Masone: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{F|centri abitati della Liguria|aprile 2021}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Masone
|Panorama = Masone-IMG 0276.JPG
|Didascalia = Panorama dal borgo storico, sullo sfondo la [[Chiesa di Cristo Re (Masone)|parrocchiale di Cristo Re]]
|Bandiera = Masone-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Masone-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Liguria
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Liguria Genova
|Amministratore locale = Omar Missarelli
|Divisione amm grado 2=Genova
|Data elezione = 4-10-2021
|Amministratore locale=Paolo Ottonello
|Partito = [[Lista civica]]|lista dicivica [[Centro-sinistraapartitica]] "Insieme perPer Masone"
|Data elezioneistituzione =07/06/2009 1861
|Altitudine = 403
|Data istituzione=
|Sottodivisioni = Cappelletta, San Pietro, Val Masone, Val Vezzulla
|Latitudine gradi=44
|Divisioni confinanti = [[Bosio]] (AL), [[Campo Ligure]], [[Genova]], [[Mele (Italia)|Mele]], [[Tiglieto]]
|Latitudine minuti=30
|Zona sismica = 3
|Latitudine secondi=12.83
|Gradi giorno = 2715
|Latitudine NS=N
|Nome abitanti = masonesi
|Longitudine gradi=8
|Patrono = [[santa Maria Assunta]]
|Longitudine minuti=42
|Festivo = 15 agosto
|Longitudine secondi=43.03
|PIL =
|Longitudine EW=E
|PIL procapite =
|Altitudine=403
|Mappa = Map of comune of Masone (province of Genoa, region Liguria, Italy).svg
|Superficie=29.85
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Masone nella città metropolitana di Genova
|Note superficie=
|Abitanti=3768
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2011gen/index02.html Dato Istat al 31/12/2011]
|Aggiornamento abitanti=31-12-2011
|Sottodivisioni=Cappelletta, San Pietro, Val Masone, Val Vezzulla
|Divisioni confinanti=[[Bosio]] (AL), [[Campo Ligure]], [[Genova]], [[Mele]], [[Tiglieto]]
|Codice postale=16010
|Prefisso=[[010 (prefisso)|010]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=010032
|Codice catastale=F020
|Targa=GE
|Zona sismica=3B
|Gradi giorno=2715
|Diffusività=
|Nome abitanti=masonesi
|Patrono=[[santa Maria Assunta]]
|Festivo=[[15 agosto]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa= Map of comune of Masone (province of Genoa, region Liguria, Italy).svg
|Didascalia mappa= Posizione del comune di Masone nella provincia di Genova
|Sito=http://www.comune.masone.ge.it/
}}
 
'''Masone''' (''MasunMason''<ref> {{cita libroIPA|/maˈzuŋ/}} AA.in | VV.[[Lingua ligure| Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|pagine = p. 382}}</ref>ligure]]<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del {{cita libro|professor Gaetano|Frisoni|Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova Editrice Genovese|Genova}}</ref> in [[Lingua ligure|ligure]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 3.768{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provinciacittà metropolitana di Genova]] in [[Liguria]].
 
== Geografia fisica ==
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[[File:Masone-IMG 0266.JPG|thumb|left|Lo [[Stura di Ovada|Stura]] presso l'abitato di Masone]]
 
IlTra i più importanteimportanti centrocentri della [[valle Stura]], distante circa 35 chilometriubicato a nord-ovest di [[Genova]], Masone fa parte del [[Parco naturale regionale del Beigua]].<ref>Approfondimenti sul sito del [http://www.parcobeigua.it Parco naturale regionale del Beigua]</ref> .
Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, la [[Frazione geografica|frazione]] di San Pietro e le località di Cappelletta, Val Masone e Val Vezzulla per un totale di 29,85 chilometri quadrati<ref>Fonte dallo [http://incomune.interno.it/statuti/statuti/masone.pdf Statuto Comunale di Masone]</ref>.
 
Si trova sul versante settentrionale dello spartiacque [[Appennino ligure|appenninico]], che in questa zona passa molto vicino alla costa ligure. La località Cappelletta di Masone si trova quasi all'altezza del crinale divisorio, verso il [[Bric del Dente]] (1107&nbsp;m e sede dell'[[Oasi del Monte Dente|omonima oasi]]). Attraverso il valico del [[passo del Turchino]] (588&nbsp;m s.l.m.), lungo la [[strada statale 456 del Turchino]], è possibile il collegamento con [[Mele (Italia)|Mele]] e quindi con il quartiere genovese di [[Voltri]].
Confina a nord con il comune di [[Campo Ligure]], a sud con Genova e [[Mele]], ad ovest con [[Tiglieto]] e ad est con [[Bosio]] in [[provincia di Alessandria]]. Masone fa parte dell'[[Unione dei Comuni Valli Stura, Orba e Leira]].
 
Tra le vette del territorio il Bric del Dentino (976 m), il Bric degli Angeli (971 m), il monte Giallo (970 m), il Bric La Masca (902 m), la Rocca Giana (901 m), il Bric della Sorba (859 m), il monte Basè (784 m), il monte Tacco (782 m), il Bric del Terma (760 m), il monte Croce (695 m), il Bric Caban (647 m), il Bric Vardiola (645 m), il Bric dell'Asino (574 m), il Bric Solardo (530 m).
Masone si trova sul versante settentrionale dello spartiacque [[Appennino ligure|appenninico]], che in questa zona passa molto vicino alla costa ligure. La località Cappelletta di Masone si trova quasi all'altezza del crinale divisorio, verso il [[Bric del Dente]] (1107 m e sede dell'[[Oasi del Monte Dente|omonima oasi]]). Attraverso il valico del [[passo del Turchino]], lungo la [[strada statale 456 del Turchino]], è possibile il collegamento con Mele e quindi Voltri.
 
Il centro urbano è diviso in due nuclei, quello storico - denominato "Castello" o "Paese vecchio" - sorge a 432 &nbsp;m sulle pendici meridionali di un modesto colle, posto sul versante sinistro della vallata e sul quale, fino al [[1747]], era collocato il castello.
 
A partire dai primi decenni del [[XIX secolo]] si è venuto a costituire un secondo nucleo urbano, ubicato nella piana alluvionale (391 &nbsp;m s.l.m.) sulla destra orografica del torrente [[Stura di Ovada|Stura]], a valle della confluenza di questo con il torrente Vezzulla; l'agglomerato urbano di fondovalle è detto localmente "Paese nuovo" o "Piana" data la sua natura alluvionale, in quandoquanto è attraversata dal torrente Stura.
 
