cappuccini di [[Bagnacavallo]]. Oggi è conservata nel Museo Civico delle Cappuccine della cittadina.<ref>Livia Carloni, ''Andrea Lilli, La Pietà e i Santi Pier Crisologo, Girolamo, Maddalena, Francesco, Giovanni Battista, Bartolomeo'', in ''Simone De Magistris. Un pittore visionario tra Lotto e El Greco'', catalogo della mostra a cura di [[Vittorio Sgarbi]], Venezia, 2007, pagg. 156-157.</ref>
* Chiesa di Santa Caterina: piccola chiesa cittadina di struttura seicentesca e con affreschi interni.
* Chiesa di San Giacomo dei Filippini: sede storica della [[Congregazione dei filippini|congregazione dei Filippini]], conserva arredi originali e decorazioni settecentesche.
* Chiesa di San Giacomo Maggiore del Carmine: edificio religioso di origine medievale con ristrutturazioni successive in stile barocco.
* Chiesa di San Lorenzo: luogo di culto di origine medievale con facciata in cotto e interni decorati.
* Chiesa di Santo Stefano: edificio di origine medievale con affreschi e arredi liturgici conservati.
* Chiesa di San Giovanni Nuovo (1968), dalla caratteristica forma a tenda, progettata da [[Glauco Gresleri]]<ref>{{Chiese italiane|37762|Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista Nuovo|stampa=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/cronologia-di-bologna/1969/la-chiesa-parrocchiale-di-san-giovanni-battista-a-cogne-imola|titolo=La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista Nuovo a Imola}}</ref>.
* Chiesa di San Francesco: prima chiesa costruita nel quartiere Pedagna (anni 1970).
* Chiesa di San Pio: seconda chiesa costruita nel quartiere Pedagna, attualmente la più grande del quartiere.
* Chiesa di Nostra Signora di Fatima: terza chiesa costruita nel quartiere Pedagna (1987).
* [[Convento dell'Osservanza (Imola)|Convento dell'Osservanza]]: ex convento del XIV secolo, oggi sede di attività culturali e religiose.
* [[Santuario della Beata Vergine del Piratello]]: importante luogo di pellegrinaggio mariano, noto per le feste religiose annuali.
* [[Santuario della Beata Vergine della Misericordia di Ghiandolino]]: santuario mariano con tradizione devozionale storica.
* Santuario della Beata Vergine della Coraglia: piccolo santuario dedicato alla Madonna, con culto locale consolidato.
* Cappella del Nuovo Ospedale Civile: spazio religioso interno all'ospedale.
* Oratorio del Vecchio Ospedale Civile: spazio di culto legato all’ospedale di Santa Maria della Scaletta.
* Cappella del Palazzo Comunale: cappella storica adiacente al municipio.
* Cappella di Santa Barbara: cappella dedicata alla patrona dei minatori e artigiani, con arredi storici.
* Cappella dell'Istituto Piccole Suore del Bambin Gesù: cappella dell'[[Piccole suore di Santa Teresa del Bambin Gesù|omonimo]] [[istituto religioso]] femminile [[di diritto pontificio]]
* Oratorio Beata Vergine del Rosario: piccolo edificio religioso destinato alle confraternite e alla preghiera comunitaria.
* Oratorio di San Macario: edificio religioso di struttura seicentesca con affreschi interni.
* [[Oratorio di San Rocco (Imola)|Oratorio di San Rocco]]: uno dei migliori esempi di [[Tardo barocco|barocchetto]] della Romagna occidentale.
* Oratorio della Madonna detta "della Marconcina": piccolo santuario rurale situato nella frazione Balia, di interesse locale.
* Chiesa di San Prospero: antico edificio sacro con decorazioni interne barocche e legami con la comunità locale.
 
=== Architetture civili ===
La [[seconda guerra mondiale]] (1940-1945) coinvolse anche Imola, che fu bombardata per la prima volta dagli aerei alleati il [[13 maggio]] [[1944]]. Le vittime furono 53, un centinaio i feriti; la città subì gravi danneggiamenti ad abitazioni. Trovandosi a soli 15&nbsp;km dalla [[Linea Gotica]], Imola rimase sotto il tiro dei cannoni e sotto i bombardamenti degli aerei. La liberazione, da parte delle armate alleate, avvenne il [[14 aprile]] [[1945]]. I primi a entrare in città furono i soldati polacchi, poco dopo le 15, da porta Appia.
[[File:Palazzo Tozzoni Imola - Cortile 01.jpg|miniatura|Cortile di Palazzo Tozzoni]]
[[File:Imola - Teatro comunale Ebe Stignani - 2023-09-05 18-39-20 001.JPG|miniatura|Teatro comunale Ebe Stignani]]
* [[Palazzo Vescovile (Imola)|Palazzo Vescovile]]: edificato nel XII secolo, ristrutturato nel XVIII secolo da [[Cosimo Morelli]], è la sede della Curia diocesana. Ospita l’Archivio Diocesano, il [[Museo diocesano Pio IX|Museo Diocesano]] e il Museo delle Carrozze.
* Palazzo Comunale: autentico simbolo medievale della città, rinnovato nel ‘700 da Torreggiani e Morelli; svolge ininterrottamente il ruolo di sede comunale dal Medioevo. Annesso al palazzo è l'orologio monumentale: collocato sulla torre del municipio, fu costruito nel [[1838]] dai maestri Domenico e Stanislao Cavina di [[Civitella di Romagna]]. Finanziatore dell'opera fu un ufficiale francese, François Guichard, arrivato nel 1797 al seguito di [[Napoleone]], che rimase ad Imola, dove trascorse il resto della sua vita, fino alla morte avvenuta nel 1833; l'orologio fu realizzato grazie al suo lascito testamentario<ref>Gli ingranaggi e i meccanismi che costituivano il motore originale furono rimpiazzati una prima volta dal Comune nel 1976. Nel 2002 il motore è stato sostituito con un congegno automatico. Nel 2017 l’orologio si è fermato fino al restauro avvenuto nel 2019 nel quale è stato inserito un nuovo sistema di movimentazione elettrica dei quattro quadranti che dall’orologio di comando (installato nel 2002) raggiunge un apposito ricevitore che è stato montato in ogni quadrante (per muovere le lancette) dal momento che gli ingranaggi di trasmissione del movimento, che erano ancora quelli originali del 1838, non erano più idonei. Il vecchio meccanismo dell'orologio ora è situato all'interno di una teca nell'atrio del palazzo comunale.</ref>.[[File:Palazzo Comunale orologio.JPG|sinistra|miniatura|250x250px|L'orologio monumentale]]
* Palazzo Codronchi–Marchi: residenza tipicamente rinascimentale con pregiate decorazioni, affreschi del tardo Seicento e testimonianze locali.
* Palazzo Pighini: unico esempio rimasto in città di casa patrizia di epoca medievale, caratterizzato da monofore, bifore e portali gotici.
* [[Palazzo Tozzoni]]: dimora di una delle più importanti famiglie nobiliari imolesi, oggi è sede di mostre d’arte e culturali.
* [[Teatro comunale Ebe Stignani]]: inaugurato nel 1810 e intitolato al [[Ebe Stignani|celebre soprano]], è un teatro all'italiana in stile neoclassico, sede di importanti stagioni di prosa, concerti e spettacoli lirici.
* Palazzo Sersanti: palazzo nobiliare con affreschi interni e portale d'ingresso caratteristico.
* Palazzo Calderini: fatto costruire nel 1483, fu la residenza della famiglia Calderini. Dopo l'[[unità d'Italia]] fu la sede della Pretura. In seguito fu sede distaccata della [[Procura della Repubblica]] di Bologna. Dal 2023 è sede del Giudice di pace.
* Palazzo Monsignani: già dei conti Sassatelli, poi dei marchesi Monsignani. Nel 1917-19 fu acquistato, grazie a una sovvenzione liberale di [[Papa Benedetto XV]], da due sacerdoti imolesi, che a loro volta lo cedettero alla Diocesi per farne la sede delle opere cattoliche.<ref>Vedi Pietro Bedeschi, ''Il Movimento cattolico nella Diocesi d'Imola'', Grafiche Galeati, Imola 1973, nota 8 di pag. 57.</ref>
* Casa di Benvenuto Rambaldi: dimora storica di interesse locale, con facciata e portali conservati secondo lo stile tradizionale imolese.
* Casa Gandolfi: residenza storica privata, rappresentativa dell'architettura civile imolese dei secoli XVII-XVIII.
* Casa Vacchi-Suzzi: edificio nobiliare con elementi rinascimentali e decorazioni interne di pregio.
* Farmacia dell'Ospedale: edificio storico collegato all’ospedale cittadino, conserva arredi e strutture originali.
* Palazzo della Volpe: dimora storica con facciata settecentesca e cortile interno.
* Palazzo Machirelli: edificio signorile del centro storico, noto per le decorazioni interne e la facciata in stile classico.
* Palazzo Vacchi: residenza storica di rilevanza locale, con elementi architettonici seicenteschi.
 
=== Architetture militari ===
Nel dopoguerra Imola conobbe un rapido sviluppo economico. Negli anni '60 la città si ingrandì con la costruzione di nuovi quartieri. Fu in questo periodo che Imola venne pensata con l'area industriale a nord (verso la nuova arteria autostradale [[Autostrada A14 (Italia)|Bologna-Ancona]], inaugurata nel [[1966]]) e il residenziale a Sud. Il nuovo quartiere fu chiamato «Pedagna» ed assorbì una popolazione di diverse migliaia di abitanti.
[[File:BOCV "Rocca Sforzesca di Imola".jpg|miniatura|La [[Rocca sforzesca di Imola|Rocca Sforzesca]]]]
* [[Rocca Sforzesca di Imola|Rocca Sforzesca]]: imponente fortezza quattrocentesca voluta da [[Girolamo Riario]], tra i più importanti esempi di architettura militare rinascimentale in Romagna, oggi sede museale ed espositiva.
* Bastioni di Port'Appia: resti delle antiche mura cittadine, eretti a difesa della città e collegati a Porta Appia, una delle principali porte urbiche.
* Porta Montanara: porta medievale che dava accesso alla città dal lato collinare, oggi uno dei simboli storici di Imola.<ref>{{cita web|url=https://visitareimola.it/porta-montanara/|titolo=Porta Montanara|accesso=2 maggio 2021}}</ref>
 
=== Altro ===
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
==== Piazze ====
* [[Rocca Sforzesca di Imola|Rocca Sforzesca]]
[[File:Imola - Piazza Matteotti 3.jpg|miniatura|Piazza Matteotti]]
* [[Palazzo Machirelli (Imola)|Palazzo Machirelli]]
[[File:Imola - Piazza Antonio Gramsci est.jpg|miniatura|Piazza Gramsci]]
* [[Casa di Benvenuto Rambaldi (Imola)|Casa di Benvenuto Rambaldi]]
Le principali piazze di Imola sono:
* [[Teatro comunale (Imola)|Teatro comunale]]
* [[Complesso di San Francesco (Imola)|Complesso di San Francesco]]
* [[Palazzo Monsignani (Imola)|Palazzo Monsignani]]
* [[Farmacia dell'Ospedale (Imola)|Farmacia dell'Ospedale]]
* [[Palazzo Della Volpe (Imola)|Palazzo Della Volpe]]
 
* Piazza Matteotti: la piazza centrale, cuore della città, sede di eventi e mercati.
* [[Complesso dei Santi Nicolò e Domenico (Imola)|Complesso dei Santi Nicolò e Domenico]]
* Piazza Duomo: davanti alla [[Cattedrale di San Cassiano]].
* [[Pinacoteca Comunale (Imola)|Pinacoteca Comunale]]
* Piazza Medaglie d'Oro: di fronte a Porta Appia.
* Piazza Gramsci: sede del mercato cittadino insieme a piazza Matteotti.
* Piazza Bianconcini: nei pressi di Porta Montanara.
* Piazza Nobili: adiacente a palazzi storici del centro.
* Piazza Michelangelo Buonarroti: in zona residenziale moderna.
* Piazza Fleming: nel quartiere Campanella.
 
==== Monumenti ====
* [[Bastioni di Port'Appia (Imola)|Bastioni di Port'Appia]]
* Monumento ad Ayrton Senna: opera dell’artista Stefano Pierotti, inaugurato il 26 aprile 1997, statua in bronzo di [[Ayrton Senna]]; situata nel Parco delle Acque Minerali vicino alla curva del Tamburello dell'[[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|dell’Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari”]].
* [[Palazzo Calderini (Imola)|Palazzo Calderini]]
* Monumento “Rampante”: opera di Armand Pierre Fernandez ([[Arman]]), realizzato nel 1999, assemblage di repliche in bronzo della [[Ferrari F40]], altezza cinque metri circa, fondata su un basamento di cemento; è collocato all’ingresso dell'autodromo.
* [[Palazzo Pighini (Imola)|Palazzo Pighini]]
* Monumento ai Caduti della Grande Guerra: progettato dall'architetto [[Giovanni Battista Milani]] e dallo scultore [[Angelo Zanelli]], è stato inaugurato originariamente nel 1928. Stele/obelisco in pietra con elementi in bronzo (lapidi bronzee con nomi dei caduti), figure alate; attualmente ricollocato nel Parco della Memoria “Giardino Curti”.
* [[Palazzo Comunale (Imola)|Palazzo Comunale]]
* Monumento al Partigiano: rotonda di viale Dante; monumento commemorativo alla memoria dei [[Partigiano|partigiani]].
* [[Piazza Matteotti (Imola)|Piazza Matteotti]]
* [[Palazzo Sersanti (Imola)|Palazzo Sersanti]]
 
=== Aree naturali ===
* [[Casa Gandolfi (Imola)|Casa Gandolfi]]
==== Parco delle Acque Minerali ====
* [[Palazzo Tozzoni (Imola)|Palazzo Tozzoni]]
Comprende una vasta area al di là del fiume [[Santerno]], attorno al monte Castellaccio, una delle prime colline prospicienti la città.
Le origini del parco risalgono al [[1830]], quando ai piedi del monte furono scoperte quattro sorgenti d'acqua altamente mineralizzata, due che contenevano [[zolfo]] e due [[ferro]]<ref>{{cita web|url=http://visitareimola.it/portfolio/in-volo-con-leonardo-nella-natura/|titolo=In volo con Leonardo nella natura|accesso=25 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160827201243/http://visitareimola.it/portfolio/in-volo-con-leonardo-nella-natura/|urlmorto=sì}}</ref>. Le mineralizzazioni avvenivano rispettivamente negli strati profondi della formazione gessoso-solfifera del [[Miocene]] e nelle ghiaie e sabbie dei terrazzamenti [[Quaternario|quaternari]] riccamente impregnate di sali di ferro. La scoperta fu opera di un medico condotto, Gioacchino Cerchiari. Già l'anno dopo il fratello Francesco creò il primo stabilimento idroterapico<ref name="Villa">{{cita news|autore=Lucietta Villa|titolo=Sulfurea e marziale. Tutto ebbe origine dalle acque|pubblicazione=Il nuovo Diario-Messaggero|data=4 novembre 2021|pp=14-15|lingua=it}}</ref>. L'area, che al tempo era utilizzata come fondo agricolo, cominciò ad essere frequentata dagli imolesi. Attorno alle sorgenti di acque minerali nacque il Parco.[[File:Imola Parco delle acque minerali.jpg|miniatura|Parco Acque Minerali]]Nell'estate 1873 vennero realizzati i primi due ponticelli in legno per l'attraversamento del rio che scorre alla base della collinetta. Venne inoltre decisa l'edificazione di uno chalet a beneficio dei visitatori, per favorire anche la frequentazione dell'area da parte dei forestieri. Fu il primo fabbricato costruito all'interno del parco. Nel 1924 il Comune d'Imola divenne proprietario dell'area. Nel 1931 venne realizzata la fontanella vicina al rio. Nel 1936 fu aperta la fontana a tre getti<ref name="Villa"/>. Dal dopoguerra l'erogazione delle acque fu discontinua, tanto che nel 1988, dopo varie interruzioni temporanee, venne definitivamente sospesa per l'eccessiva presenza di [[acido solfidrico]]. La denominazione Parco delle Acque Minerali comprende tre aree: il monte Castellaccio, le acque minerali "propriamente dette" e lo Stadio "Romeo Galli" con annessi gli impianti tennistici.
 
==== Parco Tozzoni ====
* [[Palazzo Vescovile (Imola)|Palazzo Vescovile]]
Situato in una vasta area collinare ai margini della zona urbana, il parco è aperto al pubblico dal 1º aprile [[1978]]. La famiglia dei conti Tozzoni<ref>I Tozzoni arrivarono a Imola nel XVI secolo, dove vissero fino all'inizio del Novecento; successivamente si trasferirono a Firenze.</ref> acquisì l'area nel [[1882]] e la utilizzò come riserva di caccia, conferendole il nome di "Parco del Monte". L'ultima erede del casato lo cedette al comune nel [[1975]].
* [[Casa Della Volpe (Imola)|Casa Della Volpe]]
* [[Porta Montanara (Imola)|Porta Montanara]]
 
==== ChieseRiserva naturale orientata Bosco della cittàFrattona ====
Contiguo al parco Tozzoni è il [[Riserva naturale orientata Bosco della Frattona|bosco della Frattona]], una riserva naturale regionale orientata di circa 19 ettari situata sulle colline di Imola, parte di un più ampio sito di conservazione di quasi 400 ettari. L’area è caratterizzata da boschi di querce, aceri e carpini, con una fauna ricca che include scoiattoli, caprioli e numerose specie di uccelli. È considerata riserva protetta perché rappresenta un residuo delle antiche forestazioni collinari precedenti allo sfruttamento agricolo, oltre che per il suo valore naturalistico, la biodiversità forestale e le caratteristiche “sabbie gialle” di origine quaternaria.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.comune.imola.bo.it/vivere-imola/luoghi/bosco-della-frattona|titolo=Bosco della Frattona|sito=www.comune.imola.bo.it|accesso=2025-09-11}}</ref>
[[File:ImolaDuomo.jpg|thumb|right|250px|Duomo di Imola]]
Il più importante nucleo religioso della città altomedievale e medievale fu l'[[abbazia]] di [[chiesa di Santa Maria in Regola (Imola)|Santa Maria in Regola]]. Gli edifici religiosi di Imola sono:
* [[Duomo (Imola)|Duomo]]
* [[Basilica Santuario della Beata Vergine del Piratello]] (l'immagine
* [[Chiesa di Santo Spirito (Imola)|Chiesa di Santo Spirito]]
* [[Chiesa di San Domenico (Imola)|Chiesa di San Domenico]]
* [[Chiesa del Pio Suffragio (Imola)|Chiesa del Pio Suffragio]]
* [[Chiesa di Santa Maria dei Servi (Imola)|Chiesa di Santa Maria dei Servi]] ([http://www.cassiciaco.it/navigazione/monachesimo/conventi/monasteri/italia/emilia/images/imola.jpg immagine])
* [[Chiesa di Santa Maria in Regola (Imola)|Chiesa di Santa Maria in Regola]]
* [[Chiesa di Santa Maria in Valverde (Imola)|Chiesa di Santa Maria in Valverde]] (contiene opere di [[Domenico Maria Canuti]], [[Ludovico Carracci]], [[Filippo Pasquali]])
* [[Chiesa di Nostra Signora di Fatima (Imola)|Chiesa di Nostra Signora di Fatima]]
* [[Chiesa dei Cappuccini (Imola)|Chiesa di San Bartolomeo del Convento dei Cappuccini]]
* [[Chiesa di Sant'Agata (Imola)|Chiesa di Sant'Agata]]
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Imola)|Chiesa di Sant'Agostino]]
* [[Chiesa di Santa Caterina (Imola)|Chiesa di Santa Caterina]]
* [[Chiesa di San Giacomo dei Filippini (Imola)|Chiesa di San Giacomo dei Filippini]]
* [[Chiesa di San Giacomo Maggiore del Carmine (Imola)|Chiesa di San Giacomo Maggiore del Carmine]]
* [[Chiesa di San Lorenzo (Imola)|Chiesa di San Lorenzo]]
* [[Chiesa di San Pio (Imola)|Chiesa di San Pio]]
* [[Chiesa di Santo Stefano (Imola)|Chiesa di Santo Stefano]]
* [[Chiesa di San Francesco (Imola)|Chiesa di San Francesco]]
* [[Convento dell'Osservanza (Imola)|Convento dell'Osservanza]]
* [[Santuario della Beata Vergine di Ghiandolino]]
* [[Santuario della Madonna della Coraglia]]
* [[Cappella del Nuovo Ospedale Civile(Imola)|Cappella del Nuovo Ospedale Civile]]
* [[Cappella del Palazzo Comunale (Imola)|Cappella del Palazzo Comunale]]
* [[Cappella di Santa Barbara (Imola)|Cappella di Santa Barbara]]
* [[Cappella Istituto Piccole Suore del Bambin Gesù (Imola)|Cappella Istituto Piccole Suore del Bambin Gesù]]
* [[Oratorio Beata Vergine del Rosario (Imola)|Oratorio Beata Vergine del Rosario]]
* [[Oratorio del Vecchio Ospedale Civile (Imola)|Oratorio del Vecchio Ospedale Civile]]
* [[Oratorio di San Macario (Imola)|Oratorio di San Macario]]
* [[Oratorio di San Rocco (Imola)|Oratorio di San Rocco]]
 
===Aree naturali===
;Parco Acque Minerali
Comprende una vasta area al di là del fiume [[Santerno]], sulle prime colline prospicienti la città. Il parco fu creato all'inizio del XX secolo.
La scoperta delle "acque minerali" (acque sulfuree dalle proprietà curative) è molto anteriore e risale al [[1830]], ed è dovuta a Gioacchino Cerchiari.
 
