Partito Popolare Repubblicano: differenze tra le versioni

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{{Partito politico
|nome = Partito Popolare Repubblicano del Popolo
|nome2 = Cumhuriyet Halk Partisi
|fondazione = 9 settembre [[1923]]
|colore = red
|fondazioneportavoce = [[9Deniz settembre]] [[1923Yücel]]
|stato = TUR
|leader = [[KemalÖzgür KılıçdaroğluÖzel]]
|segretario = [[Selin Sayek Böke]]
|sede = Anadolu Bulvarı 12, Söğütözü, [[Ankara]]
|abbreviazione = CHP
|ideologia = [[Socialdemocrazia]], [[Kemalismo]], [[Secolarismo]]
|ideologia = [[Kemalismo]]<ref name=parties-and-elections>{{cita testo|url=http://www.parties-and-elections.eu/turkey.html|titolo=Turkey}} Parties and Elections in Europe</ref><br />[[Socialdemocrazia]]<ref name=parties-and-elections/><ref name=party-history>{{cita web|url=http://www.chp.org.tr/en/?page_id=67|titolo=Party History|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130105041451/http://www.chp.org.tr/en/?page_id=67 }}</ref><br />[[Europeismo]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ödül|cognome=Celep|data=2011-09-01|titolo=The Republican People's Party and Turkey's EU Membership|rivista=South European Society and Politics|volume=16|numero=3|pp=423–434|accesso=2025-07-05|doi=10.1080/13608746.2011.598358|url=https://doi.org/10.1080/13608746.2011.598358}}</ref>
|posizione = [[centro-sinistra]]
|posizione = [[Centro-sinistra]]
|internazionale = [[Partito del Socialismo Europeo|PSE]] <small>(associato)</small><ref>[http://www.pes.org/en/about-pes/pes-members/parties PES - List of member parties]</ref>, [[Internazionale Socialista]]<ref>[http://www.socialistinternational.org/viewArticle.cfm?ArticlePageID=931 Socialist International – List of member parties]</ref>
|internazionale = [[Internazionale Socialista]]<ref>{{cita testo|url=http://www.socialistinternational.org/viewArticle.cfm?ArticlePageID=931|titolo=Socialist International – List of member parties}}</ref><br />[[Alleanza Progressista]]
|sito= http://www.chp.org.tr/
|partito europeo = [[Partito del Socialismo Europeo|PSE]] <small>(associato)</small><ref>{{cita testo|url=http://www.pes.org/en/about-pes/pes-members/parties|titolo=PES - List of member parties|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110927050456/http://www.pes.org/en/about-pes/pes-members/parties }}</ref>
|coalizione = [[Alleanza della Nazione]] (2018-2023)
|seggi1 = {{Seggi|126|600|P}}
|assemblea2 = Municipalità
|seggi2 = {{Seggi|499|2919|P}}
|sito = [https://en.chp.org.tr/ www.chp.org.tr]
|bandiera = Flag of the Republican People's Party (Turkey).svg
}}
 
Il '''Partito Popolare Repubblicano''' (in [[lingua turca|turco]] '''''Cumhuriyet Halk Partisi''''', [[acronimo]] '''CHP''') è il più antico [[partito politico]] della [[Turchia]]. RappresentaErede del [[kemalismo]], rappresenta la principale forza politica di[[laicismo|laica]] centro-sinistrae [[socialdemocrazia|socialdemocratica]] del Paese.
 
== Le originiStoria ==
=== Le origini ===
Il partito nasce ufficialmente il [[9 settembre]] [[1923]] con il nome di Partito del Popolo (''Halk Fırkası''), in seguito alle elezioni tenutesi per il rinnovo del Parlamento, nel [[maggio]] 1923. L'organizzazione raccoglieva quelli che erano stati gli appartenenti al primo gruppo parlamentare del neonato Parlamento di Ankara, la fazione più vicina alle posizioni di [[Mustafa Kemal]].
Fondato dal generale [[Mustafa Kemal Atatürk]], primo presidente della Turchia, il partito nasce ufficialmente il 9 settembre 1923 con il nome di Partito del Popolo (''Halk Fırkası''), in seguito alle elezioni tenutesi per il rinnovo del Parlamento, nel maggio 1923. L'organizzazione raccoglieva quelli che erano stati gli appartenenti al primo gruppo parlamentare del neonato [[Grande Assemblea Nazionale Turca|Parlamento di Ankara]], la fazione più vicina alle posizioni di Atatürk.
 