=== Clima ===
{{F|centri abitati della Liguria|marzo 2013}}
Masone presenta un [[Clima continentale|clima semicontinentale]], ma ancora in parte influenzato da influssi marittimi a causa della sua relativa vicinanza al mare rispetto agli altri due principali centri della [[valle Stura]], [[Campo Ligure]] e [[Rossiglione (Italia)|Rossiglione]]: gli inverni sono freddi, con temperature medie che oscillano tra gli 0° e i +1° C, le estati sono fresche, con medie tra i +20° e i +22° C.
Masone presenta un [[Clima continentale|clima semicontinentale]], gli inverni sono freddi, con temperature medie che oscillano tra gli 0&nbsp;°C e i +2&nbsp;°C, con frequenti inversioni termiche (non inusuali minime tra i -5° e i -7&nbsp;°C in nottate caratterizzate da cielo sereno e calma di vento), ma spesso mitigati da deboli flussi umidi meridionali. Abbondanti e abbastanza frequenti le nevicate, nel periodo che va da dicembre a marzo, con accumuli finali che possono arrivare a 30–50&nbsp;cm per episodio, la media delle precipitazioni nevose si aggira intorno ai 140–160&nbsp;cm per inverno. Le estati sono generalmente fresche grazie all'influsso del mare, le cui brezze stemperano gli assolati pomeriggi estivi, medie tra i +20&nbsp;°C e i +22&nbsp;°C, massime raramente sopra i +30&nbsp;°C e ampie escursioni termiche giornaliere, con frequenti minime tra i +10° e i +15&nbsp;°C, che rendono le nottate masonesi gradevoli rispetto alla vicina città di Genova.
 
Caratteristica che rende Masone relativamente famoso è la sua proverbiale elevata piovosità, a talcausa punto da essere considerato come uno dei "paesi più piovosi d'Italia": ladella sua ubicazione immediatamente al di là dello [[Appennino ligure|spartiacque appenninico]] e ladella particolare morfologia del territorio circostante: favorisconoin ilparticolare, ristagnoquando delleprevalgono massecorrenti umide diprovenienti origineda atlanticaS-SW queste incontrano un ostacolo naturale nei contrafforti meridionali del [[Monte Beigua|Gruppo del Beigua]] e, non essendo in manieragrado piùdi marcatasuperarli, rispettoscivolano letteralmente su di essi scorrendo poi, favorite dalla morfologia ad altreimbuto della valle del rio zoneTurchino, originandoverso cospicueN-NE in direzione dell'alta Valle Stura, dove poi le precipitazioni persubiscono un'amplificazione dovuta all'effetto '''''[[stau''']]''; lefrequenti anche i temporali autorigeneranti. Le precipitazioni medie annue si aggirano intorno ai 1660&nbsp;mm, ma con punte tra i 1800 e i 2000&nbsp;mm nelle vallate poste a SE del centro abitato (immediatamente a ridosso del versante N dello spartiacque), rendendo Masone uno dei centri abitati più piovosi del ponente ligure, ma ampiamente superato da altrialtre dellvallate più ad est. Occasionalmente, soprattutto all'entroterrainizio didella levanteprimavera e in autunno, deboli flussi meridionali possono apportare nubi basse marittime che si arrestano sul versante meridionale del rilievo appenninico, (lato sud del Turchino), lasciando invece Masone, ed i versanti padani in genere, sotto sole e cieli tersi; più spesso, in realtà, le nuvole riescono a svalicare il crinale del [[passo del Turchino]] determinando su Masone il fenomeno della "[[macaia]]".
 
== Storia ==
[[ImmagineFile:Masone-IMG 0277.JPG|thumb|left|Scorcio del centro storico di Masone]]
 
Questo territorio fu del tutto privo di insediamenti umani sino all’anno Mille.
Fin dall'epoca [[longobardi|longobarda]] vi operavano i monaci Benedettini.
Già antico borgo e centro commerciale alle spalle di [[Genova]], viene citato per la prima volta in alcuni documenti, uno del [[991]] e l'altro del [[1159]] e, come gli altri paesi della [[valle Stura]], entrò a far parte dei domini della [[Marca Aleramica]] dal [[X secolo]]. A seguito della disgregazione della marca il [[feudo]] fu sottoposto al controllo della famiglia [[Malaspina]].
 
Nel corso dell'XI secolo divenne sede del monastero benedettino di Santa Maria di Vesolla, quale luogo di sosta dei pellegrini diretti al [[porto di Genova]] con meta [[Roma]] o la [[Terra santa]].
Dal [[1343]] divenne dominio della [[Repubblica di Genova]], seguendone le sorti e le rispettive glorie, che destinò il feudo dapprima alla famiglia [[Lomellino]], agli [[Spinola]] e in seguito ai [[Pallavicini]].
 
Il territorio masonese entrò a far parte del [[Aleramici|marchesato degli Aleramici]] (marchesi Del Bosco) a metà del XII secolo. I marchesi fecero costruire in questo luogo una ''mansio'', analoga alle stazioni di posta dell’età imperiale. In essa vennero fatti alloggiare uomini armati incaricati di presidiare il luogo, assistere i viandanti e riscuotere il pedaggio. Nel 1183 i marchesi Del Bosco investirono alcuni loro vassalli ovadesi del feudo Castro Mansioni del quale erano ben definiti i confini, uno dei quali rappresentato dalla estesa proprietà ecclesiastica del monastero benedettino. Venuti in contrasto con [[Genova]], i marchesi Del Bosco risultarono perdenti e, alla fine del Duecento, vennero definitivamente allontanati con le armi da Masone che, da quel momento, divenne feudo della [[Repubblica di Genova]]. Genova assecondò il desiderio di nobili famiglie della città di possederlo per sfruttare a fini forestali e siderurgici gli estesi boschi e i molti corsi d’acqua di questo territorio.
In epoca [[medievale]] fu costruito un castello dove trovò rifugio, nel [[1546]]-[[1547]], l'ammiraglio genovese [[Andrea Doria]], quando dovette sfuggire alla [[Congiura dei Fieschi|celebre congiura]] di [[Giovanni Luigi Fieschi]], della famiglia originaria di [[Lavagna (Italia)|Lavagna]] dei [[Fieschi]]. La fortezza verrà in seguito distrutta dagli Austroungarici alleati con i Campesi (abitanti di [[Campo Ligure]]) nel [[1747]]; la rivalità fra i due comuni è sempre stata accesa tanto che si dice che addirittura sia apparsa la [[Vergine Maria|Madonna]] sul monte Bonicca, (sul confine tra i due territori) per riappacificare gli animi accesi degli abitanti. A seguito di questo avvenimento sul Bric Bonicca ora sorge una grossa croce bianca, eretta appunto in ricordo dell'avvenimento.
 
A fine Duecento, Masone venne acquistato dalla famiglia Della Volta che fu investita del feudo dalla Repubblica, detentrice dell’alto Dominio. Nei secoli successivi i passaggi di proprietà si susseguirono numerosi. Nel 1343 Genova lo concesse in feudo ad Angelo Lomellino, commerciante della vena di ferro proveniente dall’[[Isola d'Elba|Isola d’Elba]]. Angelo Lomellino fece costruire due [[Ferriera|ferriere]] per la cottura della vena con il metodo a “basso fuoco” alla Catalana per la produzione di semilavorati di ferro necessari alla città di Genova. Il feudatario fece giungere in feudo persone provenienti dalla [[Lombardia]], esperte nella lavorazione del ferro: questi primi abitanti prenderanno il cognome di Macciò, continuando la loro presenza a Masone sino ai giorni nostri. Nel 1376 il feudo venne acquistato da Raffaele Spinola, che ne intensificò lo sfruttamento a fini siderurgici con la costruzione di una nuova e più grande ferriera, in aggiunta alle due già esistenti.
Sarà dal [[1547]], con il feudatario [[Adamo Centurione]], e nel [[1573]] con il futuro doge della Repubblica [[Lazzaro Grimaldi Cebà]] che il borgo incrementò l'attività artigianale ed industriale del ferro e inoltre fu dotato di nuove case nella parte meridionale del borgo storico, mentre a settentrione furono erette nuove mura difensive. Dopo la distruzione del castello, le macerie furono spostate dietro il convento (attuale museo) a formare un grande piazzale erboso. Ove sorgeva il castello è stata spianata una grande piazza, piazza Umberto I rinominata nell'[[XX secolo|ultimo secolo]] piazza Castello.
 
