Pomerio: differenze tra le versioni

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Il '''pomerio''' ({{latino|pomerium o pomoerium}}) era il [[confine]] sacro e inviolabile della città.<ref name= treccani>[https://www.treccani.it/enciclopedia/pomerio Pomerio su Treccani]</ref>
Il '''Pomerio''' o in [[lingua latina|latino]] '''Pomerium''' era il confine sacro della città di [[Roma]].
[[File:Röm. Republik- C. Marius Capito - Münzkabinett, Berlin - 5504280.jpg|thumb|right|upright=1.1| Denarius Serratus dell'81 a.C. .<ref>[http://numismatics.org/crro/id/rrc-378.1c Il denario su numismatics.org]</ref> Sul retro il toro e la vacca che tracciano il solco del Pomerio.]]
Il recinto sacro delimitava e definiva l{{'}}''[[urbs]]'', che è la città intesa come entità consacrata agli dei. Solo le città con un ''pomerium'' possono essere definite ''urbes''. Le altre sono, al massimo, ''[[Oppidum|òppida]]'', nel senso di entità racchiuse da mura con scopi esclusivamente civili, amministrativi e difensivi.
 
== Etimologia ==
Secondo l’etimologia, incerta, proposta dagli antichi romani, ''pomerium'' ' deriverebbe da ''post-moerium'' dove ''moerus'' varrebbe ''murus''.
A seconda dell'etimologia data alla parola, tuttora molto discussa, questa si può scrivere sia ''pomerium'' sia ''pomoerium''.
 
L'etimologia proposta dagli stessi Romani farebbe derivare questa parola da ''post-moerium'',<ref>[[Marco Terenzio Varrone]], [[De lingua Latina]], V, 32</ref> che vuol dire ''dopo le mura'', quindi almeno in origine si sarebbe scritta ''pomoerium''. La scrittura ''pomoerium'' è sostenuta da [[Johan Nicolai Madvig]], mentre quella ''pomerium'' da [[Theodor Mommsen]].
== Origine e Mito ==
La [[Mito di fondazione|fondazione]] di una [[città]], sia latina che etrusca, seguiva uno scrupoloso e meticoloso insieme di riti. Innanzitutto veniva identificato quello che sarebbe diventato il centro della città e che prendeva il nome di "mondus" (trad. mondo nel senso di non contaminato, pulito) e solo dopo veniva tracciato un solco di confine che delimitava il territorio della città. Successivamente venivano interrati nel ''"mondus"'' simboli religiosi che avrebbero dovuto assicurare alla futura città benessere, prosperità, pace e giustizia. I riti proseguivano per diversi giorni per poter estendere i benefici propri del 'mondus' all'intero territorio della città rendendolo in tal modo consacrato agli dèi prescelti. Poiché non era possibile costruire subito le mura di difesa sul primo tracciato, veniva realizzato un secondo solco, parallelo al primo, questa striscia di terra compresa tra il primo e il secondo era il ''"pomerius"'' vero e proprio. In questo territorio i sacerdoti confinavano gli spettri, i fantasmi, le larve, i demoni delle malattie e gli spiriti della guerra, della fame, delle pestilenze e tutto ciò che poteva essere ricondotto a situazioni negative per la città e per i suoi abitanti.
 
