Stefano Unterthiner: differenze tra le versioni

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{{F|fotografi italiani|gennaio 2022}}
{{Bio
|Nome = Stefano
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Aosta
|GiornoMeseNascita = 16 dicembre
|AnnoNascita = 1970
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = fotografo
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = fotografo
|Attività2 = scrittore
|Attività2 = divulgatore scientifico
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Stefano_.jpg
}}
 
== Biografia ==
 
Nato in [[Valle Dd'Aosta]], ha iniziato a interessarsi alla fotografia a 17 anni<ref name="about">{{cita web|url=http://www.stefanounterthiner.com/about-us|titolo=About us|sito=stefanounterthiner.com|accesso=22 aprile 2016|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160505035513/http://www.stefanounterthiner.com/about-us|urlmorto=sì}}</ref>. Si è laureato in Scienze Naturali all'[[università di Torino]], dopodiché nel [[2000]] ha ottenuto un [[PhD|Ph.D.dottorato di ricerca]] in [[zoologia]] all'[[Università di [[Aberdeen]] ([[Scozia]]). Terminati gli studi, ha intrapreso la carriera di fotografo naturalista,. unendoNel lacorso sua creatività alle sue grandi passioni: la fotografia e la natura. Neglidegli anni, si è specializzato nel raccontare la vita degli animali selvatici, trascorrendo diversi mesi a stretto contatto con i suoi soggetti. Stefano è particolarmente sensibile alle tematiche di conservazione della natura, con particolare attenzione al rapporto tra l'uomo e la fauna. DalNel 2009, Stefanoha lavorainiziato sua incaricocollaborare per il [[National Geographic]]. Oggi, è considerato una referenza nel mondo della fotografia naturalistica internazionale.
 
Nel 2009 è co-fondatore della casa editrice Ylaios, con la quale pubblica i suoi ultimi libri. Nel dicembre del 2010 apre una sua galleria fotografica al [[Forte di Bard]], in [[Valle d'Aosta]], la Little Wild Gallery, grazie anche ad una sponsorizzazione di [[Epson]] Italia. Nel gennaio 2012 è scelto come testimonial della regione [[Valle d'Aosta]] per VIVA, un progetto di turismo ecosostenibile. Nel 2013 firma il calendario italiano della Epson, dedicato alla fotografia d'autore. Nel 2014 entra a far parte del comitato nazionale etico-scientifico di [[Mountain wilderness]]. Nel 2018 è scelto come ambasciatore per Epson per la campagna europea ''This is my truth''.
 
Le sue immagini di Stefano Unterthiner sono state esposte in numerose mostre personali, sia in Italia che all'estero (Svezia, Francia, Giappone). Nel 2012, una sua mostra personale intitolotaintitolata "''Living with nature"'' è esposta presso la galleria Konica-Minolta a [[Tokyo]]. Nel 2019 una sua ampia retrospettiva dal titolo ''Una vita selvaggia'' è esposta al [[Forte di Bard]].
 
Tra il 2019 e il 2020 trascorre un anno nell'arcipelago delle [[Svalbard]], assieme alla sua famiglia, per il progetto ''Una famiglia nell'Artico'' col quale il fotografo si impegna a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del cambiamento climatico<ref>{{Cita web|url=https://www.stefanounterthiner.com/una-famiglia-nellartico/|titolo=UNA FAMIGLIA NELL'ARTICO|sito=Stefano Unterthiner|lingua=en|accesso=5 gennaio 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/sette/attualita/19_agosto_29/domani-7-famiglia-nell-artico-sfidare-crisi-climatica-cf386e52-c996-11e9-89f2-27d7028d49f0.shtml|titolo=Domani su 7, una famiglia nell’Artico per sfidare la crisi climatica|autore=Luca Zanini|sito=Corriere della Sera|data=29 agosto 2019|lingua=it|accesso=5 gennaio 2022}}</ref>. Il lavoro realizzato dal fotografo nel corso dell'anno trascorso alle Svalbard è raccolto nel libro ''Un mondo diverso''.
 
È stato membro di The Photo Society, che lascia a fine 2021, e della ILCP International League of Conservation Photographers dal 2007 al 2014.
Nel dicembre del 2010, apre una sua galleria fotografica al [[Forte di Bard]], in [[Valle d'Aosta]], la [http://www.littlewild-gallery.com/ Little Wild Gallery], grazie anche ad una partnership con Epson Italia. Nel gennaio 2012, Stefano è scelto come testimonial dalla regione [[Valle d'Aosta]] per [http://www.vivavda.it/default_i.aspx VIVA], un progetto di turismo ecosostenibile. Nel novembre del 2013 Stefano ha l'onore di firmare il calendario Epson 2013, il più prestigioso calendario italiano dedicato alla fotografia d'autore.
 