[[File:Atatürk TBMM'den çıkarken.jpg|thumb|right|250px|[[Mustafa Kemal Atatürk|Kemal Atatürk]] e altri membri del parlamento]]
== L'era di Mustafa Kemal (1923-1938) ==
 
=== L'era di Kemal Atatürk (1923-1938) ===
Il CHP rimase l'unico partito della scena politica turca tra il [[1925]] e il [[1946]], con rare eccezioni. A seguito di un dibattito parlamentare riguardante la questione dei greci musulmani, nella primavera del [[1924]] [[Hüseyn Rauf Orbay|Rauf Orbay]] insieme ad altri 32 deputati, abbandona il Partito del Popolo per fondare il Partito Progressista Repubblicano (''Terakkiperver Cumhuriyet Fırkasi''). Durante questo periodo il Partito del Popolo cambia nome in Partito Repubblicano del Popolo (''Cumhuriyet Halk Firkası''), nomenclatura che rimarrà invariata fino al 1935, quando il termine di origine araba ''Fırka'' verrà sostituito con quello di ''Parti'', nell'ambito della riforma linguistica voluta da [[Mustafa Kemal Atatürk]].
Il CHP rimase l'unico partito della scena politica turca tra il 1925 e il 1946, con rare eccezioni. A seguito di un dibattito parlamentare riguardante la questione dei greci musulmani, nella primavera del 1924 [[Rauf Orbay|Hüseyin Rauf Orbay]] insieme ad altri 32 deputati, abbandona il Partito del Popolo per fondare il [[Partito Repubblicano Progressista (Turchia)|Partito Progressista Repubblicano]] (''Terakkiperver Cumhuriyet Fırkası''). Allora il Partito del Popolo cambia nome in Partito Repubblicano del Popolo (''Cumhuriyet Halk Fırkası''), nomenclatura che rimarrà invariata fino al 1935, quando il termine di origine araba ''Fırka'' verrà sostituito con quello di ''Parti'', nell'ambito della riforma linguistica voluta da [[Mustafa Kemal Atatürk]].
 
Con l'introduzione della Legge sul Mantenimento dell'Ordine Pubblico, nel [[1925]], la magistratura ordina la chiusura del Partito Progressista Repubblicano. Dal [[1925]] al [[1946]] totale fu l'identificazione tra Partito Repubblicano del Popolo e Repubblica turca. Durante il Congresso del Partitopartito del [[1931]] la Turchia fu dichiarata repubblica a partito unico, e nel congresso del [[1936]] [[Ismetİsmet Inönüİnönü]] dichiarerà l'identificazione tra Stato e Partito come politica ufficiale della Repubblica.
 
Con il partito appiattito sulle posizioni del leader [[Mustafa Kemal Atatürk]], la storia dei primi anni del partito coincide sostanzialmente con quella della giovane [[Repubblica Turca]]. Sono questi gli anni in cui si definisce l'ideologia del partito, che più che essere formulata organicamente è ricavata indirettamente dalle posizioni sostenute da Kemal. La dottrina ufficiale del partito si identificherà con quella [[Kemalismo|Kemalista]], e le cosiddette sei frecce (repubblicanesimo, nazionalismo, laicismo, populismo, rivoluzionarismo e statalismo) verranno assunte come simbolo del partito, a ricordare i sei principi cardine della dottrina.
 
