Cirié: differenze tra le versioni

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{{C|La voce è intitolata ''Cirié'', ma nella voce viene usata spesso la forma ''Ciriè'': qual è l'ortografia corretta?|geografia|dicembre 2012}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Cirié
|Panorama = Chiesa di San Martino 2 (Ciriè).jpg
|Didascalia = Chiesa di San Martino
|Bandiera = Ciriè-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Cirié-Stemma.pngsvg
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Torino
|Amministratore locale=Francesco Brizio= FallettiLoredana diDevietti CastellazzoGoggia
|Partito = [[Lista civica|liste civiche]] Più Cirié, Cirié nel cuore
|Partito=[[centrosinistra]]
|Data elezione =16/05/2011 19- <small>secondo mandato</small>6-2016
|Data istituzionerielezione = 4-10-2021
|Data istituzione =
|Latitudine gradi=45
|Altitudine =
|Latitudine minuti=14
|Sottodivisioni = 16, [[#Suddivisioni_amministrative|''vedi sezione'']]
|Latitudine secondi=0
|Divisioni confinanti = [[Nole]], [[Robassomero]], [[San Carlo Canavese]], [[San Maurizio Canavese]]
|Latitudine NS=N
|Zona sismica = 3
|Longitudine gradi=7
|Gradi giorno = 2870
|Longitudine minuti=36
|Nome abitanti = ciriacesi
|Longitudine secondi=0
|Patrono = [[Ciriaco di Roma|san Ciriaco]]
|Longitudine EW=E
|Festivo = lunedì successivo alla prima domenica d'agosto
|Altitudine=344
|PIL =
|Superficie=17.79
|PIL procapite =
|Note superficie=
|Mappa = Map - IT - Torino - Municipality code 1086.svg
|Abitanti=18973
|Didascalia mappa = Localizzazione del comune di Cirié nella città metropolitana di Torino.
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=Devesi, Vastalla
|Divisioni confinanti=[[Nole]], [[San Carlo Canavese]], [[San Maurizio Canavese]], [[Robassomero]]
|Codice postale=10073
|Prefisso=[[011 (prefisso)|011]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=001086
|Codice catastale=C722
|Targa=TO
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=ciriacesi
|Patrono=[[san Ciriaco]]
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map - IT - Torino - Municipality code 1086.svg
|Didascalia mappa=Localizzazione del comune di Cirié nella provincia di Torino.
|Sito=http://www.cirie.net
}}
 
'''Cirié''' (''Siriè'' o ''Ciriè'' in [[lingua piemontese|piemontese]]), spesso indicato come '''Ciriè''', è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 18.832{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provinciacittà metropolitana di Torino]], situato nel sud-ovest della regione storico-geografica del [[Canavese]], in [[Piemonte]].
 
== Geografia fisica ==
[[ImmagineFile:Stura di Lanzo2.jpg|thumb|left|La [[Stura di Lanzo]] fra i comuni di [[Nole]] e CirièCirié. Il corso d'acqua segna una piccolissima parte del confine tra i due comuni.]]
Il comune, distante 21 chilometri dal capoluogo, è situato presso lo sbocco delle valli di [[Corio]] e di [[Valli di Lanzo|Lanzo]], in prossimità di un [[altopiano]] chiamato [[Vauda]], termine d'origine [[lingua celtica|celtica]], che significa [[foresta]]. Il territorio è bagnato dalla [[Stura di Lanzo]], che scorre nelle vicinanze della città.
 
Il comune è situato nel [[Canavese|basso Canavese]] a circa 23 chilometri a nord-ovest del [[Torino|capoluogo provinciale]], presso lo sbocco delle [[valli di Lanzo]].
==Storia==
La zona di Cirié e dell'[[Alto Canavese]] era abitata, sin dall'antichità, dai [[Salassi]], una popolazione di origine [[celti]]ca. Prima della dominazione romana il Canavese, come riferisce lo storico [[Polibio]], era ricoperto da fitte boscaglie, con poche radure, qualche piccolo villaggio e rari sentieri che scorrevano tra la vegetazione.
Nell'anno [[141 a.C.]] i [[Storia romana|Romani]], guidati dal console [[Appio Claudio]], mossero guerra contro le tribù stanziate nelle valli dell'[[Valle dell'Orco|Orco]] e della [[Dora Baltea]], con l'intento di aprirsi una via verso l'[[Elvezia]] e la [[Gallia transalpina]]. Si riteneva che l'occupazione sarebbe stata assai rapida, invece la reazione delle tribù locali fu durissima e gli invasori furono costretti, in un primo momento, alla ritirata. Per questo i Romani ritennero necessario stabilire alcuni accampamenti nella zona, per meglio organizzare l'esercito e sorvegliare le vie di comunicazione verso le valli. Vennero così allestiti accampamenti nei pressi di [[Ivrea]], di [[Torino]] e nell'area dove sorge attualmente Cirié. Da qui era possibile sorvegliare l'accesso alle vallate di Lanzo e di [[Viù]].
L'accampamento stanziato presso l'attuale Cirié prese il nome di ''Castrum Cerreti'', in riferimento alla grande quantità di cerri presenti nella zona. Successivamente, per brevità, venne chiamato semplicemente Cerretum. La strada maestra dell'antico accampamento era situata ove oggi si trova Via Vittorio Emanuele II, la strada principale del centro storico.
Con il definitivo assoggettamento dei Salassi e con la conseguente pace, il campo cominciò a diventare un importante crocevia di scambi commerciali ed in prossimità di esso si concentra un gran numero di abitazioni, dapprima povere baracche di paglia e legno, successivamente case di pietra e mattoni.
In seguito alla penetrazione della religione cristiana, si decise di assegnare all'abitato un santo protettore: venne scelto, per via della somiglianza con il precedente nome del paese, [[San Ciriaco di Roma]], martire cristiano ucciso a [[Roma]] nel [[303]]. La presenza romana nel territorio ciriacese è testimoniata dal ritrovamento di monete dell'età imperiale, frammenti di terrecotte e lapidi funerarie, conservate, queste ultime, nella chiesa di [[San Martino]].
Dalla caduta dell'Impero Romano e dalle prime [[invasioni barbariche]], vi è un vuoto di informazioni che dura quasi un millennio. Sappiamo per certo che nel [[1229]] il territorio di Ciriè viene occupato dai [[Marchesi del Monferrato]]. Nel [[1296]] [[Margherita di Savoia]] sposa [[Giovanni I del Monferrato|Giovanni I]], ottenendo in questo modo i diritti sulle terre di [[Caselle Torinese|Caselle]], Ciriè e Lanzo. Alla morte prematura del marito, Margherita si trasferisce nel grande [[castello di Ciriè]], che sorgeva nella piazza che ancora oggi ne porta il nome. L'insediamento di Margherita nel castello, che avviene nel [[1306]], viene ricordato ancora oggi con il [[Palio dei Borghi]], manifestazione che si svolge ogni due anni nel territorio ciriacese. Di questo castello non restano tracce, poiché andò distrutto durante l'invasione francese del [[1536]]. Pochi resti, che si riducono ad alcuni fregi, sono stati rinvenuti durante operazioni di scavo nella piazza e sono conservati, incastonati in un muro interno, nella [[chiesa di San martino di Liramo]].
Margherita di Savoia procede al restauro e all'ampliamento del castello, che diventa in breve tempo una delle residenze più importanti del territorio. Nobili da tutta Europa vi si recano in visita portando appresso guarnigioni e servitù, che non vengono alloggiati a palazzo, ma presso le residenze dei cittadini ciriacesi. In segno di ringraziamento verso la pololazione, Margherita provvede alla concessione di "[[patenti]]", importanti riconoscimenti alla popolazione. Procede all'annullamento delle tasse e all'istituzione del mercato cittadino nella giornata di venerdì, che si svolge ancora oggi. Tale mercato, che, anche grazie alla favorevole posizione di Ciriè, attira un gran numero di visitatori da tutta la zona, diventa un'importante fonte di reddito per la città.
 
=== Corsi d'acqua ===
Nel [[1576]] i Savoia effettuano uno scambio con i Marchesi genovesi [[D'Oria]]: la Castellania ciriacese viene ceduta in cambio di alcuni territori sulla costa ligure. [[Gian Gerolamo D'Oria]] stabilisce la sua residenza a Ciriè, inaugurando una lunga dinastia che durerà fino ai primi anni del Novecento, concludendosi con il marchese [[Emanuele D'Oria]], che è anche il primo sindaco di Ciriè, dopo che questa, con un [[decreto regio]] del [[1905]], ottiene il titolo di [[città d'Italia|città]].
Il principale corso d'acqua che bagna il territorio è la [[Stura di Lanzo]], che separa il capoluogo dalla frazione Vastalla, ma scorre anche il [[Bendola]] che segna il confine con [[San Carlo Canavese]].
 
=== Parco naturale La Mandria ===
==Luoghi di interesse==
Il comune è attraversato dal [[parco naturale La Mandria]] attraverso la frazione Vastalla, situata a poco più di un chilometro da [[Robassomero]].
[[Immagine:duomo san giovanni.jpg|thumb|Il Duomo di san Giovanni riprodotto su un cartolina degli anni venti]]
 
== Storia ==
===Duomo di San Giovanni Battista===
La zona di Cirié e dell'[[Comunità montana Alto Canavese|Alto Canavese]] era abitata, sin dall'antichità, dai [[Salassi]], una popolazione di origine [[celti]]ca. Prima della dominazione romana il Canavese, come riferisce lo storico [[Polibio]], era ricoperto da fitte boscaglie, con poche radure, qualche piccolo villaggio e rari sentieri che scorrevano tra la vegetazione.
Dichiarato [[monumento nazionale]] nel [[1887]], si trova nella centralissima piazza [[San Giovanni]], oggi pedonale. Bellissimo esempio di [[gotico piemontese]], viene realizzato nel corso del [[XIV secolo]]. È affiancata da un campanile a quattro piani, la cui sommità si presenta con una guglia centrale e quattro pinnacoli posti negli angoli. All'interno della chiesa si trovano alcune opere d'arte di gran pregio, fra cui una pala ovale conosciuta come la ''Madonna del Popolo'', attribuita alla bottega del pittore chivassese [[Defendente Ferrari]] e un bel crocefisso in legno di scuola [[bizantini|bizantina]], databile fra il XII e il XIII secolo. Sopra l'altare maggiore è posto un trittico su legno realizzato nel [[1531]] da Giuseppe [[Giovenone da Vercelli]]. Per esso, racconta Angelo Sismonda nelle sue ''Notizie storiche di Cirié'', il re [[Carlo Alberto]] offrì quattromila lire per arricchire la [[Pinacoteca Reale]], ma il comune di Cirié non accettò la proposta. All'interno di una cripta (non accesibile al pubblico) che si trova al fondo della navata di destra della chiesa, sono custodite le tombe dei [[Marchesi D'Oria]].
 
