Giorgio Morandi: differenze tra le versioni

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{{N|pittori|giugno 2016}}
{{quote|Esprimere ciò che è nella natura cioè nel mondo visibile è la cosa che maggiormente mi interessa|Giorgio Morandi}}
{{Bio
|Nome = Giorgio
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|GiornoMeseMorte = 18 giugno
|AnnoMorte = 1964
|Epoca = 1900
|Attività = pittore
|Attività2 = incisore
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = . Fu uno dei protagonisti della pittura italiana del [[XX secolo|Novecento]] ed è considerato tra i maggiori incisori mondiali del secolo
|Immagine = Morandi1.jpg
|Didascalia = Giorgio Morandi, nel suo studio a Bologna, 1953 (fotografia di [[Herbert List]])
}}
Fu uno dei protagonisti della pittura italiana del [[XX secolo|Novecento]] ed è considerato tra i maggiori incisori mondiali del secolo<ref>{{Cita web|url=https://www.focus.it/cultura/arte/giorgio-morandi-le-opere-e-la-vita|Focus.it|Giorgio Morandi, storia di un pittore fuori dagli schemi}}</ref>.
 
La sua pittura si può definire unica e universalmente riconosciuta; celebri le sue [[nature morte]] olioin sucui tela,gli doveoggetti larappresentati luce(bottiglie, rappresentavasi, ilcaffettiere), fondamentosono delleportati suefuori opere.dal L'apparenteloro semplicitàcontesto deifunzionale contenuti (vasi, bottiglie, ciotole, fiori, paesaggi)e vieneanalizzati esaltatanella dallaloro qualitàpura pittoricaessenza.
 
Morandi ha vissuto in via Fondazza, a [[Bologna]], con la madre e le tre sorelle Anna, Dina e Maria Teresa. Morandi dipinse sempre nella sua stanza di via Fondazza. Solamente quando costruirono nel 1960 la casa estiva a [[Grizzana Morandi]] (il nome dell'artista è stato aggiunto ufficialmente al toponimo del comune nel 1985), ebbe un vero e proprio studio. Di fronte a questa casa si trovano i tre Fienili del Campiaro, soggetto frequente nelle tele del pittore.
Riservato, dai tratti nobili, gentile sia nella vita privata che in quella professionale, Morandi ha fatto discutere Bologna per la sua personalità enigmatica ma fortemente positiva.
 
Morandi ha vissuto in via Fondazza, a Bologna, con la madre e le tre sorelle Anna, Dina e Maria Teresa che lo hanno sempre accompagnato con nobile spirito fino alla sua morte avvenuta il 18 giugno 1964 dopo una degenza di un mese. Morandi, durante gli ultimi giorni della sua vita, stava coricato nel suo letto continuando con l'indice a disegnare nell'aria le forme che avrebbero fatto parte del percorso artistico che andava evolvendosi.<ref>testimonianza orale di M.T. Morandi</ref>
Morandi dipinse sempre nella sua stanza di via Fondazza. Solamente quando costruirono nel 1960 la casa estiva a [[Grizzana Morandi]] (il nome dell'artista è stato aggiunto ufficialmente al nome del comune nel 1985), ebbe un vero e proprio studio. Di fronte alla casa estiva si trovano i tre Fienili del Campiaro, soggetto frequente nelle tele del pittore.
 
== Biografia ==
[[ImmagineFile:Giorgio Morandi.jpg|thumb|right|250px|Giorgio Morandi nel suo studio]]
Giorgio nasce da Andrea Morandi e Maria Maccaferri il [[20 giugno]] [[1890]]. Il piccolo Giorgio abitò in un primo tempo in Via Lame dove nacquero anche il fratello Giuseppe, morto nel [[1903]] e la sorella Anna. Successivamente la famiglia si spostò in via Avesella n. 30, dove nacquero le altre due sorelle Dina nel [[1900]] e Maria Teresa [[1906]].
 
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Bologna, 1981) - BEIC 6333420.jpg|thumb|left|Lo studio bolognese fotografato da [[Paolo Monti]]. Fondo Paolo Monti, [[BEIC]]]]
Fin da ragazzo dimostra grande passione per l'arte figurativa convincendo i parenti a permettergli di iscriversi all'[[Accademia di belle arti di Bologna]]. Tra i suoi compagni di corso vi sono anche [[Severo Pozzati]], [[Osvaldo Licini]], [[Mario Bacchelli]], [[Giuseppe Vespignani]]. Dopo la morte del padre avvenuta nel [[1909]], la famiglia si trasferì definitivamente in via Fondazza n. 36, Morandi divenne capofamiglia assumendosi tutte le responsabilità.
 