=== L'avvento di İnönü e del multipartitismo ===
[[File:Ismet Inonu Ismetat the congress of CHP.jpg|thumb|right|250px|[[İsmet İnönü]] ]]
Ad [[Atatürk]] succede [[İsmet İnönü]], tanto alla presidenza del partito, quanto a quella della nazione., Nelche [[1946]]nel hanno1946 luogointroduce nel paesePaese le prime elezioni in regime di multipartitismo. Il CHP riporta una schiacciante vittoria: si aggiudica il 70% dei voti e ben 396 seggi su 465, grazie ad un sistema elettorale maggioritario in circoscrizioni plurinominali.<ref name="ReferenceA">Zürcher, Erik Jan; ''Turkey: A Modern History''. Pag.212 ISBN 978-1-86064-958-5</ref> Dubbi sono stati espressi riguardo alla regolarità di questa tornata elettorale.<ref name="ReferenceA"/><ref>Norton, Augustus Richard; ''Civil Society in the Middle East, Volume 2''. Pag.105 ISBN 978-90-04-10469-3</ref><ref>Feroz, Ahmad; ''The Making of Modern Turkey''. Pag.107 ISBN 978-0-415-07836-8</ref>
 
NelAlle successive elezioni del [[1950]] per la prima volta dalla fondazione della [[Turchia|Repubblica]] il CHP si trova all'opposizione. La stessa legge elettorale che aveva permesso la schiacciante vittoria nel [[1946]] questa volta favorisce il [[Partito Democratico (Turchia 1946)|DP]] di [[Adnan Menderes]]. Il CHP si aggiudica il 39,45% dei voti ma soltanto 69 seggi su 487.<ref>Zürcher, Erik Jan; ''Turkey: A Modern History''. 221pp. ISBN 978-1-86064-958-5</ref><ref>[{{cita testo|url=http://www.tbmm.gov.tr/develop/owa/secim_sorgu.secimdeki_partiler?p_secim_yili=1950 |titolo=Parlamento Turco: Storico delle elezioni]}}</ref>
 
Durante il congresso del [[1951]] nascono la sezione giovanile e la sezione femminile del partito. Sono anni duri per il partito, che dopo aver governato ininterrottamente dal 1923 si ritrova all'opposizione dopo aver incassato due pesanti sconfitte, quella delle elezioni nazionali del [[1950]] e quella delle elezioni amministrative tenutesi nel medesimo anno.
 
Il partito si ripresenta alle urne nel [[1954]], registrando un calo di consensi rispetto alla precedente elezione. Il partito conquista circa il 35% delle preferenze, ottenendo 31 seggi su 535.<ref>[{{Cita web |url=http://www.tbmm.gov.tr/develop/owa/secim_sorgu.secimdeki_partiler?p_secim_yili=1954 |titolo=Parlamento Turco: Storico delle elezioni] |accesso=31 agosto 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120305023634/http://www.tbmm.gov.tr/develop/owa/secim_sorgu.secimdeki_partiler?p_secim_yili=1954 |urlmorto=sì }}</ref><ref>Zürcher, Erik Jan; ''Turkey: A Modern History''. 223pp. ISBN 978-1-86064-958-5</ref>
 
Durante le elezioni del [[1957]] il partito riconquista una fetta consistente delle preferenze, si attesta intorno al 41%, incrementando però i seggi conquistati (178).<ref>[{{cita testo|url=http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=3 |titolo=BELGENET - Storico elezioni]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090209070214/http://belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=3 }}</ref>
 
=== Il "colpo di Stato" del 1960 e l'avvento del sistema proporzionale ===
Con il [[colpo di Stato in Turchia del 1960]] i militari intervengono, e viene proposta ed approvata tramite referendum una nuova costituzione. [[Adnan Menderes]] viene incarcerato e successivamente condannato a morte e giustiziato. Il colpo di Stato porta anche una nuova legge elettorale, basata questa volta su un sistema proporzionale.
 