;Parco Tozzoni
Situato in una vasta area collinare ai margini della zona urbana, il parco è aperto al pubblico dal [[1º aprile]] [[1978]]. La famiglia dei conti Tozzoni<ref>I Tozzoni arrivarono a Imola nel XVI secolo, dove vissero fino all'inizio del Novecento; successivamente si trasferirono a Firenze.</ref> acquisì l'area nel [[1882]] e la utilizzò riserva di caccia, conferendole il nome "Parco del Monte". L'ultima erede del casato lo cedette al comune nel [[1975]].
 
Contigua al parco esiste la Riserva Naturale Regionale del '''[[Bosco della Frattona]]'''.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Imola}}Variazione della popolazione residente a Imola dal 2006 al 2010:
{| class="wikitable"
 
|- style="background:lightblue"
===Popolazione===
Variazione della popolazione residente a Imola dal 2006 al 2010.
{| {{Prettytable}}
|- bgcolor=lightblue
! Data
! Abitanti
Riga 272 ⟶ 253:
! Variazione
|-
| 31/-12/-2006
| {{formatnum:66658}}
| 66.658
|
| +0,48%
| {{formatnum:63251}}
| 63.251
|
| -0,04%
| 3.407{{formatnum:3407}} (5,1 %)
|
| +11,3%
|-
| 31/12/2007
| 67.301
| +0,96%
| 63.219
| -0,05%
| 4.082 (6,1 %)
| +19,8%
|-
| 31/12/2008
| 68.019
| +1,07%
| 63.126
| -0,15%
| 4.893 (7,2 %)
| +19,9%
|-
| 31/12/2009
| 68.682
| +1,57%
| 63.003
| -0,19%
| 5.679 (8,3 %)
| +16,1%
|-
| 31/-12/-2010
| {{formatnum:69116}}
| 69.116
| +0 3,977%
| {{formatnum:62932}}
| 62.932
| - 0,115%
| 6.184{{formatnum:6184}} (8,9 %)
| +8 81,95%
|}
 
Fonte, [http://www.comuni-italiani.it/037/032/statistiche/stranieri.html ''Dati Istat al 31 dicembre 2010''].
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31º dicembre 20102019 la popolazione straniera residente era di 6.184{{formatnum:7450}} persone, pari al 10,7% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in baserapporto alla loro percentuale sul totale della popolazione residentestraniera erano:
 
{{div col}}
{| class="wikitable sortable" style="text-align:right; font-size:95%;"
# [[Romania]], {{formatnum:2270}} (30,5%)
! Pos. !! Cittadinanza !! Popolazione
# [[Marocco]], {{formatnum:1110}} (14,9%)
|-
# [[Albania]], {{formatnum:1076}} (14,4%)
| 1 || align=left| {{Bandiera|Romania|nome}} || 1579
# [[Ucraina]], 428 (5,7%)
|-
# [[Tunisia]], 290 (3,9%)
| 2 || align=left| {{Bandiera|Marocco|nome}} || 1184
# [[Pakistan]], 251 (3,8%)
|-
# [[Polonia]], 237 (3,2%)
| 3 || align=left| {{Bandiera|Albania|nome}} || 907
# [[Moldavia]], 214 (2,9%)
|-
# [[Cina]], 181 (2,4%)
| 3 || align=left| {{Bandiera|Tunisia|nome}} || 345
# [[Nigeria]], 181 (2,4%)
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| 5 || align=left| {{Bandiera|Ucraina|nome}} || 334
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| 6 || align=left| {{Bandiera|Polonia|nome}} || 303
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| 7 || align=left| {{Bandiera|Moldova|nome}} || 216
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|10 || align=left| {{Bandiera|Nigeria|nome}} || 73
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===ReligioneLingue e dialetti===
{{Vedi anche|Lingua romagnola}}
Imola è sede di una [[diocesi di Imola|diocesi]] della Chiesa cattolica. Le parrocchie del territorio del Comune possono essere divise in tre gruppi:
La lingua locale è il [[Lingua romagnola|romagnolo]]. Imola forma, con Faenza, Forlì e Cesena, un'area linguisticamente omogenea, ma la variante imolese del romagnolo conserva una peculiarità: la negazione ''brisa'' (o ''briṡa''), che è l'equivalente di "mica" o "per niente" in italiano. È usata per rafforzare espressioni negative e indicare la mancanza di qualcosa. Tale caratteristica accomuna l'imolese con i dialetti di [[Massa Lombarda]], [[Conselice]] e [[Lugo (Italia)|Lugo]]<ref>[[Daniele Vitali (glottologo)|Daniele Vitali]], [[Davide Pioggia]], ''Dialetti romagnoli'', 2ª edizione, Pazzini, Verucchio 2016, consulenza fonetica di [[Luciano Canepari]].</ref>.
* Centro Città: S. Cassiano (cattedrale), S. Agata, S. Agostino, S. Francesco d'Assisi, S. Giacomo Minore-Carmine, S. Giovanni Battista, S. Lorenzo diacono, S. Maria in Regola e S. Maria in Valverde: .
*Sobborghi: Croce Coperta, Croce in Campo, Nostra Signora di Fatima, S. Giovanni Evangelista-Zolino e [http://www.parrocchiasantospirito.com/ S. Spirito]
* Frazioni: Balia, Bergullo, Casola Canina, Chiusura, Ghiandolino, Giardino-Sasso Morelli, Linaro-Ponticelli, Mezzocolle-Ponticelli, Poggiolo-Ponticelli, Montecatone, Ortodònico, Pediano, Pieve di Cantalupo, Piratello, Pontesanto, S. Prospero, Sasso Morelli, Sesto Imolese, Spazzate Sassatelli <ref>Spazzate, posto a nord della [[Strada statale 253 San Vitale|Strada San Vitale]], era un territorio dei conti Sassatelli. L'abitato si sviluppò nel [[XVI secolo]]. I conti Sassatelli erano proprietari anche di terreni a sud della San Vitale. In uno di questi, fecero costruire un oratorio intitolato alla Natività di Maria Vergine. Attorno ad esso si sviluppò l'abitato di Sasso, oggi denominato Sasso Morelli.</ref> e Zello.
 
====Devozione mariana=Religione ===
{{Vedi anche|Diocesi di Imola}}
Nel territorio di Imola esistono molti luoghi di devozione mariana.
[[File:Cattedrale di San Cassiano - Imola.jpg|miniatura|Il [[Cattedrale di San Cassiano|Duomo di Imola]].]]Imola è sede di una [[diocesi di Imola|diocesi]] della Chiesa cattolica. La [[diocesi di Imola]] comprende, oltre al comune di Imola, altri comuni [[Romagna|romagnoli]] come [[Lugo (Italia)|Lugo]], [[Conselice]], [[Riolo Terme]] e [[Casola Valsenio]].
; In città:
*Chiesa di Santa Maria dei Servi: vi è venerata una delle più antiche immagini della Madonna esistenti a Imola, con il titolo di ''Beata Vergine Salus infirmorum''. È invocata per liberare la città da pestilenze, carestie, eventi naturali calamitosi e guerre. La sua ricorrenza cade il 2 luglio.
*Chiesa di Santa Maria in Regola: vi è venerata la più antica immagine di Maria esistente a Imola, il Velo della Vergine). È invocata per liberare la città da pestilenze, carestie, eventi naturali calamitosi e guerre. La sua ricorrenza cade il [[Lunedì dell'Angelo]] e il 15 agosto.
*Santuario della Beata Vergine delle Grazie (all'interno del Convento dell'Osservanza): vi è venerata l'immagine della Beata Vergine delle Grazie, risalente ai primi anni del [[XV secolo]]. È invocata per liberare la città da pestilenze, carestie, eventi naturali calamitosi e guerre. La sua ricorrenza cade il 4 agosto.
 
==== Devozione mariana ====
;Nel forese:
Nel territorio di Imola esistono molti luoghi di devozione mariana:
*Santuario della Beata Vergine del Piratello: l'immagine, attestata tra il [[1483]] e il [[1489]], si trovava originariamente in un pilastro in muratura, collocata in una nicchia. Oggi vi è stata collocata una copia; l'originale è protetta all'interno del Santuario. È invocata per guarigioni da infermità e da ferite riportate in incidenti o in atti cruenti (rapine). Viene festeggiata durante le [[rogazioni]] di maggio.
; In città
*Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (a Pontesanto): l'immagine, risalente al [[1580]], è un [[bassorilievo]] di [[scagliola]] ritrovato al di là di un ponte di legno sul torrente Correcchio. Oggi è conservata all'interno della chiesa. È invocata per liberare la città da pestilenze, carestie, eventi naturali calamitosi e guerre. La sua ricorrenza cade il 15 agosto.
*Santuario dellaChiesa Madonnadi dellaSanta Coraglia:Maria l'immagine,dei unaServi: terracottavi smaltataè a colori, fu rinvenuta nel [[1784]] davenerata un'antica ortolanoimmagine indella unMadonna, fossatocon lungoil latitolo viadi Coraglia.''Beata SulVergine luogoSalus fu poi edificato il santuarioinfirmorum''. È invocata per liberare la città da pestilenze, carestie, eventi naturali calamitosi e guerre. VieneLa festeggiatasua durantericorrenza cade il [[triduo]] per la2 [[Pentecoste]]luglio.
*Santuario del Ghiandolino: l'immagine, un lacertoChiesa di tela,Santa fuMaria rinvenutain nelRegola: [[1868]]vi daè unavenerata contadinala nellapiù propriaantica casa,immagine sitadi inMaria localitàesistente Ghiandolino.a PocoImola, lontanoil fuVelo poidella edificato il santuarioVergine. È invocata per guarigioniliberare la città da malattiepestilenze, ecarestie, soccorsoeventi innaturali casocalamitosi die incidentiguerre. La sua ricorrenza cade lail prima[[Lunedì domenica di maggiodell'Angelo]] e il 15 agosto.
* Santuario della Beata Vergine delle Grazie (all'interno del [[Convento dell'Osservanza (Imola)|Convento dell'Osservanza]]): vi è venerata l'immagine della Beata Vergine delle Grazie, risalente ai primi anni del [[XV secolo]]. È invocata per liberare la città da pestilenze, carestie, eventi naturali calamitosi e guerre. La sua ricorrenza cade il 4 agosto.
 
;Nel forese
====Istituti religiosi====
* [[Basilica Santuario della Beata Vergine del Piratello|Santuario della Beata Vergine del Piratello]]: l'immagine, attestata tra il [[1483]] e il [[1489]], si trovava originariamente in un pilastro in muratura, collocata in una nicchia. Oggi vi è stata collocata una copia; l'originale è protetta all'interno del Santuario. È invocata per guarigioni da infermità e da ferite riportate in incidenti o in atti cruenti (rapine). Viene festeggiata durante le [[rogazioni]] di maggio. Il monastero, un tempo adiacente alla chiesa, è ora il [[Cimitero del Piratello]], inaugurato nel 1821.
* Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (a Pontesanto): l'immagine, risalente al [[1580]], è un [[bassorilievo]] di [[scagliola]] ritrovato al di là di un ponte di legno (da cui il nome della località) sul torrente Correcchio. Oggi è conservata all'interno della chiesa. È invocata per liberare la città da pestilenze, carestie, eventi naturali calamitosi e guerre. La sua ricorrenza cade il 15 agosto.
* Santuario della Madonna della Coraglia: l'immagine, una terracotta smaltata a colori, fu rinvenuta nel [[1784]] da un ortolano in un fossato lungo la via Coraglia. Sul luogo fu poi edificato il santuario. È invocata per liberare la città da pestilenze, carestie, eventi naturali calamitosi e guerre. Viene festeggiata durante il [[triduo]] per la [[Pentecoste]].
* [[Santuario del Ghiandolino]]: l'immagine, un lacerto di tela, fu rinvenuta nel [[1868]] da una contadina, Margherita Galoni in Sangiorgi (1831-1894), nella propria casa, sita in località Ghiandolino. Divenne ben presto luogo di pellegrinaggio. Poco lontano fu poi edificato il primitivo santuario. La devozione alla sacra immagine continuò anche dopo che la famiglia Sangiorgi si trasferì dalla parrocchia di Ghiandolino a quella di Pediano. Nel [[1915]] il vescovo d'Imola [[Paolino Tribbioli]] approvò ufficialmente la devozione e nel [[1948]] [[Benigno Carrara]] incoronò la sacra immagine. Dal [[1972]] si trova nella nuova chiesa parrocchiale di Pediano (circa 7&nbsp;km da Imola)<ref>Beatrice Sangiorgi, ''La Madonna di Ghiandolino, 150 anni di devozione'', in «Nuovo Diario-Messaggero», 21 luglio, pp. 2-3.</ref>. È invocata per guarigioni da malattie e soccorso in caso di incidenti. La sua ricorrenza cade la prima domenica di maggio e il 15 agosto.
 
==== Istituti religiosi ====
;Congregazioni
* «[[Ancelle del Sacro Cuore di Gesù sotto la protezione di S.San Giuseppe]]», [[congregazione religiosa]] fondata nel [[1876]] da madre [[Lucia Noiret]] (1832-1899);
* Istituto delle «Piccole Suore di Santa Teresa del Bambino Gesù», fondato nelil 2 novembre [[1923]]<ref>Ad appena sei mesi di distanza dalla beatificazione di suor [[Teresa di Lisieux|Teresa del Bambino Gesù]].</ref> da [[Maria Antonietta Zanelli]] (1887–1957) insieme a don Giuseppe Mazzanti. Dal [[1938]] ha sede in via Emilia, nel centro storico. Madre superiora: madre Filomena Adamo (dal 2 gennaio 2007; confermata nel 2013).
 
;Monasteri e Conventi
In città hanno sede dueun monasterimonastero e un convento:
* Monastero di Santo Stefano (suore dell'Ordine delle [[Monache Clarisseclarisse|Clarisseclarisse]]). Badessa: madre Maria Daniela Donato (dal [[2012]]);
* MonasteroConvento dei [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|Frati Cappuccini]]. Fu fondato nel [[1595]] nello stesso luogo in cui si trova oggi. Dal [[1975]] hanno sede nel convento imolese le opere delle missioni e della stampa della Provincia dell'Emilia-Romagna. Vi ha sede anche il Museo missionario indiano-africano.
 
Nel campo dell'associazionismo laico, Imola ha una storia ricca di avvenimenti. L'[[Azione cattolica]] è presente sin dal XIX secolo. Gli [[scautismo|scout]] sono presenti ad Imola dal 17 aprile 1922, giorno in cui venne pronunciata la prima promessa. Sciolti per ordine del [[regime fascista]], furono rifondati nel 1958<ref>{{cita web|url=https://www.ilnuovodiario.com/2022/09/17/prometto-sul-mio-onore-il-libro-che-racconta-un-100-anni-di-scout-nella-diocesi-di-imola/|titolo=''Prometto sul mio onore'', il libro che racconta i 100 anni di scout nella Diocesi di Imola|accesso=22 settembre 2022}}</ref>.
===Istituzioni ed enti pubblici===
;Ospedale psichiatrico «Luigi Lolli»
 
=== Tradizioni e folclore ===
Il primo [[ospedale psichiatrico]] di Imola fu costruito nel [[1844]] su impulso del vescovo [[Giovanni Maria Mastai Ferretti]]. Primo direttore fu Cassiano Tozzoli; la struttura, denominata «S. Maria alla Scaletta», apparteneva alla Congregazione di carità<ref>[http://online.ibc.regione.emilia-romagna.it/psichiatria/imola.swf «Il manicomio di Imola»].</ref>. Nel [[1847]] divenne «asilo psichiatrico» e fu abilitato ad ospitare malati provenienti da tutte le diocesi romagnole. Nel [[1862]] Tozzoli lasciò la direzione della struttura a Luigi Lolli (nato nel 1819 a [[Riolo Terme]]), che propose di costruire un nuovo edificio di concezione più moderna e razionale. I lavori presero l'avvio nel [[1869]] sotto la direzione dell'architetto romano Antonio Cipolla. Contemporaneamente furono avviati i lavori di costruzione di un nuovo edificio, denominato «Osservanza». Nelle intenzioni di Lolli, servivano due strutture non per ragioni funzionali, bensì per assicurare la cura migliore ai degenti: il [[manicomio]] centrale (il nome S. Maria della Scaletta fu sostituito dal nome "Villa dei Fiori") doveva ospitare i malati acuti e curabili, mentre al manicomio dell'Osservanza sarebbero andati i malati "incorreggibili", ovvero i soggetti affetti da patologie mentali croniche<ref>Fu chiamato "Osservanza" perché ospitava malati che non avevano più nessuna possibilità di recupero, cioè potevano essere solamente osservati e sorvegliati.</ref>. L’Ospedale divenne un modello architettonico e terapeutico, tanto che nel [[1874]] fu la sede del primo congresso nazionale della società italiana di freniatria (branca della [[psichiatria]]). Lolli fu direttore di entrambe le strutture fino alla morte, avvenuta nel [[1896]].
A Imola si svolge annualmente, dal 1991, il Festival Internazionale del Folclore, organizzato dal gruppo Canterini e Danzerini Romagnoli “Turibio Baruzzi”. L’evento, che coinvolge anche altri comuni limitrofi, ospita gruppi provenienti da diversi continenti e propone spettacoli di musica, danza e tradizioni popolari. Oltre a valorizzare il patrimonio culturale immateriale, il festival promuove lo scambio interculturale e la pace tra i popoli.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.corriereromagna.it/imola/imola-il-mondo-raccontato-attraverso-il-folclore-EL863240|titolo=Imola, il mondo raccontato attraverso il folclore|sito=Corriere Romagna|accesso=2025-09-18}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.comune.imola.bo.it/novita/notizie/2024/07/xxxiiideg-festival-internazionale-del-folclore-di-imola|titolo=XXXIII° Festival internazionale del folclore di Imola|sito=www.comune.imola.bo.it|accesso=2025-09-18}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.imolafolklore.com/festival-internazionale-del-folklore/|titolo=Festival Internazionale del Folklore – Gruppo Folkloristico Canterini e Danzerini Romagnoli "T. Baruzzi"|sito=www.imolafolklore.com|accesso=2025-09-18}}</ref>
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
Dopo la morte del Lolli l'ospedale centrale venne messo in vendita. L'acquirente fu la [[Provincia di Bologna]] (1898). Il Manicomio centrale (Villa dei Fiori) assunse il nome di «Manicomio provinciale di Bologna in Imola». La struttura fu destinata ad accogliere i pazienti provenienti dalla sola Provincia di Bologna. Fu diretta, in successione, da Raffaele Brugia, Giulio Cesare Ferrari e Luigi Baroncini.
 
==== Strutture ospedaliere ====
L'«Ospedale psichiatrico dell'Osservanza», invece, rimase nelle mani della Congregazione di carità. La struttura continuò ad ospitare i malati provenienti dalle altre province. Fu diretto da Raffaele Baroncini.
;Ospedali psichiatrici «Luigi Lolli» e «Osservanza»
[[File:Cortile manicomio Imola.jpg|miniatura|Cortile principale del manicomio centrale di Imola (fine [[XIX secolo]]).]]
[[File:Luigi Lolli.jpg|thumb|upright=0.7|Luigi Lolli (1818 - 1896), fondatore e direttore dell'Ospedale psichiatrico di Imola.]]
Il primo [[ospedale psichiatrico]] della [[Romagna]]<ref>«il nuovo Diario-Messaggero», 4 giugno 2016, p. 3.</ref> fu costruito a Imola nel [[1844]], su impulso del vescovo [[Giovanni Maria Mastai Ferretti]]. In quell'anno il direttore dell'ospedale cittadino, il medico Cassiano Tozzoli, aprì in un padiglione di S. Maria della Scaletta la sede del [[manicomio]].<ref>{{Cita web|url=http://architetturemanicomiali.altervista.org/manicomio-centrale-di-imola/?doing_wp_cron=1556989124.4260730743408203125000|titolo=Manicomio Centrale di Imola – Ospedale psichiatrico provinciale Luigi Lolli|sito=ARCHITETTUREMANICOMIALI|data=9 gennaio 2019|accesso=18 settembre 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190504171400/http://architetturemanicomiali.altervista.org/manicomio-centrale-di-imola/?doing_wp_cron=1556989124.4260730743408203125000}}</ref> Nel [[1847]] divenne «Asilo psichiatrico» e fu abilitato ad ospitare malati provenienti da tutte le diocesi della [[Romagna]]. La capienza della struttura raggiunse il numero di 80 posti letto. Nel [[1862]] Tozzoli lasciò la direzione dell'ospedale psichiatrico a Luigi Lolli ([[Riolo Terme]], 1818-1896). Nominato "direttore permanente" dal 1º gennaio 1863, Lolli decise di disgiungere il manicomio dall'ospedale e fece costruire un edificio ex novo. I lavori presero avvio nel 1869 sotto la direzione dell'architetto romano Antonio Cipolla e terminarono nel 1880. Tutti i degenti furono trasferiti nella nuova struttura, nominata «Manicomio centrale», abilitata ad ospitare fino ad 800 pazienti. Nel giro di pochi anni i letti si rivelarono insufficienti: nuove richieste provenivano da tutte le regioni d'Italia. Lolli progettò allora la costruzione di un secondo edificio. Il progetto prevedeva che le due strutture avrebbero assunto due funzioni differenti: il Manicomio centrale (ridenominato "Villa dei Fiori") avrebbe ospitato i malati acuti e curabili, mentre nel nuovo edificio sarebbero andati i malati "incorreggibili", ovvero i soggetti affetti da patologie mentali croniche. Lolli trovò un terreno a soli 500 metri di distanza da Villa dei Fiori e lo acquistò: si trattava di un'area confinante con il [[Convento dell'Osservanza (Imola)|convento «dell'Osservanza»]]. I lavori di edificazione del secondo manicomio durarono dal 1881 al 1890, quando il Manicomio dell'Osservanza venne completato. Il nuovo complesso, come già il Manicomio centrale, venne concepito con una struttura a padiglioni: sei destinati al ricovero dei pazienti e gli altri adibiti a servizi (lavanderia, asciugatoio, officine artigiane, cucina, guardaroba), ambulatorio medico e alloggi del personale e del direttore<ref>{{cita web|url=http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=196200|titolo=Complesso dell'Osservanza - Imola|accesso=4 maggio 2019}}</ref>.
 
