De Havilland DH.106 Comet: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|
{{titolo minuscolo}}
{{
|Aeromobile = aereo_civile
|Nome
|Immagine
|Tipo = [[Aereo di linea]]<br />[[Aereo da trasporto]]
|Equipaggio = 3 più gli [[assistente di volo|assistenti]]
|Progettista =
|Costruttore = {{Bandiera|GBR}} [[de Havilland Aircraft Company]]
|Data_ordine =
|Data_primo_volo = 27 luglio [[1949]]
|Data_entrata_in_servizio = 2 maggio [[1952]]
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale
|Altri_utilizzatori
|Esemplari
|Costo_unitario
|Sviluppato_dal
|Altre_varianti = <!-- Dimensioni e pesi
|Tavole_prospettiche = De Havilland Comet.svg
|Lunghezza = 35,97 [[metro|m]] (118 [[piede (unità di misura)|ft]] 1 [[pollice (unità di misura)|in]])
|Apertura_alare = 32,87 m (107 ft 10 in)
|Larghezza =
|Diametro_fusoliera = 3,05 m (10 ft 0 in)
|Freccia_alare = 20[[Grado d'arco|°]]
|Altezza = 8,69 m (28 ft 6 in)
|Superficie_alare = 191,28 [[metro quadro|m²]] (2 059 [[Piede quadro|ft²]])
|Carico_alare =
|Efficienza =
|Peso_a_vuoto = 33 483 [[chilogrammo|kg]] (73 817 [[Libbra|lb]])
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo = 73 483 kg (162 000 lb)
|Passeggeri = fino ad un massimo di 119
|Capacità =
|
|Motore = 4 turbogetto [[Rolls-Royce Avon]] Mk 542
|Potenza =
|Spinta = 4 760 [[chilogrammo|kg]]/[[secondo|s]] ciascuno<br />(46,68 [[Newton (unità di misura)|kN]])
<!-- Prestazioni -->|Velocità_max = 856 [[chilometro orario|km/h]] (532 [[Miglio orario|mph]])
|VNE =
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita =
|Decollo =
|Atterraggio =
|Autonomia = 5 390 [[chilometro|km]] (3 349 [[Miglio (unità di misura)|mi]])
|Quota_servizio =
|Tangenza = <!-- Record e primati -->
|Record = primo volo di un aereo commerciale a reazione<br />(27 luglio [[1949]])<br />primo collegamento regolare per passeggeri compiuto da un aereo di linea a reazione<br />(2 maggio [[1952]])<br />primo collegamento transatlantico compiuto da un aereo di linea a reazione<br />(4 ottobre [[1958]])
|Altro_campo =
|Altro =
|Note = dati tecnici riferiti alla versione 4B
|Ref = ''Dati tratti da Enciclopedia l'Aviazione''<ref name=A>{{Cita libro|cognome=Boroli |nome=Achille |coautori=Adolfo Boroli |titolo=L'Aviazione (Vol.12)|anno=1983 |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara }}</ref>'',tranne dove diversamente indicato.''
}}
[[File:Comet4c engines and windows.jpg|thumb|Dettaglio del [[bordo d'uscita]] alare di un Comet 4C della [[Dan-Air]]: si notino gli alloggiamenti dei motori integrati nelle ali.]]
Il '''de Havilland DH.106 Comet''' era un quadrimotore [[aereo di linea|di linea]] [[turbogetto|a getto]] ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] prodotto dall'azienda [[Regno Unito|britannica]] [[de Havilland Aircraft Company]] nei primi [[anni 1950|anni cinquanta]].
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La modernità del progetto richiese la sperimentazione di diverse tecnologie all'epoca poco note o, per certi versi, sconosciute. La sintesi di tutte le soluzioni studiate furono i due prototipi che videro la luce nell'estate del [[1948]].
Il primo volo di un DH 106 (immatricolato G-ALVG)<ref name=Guida>Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo.</ref>, avvenuto il
Già dai primi voli di collaudo e dai primi viaggi di collegamento con le principali capitali europee fu chiara la rivoluzione che la propulsione a getto avrebbe portato nel mondo dell'aviazione commerciale: i tempi di collegamento si riducevano sensibilmente ed aumentavano le destinazioni raggiungibili senza scalo<ref name=Guida/>.
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Il Comet era un quadrigetto completamente metallico ad ala bassa a freccia di 20 [[Grado d'arco|°]], ottenuta prevalentemente dalla rastremazione in pianta; l'ala era costituita da tre longheroni che univano le semiali transitando nella parte inferiore della fusoliera, sotto il piano del pavimento. Le semiali nella parte interna avevano uno spessore maggiore, al fine di alloggiare i 4 motori che prendevano aria da aperture ovali al bordo d'attacco e terminavano in condotti di scarico subito dietro il bordo d'uscita. L'impennaggio orizzontale, contrariamente all'ala, non era a freccia.