== Origine e Mito ==
Nella [[leggenda]] di [[Romolo]] e [[Remo (mitologia)|Remo]] della fondazione di Roma Remo viene ucciso da Romolo perché oltrepassa il solco che questi stava tracciando. Solo in alcune leggende tramandate si trova la descrizione del dettaglio che giustifica questa 'esecuzione': Remo oltrepassa il solco armato. Quasi certamente il solco che Romolo stava tracciando era il secondo e Remo deve aver oltrepassato il primo macchiandosi quindi di una colpa gravissima che era la profanazione del territorio della città. Conoscendo il valore simbolico e il significato del pomerio questa uccisione, generalmente percepita come smodata rispetto alla causa, assume valenza di esecuzione capitale e giustifica il permanere di questo cruento fatto di sangue legato alla fondazione di una città come Roma. Il messaggio, forte e rassicurante per gli abitanti della città: 'sarà punito chiunque attenti alla città ed ai suoi abitanti' diventa un monito potente per i nemici.
{{vedi anche|Mito di fondazione}}
La fondazione di una città, sia [[italici|italica]], e quindi anche [[Latini|latina]], sia [[Etruschi|etrusca]],<ref name=enctreccani>[https://www.treccani.it/enciclopedia/pomerio_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Pomerio su Enciclopedia Treccani]</ref> seguiva uno scrupoloso e meticoloso insieme di riti. Innanzitutto si provvedeva a conoscere gli [[auspici]], ovvero i messaggi divini basati sul volo e sul canto degli uccelli<ref>''[http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/SMIGRA*/Augurium.html Augur, Augurium]'' in William Smith, ''A Dictionary of Greek and Roman Antiquities'', John Murray, London, 1875</ref>, la cui interpretazione comunicava le volontà degli dei; tale compito spettava all'[[augure|àugure]].
 
Il tracciato veniva poi segnato con un [[aratro]], che scavava il solco seguendo i confini che si volevano dare alla nuova città, trainato da un toro ed una vacca, il cui [[Vomere (tecnologia)|vomere]] veniva alzato solo laddove si voleva fossero costruite le [[Porta cittadina|porte cittadine]].<ref name=enctreccani />
Tracce dell'antica esistenza di un pomerio rimangono nell'attuale toponomastica di alcune città italiane come ad esempio [[Prato]] in [[Toscana]] - di origini etrusche e poi romane - dove la via esterna che corre lungo le mura si chiama appunto Via Pomèria. Anche l'uso di fossati intorno ai castelli e fortezze, sia riempiti d'acqua o meno, sono riconducibili alla funzione dell'antico pomerio.
 
Poiché non era possibile costruire subito le mura di difesa sul primo tracciato, veniva realizzato un secondo solco, parallelo al primo. La striscia di terra compresa tra il primo e il secondo era il '''pomerium vero e proprio'''.<ref>[https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/pomerio.shtml Pomerio su Dizionario Corriere della Sera]</ref> In questo territorio i sacerdoti confinavano gli spettri, i fantasmi, le larve, i demoni delle malattie e gli spiriti della guerra, della fame, delle pestilenze e tutto ciò che poteva essere ricondotto a situazioni negative per la città e per i suoi abitanti.
== epoca storica ==
 
Qui non si poteva costruire, non si poteva abitare, non si poteva coltivare, né si poteva passare (le porte erano infatti escluse dal ''pomerium''): era l'area consacrata esclusivamente agli dei protettori della città che avrebbero dovuto proteggere questo recinto (e di conseguenza anche tutto ciò che si trovava al suo interno).
Dal punto di vista legale, Roma esisteva solo all'interno
del ''pomerium''; tutto ciò che stava oltre era semplicemente territorio appartenente a Roma, che veniva detto Campo Martio (extra pomerium). La tradizione vuole che questo confine fosse inaugurato da [[Servio Tullio]], ma non seguiva la linea delle [[Mura Serviane]], ed è improbabile che abbia realmente stabilito i confini sacri, che non cambiarono fino alla dittatura di [[Lucio Cornelio Silla]].
 
Questa serie di rigide limitazioni ha suggerito in molti casi di ricorrere a un espediente pratico: far coincidere la striscia del ''pomerium'' con la base delle mura della città; in tal modo era sicuramente più facile rispettare i divieti, lo spazio urbano poteva essere meglio sfruttato e le mura stesse assumevano una caratteristica di sacralità, pur essendo ben distinte dal ''pomerium'' vero e proprio.
Non si trattava di mura, ma piuttosto di un confine legale e religioso, marcato da pietre bianche chiamate ''cippi'', e non comprendeva tutta l'area metropolitana (il [[Palatino]] era all'interno del ''pomerium'', ma il [[Campidoglio]] e l'[[Aventino]] non lo erano). La [[Curia Hostilia]] e la fonte dei ''Comitia'', nel [[Foro Romano]]; due luoghi estremamente importanti nel governo della [[città-stato]] e del suo Impero, erano situate dentro il ''pomerium''. Il Tempio di [[Bellona (divinità)|Bellona]] era oltre il ''pomerium''.
 