Alla tornata elettorale del 1961 il CHP risulta primo partito con il 36,74% dei voti, ottenendo 173 seggi su 450. Il risultato è piuttosto deludente per il CHP, che è costretto ad un governo di coalizione con il [[Partito della Giustizia (Turchia)|Partito della Giustizia]] (''Adalet Partisi'' o AP) di [[Süleyman Demirel]] su pressione dei militari.<ref>{{cita testo|url=http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=4|titolo=BELGENET - Storico elezioni|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130807215511/http://belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=4 }}</ref><ref>Zürcher, Erik Jan; ''Turkey: A Modern History''. 249 pp. ISBN 978-1-86064-958-5</ref>
Nel [[1960]] i militari intervengono, viene proposta ed approvata tramite referendum una nuova costituzione. [[Adnan Menderes]] viene incarcerato e successivamente condannato a morte.
La convivenza dei due partiti, tuttavia, non durerà a lungo. Divisi sull'economia e sull'amnistia per gli ex-membri del Partito Democratico, i partiti sciolgono la coalizione nel 1962, dopo non essersi riusciti ad accordarsi sull'amnistia per i membri del defunto DP. [[İsmet İnönü|İnönü]] creerà dunque una nuova coalizione, appoggiandosi ai due partiti di minoranza: il [[Partito Nazionale dei Contadini (Turchia)|Partito Nazionale dei Contadini Repubblicano]] (''Cumhuriyetçi Köylü Millet Partisi'' o CKMP) e il [[Partito della Nuova Turchia]] (''Yeni Türkiye Partisi''), coalizione che si scioglierà nel 1963, in seguito alla schiacciante vittoria del [[Partito della Giustizia (Turchia)|Partito della Giustizia]] e al conseguente ritiro dall'esecutivo dei ministri appartenenti ai partiti minori.
Il colpo di stato porta anche una nuova legge elettorale, basata questa volta su un sistema proporzionale.
 
=== ''Ortanın solu'', la svolta a sinistra ===
Alla tornata elettorale del [[1961]] il CHP risulta primo partito con il 36,74% dei voti, ottenendo 173 seggi su 450. Il risultato è piuttosto deludente per il CHP, che è costretto ad una alleanza con il [[Partito della Giustizia (Turchia)|Partito della Giustizia]] (''Adalet Partisi'' o AP) di [[Süleyman Demirel]] su pressione dei militari.<ref>[http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=4 BELGENET - Storico elezioni]</ref><ref>Zürcher, Erik Jan; ''Turkey: A Modern History''. 249 pp. ISBN 978-1-86064-958-5</ref>
Il partito si presenta alle elezioni del 1965 con un nuovo programma. [[Bülent Ecevit]] e [[Turhan Feyzioğlu]] propongono una svolta a sinistra, per intercettare i voti del basso proletariato. La nuova posizione del partito è definita da [[Bülent Ecevit|Ecevit]] ''Ortanın solu'', la sinistra del centro.
La convivenza dei due partiti, tuttavia, non durerà a lungo. Divisi sull'economia e sull'amnistia per gli ex-membri del Partito Democratico, i partiti sciolgono la coalizione nel [[1962]], dopo non essersi riusciti ad accordarsi sull'amnistia per i membri del defunto DP. [[İnönü]] creerà dunque una nuova coalizione, appoggiandosi ai due partiti di minoranza: il [[Partito Nazionale dei Contadini (Turchia)|Partito Nazionale dei Contadini]] (''Cumhuriyetçi Köylü Millet Partisi'' o CKMP) e il [[Partito della Nuova Turchia]] (''Yeni Türkiye Partisi''), coalizione che si scioglierà nel [[1963]], in seguito alla schiacciante vittoria dell'[[Partito della Giustizia (Turchia)|AP]] e al conseguente ritiro dall'esecutivo dei ministri appartenenti ai partiti minori.
 
