Lugo (Italia): differenze tra le versioni

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{{nd|altre località italiane omonime|Lugo#Italia|nocat=1}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Lugo
|Panorama =Lugo BaraccaLa epiazza Pavaglionedel mercato (Lugo, 010424Italy).JPGjpg
|Didascalia =
|Bandiera = Lugo (Italia)-GonfaloneBandiera.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Lugo (Italia)-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Emilia-Romagna Ravenna
|Amministratore locale = Elena Zannoni
|Divisione amm grado 2=Ravenna
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Amministratore locale=Raffaele Cortesi
|Data elezione = 10-6-2024
|Partito=[[Partito Democratico]]
|Data elezionerielezione =16/06/2004
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Latitudine gradi=44
|Sottodivisioni = Ascensione, [[Belricetto]], Bizzuno, Ca' di Lugo, Campanile, Chiesanuova, Ciribella, Frascata, Giovecca, Malcantone, Passogatto, San Bernardino, San Lorenzo, San Potito, Santa Maria in Fabriago, Torre, [[Villa San Martino (Lugo)|Villa San Martino]], Viola, [[Voltana]], [[Zagonara]]
|Latitudine minuti=25
|Divisioni confinanti = [[Alfonsine]], [[Bagnacavallo]], [[Bagnara di Romagna]], [[Conselice]], [[Cotignola]], [[Fusignano]], [[Massa Lombarda]], [[Mordano]] (BO), [[Sant'Agata sul Santerno]]
|Latitudine secondi=0
|Zona sismica = 2
|Latitudine NS=N
|Gradi giorno = 2468
|Longitudine gradi=11
|Nome abitanti = lughesi
|Longitudine minuti=55
|Patrono = [[sant'Ellero di Galeata|sant'Illaro]]; compatrono [[san Francesco di Paola]]
|Longitudine secondi=0
|Festivo = 15 maggio
|Longitudine EW=E
|PIL =
|Altitudine=15
|PIL procapite =
|Superficie=116
|Mappa = Map of comune of Lugo (province of Ravenna, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Note superficie=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Lugo nella provincia di Ravenna
|Abitanti=32777
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=Ascensione, [[Belricetto]], Bizzuno, Ca' di Lugo, Campanile, Chiesanuova, Ciribella, Frascata, [[Giovecca]], Malcantone, Passogatto, San Bernardino, San Lorenzo, San Potito, Santa Maria in Fabriago, Torre, [[Villa San Martino (Lugo)|Villa San Martino]], Viola, [[Voltana]], [[Zagonara]]
|Divisioni confinanti=[[Alfonsine]], [[Bagnacavallo]], [[Bagnara di Romagna]], [[Conselice]], [[Cotignola]], [[Fusignano]], [[Massa Lombarda]], [[Mordano]] (BO), [[Sant'Agata sul Santerno]]
|Codice postale=48022
|Prefisso=[[0545]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=039012
|Codice catastale=E730
|Targa=RA
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=lughesi
|Patrono=[[sant'Ellero di Galeata|Sant'Illaro]]; copatrono [[san Francesco di Paola]]
|Festivo=[[15 maggio]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Lugo (province of Ravenna, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Lugo nella provincia di Ravenna
|Sito=http://www.comune.lugo.ra.it/
}}
 
'''Lugo''' (''Lug'' in [[lingua romagnola|romagnolo]]<ref>{{cita web|url=https://www.dialettoromagnolo.it/uploads/5/2/4/2/52420601/ludla_ottobre_novembre_18_k2.pdf|titolo=''La Voja''|sito=dialettoromagnolo.it|accesso=23 maggio 2020}}</ref>, impropriamente detto anche ''Lugo di Romagna''<ref>{{cita web|url=http://www.comune.lugo.ra.it/Comune/Comunicazione-e-Informazione/Comunicati-stampa/Anno-2016/Luglio-2016/12.LUGOCONTEMPORANEA.16-Centro-Storico-di-Lugo-di-Romagna|titolo=12.LUGOCONTEMPORANEA.16|sito=comune.lugo.ra.it|accesso=13 novembre 2018|dataarchivio=14 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181114103403/http://www.comune.lugo.ra.it/Comune/Comunicazione-e-Informazione/Comunicati-stampa/Anno-2016/Luglio-2016/12.LUGOCONTEMPORANEA.16-Centro-Storico-di-Lugo-di-Romagna|urlmorto=sì}}</ref> o ''Lugo di Ravenna'') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Ravenna]] in [[Emilia-Romagna]].
'''Lugo''' (''Lugh'' in [[lingua romagnola|romagnolo]]) è un [[comune italiano]] di 32.782 abitanti<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2009gen/index.html Dato Istat all'30/06/2009].</ref> in [[provincia di Ravenna]].
 
È situato nella [[Pianura Padana|bassa pianura romagnola]], in un’area interessata da opere di bonifica idraulica e attraversata da una rete di canali. L’impianto urbano, di origine medievale, presenta una maglia viaria riconducibile alla centuriazione romana, con un nucleo storico in cui si trovano la [[Rocca estense di Lugo|Rocca Estense]] e il Pavaglione, porticato ottocentesco di funzione mercatale<ref>{{Cita web|url=https://websit.labassaromagna.it/PavVT/|titolo=PAVAGLIONE DI LUGO|sito=websit.labassaromagna.it|accesso=2025-05-21}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=Italiano|url=https://www.lugoinromagna.it/it/articles/71/il-pavaglione-quadriportico-del-centro-di-lugo.html|titolo=Il Pavaglione, quadriportico del centro di Lugo|sito=www.lugoinromagna.it|accesso=2025-05-21}}</ref>. La posizione lungo direttrici viarie e ferroviarie ne ha determinato il ruolo di centro amministrativo e mercato per il comprensorio circostante.
== Geografia e clima ==
Lugo è situata nel sentore nord occidentale dell'ampia e fertile pianura alluvionale che circonda [[Ravenna]], fra i fiumi [[Santerno]] e [[Senio]]. Il territorio comunale è attraversato da una fitta rete di anali, fra i quali il Canale dei Molini di [[Castel Bolognese]], che hanno modellato queste terre, un tempo allagate, attraverso la bonifica.<br />Il clima che caratterizza Lugo, così come tutte le zone interne pianeggianti della [[Romagna]], è di tipo temperato subcontinentale, con inverni piuttosto freddi ed umidi ed estati calde ed afose.In autunno e in primavera si formano le nebbie che riducono la visibilità.In inverno possono sopraggiungere nevicate e venti forti da nord-est(Bora),e gelate nei giorni in cui c'è il sole con temperature molto basse.
Riguardo quest'ultima cosa,nel Febbraio 2012 durante la grande ondata di freddo che investì l'Italia oltre le copiose nevicate si raggiunsero i -11°C in diversi giorni grazie all'affetto [[albedo]].
 
È sede amministrativa dell'[[Unione dei comuni della Bassa Romagna]].
== Storia ==
=== Preistoria e antichità ===
In città sono stati rinvenuti i resti di un villaggio neolitico della [[Cultura di Sasso-Fiorano]] ([[V millennio a.C.|quinto millennio a.C.]]) e tracce di colonizzazione romana. La campagna dove oggi sorge Lugo, come del resto tutto il territorio conquistato dai romani, fu interessata al fenomeno della [[centuriazione]]. La centuriazione romana si fermò al sito di San Lorenzo. Ciò significa che, oltre, esistevano le [[Valle Padusa|valli paludose]].
 
== Geografia fisica ==
A partire dal [[IV secolo]] d.C., il lughese e le zone limitrofe furono interessati da un progressivo spopolamento. La crisi economica e demografica toccò il suo apice nel [[VI secolo]]. Lo spopolamento ebbe effetti devastanti sul regime delle acque. La zona, infatti, è caratterizzata dall'abbassamento del suolo e solo interventi umani mirati possono scongiurare lo spagliamento dei fiumi nella pianura. Il venir meno della manutenzione delle acque fece sì che il territorio lughese si riempisse progressivamente delle acque ristagnanti dei fiumi. Di conseguenza, il livello del terreno al tempo dei romani fu ricoperto da circa 1,5 metri di depositi alluvionali.<br />Durante il [[Basso Medioevo]] la rete di strade ortogonali, tipica della centuriazione, fu ricostruita, anche se le dimensioni del reticolo non coincisero più a quelle dei tempi dei romani.
=== Territorio ===
Lugo si trova nel settore nord-occidentale della pianura alluvionale che circonda [[Ravenna]], tra i fiumi [[Santerno]] e [[Senio]]. Il territorio comunale è caratterizzato da una rete idrografica artificiale e naturale, comprendente il Canale dei Molini di [[Castel Bolognese]] e altri corsi d’acqua derivati da interventi di bonifica, che hanno trasformato aree in passato soggette ad allagamenti. La superficie comunale misura 117,06 km² e include diverse frazioni, distribuite sia in prossimità del capoluogo sia nelle aree rurali circostanti.
 
=== MedioevoClima ===
Il clima che caratterizza Lugo, così come tutte le zone interne pianeggianti della [[Romagna]], è di tipo temperato subcontinentale, con inverni piuttosto freddi e umidi ed estati calde e afose. In autunno e in primavera si formano le nebbie che riducono la visibilità. In inverno possono sopraggiungere nevicate e venti forti da nord-est (bora), e gelate nei giorni in cui c'è il sole con temperature molto basse. Riguardo quest'ultima cosa, nel febbraio 2012 durante la grande ondata di freddo che investì l'Italia, oltre le copiose nevicate si raggiunsero i -11°C in diversi giorni grazie all'effetto [[albedo]].
[[File:Statuti Lugo.jpg|thumb|right|200px|Frontespizio degli Statuti della comunità lughese (1493).]]
[[File:Lugo-disegno rocca.jpg|thumb|right|200px|Disegno (di anonimo) della rocca estense (XV secolo).]]
 
== Origini del nome ==
Durante il dominio dell'[[Esarcato d'Italia|Esarcato bizantino]] non si verificarono nella bassa pianura ravennate fenomeni di spopolamento (come si riscontrarono invece nell'area centuriata cesenate e riminese)<ref>{{cita libro|Angelo | Varni (a cura di)| Lo scorrere del paesaggio | 2007 | EDIT | Faenza|pag. 67}}</ref>. Nell'Italia bizantina il territorio era organizzato in "fondi" (dal [[lingua latina|latino]] ''''fundus'', podere) e "masse" (un insieme di fondi con almeno una chiesa parrocchiale). Ogni ''massa'' comprendeva diversi ''fundi'' (poderi), tutti dello stesso proprietario.
Il toponimo Lugo deriva dal [[lingua latina|latino]] ''lūcus'', "bosco religioso" o "sacro", che, a livello popolare, si è conservato solo in toponomastica<ref>{{cita libro|titolo=Dizionario di toponomastica|editore=UTET|città=Torino|anno=1990|p=428|isbn=88-02-07228-0}}</ref>.
 
== Storia ==
La prima testimonianza scritta riguardante il territorio lughese è contenuta in un atto del [[782|782 d.C.]] In questo documento [[papa Adriano I]], in lotta con gli [[arcidiocesi di Ravenna-Cervia|arcivescovi di Ravenna]], rivolgendosi a [[Carlo Magno]] quale giudice della controversia, enumerava, tra molti altri, anche un "fondo Cento", di proprietà della sede Apostolica. Tale fondo si identificherebbe con il terreno ove poi risultò tracciata l'attuale via Cento.
{{Vedi anche|Storia di Lugo}}
L’area di Lugo fu frequentata sin dalla Preistoria, con insediamenti neolitici attribuiti alla [[Cultura di Sasso-Fiorano]] e successivi stanziamenti di popolazioni celtiche<ref>Non è attestata la presenza degli Etruschi né degli Umbri, pur presenti in varie parti della pianura cispadana.</ref>. In [[Storia romana|epoca romana]] (III-II secolo a.C.) il territorio fu interessato dalla [[centuriazione]] e da un popolamento sparso, con asse viario principale lungo la [[via Emilia]]. Dopo un periodo di rarefazione insediativa tra V e VIII secolo, dovuto anche a mutamenti climatici e idrografici, la riorganizzazione agraria medievale portò alla formazione della ''massa sancti Hilari'', nucleo originario dell’abitato.
 
Il primo ''castrum'' di Lugo è documentato nel 1037<ref>{{cita|A. Vasina|p. 179.|Vasina, 1995}}</ref>. Tra XIII e XIV secolo il centro passò sotto il controllo di diverse signorie e poteri comunali, fino all’ingresso stabile nei domini estensi nel 1437<ref>{{Cita news|autore=Samuele Taroni|url=http://www.regioneromagna.org/?q=e-rumagnol|titolo=L'origine della Romagna estense|pubblicazione=È Rumagnol|città=Forlì|data=marzo 2013|p=3|accesso=13 marzo 2013|cid=no}}</ref>. Durante il governo estense furono realizzate opere idrauliche sul [[Santerno]], tracciate nuove strade, sviluppate attività mercantili e favorita la presenza della comunità ebraica<ref name="ebraica3">AA.VV., ''La comunità ebraica a Lugo di Romagna'', Lugo, Walberti 1795, 2014.</ref>.
In un documento del [[18 febbraio]] [[981]] sono nominati i fondi di ''Centum et blancanicum quae sunt in Massa Sancti Hilari''. Il fondo Cento, dunque, faceva parte, assieme al fondo Biancanigo, della ''massa Sancti Hilari''. Il territorio in cui oggi si trova il centro di Lugo era ricompreso nella massa. Un documento del [[1071]] cita un "fondo Stiliano" che, assieme ai due già indicati, faceva parte della massa; in esso esisteva una chiesa con clero officiante.
 
Nel 1598 Lugo passò allo [[Stato Pontificio]], mantenendo alcune prerogative locali. Nei secoli XVII e XVIII consolidò il ruolo di centro di mercato e di scambio per la [[Romagna]], con il [[Pavaglione]] come struttura mercatale principale. In questo periodo si svilupparono attività legate alla seta e si dotò la città di edifici pubblici come il [[Teatro Rossini (Lugo)|teatro]] e il Collegio Trisi. Nel 1796 fu teatro di una rivolta contro le truppe napoleoniche, seguita dall’inserimento nella [[Repubblica Cisalpina]].
Un fondo "Lucus" (''lucus, luci'' in [[lingua latina|latino]] significa "bosco", anche nell'accezione di "bosco sacro") viene nominato per la prima volta nel [[1147]], mentre occorre attendere il [[1224]] per trovare un documento nel quale si parli di "Villa Lugi"<ref>È una Bolla di [[papa Onorio III]] in cui il pontefice conferma a Simeone Arcivescovo di Ravenna i possedimenti della diocesi ravennate. Vi si legge ''villam Luci cum curtibus''. Si veda la ricostruzione etimologica fatta nel XVIII secolo da Francesco Leopoldo Bertoldi: ''Notizie istoriche dell'antica selva di Lugo''. Faenza: Rinaldi, 1794.</ref>, che in documenti cronologicamente successivi diventa ''villa lugi''. La pronuncia gutturale delle "g" determina poi l'attuale toponimo.
 
Nell’Ottocento, dopo la Restaurazione, Lugo fu coinvolta nei moti risorgimentali e nel 1859 entrò a far parte del [[Regno di Sardegna]], poi [[Regno d'Italia]]. L’economia rimase prevalentemente agricola, con un mercato settimanale di rilievo sovraregionale, ma si svilupparono anche attività industriali e cooperative. Alla fine del secolo si affermarono movimenti politici di orientamento repubblicano e socialista.
Nel [[1161]] Lugo venne data in feudo ai Conti di [[Cunio]] dall'imperatore [[Federico Barbarossa]], ma nel [[1202]] essi dovettero restituirla a [[Papa Innocenzo III]] e, per esso, all'Arcivescovo Alberto di Ravenna che vi fece costruire le prime fortificazioni, incorporate, poi, nell'attuale Rocca. In questo periodo Lugo si evolve da "villa" a "castrum", cioè a centro fortificato. Diventa così sede del contado ''subuts Stratam'' (ovvero a settentrione della [[Via Emilia]], allora denominata "Strada romana"), comprendente tutti castelli circostanti. Nel [[1278]] Lugo, insieme a tutta la Romagna, passò sotto la diretta sovranità papale<ref>Dieci anni dopo, nel [[1288]], la distinzione ''subtus/super Stratam'' fu cancellata.</ref>. Nel [[Basso Medioevo]] riprese il popolamento del territorio. I campi furono bonificati dalle acque e la rete ortogonale di romana memoria fu ricostruita, partendo da ciò che era sopravvissuto: in alcune zone più elevate, infatti, l'antico disegno centuriale non si era cancellato del tutto.
 
Durante la [[prima guerra mondiale]] Lugo subì perdite significative e ospitò iniziative culturali di rilievo. Nel corso della [[seconda guerra mondiale]] il fronte si attestò lungo il [[Senio]] fino alla liberazione, avvenuta il 10 aprile 1945 ad opera di reparti alleati. Nel dopoguerra la città consolidò il proprio ruolo di centro amministrativo e commerciale della Bassa Romagna, con una progressiva espansione urbana. Tra gli eventi recenti si ricorda l’[[Alluvione dell'Emilia-Romagna del 2023]]<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/lugo-sottacqua-linondazione-arriva-dopo-le-22-pavaglione-allagato-920d7a62|titolo=Lugo sott’acqua L’inondazione arriva dopo le 22 Pavaglione allagato|sito=Il Resto del Carlino|accesso=2023-05-19}}</ref>.
Durante le guerre che coinvolsero la Chiesa e le [[Signorie]] per il possesso delle terre romagnole nel corso dei secoli XIV e XV, Lugo passò di volta in volta ai [[Guido da Polenta|da Polenta]] di [[Ravenna]], ai [[Pepoli]] di [[Bologna]] e ai [[Visconti]] di [[Milano]].<br />La Lugo medievale era un castello circondato da cinque borghi: Brozzi, Santa Maria, Cento, Codalunga e Poligaro.<ref>La strada principale di ciascun quartiere era: Brozzi = Corso Mazzini; Santa Maria = Corso Garibaldi; Cento = la via omonima; Ghetto = via Matteotti.</ref> Gli ultimi due, messi insieme, successivamente formarono il Ghetto<ref>Nome che assume la contrada ancora oggi.</ref>.
Nel [[1437]] gli [[Este]]nsi di [[Ferrara]], già affittuari del feudo tra 1376 e 1394, acquistarono dalla [[Santa Sede]] il territorio di Lugo, divenendone proprietari. Gli Estensi restaurarono ed ampliarono la rocca e posero Lugo come capoluogo dei propri possedimenti in Romagna. Vi fissarono la sede del Commissario ducale, rappresentante del Duca in tutta la Romandiola e del [[massaro]]. A Lugo si teneva un mercato del bestiame e delle merci esente da dazi. Gli Este confermarono i privilegi del mercato ed estesero l'esenzione alla Fiera annuale, che si teneva il 15 e 16 agosto (Festa della Beata Vergine del Molino)<ref>Nei secoli seguenti, la data della Fiera fu spostata due volte: [[papa Clemente VIII]] la spostò ai giorni 22-24 di agosto, infine nella seconda metà del Settecento fu fissata dal 20 agosto al 6 settembre.</ref>. Gli Este lanciarono Lugo, che divenne il più importante centro amministrativo, oltre che mercantile, della Romagna estense.<br />Nel [[1598]], estintosi il ramo diretto dei signori d'Este, il loro Ducato ritornò allo [[Stato della Chiesa]], com'era stato pattuito nell'iniziale investitura. Lugo, così come i territori circostanti, furono inseriti nella neonata [[Legazione di Ferrara (1598-1796)|Legazione di Ferrara]].
 
=== Età moderna Simboli===
[[File:Lugo (Italia)-Stemma.svg|sinistra|senza_cornice|141x141px|Stemma di Lugo]]
Il secolo XVIII fu per la gran parte un periodo di pace in Romagna. La città di Lugo crebbe in prosperità e ricchezza.<br />Sotto l'influenza del ceto mercantile nacque il '''Pavaglione''', il quadriportico innestato sul loggiato eretto nel XVI secolo, e portato alla situazione attuale nella seconda metà del secolo: una struttura concepita a scopo commerciale, in particolare per favorire lo storico mercato del mercoledì e la fiera biennale<ref>Oggi il Pavaglione ospita un terzo appuntamento: ogni seconda domenica del mese (esclusi luglio ed agosto) all'interno del quadriportico si tiene il mercatino dell'antiquariato.</ref>.<br />[[File:Lugo 1642.jpg|thumb|right|200px|Pianta della città di Lugo nel 1642.]]
La [[blasonatura]] ufficiale dello stemma di Lugo è la seguente:<ref name=AralCiv>{{Cita web |url=http://www.araldicacivica.it/comune/lugo/ |titolo=Lugo |sito=Araldicacivica |accesso=16 marzo 2023}}</ref>
Fin dai primi decenni dell'età moderna i generi maggiormente trattati furono: [[Triticum|grano]] e altri [[cereali]], [[uva|uve]] e [[vino|vini]], [[bovini]] e, soprattutto, la [[seta]], i cui bozzoli (che erano richiesti anche dai mercanti toscani) venivano commerciati nel Pavaglione a quintali<ref>Il fiorente commercio di bozzoli di seta continuò fino al XX secolo inoltrato.</ref>.
{{Citazione|Di rosso, alla croce d'argento, ritrinciata e pomata nel capo e ai lati, patente in punta, accantonata alla destra del capo da una [[Colomba (araldica)|colomba]] dello stesso metallo, volante verso il fianco destro dello scudo, con un ramoscello verde di olivo tenuto nel becco. Ornamenti esteriori da Città.<ref>{{Cita web|url=https://www.notiziarioaraldico.info/2023031719611/il-nuovo-stemma-di-lugo/|titolo=Il "nuovo" stemma di Lugo|data=2023-03-17|accesso=22 maggio 2023}}</ref>}}
Situata in posizione centrale fra le tre Legazioni di Bologna, Ferrara e Romagna, Lugo era divenuta il principale emporio dei tre territori e la città più ricca del ravennate. La Fiera del paese, che si svolgeva nel Pavaglione, era, dopo quella di [[Senigallia]], la più ricca di tutto lo Stato Pontificio. Oltre ad essere un importante centro commerciale, Lugo era anche una piazza finanziaria, poiché era sede di un [[Monte di Pietà]] fin dal 1541.<br />Alla metà del secolo, Lugo si era dotata anche di un moderno teatro, uno dei primi teatri settecenteschi della Romagna<ref>Oggi denominato [[Teatro Rossini (Lugo)|Teatro Rossini]], la costruzione risale al 1757-61.</ref>; inoltre aveva un istituto di istruzione superiore come il Collegio Trisi, dotato di una biblioteca aperta al pubblico<ref>Oggi gli stessi locali ospitano la sede della biblioteca pubblica.</ref>.
 
La descrizione del gonfalone è la seguente:<ref name=AralCiv />
Negli ultimi decenni del secolo la città si arricchì di nuove opere, destinate a incidere sulla vita sociale dei lughesi: il completamento del [[Pavaglione]] (1781), il trasferimento del Collegio Trisi in un ampio Palazzo (1774)<ref>Oggi Palazzo Trisi, sede della biblioteca comunale.</ref>, la ristrutturazione della Chiesa del Carmine, l'edificazione della nuova chiesa di San Francesco, la costruzione di un nuovo ponte in pietra sul [[Senio]] e la sistemazione di varie strade e piazze<ref>{{cita libro|AA. | VV. | La Romagna nella Legazione ferrarese | 1988 | Centro Studi Romandiola | Lugo}}.</ref>. Nel [[1796]] venne inaugurato il nuovo grande ospedale di S. Maria del Limite.
{{Citazione|drappo di bianco…}}[[File:Lugo (Italia)-Gonfalone.png|200px|right|Gonfalone civico]]Lo stemma è stato riconosciuto ufficialmente con decreto del [[Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato|Capo del Governo]] del 7 marzo 1929 mentre il gonfalone ha ricevuto sanzione con il D.C.G. del 1º febbraio 1936.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?6209 |titolo=Lugo |sito=Archivio Centrale dello Stato, Ufficio araldico - Fascicoli comunali |accesso=16 marzo 2023}}</ref>
 
Il Comune fa anche uso di una bandiera di bianco<ref name="AralCiv" />.
Alla fine del XVIII secolo la città contava 8.000 abitanti e con il contado superava i 16.000. La popolazione si poteva dividere in cinque ceti:
# Il ceto patrizio, o dei ''signori'' (una trentina di famiglie molto ricche, che abitavano generalmente in via Codalunga<ref>L'odierno Corso Matteotti.</ref>);
# Il ceto ecclesiastico (formato da clero secolare e clero regolare);
# Dottori e notai;
# Mercanti;
# Artigiani.
Faceva parte a sé il Ghetto degli [[Ebrei]], esistente fin dal [[1639]]. Gli ebrei erano a quell'epoca circa 400. Per essere riconosciuti, portavano sul cappello un distintivo giallo detto lo "Sciamannino"<ref name=Filippi>{{cita libro|Daniele| Filippi | Il ritorno del Busto di Sant'Ilaro | 2011|Edit Faenza| Faenza}}</ref>.
 
Lo stemma cittadino riprende il simbolo dell'[[arcidiocesi di Ravenna|arcivescovo di Ravenna]] da cui dipendeva Lugo, riportato anche in numerosi documenti e monumenti di epoca bizantina: una croce d'altare dalla quale si invola la colomba della pace.<ref>{{cita web|url= https://dati.emilia-romagna.it/id/ibc/stemmi/316/html |titolo= Stemma del Comune di Lugo |sito= Regione Emilia-Romagna}}</ref>
Il secolo terminò con un evento bellico che a Lugo lasciò tracce profonde: il [[sommossa e sacco di Lugo|sacco dei francesi]]<ref>In precedenza, Lugo era già stata vessata da truppe straniere, a causa della sua prosperità: aveva dovuto versato un tributo di 30.000 scudi al passaggio di truppe straniere durante le [[Guerra di successione polacca|guerre di successione di Polonia]] (1733-39) e d'[[Guerra di successione austriaca|Austria]] (1740-48).</ref>. Nel [[1796]] l'esercito di [[Napoleone]] invase l'Italia. Alla caccia di bottino, le truppe francesi si spinsero fino alla Bassa Romagna. Tutte le città e i paesi incontrati alzarono bandiera bianca. Solo a Lugo i napoleonici incontrarono resistenza.<br />La rivoltà cominciò il [[30 giugno]] quando durante l'opera di requisizione, venne confiscato anche il veneratissimo busto del patrono [[Sant'Ellero|Sant'Illaro]]. Fu gettato sopra gli altri oggetti, come un qualsiasi soprammobile. Il popolo insorse per il grave oltraggio e, appoggiato dai conti Manzoni e dal clero, mise in fuga i soldati e si impossessò del paese. Intervenne il vescovo di [[Imola]], il card. Chiaramonti (futuro [[papa Pio VII]]) che, temendo il peggio, propose una mediazione. Ma i sollevati non accettarono. La vendetta francese fu dura: dopo un primo assalto, che fu respinto, il [[7 luglio]] i napoleonici, guidati dal generale [[Pierre François Charles Augereau|Augereau]], abbatterono le resistenze a colpi di cannonate. Per un giorno intero Lugo fu teatro di un terribile saccheggio.
 
