Hebron: differenze tra le versioni
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{{
{{Divisione amministrativa
|Nome = Hebron/al-Khalīl
|Nome ufficiale = {{ar}}
|Panorama = Hebron172.JPG
|Didascalia =
|Bandiera =
|Stato = PSE
|Grado amministrativo =
|Divisione amm grado 1 =
|Divisione amm grado 2 = Hebron
|Amministratore locale = Taysir 'Abu Sinina
|Partito =
|Data elezione =
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|Superficie =
|Note superficie =
|Abitanti =
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
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|Sito =
}}
{{UNESCO
|tipoBene=patrimonio
|nome=Città vecchia di Hebron/al-Khalīl
|nomeInglese=Hebron/Al-Khalil Old Town
|immagine=Cave of the Patriarchs, Hebron 2007.jpg
|anno=2017
|tipologia=Culturali
|pericolo= dal 2017
|criterio=(ii) (iv) (vi)
|link=1565
}}
'''Hebron''' o '''Ebron''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]:</small> {{IPA|[ˈɛːbron]}};<ref>{{Dipi|Hebron}}</ref><ref>{{DOP|lemma=Hebron|id=1032426}}</ref> {{arabo|الخليل}}, {{Link audio|ArHebron.ogg|''al-Khalīl''}}; {{ebraico|חֶבְרוֹן}}, <small>[[ebraico moderno|pronuncia moderna]]</small> {{Link audio|He-Hebron.ogg|''Chevrón''}}, <small>[[ebraico tiberiense|pronuncia tiberiense]]</small> ''Ḥeḇrôn''; entrambi i toponimi significano "[l']Amico", in riferimento al patriarca [[Abramo]]) è una città della [[Stato di Palestina|Palestina]] di circa {{formatnum:215000}} abitanti oltre a 700 ebrei che vivono nell'antico quartiere della città, a cui si devono aggiungere i circa {{formatnum:7000}} ebrei della contigua [[Insediamenti israeliani|colonia israeliana]] di [[Kiryat Arba]].
La città si trova circa 30 km a sud di [[Gerusalemme]], lungo la dorsale dei [[monti della Giudea]], ed è famosa per le sue [[Vigneto|uve]] e per le fabbriche di [[ceramica|ceramiche]] e [[vetro|vetri]]. La città vecchia è caratterizzata dalle strette e tortuose strade, dalle case di pietra con i tetti piani e dai vecchi mercati. È sede universitaria.
Nel 2017 la città vecchia di Hebron/al-Khalīl è stata inserita nella [[lista dei patrimoni dell'umanità]] dall'[[UNESCO]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://whc.unesco.org/en/news/1685|titolo=World Heritage Committee inscribes new site and approves extension of existing site on UNESCO’s World Heritage List|data=7 luglio 2017|accesso=8 luglio 2017}}</ref>.
== Storia ==
=== Età antica ===
I riscontri archeologici pongono la data di fondazione dell'insediamento alla metà del [[IV millennio a.C.]] Hebron è più volte menzionata nel [[Pentateuco]], la prima parte dell'[[Antico Testamento]]. Secondo quanto dice il Pentateuco, dopo l'insediamento degli [[ebrei]] in quell'area con il patriarca [[Abramo]], la città divenne il principale centro della [[Tribù di Giuda]]; lo stesso [[Davide]] venne incoronato re di Giuda ad Hebron, che fu la sua prima capitale. Solo dopo la conquista di [[Gerusalemme]] lasciò Hebron e si trasferì nella nuova capitale del [[Regno di Giuda e Israele]].