Nasce da Andrea Morandi e Maria Maccaferri il 20 luglio [[1890]]. Il piccolo Giorgio abitò in un primo tempo in Via Lame, dove nacquero anche il fratello Giuseppe, morto nel [[1903]], e la sorella Anna. Successivamente la famiglia si spostò in via Avesella n. 30, dove nacquero le altre due sorelle Dina, nel [[1900]], e Maria Teresa, nel [[1906]].
Il percorso accademico e gli studi di Morandi furono eccellenti ma gli ultimi due anni furono caratterizzati da contrasti con i docenti dell'epoca, in quanto avendo egli già effettuato un personale e moderno percorso di conoscenza, spesso usciva dai canoni classici. Morandi, pur vivendo quasi sempre a [[Bologna]], era fin da allora informato sulle opere di [[Cezanne]], [[Derain]] e [[Picasso]]. Ma non è solo al presente che guarda Morandi, infatti successivamente ad un viaggio nella città di Firenze, riconsiderò grandi artisti del passato come [[Giotto]], [[Masaccio]], [[Piero Della Francesca]] e [[Paolo Uccello]], che appunto faranno parte dello sviluppo artistico del pittore bolognese.
 
Fin da ragazzo dimostra grande passione per l'arte figurativa, convincendo i parenti a permettergli di iscriversi all'[[Accademia di belle arti di Bologna]]. Tra i suoi compagni di corso vi sono anche [[Severo Pozzati]], [[Osvaldo Licini]], [[Mario Bacchelli]], [[Giuseppe Vespignani]], [[Mario Tozzi (pittore)|Mario Tozzi]]. Dopo la morte del padre, avvenuta nel [[1909]], la famiglia si trasferì definitivamente in via Fondazza n. 36 e Morandi divenne capofamiglia, assumendosi tutte le responsabilità.
In un primo tempo espose con i [[futurismo|futuristi]], diventando nel 1918 uno dei massimi interpreti della scuola [[Pittura metafisica|metafisica]] con [[Carlo Carrà|Carrà]] e [[Giorgio De Chirico|de Chirico]], periodo terminato nel 1919. Nel [[1920]] si accostò al gruppo "[[Valori Plastici]]", recuperando nelle sue opere la fisicità delle cose. In seguito intraprese una via personalissima, ma sempre calata nella realtà del mondo e delle cose.
La sua prima esposizione personale avvenne nel 1914, dove si può riscontrare la forte influenza di [[Cezanne]], pittore fondamentale per la sua formazione artistica.
 
Il percorso accademico e gli studi di Morandi furono eccellenti, ma gli ultimi due anni furono caratterizzati da contrasti con i docenti dell'epoca, in quanto, avendo egli già effettuato un personale e moderno percorso di conoscenza, spesso usciva dai canoni classici. Morandi, pur vivendo quasi sempre a [[Bologna]], era fin da allora informato sulle opere di [[Paul Cézanne]], [[André Derain]] e [[Pablo Picasso]]. Ma non è solo al presente che guarda Morandi; infatti, successivamente ad un viaggio nella città di [[Firenze]], riconsiderò grandi artisti del passato, come [[Giotto]], [[Masaccio]], [[Piero della Francesca]] e [[Paolo Uccello]], che appunto faranno parte dello sviluppo artistico del pittore bolognese.
 
In un primo tempo espose con i [[futurismo|futuristi]], diventando nel 1918 uno dei massimi interpreti della scuola [[Pittura metafisica|metafisica]] con [[Carlo Carrà|Carrà]] e [[Giorgio De Chirico|de Chirico]]; periodo terminato nel 1919. Nel [[1920]] si accostò al gruppo "[[Valori plastici]]", recuperando nelle sue opere la fisicità delle cose. In seguito intraprese una via personalissima, ma sempre calata nella realtà del mondo e delle cose. La sua prima esposizione personale avvenne nel 1914; in essa si può riscontrare la forte influenza di Cézanne, pittore fondamentale per la sua formazione artistica.
La fama di Morandi è legata alle nature morte e in particolare alle "bottiglie". I soggetti delle sue opere sono quasi sempre cose abbastanza usuali; vasi, bottiglie, caffettiere, fiori e ciotole che, composti sul piano di un tavolo, diventano i veri protagonisti della scena. La sua opera si compone anche di ritratti e paesaggi. Usare pochissimi colori è una sua particolare caratteristica, che lo rende poetico e surreale e anche se non particolareggiava i suoi soggetti, si può notare come essi non perdano di realismo.
 
A partire dai primi anni trenta fino al 1956 fu titolare della cattedra di Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna<ref>{{Cita web|https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/cronologia-di-bologna/1930/giorgio_morandi_insegna_allaccademia|Giorgio Morandi insegna all'Accademia, febbraio 1930|28 dicembre 2022}}</ref>. Tra i molti suoi allievi, si ricordano [[Mario Bonazzi]] e [[Luciano De Vita]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ababo.it/ABA/storia/|2=Accademia Belle Arti di Bologna|3=Storia|dataarchivio=23 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151123144305/http://www.ababo.it/ABA/storia/|urlmorto=sì}}</ref>. Ebbe anche un rapporto cordiale di stima con il giovane [[Cesarino Vincenzi]], emergente allievo dell'accademia.{{cn}}
Di grande importanza nel lavoro di Morandi sono le acqueforti, eseguite da autodidatta che risolvono poeticamente molti problemi espressivi del mezzo impiegato. Fin dagli esordi del suo percorso artistico portò avanti la passione per le incisioni. Le sue prime lastre, ora purtroppo andate perse, risalgono addirittura al 1911, quando egli era appena ventunenne. Le opere, realizzate con grande cura, sono caratterizzate da segni sottili e rettilinei in un intreccio molto complesso di tratti con cui raggiunge dimensioni prospettiche di grande efficacia.
 