La struttura assistenziale imolese divenne un modello architettonico e terapeutico, tanto che fu scelta come sede del primo congresso nazionale della Società italiana di freniatria (branca della [[psichiatria]]), tenutosi dal 22 al 29 settembre [[1874]]. All'Esposizione Internazionale di Bruxelles del [[1876]] Imola si classificò al terzo posto; a quella di [[Torino]] del [[1884]] la struttura imolese vinse la medaglia d'oro. Lolli fu direttore sia amministrativo che scientifico dell'istituzione fino al 1891<ref>Matteo Banzola, ''Il manicomio modello'', Imola 2015, pag. 242.</ref> e direttore scientifico fino a poco prima della morte, avvenuta nel 1896. Alla fine dell'Ottocento i ricoverati superavano il migliaio<ref>{{cita web|url=http://www.spazidellafollia.eu/it/complesso-manicomiale/ospedale-psichiatrico-provinciale-luigi-lolli-di-imola|titolo=Ospedale psichiatrico provinciale Luigi Lolli di Imola}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.linthout.it/lolli.html|titolo=Ex Ospedale Psichiatrico "Lolli" - Imola, Bologna|accesso=31 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170615165952/http://www.linthout.it/lolli.html|urlmorto=sì}}</ref>.
Le due strutture conservarono tale funzione fino al [[1978]], quando la [[legge Basaglia]] sancì la cessazione dei ricoveri in manicomio.<br />La chiusura formale dei due ospedali psichiatrici avvenne il [[31 dicembre]] [[1996]]. Villa dei Fiori è stata demolita nel [[2011]].
 
Dopo la morte del Lolli, l'ospedale centrale venne messo in vendita. L'acquirente fu la [[Provincia di Bologna]], che nel 1898 rinominò Villa dei Fiori «Manicomio provinciale di Bologna in Imola» e lo destinò ad accogliere i pazienti provenienti dalla sola Provincia di Bologna. La struttura fu diretta, in successione, da Raffaele Brugia, Giulio Cesare Ferrari e Luigi Baroncini. Il manicomio dell'Osservanza, invece, rimase nelle mani della Congregazione di carità e continuò ad ospitare i malati provenienti dalle altre province. Fu diretto da Raffaele Baroncini.
 
Le due strutture conservarono tale funzione fino al [[1978]], quando la [[legge Basaglia]] sancì la cessazione dei ricoveri in manicomio. La chiusura formale dei due ospedali psichiatrici avvenne il 31 dicembre [[1996]]. Villa dei Fiori è stata demolita nel [[2011]].
 
;Istituto «Santa Caterina»
Fondato per assistere gli orfani imolesi della [[prima guerra mondiale]], l'Istituto Artigianelli (intitolato a Santa Caterina) nasce il 2 luglio [[1915]], pochi mesi dopo l'entrata dell'Italia nel conflitto. I locali furono forniti dal cardinale [[Francesco Salesio Della Volpe]] che, come lascito testamentario, donò un fabbricato sito sulla via Emilia. Il vescovo [[Paolino Tribbioli]] prese contatto con il sacerdote don [[Angelo Bughetti]], che avviò l'opera. Don Bughetti dedicò gli ultimi cinque anni della sua esistenza al completo servizio dell'istituto.<br />
L'istituto ha continuato la sua attività assistenziale per tutto il resto del [[XX secolo]]. A partire dal [[XXI secolo]] la sua struttura si è modificata da orfanotrofio-collegio a casa d'accoglienza. Una delle attività che ha caratterizzato tale trasformazione è l'oratorio-doposcuola, che accoglie tutti i bambini dai sei anni d'età in poi.
 
;Montecatone Rehabilitation Institute
Istituto ospedaliero specializzato nella cura e nella riabilitazione di pazienti con lesioni alla[[Lesione spinaspinale|spinali]] dorsalee ([http://www.asaps.it/master/foto_pagina_g/12164.jpg foto dell'ingresso[Cerebrolesione|cerebrali]]).
La vita dell'istituzione può essere suddivisa in tre fasi ([https://www.flickr.com/photos/79918201@N07/50923324231 foto dell'ingresso]):
* Sanatorio: viene fondato sui colli di Montecatone (una delle prime pendici dell'Appennino che sovrasta la città) e inaugurato nell'ottobre del [[1936]]. Ospita ammalati con lesioni midollari, tipologia a quel tempo incurabile (e scomoda per tutte le altre strutture ospedaliere);
* Ospedale: neglinel annidopoguerra settantala èstruttura nominatanon albeneficia verticedi dellaalcun struttura la dottammodernamento.ssa Maria Antonietta Vannini. Il nuovo, direttore sanitario all'inizio degli anni 1970, rimette in sesto la struttural'ospedale, che nel dopoguerra non ha beneficiatonuova divita nessundall'11 ammodernamento,giugno e[[1973]] lecome ridàCentro nuovaspecializzato vitadi comeriabilitazione. centroNegli dianni riabilitazione.seguenti Montecatone diventa un ospedale d'eccellenza: in pochi anni la sua fama valica i confini della regione e diventa un centro noto in tutt'Italia.
* Istituto: nel [[1998]] l'Ospedale viene trasformato in una [[società per azioni]] a gestione mista pubblicopubblica-privatoprivata. Tre anni dopo viene nominato il successore della dott.ssa Vannini<ref>Non senza polemiche. Ufficialmente lasciò per raggiunti limiti d'età; secondo alcuni, invece, la dott.ssa fu sollevata dall'incarico.</ref>, Mauro Menarini. Il nuovo direttore migliora ulteriormente gli elevati livelli di organizzazione interna raggiunti nelldall'istituto. Oggi il «Montecatone Rehabilitation Institute» mantiene il primato tra gli istituti ospedalieri italiani nel suo settore. I degenti (dato del 2014) sono circa 750 all'anno, che si alternano sui 158 posti letto disponibili. Di questi, il 60% proviene da altre regioni (il primato è della [[Campania]], con 100 permanenze annuali)<ref>Il nuovo Diario-Messaggero, 21 febbraio 2015, p. 11.</ref>. Nel [[2011]] la Regione ha acquistato, tramite l'istitutoAusl èdi passatoImola, allale totalequote proprietàdei pubblicaprivati (oggi il 99,44% della società per azioni è dell'Ausl di Imola, il restante 0,56% è del Comune imolese). NelloNel stesso anno[[2017]] è stato nominatoavviato ilun nuovonutrito direttoreprogramma generaled'interventi deldi centroampliamento e ristrutturazione; nel luglio [[2018]] è stata inaugurata una nuova struttura, iltre dott.piani Augustoda Cavina.<br400 />Allmetri quadri ciascuno, collegata all'internoedificio dell’areastorico. ospedalieraDal ha19 sededicembre la2018 casail didirettore accoglienzadell'istituto “Annaè Guglielmi”,Mario unaTubertini struttura(oggi ricopre la dotatacarica di 82commissario postistraordinario). lettoA cheMontecatone accoglieha isede familiarila deipiù pazientigrande ricoveratiunità spinale d'Italia.
All'interno dell'area ospedaliera ha sede la casa di accoglienza “Anna Guglielmi”<ref>Anna Guglielmi, infermiera caposala nell'ospedale, per prima ebbe l'idea di creare una residenza dove accogliere i familiari che non riuscivano a trovare un'adeguata sistemazione negli alberghi cittadini. I tempi medi di ricovero di un paziente vanno dai due mesi ad oltre un anno.</ref>, una struttura dotata di 46 camere e 82 posti letto che accoglie i familiari dei pazienti ricoverati.
 
==== Associazioni culturali ====
Il più antico e illustre sodalizio culturale imolese è l'«Associazione per Imola Storico-Artistica» (AISA). Fondata nel [[1938]] per iniziativa di [[Luigi Orsini]] (letterato), Gianluigi Poggiali (ingegnere) e Rezio Buscaroli (critico d'arte, zio di [[Piero Buscaroli|Piero]]), l'associazione ha come scopo la valorizzazione del patrimonio storico e artistico di Imola e del suo territorio. Il suo primo presidente fu Luigi Orsini (1938-1942), seguito da Rezio Buscaroli (1943-1946). L'attuale presidente è, dal [[2000]], lo storico Andrea Ferri.
 
Il più antico circolo cittadino imolese tuttora esistente è il «Silvio Pellico», nato nel [[1911]] a Palazzo Monsignani<ref>Edificio di proprietà della Diocesi dedicato ad attività culturali ed educative. Vi trova sede il giornale della Diocesi, il ''Nuovo Diario-Messaggero''.</ref>. Fu fondato da don [[Angelo Bughetti]] come centro di ritrovo e di crescita per i giovani dai 15 anni in su. Oggi il circolo (che dal 2008 ha sede all'ex [[Convento dell'Osservanza (Imola)|convento dell'Osservanza]]) rappresenta un punto di riferimento nel panorama educativo e culturale cittadino.
 
== Cultura ==
=== Biblioteche e Musei ===
La '''Biblioteca comunale''' è nata in seguito alla confisca napoleonica della biblioteca<ref>L'Aula Magna fu progettata da [[Cosimo Morelli]] nel [[1761]]; oggi è conservata inalterata nel suo arredamento originale. Si trova al primo piano del palazzo della Biblioteca civica.</ref> del convento dei [[Ordine dei Frati Minori Conventuali|frati minori conventuali]], presenti a Imola dal XIV secolo<ref>Stanziatisi inizialmente fuori dalla cinta urbana, nel [[1359]] si stabilirono sulla via Emilia.</ref>. La biblioteca civica è stata aperta al pubblico l'[[11 gennaio]] [[1799]].; Neldal tempo il patrimonio librario si[[1802]] è arricchito di numerosiproprietà fondidel dicomune. privatiDal cittadini,1898 traal cui1938 ilfu fondodiretta dida GiovanniRomeo Codronchi ArgeliGalli (1843)Imola, e1872 il- fondoivi, Andrea Ponti (19571945)., Oggiil la Biblioteca gestisce anche l'Archivio storicofondatore della città. Il patrimonio librario totale è di 480.000 volumi. Gli iscritti totali al prestito sono 11[[SACMI]].880<ref>Ceciliabr Baroncini, «Biblioteca, 3 mila iscritti in più nel 2009», ''La Voce di Romagna'', 16 luglio 2010.</ref>. Sedi decentrate della biblioteca comunale sono nelle frazioni di Ponticelli, Sasso Morelli e Sesto Imolese.
Durante i due secoli di vita, il patrimonio librario si è arricchito grazie alle donazioni di privati cittadini, tra cui il fondo di Giovanni Codronchi Argeli (1843), l'archivio Sassatelli (1923)<ref>Fu riordinato dall'ultimo membro della famiglia, Alessandro Sassatelli Carissimi (1751-1820).</ref> e il fondo Andrea Ponti (1957). Oggi la biblioteca comunale gestisce anche l'Archivio storico della città. Il patrimonio librario totale è di {{formatnum:480000}} volumi. Gli iscritti totali al prestito sono {{formatnum:11880}}<ref>Cecilia Baroncini, «Biblioteca, 3 mila iscritti in più nel 2009», ''La Voce di Romagna'', 16 luglio 2010.</ref>. Sedi decentrate della biblioteca comunale sono situate nelle frazioni di Ponticelli, Sasso Morelli e Sesto Imolese.
 
Nel [[1990]] è stata fondata «Casa Piani», la biblioteca comunale per ragazzi. È una delle prime biblioteche in Italia completamente dedicata ai bambini e ai ragazzi. Nel 2010 ha raggiunto il numero di 3.300{{formatnum:3300}} giovani lettori iscritti. Casa Piani ha due sedi decentrate, denominate "Pippi Calzelunghe" e "Zigo Zago".
 
Altre biblioteche di Imola aperte al pubblico sono:
* Biblioteca del Seminarioseminario diocesano;
* Biblioteca del C.I.D.R.ACIDRA ([[Centro imolese documentazione Resistenzaresistenza antifascista e storia contemporanea]]).
* ASFAI ([[Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana]])
 
=== Scuole ===
I '''musei''' di Imola sono:
I quattro istituti d'istruzione superiore presenti a Imola sono:
* [[Centro Studi Naturalistici]];
 
* l'istituto F. Alberghetti<ref>Francesco Alberghetti (Imola, 9 ottobre 1762 – ivi, 12 marzo 1851), prestò la sua opera di medico nella città natale. Lasciò la totalità del suo patrimonio alla collettività. Il Comune, nel 1881, fondò una Scuola di arti e mestieri a lui intitolata.</ref>, con liceo scientifico opzione scienze applicate, istituto tecnico industriale e istituto professionale per l'industria e l'artigianato<ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=1myPoAEACAAJ&hl=it&source=gbs_navlinks_s|titolo=''Il lascito Alberghetti in Imola'' (1873)}}</ref>;
* l'istituto G. Scarabelli - L. Ghini, con istituto tecnico agrario e istituto tecnico chimico;
* l'istituto L. Paolini - Cassiano, con istituto tecnico amministrazione finanza e marketing, istituto tecnico costruzione ambiente e territorio, istituto professionale per i servizi commerciale e istituto professionale per i servizi socio - sanitari;
* il liceo B. Rambaldi - L. Valeriani - A. da Imola, con liceo classico, scientifico, linguistico, delle scienze umane e delle scienze umane opzione economico - sociale.
 
=== Università ===
Dal [[1997]] Imola è una delle sedi distaccate dell'[[Università di Bologna]]. Oggi ospita undici corsi di laurea (a numero programmato) e sei master, nelle Facoltà di Agraria, Farmacia, Medicina e Ingegneria. Dal 2008 la sede imolese dell'ateneo è palazzo Vespignani.<ref>{{Cita web|url=https://www.unibo.it/it/ateneo/sedi-e-strutture/sede-di-imola/presentazione-e-organizzazione/presentazione-sede-di-imola|titolo=I plessi della sede di Imola|sito=Università di Bologna|accesso=18 settembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230918183019/https://www.unibo.it/it/ateneo/sedi-e-strutture/sede-di-imola/presentazione-e-organizzazione/presentazione-sede-di-imola|urlmorto=sì}}</ref><br />
Sono circa un migliaio gli studenti della sede romagnola. Dal 1º novembre [[2018]] Imola è sede anche di un [[dottorato di ricerca]] ("Salute, sicurezza e sistemi del verde").
 
=== Musei ===
[[File:Imola, palazzo vescovile, primo cortile 01.jpg|miniatura|Museo diocesano]]
I musei di Imola sono sette, di cui tre civici e uno diocesano.
 
I tre musei civici, oltre ad ospitare esposizioni permanenti, sono anche luoghi attorno a cui ruotano attività, mostre e iniziative. L'elenco comprende:
* [[Museo di San Domenico (Imola)|Museo di San Domenico e pinacoteca]]. Sono allestiti nei locali dell'ex convento dei [[Domenicani]], risalente al [[XIII secolo]], requisito dallo Stato durante il periodo napoleonico. Il museo offre ai visitatori due percorsi di visita:
**[[Museo di San Domenico (Imola)#Collezioni d'arte della città|Collezione d'arte della città]]: completata nel [[2011]] comprende 600 pezzi tra dipinti, sculture, disegni, monete e medaglie. L'esposizione ricostruisce per temi una storia per immagini di Imola. Tra le opere vi sono un capolavoro di [[Lavinia Fontana]], famosa pittrice del Cinquecento, ma anche opere di autori contemporanei come [[Bertozzi & Casoni]];
**[[Museo Giuseppe Scarabelli|Collezione Giuseppe Scarabelli]]. Fondata nel [[1857]] dall'[[Giuseppe Scarabelli|omonimo scienziato]] assieme ad altri tre studiosi imolesi come «Gabinetto di Storia naturale», raccoglie ben 25.000 reperti che variano dall'archeologia alla geologia, alla storia naturale. Chiusa l'istituzione nel 2006, tutta la collezione (oltre 25&nbsp;000 reperti) è stata trasferita al Museo di San Domenico. L'attuale allestimento è stato inaugurato nel [[2013]]. Il piano terreno del museo è dedicato alle mostre temporanee e a spazi per la didattica musicale;
* [[Palazzo Tozzoni]];
* [[Collezioni d'armi e di Armiceramiche (Imola)|Collezioni d'armi e Ceramichedi ceramiche]] della [[Rocca Sforzesca di Imola|Rocca Sforzesca]];.
*Il [[Museo Diocesanodiocesano "Pio IX" di Imola|Museo Diocesanodiocesano]] è intitolato a [[Papa "Pio IX"]];, che fu [[vescovo di Imola]] dal 1832 al 1846.
* [[Museo "G. Scarabelli"]];
* Museo di San Domenico - Pinacoteca;
* Museo del C.I.D.R.A., denominato "Mostra della Resistenza e del Novecento";
* Museo della Cooperativa Ceramica di Imola.
 
Gli altri musei di Imola sono:
Di questi, tre sono i complessi attorno a cui ruotano attività, mostre e iniziative: Rocca sforzesca, Palazzo Tozzoni e San Domenico.
* Museo della Cooperativa Ceramica di Imola;
* Collezione Benito Battilani (moto d'epoca e storiche);
* Museo Checco Costa.
 
Nel [[2024]] l'abitazione dello scultore [[Germano Sartelli]], sita a Codrignano, è stata inclusa nell'elenco delle «Case e studi delle persone illustri dell'Emilia-Romagna»<ref>{{cita web|url=https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/case-studi-persone-illustri/riconoscimento/riconosciuti|titolo=Case e studi delle persone illustri riconosciuti dalla Regione Emilia-Romagna|data=16 agosto 2024}}</ref>.
===Associazioni culturali===
Il più antico e illustre sodalizio culturale imolese è l<nowiki>'</nowiki>«'''Associazione per Imola Storico-Artistica'''» (AISA). Fondata nel [[1938]] per iniziativa di [[Luigi Orsini]] (letterato), [[Gianluigi Poggiali]] (ingegnere) e [[Rezio Buscaroli]] (critico d'arte), l'associazione ha come scopo la valorizzazione del patrimonio storico e artistico di Imola e del suo territorio. Il suo primo presidente fu Luigi Orsini. L'attuale presidente è, dal [[2000]], lo storico Andrea Ferri.
 
=== Media ===
Il più antico circolo cittadino imolese tuttora esistente è il «'''Silvio Pellico'''», nato nel [[1911]] a Palazzo Monsignani. Fu fondato da don [[Angelo Bughetti]] come centro di ritrovo e di crescita per i giovani dai 15 anni in su. Oggi il circolo (che dal 2008 ha sede all'Osservanza) rappresenta un punto di riferimento nel panorama educativo e culturale cittadino.
 
==== Stampa ====
La '''Pro Loco''' di Imola è stata fondata nel [[1949]], pochi anni dopo il dramma della guerra. Tra i primi soci figurava l'allora sindaco Veraldo Vespignani, che fu il primo presidente. Dopo Vespignani, i presidenti furono Romano Catelli, Fausto Mancini, Laerte Poletti, Fabrizia Fiumi (1995-2002) e, dal 2002, Franco Capra. Si devono alla Pro Loco alcune delle più importanti iniziative culturali organizzate in città, tra cui la "Biennale d'arte" (di cui si tennero 22 edizioni) e il "Baccanale". In collaborazione con la «Società del Passatore Ca' d'Jomla», sodalizio dedito alla valorizzazione delle tradizioni contadine, la Pro Loco organizza anche eventi folcloristici, come ''Lôm a merz'' (fuochi di marzo) e la ''Sfujareja'' (spannocchiatura). Nel 2011 l'associazione contava circa 300 soci.
 