Negli anni 2022-2023 il Consiglio Comunale ha chiesto l'aggiornamento di stemma e gonfalone per rispecchiare il titolo di città conferito da [[Papa Pio VII]]. I nuovi vessilli sono stati consegnati dal Prefetto di Ravenna al Sindaco durante una cerimonia il 16 dicembre 2023<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.lugo.ra.it/Novita/Comunicati-stampa/Una-mattinata-intensa-dedicata-alla-storia-di-Lugo.-Il-Prefetto-consegna-nelle-mani-del-Sindaco-la-fascia-tricolore-della-Citta|titolo=Il Prefetto consegna nelle mani del Sindaco la fascia tricolore della “Città”|accesso=16 gennaio 2024}}</ref>
=== XIX secolo ===
La dominazione francese ebbe termine nel [[1814]]. Con la [[Restaurazione]] Lugo tornò a far parte dello Stato Pontificio, ritornando nella [[Legazione di Ferrara]]. Nel [[1817]] Papa [[Pio VII]] concesse a Lugo il titolo di Città, anche in riconoscimento della resistenza armata ai francesi di 21 anni prima.
 
=== Onorificenze ===
Negli anni seguenti si diffusero a Lugo, come in tutti i principali centri della Romagna pontificia, le idee mazziniane e sorsero circoli [[Carboneria|carbonari]]. Nel [[1831]] molti lughesi parteciparono ai moti rivoluzionari; i repubblicani costituirono la Guardia nazionale, corpo di cittadini armati. L'intervento dell'esercito austriaco ne impose lo scioglimento. Nel [[1848]] lo Stato Pontificio introdusse la Guardia civica, un corpo militare formato dai ceti urbani, per la tutela dell'ordine pubblico.
Lugo è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], insignita della [[medaglia di bronzo al valor militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{cita web|url= http://www.istitutonastroazzurro.it/comunedilugo.html |titolo= Comune di Lugo |sito= Istituzioni Decorate di Medaglia di Bronzo al Valor Militare }}</ref>:{{Onorificenze
|immagine = Valor militare bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione = Centro partigiano fra i più attivi di Romagna, con notevole valore di combattenti e popolazione resistette alla ferrea occupazione tedesca e alle conseguenti repressioni, organizzando efficacemente nel suo C.L.N. la rischiosa clandestina tutela della popolazione locale e di altre fuggiasche di località vicine, evacuate e distrutte. Fra opposti schieramenti della linea gotica, affiancò sul fronte del Senio le sue formazioni partigiane alle forze alleate, con queste partecipando all’azione liberatrice, conclusiva dell’aspra lotta che, durante sedici mesi, partigiani e popolo di Lugo di Romagna condussero a prezzo di ingenti perdite, fra caduti e feriti, e massicce distruzioni. Lugo di Romagna, 8 settembre 1943 - 10 aprile 1945
|data = 22 luglio 1982
}}
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = Concessione sovrana di [[papa Pio VII]]<ref>{{cita web|url=https://www.academia.edu/18290745/Citt%C3%A0_e_quasi_citt%C3%A0_in_Romagna_nei_secoli_XVII-XIX._Forlimpopoli_Brisighella_Lugo_Argenta|titolo=Città e quasi città in Romagna nei secoli XVII-XIX. Forlimpopoli, Brisighella, Lugo, Argenta|accesso=12 dicembre 2016}}</ref>
|data = [[1817]]
}}Il [[Consiglio d'Europa]] ha decorato Lugo con:
* «Bandiera d'Onore d'Europa» (1996);
* «Targa d'Onore d'Europa» (2012).
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Nel [[1848]] allo scoppio della [[seconda guerra d'indipendenza]], il Papa dichiarò la neutralità dello Stato della Chiesa. Nonostante ciò, 250 lughesi si arruolarono volontari e combatterono in [[Veneto]] inquadrati nel Battaglione del Senio.<br />L'anno seguente, tre alte personalità di Lugo ebbero un ruolo preminente nella nascita della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana del 1849]]: Giacomo Maria Manzoni, Silvestro Gherardi e Giacomo Pescantini, che furono membri della Costituente. I primi due fecero anche parte del governo: Manzoni fu ministro delle Finanze, Gherardi fu titolare dell'Istruzione.
=== Architetture religiose ===
[[File:Il Carmine di Lugo di Romagna (13187589783).jpg|miniatura|Chiesa del Carmine]]
[[File:Lugo - chiostro di s Francesco 1120260.JPG|miniatura|Chiostro di San Francesco (Collegiata)]]
 
==== In città ====
L'amministrazione pontificia in Romagna terminò definitivamente nel [[1859]], il [[13 giugno]] i liberali lughesi nella Rocca di Lugo costituirono un governo provvisorio. Il [[27 dicembre]] dello stesso anno furono ridisegnate le circoscrizioni territoriali; il Comune di Lugo, insieme a tutta la [[Romandiola]] fu aggregato alla [[Provincia di Ravenna]].
* La Collegiata dei Santi Francesco ed Ilaro, conosciuta dagli abitanti come "Collegiata", fu edificata come chiesa del convento francescano tra il 1233 (anno dell'arrivo dei Frati minori a Lugo) e il 1238<ref>{{cita|M. Martelli|pp. 58-9|Martelli, 1984}}.</ref>. Fu consacrata e dedicata al Santo il 24 marzo [[1254]]. Vi sono sepolti i [[Da Barbiano|conti di Barbiano]], [[vicario apostolico|vicari apostolici]] di Lugo. Nel [[1438]] il Comune deliberò di allargare le mura per includere il complesso francescano. Nel [[1471]] al convento fu aggiunto il chiostro<ref>Nacque così il quinto borgo di Lugo: Poligaro (o Policaro). Gli altri erano
L'11-12 marzo 1860 si tenne nelle ex Legazioni pontificie il [[Plebisciti del Regno d'Italia#1860|plebiscito di annessione al Regno di Sardegna]]. Il [[17 marzo]] [[1861]] fu proclamato il Regno d'Italia. Nel [[1866]] 450 lughesi parteciparono come volontari alla [[terza guerra d'indipendenza]], l'anno dopo in 200 seguono Garibaldi nella campagna dell'Agro romano che terminò tragicamente a Mentana. Vi morirono due lughesi: il conte Giulio Bolis e Francesco Bosi<ref>Il garibaldino Valentino Stoppa lo ricorda nelle sue memorie.</ref>
</ref>. Il chiostro è il monumento più antico di Lugo dopo la rocca<ref>{{cita|M. Martelli|p. 110|Martelli, 1984}}.</ref>. Il pozzale al centro del chiostro, anch'esso quattrocentesco, è un [[monolito]] in pietra d'Istria. Nel [[1760]] fu decisa la demolizione della chiesa e la sua ricostruzione dalle fondamenta. I lavori, affidati all'esperto architetto imolese [[Cosimo Morelli]], durarono dal 1762 al [[1772]]: il 1º settembre di quell'anno venne riaperta al culto. All'interno è scandita da quattro cappelle per parte che conservano opere settecentesche di artisti locali, fra le quali spicca nella grande [[pala d'altare]] la tela raffigurante San Francesco, dipinta da [[Benedetto dal Buono]]. L'organo fu costruito nel 1780 dal [[venezia]]no Giovanni Ghinei. Alla fine del secolo XVIII gli invasori francesi cacciarono i monaci; la chiesa fu affidata a un sacerdote del clero secolare. Nel [[1826]] [[papa Leone XII]] la eresse a chiesa parrocchiale<ref>Fu la terza parrocchia di Lugo, dopo San Giacomo e San Francesco di Paola.</ref> e ne affidò la cura al cardinale lughese [[Francesco Bertazzoli]] (1754-1830), canonico della collegiata dei Santi Petronio e Prospero (poi San Giacomo Maggiore). Due anni dopo il Bertazzoli decise di trasferire il titolo di collegiata alla chiesa del Morelli, che essa porta tuttora. La dotò di fonte battesimale e modificò il suo nome, associando Sant'Ilaro, patrono di Lugo, a San Francesco. Da allora la chiesa è diventata il punto di riferimento della comunità, dove si svolgono le più importanti celebrazioni liturgiche<ref>Vittorio Tampieri, «La Storia» in ''Guida della Collegiata dei Santi Francesco e Ilaro in Lugo'', Imola, 2015.</ref>. Vi è venerata l'immagine della Madonna del Rosario, custodita dal 1950<ref>Vi è stata trasferita dalla chiesa del Limite, adattata a uffici della Banca del Monte.</ref>; il suo giorno di festa è la prima domenica di ottobre. Uno dei dipinti più pregevoli conservati al suo interno è la tela di [[Giacomo Zampa]] (1731-1808) che raffigura l'incontro tra [[Sant'Antonio da Padova]] ed [[Ezzelino III da Romano]]. Dal 6 agosto [[1850]] alla morte vi esercitò il suo ministero il Venerabile don Carlo Cavina (1820-1880).
* Chiesa di San Giacomo Maggiore (chiesa del rione Brozzi). Già esistente prima della distruzione dell'insediamento avvenuta nel 1218, è la più antica chiesa di Lugo ancora esistente<ref>{{cita|G. Baldini|p. 26|San Giacomo, 2015}}.</ref>. Originariamente era situata dentro l'''oppidum'', la cittadella fortificata<ref>Si trovava pressappoco dalle parti del bar Jolly (loggia del Pavaglione, n. 84).</ref>. Nel 1229, in piena fase di ricostruzione del paese, fu nominata chiesa di [[giuspatronato]] della comunità (lo rimase fino al XV secolo). Era sede delle assemblee consiliari del comune, nonché degli incontri solenni e giurati<ref>{{cita|A. Vasina|p. 185.|Vasina, 1995}}</ref>. Nella chiesa, intitolata ai “Santi Ilaro e Giacomo”, fu conservata a lungo una [[reliquia]] di [[Ellero di Galeata|Sant'Ilaro]], il patrono dei lughesi<ref>La reliquia rimase in San Giacomo fino al 1526, quando fu trasferita nella chiesa dei Carmelitani, dove si trova tuttora.</ref>. Nell'anno 1300 fu la prima chiesa lughese ad ottenere un [[battistero]]<ref>{{cita|G. Baldini|p. 27|San Giacomo, 2015}}.</ref>. Nel 1390 la chiesa venne ricostruita al di fuori della cittadella fortificata, nella via in cui si trova. Nel [[1734]] ricevette il titolo di [[collegiata]], che poi fu trasferito alla chiesa dei Francescani nel 1826<ref>{{cita|G. Baldini|p. 34|San Giacomo, 2015}}.</ref>. Dal 1741 al 1923 fu intitolata ai “Santi Petronio e Prospero”<ref>{{cita|G. Baldini|p. 37|San Giacomo, 2015}}.</ref>. Bombardata durante l'ultimo conflitto mondiale, è stata riaperta al culto il 23 dicembre [[1956]]. All'interno è conservata una statua che ritrae la Madonna addolorata, risalente al [[XVII secolo]], opera della bottega dei Paganelli, artisti lughesi. Nel 1985 è stato realizzato un nuovo battistero.
* Chiesa di San Francesco di Paola (chiesa del rione Cento) – Fondata come chiesa di Santa Maria del Trivio<ref>L'incrocio in questione (''trivium'') è quello tra via Cento e la perpendicolare via del Limite (attuale corso Garibaldi).</ref> (con annesso ospedale) nel [[XIII secolo]], la sua origine è connessa al popolamento del ''burgus'' Cento, uno dei due borghi principali di Lugo nel XIII secolo. Tra il 1335/40 e il 1370 la chiesa fu ricostruita<ref name="cintura">{{cita web|url=http://www.cassiciaco.it/navigazione/monachesimo/devozioni/mariana/cintura/lugo.html|titolo=Lugo di Romagna|accesso=1º novembre 2017}}</ref>. Nel [[1390]] il parroco dell'antica chiesa della ''massa sancti Hilari'' vi si trasferì perché il luogo in cui sorgeva, all'epoca sito fuori dalle mura, era troppo esposto alle rapine ed alle scorrerie delle bande armate. Egli porto con sé le reliquie conservate nella chiesa abbandonata. Il titolo di parrocchia fu trasferito al nuovo luogo di culto, che fu rinominato “Santa Maria del Trivio e Sant'Ilaro”<ref name="cintura" />. Da allora Santa Maria iniziò a contendere il primato di principale tempio cittadino all'altra chiesa parrocchiale di Lugo, San Giacomo Maggiore. Negli anni successivi si arricchì di altre reliquie del santo<ref>Su richiesta del Comune di Lugo, l'Abate di Galeata donò alla città un osso del braccio e una parte del cranio</ref>. Nel [[1583]] la popolazione delle due parrocchie di Lugo ammontava rispettivamente a {{formatnum:3056}} anime (San Giacomo) e {{formatnum:2700}} (Santa Maria). L'antagonismo fu rinverdito nel XVII secolo e continuò nel secolo seguente. Nella corsa al primato, Santa Maria batté sul tempo San Giacomo diventando la prima chiesa lughese ad ottenere il titolo di collegiata (dicembre 1733)<ref>Bolla ''Sacri Apostolici ministerii'' di [[papa Clemente XII]] del 4 dicembre [[1733]].</ref>. Ma dopo soli otto anni i titoli della chiesa furono rivoluzionati: la [[Santa Sede]] dispose la soppressione della parrocchia (e quindi della collegiata) e la sua riedificazione a [[San Francesco di Paola]] (bolla ''Copiosus in misericordia Deus'' di [[papa Benedetto XIV]] del 3 maggio 1741). Il titolo parrocchiale fu restituito già nel 1757. Dal [[1838]] poté di nuovo fregiarsi del nome di Sant'Ilaro, che venne aggiunto come co-titolare della parrocchia. Nel 1886 iniziarono i lavori di edificazione della nuova chiesa, che fu inaugurata il 23 aprile 1890<ref>{{cita news|autore=Matteo Pirazzoli|url=|titolo=Per San Francesco di Paola un doppio giubileo|pubblicazione=Il nuovo Diario-Messaggero|data=5 novembre 2020||pp =32-33}}</ref>. Infine, nel [[1921]] la chiesa riebbe il battistero<ref>{{cita|M. Martelli|pp. 177-178|Martelli, 1984}}.</ref>. All'interno è conservato un pregevole [[Gruppi scultorei raffiguranti il Compianto sul Cristo morto|Compianto sul Cristo morto]] in [[terracotta]] policroma risalente al [[XVI secolo]]. Nella Cappella del Sacramento si venera la Madonna della Cintura, una delle sculture lignee più antiche della Romagna. In un'altra cappella è venerata la Madonna del Rosario.
* [[Chiesa del Carmine (Lugo)|Chiesa del Carmine]] – La chiesa, nella quale si venera Sant'Ilaro, patrono della città, fu costruita dai carmelitani nel Cinquecento e già nel 1526 vi furono collocate le [[reliquie]] e il busto argenteo di Sant'Ilaro provenienti da un più antico oratorio ormai in abbandono. Nel Seicento fu realizzato il chiostro. L'edificio religioso fu completamente ricostruito nel Settecento dall'architetto [[Canton Ticino|ticinese]] Francesco Ambrogio Petrocchi e la nuova chiesa fu inaugurata il 14 maggio 1772. All'interno della chiesa sono conservati alcuni dipinti di Guidaccio da Imola, tra cui una pregevole ''Madonna del Carmine'' ([[1481]]), titolare della chiesa insieme a Sant'Ilaro, nonché due organi di epoca barocca tuttora funzionanti: un grande strumento del [[1799]] di [[Gaetano Callido]] ed uno del Galli, su cui si esercitò il giovane [[Gioachino Rossini]].<ref>{{cita web|url=https://edicoladelcarmine.suasa.it/Lugo.html|titolo= Chiesa della Beata Vergine del Carmine di Lugo|accesso=3 aprile 2022}}</ref>.
* Chiesa di S. Maria delle Grazie (chiesa del rione Ghetto). Costruita nel [[1612]]. L'edificio è ad un'unica navata con volta a botte. Vi officiavano i frati della Confraternita delle Stimmate di S. Francesco. Custodisce al suo interno un dipinto intitolato alla "Beata Vergine delle Grazie". Datato [[1512]], fu realizzato da un soldato francese di stanza a Lugo, pochi giorni prima di combattere nella sanguinosa [[Battaglia di Ravenna (1512)|Battaglia di Ravenna]]<ref>{{Cita web|url=https://www.bassaromagnamia.it/poitofintrests/chiesa-di-s-maria-delle-grazie/|titolo=Chiesa di S. Maria delle Grazie|accesso=28 marzo 2024}}</ref>. L'immagine, che raffigura la Madonna con il divin figlio tra le braccia, è molto venerata dai lughesi.
* Chiesa di Sant'Onofrio – Fondato come oratorio nel [[1679]], è stata per secoli la chiesa di uno degli ospedali cittadini. Al suo interno contiene grandi ovali nei quali [[Ignaz Stern]] (discepolo del [[Carlo Cignani|Cignani]]), raffigurò la vita del santo a cui è dedicata. Sconsacrata nel [[1910]], dal [[1992]] la proprietà dell'edificio è passata all'[[Azienda sanitaria locale]]. Dal 2008 al 2012 è stato oggetto di restauro. In base ad un accordo col Comune, la chiesa può essere utilizzata come sede di mostre e di incontri culturali.
* Chiesa del Suffragio – Risalente al [[1720]], ospita alcuni apprezzabili dipinti di Stern e dei lughesi Benedetto del Buono e Carlo Ruina. All'interno della chiesa è presente un organo del 1844 realizzato da Cesare e Quintino Rasori e restaurato nel 1999.
* Chiesa dei Cappuccini - Edificata tra il [[1947]] e il [[1951]], presenta al centro una scultura ispirata al tema biblico della [[Pietà (arte)|pietà]]. Una delle cappelle laterali è dedicata ai martiri lughesi della [[seconda guerra mondiale]]. I Cappuccini furono presenti a Lugo dal [[1575]]. Durante la [[peste del 1630]] i Cappuccini diedero il loro contributo al servizio degli appestati. Tra il 1666 e il 1706 il convento fu ampliato più volte e fu fornito di una buona biblioteca. La comunità subì le due soppressioni napoleoniche (1798 e 1805)<ref name="Damati">Alfonso D'Amati, "Appunti per una storia dei Domenicani a Lugo", in AA.VV., ''Romagna Romandiola. Le istituzioni religiose nella storia del territorio'', Lugo Walberti 2001, pp. 93-119.</ref> e quella italiana del [[1866]]<ref>Leggi di [[eversione dell'asse ecclesiastico]]. I monaci lasciarono il convento il 31 dicembre 1866.</ref>. La comunità fu in entrambi i casi ricostituita. Nel 1915 i frati cappuccini furono chiamati a svolgere l'assistenza spirituale nell'ospedale civile. Nel [[1945]] la chiesa fu rovinata dai bombardamenti alleati (30 marzo e 6 aprile). Fu decisa la demolizione per costruire quella attuale, mentre per il convento fu scelta la riparazione<ref name="Damati" />. A partire dal 1968 il numero dei monaci scese considerevolmente. Gli ultimi frati lasciarono il convento nel [[1984]], donando l'edificio alla Chiesa lughese<ref name="Leardo Mascanzoni 2005 pp. 87-101">Leardo Mascanzoni, ''Romagna Romandiola. Le istituzioni religiose nella storia del territorio'', in «Rivista di Storia della Chiesa in Italia», LIX, n. 1 (gennaio-giugno 2005), pp. 87-101.</ref>. Da allora l'ex convento è sede della Casa della carità "San Francesco d'Assisi", struttura assistenziale per persone non autosufficienti;
* San Gabriele Arcangelo: inaugurata e consacrata il 16 ottobre [[1982]], è l'ultima chiesa costruita a Lugo (nome completo: Chiesa di San Gabriele Arcangelo in San Benedetto Abate)<ref>{{Chiese italiane|48797|Chiesa di San Gabriele Arcangelo in San Benedetto Abate|12 agosto 2019|stampa=sì}}</ref>. È situata nella periferia est, vicino al nuovo tracciato della [[Strada statale 253 San Vitale|strada provinciale San Vitale]]. È la chiesa dell'omonima parrocchia, l'ultima in ordine di tempo ad essere eretta nella cittadina.
 
==== Nel forese ====
La nota «Inchiesta Agraria [[Stefano Jacini|Jacini]]» ([[1871]]) traccia un quadro della gestione del territorio di Lugo negli anni immediatamente successivi alla nascita del Regno d'Italia. L'economia lughese non aveva subito grandi variazioni. L'occupazione principale continuava ad essere l'agricoltura:
* Oratorio di Croce Coperta – Uno dei più antichi luoghi di culto lughesi, è situato esattamente a un [[miglio romano]] dal centro<ref name="ref_A">Norino Cani, ''Lugo e la Bassa Romagna tra Ostrogoti, Bizantini e Longobardi (V-VIII secolo)'', Lugo, 2012.</ref>. Di origine altomedievale, la data di edificazione è sconosciuta. Nel 1465 era in stato di abbandono: il vescovo di Imola la affidò ai Carmelitani che la restaurarono<ref>Anna Tamburini, ''Lugo, il volto della città'', Edizioni Essegi, 1993, p. 85.</ref>. Nel [[1802]] fu completamente spogliata e messa in vendita. L'acquistò Gian Antonio Bolis per salvarla dalla distruzione (1803)<ref>{{cita|M. Martelli|p. 248|Martelli, 1984}}. L'interno è completamente decorato con un ampio ciclo di [[affresco|affreschi]] devozionali che caratterizza questa chiesa come un unicum nel panorama romagnolo.</ref><ref>Estinta la famiglia Bolis, la chiesetta passò a Guglielmo Tamburini, medico condotto e nonno del successivo Guglielmo, [[Podestà (fascismo)|podestà]] di Lugo dal 1927 al 1931.</ref>.
* I braccianti a ore ricevevano un salario giornaliero di 1 lira/1,5 lire<ref>Per le donne il salario spaziava da 0,60 a 1 lira all'ora.</ref>
* [[Chiesa di Campanile|Pieve di Campanile]] – Sita in campagna, a circa 10&nbsp;km nord di Lugo, è un antico complesso ecclesiale comprendente una chiesa altomedievale e un campanile ancora intatto risalente all'[[XI secolo]]. La chiesa, originariamente a tre navate, è stata ricostruita dopo che fu devastata dalle esondazioni del fiume [[Santerno]]. La forma a navata unica, risale al [[XVI secolo]]. Nell'[[Alto Medioevo]] il complesso fece parte della rete di pievi rurali che sostituì l'amministrazione romana del territorio. La pieve fu al centro di una vasta zona, delle dimensioni di circa 5200 ettari.
* I coltivatori diretti prendevano la terra in affitto a 120-180 lire/ettaro. La rendita oscillava fra le 132 e le 198 lire/ettaro.
* Chiesa di Ascensione - A pochi km da Lugo, fu edificata nel [[1534]]. La chiesa ha dato il nome al piccolo centro abitato sorto nei dintorni.
* I piccoli proprietari, una minoranza della popolazione, possedevano in media 10-12 ettari di terra<ref>Giovanni Baldini, «L'avvocato lughese dell'Inchiesta Jacini», ''Giornale di massa'', n. 5/2011, pag. 14.</ref>.
* Oratorio di Passogatto, intitolato alla [[Madonna di Loreto]], l'unico con questa dedicazione nella [[diocesi di Imola]]. Pregevole esempio di [[architettura barocca]], l'edificio (edificato tra il 1709 e il 1715) è a forma di [[croce greca]], con quattro cappelle ornate da grandi conchiglie. All'interno è conservata una [[pala d'altare]] di fine '600 con nicchia entro la quale è posta l'immagine della Vergine, databile alla seconda metà del XVI secolo<ref>Don Davide Sandrini, «Il nuovo Diario-Messaggero», 3 settembre 2020, p. 32.</ref>.
 