Nell'anno [[143 a.C.]] i [[Storia romana|Romani]], guidati dal console [[Appio Claudio Pulcro (console 143 a.C.)|Appio Claudio Pulcro]], mossero guerra contro le tribù stanziate nelle valli dell'[[Valle Orco|Orco]] e della [[Dora Baltea]], con l'intento di aprirsi una via verso l'[[Elvezi]]a e la [[Gallia|Gallia transalpina]]. Si riteneva che l'occupazione sarebbe stata assai rapida, invece la reazione delle tribù locali fu durissima e gli invasori furono costretti, in un primo momento, alla ritirata. Per questo i Romani ritennero necessario stabilire alcuni accampamenti nella zona, per meglio organizzare l'esercito e sorvegliare le vie di comunicazione verso le valli. Vennero così allestiti accampamenti nei pressi di [[Ivrea]], di [[Torino]] e nell'area dove sorge attualmente Cirié. Da qui era possibile sorvegliare l'accesso alle vallate di [[Lanzo Torinese|Lanzo]] e di [[Viù]].
===Palazzo dei Marchesi D'Oria===
L'edificio è realizzato sulla struttura di un precedente palazzo del [[XVI secolo|Cinquecento]] di proprietà dell'importante ciriacese famiglia Provana. Acquistato in seguito dai marchesi D'Oria, viene modificato durante il [[XVII secolo]], secondo lo stile delle "delizie" di caccia reali. A questo scopo, il complesso viene dotato di un ampio spazio esterno ad uso venatorio; una parte di questo viene recintato nella seconda metà del [[secolo XVIII]]. Il bel parco retrostante il palazzo era dotato anche di un laghetto.
L'appartamento situato a sud del palazzo, denominato di [[Carlo Emanuele]], è riservato ai soggiorni dei [[Casa Savoia|Savoia]], che di tanto in tanto, nel corso di uno dei loro itinerari di caccia, dimoravano nel palazzo. È questa la parte più ricca di decorazioni, sia plastiche che pittoriche, realizzate da artisti svizzeri provenienti da [[Lugano]], che lavorano anche presso le residenze reali.
All'inizio del [[XX secolo|Novecento]] tutto il complesso viene acquistato dalla Famiglia Remmert, proprietaria di un importante opificio nella città. Il laghetto viene prosciugato e il parco, che si estendeva fino all'attuale Via Parco, smantellato e il terreno lottizzato e reso edificabile. Nella sua area si costruiscono, durante i primi de
 
L'accampamento presso l'attuale Cirié prese il nome di ''Castrum Cerreti'', in riferimento, probabilmente, alla grande quantità di cerri presenti nella zona. Successivamente, per brevità, venne chiamato semplicemente ''Cerretum''. Il decumano maggiore dell'antico accampamento potrebbe essere identificato con l'attuale [[Via Vittorio Emanuele II (Cirié)|via Vittorio Emanuele II]], la strada principale del centro storico.
===Chiesa di San Giuseppe===
Durante la terribile [[peste del 1630]]-[[1631]], la popolazione di Ciriè fa voto di edificare un ospedale, se riesce a superare la terribile epidemia. Nell'anno successivo, mancando i fondi necessari per l'edificazione dell'ospedale, si decide di procedere alla costruzione di una chiesa, che, terminata nel [[1647]], viene dedicata a [[San Giuseppe]]. Tipico esempio di architettura della [[Controriforma]], la chiesa custodisce al suo interno diverse opere di pregio, tra cui spicca una bellissima [[pala d'altare]] raffigurante la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] e attribuita a [[Defendente Ferrari]]. Tale opera, commissionata dai commercianti di lana ciriacesi, era precedentemente custodita nel convento agostiniano, oggi non più presente.
 
Con il definitivo assoggettamento dei Salassi, il ''castrum'' divenne un importante crocevia di scambi commerciali, dando origine ad un centro abitato.
===Chiesa di San Martino di Liramo===
{{Vedi anche|Chiesa di San Martino di Liramo}}
È uno dei più significativi esempi di [[architettura romanica]] del territorio piemontese. Il [[campanile]] è la parte più antica del complesso, essendo stato edificato intorno all'anno [[900]]. L'[[abside]] centrale viene invece realizzata un secolo dopo. Esterna alle mura che cingevano il borgo di Ciriè, la chiesa si trovava in corrispondenza di un antico insediamento e il suo ingresso non era rivolto verso Ciriè, ma verso il sentiero che conduceva a [[Nole]]. Venne probabilmente edificata sulle fondamenta di un antico tempio di epoca romana. Lo testimoniano le due pietre utilizzate come altari, ancora oggi presenti all'interno della Chiesa, che rivelano, con la presenza di cavità per raccogliere il sangue animale, un loro uso per la celebrazione di antichi riti pagani.
 
In seguito alla 'cristianizzazione' dell'Impero, il vecchio toponimo venne sostituito con il nome di un santo: per assonanza con il precedente, si scelse il nome di [[san Ciriaco di Roma]], martire cristiano del 303. Il ''Theatrum Sabaudiae''<ref>{{Cita libro|autore=Blaeu, Ioan|titolo=Theatrum statuum regiae celsitudinis Sabaudiae ducis, Pedemontii principis, Cypri regis. Pars prima, exhibens Pedemontium, et in eo Augusta Taurinorum, & loca viciniora, Vol. 1, apud heredes Ioannis Blaeu, Amstelodami 1682|annooriginale=1682|città=Amsterdam}}</ref> (1682) dedica una lunga descrizione alla città («''Septimo Taurinense ad Urbe lapide, Septentrionem versus, non longe ab Alpium Graiarum radicibus, occurrit Ciriacum Oppidum, insigne Marchionatus titulo, qui sub se S. Mauritium, Nolas & Robasomerium minora Oppida comprehendit''») e cita la probabile derivazione del nome dalla venerazione per il Santo («''Pedemontanis dicitur Cirié, fortasse a peculiari Incolarum erga Divum Cyriacum Martyrem cultu, cujus festum s.Idus Augusti inibi summa celebritate recolitur''»). La presenza romana nel territorio ciriecese è testimoniata dal ritrovamento di monete dell'età imperiale, frammenti di terrecotte e varie lapidi funerarie, conservate, queste ultime, nella chiesa di [[San Martino]].
[[Immagine:Chiesa san martino.jpg|thumb|La chiesa di San Martino di Liramo in una fotografia di fine Ottocento]]
 
Dalla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'Impero Romano]] e dalle prime [[invasioni barbariche]], vi è un vuoto di informazioni che dura quasi un millennio. Sappiamo per certo che nel [[1229]] il territorio di Cirié viene occupato dai [[Marchesato del Monferrato|Marchesi del Monferrato]]. Nel [[1296]] [[Margherita di Savoia (1295-1339)|Margherita di Savoia]] sposa [[Giovanni I del Monferrato|Giovanni I]], ottenendo in questo modo i diritti sulle terre di [[Caselle Torinese|Caselle]], Cirié e [[Lanzo Torinese|Lanzo]]. Alla morte prematura del marito, Margherita si trasferisce nel grande [[castello di Cirié]], che sorgeva nella piazza che ancora oggi ne porta il nome. L'insediamento di Margherita nel castello, che avviene nel [[1306]], viene ricordato ancora oggi con il [[Palio dei Borghi]], manifestazione che si svolge ogni due anni nel territorio ciriacese. Di questo castello non restano tracce, poiché andò distrutto durante l'invasione francese del [[1536]] e i resti completamente dispersi durante la sistemazione della piazza Castello ai primi del Novecento. Alcuni fregi, le uniche vestigia del castello, sono stati rinvenuti durante operazioni di scavo nella piazza e sono conservati, incastonati in un muro interno, nella [[chiesa di San Martino di Liramo]].
==La Ciriè industriale==
A partire dalla fine dell'Ottocento, la città ha dimostrato una spiccata vocazione all'[[industria]], che è andata crescendo nel corso del secolo successivo. Al suo sviluppo ha contribuito in modo determinante la presenza della [[ferrovia Torino-Ceres|ferrovia]] proveniente da [[Torino]], che ha raggiunto Ciriè nel [[1869]]. In quell'occasione viene inaugurata la stazione ferroviaria, presente ancora oggi. Nel [[1876]] la linea viene portata fino a Lanzo e nel [[1919]] fino a [[Ceres (Italia)|Ceres]]. Nel [[1921]] la Torino-Ceres è una delle prime ferrovie italiane ad adottare la trazione elettrica a corrente continua ad alta tensione.
 
[[File:Ciriè (1726).jpg|thumb|left|Mappa di Cirié ([[1726]])]]
All'inizio del Novecento sono presenti a Ciriè la fabbrica di nastri e trecce [[Remmert & C]], diverse cartiere (De Medici, Olivetti, Marietta, Borla, Melanotte), la prestigiosa fabbrica di coperte Mosconi & Cesa, che sorgeva nell'area conosciuta come il ''Babau'', a ridosso di dove oggi è situato il quartiere del ''Villaggio Sant'Agostino'', l'antico stabilimento di filatura della seta Craponne & Vigano; inoltre tintorie, cuoifici, coltellerie, falegnamerie.
Nel [[1935]] viene fondata la ''[[SAIAG]]'', Società Anonima Industria Articoli Gomma, nata dalla fusione di due aziende preesistenti: la IAC, produttrice di teli gommati per dirigibili e maschere antigas usate dall'esercito italiano durante la [[prima guerra mondiale]] e la ''FIRGA'', specializzata nel settore della produzione di articoli rigenerati in gomma. Nel [[2000]] l'azienda è stata venduta e successivamente frazionata in due società: la ''Trelleborg'' e la ''Metzeler''.
Di grande importanza per lo sviluppo industriale e per la crescita dell'occupazione nell'area di Ciriè fu l'arrivo della famiglia '''Remmert''', di origini prussiane, che insediò due importanti opifici nella zona e costruì, accanto allo stabilimento ciriacese, la bella villa di famiglia.
 