* ''[[Corriere Romagna|Corriere di Romagna]] – Imola'', quotidiano con redazione locale in Imola.<ref>{{Cita web|url=https://www.cittametropolitana.bo.it/urp/Stampa_radio_tv/Quotidiani_con_cronaca_locale/Corriere_di_Romagna_Imola_|titolo=Corriere di Romagna (Imola) – Quotidiani con cronaca locale|sito=Città Metropolitana di Bologna|accesso=2025-09-17}}</ref>
Dall'anno accademico [[1987]]-88 è attiva '''Università Aperta''', l'università per adulti di Imola. Fondata nel 1987 da Quinto Casadio, nel 2012 l'associazione, presieduta da Gabriella Barbieri, contava circa 1.600 iscritti. <ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Michela Ricci|url=|titolo=«Una vita per la cultura e la scuola»|pubblicazione=Il Nuovo Diario-Messaggero|giorno=2|mese=giugno|anno=2012|pagina=38|accesso=|cid=}}</ref>
* ''Sabato Sera'', settimanale locale di Imola.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.imola.bo.it/vivere-imola/imoladove/stampa-e-multimedia/sabato-sera|titolo=Sabato Sera – Settimanale locale di Imola|sito=Comune di Imola|accesso=2025-09-17}}</ref>
 
===Associazioni= musicaliRadio ====
Nel passato Imola è stata sede di diverse radio indipendenti. ''Radio Imola'', fondata nel [[1974]], è stata la principale radio imolese. Trasmetteva informazioni, musica rock e leggera. Nel [[2006]] l'emittente è stata ceduta e le frequenze sono passate a [[Radio Bruno]] di Modena. Altre radio imolesi esistite nel passato: ''Radio Grifone Stereo'', ''Radio Alba'', ''Teleradio Centrale'', ''Radio logica''.
La più prestigiosa associazione musicale cittadina è l<nowiki>'</nowiki>'''Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro”'''. Fondata nel [[1981]] come associazione (il passaggio allo status di istituzione è avvenuto nel 1989) e diretta fin dalle sue origini dal pianista [[Franco Scala]], è un istituto di perfezionamento musicale, in particolare pianistico, nel quale oggi sono attivi anche corsi di [[violino]], [[violoncello]], [[flauto]], composizione e musica da camera.<br />Gli allievi dell'accademia, che fin dalla fondazione ha sede presso la Rocca Sforzesca, sono stati premiati in tutti i maggiori concorsi pianistici oggi esistenti, iniziando poi la carriera concertistica: tra i vari insegnanti ospitati dall'istituzione vanno ricordati [[Lazar Berman]], [[Maurizio Pollini]], [[Vladimir Davidovič Aškenazi]], [[Andrea Lucchesini]], [[Piero Rattalino]], [[Pier Narciso Masi]], [[Riccardo Risaliti]], [[Enrico Pace]].
 
==== Televisione ====
L'associazione musicale più antica è la '''Banda Musicale Città d'Imola'''. Fondata nel [[1823]] come «Filarmonica Imolese», la banda, oltre ad essere presente nelle manifestazioni più importanti della vita pubblica imolese, svolge un'intensa attività di educazione musicale nelle scuole cittadine. Nel 2011 contava 150 tesserati, di cui 100 sono i componenti della Filarmonica della Banda.
 
* ''DI.TV'', emittente televisiva con sede a Imola, tratta temi locali, cultura e informazione.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.imola.bo.it/imoladove/di.tv|titolo=DI.TV – Emittente televisiva di Imola|sito=Comune di Imola|accesso=2025-09-17}}</ref>
Per quanto riguarda la musica tradizionale romagnola, Imola vanta i natali di una delle più celebri formazioni del settore: il '''Gruppo Canterini e Danzerini romagnoli "Turibio Baruzzi"'''. Fondato con il nome di "Camerata dei Canterini romagnoli di Imola" nel [[1927]], nacque dall'idea di
* ''[[Canale 11 (Emilia-Romagna)|Canale 11]]'', rete televisiva locale operativa a Imola.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.imola.bo.it/imoladove/canale-11|titolo=Canale 11 – Televisione locale di Imola|sito=Comune di Imola|accesso=2025-09-17}}</ref>
di Pietro Tarabusi (Imola, 1895 - Imola, 1975) e dei dirigenti del Circolo degli Artigiani di Imola, tra cui Nino Zani e Roberto Bassi. Il sodalizio esegue un repertorio di cante popolari romagnole. Fu il maestro Turibio Baruzzi a fare dei canterini imolesi, negli anni trenta-quaranta, una delle formazioni più prestigiose di tutta la Romagna. Dal secondo dopoguerra il coro è affiancato da un complesso musicale e da un corpo di ballerini di [[ballo liscio|liscio]].
 
=== Mezzi d'informazioneTeatro ===
;Stampa
* (dal 13 ottobre 1900) ''Il Nuovo Diario-Messaggero''<ref>Il giornale nacque con la testata «Eco della Diocesi di Imola», modificata nel [[1903]] ne «Il Diario». Dopo le interruzioni del periodo bellico rinacque come «Il Nuovo Diario» e, infine, diventò «Il Nuovo Diario-Messaggero», a seguito della fusione con il periodico [[Lugo (Italia)|lughese]] «Il Messaggero».</ref>
* ''Sabato Sera''
* ''Imola Oggi'' (giornale online)
* ''Sport Imola'' (giornale sportivo online di Imola e circondario)
* ''Post Scriptum'' (giornale online)
 
Il principale spazio teatrale della città è il [[Teatro comunale Ebe Stignani|Teatro Comunale Ebe Stignani]], inaugurato nel 1914 e intitolato nel 1980 al mezzosoprano [[Ebe Stignani]]. La sala ospita ogni anno una stagione di prosa, musica e danza, con compagnie e artisti di rilievo nazionale e internazionale, oltre a rassegne dedicate al teatro amatoriale e dialettale.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.imola.bo.it/novita/notizie/2023/10/teatri-di-imola-rassegne-2023-2024|titolo=Teatri di Imola – Rassegne 2023-2024|sito=Comune di Imola|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
;Radio
Oltre al teatro comunale, da segnalare il teatro dell'Osservanza e il teatro Lolli, con spettacoli di teatro contemporaneo e di avanguardia.
Nel passato Imola è stata sede di diverse radio indipendenti:
* Radio Logica. Fondata nel [[1976]], è stata la principale radio imolese. Trasmetteva musica rock e leggera. Tra le trasmissioni più famose: ''Buona domenica'', ''Paese che vai'', ''Domenica sportiva''. Nel [[2006]] l'emittente è stata ceduta; le frequenze sono passate a Radio Stella di Modena.
*Altre radio imolesi esistite nel passato: "Radio Grifone Stereo", "Radio Alba", "Teleradio Centrale".
 
Sono attive diverse associazioni e compagnie teatrali che animano la vita culturale cittadina, tra cui:
===Teatro===
* T.I.L.T. – Trasgressivo Imola Laboratorio Teatro, fondato nel 1996, che propone corsi, laboratori e produzioni teatrali rivolti ad adulti, ragazzi e bambini, con sede presso il Teatro Lolli.<ref>{{Cita web|url=https://www.tiltonline.org/tilt/|titolo=T.I.L.T. – Trasgressivo Imola Laboratorio Teatro|sito=tiltonline.org|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
A Imola hanno sede tre teatri:
* La Compagnia Teatrale della Luna Crescente, impegnata in attività di produzione e promozione teatrale sul territorio.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.imola.bo.it/imoladove/compagnia-teatrale-della-luna-crescente|titolo=Compagnia Teatrale della Luna Crescente|sito=Comune di Imola|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* [[Teatro comunale Ebe Stignani]] (il teatro principale della città);
* La compagnia amatoriale "I Ragazzi di San Giacomo", legata all’omonimo oratorio imolese.<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/teatrosangiacomo/|titolo=I Ragazzi di San Giacomo|sito=Facebook|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Teatro comunale Osservanza;
* L’Associazione Culturale Giuseppe Scarabelli, attiva nella diffusione di iniziative teatrali e culturali in collaborazione con le istituzioni cittadine.<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/associazionescarabelli/|titolo=Associazione Giuseppe Scarabelli|sito=Facebook|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Teatro Lolli (con spettacoli di teatro contemporaneo e di avanguardia).
* Nel vicino circondario, l’Associazione Federica Negri – APS di [[Casalfiumanese]], che organizza corsi e spettacoli teatrali e partecipa alla programmazione culturale dell’area imolese.<ref>{{Cita web|url=https://www.nuovocircondarioimolese.it/argomenti/vi-te-vicinanza-territorio/aree/iniziative/associazione-federica-negri|titolo=Associazione Federica Negri – APS|sito=Nuovo Circondario Imolese|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
 
=== Cinema ===
{{Approfondimento
La prima sala permanente di Imola fu il Cinema Marconi, aperto nel [[1907]]. Dagli anni venti fu conosciuto come Cinema Modernissimo. Poi in successione aprirono il ''Centrale'' (1925), il ''Cristallo'' (1960), il ''Jolly'' e l<nowiki>'</nowiki>''Astoria'' (nel quartiere Pedagna).
|titolo=Vincitori del Premio Città di Imola
Fino ai primi anni novanta esistevano cinque cinema di prima visione.<br />Oggi sono attivi tre cinema: il ''Cristallo'', il ''Centrale'' (che dopo anni di chiusura ha riaperto nel settembre [[2011]]) e il ''Don Fiorentini'' (intitolato alla memoria del sacerdote imolese don Romano Fiorentini, scomparso nel 1979). Quest'ultimo, aperto nel novembre [[2002]], offre anche una stagione di teatro dialettale.<br />Dal [[1976]] vi è poi un [[cineforum]], tra i pochissimi nel settore a non aver capitolato di fronte all'avanzata delle multisale e dell<nowiki>'</nowiki>''[[home theater]]''.
|contenuto=
* 1959: ''[[La grande guerra]]'' di [[Mario Monicelli]];
* 1960: ''[[Rocco e i suoi fratelli]]'' di [[Luchino Visconti]];
* 1961: ''[[Il posto]]'' di [[Ermanno Olmi]];
* 1962: ''[[Una storia milanese]]'' di [[Eriprando Visconti]];
* 1963: ''[[Il terrorista]]'' di [[Gianfranco De Bosio]];
* 1964: ''[[Il Vangelo secondo Matteo]]'' di [[Pier Paolo Pasolini]];
* 1965: ''[[I pugni in tasca]]'' di [[Marco Bellocchio]];
* 1966: ''[[La battaglia di Algeri]]'' di [[Gillo Pontecorvo]];
* 1967: ''[[I sovversivi]]'' di [[Paolo e Vittorio Taviani]].
}}
La prima sala permanente di Imola fu il Cinema Marconi, aperto nel [[1907]]. Dagli anni venti fu conosciuto come Cinema Modernissimo. Poi in successione aprirono il «Centrale» (1925), il «Cristallo» (1960), il «Jolly» e (nel quartiere Pedagna) l'«Astoria». Alla fine degli anni trenta fu avviata la realizzazione di un cinema sotterraneo nel centro cittadino. I lavori furono interrotti con l'entrata dell'Italia nella [[seconda guerra mondiale]] e poi non furono più ripresi<ref>Fu edificato sotto la Galleria del centro cittadino. La sala ha le dimensioni di 1.440&nbsp;m³: 45 metri di lunghezza e oltre 30 in larghezza. Progettisti: l'architetto imolese Remigio Mirri e l'ingegnere romano Giambattista Milani.</ref>.
 
Nel [[1959]] il [[Circolo del Cinema]] ideò il «Premio Città di Imola», riservato al miglior film italiano presente alla [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra del cinema di Venezia]] (in concorso o meno). Il film prescelto veniva premiato con il [[Grifone (mitologia)|Grifone]] d'oro (l'animale mitologico è presente nel [[gonfalone]] della città). La giuria, tutta composta da [[critica cinematografica|critici cinematografici]], era appositamente nominata dai soci del Circolo. Il premio fu assegnato fino al [[1968]], quando - nel vivo della contestazione, fu dapprima sospeso e poi soppresso. Nel [[1980]] nacque il [[Cine Club|cineforum]] presso il cinema-teatro "Cappuccini"<ref>{{cita web|url=http://www.circolocappuccini.it/?cat=4|titolo=Circolo Cinematografico Cappuccini - Chi siamo|accesso=19 marzo 2017}}</ref>.
=== Eventi e ricorrenze===
* «Fiera agricola del Santerno». Nata nel [[1947]] come «Fiera del Santerno», si impose presto come la vetrina di tutto ciò che si produceva ad Imola e nel comprensorio. La Fiera si tenne nel vasto piazzale delle scuole Carducci fino al [[1985]], quando fu trasferita nell'autodromo. Ogni anno la fiera richiamava 40.000 persone, con 200 (in media) espositori. Per Statuto la fiera era presieduta dal sindaco della città. Dopo l'edizione del [[1992]] svoltasi alla Rocca sforzesca, la manifestazione fu sospesa <ref>Dal 1947 al 1992 si svolsero un totale di 39 edizioni.</ref>. Nel [[2011]] la fiera è stata ripresa. Si svolge nell'area di Sante Zennaro (zona sud di Imola) e intende essere la continuazione della manifestazione originale.
* CRAME: mostra scambio a livello europeo allestita all'interno dell'autodromo alla metà di settembre.
* «[[Baccanale]]»: rassegna enogastronomica che si tiene a novembre con tema diverso ogni anno; aderiscono all'iniziativa molti ristoranti del comprensorio proponendo menù dedicati.
* «Imola in Musica» (dal 1996): si tiene nel centro storico il primo weekend di giugno; il programma presenta sia concerti di artisti di rilievo che piccoli spettacoli di artisti da strada.
* «CortoImola Festival»: concorso internazionale di [[cortometraggio|cortometraggi]].
* «Carnevale dei Fantaveicoli» (dal 1998): concorso di mezzi di trasporto improbabili e fantasiosi. I "mezzi" sono costruiti dai partecipanti; la sfilata avviene ogni anno per Carnevale. Uno dei temi fissi è l'[[ecologia]].
 
Fino ai primi anni novanta esistevano a Imola cinque cinema di prima visione. Oggi sono attivi quattro cinema: il «Cristallo», il «Centrale» (che dopo anni di chiusura ha riaperto nel settembre [[2011]]) e due sale parrocchiali: il «Don Fiorentini», riaperto nel [[2002]] ed intitolato alla memoria del sacerdote imolese don Romano Fiorentini, e il «Pedagna», nell'omonimo quartiere, inaugurato nel [[2017]]<ref>{{cita web|url=https://www.ilnuovodiario.com/2017/01/27/nasce-cinema-pedagna/|titolo=Nasce Cinema Pedagna|accesso=8 gennaio 2018}}</ref>.
Fino al 2007 Imola ha ospitato l'[[Heineken Jammin Festival]].
 
Dal [[1994]] al [[2016]] si è tenuto in città il «Corto Imola Festival», un festival del [[cortometraggio]] d'autore. I premi assegnati: miglior corto italiano e miglior corto internazionale.
===Personalità legate ad Imola===
;Antichità
* [[Marziale]], (40-140) poeta latino
* [[San Cassiano]] († 303/305) martire, patrono della città e della diocesi.
* [[Cornelio di Imola|San Cornelio]] († 446), vescovo di Imola
* [[Donato di Imola|San Donato]] (V secolo)
* [[San Pietro Crisologo]] († 450), [[arcivescovo di Ravenna]], patrono secondario della città e della diocesi;
* [[Proietto di Imola|San Proietto]] († 483), vescovo di Imola;
* [[Maurelio di Imola|San Maurelio]] († 532), vescovo di Imola;
 
=== Musica ===
;Medioevo
L’associazione musicale più antica di Imola è la Banda Musicale Città d’Imola, fondata nel 1823 come ''Filarmonica Imolese''. Oltre alle esibizioni pubbliche svolge attività di educazione musicale nelle scuole; nel 2011 contava 150 iscritti, di cui 100 effettivi nella Filarmonica.
* [[Terenzio di Imola|San Terenzio]] (Alto Medioevo)
* [[Maghinardo Pagani]] (''ante'' 1250-1302), condottiero e signore della città
* [[Benvenuto Rambaldi]] (1338-1388), commentatore dantesco
 
La Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri col Maestro”, creata da [[Franco Scala]] nel 1981 e divenuta accademia nel 1989, è oggi un istituto di eccellenza con otto insegnamenti (tra cui pianoforte, violino e composizione)<ref>{{cita web|url=http://www.nuovodiario.com/attualita.cfm?wid=10478|titolo=Musica, l'eccellenza abita a Imola da 25 anni|accesso=28 aprile 2014}}</ref>. Ha sede nella [[Rocca sforzesca di Imola|Rocca Sforzesca]] e in palazzo Monsignani. Riconosciuta e sostenuta dal [[Ministero dei Beni Culturali]], nel 2014 ha ricevuto il Premio nazionale Presidente della Repubblica<ref>{{cita web|url=http://www.accademiapianistica.org/it/area_stampa/102-L_Accademia_vince_il_Premio_Presidente_della_Repubblica/|titolo=L'Accademia vince il Premio Presidente della Repubblica|accesso=3 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714144039/http://www.accademiapianistica.org/it/area_stampa/102-L_Accademia_vince_il_Premio_Presidente_della_Repubblica/|urlmorto=sì}}</ref>, nel 2018 è stata tra i fondatori di Aifart, nel 2019 i suoi titoli sono stati equiparati a lauree triennali e magistrali<ref>''Dal 1981 ad oggi, una storia di successi'', «il nuovo Diario-Messaggero», 7 maggio 2016, p. 3.</ref><ref>{{cita web|url=https://www.corriereromagna.it/gallery/imola/34351/l-accademia-pianistica-di-imola-festeggia-il-riconoscimento-universitario-in-musica.html|titolo=L'Accademia pianistica di Imola festeggia il riconoscimento universitario in musica|accesso=30 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190330145518/https://www.corriereromagna.it/gallery/imola/34351/l-accademia-pianistica-di-imola-festeggia-il-riconoscimento-universitario-in-musica.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilnuovodiario.com/2019/02/27/accademia-pianistica-concerto-per-festeggiare-il-riconoscimento-universitario/|titolo=Accademia Pianistica, concerto per festeggiare il riconoscimento universitario|accesso=30 marzo 2019}}</ref>, nel 2020 ha contribuito alla nascita della Federazione accademie musicali italiane di tradizione (Famit)<ref>{{cita web|url=https://www.giornaledellamusica.it/formazione/nasce-la-famit-federazione-accademie-musicali-italiane-di-tradizione|titolo=Nasce la FAMIT (Federazione Accademie Musicali Italiane di Tradizione)|accesso=26 settembre 2020}}</ref>, e dal 2022 ha assunto una nuova denominazione.
;XVI e XVII secolo
* [[Innocenzo da Imola]] (1485-1548), pittore
* [[Lavinia Fontana]], pittrice e moglie di Giovanni Paolo Zappi (discepolo di Innocenzo da Imola)
* [[Lorenzo Mattoni]], architetto
* [[Papa Alessandro VII]] (1655-1667), vescovo di Imola e cardinale
* [[Antonio Maria Valsalva]] (1666-1723), medico
* [[Giambattista Zappi]] (1667–1719), poeta appartenente all'[[Accademia dell'Arcadia]]
*[[Francesco Chiusuri]] (m. 1729), pittore
;XVIII secolo
* [[Domenico Trifogli]] (1675-1759), architetto
* [[Giovanni Domenico Ferretti]] (1692-1768), pittore fiorentino detto ''L'Imola''
* [[Cosimo Morelli]] (1732-1812), architetto
* [[Juan Ignacio Molina]] (1740-1829), religioso gesuita [[cile]]no, botanico
* [[Papa Pio VII]] (1742-1823), vescovo di Imola e cardinale<ref>Rimase Vescovo di Imola anche dopo la nomina a Papa sino al 1816.</ref>
* Mons. [[Antonio Lamberto Rusconi]] (1743-1825), vescovo di Imola e cardinale
 
Per la musica popolare, il Gruppo canterini e danzerini romagnoli “Turibio Baruzzi”, fondato nel 1927 da Pietro Tarabusi con l’aiuto di [[Francesco Balilla Pratella]]<ref name="Santi">Giorgio Santi (a cura di), ''75 anni di tradizione e di amicizia (1927-2002)'', Editrice La Mandragora, Imola 2002.</ref>, ebbe dal 1928 la direzione del maestro Turibio Baruzzi, che lo rese tra i più prestigiosi della Romagna<ref>Nel 1929 vinse a Roma il Concorso Corale Nazionale e nel 1930 si aggiudicò a Firenze il primo premio al Raduno Nazionale per canto in coro e danza.</ref>. Il repertorio è costituito da cante popolari romagnole, affiancato dal dopoguerra da orchestrali e ballerini. Nel 1984 fu tra i fondatori dell’Unione Folclorica Italiana e nel 2002, per il 75º anniversario, ricevette la Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica<ref>«Il nuovo Diario-Messaggero», 20 maggio 2017, pag. 2.</ref>.
;XIX secolo
* [[Luigi Valeriani]] (1758-1828), economista e matematico
* Mons. [[Giacomo Giustiniani]] (1769-1843), vescovo di Imola e cardinale
* Mons. [[Gaetano Baluffi]], (1788-1866), vescovo di Imola e cardinale
* [[Papa Pio IX]] (1792-1878), vescovo di Imola e cardinale
* [[Cincinnato Baruzzi]] (1796-1878), scultore e professore di scultura
* Mons. [[Vincenzo Moretti]] (1815-1881), vescovo di Imola e cardinale
* [[Giuseppe Scarabelli]] (1820-1905), geologo e politico
* [[Giovanni Codronchi]] (1841-1907), senatore del Regno d'Italia
* [[Quinto Cenni]], pittore (1845-1917)
* [[Andrea Costa]] (1851-1910), uomo politico
 