Alla [[Quadriennale di Roma]] del [[1939]] Morandi presenta una personale con 53 opere e ottiene il secondo premio per la pittura<ref>{{Cita web|url=http://www.quadriennalediroma.org/arbiq_web/index.php?sezione=quadriennali&id=3&ricerca=|La Quadriennale di Roma|III Quadriennale d'Arte Nazionale}}</ref>.
È sepolto alla [[Certosa di Bologna]] nella tomba di famiglia dove giace insieme alle tre sorelle. Sulla tomba è ubicato un ritratto dell'artista eseguito e donato dal suo amico [[Giacomo Manzù]].
[[File:Bologna, MAMbo (4).jpg|thumb|Un'opera esposta al [[Museo d'arte moderna di Bologna]]]]
La fama di Morandi è legata alle nature morte e in particolare alle "bottiglie". I soggetti delle sue opere sono quasi sempre cose abbastanza usuali: vasi, bottiglie, caffettiere, fiori e ciotole che, composti sul piano di un tavolo, diventano i veri protagonisti della scena. La sua opera include anche ritratti e paesaggi. Usare pochissimi colori è una sua particolare caratteristica, che lo rende poetico e surreale e, anche se non particolareggiava i suoi soggetti, si può notare come essi non perdano di realismo.
 
Di grande importanza nel lavoro di Morandi sono le acqueforti, eseguite da autodidatta, che risolvono poeticamente molti problemi espressivi di questa tecnica. Fin dagli esordi del suo percorso artistico portò avanti la passione per le incisioni. Le sue prime lastre, andate perdute, risalgono addirittura al 1911, quando egli era appena ventunenne. Le opere, realizzate con grande cura, sono caratterizzate da segni sottili e rettilinei in un intreccio molto complesso di tratti, con cui raggiunge dimensioni prospettiche di grande efficacia.
Nel [[1992]] in [[Palazzo D'Accursio]] a Bologna è sorto il Museo monografico dedicato a Giorgio Morandi. Tale realizzazione è stata possibile grazie alla donazione di Maria Teresa Morandi (sorella del pittore), delle opere e dell'atelier dell'artista, di proprietà della famiglia.
 
Nel 1963-64 espone alla mostra ''[[Peintures italiennes d'aujourd'hui]]'', organizzata in [[medio oriente]] e in [[nordafrica]]<ref>{{Cita web|url= http://www.quadriennalediroma.org/arbiq_web/index.php?sezione=mostre&id=37&ricerca=|titolo= Peintures italiennes d'aujourd'hui|accesso= 28 febbraio 2016}}</ref>.
L'allora sindaco di Bologna [[Renzo Imbeni]] ha reso possibile la fondazione del museo, tramite un interesse e un impegno totali. Hanno collaborato [[Marilena Pasquali]], che ha diretto il Museo fino al 2001 raggiungendo risultati di assoluta eccellenza e che è attualmente Presidente del Centro studi Giorgio Morandi, e il [[maestro Carlo Zucchini]] che nell'occasione, per volontà di Maria Teresa Morandi, assunse l'incarico di garante della donazione.
 
Giorgio Morandi morì il 18 giugno [[1964]] nella sua casa di Bologna, dopo un anno di malattia.
== Ulteriori notizie==
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Bologna, 1981) - BEIC 6341001.jpg|thumb|Lo studio bolognese fotografato da [[Paolo Monti]] nel 1981. Fondo Paolo Monti, [[BEIC]]]]
* Le opere di Giorgio Morandi, che non era molto propenso a partecipare a mostre personali o collettive, per interessamento del Centro studi Giorgio Morandi vennero esposte da una serie di mostre che a partire dal Museo d'arte moderna di Bologna circolarono in moltissime città del mondo.
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Bologna, 1981) - BEIC 6341252.jpg|thumb|Lo studio bolognese fotografato da [[Paolo Monti]] nel 1981. Fondo Paolo Monti, [[BEIC]]]]
* A Giorgio Morandi è stata dedicata una mostra al [[Metropolitan Museum]] di New York nell'ottobre [[2008]], ciò ha contribuito alla grande ascesa a livello mondiale del maestro bolognese, eguagliandolo ai più grandi pittori del Novecento come [[Pablo Picasso]] e [[Giorgio De Chirico]].
È sepolto alla [[Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna|Certosa di Bologna]] nella tomba di famiglia, dove giace insieme con le tre sorelle. Sulla tomba è ubicato un ritratto dell'artista, eseguito e donato dal suo amico [[Giacomo Manzù]]<ref>{{Cita web|https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/cronologia-di-bologna/1964/muore_giorgio_morandi|Muore Giorgio Morandi, 18 giugno 1964|28 dicembre 2022}}</ref>.
* Nel 1929 Giorgio Morandi ha illustrato l'opera ''[[Il sole a picco]]'' di [[Vincenzo Cardarelli]], vincitore del [[Premio Bagutta]].
* Hanno scritto di lui fra gli altri: [[Philippe Jaccottet]], [[Jean Leymarie]], [[Jean Clair]], [[Yves Bonnefoy]], [[Roberto Longhi]], [[Francesco Arcangeli]], [[Cesare Brandi]], [[Lamberto Vitali]], [[Luigi Magnani]], [[Marilena Pasquali]] ed altri critici affermati.
 