La fusoliera aveva una lunghezza comparabile a quella di un moderno [[Boeing 737]], tuttavia approssimativamente a parità di volumi era in grado di trasportare un numero significativamente inferiore di passeggeri. La disposizione dei sedili seguiva nella prima configurazione del Comet 1 una configurazione di 11 file da 4 sedili ciascuna. Nelle successive versioni lo spazio disponibile ai passeggeri
La cabina di pilotaggio aveva quattro posti: due per i piloti, uno per il navigatore e uno per
Il carrello di atterraggio era
Grazie alla natura stessa dei propulsori a getto il velivolo risultava essere più silenzioso sia all'interno che all'esterno rispetto ai concorrenti propulsi
Le attrezzature di sicurezza in caso di incidente prevedevano giubbotti salvagente sotto i sedili e scialuppe di salvataggio gonfiabili collocate nel cassone alare fra la fusoliera e i propulsori.
=== Fusoliera ===
Come per il resto della struttura vennero impiegate le nuove leghe
I prototipi così realizzati furono sottoposti ad una serie di test estensivi per garantirne la tenuta: furono messi a punto testbeds costituiti da piscine ad acqua anziché camere di compressione e decompressione ad aria: tale test prevedeva la pressurizzazione della fusoliera a 16000 cicli
Se da un lato tali accorgimenti erano mirati ad alleggerire e allo stesso tempo rendere più resistente la struttura,
Nel complesso il design del Comet si presentava allora come qualcosa di unico:
=== Propulsione ===
Come detto, il Comet prevedeva l'utilizzo di propulsori a getto, mai visti prima di allora su velivoli di linea. L'impianto propulsivo del Comet 1 era quindi costituito da due coppie di turbogetti (a configurazione
Infine, trovandosi in posizione pari a quella dell'ala, i propulsori erano meno a rischio ingestione di oggetti estranei, in particolare durante le fasi di manovra a terra (
Questi benefici ovviamente posero dei problemi relativi alla progettazione dell'ala: i longheroni dovevano infatti "scavalcare" i turbogetti interrompendo di fatto la continuità della struttura alare. Le armature e i rinforzi per permettere di raggiungere tale obiettivo aumentarono non poco la difficoltà del lavoro degli ingegneri, aggiungendo peraltro ulteriore peso non pagante al già pesante velivolo, senza contare che un'eventuale esplosione o guasto grave di un propulsore avrebbe minato l'integrità dell'ala, dividendola probabilmente in più spezzoni.
Proprio a causa di questi rischi la Boeing decise di adottare la configurazione a gondola in tutti i suoi velivoli, soluzione per l'appunto meno efficiente da un punto di vista di consumi, ma senz'altro meno onerosa da un punto di vista progettuale ed enormemente più affidabile in caso di avarie.
Le successive versioni del Comet videro la sostituzione dei propulsori con i nuovi e più efficienti [[Rolls-Royce Avon]] capaci sin dalle prime versioni di spinte quasi doppie rispetto ai Ghost, mentre va ricordato che i prototipi montavano, in aggiunta ai quattro turbogetti, due [[Motore a razzo|motori a razzo]] a combustibile liquido (
=== Pressurizzazione ===
Tra le varie tecnologie impiegate per la prima volta in assoluto su un velivolo dalle dimensioni del Comet vi fu il sistema di [[Pressurizzazione (aeronautica)|pressurizzazione]]: esso si era già visto su altri velivoli, ma quello progettato per il Comet raggiungeva pressioni doppie rispetto a qualsiasi altro impianto di pressurizzazione mai installato prima: esso come i moderni impianti utilizzati oggigiorno prelevava aria direttamente dai propulsori attingendola a valle dello stadio di compressione
=== Impiego operativo ===
Il
Il terzo segno nella storia dell'aviazione commerciale il Comet lo avrebbe lasciato il
Nel frattempo
== Vizi progettuali catastrofici e incidenti ==
La prima avvisaglia si ebbe in fase di decollo da Roma quando, il
Finalmente venne deciso di sospendere l'attività dei Comet e quella che ne seguì divenne una delle più approfondite indagini tecniche fino ad allora realizzate<ref name=A/><ref name=Guida/>; il compito dei tecnici della de Havilland era ovviamente duplice: ricercare le cause di tanti incidenti e tentare (per quanto possibile) di ricostruire la fiducia nei confronti del loro velivolo, dissoltasi in un brevissimo lasso di tempo.