=== Eventi ===
;XX secolo
[[File:Billy Idol 2005.JPG|miniatura|[[Billy Idol]] all'[[Heineken Jammin' Festival]] edizione 2005]]
* [[Francesco Azzi]], ''Medaglia d'oro al valor militare''
* [[Anacleto Margotti#Mostra nazionale d'arte figurativa. Quadro sinottico|Mostra nazionale d'arte figurativa]]: Fu ideata e organizzata dal pittore [[Anacleto Margotti]]. La prima edizione si tenne nel 1946; la XVI e ultima nel 1978. Negli anni il pubblico ha potuto esaminare le opere dei maggiori pittori figurativi italiani. Retrospettive furono dedicate a: [[Achille Funi]], [[Domenico Rambelli]], [[Giuseppe Romagnoli]], [[Fausto Pirandello]], [[Alfredo Romagnoli (pittore)|Alfredo Romagnoli]], e [[Giovanni Brancaccio]] e [[Antonio Corazza]];
* [[Renato Bacchini]] (1916-1983), imprenditore, ''Medaglia d'argento al valor militare''
* Fiera agricola del Santerno: nata nel [[1947]] come Fiera del Santerno; ogni anno richiamava {{formatnum:40000}} persone, con 200 (in media) espositori. Per Statuto la fiera era presieduta dal sindaco della città. Dopo l'edizione del [[1992]] svoltasi alla Rocca sforzesca, la manifestazione fu sospesa<ref>Dal 1947 al 1992 si svolsero un totale di 39 edizioni.</ref>. Nel [[2011]] la fiera è stata ripresa. Si svolge nell'area attorno alla scuola "Sante Zennaro"<ref>L'istituto è intitolato alla memoria dell'operaio [[Sante Zennaro]] (1933-1956).</ref> (zona sud di Imola) e intende essere la continuazione della manifestazione originale<ref>{{cita web|url=https://www.leggilanotizia.it/2019/06/13/fiera-del-santerno-la-vetrina-del-mondo-agricolo/|titolo=“Fiera del Santerno”, la vetrina del mondo agricolo|accesso=9 aprile 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.carrozzecavalli.net/2019/06/fiera-agricola-del-santerno-imola-arrivano-i-cavalli-da-tiro-pesante-rapido/|titolo=Fiera Agricola del Santerno (Imola) arrivano i Cavalli da Tiro Pesante Rapido|accesso=9 aprile 2021}}</ref>.
* [[Gino Baroncini]], sindacalista fascista
*CRAME (Club Romagnolo Auto e Moto d'Epoca): mostra-scambio di auto e moto d'epoca che si tiene dal 1966. È la seconda più importante in Europa, dopo quella di [[Mannheim]], in [[Germania]]<ref>Il nuovo Diario-Messaggero, 12 settembre 2024, pag. 13.</ref>. La manifestazione è allestita all'interno dell'autodromo e si svolge alla metà di settembre<ref>{{cita web|url=https://www.asifed.it/programmi-ambiziosi-2018-per-il-crame/|titolo=Programmi ambiziosi 2018 per il Crame
* don [[Angelo Bughetti]], presbitero ed educatore
|accesso=14 marzo 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.asifed.it/tanti-auguri-crame/|titolo=Tanti auguri Crame|accesso=14 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211017115212/https://www.asifed.it/tanti-auguri-crame/|urlmorto=sì}}</ref>;
* [[Tommaso Casoni]] (1880-1933), medico
*Historic Minardi Day: manifestazione motoristica che si svolge annualmente presso l’autodromo, nata nel 2016 per celebrare la storia della scuderia [[Minardi]] di Formula 1 e del suo fondatore [[Gian Carlo Minardi]]. L’evento richiama appassionati, ex piloti e vetture storiche di Formula 1 e altre categorie, offrendo al pubblico la possibilità di vivere da vicino il mondo delle corse e delle auto da competizione<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.minardiday.it/|titolo=Historic Minardi Day – La Leggenda della F1 a Imola|sito=Historic Minardi Day|accesso=2025-09-15}}</ref>;
* [[Primo Contavalli]], liutaio (1899-1989)
* Imola Summer Piano Festival. A partire dall'estate 2012 l'Accademia Pianistica "Incontri col Maestro" di Imola organizza un festival pianistico estivo, nelle ultime due settimane di luglio. L'evento è in concomitanza con una scuola estiva per giovani pianisti, organizzata dalla stessa Accademia, con alunni provenienti da tutte le parti del mondo, i migliori dei quali sono premiati nella cornice del festival con il Premio Città di Imola. I concerti pianistici e cameristici si tengono all'aperto e sono ad ingresso libero per il pubblico<ref>{{cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/imola/cronaca/2012/07/12/742714-arte_aprira_imola_summer_piano_festival.shtml|titolo=L'arte di Jin Ju aprirà l’'Imola Summer piano festival|accesso=14 marzo 2021}}</ref><ref>{{en}} {{cita web|url=https://www.schoolandcollegelistings.com/IT/Imola/128435343996596/Fondazione-Accademia-di-Imola/videos|titolo=Fondazione Accademia di Imola, Imola videos|accesso=14 marzo 2021}}</ref>;
* [http://digilander.libero.it/ANABOROM/territorio/imola_curti.html Stefanino Curti] (1895-1917), ''Medaglia d'oro al valor militare''
* Giro dei Tre Monti: una classica del [[podismo]] nazionale e internazionale nata nel 1968. La manifestazione si disputa la terza domenica d'ottobre.
* [[Marino Dal Monte]] (1923-1944),''Medaglia d'oro al valor militare''
Dal 1998 al 2006 Imola ha ospitato l'[[Heineken Jammin Festival]] presso gli spazi dell'autodromo<ref>{{Cita news|lingua=it|url=https://www.leggilanotizia.it/2022/05/24/la-storia-imolese-dellheineken-jammin-festival-raccontata-in-un-docufilm/|titolo=La storia imolese dell’Heineken Jammin Festival raccontata in un docufilm di Galavotti|pubblicazione=Leggilanotizia|data=24 maggio 2022|accesso=30 dicembre 2022}}</ref>. In diverse occasioni l'autodromo è stato ed è sede, oltre di eventi sportivi e motoristici, di eventi musicali e concerti dal vivo per artisti nazionali e internazionali<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.autodromoimola.it/eventi-passati/|titolo=Eventi Passati - Autodromo Imola|data=2025-03-27|accesso=2025-09-15}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.autodromoimola.it/notizie/una-nuova-arena-concerti-nel-verde-allinterno-dellautodromo-enzo-e-dino-ferrari-nasce-la-music-park-arena/|titolo=UNA NUOVA ARENA CONCERTI NEL VERDE ALL’INTERNO DELL’AUTODROMO ENZO E DINO FERRARI: NASCE LA MUSIC PARK ARENA - Autodromo Imola|data=2025-06-13|accesso=2025-09-15}}</ref>.
* [[Mario Guido Dal Monte]] (1906-1990), pittore
* [[Giacomo Dal Monte Casoni]], uomo politico
* Mons. [[Luigi Dardani]], vescovo di Imola
* [[Gastone Gambara]] (1890-1962), generale
* [[Nazario Galassi]] (1923-2008), storico, scrittore e poeta
* [[Guido Gualandi]], partigiano
* [[Enrico Gualandi]] (figlio di Guido, 1930-2007), politico
* [[Giovanni Guerrini (pittore)|Giovanni Guerrini]] (1887-1972), architetto e pittore
* [[Anacleto Margotti]] (1896-1984), pittore
* [[Orlando Rampolli]], partigiano
* [[Enrico Ravaglia]] (1976-1999), cestista
* [[Diego Ronchini]] (1935-2003), campione di ciclismo su strada
* [[Ebe Stignani]] (1903-1974), cantante lirica
* [[Luigi Tinti]], partigiano
* [[Maria Antonietta Zanelli]] (1887-1957), fondatrice dell'ordine delle Piccole Suore di Santa Teresa del Bambino Gesù
 
== Geografia antropica ==
;Imolesi noti viventi
* [[Piero Buscaroli]], storico della musica, scrittore e giornalista
* [[Stefano Domenicali]], direttore sportivo della [[Scuderia Ferrari]]
* [[Claudio Golinelli (musicista)|Claudio Golinelli]], bassista e musicista
* [[Fausto Gresini]], campione del mondo di motociclismo
* [[Pier Luigi Ighina]], 'pseudo-scienziato'
* [[Moreno Mannini]], calciatore
* [[Rosanna Marani]], giornalista e conduttrice televisiva
* [[Giancarlo Marocchi]], calciatore
* [[Andrea Minguzzi]], [[Giochi della XXIX Olimpiade|campione olimpico]] di [[lotta greco-romana]]
* [[Massimo Montanari]], storico
* [[Franco Scala]], pianista
 
==== FamiglieSuddivisioni Nobilistoriche di Imola ====
A Imola esistono le antiche divisioni dei quartieri storici della città dentro le mura, che nel 1300 erano:
* [[Alidosi]]
 
* [[Baruzzi]]
* San Cassiano
* Berti
* Sant'Egidio
* [[Machirelli]]
* San Matteo
* [[Masolini]]
* San Giovanni
* [[Della Bordella]]
 
* [[Ubaldini]]
Questi quartieri furono associati a stendardi e stemmi ideati nel 1965 per le manifestazioni e i giochi storici, anche se le divisioni territoriali più moderne sono suddivise in quadranti basati sulle direttrici principali come la Via Emilia. Il territorio esterno era suddiviso in borghi, e ancora oggi si possono identificare le aree periferiche che potrebbero essere associate a questi quartieri storici.<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/photo.php?fbid=118921233666610&id=110923004466433&set=a.110975481127852|titolo=Quartieri di Imola - Giornate di Caterina|sito=facebook.com|accesso=2025-09-10}}</ref>
* [[Sassatelli]]
 
* [[Sforza]]
=== Suddivisioni amministrative ===
* [[Tozzoni]]
I quartieri di Imola sono<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.comune.imola.bo.it/argomenti/protezione-civile/piano-protezione-civile/aree-attesa|titolo=aree di attesa|sito=www.comune.imola.bo.it|accesso=2025-09-10}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=ScribbleMaps.com|url=https://www.scribblemaps.com/maps/view/Quartieri-Imola/QuartieriImola|titolo=Quartieri Imola|sito=www.scribblemaps.com|accesso=2025-09-10}}</ref>:
* [[Vaini]]
 
* [[Zappi]]
* Campanella
* Cappuccini
* Centro storico
* Marconi
* Pedagna
* Ponticelli – Fabbrica
* San Prospero
* Sasso Morelli – Ortodonico – Giardino
* Sesto Imolese – Spazzate Sassatelli
* Tre Monti – Zello
* Zona Industriale
* Zolino
 
=== Frazioni ===
Secondo il regolamento comunale, le frazioni di Imola sono:
 
* Sasso Morelli – Giardino
* Sesto Imolese – Spazzate Sassatelli
* San Prospero – Chiusura
* Ponticelli – Fabbrica – Linaro
* Pontesanto – Casola Canina
* Zello – Selva
* Piratello – Montecatone
 
Ognuna di queste frazioni è rappresentata nella Consulta Comunale delle Frazioni, un organismo che ha funzioni consultive e propositive, fungendo da strumento di partecipazione dei cittadini residenti nei territori delle frazioni del Comune di Imola.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.comune.imola.bo.it/amministrazione/documenti-e-dati/atti-normativi/regolamenti/consulta-comunale-delle-frazioni|titolo=Consulta comunale delle frazioni|sito=www.comune.imola.bo.it|accesso=2025-09-10}}</ref>
 
Notabili anche le località di Balìa di Sesto Imolese e [[Cantalupo (Imola)|Cantalupo]].
 
== Economia ==
L’economia imolese si distingue da sempre per il peso della cooperazione, accanto a un tessuto diffuso di piccole e medie imprese e a un settore agricolo specializzato, sostenuto da una rete bancaria e di servizi che storicamente hanno favorito lo sviluppo locale.
Dalle dichiarazioni [[Irpef]] del [[2011]] (basate sui redditi del 2010) emerge che, rispetto all'anno precedente, aumentano coloro che dichiarano più di 100.000 euro (da 500 a 519); peraltro sono aumentati anche coloro che dichiarano meno di 1.000 euro annui (da 290 a 400). Facendo una media, gli imolesi hanno dichiarato 23.946 euro. Tale cifra fa di Imola la città più ricca in Romagna, davanti a [[Rimini]] <ref>Fonte: Ministero delle Finanze.</ref>.
===Industria===
Il territorio imolese ha una vasta e articolata gamma di tipicità di imprese: cooperazione industriale, cooperazione sociale, piccola e media impresa, terziario.<br />La peculiarità della struttura economica imolese è la forte presenza di cooperative industriali. Il "padre fondatore" della cooperazione imolese è considerato Giuseppe Bucci. Titolare, assieme al fratello Angelo, di una fabbrica di stoviglie e maioliche, il 22 giugno [[1874]] cedette l'azienda agli operai costituiti nella [[Cooperativa Ceramica d'Imola|Società Cooperativa Ceramica Imola]] (S.C.C.)<ref>Nel [[1947]] il famoso architetto [[Giò Ponti]] creò per la Coop. Ceramica Imola il famoso disegno del "garofano blu". Nel tempo è diventato uno dei decori che si considerano tipici di Imola. Ancora oggi viene eseguito in esclusiva dalla S.C.C.</ref>, allo scopo di contribuire “al progresso dell'industria e al miglioramento economico dei suoi lavoratori”<ref>
{{cita web
|autore=
|url= http://www.beeitalian.it/
|titolo= Bee Italian dal 1874
|editore=
|data=
|accesso= 27/07/2010
}}</ref>. Fu la prima cooperativa di produzione e lavoro fondata in Italia. Lo Statuto prevedeva il conseguimento della pensione dopo 30 anni di attività e l'apertura di una scuola serale di alfabetizzazione per i figli degli operai<ref>
{{cita web
|autore= Dante Passarelli
|url= http://www.musei.confartigianato.it/Museo.asp?id=66
|titolo= Museo "G. Bucci" della Cooperativa Ceramica di Imola
|editore=
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|accesso= 27/07/2010
}}</ref>.
 
Dalle dichiarazioni Irpef del 2011 (redditi 2010) emerge che, rispetto all’anno precedente, aumentano sia i contribuenti con redditi superiori ai 100.000 euro (da 500 a 519) sia quelli con meno di 1.000 euro annui (da 290 a 400). La media dichiarata dagli imolesi fu di 23.946 euro, dato che collocava la città al primo posto in Romagna, davanti a Rimini.<ref>Fonte: Ministero delle Finanze.</ref>.
Nel corso della seconda metà dell'Ottocento nacquero nel territorio imolese numerose altre cooperative. All'inizio del [[XX secolo]] furono avviate le prime sinergie. Romeo Galli fondò il “Magazzino Generale Cooperativo di Consumo”. Il [[21 maggio]] [[1911]] 16 delle 20 cooperative esistenti crearono la “Federazione Circondariale delle Cooperative di Imola”, sotto la presidenza dello stesso Galli. Imola si mosse in anticipo rispetto al capoluogo di provincia, Bologna.
 
=== Agricoltura ===
Le altre principali cooperative industriali imolesi sono nate nella prima metà del [[XX secolo]]. Le maggiori furono, in ordine cronologico di fondazione, la 3elle (infissi in legno, fondata nel [[1908]]), la [[SACMI]] (impianti per l'industria ceramica e del packaging, fondata il [[2 dicembre]] [[1919]] da Romeo Galli e Giulio Miceti) e la CTI ([[1930]]). Il [[4 marzo]] [[1932]] fu fondata la «Cooperativa Elettricisti Fontanieri Lattonieri e Affini» (CEFLA). Nel [[1939]]-40 si aprirono a Imola le prime fabbriche belliche: la Cogne (produttrice di cannoni e proiettili anticarro, di proiettili per artiglieria marina e artiglieria antiaerea) e la Caproni (apparecchiature per l'aviazione e la marina).
 
Il Comune di Imola coordina le pratiche amministrative legate all'agricoltura attraverso il SUAP associato del Nuovo Circondario Imolese, occupandosi in particolare di attività agrituristiche, mercato ortofrutticolo e autorizzazioni agricole.<ref>[https://www.comune.imola.bo.it/amministrazione/enti-e-fondazioni/nuovo-circondario-imolese/sviluppo-economico-del-territorio Sviluppo economico del territorio – SUAP, agricoltura] – Comune di Imola, aggiornato 14 maggio 2025.</ref> Sul territorio è attivo il Consorzio Agrario dell'Emilia, con sede in via Provinciale Selice, che fornisce servizi quali vendita di prodotti agricoli, stoccaggio di carburanti e lubrificanti, e un centro di ritiro cereali con capacità di circa 8 300 tonnellate.<ref>[https://www.comune.imola.bo.it/vivere-imola/imoladove/enti-pubblica-utilita/consorzio-agrario-dellemilia Consorzio Agrario dell'Emilia – servizi agricoli a Imola] – Comune di Imola, aggiornato 6 agosto 2025.</ref><ref>[https://www.caemilia.it/sedi/scheda/id/32 Consorzio Agrario dell'Emilia (Imola) – informazioni di sede] – CA Emilia.</ref>
Nel secondo dopoguerra Imola crebbe ulteriormente sviluppando un solido tessuto industriale. Negli anni sessanta nacquero, in città e nel circondario, molte nuove aziende, soprattutto nei settori metalmeccanico, ceramico e dei laterizi. I lavoratori dell'industria superarono per la prima volta quelli dell'agricoltura, l'attività che fino ad allora aveva impiegato la maggiore quantità di forza lavoro. Nel [[1978]] nacque la CESI, società cooperativa edile.
 
In ambito sperimentale e di ricerca, il Consorzio Provinciale “Mario Neri”, con sede operativa nei dintorni di Imola, gestisce circa 45 ettari totali di S.A.U. (Superficie Agricola Utilizzata) suddivisi in aree collinari, pedecollinari e di pianura, dedicati a progetti su frutticoltura, cerealicoltura, orticoltura e colture proteoleaginose, oltre a iniziative per l'agricoltura sostenibile.<ref>[https://geo.regione.emilia-romagna.it/cartpedo/aziende/az_brusca.jsp Consorzio “Mario Neri” – sperimentazione agricola a Imola e territorio] – Regione Emilia-Romagna.</ref>
Uno dei più importanti fautori dello sviluppo dell'industria imolese privata del dopoguerra fu [[Renato Bacchini]]. Fu fondatore del [[Gruppo Benati]] (macchine movimento terra), della Cerim (ceramiche), dell'Avicola Selice (alimentare) e il continuatore di molte altre attività industriali già presenti sul territorio.<br />Le maggiori aziende non cooperative del territorio imolese sono l'IRCE (conduttori elettrici) e la Case (gruppo FIAT), che alla fine degli anni '80 rilevò gli stabilimenti e la produzione del [[Gruppo Benati]].
 
L'Istituto Tecnico Agrario “G. Scarabelli” di Imola dispone di circa 23 ettari coltivati, tra cui vigneti (6,5 ha) e colture arboree da frutto, contribuendo alla produzione di vini tipici come Romagna Sangiovese DOC, Albana DOCG e Colli di Imola DOC.<ref>[https://www.consorziovinidiromagna.it/cantina/istituto-tecnico-agrario-g-scarabelli/ Azienda agraria dell'Istituto Scarabelli – superficie agricola e vini prodotti] – Consorzio Vini di Romagna.</ref>
===Credito e risparmio===
La prima banca di Imola fu la Cassa di Risparmio. Venne fondata all'inizio del [[1855]].
Fino a quell'anno l'unico istituto abilitato a prestare denaro era il Monte di Pietà.
Fu promossa da un gruppo di cittadini, che presentarono il progetto all'approvazione della Diocesi.
Il vescovo, card. Baluffi, diede il ''placet'' e prenotò cinque azioni da venti scudi da destinare ai più bisognosi.
Il presidente del primo consiglio di amministrazione fu il noto scienziato [[Giuseppe Scarabelli]].
 
=== Artigianato ===
Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento si diffusero nel territorio imolese anche le prime casse rurali. Rispetto alla Cassa di Risparmio, il cui intento era favorire il piccolo risparmio, le casse rurali sorsero per fornire canali di accesso al credito per gli agricoltori.<br />Oltre alle casse rurali, nacquero anche istituti di credito cooperativo per finanziare altri mestieri. Una delle più note fu la "Società Anonima Cooperativa fra gli Operai Birocciai con sede in Imola", costituita il 10 gennaio [[1892]] ad opera di 11 birocciai.<br />Nel [[XX secolo]] si svilupparono, dall'esperienza delle casse rurali, le banche di credito cooperativo. La principale realtà nel territorio imolese è la Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese, nata dalla fusione di undici cooperative di credito, avviata a partire dal [[1898]].
Per quanto riguarda l'[[artigianato]], Imola è rinomata non solamente per la produzione di [[ceramiche]] e [[maioliche]], ma anche per la lavorazione del [[ferro battuto]].<ref name="Aci">{{cita libro|titolo=Atlante cartografico dell'artigianato|anno=1985|editore=A.C.I.|città=Roma|p=4,6|volume=2}}</ref>
=== Industria ===
[[File:Cefla.jpg|miniatura|Sede della Cefla]]
Il territorio imolese ha un sistema economico articolato (cooperazione industriale e sociale, PMI, terziario), caratterizzato soprattutto dalla forte presenza di [[Società cooperativa|cooperative]]. La [[Cooperativa Ceramica d'Imola|Società Cooperativa Ceramica Imola]] (S.C.C.)<ref>Nel [[1947]] il famoso architetto [[Giò Ponti]] creò per la Coop. Ceramica Imola il famoso disegno del "garofano blu". Nel tempo è diventato uno dei decori che si considerano tipici di Imola. Ancora oggi viene eseguito in esclusiva dalla S.C.C.</ref>, fondata nel 1874 da Giuseppe Bucci, fu la prima cooperativa di produzione e lavoro in Italia. Nei decenni successivi sorsero numerose altre cooperative, tra cui 3elle (1908), [[SACMI]] (1919), CTI (1930) e Cefla (1932), che segnarono lo sviluppo industriale imolese.<ref>{{cita web|url=http://www.beeitalian.it/|titolo=Bee Italian dal 1874|accesso=27 luglio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110902164607/http://www.beeitalian.it/|dataarchivio=2 settembre 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|autore=Dante Passarelli|url=http://www.musei.confartigianato.it/Museo.asp?id=66|titolo=Museo "G. Bucci" della Cooperativa Ceramica di Imola|accesso=27 luglio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208141727/http://www.musei.confartigianato.it/Museo.asp?id=66|dataarchivio=8 dicembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
 
Dopo il dopoguerra, l’economia locale crebbe nei settori metalmeccanico, ceramico e tessile, con realtà come la Cogne e, dal 1978, la CESI (edile). Tra i protagonisti spicca Renato Bacchini, fondatore di imprese come il [[Gruppo Benati]], la Cerim e l’Avicola Selice.
==Infrastrutture e trasporti==
===Internet===
Dal [[5 luglio]] [[2011]] è possibile connettersi gratuitamente alla rete civica wireless nelle tre piazze del centro storico (Matteotti, Gramsci e Caduti per la Libertà).
 