<gallery caption="Opere di Morandi fotografate da Paolo Monti">
== Fotografia e Giorgio Morandi==
Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6346539.jpg
Alcuni tra i fotografi più importanti del Novecento hanno ritratto Giorgio Morandi nella sua casa di Via Fondazza, nella casa di [[Grizzana Morandi]], alla [[Biennale di Venezia]] e alla [[Quadriennale di Roma]].
Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6346534.jpg
Paolo Monti - Servizio fotografico (Bologna, 1968) - BEIC 6330714.jpg|
</gallery>
 
== Intitolazioni ==
In alcune di queste fotografie Morandi appare insieme a [[Luigi Magnani]], [[Carlo Ludovico Ragghianti]], [[Carlo Carrà]], [[Giuseppe Ungaretti]] ed altre personalità dell'arte figurativa e letteraria del Novecento.
Nel [[1992]], in [[Palazzo d'Accursio]] a Bologna, è sorto il [[Museo Morandi|Museo monografico]] dedicato a Giorgio Morandi. Tale realizzazione è stata possibile grazie alla donazione, da parte di Maria Teresa Morandi (sorella del pittore), delle opere e dell'atelier dell'artista<ref>La [[Casa museo Morandi|casa estiva di Grizzana]] è stata [[Casa museo|musealizzata]] per lascito testamentario del 1994.</ref>, di proprietà della famiglia. L'allora sindaco di Bologna [[Renzo Imbeni]] ha fortemente sostenuto la fondazione del museo. Hanno collaborato Franco Solmi, allora direttore della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, [[Marilena Pasquali]], che ha diretto il Museo fino al 2001 e che è divenuta poi Presidente del Centro studi Giorgio Morandi, e il maestro [[Carlo Zucchini (storico dell'arte)|Carlo Zucchini]] che nell'occasione, per volontà di Maria Teresa Morandi, assunse l'incarico di garante della donazione.
 
All'artista è stata dedicata nell'ottobre [[2008]] una mostra al [[Metropolitan Museum of Art]] di [[New York]], che ha contribuito a consolidare la sua fama livello internazionale.
I principali fotografi che hanno ritratto Giorgio Morandi o lo studio sono: [[Herbert List]], [[Duane Michals]], [[Jean Francois Bauret]], [[Paolo Prandi]], [[Paolo Ferrari (fotografo)|Paolo Ferrari]], [[Lamberto Vitali]], [[Libero Grandi]], [[Franz Hubmann]], [[Leo Lionni]], [[Antonio Masotti]], [[Carlo Ludovico Ragghianti]], [[Lee Miller]], [[Giancolombo]], [[Ugo Mulas]], [[Luigi Ghirri]], [[Gianni Berengo Gardin]], [[Luciano Calzolari]].
 
Per l'iniziativa Musei di Carta<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/2013/01/23/cultura/musei-di-carta-designer-per-musei-italiani-tbd1ac2xp9JR1rxT38yISL/pagina.html|titolo=Musei di Carta. 20 designer per 20 musei italiani}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.artearti.net/magazine/articolo/musei-di-carta-20-designers-per-20-musei-italiani/|titolo=Musei di Carta: 20 designers per 20 musei italiani|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120513085558/http://www.artearti.net/magazine/articolo/musei-di-carta-20-designers-per-20-musei-italiani/|dataarchivio=13 maggio 2012|accesso=28 dicembre 2022}}</ref>, durante il [[Salone Internazionale del Mobile|Salone del Mobile]] 2012, la designer [[Ilaria Marelli]] ha realizzato una collezione di prodotti, esposta al [[Museo del Novecento]], ispirati alle celebri nature morte<ref>{{Cita web|url=http://www.museidicarta.it/marelli_1.php|titolo=Musei di Carta: Omaggio a Morand}}</ref> dell'artista bolognese.
== Curiosità ==
* Due oli dell'artista bolognese sono stati scelti dal Presidente degli Stati Uniti d'America [[Barack Obama]] nel [[2009]], ed ora fanno parte della collezione della [[Casa Bianca]].
 