Nel corso del Quattrocento, con la fine dell’epopea cavalleresca, il feudo di Masone entrò in una profonda crisi. Il vicino monastero, che si era prima riconvertito in canonica regolare di Mortara e poi in monastero cistercense femminile, terminò la propria esistenza a fine Quattrocento, rimanendo abbandonato e soggetto a rovina.
Nel [[XVIII secolo]], durante la [[guerra di successione austriaca]], Masone subì l'invasione e la conseguente occupazione da parte delle truppe austro-[[piemonte]]si del marchese [[Antoniotto Botta Adorno|Botta Adorno]]. Cinquant'anni dopo, nel [[1797]], vide il passaggio degli eserciti di [[Napoleone Bonaparte]] durante la calata [[Francia|francese]] napoleonica in [[Liguria]]. Durante l'assedio di Genova da parte degli Austro-Russi, il generale francese (d'origine nizzarda) [[Andrea Massena]] volle tentare, tra le altre, una sortita passando per Masone, ma i suoi franco-genovesi furono bloccati nella scalata dell'[[Oltregiogo]] nei pressi dell'attuale [[Forte Geremia]].
 
Il feudo venne rilanciato dal marchese Antonio Spinola negli anni Venti del Cinquecento. Egli fece costruire un nuovo e moderno castello per presidiare la nuova strada dei Giovi che dall’Ovadese raggiungeva [[Voltri]], via Cannelona. Vicino al castello una piccola chiesa: Santa Maria sotto il castello. Ulteriore impulso venne dato dal banchiere genovese [[Adamo Centurione]] che acquistò il feudo di Masone nel 1546 e contemporaneamente anche l’annessa proprietà dell’ex monastero cistercense abbandonato da tempo. Nei giorni 2 e 3 gennaio del 1547, venne a rifugiarsi al sicuro in questo castello il principe [[Andrea Doria]], in fuga dalla capitale genovese, dove era in atto la [[Congiura di Gianluigi Fieschi|congiura della famiglia Fieschi]].[[File:Parte della facciata di Forte Geremia.JPG|thumb|Il [[forte Geremia]]]]La svolta maggiore si ebbe con [[Lazzaro Grimaldi Cebà]], futuro [[Doge della Repubblica di Genova|doge di Genova]], che comperò il luogo di Masone nel 1573 e promosse la costruzione di un borgo compatto attorno al castello dove far alloggiare i nuovi lavoranti richiamati in feudo per rilanciarne l’economia principale: quella siderurgica e della produzione di carbone vegetale. Per l’aumentata popolazione del borgo, nel 1580 Lazzaro Grimaldi Cebà fece costruire una [[Chiesa di Nostra Signora Assunta (Masone)|chiesa più grande]] con annesso convento nel quale insediò i [[Ordine di Sant'Agostino|monaci agostiniani]]. Il nuovo [[Convento degli agostiniani (Masone)|monastero di Sant'Agostino]] si occupò della cura delle anime al posto del sacerdote secolare. A fine Cinquecento il feudatario masonese dovette affrontare numerose controversie con i vicini per questioni di confine. La più cruenta fu quella innescata con il confinante [[Campo Ligure|feudo imperiale di Campo]], per la quale vi fu una temporanea pace nel 1595, suggellata dall’apparizione della Vergine sul monte Bonicca, che era all’origine della lite.
[[Image:Parte della facciata di Forte Geremia.JPG|thumb|Il [[forte Geremia]]]]
Con la dominazione francese rientrerà dal [[2 dicembre]] nel [[Dipartimento della Cerusa]], con capoluogo [[Voltri]], all'interno della [[Repubblica Ligure]] annessa al [[Primo Impero francese]]. Dal [[28 aprile]] del [[1798]] con i nuovi ordinamenti francesi, Masone rientrerà nel IV Cantone, come capoluogo, della Giurisdizione della Cerusa e dal [[1803]] centro principale del IV Cantone della Cerusa nella Giurisdizione del Centro. Dal [[13 giugno]] [[1805]] al [[1814]] verrà inserito nel [[Dipartimento di Genova]].
 
La prima metà del Seicento si connotò per un acceso contrasto tra i Masonesi con il feudatario Paolo Agostino Spinola prima e con il figlio Lazzaro Spinola: si confrontavano due visioni del tutto opposte sui destini futuri del feudo. La lite venne portata innanzi alla magistratura genovese che, alla fine, sentenziò a favore dei Masonesi, intimando al feudatario di cessare tutte le angherie e i soprusi nei confronti dei suoi sudditi.
Nel [[1815]] verrà inglobato nel [[Regno di Sardegna]], secondo le decisioni del [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal [[1861]]. Dal [[1859]] al [[1926]] il territorio fu compreso nel IV° mandamento di Campofreddo del [[Circondario di Genova]] della [[Provincia di Genova]].
 
Nella seconda metà del Seicento entrarono in crisi le ferriere locali, il cui sistema di fusione, col basso fuoco alla catalana, era superato da sistemi più moderni di fusione. La contrazione della siderurgia locale venne compensata con l’aumento delle cascine nel territorio e la conversione di molti sudditi al settore agricolo. Lo sviluppo delle cascine proseguì ininterrotto nei due secoli successivi, contestualmente con lo sviluppo delle fucine che si caratterizzarono in particolare per la produzione di chiodi fatti a mano.
Nel [[1890]], all'epoca della [[Dazio (economia)|guerra dei Dazi]] tra [[Francia]] e [[Italia]], sotto il governo di [[Francesco Crispi]], venne costruito il [[Forte Geremia]], posto sull'ampia anticima orientale del monte omonimo (Bric Geremia m 819 s.l.m.) al confine con il Comune di [[Mele]]. Il forte è stato recentemente restaurato. Alla fine del [[XIX secolo]] si dovettero registrare - maggiormente per la carenza di lavoro - notevoli flussi migratori verso [[Genova]] e nell'[[America Latina]], nonostante all'inizio dello stesso secolo la presenza di [[Fucina|fucine]] da chiodi si moltiplicò sensibilmente nel territorio masonese.
Nel primo Settecento il feudo passò nelle mani della famiglia [[Centurione (famiglia)|Centurione]]. In occasione della [[guerra di successione austriaca]] il castello si trovò al centro di operazioni belliche. All’inizio di maggio del 1747 il castello, difeso da armati genovesi, venne attaccato dagli Austriaci e costretto ad arrendersi dopo 14 giorni di assedio, facendolo poi esplodere con molti sacchi di polvere pirica. Nel 1782 il feudo passò nella proprietà di Gian Carlo Pallavicini che, nel 1790, provvide a far spianare le rovine del castello e a realizzare al suo posto una grande piazza.[[File:Masone-IMG 0284.JPG|thumb|La [[chiesa di Santa Maria in Vezzulla]]]]Nel 1797 cessò l’esistenza ufficiale del feudo di Masone e si costituiva la municipalità ispirata dal rinnovamento proveniente dalla [[Primo Impero francese|Francia]]. Il comune diventava un cantone della giurisdizione della Cerusa, con capoluogo a Voltri. Nel 1814 Masone entrava a far parte del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] e nel 1861 diventava comune del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d’Italia]]. Alla fine dell’Ottocento il Genio militare dell’esercito costruì sulle alture del paese il [[forte Geremia]], terminato nel 1890, per il quale Masone divenne piazzaforte militare.
 
