Stadio Filadelfia: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'omonimo centro sportivo inaugurato nel 2017|Filadelfia (centro sportivo)}}
{{Impianto sportivo
| nomestadio =
|
| soprannome =
{{Lista
| Campo Torino
| Fila
| Fossa dei Leoni
}}
| nazione = ITA
| uso = Calcio
| uso2 = Allenamento
| superficie totale = {{M|38000|ul=m2}}
| struttura = Rettangolare, con tribune in ghisa e legno
| usufruttuario =
{{Lista
| {{Calcio Torino|N}} <small>(prima squadra, 1926-1943, 1945-1958, 1959-1963)</small>
| {{Calcio Torino|N}} <small>(giovanili, 1926-1993)</small>
}}
| usufruttuario2 =
{{Lista
| {{Calcio Torino|N}} <small>(prima squadra, 1926-1994)</small>
| {{Calcio Torino|N}} <small>(giovanili, 1926-1994)</small>
}}
| copertura = Tribuna centrale
| dimensioni terreno = {{M|110|x|70|ul=m}}
| costo = {{M|2500000|ul=ITL}}
| annodemolizione = 1997-1998 (parziale)
| ristrutturazione = 1945-1946
}}
Lo '''stadio Filadelfia''', in origine '''campo Torino''', è stato un [[Stadio|impianto]] [[Calcio (sport)|calcistico]] di [[Torino]] sito in [[Borgo Filadelfia]]; prendeva il nome dalla via che lo affiancava e ha dato il nome al quartiere su cui era edificato.<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.torino.it/delibere/2004/2004_08480.html |titolo=Delibera 2004 08480/002 |accesso=2 giugno 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180516015413/http://www.comune.torino.it/delibere/2004/2004_08480.html |dataarchivio=16 maggio 2018 |urlmorto=no }}</ref>
Chiamato anche ''il Fila'' dai tifosi, o ''Fossa dei Leoni'',<ref>{{Cita web |url=http://www.museotorino.it/view/s/6779fd99c8c94012833911e0e63d9189 |titolo=Filadelfia la fossa dei leoni. Cinquant’anni di Toro. Vita, gol, pensieri e sogni di un ex Balon Boys |accesso=25 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171120161752/http://www.museotorino.it/view/s/6779fd99c8c94012833911e0e63d9189 |dataarchivio=20 novembre 2017 |urlmorto=no }}</ref> fu terreno interno del {{Calcio Torino|N}} dal 1926 al 1943, dal 1945 al 1958 e dal 1959 al 1963, legando la sua fama principalmente all'epopea del [[Grande Torino]] nel corso degli [[anni 1940|anni quaranta]]. Lo stadio fu anche sede delle partite casalinghe delle giovanili del Torino fino al 1993. La società utilizzò la struttura anche per gli allenamenti fino al 1994, sia per la prima squadra che per le giovanili. Una volta chiuso alle attività sportive, l'impianto fu demolito parzialmente tra il 1997 e il 1998.
Dopo la ricostruzione ultimata nel 2017, è divenuto un [[Filadelfia (centro sportivo)|centro sportivo]] riservato agli allenamenti della prima squadra e ad alcune partite interne della formazione Primavera del club granata.<ref>{{cita web|autore=Urbano Cairo|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/24-05-2017/al-filadelfia-campo-leggendario-passato-toro-costruisce-futuro-200522594030.shtml|titolo=Filadelfia, Cairo: "Costruiremo il futuro su quel campo dal leggendario passato"|data=24 maggio 2017|accesso=14 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190802000049/https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/24-05-2017/al-filadelfia-campo-leggendario-passato-toro-costruisce-futuro-200522594030.shtml|dataarchivio=2 agosto 2019|urlmorto=no}}</ref>
== Storia ==
=== La costruzione ===
Lo stadio venne creato dal [[conte]] [[Enrico Marone Cinzano|Enrico Marone di Cinzano]], a quei tempi presidente granata. Enrico Marone creò la
[[File:Inaugurazione Filadelfia-1.jpg|thumb|left|Il conte Marone di Cinzano, la principessa [[Maria Adelaide di Savoia-Genova|Maria Adelaide]] e il Duca d'Aosta durante la cerimonia d'inaugurazione, 1926.]]
I lavori occuparono 5 mesi di lavoro e poco meno di due milioni e mezzo di lire.<ref name="tesi2"/> L'inaugurazione dell'impianto avvenne il 17 ottobre 1926, durante la partita tra il {{Calcio Torino|N}} e la [[Società di Ginnastica e Scherma Fortitudo Roma|Fortitudo Roma]], alla presenza del principe ereditario [[Umberto II di Savoia|Umberto]], della principessa [[Maria Adelaide di Savoia-Genova|Maria Adelaide]] e di un pubblico di 15 000 spettatori.<ref name="Tonelli">{{cita news|autore=G. Tonelli|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1164_01_1926_0248A_0004_24874177/|titolo=15.000 persone all'inaugurazione del nuovo campo del Torino|pubblicazione=La Stampa|data=18 ottobre 1926|p=4}}</ref> Il campo venne benedetto prima dell'incontro dall'[[arcivescovo di Torino]], [[Giuseppe Gamba (cardinale)|Monsignor Gamba]].<ref name="Tonelli"/>
=== La struttura ===
Originariamente lo stadio copriva un'area di 38
[[File:Inaugurazione Filadelfia-2.jpg|thumb|Le squadre di Torino e Fortitudo Roma che si scontrarono nella partita inaugurale, 17 ottobre 1926.]]
La [[facciata]] era composta da [[mattone|mattoni]] rossi, con colonne e grandi finestre dotate di [[Infisso (architettura)|infissi]] bianchi. Le varie finestre erano collegate tra loro da un [[ballatoio]] con la ringhiera in ferro.<ref name="salotto">{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/02/13/076il.html |titolo=La Repubblica - Il salotto Liberty dei proletari |accesso=13 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140302102645/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/02/13/076il.html |dataarchivio=2 marzo 2014 |urlmorto=no }}</ref> Davanti all'ingresso si trova un vecchio campo, noto in [[lingua piemontese|piemontese]] come ''Camp Cit'',<ref>M. Macchi, ''La memoria per costruire il futuro'', in "Corriere Avis Torino" [https://www.avistorino.it/corriere-avis/ CORRIERE AVIS | AVIS Torino], 2 (2017), p. 29.</ref> che veniva usato per gli allenamenti negli anni 1930.<ref name="salotto"/> La struttura portante dell'edificio era in [[cemento armato]], mentre quella delle tribune era composta da pilastri che sostenevano una rete longitudinale di [[Capriata|capriate]] trasversali in legno su cui erano sistemati pannelli di [[eternit]]. Il parterre è formato invece da setti trasversali in muratura. Il sostegno della bandiera che si trovava all'entrata era alto sei metri circa; il suo [[Basamento (architettura)|basamento]] era coperto da [[bassorilievo|bassorilievi]] raffiguranti [[Greca (architettura)|greche]] in stile [[Art déco]].<ref name="tesi2"/> Il campo misurava 110 × 70 metri ed era coperto di erba e dotato di un sistema di [[drenaggio (idraulica)|drenaggio]]. Sotto le tribune si trovava l'appartamento del custode e quattordici camere, che servivano, oltre ai giocatori e all'arbitro, anche l'infermeria, la direzione e una sala per rinfreschi. I giocatori potevano raggiungere il campo dagli spogliatoi attraverso un sottopassaggio.<ref name="tesi2"/> Lo stadio subì opere di ampliamento. Nel 1928 venne aggiunta la biglietteria e nel 1932 la gradinata della tribuna venne ingrandita portando la capacità totale a 30 000 persone.<ref name="tesi2"/>
=== Il Grande Torino ===
{{vedi anche|Grande Torino}}
[[File:
Questo stadio ospitò le partite casalinghe del
Il Filadelfia === L'abbandono ===
[[File:Giampiero Boniperti, Lajos Czeizler 1954.jpg|thumb|[[Giampiero Boniperti]] e [[Lajos Czeizler]], durante una pausa d'allenamento della [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]] al Filadelfia nel 1954.]]
Dopo la [[tragedia di Superga]] il presidente granata [[Ferruccio Novo]] diede in garanzia il Filadelfia alla [[Federcalcio]] e secondo qualcuno pensò addirittura alla possibilità di demolirlo.<ref name="tesi3">{{Cita|Lazzarotto|cap. 3 - Il lento declino}}.</ref> Nel [[dopoguerra]] l'area del Filadelfia divenne residenziale e nacque l'idea di abbattere il complesso per costruire nuovi edifici. Nel 1959 uscì il nuovo piano regolatore che definì l'area "verde pubblico" e il progetto fallì.<ref name="tesi3"/>
[[File:1957–58 Serie A - Torino v Alessandria.jpg|thumb|left|Un frangente del [[Derby calcistici in Piemonte|derby piemontese]] tra Torino e {{Calcio Alessandria|N}} (0-0) del 15 settembre 1957; sullo sfondo, i primi palazzi sorti nei pressi del Filadelfia dopo la trasformazione del borgo in zona residenziale.]]