==== Devozione mariana ====
Il terreno era coltivato soprattutto a [[cereali]]. La frutticoltura era ancora di là da venire: su 11.000 ettari coltivabili, solo 16 erano destinati ad alberi da frutta. La [[Canapa (tessile)|canapa]] occupava il 5% della superficie. Nel 1869 la produzione di [[baco da seta]] era di 582 quintali (dieci anni più tardi aumentarono a 1.243).
* Santuario della Madonna del Molino: la chiesa fu costruita dopo un evento miracoloso. La tradizione fa risalire l'accadimento al 17 maggio [[1496]]. Quel giorno un mercante, proveniente da [[Faenza]] diretto a Ferrara, rovesciò nei pressi di Lugo il suo carro, mandando in frantumi un'immagine della Vergine, in gesso bianco, che portava con sé. Alcuni bambini del posto ricomposero i frammenti; riunitisi in preghiera, l'immagine emise una potente luce e si ricompose senza segni apparenti di rottura<ref>{{cita web|url=http://www.madonnadelmolino.it/index.php/il-santuario/le-origini|titolo=Il Santuario. Le origini|accesso=2 aprile 2016|urlmorto=sì}}</ref>. La Madonnina fu collocata in una piccola cappella. Un anno dopo (27 aprile 1497) fu inaugurata una chiesa in un luogo chiamato popolarmente "Molinaccio" (da un vecchio mulino situato circa 1,5&nbsp;km dal centro del paese). All'interno venne collocata l'immagine prodigiosa<ref name="Leardo Mascanzoni 2005 pp. 87-101" />. La cura santuario fu affidata ai [[Ordine dei frati predicatori|frati domenicani]]. La costruzione iniziò nel [[1516]]; nel [[1538]] la chiesa fu consacrata<ref name="Leardo Mascanzoni 2005 pp. 87-101" />. I Domenicani custodirono l'immagine fino al [[1866]], anno delle leggi sull'[[Eversione dell'asse ecclesiastico|incameramento dei beni ecclesiastici]] e del loro allontanamento dalla città. Nel [[1894]] il Comune restituì il santuario alla [[diocesi di Imola]]<ref name="Tampieri 2016" />. Due anni dopo l'immagine della Madonna, che dai tempi napoleonici non era più uscita dalla chiesa, fu portata in processione tra le strade di Lugo. L'iniziativa ebbe un enorme successo: ventimila pellegrini accorsero per partecipare alla processione. Negli anni trenta del [[XX secolo]] il plurisecolare santuario fu ricostruito su progetto dell'architetto Corrado Capezzuoli; i lavori si protrassero dal [[1939]] al [[1943]]<ref>L'inaugurazione della nuova chiesa si ebbe il 29 maggio 1943.</ref>. Il 13 aprile [[1951]] fu elevata alla dignità di [[basilica minore]]. L'immagine della Madonna del Molino è invocata per le guarigioni da infermità. La sua ricorrenza cade il 15 agosto. Dal 1º febbraio 1984 la chiesa è anche sede parrocchiale. L'area prospiciente il santuario fu la sede originaria della Fiera di Lugo, nata nel 1550. La fiera, che si teneva nei giorni 15 e 16 agosto (i giorni dell'[[Assunzione di Maria|Assunzione al cielo]] di Maria), venne spostata in centro in seguito ad un incendio che si sviluppò proprio durante lo svolgimento della manifestazione, il 16 agosto 1628<ref>Il nuovo Diario-Messaggero, 8 agosto 2024, p. 14. Infine, nella seconda metà del Settecento fu fissata dal 20 agosto al 6 settembre.</ref>. La Madonna del Molino è parrocchia dal 1º gennaio 1984;
Nel circondario lughese si contavano circa 18 mila [[bovini]]. Lugo si qualificava all'epoca soprattutto come grande emporio, in virtù del tradizionale mercato del mercoledì (in essere fin dal Medioevo), che col tempo aveva acquisito una dimensione sovraregionale.
* Chiesa di Santa Maria delle Grazie: vi è venerata l'immagine che prende il nome di “Madonna del Ghetto”, poiché la chiesa si trova nel quartiere un tempo abitato dagli ebrei. L'immagine è attestata fin dal [[XVI secolo]]. È invocata per guarigioni da malattie e protezione da calamità naturali. La sua ricorrenza cade il lunedì di [[Pentecoste]].
 
==== Chiese non più esistenti ====
Alla fine dell'800 si affermarono tra i lughesi i movimenti socialista e repubblicano quale alternativa politica e amministrativa ai moderati e monarchici. Le giunte guidate dal repubblicano radicale [[Ercole Bedeschi]] dal [[1885]] al [[1890]] diedero vita ad importanti esperienze innovative in campo economico e sociale (ad esempio, costruzione di case per gli operai e fondazione di cooperative). Le istituzioni più importanti erano la Banca Popolare, il Canapificio, la «Società fra le Arti Costruttrici» e la «Società edificatrice di case operaje». Lugo vantava anche la più ricca Società di Mutuo Soccorso della Romagna, con una sezione femminile con più di 200 socie e un capitale di 17.363,59 lire.
* Chiesa del convento domenicano – I primi monaci dell'[[Ordine dei frati predicatori]] si insediarono a Lugo nel [[1492]]. Subito iniziarono i lavori di costruzione del convento con l'annesso orto, elemento essenziale della vita monastica dei Domenicani. Il 27 aprile 1497 i frati ricevettero in custodia una chiesa rurale in cui era custodita un'immagine della Vergine (poi divenuta nota come "Madonna del Molino", ''vedi sopra'') che compiva prodigi. Quanto al loro luogo di culto, convento e chiesa furono edificati in un terreno donato loro dalla comunità nel fondo Cento<ref>La strada di accesso alla chiesa fu realizzata nel 1648, antesignana dell'attuale via Giuseppe Compagnoni.</ref>. La chiesa, a tre navate, fu consacrata nel 1508 e il chiostro fu realizzato nel 1521. Nel 1539 la comunità domenicana lughese ottenne il riconoscimento ufficiale di "convento formale"<ref>Per ottenere questo riconoscimento una comunità doveva raggiungere il numero di 12 frati.</ref>. Nel 1568 fu ultimato il campanile a pigna che affianca la chiesa<ref>{{cita|M. Martelli|p. 134|Martelli, 1984}}.</ref>. Come ogni convento domenicano, anche il convento di Lugo si dotò di una biblioteca. Il fondo fu accresciuto, nel tempo, con le donazioni di numerosi cittadini<ref>Con la soppressione del convento, avvenuta nel XIX secolo, il patrimonio librario fu fatto confluire interamente nella biblioteca comunale.</ref>. I frati fondarono uno ''Studium'' che rilasciò lauree in teologia<ref name="Tampieri 2016">Vittorio Tampieri, ''Terz'ordine domenicano, da più di un secolo "preziosa presenza nelle nostre contrade"'', ne «Il nuovo Diario-Messaggero», 19 novembre 2016, p. 26.</ref>. Nel [[1753]] monsignor Tomaso Emaldi (1706-1762), lughese residente a Roma dove svolgeva il prestigioso incarico di bibliotecario privato di papa [[Benedetto XIV]], finanziò l'istituzione di una cattedra di teologia dogmatica e morale. Tra i docenti che insegnarono nella "Cattedra Emaldiana" va ricordato [[Francesco Gaude]]. Si laurearono presso lo ''Studium'' domenicano due illustri lughesi: [[Francesco Bertazzoli]] e [[Giuseppe Compagnoni]]. Nel [[1862]] i domenicani furono espulsi da Lugo e nel 1866 il convento venne incamerato tra i [[Eversione dell'asse ecclesiastico|beni confiscati dallo Stato]]; il Fondo per il culto destinò l'ex convento a caserma mentre la chiesa fu ridotta a magazzino. Mantenne questa destinazione fino a quando, il 26 dicembre 1944, durante la [[seconda guerra mondiale]], fu completamente distrutta da un bombardamento: rimase solo il complesso conventuale e il campanile. Tra il 1998 e il 2000 l'ex complesso conventuale è stato ristrutturato ed è oggi utilizzato come [[residenza sanitaria assistenziale]] (RSA).
 
* Chiesa del convento degli [[Agostiniani]] (in via Tellarini);
Seguirono amministrazioni moderate, salvo la parentesi repubblicana nel primo decennio del '900. Dopo la tragedia della [[prima guerra mondiale]], nel [[1920]] fu eletto il primo sindaco [[socialista]] di Lugo, Giovanni Foschini, ma nel [[1922]] fu estromesso con la violenza da parte dei [[fascisti]].
* Chiesa di Sant'Antonio Abate (con annesso ospedale, in via Poligaro);
* Chiesa di San Rocco (con annesso ospedale, in corso Garibaldi 118);
* Chiesa di Santa Croce (con annesso ospedale, in via Codalunga);
* Chiesa dei Santi Anna e Gioacchino (in via T. Emaldi);
* Chiesa di Sant'Anna (in via G. Compagnoni);
* Chiesa di Gesù e Maria (rasente al vicolo dei Cappuccini);
* Chiesa di Santa Maria del Popolo (già "Della nascita di Maria", nell'angolo tra piazza Trisi e corso Garibaldi). Anche quest'ultima aveva un ospedale annesso.
<ref>''Percorsi del sacro. Chiese e cappelle scomparse nella città di Lugo'', «Il nuovo Diario-Messaggero», 2 marzo 2013, pp. 16-17.</ref>
 
==== IlCimitero XX secoloebraico ====
Il primo cimitero ebraico di Lugo si trovava non lontano dal ghetto (sito in via Codalunga), tra gli attuali viale T. Masi e Viale Dante. Esistente sin dal [[XV secolo]], col passare dei secoli divenne troppo angusto per una comunità sempre più popolosa. Ne fu costruito uno nuovo nella prima metà del XVIII secolo, di dimensioni doppie rispetto al precedente<ref>Ines Miriam Marach in (AA.VV.), ''Bassa Romagna ritrovata. I 10 luoghi della memoria'', Tempo al Libro, 2021, pp. 114-117.</ref>. Nel XIX secolo il cimitero arrivò a contenere 600 sepolture. Nel 1863 la zona dov'era ubicato il cimitero divenne zona residenziale. Divenne necessario individuare per il cimitero ebraico una nuova collocazione. Dopo lunghe trattative con l'amministrazione comunale, nel [[1877]] venne inaugurato il cimitero nell'attuale sede (via di Giù). Con l'unità d'Italia e l'emancipazione degli ebrei, molte famiglie furono attratte dello stile di vita delle grandi città<ref>Prima gli ebrei non si potevano spostare liberamente sul territorio.</ref>; iniziò così l'emigrazione delle famiglie più abbienti verso Bologna e altre importanti città. Il cimitero è attualmente in uso (e visitabile) ed appartiene alla Comunità ebraica di [[Ferrara]].
Durante la [[prima guerra mondiale]], Lugo diede all'aviazione militare [[Francesco Baracca]], medaglia d'[[oro]] al valore militare. Oltre 400 furono i militari lughesi morti in guerra o a causa della guerra.
=== Architetture civili ===
==== Pavaglione ====
<gallery>
File:Lugo - Il Pavaglione.jpg|Il Pavaglione
File:Lugo6.jpg|Il timpano
File:Lugo4.jpg|Piazza Mazzini
File:Lugo5.jpg|I portici del Pavaglione
</gallery>È un [[quadriportico]] di circa 100 metri di lato (copre quindi l'area di un [[ettaro]]) situato di fronte alla rocca estense. Il primo atto della costruzione di quello che divenne il Pavaglione si ebbe nel [[1570]], quando il duca [[Alfonso II d'Este]] ordinò lo smantellamento delle fortificazioni circostanti la rocca, per fare posto al mercato settimanale<ref name="ReferenceA">{{cita|M. Martelli|p. 139|Martelli, 1984}}.</ref>. La prima loggia costruita aveva lo scopo di fornire ricovero alle milizie e riparo ai mercanti in occasione del mercato settimanale; solo successivamente la funzione commerciale prese il sopravvento su quella militare. Negli anni seguenti il portico divenne famoso per il mercato dei bozzoli dei bachi da seta, fino ad essere indicato come "Padiglione de' folicelli da seta", poi "Paviglione" e infine "Pavaglione". Il termine "pavaglione", infatti indica un luogo recintato, e spesso coperto, in cui si svolgono le operazioni di vendita dei bozzoli. I lughesi, vista la fiorente attività di commercio del prezioso lepidottero, decisero di realizzare una struttura permanente, dedicata espressamente al mercato dei [[baco da seta|bachi da seta]].
 
Costruito in più fasi, fino al [[1780]] esisteva un unico portico. In quell'anno il consiglio comunale deliberò l'ampliamento della struttura. Il nuovo progetto (firmato dall'architetto ferrarese Giuseppe Campana) comportò l'erezione di tre porticati da innestare su quello già esistente. Campana, facendosi ispirare dalle forme costruttive dell'antichità [[Architettura greca classica|greca]] e [[Architettura romana|romana]], costruì tre lati del vasto quadriportico realizzando due logge più lunghe a una corsia (i bracci nord e sud) e una loggia più corta (il braccio ovest) a doppia corsia. Per uniformità, duplicò la corsia della loggia estense. Gli archi erano sostenuti «da pilastri a base quadra, uniti da cornice semplice e divisi nella continuità con frontespizi a pilastri rettangolari (due per parte nei loggiati più lunghi), fatti di un [[fornice]] a maggior respiro, in mezzo a due aperture minori architravate, con sovrastanti riquadri»<ref>«Il Messaggero», Lugo, 20 aprile 1946, n. 25. La struttura concepita da Campana è rimasta immutata fino ad oggi.</ref>. Sul loggiato di ponente fece innalzare un [[Attico (architettura)|attico]] con grandiosa [[cimasa]], sovrastante tutto il foro mercantile. Il quadriportico fu inaugurato nel settembre 1783, in occasione della Fiera<ref>{{cita|M. Martelli|p. 208|Martelli, 1984}}.</ref>. <br />
Lugo è tra le [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]]. Inoltre è stata insignita della [[Medaglia di Bronzo al Valor Militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>[http://www.istitutonastroazzurro.it/comunedilugo.html Testo della motivazione]</ref>.
La lapide dedicatoria al [[Legazione di Ferrara (1598-1796)|legato di Ferrara]] cardinale [[Francesco Carafa della Spina di Traetto|Francesco Carafa di Traetto]] recita come segue:
 
{{citazione|Mercato tra i più frequentati d'Italia<br/>
Risorta rapidamente dalle rovine della [[seconda guerra mondiale]] (il torrente Senio fu fronte dal dicembre del [[1944]] al [[10 aprile]] [[1945]]), grazie all'operosità dei suoi abitanti ed alla stabilità amministrativa, oggi Lugo riveste un importante ruolo nell'economia romagnola come centro di scambi e di commercializzazione per i prodotti agricoli della Bassa Romagna.
Per la strettezza del portico e per le botteghe provvisorie<br/>
non sufficientemente adatto ai mercanti, né sicuro per le merci<br/>
il Cardinale Francesco Carafa, napoletano, Legato di Ferrara<br/>
affinché nulla per l'avvenire mancasse al richiamo dei mercanti<br/>
allo sviluppo del commercio, all'ornamento del Comune<br/>
ed infine alla comodità di quanti vi convengono<br/>
dall'area totalmente vuota ed irregolare<br/>
ridotto a questa forma maestosa con portici ed abbellimenti<br/>
aggiuntavi una guardia a presidio<br/>
ampliò e nuovo e intatto dedicò anno 1783|Lapide dedicatoria del Pavaglione|Emporium Italiae frequentissimum<br/>
porticus angustiis ac temporariis tabernis<br/>
nec mercatoribus satis aptum nec mercibus tutum<br/>
Franciscus Card. Carafa Neap. Ferrar. Legatus<br/>
ne quid in posterum adliciendis negotiatoribus<br/>
nundinis amplificandis municipio ornando<br/>
confluentium denique commoditati deesset<br/>
ex area prorsus vacua et abnormi<br/>
in augustam hanc. formam cum porticibus et ornamentis<br/>
addito stationario milite<br/>
ampliavit et sub. ascia ded. an. MDCCLXXXIII|lingua=La}}
 
Raro esempio di architettura settecentesca ad uso civile, il Pavaglione anticipò concezioni urbanistiche moderne. I portici ospitano ancora numerose attività commerciali. Il "vecchio" loggiato (cioè il lato est) sopravvisse fino al [[1867]], quando fu abbattuto e ricostruito con uno stile identico agli altri tre porticati. A dirigere le decorazioni fu incaricato il pittore bolognese [[Luigi Samoggia]], che eseguì l'ornamento delle finestre rettangolari ed effettuò il disegno del parapetto. Per il [[facciata|frontespizio]] Samoggia optò per una soluzione uniforme con quello del lato ovest (dove compare la dedica legatizia). Nel [[Timpano (architettura)|timpano]] del nuovo loggiato fece raffigurare lo stemma della città. Anche la tinteggiatura generale venne stabilita dal Samoggia. Infine, nel [[1895]] fu collocato un orologio meccanico, opera del maestro Clodoveo Franchini di Bologna<ref>«Il Messaggero», Lugo, 24 agosto 1946, n. 31. Di sera l'orologio veniva regolarmente illuminato.</ref>, ancora perfettamente funzionante (è stato restaurato nel [[2008]]).
Nel [[1969]] la città si è arricchita di un nuovo quartiere, «Madonna delle Stuoie», che è diventato il quarto quartiere di Lugo (dopo Cento, Brozzi e Ghetto). Costruito nell'area dietro la ferrovia, il rione prende il nome dalla chiesa parrocchiale che, a sua volta, deriva probabilmente dal fatto che la zona era sempre stata bassa. Nei secoli passati aveva subito periodiche inondazioni, che l'avevano fatta diventare palude. Vi erano cresciuti giunchi e canne palustri, che venivano usati per costruire stuoie, da ciò il titolo ''La Madòna dal Stur'' (in [[dialetto romagnolo]]).
 
Nel [[1917]] sono state apposte nel porticato di ponente le due lapidi di marmo in memoria di [[Cesare Battisti]] e [[Guglielmo Oberdan]] ancora visibili<ref name="Walter Berti 2005, p. 21">Walter Berti (a cura di), ''Lugo nel 900. Una storia di Lugo nel XX secolo'', Walberti, Lugo 2005, p. 21.</ref>. Tra il 1910 e il 1937 fu posto al centro del piazzale un monumento in onore di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]].
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
=== Monumenti storici ===
==== Teatro Rossini ====
* '''Rocca Estense''' – È il monumento più caratteristico della città. Esempio di architettura fortificata, fu costruita nel Basso Medioevo, probabilmente sopra un precedente fortilizio. Gli Estensi la modificarono e ristrutturarono più volte, dandole l'aspetto attuale nella seconda metà del '500. Dopo la devoluzione del Ducato Estense allo Stato Pontificio (1598), la fortezza ha perso rilevanza strategica ed è stata adibita a sede delle attività del governatore (oggi Sindaco). Le modifiche alla Rocca sono continuate nei secoli seguenti: risalgono ai primi dell'800 l'impianto del [[giardino pensile]] e la sostituzione del lato bastionato ad est con l'attuale porticato. Fa eccezione il torrione posto a nord-ovest, il cosiddetto "mastio di Uguccione della Faggiola" (Signore di Lugo dal 1297), che è invece rimasto tale. Attualmente la Rocca Estense ospita gli uffici dell'amministrazione comunale. Una curiosità: sulle pareti della Rocca piante di [[capperi]]. Nell'Ottocento, grazie alla raccolta affidata a privati e alla rivendita, rientravano fra le entrate del bilancio comunale. Attualmente i capperi vengono raccolti direttamente dall'Amministrazione Comunale, conservati in [[salamoia]] e offerti in dono agli ospiti e alle delegazioni ufficiali in visita alla città.
[[File:Lugo_teatro_rossini.jpg|thumb|Teatro Rossini]]
* '''Pavaglione''' – Quadriportico di circa 100 metri di lato (copre quindi l'area di un [[ettaro]]). Costruito in più fasi, a partire dal [[1570]] su ordine del Duca [[Alfonso II d'Este]], è stato portato a termine nel [[1781]]. La prima loggia costruita aveva lo scopo di fornire ricovero alle milizie e riparo ai mercanti in occasione del mercato settimanale; solo successivamente la funzione commerciale prese il sopravvento su quella militare. Le logge diventarono negli anni famose per il mercato dei bozzoli dei bachi da seta e il luogo veniva indicato come "Padiglione de' folicelli da seta", poi "Paviglione" e infine "Pavaglione". Raro esempio di architettura settecentesca ad uso civile, anticipa concezioni urbanistiche moderne. I portici ospitano ancora oggi numerose attività commerciali. Dal [[1895]], sopra uno dei quattro lati (lato est) fa bella mostra di sé un orologio meccanico, ancora perfettamente funzionante, restaurato nel [[2008]].
*Il '''[[Teatro Rossini (Lugo)|Teatro Rossini]]''' è Teatroun teatro all'italiana con sala scandita su quattro ordini di palchi cui si aggiunge il loggione, costruito franel 1758 su progetto dell'architetto Francesco Ambrogio Petrocchi con il 1757coinvolgimento eun paio d'anni più tardi dell'architetto Antonio Galli Bibiena, inaugurato il 15 agosto 1761 con una rappresentazione del "Catone in Utica" di [[Pietro Metastasio]]<ref>L. Baldinini Senni, M. Pagani, M. Rocchi, ''op, cit.'', pp. 3-5.</ref> e intitolato a Gioacchino[[Gioachino Rossini]] nel 1859. Durante la [[Secondaseconda guerra mondiale]] l'edificio venne gravemente danneggiato dai bombardamenti. Il teatro, restaurato, ha riaperto nel [[1986]].
 
* '''Villa Malerbi''' – Residenza di campagna della famiglia dei fratelli Malerbi (i canonici Giuseppe [1771-1859] e Luigi [1776-1843]), celebri musicisti, la cui illustre scuola fu tra le prime della Romagna ed ebbe fra gli allievi Gioacchino Rossini. La villa, risalente ai primi anni del [[XIX secolo]], è oggi sede della Scuola di Musica "Malerbi".
==== Palazzo Trisi ====
* '''Monumento a Francesco Baracca''' – Monumento realizzato nel [[1936]] in onore dell'eroe della [[Prima Guerra Mondiale]] [[Francesco Baracca]], nativo di Lugo. L'opera è dello scultore [[Domenico Rambelli]] di [[Faenza]] (1886-1972), che ne fu anche l'ideatore.
Palazzo signorile del [[XVIII secolo]] progettato da [[Cosimo Morelli]]. Fu fatto costruire dal Comune per riunire in un'unica moderna sede le scuole pubbliche e il Collegio Trisi. La storia del Collegio può essere distinta in due parti. Fu fondato per donazione testamentaria del nobile Fabrizio Trisi (1580-1630) il quale volle che parte del suo patrimonio, nonché la sua residenza, fossero impiegate nella fondazione di un collegio a lui intitolato dove mantenere dieci giovani lughesi meritevoli<ref>Il numero degli alunni variò nel corso degli anni, stabilizzandosi intorno alle cinque unità. Le famiglie Cassani, Belletti e Taroni godettero del privilegio di poter far iscrivere i propri membri senza affrontare l'esame di ammissione.</ref>. Affidò infine la gestione dell'istituzione all'amministrazione comunale. Il Collegio voluto da Trisi entrò in attività nel [[1674]] grazie alle sollecitazioni del vescovo Costanzo Zani sul Consiglio comunale. La prima sede fu in via Codalunga (oggi via Matteotti) nella casa del nobile. Dapprima rilasciò solo la laurea in legge; a partire dal 1706 anche quella in filosofia<ref name="ReferenceB">{{cita|M. Martelli|p. 153|Martelli, 1984}}. Per l'istruzione femminile si dovette attendere il 1765 con la scuola delle Maestre Pie.</ref>. Nel [[1760]] il consiglio comunale deliberò l'accorpamento del Collegio Trisi con le scuole pubbliche lughesi. Cominciò così la seconda fase della vita dell'istituzione. Si decise di finanziare la costruzione di un nuovo palazzo dove alloggiare il Collegio e le scuole. A quel tempo esistevano a Lugo tre scuole pubbliche: elementare, «Grammatica inferiore» (per lo studio della [[lingua latina]]) e «scuola maggiore», dove si insegnavano Umanità e Retorica<ref name="Medri84">{{cita news|autore=Sante Medri|url=|titolo=Il Collegio Trisi di Lugo e la formazione della «Libraria» nei secoli XVII e XVIII|pubblicazione=Studi Romagnoli|data=1984 (XXXV)}}</ref>. La sede di via Codalunga fu chiusa nel 1763; l'anno seguente iniziarono i lavori, che si conclusero nel [[1774]]. Le scuole pubbliche furono aperte già nel [[1772]], quando i lavori erano ancora in esecuzione. Il Collegio Trisi era dotato di una biblioteca giuridica aperta al pubblico, che divenne municipale durante la dominazione francese e fu aperta al pubblico nel [[1803]].
* '''Casa-Museo Gioacchino Rossini''' – Edificio abitato per lungo tempo dalla famiglia di [[Gioacchino Rossini]]. All'interno, si possono ammirare alcuni documenti che attestano il legame del compositore con la città. Attualmente ospita mostre di arti figurative.
 
* '''Porta San Bartolomeo''' – Porta medievale di cui la data di costruzione è ignota. Deve il nome alla vicinanza di un oratorio dedicato a san Bartolomeo.
==== Villa Malerbi ====
* '''Cimitero Ebraico''' – Il cimitero ebraico di Lugo, inaugurato nell'attuale sede nel 1877, testimonia la presenza, nel passato, di un'importante comunità ebraica nella città. La comunità si formò nel [[XVI secolo]], durante la dominazione estense. Molte famiglie si stabilirono nel ducato estense profughe dalla Spagna. Nel [[1639]] a Lugo fu costruito il Ghetto, seguito pochi anni dopo dal cimitero ebraico. Inizialmente il luogo sacro fu edificato vicino a corso Matteotti. Nel [[1877]] trovò sistemazione nella sede attuale (via di Giù). Nel XIX secolo il cimitero arrivò a contenere 600 sepolture. Dopo la fondazione del Regno d'Italia e la parificazione degli Ebrei agli altri cittadini dello Stato, molte famiglie furono attratte dello stile di vita delle grandi città<ref>Prima gli ebrei non si potevano spostare liberamente sul territorio.</ref>; iniziò così l'emigrazione delle famiglie più abbienti verso Bologna e altre importanti città.
[[File:Scuolamalerbi.jpg|thumb|La scuola di musica intitolata ai fratelli Malerbi]]
Fu la residenza di campagna della famiglia Malerbi, che abitava in centro dov'è attualmente Largo della Repubblica. La villa, costruita nei primi anni del [[XIX secolo]], fu ereditata da Pietro Malerbi (1890-1954), ultimo discendente maschio della famiglia. Nel 1949 (primo centenario della morte del canonico Giuseppe, suo antenato) egli la donò al Comune di Lugo, a patto che diventasse sede della scuola comunale di musica. Dal 1950 è sede dell'Istituto musicale pareggiato «Giuseppe e Luigi Malerbi», tuttora in attività. Il suo primo direttore fu Luigi Penazzi, che fu anche l'ultimo direttore della scuola musicale privata fondata dai fratelli Malerbi. Nella prima metà del XX secolo la scuola era stata diretta dal noto compositore [[Francesco Balilla Pratella]] (1910-1929), che accrebbe notevolmente il suo prestigio. Il «Fondo Malerbi», costituito dagli spartiti delle opere dei due fratelli (catalogato nel 1984 da Lauro Malusi) è conservato presso la Biblioteca comunale. All'inizio del XXI secolo Villa Malerbi è stata oggetto di un lungo restauro, terminato nel [[2012]].
 