Margherita di Savoia procede al restauro e all'ampliamento del castello, che diventa in breve tempo una delle residenze più importanti del territorio. Nobili da tutta Europa vi si recano in visita portando appresso guarnigioni e servitù, che non vengono alloggiati a palazzo, ma presso le residenze dei cittadini. In segno di ringraziamento verso la popolazione, Margherita provvede alla concessione di "esenzioni", importanti riconoscimenti alla popolazione. Procede all'annullamento delle tasse, e all'istituzione del mercato cittadino nelle giornate di lunedì e giovedì<ref>{{Cita libro|autore=A. Bertolotti|titolo=Passeggiate nel Canavese|anno=1878|città=Torino}}</ref>; la tradizione, spostata alla giornata di venerdì, perdura tutt'oggi. Il mercato, che, grazie alla favorevole posizione di Cirié, attirava un gran numero di visitatori da tutto il circondario, e anche dalle valli, divenne un'importante fonte di reddito per la città.
===ex Opificio Remmert===
Attiva fino ai primi [[anni 1980|anni ottanta]], l'area della vecchia ''Remmert'', conosciuta come ''La Biancheria'', è stata oggetto, in tempi recenti, di una vasta opera di ristrutturazione, che ha portato alla nascita del centro polivalente chiamato ''Ciriè 2000'', che ospita, oltre a diverse attività commerciali, il tribunale, l'Ufficio Postale, il Ministero delle Finanze, la redazione dello storico settimanale ''Il Risveglio'' e la Biblioteca comunale ''Alvaro Corghi''.
[[Immagine:Ciriè centrale.small.jpg|thumb|La centrale elettrica della ferrovia Torino-Ceres in una riproduzione degli anni venti]]
 
Nel [[1576]], [[Emanuele Filiberto di Savoia]], volendo uno sbocco sul mare per il suo Stato, acquista il porto di Oneglia e altre terre dell'Imperiese, dal patrizio genovese Gio. Gerolamo D'Oria, in cambio di Cirié, eretta a Marchesato con Nole e S. Maurizio, e la Contea di Cavallermaggiore; quest'ultima sarà poi oggetto di permuta con il Marchesato del Maro (attuale [[Borgomaro]]).
===Villa Remmert===
Edificata tra il [[1902]] e il [[1906]] in stile [[liberty]], su progetto dell'architetto Roberto Fenoglio. La villa comprendeva, in origine, un vasto [[giardino all'inglese]] e una tenuta agricola. Nel [[1988]] viene acquistata dal comune e dal maggio [[2006]] ospita mostre di arte contemporanea gestite dalla [[Fondazione Sandretto Re Rebaudengo]] di Torino.
 
Il D'Oria stabilisce la sua [[Palazzo dei Marchesi D'Oria|residenza a Cirié]], dando origine a una discendenza che durerà fino ai primi anni del Novecento, estinguendosi con [[Emanuele D'Oria]], X marchese di Cirié e del Maro, che fu anche primo sindaco di Cirié, dopo che questa, con un [[regio decreto legge]] del [[1905]], ottenne il [[titolo di città in Italia|titolo di città]].
===L'IPCA: la Fabbrica del Cancro===
L'Industria Piemontese dei Colori di [[Anilina]] viene fondata nel [[1922]] dai fratelli Sereno e Alfredo Ghiotti nel territorio della frazione Borche, dove prima sorgeva una fabbrica di fiammiferi. La fabbrica è passata alla storia per una tragica vicenda di inquinamento ambientale e per i moltissimi lavoratori deceduti per [[cancro alla vescica]]. Nel 1972 due ex operai dell'IPCA, Albino Stella e Benito Franza, entrambi ammalati di tumore alla vescica, presentano denuncia contro la fabbrica. Nel [[1977]], al termine di un lungo e tortuoso processo, i titolari e i dirigenti dell'azienda vengono condannati per [[omicidio colposo]].
L'IPCA chiude definitivamente i battenti nel [[1982]].
Da una ricerca condotta dall'INAIL emerge che ben 168 lavoratori dell'IPCA sono deceduti per [[Cancro (malattia)|cancro]] alla vescica.
Nel [[2005]] viene realizzato il documentario ''Non si deve morire per vivere'', del regista [[Daniele Gaglianone]] ([[Ancona]], [[1966]]), al quale partecipano Cinzia Franza, Daniele Stella, figli dei due operai che denunciarono l'azienda e Paolo Randi, ex lavoratore dell'IPCA, il quale racconta le terribili condizioni di lavoro a cui erano sottoposti gli operai della fabbrica.
 
==La= stampaSimboli locale===
Lo stemma storico del comune di Cirié<ref>{{Cita libro|autore=Antonio Manno|titolo=Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia |volume= 4|anno= 1892 |editore=Fratelli Bocca Editori|città=Torino |url= https://www.museotorino.it/resources/pdf/books/338.2/#165 |voce= Cirié |p=455}}</ref> è stato riconosciuto con regio decreto datato 8 giugno 1905.<ref>A Cirié Vittorio Emanuele con decreto datato 8 giugno 1905 concede il titolo di Città «…dichiariamo inoltre che alla stessa Città spetta il diritto di fare uso della stemma civico che è di rosso alla croce d'argento accantonata al primo e al quarto punto da una torcia accesa d'oro» (Cfr. {{cita web|titolo= Storia |url= https://servizi.cirie.net/index.php/it/vivere-cirie/cosa-vedere/cirie-storia |sito= Città di Cirié }})</ref>
[[Immagine:Risveglio.jpg|thumb|La sede del settimanale ''Il Risveglio'' durante gli anni venti]]
 
{{citazione|Di rosso, alla croce d'argento, accantonata nel primo e quarto punto da una [[Torcia (araldica)|torcia]] accesa, d'oro. [[Sostegni (araldica)|Sostegni]]: due [[Grifone (araldica)|grifoni]] d'argento, linguati d'oro, controrampanti e [[Attributi araldici di azione#Rimiranti|rimiranti]]. Lo scudo [[Timbro (araldica)|timbrato]] dalla corona di Città.|Comune di Cirié, ''Statuto comunale'', art. 4.<ref name="Statuto">{{cita testo|url= https://cirie-api.cloud.municipiumapp.it/system/attachments/attachment/attachment/4/0/2/5/0/Statuto-comunale_Articoli.pdf |autore= Comune di Cirié |titolo= Statuto comunale |posizione= Articolo 4 ''Titolo di città - stemma civico - gonfalone''}}</ref>}}
Nei primi anni del [[XX secolo|Novecento]], si diffonde nel Ciriacese il fenomeno della [[stampa locale]]. I giornali vengono stampati in piccole tipografie cittadine, con cadenza settimanale e sono composti da sole quattro pagine, di cui l'ultima, solitamente, dedicata alla pubblicità. Fra i più antichi ricordiamo ''L'Aurora'', edito già alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]], ''La [[Stura]]'', il cui primo numero viene stampato il 15 giugno [[1901]] dalla tipografia Streglio, di Ciriè. Il giornale, che ha vita piuttosto breve, confluisce più tardi ne ''Il Progresso del Canavese e delle Valli Stura''. Dal [[1904]], il giornale viene stampato nella tipografia di Giovanni Capella, un ex collaboratore di Streglio. Capella è direttore responsabile dal [[1943]] al febbraio [[1944]], quando viene pubblicato l'ultimo numero.
Una discreta diffusione ha ''Il Canavese e le Valli di Lanzo'', nato nel novembre del [[1908]] e pubblicato la domenica. Fra i collaboratori del giornale vanno ricordati [[Giacomo Bollati]] e il professor [[Nino Costa]]. L'ultimo numero esce il 12 settembre [[1909]].
''Il Risveglio del Canavese'' nasce il 6 gennaio [[1921]]. Il giornale si pone in contrasto sia con socialisti e comunisti, sia con i fascisti, di cui vengono spesso denunciate le violenze. Nel [[1924]] il giornale esprime critiche al nuovo sistema elettorale voluto da [[Mussolini]], ma dall'anno successivo gli articoli a sfondo politico diventano più rari, per poi sparire completamente a causa della censura sempre più rigida. La pubblicazione del Risveglio termina nel [[1925]], e riprende al termine della [[seconda guerra mondiale]]. Oggi la redazione del giornale ha sede presso la struttura denominata ''Ciriè 2000'', nell'area dell'ex Opificio Remmert.
 
Il gonfalone, concesso alla Città con D.P.R. del 28 gennaio 1956<ref>Il gonfalone è stato concesso alla Città con decreto del presidente della Repubblica in data 28 gennaio 1956, registrato alla Corte dei Conti il 6 giugno 1956, trascritto nel Registro Araldico dell'Archivio centrale dello Stato il 2 luglio 1956 e nei registri
==Artisti ciriacesi==
dell'Ufficio Araldico il 3 novembre 1956.</ref>, è un drappo di azzurro riccamente ornato con ricami d'oro.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/925de1d2-3dc5-4b71-8822-943fa01001cd/619-cirie|titolo=Bozzetto del gonfalone del Comune di Ciriè|accesso=22 settembre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
===Letteratura===
* [[Nino Costa]] - poeta dialettale (1886-1945). Nasce a [[Torino]] da una famiglia di origini ciriacesi. Studente al liceo Cavour, laureato in Lettere e in Veterinaria, svolge per tutta la vita la professione di bancario presso la Cassa di Risparmio di Torino. Con lo pseudonimo di ''Mamina'' pubblica le sue prime poesie sul settimanale dialettale ''Birichin'', fondato a fine Ottocento. A partire dal [[1922]] pubblica le sue raccolte di versi in piemontese: ''Mamina'' ([[1922]]), ''Sal e Pèiver'' ([[1924]]), ''Brassabòsch'' ([[1928]]), ''Fruta madura'' ([[1931]]), ''Poesie religiose piemontèise'' ([[1934]]), ''Ròba nòsta'' ([[1938]]), ''Tempesta'', pubblicato postumo nel ([[1946]]).Muore a Torino il 5 novembre [[1945]], un anno dopo la prematura scomparsa del figlio diciannovenne Mario, ucciso durante un'azione [[partigiani|partigiana]] in [[Val Chisone]]. È sepolto accanto al figlio nel cimitero di Ciriè. A lui il Comune ha dedicato una scuola media e una via nel centro cittadino.
*[[Ugo Riccarelli]] - scrittore. Nato a Ciriè nel [[1954]] dove ha abitato per molti anni. Uno dei più significativi esponenti della letteratura italiana contemporanea, vincitore del [[Premio Campiello]] nel [[1998]] con '''Un uomo che forse si chiamava Schulz''' e del [[Premio Strega]] nel [[2004]] con il romanzo '''[[Il dolore perfetto]]'''. Riccarelli era già conosciuto al grande pubblico per il suo libro '''Le scarpe appese al cuore''', racconto autobiografico di un difficile trapianto di cuore e di polmoni.
* [[Gianni Milano]] - poeta e pedagogista. Nato nel 1938, ha vissuto e lavorato per diversi anni a Ciriè. Uno dei principali esponenti del movimento [[beat generation|beat]] in Italia durante gli [[anni 1960|anni sessanta]] e autore di un gran numero di antologie poetiche, articoli e libri di argomento pedagogico-educativo. Nell'ambito della [[cultura underground]], che trae i propri temi e le modalità espressive dagli autori della [[beat generation]], si colloca anche la produzione poetica di Pier Castrale, ([[1955]]-[[2010]]). Nato a [[Torino]], Castrale visse a Ciriè fino alla fine degli anni ottanta. Di lui va ricordata, in particolare, la raccolta ''Le rovine curiose'', pubblicata nel [[1979]] per l'editrice Forum/Quinta Generazione, con prefazione di ''[[Giorgio Barberi Squarotti]]''. Nell'ambito degli autori contemporanei di poesia, va segnalata la raccolta ''Blu e oro in scaglie'' di Nicoletta Polon, pubblicato nel [[2007]] per l'editore Libroitaliano World (ISBN 978-88-7865-590-4).
* [[Luigi Bairo]] (1962), scrittore. Autore di diversi saggi, libri di viaggio e di narrativa per ragazzi. Nel 2011 pubblica ''Novecento piemontese. Storie di sconosciuti illustri dalla provincia torinese.'' Il libro traccia la storia di alcuni personaggi ciriacesi, le cui vicende si dipanano nel corso del XX secolo.
* Giovanni Crosetto, storico. Nato a Ciriè nel [[1944]]. Ha pubblicato alcuni tra i più interessanti testi di storia locale.
* Danilo Naretto, nato a [[San Maurizio Canavese]] nel [[1957]], bibliotecario presso la civica ''Alvaro Corghi'' di Ciriè, è autore del romanzo ''La ciliegina all'occhiello. Le medievali avventure di Raymond de Plafond della Boulagna'', edizioni Robin, Roma, [[2009]] (ISBN 978-88-7371-528-3). La vicenda del romanzo, tra storia, invenzione e divertenti paradossi, si svolge in [[Francia]] durante la [[Guerra dei Cento Anni]], subito dopo il [[1360]].
 