Nella stagione [[Serie A 1958-1959|1958-1959]] il club, ridenominato {{Calcio Torino|N|1958}} per via dell'[[Sponsorizzazioni nel calcio italiano|abbinamento]] con l'[[Talmone|omonima azienda]], si trasferì al [[Stadio Olimpico Grande Torino|Comunale]],<ref>{{cita news|autore=Paolo Bertoldi|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0065_01_1958_0087_0006_16435352/|titolo=Come si è giunti all'accordo tra il Torino e la ditta Talmone|pubblicazione=La Nuova Stampa|data=11 aprile 1958|p=6|accesso=21 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200622160716/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0065_01_1958_0087_0006_16435352/|dataarchivio=22 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> che avevano iniziato a utilizzare saltuariamente negli anni precedenti,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1611_02_1942_0279_0003_22296128/|titolo=IL LIVORNO FUGGE con aumentato vantaggio sul Torino|pubblicazione=Stampa Sera|data=23 novembre 1942|p=3|accesso=21 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200622172901/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1611_02_1942_0279_0003_22296128/|dataarchivio=22 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> soprattutto per gli incontri di maggior richiamo e, di conseguenza, con maggiore affluenza: la stagione si concluse con la retrocessione in [[Serie B 1959-1960|Serie B]]. L'anno seguente, per una questione [[scaramanzia|scaramantica]], la squadra tornò a giocare al Filadelfia, e lo stadio ridivenne la casa del Torino per qualche anno.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0070_01_1959_0159_0008_16521239/|titolo=Su quale campo di calcio il Torino disputerà il prossimo campionato?|pubblicazione=La Stampa|data=5 luglio 1959|p=8|accesso=21 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200621193935/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0070_01_1959_0159_0008_16521239/|dataarchivio=21 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> Il 19 giugno 1963 venne disputata l'ultima partita ufficiale prima dell'abbandono del Filadelfia: la semifinale di ritorno della [[Coppa Mitropa 1963]] Torino-{{Calcio Vasas|N}} terminata 2-1, ma inutile ai fini del passaggio del turno per via della vittoria per 5-1 degli ungheresi nella gara d'andata.<ref name="Vasas">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,1562_02_1963_0144_0009_21816436/|titolo=L'addio al campo granata ed un arrivederci ai tifosi|pubblicazione=Stampa Sera|data=20 giugno 1963|p=9}}</ref> A partire dalla stagione seguente i granata si trasferirono definitivamente al Comunale.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,1562_02_1963_0114_0009_21812647/|titolo=Per l'ultima volta, in campionato il Torino sul campo di Via Filadelfia|pubblicazione=Stampa Sera|data=16 maggio 1963|p=9|accesso=21 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200623105651/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,1562_02_1963_0114_0009_21812647/|dataarchivio=23 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref>
Lo stadio Filadelfia ospitò anche alcune gare casalinghe della {{Calcio Juventus|N}}: la prima volta nel 1936, in occasione dei quarti di finale della [[Coppa Italia 1935-1936]] contro la {{Calcio Fiorentina|N}} (vinta per 3-1 dai viola).<ref>{{cita news|autore=Vittorio Pozzo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0029_01_1936_0124A_0004_24918647/|titolo=Dal faticato successo dei "granata" alla eliminazione dei bianco-neri|pubblicazione=La Stampa|data=25 maggio 1936|p=4|accesso=21 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200622215613/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0029_01_1936_0124A_0004_24918647/|dataarchivio=22 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> Poi, tra aprile e giugno 1962, a causa dei lavori di assestamento dello stadio Comunale,<ref name="Coppa Italia">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1567_02_1962_0103A_0005_23662209/|titolo=Oggi Juventus-Lecco per la Coppa Italia|pubblicazione=Stampa Sera|data=30 aprile 1962|p=5}}</ref> la Juventus disputò al Filadelfia la gara dei quarti di finale di [[Coppa Italia 1961-1962]] contro il {{Calcio Lecco|N}} (vinta dai bianconeri per 3-0)<ref name="Coppa Italia"/> e poi le gare interne di [[Coppa Mitropa 1962]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,15/articleid,0086_01_1962_0143_0015_16961155/|titolo=La Juventus all'attacco contro il Ferencvaros|pubblicazione=La Stampa|data=17 giugno 1962|p=15}}</ref>
Nel 1970 si tentò per la prima volta di recuperare il Filadelfia, quando il presidente granata era [[Orfeo Pianelli]]; la SCCT fece eseguire un progetto per la ristrutturazione. L'idea era di permettere l'allenamento della prima squadra con il recupero del campo e la costruzione di una palestra. I lavori subirono qualche problema e vennero annullati nel 1973, in quanto l'area risultava ancora destinata al verde pubblico.<ref name="tesi3"/> L'idea di Pianelli prevedeva l'abbattimento totale della struttura, la costruzione di campi di gioco e di una struttura per gli alloggi delle squadre giovanili. Il progetto originale fallì anche a causa di alcune minacce di morte ricevute dal presidente.<ref name="tesi3"/> Il 18 ottobre venne rilasciata la concessione edilizia, ma solo in forma precaria, e prevedendo un canone annuo.<ref>AECT, ''Autorizzazione della Comm. Igien. Edilizia a costruire il capannone provvisorio a uso palestra, via Filadelfia n. 40, 18 ottobre 1973, prot. 857, contenuto nella cartella «Capannone uso palestra», richiesta della Soc. Torino Calcio, via Filadelfia n. 40, I cat., a. 1973, n. prat. 885''</ref>
[[File:Torino Calcio (1978 c.) - Stadio Filadelfia - Zaccarelli, Sala, Graziani.jpg|thumb|Da sinistra: i granata [[Renato Zaccarelli]], [[Patrizio Sala]] e [[Francesco Graziani]] durante una sessione fotografica al Filadelfia, 1978 circa.]]
Il Torino continuò ad allenarsi al Filadelfia fino al 1994, quando si trasferì nella moderna struttura di [[Orbassano]].<ref name="trasferì">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,34/articleid,0750_01_1994_0221_0034_10671536/|titolo=«Filadelfia, torna a vincere»|autore=Luciano Borghesan|pubblicazione=La Stampa|data=14 agosto 1994|p=34}}</ref> La manutenzione dell'impianto di via Filadelfia però fu abbandonata e in pochi anni gli spalti si deteriorarono.
=== Tentativi di ricostruzione ===
Tra il 1985<ref name="tesi3"/> e il 2008<ref name="tesi4">{{Cita|Lazzarotto|cap. 4 - La lunga rinascita}}.</ref> vari imprenditori e politici annunciarono di volersi impegnare nella ricostruzione e nel ripristino dello storico stadio torinese: nessuno di essi tuttavia, per vari motivi, andò a buon fine.
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[[File:Filadelfia Stadium of Turin (6).jpg|thumb|left|Le antiche tribune nel 2009, prima dell'avvio della ristrutturazione, ridotte a qualche moncone recintato per il pericolo di crolli.]]
Nel quinquennio 1980-1985, più volte il Comune e la Soprintendenza richiamarono la società per le strutture fatiscenti, oltreché per il pericolo penale dovuto a eventuali crolli;<ref name="tesi3"/> tra gli altri, la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Piemonte ordinò che il campo fosse sottoposto ad accurata verifica, da parte di un professionista diplomato, della condizione statica e del grado di conservazione delle strutture e che fossero rimosse tutte le parti instabili e pericolanti del medesimo.<ref>21 febbraio 1985, prot. IE XV/1/6 n. 4/F/85</ref>
In questo periodo il presidente granata era [[Sergio Rossi (imprenditore)|Sergio Rossi]]. Il 4 marzo 1985, dopo l'ennesimo richiamo, la SCCT assunse l'ingegner Francesco Ossola, della Tecnogest Progetti, per effettuare uno studio dello stadio. Il 16 marzo vennero presentati i risultati, che tracciavano uno stato particolarmente cadente, e suggerivano la rimozione di parte della costruzione.<ref>''Relazione tecnica in merito alla verifica delle condizioni statiche e del grado di conservazione delle strutture del Campo Sportivo sito in Torino, via Filadelfia angolo via G. Bruno 122'', Torino, 14 marzo 1985, archivio privato</ref> Le tribune vennero chiuse al pubblico, che fu costretto a restare fuori dai cancelli anche durante le partite della Primavera.<ref>{{cita news|autore=Guido J. Paglia|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,1001_01_1985_0050_0023_22795270/|titolo=Spalti vuoti nel glorioso Filadelfia|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Cronaca di Torino|data=10 marzo 1985|p=23|accesso=24 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813210609/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,1001_01_1985_0050_0023_22795270/|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> La risposta allo studio di Ossola arrivò il 29 marzo e impose alla società interventi precisi. Tre giorni prima Giacomo Donato, per conto del comune, aveva svolto un sopralluogo che era terminato con una relazione in cui accennava alla possibilità di recuperare l'agibilità (ma solo in parte) grazie allo svolgimento di alcuni lavori.<ref>Giacomo Donato, ''Relazione relativa all'agibilità dello Stadio Filadelfia in Torino'', Torino, 26 marzo 1985, archivio privato</ref>
[[File:Filadelfia Stadium of Turin (9).jpg|thumb|Il manto di gioco e una delle porte del vecchio stadio, 2009.]]