==== ChiesePalazzo Drei ====
Palazzo dell'alta borghesia locale, appartenuto a una ricca famiglia di possidenti, composta dall'unica figlia dell'industriale Arrigo Foschini, Romea, che era stata anche proprietaria terriera per un certo tempo, e dal medico condotto di Lugo Giulio Drei. Dopo la morte del dottor Drei il palazzo andò in rovina e fu venduto allo stilista Angelo Cairoli.
; in città:
 
=== Architetture militari ===
* '''Chiesa del Carmine''' – È il luogo in cui si venera '''Sant'Ilaro''', patrono della città. Il culto di S. Ilaro è antico quanto le origini di Lugo. Una chiesa a lui dedicata, sita poco fuori le mura del paese (Sant’Ilaro in Stiliano), era documentata fin dall’anno [[1071]]. La chiesa conservava una croce di ferro al centro della quale era raffigurato il santo. Risale alla metà del XIII secolo la più antica attestazione di S. Ilaro come Patrono di Lugo: sulla campana della chiesa sita nel fondo Stiliano fu impressa, in latino, l'iscrizione "Sant'Ilaro difenda il suo popolo" con la datazione [[1264]]<ref>Nel 1493 gli Statuti del Comune di Lugo riconobbero la data del [[15 maggio]] (anniversario della morte di S. Ilaro) come giorno festivo.</ref>. Alla fine del [[XIV secolo]], a causa delle ripetute alluvioni che avevano colpito il territorio tra i fiumi Santerno e Senio, gli abitanti del fondo Stiliano si trasferirono nel centro abitato. Qui, una chiesa intitolata a S. Maria del Trivio, fu ribattezzata “S. Maria del Trivio e S. Ilaro”. La chiesa sita nel fondo Stiliano fu affidata alla cura dei Padri Carmelitani. Successivamente anche i Carmelitani si trasferirono all’interno delle mura, fondando la '''chiesa del carmine''' con annesso convento ([[1480]])<ref>Nel [[1613]] la Confraternita che custodiva la chiesa di S. Ilaro in Stiliano si trasferì a Santa Maria, sancendo l'abbandono del più antico luogo di culto in Lugo {{cita libro|AA. | VV. | La Romagna nella Legazione ferrarese | 1988 | Centro Studi Romandiola | Lugo}}.</ref>. Alla metà del [[XVIII secolo|Settecento]] la chiesa fu abbattuta e ricostruita, su disegno dell'architetto Francesco Petrocchi. Il nuovo luogo di culto fu inaugurato nel [[1772]]. Qui vennero poste le reliquie e il busto argenteo di S. Ilaro<ref>Nel [[1526]], su richiesta del Comune di Lugo, l'Abate di Galeata donò alla città alcune reliquie del Santo: un osso del braccio e una parte del cranio. Nel [[1689]] questa parte del cranio venne racchiusa in una teca d'argento.
==== Rocca estense ====
Nel [[1708]] i Carmelitani fecero realizzare un busto di argento massiccio raffigurante Sant'Ilaro, sulla cui parte anteriore venne collocata la reliquia. Nel [[1793]] il Comune di Lugo fece costruire un tronetto in legno dorato (stile impero) su cui fu posto il busto.</ref>, sotto la custodia dell’Ordine. Ancora oggi Carmelitani sono i custodi del culto del santo e del busto in argento che lo ritrae. All'interno della chiesa è presente un organo del [[1799]] di [[Gaetano Callido]].
[[File:ROCCA ESTENSE Lugo di Romagna.jpg|miniatura|La Rocca estense]]
* '''Oratorio di Croce Coperta''' – Uno dei più antichi luoghi di culto lughesi, secondo solo a S. Ilaro.
La [[Rocca estense di Lugo|Rocca estense]] è il monumento più caratteristico della città. Esempio di architettura fortificata, fu costruita sopra un precedente fortilizio. Gli [[Este]] la modificarono e ristrutturarono più volte: i loro interventi riguardarono soprattutto le bastionature ed il rafforzamento delle torri. L'aspetto della fortezza è ancora quello della metà del XVI secolo, al tempo degli Este. Dal 1847 la rocca estense ospita gli uffici dell'amministrazione comunale.
* '''Chiesa della Collegiata''' – Costruita su una precedente chiesa francescana del [[1230]], la Chiesa della Collegiata presenta un chiostro risalente al [[1471]] e un pozzale originale del [[1425]]. Vi è venerata l'immagine della Madonna del Rosario, custodita dal 1950<ref>Vi è stata trasferita dalla chiesa del Limite, oggi adattata ad uffici della Banca del Monte.</ref>; il suo giorno di festa è la prima domenica di ottobre.
* '''[http://www.sanfrancescodipaolalugo.it/menu/storia.htm Chiesa di S. Francesco da Paola]''' – Eretta nel [[XIV secolo]], è dedicata al culto del co-patrono cittadino.
* '''Chiesa di S. Maria delle Grazie''' (per i lughesi, chiesa del Ghetto). Costruita nel [[1612]]. L'edificio è ad un'unica navata con volta a botte. Vi officiavano i frati della Confraternita delle Stimmate di S. Francesco. Custodisce al suo interno un dipinto intitolato alla "Beata Vergine delle Grazie". Datato [[1512]], fu realizzato da un soldato francese di stanza a Lugo, pochi giorni prima di combattere nella sanguinosa [[Battaglia di Ravenna]]. L'immagine, che raffigura la Madonna con il divin figlio tra le braccia, è molto venerata dai lughesi.
*'''Chiesa di S. Giacomo Maggiore''' (chiesa del rione De' Brozzi). Nella chiesa è conservata una statua che ritrare la Madonna addolorata, risalente al [[XVII secolo]], opera della bottega dei Paganelli, artisti lughesi.
*'''Chiesa di S. Francesco da Paola''' (chiesa del rione Cento)
* '''Chiesa di Sant'Onofrio''' – Fondato come oratorio nel [[1679]], è stato per secoli uno degli ospedali cittadini. Nel Novecento la proprietà dell'edificio è passata all'ASL. Dal 2008 al 2012 è stato oggetto di restauro. In base ad un accordo col Comune, la chiesa può essere utilizzata come sede di mostre e di incontri culturali. Al suo interno contiene grandi ovali nei quali Ignazio Stern (discepolo del [[Carlo Cignani|Cignani]]), raffigurò la vita del santo a cui è dedicata.
* '''Chiesa del Suffragio''' – Risalente al [[1720]], ospita alcuni apprezzabili dipinti di Stern e dei lughesi Benedetto del Buono e Carlo Ruina. All'interno della chiesa è presente un organo del 1844 realizzato da Cesare e Quintino Rasori e restaurato nel 1999.
 
==== Porta San Bartolomeo ====
; nel forese:
Porta medievale; la data di costruzione è ignota. Deve il nome alla vicinanza di un oratorio dedicato a san Bartolomeo.
* '''[http://img94.imageshack.us/img94/9342/santamariafabriago.jpg Pieve di Campanile]''' – Sita in campagna, a circa 10&nbsp;km nord di Lugo, è un antico complesso ecclesiale comprendente una chiesa altomedievale e un campanile ancora intatto risalente all'[[XI secolo]]. La chiesa, originariamente a tre navate, è stata ricostruita dopo che fu devastata dalle esondazioni del fiume [[Santerno]]. La forma attuale, a navata unica, risale al [[XVI secolo]]. Nell'[[Alto Medioevo]] il complesso fece parte della rete di pievi rurali che sostituì l'amministrazione romana del territorio. La pieve fu al centro di una vasta zona, delle dimensioni di circa 5.200 ettari.
* '''Santuario della Madonna di Loreto''' (1709/1715) a Passogatto.
 
=== Altro ===
In generale, il Centro Storico di Lugo spicca per il suo ''sincretismo architettonico''. Nella centrale Piazza dei Martiri, si affacciano edifici (come Rocca, Pavaglione, Monumento a Francesco Baracca) totalmente diversi tra loro per epoca di costruzione, stile architettonico e finalità dell'edificio stesso. Questa curiosa miscellanea, che trova comunque una sua ragion d'essere, fa del centro storico di Lugo un riconosciuto esempio di valore assoluto di sincretismo applicato all'architettura.
 
==== AreeAla d'interessedi Baracca ====
[[File:Panoramica del monumento a Baracca - Lugo.jpg|miniatura|Ala di Baracca]]
* '''Insediamento neolitico''' – L'insediamento neolitico è stato individuato nel 1982 al centro del bacino di estrazione di una fornace. I reperti ceramici e litici raccolti all'atto del rinvenimento hanno permesso sin d'allora di attribuire l'insediamento al [[Neolitico|Neolitico Antico]] e più precisamente alla Cultura di Fiorano. Il sito non è attualmente visitabile.
L'[[Ala di Baracca]] è il monumento realizzato nel [[1936]] in onore dell'eroe della [[prima guerra mondiale]] [[Francesco Baracca]], nativo di Lugo. L'opera è dello scultore [[Domenico Rambelli]] di [[Faenza]] (1886-1972), che ne fu anche l'ideatore. La base è realizzata in [[cemento armato]] rivestito di [[travertino]]. Al fianco della statua in bronzo del pilota vi è un'enorme ala alta 27 metri.
=== Siti archeologici ===
L'insediamento neolitico è stato individuato nel 1982 al centro del bacino di estrazione di una fornace. I reperti ceramici e litici raccolti all'atto del rinvenimento hanno permesso sin da allora di attribuire l'insediamento al [[Neolitico|Neolitico Antico]] e più precisamente alla Cultura di Fiorano. Il sito non è visitabile.
 
=== Aree naturali ===
Le due aree naturali di maggior pregio site nel territorio di Lugo sono il Parco del Loto e il Canale dei Mulini di Castel Bolognese, Lugo e Fusignano e il Parco del Loto. Nel [[2011]] sono entrate a far parte di un'[http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/aree-protette/are/arera04 «Area di Riequilibrio Ecologico»] che si estende tra i Comuni di Lugo e [[Fusignano]] per 7179 ettari. L'area comprende anche la "Ex cava Gattelli" e la Vasca di laminazione del canale Brignani.
[[File:Parco del loto - come si passeggia sulle acque.jpg|miniatura|Parco del Loto]]
* '''Parco del Loto''' – In un terreno sfruttato precedentemente come cava di argilla è stato ricavato uno specchio d'acqua che ospita numerose specie di fiori di [[loto]] e [[ninfee]]. Pur avendo una vocazione naturalistica, è situato in un ambito tipicamente urbano, a ridosso del centro storico della città. All'interno del parco sono presenti [[Stagno (acqua)|stagni]], prati, arbusteti e un piccolo boschetto. Nel periodo settembre 1995-agosto 1996 è stato fatto un censimento della vegetazione presente che ha portato al rilevamento di ben 202 specie. Per quanto riguarda la fauna, sono state rilevate diverse specie di uccelli, tra i quali, il [[cardellino]], l'[[usignolo di fiume]], lo stamaparnazzo, il [[pendolino europeo]], la [[folaga]], il marascello, il [[tarabusino]], la [[gallinula|gallinella]], il [[beccamoschino]], la [[capinera]], la tortora reale, la [[cinciallegra]], la carabattola, il [[saltimpalo]], la [[nitticora]], l'[[averla]], il [[Alcedo atthis|martin pescatore]] e l'[[airone cinerino]].
* Parco del Loto – In un terreno sfruttato precedentemente come cava di [[argilla]] è stato ricavato uno specchio d'acqua che ospita numerose specie di fiori di [[loto]] e [[ninfee]]. Pur avendo una vocazione naturalistica, è situato in un ambito tipicamente urbano, a ridosso del centro storico della città. All'interno del parco sono presenti [[Stagno (acqua)|stagni]], prati, arbusteti e un piccolo boschetto. Il Parco si estende su una superficie di {{formatnum:77252}} metri quadrati. Nel periodo settembre 1995 - agosto 1996 è stato fatto un censimento della vegetazione presente che ha portato all'accertamento di ben 202 specie<ref>{{cita web|url=http://www.comune.lugo.ra.it/Citta-e-territorio/Tempo-libero/Parchi-e-Giardini/Il-Parco-del-Loto|titolo=Il Parco del Loto|accesso=19 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170320052315/http://www.comune.lugo.ra.it/Citta-e-territorio/Tempo-libero/Parchi-e-Giardini/Il-Parco-del-Loto|dataarchivio=20 marzo 2017|urlmorto=sì}}</ref>. Per quanto riguarda la fauna, sono state rilevate diverse specie di uccelli, tra i quali, il [[cardellino]], l'[[usignolo di fiume]], il [[pendolino europeo]], la [[folaga]], il [[tarabusino]], il [[Tachybaptus ruficollis|tuffetto]], il [[Phalacrocorax carbo|cormorano]], il [[Picus viridis|picchio verde]], [[Dendrocopos major|picchio rosso maggiore]], la [[gallinula|gallinella]], il [[beccamoschino]], la [[capinera]], la tortora reale, la [[cinciallegra]], il [[saltimpalo]], la [[nitticora]], l'[[averla]], il [[Alcedo atthis|martin pescatore]] e l'[[Ardea cinerea|airone cenerino]].
* '''Canale dei Molini di Castel Bolognese, Lugo e Fusignano''' – Storico canale e fonte di approvvigionamento per le attività produttive del lughese (mulini e piantagioni), è stato costruito a partire dal [[1389]]. Nasce a Tebano, fra [[Castel Bolognese]] e [[Faenza]], e sfocia nel [[Canale in Destra Reno|Canale di bonifica in Destra Reno]]. Il canale giunge a Lugo dalla frazione Zagonara (in corrispondenza di Via Canale Superiore). Alle porte della città, nel punto di attraversamento di via Villa, si trova il "Ponte delle lavandaie". L'opera risale al Seicento ed è tuttora in buono stato: sono ancora ben conservati i gradoni (ricavati dall'argine) su cui si siedevano le lavandaie. Un tempo, infatti, l'acqua del canale era utilizzata per lavare e sciacquare i panni. Dopo aver attraversato Via De' Brozzi (il tratto urbano dell'ex [[Strada statale 253 San Vitale|ss San Vitale]]), il canale prosegue la sua corsa verso nord, giungendo alla frazione Bizzuno, che lambisce ad ovest.
* Canale dei Molini di Castel Bolognese, Solarolo, Lugo e Fusignano – Storica via d'acqua e fonte di approvvigionamento per le attività produttive (mulini e coltivazioni) del lughese, fu costruito a partire dal [[1389]] per dare acqua ai mulini di Castel Bolognese. Nasce dal fiume [[Senio]] a Tebano, in territorio di [[Castel Bolognese]], e sfocia nel [[Canale in Destra Reno|Canale di bonifica in Destra Reno]], per una lunghezza totale di 38&nbsp;km. Prima di raggiungere Lugo il canale passa dalla frazione Zagonara: qui si può osservare un'area protetta di 12 ha, il "podere Gagliardi"<ref>{{cita web|url=https://bitbudrio.files.wordpress.com/2011/12/canale-mulini.pdf|titolo=Il Canale dei Mulini di Lugo. Alla scoperta degli itinerari storico naturalistici|accesso=22 dicembre 2020}}</ref>. Passata Zagonara, il canale prosegue lambendo Lugo sul lato occidentale. Alle porte della città si trova il "Ponte delle lavandaie". L'opera risale al Seicento ed è in buono stato: sono ancora ben conservati i gradoni (ricavati dall'argine) su cui si sedevano le lavandaie. Un tempo, infatti, l'acqua del canale era utilizzata per lavare e sciacquare i panni. Fino al secondo dopoguerra era ancora visibile il Mulino di Figna (dal nome della famiglia dei mugnai), situato nelle vicinanze di Porta Brozzi<ref>Walter Berti (a cura di), ''Lugo nel 900. Una storia di Lugo nel XX secolo'', Walberti, Lugo 2005, p. 122.</ref>. Dopo aver attraversato in un tratto sotterraneo via De' Brozzi (la [[Strada statale 253 San Vitale|strada statale San Vitale]]), il canale prosegue la sua corsa verso nord, giungendo alla frazione Bizzuno, che lambisce ad ovest. Poi entra nel territorio di Fusignano. La gestione del manufatto è di competenza del [[Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale]].
* A metà tra il parco urbano e l'oasi naturalistica, la '''Piccola Oasi "Lilly e i vagabondi"''' è un parco didattico situato lungo la riva destra del Canale dei Molini (vedi ''supra''), a sud dell'abitato di Lugo. Si estende per circa 20.000 mq e comprende due vasti canneti palustri, circondati da ampie zone di fitta macchia boschiva conservata allo stato naturale.
* A metà strada tra il parco urbano e l'oasi naturalistica, la Piccola Oasi "Lilly e i vagabondi" è un parco didattico privato situato lungo la riva destra del Canale dei Molini, a sud dell'abitato di Lugo. Si estende per circa {{formatnum:20000}} m² e comprende due vasti canneti palustri, circondati da ampie zone di fitta macchia boschiva conservata allo stato naturale.
 
== Società ==
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{{Demografia/Lugo (RA)}}
 
=== PopolazioneEtnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri erano 3942, pari all'11,92% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
Variazione della popolazione residente a Lugo dal 2006 al 2010.
{| {{Prettytable}}
|- bgcolor=lightblue
! Anno
! Abitanti
! Variazione
! Italiani
! Variazione
! Stranieri
! Variazione
|-
| 31/12/2006
| 31.925
| +0%
| 29.989
| -0,61%
| 1.936 (6,1%)
| +10,38%
|-
| 31/12/2007
| 32.366
| +1,38%
| 29.874
| -0,38%
| 2.492 (7,7%)
| +28,72%
|-
| 31/12/2008
| 32.684
| +0,98%
| 29.688
| -0,63%
| 2.996 (9,2%)
| +20,22%
|-
| 31/12/2009
| 32.756
| +0,22%
| 29.475
| -0,72%
| 3.281 (10%)
| +9,51%
|-
| 31/12/2010
| 32.775
| +0%
| 29.304
| -0,58%
| 3.471 (10,6%)
| +5,79%
|-
| 31/12/2011
| 32.891
| +0,35%
| 29.111
| -0,66%
| 3.780 (11,5%)
| +8,9%
|}
Fonte: Servizi Demografici Unione Comuni della Bassa Romagna.
 
===Etnie Lingue e Minoranzedialetti Straniere===
{{Vedi anche|Lingua romagnola}}
Gli stranieri residenti nel comune sono 3.471, ovvero il 10,6% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate, in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente, sono<ref>Sono stati omesse alcune minoranze meno consistenti: per l'elenco completo consultare {{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/039/012/statistiche/stranieri.html|titolo= Dati Istat al 31 dicembre 2010|accesso=5 febbraio 2012}}</ref>:
Accanto alla lingua italiana, è parlato il [[Lingua romagnola|romagnolo]] nella sua locale variante.<br />
Mentre le frazioni lughesi rientrano a pieno titolo nell'assetto linguistico della pianura ravennate-forlivese, la parlata tipica del centro storico di Lugo presenta una serie di particolarità proprie. In particolare, i dittonghi ravennati-forlivesi /eə,oə/ sono confluiti in /e,o/, col risultato che i ravennati /'peəl,'pel/ "palo, pelo" e /'meəl,'mel/ "male, miele" diventano rispettivamente omofoni /'pel,'pel/e /'mel,'mel/. Anche le vocali nasali sono diverse: ai ravennati /'vẽ, kə̃, 'bõ/ "vino, cane, buono" corrispondono i lughesi /'vɛĩ, 'kɛ̃, 'boũ/.<ref>{{Cita libro|autore=Daniele Vitali|wkautore=Daniele Vitali (glottologo)|autore2=[[Davide Pioggia]]|titolo=Dialetti Romagnoli|ed=2|anno=2016|editore=Pazzini Editore|capitolo="Il dialetto di Lugo"}}</ref>
 
=== Religione ===
{| class="wikitable sortable" style="text-align:right; font-size:95%;"
! Pos. !! Cittadinanza !! Popolazione
|-
| 1 || align=left| {{Bandiera|Romania|nome}} || 854
|-
| 2 || align=left| {{Bandiera|Marocco|nome}} || 799
|-
| 3 || align=left| {{Bandiera|Albania|nome}} || 371
|-
| 3 || align=left| {{Bandiera|Polonia|nome}} || 204
|-
| 5 || align=left| {{Bandiera|Tunisia|nome}} || 175
|-
| 6 || align=left| {{Bandiera|Ucraina|nome}} || 133
|-
| 7 || align=left| {{Bandiera|Macedonia|nome}} || 129
|-
| 8 || align=left| {{Bandiera|Cina|nome}} || 121
|-
| 9 || align=left| {{Bandiera|Moldova|nome}} || 103
|-
|10 || align=left| {{Bandiera|Senegal|nome}} || 76
|-
|}
 
===Religione= Parrocchie ====
Nel comune di Lugo sono presenti quindici [[parrocchie]] facenti parte della [[diocesi di Imola]], vi sono inoltre tre parrocchie facenti parte della [[diocesi di Faenza-Modigliana]]<ref>Nell'abitato: Santi Francesco e Ilaro (conosciuta come “Collegiata”), principale, San Francesco di Paola (co-patrono), San Giacomo Maggiore, San Gabriele, Madonna del Molino e Santi Simone e Giuda in Madonna delle Stuoie. Nel forese: Ascensione, Belricetto, San Bernardino in Selva, Giovecca, San Lorenzo in Selva, Santa Maria in Fabriago, Voltana, Chiesanuova di Voltana e Zagonara.</ref>.
Nel comune di Lugo sono presenti quindici [[parrocchie]] facenti parte della [[Diocesi di Imola]]:
*nell'abitato: Collegiata, [http://www.sanfrancescodipaolalugo.it/vita/vita_parrocchiale.htm S. Francesco di Paola] (co-patrono), S. Gabriele, S. Giacomo Maggiore-Brozzi (dove ha sede la chiesa del patrono S. Ilaro), Madonna del Molino e Madonna delle Stuoie.
*nel forese: Ascensione, Belricetto, S. Bernardino in Selva, Giovecca, S. Lorenzo in Selva, [http://www.parrocchiasantamariafabriago.it/ S. Maria in Fabriago], Voltana, Chiesanuova di Voltana e Zagonara.
 
Lugo è sede di vicariato. Rientrano nel territorio vicariale anche due parrocchie del comune di Cotignola: [[Barbiano (Cotignola)|Barbiano]] e [[Budrio (Cotignola)|Budrio]]. Fino al XIV secolo Lugo rientrò nella giurisdizione della pieve di Barbiano. Il capovolgimento si ebbe per opera del duca di Ferrara: con il passaggio di Lugo sotto il dominio degli Este, la città divenne sede di vicariato e si affrancò definitivamente dalla pieve di Barbiano.
Vi sono inoltre tre parrocchie facenti parte della [[Diocesi di Faenza]]: Bizzuno, S. Potito e Villa San Martino.
 
==== Il culto di Sant'Ilaro ====
Due sono i luoghi di devozione mariana:
Il culto di Sant'Ilaro è antico quanto le origini di Lugo. Sin dalle origini i primi abitanti del luogo scelsero Sant'Ilaro come loro protettore. Una chiesa a lui dedicata, Sant'Ilaro in Stiliano, situata nel fondo Stiliano della ''massa Sancti Hilari'' (vedi la sezione ''Storia''), era documentata fin dall'anno [[1071]]. La chiesa conservava una [[croce]] di ferro al centro della quale era raffigurato il santo. Risale alla metà del XIII secolo la più antica attestazione di Sant'Ilaro come [[Santo patrono|patrono]] di Lugo: sulla campana della chiesa fu impressa, in latino, l'iscrizione "Sant'Ilaro difenda il suo popolo" con la datazione [[1264]]. La devozione all'abate di Galeata era dettata dalla gratitudine per i numerosi benefici ricevuti nei secoli in occasione di scontri bellici e calamità naturali. Nel 1493 gli Statuti del Comune di Lugo riconobbero la data del 15 maggio (anniversario della morte di Sant'Ilaro) come giorno festivo. Alla fine del [[XIV secolo]], a causa delle ripetute alluvioni che avevano colpito il territorio tra i fiumi Santerno e Senio, gli abitanti del fondo Stiliano si trasferirono nel centro abitato. A quel tempo vi erano in Lugo due chiese: San Giacomo Maggiore e Santa Maria. Il borgo di San Giacomo era allora il più popoloso, pertanto i nuovi abitanti si trasferirono vicino alla chiesa di Santa Maria. La chiesa, intitolata a Santa Maria del Trivio, fu rinominata “Santa Maria del Trivio e Sant'Ilaro”. Nel [[1477]] il Comune chiamò i Carmelitani per affidare loro la custodia di quella sita nel fondo Stiliano<ref>Emanuele Boaga, "I Carmelitani nella Romagna estense", in AA.VV., ''Romagna Romandiola. Le istituzioni religiose nella storia del territorio'', Lugo, Walberti, 2001, pp. 143-154. I monaci provennero dal vicino convento di Massa Lombarda</ref>. Dopo il 1480 i Carmelitani ottennero il permesso di trasferirsi all'interno delle mura. Successivamente fondarono la Chiesa del Carmine con annesso convento, terminato nel [[1523]] e vi trasferirono il titolo di Sant'Ilaro<ref>Nel [[1613]] la Confraternita che custodiva la chiesa di Sant'Ilaro in Stiliano si trasferì a Santa Maria, sancendo l'abbandono del più antico luogo di culto in Lugo. {{cita libro|AA. | VV. | La Romagna nella Legazione ferrarese | 1988 | Centro Studi Romandiola | Lugo}}</ref>. Nel [[1526]] il Comune ottenne alcune [[reliquia|reliquie]] del santo: una croce di ferro, un osso del braccio e una parte del cranio. Furono affidate ai Carmelitani, che da allora le hanno custodite ininterrottamente fino ad oggi<ref>Nel [[1689]] la parte del cranio venne racchiusa in una teca d'argento.</ref>. Nel [[1708]] i Carmelitani fecero realizzare un busto di argento massiccio raffigurante Sant'Ilaro: all'interno vi posero le reliquie del santo. Nel [[1793]] il Comune di Lugo fece costruire un tronetto in legno dorato (stile impero) su cui fu posto il busto. I Carmelitani sono i custodi del culto del santo e del busto in argento che lo ritrae.
*Santuario della Madonna del Mulino: l'immagine, in gesso bianco, è attestata fin dal [[1496]] <ref>Quell'anno un mercante proveniente da [[Faenza]] rovesciò il suo carro in località Molinaccio (circa 1,5 km dal centro del paese), mandando in frantumi l'immagine della Vergine che portava con sé. Alcuni contadini del posto ricomposero i frammenti; riunitisi in preghiera, l'immagine emise una potente luce.</ref>. È invocata per le guarigioni da infermità. La sua ricorrenza cade il 15 agosto.
*Chiesa di S. Maria delle Grazie: vi è venerata l'immagine che prende il nome di “Madonna del Ghetto”, poiché la chiesa si trova nel quartiere un tempo abitato dagli ebrei. L'immagine è attestata fin dal [[XVI secolo]]. È invocata per guarigioni da malattie e protezione da calamità naturali. La sua ricorrenza cade il lunedì di [[Pentecoste]].
 
