Nemesio Orsatti: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Nemesio
|Cognome = Orsatti
|Sesso = M
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|GiornoMeseMorte = 26 gennaio
|AnnoMorte = 1988
|Epoca = 1900▼
|Attività = pittore
|Attività2 = incisore
|Attività3 = scultore
▲|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , considerato un'importante figura dell'[[incisione]] italiana del [[XX secolo|Novecento]], allievo di [[Giorgio Morandi]]
}} == Biografia ==
=== Gli inizi ===
Nato a [[Pontelagoscuro]], frazione industriale e porto fluviale di [[Ferrara]], è figlio di un artigiano, il [[Cavaliere (onorificenza)|cavaliere]] Ugo Orsatti, che
Nel [[1935]] riprende la sua attività al ''Dosso Dossi'' ed inizia ad esporre i suoi quadri. Viene premiato alla ''Mostra PreLittorale dell' Arte'' e si dedica al pastello, all'acquerello acquisendo pure una particolare tecnica nell'affresco.▼
▲Nel [[1935]] riprende la sua attività al
Nel [[1937]] sostiene gli esami di ammissione all'''Accademia di Belle Arti di Bologna'', superandoli, essendo poi ammesso al corso di pittura tenuto da [[Virgilio Guidi]]. Nel [[1939]] esegue la sua prima [[incisione]], sotto la guida di [[Giorgio Morandi]]. ▼
▲Nel [[1937]] sostiene gli esami di ammissione all'''[[Accademia di
Nel [[1940]] abbandona il corso di pittura e si iscrive a quello di decorazione tenuto da [[Giovanni Romagnoli]]; con l'affresco''La Madonna del grano'' partecipa ai PreLittoriali di Bologna e vince il 3º premio, partecipando poi alla XXII Biennale di Venezia. Nel 1941 sostiene la maturità a [[Modena]] e si diploma all'Accademia. Nel 1942 ottiene un incarico a Ferrara al ''Dosso Dossi'' ma la malattia lo costringe a tornare ad Arco dal febbraio [[1942]] al [[7 settembre]] del [[1943]]. In quel periodo partecipa alla ''IX Mostra interprovinciale sindacale dell'Emilia - Romagna'' e alla ''Prima Nazionale del GUF'' che si tiene a Ferrara.▼
▲Nel [[1940]]
=== Il dopoguerra e la sua fama ===
Nel [[1946]] ottiene la riammissione all'insegnamento di Pittura e Figura alla ''Dosso Dossi''.
Nel[[1953]], assieme agli amici [[Ervardo Fioravanti]] e [[Renato Sitti]] progetta di allestire la prima ''Mostra di Arte dei Pittori Realisti Ferraresi''. Nel [[1957]] viene premiato, alla rassegna d'arte di [[Suzzara]], accanto al pittore torinese [[Pietro Martina]]. ▼
Nel [[1966]] assieme a Ervardo Fioravanti, [[Gigi Maini]], [[Marcello Tassini]] e [[Giuseppe Virgili (artista)|Giuseppe Virgili]] prende parte alla Mostra ''Cinque Astisti Ferraresi'' al [[Palazzo dei Diamanti]] di Ferrara. Nel [[1971]] tiene una mostra personale di incisioni alla ''Galleria dell'incisione Venezia Viva'', e a Padova alla''Stevens Gallery''; a [[Parigi]] partecipa alla collettiva di incisioni alla Biblioteca Nazionale nel [[1972]].▼
▲Nel [[1953]], assieme agli amici [[Ervardo Fioravanti]] e [[Renato Sitti]] progetta
Nello stesso anno, è tra gli artisti immortalati da [[Florestano Vancini]] nel documentario [[Al Filò#Documentario|''Al Filò'']], nato dall'esperienza del [[Al Filò|circolo artistico ferrarese omonimo]].<ref>{{Cita articolo|autore=Lucio Scardino|titolo=Al «Filò», ovvero otto artisti e un cineasta nella Ferrara del Neorealismo}} In {{Cita libro|titolo=Il cinema in Padania|anno=1989, anno III, n. 5-6|editore=Rosenberg & Sellier}}</ref>
Da ogni parte d'Italia crescono consensi e apprezzamenti importanti. Un esempio resta ''Le Langhe trapiantate in laguna'', dove parte degli artisti presenti in mostra hanno partecipato alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. È quindi più che mai suggestivo pensare alle Langhe di [[Giuseppe Cerrina]], [[Eso Peluzzi]], [[Domenico Maria Durante]] trapiantate in Laguna. Lo stesso accadrà, ma con un approccio meno autoctono, meno legato agli imperscrutabili umori di queste terre, Orsatti è a fianco di [[Giovanni Korompay]], [[Francesco Tabusso]], [[Pompilio Mandelli]] e [[Sandro Cherchi]]. Nel [[1970]] infatti dipinge "Le Langhe".▼
Nel [[1957]] viene premiato, alla rassegna d'arte di [[Suzzara]], accanto al pittore torinese [[Pietro Martina]]. Partecipa nel [[1961]] alla Quarta ''Biennale dell'Incisione Italiana Contemporanea a Venezia''.
Le sue condizioni di salute si aggravano [[1982]] e il [[26 gennaio]] [[1988]] muore nella sua città senza che, il [[25 febbraio]] [[1989]], riesca vedere la prestigiosa mostra dedicatagli, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara.▼
▲Nel [[1965]] prende parte alla [[IX Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma]]. Nel [[1966]] assieme a [[Ervardo Fioravanti]], [[Gigi Maini]], [[Marcello Tassini]] e [[Giuseppe Virgili (
A Pontelagoscuro è stata intitolata a Orsatti una Sala espositiva e una via, dedicata all'artista pontesano.▼
▲Espone olii, affreschi e tempere a Milano alla ''Galleria Bolzani'' nel [[1973]] e, nel [[1977]] a [[Genova]], al [[Palazzo Doria]] partecipando, nello stesso anno, alla VII Rassegna di pittura e grafica e scultura "''La Cornice d'oro''", ottenendo il secondo premio per il ritratto. Da ogni parte d'Italia crescono consensi e apprezzamenti importanti. Un esempio resta
==Musei che ospitano sue opere==▼
*[[Museo dell'Ottocento]] ([[Ferrara]])▼
▲Le sue condizioni di salute si aggravano nel [[1982]] e il
*[[Cassa di Risparmio di Ferrara]]▼
*[[Confederazione Generale Italiana del Lavoro|La collezione artistica della CdL di Ferrara]]▼
== Onorificenze ==
*[[Partito Democratico|Partito Democratico di Ferrara]]▼
▲A [[Pontelagoscuro]]
▲== Musei che ospitano sue opere ==
▲* [[Cassa di Risparmio di Ferrara]]
==Bibliografia==▼
* ''Catalogo Nemesio Orsatti di Andrea Buzzoni'', di Corbo Editore Ferrara, 1989▼
* ''Nemesio Orsatti, Attrorno al Po'', Liberty house, Ferrara, 1992▼
== Note ==
<references/>
▲== Bibliografia ==
{{Portale|arte|biografie|Pittura}}▼
▲* Andrea Buzzoni, ''
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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