[[File:Bülent Ecevit-Davos 2000 cropped.jpg|thumb|[[Bülent Ecevit]] ]]
== ''Ortanın solu'', la svolta a sinistra ==
Con la svolta a sinistra, il partito raccoglie soltanto il 28,75% dei consensi e ottiene 134 seggi su 450.<ref>{{cita testo|url=http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=5|titolo=BELGENET - Storico elezioni|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120102180338/http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=5 }}</ref>
 
Nel 1966, grazie all'appoggio di İsmet İnönü, [[Bülent Ecevit|Ecevit]] diventa segretario generale del partito.<br />
Il partito si presenta alle elezioni del [[1965]] con un nuovo programma. [[Bülent Ecevit]] e [[Turhan Feyzioğlu]] propongono una svolta a sinistra, per intercettare i voti del basso proletariato. La nuova posizione del partito è definita da [[Bülent Ecevit|Ecevit]] ''Ortanın solu'', la sinistra del centro. [[File:Bülent Ecevit-Davos 2000 cropped.jpg|thumb|right|250px|[[Bülent Ecevit]] ]]
Nonostante la svolta a sinistra, il partito raccoglie soltanto il 28,75% dei consensi e ottiene 134 seggi su 450.<ref>[http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=5 BELGENET - Storico elezioni]</ref>
Nel [[1966]], nonostante la sconfitta elettorale e grazie all'appoggio di İsmet İnönü, [[Bülent Ecevit|Ecevit]] diventa segretario generale del partito.<br />
Una mozione fatta approvare dal nuovo segretario Ecevit, al fine di conferire maggiori poteri al direttivo centrale del partito porta 73 membri del partito, guidati da [[Turhan Feyzioğlu|Feyzioğlu]], a radunarsi nel neonato [[Partito della Fiducia (Turchia)|Partito della Fiducia]] (''Güven Partisi'').<br />
Nelle elezioni locali del [[1968]] il partito aumenta i consensi, ma gli entusiasmi vengono subito frenati dallo scarso risultato ottenuto alle elezioni nazionali del [[1969]], 27,73% delle preferenze e 143 seggi.<ref>[{{cita testo|url=http://www.tbmm.gov.tr/develop/owa/secim_sorgu.secimdeki_partiler?p_secim_yili=1969 |titolo=Parlamento Turco: Storico delle elezioni]}}</ref>
 
NelCon il [[colpo di Stato in Turchia del 1971|colpo di stato del 1971]] i militari intervengono per la seconda volta, sciogliendo il governo guidato da [[Süleyman Demirel]],; seguono due anni di governi tecnici con l'innesto di politici provenienti dalle file del Partito della Fiducia e dallo schieramento che fa capo a Demirel. Il CHP si contraddistingueràspaccherà cometra unicouna partitofazione ostile e una favorevole al governo dei militarifilo-militare.
 
Nel [[Maggio]]maggio del [[1972]], dopo un convulso congresso, [[Bülent Ecevit|Ecevit]] diventa presidente del partito. [[İsmet İnönü]] lascerà il partito che aveva contribuito a fondare 50 anni prima.
 
Nell'[[ottobre]] del [[1973]] si tengono nuove elezioni. A sorpresa il CHP diventa il partito di maggioranza, raccogliendo il 33,29% delle preferenze e 185 seggi.<ref>[{{cita testo|url=http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=7 |titolo=BELGENET - Storico elezioni]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071007073431/http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=7 }}</ref>
Inaspettatamente Ecevit forma un governo con l'appoggio del [[Partito deldella BenessereSalvezza Nazionale (Turchia)|Partito del Benessere nazionale]] (''Milli Selamet Partisi'' o MSP) di [[Necmettin Erbakan]].
 
Nel [[1974]] grazie alla popolarità ottenuta in seguito alla gestione della [[Problema di Cipro#Colpo di statoStato greco ed invasione turca|crisi di Cipro]] [[Bülent Ecevit|Ecevit]] ritenne opportuno rassegnare le dimissioni e provare ad ottenere la maggioranza assoluta. Non aveva fatto i conti però con Demirel e i partiti di minoranza, in grado di formare un governo grazie alla lottizzazione dei ministeri, in grado di traghettare il paese fino alle elezioni del [[1977]].
 