== Premi ==
Le immagini di Stefano Unterthiner sono state esposte in numerose mostre personali, sia in Italia che all'estero (Svezia, Francia, Giappone). Nel 2012, una sua personale intitolota "Living with nature" è esposta presso la galleria Konica-Minolta a [[Tokyo]].
Con uno dei suoi primi lavori, nel 2000 ha vinto il premio '[[Mario Pastore]]'<ref name="about" />, ed è stato insignito del titolo di 'Miglior giovane giornalista per l'ambiente'. Per il suo impegno per la conservazione della natura, e in particolare per i suoi lavori sulle specie in pericolo di estinzione, nel settembre 2004 gli è stato consegnato il 'Premio Nazionale di Ecologia Luigiano d'oro'. Nel 2011, vince il secondo premio, tra le storie, nella categoria 'Natura' al ''World Press Photo 2011''. È il fotografo italiano più premiato di sempre al ''Wildlife Photographer of the Year'': le sue immagini sono state premiate in nove edizioni, vincendo il primo premio di una categoria nel 2008, 2011, 2016 e 2021. Nel marzo 2017 gli viene conferito il premio alla carriera ''Anello verde'', per i suoi vent'anni di attività professionale. A ottobre 2021 gli è assegnato il premio "Anima" per la fotografia "''Per la qualità di un lavoro che unisce impegno ambientale ed efficacia della narrazione''<ref>{{Cita web|url=https://www.animaperilsociale.it/premio_anima/|titolo=PREMIO ANIMA|sito=Anima per il Sociale|lingua=it|accesso=22 ottobre 2021}}</ref>".
 
== Pubblicazioni ==
E' membro della ILCP [http://www.ilcp.com/ International League of Conservation Photographers] e di [http://thephotosociety.org/ The Photo Society], un'associazione che raccoglie un ristretto gruppo di fotografi che lavorano per il National Geographic.
HaÈ pubblicatoautore seidi nove libri fotografici: "Un mondo diverso" (Ylaios, 2021), "On assignment. Una vita selvaggia" (Ylaios, 2019), "Il sentiero perduto" (Ylaios, 2015), "Gli angeli dell'inverno" ([[Ylaios, 2010]]), "Le notti dell'orso" ([[Ylaios, 2009]]), "L'Odissea del re -. L'avventuroso viaggio del pinguino reale" ([[Éditions de La Martinière, 2008]]), "Fred. - storiaStoria di una volpe di montagna" ([[Musumeci editore, 2004]]), "Camosci" ([[Musumeci editore, 2002]]), "Boschi e Camosci, Fiori rossi e Ghiacciai" ([[Musumeci editore, 2000]]).
 
I suoi lavori sono pubblicati sulle più importanti riviste internazionali tra cui: ''National Geographic, GEO, BBC Wildlife, Terre Sauvage, Animan, Airone, L'illustré'' e moltimolte altrialtre. Molti dei suoi lavori sono realizzati in collaborazione con la moglie, la divulgatrice scientifica Stéphanie Françoise.
==Premi==
Con uno dei suoi primi lavori, nel 2000 ha vinto il premio "[[Mario Pastore]]", ed è stato insignito del titolo di miglior giovane giornalista per l'ambiente. Per il suo impegno per la conservazione della natura, e in particolare per i suoi lavori sulle specie in pericolo di estinzione, nel settembre 2004 gli è stato consegnato il "Premio Nazionale di Ecologia Luigiano d'oro". Le sue immagini sono state premiate in cinque edizione del "[http://www.nhm.ac.uk/visit-us/whats-on/temporary-exhibitions/wpy/onlineGallery.do Wildlife Photographer of the Year Competition]", il più importante e prestigioso concorso fotografico di natura al mondo. Nel 2011, vince il secondo premio, tra le Storie, nella categoria natura al [http://www.worldpressphoto.org/index.php?option=com_photogallery&task=view&id=2079&Itemid=292&bandwidth=high World Press Photo 2011].
 