Oggi le principali centrali cooperative sono Legacoop e Confcooperative. Tra le aziende non cooperative emergono IRCE (conduttori elettrici) e Case (gruppo FIAT), che negli anni Ottanta ha rilevato il Gruppo Benati.
==Amministrazione e gestione dei servizi pubblici==
===Autonomia del territorio imolese===
Imola, pur non essendo a capo di una provincia, gestisce in autonomia alcuni servizi di livello provinciale, nei seguenti campi: amministrativo, multiservizi, sanità e giustizia.
 
Negli ultimi anni l’economia imolese ha subito gravi crisi:
In campo amministrativo l'autonomia è data dal '''Circondario'''. Nato nel [[1995]], il [http://www.nuovocircondarioimolese.it/it/282-home.htm Circondario Imolese] è l'erede dell'Assemblea dei Comuni dell'Imolese (1985-1995), che a sua volta ha preso il posto del "Comprensorio di Imola" (1976-1984). Imola, quindi, ha una storia di autonomia amministrativa più che decennale. Il Circondario, ente pubblico territoriale, si estende su una superficie di 787 km<sup>2</sup> (tutta interna alla [[provincia di Bologna]]) e ha una popolazione di 131.984 abitanti (al 1º gennaio 2011). Ne fanno parte 10 Comuni: Imola, Mordano, Dozza, Castel Guelfo, Medicina, Castel San Pietro Terme, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice e Castel del Rio.
In base a un'intesa stipulata nel 2006 con la Provincia di Bologna, l'Ente Circondario gestisce "in concorso" con l'Ente Provincia alcune importanti funzioni, quali: Pianificazione territoriale ed ambientale; Viabilità; Sviluppo delle attività produttive; Politiche della casa; Edilizia scolastica; Formazione professionale; Parchi territoriali; Turismo e sport. Presidente dell'Ente è il sindaco di Imola.
 
* il fallimento della CESI (403 soci lavoratori e un indotto di 1.125 imprese)<ref>{{cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/22/imola-crac-cesi-i-lavoratori-vedono-il-ministro-poletti-ma-molti-pensano-a-emigrare/1068558/|titolo=Imola, crac Cesi: i lavoratori vedono Poletti, ma molti pensano a emigrare|accesso=13 dicembre 2017}}</ref>,
In campo sanitario, Imola dispone di una propria '''Azienda Unità Sanitaria Locale''' (AUSL). L'ente gestisce gli ospedali di Imola, [[Castel San Pietro Terme]] e [[Medicina (Italia)|Medicina]].
* il fallimento della 3elle (262 dipendenti e 149 soci)<ref>{{cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/07/imola-crisi-cooperativa-3-elle-cgil-dopo-caso-cesi-ministro-poletti-intervenga-anche-qui/1084806/|titolo=Imola, crisi cooperativa 3Elle. Cgil: “Dopo caso Cesi, Poletti intervenga anche qui”|accesso=13 dicembre 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilrestodelcarlino.it/imola/economia/3elle-quote-sociali-coop-1.400860|titolo=3elle, i soci costretti a versare le quote alla coop ormai decotta|accesso=13 dicembre 2017}}</ref>,
* la chiusura nel 2014 della storica Cognetex, già leader nel settore tessile negli anni ’60-’70<ref>{{cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/imola/cronaca/2014/04/02/1047519-gloriosa_storia_cognetex_inizia_1938_quando_azienda_nasce.shtml|titolo=La gloriosa storia di Cognetex|accesso=17 novembre 2021}}</ref>.
 
=== Servizi ===
Infine, Imola è sede di una Sezione Distaccata del '''Tribunale di Bologna''', con un bacino di utenze di circa 150.000 cittadini.
Il sistema dei servizi a Imola è articolato e comprende attività commerciali, professionali, amministrative e spazi per il tempo libero. Il Centro Commerciale Leonardo, con circa 31.000 m² di superficie, ospita negozi, ipermercato e aree ricreative, rappresentando un polo commerciale di riferimento per la città e l'intera provincia.<ref>{{Cita web|url=https://www.gruppoigd.it/immobile/centro-leonardo/|titolo=Centro Leonardo Imola – dati IGD|sito=Gruppo IGD|accesso=2025-09-17}}</ref>
 
I servizi professionali e amministrativi sono garantiti da cooperative e enti locali. La CNA Imola offre consulenze del lavoro e supporto alle imprese, mentre il Comune gestisce online gran parte dei procedimenti SUAP, comprese licenze e autorizzazioni.<ref>{{Cita web|url=https://www.cnaimola.it/consulenza-del-lavoro/|titolo=Consulenza del Lavoro – CNA Imola|sito=CNA Imola|accesso=2025-09-17}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comune.imola.bo.it/argomenti/imprese|titolo=Imprese – Comune di Imola: SUAP e servizi digitali alle imprese|sito=Comune di Imola|accesso=2025-09-17}}</ref>
===Servizi pubblici===
Nel territorio di Imola, le forniture di acqua, luce, gas e la tutela ambientale sono svolte da una società privata a capitale pubblico, [[HERA|Hera S.p.A.]], con sede a Bologna. Il sindaco di Imola è il presidente del [[patto di sindacato]].
 
I servizi sanitari pubblici comprendono prenotazioni online, gestione ticket e consultazioni digitali tramite l'[[Azienda sanitaria locale|Azienda USL]] di Imola.<ref>{{Cita web|url=https://www.ausl.imola.bo.it/servizio-online|titolo=Servizi online Ausl Imola|sito=Ausl Imola|accesso=2025-09-17}}</ref>
Nel settore dei servizi pubblici, il Comune di Imola ha costituito, insieme ad altri 22 Comuni, situati nelle Province di Bologna, Ravenna e Firenze, il [http://www.con.ami.it/ consorzio pubblico AMI], ovvero il '''Con.Ami''' (il nome per esteso è «Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale»).<br />Oltre a Imola, il socio più importante del consorzio è il Comune di [[Faenza]]. Del consorzio fanno parte i 10 Comuni del Circondario imolese, unitamente ai tre Comuni della [[Romagna toscana]]<ref>[[Firenzuola]], [[Palazzuolo sul Senio]] e [[Marradi]].</ref>, ai 5 Comuni del comprensorio faentino<ref>[[Casola Valsenio]], [[Riolo Terme]], [[Brisighella]], [[Castel Bolognese]], [[Solarolo]].</ref> e a quattro Comuni del lughese<ref>[[Bagnara di Romagna]], [[Sant'Agata sul Santerno]], [[Massa Lombarda]] e [[Conselice]].</ref>.<br />Nato nel [[2001]], il Con.Ami ha sede a Imola. Presidente è Daniele Montroni. Direttore generale è Loris Lorenzi, che riunisce le cariche di presidente di Acantho, Sfera e BeniComuni.
 
'''Credito e risparmio'''
Il consorzio assolve a due funzioni principali:
* gestione di reti ed impianti ereditati dalle precedenti società municipalizzate <ref>Nei settori elettrico, acqua, teleriscaldamento, gas, smaltimento rifiuti, ed altri.</ref> dei 23 Comuni;
* gestione finanziaria delle società partecipate. Le società di cui Con.Ami ha la maggioranza assoluta sono: <ref>{{cita web|url=http://www.con.ami.it/php/pagename/oggi.php|titolo=CON.AMI oggi|accesso=6/07/2012}}</ref>
**Innovami <ref>Società attiva nella ricerca dell'innovazione organizzativa e tecnologica.</ref> (socio mandatario)
**S.A.V.L. S.r.l. <ref>Società Acquedotto Valle del Lamone.</ref> (85%)
**Società Osservanza S.r.l. <ref>Riqualificazione urbana dello storico complesso, che ospitò nei secc. XIX e XX un ospedale psichiatrico.</ref> (80%)
**Formula Imola S.p.A. (57%)
 
La prima banca di Imola fu la Cassa di Risparmio, fondata nel 1855 grazie all’iniziativa di cittadini con l’approvazione del [[Gaetano Baluffi|cardinale Baluffi]]; presidente fu [[Giuseppe Scarabelli]]. Negli anni successivi sorsero la Banca Popolare di Credito di Imola (1871), le prime casse rurali e varie cooperative di credito, tra cui la Società Anonima Cooperativa fra gli Operai Birocciai (1892).
Il consorzio è, inoltre, il terzo socio di Hera S.p.A. <ref>Dopo i Comuni di Bologna e Modena.</ref>, detenendo una quota dell'8,78%. Con.Ami esprime un consigliere d'amministrazione nonché il presidente del collegio sindacale (carica affidata al sindaco di Imola); inoltre è l'interlocutore di riferimento dei 23 Comuni per i rapporti con la Spa multiservizi.
 
All’inizio del Novecento nacquero realtà ancora oggi rilevanti, come la Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese e, nel 1905, la sede imolese del [[Credito Romagnolo|Piccolo Credito Romagnolo]]. Dopo la chiusura del Monte di Pietà nel 1941, la Cassa di Risparmio, la Banca Cooperativa di Imola e il Credito Romagnolo divennero i principali sostenitori dello sviluppo economico locale nel dopoguerra.
===Società di scopo===
Il Comune di Imola è presente in undici società di scopo <ref>Si tratta di
società finalizzate alla realizzazione di scopi specifici di interesse pubblico.</ref>:
 
Dagli anni Novanta il sistema bancario imolese cambiò profondamente per effetto delle fusioni:
 
* la Banca Cooperativa di Imola è stata acquisita dalla Cassa di Risparmio di Ravenna e oggi si chiama Banca di Imola;
'''Società di scopo partecipate dal Comune di Imola'''
* il Credito Romagnolo è entrato nel gruppo [[UniCredit]] (2002);
{| style="border-style:solid;border-width:1px;border-color:#808080;background-color:#BBBBBB" cellspacing="2" cellpadding="2" width="600px"
* la Cassa di Risparmio di Imola appartiene al 100% al gruppo [[Banco Popolare]].
|- align="left" valign="top" bgcolor="#CCCCCB"
| '''Azienda''' || '''Settore di attività'''
|- align="left" valign="top" bgcolor="#EEEEEE"
| Acantho S.p.A.|| Reti di telecomunicazioni
|- align="left" valign="top" bgcolor="#DDDDDD"
| Area Blu|| Gestione traffico e aree di sosta
|- align="left" valign="top" bgcolor="#EEEEEE"
| Bryo|| Energia elettrica da fonti rinnovabili
|- align="left" valign="top" bgcolor="#DDDDDD"
| Imola Scalo|| Movimentazione merci su rotaia
|- align="left" valign="top" bgcolor="#EEEEEE"
| Osservanza S.r.l.|| Riqualificazione urbana dello storico complesso <ref>L'Osservanza ospitò nei secc. XIX e XX un ospedale psichiatrico.</ref>
|- align="left" valign="top" bgcolor="#DDDDDD"
| Sfera S.r.l.|| Farmacologia
|- align="left" valign="top" bgcolor="#EEEEEE"
| Sicim S.r.l.|| Valorizzazione patrimonio immobiliare del Comune
|- align="left" valign="top" bgcolor="#DDDDDD"
| Stai|| Promozione turistica del territorio imolese
|- align="left" valign="top" bgcolor="#EEEEEE"
| Con.Ami|| (vedi descrizione a parte)
|- align="left" valign="top" bgcolor="#DDDDDD"
| Hera S.p.A.|| (vedi descrizione a parte)
|- align="left" valign="top" bgcolor="#EEEEEE"
| Formula Imola||Gestione dell'[[Autodromo Enzo e Dino Ferrari]]
|- align="left" valign="top" bgcolor="#DDDDDD"
| BeniComuni|| Manutenzione e gestione di strade, verde e opere pubbliche
|}
 
=== Amministrazioni precedentiTurismo ===
Nel comune di Imola, i musei civici ([[Museo San Domenico (Imola)|Museo San Domenico]], [[Palazzo Tozzoni]] e [[Rocca sforzesca di Imola|Rocca Sforzesca]]) nel 2024 hanno accolto 35.745 visitatori, segnando un aumento significativo rispetto al periodo precedente; l’incremento è tale da evidenziare una crescente attrattività culturale anche in confronto ad altre città dell'Emilia-Romagna di dimensioni simili.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.imola.bo.it/novita/comunicati/2025/02/imola-musei-visitatori-in-crescita-anche-nel-2024|titolo=“Imola Musei: visitatori in crescita anche nel 2024”|sito=Comune di Imola|accesso=2025-09-17}}</ref>
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1976]]
|[[1987]]
|[[Bruno Solaroli]]
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1987]]
|[[1992]]
|Marcello Grandi
|[[Partito Comunista Italiano]] (PCI) poi [[Partito Democratico della Sinistra]] (PDS)
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1992]]
|[[1999]]
|Raffaello De Brasi
|[[Partito Democratico della Sinistra]] (PDS) poi [[Democratici di Sinistra]] (DS)
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1999]]
|[[2008]]
|Massimo Marchignoli
|[[Democratici di Sinistra]] (DS) poi [[Partito Democratico]] (PD)
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2008]]
|in carica
|Daniele Manca
|[[Partito Democratico]] (PD)
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{-}}{{-}}
 
L’aspetto sportivo conta molto nel traino turistico locale: l’[[Autodromo Enzo e Dino Ferrari]] ospita eventi di richiamo nazionale e internazionale come il "Historic Minardi Day", il "Walking Tour" del circuito e il calendario gare del campionato di Velocità Motociclistica.<ref>{{Cita web|url=https://www.autodromoimola.it/eventi/|titolo=Eventi al Circuito di Imola|sito=Autodromo Imola|accesso=2025-09-17}}</ref>
== Onorificenze ==
Imola è tra le [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]].
* Il [[12 giugno]] [[1984]], la città è stata insignita della [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]], per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua partecipazione alla [[lotta partigiana]] durante la [[seconda guerra mondiale]]:
 
Il potenziamento delle strutture ricettive è testimoniato dal raddoppio circa delle strutture presenti tra il 2019 e il 2024 e dal sensibile aumento della tassa di soggiorno che nel medesimo periodo è passata da circa 237.000 € a 410.000 €.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.imola.bo.it/novita/comunicati/2025/03/turismo-a-imola-cresce-il-sistema-ricettivo-e-si-rafforza-la-collaborazione-tra-regione-e-comune-di-imola-per-il-monitoraggio-dei-dati-sui-pernottamenti|titolo=Turismo: a Imola cresce il sistema ricettivo|sito=Comune di Imola|accesso=2025-09-17}}</ref>
{{Onorificenze
 
|immagine= Valor militare gold medal BAR.svg
== Infrastrutture e trasporti ==
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare
===Strade===
|collegamento_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare
La principale infrastruttura viaria di Imola è rappresentata dalla [[Via Emilia]]; su di essa sono svolte autocorse suburbane in servizio di trasporto pubblico a cura della società [[Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna|TPER]]. In città è inoltre presente un servizio urbano svolto dalla medesima società.
|motivazione = Forte di tradizioni popolari e democratiche, dava vita, subito dopo l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]] ad un attivo movimento di [[Resistenza italiana|resistenza]] costituendo i primi nuclei [[partigiani]] da montagna. Nonostante perdite iniziali e dure rappresaglie nazifasciste, la popolazione dell'imolese continuava fieramente la lotta, rivendicando, con il sangue versato anche dalle sue indomite donne, pace e libertà e difendendo il patrimonio agricolo e industriale della propria terra. Reparti della [[36ª Brigata Garibaldi "Alessandro Bianconcini"]] costituirono una continua minaccia alle spalle del nemico e, durante l'offensiva angloamericana contro la linea gotica, cedettero agli alleati importanti posizioni strategiche. Raggiunta dalla linea del fuoco, Imola subiva, durante cinque mesi, il martirio dei bombardamenti, aerei e terrestri, delle vessazioni nemiche, delle deportazioni e dei massacri. Il [[14 aprile]] [[1945]], partigiani delle brigate [[Gruppi di azione patriottica]] (GAP) e [[Squadre di Azione Patriottica]] (SAP), presidiata la città, la consegnavano agli alleati, mentre combattevano nei gruppi di combattimento del nuovo [[Esercito Italiano]] "Cremona" e "Folgore", altri suoi figli continuavano la lotta fino alla liberazione dell'[[Italia settentrionale]] [http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=18835&iddecorato=18382].
 
|luogo = Imola, [[8 settembre]] [[1943]] - [[14 aprile]] [[1945]]
Un'altra importante via di comunicazione, l'ex [[strada statale 610 Selice o Montanara Imolese]], ora strada provinciale 610, attraversa la città da nord-est a sud-ovest per poi risalire la valle del [[Santerno]]. La strada collega Imola con l'omonimo casello autostradale sull'[[autostrada A14 (Italia)|A14]].
}}
 
* Il [[2 giugno]] [[1971]] della medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte [http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=9115&iddecorato=18382].
===Ferrovie===
{{Onorificenze
[[File:Stazione di imola.JPG|miniatura|Stazione di Imola FS]]
|immagine= BenemeritiCultura1.png
La città èservita dalla omonima [[Stazione di Imola|stazione ferroviaria]], posta lungo la [[Ferrovia Bologna-Ancona|linea Bologna-Ancona]], nella quale osservano fermata i servizi regionali svolti da [[Trenitalia Tper]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[regione Emilia-Romagna]].
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro ai Benemeriti della cultura e dell'arte
 
|collegamento_onorificenza= Benemeriti della cultura e dell'arte
Dal [[1885]] al [[1935]] nella periferia occidentale sorgeva la stazione capolinea della [[tranvia Bologna-Imola]] la quale svolgeva un servizio con trazione a vapore gestito dalla [[Società Veneta]].
|motivazione =
 
|luogo =
Dal [[1916]] al [[1944]], nell'area antistante all'attuale, sorgeva una seconda stazione, gestita dalla [[Santerno Anonima Ferroviaria]] (SAF), dalla quale partivano i treni della [[Ferrovia Massalombarda-Imola-Fontanelice|linea per Fontanelice e Massalombarda.]]
}}
 
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Imola}}
Imola, pur non essendo a capo di una provincia, gestisce in autonomia alcuni servizi di livello provinciale, nei seguenti campi: amministrativo, multiservizi e sanità.
 
In campo amministrativo l'autonomia è data dal Nuovo Circondario Imolese<ref>[http://www.nuovocircondarioimolese.it/it/282-home.htm Nuovo circondario imolese] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110715071521/http://www.nuovocircondarioimolese.it/it/282-home.htm |data=15 luglio 2011 }}</ref>, istituito con una [[Legge regionale (ordinamento italiano)|legge regionale]] del [[2004]]. Nato nel [[1995]], il Circondario Imolese è l'erede dell'Assemblea dei Comuni dell'Imolese (1985-1995), che a sua volta ha preso il posto del "Comprensorio di Imola" (1976-1984). Imola, quindi, ha una storia di autonomia amministrativa più che decennale. Il Circondario, ente pubblico territoriale, si estende su una superficie di 787&nbsp;km² (tutta interna alla [[provincia di Bologna]]) e ha una popolazione di 131.984 abitanti (al 1º gennaio 2011). Ne fanno parte 10 Comuni, di cui sette sono romagnoli (Imola, Dozza, Mordano, Castel del Rio, Fontanelice, Borgo Tossignano e Casalfiumanese) e tre sono emiliani (Castel San Pietro Terme, Medicina e Castel Guelfo di Bologna).
In base a un'intesa stipulata nel 2006 con la Provincia di Bologna, l'Ente Circondario gestisce "in concorso" con l'Ente Provincia alcune importanti funzioni, quali: Pianificazione territoriale ed ambientale; Viabilità; Sviluppo delle attività produttive; Politiche della casa; Edilizia scolastica; Formazione professionale; Parchi territoriali; Turismo e sport. Presidente dell'Ente è il sindaco di Imola.
 
In campo sanitario, Imola dispone di una propria [[Servizio sanitario dell'Emilia-Romagna|Azienda Unità Sanitaria Locale]] (AUSL). L'ente gestisce gli ospedali di Imola e [[Castel San Pietro Terme]] nonché i poli sanitari di [[Medicina (Italia)|Medicina]] e [[Borgo Tossignano]].
 
Dalla fondazione del Regno d'Italia fino al [[2013]] Imola è stata sede di tribunale (sezione distaccata del Tribunale di Bologna).
 