===Pittura Onorificenze ===
{{Onorificenze
* [[Romano Gazzera]] - Nato a Ciriè nel [[1906]] e morto a [[Torino]] nel [[1985]] è conosciuto come il ''pittore dei fiori giganti''. Figlio del Ministro della Guerra Pietro Gazzera, comincia ad appassionarsi alle arti figurative sin da giovane, ma deve lottare contro l'opposizione del padre. Legato da profonda amicizia con pittori quali De Chirico e Savinio, Gazzera deve la sua fama internazionale proprio ai suoi dipinti che raffigurano fiori dalle proporzioni enormi. È autore di un importante ritratto del marchese Emanuele D'Oria, ultimo esponente della nobile famiglia ciriacese. Questo dipinto è conservato insieme agli altri ritratti della dinastia nella quadreria storica del Palazzo dei Marchesi D'Oria. A lui è dedicata la scuola elementare di Devesi.
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Regio decreto
| data = 8 giugno 1905<ref name="Statuto"/>
<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?5698 |titolo= Ciriè |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* [[Alvaro Corghi]] (1908-1998) - È stato uno degli ultimi artisti [[futurismo|futuristi]] italiani. Nato in Emilia-Romagna, nel [[1933]] ottiene il terzo posto nel concorso ''Ritratto sintetico del Duce''. Dopo aver aderito al gruppo di futuristi torinesi guidati dal poliedrico artista Luigi Colombo, in arte [[Fillia]], Corghi si trasferisce a Ciriè dove risiede per lungo tempo, diventando uno dei principali animatori della vita culturale della città e dove fonda il circolo culturale ''Ars et Labor''. Corghi deve la sua fama soprattutto alle sue caricature - o, come lui stesso le definiva, ''fisiosintesi'' - di importanti personaggi della storia del Novecento. A lui è dedicata la biblioteca comunale cittadina. Suo figlio [[Azio Corghi]] (1937) è un importante compositore di [[musica contemporanea]].
 
=== Architettura ===
[[Immagine:Corghi.jpg|thumb|Ciriè, aprile 1968.Il pittore Alvaro Corghi durante la premiazione di un concorso di disegno per bambini]]
 
==== Villa Remmert ====
* Luciano Blotto
Edificata tra il [[1902]] e il [[1906]] in stile [[Art Nouveau]], su progetto dell'architetto Pietro Fenoglio. La villa comprendeva, in origine, un vasto [[giardino all'inglese]] e una tenuta agricola. Nel [[1988]] viene acquistata dal comune e dal maggio [[2006]] ospita mostre di arte contemporanea gestite dalla [[Fondazione Sandretto Re Rebaudengo]] di Torino
 
==== Duomo di San Giovanni Battista ====
* [[Giovanni Carlo Rocca]], nato a Tiriolo, in [[provincia di Catanzaro]] nel [[1960]], si trasferisce a [[Balangero]], in provincia di [[Torino]] nel [[1969]], vive a [[Torino]] dal [[1994]]. Già conosciuto come restauratore, ha legato strettamente la sua produzione pittorica alla città di Ciriè. Dopo aver proceduto al lungo restauro dei dipinti della quadreria D'Oria, Rocca ha voluto reinterpretare gli stessi in chiave moderna. Da questo vasto progetto è nata la mostra ''Radici quadrate'', che si è svolta presso il Palazzo D'Oria nella primavera del [[2006]]. In occasione della mostra, l'artista ha realizzato, sotto gli occhi del pubblico, l'opera intitolata ''La cavalcata dei vizi'', un grande dipinto di 20 metri per 2,10 ispirato ad un [[affresco]] quattrocentesco restaurato dallo stesso Rocca.
{{vedi anche|Duomo di Cirié}}
 
Dichiarato [[monumento nazionale]] nel [[1887]], si trova nella centralissima piazza San Giovanni, oggi pedonale. Esempio di [[gotico italiano|gotico provenzale piemontese]], viene realizzato nel corso del [[XIV secolo]]. È affiancato da un campanile a quattro piani, la cui sommità si presenta con una guglia centrale e quattro pinnacoli posti negli angoli.
[[Immagine:Marchese Doria.jpg|thumb|Il marchese Emanuele Doria in un autoscatto di fine Ottocento]]
===Musica===
* [[Azio Corghi]], figlio del pittore Alvaro Corgi, nato a Ciriè il [[9 marzo]] [[1937]], è [[compositore]], [[musicologia|musicologo]] e [[didattica|didatta]]. Ha compiuto gli studi musicali presso [[Conservatorio]] di [[Torino]] e a [[Milano]] sotto la guida di [[Bruno Bettinelli]]. Dal [[1995]] è docente del corso di perfezionamento di [[Composizione musicale|composizione]] presso l'Accademia Nazionale di ''Santa Cecilia'' a [[Roma]]. Estraneo alle forme più estreme e radicali della [[musica contemporanea]], Corghi ama confrontarsi con i grandi compositori del passato, attraverso parodie di opere di [[Gioacchino Rossini|Rossini]], [[Georg Friedrich Händel|Händel]], [[Mozart]] e altri autori. Ha collaborato con lo scrittore portoghese [[Jose Saramago]]. Tra le sue opere si segnalano ''Gargantua'' (1984), ''Blimunda'' (1989), ''Divara'' (1993), ''Tatjana'' (1999) e ''Senja'' (2002). Nel [[2006]] ha presentato a [[Lisbona]] e poi al [[Teatro alla Scala]] la sua ultima opera, ''Il dissoluto assolto'', una parodia del [[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]] di [[Mozart]].
 
====Musica popPalazzo edei MusicaMarchesi D'Oria rock====
{{vedi anche|Palazzo dei Marchesi D'Oria}}
Fin dagli [[anni 1960|anni sessanta]] il territorio ciriacese è stato ricco di musicisti [[rock]], [[Musica leggera|pop]] e [[jazz]]. Fra i gruppi più significativi che gravitavano nell'area cittadina vanno ricordati gli ''Assoluto Naturale'', gruppo di [[rock progressivo]] attivo nei primi [[anni 1970|anni settanta]].
I ''Free Wave System'', nati nella seconda metà del decennio, proponevano un jazz-rock strumentale vicino alle sonorità dei [[Perigeo]]. Nel [[1981]] il gruppo pubblica un [[Long playing|LP]] per l'etichetta torinese ''Drums Records''. Il disco, dal titolo ''Nonostante tutto'', viene riproposto su cd nel [[2004]] (Mellow MMP 410 - 2004). Fra i gruppi attivi nel corso degli anni ottanta si ricordano i ''Nightdriving Gossip'', che mutarono in seguito il loro nome in ''Harp1''.
Nel [[1991]] nascono gli ''[[Arigret]]'', i quali, muovendosi con una libertà espressiva tipica degli [[anni 1970|anni settanta]], fondevano [[jazz]], [[metal]], [[rap]], [[rock progressivo|progressive]]. Dal vivo gli Arigret, oltre al loro repertorio, nel quale spiccava ''Fisionomia contadina'', ironica hit provinciale, riproponevano brani degli [[Area]], dei [[Gong (gruppo musicale)|Gong]] e dei newyorkesi [[Lounge Lizard]]. A partire dal [[1993]], dopo lo scioglimento della formazione originaria, gli Arigret iniziano un percorso indirizzato verso il [[free jazz]]. Nel [[1995]] pubblicano il cd ''Se Una Notte d'inverno un Viaggiatore...'' e suonano in diversi paesi europei. In seguito il batterista Dario Bruna e il bassista [[Federico Marchesano]] entrano a far parte della band di [[Carlo Actis Dato]], uno dei più importanti sassofonisti di sax baritono del panorama mondiale. Con la ''Actisband'' realizzano quattro cd e si esibiscono dal vivo in diversi continenti. Nel [[1999]], inoltre, Marchesano e Bruna danno vita, insieme al trombettista Ramon Moro, al terzetto ''3quietmen'', che pubblica l'album ''trump'n'drum'n'bass''(2000) per la CMC Records. Federico Marchesano collabora inoltre come contrabbassista con l'[[Orchestra sinfonica]] della [[RAI]] ed è attualmente bassista nei [[Mau Mau]] e nella [[Banda Ionica]].
A partire dal [[2006]] è attivo, nell'area dell'ex Opificio Remmert, il ''Taurus'', uno spazio dato in gestione dal Comune di Ciriè, che ospita importanti eventi culturali e musicali sia nazionali che internazionali.
 
L'edificio com'è ora, venne realizzato sulla struttura di una precedente villa appartenente ai Provana, Signori di [[Leini|Leynì]], che nel centro storico possedevano anche una dimora turrita. Durante il [[XVII secolo]] il palazzo venne modificato, aggiungendo una manica decorata dagli artisti di Corte, dove soggiornavano i Savoia nelle loro partite di caccia. A questo scopo, il complesso fu dotato di un ampio spazio esterno ad uso venatorio; una parte di questo venne recintato nella seconda metà del [[secolo XVIII]]. Il bel parco retrostante il palazzo era dotato anche di un laghetto. All'inizio del [[XX secolo|Novecento]] tutto il complesso fu acquistato dalla famiglia Remmert, di origine alsaziana, proprietaria di un importante stabilimento tessile. Il palazzo marchionale fu donato alla Città e il laghetto prosciugato; il parco venne lottizzato e reso edificabile.
A Ciriè si svolge ogni anno il concorso musicale ''Senza etichetta'' per gruppi, cantautori e cantanti, giunto ora all'undicesima edizione.
Il vincitore di Senza Etichetta 2008 riceverà in premio una borsa di studio che permetterà di frequentare un corso di alta formazione presso il CET, Centro Europeo di [[Toscolano (Avigliano Umbro)|Toscolano]] (Terni), la scuola fondata e coordinata da Giulio Rapetti, in arte [[Mogol]].
 