Alle elezioni del [[1977]] il CHP ottiene il miglior risultato di sempre. Grazie alla forte popolarità personale del presidente del partito Ecevit raggiunge il 41,39% e ottiene 213 seggi.<ref>[{{cita testo|url=http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=8 |titolo=BELGENET - Storico elezioni]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130807213412/http://belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=8 }}</ref>
 
L'impossibilità di formare un governo di coalizione portò di nuovo il CHP all'opposizione. [[Süleyman Demirel]] formò un nuovo governo di coalizione, che però venne meno pochi mesi dopo le elezioni, a causa di defezioni interne all'al [[Partito della Giustizia (Turchia)|APPartito della Giustizia]]. Ecevit fu così incaricato nel [[gennaio]] [[1978]] di formare un nuovo governo, composto da membri del CHP e da tecnici. Il governo, in una situazione particolarmente convulsa in tutto il paese, si dimetterà nell'[[ottobre]] del 1979, dopo un enorme calo di consenso nelle elezioni per il rinnovo del Senato.
 
=== Dalla fine della Seconda Repubblica ai nostri giorni ===
[[File:Kemal Kilicdaroglu.png|thumb|[[Kemal Kılıçdaroğlu]] ]]
Il 12 settembre 1980 i militari tornarono al potere con un [[Colpo di Stato in Turchia del 1980|altro colpo di stato]]. Le garanzie e le immunità parlamentari vennero sospese, così come i partiti politici. Il 16 ottobre del 1982 i partiti politici furono sciolti e i loro beni confiscati. In questa occasione gli archivi storici del partito vennero sequestrati, così come accadde negli anni 50 per opera dell'AP. Gli archivi non verranno mai recuperati.<ref>Zürcher, Erik Jan; ''Turkey: A Modern History''. 279 pp. ISBN 978-1-86064-958-5</ref>
 
Nel 1983 con il ritorno alla democrazia i suoi militanti aderirono a un partito socialdemocratico, il ''Sosyaldemokrat Halkçı Parti'', fino al 1992, quando fu rifondato il CHP.
Il [[12 settembre]] [[1980]] i militari tornarono al potere con un colpo di stato. Le garanzie e le immunità parlamentari vennero sospese, così come i partiti politici. Il [[16 ottobre]] del [[1982]] i partiti politici furono sciolti e i loro beni confiscati. In questa occasione gli archivi storici del partito vennero sequestrati, così come accadde negli anni 50 per opera dell'AP. Gli archivi non verranno mai recuperati.<ref>Zürcher, Erik Jan; ''Turkey: A Modern History''. 279 pp. ISBN 978-1-86064-958-5</ref>
Il CHP tornò a competere durante lenelle elezioni del [[1995]]. Il nuovo sistema prevedeva un doppio sbarramento (10% su base nazionale e 15% su base locale), che il CHP superò a malapena. Il partito, guidato da qui in avanti da [[Deniz Baykal]], ottenne il 10,71% e 49 seggi.<ref>[{{cita testo|url=http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=12 |titolo=BELGENET - Storico elezioni]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130623021539/http://belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=12 }}</ref>
 
Durante le elezioni del [[1999]] il partito non riuscì a superare la soglia di sbarramento.<ref>[{{cita testo|url=http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=13 |titolo=BELGENET - Storico elezioni]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130807212617/http://belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=13 }}</ref> Baykal, accusato il colpo, rassegnò le dimissioni. Il partito passò così nelle mani di [[Altan Öymen]], ma già l'anno successivo Baykal tornò a dirigere il partito.
 
