Mario Fara: differenze tra le versioni
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|Nome= Mario Fara
|Immagine= Mario Fara.jpg
|Didascalia=
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ITA
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|TermineCarriera = 1976
|Squadra=
|SquadreGiovanili=
|sport = calcio |pos = G
|19??-19?? |Alessandria |
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|Squadre =
{{Carriera sportivo
|sport = calcio |pos = G
|1962-1964
|1964-1966
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|1968-1972
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|1973-1976 |Arezzo |93 (9)
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}}
{{
{{
▲{{quote|Un giocatore dal tocco vellutato e dal palleggio delizioso|[[Sandro Ciotti]] durante la radiocronaca di Bari-Juventus, giocata a Napoli il 26 aprile 1970.<ref name=a>{{cita|Gianni Antonucci| pag. 637-638}}</ref>}}
▲{{quote|Un atleta che, in condizioni normali, sicuramente sarebbe entrato fra i "più grandi" del pianeta calcio|Gianni Antonucci<ref name=b>{{cita|Gianni Antonucci|scheda "''Il Personaggio''", pag. 638}}</ref>}}
{{Bio
|Nome = Mario
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|GiornoMeseMorte = 24 agosto
|AnnoMorte = 2005
|Epoca = 1900
|Attività = calciatore
|Attività2 = dirigente sportivo
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}}
È scomparso nel [[2005]] all'età di 59 anni a causa di problemi [[Apparato circolatorio|circolatori]].<ref>
== Caratteristiche tecniche ==▼
Più volte è stato decantato il suo "tocco vellutato", che usava per servire sapientemente i compagni di squadra (era un validissimo [[assist (calcio)|assist]] man) e talvolta anche per battere a rete. Ingrassava gradualmente e a quanto scrive lo storico barese Antonucci, sembra che questo problema fisico abbia ostacolato abbastanza la sua carriera.<ref name="b-0">{{cita|Gianni Antonucci|scheda "''Il Personaggio''"|
== Carriera ==
▲==Caratteristiche tecniche==
=== Giocatore ===
▲Più volte è stato decantato il suo "tocco vellutato", che usava per servire sapientemente i compagni di squadra (era un validissimo [[assist (calcio)|assist]] man) e talvolta anche per battere a rete. Ingrassava gradualmente e a quanto scrive lo storico barese Antonucci, sembra che questo problema fisico abbia ostacolato abbastanza la sua carriera.<ref name=b>{{cita|Gianni Antonucci|scheda "''Il Personaggio''"| pag. 638}}</ref>
[[File:1970–71 Associazione Sportiva Bari.jpg|thumb|left|Fara (in piedi, secondo da destra) nel Bari della stagione 1970-1971]]
▲==Carriera==
Crebbe nell'[[Unione Sportiva Alessandria 1912|Alessandria]] ed esordì diciassettenne in [[Serie B]], nella stagione [[Serie B 1962-1963|1962-1963]]. Considerato in gioventù possibile erede di [[Gianni Rivera]],<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2001/febbraio/18/Dicevano_che_fossi_come_Rivera_ga_0_0102187053.shtml] Mario Fara, [[Marco Pastonesi]]. ''Dicevano che fossi come Rivera'', da «[[La Gazzetta dello Sport]]», 18 febbraio 2001, pg. 8.</ref> non conquistò mai i successi del suo conterraneo.▼
▲Crebbe nell'[[Unione Sportiva Alessandria Calcio 1912|Alessandria]] ed esordì diciassettenne in [[Serie B]], nella stagione [[Serie B 1962-1963|1962-1963]]. Considerato in gioventù possibile erede di [[Gianni Rivera]],<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2001/febbraio/18/Dicevano_che_fossi_come_Rivera_ga_0_0102187053.shtml] Mario Fara, [[Marco Pastonesi]]. ''Dicevano che fossi come Rivera'', da «[[La Gazzetta dello Sport]]», 18 febbraio 2001,
Debuttò in [[Serie A]] con il [[Bologna Football Club 1909|Bologna]] nel [[Serie B 1964-1965|1964-1965]], senza tuttavia riuscire a imporsi come titolare fra i rossoblu (6 presenze in due stagioni). Giocò poi principalmente in [[Serie B]] dapprima con {{Calcio Catania|N}} e {{Calcio Bari|N}}.
Arrivò a [[Bari]] nel 1968, quale uno dei cinque giocatori che il Bologna girò in cambio dell'[[attaccante]] [[Lucio Mujesan]] ed era particolarmente richiesto dall'allora allenatore biancorosso [[Lauro Toneatto]].<ref name="b-0"/><ref name=d>{{cita|Gianni Antonucci| p. 606 - prime sette righe del paragrafo "Mujesan in cambio di cinque" -}}.</ref> Tra i ''galletti'' fu un importante artefice della promozione in massima serie, nella [[Associazione Sportiva Bari 1968-1969|stagione 1968-1969]], tanto che fu soprannominato "l'ingegnere" per l'abilità nel servire i compagni o concludere le azioni con i suoi tocchi morbidi.<ref name="b-0"/>
[[File:Unione Sportiva Arezzo 1973-1974.JPG|thumb|Fara (in piedi, terzo da destra) nell'Arezzo della stagione 1973-1974]]
Nonostante continuasse a ingrassare vistosamente (venne ribattezzato "[[transatlantico]]" e affettuosamente "''u gréss''"<ref>grosso, ciccione in [[dialetto barese]].</ref> dai tifosi biancorossi)<ref name="b-0"/><ref name=c>{{cita|Gianni Antonucci| p. 642}}.</ref>, Mario Fara continuò a dare un apporto determinante al Bari e segnò 9 reti sia nella stagione [[Associazione Sportiva Bari 1970-1971|1970-1971]] che in quella [[Associazione Sportiva Bari 1971-1972|successiva]], affermandosi quindi capocannoniere dei biancorossi in quelle due stagioni.<ref>Nel 1970-1971 condivise il titolo del club con la punta [[Corrado Marmo]].</ref> Nell'estate 1972 fu venduto al {{Calcio Monza|N}}, che giocava a sua volta in [[Serie B|Serie cadetta]].
Chiuse la carriera nel 1976, all'età di 31 anni, dopo aver giocato per tre stagioni nell'{{Calcio Arezzo|N}}, in Serie B. In carriera ha collezionato complessivamente 36 presenze e 4 gol in [[Serie A]] e 291 presenze e 37 reti in [[Serie B]].
=== Dirigente ===
Cessata l'attività agonistica fu direttore sportivo dell'Alessandria nella stagione [[Serie C2 1988-1989|1988-89]], in [[Serie C2]], e poi dell'Arezzo, dopo il fallimento del club [[Toscana|toscano]], nel
== Note ==
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==Collegamenti esterni==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{collegamento interrotto|1=[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6367433 ''Cordoglio fra gli sportivi alessandrini''] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, da «[[La Stampa]]», 25 agosto 2005,
{{Portale|biografie|calcio}}
[[Categoria:Dirigenti dell'U.S. Alessandria Calcio 1912]]
[[Categoria:Dirigenti
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