Monte Caltafaraci: differenze tra le versioni

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'''Monte Caltafaraci''' ('''la Montagna''' nella [[cartografia]] [[Istituto Geografico Militare|IGM]]; ''la Muntagna'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è una [[montagna]] di 533 [[metro|m]] d'di [[altitudine]], dalle pareti molto scoscese, sita nelle immediate vicinanze a nord - ovest dell'aggregato urbano della città di [[Favara]].
Si presenta ricca di testiomonianzetestimonianze archeologiche che vanno dalla prima [[età del bronzo]] fino al [[XIII secolo]].
 
== Storia ==
Per quanto riguarda l'origine del nome, alcuni studiosi lo fanno derivare dall'[[lingua araba|arabo]] ''qual'at - al faragiah'' che significa roccia dalla veduta piacevole, mentre altri da ''qual'at - ferag'' che significa rocca o castello di Ferag; il termine Ferag fa riferimento alla leggenda di Faragio, un ricco signore che passava le sue giornate cantando. Non ci sono dubbi riguardo ilal prefisso ''Calta'' di evidente derivanza araba.
 
Il nome Caltafaraci viene dato più precisamente alla contrada che si estende alle falde a ovest della montagna, mentre quest'ultima viene chiamata genericamente '''aLa muntagna'', in dialettolingua sicilianosiciliana.
 
== Scoperte ==
Le più antiche testimonianze sulla montagna risalgono alla prima età del bronzo come ci testimoniano le [[tomba a grotticella|tombe a grotticella]] artificiale o a forno, scavate nella pietra viva, presenti sul versante nord - ovest. Le tombe ricavate nei grossi massi di caduta, o nelle pareti rocciose, hanno in genere l'aspetto del forno dei contadini delle nostre campagne.
Sempre nella zona nord - ovest della montagna si riscontrano anche frammenti di ceramica della prima e media età del bronzo. Alcuni manufatti in [[terracotta]], provenienti da Caltafaraci, e risalenti al tardo bronzo, sono conservati al [[Museo archeologico regionale (Agrigento)|Museo archeologico regionale di Agrigento]].
Sul pianoro della montagna si trovano numerosi vasi di [[ceramica]] risalenti al periodo della [[colonizzazione greca]] e riferibili alle [[popoli indigeni|popolazioni indigene]] del [[VI secolo]]; appartenenti a questo periodo sono i resti di ambienti circolari, scavati nella pietra viva. Del succesivosuccessivo periodo greco, del quale molto numerosi sono i frammenti rinvenuti di [[ceramica a figure rosse]], riscontriamo ambienti abitativi quadrati e rettangolari, scavati sempre nella roccia.
Di questo periodo sono anche grandi [[architrave|architravi]] e i resti di una [[colonna]] in [[carparo|tufo arenario]], dove si notano tracce di [[intonaco]] bianco, che fanno pensare ad architetture imponenti, probabilmente [[tempio|templi]] dedicati alle divinità.
Sulla sommità meridionale ci sono i resti di una fortezza in passato ritenuta di matrice araba. Si tratta di un castello con mura poste a diverse altezze nella quale sommità si trova un [[baluardo]] costituito da un muro dello spessore di 2 m e dalla lunghezza di 150 m.
 
Le prime testimonianze greche del centro, si hanno nel [[VI secolo a.C.]] con continuità fino al [[III secolo]] per poi scomparire forse in relazione alla [[prima guerra romano-punica|prima guerra punica]]. L'insediamento che fu un centro fortificato con valore difensivo, ebbe un ruolo fondamentale nel piano strategico - militare della città di [[Agrigento]], infatti, si presenta vicinissimo a questa, in direzione nord - est. Inoltre attraverso altri scavi sono state scoperte una villa romana databile tra la fine del [[I secolo]] e inizio del [[II secolo|II]] e, un casale [[Medioevo|medievale]] del '''periodo svevo'''.
La villa è di tipo residenziale e ad essa appartengono un complesso termale con ambienti bicromi ricchi di [[mosaico|mosaici]], in cui a motivi geometrici si sovrappongono elementi floreali e figurativi (pesci), e una serie di stanze attorno a un cortile centrale. Nel corso del [[V secolo]] la villa si trasformò in una fattoria per la conservazione di alimentari in grandi [[anfora|anfore]], due delle quali, sebbene molto rovinate, ancora presenti. In seguito la fattoria venne distuttadistrutta forse a causa della [[invasioni barbariche]] per poi rinascere nel corso della prima metà del [[VI secolo]]. A questo periodo appartiene anche un ambiente [[abside|absidato]] usato come cappella cristiana, dove sono stati rinvenuti una croce di ferro e frammento di calici di vetro.
 
La testimonianza umana è accertata anche dalla presenza di una torre medievale del [[XIII secolo]], che si trova nella contrada Caltafaraci, propriamente detta, sul versante opposto alla montagna. L'edificio, sebbene danneggiato in alcune sue parti, è tuttora riconoscibile. Sono ancora visibili i cantoni in tufo calcareo grigio, un [[Portale (architettura)|portale]], tracce di diverse [[monofora|monofore]] e una biblioteca. La torre è alta circa 12 m e aveva il ruolo di rappresentanza e controllo del signore nei confronti del territorio feudale.
 
Dal [[Medioevo]] a oggi, Caltafaraci è stata interessata da diversi insediamenti agricoli, in qualche caso anche di edifici di villeggiatura estiva, un esempio è la villa in stile [[neoclassicismo|neoclassico]], costruita dadal favarese Francesco Saverio Cafisi, nobile di [[Favara]].
 
== Bibliografia ==
* Filippo Sciara: ''Favara - Guida storica e artistica'', Sarcuto S.R.L., 1997
* {{cita web|url=http://www.favara.biz/memorie_storiche/civilta.htm|titolo=Civiltà scomparse in territorio di Favara|autore=Carmelo Antinoro|accesso=24 marzo 2023}}
* {{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/favara_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/|titolo=Favara|accesso=24 marzo 2023}}
* {{cita web|url=https://www.siciliaonpress.com/2020/03/16/una-recente-scoperta-conferma-letimologia-araba-di-caltafaraci/|titolo=Una recente scoperta conferma l'etimologia araba di Caltafaraci|autore=Filippo Sciara|sito=Sicilia ON Press|data=16 marzo 2020|accesso=24 marzo 2023}}
* {{cita web|url=https://www.lasiciliainrete.it/directory-tangibili/listing/sito-archeologico-la-montagna-contrade-caltafaraci-petrusa/|titolo=Sito archeologico La Montagna - Contrade Caltafaraci-Petrusa|accesso=24 marzo 2023}}
 
== Voci correlate ==
* Montagna della Pace - [[Favara]]
* [[Museo archeologico regionale (Agrigento)|Museo archeologico regionale di Agrigento]]
* [[Agrigento]]
 
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[[Categoria:Geografia di Agrigento]]
[[Categoria:MontiColline delladel provincialibero consorzio comunale di Agrigento|Caltafaraci]]