Nel giugno 2014 in occasione del cinquantenario dalla morte dell'artista, a Bologna, l'associazione arte e cultura La Corte di Felsina ha promosso una mostra di artisti emergenti, curata da Anna Rita Delucca, che hanno esposto opere dedicate alla poetica del grande maestro: ''Dedicato a Giorgio Morandi. 50º anno dalla scomparsa (18 giugno 1964). Omaggio dall'arte del nuovo millennio''. Per l'occasione è stata presentata una sezione di lavori, prestati da collezioni private bolognesi, di alcuni celebri allievi di Morandi, da [[Pompilio Mandelli]] a [[Carolina Marisa Occari]], da [[Norma Mascellani]] a [[Carlo Caporale]].
* Morandi vedeva di buon occhio il mondo della cinematografia senza però mai occuparsene. Lo dimostra il fatto che ebbe contatti con [[Vittorio De Sica]], [[Luchino Visconti]], ed altri.
 
Nel luglio 2014, per ricordare il maestro a cinquant'anni dalla scomparsa, sui muri di [[Grizzana Morandi]], dove c'è ancora la casa estiva dell'artista nei pressi del centro storico poi diventata [[Casa museo Morandi]], è stato proiettato il film ''Modus Morandi'' di [[Filippo Porcelli]].
* Negli anni ’60 la figura di Giorgio Morandi è stata oggetto di rinnovata attenzione ed ammirazione da parte di molti intellettuali italiani. Ne è esempio il fatto che suoi quadri vengono intenzionalmente mostrati sullo sfondo di importanti scene di due capolavori del cinema di quegli anni come "[[La notte (film 1961)|La notte]]" di [[Michelangelo Antonioni]] e "[[La dolce vita]]" di [[Federico Fellini]]. O che una scena di "[[Accattone]]" di [[Pier Paolo Pasolini]] e l'incipit di una pellicola di culto come "[[Capricci]]" di [[Carmelo Bene]] furono, per ammissione stessa dei due intellettuali, ispirate da dipinti dell'artista bolognese.
 
== Nei media ==
* La film-maker [[Tacita Dean]] ha filmato l'interno dell'abitazione di via Fondazza 36, casa del maestro.
Il cinema ha attinto molte volte alle opere di Giorgio Morandi. Lo fece già nel 1955 con il film di [[Robert Aldrich]] ''[[Il bacio e la pistola]]''. [[Fellini]], [[Vittorio De Sica|De Sica]], [[Antonioni]] hanno utilizzato le sue nature morte in tre celeberrimi film: ''[[La dolce vita]]'', ''[[Il boom]]'', ''[[La notte (film 1961)|La notte]]''. Più recentemente ''[[Io sono l'amore]]'' di [[Luca Guadagnino]] del 2009.
 
== Opere nei musei ==
'''Londra'''
*''Paesaggio'' (1911)
*''Natura Morta'' (1918)
*''Natura Morta'' (1919)
*''Natura Morta'' (1960)
*''Autoritratto'' (1918)
*''Vaso a strisce con fiori'' (1924) - [[Pinacoteca civica di Forlì|Pinacoteca civica]] di [[Forlì]], che ospita varie altre opere di Morandi, di tecniche ed epoche diverse, nella '''Collezione Righini'''.
 
Tate Modern , natura morta 1946
 
=== Belgio ===
== Giorgio Morandi nei musei ==
* Centre for Fine Arts, [[Bruxelles]]
 
==== Emilia-Romagna= ===
* [[MuseoCasa museo Morandi]] di [[BolognaGrizzana Morandi]]
* [[Galleria d'arte moderna Ricci Oddi]], [[Piacenza]]
* [[Museo Morandi]] di [[Bologna]]
* [[Pinacoteca civica di Forlì]]
* [[Pinacoteca comunale di Faenza]]
* [[Fondazione Magnani-Rocca]] di [[Mamiano]]
* [[Fondazione Tito Balestra]] di [[Longiano]]
 
==== LiguriaLazio ====
* [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]], [[Roma]]
* [[Museo “Sandro Pertini”]] di [[Savona]]
 
==== LombardiaLiguria ====
* [[GalleriaMuseo d'arteSandro moderna e contemporaneaPertini]] di, [[BergamoSavona]]
* [[Museo del Novecento]] di [[Milano]]
 
==== PiemonteLombardia ====
* [[Pinacoteca di Brera]], [[Milano]].
* [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea]] GAM di [[Torino]]
* [[Casa-museo Boschi Di Stefano]], Milano.
* [[Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (Bergamo)]], [[Bergamo]].
* [[Museo del Novecento]], Milano.
 
==== VenetoPiemonte ====
* [[MuseoGalleria d’artecivica d'arte moderna Rimoldie contemporanea]] diGAM, [[Cortina d'Ampezzo]] ([[Provincia di Belluno|BLTorino]]).
* Museo civico di Moncalvo. Moncalvo (AT)
* Collezione Cerruti, Rivoli, Torino
 
== Note =Toscana===
* [[Museo Novecento]], [[Firenze]].
<references/>
 
=== BibliografiaTrentino-Alto Adige ===
 
*[[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto|Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (Mart)]]
*[[Cesare Brandi]], ''Morandi'', Firenze, Le Monnier, 1942
*Cesare Brandi, ''Ritratto di Morandi'', Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1960 (Contiene: Cesare Brandi, ''Appunti per un ritratto di Morandi'' ; Vanni Scheiwiller, ''Iconografia di Giorgio Morandi'')
*Cesare Brandi, ''Morandi lungo il cammino'', Milano, Rizzoli, 1970
*Cesare Brandi, ''Morandi'', Roma, Editori riuniti, 1990 (contiene il carteggio Brandi-Morandi 1938-1963, a cura di Marilena Pasquali)
 