=== Le inchieste e i test ===
Il 19 ottobre 1954, il governo britannico istituì una commissione
Tali supposizioni furono confermate con il recupero e
La conferma arrivò con i test condotti
Il problema fu aggravato anche dal metodo di rivettatura: le cornici dei finestrini venivano infatti fissate alla struttura con la tecnica della rivettatura a pressione (punch-riveting): tale metodo prevedeva
A partire dal Comet 2 i finestrini assunsero una forma ovale e le aperture per
La commissione Cohen concluse le indagini il 24 novembre 1954, riconoscendo comunque che, una volta corretti i difetti di progettazione, il Comet era
Ovviamente tutti gli esemplari delle versioni 1 e 1A fino ad allora realizzati vennero rinforzati e reimpiegati per programmi sperimentali
=== Riprogettazione
Dalla seconda versione
Questo aereo, proveniente da Ginevra e diretto a Nizza con i bagagli del re, si schiantò sul [[Monte Argentera|massiccio dell'Argentera]] (Cuneo) il
Gli ultimi due esemplari usciti dalle linee di montaggio vennero acquistati dalla [[Hawker Siddeley]] che li impiegò come base per lo sviluppo del [[aereo da pattugliamento marittimo|pattugliatore marittimo]] [[Hawker Siddeley Nimrod|Nimrod]]<ref name=A/>.
== Versioni ==
* '''DH 106 Comet''': due prototipi; montavano 4 turboreattori de Havilland Ghost 50 e 2 motori ausiliari a razzo, a propellente liquido, de Havilland Sprite; le ruote del carrello posteriore inizialmente erano singole;
* '''Comet 1''': primi 9 velivoli di serie (costruiti per conto della BOAC); privi dei motori a razzo, montavano elementi a quattro ruote alle gambe del carrello posteriore;
** '''1A''': versione con serbatoi di capacità maggiorata e motori potenziati con iniezione di acqua e metanolo per l'impiego alle quote più elevate; 10 esemplari costruiti;
** '''1XB''': 2 esemplari di "1A" della [[Royal Canadian Air Force]] che furono oggetto di ricostruzione strutturale nel 1957;
* '''Comet 2X''': un singolo velivolo, impiegato come banco di prova volante per i motori Rolls-Royce Avon 501;
* '''Comet 2''': versione inizialmente prevista come trasporto civile con fusoliera leggermente più lunga e dotata di motori Avon 503; vennero costruiti 36 esemplari ma gli ordini vennero annullati e non fu effettuata alcuna consegna;
** '''2E''': due esemplari di Comet 2 vennero impiegati dalla BOAC per la prova di nuove rotte; vennero testati motori Avon 524 nella posizione esterna; uno di questi velivoli venne successivamente ricondizionato ed impiegato dal Royal Aircraft Establishment per effettuare prove di radar e radioaiuti alla navigazione;
** '''E Mk.2''': tre esemplari di Comet 2 vennero trasferiti alla RAF ed impiegati come piattaforma [[ELINT]];
** '''C Mk.2''': dieci esemplari di Comet 2 vennero riadattati e trasferiti alla RAF per l'impiego come trasporti; due di questi vennero inizialmente impiegati come addestratori (con la sigla '''T Mk.2''');
* '''Comet 3''': un singolo prototipo con fusoliera ulteriormente allungata; impiegò prima motori Avon 522 e poi Avon 523; successivamente venne ricostruito come Comet 3B;
** '''3B''': realizzato come prototipo per la serie 4B; aveva ali di apertura ridotta e turboreattori Avon 525. Venne successivamente impiegato come laboratorio per test sull'avionica e per l'atterraggio cieco;
* '''Comet 4''': versione con cellula modificata e motori Avon 524, godeva di incrementata capacità dei serbatoi di carburante; 19 esemplari prodotti;
** '''4A''': versione prevista per il breve raggio, non furono effettuate consegne;
** '''4B''': seconda versione per voli di breve raggio; aveva ali di apertura ridotta e motori Avon 525B. Prodotta in 18 esemplari;
** '''4C''': ultima versione di serie, aveva fusoliera allungata ed ala di grande apertura; prodotta in 30 esemplari, di cui gli ultimi due realizzati come [[Hawker Siddeley Nimrod|Nimrod]] rispettivamente con motori Avon e Rolls-Royce Spey.