Successivamente si scavava una fossa circolare nel punto ove le due strade principali si incontravano formando un angolo retto: questo fossato era chiamato ''mundus''. Al suo interno, in un rito dall'alto contenuto simbolico, venivano interrati simboli religiosi che avrebbero dovuto assicurare alla futura città benessere, prosperità, pace e giustizia; in particolare, il fondatore vi gettava una zolla di terra portata seco dal luogo di provenienza e lo stesso facevano, dopo di lui, gli altri ''patres familias''.
Costrizioni politiche e religiose vietavano ad ogni sovrano consacrato di entrare nel ''pomerium''. Come risultato, le visite di stato risultavano in qualche modo scomode; [[Cleopatra]], ad esempio, non entrò mai nella città di Roma, quando venne a fare visita a [[Gaio Giulio Cesare]].
 
I riti proseguivano per diversi giorni per poter estendere i benefici propri del ''mundus'' all'intero territorio della città rendendolo in tal modo consacrato agli dei prescelti.
Inoltre, a [[promagistrati]] e generali era vietato andare oltre questo confine, e cedevano il loro ''[[imperium]]'' immediatamente se lo oltrepassavano.Come risultato, un generale in attesa di celebrare il [[trionfo Romano|trionfo]], era obbligato ad attendere fuori dal ''pomerium'' fino al momento della celebrazione.
In oltre, per questo motivo, ne deriva il fatto che [[lictor|littori]] non portavano le scuri nei fasci quando si trovavano nel pomerio.
 
== Il pomerium di Roma ==
Solo il [[dittatore romano|dittatore]] poteva detenere l' ''imperium''.
{{vedi anche|Roma quadrata}}
[[File:Roma Romolo 753aC.png|thumb|upright=1.3|Il Pomerio alla base del Palatino nell'anno della sua [[fondazione di Roma|fondazione]], nel [[753 a.C.]]]]
NellaSecondo la leggenda Romolo fondò la città tracciandone il confine sacro, il pomerio, il 21 aprile [[leggenda753 a.C.]]<ref di name="LivioI,7">[[RomoloTito Livio]], e ''[[RemoAb (mitologia)|RemoUrbe condita libri]]'', dellaI, fondazione7.</ref> di RomaSuccessivamente Remo viene ucciso da Romolo perché oltrepassa in armi il solco che questi stava tracciando.<ref Soloname="LivioI,7"/><ref>[[Floro]], in''Epitoma alcunede leggendeTito tramandateLivio sibellorum trovaomnium la descrizione del dettaglio che giustifica questaannorum DCC'esecuzione':, RemoI, oltrepassa il solco armato1.8.</ref> Quasi certamente il solco che Romolo stava tracciando era il secondo e Remo deve aver oltrepassato il primo macchiandosi quindi di una colpa gravissima che era: la profanazione del territorio della città. Conoscendo il valore simbolico e il significato del pomerio, questa uccisione, - generalmente percepita come smodata rispetto alla causa, - assume valenza di esecuzione capitale e giustifica il permanere di questo cruento fatto di sangue legato alla fondazione di unadella città comedi Roma. Il messaggio, diventa forte e rassicurante per gli abitanti della città: ''sarà punito chiunque attenti alla città ede ai suoi abitanti'', e diventa un monito potente per i nemici.
 
Tracce dell'antica esistenza di un pomerio sono rimaste nel tracciato urbanistico anche dopo la perdita di funzione delle mura.
I ''Comitia Centuriata'', l'[[Assemblee Romane|assemblea]] dei cittadini divisi secondo le classi militari, erano tenuti nel [[Campo Marzio]] fuori dal ''pomerium''.
 