Nel primo Novecento Masone fu importante centro di villeggiatura estiva per la borghesia del Ponente genovese che vi costruì numerose ville, tra le quali spiccano la villa Bagnara su disegno dell'architetto [[Gino Coppedè]] e la villa Piaggio su disegno dell'architetto [[Riccardo Haupt]].
Poco distante da Cappelletta di Masone venne realizzato il [[Strage del Turchino|Sacrario dei Martiri del Turchino]], in onore ai 59 italiani giustiziati dalle truppe d'occupazione proprio in quel punto [[Nazismo|nazi]]-[[Fascismo|fasciste]] nel [[1943]].
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]] Masone venne occupato dai tedeschi e fu al centro della rappresaglia nazi-fascista della settimana Santa del 1944, nota come [[strage della Benedicta]]. Il giorno di sabato 8 aprile 1944, vigilia della [[Pasqua]], vennero fucilati in paese tredici giovani partigiani e seppelliti nella fossa comune di Piano Enrile. IL 19 maggio 1944, sulle alture del paese, nei pressi della Cappelletta vennero dai tedeschi fucilati i 59 partigiani del Turchino, anch’essi sotterrati in quel luogo in una fossa comune. Al termine della guerra, per iniziativa del sindaco della Liberazione, Carlo Pastorino, vennero riesumate le salme dei partigiani trucidati per tributare loro degne cerimonie funebri. Sui luoghi degli eccidi furono innalzati dei monumenti commemorativi. Lo stesso sindaco promosse la riedificazione della [[Chiesa di Santa Maria in Vezzulla|chiesa del Romitorio]], sui resti dell’antica chiesa cistercense del XII secolo, che divenne il sacrario delle spoglie di alcune decine di partigiani trucidati in questi luoghi. Il Romitorio di Masone rappresenta un importante monumento dedicato ai partigiani.
=== Simboli ===
[[ImmagineFile:Masone-Stemma.pngsvg|leftbordo|bordersinistra|150px]]
[[File:Masone-Gonfalone.png|right|border|100px]]
 
;Stemma
{{quote|Su sfondo azzurro, un'incudine d'argento, su di un basamento rettangolare d'oro, cimato da un martello posto in palo con il ferro d'argento e il manico di legno al naturale. Il basamento è fondato sulla pianura verde con due collinette sempre in verde; due querce, una a destra e l'altra sinistra, con la chioma con foglie e il tronco al naturale. Nella parte alta due riquadri sostenuti da un filetto d'oro: nel primo, d'azzurro, un monogramma Mariano d'oro; nel secondo, d'argento, la croce rossa. Il tutto sovrastato da una corona turrita con merli|Descrizione araldica dello stemma<ref name="Araldica">{{cita web|url=http://www.araldicacivica.it/|titolo=Fonte dal sito Araldica Civica.it|accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
 
{{Citazione|D'azzurro, all'[[Incudine (araldica)|incudine]] d'argento, su di un basamento rettangolare d'oro, cimata da un [[Martello (araldica)|martello]] posto [[in palo]] con il ferro d'argento e il manico di legno al naturale. Il basamento fondato sulla pianura verde, con due collinette sempre di verde; a due [[Quercia (araldica)|querce]], una a destra e l'altra sinistra, con la chioma con foglie e il tronco al naturale. Col [[Capo (araldica)|capo]] partito, sostenuto da un [[Filetto (araldica)|filetto]] d'oro: nel primo, d'azzurro, al monogramma mariano d'oro; nel secondo, d'argento, alla croce di rosso. Lo scudo timbrato da una corona turrita con merli.<ref name="Araldica">{{cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/masone/|titolo=Masone |sito= AraldicaCivica.it|accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
{{quote|Drappo di bianco bordato di azzurro...|Descrizione araldica del gonfalone<ref name="Araldica"/>}} <br style="clear:left;"/>
;Gonfalone
{{Citazione|Drappo di bianco bordato di azzurro…<ref name="Araldica"/>}}
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con [[decreto del presidente della Repubblica]] del 10 luglio 2000.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?13802 |titolo= Masone, decreto 2000-07-10 DPR, concessione di stemma e gonfalone |accesso= 21 ottobre 2021 |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>
 
{{clear|left}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[ImmagineFile:Masone-IMGchiesa 0269Cristo re-complesso2.JPGjpg|thumb|La [[Chiesa di Cristo Re (Masone)|chiesa parrocchiale di Cristo Re e Nostra Signora Assunta]]]]
 
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di Cristo Re (Masone)|Chiesa parrocchiale di Cristo Re e Nostra Signora Assunta]] nel capoluogo, costruitaaperta al culto nel [[1920]]1927. L'edificio, a tre [[navate]] e in stile [[barocco]], è la terza chiesa più grande della [[diocesi di Acqui]], dopopreceduta ladalla [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Acqui Terme)|cattedrale di Acqui]] e la [[Chiesa di Nostra Signora Assunta (Ovada)|parrocchia di Ovada]]; da evidenziare nella parrocchiale il grande concerto campanario (primo della diocesi e quarto in [[Liguria]]), composto da 11 campane in Si2 maggiore, di cui 10 fuse nel 1959 (nove della parrocchia e una campana civica) e la più piccola (dell'Arciconfraternita Natività di Maria Santissima e San Carlo) chiamata affettuosamente "dindin" dai masonesi è del 1660 circa. Altrettanto importante è l'organo posto sulla balaustra sopra la porta: composto da più di 2000 canne suonato ogni domenica e nelle solennità con grande maestria da organisti masonesi e non.
* [[Chiesa di Nostra Signora Assunta (Masone)|Ex chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta - Oratorio della Natività di Maria Santissima]] nel centro storico di Masone. L'edificio fu costruito tra il 1580 e il 1584 per volere del signore feudale - il [[doge della Repubblica di Genova]], [[Lazzaro Grimaldi Cebà]] - riportando gravi danni strutturali durante la distruzione del castello locale. L'oratorio è sede dell'Arciconfraternita Natività di Maria SS. e San Carlo. Al suo interno i grandiosi crocifissi portati dai confratelli nelle processioni religiose del paese. La [[cripta]], aperta al pubblico nel 1975 e ricavata sotto la chiesa, è una grande testimonianza delle modalità e delle tradizioni di sepoltura (diverse per nobili, clero e popolo) prima dell'[[editto di Saint Cloud]] di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], quando per motivi igienici fu vietata la sepoltura all'interno delle mura, e questa zona cimiteriale, che l'unico modo per accedervi erano delle botole nel pavimento, fu chiusa. Oggi nella cripta sono presenti anche parecchi reperti ritrovati nell'antico borgo masonese. Vi si celebrano la Santa Messa ogni sabato e tutte le funzioni proprie dell'Arciconfraternita, è inoltre disponibile per l'allestimento delle camere ardenti. Questo luogo di culto è inoltre noto per la festa della [[Natività della Beata Vergine Maria|Natività di Maria Santissima]] nel primo sabato di settembre e la domenica che lo segue. Particolarmente suggestiva è la processione del sabato con gli artistici crocefissi e la Cassa di Maria Bambina, una delle più note e frequentate del Ponente. La domenica la Santa Messa solenne della [[Natività della Beata Vergine Maria|Natività di Maria]] è la celebrazione principale della giornata. Sulla piazza antistante, in questa occasione, si viene allestita la secolare mostra fiera del bestiame e viene organizzata la tradizionale sagra.
 