=== Veneto ===
* [[Alis Levi]]; “Souvenirs d’une enfant de la Belle Époque”. Roma, De Luca Editori, 1970
*[[Museo d'arte moderna Rimoldi]], [[Cortina d'Ampezzo]] ([[Provincia di Belluno|Belluno]])
*Collezione Gianni Mattioli<ref>{{Cita web|url=http://guggenheim-venice.it/collections/collection2.php?id_cat=14|titolo=Guggenheim|data=|accesso=2021-09-01|dataarchivio=1 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150601070022/http://guggenheim-venice.it/collections/collection2.php?id_cat=14|urlmorto=sì}}</ref> presso la [[Peggy Guggenheim Collection]], Venezia.
*[[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Ca' Pesaro - Galleria Internazionale d'Arte Moderna]], Venezia.
 
== Mostre ==
*[[Roberto Longhi]], ''Giorgio Morandi'', in ''Da Cimabue a Morandi'', Milano, Arnoldo Mondadori, 1973
*Roberto Longhi, ''Giorgio Morandi al Fiore'', Milano, Electa, 1990
 
* ''Silenzi''<ref>{{Cita libro|titolo=Giorgio Morandi. Silenzi|anno=2010|editore=Skira Editore S.p.A.|città=Milano|ISBN=978-88-572-0808-4}}</ref>, 4 settembre 2010 - 9 gennaio 2011, Venezia, [[Palazzo Fortuny]], a cura di Daniela Ferretti con Franco Calarota sponsorizzata da Galleria d'Arte Maggiore g.a.m.
*Cesare Gnudi, ''Morandi'', Firenze, Edizioni U, 1946
*Guido Giuffrè, ''Giorgio Morandi'', Firenze, Sansoni, 1970
*Franco Solmi, ''Morandi: storia e leggenda'', Bologna, Grafis, 1978
*''Giorgio Morandi : catalogo della mostra, Palazzo dei Diamanti, 1 luglio-8 ottobre 1978'', Ferrara, Galleria civica d'arte moderna, 1978
*''Morandi e il suo tempo : catalogo della mostra, Bologna, Galleria comunale d'arte moderna, 9 novembre 1985-10 febbraio 1986'', Milano, Mazzotta, 1985
*''Giorgio Morandi'', Torino, Allemandi, 2000. ISBN 8842209791
 
== Note ==
*Philippe Jaccottet, ''La ciotola del pellegrino : Morandi'', Bellinzona, Casagrande, 2007
<references />
*Fabrizio D'Amico, ''Morandi'', Milano, 5 continents, 2004. ISBN 8874391129
*Alberto Martini (a cura di), ''Giorgio Morandi'', Milano, Fabbri, copyr. 1964
*Luigi Magnani, ''Il mio Morandi : un saggio e cinquantotto lettere'', Torino, Einaudi, 1982
*[[Alis Levi]], "Arte e Verità", a cura di [[Renato Balsamo]], [[Roberto Pappacena]], [[Luigi Granetto]], Agenzia Editoriale Azzurro, Roma 1983
 
== Bibliografia ==
*Francesco Arcangeli, ''Giorgio Morandi'', Milano : Edizioni del Milione, 1964
*Francesco Arcangeli[[Cesare Brandi]], ''Giorgio Morandi'', nuova ed.Firenze, Torino,Le EinaudiMonnier, 19811942
* Cesare Brandi, ''Ritratto di Morandi'', Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1960 (Contiene: Cesare Brandi, ''Appunti per un ritratto di Morandi''; Vanni Scheiwiller, ''Iconografia di Giorgio Morandi'')
 
* Cesare Brandi, ''Morandi lungo il cammino'', Milano, Rizzoli, 1970
*Lamberto Vitali, ''L'opera grafica di Giorgio Morandi'', Torino, Einaudi, 1964
* Cesare Brandi, ''Morandi'', Roma, Editori riuniti, 1990 (contiene il carteggio Brandi-Morandi 1938-1963, a cura di Marilena Pasquali)
*Lamberto Vitali, ''Giorgio Morandi pittore'', Milano, Edizioni del milione, 1964
* [[Alis Levi]]; “Souvenirs d'une enfant de la Belle Époque”. Roma, De Luca Editori, 1970
*Lamberto Vitali, ''Morandi: Catalogo Generale'', 2 voll., Milano : Electa, 1977
* [[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Roberto Longhi]], ''Giorgio Morandi'', in ''Da Cimabue a Morandi'', Milano, Arnoldo Mondadori, 1973
 