Comincia a lavorare per il ''[[National Geographic]]'' nel 2009<ref name="about" /><ref name="National">{{cita web|url=http://photography.nationalgeographic.com/photography/photographers/photographer-stefano-unterthiner/|titolo=Photographer Stefano Unterthiner Biography|sito=National Geographic|accesso=22 aprile 2016|lingua=en|dataarchivio=8 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160708104535/http://photography.nationalgeographic.com/photography/photographers/photographer-stefano-unterthiner/|urlmorto=sì}}</ref>, diventando il primo italiano a pubblicare un servizio fotografico completo sulla prestigiosa rivista statunitense. Attualmente, i suoi lavori pubblicati sul ''National Geographic'' (oltre a numerosi articoli pubblicati sull'edizione italiana della rivista) sono:
==Pubblicazioni==
*“Every Bird a King” (settembre 2009)<ref>{{cita web|url=http://ngm.nationalgeographic.com/2009/09/king-penguins/oneill-text|titolo=King Penguins — National Geographic Magazine|sito=King Penguins — National Geographic Magazine|accesso=22 aprile 2016|dataarchivio=27 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160527145811/http://ngm.nationalgeographic.com/2009/09/king-penguins/oneill-text|urlmorto=sì}}</ref>;
Ha pubblicato sei libri fotografici: "Gli angeli dell'inverno"([[2010]]), "Le notti dell'orso" ([[2009]]), "L'Odissea del re - L'avventuroso viaggio del pinguino reale" ([[2008]]), "Fred - storia di una volpe di montagna" ([[2004]]), "Camosci" ([[2002]]), "Boschi e Camosci, Fiori rossi e Ghiacciai" ([[2000]])
* "Swan Serenade" (dicembre 2010)<ref>{{cita web|url=http://ngm.nationalgeographic.com/2010/12/whooper-swans/newman-text|titolo=Whooper Swans - National Geographic Magazine|sito=National Geographic Magazine|accesso=22 aprile 2016|dataarchivio=8 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160508122205/http://ngm.nationalgeographic.com/2010/12/whooper-swans/newman-text|urlmorto=sì}}</ref>;
* "A Monkey That Knows No Bounds" (agosto 2011)<ref>{{cita web|url=http://ngm.nationalgeographic.com/2011/08/langur-monkeys/holland-text|titolo=Langur Monkeys - Pictures, More From National Geographic Magazine|sito=Pictures, More From National Geographic Magazine|accesso=22 aprile 2016|dataarchivio=6 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160506221625/http://ngm.nationalgeographic.com/2011/08/langur-monkeys/holland-text|urlmorto=sì}}</ref>;
* "Once upon a Dragon" (gennaio, 2014)<ref>{{cita web|url=http://ngm.nationalgeographic.com/2014/01/komodo-dragon/holland-text|titolo=Komodo Dragons|sito=Komodo Dragons|accesso=22 aprile 2016|dataarchivio=14 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160414022645/http://ngm.nationalgeographic.com/2014/01/komodo-dragon/holland-text|urlmorto=sì}}</ref>;
* "Paradise Found" (febbraio, 2015)<ref>{{cita web|url=http://ngm.nationalgeographic.com/2015/02/gran-paradiso/berlin-text|titolo=Paradise Found - National Geographic Magazine|sito=National Geographic Magazine|accesso=22 aprile 2016}}</ref>;
* "A Fight to Survive" (marzo, 2017)<ref>{{Cita news|autore=|url=https://www.nationalgeographic.com/magazine/2017/03/macaques-monkeys-indonesia-endangered-pet-trade/|titolo=For These Monkeys, It’s a Fight for Survival|data=9 febbraio 2017|accesso=13 febbraio 2017}}</ref>;
*"Australia’s beloved kangaroos are now controversial pests" (febbraio, 2019)<ref>{{Cita web|url=https://www.nationalgeographic.com/magazine/2019/02/australia-kangaroo-beloved-symbol-becomes-pest/|titolo=Australia’s beloved kangaroos are now controversial pests}}</ref>
 
== Note ==
I suoi lavori sono pubblicati sulle più importanti riviste internazionali tra cui: National Geographic, GEO, BBC Wildlife, Terre Sauvage, Animan, Airone, L'illustré e molti altri. Molti dei suoi lavori sono realizzati in collaborazione con la moglie, la divulgatrice scientifica Stéphanie Françoise.
 
<references />
Stefano Unterthiner comincia a lavorare per il [[National Geographic]] nel 2009, diventando il primo italiano, nella storia della fotografia moderna, a pubblicare un servizio fotografico completo sulla prestigiosa rivista americana. Attualmente, i suoi lavori pubblicati sul National Geographic (oltre a numerosi articoli pubblicati sull'edizione italiana della rivista) sono:
[http://ngm.nationalgeographic.com/2009/09/king-penguins/oneill-text “Every Bird a King”] (settembre 2009)
[http://ngm.nationalgeographic.com/2010/12/whooper-swans/newman-text "Swan Serenade"] (dicembre 2010)
[http://ngm.nationalgeographic.com/2011/08/langur-monkeys/holland-text "A Monkey That Knows No Bounds"] (agosto 2011)
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|url=http://www.stefanounterthiner.com/ |titolo=Sito personale]}}
* [{{cita web|url=http://www.ilcp.com/ |titolo=International League of Conservation Photographers]}}
* [{{cita web|url=http://www.nhm.ac.uk/visit-us/whats-on/temporary-exhibitions/wpy/index.jsp |titolo=Wildlife Photographer of the Year]}}
* {{cita web|url=http://thesetup.it/stefano-unterthiner/|titolo=Intervista a Stefano Unterthiner|editore=thesetup.it|data=3 luglio 2013|accesso=11 luglio 2013}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|fotografia|Letteraturaletteratura}}