==== Istituti religiosi ====
Nel [[1872]] il sacerdote Carlo Cavina ([[Castel Bolognese]], 1820 - Lugo, 1880) e suor Teresa Fantoni ([[San Felice sul Panaro]], n. 1822), pochi anni dopo aver fondato la “Piccola Casa di San Giuseppe” (comprendente una scuola di lavoro, una scuola materna ed elementare, oltre a corsi di [[catechismo]])<ref>''Scuola San Giuseppe una storia lunga 150 anni'', ne «Il nuovo Diario-Messaggero», 19 settembre 2019.</ref>, crearono, con il sostegno del [[Diocesi di Imola|vescovo]], fondarono le [[Figlie di San Francesco di Sales]], [[Congregazione religiosa|congregazione]] tuttora attiva e presente in diversi Pesipaesi del mondo.
A Lugo sono note come “le suore del San Giuseppe”. Nel [[1926]] la superiora generale, madre Anna Ricci Mingani, fondò all'interno dell'istituto una scuola magistrale. Anch'essa fu la prima del paese e del circondario. L'Istituto San Giuseppe è una [[scuola paritaria]] che comprende scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado e centro di formazione professionale.
 
Nel [[1888]] il [[venerabile]]<ref>La dichiarazione di venerabilità risale al 26 giugno 2006.</ref> monsignor Marco Morelli (1834-1912) e madre Margherita Ricci Curbastro (1856-1923) diedero vita all'Istituto delle [[Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante]], dedicato all'educazione delle fanciulle del popolo e alla loro promozione attraverso il lavoro. Dall'agosto [[2013]] la Madre Superiora generale è suor Rossella Bergna.<ref>{{cita web|url=http://www.pavaglionelugo.net/2013/08/suor-rossella-bergna-superiora-generale.html|titolo=Suor Rossella Bergna Superiora generale|accesso=3 gennaio 2013|dataarchivio=5 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201205175912/http://www.pavaglionelugo.net/2013/08/suor-rossella-bergna-superiora-generale.html|urlmorto=sì}}</ref>
Nel [[1888]] fu fondata la congregazione delle [[Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante]] per opera del [[venerabile]] <ref>La dichiarazione di Venerabilità risale al 26 giugno 2006.</ref> mons. Marco Morelli (1834-1912) e di madre Margherita Ricci Curbastro (1856-1923).
 
I [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|Carmelitani]] sono presenti a Lugo sin dal 1477. È l'unico convento attualmente esistente in paese.<br />
È esistito anche un convento di monache agostiniane, il «Monastero delle Adoratrici perpetue del Sacro Cuore». Fondato durante il pontificato di [[papa Pio IX]] (1846 - 1878). Il convento fu chiuso negli anni sessanta del [[XX secolo]] e dichiarato estinto nel 2002 <ref>{{cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.biz/atti/2002/20020042/02A01417.htm|titolo=Gazzetta Ufficiale n. 42 del 19 febbraio 2002|accesso=28/08/2012}}</ref>.
I [[Famiglia salesiana|Salesiani]] fondarono una casa a Lugo nel [[1892]]. Furono attivi con una scuola fino al [[1963]], anno in cui si trasferirono a Bologna<ref>{{cita web|url=http://www.salesian.online/wp-content/uploads/2019/07/4-Motto-150-anni-di-apporto-costruttivo-dei-Salesiani-all’unificazione-e-al.pdf|titolo=Emilia-Romagna/San Marino (1846-2010)|accesso=1º marzo 2020}}</ref>. Tra le persone illustri che studiarono al ginnasio dei salesiani vanno annoverati [[Francesco Baracca]]<ref>{{cita web|url=http://www.museobaracca.it/Francesco-Baracca|titolo=Francesco Baracca|accesso=1º marzo 2020}}</ref> e il generale [[Ruggero Bonomi]].
 
È esistito anche un convento di monache agostiniane, il «Monastero delle Adoratrici perpetue del Sacro Cuore». Fondato durante il pontificato di [[papa Pio IX]] (1846 - 1878), il convento fu chiuso negli anni sessanta del [[XX secolo]] e dichiarato estinto nel 2002<ref>{{cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.biz/atti/2002/20020042/02A01417.htm|titolo=Gazzetta Ufficiale n. 42 del 19 febbraio 2002|accesso=28 agosto 2012}}</ref>.<br />
=== Associazioni ===
Dal 1890 al 2019 sono state presenti in città per 129 anni consecutivi le [[Figlie di Maria Ausiliatrice]], [[istituto religioso]] femminile. Hanno fondato una [[scuola paritaria]] e una società polisportiva, che sono tuttora in attività<ref>''Figlie di Maria Ausiliatrice lasciano Lugo'', ne «Il nuovo Diario-Messaggero», 6 giugno 2019, p. 21.</ref><ref>«Il nuovo Diario-Messaggero», 4 luglio 2019, p. 19.</ref>.
Il più antico circolo cittadino lughese tuttora esistente è il «Silvio Pellico», nato nel [[1919]]. Fu fondato da Vito Montanari (Lugo 1894-1984), che ne è stato il presidente più illustre. Il circolo rappresenta un punto di riferimento nel panorama educativo e culturale cittadino.<br />L'associazione culturale più importante è il «Caffè letterario», che organizza una stagione di appuntamenti con grandi autori. Sono invitati sempre personaggi di livello nazionale. Il Caffè letterario dà prestigio a Lugo, facendone un centro all'avanguardia nel campo dell'offerta letteraria romagnola.
 
=== Tradizioni e folclore ===
Lugo conta diverse associazioni di volontariato, riunite dal [[2001]] in un coordinamento cittadino. La figura più nota del volontariato lughese è la sig.ra Maria Giovanna Ranieri, fondatrice di numerose associazioni a favore delle persone più svantaggiate. L'associazione cittadina che conta il maggior numero di soci è probabilmente l'«Associazione per lo sviluppo della cultura». Fondata nel [[1986]], organizza i corsi dell'Università per Adulti di Lugo e conta oltre 1.500 soci<ref>Dato del 2011.</ref>. Tra le maggiori realtà figurano anche: «Contesa estense Città di Lugo», che ogni anno organizza il Palio della Caveja; «Rione Ghetto», omonimo quartiere della cittadina; «Istituto Storico della Resistenza e dell'Età contemporanea».
La Contesa Estense si svolge ogni anno a Lugo nella settimana del 15 maggio, festa di Sant’Ilaro, patrono della città. L’evento rievoca la sosta del duca Borso d’Este nel 1471, diretto a Roma per ricevere l’investitura papale sui territori della Romandiola Ferrarese. La manifestazione comprende cortei storici, spettacoli e soprattutto la disfida al tiro alla fune tra i quattro rioni cittadini, che si sfidano contemporaneamente per conquistare il Palio della Caveja.
 
Dal 1437 al 1598 Lugo fu sotto il dominio estense, periodo che garantì pace e prosperità, tanto da farla considerare la capitale della Romandiola Ferrarese. L’associazione organizzatrice promuove ricerche e attività culturali legate alla storia e alle tradizioni lughesi.
== Cultura ==
===Biblioteche e Musei===
* '''Biblioteca Trisi'''. Sita nell'omonimo palazzo signorile del XVIII secolo, fatto costruire dall'omonima famiglia di possidenti locali. Il nucleo originale è costituito dalla raccolta libraria del "Collegio Trisi", avviata nel [[1674]], comprendente testi giuridici. In epoca napoleonica, con la soppressione degli ordini religiosi, la biblioteca inglobò anche i fondi librari dei conventi lughesi. Oggi la biblioteca civica gestisce un patrimonio di circa 170.000 volumi. Nel [[2001]] il Comune ha acquisito il "Fondo [[Francesco Balilla Pratella|Pratella]]", che accorpa oltre duemila unità, tra documenti, libri e immagini. Altre biblioteche di Lugo aperte al pubblico sono: «Il Tondo» e la raccolta del Liceo scientifico «Ricci Curbastro».
* '''[http://www.museobaracca.it/museo/museo/index.htm Museo Francesco Baracca]'''. Museo storico dedicato all'aviatore lughese. Situato nella sua casa natale, il museo ospita due aeroplani d'epoca: il G91-Y e lo SPAD VII, aereo del 1917 sul quale Baracca conseguì una delle sue 34 vittorie. Inoltre, sono in esposizione circa 500 pezzi, tra cimeli personali dell'eroe e documenti della sua epoca.
 
La Contesa estense è stata ufficializzata nel 1969 come ricostruzione storica.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.bassaromagnamia.it/events/palio-della-contesa-estense/|titolo=Palio della Contesa Estense|sito=Bassa Romagna Mia|accesso=2025-09-19}}</ref>
[[File:Scuolamalerbi.jpg|thumb|250px|La scuola di musica intitolata ai fratelli Malerbi.]]
Una delle istituzioni cittadine più importanti di Lugo è la Scuola di musica «Malerbi», fondata dai fratelli Giuseppe e Luigi Malerbi (i primi insegnanti del celebre [[Gioachino Rossini]]), che ogni anno accoglie nuovi musicisti in erba.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
Altra importante istituzione cittadina è la Scuola Statale Secondaria di primo grado '''[http://blog.studenti.it/scuolagherardi/i-concerti-dei-nostri-musicisti/ "S. Gherardi"]'''.
Il più antico circolo cittadino lughese è il «Silvio Pellico», nato nel dicembre [[1919]]<ref>Pietro Bedeschi, ''Il Movimento cattolico nella Diocesi d'Imola'', Grafiche Galeati, Imola 1973, p. 65.</ref>. Fu fondato da Vito Montanari ([https://www.flickr.com/photos/79918201@N07/51157316587 un ritratto], Lugo 1894-1984), che ne è stato il presidente più illustre<ref>Montanari fu anche presidente della Gioventù cattolica, dell'Azione cattolica diocesana e consigliere nazionale della Gioventù Italiana di [[Azione Cattolica]].</ref>. Il circolo rappresenta un punto di riferimento nel panorama educativo e culturale cittadino.
Presso l'istituto è attivo un Corso ad Indirizzo Musicale, in cui sono presenti le seguenti specialità strumentali: '''flauto, violino, chitarra e pianoforte'''.
L'orchestra dell'Istituto "Gherardi", che si avvale anche di un nutrito gruppo di percussioni, svolge la propria attività principalmente nel lughese e nelle vicine città del ravennate.
 
L'associazione culturale il «Caffè letterario», organizza serate di presentazioni di libri alla presenza degli autori. Sono invitati personaggi di livello nazionale.<ref>{{cita news|autore=Michela Ricci|titolo=Lugo, 10 anni di Caffè letterario. «Qui gli scrittori si sentono a casa»|pubblicazione=Il nuovo Diario-Messaggero|data=7 febbraio}}</ref>
=== Teatro ===
A Lugo hanno sede due teatri:
* [[Teatro Rossini (Lugo)|Teatro Rossini]] (intitolato a [[Gioachino Rossini]]), che offre un programma completo di spettacoli: prosa, concerti e lirica. La stagione operistica è dedicata in prevalenza al periodo barocco;
* Cinema teatro "San Rocco" che, oltre ad offrire una rassegna di commedie in [[dialetto romagnolo]], è l'unico cinema di prima visione rimasto aperto in paese<ref>Fino agli anni ottanta del [[XX secolo]] a Lugo vi erano quattro cinema oltre al San Rocco.</ref>.
 
===Musica= Cultura ==
Lugo viene menzionata nell''<nowiki/>'[[Orlando Furioso]]'' (canto 3, par. 41) di [[Ludovico Ariosto]], nelle ''Istorie Fiorentine'' (libro Quinto, cap. 22) di [[Niccolò Machiavelli]] e ne ''Il Trecentonovelle'' (novella CCXXIII) di [[Franco Sacchetti]].
Le principali rassegne musicali che si svolgono a Lugo sono:
* ''Lugocontemporanea'' (fine luglio): due giorni di [[musica contemporanea|musica]] ed [[arte contemporanea]];
 
=== Eventi e ricorrenzeBiblioteche ===
Biblioteca Trisi. È sita nel Palazzo Trisi, palazzo signorile del [[XVIII secolo]] (Vedi ''Monumenti storici''). Il nucleo originale è costituito dalla raccolta libraria del Collegio Trisi, avviata nel [[1674]], comprendente testi giuridici. In epoca napoleonica, con la soppressione degli ordini religiosi, la biblioteca inglobò anche i fondi librari dei conventi Francescani e Domenicani lughesi. Nel 1803 divenne Biblioteca municipale<ref name="Medri84" />. La biblioteca civica gestisce un patrimonio di circa {{formatnum:170000}} volumi. Nel [[2001]] il Comune ha acquisito il "Fondo [[Francesco Balilla Pratella|Pratella]]", che accorpa oltre duemila unità, tra documenti, libri e immagini. L'istituzione conserva un patrimonio di raccolte storiche e fondi speciali considerevole<ref>{{cita web|url=http://www.bibliotecatrisi.it/Le-raccolte/Raccolte-storiche-e-Fondi-speciali|titolo=Raccolte storiche e Fondi speciali|accesso=7 gennaio 2019}}</ref>. Altre biblioteche di Lugo aperte al pubblico sono: «Il Tondo» e la raccolta del Liceo scientifico "Ricci Curbastro".
Gli eventi principali che si tengono ogni anno a Lugo sono, in ordine di calendario:
 
=== Scuole ===
* '''Festa del co-patrono''' [[san Francesco di Paola]], detto "san Franceschino"<ref>Chiamato così per non confonderlo con [[san Francesco d'Assisi]].</ref>. La devozione al profeta della conversione è presente a Lugo fin dai primi decenni del [[XVIII secolo]]. Si tiene la terza domenica dopo [[Pasqua]]. In concomitanza con la festa esce il numero unico annuale della rivista satirica «''E' scefal''», che, dagli anni sessanta, ironizza su vizi e virtù dei lughesi.
Nel territorio comunale di Lugo sono presenti sei scuole primarie e cinque scuole secondarie di primo grado, distribuite tra il capoluogo e le frazioni. L’offerta formativa di secondo grado comprende un liceo scientifico statale, il «G. Ricci Curbastro»<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.liceolugo.edu.it/index.php|titolo=Homepage Istituto Scolastico - www.liceolugo.it|sito=www.liceolugo.edu.it|accesso=2025-09-19}}</ref>, e un polo tecnico-professionale che riunisce istituti a indirizzo tecnico commerciale, industriale e professionale per i servizi commerciali e turistici. Sono inoltre attivi corsi serali per l’istruzione degli adulti.
* '''[[Contesa estense]]'''
La manifestazione, che si tiene la seconda domenica di maggio, è la principale rievocazione storica che si svolge a Lugo. Si vuole ricordare un evento accaduto nel [[1471]], quando Lugo era il principale possedimento degli [[Este]] in Romagna: il passaggio del corteo di [[Borso D'Este]], marchese di Ferrara, in viaggio a Roma per essere investito del titolo di Duca. Durante la sosta a Lugo gli furono tributati grandi onori e festeggiamenti.<br />I protagonisti della Contesa sono i quattro rioni cittadini:
* Rione de' Brozzi (stemma è la porta di Brozzi e i suoi colori sono il giallo e il verde),
* Rione Cento,
* Contrada del Ghetto,
* Rione Madonna delle Stuoie.
 
===Università===
La Contesa estense si articola in tre eventi:
Lugo è sede di corsi di laurea dell'[[Università di Bologna]]. Nell'anno accademico 2022/23 è stato attivato il corso in Meccatronica<ref>{{cita web|url=https://www.ilnuovodiario.com/2022/10/23/inaugurato-il-nuovo-corso-di-laurea-in-meccatronica-a-lugo-nuova-opportunita-di-formazione/|titolo=Inaugurato il nuovo corso di laurea in meccatronica a Lugo, «nuova opportunità di formazione»|accesso=11 novembre 2022}}</ref>.
* Palio della Caveja (dal 1969).
=== Musei ===
* Palio degli sbandieratori (introdotto nel 1978);
* Museo Francesco Baracca. Museo storico dedicato all'[[Francesco Baracca|aviatore lughese]]. Allestito nella Rocca Estense fino al 1990, il museo è situato nella casa natale dell'eroe (in via Baracca) ed ospita due aeroplani d'epoca: il [[Aeritalia G-91Y|G91-Y]] e lo [[SPAD S.VII|SPAD VII]], aereo del 1917 sul quale Baracca conseguì una delle sue 34 vittorie (il velivolo è stato restaurato nel 1990). Su di un fianco della fusoliera compare lo stemma personale dell'aviatore, il cavallino rampante che, adottato da [[Enzo Ferrari]], è diventato noto in tutto il mondo. Inoltre, sono in esposizione circa 300 pezzi, tra cimeli personali dell'eroe e documenti della sua epoca. Nel [[2014]] la storica sede del museo è stata sottoposta ad importanti lavori di consolidamento antisismico. Il museo ha riaperto con un nuovo allestimento il 23 maggio [[2015]]<ref>{{cita news|titolo=Il museo Francesco Baracca riapre i battenti|pubblicazione=Il nuovo Diario-Messaggero|data=23 maggio 2015}}</ref>. La maggiore novità è la presenza di un [[simulatore di volo]] collegato a un modello digitale del terreno ad alta risoluzione. Il programma, dotato di una modalità interattiva, consente all'utente di prendere posto all'interno della carlinga, azionare i comandi e partire per un volo per qualsiasi destinazione del mondo<ref>''Dal museo Baracca ora si può decollare per ogni destinazione'', «il nuovo Diario-Messaggero», 30 gennaio 2016, p. 22.</ref>. Il museo Baracca è uno dei sei musei italiani interamente dedicati alla memoria dell'aviazione nazionale.
* Palio dei musici (introdotto nel 1980).
* Casa museo di Gioacchino Rossini o «Museo polifonico»<ref>{{Cita web|url=https://casarossinilugo.it/|titolo=La Casa di Rossini a Lugo|sito=Casa Rossini Lugo|lingua=it|accesso=2023-05-20}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.bassaromagnamia.it/poitofintrests/casa-museo-gioachino-rossini/|titolo=Casa Museo Gioacchino Rossini|sito=Bassa Romagna Mia|lingua=it|accesso=2023-05-20}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url=https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/2888/1999|titolo=La casa di Rossini a Lugo: genesi di un museo polifonico|rivista=DigItalia|autore=Maria Gregorio|autore2=Claudio Ballestracci|pp=145-150|data=ultimo aggiornamento dicembre 2021|accesso=20 maggio 2023|dataarchivio=19 gennaio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230119060403/https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/2888/1999|urlmorto=sì}}</ref><ref name="musei">{{Cita web|url=http://www.sistemamusei.ra.it/main/index.php?id_pag=6|titolo=Gli altri musei del territorio non aderenti al Sistema|sito=Sistema Museale della Provincia di Ravenna|accesso=2023-05-20}}</ref>. I genitori di Rossini ebbero residenza a Lugo in via Manfredi 25<ref>La famiglia Rossini è romagnola e la stirpe originaria del grande musicista proviene da Cassanigo di [[Cotignola]], come hanno dimostrato gli studiosi Domenico Savini e Raffaella Zama. Nell'albero genealogico vi sono antenati lughesi e faentini. Vedi Giovanni Baldini, «Il nuovo Diario-Messaggero», 10 novembre 2018, p. 27.</ref>. Il giovane [[Gioachino Rossini]] vi abitò, proveniente dalla natia [[Pesaro]], tra il maggio 1802 e il 1805. Il padre lo iscrisse alla scuola di musica dei fratelli Malerbi e gli trovò un insegnante di lettere, uno di matematica e uno di latino<ref name="Giardini1992">Gino Giardini, ''Rossini a Lugo alla scuola dei Malerbi'', Walberti, Lugo 1992.</ref>. Il nonno paterno abitava in via G. Rocca, 14. All'esterno di questa abitazione è posta una lapide con un'iscrizione in latino risalente al 1857<ref>Delibera municipale del 25 aprile 1857.</ref>. Tra il 2018 e il 2020 il Comune ha riadattato la residenza di via G. Rocca, composta da quattro stanze su due piani, a casa-museo. All'interno si possono ammirare documenti e cimeli che attestano il legame del compositore con la città<ref>{{cita web|url=http://www.romagnadeste.it/it/9-lugo/i1331-casa-museo-gioacchino-rossini.htm|titolo=Casa-museo Gioacchino Rossini|accesso=8 gennaio 2020|dataarchivio=13 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200213210142/http://www.romagnadeste.it/it/9-lugo/i1331-casa-museo-gioacchino-rossini.htm|urlmorto=sì}}</ref>. Il 28 febbraio [[2023]] Casa Rossini il Museo Baracca sono entrati nel novero delle «Case e studi delle persone illustri dell'Emilia-Romagna»<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/notizie/2023/case-studi-illustri-strutture-riconosciute|titolo=Case e studi delle persone illustri: le strutture riconosciute|accesso=8 agosto 2023}}</ref>.
A 200 metri circa dalla casa dove abitava il giovane Rossini vi era la residenza dei fratelli Malerbi<ref>{{cita web|url=https://www.smbr.it/lugo-casa-malerbi/|titolo=Lugo, Casa Malerbi|data=12 ottobre 2024}}</ref>. Giuseppe Malerbi (1771-1849) fu socio dell’Accademia Filarmonica bolognese e compositore di musica sacra<ref>Nel [[1811]] don Giuseppe Malerbi accettò l'incarico assegnatogli dal Comune di gestire la prima scuola musicale pubblica del paese per ragazzi meno abbienti. Vedi {{cita web|url=http://www.bibliotecatrisi.it/Archivio-notizie/La-Stanza-della-Musica-musicisti-lughesi-nelle-raccolte-storiche-della-Biblioteca-Trisi|titolo="La stanza della musica"|accesso=17 marzo 2020}}</ref>. Nel 1843 divenne membro della prestigiosa [[Accademia Nazionale di Santa Cecilia|Accademia romana di Santa Cecilia]]. Il fratello Luigi (1776-1843) anch'egli canonico, fu organista sia del Carmine che di S. Francesco a Lugo nonché autore di componimenti per [[pianoforte]]. All'inizio del XIX secolo la loro abitazione divenne sede di una scuola di musica (una delle prime della Romagna). I fratelli Malerbi furono i primi maestri del giovane Rossini, cui impartirono lezioni di basso cifrato e composizione dal 1802 al 1805<ref name="Gon">Federico Gon, ''Le rossiniane «Sonate a quattro» (1804): alle origini del “Tedeschino”'', in «Ad Parnassum. A Journal of Eighteenth and Nineteenth-Century Instrumental Music», Volume 14, n. 27 (aprile 2016), pp. 89-122.</ref><ref>I contatti tra Rossini e i suoi primi maestri proseguirono anche durante il suo soggiorno bolognese, cioè almeno fino al 1809.</ref>. All'età di dodici anni il loro allievo compose a Lugo la sua prima opera, le ''[[Sei sonate a quattro]]'' (1804)<ref name="Gon" /><ref>{{cita web|url=https://www.raiplayradio.it/audio/2018/11/Orrende-sonate-di-un-geniale-ragazzino-72def408-760a-4476-9a8c-e468dab653f9.html|titolo=G. Rossini, Sonata a quattro n. 6 in re maggiore|accesso=15 marzo 2020}}
{{Cita audio
|autore = Gioachino Rossini
|titolo = Sei sonate a quattro
|url = https://www.raiplayradio.it/audio/2018/11/Orrende-sonate-di-un-geniale-ragazzino-72def408-760a-4476-9a8c-e468dab653f9.html
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}}.
</ref>. Inoltre Rossini scrisse ''[[Demetrio e Polibio]]'' quando abitava già a [[Bologna]], ma prima d'iscriversi al liceo musicale. Quindi anche quest'opera testimonia la buona preparazione ricevuta alla scuola dei fratelli Malerbi<ref name="Giardini1992" />.
* Museo oratorio di Sant'Onofrio<ref name="musei" /><ref>{{cita web|url= http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/search.do?type=&group=GROUP0&customquery=*%3A*+-TYPE%3An+-TYPE%3Aeca+-TYPE%3Abib+-TYPE%3Aaut&value%28ANY%29=oratorio+di+Sant%27Onofrio+Lugo
|titolo=Oratorio di Sant'Onofrio|sito=PatER, portale del patrimonio dell'Emilia-Romagna |accesso=20 maggio 2023}}</ref>.
 
=== Media ===
La somma dei punti (da 1 a 4) ottenuti dai quattro rioni nelle suddette competizioni crea la classifica finale. Il primo rione classificato vince la Contesa estense.
==== Stampa ====
A Lugo hanno una propria redazione due quotidiani che coprono il territorio romagnolo: «[[Corriere Romagna]]» e «[[il Resto del Carlino]]».
 
=== Teatro ===
Le competizioni hanno inizio il fine settimana antecedente il 15 maggio con le gare di sbandieratori e musici e terminano la domenica successiva con la sfilata storica (oltre 400 figuranti) e il palio della [[Caveja]], gara di tiro alla fune: si sfidano contemporaneamente 4 squadre, una per ciascun rione. Al centro del campo di gara (lo spazio interno al Pavaglione) viene posto un tavolo quadrato, di due metri per lato, sul quale è collocata una pesante ruota in legno e ferro (uguale alle ruote dei carri agricoli). Nel mozzo è infilata una ''caveja''. La manifestazione, organizzata dall'associazione "Palio estense città di Lugo", termina il giorno del santo patrono, il 15 maggio, con i [[fuochi artificiali]] allestiti nella Rocca estense. Nella settimana del Palio viene preparata e distribuita alla popolazione la «Torta di S. Francesco e S. Ilaro», il dolce della festa.
A Lugo ha sede il [[Teatro Rossini (Lugo)|Teatro Rossini]] (intitolato a [[Gioachino Rossini]]), splendido esempio di teatro all'italiana inaugurato nel [[1761]]. Offre un programma di prosa, concerti e lirica. La stagione operistica è dedicata in prevalenza al periodo barocco.
 
Cinema teatro "San Rocco" (nato nel [[1964]]) che, oltre ad offrire una rassegna di commedie in [[lingua romagnola]], è l'unico cinema di prima visione rimasto aperto in paese. Fino agli anni ottanta del [[XX secolo]] a Lugo vi erano quattro cinema, oltre al San Rocco.
* '''Festa del Santo Patrono''', [[Sant'Ellero|Sant'Illaro]]. Il [[15 maggio]].
 