Nel luglio 1986 il {{Calcio Torino|N}} presentò un piano di recupero, frutto dello studio dell'impresa Italresine.<ref>Italresine snc, ''Stadio Filadelfia. Analisi degli interventi per la ristrutturazione. Documentazione fotografica. Proposte di intervento per nuova sistemazione'', Torino, luglio 1986, archivio privato</ref> Alla fine dell'anno la SCCT, nella persona del presidente Lorenzo Rigetti, richiese al comune la [[concessione edilizia]] per lo svolgimento dei lavori proposti da Ossola.<ref>AECT, ''Lorenzo Rigetti, in qualità di presidente della Società Civile Campo Torino, inoltra domanda al fine di ottenere il rilascio di concessione edilizia relativo al lavoro di ristrutturazione dello Stadio Filadelfia sito in Torino, via Filadelfia angolo via Giordano Bruno n. 122, 18 dicembre 1986, prot. n. 87/01/112'', contenuto nella cartella «Ristrutturazione Stadio Filadelfia», richiesta della Società Civile Campo Torino, via Filadelfia/via Giordano Bruno 122, I cat., a. 1987, n. prat. 87-01-00112</ref> Sarebbero state ricostruite buona parte delle tribune, con l'obiettivo di recuperare una capacità di 5 000-6 000 posti. Le attività previste dopo i lavori comprendevano allenamenti della prima squadra, allenamenti e partite della Primavera e delle altre squadre giovanili.<ref>AECT, Tecnogest progetti. ''Progetto di ristrutturazione dello Stadio Filadelfia in Torino. Relazione tecnica'', 17 dicembre 1986, prot. n. 87/01/112, contenuto nella cartella «Ristrutturazione Stadio Filadelfia», richiesta della Società Civile Campo Torino, via Filadelfia/via Giordano Bruno 122, I cat., a. 1987, n. prat. 87-01-00112</ref> Il comune esaminò la richiesta e, prima di rispondere, decise di sentire il parere della Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici del [[Piemonte]], che rispose l'8 aprile dando parere favorevole e accennando al valore storico-architettonico di una parte del complesso.<ref>Soprintendenza per i beni architettonici e ambientali del Piemonte, ''Torino–Stadio Filadelfia, via Filadelfia ang. via Giordano Bruno 122'', ordinanza, 4 marzo 1987, prot. IE XV/1 n. 4/F/85</ref> Il comune accettò la richiesta del Torino il 22 maggio 1987, l'Ufficio tecnico dei Lavori pubblici diede il consenso alla ristrutturazione, ma i lavori non furono mai iniziati.<ref name="tesi3"/>
==== Gian Mauro Borsano (1988-1993) ====
Nel 1989 il {{Calcio Torino|N}} tornò proprietario del Filadelfia.<ref>{{cita news|autore=Bruno Perucca|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,0949_01_1989_0247_0018_25017287/|titolo=Padroni di sognare al Filadelfia|pubblicazione=La Stampa|data=29 ottobre 1989|p=18}}</ref> Lo stadio passò dal presidente federale [[Antonio Matarrese]] a quello granata Mario Gerbi, dietro un simbolico pagamento di venti milioni di lire. Il nuovo progetto venne affidato a Gino Zavanella.<ref name="gino">{{cita news|autore=Giampiero Paviolo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0930_01_1989_0056_0023_12723518/|titolo=Filadelfia a pezzi, salviamolo|pubblicazione=La Stampa|data=9 marzo 1989|p=23|accesso=24 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180331173259/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0930_01_1989_0056_0023_12723518/|dataarchivio=31 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref> Il suo progetto era diviso in lotti che sarebbero stati sviluppati per gradi. La prima parte riguardava la tribuna in legno che, secondo Zavanella, era ancora recuperabile, il rifacimento della copertura e della tribuna Ovest.<ref name="gino"/> In seguito sarebbero state rifatte le strutture in cemento e il resto delle tribune, demolite e ricostruite da zero. Infine si sarebbe passati agli spogliatoi e agli altri spazi sotto le tribune. L'obiettivo era quello di raggiungere una capienza di 14 000 posti.<ref name="gino"/> Si iniziò anche a parlare della possibilità di includere un [[museo]] nella struttura.
[[File:Mondonico 1992.jpg|thumb|left|L'allenatore [[Emiliano Mondonico]] e alcuni giocatori granata in allenamento al Filadelfia nell'estate 1992.]]
Il progetto di Zavanella divenne ufficiale il 13 novembre 1991, quando il nuovo presidente granata [[Gian Mauro Borsano]] chiese la relativa [[concessione edilizia]].<ref>AECT, ''Richiesta concessione edilizia per il recupero funzionale e il restauro dello Stadio Filadelfia–Foresteria'', 13 novembre 1991, prot. n. 91/10/5041, contenuto nella cartella «Foresteria», richiesta dalla Società Torino Calcio, via Filadelfia n. 38, I cat., a. 1991, n. prat. 91/01/5041</ref> Il [[Servizio Sanitario Nazionale (Italia)|Servizio Sanitario Nazionale]] rigettò il progetto per alcune carenze e l'8 luglio 1992 la commissione igienico-edilizia rifiutò la concessione edilizia in quanto il progetto non rispettava l'articolo 85 della Legge regionale n. 56/7, essendo l'area considerata ancora "verde pubblico". Questo parere si concretizzò con l'ufficiale rifiuto del sindaco espresso il 16 ottobre 1992.<ref>Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Piemonte, ''Risposta del Sindaco viste le norme legislative e regolamentari in materia edilizia'', 1º ottobre 1992, Prot. Ed. n. 91/01/5041</ref> All'inizio del 1993 venne ripresentata al comune la richiesta basata sul progetto di Zavanella, con le opportune modifiche richieste dal comune per adeguarsi al piano regolatore. Il comune chiese un parere alla Soprintendenza e, passati due mesi, venne ufficializzata la diffida di inizio lavori. A marzo il progetto di Zavanella venne definitivamente accantonato.<ref name="tesi3"/>
==== Roberto Goveani (1993) ====
Nel 1993 la presidenza del {{Calcio Torino|N}} passò a [[Roberto Goveani]] che, nel suo discorso di presentazione, affermò che il Filadelfia era per lui una priorità.<ref>{{cita news|autore=Marco Ansaldo|autore2=Bruno Perucca|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,0773_01_1993_0036_0027_10904196/|titolo=Goveani chiede 15 mesi di tregua|pubblicazione=La Stampa|data=6 febbraio 1993|p=27|8=|accesso=26 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813210550/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,0773_01_1993_0036_0027_10904196/|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Voleva uno stadio da 30 000 posti, prevedendo una spesa di trenta miliardi di lire. Si disse che l'[[Istituto per il credito sportivo]] potesse anticipare 10 miliardi a tasso agevolato e i restanti venti sarebbero stati raccolti tra finanziatori privati.<ref name="tesi3"/> L'8 luglio 1993 [[Mario Borghezio]] presentò un'[[interrogazione parlamentare]] ai ministri [[Ministero dell'Interno|dell'Interno]] e [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali|dei Beni Culturali]].<ref>Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Piemonte, ''Interrogazione parlamentare n. 4–16171 On.le Borghezio–Torino–Stadio Filadelfia'', 22 settembre 1993, prot. 11406/MO</ref> Il 9 ottobre venne inviata al Torino una comunicazione che revocava l'agibilità del complesso.<ref>Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Piemonte, ''Ordinanza. Chiusura al pubblico della struttura fino a quando non sarà giudicata agibile dal punto di vista della sicurezza da parte degli organi competenti'', 8 ottobre 1993, prot. n. 3632–IV–6–26/26</ref> Per questo motivo vennero spostate le partite della Squadra Primavera presso il [[Stadio Primo Nebiolo (Torino)|Campo Ruffini]],<ref>{{cita news|autore=Giorgio Viberti|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,39/articleid,0808_01_1993_0293_0039_11340876/|titolo=Stadi, da Torino parte un Sos|pubblicazione=La Stampa|data=27 ottobre 1993|p=39}}</ref> anche se continuava ad allenarsi al Filadelfia.<ref name="trasferì"/> La concessione dell'agibilità sarebbe stata rilasciata solo dietro presentazione, entro due settimane, di un piano serio.<ref>Sopraintendenza per i beni ambientali e architettonici del Piemonte, ''Rif. Commando P.M. prot n. 6883 del 22 settembre 1993'', 12 ottobre 1993, Torino, allegato n. 1</ref> Un incontro tra il Torino e i responsabili del comune delineò i lavori necessari urgentemente; tra questi il rifacimento completo del corridoio tra spogliatoi e campo, l'impianto elettrico e il riscaldamento, e i sanitari. Si sarebbe dovuta pagare una ditta esterna per svolgere studi sulla sicurezza della tribuna Liberty, protetta dalle Belle Arti.<ref name="tesi3"/> A questo punto l'idea progettuale di Goveani venne accantonata, superata dalla priorità dei lavori necessari a riottenere l'agibilità.