Una grotta situata nella parte bassa di Hebron (nella [[Genesi]] chiamata "Querce di Mamre"), è detta «[[Tomba dei Patriarchi]]» ({{ebraico| מערת המכפלה|Me'arat ha-Machpela}}; {{arabo|المسجد الإبراهيمي|al-Masjid al-Ibrāhīmī|Moschea di Abramo}}). È il luogo in cui secondo la [[Bibbia]] sono sepolti [[Abramo]], [[Sara (moglie di Abramo)|Sara]], [[Isacco]], [[Rebecca (Bibbia)|Rebecca]] e [[Lia (Bibbia)|Lia]]<ref>Questa grotta è considerata sacra sia dagli [[ebrei]] (per i quali è il secondo luogo sacro per importanza dopo il [[Monte del Tempio]]), sia dai [[musulmani]], che venerano il luogo come sepolcro di Abramo, altamente considerato dallo stesso [[Maometto]]. una parte della struttura ospita una moschea in ricordo dell'"Amico di Dio" (questo il significato di al-Khalīl).</ref>.
Nel [[I secolo a.C.]] [[Erode il Grande]] fece edificare sopra la Grotta una gigantesca costruzione, che è l'edificio ebraico più antico ancora conservato nella sua interezza. Nel [[VI secolo]] l'[[imperatore bizantino]] [[Giustiniano I]] la trasformò in una chiesa che venne, in seguito, distrutta dai [[Sasanidi]].
===La conquista araba e l'occupazione turca===
Nel [[638]] Hebron venne conquistata dagli [[Arabi]]; nel [[1099]] passò sotto il controllo dei [[Prima crociata|crociati]], che la ribattezzarono [[Signoria di S. Abramo|Città di Abramo]]. Il nome venne riportato all'origine dopo la sconfitta dei crociati da parte del [[Saladino]] nel [[1187]].
In seguito, [[Ayyubidi]] e [[Mamelucchi]] conservarono il controllo della città fino al [[1516]] quando questa passò nelle mani dell'[[Impero ottomano]]. Tra il [[1831]] e il [[1840]] la città fu brevemente sotto il controllo di [[Ibrāhīm Pascià]] d'[[Egitto]] per tornare quindi sotto quello dei turchi.
=== L'occupazione britannica e i moti in Palestina ===
{{Vedi anche|Mandato britannico della Palestina|Massacro di Hebron del 1929}}
Nel dicembre [[1917]], nel corso della [[prima guerra mondiale]], Hebron fu tolta ai turchi e occupata dalle truppe [[Regno Unito|britanniche]]. Al termine del conflitto entrò a far parte del [[Mandato britannico della Palestina]].
Nell'agosto del 1929, durante [[moti in Palestina del 1929|una serie di moti in Palestina]] contro gli ebrei, l'[[Haganah]] offrì la propria protezione alla comunità ebraica di Hebron (circa 600 persone su un totale di {{formatnum:17000}} abitanti), che la rifiutò contando sui buoni rapporti che si erano instaurati da tempo con la popolazione araba e i suoi rappresentanti.
Il 24 agosto tuttavia furono uccisi 67 ebrei (la metà del totale dei caduti ebraici durante la rivolta), alcuni dopo violenze carnali e torture, e 135 furono feriti (episodio passato alla storia come il [[massacro di Hebron del 1929|massacro di Hebron]]). La restante popolazione ebraica che rimase in città riuscì a trovare rifugio presso un commissariato della polizia britannica alla periferia della città e presso alcuni vicini arabi. Durante gli scontri fu razziato il mercato cittadino, sia la parte araba che quella ebraica, e distrutto quasi totalmente il pluricentenario quartiere ebraico.{{senza fonte}}
Al termine degli scontri la popolazione ebraica fu spostata a Gerusalemme; alcune famiglie torneranno ad Hebron due anni dopo, lasciandola definitivamente nel 1936, evacuate dalle forze britanniche. La città rimase parte del [[Mandato britannico della Palestina|mandato britannico]] fino al [[1948]].
Nel [[1949]], a seguito della [[guerra arabo-israeliana del 1948]], la [[Legione araba]] dell'[[emiro]] [[Hashemiti|hascemita]] di [[Transgiordania]] occupò Hebron e il resto della [[Cisgiordania]] ottenendone il controllo, non riconosciuto però dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] ma solo da [[Regno Unito]] e [[Pakistan]].