=== Cinema ===
* '''Fiera biennale dell'artigianato, agricoltura e industria'''. Si svolge ogni 2 anni, negli anni pari, durante il mese di settembre. La manifestazione riprende l'antica Fiera estense, di cui si trovano testimonianze fin dal [[XVI secolo]]. A partire dal [[XVII secolo]] la Fiera si tenne negli spazi antistanti la Rocca, coinvolgendo anche il loggiato prospicente. Alla metà del [[XVIII secolo]] si decise di edificare un teatro per offrire spettacoli ai commercianti così da renderne più agevole il soggiorno. Inaugurato nel [[1762]], è l'attuale [[Teatro Rossini (Lugo)|Teatro Rossini]]. Nel [[1781]], il costante incremento del giro d'affari convinse il Comune ad ampliare il loggiato, costruendo così il quadriportico detto "Pavaglione". La «Fiera di Lugo» si tenne fino al [[1890]]<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Michele Curzi|url=|titolo=Antiche radici per un simbolo del territorio|pubblicazione=Il Nuovo Diario-Messaggero|data=8 settembre|città=Imola|pagina=14-15|accesso=|cid=}}</ref> .Nel [[XX secolo]] la Fiera fu ripresa nel [[1948]] e indetta tutti gli anni fino al [[1959]], quando fu sospesa per mancanza di fondi. La Fiera attuale è stata inaugurata nel [[1965]] e tenuta tutti gli anni dispari regolarmente fino al 1973. Dal 1976 la manifestazione si svolge negli anni pari. La kermesse dura circa 8 giorni e si svolge nel centro storico.
Oltre alle prime nazionali di film con protagonisti [[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]] ottenute per volere del loro produttore, il lughese [[Italo Zingarelli]], a Lugo sono stati girati i seguenti film:
* ''[[Boccaccio '70]]'' (1962), episodio "La Riffa", di [[Vittorio De Sica]] con [[Sophia Loren]], girato con molte comparse lughesi e utilizzando come scenario per alcune scene il [[luna park]] che si allestisce in occasione della Festa del patrono.
* ''[[Il presidente del Borgorosso Football Club]]'' (1970) di [[Luigi Filippo D'Amico]] con [[Alberto Sordi]], girato a Lugo e dintorni.
* ''L'Agnese va a morire'' (1976) di [[Giuliano Montaldo]] con [[Ingrid Thulin]], [[Michele Placido]] e [[Ninetto Davoli]].
* ''E allora mambo'' (1999) di [[Lucio Pellegrini]] con [[Luca Bizzarri]], [[Paolo Kessisoglu]] e [[Luciana Littizzetto]], ambientato nella vicina [[Bagnacavallo]] ma con alcune scene girate nel centro di Lugo.
 
=== Cucina ===
* '''Rombi di passione''' (ultimo fine settimana di settembre e primo fine settimana di ottobre). Manifestazione motoristica nata nel [[2005]], comprende il «Circuito rievocativo Francesco Baracca» (per moto d'epoca) e il «Memorial Alfredo Melandri», in cui personaggi famosi dello sport e dello spettacolo si sfidano in piazza Garibaldi sui [[go-kart]].
{{Vedi anche|Cucina romagnola}}
 
=== Lugo nella letteraturaEventi ===
Lugo viene menzionata nell'[[Orlando Furioso]] (canto 3, par. 41) di [[Ludovico Ariosto]], nelle ''Istorie Fiorentine'' (libro Quinto, cap. 22) di [[Niccolò Machiavelli]] e ne ''Il Trecentonovelle'' (novella CCXXIII) di [[Franco Sacchetti]].
 
* Contesa Estense – Palio della Caveja: rievocazione storica che si svolge nel mese di maggio, con cortei in costume, gare tra i rioni cittadini e manifestazioni collaterali legate alla tradizione estense.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://rievocazionistoriche.cultura.gov.it/places/italy/emilia-romagna/lugo/palio-contesa-estense-citta-di-lugo/|titolo=Palio Contesa Estense Città di Lugo|sito=Rievocazioni Storiche|accesso=2025-09-19}}</ref>
=== Lugo nel cinema ===
* [[Giro di Romagna]] – storica corsa ciclistica su strada, disputata annualmente con partenza e arrivo a Lugo, che ha visto la partecipazione di numerosi campioni del ciclismo internazionale.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://sport.quotidiano.net/locale/altri-sport/il-giro-di-romagna-se-2f8d48c0|titolo=Il Giro di Romagna s’è tolto il velo. Un finale frizzante sulle Volture|sito=Quotidiano Sportivo|data=2025-09-04|accesso=2025-09-19}}</ref>
Oltre alle prime nazionali di film con protagonisti [[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]] ottenute per volere del loro produttore, il lughese [[Italo Zingarelli]], a Lugo sono stati girati i seguenti film:
* Lugo Vintage Festival: manifestazione primaverile dedicata alla cultura e allo stile del Novecento, con espositori, mercatini, spettacoli e iniziative a tema.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.bassaromagnamia.it/events/lugo-vintage-festival/|titolo=Lugo Vintage Festival|sito=Bassa Romagna Mia|accesso=2025-09-19}}</ref>
* "[[Boccaccio '70]]" (1962), episodio "La Riffa", di [[Vittorio De Sica]] con [[Sophia Loren]] girato con molte comparse lughesi e utilizzando come scenario per alcune scene il [[luna park]] che si allestisce in occasione della Festa del patrono.
* Motosalsicciata di Voltana: raduno motociclistico che abbina percorsi turistici a momenti gastronomici, organizzato nella frazione di Voltana in primavera.
* "L'Agnese va a morire" (1976) di [[Giuliano Montaldo]] con [[Ingrid Thulin]], [[Michele Placido]] e [[Ninetto Davoli]].
* Lugo Cinema Estate: rassegna cinematografica all’aperto ospitata all’Arena del Carmine nei mesi estivi, con proiezioni di film italiani e internazionali.
* "[[il presidente del Borgorosso Football Club]]" (1970) di [[Luigi Filippo D'Amico]] con [[Alberto Sordi]] girato a Lugo e dintorni.
* Caffè Letterario di Lugo: ciclo di incontri culturali con autori, conferenze e presentazioni di libri, organizzato in diversi periodi dell’anno.
* "E allora mambo" (1999) di [[Lucio Pellegrini]] con [[Luca Bizzarri]], [[Paolo Kessisoglu]] e [[Luciana Littizzetto]], ambientato nella vicina [[Bagnacavallo]] ma con alcune scene girate nel centro di Lugo.
* Biomarché: mercato settimanale dedicato ai prodotti biologici e a filiera corta, allestito sotto il Pavaglione ogni venerdì.
* Mercato settimanale: appuntamento del mercoledì che occupa il centro storico, tra i più estesi della Romagna per numero di banchi e varietà merceologica.
* Fiera biennale dell’Artigianato, Agricoltura e Industria (Bassa Romagna in Fiera): manifestazione a cadenza biennale che si svolge nel centro storico di Lugo, con aree espositive dedicate ai settori agricolo, artigianale, industriale e commerciale. Coinvolge espositori provenienti dai comuni dell’Unione della Bassa Romagna e propone eventi, mostre e iniziative di promozione territoriale.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.settesere.it/it/notizie-romagna-bassa-romagna-in-fiera-biennale-a-settembre-tante-le-novit-n18253.php|titolo=Bassa Romagna in Fiera, biennale a settembre, tante le novità|sito=Settesere.it|accesso=2025-09-19}}</ref>
 
== Geografia antropica ==
=== Personalità legate a Lugo ===
===Urbanistica===
; Medio Evo
{{Vedi anche|Urbanistica di Lugo}}Nel corso della sua storia Lugo ha conosciuto diverse fasi di trasformazione urbanistica, legate sia a esigenze difensive sia a strategie di riforma del tessuto cittadino. La prima forma urbana fu quella del ''castrum'' fortificato (XIII secolo), attorno al quale sorsero i borghi di Brozzi, Cento e Codalunga. Con il dominio estense (XV secolo) furono autorizzate nuove costruzioni entro la cinta muraria e vennero avviati interventi di ampliamento della [[Rocca estense di Lugo|rocca]] e della piazza del mercato.<ref>Anna Tamburini, ''Lugo, il volto della città'', Edizioni Essegi, 1993, p. 108.</ref>
* ''[[beatificazione|Beato]]'' Pagano (secolo XIII).
* ''Beato'' [[Bonavita da Lugo|Bonavita]] (1238-1275), patrono dei fabbri (l'onomastico si festeggia il 1º marzo).
* [[Alberico da Barbiano]] (1349 - 1409), Signore di Lugo
* [[Giovanni da Barbiano]] (… - 1399), Signore di Lugo
* [[Lodovico da Barbiano]] (… - 1423), Signore di Lugo
* [[Manfredo da Barbiano]] (… - 1430), Signore di Lugo
* [[Alberico II da Barbiano]] (… - 1440), Signore di Lugo
 
Nel Cinquecento e Seicento si assistette alla demolizione della cittadella e alla costruzione del Pavaglione, destinato a favorire la fluidità del traffico mercantile e a ospitare il mercato settimanale. In età moderna furono introdotti lavori di selciatura delle vie principali e la creazione di spazi pubblici come i Granili, destinati a garantire sicurezza alimentare.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.smbr.it/lugo-vecchie-pescherie-della-rocca/|titolo=Lugo, Vecchie Pescherie della Rocca}}</ref>
; Età moderna
*''Beato'' [[Mariano Biondi]] (ca. 1410 - 1495)
* [[Bartolomeo Ricci]], (1490-1569), commediografo, umanista, poeta e oratore. Fu precettore di [[Alfonso II d'Este|Alfonso II]] e di Luigi D'Este.
* [[Andrea Relencini]], (?, Modena - 1581, Lugo), libero pensatore<ref>http://www.homolaicus.com/storia/moderna/riforma_protestante/relencini.htm. A lui è dedicato il Largo antistante il centro della città, mentre un'epigrafe del poeta Olindo Guerrini è collocata dinanzi la Rocca estense.</ref>. Fu condannato per eresia dalla [[Santa Inquisizione]] (aveva abbracciato la religione luterana) alla morte per impiccagione e successivo rogo.
* Beato Alessandro Baldrati (1595-1645)
* [[Francesco Bertazzoli]] (1754-1830), cardinale.
* [[Giuseppe Compagnoni]], giurista, giornalista e letterato, considerato il "padre del Tricolore"
* [[Cesare Tarroni]], Conte di Lugo e Patrizio di Ravenna. Grazie ai suoi forti legami con la Chiesa, ottenne per Lugo degli status di libertà e di cittadinanza, non riscontrabili nelle zone limitrofe.
 
Tra XVIII e XIX secolo si svilupparono nuove piazze e palazzi nobiliari, mentre la costruzione dell’Ospedale maggiore e la sistemazione delle strade risposero anche a criteri di adeguamento igienico e antisismico. Con l’Unità d’Italia e l’età umbertina furono abbattute diverse porte urbiche per agevolare la viabilità e ampliare gli spazi destinati a fiere e mercati.<ref name=":0" />
; Ottocento
* [[Agostino Codazzi]] (1793-1859), militare, esploratore, geografo e cartografo.
* [[Cesare Donati]] (1826-1913), scrittore e giornalista.
* [[Giacomo Maria Manzoni (1816)|Giacomo Maria dei conti Manzoni]] (1816-1889), patriota del Risorgimento, Ministro delle Finanze durante la [[Repubblica Romana (Risorgimento)|Repubblica Romana]], bibliografo, uomo di profonda cultura.
* [[Silvestro Gherardi]] (1802-1879), fisico e storico della scienza.
* [[Angelo Marescotti]] (1815-1892), patriota e politico.
* [[Attilio Pratella]], pittore, ebbe successo a [[Napoli]] nel contesto della cosiddetta Scuola di Posillipo; fu lo zio di [[Francesco Balilla Pratella]].
* canonici Luigi (1776-1843) e [http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-malerbi_%28Dizionario-Biografico%29/ Giuseppe Malerbi] (1771-1849), musicisti e compositori. Giuseppe ebbe tra i suoi allievi [[Gioachino Rossini]].
* [[Giacomo Rocca]] (1813-1844), patriota del Risorgimento. Fu giustiziato a [[Cosenza]] con i [[Fratelli Bandiera]] e altri compagni.
*[[Giuseppe Mazzini]], genovese, ebbe forti legami con Lugo. Nel 1849 fu eletto deputato della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]] nel collegio di Ferrara, a Lugo ebbe 4.072 voti. Lughesi erano anche [[Antonio Bedeschi]], patriota arrestato per i fatti del 1849, e imprigionato fino al 1866, e i due Ministri della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]] citati, Giacomo Maria Manzoni e Silvestro Gherardi.
 
Nel XX secolo si assistette alla nascita di nuovi quartieri, come quello della ''Madonna delle Stuoie'' (1969), che introdusse aree residenziali moderne, parcheggi e zone di verde pubblico. Questi interventi segnarono il passaggio da una città di impianto medievale a un centro urbano orientato alla mobilità, alla sicurezza e alla qualità della vita dei cittadini.
Il padre di [[Gioachino Rossini]], Giuseppe, era nato a Lugo. Gioachino trascorse parte della sua infanzia nella città del padre, dove cominciò a studiare musica. Si autodefinì "cigno di Pesaro e cignale di Lugo".
 
=== Suddivisioni storiche ===
; Novecento
La città di Lugo è divisa in quattro rioni storici, ciascuno con una propria identità, legata a vicende, famiglie e tradizioni che hanno segnato i secoli.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.bassaromagnamia.it/poitofintrests/contesa-estense/|titolo=CONTESA ESTENSE|sito=Bassa Romagna Mia|accesso=2025-09-19}}</ref> Durante la Contesa Estense, questi rioni non sono solo protagonisti della disfida al tiro alla fune, ma rappresentano anche la memoria viva della comunità.
* [[Alberto Acquacalda]] (1898-1921), vittima del fascismo.
* [[Giuliano Baioni]] (1926-2004), critico letterario
* [[Gian Vittorio Baldi]], regista
* [[Francesco Balilla Pratella]] (1880-1955), musicista e compositore.
* [[Francesco Baracca]], aviatore ed eroe della [[Prima guerra mondiale|I guerra Mondiale]].
* [[Eugenio Bernardi]], ingegnere e costruttore.
* [[Francesco Cavina]], vescovo
* [[Ennio Cervellati]], partigiano e politico.
* [[Gustavo Del Vecchio]] (1883-1972), economista e politico.
* [[Clemente Faccani]] (San Potito, 1920-2011), arcivescovo e pro-nunzio apostolico.
* [[Alceo Folicaldi]] (1900-1952), poeta futurista.
* [[Gea della Garisenda]] (1878-1961), cantante.
* [[Gianni Giadresco]] (1927-2005), giornalista, scrittore, partigiano, deputato al Parlamento Italiano.
* [[Vincenzo Giardini]] (1907-1991), partigiano e primo sindaco di Lugo nel dopoguerra per 18 anni consecutivi (dal 1946 al 1964).
* [[Nilde Guerra]] (San Potito, 1922-1949), ''serva di Dio''
* [[Enrico Manfrini]] (1917-2004), scultore.
* [[Giovanni dei conti Manzoni]] (1921-1990), storico, saggista, già membro del Partito d'Azione, partigiano, padre di [[Gian Ruggero Manzoni]].
* [[Anacleto Margotti]] (1896-1984), pittore.
* [[Tullo Masi]] (1863-1915), tenente colonnello che riformò la Guardia di Finanza e ne fu il primo comandante. Grazie a lui venne riconosciuta come Forza Armata dello Stato.
* [[Giuseppe Miraglia (militare)|Giuseppe Miraglia]] (1883-1915), [[tenente di vascello]], [[aviatore]] e amico di [[Gabriele D'Annunzio]]. A lui fu intitolata una [[Giuseppe Miraglia (nave appoggio idrovolanti)|portaerei della Regia Marina]].
* [[Gregorio Ricci Curbastro]] (1853-1925), insigne matematico, elaborò il calcolo differenziale assoluto, alla base della Teoria della [[relatività generale]] di [[Albert Einstein]].
* [[Valerio Spadoni]], calciatore
* [[Ernesta Stoppa]] ([[Mezzano (Ravenna)|Mezzano di Ravenna]], 1850 – Lugo, 1939), educatrice, pioniera a Lugo nelle lotte per l'emancipazione ed il mutualismo femminile.
* [[Charles Ponzi]] (1882-1949), truffatore emigrato negli [[Stati Uniti]] e inventore dell'omonimo [[Schema Ponzi]] (utilizzato anche nel celeberrimo scandalo legato a [[Bernard Madoff]]).
* [[Attilio Pratella]] (1856-1949), pittore. Ebbe successo a Napoli nel contesto della cosiddetta Scuola di Posillipo; zio di [[Francesco Balilla Pratella]].
* [[Esodo Pratelli]], (1891-1983) pittore, regista e sceneggiatore cinematografico.
* [[Dino Staffa]] (1906-1977), cardinale.
* [[Luigi Longanesi Cattani]], (Bagnacavallo, 4 maggio 1908 – Roma, 12 Marzo 1991).
* [[Fabio Taglioni]] (1920-2001), ingegnere e progettista della [[Ducati]].
* [[Ermanno Toschi]] (1906-1999), pittore.
* [[Orazio Toschi]] (1887-1972), pittore.
* [[Paolo Toschi (folklorista)|Paolo Toschi]] (1893-1974), studioso del folklore, filologo e storico della letteratura italiana.
* [[Italo Zingarelli]] (1930-2000), produttore e regista cinematografico, inventore della coppia [[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]].
 
* Rione de’ Brozzi: Nato nei primi decenni del 1200, si sviluppa lungo l’attuale Corso Mazzini. Il nome deriva probabilmente da un’antica famiglia proprietaria di terreni, ma richiama anche i “[[Biroccio|birocci]]”, i carri che percorrevano la via per raggiungere il mercato.
; Lughesi noti viventi
* Rione Cento: Prende il nome da Via Cento, la strada più antica della città. La sua storia è legata al ritorno dei lughesi da Faenza nel 1218 e alla ricostruzione della Rocca. In quest’area sorse anche la contrada del Limite, poi dedicata a [[San Francesco da Paola]].
* [[Stefano Babini]], [[fumettista]], amico e allievo del celebre [[Hugo Pratt]] e illustratore di [[Diabolik (fumetto)|Diabolik]].
* Contrada del Ghetto: Si sviluppa lungo l’attuale Corso Matteotti, un tempo Via Codalunga, già abitata dal XII secolo. Dal 1635 divenne il quartiere ebraico, chiuso da cancellate, che ospitava la numerosa comunità israelitica di Lugo.
* [[Antonio Bandini]], ambasciatore.
* Rione Madonna delle Stuoie: Ispirato all’antico Borgo del Limite, deve il suo nome a una chiesina eretta nel 1737 e dedicata alla [[Madonna della Misericordia]]. La zona, soggetta ad allagamenti, era ricca di canne palustri usate per intrecciare stuoie, da cui deriva l’attuale denominazione.
* [[John De Leo]], [[musicista]] e [[cantante]], già leader del gruppo musicale [[Quintorigo]], vincitore del [[Festival della Canzone Italiana di Sanremo|Festival di Sanremo]] sezione Giovani e due volte del [[Premio Tenco]].
* [[Paolo Galletti]], deputato della XII e XIII legislatura.
* [[Marco Mancini (agente segreto)|Marco Mancini]], ex numero due del [[SISMI]].
* [[Gian Ruggero Manzoni]], [[poeta]], [[narratore]], [[pittore]], [[teorico d'arte]], pronipote di [[Giacomo Maria dei conti Manzoni]], cugino del celebre artista di fama mondiale [[Piero Manzoni]] e della stessa famiglia del noto scrittore [[Alessandro Manzoni]].
* [[Alba Maria Orselli]] (1934), storica
* Andrea Poli, campione mondiale di pattinaggio a rotelle
* [[Paolo Ravaglia]], [[concertista]], [[musicista]] e [[docente]] al [[Conservatorio di Bologna]], originale sperimentatore di generi musicali d'avanguardia.
 
==== DecoratiFrazioni ====
Fanno parte del comune i seguenti centri abitati: Ascensione, [[Belricetto]], Bizzuno, Ca' di Lugo, Campanile, Chiesanuova, Ciribella, Frascata, Giovecca, Malcantone, Passogatto<ref>Passo-gatto significa "passo con catena". Il passo in questione riguarda l'attraversamento del fiume [[Santerno]]. Fino al [[XV secolo]], prima cioè che venisse costruita la Via Bastia, era un passaggio obbligato in direzione di Ferrara, per cui, com'era d'uso, era sbarrato da una catena per obbligare i viandanti a pagare un dazio. Vedi A. F. Babini, ''Dalla Bastia del Zaniolo alla Bastia di Ca’ di Lugo'', Lavezzola, Santerno, 1959, p. 374.</ref>, San Bernardino, San Lorenzo, San Potito, Santa Maria in Fabriago, Torre, [[Villa San Martino (Lugo)|Villa San Martino]], Viola, [[Voltana]] e [[Zagonara]].<br />
La città vanta tra i propri cittadini 5 '''Medaglie d'Oro al Valore Militare''':
Si trovano a sud di Lugo due frazioni: Villa San Martino e Zagonara. Tutte le altre sono a nord del capoluogo.
* Magg. Francesco Baracca,
* Gen. Brig. Aurelio Baruzzi, ufficiale del [[28º Reggimento comunicazione operativa "Pavia"|28º Reggimento fanteria "Pavia"]] decorato nella [[Prima guerra mondiale]]<ref>http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=12358</ref><ref>http://www.cimeetrincee.it/pavia.pdf</ref>
* Ten. Giovanni Bertacchi,
* Ten. Pietro Gramigna,
* Sold. Antonio Calderoni
 
== Economia ==
Inoltre, almeno 6 '''Medaglie d'Argento al Valore Militare''':
Dalle dichiarazioni [[Irpef]] del [[2011]] (basate sui redditi del [[2010]]) emerge che i lughesi hanno dichiarato in media {{formatnum:22881}} euro. Rispetto agli anni precedenti si registra un aumento dei ricchi (coloro che dichiarano più di {{formatnum:100000}} euro all'anno) e una diminuzione dei nullatenenti che, rispetto al [[2009]], scendono da 267 a 196.
* Magg. Francesco Baracca,
* Ten. Vasc. Giuseppe Miraglia,
* Ten. Arturo Galletti,
* Ten. Arcangelo Balbo,
* Ten. Girolamo dei conti Manzoni,
* Cap.le Francesco Dosi
 
=== Agricoltura ===
e almeno una '''Croce di Guerra al Valor Militare''', all'Alpino Luigi Tamburini.<br />La città stessa è stata insignita della '''Medaglia di Bronzo al Valore Militare'''.
L’economia di Lugo ha avuto storicamente una forte base agricola. La [[frutticoltura]] ha rappresentato per secoli il settore trainante, fornendo materie prime alle numerose aziende conserviere della zona, alcune delle quali di rilievo nazionale.<ref>{{Cita web|url=https://www.agrintesa.it/|titolo=Agrintesa Cooperativa Agricola|sito=www.agrintesa.it|accesso=2025-09-19}}</ref> Tra queste spicca la «Pucci», una delle principali industrie italiane di conserve alimentari (sottoli e sottaceti), fondata a Lugo nel 1932.<ref>{{Cita web|url=https://www.pucci.it/|titolo=Pucci S.r.l. - Novità|sito=www.pucci.it|accesso=2025-09-19}}</ref>
 
Nell’ultimo quarto del XX secolo si è assistito a un notevole sviluppo delle colture [[Cereali|cerealicole]] e, più in generale, delle colture estensive, che hanno contribuito a diversificare la produzione agricola locale.
== Geografia antropica ==
[[File:Lugo-1851.jpg|thumb|right|200px|Lugo nella carta topografica dello [[Stato Pontificio]] del [[1851]].]]
Il territorio attorno a Lugo si distingue per un disegno regolare, eredità della [[centuriazione]] romana, i cui assi ortogonali furono ripristinati dai contadini del [[Basso Medioevo]].
Lo schema regolare del territorio ha condizionato anche la geografia urbana della città: Lugo è organizzata, infatti, attorno a due assi ortogonali, che ricalcano il disegno della centuriazione:
* in senso ovest-est, la [[Strada statale 253 San Vitale|strada provinciale «San Vitale»]], che ha assunto il ruolo di ''decumano'';
* in senso nord-sud, l'attuale Via Garibaldi nella funzione di ''kardo''.
[[File:Lugo-1943.jpg|thumb|right|200px|Lugo in una fotografia dell'Aviazione britannica scattata il [[6 agosto]] [[1943]] durante la [[Campagna d'Italia (1943-1945)|Campagna d'Italia]].]]
 
=== FrazioniIndustria ===
Parallelamente all’evoluzione agricola, si è sviluppata l’[[industria manifatturiera]], con un ruolo di primo piano del settore alimentare, spesso organizzato in forma [[cooperativa]].<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.legacoop.coop/manifattura/|titolo=Manifattura|sito=Legacoop Nazionale|accesso=2025-09-19}}</ref> Accanto a questo comparto, hanno assunto dimensioni significative anche i settori calzaturiero, [[metalmeccanico]] e della [[plastica]].<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://cislromagna.it/categorie/femca/|titolo=Femca {{!}} Categorie|sito=CISL Romagna|accesso=2025-09-19}}</ref>
Fanno parte del comune i seguenti centri abitati: Ascensione, [[Belricetto]], Bizzuno, Ca' di Lugo, Campanile, Chiesanuova, Ciribella, Frascata, [[Giovecca]], Malcantone, Passogatto, San Bernardino, San Lorenzo, San Potito, Santa Maria in Fabriago, Torre, [[Villa San Martino (Lugo)|Villa San Martino]], Viola, [[Voltana]] e [[Zagonara]].
 
La presenza di queste attività ha favorito la crescita economica e l’occupazione, consolidando Lugo come uno dei poli produttivi più rilevanti della [[Romagna]].
== Economia ==
Dalle dichiarazioni [[Irpef]] del [[2011]] (basate sui redditi del 2010) emerge che i lughesi hanno dichiarato in media 22.881 euro. Si registra un aumento dei ricchi (coloro che dichiarano più di 100.000 euro all'anno) e una diminuzione dei nullatenenti, che rispetto al 2009 scendono da 267 a 196.
 