[[File:Filadelfia Stadium of Turin (13).jpg|thumb|upright|L'ingresso in campo dagli spogliatoi, 2009.]]
Una crisi economica societaria obbligò Goveani a vendere la squadra e il suo progetto finì negli archivi.
L'ennesimo rischio di [[fallimento (diritto)|fallimento]] favorì un nuovo cambio di dirigenza, che portò a capo del Torino [[Gianmarco Calleri]], ex patron della {{Calcio Lazio|N}}. A differenza dei predecessori Calleri considerava il Filadelfia un peso, e affermò di non avere interesse al suo recupero.<ref name="tesi3"/> La mancanza di lavori di ristrutturazione costarono al Torino numerose sanzioni pecuniarie e, dopo l'ennesima proroga, il 27 settembre 1994 ne venne dichiarata la completa inagibilità a causa dei continui crolli.<ref>Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici, ''Stabile in Torino, via Filadelfia ang. via Giordano Bruno 122. ex stadio Filadelfia. Ordinanza di inagibilità – Chiusura accessi–Posa in opera di protezioni'', 27 settembre 1994, prot. IE XV/1 n. 4/F/85</ref>
====
[[File:Filadelfia
Nel 1995 si aprì una nuova speranza per il Filadelfia. L'ex sindaco di [[Torino]], [[Diego Novelli]], eletto consigliere nelle liste de [[La Rete (partito politico)|La Rete]], in seguito a un confronto con [[Gianmarco Calleri|Calleri]], decise di dare vita a una fondazione destinata al recupero dell'impianto.<ref>''Domanda per il riconoscimento di fondazione'', Regione Piemonte, Settore affari amministrativi, 24 ottobre 1995, prot. n. 4247, archivio privato</ref> Alla fondazione parteciparono molte persone famose: lo stesso [[Diego Novelli]], [[Giancarlo Caselli]], [[Nino Defilippis]], [[Gianpaolo Ormezzano]], [[Giuseppe Tarantino]], il {{Calcio Torino|N}} e l'allora sindaco di [[Torino]], [[Valentino Castellani]]. La proprietà dell'impianto passò, quindi dalla società granata alla fondazione.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,43/articleid,0701_01_1995_0090_0049_10351430/|titolo=Una fondazione per salvare il Filadelfia|pubblicazione=La Stampa|data=4 aprile 1995|p=43}}</ref> Partì una sottoscrizione privata per recuperare i fondi; in cambio di un'offerta di 100 000 lire, l'offerente avrebbe avuto il proprio nome scritto su un mattone del nuovo stadio.<ref>Maurizio Crosetti, ''Il toro vende mattoni. Per far rinascere il «Filadelfia»'', [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]], Torino, 28 maggio 1995, p. VIII</ref> Nel luglio 1995 venne abbattuta una parte della gradinata nord e si cominciò a parlare di una variante al progetto, che avrebbe permesso di portare la capienza a 25 000 posti.<ref name="tesi3"/>
Il nuovo progetto venne presentato il 12 dicembre 1995: lo stadio avrebbe avuto 15 000 posti (seduti e coperti).<ref name="tesi3"/> La nuova sede, la palestra, il museo, la biblioteca e la videoteca si sarebbero trovati sotto alle tribune.<ref name="tesi3"/> Il vecchio campo di allenamento avrebbe dovuto fare posto a hotel e foresterie.<ref name="tesi3"/> Il parcheggio sarebbe stato interrato, strutturato su tre livelli, e fornito 300 posti auto.<ref name="tesi3"/> A parte la tribuna protetta dalle Belle Arti, tutto il resto sarebbe stato da demolire.<ref name="tesi3"/> Continue difficoltà burocratiche portarono a numerosi rinvii della presentazione del progetto alla Commissione igienico edilizia.<ref name="tesi3"/>
==== Massimo Vidulich (1997-1998) ====
[[File:Filadelfia Stadium of Turin (11).jpg|thumb|Il [[Bos taurus|toro]], simbolo della squadra granata e dello stadio, 2009.]]
Nel 1997 il sindaco Castellani fece stendere un progetto per risolvere il problema dello [[stadio delle Alpi]], impianto costruito per il {{WC|1990}} che non piaceva né alla {{Calcio Juventus|N}} né al {{Calcio Torino|N}}.<ref name="ottenere">{{cita news|autore=Luciano Borghesan|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,36/articleid,0589_01_1997_0076_0044_8074488/|titolo=Stadio, l'ultima offerta di Castellani|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Cronaca di Torino|data=18 marzo 1997|p=36}}</ref> Secondo questa idea, la Juventus avrebbe ottenuto il [[Stadio Olimpico Grande Torino|Comunale]],<ref name="ottenere"/> mentre al Torino veniva permesso di ristrutturare il Filadelfia<ref name="ottenere"/> portandolo a 20 000 posti.<ref name="posti">{{cita news|autore=Maurizio Lupo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,38/articleid,0594_01_1997_0117_0040_7942444/|titolo=Filadelfia, il via a luglio|pubblicazione=La Stampa|data=29 aprile 1997|p=38|accesso=24 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200614000320/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,38/articleid,0594_01_1997_0117_0040_7942444/|dataarchivio=14 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> L'obiettivo era quello di far partire i lavori entro luglio dello stesso anno.<ref name="posti"/>
Il 30 aprile 1997, dopo aver parlato con la Soprintendenza, la Fondazione Campo Filadelfia chiese al Comune di poter demolire quello che restava dello stadio.<ref>AECT, ''Recupero urbanistico ed edilizio dell'area del campo Filadelfia–1ª fase–Richiesta di autorizzazione per parziale demolizione di fabbricato'', 30 aprile 1997, prot. n. 1/6076, contenuto nella cartella «Demolizione parziale», richiesta della Fondazione Campo Filadelfia, via Filadelfia n. 36, I cat., a. 1997, n. prat. 1997/01/6076</ref> Il 6 e 7 maggio venne accettata la demolizione, con l'esclusione dell'ingresso su via Filadelfia e di parte delle gradinate.<ref>AECT, ''Estratto verbale del 7 maggio 1997. demolizione parziale'', 7 maggio 1997, prot. n. 93, contenuto nella cartella «Demolizione parziale», richiesta della Fondazione Campo Filadelfia, via Filadelfia n. 36, I cat., a. 1997, n. prat. 1997/01/6076</ref> A questo punto, con l'autorizzazione in mano per uno stadio da 25 000 posti, si iniziò a pensare ai finanziamenti.<ref>''E dopo più di mille giorni torna la vita al Filadelfia'', la Repubblica, Torino, 20 maggio 1997, p. 32</ref> Il 18 luglio 1997 iniziarono i lavori di demolizione<ref>{{cita news|autore=Marco Ansaldo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0605_01_1997_0197_0001_8274680/|titolo=Filadelfia, addio a un mito|pubblicazione=La Stampa|data=19 luglio 1997|p=1|accesso=22 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200626003328/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0605_01_1997_0197_0001_8274680/|dataarchivio=26 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> a opera dell'Impresa costruttrice [[Recchi Spa]] – CO.GE. Ad aprile 1998 l'amministrazione comunale decise di bloccare i lavori di demolizione. Secondo loro l'autorizzazione non era mai stata data e i lavori erano illegali.<ref>Marco Bo e Guido Boffo, ''Comune, picconate al «Fila»'', [[Tuttosport]], Torino, 1º aprile 1998, p. 14</ref> Tuttavia, l'idea di ristrutturare e riutilizzare il Filadelfia non fu del tutto accantonata,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,30/articleid,0556_01_1998_0206_0054_7425789/|titolo=Si allungano i tempi del Filadelfia|autore=Roberto Condio|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Cronaca di Torino|data=29 luglio 1998|p=30}}</ref> anzi fu proposto di farlo diventare uno stadio di 23 000 posti.