== Utilizzatori ==
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*[[Lufthansa]] -->
;{{SAU}}
* Governo saudita
:Il governo saudita lo utilizzò come [[aereo presidenziale]] per il [[Sa'ud dell'Arabia Saudita|Re Sa'ud dell'Arabia Saudita]]
;{{ARG}}
* [[
;{{CAN 1921-1957}}
* [[Canadian Pacific Airlines]]
;{{CEY 1948-1951}}
* [[Air Ceylon]]
;{{EAC}} ([[Kenya]], [[Tanzania]], [[Uganda]])
* [[East African Airways]]
;{{ECU}}
* AREA
;{{EGY}}
* [[Egyptair]]
* [[Egyptair|Misrair]]
* [[Egyptair|United Arab Airlines]]
;{{FRA}}
* [[Air France]]
* [[Union Aéromaritime de Transport]]
* [[Union des Transports Aeriens]]
;{{
* [[Olympic Airways]]
;{{KWT}}
* [[Kuwait Airways]]
;{{LBN}}:
* [[Middle East Airlines]]
;{{MYS}} / {{SGP}}
* [[Malaysian Airlines]]
* [[Malaysia-Singapore Airlines]]
;{{MEX}}
* [[Mexicana de Aviación|Mexicana]]
;{{
* [[Sudan Airways]]
;{{GBR}}
* [[British Airtours|BEA Airtours]]
* [[British Commonwealth Pacific Airlines]]
* [[British European Airways|British European Airways (BEA)]]
* [[British Overseas Airways Corporation|British Overseas Airways Corporation (BOAC)]]
* [[Channel Airways]]
* [[Dan-Air]]
=== Contratti ===
;{{BRA}}
* [[Panair do Brasil]] (ordine cancellato)
;{{JPN}}
* [[Japan Air Lines]] (ordine cancellato)
;{{USA}}
* [[Capital Airlines]] (ordine cancellato)
;{{VEN}}
* [[Linea Aeropostal Venezolana]] (ordine cancellato)
=== Militari ===
[[File:DeHavilland Comet.jpg|thumb|Un Comet C.2 della [[Royal Air Force]].]]
;{{CAN 1921-1957}}
* [[Royal Canadian Air Force]]
** [[No. 412 Squadron RCAF|412 Squadron]] (1953-1963) Comet 1A (later retrofitted to 1XB)
;{{GBR}}
* [[Royal Air Force]]
** [[No. 51 Squadron RAF|51 Squadron]] (1958-1975) Comet C2 (RC)
** [[No. 192 Squadron RAF|192 Squadron]] (1957-1958) Comet C2 (RC)
** [[No. 216 Squadron RAF|216 Squadron]] (1956-1975) Comet C2 e C4
* [[Royal Aircraft Establishment]]
== Velivoli comparabili ==
;{{CAN 1921-1957}}
* [[Avro Canada C102 Jetliner]]
;{{SUN 1923-1955}}
* [[Tupolev Tu-104]]
== Note ==
Riga 260 ⟶ 250:
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Angelucci |nome=Enzo |coautori=Paolo Matricardi |titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.5) |anno=1979 |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano
* {{cita libro|cognome=Boroli |nome=Achille |coautori=Adolfo Boroli |titolo=L'Aviazione (Vol.12)|anno=1983 |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara
* {{cita libro|cognome=Avrane |nome=Alexandre |coautori=M. Gilliand, J. Guillem |titolo=Sud Est Caravelle |anno=1981 |editore=Jane's Publishing |città=Londra |lingua=inglese |
* {{cita libro|cognome=Davies |nome=Ronald Edward George |coautori=Philip J. Birtles |titolo=Comet: The World's First Jet Airliner |anno=1999 |editore=Paladwr Press |città=McLean, Virginia |lingua=inglese |
* {{cita libro|cognome=Faith |nome=Nicholas
* {{cita libro|cognome=Jackson |nome=Aubrey Joseph
* {{cita libro|cognome=Macarthur |nome=Job
* {{cita libro|cognome=Lo Bao |nome=Phil
* {{cita libro|cognome=Walker |nome=Timothy
* {{cita libro|cognome=Winchester |nome=Jim
* {{cita pubblicazione
* {{cita pubblicazione
* {{cita pubblicazione
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|autore=Greg Goebel|url=http://www.airvectors.net/avcomet.html|titolo=The De Havilland Comet & Sud Caravelle|accesso=21
* {{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/england/hawker_comet.php|titolo=De Havilland D.H.106 Comet; 1949|accesso=22
* {{cita web|autore=Guy Montagu-Pollock|url=http://www.dh-aircraft.co.uk/aircraft/DH-106/index.html|titolo=DH-106 Comet|accesso=22
* {{cita web|url=http://www.century-of-flight.net/Aviation%20history/coming%20of%20age/De%20Havilland%20Comet.htm|titolo=De Havilland Comet|accesso=21
{{de Havilland aircraft}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|aviazione|trasporti}}
[[Categoria:Aerei civili britannici]]
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