* [[Convento degli agostiniani (Masone)|Ex convento degli agostiniani]], ora museo civico "Andrea Tubino" nel centro storico di Masone.
* [[Chiesa di Nostra Signora Assunta (Masone)|Ex chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta - Oratorio della Natività di Maria Santissima]] nel centro storico. L'edificio fu costruito tra il [[1580]] e il [[1584]] per volere del signore feudale - il [[doge della Repubblica di Genova]], [[Lazzaro Grimaldi Cebà]] - riportando gravi danni strutturali durante la distruzione del castello locale. L'oratorio è sede dell'Arciconfraternita Natività della Beata Vergine Maria e [[San Carlo Borromeo]]. Al suo interno i grandiosi crocifissi portati dai confratelli nelle processioni religiose del paese.
 
* [[Convento degli agostiniani (Masone)|Convento degli Agostiniani]], ora museo civico Andrea Tubino nel centro storico.
 
* [[Oratorio della Natività di Maria Santissima e San Carlo|Vecchio oratorio della Natività di Maria Santissima]], ora sconsacrato, nel centro storico. Questa chiesa è stata sconsacrata viste le sue condizioni dopo il sequestro eseguito dalle [[Germania nazista|truppe naziste]]; qui si accamparono e distrussero i caratteristici "sedili" dei confratelli, tutte scolpite nel legno e messe rasenti le pareti laterali dell'oratorio. Esempi di questi capolavori sono ancora presenti in buona parte degli oratori liguri. L'edificio dopo la sconsacrazione è stato usato come cinema, fabbrica di borse e pellami e attualmente come sala per mostre e concerti.
 
[[Immagine:Masone-IMG 0272.JPG|thumb|L'[[Chiesa di Nostra Signora Assunta (Masone)|ex chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta]], sede della confraternita della Natività di Maria e San Carlo]]
 
[[File:Masone-oratorio natività maria ss-complesso.jpg|thumb|L'[[Chiesa di Nostra Signora Assunta (Masone)|ex chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta]], sede della confraternita della Natività di Maria e San Carlo.]]
* [[Santuario di Nostra Signora del Santissimo Nome di Maria|Santuario di Nostra Signora della Cappelletta]] nella frazione della Cappelletta. Questo santuario è stato eretto in onore della [[Vergine Maria|Madonna]] perché si dice che abbia salvato la popolazione di Masone dalla [[peste]] di [[Genova]] del [[XVII secolo|1600]], fermando una donna che portava del pane infetto su dal capoluogo ligure. Proprio per questa grazia la popolazione masonese ogni anno il [[2 luglio]] sale al santuario con il parroco e il priore della confraternita per celebrare la santa messa del "voto". Da maggio a settembre ogni domenica alle 16.30 viene celebrata la santa messa. Altre feste al santuario sono alla prima domenica di luglio e la seconda domenica di settembre.
 
* [[Oratorio della Natività di Maria Santissima e San Carlo|Vecchio oratorio della Natività di Maria Santissima]], nel centro storico di Masone. Questo Oratorio fu deturpato a seguito del sequestro eseguito dalle [[Germania nazista|truppe naziste]]; qui si accamparono e distrussero i caratteristici sedili dei confratelli, tutte scolpite nel legno e messe rasenti le pareti laterali dell'oratorio. Esempi di questi capolavori sono ancora presenti in buona parte degli oratori liguri. L'edificio è stato poi usato come cinema, fabbrica di borse e pellami e attualmente come sala polivalente.
* [[Chiesa di Santa Maria in Vezzulla]] nella località del Romitorio. Nota come la "chiesa del romitorio", l'edificio è stato adibito come sacrario dei [[partigiani]] - "[[Strage del Turchino|sacrario dei Martiri del Turchino e della Resistenza]]" - caduti in battaglia per la liberazione del paese. Anche in questa chiesa si può trovare una [[cripta]] con le lapidi dei caduti della guerra. Questa chiesa è stata ricostruita quasi interamente nel [[1946]] dopo anni di abbandono e devastazione.
* Chiesa di Nostra Signora del Carmine. Eretta nel 1691 e ricostruita ad inizio Novecento si trova nel rione Autra e si presenta come una piccola chiesetta bianca a tre navate con piccolo campanile frontale. La festa titolare è il 16 luglio, memoria della [[Nostra Signora del Monte Carmelo|Beata Vergine del Monte Carmelo]].
 