====Musica perChiesa di San Giuseppe banda====
Durante la terribile [[peste del 1630]]-[[1631]], la popolazione di Cirié fece voto di edificare un ospedale, se fosse riuscita a superare la terribile epidemia.
Dal [[1976]] è attiva a Cirié l'Orchestra a Fiati Giovanile Italiana ''I Music Piemonteis'', fondata e diretta da [[Ugo Bairo]]. Con l'orchestra a fiati, lavora stabilmente il coro dei Music Piemonteis, diretto da [http://www.myspace.com/clsclassic Carmelo Luca Sambataro]: l'ensemble, specializzato in trascrizioni operistiche per orchestra a fiati e coro (trascrizioni curate dai due direttori), si è esibito in tutto il mondo (da ricordare, fra le numerose altre, le due tournée in [[Brasile]] nel [[2005]] e [[2007]], la tournée [[austria]]ca del [[2006]], quella [[Germania|tedesca]] del [[2008]] e lo straordinario tour in [[Francia]], [[Spagna]] e [[Portogallo]] del [[2009]]) riscuotendo ovunque calorosi consensi.
Nell'anno successivo, mancando i fondi necessari per l'edificazione dell'ospedale, si decise di procedere alla costruzione di una chiesa, che, terminata nel [[1647]], venne dedicata a [[san Giuseppe]].
 
Tipico esempio di architettura della [[Controriforma]], la chiesa custodisce al suo interno diverse opere di pregio, tra cui spicca una bellissima [[pala d'altare]] raffigurante la ''[[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]'' e attribuita a [[Defendente Ferrari]]. Tale opera, commissionata dai commercianti di lana ciriacesi, era precedentemente custodita nel convento agostiniano, oggi non più presente.
===Esponenti del mondo culturale, politico e scientifico===
*Eugenio Gerardi (1882-1968). Uno dei più conosciuti e stimati amministratori di Ciriè nel corso della prima metà del Novecento. Assessore dal 1907 al 1924, volontario nella prima guerra mondiale, molto attivo nel Circolo Sociale, è uno dei fondatori a Ciriè del Partito nazionale fascista e partecipa alla fondazione dello stesso partito a Torino. Dalla fine del 1929 al 1935 è Podestà di Ciriè (unico ciriacese a ricoprire tale carica). Dal 1936 si allontana dal Fascismo. Nel 1948, nel 1953 e nel 1957 è eletto consigliere comunale.
* Domenico Giacomino Piovano (Ciriè, [[1943]] - Ciriè, [[2010]]). A cavallo tra il [[1972]] e il [[1973]], per sei puntate, fu campione nella trasmissione televisiva [[Rischiatutto]] condotta da [[Mike Bongiorno]]. Allora trentenne, avrebbe voluto rispondere a domande sulla storia russa, ma i curatori del programma gli suggerirono un argomento meno “sospetto”: la [[geografia]]. Vinse 32 milioni di lire. Alla settima puntata perse contro Enzo Bottesini. Grande viaggiatore, Piovano conosceva alla perfezione oltre dieci lingue.
*Enrico Giraudo, [[1970]], ricercatore ciriacese nato a [[Savigliano]]. Dopo il dottorato a [[Torino]], ha lavorato 4 anni presso l'[[Università di San Francisco]] per approfondire le ricerche sul [[cancro (malattia)|cancro]]. Ritornato in Italia, ha iniziato a studiare il ruolo delle [[semaforine]] nella regolazione dello sviluppo tumorale. Il gruppo di ricerca coordinato da Giraudo sta attualmente lavorando per sintetizzare una molecola in grado di mimare gli effetti della [[semaforina]], nella speranza di portare queste conoscenze al più presto in ambito clinico e giungere, nei prossimi anni, alla realizzazione di un farmaco. Di questo importante studio condotto dai ricercatori dell'[[Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo]] si è occupato il [[Tg regionale]] del [[Piemonte]] e lunedì 12 ottobre 2009 la trasmissione di approfondimento scientifico “[[Leonardo]]”, in onda su [[Rai tre]].
* [[Gian Paolo Brizio Falletti di Castellazzo]] ([[Ciriè]], 8 luglio [[1929]] - [[Ciriè]], 19 maggio [[2008]]), è stato un dirigente industriale e un amministratore locale. Uomo politico, legato alla [[Democrazia Cristiana]] è stato Sindaco di Ciriè dal [[1966]]-[[1975]]e successivamente dal [[1978]]-[[1980]]. Dal 1975 al 1978 consigliere provinciale. Dal [[1980]] consigliere regionale, poi assessore nel [[1988]]. È stato l'ultimo presidente della Regione Piemonte con il vecchio sistema elettorale dal [[1990]]-[[1995]]. Nel corso della sua lunga presidenza, Brizio ha guidato in tutto tre giunte. La prima, di pentapartito, in carica dal 25 luglio [[1990]] al 16 marzo [[1993]]. La seconda restò invece in carica per pochi mesi, dal 25 febbraio [[1994]] al 7 giugno dello stesso anno. La terza giunta Brizio, di centrosinistra, durò in carica fino al marzo [[1995]].
* [[Pasquale Cavaliere]] ([[Gragnano]], 24 febbraio [[1958]] - [[Córdoba (Argentina)|Córdoba]], [[Argentina]], 6 agosto [[1999]]), è stato un uomo politico, legato al [[movimento ambientalista]], consigliere regionale dei [[Federazione dei Verdi|Verdi]] a partire dal [[1995]].
 
==== Chiesa di San Martino di Liramo ====
===Esponenti del mondo sportivo===
{{vedi anche|Chiesa di San Martino di Liramo}}
*[[Giovanni Brunero]] (1895-1934). Ottiene 23 vittorie da ciclista professionista, è il primo a vincere per tre volte il [[Giro d'Italia]] (1921, 1922, 1926) a cui si aggiungono il 2º posto nel 1923 e 1927 ed il 3º nel 1925. Vince tutte le più importanti corse italiane. Nel 1924 vince la Nizza - Briancon al Tour, da cui deve ritirarsi per bronchite quando è 3º in classifica.
*[[Giuseppe Enrici]] (1896-1968). Nel 1922 è 3º al Giro d'Italia (1º nella categoria "juniores"). Nel 1924 vince il Giro d'Italia e nel 1926 è 5º, sempre al Giro.
*[[Secondo Martinetto]] (1894-1968). Nel 1924 è 4º al Giro d'Italia. Nel 1927 è 18º al [[Tour de France]], 1º degli italiani e 1º nella categoria ''Turisti-routiers'' (gli ''isolati'', cioè quelli che non erano inseriti in una squadra).
*Gervasio "Vasito" Bastino (1916-1993). Nel 1934 e nel 1935 è Campione italiano di [[pentathlon]]. Nel 1940 è selezionato per la squadra olimpica. Nel 1945 e 1946 è campione italiano di [[decathlon]]. Nel 1962 è presidente dello Sport Club; con lui la squadra sfiora la promozione in serie D.
*Giovanni Aghem (1924-2008). Più volte campione piemontese nel [[lancio del disco]]. Nel [[1951]] è terzo al campionato italiano di lancio del disco (dietro a Consolini e Tosi).
*Giuseppe Siletto (1926). Più volte campione piemontese dei 400 ostacoli. Nel 1943 è campione italiano III Serie nel 110 ostacoli, nel [[1947]] vince i 110 ostacoli ai Campionati giovanili europei a Praga, nel 1948 si ripete nella II serie sui [[400 ostacoli]] ed è anche Campione italiano universitario. Fa parte della nazionale italiana di [[atletica leggera|atletica]] leggera che incontra l'Argentina. È l'unico ciriacese che ha giocato a [[rugby]], gareggiando anche in Spagna.
*Giovanni "Nanni" Buggia storico capitano del Ciriè negli anni settanta.
*[[Franco Semioli]] (1980), calciatore cresciuto nel [[Torino FC]], ha, successivamente vestito le maglie di [[Salernitana]], [[Ternana]], [[Vicenza Calcio]], [[Chievo Verona]], [[Fiorentina]] e [[Sampdoria]].
 
È uno dei più significativi esempi di [[architettura romanica]] del territorio piemontese. Il [[campanile]] è la parte più antica del complesso, essendo stato edificato intorno all'anno [[900]]. L'[[abside]] centrale viene invece realizzata un secolo dopo. Esterna alle mura che cingevano il borgo di Cirié, la chiesa si trovava in corrispondenza di un antico insediamento e il suo ingresso non era rivolto verso Cirié, ma verso il sentiero che conduceva a [[Nole]]. Venne probabilmente edificata sulle fondamenta di un antico tempio di epoca romana. Lo testimoniano le due pietre utilizzate come altari, ancora oggi presenti all'interno della chiesa, che rivelano, con la presenza di cavità per raccogliere il sangue animale, un loro uso per la celebrazione di antichi riti pagani.
==Sport==
== Cronistoria recente ==
{| class="toccolours" style="background:white"
!colspan="2" align=center style="border:2px solid Blue; background:black" | <span style="color:#1E90FF">Cronistoria del Cirié Calcio</span>
|- style="font-size:93%"
|valign="top"|
*'''1995-96''' - 1º in Prima Categoria. '''Promosso in Promozione Piemonte'''.
*'''[[Promozione Piemonte-Valle d'Aosta 1996-1997|1996-97]]''' - 5º nel girone B di Promozione.
*'''[[Promozione Piemonte-Valle d'Aosta 1997-1998|1997-98]]''' - 12º nel girone C di Promozione.
*'''[[Promozione Piemonte-Valle d'Aosta 1998-1999|1998-99]]''' - 11º nel girone B di Promozione.
*'''[[Promozione Piemonte-Valle d'Aosta 1999-2000|1999-00]]''' - 14º nel girone B di Promozione. Perde i play out. ''Retrocesso in Prima Categoria''.
*'''2000''' - La società si fonde con la Vaudese militante in Promozione e la nuova denominazione è Pool CiriéVauda.
*'''[[Promozione Piemonte-Valle d'Aosta 2000-2001|2000-01]]''' - 2º nel girone B di Promozione. '''Promosso in Eccellenza Piemonte'''.
*'''[[Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta 2001-2002|2001-02]]''' - 11º nel girone A di Eccellenza.
*'''[[Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta 2002-2003|2002-03]]''' - 4º nel girone A di Eccellenza.
*'''[[Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta 2003-2004|2003-04]]''' - 3º nel girone A di Eccellenza.
*'''[[Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta 2004-2005|2004-05]]''' - 5º nel girone B di Eccellenza.
*'''[[Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta 2005-2006|2005-06]]''' - 3º nel girone A di Eccellenza. Perde i play off contro il Bra.
*'''[[Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta 2006-2007|2006-07]]''' - 15º nel girone A di Eccellenza. Perde lo spareggio salvezza contro il Valle d'Aosta. ''Retrocesso in Promozione Piemonte''.
*'''2007''' - La società acquista il titolo di Serie D dell'Orbassano, torna la denominazione Cirié.
*'''[[Serie D 2007-2008|2007-08]]''' - 10º nel girone A della Serie D.
*'''[[Serie D 2008-2009|2008-09]]''' - 16º nel girone A della Serie D. Perde i play out contro il Valle d'Aosta. ''Retrocesso in Eccellenza Piemonte''.
*'''[[Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta 2009-2010|2009-10]]''' - 15º nel girone A di Eccellenza. ''Retrocesso in Promozione Piemonte''.
*'''[[Promozione Piemonte-Valle d'Aosta 2010-2011|2010-11]]''' - 12º nel girone B di Promozione.
*'''2011''' - La società si fonde con l'Orbassano. Il Pool Cirié riparte dalla Seconda Categoria.
*'''2011-12''' - 2º nel girone G della Seconda Categoria. '''Ripescato in Prima Categoria'''.
*'''2012-13''' - nel girone C della Prima Categoria.
|}
 