Successivamente la tradizione vuole che questo fosse allargato da [[Servio Tullio]],<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', I, 44.</ref> Successivamente fu ulteriormente allargato da [[Lucio Cornelio Silla]], da [[Claudio]] nel [[49]],<ref>Tacito, ''Annales'', XII, 24.</ref> da [[Vespasiano]] nel [[75]], da [[Adriano]] nel 121<ref>[https://storiearcheostorie.com/2021/07/16/archeologia-quando-claudio-amplio-il-pomerio-ritrovato-a-roma-un-raro-cippo-del-49-d-c/ Quando Claudio ampliò il pomerio su Storiearcheostorie]</ref> e da [[Aureliano]].<ref name=treccani />
 
In particolare, grazie al ritrovamento dei cippi utilizzati per delimitarne il percorso, gli studiosi sono riusciti a ricostruire i confini del nuovo pomerio realizzato da Claudio, in seguito alla sua vittoria sui [[Britanni]].<ref name=enctreccani /><ref>[https://m.museivaticani.va/content/museivaticani-mobile/it/collezioni/musei/galleria-lapidaria/sezione-i--religione-e-forme-di-devozione/cippo-del-pomerio-dellimperatore-claudio.html Cippo pomeriale su Musei Vaticani]</ref>
 
=== Caratteri ===
Il Teatro di Pompeo, dove Giulio Cesare venne assassinato, era fuori dal ''pomerium'' e comprendeva una camera senatoriale, dove il Senato poteva riunirsi con la partecipazione di singoli senatori ai quali era vietato attraversare il ''pomerium'' e che quindi non avrebbero potuto recarsi alla Curia Hostilia.
Dal punto di vista legale, Roma esisteva solo all'interno del ''pomerium''; tutto ciò che stava oltre era semplicemente territorio appartenente a Roma, ''extra pomerium''.
 
Non si trattava di mura, ma piuttosto di un confine legale e religioso, marcato da pietre bianche chiamate ''cippi pomerii'', e non comprendeva tutta l'area metropolitana (il [[Palatino]] era all'interno del ''pomerium'', ma il [[Campidoglio]] e l'[[Aventino]] non lo erano). La [[Curia Hostilia]] e la fonte dei ''Comitia'', nel [[Foro Romano]];, due luoghi estremamente importanti nel governo della [[città-stato]] e del suo Impero, erano situate dentro il ''pomerium''. Il [[Tempio di [[Bellona (divinitàRoma)|Tempio di Bellona]] era oltre il ''pomerium''.
Un' estensione del ''pomerium'' ordinata da [[Claudio (imperatore romano)|Claudio]] nel [[49]] è provata dalla testimonianza storica certa di [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] negli ''Annales'' libro XII cap.24 e dalla scoperta di cippi che la confermano.
 
Costrizioni politiche e religiose vietavano ada ogni sovrano consacrato di entrare nel ''pomerium''. Come risultato, le visite di stato risultavano in qualche modo scomode; [[Cleopatra]], ad esempio, non entrò mai nella città di Roma, quando venne a fare visita a [[Gaio Giulio Cesare]].
Rispettato anche da [[Costantino I]] che, nella creazione delle chiese edificate dopo l' [[Editto di Milano]] ([[313]]) si mantenne sempre lontano dal centro della città, lontano dal ''pomerium'' dove eresse solo costruzioni civili.
 
Inoltre,Ugualmente aera proibito attraversare il Pomerio in armi;<ref name=treccani /> ai [[promagistrati]] e generalimagistrati dotati di ''imperium'' era vietato andare in armi oltre questo confine, e cedevano il loro ''[[imperium]]'' immediatamente se lo oltrepassavano. Come risultato, un generale in attesa di celebrare il [[trionfo Romano|trionfo]], era obbligato ad attendere fuori dal ''pomerium'' fino al momento della celebrazione. [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]], per poter celebrare il proprio trionfo in seguito alla vittoria sui Pirati nel Mediterraneo orientale, rinunciò a candidarsi al Consolato, perché per farlo avrebbe dovuto attraversare il pomerio da privato cittadino.
[[Categoria:Roma antica]]
 
InPer oltre,lo per questostesso motivo, ne deriva il fatto chei [[lictor|littori]] non portavano le scuri nei [[Fascio littorio|fasci]] quando si trovavano nel pomerio.
[[bg:Померий]]
 