* Chiesa di San Pietro e Madonna delle Grazie nella frazione di San Pietro. {{sf|Abbastanza recente come costruzione (inizi del Novecento), presenta un'architettura rustica, all'esterno le monofore e il tetto a capanna ricordano lo [[Architettura romanica|stile romanico]], sebbene le tinte e il suo rivestimento esterno in pietra ricordino lo [[Architettura neogotica|stile neogotico]]. Gli interni ricordano le tipiche decorazioni moderne, senza allontanarsi dalla tradizione locale. La navata unica termina con un presbiterio rialzato e squadrato; le pareti interne non sono eccessivamente decorate, alternano motivi verdi-gialli in perfetta fusione con il panorama ambientale che la circonda. Riccamente decorata con affreschi di episodi biblici e simboli è la volta a botte. Proprio sul presbiterio le pitture raffigurano un'adorazione eucaristica, per terminare sul fondo con una raffigurazione simbolica degli evangelisti. Sulle pareti minori sono presenti una bifora e una trifora, decorate con scene dell'antico testamento. Ben più ricco di abbellimenti è la zona presbiteriale, che alla destra accoglie un importante crocifisso, al centro invece un tabernacolo in stile contemporaneo, decorato con neon (a spiga) a raggiera, richiamano alla centralità dell'Eucaristia; sopra il tabernacolo una nicchia custodisce la statua di ''San Pietro Apostolo'' patrono e titolare. Lungo la parete sinistra invece si fa largo la cappella della Madonna delle Grazie, un altare in marmo slancia verso la raffigurazione statuaria in gesso della ''Mater divinae Gratiae''. Sebbene sia una chiesa campestre, la chiesa di San Pietro è un interessante esemplare di fusione tra tradizione, fede e innovazione. La suddetta chiesa fu sede parrocchiale nel Novecento per alcuni decenni, divenne poi chiesa succursale e mantiene tuttora le celebrazioni liturgiche festive.}}
* Chiesa di [[San Pietro]] nell'omonima frazione. Abbastanza recente come costruzione (inizi del [[XX secolo|Novecento]]), presenta un'architettura rustica e semplice visto il suo rivestimento esterno in pietra e la tinteggiatura interna con poche parti decorate sulle bianche pareti.
* [[Chiesa di Santa Maria in Vezzulla]] nella località del Romitorio. Nota come la chiesa del romitorio (costruita sul luogo di un [[Eremo|romitorio]], poi trasformato in monastero, in seguito abbandonato), l'edificio attuale è stato ricostruito nel 1946 su impulso del Sindaco della Liberazione, Prof. Carlo Pastorino "il Poeta", e adibito a sacrario dei [[Partigiano|partigiani]] che diedero la vita per la Libertà nella [[Strage del Turchino]] ed in altri eccidi delle zone limitrofe. Nella cripta di questa chiesa si trovano alcune delle loro sepolture assieme a quelle dei partigiani ignoti, del Sindaco e Vice Sindaco della Liberazione e di alcuni altri partigiani deceduti dopo la guerra e sepolti con i loro compagni.
* [[Santuario di Nostra Signora del Santissimo Nome di Maria|Santuario di Nostra Signora della Cappelletta]] nella località della Cappelletta. Questo santuario è stato eretto dall'Arciconfraternita Natività di Maria SS. e San Carlo in onore della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] quale ringraziamento per avere preservato la popolazione di Masone dalla [[peste]] di [[Genova]] del 1657, si dice fermando una donna che portava del pane infetto su dal capoluogo ligure. Proprio per questa grazia la popolazione masonese ogni anno, il 2 luglio, sale al santuario con il priore dell'Arciconfraternita e il parroco di Masone (che detiene il titolo di rettore del santuario) per celebrare la santa Messa del [[Voto (religione)|voto]]. Altre feste al Santuario sono la domenica dopo il due luglio (detta "di Sant'Elisabetta") e la domenica dopo l'8 settembre (Santissimo Nome di Maria). Nel 1957, nel trecentesimo anniversario della preservazione dalla peste di Genova, il cardinale [[Giuseppe Siri]] consacrò il Comune di Masone alla Madonna della Cappelletta; il giorno della Madonna del Rosario viene inoltre celebrata una Santa Messa di ringraziamento alla Vergine per aver protetto le vite dei masonesi durante le pesanti alluvioni avvenute nei secoli. Alla Madonna della Cappelletta sono particolarmente devoti i masonesi e gli abitanti della Val Cerusa, esso è particolarmente frequentato dagli abitanti della vicina Genova e assieme ai Santuari di N.S. delle Grazie e di N.S. dell'Acquasanta è uno dei tre principali della zona voltrese dell'Appennino. In questo Santuario celebrò ancora novello sacerdote il futuro Papa Benedetto XV
*
 
=== Architetture civili ===
[[File:Masone-villa Bagnara.jpg|thumb|Villa Bagnara a Masone]]
* Villa Bagnara, sede della locale sezione della [[Croce Rossa Italiana]] e del centro visite del [[parco del Beigua]].
 
* Villa Bagnara, sede del Comitato Locale della [[Croce Rossa Italiana]] e del centro visite del [[Parco naturale regionale del Beigua|parco del Beigua]].
* Opera "Mons. Macciò", sede dell'Oratorio Parrocchiale e dell'Associazione "Teatro-CineMasone".
 
=== Architetture militari ===
* [[Forte Geremia]], lungo il crinale dell'[[appennino ligure]] occidentale a 806 metri sul livello del mare, edificato dal [[Genio militare]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] sul finire del [[XIX secolo]].
 
=== Aree naturali ===
* [[Cascata del Serpente|Cascate del Serpente]], una serie di salti d'acqua creati dal rio Masone in una vallata laterale della [[valle Stura]].
 
== Società ==
[[File:Masone-panorama del 1930.jpg|thumb|Panorama di Masone intorno al 1930]]
[[File:Masone-IMG 0275.JPG|thumb|L'odierna cittadina]]
 
=== Evoluzione demografica ===
[[Immagine:Masone-IMG 0275.JPG|thumb|Panorama della cittadina]]
{{Demografia/Masone}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
AlSecondo [[31i dicembre]]dati [[2010]]Istituto glinazionale stranieridi residentistatistica|Istat]] aal Masone31 sonodicembre 982022, parii alcittadini 2,58%stranieri dellaresidenti popolazionea comunale.Masone Lesono nazionalità più numerose sono{{formatnum:122}}<ref>{{citaCita web|url=httphttps://demo.istat.it/str2010/index.html?l=it|titolo=ISTAT, cittadiniCittadini stranieri alresidenti 31secondo dicembrei 2010dati Istat del 31-12-2022|accesso=318 ottobre 20112021}}</ref>, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative<ref>Dati superiori alle 20 unità</ref>:
 
# [[Romania]], {{formatnum:44}}
* {{ROU}}: 45
* {{ECU}}: 23
 
== Cultura ==
[[ImmagineFile:Masone-IMGmuseo 0273civico Tubino.JPGjpg|thumb|Ingresso del museo civico del ferro "Andrea Tubino"]]
=== Istruzione ===
 
==== Musei ====
Il museo civico "Andrea Tubino" è situato nel centro storico del paese, adiacente l'Oratorio della Natività di Maria SS.ma e San Carlo, ex [[Chiesa di Nostra Signora Assunta (Masone)|chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta]]. Gestito dall'associazione volontaristica Amici del Museo di Masone, presenta e offre ai visitatori una pregiata raccolta di reperti [[archeologia|archeologici]] ed [[etnografia|etnografici]] (rinvenuti nel paese e nelle valli circostanti) oltre che ad un'ampia sezione relativa agli antichi mestieri del borgo di Masone. Il museo è stato ufficialmente fondato nel [[1980]].<ref>Approfondimenti sul sito del [http://digilander.libero.it/museomasone/ Museo Civico "Andrea Tubino"]</ref>
 
===== Museo civico "Andrea Tubino" =====
=== Media ===
Negli anni settanta del Novecento, il museo nacque per opera del masonese Andrea Tubino, appassionato di antichità e storia locale, eclettico collezionista di utensili d'uso quotidiano, oggetti vecchi e antichi, strani e preziosi, manufatti dismessi, nel corso del tempo, perché superati dal progredire delle tecnologie.
==== Televisione ====
Una località piccola come Masone ha la particolarità di aver ben due [[Emittente televisiva|televisioni locali]]: TeleMasone-Rete Valle Stura e Teleturchino<ref>Storia dell'emittente televisiva [http://www.teleturchino.it/la_storia.html Teleturchino]</ref>, entrambe con una lunga storia di emittenza e ben radicate nel territorio.
 