* {{cita libro |autore= [[Piero Girace|Girace P.]] |titolo= Artisti contemporanei|città= Napoli|editore=Ed. E.D.A.R.T.|anno=1970 |SBN=NAP0057927 |pagine= 168, 169 |cid= Girace P.}}.
*Marilena Pasquali (a cura di), ''Morandi'', Firenze, Art e dossier Giunti, 1990
* Michele Prisco, Morandi Inedito, Roma, Antonio Rotundo Editore 1984
*Marilena Pasquali (a cura di), ''Morandi. Dipinti: catalogo generale'', Milano, Electa, 1990
*Marilena PasqualiRoberto (a cura di)Longhi, ''Giorgio Morandi :al acquarelli : catalogo generaleFiore'', Milano, Electa, 1991. ISBN 88435338351990
* Cesare Gnudi, ''Morandi'', Firenze, Edizioni U, 1946
*Marilena Pasquali (a cura di), ''Giorgio Morandi (1890-1990): Mostra del Centenario'', Bologna, Civica Galleria d'Arte Moderna, 1990
* Guido Giuffrè, ''Giorgio Morandi'', Firenze, Sansoni, 1970
*Marilena Pasquali (a cura di), ''Giorgio Morandi : oggetti e stati d'animo : catalogo della mostra, Brescia, 1996-1997'', Milano, Skira, 1996. ISBN 8881182130
*Marilena PasqualiFranco Solmi, ''Giorgio Morandi: Saggistoria e Ricerche (1997-2007)leggenda'', FirenzeBologna, NoèdizioniGrafis, 2007.1978
* ''Giorgio Morandi: catalogo della mostra, Palazzo dei Diamanti, 1º luglio-8 ottobre 1978'', Ferrara, Galleria civica d'arte moderna, 1978
*Marilena Pasquali, ''Cesare Brandi: Morandi'', Pistoia, Gli Ori, 2008 ((contiene il carteggio Brandi-Morandi 1938-1963)
* ''Morandi e il suo tempo: catalogo della mostra, Bologna, Galleria comunale d'arte moderna, 9 novembre 1985-10 febbraio 1986'', Milano, Mazzotta, 1985
*Marilena Pasquali, Stefano Bulgarelli, "Tre voci, Ragghianti, Gnudi, Morandi; scritti e documenti 1943-1967", Pistoia, Gli Ori, 2010
* ''Giorgio Morandi'', Torino, Allemandi, 2000. ISBN 88-422-0979-1
 
* Philippe Jaccottet, ''La ciotola del pellegrino: Morandi'', Bellinzona, Casagrande, 2007
*Michele Cordaro (a cura di), ''Morandi : l'opera grafica : rispondenza e variazioni'', Milano, Electa, 1990. ISBN 8843534203
*Michele CordaroFabrizio D'Amico, ''Morandi. Incisioni: catalogo generale'', Milano, Electa5 continents, 19912004. ISBN 884353421188-7439-112-9
* Alberto Martini (a cura di), ''Giorgio Morandi'', Milano, Fabbri, copyr. 1964
 