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0578_01_1998_0357_0035_7761794/|titolo=«Il Filadelfia rinascerà dov'era»|autore=Luciano Borghesan|pubblicazione=La Stampa|data=30 dicembre 1998|p=33}}</ref> Contemporaneamente ai piani della società granata, la Juventus, che nel biennio 1996-1998<ref>{{cita news|autore=Giuseppe Sangiorgio|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,40/articleid,0643_01_1996_0128_0048_8756495/|titolo=Stadio, rispunta l'ipotesi del Comunale|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Cronaca di Torino|data=11 maggio 1996|p=40|accesso=14 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180426144818/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,40/articleid,0643_01_1996_0128_0048_8756495/|dataarchivio=26 aprile 2018|urlmorto=no}}</ref> aveva intenzione di ristrutturare e riutilizzare il Comunale,<ref>{{cita news|autore=Luciano Borghesan|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0544_01_1998_0115_0080_7232475/|titolo=Juve al Comunale, pronto il progetto|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Cronaca di Torino|data=28 aprile 1998|p=33|accesso=14 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180410201859/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0544_01_1998_0115_0080_7232475/|dataarchivio=10 aprile 2018|urlmorto=no}}</ref> decise di rinunciare al progetto<ref name="ordine">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,38/articleid,0551_01_1998_0164_0042_7345184/|titolo=Delle Alpi alla Juve, Filadelfia al Toro|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=17 giugno 1998|p=38}}</ref><ref>{{cita news|autore=Roberto Condio|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,40/articleid,0570_01_1998_0297_0042_7609354/|titolo=«Il nostro futuro è il Delle Alpi»|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Sport Cronaca|data=29 ottobre 1998|p=40|accesso=14 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180615190647/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,40/articleid,0570_01_1998_0297_0042_7609354/|dataarchivio=15 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref> per evitare che, nella zona circostante lo stadio di Santa Rita, ci potessero essero problemi di ordine pubblico derivanti dalla presenza di due stadi calcistici nella stessa zona:<ref name="ordine"/> infatti, nelle vicinanze c'era proprio il Filadelfia, storicamente legato al Torino e su cui era in vigore il progetto di rifacimento risalente al 1997.<ref name="posti"/>
==== Francesco Cimminelli (1999-2005) ====
[[File:Filadelfia Stadium of Turin (1).jpg|thumb|left|A causa dei pericolo di crolli tutta l'area è stata cintata, 2009.]]
Il 27 marzo 1999 Diego Novelli annunciò di aver ricevuto una donazione di settanta miliardi da parte di Giuseppe Aghemo, industriale che da tempo voleva acquistare il {{Calcio Torino|N}}.<ref name="braccio">{{cita news|autore=Claudio Giacchino|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,31/articleid,0485_01_1999_0108_0037_6414545/|titolo=Filadelfia, braccio di ferro|pubblicazione=La Stampa|data=21 aprile 1999|p=31}}</ref> Grazie a questo, Novelli decise di ricostruire lo stadio senza l'aiuto del club granata, che poi avrebbe pagato l'affitto per lo sfruttamento dell'area.<ref name="braccio"/> Dopo due incontri distinti tenuti tra i "contendenti" e il [[Torino|Comune]], il presidente del Torino, Vidulich, si disse soddisfatto e pronto a trovare un accordo con la Fondazione.<ref>{{cita news|autore=Claudio Giacchino|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0487_01_1999_0118_0041_6444651/|titolo=Il nuovo Filadelfia parte solo a parole|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=1º maggio 1999|p=35|accesso=24 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180327084514/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0487_01_1999_0118_0041_6444651/|dataarchivio=27 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref> Vidulich lasciò aperta la strada alla possibile ricostruzione effettuata dalla società granata senza aiuti esterni.<ref>{{cita news|autore=Luciano Borghesan|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0510_01_1999_0262_0041_6759784/|titolo=Delle Alpi, tra 10 giorni sentenza in Sala Rossa|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=25 settembre 1999|p=35|accesso=24 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180327084516/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0510_01_1999_0262_0041_6759784/|dataarchivio=27 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Filadelfia ripulito vista campo.jpg|thumb|Vista da dietro la rete, 2005.]]
Nell'aprile 2000 il Torino passò dalle mani della Bullfin dei genovesi, a quelle della Società Investimenti Sportivi (''S.I.S.'') di [[Francesco Cimminelli]].<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/toro/toro/toro.html|titolo=Calcio, il Torino cambia padrone}}</ref> La stessa ''S.I.S.'', durante quell'anno, acquistò il Filadelfia dalla Fondazione.<ref name="velo">{{cita news|autore=Giuseppe Sangiorgio|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,41/articleid,0454_01_2000_0282_0051_4408244/|titolo=È caduto il velo sul nuovo Filadelfia|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Sport Cronaca|data=18 ottobre 2000|p=41|accesso=26 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200612081933/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,41/articleid,0454_01_2000_0282_0051_4408244/|dataarchivio=12 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref>
Nel 2000 intanto il [[TOROC]] (il comitato olimpico), in vista dei [[XX Giochi olimpici invernali]], cominciava a pensare all'idea di disputare le gare di [[hockey su ghiaccio]] al nuovo Filadelfia.<ref name="velo"/>
Tuttavia, l'anno successivo, si decise di scegliere lo [[Stadio Olimpico Grande Torino|stadio Comunale]] come struttura di cui usufruire durante i XX Giochi olimpici invernali,<ref>{{cita news|autore=Maurizio Tropeano|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,45/articleid,0325_01_2001_0184_0051_2148173/|titolo=Decise tutte le sedi dei Giochi olimpici|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=6 luglio 2001|p=45|accesso=16 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200612081934/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,45/articleid,0325_01_2001_0184_0051_2148173/|dataarchivio=12 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> dopo essere stato suggerito come alternativa al Filadelfia<ref name="velo"/> nel biennio 2000-2001.<ref>{{cita news|autore=Claudio Giacchino|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0370_01_2001_0057_0043_3314641/|titolo=Ecco la città dei Giochi olimpici|pubblicazione=La Stampa|data=27 febbraio 2001|p=33|accesso=16 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200612081935/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0370_01_2001_0057_0043_3314641/|dataarchivio=12 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> Dapprima, l'impianto di [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita]] avrebbe dovuto ospitare le gare di hockey su ghiaccio<ref>{{cita news|autore=Giuseppe Sangiorgio|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,39/articleid,0341_01_2001_0272_0039_3002223/|titolo=Per il nuovo Comunale pressing del sindaco sulla Soprintendenza|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=3 ottobre 2001|p=39|accesso=12 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180621042937/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,39/articleid,0341_01_2001_0272_0039_3002223/|dataarchivio=21 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref> (progetto bocciato nelle settimane successive),<ref>{{cita news|autore=Giuseppe Sangiorgio|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,43/articleid,0345_01_2001_0293_0047_3072436/|titolo=L'hockey si giocherà fuori dal Comunale|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=24 ottobre 2001|p=43|accesso=12 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200612211041/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,43/articleid,0345_01_2001_0293_0047_3072436/|dataarchivio=12 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> ma poi, nel 2002, fu scelto come ___location per le cerimonie [[Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali|di apertura]] e [[Cerimonia di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali|di chiusura]] dei giochi<ref name="giochi">{{cita news|autore=Emanuela Minucci|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,39/articleid,0313_01_2002_0311_0051_2905142/|titolo=Torino 2006, al Comunale la cerimonia d'apertura|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=13 novembre 2002|p=39|accesso=12 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200612073054/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,39/articleid,0313_01_2002_0311_0051_2905142/|dataarchivio=12 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> (finalità, inizialmente, destinata allo [[stadio delle Alpi]],<ref>{{cita news|autore=Giuseppe Sangiorgio|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,42/articleid,0330_01_2001_0212_0050_2252441/|titolo=Olimpiadi 2006, siti in posizione di partenza|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=3 agosto 2001|p=42|accesso=12 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200612073055/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,42/articleid,0330_01_2001_0212_0050_2252441/|dataarchivio=12 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> durante il biennio 2001-2002, salvo poi cambiare i piani<ref name="giochi"/>).