La collezione di Tubino (oltre 5.000 pezzi) è divenuta, nel tempo, il museo degli usi e costumi della gente della [[valle Stura]].
=== Eventi ===
* Dal [[2002]] si tiene, con cadenza biennale, il concerto dei ''[[Nomadi]]'', famoso gruppo musicale che ha come fondatore [[Beppe Carletti]]. Il gruppo dei Nomadi è molto legato a Masone, perché in questo paese ha tenuto il suo ultimo concerto [[Augusto Daolio]].
* "Bud & Terence Film Festival" (serata dedicata alla famosa coppia [[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]]).
* Mostra Internazionale di [[fotografia]].
* Festa dei Volontari della Croce Rossa presso la sede CRI in Villa Bagnara.
* Festa di [[Elisabetta (madre del Battista)|santa Elisabetta]], in località Cappelletta, domenica seguente il [[2 luglio]].
* Festa del Borgo Carmine a luglio.
* Festa del Borgo Mulino a luglio.
* Festa degli [[alpini]] a luglio e ottobre.
* Festa patronale di [[santa Maria Assunta]] ad agosto.
* Festa di [[Vergine Maria|Maria Bambina]], nel centro storico, il primo sabato e domenica di settembre.<ref>{{Cita web|url=http://www.confraternitamasone.it/festa_nativ_bvm.html|titolo=Festa Nativ. BVM|autore=|editore=|data=3 giugno 2012|accesso=30 giugno 2012}}</ref>
* Festa del Santissimo Nome di Maria alla Cappelletta, domenica seguente l'[[8 settembre]].
 
Nel 1993, a un anno dalla morte di Andrea Tubino, il museo fu definitivamente intitolato al suo fondatore.
=== Turismo ===
[[Immagine:Masone-IMG 0278.JPG|thumb|Targa in memoria di [[Andrea Doria]] dove qui trovò rifugio]]
 
Da oltre venticinque anni, il museo, che è ospitato nell'[[Convento degli agostiniani (Masone)|ex convento agostiniano]] del XVI secolo di piazza Castello, viene curato e gestito dall’associazione Amici museo di Masone onlus.
Masone offre diversi sbocchi turistici, vista la sua posizione in mezzo ai monti ma a due passi dal [[mar Ligure]]. Le escursioni sull'[[Alta Via dei Monti Liguri]] (segnata come AV) porta a gustare dei panorami mozzafiato: da una parte il mare e dall'altra i monti. Alle volte se il cielo è particolarmente limpido si possono arrivare a vedere le [[Alpi]], il [[Monviso]] e la [[Corsica]]; tutto ciò salendo fino al [[Bric del Dente]] (1107 m s.l.m.) a circa 2 ore e mezza di cammino dal centro di Masone.
 
Al piano di ingresso (secondo piano dell’edificio) si trovano gli oggetti ed i reperti storici e archeologici che raccontano la storia della Valle Stura ed Orba (attività secolare della produzione e della lavorazione del ferro e del vetro. Archeologia, Etnografia). Al piano terra si possono ammirare la ricostruzione della [[fucina]], un antico maglietto a testa d’asino, vecchie macchine per la lavorazione del ferro e i vecchi forni per il pane del XVI secolo.
Con l'[[autostrada A26]] e le linee bus in poco più di 20-30 minuti si possono raggiungere le spiagge del ponente ligure, per poi "scappare" a fine giornata dal caldo afoso della riviera e arrivare al clima mite dell'entroterra. I numerosi agriturismi offrono all'ospite delle giornate immersi nel verde fra animali e degustazioni dei tipici formaggi di produzione propria. In più nel periodo estivo le numerose sagre nei tre paesi della valle offrono gastronomia, musica balli ed intrattenimento, dalle feste più caratteristiche e antiche alle feste patronali.
 
Al primo piano si trovano le sale dedicate ai presepi con statuine di moltissime provenienze e datate XVII&nbsp;– XX secolo, molte delle quali firmate dagli autori. Un grande [[Presepe genovese|presepe di scuola genovese]] opera dell’artista Loly Persano Marsano ed uno in terracotta realizzato da Severa Fioretta Micca Pastorino costituiscono il valore artistico del Museo. Nel periodo natalizio, viene aperto un grandissimo presepe meccanizzato con oltre 150 movimenti che rappresenta Masone in miniatura intorno agli anni 1930.
Da Masone si raggiunge con 10 minuti di viaggio in autostrada il [[Monferrato]], la terra dei vini che tra cantine e vigneti mostrano all'ospite il viaggio del vino dalla pianta alla tavola.
 
Sempre al primo piano, due grandi sale sono dedicate a mostre temporanee di ogni tipo, compresa, da ormai 23 anni una rassegna internazionale di fotografia. Gianni Barengo Gardin, Fulvio Roiter, Franco Fontana, Mario Cresci, Mario de Biasi, Giuliana Traverso, Mario Vidor e molti altri della stessa levatura artistica, hanno reso un riferimento regionale per la fotografia, il museo di Masone.
=== Personalità legate a Masone ===
* [[Carlo Pastorino]] ([[1887]]-[[1961]]), [[scrittore]].
* Giustino Giulio Pastorino ([[1910]]-[[2005]]), [[vescovo]] cattolico, vicario apostolico di [[Bengasi]].
* Agostino Pastorino ([[1920]]-[[1984]]), [[filologo]] classico e [[partigiano]].
* [[Giacomo Guido Ottonello]] ([[1946]]), arcivescovo cattolico, [[nunzio apostolico]] in [[Ecuador]].
* [[Claudio Macciò]] ([[1949]]), ex [[calciatore]].
 
Il terzo piano è dedicato alle collezioni, frutto di donazioni diverse. Lumi (dalla lucerna all’energia elettrica), donazione Tubino, donazione Adorno Sacerdote, minerali e fossili, biblioteca tematica e cappella privata dei monaci. Al quarto piano (sottotetto) è stata realizzata una sala conferenze e proiezione dotata delle più moderne attrezzature per concerti e proiezioni. Questa è anche dotata di sistema di controllo della temperatura e quindi utilizzabile in tutto l’arco dell’anno.
* [[Beppe Carletti]] (1946), nativo di [[Novi di Modena]], fondatore dello storico gruppo dei Nomadi assieme ad Augusto Daolio è cittadino onorario di Masone.
 
* Mario Vidor ([[1948]]), nativo di [[Farra di Soligo]], [[fotografo]] di fama internazionale è cittadino onorario di Masone.
Due grandi giardini curati dall’Associazione, garantiscono la possibilità di manifestazioni di ogni tipo all’aperto.
 
=== Media ===
Il Comune di Masone ha avuto, sino alla primavera del 2022, attive due emittenti locali televisive denominate TeleMasone e TeleTurchino, che hanno operato sul territorio per quasi 40 anni.
 
TeleMasone era gestita dall'Associazione Multimedia , dopo la chiusura i volontari stanno digitalizzando tutto il materiale audiovisivo. Parte del suo archivio si può visionare su www.telemasone.com
 
== Geografia antropica ==
Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, la frazione di San Pietro e le località di Cappelletta, Val Masone e Val Vezzulla per un totale di 29,44&nbsp;km²<ref>Fonte dallo [http://incomune.interno.it/statuti/statuti/masone.pdf Statuto Comunale di Masone]</ref>.
 
Confina a nord con il comune di [[Campo Ligure]], a sud con [[Genova]] e [[Mele (Italia)|Mele]], ad ovest con [[Tiglieto]] e ad est con [[Bosio]] ([[Provincia di Alessandria|AL]]).
 