===Settore produttivoCommercio ===
[[File:Mercato Lugo 1927-9.jpeg|thumb|Il tradizionale mercato del mercoledì (1927-1929). Nel 1981 chiuse mercato dei bovini che, grazie alla sua storia plurisecolare, era stato il terzo d'Italia per dimensioni.]]
Lugo è caratterizzata da una florida economia, di derivazione in gran parte agricola. La [[frutta|frutticoltura]], che ha fornito materie prime alle molte aziende conserviere di importanza nazionale della zona, ha lasciato il posto a colture [[cereali]]cole, ed estensive in genere, nell'ultimo quarto del [[XX secolo]].
Un settore di primaria importanza resta il [[commercio]]. Ogni mercoledì si svolge nel Pavaglione e nelle piazze principali un mercato che, con oltre 600 operatori, è considerato tra i maggiori del [[Nord Italia]].<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.eventiesagre.it/Mercatini_Enogastronomici/21098316_Mercato+settimanale+a+Lugo.html|titolo=Mercato settimanale a Lugo a Lugo {{!}} 2025 {{!}} (RA) Emilia Romagna {{!}} eventiesagre.it|sito=www.eventiesagre.it|accesso=2025-09-19}}</ref>
 
=== Servizi ===
Nello stesso periodo si è verificata l'ascesa dell'industria manifatturiera, soprattutto nel settore alimentare, in buona parte di tipo cooperativo. Anche i settori calzaturiero, metalmeccanico e della plastica hanno assunto dimensioni importanti.
 
===Commercio= Credito e risparmio ====
La prima banca di Lugo fu il Monte di Pietà. Promosso su iniziativa di padre Andrea da Imola, la sua nascita fu registrata con atto comunale il 31 ottobre [[1544]]. La sede fu fissata nell'odierna piazza Trisi. Come ogni monte di pietà, la sua esclusiva attività fu l'erogazione di credito su pegno.<br />La prima banca in senso moderno è stata la [[Cassa di Risparmio]], fondata il 13 gennaio [[1845]] per iniziativa di una sessantina di lughesi, con l'approvazione e l'appoggio del vescovo, [[Giovanni Mastai Ferretti]]<ref>Il futuro Pio IX aveva tentato nel 1837 la fondazione di una Cassa di Risparmio ad Imola, ma fu boicottato dai notabili imolesi. Vedi Mino Martelli, ''Un Vescovo incompreso nell'Ottocento'', in «Nuovo Diario-Messaggero», 11 agosto 1984, p. 10.</ref>. I sessanta azionisti sottoscrissero 63 azioni del valore di 20 [[Scudo pontificio|scudi]] ciascuna.
Un settore di primaria importanza economica è il commercio. Tutti i mercoledì si svolge nel [[Pavaglione (Lugo)|Pavaglione]] e nelle piazze principali un mercato che, con gli oltre 600 operatori presenti, è fra i maggiori d'[[Italia]].
Il conte [[Giacomo Manzoni (politico)|Giacomo Maria Manzoni]] fu il primo presidente<ref>{{cita libro | nome= Pietro |cognome= Bedeschi| titolo= Il Movimento cattolico nella Diocesi d’Imola| anno= 1978| editore= Galeati| città= Imola|pp. 68-69.}}</ref>. La competenza principale della Cassa di Risparmio fu fornire credito ai privati e finanziare le imprese artigiane e agricole. Il Monte continuò la sua attività nella sovvenzione alle persone indigenti.
 
Nel 1879 la Cassa di Risparmio destinò l'ingente somma di {{formatnum:200000}} [[lira italiana|lire]] per la costruzione del nuovo ospedale cittadino «Umberto I».
===Credito e risparmio===
Nel [[1898]] fu fondata la «Cassa Rurale di prestiti di S. Ilaro», la prima cassa rurale della diocesi di Imola<ref>Pietro Bedeschi, ''Il Movimento cattolico nella Diocesi d'Imola'', Imola, Grafiche Galeati, 1973, p. 40.</ref>. La prima sede fu in via Garibaldi. I prestiti erano finalizzati principalmente all'acquisto di bestiame, di attrezzi agricoli e di sementi. Nel febbraio [[1906]] aprì la sede lughese del [[Credito Romagnolo|Piccolo Credito Romagnolo]], istituto bancario cattolico fondato a Bologna nel 1896<ref>{{cita libro | nome= Domenico |cognome= Sgubbi| titolo= Cattolici di azione in terra di Romagna| anno= 1973| editore= Galeati| città= Imola}}</ref>.
La prima banca di Lugo fu il Monte di Pietà. Promosso su iniziativa di padre Andrea da Imola, la sua nascita fu registrata con atto comunale il [[31 ottobre]] [[1544]]. La sede fu fissata nell'odierna piazza Trisi. Come ogni monte di pietà, la sua esclusiva attività fu l'erogazione di credito su pegno.<br />La prima banca in senso moderno è stata la Cassa di Risparmio. Fu fondata il [[13 gennaio]] [[1845]] per iniziativa di una sessantina di lughesi. Il conte Giacomo Maria Manzoni fu il primo presidente. [[Giovanni Maria Mastai Ferretti]], vescovo di Imola (la cui giurisdizione comprende Lugo) e futuro Papa Pio IX, fu tra i primi firmatari. La competenza principale della Cassa di Risparmio fu fornire credito ai privati e finanziare le imprese artigiane e agricole. Il Monte continuò la sua attività nella sovvenzione alle persone indigenti.
 
Nel [[1946]] il Monte di Pietà, in occasione del suo IV centenario, il Monte divenne Banca del Monte e fu autorizzato dal Ministero del Tesoro a fornire credito a privati e imprese, assumendo la stessa fisionomia della Cassa di Risparmio. La Banca del Monte ha finanziato il restauro del [[Teatro Rossini (Lugo)|Teatro Rossini]] che, danneggiato dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]] poté riaprire dopo circa trent'anni di inattività, nel [[1986]].
Da parte sua, la Cassa di Risparmio finanziò nel [[1879]] la costruzione del nuovo ospedale cittadino «Umberto I».
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Lugo è collegata all'autostrada A14 mediante la A14-bis; le città più vicine sono: Ravenna (25&nbsp;km), Forlì (30&nbsp;km), Bologna (50&nbsp;km); Ferrara (55&nbsp;km).<br />Il comune è servito da una [[Stazione di Lugo|stazione ferroviaria]], posta lungo la linea [[Ferrovia Castelbolognese-Ravenna|Castelbolognese–Ravenna]], e capolinea delle linee [[Ferrovia Lavezzola-Lugo|per Lavezzola]] e [[Ferrovia Faenza-Ravenna|per Faenza]].
;Autostrade
Scorre per un breve tratto nel comune di Lugo il [[Autostrada A14 (Italia)#A14 diramazione Ravenna|raccordo autostradale per Ravenna]] posto lungo l'[[Autostrada A14 (Italia)|autostrada A14]]. Costruito come parte integrante dell'autostrada, percorribile senza pagare alcun pedaggio. Lo svincolo più vicino è posto nel comune di [[Cotignola]]. Da Lugo si raggiunge tramite la strada provinciale n. 95.
 
;Strade statali
===Mobilità urbana===
Lugo è attraversata dall'ex [[Strada statale 253 San Vitale|SS 253 "San Vitale"]], che collega [[Ravenna]] con [[Bologna]]. Nel tempo sono state realizzate due circonvallazioni: la prima nel secondo dopoguerra; la seconda (sul tracciato di via Piratello) nel 1988.
Nel settore della viabilità, l'opera più importante realizzata negli anni 2000 è stata il sottopasso ferroviario. Costato 5,6 milioni di euro, il tunnel ha migliorato i collegamenti tra il paese e il quartiere Madonna delle Stuoie, costruito nel dopoguerra nell'area situata al di là della stazione ferroviaria.
Lugo è posta a 25 km da Ravenna e 50 da Bologna. Dalla "San Vitale" si diparte la provinciale n. 95, che collega Lugo al raccordo autostradale per Ravenna.
 
;Strade provinciali
;Piste ciclabili
Numerose strade provinciali attraversano il territorio comunale:
Lugo è attrezzata con piste ciclabili che percorrono la città sia in direzione Est-Ovest che Nord-Sud. Tra i tracciati più importanti si segnalano: via Piratello (1.190 metri), via Brignani (1.100 metri), via Felisio (fino a via Ripe, 1.270 m), via Prov.le Cotignola (1.100 m), via Mentana-Quarantola (1.270 m), viale Bertacchi (fino alla stazione FF.SS.: 1.050 m), viale Dante (1.450 m) e viale Europa (1.960 m).
* Per [[Fusignano]] la n. 14 "Quarantola";
* Lungo i fiumi: la n. 13 "Bastia" (sinistra [[Santerno]]) è quasi tutta in territorio lughese. Attraversa le frazioni di S. Maria in Fabriago e Frascata. Alla destra del Santerno scorre la n. 26 che porta a Ca' di Lugo ed a San Lorenzo. Si congiunge alla n. 17 che porta a San Bernardino; da quest'ultima si dipana la n. 39 che porta a Voltana. Da quest'ultima, infine, si stacca la n. 77 che porta alla Giovecca. Presso Ca' di Lugo vi è un ponte sul Santerno: la via è classificata come strada provinciale n. 79.
Parallelamente alla "San Vitale" scorrono in senso Ovest-Est le SP n. 46 (tratto totalmente extraurbano) e n. 41, che attraversa San Potito. È un percorso alternativo all'ex strada statale.
 
=== Ferrovie ===
Nelle frazioni i percorsi più lunghi sono:
La città è servità dalla [[stazione di Lugo (Italia)|stazione di Lugo]], posta lungo la [[Ferrovia Castelbolognese-Ravenna|linea Castel Bolognese–Ravenna]], e capolinea delle linee [[Ferrovia Lavezzola-Lugo|per Lavezzola]] e [[Ferrovia Faenza-Ravenna|per Faenza]]. Tale impianto è servito da treni regionali svolti da [[Trenitalia]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Emilia-Romagna]].
*Giovecca: via Bastia (850 m)
*San Bernardino: via Stradone (780 m)
*Voltana: via Fiumazzo (fino alla stazione FF.SS.: 740 m)
*Villa San Martino: via Ripe (730 m)
*San Lorenzo: via VIII marzo (720 m)
 
=== Mobilità urbana ===
== Amministrazione ==
Il servizio di trasporto pubblico è garantito da autocorse svolte dalla società [[Start Romagna]].
I Comuni di Lugo, [[Alfonsine]], [[Bagnacavallo]], [[Bagnara di Romagna]], [[Conselice]], [[Cotignola]], [[Fusignano]], [[Massa Lombarda]] e [[Sant'Agata sul Santerno]] formano insieme l'[[Unione dei Comuni della Bassa Romagna]].
 
Nel [[1885]] a Lugo fu attivata la stazione capolinea meridionale della [[tranvia Lugo-Fusignano-Alfonsine]], impianto esercito con trazione a vapore che rimase in esercizio per soli 22 mesi.
=== Amministrazioni precedenti ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[26 aprile]] [[1995]]
|[[14 giugno]] [[2004]]
| Maurizio Roi
|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], poi<br />[[Democratici di Sinistra]] (DS)
|[[Sindaco]]
|
}}
{{-}}{{-}}
 
== Amministrazione ==
===Onorificenze alla città===
I Comuni di Lugo, [[Alfonsine]], [[Bagnacavallo]], [[Bagnara di Romagna]], [[Conselice]], [[Cotignola]], [[Fusignano]], [[Massa Lombarda]] e [[Sant'Agata sul Santerno]] formano insieme l'[[Unione dei comuni della Bassa Romagna]].
;Riconoscimenti del Consiglio d'Europa
* Bandiera d'Onore d'Europa (1996)
* Targa d'Onore d'Europa (2012)
 
=== Cittadini onorariSindaci ===
{{Vedi anche|Sindaci di Lugo}}
* [[Ersilio Tonini]], [[cardinale]], dal [[21 aprile]] [[2007]].
* [[Luigi Squarzina]], regista.
 
=== Città gemellateGemellaggi ===
Lugo è gemellata con le seguenti città:
* {{Gemellaggio|Colombia|Agustin Codazzi}}
* {{Gemellaggio|Francia|Choisy-le-Roi|3 marzo 1968}}<ref>{{Cita web|url=http://www.ravennatoday.it/cronaca/50-anni-di-gemellaggio-a-lugo-si-fa-festa-con-gli-amici-francesi-e-trevigiani.html|titolo=Gemellaggi}}</ref>
* {{Gemellaggio|Francia|Choisy-le-Roi}}
* {{Gemellaggio|GermaniaItalia|KulmbachNervesa della Battaglia|29 giugno 1968}}
* {{Gemellaggio|ItaliaGermania|NervesaKulmbach|21 dellafebbraio Battaglia1974}} ([[Provincia di Treviso|TV]])
* {{Gemellaggio|IrlandaColombia|WexfordAgustin Codazzi|12 luglio 1993}}
* {{Gemellaggio|Israele|YoqneamYokneam Illit|10 settembre 2006}}
* {{Gemellaggio|CinaIrlanda|Tai'an}}Wexford|3 ([[Pattomaggio di amicizia]])2013}}
* {{Gemellaggio|Belgio|Fleurus|16 maggio 2024}}
Inoltre ha sottoscritto un patto di amicizia con:
* {{Gemellaggio|Cina|Tai'an|4 giugno 2010}}
 
== Sport ==
Le associazioni sportive del territorio lughese (frazioni comprese) sono circa 140<ref>{{cita news|autore=Elena Loffi|titolo=Impianti sportivi, prosegue il rinnovamento|pubblicazione=Il nuovo Diario-Messaggero|data=19 ottobre 2013}}</ref>, il movimento di iscritti raggiunge le 12000 unità.
 
=== Calcio ===
[[File:ACF Lugo - Coppa Italia 1995-96.jpg|thumb|La squadra di [[calcio femminile]] del {{Calcio femminile Lugo|N}} vincitrice della [[Coppa Italia (calcio femminile)|Coppa Italia]] nell'edizione 1995-1996]]
La squadra con i migliori risultati è il [[Baracca Lugo]], fondato nel 1909, che ha militato anche in serie C1 all'inizio degli anni '90. Ha avuto fra i suoi allenatori l'ex-calciatore [[Ezio Pascutti]], [[Alberto Zaccheroni]] e [[Mario Somma]]. Fra i giocatori [[Stefano Bettarini]], [[Antonio Buscè]] e [[Adriano Zancopè]]. Gioca nello stadio intitolato ad [[Ermes Muccinelli]], campione di calcio lughese degli anni '50.
 
La squadra storica della città è il «[[Baracca Lugo]]». Nato nel [[1909]], durante la sua lunga storia ha conseguito i migliori risultati all'inizio degli anni novanta, quando ha militato in [[Serie C1 1990-1991|Serie C1]]. Ha avuto fra i suoi allenatori [[Ezio Pascutti]], [[Alberto Zaccheroni]] e [[Mario Somma]]. Fra i giocatori vanno menzionati [[Stefano Bettarini]], [[Antonio Buscè]] e [[Adriano Zancopè]].
 
Nel [[2008]] il Baracca è fallito; la storia della società è stata salvata dall'A.S.D Stuoie Baracca Lugo, che ne ha rilevato i diritti sportivi. Nel [[2014]] la società è rinata<ref>[http://www.ravennatoday.it/sport/baracca-lugo-calcio-rinascita.html Calcio, rinasce il Baracca Lugo: di nuovo in campo la squadra simbolo della città]</ref>,<ref>{{Cita web |url=http://www.lugonotizie.it/articoli/2014/09/calcio-rinasce-il-baracca-lugo.html |titolo=Calcio, rinasce il Baracca Lugo |accesso=12 ottobre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180731155045/http://www.lugonotizie.it/articoli/2014/09/calcio-rinasce-il-baracca-lugo.html |urlmorto=sì }}</ref> ed è tornata ad iscriversi alla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]. Nella stagione 2014-2015 ha partecipato al campionato di Seconda Categoria della Provincia di Ravenna. Retrocesso in Terza, non si è iscritto al campionato 2015-2016.
 
La storica antagonista del Baracca è la «Pro Lugo», nata nel [[1953]], spesso meno forte del Baracca ma sin dalla fondazione molto impegnata nel settore giovanile. Per questo tipo di attività fu premiata con la medaglia d'oro della Lega Dilettanti della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]].La «Pro Lugo» è attiva soprattutto nel [[calcio a 5]].
 
La terza società cittadina, che si distingue anch'essa per l'attività giovanile, è il «Madonna delle Stuoie Calcio», nato nel [[1982]].
 
La quarta società lughese è l'«Atletico Lugo». Nata nel [[2009]], nel [[2012]] si è affiliata alla [[FIGC]].
La storica antagonista è la Pro Lugo, nata nel 1953, spesso meno forte del Baracca ma da sempre molto impegnata nel settore giovanile. Per questo tipo di attività fu premiata con la medaglia d'oro della Federazione Calcio. Un'altra squadra cittadina che si distingue soprattutto per l'attività giovanile è il Madonna delle Stuoie Calcio, fondato nel [[1982]].
 
A Giovecca la principale squadra di calcio della frazione è «G.S.D. Giovecca 1976» che milita nel girone R di [[Seconda Categoria]] [[Emilia-Romagna]]. La società è nata nel [[1976]].
Il [[1º luglio]] [[2008]] il Baracca è stato assorbito dal Madonna delle Stuoie. La nuova società ha acquisito la denominazione "A.S.D. Stuoie Baracca Lugo".
 
La [http://www.aialugo.it sezione di Lugo] dell'[[Associazione Italiana Arbitri]] (A.I.A.) è composta da 64 tesserati.<ref>{{Cita Alcuniweb di|url=http://www.aialugo.it/ essi|titolo=aialugo.it operano|accesso=17 agennaio livello2020 nazionale,|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190705151214/http://www.aialugo.it/ quali|urlmorto=sì [[Fabrizio}}</ref>. Burattoni]]Alcuni perdi laessi CAN-5,operano [[Danielea Gentilini]]livello come Assistente in [[Lega Pro]], e [[Davide Zaganelli]] come Osservatore presso la Commissione Arbitri Interregionale (C.A.I.)nazionale.
 
=== Ciclismo ===
Per la sua consolidata tradizione ciclistica, Lugo è stata la prima città romagnola sede di un arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]: il [[5 giugno]] [[1914]] si disputò la lunghissimafrazione L'Aquila-Lugo (quasi 400429&nbsp;km), vinta da [[Pierino Albini]] in 17 ore e 48 minuti. Lugo ospitò i corridori fino al 7 giugno, quando ripartirono alla volta di Milano. Nel [[2014]], cent'anni dopo, è stata sede di partenza della nona tappa del [[Giro d'Italia 2014|Giro]] (18 maggio, Lugo-Sestola).
 
Lugo ha dato i natali a una delle più antiche società ciclistiche della Romagna: il «Club sportivo romagnolo della velocipedistica», fondato nel [[1886]].<ref name="Tampieri">{{cita libro | nome= Vittorio | cognome= Tampieri| titolo= Giro di Romagna. Cent'anni portati bene| anno= 2010| editore= Il Ponte Vecchio| città= Cesena|p= 53}}</ref> Quell'anno fu organizzata la prima corsa su [[biciclo|bicicli]]. Nel 1892 la società fu rinominata «Unione velocipedistica lughese».<br />
Nel mese di settembre di ogni anno Lugo è luogo di partenza e di arrivo del [[Giro di Romagna]], gara inserita stabilmente nel calendario professionistico. A Lugo hanno sede la «S. C. Baracca» (insignita del Collare d'oro del CONI nel 2004) e il «Pedale Bianconero», società cicloturistiche che ogni anno organizzano dei cicloraduni tra i più seguiti d'Italia.
Il 18 febbraio [[1910]] nacque il «Club Sportivo Romagnolo»<ref name="Tampieri" />; in pochi mesi organizzò il 1º [[Giro di Romagna]]. Il primo presidente fu Francesco Rossini<ref>{{cita web|url=http://www.pavaglionelugo.net/2016/11/il-club-sportivo-romagnolo.html|titolo=Il Club Sportivo Romagnolo|accesso=26 febbraio 2017|dataarchivio=27 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170227062750/http://www.pavaglionelugo.net/2016/11/il-club-sportivo-romagnolo.html|urlmorto=sì}}</ref>. L'anno dopo (1911) divenne presidente l'industriale Giacomo Valli<ref>Padre dell'editore [[Federico Valli]] (1906-1971), mantenne la carica fino all'avvento del fascismo a Lugo nel 1923.</ref>. La società fu organizzata come polisportiva: i primi settori furono ciclismo, motorismo, podismo e ippica. Successivamente entrarono ginnastica, scherma e tamburello.<br />
Quando morì [[Francesco Baracca]], nel [[1918]], il Club Sportivo Romagnolo cambiò nome e divenne la «Società ciclistica "Francesco Baracca"».<ref>{{cita web|url=http://paneegazzetta.gazzetta.it/2009/09/07/il-giro-di-romagna/|titolo=Il Giro di Romagna|accesso=30 settembre 2013}}</ref> Nel [[1921]], per celebrare il terzo anniversario della morte di Francesco Baracca, la polisportiva organizzò una competizione aeronautica della lunghezza di oltre 1000 chilometri. La gara si tenne il 19 giugno di quell'anno. Nel 1926 la Società ciclistica "Baracca" fu inglobata nelle strutture del regime, che ressero lo sport lughese fino al 1943.
La società rinacque nel 1946 con il nuovo nome di «Ciclistica “Francesco Baracca”, che porta tuttora. I suoi presidenti sono stati: Marino Costa (1946-47), Cesare Cantagalli (1948-49), Giuseppe Guerra (''Pipetto'', 1950-1954), Antonio Muratori (1955-56), Carlo Giovannini (1957-61) e Lorenzo Berardi (dal 1962 alla sua morte nel 1998, [[Stella al merito sportivo|Stella d'oro]] [[CONI]] nel 1987)<ref>''Lugo omaggia Lorenzo Berardi'', «il nuovo Diario-Messaggero», 25 giugno 2016, p. 31.</ref>. Nel [[2004]] la Ciclistica "Baracca" (durante la presidenza di Giorgio Tampieri) è stata insignita del [[Collare d'oro al merito sportivo|Collare d'oro]] del CONI<ref>Vittorio Tampieri, ''op.cit.'', pag. 224. La motivazione recita: «Protagonista di numerose organizzazioni di corse ciclistiche, tra le quali il Giro di Romagna, prosegue da oltre cent'anni la sua intensa attività al servizio dello sport e in particolare del ciclismo giovanile».</ref>.
 
Nella frazione San Bernardino è attiva la seconda società ciclistica del territorio lughese per dimensioni: l'«A.S.D. San Bernardinese». A Lugo hanno sede anche diverse società cicloturistiche. Le due più importanti sono l'«Unione Cicloturistica "F. Baracca"» (che, fondata nel [[1972]], è la più antica di Lugo e tra le più numerose in Italia) e il «Pedale Bianconero». Nel mese di maggio organizzano, rispettivamente, la gran fondo "Giro della Romagna" e la gran fondo "Città di Lugo". Entrambi i cicloraduni sono tra i più seguiti d'Italia.
Inoltre Lugo è luogo di partenza della classicissima per Allievi Lugo-San Marino, che si disputa la prima domenica d'ottobre.
 
==== Giro di Romagna ====
{{vedi anche|Giro di Romagna}}
Un anno dopo la nascita del Giro d'Italia si è tenuta la prima edizione del [[Giro di Romagna]] (1910). Lugo è tradizionalmente il punto di partenza e arrivo della competizione. Organizzata dalla Società Ciclistica "Francesco Baracca", per diversi decenni la gara è stata inserita calendario professionistico. Nel secondo dopoguerra ha assegnato più volte il titolo di campione italiano. L'ultima edizione si è disputata nel [[2011]].
 
Nella frazione di San Bernardino si disputa annualmente il Gran Premio Camon, [[corsa in linea]] maschile di [[ciclismo su strada]] riservata alla categoria [[Élite (ciclismo)|Under 23]] e vinta da giovani dilettanti divenuti in seguito professionisti come [[Adriano Malori]], [[Paolo Simion]] e [[Niccolò Bonifazio]]<ref>{{cita web|url=http://www.museociclismo.it/content/corse/corsa/77799-G.P.-Camon/index.html|titolo=G.P. Camon|editore=Museociclismo.it|accesso=5 ottobre 2014}}</ref>.
 
Nella categoria non professionisti spiccano:
*il Giro della Romagna (con partenza ed arrivo a Lugo, sostituisce la manifestazione per professionisti);
*la Granfondo Città di Lugo.
Entrambe fanno parte del Circuito romagnolo<ref>Manifestazione annuale che comprende sei prove: Cime di Romagna (Faenza), Valle del Senio, Città di Imola, Ercole Baldini (Massa Lombarda), Città di Lugo e Giro della Romagna.</ref>.
 
Nel settore giovanile la manifestazione più importante è la corsa Lugo-San Marino, "classicissima" per Allievi (anch'essa organizzata dalla "F. Baracca") che si disputa dal [[1958]] ogni prima domenica d'ottobre.
 
=== Sport motoristici ===
{{approfondimento
Nel [[1923]] la madre di [[Francesco Baracca]] donò ad [[Enzo Ferrari]] l'emblema del figlio che, con alcune modifiche, divenne il simbolo della prestigiosa [[casa automobilistica]] di Maranello.
|allineamento = destra
|larghezza = 260px
Nella frazione di Villa San Martino vi è l'Aeroclub Baracca con una delle pochissime scuole di guida di elicotteri in Italia. Hanno conseguito il brevetto a Lugo, tra gli altri, [[Nelson Piquet]], [[Gianni Bugno]] e [[Pierluigi Martini]].
|titolo = I piloti della Scuderia Diemme<br/>(Ad Maiora nel 1980-81)
|contenuto = * 1973-77: [[Giovanni Proni]]
* 1973-75: [[Mario Lega]]
* 1974-75: [[Johnny Cecotto]]
* 1975: [[Otello Buscherini]]
* 1975: [[Carlo Piazza]]
* 1975-77: [[Vinicio Salmi]]
* 1976: [[Franco Uncini]]
* 1976: [[Stuart Avant]]
* 1976: [[Marco Lucchinelli]]
* 1977: [[Michel Rougerie]]
* 1980: [[Sauro Pazzaglia]]
* 1980-81: [[Roland Freymond]]
* 1981: Maurizio Massimiani
* 1981: Paolo Ferretti
* 1982: Massimo Broccoli
}}
Nel [[1923]] la madre di [[Francesco Baracca]] donò ad [[Enzo Ferrari]] l'emblema del figlio che, con alcune modifiche, divenne il simbolo della prestigiosa [[Ferrari|casa automobilistica di Maranello]].
 