Sempre nel 2001, fu proposto di vendere lo stadio delle Alpi alla {{Calcio Juventus|N}} e al Torino in comproprietà:<ref>{{cita news|autore=Giorgio Ballario|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,44/articleid,0378_01_2001_0099_0048_3626115/|titolo=Delle Alpi, Juve e Toro verso l'intesa|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=10 aprile 2001|p=44}}</ref> le due società e il Comune furono concordi sulla soluzione.<ref>{{cita news|autore=Maurizio Tropeano|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,45/articleid,0324_01_2001_0183_0049_2197948/|titolo=Il Comune vende lo stadio Delle Alpi|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=5 luglio 2001|p=45}}</ref> Nonostante ciò, il piano fu abbandonato al termine dello stesso anno, complice la mancanza di un accordo tra i due club per la gestione della struttura.<ref name="mancanza">{{cita news|autore=Giuseppe Sangiorgio|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,45/articleid,0356_01_2001_0348_0049_3185838/|titolo=Il Toro rilancia: «Costruiremo il Filadelfia»|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=18 dicembre 2001|p=45}}</ref> Il Torino riprese pertanto in mano il progetto Filadelfia,<ref name="mancanza"/> salvo poi abbandonarlo parzialmente nel 2002: si decise, infatti, di utilizzarlo non come impianto per le partite casalinghe, bensì come "stadio della memoria" con museo, sede sociale e centro commerciale.<ref name="ostruzionismo">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,39/articleid,0276_01_2002_0122_0041_2329060/|titolo=«Non facciamo ostruzionismo»|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=7 maggio 2002|p=39|accesso=12 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181012134658/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,39/articleid,0276_01_2002_0122_0041_2329060/|dataarchivio=12 ottobre 2018|urlmorto=no}}</ref>
Il 19 dicembre 2002, il Filadelfia fu venduto dalla ''S.I.S.'' di Francesco Cimminelli al Torino dello stesso Cimminelli,<ref name="tesi4"/><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,38/articleid,0322_01_2002_0348_0052_2122393/anews,true/|titolo=E domani il Comune esamina la convenzione con il Torino|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=22 dicembre 2002|p=38|accesso=26 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180615192223/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,38/articleid,0322_01_2002_0348_0052_2122393/anews,true/|dataarchivio=15 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref> al fine di designarlo ad altre attività.<ref name="ostruzionismo"/><ref name="fedele">{{cita news|autore=Emanuela Minucci|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,46/articleid,0185_01_2004_0061_0046_1274476/|titolo=Il Torino: «Lavoriamo sui due stadi»|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=2 marzo 2004|p=42|accesso=24 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813210600/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,46/articleid,0185_01_2004_0061_0046_1274476/|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Tra il marzo e l'aprile 2004 la nuova proposta del Torino prevedeva una ricostruzione fedele del vecchio Filadelfia.<ref name="fedele"/><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,47/articleid,0190_01_2004_0114_0047_1340384/|titolo=In dirittura d'arrivo il nuovo Filadelfia|pubblicazione=La Stampa|data=25 aprile 2004|p=43}}</ref> Come aveva già proposto più volte nel corso del biennio 2002-2004, la società granata intendeva stabilire la sede sociale all'interno della struttura,<ref name="fedele"/> insediarvi un museo,<ref name="ostruzionismo"/> fare un impianto da 2 200 posti in [[erba sintetica]], destinare il campo da gioco agli allenamenti della prima squadra<ref name="fedele"/> e alle partite della formazione Primavera.<ref name="fedele"/> Il 13 luglio il progetto, affidato a Rolla, venne respinto all'unanimità dalla Soprintendenza<ref>Andrea Costa, ''Il progetto del Filadelfia all'esame della Soprintendenza'', il Giornale del Piemonte, 12 settembre 2004, p. 1</ref> e dal Comune.<ref name="Bonetto">Marco Bonetto, ''Ecco il nuovo progetto del Filadelfia. Montabone: «Adesso è accettabile»'', Tuttosport, Torino, 8 ottobre 2004, p. 14</ref> A fine settembre Rolla presentò il progetto corretto e questa volta venne valutato accettabile.<ref name="Bonetto"/>
I tifosi, ormai in aperta contestazione con la società in preda ai problemi finanziari, arrivarono a formare il Comitato Dignità Granata, un'associazione con il compito di vigilare sul Filadelfia.<ref>{{cita web|url=http://www.toronews.net/mondo-granata/domenica-allinsegna-del-natale-granata/|titolo=Domenica all’insegna del Natale Granata|data=15 dicembre 2005|accesso=26 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181126092830/http://www.toronews.net/mondo-granata/domenica-allinsegna-del-natale-granata/|dataarchivio=26 novembre 2018|urlmorto=no}}</ref> Anche l'Associazione Ex Calciatori Granata si mobilitò.<ref>Massimo Novelli, ''Gli ex vogliono il «Fila»'', la Repubblica, 24 febbraio 2005, p. 18</ref> Quest'ultima associazione, composta da giocatori che avevano giocato nel vecchio Filadelfia, affermava di voler ricomprare il terreno.<ref>{{cita news|autore=Aurelio Benigno|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0218_01_2005_0033_0035_1675477/|titolo=Gli ex del Toro pronti a comprare il Filadelfia|pubblicazione=La Stampa|data=3 febbraio 2005|p=33|accesso=24 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180327084423/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0218_01_2005_0033_0035_1675477/|dataarchivio=27 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref>
==== Urbano Cairo (2005-2008) ====
Il 19 agosto 2005, durante la [[conferenza stampa]] che avrebbe dovuto presentare la nuova società, venne annunciato l'acquisto della stessa da parte di [[Urbano Cairo]].<ref>{{cita web|autore=Gianluca Odennino|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/SerieB/Primo_Piano/2005/08_Agosto/19/torino.shtml|titolo=Torino, Marengo: "Cairo avrà il 100%"|data=19 agosto 2005}}</ref> Nel frattempo, il Filadelfia veniva acquistato dal Comune,<ref>{{cita news|autore=Emanuela Minucci|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,40/articleid,0239_01_2005_0251_0046_1841367/|titolo=Anche il Filadelfia al nuovo Torino|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=13 settembre 2005|p=40|accesso=26 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813210620/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,40/articleid,0239_01_2005_0251_0046_1841367/|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> il quale decise di tenere in mano la proprietà del vecchio [[Stadio Olimpico Grande Torino|Comunale]].<ref name="nostra">{{cita news|autore=Alessandro Mondo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,34/articleid,0238_01_2005_0240_0038_1818232/|titolo=Chiamparino: il Comunale resta di nostra proprietà|pubblicazione=La Stampa|edizione=sez. Torino e Provincia|data=2 settembre 2005|p=34|accesso=27 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180426144550/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,34/articleid,0238_01_2005_0240_0038_1818232/|dataarchivio=26 aprile 2018|urlmorto=no}}</ref> Queste due operazioni furono la conseguenza dei problemi finanziari che portarono al fallimento del Torino.<ref name="nostra"/>
[[File:Filadelfia ripulito.jpg|thumb|Lo stadio Filadelfia nel 2005, in occasione del 56º anniversario della [[tragedia di Superga]].]]