==== Cappella di Robaronzino ====
== Note ==
La cappella è inserita in una antica cascina dalla tipica struttura a corte, sorta nel XVII secolo alla periferia di Cirié. A differenza delle numerose cappelle campestri della zona, quella di Robaronzino è molto ricca di decori poiché fu, nella prima metà del '700, proprietà del banchiere-magnate Antonio Faccio di Carignano. L'edificio, che all'esterno si presenta semplice e lineare, è all'interno un vero gioiello barocco: l'altare, attribuibile a [[Bernardo Antonio Vittone|Bernardo Vittone]], è coronato da candelabri e putti lignei; pregevolissimi stucchi di maestri luganesi ornano la chiesa; l'abside è decorata da una tela che raffigura l{{'}}''Immacolata Concezione''; le pareti laterali presentano quattro grandi tele, opera del pittore settecentesco [[Pier Francesco Guala]], raffiguranti scene di vita mariana.<ref>{{cita web |url= https://servizi.cirie.net/index.php/it/vivere-cirie/cosa-vedere/cappella-di-robaronzino |titolo= Cappella di Robaronzino |editore= Città di Cirié |accesso= 12 gennaio 2021 |dataarchivio= 24 marzo 2024 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240324205903/http://servizi.cirie.net/index.php/it/vivere-cirie/cosa-vedere/cappella-di-robaronzino |urlmorto= sì }}</ref>
<references/>
 
==== Chiesa Santo Sudario ====
==Bibliografia==
Nella via omonima, in pieno centro cittadino, sede di una delle più antiche confraternite dedicate alla Sindone di Torino, attualmente utilizzata anche per il rito ortodosso romeno.
*Sismonda,Angelo ''Notizie storiche di Ciriè'', 1924, ristampato a cura della Bottega d'Erasmo, 1972.
*AA.VV., ''Immagini di Ciriè, appunti di storia e vita di una città'', a cura del comune di Ciriè, 1979
*A. Bonci, C.Calza ''La stampa periodica nelle Valli di Lanzo e l'opera di Carlo Brizio'', pubblicata in ''Miscellanea di Studi storici sulle Valli di Lanzo'', edita dalla Società Storica V.L., 1996.
*Calza, Paviolo, ''Ciriè, proposte di itinerario alla scoperta del paese e delle sue bellezze con breve cenno storico'', Mulatero, 1999.
*Calza, Sergnese, ''Ciriè…in cartolina'', Garbolino editore, 1999.
*Calza, Bonci, ''Nelle terre di Margherita di Savoia'', Garbolino editore, 2002.
*Gruppo Storico Ars et Labor, ''Ciriè nel Medioevo - Statuti e franchigie del XIV secolo'' , Editori Il Risveglio 1995
*Pellegrino,Armando ''I D'Oria - Marchesi di Ciriè'' , Circolo Culturale Ars et Labor, 1990
*Bellone,Ernesto ''Ciriè Ducale'', Centro Studi Piemontesi 1987
*Crosetto,Giovanni ''Dall'assistenza all'educazione: l'Istituto Troglia di Ciriè 1904-2004'', Garbolino, 2004 ISBN 88-88815-07-4
*Crosetto,Giovanni, ''Ciriè sportiva 1900-1975'', Garbolino, 2007, ISBN 788888815114
*Crosetto,Giovanni ''Cinquant'anni di escursionismo in montagna. La Sezione di Ciriè del CAI UGET dal 1923 al 1973'', Garbolino, 2003, ISBN 88-88815-04-X
*Delfino, Carlo (et al.), ''Giovanni Brunero. Il ciclismo delle strade bianche'', Garbolino, 2008, ISBN 788888815145
*Crosetto,Giovanni ''Ciriè in guerra'', Lampi di stampa, 2010,ISBN 9788848810555
*AA.VV., ''La fabbrica del cancro, l'Ipca di Ciriè'', Einaudi, 1976
*Benedetti, Mauro, ''La morte colorata, storie di fabbrica'', Feltrinelli, 1978
*Bairo, Luigi, ''Novecento piemontese. Storie di sconosciuti illustri dalla provincia torinese'', Ananke, 2011, ISBN 978-88-7325-407-2
 
==== Chiesa dello Spirito Santo ====
==Amministrazione==
Situata sulla centrale via Vittorio Emanuele, era un tempo sede della omonima confraternita e non è più officiata dalla fine degli anni Sessanta del [[Novecento]]. In un sobrio barocco piemontese, la chiesa, ad una sola navata, risale probabilmente alla fine del [[Seicento]]. Spogliata nel corso degli anni di quasi tutti gli arredi (tra cui il bell'organo, il coro ligneo, quadri e statue), necessiterebbe di un adeguato restauro. Negli ultimi anni è stata vivificata dalle attività artistiche e culturali della locale associazione "To Ergasterion" che vi organizza mostre d'arte contemporanea e spettacoli teatrali.
 
==== Torre di San Rocco ====
Situata su Corso Nazioni Unite, a nord-ovest della città, è il simbolo del Borgo omonimo. È la testimonianza residua delle fortificazioni medievali della città e del suo castello, andati distrutti e demoliti nel [[XVI secolo]] durante l'assedio francese.
 
=== AmministrazioniAree precedentinaturali ===
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
==== Parco naturale La Mandria ====
{{ComuniAmminPrec
{{Vedi anche|Parco naturale La Mandria}}
|[[2006]]
 
|[[2011]]
== Galleria d'immagini ==
|Francesco Brizio Falletti di Castellazzo
<gallery>
|[[centrosinistra]]
File:Chiesa di San Giovanni Battista di Ciriè - Facciata.jpg|Duomo di San Giovanni Battista
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
File:Ciriè San Martino Liramo Campanile.jpg|Campanile di San Martino Liramo
|
File:La Torre San Rocco.jpg|Torre San Rocco
}}
File:Ciriè Santo Sudario.jpg|Chiesa Santo Sudario
{{ComuniAmminPrec
File:Ciriè viale centrale.jpg|Viale ciclopedonale su Corso Martiri della Libertà
|[[2011]]
</gallery>
|in carica
 
|Francesco Brizio Falletti di Castellazzo
== Suddivisioni amministrative ==
|[[centrosinistra]]
 
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
# Balma
|
# Barbetti
}}
# Bertolone dei Prati
{{ComuniAmminPrecFine}}
# Carbone
# Cascinetta
# Devesi
# Donit
# Fusiera
# Ghè
# Marietta
# Novero
# Olivetti
# Pich
# Robaronzino
# Tagna
# Vastalla<ref>{{Cita web|url=https://italia.indettaglio.it/ita/piemonte/cirie.html|titolo=Comune di Ciriè}}</ref>
 
== Economia ==
A partire dalla fine dell'Ottocento, la città ha dimostrato una spiccata vocazione all'[[industria]], che è andata crescendo nel corso del secolo successivo. Al suo sviluppo ha contribuito in modo determinante la presenza della [[Ferrovia Torino-Ceres]], che ha raggiunto Cirié nel [[1869]]. In quell'occasione viene inaugurata la [[Stazione di Cirié|stazione ferroviaria]], presente ancora oggi. Nel [[1876]] la linea viene portata fino a Lanzo e nel [[1919]] fino a [[Ceres (Italia)|Ceres]]. Nel [[1921]] la Torino-Ceres è la prima ferrovia al mondo ad adottare la trazione elettrica a corrente continua ad alta tensione. Nella stazione di [[Lanzo Torinese]] si trova una targa commemorativa che ricorda questo primato.
 
All'inizio del Novecento sono presenti a Cirié la fabbrica di nastri e trecce [[Remmert & C]], diverse cartiere (De Medici, Olivetti, Marietta, Borla, Melanotte), la prestigiosa fabbrica di coperte Mosconi & Cesa, che sorgeva nell'area conosciuta come il ''Babau'', l'antico stabilimento di filatura della seta Craponne & Vigano; inoltre tintorie, cuoifici, coltellerie, falegnamerie.
 
Nel [[1935]] viene fondata la ''[[SAIAG]]'', Società Anonima Industria Articoli Gomma, nata dalla fusione di due aziende preesistenti: la IAC, produttrice di teli gommati per dirigibili e maschere antigas usate dall'esercito italiano durante la [[prima guerra mondiale]], e la ''FIRGA'', specializzata nel settore della produzione di articoli rigenerati in gomma. Nel [[2000]] l'azienda è stata venduta e successivamente frazionata in due società: la ''Trelleborg'' e la ''Metzeler''.
 
Di grande importanza per lo sviluppo industriale e per la crescita dell'occupazione nell'area di Cirié fu l'arrivo della famiglia Remmert, che insediò due importanti opifici nella zona e costruì, accanto allo stabilimento ciriacese, la bella villa di famiglia.
 
=== Ex Opificio Remmert ===
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Ciriè, 1976) - BEIC 6329305.jpg|thumb|Remmert nel [[1976]], foto di [[Paolo Monti]]]]
 
Attiva fino ai primi [[anni 1980|anni ottanta]], l'area della vecchia ''Remmert'', conosciuta come ''La Biancheria'', è stata oggetto, in tempi recenti, di una vasta opera di ristrutturazione, che ha portato alla nascita del centro polivalente chiamato ''Cirié 2000'', che ospita, oltre a diverse attività commerciali, l'Ufficio Postale, il Ministero delle Finanze, la redazione dello storico settimanale ''Il Risveglio'', la Biblioteca comunale ''[[Alvaro Corghi]]'' ed alcuni uffici comunali. Vi era anche un tribunale, oggi dismesso..
 
=== L'IPCA ===
L'Industria Piemontese dei Colori di [[Anilina]] viene fondata nel [[1922]] dai fratelli Sereno e Alfredo Ghisotti nel territorio della frazione [[Borche]], dove prima sorgeva una fabbrica di fiammiferi.
 
La fabbrica è passata alla storia per una tragica vicenda di inquinamento ambientale e per i moltissimi lavoratori deceduti per [[carcinoma della vescica|cancro alla vescica]].
 
Nel 1972 due ex operai dell'IPCA, Albino Stella e Benito Franza, entrambi ammalati di tumore alla vescica, presentarono denuncia contro la fabbrica. Grazie all'impegno dell'allora Pretore di Cirié, Troiano, e di un oncologo dell'Università di Torino, Benedetto Terracini, per la prima volta nella storia della Repubblica, i proprietari di un'azienda venivano chiamati a rispondere penalmente per le malattie contratte dai dipendenti a seguito delle lavorazioni effettuate e della totale mancanza di idonee misure preventive.
 