===
{{Vedi anche|Guerra dei sei giorni|Kiryat Arba}}
Dopo la ''[[guerra dei sei giorni]]'' del 1967, in cui Israele occupò la Cisgiordania, un gruppo di ebrei che si fingevano turisti, guidati dal [[rabbino]] [[Moshe Levinger]], occupò il principale hotel di Hebron rifiutando di lasciarlo. In seguito occuparono una base militare abbandonata fondando l'[[Insediamenti israeliani|insediamento]] di [[Kiryat Arba]].
Al termine della [[guerra dei sei giorni]] tra Israele e alcuni paesi arabi, gli ebrei poterono tornare a Hebron, così come in tutta la regione ad ovest del [[Giordano (fiume)|Giordano]], zone in cui l'ingresso agli ebrei era stato proibito per 19 anni sin dal 1948, in base agli accordi raggiunti con l'[[Armistizio di Rodi]].
Il processo di espansione della colonizzazione ebraica ad Hebron è proseguito negli anni e nel 2005 si contano più di 20 insediamenti in città e nei dintorni. I coloni israeliani che vivono in queste aree, e coloro che li appoggiano, sostengono di essersi reinsediati in terre e in edifici appartenute in passato alla comunità ebraica. La loro presenza è duramente condannata dai palestinesi, dalla comunità internazionale e dalle [[Nazioni Unite]] in quanto gli [[Insediamenti israeliani]] in Cisgiordania costituiscono una violazione del diritto internazionale.
A ciò si aggiunga che la comunità di coloni israeliani presenti ad Hebron è composta in gran parte da nazionalisti religiosi e costituisce una delle comunità più aggressive nei confronti della locale popolazione palestinese. Sopra i vicoli del [[suq]] arabo sono presenti reti sospese per evitare che i rifiuti e gli oggetti abitualmente gettati dai coloni cadano nel mercato o feriscano i passanti palestinesi.
=== Il massacro del 1994 e la divisione della città ===
{{Vedi anche|Massacro di Hebron del 1994|Protocollo di Hebron}}
[[File:Hebron redeployment 1997.jpg|miniatura|Gli insediamenti israeliani ad Hebron.]]
Con gli [[accordi di Oslo]] la [[Cisgiordania]] passò sotto il controllo amministrativo dell'[[Autorità Nazionale Palestinese]].
Dopo il [[massacro di Hebron del 1994]], la città nel 1997 venne divisa in due settori: Hebron 2 (circa il 20% della città), sotto controllo dell'esercito israeliano, e Hebron 1, affidata al controllo dell'[[Autorità Palestinese]], in accordo con il cosiddetto ''Protocollo di Hebron''. In base a questo protocollo sia i Palestinesi sia gli Israeliani hanno accettato una presenza internazionale, denominata T.I.P.H. (''Temporary International Presence in Hebron''), con compiti di osservazione, al fine di migliorare la situazione nella città. Alla formazione della TIPH concorrono gli stati della [[Norvegia]], [[Italia]], [[Danimarca]], [[Svezia]], [[Turchia]] e [[Svizzera]].