Il 2 febbraio 2006, l'assessore Elda Tessore, responsabile delle olimpiadi invernali, dopo un sopralluogo, consigliò di nascondere l'impianto coprendolo con alcuni teloni. La scelta fece infuriare la tifoseria granata, che lo ritenne inaccettabile, soprattutto perché non erano stati stanziati fondi per il suo recupero.<ref>Emanuele Gamba, ''La vergogna del Filadelfia il mito ferito nella città perfetta'', la Repubblica, 24 febbraio 2006, pag. 70</ref>
Il 25 maggio 2006 venne stipulato un accordo tra Comune, il curatore fallimentare e le altre società interessate all'area: Bennet, Mo.Cla. e Italcostruzioni.<ref>''Deliberazione della Giunta comunale. 25 maggio 2006. Oggetto: Piano esecutivo convenzionato relativo alle zone urbane di trasformazione ambito "12.29 Filadelfia" e ambito "12.14 dogana (parte)", localizzate tra le vie Giordano Bruno, Montevideo, Taggia, Filadelfia, Tunisi e Spano - Fallimento Torino Calcio S.P.A - Proposta accordo transattivo–approvazione'', Città di Torino, 25 maggio 2006, N. mecc. 2006 04272/009</ref> Dopo un incontro con i rappresentanti dei tifosi, il 31 luglio fu siglato un accordo tra il Comune e le altre società che volevano costruire; in questo accordo si precisò che i palazzi sarebbero stati spostati in un'altra zona.<ref name="tesi4"/> Un progetto prevedeva la creazione di due campi da calcio (per l'allenamento delle giovanili e per preparazione e amichevoli della prima squadra). Di fianco a questi campi sarebbe sorta un'area commerciale da 3 000 m², alta due piani, che avrebbe dovuto permettere di racimolare i soldi necessari per il finanziamento del progetto.<ref>{{Cita web|url=http://www.tifeoweb.it/pws/index.php?module=article&view=1583|titolo=Stadio Filadelfia tra mito e polemica|autore=Andrea Doi|sito=Tifeoweb|accesso=4 ottobre 2021|urlarchivio=https://archive.is/20120913214454/http://www.tifeoweb.it/pws/index.php?module=article&view=1583|dataarchivio=13 settembre 2012}}</ref> Il 9 maggio 2008 un emendamento del consigliere regionale Gian Luca Vignale ([[Alleanza Nazionale|AN]]) venne approvato e la Regione si impegnò a entrare nella Fondazione Filadelfia quale socio fondatore.<ref>''{{collegamento interrotto|1=[http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/05/76695754.pdf Fila, soldi anche dalla regione] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}'', Tuttosport, 10 maggio 2008, pag.13</ref>
Negli anni tra il 2008 e il 2015, il Filadelfia era recintato, abbandonato, divenuto dimora di rovi ed erbacce,<ref>{{Cita web|autore=Luigi Chiarella|url=http://blog.futbologia.org/2012/08/il-corpo-morto-del-filadelfia-e-cio-che-resta/|titolo=Il corpo morto del Filadelfia e ciò che resta|data=21 agosto 2012|accesso=19 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140808184116/http://blog.futbologia.org/2012/08/il-corpo-morto-del-filadelfia-e-cio-che-resta/|dataarchivio=8 agosto 2014|urlmorto=sì}}</ref> luogo di spaccio e dimora di senza tetto e si era persino arrivati a usare il campo come se fosse un orto.<ref>{{cita news|autore=Monica Perosino|url=http://archivio.lastampa.it/articolo?id=2283ea4a36492ae70b200ec7d90d3e3804ee2931&dal=31%2F10%2F2007&al=31%2F10%2F2007&pubblicazione=&edizione=&dove=&testo=Sul+prato+del+Filadelfia+spuntano+cavoli+e+rape&page=1|titolo=Sul prato del Filadelfia spuntano cavoli e rape|pubblicazione=La Stampa|data=31 ottobre 2007|p=55|urlmorto=sì|accesso=24 marzo 2018|dataarchivio=25 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180325045536/http://archivio.lastampa.it/articolo?id=2283ea4a36492ae70b200ec7d90d3e3804ee2931&dal=31%2F10%2F2007&al=31%2F10%2F2007&pubblicazione=&edizione=&dove=&testo=Sul+prato+del+Filadelfia+spuntano+cavoli+e+rape&page=1}}</ref>
=== La rinascita ===
{{vedi anche|Filadelfia (centro sportivo)}}
[[File:Muro Stadio Filadelfia.jpg|thumb|left|Porzione di muro del vecchio Filadelfia, salvaguardata nel [[Filadelfia (centro sportivo)|nuovo centro sportivo]].]]
Sotto la presidenza di [[Urbano Cairo]], vi fu una nuova svolta per il progetto di recupero dello stadio con la nascita della seconda "Fondazione Stadio Filadelfia", costituitasi nel 2011 con l'obiettivo di una riqualificazione dell'intera area del vecchio impianto. L'8 febbraio 2011 la stessa Fondazione acquistò il Filadelfia dal [[Torino|Comune]].<ref>{{cita news|url=http://archivio.lastampa.it/articolo?id=3f924ad77d2ffbb261e14d6422f440cf06fdc508&dal=01%2F01%2F2011&al=31%2F12%2F2011&pubblicazione=&edizione=&dove=&testo=stadio+filadelfia+proprietario&page=2|titolo=Il terreno del Fila ai tifosi primo passo per la rinascita|pubblicazione=La Stampa|data=9 febbraio 2011|p=55|accesso=26 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180618125949/http://archivio.lastampa.it/articolo?id=3f924ad77d2ffbb261e14d6422f440cf06fdc508&dal=01%2F01%2F2011&al=31%2F12%2F2011&pubblicazione=&edizione=&dove=&testo=stadio+filadelfia+proprietario&page=2|dataarchivio=18 giugno 2018|urlmorto=sì}}</ref> Il 10 maggio 2013 Cairo confermò l'avvio della ricostruzione del Filadelfia con un progetto di due campi, dei quali uno con tribune da 4 000 posti per le amichevoli della prima squadra e alcune partite della Primavera (prevedendo la conservazione dei monconi superstiti del vecchio impianto).<ref>{{Cita web|autore=Fabrizio Turco|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/torino/2013/05/10/news/infortunio_rolando_bianchi-58499590/|titolo=Torino: Cairo conferma Ventura, rinasce il 'Filadelfia'|data=10 maggio 2013}}</ref> Il 24 aprile 2014 Cairo versa alla Fondazione 333 000 euro, pari al 33% della cifra garantita per la ricostruzione;<ref>{{Cita web|url=http://www.calciomercato.com/news/torino-cairo-ha-versato-i-primi-soldi-per-il-filadelfia-167356|titolo=Torino, Cairo ha versato i primi soldi per il Filadelfia|data=24 aprile 2014|accesso=22 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161123132956/http://www.calciomercato.com/news/torino-cairo-ha-versato-i-primi-soldi-per-il-filadelfia-167356|dataarchivio=23 novembre 2016|urlmorto=no}}</ref> tale cifra però poteva essere incassata solo a seguito di una modifica statuaria della Fondazione, irrogata il 13 gennaio 2015;<ref>{{Cita web|autore=Manolo Chirico|url=http://www.toronews.net/index.php/mondogranata/45150/filadelfia-modifiche-statutarie-ora-cairo-puo-versare-la-prima-rata|titolo=Filadelfia: modifiche statutarie, ora Cairo può versare la prima rata|data=13 gennaio 2015|accesso=22 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160601155255/http://www.toronews.net/index.php/mondogranata/45150/filadelfia-modifiche-statutarie-ora-cairo-puo-versare-la-prima-rata|dataarchivio=1 giugno 2016|urlmorto=no}}</ref> frattanto, il 23 dicembre 2014, fu fissata la scadenza del bando di gara per provvedere alla ricostruzione della zona.<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/torino/2014/10/08-308674/Serie+A+Torino,+Cairo%3A+%26%23171%3BIl+Fila+nel+2016.+L%26%238217%3BOlimpico+%26%23232%3B+incomprabile%26%23187%3B|titolo=Serie A Torino, Cairo: «Il Fila nel 2016. L'Olimpico è incomprabile»|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141008200457/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/torino/2014/10/08-308674/Serie+A+Torino%2C+Cairo%3A+%26%23171%3BIl+Fila+nel+2016.+L%26%238217%3BOlimpico+%26%23232%3B+incomprabile%26%23187%3B|data=8 ottobre 2014}}</ref>
Il nuovo ''Fila'' è diverso dal semplice stadio del passato (nonostante due porzioni dei vecchi spalti, tutelate dalla [[Soprintendenze|sovrintendenza]], siano state integrate nel progetto di recupero): il nuovo complesso, concepito come «Casa del Toro», è infatti un centro sportivo dotato di un campo principale da gioco da 4 000 spettatori e di un campo secondario, destinati a ospitare gli allenamenti della [[Torino Football Club|prima squadra]] e alcune partite casalinghe della formazione [[Campionato Primavera 1|Primavera]].<ref>{{cita web|url=http://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/torino/2015/10/11-4859794/spirito_filadelfia_tutti_i_segreti_di_casa_toro/|titolo=«Spirito Filadelfia» Tutti i segreti di casa Toro|sito=tuttosport.com|autore=Marco Bo|data=11 ottobre 2015|accesso=19 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151013013646/http://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/torino/2015/10/11-4859794/spirito_filadelfia_tutti_i_segreti_di_casa_toro/|dataarchivio=13 ottobre 2015|urlmorto=no}}</ref> Completeranno il complesso la sede della società, il museo del club, la sede della fondazione e una [[foresteria]] per i ragazzi del settore giovanile.<ref>{{Cita web|url=http://www.filadelfia.it/progetto_stadio_filadelfia|titolo=Avvenimenti relativi alla ricostruzione del Filadelfia|accesso=15 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180815201025/http://www.filadelfia.it/progetto_stadio_filadelfia|dataarchivio=15 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
Il 26 gennaio 2015 sono cominciati i primi lavori di disboscamento dell'area, ricerca e bonifica dei residuati bellici.<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/torino/2015/01/26-319437/Torino,+pronto+il+cantiere+dello+Stadio+Filadelfia%3A+primi+lavori+al+via|data=26 gennaio 2015|titolo=Torino, pronto il cantiere dello Stadio Filadelfia: primi lavori al via|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150206023730/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/torino/2015/01/26-319437/Torino,+pronto+il+cantiere+dello+Stadio+Filadelfia%3A+primi+lavori+al+via|dataarchivio=6 febbraio 2015|urlmorto=no}}</ref>
Dopo che, il 17 ottobre 2015, è stata effettuata la posa della prima pietra,<ref>{{cita web|url=http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/10/17/news/torino_prima_pietra_per_il_filadelfia_cinquemila_tifosi_alla_rinascita_dello_stadio_degli_invincibili_-125273186/|titolo=Torino, in diecimila per la prima pietra del mitico stadio Filadelfia|sito=repubblica.it|autore=Fabrizio Turco|data=17 ottobre 2015|accesso=19 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813210706/http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/10/17/news/torino_prima_pietra_per_il_filadelfia_cinquemila_tifosi_alla_rinascita_dello_stadio_degli_invincibili_-125273186/|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> sul terreno hanno avuto, poi, inizio i lavori di costruzione del nuovo [[Filadelfia (centro sportivo)|centro sportivo omonimo]], completato e inaugurato nel maggio 2017.