Alle elezioni del [[2002]], solo due partiti sono riusciti a superare lo sbarramento del 10%: l'il [[Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Turchia)|Partito per la Giustizia e lo Sviluppo|AKP]] e il CHP, che ha raccolto il 19,41% dei voti e 177 seggi.<ref>[{{cita testo|url=http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=14 |titolo=BELGENET - Storico elezioni]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130807213729/http://belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=14 }}</ref>
 
Alle elezioni del [[2007]] il CHP si è presentato insieme al DSP, ottenendo però solo il 20,88% dei voti e 112 seggi.<ref>[{{cita testo|url=http://www.belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=15 |titolo=BELGENET - Storico elezioni]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130807211611/http://belgenet.net/ayrinti.php?yil_id=15 }}</ref>
 
Il 10 maggio 2010, Deniz Baykal ha annunciato le sue dimissioni da leader del partito, dopo che è trapelata la notizia di un video clandestino su di una sua relazione sessuale con Nesrin Baytok, sua segretaria personale nonché membro del Parlamento.<br />
Il 21 maggio 2010, [[Kemal Kılıçdaroğlu]] viene eletto leader del partito, con 1189 voti su 1197.
 
Nelle elezioni del 7 giugno 2011 il CHP è stato il secondo partito più votato (dopo l'[[Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Turchia)|AKP]] di [[Recep Tayyip Erdoğan|Erdoğan]]) ottenendo il 25,98% dei consensi e 135 seggi su 550.
 
== Elettorato ==
Il CHP trae gran parte del suo consenso dalla componente [[Secolarismo|laica]] del paese, dai professionisti, dagli accademici, dai burocrati e dalla minoranza [[Aleviti|musulmana alevita]].<ref>{{Cita news|url=https://www.hurriyetdailynews.com/opinion/ozgur-korkmaz/how-can-most-alevis-vote-for-the-chp-74551|editore=[[Hürriyet Daily News]] |lingua=en|titolo=How can most Alevis vote for the CHP?|autore=Ozgur Korkmaz|data=20 novembre 2014|accesso=11 agosto 2020}}</ref> Buona parte dei membri degli organi del partito e dei parlamentari è infatti alevita,<ref>{{Cita news|titolo=Identity: Proud to be a Turk: But what does it mean?|url=https://www.economist.com/news/special-report/21689879-what-does-it-mean-proud-be-turk?fsrc=rss|editore=[[The Economist]]|data=6 febbraio 2016|lingua=en}}</ref> così come lo stesso ex-leader del partito [[Kemal Kılıçdaroğlu]].<ref>{{Cita news|url=https://odatv.com/kilicdaroglu-alevi-oldugu-icin-erdogan-yuzde-67-oy-alacak-09021805.html|titolo=Kılıçdaroğlu Alevi olduğu için Erdoğan yüzde 67 oy alacak|editore=odatv.com|lingua=tr}}</ref> Le roccaforti del partito sono rappresentate dai grandi centri urbani della [[Regione dell'Egeo|costa egea]] (in particolare [[Smirne]], [[Aydın]] e [[Muğla]]), dalla [[Tracia orientale]], dalla [[provincia di Ardahan]], dalla [[provincia di Artvin]], dalla città universitaria di [[Eskişehir]] e dalle regioni a maggioranza alevita.
 