Nel [[1977]], al termine di un lungo e tortuoso processo, i titolari, i dirigenti, e il medico dell'azienda, vennero condannati per [[omicidio colposo]]. L'IPCA chiuse definitivamente i battenti nel [[1982]]. Da una ricerca condotta dall'INAIL emerse che ben 168 lavoratori dell'IPCA morirono per cancro alla vescica.
 
Nel [[2005]] venne realizzato il documentario ''Non si deve morire per vivere'', del regista [[Daniele Gaglianone]], al quale parteciparono Cinzia Franza e Daniele Stella, figli dei due operai che denunciarono l'azienda, e Paolo Randi, ex lavoratore dell'IPCA, il quale racconta le terribili condizioni di lavoro a cui erano sottoposti gli operai della fabbrica.
 
Il comune di Cirié ha intitolato una piazza alle ''"Vittime dell'IPCA"''.
 
== Società ==
 
=== Evoluzione demografica ===
Dall'anno 1951 ad oggi, la popolazione residente ''è raddoppiata''.
 
==Evoluzione demografica==
{{Demografia/Cirié}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Cirié sono {{formatnum:1242}}<ref>{{Cita web |url=http://demo.istat.it/str2017/index.html# |titolo=Dato Istat al 31 dicembre 2017 |accesso=28 agosto 2018 |dataarchivio=6 agosto 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170806142909/http://www.demo.istat.it/bil2016/index.html |urlmorto=sì }}</ref>, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative<ref>Dati superiori alle 20 unità</ref>:
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 1.035 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
 
{{div col}}
{{ROU}} 661 3,49%
# [[Romania]], {{formatnum:737}}
# [[Albania]], {{formatnum:138}}
# [[Marocco]], {{formatnum:75}}
# [[Cina]], {{formatnum:70}}
# [[Ucraina]], {{formatnum:25}}
# [[Perù]], {{formatnum:24}}
# [[Moldavia]], {{formatnum:20}}
{{div col end}}
 
== Altri progettiCultura ==
{{interprogetto|commons=Category:Cirié}}
 
=== Stampa ===
==Collegamenti esterni==
Nei primi anni del [[XX secolo|Novecento]], si diffonde nel Ciriacese il fenomeno della [[giornalismo|stampa]] locale. I giornali vengono stampati in piccole tipografie cittadine, con cadenza settimanale e sono composti da sole quattro pagine, di cui l'ultima, solitamente, dedicata alla pubblicità. Fra i più antichi ricordiamo ''L'Aurora'', edito già alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]], ''La Stura'', il cui primo numero viene stampato il 15 giugno [[1901]] dalla tipografia Streglio, di Cirié. Il giornale, che ha vita piuttosto breve, confluisce più tardi ne ''Il Progresso del Canavese e delle Valli Stura''. Dal [[1904]], il giornale viene stampato nella tipografia di Giovanni Capella, un ex collaboratore di Streglio. Capella è direttore responsabile dal [[1943]] al febbraio [[1944]], quando viene pubblicato l'ultimo numero.
*[http://bol.comune.cirie.to.it/ Biblioteca comunale ''Alvaro Corghi'']
*[http://extracirienews.it/ Extra Ciriè News, giornale on line dedicato alla città di Ciriè]
 
Una discreta diffusione ha ''Il Canavese e le Valli di Lanzo'', nato nel novembre del [[1908]] e pubblicato la domenica. Fra i collaboratori del giornale vanno ricordati [[Giacomo Bollati]] e il professor [[Nino Costa]]. L'ultimo numero esce il 12 settembre [[1909]].
===Approfondimenti===
*[http://www.webalice.it/luigibairo/Domenico%20Giacomino%20Piovano.pdf Domenico Giacomino Piovano: Da campione di Rischiatutto a grande viaggiatore]
*[http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b6e0c3c7-537b-4e7d-a157-e18c1142d524.html?p=9 La puntata di ''Leonardo'', Rai 3, 12 ottobre 2009, dedicata alla scoperta di Enrico Giraudo.]
 
''Il Risveglio del Canavese'' nasce il 6 gennaio [[1921]]. Il giornale si pone in contrasto sia con socialisti e comunisti, sia con i fascisti, di cui vengono spesso denunciate le violenze. Nel [[1924]] il giornale esprime critiche al nuovo sistema elettorale voluto da [[Benito Mussolini|Mussolini]], ma dall'anno successivo gli articoli a sfondo politico diventano più rari, per poi sparire completamente a causa della censura sempre più rigida. La pubblicazione del Risveglio termina nel [[1925]], e riprende al termine della [[seconda guerra mondiale]].
{{Provincia di Torino}}
{{Portale|Piemonte}}
 
=== Biblioteca ===
[[Categoria:Cirié]]
A Cirié è presente la Biblioteca civica ''[[Alvaro Corghi]]'' situata presso il centro ''Cirié 2000''.
 
=== Istruzione ===
A Cirié hanno sede due istituti d'istruzione superiore statali e un centro di formazione tra i più importanti del [[Canavese]].
 
* Istituto d'istruzione superiore "Fermi-Galilei"
* Istituto d'istruzione superiore "Tommaso D'Oria"
* CIAC Formazione "Davide Negro"
 
=== Artisti ciriacesi ===
 
==== Celio Secondo Curione ====
{{vedi anche|Celio Secondo Curione}}
[[File:Portret van Caelius Secundus Curio Beroemde hervormers (serietitel) Effigies praestant. aliquot virorum qui veram in primis religion (serietitel), RP-P-1908-2651.jpg|miniatura|Portret van Caelius Secundus Curio Beroemde hervormers (serietitel) Effigies praestant. aliquot virorum qui veram in primis religion (serietitel), RP-P-1908-2651]]
Nato a Cirié il 1º maggio 1503 e morto a Basilea il 24 novembre 1569, è stato uno dei più importanti umanisti e riformatori europei del Cinquecento. Braccato dall'Inquisizione per le sue idee ritenute eretiche, visse una vita errabonda in diverse città europee, per poi trovare rifugio in Svizzera, prima a Losanna poi a Basilea, dove insegnò all'Università per 23 anni e scrisse le sue opere più famose.
 
==== Alvaro Corghi ====
{{vedi anche|Alvaro Corghi}}
 
Alvaro Corghi (San Martino in Rio 1908 – Cirié 1998) è stato un pittore, caricaturista e [[futurista]] italiano.
 
==== Romano Gazzera ====
{{vedi anche|Romano Gazzera}}
 
Romano Gazzera (Cirié 1908 – Torino 1985) è stato un pittore italiano, famoso soprattutto per i suoi fiori giganti. Figlio del generale Pietro Gazzera.
 
==== Azio Corghi ====
{{vedi anche|Azio Corghi}}
 
Azio Corghi (Cirié 1937 – Guidizzolo 2022) è stato un compositore, musicologo e docente italiano di fama internazionale.
 
=== Musica ===
 
==== Musica pop e musica rock ====
Fin dagli [[anni 1960|anni sessanta]] il territorio ciriacese è stato ricco di musicisti [[rock]], [[Musica leggera|pop]] e [[jazz]]. Fra i gruppi più significativi che gravitavano nell'area cittadina va ricordato l'''Assoluto Naturale'', gruppo di [[rock progressivo]] attivo nei primi [[anni 1970|anni settanta]] guidato dal polistrumentista Lino Pastore. I ''Free Wave System'', nati nella seconda metà del decennio, proponevano un jazz-rock strumentale vicino alle sonorità dei [[Perigeo (gruppo musicale)|Perigeo]]. Nel [[1981]] il gruppo pubblica un [[Long playing|LP]] per l'etichetta torinese ''Drums Records''. Il disco, dal titolo ''Nonostante tutto'', viene riproposto su cd nel [[2004]] (Mellow MMP 410 - 2004). Fra i gruppi attivi nel corso degli anni ottanta si ricordano i ''Nightdriving Gossip'', che mutarono in seguito il loro nome in ''Harp1''. Nel [[1991]] nascono gli ''[[Arigret]]'', i quali, muovendosi con una libertà espressiva tipica degli [[anni 1970|anni settanta]], fondano [[jazz]], [[Heavy metal|metal]], [[rap]], [[rock progressivo|progressive]]. Dal vivo gli Arigret, oltre al loro repertorio, nel quale spiccava ''Fisionomia contadina'', ironica hit provinciale, riproponevano brani degli [[Area]], dei [[Gong (gruppo musicale)|Gong]] e dei newyorkesi [[Lounge Lizard]]. A partire dal [[1993]], dopo lo scioglimento della formazione originaria, gli Arigret iniziano un percorso indirizzato verso il [[free jazz]]. Nel [[1995]] pubblicano il cd ''Se Una Notte d'inverno un Viaggiatore...'' e suonano in diversi paesi europei. In seguito il batterista Dario Bruna e il bassista [[Federico Marchesano]] entrano a far parte della band di [[Carlo Actis Dato]], uno dei più importanti solisti di sax baritono del panorama mondiale. Con la ''Actisband'' realizzano quattro cd e si esibiscono dal vivo in diversi continenti. Nel [[1999]], inoltre, Marchesano e Bruna danno vita, insieme al trombettista Ramon Moro, al terzetto ''3quietmen'', che pubblica l'album ''trump'n'drum'n'bass'' nel [[2000]] per la CMC Records. Federico Marchesano collabora inoltre come contrabbassista con l'[[Orchestra|Orchestra sinfonica]] della [[RAI]], ed è attualmente bassista nei [[Mau-Mau]] e nella [[Banda Ionica]].
 
==== Il concorso musicale nazionale "Senza Etichetta" ====
A Cirié si svolge ogni anno il concorso musicale nazionale ''Senza Etichetta'', nato nel 1998 e rivolto a gruppi, cantautori e solisti. La giuria dal 1999 è presieduta stabilmente dal M° Giulio Rapetti, in arte [[Mogol]]. La sua presenza funge da garanzia per i partecipanti che vedono in lui la parte nobile, autorevole e titolata della musica popolare italiana. Il premio principale del concorso consiste in una o più borse di studio, che consentono ai vincitori di frequentare un corso di alta formazione, presso la scuola fondata e diretta da [[Mogol]], il Centro Europeo di Toscolano, ad Avigliano Umbro, in provincia di Terni; vi sono inoltre altri premi di merito. Ad essi si affianca un appuntamento culturale di rilievo, per un incontro sostenuto da un personaggio scelto nell'ambito della letteratura, dello spettacolo, della musica o del giornalismo. Gli artisti ospiti di "Senza Etichetta", presso il teatro tenda di Villa Remmert a Cirié, sono stati: [[Azio Corghi]] (compositore), [[Elio (cantante)|Elio]], [[Sandro Cappelletto]] (giornalista, scrittore e storico della musica), [[Ugo Riccarelli]] (Premio Strega 2004), [[Sonia Bergamasco]] (nastro d'argento 2004 per il film ''[[La meglio gioventù]]'' di [[Marco Tullio Giordana]]), [[Giuseppe Cederna]] (attore), [[Stefano Centomo]] (secondo classificato Sanremo 2007 sezione giovani), [[Tullio De Piscopo]] (batterista), [[Dodi Battaglia]], [[Red Canzian]], [[Roby Facchinetti]] e [[Stefano D'Orazio]] ([[Pooh]]), [[Niccolò Fabi]] (cantautore), [[Madaski]] ([[Africa Unite]]) ed Eleonora Bosio in arte Cixi (finalista di ''[[X Factor (Italia) (sesta edizione)|X Factor 2012]]'').
 