== Economia ==
Masone è stata storicamente famosa per la produzione e lavorazione del [[ferro]], grazie alla notevole presenza in loco di fornaci e [[fucina|fucine]]. InLa zonapresenza sonodi presentifucine, impresemolto numerose anche se di piccolepiccola edimensione medie(gestione dimensioni,basata chesu operanogruppi neldi campofamiglie) era fondata sulla produzione di dell'[[ediliziaCarbone vegetale|carbone di legna]] odai cospicui boschi, presenti in regione, e sulla relativa vicinanza della carpenteriacittà di [[metallicaGenova]]. di cui era fornitrice di lavorati in ferro, soprattutto [[chiodo|chiodi]], per la cantieristica in legno, oltre che per usi comuni.
 
L'attività [[agricoltura|agricola]] è ad oggi una piccola parte dell'economia masonese, a causa del forte pendolarismo degli abitanti verso [[Genova]] o, seppur nei minimi termini, verso il [[Basso Piemonte]] ([[Ovada]]).
Un'importante produzione fu quella [[tessitura|tessile]] basata sulla forza motrice data dalla ricchezza di acqua dei torrenti.
 
In zona sono attualmente presenti imprese di piccole e medie dimensioni, che operano nel campo dell'[[edilizia]], o della carpenteria [[metallica]].
 
L'attività [[agricoltura|agricola]] è ad oggi un'attività minore dell'economia masonese, che vede i terreni coltivati, o gerbidi sempre più ridotti, a fronte della massiccia estensione della superficie a [[bosco]], è sempre comunque presente un modesto allevamento di bestiame [[bovini|bovino]], non intensivo, da [[latte]], di buona qualità.
 
Con il miglioramento della viabilità, (presenza di un casello autostradale), vi è un forte pendolarismo lavorativo degli abitanti verso [[Genova]] o, seppur in entità minore, verso il [[Basso Piemonte]] e la zona di [[Ovada]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
===Strade===
Il centro di Masone è attraversato principalmente dalla [[Stradastrada statale 456 del Turchino|strada provinciale 456 del Turchino]] che gli permette il collegamento stradale con [[Mele (Italia)|Mele]], a sud, e con [[Campo Ligure]] a nord.
 
È raggiungibile anche grazie al proprio casello autostradale sull'[[Autostrada A26 (Italia)|autostrada A26]].
 
===Ferrovie===
Masone è dotatadotato dal [[1894]] di una stazione ferroviaria, denominata [[Stazione di Campo Ligure-Masone|Campo Ligure-Masone]], perché situata a [[Campo Ligure]], sulla linea ferroviaria [[Ferrovia Asti-Genova|ferroviariaAcqui AcquiTerme-Genova]] nel tratto compreso tra [[Mele]] e [[Ovada]].
 
=== Mobilità urbana ===
Dal comune di [[Genova]] un servizio di [[trasporto pubblico locale]] gestito dall'[[AMT (Genova)|AMT]] garantisce quotidiani collegamenti bus con Masone e per le altre località del territorio comunale.
 
==Amministrazione==
[[ImmagineFile:Masone-IMG 0270municipio.JPGjpg|thumb|Il municipio e la scuola primaria]]
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|25 giugno 1985|1º giugno 1990|Pellegro Ottonello|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|16 luglio 1990|24 aprile 1995|Pellegro Ottonello|DC|Sindaco|}}
|[[1985]]|[[1990]]
{{ComuniAmminPrec|24 aprile 1995|14 giugno 1999|Pasquale Pastorino|[[Alleanza dei Progressisti]]|Sindaco|}}
|Pellegro Ottonello
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 1999|14 giugno 2004|Pasquale Pastorino|Progetto 2000 per Masone<br/>([[lista civica]] di [[centro-sinistra]])|Sindaco|}}
|[[Democrazia Cristiana]]
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 2004|8 giugno 2009|Livio Ravera|Insieme per Masone<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|}}
|[[Sindaco]]|
{{ComuniAmminPrec|8 giugno 2009|26 maggio 2014|Paolo Ottonello|Insieme per Masone<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|}}
}}
{{ComuniAmminPrec|26 maggio 2014|27 maggio 2019|Enrico Piccardo|Per Masone<br/>(lista civica di [[destra-centro]])|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|27 maggio 2019|1 novembre 2020|Enrico Piccardo|Per Masone<br/>(lista civica destra)|Sindaco|<ref>Deceduto durante la carica amministrativa</ref>}}
|1990|[[1995]]
{{ComuniAmminPrec|1º novembre 2020|4 ottobre 2021|Omar Missarelli|Per Masone<br/>(lista civica di destra)|[[Vicesindaco]]|}}
|Pellegro Ottonello
{{ComuniAmminPrec|4 ottobre 2021|''in carica''|Omar Missarelli|Per Masone<br/>(lista civica di destra)|Sindaco|}}
|Democrazia Cristiana
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1995]]|[[1999]]
|Pasquale Pastorino
|[[Alleanza dei Progressisti]]
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1999|[[2004]]
|Pasquale Pastorino
|[[Lista civica]] di [[Centro-sinistra]] "Progetto 2000 per Masone"
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2004|[[2009]]
|Livio Ravera
|Lista civica di Centro-sinistra "Insieme per Masone"
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2009|''in carica''
|Paolo Ottonello
|Lista civica di Centro-sinistra "Insieme per Masone"
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
== Galleria fotografica ==
Masone fa parte dell'[[Unione dei comuni delle Valli Stura, Orba e Leira]].
<gallery>
Immagine:Masone-IMG 0284.JPG|La [[chiesa di Santa Maria in Vezzulla]]
Immagine:Masone-IMG 0274.JPG|L'[[Oratorio della Natività di Maria Santissima e San Carlo|oratorio Fuori Porta]] (ex Natività della B.V.M Maria ora sconsacrato)
</gallery>
 
== Sport ==
[[File:Masone-IMG 0274.JPG|thumb|L'[[Oratorio della Natività di Maria Santissima e San Carlo|oratorio Fuori Porta]] (ex Natività della B.V.M Maria ora sconsacrato).]]
 
La principale squadra di [[calcio (sport)|calcio]] del comune è l'U.S.D. Masone che milita nel campionato di [[Prima Categoria]].
=== Calcio ===
La principale squadra di [[calcio (sport)|calcio]] della città è l'U.S.D. Masone che milita nel girone B di [[Prima Categoria]].
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Liguria]]
* [[ProvinciaCittà metropolitana di Genova]]
* [[Valle Stura]]
* [[Parco naturale regionale del Beigua]]
* [[Unione dei Comunicomuni delle Valli Stura, Orba e Leira]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Masone}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{Dmoz|/World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Liguria/Provincia_di_Genova/Località/Masone/}}
 
{{ProvinciaComuni della città metropolitana di Genova}}
{{Stura Orba}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Liguria}}
 
[[Categoria:Masone| ]]
 
[[be:Мазонэ]]
[[de:Masone]]
[[en:Masone]]
[[eo:Masone]]
[[es:Masone]]
[[fr:Masone]]
[[ia:Masone]]
[[ja:マゾーネ]]
[[kk:Мазоне]]
[[la:Maso]]
[[lij:Mason]]
[[lmo:Masone]]
[[nap:Masone]]
[[nl:Masone]]
[[pl:Masone]]
[[pms:Masone]]
[[pt:Masone]]
[[roa-tara:Masone]]
[[ru:Мазоне]]
[[scn:Masone]]
[[uk:Мазоне]]
[[uz:Masone]]
[[vi:Masone]]
[[vo:Masone]]
[[war:Masone]]
[[zh:马索内]]