A partire dal 2009, il partito ha preso iniziative volte ad attrarre anche la componente religiosa e conservatrice del paese, accogliendo come membri anche donne con il [[Velo islamico|hijab]] e promettendo corsi di studio per il [[Corano]] se richiesto in ogni distretto.<ref>{{Cita news|url=https://ahvalnews.com/chp/turkish-main-oppositions-first-headscarved-official-wishes-focus-was-her-credentials?amp|titolo=Turkish main opposition’s first headscarved official wishes focus was on her credentials|editore=[[Ahval]]|lingua=en|data=28 luglio 2020|accesso=12 agosto 2020}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.hurriyet.com.tr/english/domestic/10938516.asp|titolo=CHP criticized on every aspect of 'Koran courses' elections strategy|editore=[[Hürriyet Daily News]]|lingua=en}}</ref> Il leader Kemal Kilicdaroglu ha incluso nei suoi discorsi numerosi riferimenti ai valori della religione islamica e nel 2014 ha accolto nel partito [[Mehmet Bekaroğlu]], esponente della cosiddetta "sinistra islamica".<ref>{{Cita news|url=https://www.al-monitor.com/pulse/originals/2016/09/turkey-secular-opposition-uses-prophet-muhammed.amp.html?skipWem=1|titolo=Why Turkey’s secular opposition now references Prophet Muhammad|editore=[[Al-Monitor]]|autore=Mustafa Akyol|data=13 settembre 2016|lingua=en|accesso=12 agosto 2020}}</ref> Nel 2019, alle elezioni locali ad [[Istanbul]], il partito ha candidato come sindaco [[Ekrem İmamoğlu]], musulmano praticante, che ha attratto anche il voto di molti religiosi.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilfoglio.it/esteri/2019/07/04/news/il-sindaco-contro-lodio-263796/|titolo=Il sindaco contro l’odio|editore=[[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]|accesso=11 agosto 2020}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://ahvalnews.com/local-elections/imamoglu-turkeys-chp-found-politician-can-broaden-appeal-analysis?amp|editore=[[Ahval]]|accesso=11 agosto 2020|titolo=In Imamoğlu Turkey’s CHP found a politician that can broaden appeal - analysis|lingua=en|dataarchivio=8 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191008070127/https://ahvalnews.com/local-elections/imamoglu-turkeys-chp-found-politician-can-broaden-appeal-analysis?amp|urlmorto=sì}}</ref> A causa di ciò, e del fatto che nonostante le innumerevoli sconfitte elettorali a opera dell'AKP di Erdogan il gruppo dirigente è sempre rimasto al suo posto, il candidato del partito alle elezioni presidenziali del 2018 [[Muharrem İnce]] è uscito dal CHP fondando nel 2021 il Movimento della Patria,<ref>{{Cita news|titolo=Muharrem İnce: Kısa süre içerisinde istifa edeceğim|lingua=tr|opera=BBC News Türkçe|url=https://www.bbc.com/turkce/haberler-turkiye-55879827}}</ref> divenuto poi nello stesso anno [[Partito della Patria (Turchia)|Partito della Patria]] ({{turco|Memleket Partisi}}).
 
Le opposizioni alla presidenza di [[Recep Tayyip Erdoğan|Erdoğan]] hanno deciso di presentarsi alle [[Elezioni presidenziali in Turchia del 2023|elezioni presidenziali del 14 maggio 2023]] col candidato unico Kılıçdaroğlu che ha promesso il ritorno ad un sistema parlamentare<ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2023/03/06/turchia-opunico-candidato-presidenziali/?homepagePosition=17|titolo=Elezioni presidenziali turche 2023}}</ref>.
Dopo la sconfitta di misura alle elezioni generali del 2023, il 5 novembre 2023 Kılıçdaroğlu è stato sostituito alla guida del Partito da Özgür Özel.<ref>{{Cita news|url=https://www.yenicaggazetesi.com.tr/kurultay-zaferi-sonrasi-ozgur-ozel-pazartesiyi-isaret-etti-729877h.htm|titolo=Özgür Özel pazartesiyi işaret etti|data=5 novembre 2023|lingua=TR|giornale=yeniçağ|accesso=5 novembre 2023}}</ref>
 
== Capi del Partito ==
* [[Mustafa Kemal Atatürk]] (19191923-1938) - Fondatore
* [[Ismetİsmet Inönüİnönü]] (1938-1972)
* [[Bülent Ecevit]] (1972-1980)
* 1980-1992, Partito inattivo
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* [[Altan Öymen]] (1999-2000)
* [[Deniz Baykal]] (2000-2010)
* [[Kemal KilicdarogluKılıçdaroğlu]] (2010- 2023)
* [[Özgür Özel]] (2023-)
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
 
* Erik J. Zurcher, ''Turkey: A Modern History'', I. B. Tauris, 2004 - ISBN 978-1-86064-958-5 -
* Ahmed Feroz, ''The Making of Modern Turkey'', [[Routledge]], 1993 - ISBN 978-0-415-07836-8 -
 
==Voci correlate==
*[[Movimento Nazionale Turco]]
*[[Kemalismo]]
* [[Mustafa Kemal Atatürk]]
 
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== Collegamenti esterni ==
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