*Maria CristinaLuigi BanderaMagnani, ''MorandiIl scegliemio Morandi : Corrispondenzaun consaggio lae Biennale :cinquantotto 1947-1962lettere'', MilanoTorino, ChartaEinaudi, 20011982
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* Francesco Arcangeli, ''Giorgio Morandi'', Milano: Edizioni del Milione, 1964
*Maria Cristina Bandera e Renato Miracco (a cura di), ''Morandi : 1890-1964 : catalogo della mostra, New York Metropolitan Museum, Bologna MAMbo, 2009'', Milano, Skira, 2008. ISBN 9788861307179
* Francesco Arcangeli, ''Giorgio Morandi'', nuova ed., Torino, Einaudi, 1981
*Maria Cristina Bandera (a cura di), ''Morandi : l'essenza del paesaggio : catalogo della mostra, Alba, Fondazione Ferrero, 16 ottobre 2010-16 gennaio 2011'', Milano, 24 ore Cultura, 2010. ISBN 9788871796512
* Lamberto Vitali, ''L'opera grafica di Giorgio Morandi'', Torino, Einaudi, 1964
* Lamberto Vitali, ''Giorgio Morandi pittore'', Milano, Edizioni del milione, 1964
* Lamberto Vitali, ''Morandi: Catalogo Generale'', 2 voll., Milano: Electa, 1977
* [[Roberto Pasini]], ''Morandi'', Bologna, CLUEB, 1989 (seconda ed. 2011)
* Marilena Pasquali (a cura di), ''Morandi'', Firenze, Art e dossier Giunti, 1990
* Marilena Pasquali (a cura di), ''Morandi. Dipinti: catalogo generale'', Milano, Electa, 1990
* Marilena Pasquali (a cura di), ''Morandi: acquarelli: catalogo generale'', Milano, Electa, 1991. ISBN 88-435-3383-5
* Marilena Pasquali (a cura di), ''Giorgio Morandi (1890-1990): Mostra del Centenario'', Bologna, Civica Galleria d'Arte Moderna, 1990
* Marilena Pasquali (a cura di), ''Giorgio Morandi: oggetti e stati d'animo: catalogo della mostra, Brescia, 1996-1997'', Milano, Skira, 1996. ISBN 88-8118-213-0
* Marilena Pasquali, ''Giorgio Morandi: Saggi e Ricerche (1997-2007)'', Firenze, Noèdizioni, 2007.
* Marilena Pasquali, ''Cesare Brandi: Morandi'', Pistoia, Gli Ori, 2008 (contiene il carteggio Brandi-Morandi 1938-1963)
* Marilena Pasquali, Stefano Bulgarelli, "Tre voci, Ragghianti, Gnudi, Morandi; scritti e documenti 1943-1967", Pistoia, Gli Ori, 2010
* Michele Cordaro (a cura di), ''Morandi: l'opera grafica: rispondenza e variazioni'', Milano, Electa, 1990. ISBN 88-435-3420-3
* Michele Cordaro, ''Morandi. Incisioni: catalogo generale'', Milano, Electa, 1991. ISBN 88-435-3421-1
* Anna Rita DeLucca, ''Pittura di paesaggio nell'opera di Giorgio Morandi '', Bologna, Edizioni Svolta, 1995 Opac SBN IT/ICCU/UBO/0247398
* Laura Mattioli Rossi (a cura di), ''[https://galleriadelloscudo.com/esposizione/morandi-ultimo-nature-morte-1950-1964/ Morandi ultimo: nature morte 1950-1964]'', Milano, Mazzotta / [https://galleriadelloscudo.com/pubblicazione/morandi-ultimo-nature-morte-1950-1964/ Galleria dello Scudo], 1997 ISBN 8820212587; [https://galleriadelloscudo.com/en/pubblicazione/morandi-ultimo-nature-morte-1950-1964/ ed. inglese] 1998, ISBN 882021279X
* Maria Cristina Bandera, ''Morandi sceglie Morandi: Corrispondenza con la Biennale: 1947-1962'', Milano, Charta, 2001
* Maria Cristina Bandera (a cura di), ''Morandi e Firenze: i suoi amici, critici e collezionisti: catalogo della mostra di Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi, Villa Il Tasso, 21 gennaio-6 marzo 2005'', Milano, Mazzotta, 2005. ISBN 88-202-1734-1
* Maria Cristina Bandera e Renato Miracco (a cura di), ''Morandi: 1890-1964: catalogo della mostra, New York Metropolitan Museum, Bologna MAMbo, 2009'', Milano, Skira, 2008. ISBN 978-88-6130-717-9
* Maria Cristina Bandera (a cura di), ''Morandi: l'essenza del paesaggio: catalogo della mostra, Alba, Fondazione Ferrero, 16 ottobre 2010-16 gennaio 2011'', Milano, 24 ore Cultura, 2010. ISBN 978-88-7179-651-2
* Luigi Cavallo, ''Giorgio Morandi a Soffici. Una lettera (inedita), una lettura'', in "Ambra", Poggio a Caiano, n. 62, gennaio-marzo 2011, p.&nbsp;4
* Luigi Corsetti, ''Soffici e Morandi: una lunga intesa'', in "Ambra", Poggio a Caiano, n. 62, gennaio-marzo 2011, p.&nbsp;4
* Ardengo Soffici, ''Giorgio Morandi'', introduzione di Luigi Corsetti, nota di Luigi Cavallo, Comune di Poggio a Caiano, 2015
*Johann-Karl Schmidt: ''Giorgio Morandi - Der Tod des Lichts'', Villingen-Schwenningen 2018, ISBN 978-3-939423-71-3
*A.R.Delucca:"La collina dell'anima. Giorgio Morandi e la sua Grizzana", Genova, Cordero, 2018 ISBN 978-88-98130-96-2
 
==Voci correlate==
*L. Cavallo, "Giorgio Morandi a Soffici. Una lettera (inedita), una lettura", in "Ambra", Poggio a Caiano, n. 62, gennaio-marzo 2011, p. 4
* [[Museo Morandi]]
*Luigi Corsetti, "Soffici e Morandi: una lunga intesa", in "Ambra", Poggio a Caiano, n. 62, gennaio-marzo 2011, p. 4
 
==Altri progetti==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto}}
* [http://www.museomorandi.it/ Museo Morandi]
* [http://www.giorgiomorandi.it Centro Studi Giorgio Morandi]
* [http://www.cultura.comune.forli.fc.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=16315&idCat=17155&ID=18339&TipoElemento=categoria La '''Collezione Righini''' nella Pinacoteca civica di Forlì]
 
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|Arte|biografie}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |1=http://www.museomorandi.it/ |2=Museo Morandi |accesso=17 febbraio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20000818212945/http://www.museomorandi.it/ |dataarchivio=18 agosto 2000 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|url=http://www.cultura.comune.forli.fc.it/servizi/menu/dinamica.aspx?ID=22128|titolo=La Collezione Righini nel Palazzo Romagnoli di Forlì}}
* {{cita web|https://www.videomuseum.fr/fr/search/MORANDI%20Giorgio%E2%86%B9MORANDI%20Giorgio|Opere di Giorgio Morandi nelle collezioni pubbliche francesi d'arte moderna e contemporanea |lingua=fr}}
 
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