[[de:Pomerium]]
[[File:Pomerium marker with digamma inversum in red - Vatican Museums - inv 9268.jpg|thumb|Cippo del ''pomerium'' da Claudio. Ultima linea scritta col ''[[Lettere claudiane|digamma inversum]]''<ref>{{CIL|06|01231c}}</ref>]]
[[en:Pomerium]]
Solo il [[dittatore romano|dittatore]] poteva esercitare l{{'}}''imperium'', il potere di mettere a morte un cittadino senza processo, entro il ''pomerium'': i 24 littori al suo seguito potevano dunque tenere le scuri innestate nei fasci anche ''domi''.<!-- (solo il dittatore poteva detenere l'imperium maius, ma l'imperium era detenuto già da consoli e pretori). -->
[[es:Pomerium]]
 
[[fr:Pomœrium]]
I ''[[Comizi centuriati|Comitia Centuriata]]'', l'[[Assemblee Romane|assemblea]] dei cittadini divisi secondo le classi militari, erano tenuti nel [[Campo Marzio (antichità)|Campo Marzio]] fuori dal ''pomerium''.: era infatti l'assemblea delle centurie, dei cittadini armati.
[[hu:Pomerium]]
[[nl:Pomerium]]
Il [[Teatro di Pompeo]], dove Giulio Cesare venne assassinato con una congiura organizzata da Bruto e Cassio, era fuori dal ''pomerium'' e comprendeva una camera senatoriale, dove il Senato poteva riunirsi con la partecipazione di singoli senatori ai quali era vietato attraversare il ''pomerium'' e che quindi non avrebbero potuto recarsi alla Curia Hostilia.
[[pl:Pomerium]]
 
Rispettato anche da [[Costantino I]] che, nella creazione delle chiese edificate dopo l' [[Editto di Milano]] ([[313]]), si mantenne sempre lontano dal centro della città, lontano dal ''pomerium'' dove eresse solo costruzioni civili.
 
Alle [[Vestali]] era concesso invece di essere sepolte entro il pomerio<ref>[https://www.treccani.it/enciclopedia/vestale_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Vestale] in [[Enciclopedia Treccani|Enciclopedia Italiana]], Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.</ref>.
 
== Altri pomeri ==
A [[Ostia (città antica)|Ostia antica]], il percorso delle mura del primitivo ''castrum'' del IV secolo a.C. (vie pomeriali) era delimitato all'interno e all'esterno da alcune vie che si sono conservate nella successiva espansione della città.
 
La tradizione vuole che sia stato lo stesso Costantino, ''[[pontefice massimo|Pontifex Maximus]]'', a tracciare con la propria [[lancia (arma)|lancia]] il perimetro sacro del pomerium di [[Costantinopoli]], assegnando alla città lo stesso nome sacrale di Roma, probabilmente ''[[Flora (divinità)|Flora]]'', e battezzandola ufficialmente ''Nova Roma''.
 
Tracce dell'anticarimangono esistenza di un pomerio rimangonoanche nell'attuale toponomastica di alcune città italiane come ad esempio [[Prato (Italia)|Prato]] in [[Toscana]] - di origini etrusche e poi romane - dove la via esterna che corre lungo le mura si chiama appunto Viavia Pomèria., Anchea l'uso[[Benevento]] diin fossati[[Campania]] intorno- aidi castelliorigini romane e fortezze,poi sialongobarde riempiti- ddove l'acquaanaloga ovia menosi chiama via del Pomèrio, sonoa riconducibili[[Fiume alla(Croazia)|Fiume]] funzionein [[Liburnia]], o a dell'antico'Pomer'' pomeriodi una frazione di [[Medolino]] in [[Istria]].
 
== Note ==
{{note strette}}
 
== Bibliografia ==
;Fonti primarie
* [[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]''
 
;Fonti secondarie
* {{SmithDGRA|articolo=Pomerium|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=P.pomerium-cn&fromdoc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0063}}
* Lorenzo Quilici, Stefania Quilici Gigli. ''La forma della città e del territorio''. L'Erma di Bretschneider. 2005.
 
== Voci correlate ==
* [[Imperium]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Treccani|pomerio|Pomerio}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Antica Roma}}
 
[[Categoria:RomaDiritto anticaromano]]