Tra il [[1926]] e il [[1932]] si disputarono tre competizioni motoristiche denominate «Circuito di Lugo»:
Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, a Lugo vi furono ben due team che partecipavano ai campionati di [[motociclismo]], la [[Diemme-Venemotos]] e la [[Ricci Ceramiche-Venemotos]]. I loro piloti (tra questi [[Mario Lega]], [[Johnny Alberto Cecotto]], [[Franco Uncini]], [[Carlos Lavado]], [[Roland Freimod]], [[Sauro Pazzaglia]], [[Otello Buscherini]]) vinsero diversi gran premi e anche dei titoli mondiali (Mario Lega, classe 250 nel 1977, Johnny Alberto Cecotto classe 350 nel 1975 e classe 750 nel 1978, Carlos Lavado, classe 250 nel 1983 e 1986). I due venezuelani Johnny Alberto Cecotto e Carlos Lavado in quegli anni divennero "lughesi d'adozione", specie Lavado che continuò ad abitare a Lugo anche molti anni dopo il suo ritiro dalle corse. In quegli anni il Moto Club di Lugo e il Moto Club di San Lorenzo (una frazione di Lugo) organizzarono delle gare presso il [[Circuito di Misano Adriatico]].
* I edizione: 1926. Vinse Primo Moretti su [[Moto Guzzi]]<ref>{{cita web|url=http://www.primomoretti.it/PRIMO.HTM|titolo=Primo Moretti|accesso=29 maggio 2017}}</ref>;
* II edizione: 17 aprile 1927. Vinse [[Tazio Nuvolari]] su motocicletta [[F.I.V. Edoardo Bianchi|Bianchi]]<ref>{{cita web|url=http://www.tazionuvolari.it/it/component/content/category/9-tazio.html|titolo=Vittorie moto|accesso=29 maggio 2017}}</ref>;
* III edizione: 5 giugno 1932. Vinse Riccardo Brusi su Moto Guzzi<ref>{{cita web|url=http://www.paolotordi.it/paolotordi/index.php?page=archivio-civ-250-1923-1939|titolo=Archivio classifiche Campionato Italiano di Velocità classe 250 cmc. Dal 1923 al 1939|accesso=29 maggio 2017}}</ref>. All'edizione del 1932 partecipò la [[Competizioni motociclistiche della Scuderia Ferrari|Scuderia Ferrari]], che all'epoca era impegnata anche nelle corse motociclistiche.
[[File:Johnny Cecotto - Scuderia Diemme - 1975.jpg|thumb|left|[[Johnny Cecotto]] nel 1975, nel reparto corse della Scuderia Diemme]]
 
All'inizio degli anni sessanta fu fondato il Moto Club di Lugo. Tra gli anni 1970 e l'inizio degli anni 1980, nacquero a Lugo due team che parteciparono ai campionati mondiali di [[Motomondiale|motociclismo]]: la Scuderia Diemme (1973-1981) e la Ricci Ceramiche-Venemotos (anni 1980). Venemotos era stata creata da Andrea Ippolito, un italiano emigrato in [[Venezuela]]. Era l'importatore della [[Yamaha Motor|Yamaha]] nel Paese sudamericano<ref>{{cita web|url=https://voce.com.ve/2020/04/03/489380/famiglia-ippolito-una-vita-a-tutto-gas/|titolo=Famiglia Ippolito, una vita a tutto gas|accesso=4 novembre 2021}}</ref>. Sia la Diemme che la Venemotos equipaggiavano le Yamaha 250 e 350<ref>{{cita web|url=https://www.4live.it/2016/05/quarantanni-fa-in-un-tragico-incidente-al-mugello-perdeva-la-vita-otello-buscherini/|titolo=40 anni fa, in un tragico incidente al Mugello, perdeva la vita Otello Buscherini|accesso=27 settembre 2021}}</ref>. I loro piloti vinsero diversi gran premi; la Venemotos vinse anche alcuni titoli mondiali (Johnny Alberto Cecotto classe 350 nel 1975 e classe 750 nel 1978, [[Carlos Lavado]], classe 250 nel 1983 e 1986)<ref>{{cita web|url=https://motosprint.corrieredellosport.it/news/rubriche/polvere-di-stelle/2021/11/09-4905459/polvere_di_stelle_la_storia_in_esposizione_a_lugo_e_bologna|titolo=Polvere di stelle. La storia in mostra a Lugo e Bologna|accesso=28 novembre 2021}}</ref>. I venezuelani Cecotto e Lavado in quegli anni divennero "lughesi d'adozione", specie Lavado, che continuò ad abitare a Lugo anche molti anni dopo il suo ritiro dalle corse. <br />
===Atletica leggera===
In quegli anni il Moto Club di Lugo e il Moto Club di San Lorenzo (una frazione di Lugo) organizzarono delle gare presso il [[Circuito di Misano Adriatico]].
Nel dopoguerra la società di atletica cittadina (Club Atletico “F. Baracca”) svolgeva attività esclusivamente maschile. Alla fine del [[1969]] si costituì una seconda società per svolgere attività extra-Fidal (corse campestri) all'interno dell'[[Uisp]]. L'anno dopo, al suo interno nacque la prima società femminile dell'atletica lughese («Società Comprensoriale Atletica Femminile»). Nel [[1971]] l'azienda Diemme di Gian Franco Deggiovanni affiancò la gestione della S.C.A.F. come sponsor principale. Nel [[1973]] avvenne l'incorporazione del Club Atletico negli organici della società, sancendo la riunione dei settori maschile e femminile. Il nome della nuova società fu «Atletica Diemme Lugo».
 
Nella frazione di Villa San Martino vi è l'Aeroclub Baracca, dove ha sede una delle pochissime scuole di guida di elicotteri in Italia. Hanno conseguito il brevetto a Lugo, tra gli altri, [[Nelson Piquet]], [[Gianni Bugno]] e [[Pierluigi Martini]].
Nel [[1987]] la società assunse la denominazione attuale con il marchio Icel. L'«Atletica Icel Lugo» è tutt'oggi tra le prime dieci dell'Emilia-Romagna. In ambito nazionale, il miglior risultato ottenuto è stato il terzo posto con la squadra Cadetti (14-15 anni) ai Campionati italiani di società.
 
==== Motociclismo ====
Dal [[1980]] la società organizza ogni anno il «Trofeo Deggiovanni» (in memoria del suo presidente prematuramente scomparso), manifestazione per i ragazzi delle scuole medie del comprensorio lughese, che tutti gli anni raduna 1.700 giovani.
Lugo fu una delle sedi nelle quali si disputò la [[Temporada Romagnola]], manifestazione che si tenne dal 1945 al 1971.
 
=== Pallacanestro ===
Dal [[1986]] Lugo ha una nuova società che svolge esclusivamente attività amatoriale/Master e Uisp. Dal nome dello sponsor, che l'affianca dalla fondazione, prende il nome di ''Gruppo Podisti Amatori Lughesina''.
La principale società cestistica cittadina è il «Basket Club Lorenzo Zanni». Nacque all'interno della polisportiva «U.S. Robur» (atletica leggera, nuoto, calcio, corsa campestre e tennis tavolo), fondata nel [[1946]] (colori sociali: rosso-arancio e verde). Alla metà degli anni cinquanta mutò nome in «U. S. Libertas "F. Baracca" Lugo» e successivamente in «U. S. "F. Baracca" Lugo». La sezione pallacanestro si formò nel 1949 e disputò il suo primo campionato nella primavera del 1950. Partecipò ai campionati regionali, con un'unica presenza nelle serie nazionali, quella del [[Serie C 1954-1955 (pallacanestro maschile)|1954-55]]. Al termine della stagione 1958-59 l'attività agonistica fu sospesa. Fu ripresa nel 1966-67 con la partecipazione al campionato regionale di Iª Divisione<ref>Marco Dalpane, Giuseppe Rossi, ''Robur-pedìa. Enciclopedia della U.S. Robur pallacanestro Lugo'', I vol. (1936-1970), Walberti Lugo, 2012.</ref>.<br />
Il massimo risultato del «Basket Club Lorenzo Zanni» sono stati i due campionati di [[Serie B (pallacanestro maschile)|Serie B]] nazionale disputati nel [[Serie B 2017-2018 (pallacanestro maschile)|2017-2018]] e [[Serie B 2018-2019 (pallacanestro maschile)|2018-2019]].
 
=== PugilatoSport olimpici ===
L'ENAL Pugilistica, ma anche altre palestre specializzate nel pugilato, allenarono diversi campioni originari di altre località. Fra questi [[Francesco Damiani]] della limitrofa [[Bagnacavallo]], campione italiano, europeo e mondiale WBO nonché medaglia d'argento olimpica e [[Alfredo Mulas]], nativo della Sardegna, campione italiano dei pesi gallo nel 1978 e che fallì il tentativo di conquista del titolo europeo contro il pugliese Zurlo.
 
==== AltreAtletica disciplineleggera ====
L'atletica leggera a Lugo nacque nel periodo tra le due guerre. Dal dopoguerra fino agli anni sessanta la società di atletica cittadina (Club Atletico “F. Baracca”) svolse attività esclusivamente maschile. Alla fine del [[1969]] si costituì una seconda società per svolgere attività extra-Fidal (corse campestri) all'interno dell'[[Uisp]]. L'anno dopo, al suo interno nacque la prima società femminile lughese («Società Comprensoriale Atletica Femminile»). Nel [[1971]] una nota azienda cittadina, la «Diemme» di Gian Franco Deggiovanni, affiancò la gestione della S.C.A.F. come sponsor principale. Nel [[1973]] avvenne l'incorporazione del Club Atletico negli organici della società, sancendo la riunione dei settori maschile e femminile. Il nome della nuova società fu «Atletica Diemme Lugo».
Altre discipline molto seguite a Lugo sono la [[pallacanestro]] (U.S. Robur Lugo e Basket Club Lorenzo Zanni), la [[pallavolo]] (Pallavolo Gattelli), il [[podismo]] (G.P.A. Lughesina), la [[scherma]], il [[judo]] (Team Romagna Judo e Judo Club Lugo), il [[nuoto]] agonistico (Nuoto Club Lugo, Deka Nuoto Lugo e Sub Baracca Lugo per quanto riguarda il [[nuoto pinnato]]), il [[pattinaggio a rotelle]] (Up and Down), l'[[aeromodellismo]] (F. Baracca). Dal [[2011]] Lugo ha anche una squadra di [[rugby]], la A.s.d. Lugo Rugby, affiliata al [[Romagna Rugby Football Club]].
 
Nel [[1980]] Pietro Melandri, storico dirigente dello sport lughese, ideò e organizzò il «Trofeo Deggiovanni» (in memoria del presidente Diemme prematuramente scomparso), manifestazione per i ragazzi delle scuole medie del comprensorio lughese. Da quell'anno la competizione si disputa ininterrottamente, raccogliendo ad ogni edizione {{formatnum:1700}} giovani. Nel frattempo gli amatori non rimasero fermi: nel [[1986]] fu fondata una nuova società che svolgeva esclusivamente attività amatoriale, Master e Uisp. Dal nome dello sponsor, che l'affiancò sin dalla fondazione, prese il nome di «Gruppo Podisti Amatori Lughesina».
=== Personalità sportive legate a Lugo ===
* [[Angelino Angelini]] ([[1928]] - [[2005]]), [[Arbitro (calcio)|arbitro]] benemerito e [[Stella al merito sportivo|stella d'argento]] del [[CONI]].
* [[Lorenzo Baroni]], pilota di moto classe 125.
* [[Loris Benelli]], giocatore di basket di [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A1]].
* [[Giancarlo Capucci]], calciatore (difensore) di [[Serie A]].
* [[Giancarlo Ferretti]], ciclista e direttore sportivo. È stato per anni il decano dei direttori sportivi italiani.
* [[Luca Galletti]], atleta, ha rappresentato l'Italia nella 4x400 alle olimpiadi di Atene 2004.
* [[Mario Lega]], motociclista, campione del mondo della 250 nel [[1977]].
* [[Gaetano Lupi]], calciatore di [[Serie A]] con la maglia del [[Bari]].
* [[Pierluigi Martini]], pilota di [[Formula 1]].
* [[Guido Marzari]], maestro di scherma, commissario tecnico della nazionale di spada maschile che vinse la medaglia d'oro alle olimpiadi di [[Giochi della XXVI Olimpiade|Atlanta 1996]].
* [[Emilio Morini]], atleta dei 400 m e 800 m, più volte convocato in Nazionale negli anni '30.
* [[Ermes Muccinelli]], calciatore di [[Serie A]] e della Nazionale. A lui è dedicato lo stadio cittadino.
* [[Poli Andrea]], campione del mondo junior di [[pattinaggio artistico a rotelle|pattinaggio artistico]] nel 2007.
* [[Fabio Scozzoli]], [[nuotatore]] attuale vice-campione del mondo e primatista italiano sui 100 Rana.
* [[Giacomo Sintini]], giocatore di pallavolo di [[Serie A1]] e della Nazionale, nato a Lugo anche se cresciuto nel limitrofo comune di [[Bagnacavallo]].
* [[Valerio Spadoni]], calciatore di [[Serie A]].
* [[Fioranna Venturini]], giocatrice di basket di [[Serie A1 (pallacanestro femminile)|Serie A1]] tra gli anni '70 e '80 nelle file della Omsa Faenza.
* [[Cristian Zanzi]], arbitro di calcio di [[Serie A]].
* [[Cristiano Conti]], assistente arbitro di calcio di [[Serie A]].
* [[Laura Bucchi]], campionessa di [[Judo]].
* [[Teodoro Zeccoli]], pilota automobilistico, vincitore negli anni '60 di diverse gare tra le quali la [[24 ore di Le Mans]], la 1000&nbsp;km del Nurburgring e il Campionato Europeo Turismo.
 
Nel [[1987]] l'Atletica Diemme Lugo assunse la denominazione con il marchio Icel<ref>Nota azienda lughese, l'Industria Conduttori Elettrici Lugo fu fondata da Lodovico Preti nel primo dopoguerra.</ref>. Negli anni seguenti fu attivata una sinergia con la società imolese «Atletica Sacmi Avis». In virtù dell'accordo, le due società si sono specializzate: una nel settore femminile e l'altra nel settore maschile. I migliori atleti maschili (dalla categoria Junior in poi) vanno a Imola, mentre le eccellenze femminili si allenano a Lugo.
== Galleria fotografica ==
<gallery>
<center>
immagine:Lugo_Baracca_011130_1.JPG|Monumento a Francesco Baracca
immagine:Piazza Francesco Baracca (Lugo).JPG|Piazza Baracca
File:Piazza Baracca.JPG|piazza Baracca
immagine:Lugo_2963-5st.JPG|Piazza di Lugo con la rocca estense
immagine:Lugo_rocca_estense.jpg|La Rocca estense
immagine:Lugo - Pavaglione_2966-7st.JPG|Il Pavaglione
immagine:Lugo_teatro_rossini.jpg|Teatro Rossini
immagine:Lugo Baracca e Pavaglione 010424.JPG|La piazza
File:Sant'Ilaro reliquiario.jpg|Reliquiario con teca in argento e oro di [[Ellero di Galeata|Sant'Illaro]]. Anno [[1689]], chiesa del Carmine.
File:Sant'Ilaro busto.jpg|Busto in argento di [[Ellero di Galeata|Sant'Illaro]]. Anno [[1961]], chiesa del Carmine.
 
Nel [[2013]] l'Icel ha ottenuto per la prima volta nella sua storia la promozione in Serie A1, ovvero la massima serie nazionale della disciplina. Inoltre una sua tesserata, [[Carolina Bianchi]] (1988) ha vinto il titolo nazionale assoluto di [[Eptathlon]]. In campo giovanile, Michele Brini ha vinto il titolo italiano Cadetti nel [[Pentathlon]]. I tre successi conquistati hanno fanno del 2013 l'Anno d'oro dell'Atletica Icel. Nel [[2014]] l'Icel Lugo ha vinto il suo primo titolo italiano di società, conquistando l'oro nell'Eptathlon con Carolina Bianchi, Laura Reggi e Chiara Calgarini.<ref>{{cita web|url=http://www.fidalemiliaromagna.it/showquestion.php?faq=56&fldAuto=3804|titolo=Otto titoli nazionali di società per l'Emilia-Romagna nel 2014|accesso=27 dicembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141227215124/http://www.fidalemiliaromagna.it/showquestion.php?faq=56&fldAuto=3804}}</ref>
 
==== Pugilato ====
L'ENAL Pugilistica, ma anche altre palestre specializzate, hanno allenato diversi campioni originari di altre località. Fra questi [[Francesco Damiani]], nato nella vicina [[Bagnacavallo]], campione italiano, europeo e mondiale WBO nonché medaglia d'argento olimpica, e [[Alfredo Mulas]], nativo della Sardegna, campione italiano dei pesi gallo nel 1978 e che tentò la conquista del titolo europeo contro il pugliese Zurlo.
 
==== Scherma ====
Le origini della [[scherma]] a Lugo risalgono al [[1919]], quando nacque una società schermistica intitolata a Francesco Baracca. I soci erano prevalentemente ex ufficiali che avevano appreso la tecnica durante il [[servizio militare]]. Dal [[1930]] partecipò a manifestazioni agonistiche. Dopo la Seconda guerra mondiale la scherma lughese fu rifondata da Achille Antonellini (medaglia d'argento CONI)<ref>{{cita web|url=http://www.pavaglionelugo.net/2017/08/immagini-di-sport-lughese-di-qualche_19.html|titolo=Anni '60 - Torna in auge la nobile arte della scherma|accesso=22 luglio 2018|dataarchivio=22 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180722125537/http://www.pavaglionelugo.net/2017/08/immagini-di-sport-lughese-di-qualche_19.html|urlmorto=sì}}</ref>, che nel [[1948]] fondò la «Società schermistica lughese», da lui poi diretta per trentacinque anni. Si affiliò subito al CONI, prima società della provincia a registrarsi. La società conta circa 80 soci, tra tecnici e atleti<ref>{{cita web|url=http://www.comune.lugo.ra.it/Comune/Comunicazione-e-Informazione/Comunicati-stampa/Anno-2018/Giugno-2018/Intitolata-ad-Achille-Antonellini-la-palestra-di-scherma-del-Palabanca|titolo=Intitolata ad Achille Antonellini la palestra di scherma del Palabanca|accesso=22 luglio 2018|dataarchivio=22 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180722130130/http://www.comune.lugo.ra.it/Comune/Comunicazione-e-Informazione/Comunicati-stampa/Anno-2018/Giugno-2018/Intitolata-ad-Achille-Antonellini-la-palestra-di-scherma-del-Palabanca|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== Altri sport ===
Altre discipline molto seguite a Lugo sono: la [[pallavolo]] (Pallavolo Gattelli), il [[judo]] (Team Romagna Judo e Judo Club Lugo), il [[nuoto]] agonistico (Nuoto Club Lugo, Deka Nuoto Lugo nonché Sub Baracca Lugo per quanto riguarda il [[nuoto pinnato]]), il [[pattinaggio a rotelle]] (Up and Down), l'[[aeromodellismo]] (F. Baracca). Dal [[2011]] Lugo ha anche una squadra di [[rugby]], la A.s.d. Lugo Rugby, affiliata al [[Romagna Rugby Football Club]].
 
=== Impianti sportivi ===
Il territorio di Lugo (comprendendo le frazioni) vanta la presenza di 60 impianti sportivi, tra i quali sedici palestre pubbliche.<br />
I principali impianti, ovvero i più attrezzati, sono i seguenti:
* [[Calcio (sport)|Calcio]]: l'impianto comprende una pista di [[atletica leggera]] a sei corsie. Dal 25 aprile 1996 è intitolato ad [[Ermes Muccinelli]] (1927-1994), campione di calcio degli anni cinquanta. Nel territorio comunale esistono otto impianti per il gioco del calcio. Il primo campo di calcio permanente a Lugo fu allestito all'interno del parco del Tondo. Venne inaugurato il 9 maggio [[1926]]<ref>Walter Berti (a cura di), ''Lugo nel 900. Una storia di Lugo nel XX secolo'', Walberti, Lugo 2005, p. 152.</ref>;
* [[Nuoto]] e [[sport acquatici]]: Lugo dispone di una piscina coperta; inaugurata nel [[1977]], comprende due vasche per il nuoto di 25&nbsp;m ed una vasca per tuffi ed attività subacquee. All'esterno della piscina c'è una vasca scoperta, utilizzata nei mesi caldi.
* [[Pallacanestro]] e [[pallavolo]]: il primo palazzetto dello Sport di Lugo è stato inaugurato il 16 ottobre [[1971]]. Si trova in via Lumagni, nelle adiacenze del Tondo, ed è tuttora in funzione. È stato sede delle partite di pallacanestro della storica Rubor Lugo. Il nuovo palazzetto, il «Pala Banca di Romagna» (inaugurato nel [[2007]]), è situato in periferia. Oltre a pallacanestro e pallavolo vi si pratica anche il [[Tamburello (sport)|tamburello]]. L'impianto ha una capienza di 450 posti.
* [[Pattinaggio a rotelle]]: a Lugo vi è un impianto specifico per questo sport, sito in Via Piratello. La pista di pattinaggio (50 x 25 metri) è una delle più grandi in Italia. La società sportiva «Up and Down» è attiva dal 1985. Il lughese Andrea Poli (1989) ha vinto quattro volte il titolo di Campione del mondo.
* L'[[Aeroporto di Lugo]], a carattere locale, è dedicato quasi esclusivamente a voli turistici ed è sede di un aeroclub.
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Rocca di Lugo Arco Ghetto ebraico.jpg|Primi decenni del XX secolo. La Rocca estense e l'Arco Clementino, che segna l'inizio del ghetto ebraico
File:Pavaglione Lugo mercato della seta.jpg|Primi decenni del XX secolo. Il Pavaglione. Nel lato ovest si tiene il tradizionale mercato della seta
File:Ospedale Umberto I 1910.jpg|L'ospedale «Umberto I», inaugurato il 21 ottobre del 1900
File:Ponte delle lavandaie Lugo.jpg|Primi decenni del XX secolo. Il ponte delle lavandaie sul Canale dei mulini
File:Sant'Ilaro reliquiario.jpg|Reliquiario<ref>Con teca in argento e oro di [[Ellero di Galeata|Sant'Illaro]]. Anno [[1689]], chiesa del Carmine</ref>
File:Sant'Ilaro busto.jpg|[[Ellero di Galeata|Sant'Illaro]]<ref>Busto in argento del santo. Anno [[1961]], chiesa del Carmine</ref>
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== Note ==
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== Bibliografia ==
* FrancescoFra Leopoldo[[Girolamo BertoldiBonoli]], [http://books.google.it/books?id=dO03AAAAcAAJlr8TAAAAQAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''Notizie istoriche dell'antica selvaStoria di Lugo ed annessi'']. FerraraFaenza: Editorenella Rinaldistampa dell'Archi impressor camer. e del S. Ufizio, 17941732.
* FraFrancesco GirolamoLeopoldo BonoliBertoldi, [http://books.google.it/books?id=lr8TAAAAQAAJdO03AAAAcAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''StoriaNotizie istoriche dell'antica selva di Lugo ed annessi'']. FaenzaFerrara: nella stampa dell'Archi impressor camer. e del S.Editore UfizioRinaldi, 17321794.
* Giuseppe Antonio Soriani, ''Supplemento storico sulla origine e progressi della città di Lugo'', Tipografia Melandri, Lugo 1834.
* {{cita libro | nome= don Mino|cognome= Martelli| titolo= Storia di Lugo di Romagna in chiave francescana| anno= 1984| editore= Walberti| città= Lugo|cid=Martelli, 1984}}
*{{Cita libro|titolo = Lugo: villa, castello, comune, parrocchia. L'evoluzione dell'insediamento e del territorio (secoli XI-XIV)|autore = Augusto Vasina|editore = Fondazione Cassa di Risparmio di Lugo|città = Forlì |anno = 1995|opera = ''Storia di Lugo''|pp =167-195|cid=Vasina, 1995}}
* M. G. Muzzarelli, ''La Comunità ebraica a Lugo fra Medioevo ed età moderna'', in ''Storia di Lugo'', I, Fondazione Cassa di Risparmio di Lugo, Filograf, Forlì 1995, pp.&nbsp;223–241.
* Andrea Yaakov Lattes, ''Vita ebraica a Lugo nei verbali delle sedute consigliari degli anni 1621-1630'', con un'appendice di Mauro Perani, Firenze, Olschki, 2013 ISBN 978-88-222-6220-2.
* {{cita libro | titolo= La chiesa di San Giacomo Maggiore in Lugo| curatore= Giovanni Baldini| anno= 2015| editore= Nuovo Diario-Messaggero| città= Imola|cid=San Giacomo, 2015}}
* Laura Baldinini Senni, Michele Pagani, Maria Lucia Rocchi, ''Il teatro comunale "Gioachino Rossini" di Lugo di Romagna'', Fondazione Teatro Rossini, 2018
 
== Voci correlate ==
* [[Battaglia di Zagonara]] (1424)
* [[Battaglia del Senio]] (1945)
* [[Sommossa e sacco di Lugo]] (1796)
* [[Eccidio dei conti Manzoni]]
* [[Antiche unità di misura del circondario di Lugo]]
* [[São Bernardo do Campo]]
* [[Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale]]
* [[Stazione di Lugo (Italia)|Stazione di Lugo]]
* [[Teatro Rossini (Lugo)]]
* [[Aeroporto di Lugo]]
* [[Giro di Romagna]]
* [[Amog|AMOG OTL]]
* [[Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale]]
* [[Associazione Sportiva Dilettantistica Stuoie Baracca Lugo|Stuoie Baracca Lugo]]
* [[Teatro Rossini (Lugo)|Teatro Rossini]]
* [[Stazione di Lugo]]
* [[Aeroporto di Lugo (Italia)|Aeroporto di Lugo]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.contesaestense.it/ Associazione Contesa Estense città di Lugo]
* [[Istituto Geografico Militare|IGMI]], [https://web.archive.org/web/20150603012418/http://www.igmi.org/ancient/immagine.php?cod=6093 Descrizione topografica del territorio di Lugo] (carta del 1745)
* [http://www.sanfrancescodipaolalugo.it/index.html Parrocchia "San Francesco di Paola"]
* [http://www.teatrorossini.it/ Teatro Rossini]
* [[Istituto Geografico Militare|IGMI]], [http://www.igmi.org/ancient/immagine.php?cod=6093 Descrizione topografica del territorio di Lugo] (carta del 1745)
 
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