==== Il Civico Istituto Musicale "F. A. Cuneo" ====
Il Civico Istituto Musicale “F. A. Cuneo” nasce a Cirié nel luglio 1969, con delibera della Giunta Comunale, guidata dall'allora sindaco [[Gian Paolo Brizio]]. Cresciuto negli anni grazie anche al sostegno dell'Amministrazione Comunale, si è affermato nei decenni di attività didattica come luogo di promozione della musica a cui possono fare riferimento bambini, ragazzi ed adulti.
 
Nato con l'intento di offrire una formazione musicale classica, che aveva sbocco naturale nei corsi Accademici del Conservatorio, l'indirizzo didattico della scuola di musica cittadina si è arricchito negli anni di esperienze formative diverse (jazz, pop, rock).
 
==== Gli anni del Taurus ====
[[File:Ingresso Taurus Ciriè.jpg|thumb|L'ingresso del Taurus, in via Doria a Cirié, maggio [[2012]]]]
 
Nel settembre [[2006]] viene inaugurato un centro culturale polivalente ricavato dal comune all'interno della struttura dell'antica fabbrica Remmert.
 
Viene chiamato "Taurus", prendendo spunto dal nome dell'ultima azienda che occupava lo stabile, ed affidato in gestione ad alcune cooperative della zona. Il locale non è solo musica, ma ospita diversi eventi teatrali, tuttavia chiude i battenti nel giugno 2012.
 
Durante gli anni del Taurus, Cirié vive un periodo di straordinaria vivacità artistica e musicale. Grazie al direttore artistico Sabino Pace, il palco del locale di Via Doria diventa una tappa obbligata per moltissimi musicisti del panorama underground nazionale e internazionale. Grazie inoltre alla disponibilità di tre sale prova attrezzate, il Taurus si pone come punto di riferimento per i giovani musicisti della zona.
 
==== Musica bandistica ====
Dal [[1976]] è attiva a Cirié l'Orchestra a Fiati Giovanile Italiana ''I Music Piemonteis'', fondata e diretta da [[Ugo Bairo]]. Con l'orchestra a fiati, lavora stabilmente il coro dei Music Piemonteis, diretto da Luca Lozito: l'ensemble, specializzato in trascrizioni operistiche per orchestra a fiati, e coro, (trascrizioni curate dai due direttori), si è esibito in tutto il mondo (da ricordare, fra le numerose altre, le due tournée in [[Brasile]] nel [[2005]] e [[2007]], la tournée [[austria]]ca del [[2006]], quella [[Germania|tedesca]] del [[2008]] e lo straordinario tour in [[Francia]], [[Spagna]] e [[Portogallo]] del [[2009]]) riscuotendo ovunque calorosi consensi.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|6 giugno [[1993]]|27 aprile [[1997]]|Enzo Genisio|[[Lega Nord]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=06/06/1993&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=810840&levsut3=3&lev3=840&lev2=81&ne2=81&es2=S&levsut2=2&lev1=1&ne1=1&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 6 giugno 1993}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|28 aprile [[1997]]|28 maggio [[2006]]|Luigi Chiappero|Coalizione di [[Centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=27/04/1997&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=810840&levsut3=3&lev3=840&lev2=81&ne2=81&es2=S&levsut2=2&lev1=1&ne1=1&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 28 aprile 1997}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=810840&levsut3=3&lev3=840&lev2=81&ne2=81&es2=S&levsut2=2&lev1=1&ne1=1&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 13 maggio 2001}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|29 maggio [[2006]]|19 giugno [[2016]]|Francesco Brizio Falletti di Castellazzo|Coalizione di [[Centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=28/05/2006&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=810840&levsut3=3&lev3=840&lev2=81&ne2=81&es2=S&levsut2=2&lev1=1&ne1=1&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 28 maggio 2001}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=15/05/2011&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=810840&levsut3=3&lev3=840&lev2=81&ne2=81&es2=S&levsut2=2&lev1=1&ne1=1&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 15 maggio 2011}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|20 giugno [[2016]]|5 ottobre [[2021]]|Loredana Devietti Goggia|[[Lista civica|Liste civiche]] Più Cirié, Cirié nel cuore|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=05/06/2016&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=810840&levsut3=3&lev3=840&lev2=81&ne2=81&es2=S&levsut2=2&lev1=1&ne1=1&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 5 giugno 2016}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrecFine|Inizio=5 ottobre [[2021]]|Fine=In carica|Nome=Loredana Devietti Goggia|Partito=[[Lista civica|Liste civiche]] Più Cirié, Cirié nel cuore|Carica=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|Note=<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=05/06/2016&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=810840&levsut3=3&lev3=840&lev2=81&ne2=81&es2=S&levsut2=2&lev1=1&ne1=1&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021}}</ref>}}
 
=== Gemellaggi ===
 
* {{Gemellaggio|ITA|Gragnano|2024}}
 
== Sport ==
 
* Le squadre cittadine di calcio sono il '''Cirié''', fondato nel 1946, e la '''Leonida Esperanza''', fondata nel 1973, che militano rispettivamente in Prima e Terza Categoria. Entrambe le squadre giocano le loro partite casalinghe allo stadio comunale intitolato a Vasito Bastino, storico presidente del Cirié.
* La squadra di pallavolo è la '''Pallavolo Valli di Lanzo''', fondata nel 1989.
* La squadra di pallacanestro è la '''Pallacanestro Nole-Cirié''', fondata nel 1990.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* AA.VV., ''Immagini di Ciriè, appunti di storia e vita di una città'', a cura del comune di Cirié, 1979.
* AA.VV., ''La fabbrica del cancro, l'Ipca di Ciriè'', Einaudi, 1976.
* Angelo Sismonda, ''Notizie storiche di Ciriè'', 1924, ristampato a cura della Bottega d'Erasmo, 1972.
* A. Bonci, C. Calza, ''La stampa periodica nelle Valli di Lanzo e l'opera di Carlo Brizio'', pubblicata in ''Miscellanea di Studi storici sulle Valli di Lanzo'', edita dalla Società Storica V.L., 1996.
* Calza, Paviolo, ''Ciriè, proposte di itinerario alla scoperta del paese e delle sue bellezze con breve cenno storico'', Mulatero, 1999.
* Calza, Sergnese, ''Ciriè…in cartolina'', Garbolino Editore, 1999.
* Calza, Bonci, ''Nelle terre di Margherita di Savoia'', Garbolino Editore, 2002.
* Gruppo Storico Ars et Labor, ''Ciriè nel Medioevo - Statuti e franchigie del XIV secolo'', Editori Il Risveglio 1995.
* Armando Pellegrino, ''I D'Oria - Marchesi di Ciriè'', Circolo Culturale Ars et Labor, 1990.
* Ernesto Bellone, ''Ciriè Ducale'', Centro Studi Piemontesi 1987.
* Giovanni Crosetto, ''Dall'assistenza all'educazione: l'Istituto Troglia di Ciriè 1904-2004'', Garbolino, 2004 ISBN 88-88815-07-4.
* Giovanni Crosetto, ''Ciriè sportiva 1900-1975'', Garbolino, 2007, ISBN 978-88-88815-11-4.
* Giovanni Crosetto, ''Cinquant'anni di escursionismo in montagna. La Sezione di Ciriè del CAI UGET dal 1923 al 1973'', Garbolino, 2003, ISBN 88-88815-04-X.
* Carlo Delfino, (et al.), ''Giovanni Brunero. Il ciclismo delle strade bianche'', Garbolino, 2008, ISBN 978-88-88815-14-5.
* Giovanni Crosetto, ''Ciriè in guerra'', Lampi di stampa, 2010, ISBN 978-88-488-1055-5.
* Mauro Benedetti, ''La morte colorata, storie di fabbrica'', Feltrinelli, 1978.
* Giancarlo Gramaglia, ''Catalogo Opere Ettore Gramaglia. Dialogo tra padre e figlio'', Edizioni LFLP, Torino, 2011.
* Osvaldo Zaffiri, ''Pagine Inutili di un cittadino qualsiasi'', Edizioni Capella, Cirié, 1974.
* [[Luigi Bairo]], ''Novecento piemontese. Storie di sconosciuti illustri dalla provincia torinese'', [[Ananke Edizioni]], 2011, ISBN 978-88-7325-407-2.
* [[Luigi Bairo]], ''Il marchese Emanuele D'Oria. Lo spettro benigno che si aggira nel suo palazzo di Ciriè'', da Canavèis n. 37, Editrice Baima & Ronchetti, p. 41.
* [[Luigi Bairo]], ''Non si deve morire per vivere. IPCA di Ciriè, gli eroi del mondo operaio'', in ''Canavèis'' n. 36, Editrice Baima & Ronchetti, p. 83.
* [[Luigi Bairo]], ''Celio Secondo Curione di Ciriè, uno dei riformatori più importanti al mondo'', in ''Canavèis'' n. 35, Editrice Baima & Ronchetti, p. 29.
* [[Luigi Bairo]], ''Alla frazione Mollie di Ciriè. Gli ultimi cerri che ispirarono i Romani'', da ''Canavèis'' n. 34, Editrice Baima & Ronchetti, p. 114.
* [[Luigi Bairo]], ''Tra passato e presente. Il monumento ai Caduti di Ciriè'', da ''Canavèis'' n. 32, Editrice Baima & Ronchetti, p. 89.
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{EI|cirie}}
* {{Treccani|cirie}}
* {{cita web | 1 = http://www.webalice.it/luigibairo/Domenico%20Giacomino%20Piovano.pdf | 2 = Domenico Giacomino Piovano: Da campione di Rischiatutto a grande viaggiatore. Articolo di Luigi Bairo tratto da Il Risveglio del Canavese, 15 febbraio 2007. | accesso = 10 agosto 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070927202958/http://www.webalice.it/luigibairo/Domenico%20Giacomino%20Piovano.pdf | dataarchivio = 27 settembre 2007 | urlmorto = sì }}
* [https://streeen.org/film/non-si-deve-morire-per-vivere ''Non si deve morire per vivere'', film di Daniele Gaglianonone dedicato alla tragedia dell'IPCA.]
* [https://www.pigeoneyes.com/2022/03/21/i-p-c-a/ IPCA: galleria fotografica dello stabilimento abbandonato]
 
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