=== Gemellaggi ===
Imola è gemellata con le seguenti città<ref>{{cita web|url=http://temi.comune.imola.bo.it/gemellaggi/home.htm|titolo=città gemellate con Imola|accesso=3 febbraio 2012}}</ref>:
* {{Gemellaggio|CroaziaFrancia|PolaGennevilliers|20013 dicembre 1959}}
* {{Gemellaggio|Croazia|Pola|17 luglio 1971}}<ref>{{Cita web|url=https://www.pula.hr/it/amministrazione/assessorati-e-servizi/gabinetto-del-sindaco-e-del-consiglio-municipale/sezione-alle-pubbliche-relazioni-alla-cooperazione-internazionale-e-al-protocollo/cooperazione-internazionale-copy-2/citta-gemellate/|titolo=Cooperazione internazionale}}</ref>
* {{Gemellaggio|Regno Unito|Colchester|2005}}
* {{Gemellaggio|FranciaGermania|GennevilliersWeinheim|200211 ottobre 1991}}
* {{Gemellaggio|GermaniaRegno Unito|WeinheimColchester|200320 ottobre 1997}}
È stata gemellata con:
*{{Gemellaggio|Romania|Zalău|2005 al 2008}}<ref>{{Cita web|url=https://www.ravennanotizie.it/economia/2008/10/03/delegazione-rumena-ricevuta-in-provincia/|titolo=Delegazione rumena ricevuta in Provincia|sito=RavennaNotizie.it|data=2 ottobre 2008|lingua=it|accesso=17 maggio 2021}}</ref>
Inoltre sono stati sottoscritti patti di cooperazione con le seguenti città:
*{{Gemellaggio|Polonia|Piła|31 gennaio 2017}}<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.imola.bo.it/argomenti/relazioni-internazionali/relazioni-internazionali/pila|titolo=Gennaio 2017: approvazione Patto di collaborazione con la città di Piła (Polonia) - accordo definitivo — Rete civica del Comune di Imola|accesso=17 maggio 2021|urlmorto=sì}}</ref>
*{{Gemellaggio|Iran|Ardakan|21 ottobre 2019 al 4 ottobre 2022}}<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.imola.bo.it/novita/notizie/2022/10/il-comune-di-imola-recede-dal-patto-di-collaborazione-con-la-citta-di-ardakan-iran|titolo=Il comune di Imola recede dal patto di collaborazione con la città di Ardakan (Iran)|sito=www.comune.imola.bo.it|lingua=en|accesso=13 agosto 2023}}</ref>
 
== Sport a Imola ==
{{vedi anche|Sport a Imola}}
Gli imolesi praticano diverse attività sportive. Gli iscritti agli enti di promozione sportiva sono 20.000; in città ci sono 96 impianti sportivi, che ogni anno vengono utilizzati da oltre 9.000 utenti.
Gli iscritti agli enti di promozione sportiva sono {{formatnum:20000}}; in città ci sono 96 impianti sportivi, che ogni anno vengono utilizzati da oltre {{formatnum:9000}} utenti.
 
=== Sport motoristici ===
[[File:Murales a Gresini.jpg|miniatura|Murale di [[Fausto Gresini]]]]
[[File:Circuito Imola1947.gif|thumb|200px|Pianta del secondo circuito cittadino di Imola, utilizzato dal 1947 al 1950.]]
L’Associazione Motoristi Imolesi nacque nel 1926, organizzando nello stesso anno il Circuito dei Tre Monti; nel 1931 si trasformò in Moto Club Imola, che negli anni successivi divenne Moto Club Santerno “Checco Costa”, in onore del presidente [[Checco Costa|Francesco “Checco” Costa]] (1911-1988), guida storica dal 1946. L’associazione organizzò gare di velocità cittadine e dal 1948 al 1965 ospitò nel Parco delle Acque Minerali il Gran Premio internazionale di motocross, primo in Italia e valido anche per il campionato mondiale (1957-1965).
La prima gara motociclistica competitiva organizzata a Imola si disputò il [[18 luglio]] [[1926]] (una domenica). Fu organizzata dall'associazione «Motoristi imolesi».
Il percorso, com'era normale all'epoca, era costituito da strade aperte al pubblico<ref>Elenco delle vie: Croce in Campo, Cerchiari, Tre Monti, Bergullo, La Pascola e di nuovo Croce in Campo.</ref>. Il tracciato si snodava attorno ai Tre Monti (note alture che sovrastano la città) per una lunghezza complessiva di 12,100&nbsp;km<ref>Le classi oltre la 350 dovevano percorrere 14 giri, per un totale di 169,4 km.</ref>. L'iniziativa fu ripetuta l'anno seguente; la gara fu inserita nel Campionato italiano. La terza edizione venne disputata solo nel 1932. Nel frattempo la società organizzatrice aveva cambiato nome in «Moto Club Imola» (presidente il sig. Gollini).
 
Nel 1947 nacque l’Ente Sport e Turismo Imola (ESTI), che promosse la costruzione dell’[[Autodromo Enzo e Dino Ferrari]], inaugurato nel 1953. Qui si disputarono la celebre [[200 Miglia di Imola|200 Miglia]] (1972-1985) e le gare di [[Formula 1]]: inizialmente due edizioni non valide per il mondiale (1963 e 1979), poi il [[Gran Premio d'Italia 1980|Gran Premio d’Italia 1980]], seguito dal [[Gran Premio di San Marino]] (1981-2006). Dopo 14 anni di assenza, la F1 è tornata a Imola nel 2020 con il [[Gran Premio dell'Emilia-Romagna|Gran Premio dell’Emilia-Romagna]].
Nel [[1936]] divenne segretario generale del Moto Club Francesco "Checco" Costa (1911-1988), all'epoca venticinquenne. Nel [[1946]] Costa, eletto presidente, rilanciò l'attività del Moto Club, organizzando corse di velocità sulle strade cittadine, le uniche pavimentate all'epoca. Il primo circuito cittadino di Imola si snodava lungo i seguenti tratti di strada: viale De Amicis (direzione Faenza), Selice, Mentana, Andrea Costa, Marconi, Pambera e Carducci.
La prima gara, denominata «GP Città di Imola», si svolse il [[21 luglio]] [[1946]].<br />Dal [[1947]] al [[1950]] le corse motociclistiche furono disputate su un diverso tracciato cittadino, che comprendeva: Viale Dante (partenza/arrivo), Viale Zappi (direzione Faenza), al termine del rettilineo si eseguiva una curva a 'U' e si imboccava via Guerrazzi, poi via Mazzini, poi ci si immetteva di nuovo in viale Zappi, ma in senso opposto, arrivando davanti al mercato ortofrutticolo. Lì si curvava a destra in via Boccaccio, poi via Tasso e infine viale Dante.
 
Oggi le principali realtà motoristiche imolesi sono il Moto Club Santerno “Checco Costa”, il Club romagnolo auto e moto d’epoca (CRAME), il Moto Club Imola, il Moto Club “La Stalla”, lo Sport Club “Il Velocifero”, l’Associazione “Otello Buscherini”, il Panathlon International e il Gruppo ex-motocrossisti imolesi.
Negli anni dal [[1948]] al [[1965]] il Parco delle Acque minerali ha ospitato una prova del Campionato mondiale di '''[[motocross]]'''. La gara inaugurale, corsa il [[23 maggio]] 1948, fu il primo Gran premio internazionale di motocross mai disputato in Italia. Il tracciato misurava ben 5&nbsp;km; la pista si snodava tra il Parco e il fiume [[Santerno]], che i motociclisti guadavano in due punti. L'arrivo/partenza era in via Romeo Galli. L'appuntamento richiamava tutti gli anni una folla tra le 10&nbsp;000 e le 30&nbsp;000 persone.
 
I motociclisti imolesi più titolati sono [[Fausto Gresini]] (campione del mondo 125 nel 1985 e 1987), [[Andrea Bartolini]] (campione del mondo motocross 1999, classe 500/Open), [[Loris Capirossi]] (campione del mondo classe 125 e 250), [[Alex Salvini]] (vicecampione mondiale MX3 2010 e campione del mondo Enduro E2 2013) e [[Filippo Suzzi]] (campione italiano 1983).
A partire dal [[1972]] si è disputata all'Autodromo la «200 Miglia», gara di durata. Ideata anch'essa da Checco Costa, negli anni la manifestazione ha richiamato migliaia di appassionati da tutt'Italia e dall'estero. L'ultima edizione si è disputata nel [[1985]].
 
=== Pallacanestro ===
Oggi principali associazioni motoristiche imolesi sono: «Moto club Santerno Imola» "Checco Costa"; «Club romagnolo auto e moto d'epoca» (CRAME); «Moto club Imola»; «Moto club "La Stalla"», «Sport club "Il velocifero"», «Associazione "Otello Buscherini"», «Panathlon International» e «Gruppo ex-motocrossisti imolesi».
La pallacanestro a Imola nasce negli anni ’30 con squadre scolastiche: la prima fu femminile, creata dalla professoressa Torrini; nel 1934 il prof. Caleffi fondò la prima maschile. Nel 1936 nacque la Virtus Imola Sportiva Pallacanestro, che nel 1960 raggiunse la seconda serie nazionale.
 
Nel 1967 venne fondata la Andrea Costa Imola Basket, protagonista della scena cittadina dagli anni ’80. Dopo la rivalità con la Virtus, culminata nei derby della stagione 1986-87, l’Andrea Costa si affermò come principale squadra imolese, conquistando la [[Serie A2 (pallacanestro maschile)|Serie A2]] nel 1995 e la [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A]] nel 1998. Nel campionato 1998-99, guidata da [[Francesco Vitucci]] e con [[Vincenzo Esposito (cestista)|Vincenzo Esposito]] come trascinatore, raggiunse i quarti playoff: il miglior risultato di sempre per una squadra imolese. L’Andrea Costa disputò complessivamente quattro stagioni in Serie A, fino al 2002.
===Società sportive===
;Pallacanestro
La prima squadra della città è l'[[Andrea Costa Imola|Andrea Costa]], attualmente militante nel campionato italiano di [[Campionato di Legadue|Legadue]].<br />Altra squadra storica della città è la [[Virtus Imola]] che dopo aver militato per anni in B1, ora è nelle serie minori a causa di un fallimento.
La Virtus Imola gioca al Pala Ruggi (1500 posti), che è il palazzetto della città; in precedenza, giocava ai giardini [[Savonarola]], in mancanza di uno stabile coperto. Non essendo il Palaruggi omologato per la serie A, l'Andrea Costa gioca le partite casalinghe al Palacattani di [[Faenza]].
 
Il 2005 segnò il fallimento della Virtus, rifondata come Virtus 1936 e poi, nel 2009, confluita nella Virtus Spes Vis. Nel frattempo, nel 1996 era nata la Grifo Basket Imola, che oggi milita in [[Serie C (pallacanestro maschile)|Serie C regionale]].
;Calcio
La squadra principale in ambito calcistico è l'[[Imolese Calcio 1919|Imolese]], che ha militato per vari anni in serie C; a causa della situazione economica, il club è precipitato in Promozione, da dove è stata promossa senza difficoltà in Eccellenza. Lo stadio, il ''Romeo Galli'', può contenere 4000 spettatori. Le altre società calcistiche con sede in Imola (e non in frazioni) sono: Tozzona Pedagna, Juvenilia Imola, Stella Azzurra Zolino (partecipanti al Campionato 2ª Categoria) e l' ASD Serraglio (partecipante al campionato di 2ª categoria nel girone ravennate). Vi è anche l'[[Enrico Ravaglia|ASD Chicco Ravaglia]] affiliata però alla Santagatese, squadra non imolese, bensì di [[Sant'Agata sul Santerno]] che milita nel campionato di [[Eccellenza Emilia-Romagna 2011-2012]].
 
Attualmente, le principali società sono:
;Atletica leggera
L' «Atletica Sacmi Avis Imola» è la principale società cittadina di atletica leggera. Nata dalla fusione, nel [[1994]] dell'"Atletica Sacmi" e della "Polisportiva Avis Imola", è tra le società più importanti della regione. Ha ottenuto significativi piazzamenti anche in ambito nazionale.
 
* [[Virtus Imola]] (1936, oggi in [[Serie B Nazionale (pallacanestro maschile)|Serie B]]),
; Rugby
* [[Andrea Costa Imola Basket]] (1967, Serie B),
L'A.s.d. [[Imola Rugby]] è il club cittadino di [[rugby a 15]]. Il Club è stato fondato nel [[1978]]. Nella stagione 2012/2013 la prima squadra o "Senior" milita nel Campionato di Serie C ELITE.<br />Il club gestisce anche le squadre cadette del Minirugby (Propaganda), per tutti i ragazzini dai 6 ai 14 anni, e delle Giovanili, per tutti i ragazzi dai 15 ai 18 anni; la "giovane", neonata formazione imolese degli [[Old rugby club|Old]], dai 40 anni in su; la nuova neonata formazione Femminile (Scarlet).
* Grifo Basket Imola (1996, [[Serie C (pallacanestro maschile)|Serie C regionale]]).
 
Tutte disputano le partite al [[PalaRuggi]] (2.000 posti).
; Ginnastica artistica
Di Imola è anche la società di [[ginnastica artistica]] Biancoverde, la società in cui milita l'atleta olimpica [[Carlotta Giovannini]].
 
=== Ciclismo ===
; Football americano
Le società ciclistica imolese più blasonata è stata l'«Unione Sportiva Imolese» (nata il 20 marzo [[1920]])<ref>{{cita web|url=http://aver.myblog.it/2009/03/02/la-storia-della-coppa-placci/|titolo=La storia della Coppa Placci|accesso=16 dicembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211115193255/https://aver.myblog.it/2009/03/02/la-storia-della-coppa-placci/|urlmorto=sì}}</ref>, organizzatrice della storica [[Coppa Placci]]. La società si è sciolta il 30 marzo [[2014]]<ref>{{cita web|url=http://www.romagnanoi.it/news/ciclismo/1217052/Da-un-anno-con-la-bici.html|titolo=Da un anno con la bici appesa al chiodo|accesso=14 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161220131053/http://www.romagnanoi.it/news/ciclismo/1217052/Da-un-anno-con-la-bici.html|urlmorto=sì}}</ref>. Nel [[1995]] è nata la «Ciclistica Santerno Fabbi Imola», che dallo stesso anno organizza il ''Gran Premio Fabbi Imola'', manifestazione giovanile (dai 6 ai 16 anni) di livello interregionale. Una particolarità della competizione è che i ciclisti circolano all'interno dell'[[Autodromo Enzo e Dino Ferrari]].
Nel [[dicembre]] [[2008]], l'under 17 dei [[Ravens Imola]], squadra di football americano, ha conquistato a [[Trecate]] (NO) il secondo posto nel campionato nazionale, aggiudicandosi il titolo di vice-campione d'Italia.<br />Il [[23 maggio]] [[2009]] la squadra senior dei [[Ravens Imola]], che milita in Silver League, ha battuto 27-26 i Rams Milano e si è aggiudicata un posto per la finale nazionale Serie B che si è tenuta il [[6 giugno]] [[2009]] allo stadio Caravita di [[Cercola]] (NA) con risultato finale di 34 - 14 a favore dei [[Briganti Napoli]]. I [[Ravens Imola]] sono quindi nuovamente vice-campioni d'Italia.
 
Imola ha ospitato per due volte il [[Campionati del mondo di ciclismo su strada|'''campionato del mondo di ciclismo su strada''']]: la prima volta fu nel [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1968|1968]], con il trionfo dell'italiano [[Vittorio Adorni]] al termine di una lunga fuga; la seconda volta fu nel [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 2020|2020]], quando a vincere fu il francese [[Julian Alaphilippe]].
 
Imola ha una lunga tradizione di rapporti con il '''Giro d'Italia''': la “Corsa rosa” passò da Imola sin dalla prima edizione (tappa Bologna-Chieti, 381&nbsp;km, 16 maggio 1909). Successivamente, la città è stata sede di arrivo di tappa per quattro volte:
* [[Giro d'Italia 1968|1968]] (4 giugno, Ravenna-Imola, vittoria di [[Marino Basso]]);
* [[Giro d'Italia 1992|1992]] (3 giugno, Montepulciano-Imola, vittoria di [[Roberto Pagnin]]);
* [[Giro d'Italia 2015|2015]] (20 maggio, Forlì-Imola, vittoria di [[Il'nur Zakarin]]);
* [[Giro d'Italia 2018|2018]] (17 maggio, Osimo-Imola, vittoria di [[Sam Bennett (ciclista)|Sam Bennett]]).
 
Imola ha ospitato due volte i '''[[Campionati italiani di ciclismo su strada]]''':
* [[Campionato italiano di ciclismo su strada 2009|2009]]: dal 20 al 28 giugno, all'interno della "Settimana Tricolore", organizzata dall'Unione Sportiva Imolese e dal Comune (culminata con la [[Coppa Placci 2009|gara in linea Professionisti / 59° Coppa Placci]] vinta da [[Filippo Pozzato]]).
* [[Campionati italiani di ciclismo su strada 2021|2021]]: il 20 Giugno la città ha ospitato l'arrivo della [[Campionati italiani di ciclismo su strada 2021 - Gara in linea maschile Elite|gara in linea maschile Elite]], vinta da [[Sonny Colbrelli]].
 
Storicamente, la manifestazione ciclistica più importante organizzata a Imola è stata la '''[[Coppa Placci]]''', che si è disputata dal [[1922]] al [[2013]].
 
Nella categoria non professionisti spicca la «Granfondo Città di Imola». Si tiene in giugno e fa parte del Circuito romagnolo<ref>Manifestazione annuale che comprende sei prove: Cime di Romagna (Faenza), Valle del Senio, Città di Imola, Ercole Baldini (Massa Lombarda), Città di Lugo e Giro della Romagna.</ref>.
 
A livello giovanile sono due le principali competizioni che hanno luogo nel territorio:
* dal 1996 nell'ultima settimana di luglio si svolge all'interno dell'[[Autodromo Enzo e Dino Ferrari]] il «Gran Premio Fabbi Imola», due giorni ciclistica organizzata dalla Ciclistica Santerno Fabbi. Nel [[2013]] la prova degli Under 16 (cat. Allievi) ha ricevuto la prestigiosa intitolazione "Coppa Placci", che è stata dedicata ai giovani non essendosi più disputata la prova per i professionisti;
* dal 1999 si tiene il «Memorial Luciano Pezzi», competizione per Under 16. Collocata in calendario a metà settembre, la corsa è diventata una classica di fine stagione.
Nel 1912, in occasione del Congresso Socialista Regionale tenutosi ad Imola, fu creata l'Organizzazione Nazionale dei [[Ciclisti Rossi]], un'associazione dallo scopo prevalentemente politico, nata in seno ai militanti del [[Partito Socialista Italiano]].
 
=== Nuoto ===
[[File:Stella d'argento al Merito Sportivo.png|miniatura|100px|La Stella d'argento al Merito Sportivo, onorificenza assegnata all'Imolanuoto.]]
Nel 1972 nasce la società Libertas Nuoto Nautica di Imola. Nel 1989 viene rifondata con il nome di Associazione Sportiva Imolanuoto<ref>''Imolanuoto, 25 anni... anzi 42'', nuovo Diario Messaggero, 24 gennaio 2015.</ref>. Nel 1997 approda per la prima volta al Campionato di Serie A<ref>Giacomo Casadio, ''Imolanuoto, 25 anni di successi'', «Il nuovo Diario-Messaggero», 17 gennaio 2015.</ref>. Nel 2018 la società ha conseguito il suo miglior risultato nella Coppa Brema (il campionato italiano a squadre) classificandosi seconda assoluta<ref>{{cita web|url=https://www.oasport.it/2018/04/nuoto-coppa-brema-2018-ancora-doppietta-aniene-federica-pellegrini-ritrova-i-suoi-200-e-si-riscatta-sui-100-stile/|titolo=Nuoto, Coppa Brema 2018: doppietta Aniene! |accesso=10 febbraio 2019}}</ref>. Dal [[2020]] è Centro tecnico federale per gli specialisti della [[Rana (nuoto)|rana]]<ref>{{cita web|url=https://www.nuoto.com/2019/09/19/imolanuoto-centro-tecnico-federale/|titolo=Nuovo Centro Federale a Imola!|accesso=31 ottobre 2019}}</ref>.
 
Dal [[2018]] si tiene nella piscina comunale il «Trofeo Città di Imola - Memorial Mattia Dall'Aglio». Il meeting, che si disputa in giugno, fa parte del «Circuito Nuoto Italia», serie di meeting di livello internazionale<ref>{{cita web|url=https://www.circuitonuotoitalia.it/bilder/info-imola.pdf|titolo=Trofeo Città di Imola|accesso=13 giugno 2019}}</ref>.
 
=== Atletica leggera ===
L'«Atletica Sacmi Avis Imola» è la principale società cittadina di atletica leggera. Nata dalla fusione, nel [[1994]], dell'"Atletica Sacmi Imola" (fondata il 1º gennaio [[1964]]) e della "Polisportiva Avis Imola", è tra le società più importanti della regione. Ha ottenuto significativi piazzamenti anche in ambito nazionale. Nel [[2013]] ha conseguito per la prima volta nella sua storia la promozione in Serie A1, ovvero la massima serie nazionale della disciplina. Nel febbraio [[2016]] ha vinto il titolo italiano ai campionati juniores maschili<ref>«Il nuovo Diario-Messaggero», 13 febbraio 2016, p. 37.</ref>. La Sacmi ha vinto il titolo italiano di società di Decathlon per due anni consecutivi: il 2019<ref>{{cita web|url=https://atleticanotizie.myblog.it/2019/12/12/atletica-sacmi-avis-campione-ditalia-2019-nel-decathlon-intervista-all-atleta-michele-brini-e-al-presidente-massimo-cavini/|titolo=Atletica Sacmi Avis Campione d'Italia 2019 nel Decathlon|accesso=20 dicembre 2019}}</ref> e il 2020<ref>{{cita web|url=http://www.fidal.it/content/L-Atl--Imola-campione-nazionale-di-prove-multiple-anche-nel-2020/129834|titolo=L'Atletica Imola campione nazionale di prove multiple anche nel 2020|accesso=20 novembre}}</ref>. L'impianto di riferimento per gli sport in questione è il già citato stadio Galli.
 