Ad oggi, per i civili israeliani è legale accedere al 4% del territorio della città di Hebron, mentre i palestinesi sono sottoposti ad uno stretto regime di permessi e controlli per accedere a servizi e abitazioni rimaste nella zona sotto controllo israeliano. Nelle colline a sud della città (indicate dalla stampa internazionale come [[South Hebron Hills]]) è molto forte il conflitto e il disagio delle popolazioni arabe, che vedono la presenza ebraica come un'occupazione di terre inizialmente destinate al futuro stato di Palestina, dovuto principalmente all'espandersi degli [[insediamenti israeliani]] e alla difficile convivenza religiosa fra gli abitanti di questi e la popolazione araba circostante.<ref>Per una panoramica dell'impatto umanitario dell'occupazione e degli insediamenti israeliani sulla popolazione palestinese nella zona di Hebron è possibile consultare la pagina https://www.ochaopt.org/content/humanitarian-impact-israeli-settlements-hebron-city-0 realizzata dall'ufficio di coordinamento per gli affari umanitari dell'ONU (OCHA).</ref>
== Variazioni nella popolazione ==
{| border="1" cellpadding="2"
|-
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|-
|1922
|{{formatnum:16074}}
|73
|430
|{{formatnum:16577}}
|Censimento
|-
|1931
|{{formatnum:17275}}
|112
|135
|{{formatnum:17522}}
|Censimento
|-
|1944
|{{formatnum:24400}}
|150
|0
|{{formatnum:24550}}
|Stimato
|-
|1967
|{{formatnum:38203}}
|106
|0
|{{formatnum:38309}}
|Censimento
|-
|1997
|{{formatnum:130000}}
|3
|530
|{{formatnum:130533}}
|Censimento
|}
Riga 166 ⟶ 179:
== Luoghi d'interesse culturale, storico e sportivo ==
===La città vecchia===
{{Vedi anche|Tomba dei Patriarchi}}
La città vecchia, costruita durante il periodo dei [[Mamelucchi]] dal [[XIII secolo|XIII]] al [[XVII secolo]], con il ''[[masjid]] al-[[Abramo|Ibrāhīmī]]'' e la [[Tomba dei Patriarchi]], nel 2017 è divenuta patrimonio dell'umanità [[UNESCO]].
La ''quercia di Abramo'', detta anche ''quercia di Mamre'', è un antico albero che segna il luogo ove la tradizione vuole che il patriarca Abramo piantasse la sua tenda (Gen 18,1; 23,19). Si stima che la quercia abbia circa {{formatnum:5000}} anni. In città è anche presente una chiesa con annesso monastero dipendente dalla [[Chiesa ortodossa russa]].
La [[Tomba dei Patriarchi]], detta grotta di Macpela, è famosa in tutto il [[Medio Oriente]].
Si tratta di una serie di grotte sotterranee situate nel complesso chiamato dai musulmani "la moschea di Abramo" o "santuario di Abramo".
La struttura è considerata il secondo luogo sacro dagli [[ebrei]] ma è venerata anche da [[cristiani]] e [[musulmani]] in quanto è considerata il [[sepolcro]] di [[Abramo]], [[Isacco]] e [[Giacobbe]] (profeti per entrambe le religioni), e per questo viene chiamata anche "Tomba dei Patriarchi".
Situato a fianco del municipio il Museo storico di Hebron presenta una collezione di manufatti del periodo [[canaan]]eo e [[islam]]ico.
==Note==
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* Peter Welten: Art. ''Hebron''. In: [[Theologische Realenzyklopädie]] 14 (1985), S. 521-524 (Archäologie, Geschichte, Bibel)
* Fabio Maniscalco (ed.), ''Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della Palestina'', in collezione monografica ''Mediterraneum. Tutela e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali'', vol. 5, Napoli 2005
* Ibrahim Iqtait, ''An Architectural Survey of Raboud (South of Hebron)''. In [http://www.webjournal.unior.it ''Web Journal on Cultural Patrimony''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160130223426/http://www.webjournal.unior.it/ |date=30 gennaio 2016 }}, vol. 1,
== Voci correlate ==
* [[
* [[Diocesi di Ebron]]
* [[
* [[Massacro di Hebron del 1929]]
* [[Moti in Palestina del 1929]]
* [[Massacro di Hebron del 1994]]
* [[Protocollo di Hebron]]
* [[Quattro Città Sante]]
* [[Signoria di S. Abramo]]
* [[Tomba dei Patriarchi]]
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{
{{Città ANP}}
{{Patrimoni Unesco|Palestina}}
{{Libro della Genesi}}
{{Libro di Giosuè}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|asia|storia|patrimoni dell'umanità}}
[[Categoria:Centri abitati del governatorato di Hebron]]
[[Categoria:Città sante dell'ebraismo]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità della Palestina]]
[[Categoria:Luoghi dell'Antico Testamento]]
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