== Eventi ==
=== Calcio ===
==== Incontri del Torino ====
La prima partita ufficiale dei granata all'interno dell'impianto, si disputò il 17 ottobre 1926 (lo stesso giorno in cui venne inaugurato), in occasione della terza giornata nel girone B della [[Divisione Nazionale 1926-1927]] contro la {{Calcio Fortitudo Pro Roma|N}}.<ref name="Tonelli"/> L'incontro terminò con la vittoria dei padroni di casa per 4-0.<ref name="Tonelli"/>
{{Incontro di club
|Sport = calcio
|Giorno = Domenica
|Giornomese = 17 ottobre
|Anno = 1926
|Ora = 14:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|Turno = 3ª giornata
|Squadra 1 =
|Squadra 2 = Fortitudo Pro Roma
|Punteggio 1 = 4
|Punteggio 2 = 0
|Referto = http://www.archiviotoro.it/a/tabe.asp?tabellino=577
|Città = Torino
|Stadio =
|Spettatori = 15
|Arbitro = Trezzi
|Cittarbitro = [[Milano]]
|Marcatori 1 = [[Gino Rossetti|Rossetti II]] {{goal|70}}<br/>[[Julio Libonatti|Libonatti]] {{goal|75||80||85}}
|Marcatori 2 =
}}
L'ultimo incontro ufficiale (prima dell'abbandono dell'impianto), disputato dal {{Calcio Torino|N}} all'interno della struttura, ebbe luogo il 19 giugno 1963, in occasione della semifinale di ritorno della [[Coppa Mitropa 1963]] contro gli ungheresi del [[Vasas Sport Club|Vasas]] e si concluse con la vittoria dei granata per 2-1.<ref name="Vasas"/>
{{Incontro di club
|
|Giorno = Mercoledì
|Giornomese = 19 giugno
|Anno = 1963
|Ora =
|Turno =
|Squadra 1 =
|Squadra 2 = Vasas
|Punteggio 1 = 2
|Punteggio 2 = 1
|Referto = http://www.archiviotoro.it/a/tabe.asp?tabellino=2357
|Città = Torino
|Stadio =
|Spettatori =
|Arbitro = [[
|Nazarbitro = CZE
|Marcatori 1 = [[Gerry Hitchens|Hitchens]] {{goal|20}}<br/>[[Marcos Locatelli|Locatelli]] {{goal|75}}
|Marcatori
}}
Dopo aver abbandonato il Filadelfia, il Torino vi disputò appena due partite ufficiali. La prima si giocò l'11 dicembre 1963, in occasione del secondo turno della [[Coppa Italia 1963-1964]] contro il {{Calcio Varese|N}}.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0020_01_1963_0293_0008_24717155/|titolo=Nel Varese oggi contro i granata giocano i fratelli di Ossola e Maroso|pubblicazione=La Stampa|data=11 dicembre 1963|p=8|accesso=21 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200623063624/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0020_01_1963_0293_0008_24717155/|dataarchivio=23 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref> La sfida terminò 2-1 per la squadra torinese.<ref>{{cita news|autore=Vittorio Pozzo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0020_01_1963_0294_0008_24716199/|titolo=Il Torino batte il Varese (2-1) nell'incontro di Coppa Italia|pubblicazione=La Stampa|data=12 dicembre 1963|p=8|accesso=21 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151116223528/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0020_01_1963_0294_0008_24716199|dataarchivio=16 novembre 2015|urlmorto=no}}</ref>
{{Incontro di club
|Sport = calcio
|Giornomese =
|Anno = 1963
|Ora = 14:30 [[Central European Time|CET]]
|Turno = Secondo turno - Gara unica
|Squadra 1 = Torino
|Squadra 2 =
|Punteggio 1 = 2
|Punteggio 2 = 1
|Referto = http://www.archiviotoro.it/a/tabe.asp?tabellino=2419
|Città = Torino
|Stadio =
|Spettatori = 4 145
|Arbitro = [[
|Cittarbitro = [[Trieste]]
|Marcatori 1 = [[Gerry Hitchens|Hitchens]] {{Goal|15}}<br/>[[Joaquín Peiró|Peiró]] {{Goal|54}}
|Marcatori
|Sfondo =
}}
Il secondo (e ultimo) incontro ufficiale disputato dal club piemontese al Filadelfia, a seguito dell'abbandono dell'impianto, si giocò, in via del tutto eccezionale, durante il [[Torneo Estivo]], in occasione della terza partita del girone 1 della seconda fase, disputatasi il 14 giugno 1986.<ref name="Torneo Estivo">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0992_01_1986_0140_0029_23290980/anews,true/|titolo=Toro battuto al Filadelfia|pubblicazione=La Stampa|data=15 giugno 1986|p=29}}</ref> Ospite del match, il {{Calcio Pisa|N}}, che, al termine della sfida si impose per 2-1 sui padroni di casa. Questa fu l'ultima partita ufficiale disputata dal Torino all'interno dello stadio Filadelfia.<ref name="Torneo Estivo"/>
{{Incontro di club
|Sport = calcio
|Giornomese = 14 giugno
|Anno = 1986
|Ora = 17:00 [[Central European Summer Time|CEST]]
|Turno = 3ª giornata
|Squadra 1 = Torino
|Squadra 2 = Pisa
|Punteggio 1 = 1
|Punteggio 2 = 2
|Referto = http://www.archiviotoro.it/a/tabe.asp?tabellino=3765
|Città = Torino
|Stadio = Stadio Filadelfia
|Spettatori = 1 500
|Arbitro = [[Massimo Leni|Leni]]
|Cittarbitro = [[Perugia]]
|Marcatori 1 = [[Giancarlo Corradini|Corradini]] {{Goal|89}}
|Marcatori 2 = {{Goal|56}} [[Giuseppe Volpecina|Volpecina]]<br/>{{Goal|81}} [[Antonio Rebesco|Rebesco]]
}}
==== Incontri della nazionale italiana ====
Lo stadio Filadelfia è stato [[Lista degli stadi della nazionale di calcio dell'Italia|sede]] di quattro incontri della [[nazionale di calcio dell'Italia]]: la gara di [[Coppa Internazionale]] del 13 dicembre 1931 contro l'{{NazNB|CA|HUN}} e terminata con il punteggio di 3-2 in favore degli ''Azzurri'', oltre a tre precedenti amichevoli giocate contro la {{NazNB|CA|FRA}} (3-4 per gli ospiti, disputata il 17 marzo 1912), il {{NazNB|CA|PRT}} (3-1 per i padroni di casa, svolta il 17 aprile 1927) e la {{NazNB|CA|DEU 1918-1933}} (1-2 per gli ospiti, giocata il 28 aprile 1929).<ref>[http://www.italia1910.com/partite-citta-stadi.asp?idc=142&ids=18&c=Torino&s=Via%20Filadelfia LE PARTITE DISPUTATE DALL’ITALIA NELLO STADIO 'VIA FILADELFIA' DI TORINO]</ref>
== Il Filadelfia nei media ==
Lo Stadio Filadelfia
* ''[[
* ''[[
* ''[[Il Grande Torino]]'' (2005), [[fiction]] [[Rai]], con [[Ciro Esposito]], [[Giuseppe Fiorello|Beppe Fiorello]] e [[Michele Placido]].
== Note ==
== Bibliografia ==
* {{
== Voci correlate ==
* [[Borgo Filadelfia]]
* [[Filadelfia (centro sportivo)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=http://www.museotorino.it/view/s/33d80965f3234bdead8d3ae9672dc5a0|titolo=Stadio Filadelfia (Campo Torino)|editore=Città di Torino}}
{{
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|calcio}}
[[Categoria:
[[Categoria:Impianti sportivi di Torino]]
[[Categoria:Impianti sportivi demoliti d'Italia]]
[[Categoria:Torino F.C.]]
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