Dal [[1993]] si disputa in giugno il «Memorial Claudia Cavulli», meeting di livello nazionale dedicato alla mezzofondista imolese prematuramente scomparsa.
 
=== Pallavolo ===
La [[pallavolo]] femminile è presente in città dal [[1969]], anno di nascita della Csi Clai<ref>«La Cooperativa lavoratori agricoli imolesi» (Clai) è stata fondata nel 1962. La società sportiva è una sua emanazione</ref>.
 
Imola ha ospitato i campionati Europei dal 23 settembre al 1º ottobre del 1971 un girone maschile con Belgio, Francia, Turchia e Unione Sovietica (vincitrice del campionato e allora la più forte rappresentativa mondiale) ed un girone femminile con Gran Bretagna, Israele e Ungheria. Il comitato organizzatore era composto da dirigenti ed allenatori della "''Libertas''".
 
* Comitato d'onore: Amedeo Ruggi (Sindaco di Imola), Veraldo Vespignani, Laerte Poletti e Giuseppe Margelli (Presidente comitato regionale FIPAV)
* Comitato organizzatore: Pier Franco Santandrea, Nevio Cavina, Celso Calamelli, Alerio Cavalli, Dulio Gavanelli, Walter Grandi e Orio Pelliconi.
* Collaboratori: Dante Mazzucca, Giovanni Valvassori, Giovanna Campomori, Mario Mondini, Oliviero Ortolani, Antonio Emiliani, Ermenegildo Gollini, Valerio Guadagnini e Sergio Becca.
 
=== Rugby ===
L'A.s.d. Imola Rugby è il club cittadino di [[rugby a 15]]. Il Club è stato fondato nel [[1978]]. Negli anni trenta l'imolese Angelo Becca vinse tre scudetti con la maglia degli [[Amatori Rugby Milano|Amatori Milano]] (1938, 1939 e 1940). Becca (1917-1996) rimane l'unico imolese ad aver vestito la maglia della Nazionale<ref>{{cita web|url=https://www.corriereromagna.it/news/imola/31398/azzurro-di-imola-negli-anni-30-la-federugby-consegna-il-cap-alle-figlie.html|titolo=Angelo Becca|accesso=7 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190108045845/https://www.corriereromagna.it/news/imola/31398/azzurro-di-imola-negli-anni-30-la-federugby-consegna-il-cap-alle-figlie.html|urlmorto=sì}}</ref>. Tornando all'Imola Rugby, nella stagione 2012/2013 la prima squadra milita nel Campionato di Serie C ÉLITE. Il club gestisce anche le squadre cadette del Minirugby (Propaganda), per i ragazzini dai 6 ai 14 anni, e delle Giovanili, per i ragazzi dai 15 ai 18 anni; la "giovane", neonata formazione imolese dei giocatori con [[Old rugby club|più di 35 anni]]. Dal [[2011]] è presente anche un club tutto al femminile, le ''Scarlet'' ("scarlatte" in [[lingua inglese|inglese]]).
 
=== Tennis ===
La più importante manifestazione della città sono gli «[[Internazionali di Imola]]», un torneo internazionale femminile del [[ITF Women's Circuit 2011|circuito ITF]] che si svolge in luglio. Nato nel [[2004]], è organizzato dalla Tozzona Tennis Park su campi in sintetico<ref>[http://www.tozzonatennispark.it/internazionali/index.html tozzonatennispark.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120725064253/http://www.tozzonatennispark.it/internazionali/index.html|data=25 luglio 2012}}</ref>. Dal [[2011]] gli organizzatori hanno aumentato la durata (8 giorni) e il montepremi, che è stato portato a 25.000 dollari USA.
 
=== Altre società sportive ===
 
* [[Calcio (sport)|Calcio]]: la [[Imolese Calcio 1919]] è la principale società calcistica imolese, con all'attivo varie stagioni professionistiche fino alla [[Serie C]]; disputa gli incontri nello [[stadio Romeo Galli]], presso il parco delle Acque Minerali, avente una capienza massima di 4000 spettatori.
* [[Futsal]]: fu fondata nel 1992 l'[[Imola Calcio a 5]], che nel 2015 è stata promossa in Serie A2 e l'anno successivo è approdata in Serie A, dove ha militato per due stagioni (2016/17 e 2017/18). La prima squadra è stata sciolta nel [[2020]]<ref>{{cita web|url=https://www.corriereromagna.it/calcio-a-5-l-imolese-non-si-iscrivera-alla-serie-a2/|titolo=Calcio a 5, l'Imolese non si iscriverà alla Serie A2|accesso=31 agosto 2020}}</ref>.
* La società di [[ginnastica artistica]] di Imola è la "Biancoverde", militante nella massima serie nazionale dal 2020, frequentata anche dall'atleta olimpica [[Carlotta Giovannini]].
* La società cittadina di [[Lotta olimpica|lotta]] è l'Unione sportiva imolese lotta: nel [[2018]] una sua tesserata, Valentina Minguzzi, ha vinto il titolo italiano assoluto femminile nella [[lotta libera]]. Nel [[2019]] Saverio Scaramuzzi ha conquistato il titolo italiano nella categoria 72&nbsp;kg<ref>{{cita web|url=http://www.unionesportivaimoleselotta.it/2019/02/03/|titolo=Usil terza società d’Italia al campionato nazionale assoluto di lotta greco-romana|accesso=8 febbraio 2019}}</ref>.
* Nel settore [[arte marziale|arti marziali]] Imola vanta un campione del mondo [[2013]]: Gionata Zarbo. È imolese, anche se in forza alle Fiamme Oro, [[Andrea Minguzzi]] che, il 14 agosto [[2008]], ha conquistato la medaglia d'oro ai [[Giochi della XXIX Olimpiade]].
* Il Circolo [[tennis]] "Camillo Cacciari" (il complesso tennistico inserito nel parco delle Acque Minerali) è stato fondato nel [[1928]]<ref>''Il tennis Cacciari spegne 90 candeline'' in «Il nuovo Diario-Messaggero», 15 settembre 2018, p. 54.</ref> e dal dopoguerra vanta un'attività ininterrotta.
* La società di [[Tiro con l'arco]] è la "Compagnia Arcieri del Santerno", nata nel 1980.
* [[Baseball]]: Nel 1979 fu fondata la società Giants, disciolta nel [[1981]] dopo aver militato solo in campionati minori. Il 21 giugno 1983 è stata fondata la società Redskins, che raggiunse il suo culmine con il campionato nazionale di Serie A2<ref>{{cita web|url=http://www.fibs.it/it/news/campionati-baseball/42704-castenaso-imola-4.html|titolo=Gemma di Salas e i Redskins Imola vincono il titolo di Serie A 2017|accesso=30 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171107013821/http://www.fibs.it/it/news/campionati-baseball/42704-castenaso-imola-4.html|urlmorto=sì}}</ref>.
* [[Pattinaggio a rotelle]]: Le principali società sono il «Gruppo Imolese Pattinaggio» (strada) «Imola Roller» (artistico) e «Magic Roller» (artistico).
* [[Football americano]]: I [[Ravens Imola]] sono la squadra di football americano di Imola. Fondati nel 2002, i Ravens sono stati Campioni d'Italia Under 21 nel 2012<ref>{{Cita web|url=http://www.warriorsbologna.it/public/Enciclopedia/PDF/2012_f9_fidaf_u21.pdf|titolo=Enciclopedia del football italiano di Massimo Mezzetti}}</ref> e Campioni d'Italia di Football a 9 nel 2018<ref>{{Cita web|url=https://www.fidaf.org/campionati/giornate.asp?idt=312&button=Cerca&id=96|titolo=Risultati Campionato Italiano di Football a 9 2018}}</ref>.
 
=== Impianti sportivi ===
;Autodromo
{{vedi anche|Autodromo Enzo e Dino Ferrari}}
[[File:Circuito Imola1946A.gif|thumb|200px|Pianta del primo circuito cittadino di Imola (1946).]]
La città è sede dell'autodromo «Enzo e Dino Ferrari», dove si disputava il [[Gran Premio di San Marino|Gran Premio della Repubblica di San Marino]] di [[Formula 1]], la cui, finora, ultima edizione ha avuto luogo nel [[Gran Premio di San Marino 2006|2006]].<br />L'autodromo Enzo e [[Dino Ferrari]] è tristemente famoso per la morte del campione brasiliano [[Ayrton Senna]] e dell'esordiente [[Roland Ratzenberger]]. La morte di Ayrton Senna fu assai criticata perché la legge italiana stabilisce che non si possono disputare manifestazioni sportive dopo la morte di un atleta durante la competizione. Infatti, Ratzenberger era morto sul circuito il sabato prima della gara durante le qualifiche ([[30 aprile]] [[1994]]), mentre Senna morì durante la gara, il [[1º maggio]] 1994; per aggirare la legge fu dichiarato che Roland Ratzenberger era deceduto in ospedale anziché nell'autodromo. Da alcuni anni la Formula 1 non gareggia più all'autodromo Enzo e Dino Ferrari, che ospita altre manifestazioni motoristiche. Negli ultimi anni tre delle società che hanno avuto in gestione l'autodromo, di proprietà del Comune, hanno dichiarato fallimento<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Patrick Colgan|url=http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/imola/cronaca/locale/2010/02/18/294172-giudice_formula_imola_fallita_accordo_creditori.shtml|titolo=Il giudice: «Formula Imola è fallita»|pubblicazione=[[il Resto del Carlino]]|giorno=18|mese= febbraio|anno=2010|pagina=|accesso=|cid=}}</ref>.
; PalaRuggi
È la sede storica della [[pallacanestro]] e della [[pallavolo]] imolesi. Il palazzetto è intitolato ad Amedeo Ruggi, il sindaco che ne promosse la costruzione.
 
===Manifestazioni= sportiveAutodromo ====
{{Vedi anche|Autodromo Enzo e Dino Ferrari}}
; Ciclismo
[[File:Imola Senna.jpg|miniatura|Monumento ad [[Ayrton Senna]]]]
La manifestazione ciclistica più importante che si svolge a Imola è la [[Coppa Placci]], istituita nel [[1922]].<br />Nel [[1968]] Imola ha ospitato il campionato del mondo di ciclismo su strada disputatosi sul "circuito dei tre monti" e vinto da Adorni.<br />Il [[3 giugno]] [[1992]] la decima tappa del [[Giro d'Italia]] [[1992]] si è conclusa ad Imola con la vittoria di [[Roberto Pagnin]].<br />Dal 20 al 28 giugno 2009 Imola è stata sede dei Campionati Italiani di Ciclismo, denominati "Settimana Tricolore" (crono e strada), organizzata alla U.S.Imolese e dal Comune di Imola.
La città è sede dell'[[Autodromo Enzo e Dino Ferrari]], dove si disputa dal 2020 il [[Gran Premio dell'Emilia-Romagna]] di [[Formula 1]].<br />L'autodromo è tristemente famoso per la morte del campione brasiliano [[Ayrton Senna]] e dell'esordiente [[Roland Ratzenberger]]. La morte di Ayrton Senna fu assai criticata perché la legge italiana stabilisce che non si possono disputare manifestazioni sportive dopo la morte di un atleta durante la competizione. Infatti, Ratzenberger era morto sul circuito il sabato prima della gara durante le qualifiche (30 aprile [[1994]]), mentre Senna morì durante la gara, il 1º maggio 1994; per aggirare la legge fu dichiarato che Roland Ratzenberger era deceduto in ospedale anziché nell'autodromo. Per quanto riguarda gli sport motoristici, l'autodromo ha ospitato gare del [[Motomondiale]] fino all'anno 2000, riuscendo però a mantenere la [[Superbike]] fino al 2019. Tra il 2007 e il 2019 il Gran Premio di Formula 1 non si è disputato. Ciò ha causato problemi economici alla società di gestione della struttura. Tre delle società che hanno avuto in gestione l'autodromo, di proprietà del Comune, hanno dichiarato fallimento<ref>{{Cita news|autore=Patrick Colgan|url=http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/imola/cronaca/locale/2010/02/18/294172-giudice_formula_imola_fallita_accordo_creditori.shtml|titolo=Il giudice: «Formula Imola è fallita»|pubblicazione=[[il Resto del Carlino]]|giorno=18|mese=febbraio|anno=2010|urlmorto=sì}}</ref>.
{{vedi anche|Campionato italiano di ciclismo su strada 2009}}
Ogni anno (dal 1996) nell'ultima settimana di luglio si svolge all'interno dell'[[Autodromo Enzo e Dino Ferrari]] il G.P. «Fabbi Imola», due giorni ciclistica per le categorie giovanili organizzata dalla Ciclistica Santerno Fabbi Imola. Nel 2010 la manifestazione ha portato sul tracciato in riva al [[Santerno]] oltre 700 piccoli ciclisti ed ha sposato l'arte con un'esposizione del pittore imolese Tonino Dal Re all'interno della torretta di direzione dell'Autodromo.
;Podismo
La manifestazione podistica più importante che si svolge a Imola è il «Giro dei Tre Monti». Nato nel [[1968]], in pochi anni è diventato una classica del podismo nazionale e internazionale. Per tradizione, arrivo e partenza sono fissati sulla linea d'arrivo dell'Autodromo. Il tracciato della corsa, lunga circa 15&nbsp;km, si snoda sui colli circostanti Imola. L'altura più elevata è il monte Frassineto (252&nbsp;m).
;Tennis
La più importante manifestazione della città sono gli «Internazionali di Imola», un torneo internazionale femminile del [[ITF Women's Circuit 2011|circuito ITF]] che si svolge in luglio. Nato nel [[2004]], è organizzato dalla Tozzona Tennis Park. Nel [[2011]] organizzatori hanno aumentato la durata (8 giorni) e il montepremi, che è stato portato a 25.000 dollari USA.
 
==== PersonaggiStadio dellocomunale sport«Romeo legati a ImolaGalli» ====
Lo [[Stadio Romeo Galli]] è sito all'interno del Parco delle Acque Minerali, il campo (105x56&nbsp;m) ospita le partite della locale squadra di [[Calcio (sport)|calcio]]. Comprende una pista di [[atletica leggera]] a sei corsie. L'impianto, che può contenere 4.000 spettatori, è dotato di illuminazione. La struttura comprende anche un antistadio (100x56&nbsp;m) per allenamenti. Nel [[2011]] ha ospitato la Finale del [[Campionato europeo femminile Under 19 di calcio]].
Il corridore ciclista [[Diego Ronchini]] vinse svariate gare in linea, fra cui il Giro di Lombardia (1957). Fu Campione d'Italia nel 1959. Vinse il Trofeo Baracchi nel 1960. Fu terzo al Giro d'Italia del 1959, dopo aver indossato per diverse tappe la Maglia Rosa. Fece parte della squadra nazionale in alcuni Campionati del Mondo, classificandosi al 5º posto a Zandvoort.
 
==== Complesso sportivo «Ruggi» ====
Il [[14 agosto]] [[2008]] l'imolese [[Andrea Minguzzi]] ha conquistato la medaglia d'oro alle [[Giochi della XXIX Olimpiade]] nella [[lotta greco-romana]], vent'anni dopo l'ultimo successo olimpico del suo maestro, il concittadino [[Vincenzo Maenza]]. Si considera imolese di adozione anche il campione casertano della pallacanestro [[Vincenzo Esposito (cestista)|Vincenzo Esposito]], che ha passato varie stagioni ad Imola dopo essere stato il primo italiano a giocare nella [[NBA]].
Si compone di:
* [[Piscina]] coperta di 25 metri (costruita negli anni settanta del XX secolo) e piscina scoperta di 50 metri (realizzata negli anni ottanta);
* [[PalaRuggi|Palasport]] (conosciuto come "PalaRuggi"), sede storica della [[pallacanestro]] e della [[pallavolo]] imolesi. Il complesso, in esercizio dall'autunno 1970<ref>Fu inaugurato con un derby tra le due squadre di pallacanestro cittadine, l'[[Andrea Costa Imola|Andrea Costa]] e la [[Virtus Imola|Virtus]].</ref>, è oggi intitolato ad Amedeo Ruggi (1920-1971), sindaco imolese dal 1962 al 1971, che ne promosse la costruzione.
 
==== Altri impianti ====
* Centro Sportivo “Bacchilega”<ref>Intitolato ad Adelmo Bacchilega (1910-1937), antifascista.</ref>: tre campi sportivi per partite di calcio e rugby (uno illuminato)
* Piscina "Enrico Gualandi" (inaugurata nel dicembre 2014): piscina di 25&nbsp;m con due palestre.
* Anello di Pattinaggio “Ricci Petitoni”<ref>{{cita web|url=http://www.storiaememoriadibologna.it/ricci-petitoni-mauro-506861-persona|titolo=Ricci Petitoni Mauro|accesso=14 dicembre 2016}}</ref>: anello illuminato di 300&nbsp;m e pista coperta per [[pattinaggio a rotelle]] illuminata (nota come “PalaGenius”)
* Palazzetto dello Sport di via Volta (polivalente), inaugurato il 20 aprile 1974. È intitolato alla memoria dei fratelli Rino ed Armando Ruscello<ref>Sportivi praticanti, caddero durante la [[seconda guerra mondiale]] e furono decorati di medaglia d'oro e medaglia d'argento.</ref>;
* Centro Sociale "Campanella": tre campi da tennis illuminati (due coperti); un campo da [[calcio a 5]] illuminato (erba sintetica);
*Centro Sociale "La Tozzona": campi da calcio, tennis ed impianto del baseball
* Kartodromo: sito in località Ponticelli; la pista è omologata dalla [[Federazione Motociclistica Italiana]].
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|Nazario |Galassi|Figure e vicende di una città| |Edizioni Coop. “A. Marabini”. 2 voll.| }}
* {{cita libro|Andrea|Ferri|Imola nella storia. Note di vita cittadina|1991|Edizioni Il Nuovo Diario Messaggero|Imola|cid=Ferri, 1991}}
* {{cita libro|Antonio|Saltini|coautori=Salomoni M. Teresa; Rossi Cescati Stefano|Via Emilia. Percorsi inconsueti fra i comuni dell'antica strada consolare|2003|Il Sole 24 Ore Edagricole|Bologna|id=ISBN 88-506-4958-4|id=ISBN 978-88-506-4958-7}}
* {{cita libro|Antonio|Saltini|coautori=Salomoni M. Teresa; Rossi Cescati Stefano|Via Emilia. Percorsi inconsueti fra i comuni dell'antica strada consolare|2003|Il Sole 24 Ore Edagricole|Bologna|isbn=978-88-506-4958-7}}
* {{cita libro|Natale|Tampieri|Imola 14 aprile 1945. Riflessioni sulla Resistenza|2007|Corso Bacchilega|Imola|id=ISBN 88-88775-52-8|id=ISBN 978-88-88775-52-4}}
* {{cita libro|Massimo Natale|Montanari (a cura di)Tampieri|La storia di Imola :14 daiaprile primi1945. insediamentiRiflessioni all'anciensulla régime. La Mandragora.Resistenza|20002007|Corso Bacchilega|Imola|isbn=978-88-88775-52-4}}
* {{cita libro|Massimo |Montanari (a cura di)|La storia di Imola: dai primi insediamenti all'ancien régime. La Mandragora.|2000| |Imola}}
* Franco Quartieri, ''Storie d'Imola e di Romagna'', A&G editore Imola, 2003.
 
== Voci correlate ==
* [[Appennino imolese]]
* [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari]]
* [[Bosco della Frattona]]
* [[Forum Cornelii]]
* [[Diocesi di Imola]]
* [[Teatro comunale (Imola)]]
* [[Canale dei molini di Imola]]
* [[AutodromoDiocesi Enzodi e Dino FerrariImola]]
* [[Ferrovia Massalombarda-Imola-Fontanelice]]
* [[Forum Cornelii]]
* [[Reale di Imola]]
* [[Teatro comunale Ebe Stignani]]
* [[Tranvia Bologna-Imola]]
* [[Cooperativa Ceramica d'Imola]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Imolavoy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{Dmoz|}}
* [{{cita web|http://www.ausl.imola.bo.it/ |Azienda USL di Imola]}}
* {{cita web|https://www.archive.org/details/imolaelavalledel30orsiuoft|Luigi Orsini, ''Imola e la valle del Santerno'' (1907)}}
* [http://www.autodromoimola.com/ Sito Ufficiale Autodromo Enzo e Dino Ferrari]
* {{cita web|https://www.imolamusicacademies.org|Fondazione Accademia internazionale di Imola «Incontri col Maestro»}}
* [http://www.storiaefuturo.com/it/numero_21/laboratorio/5_1859-risorgimento-imola~1279.html Il 1859 a Imola]
{{Comuni della città metropolitana di Bologna}}
* [http://www.archive.org/details/imolaelavalledel30orsiuoft Luigi Orsini, Imola e la valle del Santerno (1907)]
{{Via Emilia}}
* [http://www.stalad.it/iz4bqv/imolafoto/imolafoto.html Foto storiche di Imola]
{{Controllo di autorità}}
 
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{{Provincia di Bologna}}
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[[Categoria:Città medaglie d'oro al valor militare]]
 
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