Capua: differenze tra le versioni

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{{nd}}
{{NN|Campania|dicembre 2022|Vedi anche [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato]]}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Capua
|Panorama =Capua (ponte)Volturno-Bridge.jpgJPG
|Didascalia =Uno scorcioPonte romano sul Volturno di(ricostruzione Capuapostbellica)
|Bandiera = Capua-GonfaloneBandiera.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Capua-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Campania
|Divisione amm grado 2 = Caserta
|Amministratore locale =Carmine AntropoliAdolfo Villani
|Partito = [[centrodestraPartito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione =30/05/2006 26-6-2022
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Latitudine gradi=41
|Sottodivisioni = [[Sant'Angelo in Formis]]
|Latitudine minuti=10
|Divisioni confinanti = [[Bellona (Italia)|Bellona]], [[Caserta]], [[Castel di Sasso]], [[Castel Morrone]], [[Grazzanise]], [[Pontelatone]], [[San Prisco (Italia)|San Prisco]], [[San Tammaro (Italia)|San Tammaro]], [[Santa Maria Capua Vetere]], [[Santa Maria la Fossa]], [[Vitulazio]]
|Latitudine secondi=0
|Zona sismica = 2
|Latitudine NS=N
|Gradi giorno = 1091
|Longitudine gradi=14
|Nome abitanti = capuani
|Longitudine minuti=17
|Patrono = [[sant'Agata]] e [[santo Stefano]]
|Longitudine secondi=0
|Festivo = 5 febbraio
|Longitudine EW=E
|PIL =
|Altitudine=25
|PIL procapite =
|Superficie=48.63
|Mappa = Map of comune of Capua (province of Caserta, region Campania, Italy).svg
|Note superficie=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Capua nella provincia di Caserta
|Abitanti=18839
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=[[Sant'Angelo in Formis]]
|Divisioni confinanti=[[Bellona (Italia)|Bellona]], [[Caserta]], [[Castel di Sasso]], [[Castel Morrone]], [[Grazzanise]], [[Pontelatone]], [[San Prisco (Italia)|San Prisco]], [[San Tammaro]], [[Santa Maria Capua Vetere]], [[Santa Maria la Fossa]], [[Vitulazio]]
|Codice postale=81043
|Prefisso=[[0823]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=061015
|Codice catastale=B715
|Targa=CE
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=capuani
|Patrono=[[sant'Agata]] e [[santo Stefano]]
|Festivo=[[5 febbraio]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Capua (province of Caserta, region Campania, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Capua nella provincia di Caserta
|Sito=http://www.comune.capua.ce.it
}}
 
'''Capua''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 18.853{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2010gen/index.html Datoname="template Istatdivisione alamministrativa-abitanti" 30/6/2010].</ref> della [[provincia di Caserta]] in [[Campania]].
 
Fondata dai [[Longobardi]] sul sito dell'antica [[Casilinum]] romana in seguito alla distruzione dell'[[Capua (città antica)|antica Capua]] prima e di [[Sicopoli]] poi, è stato il principale centro di [[Terra di Lavoro]] fino alla fine del [[XVIII secolo]] e più in generale una delle maggiori città del [[Regno di Napoli]], in virtù della sua posizione strategica sul fiume [[Volturno]] e sulle antiche [[Via Appia]] e [[Via Casilina]]. Dal 1984 è sede del [[Centro italiano ricerche aerospaziali]] mentre dal 1992 vi ha sede il dipartimento di economia dell'[[Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli]].
==Geografia==
Situata in [[Terra di Lavoro]], di cui un tempo fu capitale (''[[Signoria di Capua|Principato di Capua]]'') e capoluogo (epoca [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]]), l'abitato si adagia su di un'ansa del fiume [[Volturno]], posizione storicamente strategica, ai piedi del ''Monte Tifata'', dove sorge la frazione di ''[[Sant'Angelo in Formis]]'', ed è attraversato dalla ''[[via Appia]]'' (''SS 7''), nonché dalla ferrovia [[Napoli]]-[[Caserta]]-[[Cassino]]; Capua è stata terminale della ''[[via Casilina]]'' (''SS 6'', antica ''[[via Latina]]''), nei pressi corre l'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]] [[Roma]]-[[Napoli]] ([[Autostrada A2 (Italia)|ex A2]]), accessibile tramite il casello di Capua, situato nel comune di [[Pastorano]], che dista 8.5&nbsp;km da Capua in direzione nord e tramite il casello di Santa Maria Capua Vetere, situato nell'[[Santa Maria Capua Vetere|omonimo comune]], in direzione sud. È servita da un piccolo aeroporto turistico e militare dedicato a [[Oreste Salomone]], sul quale in tempi recenti si è ventilata una proposta di ampliamento, per convertirlo anche al trasporto civile a servizio del polo aeronautico del [[Centro Italiano Ricerche Aerospaziali|CIRA]], [[Oma Sud]] e della [[Tecnam]].
 
La sua posizione favorevole e la protezione naturale data dal fiume hanno fatto sì che in epoca medievale diventasse sede del potente [[principato di Capua]]. Fu poi [[città demaniale]], quindi non soggetta ad alcun dominio feudale, assumendo presto le caratteristiche di città fortificata con mura, fossati e due castelli a protezione della cinta muraria, rivestendo insieme a [[Civitella del Tronto]] e [[Gaeta]] il ruolo di città-fortezza fondamentale a ingresso e protezione delle terre settentrionali del regno napoletano.
[[File:Volturno-Bridge.JPG|320px|thumb|left|Un [[ponte]] antico sul [[fiume]] [[Volturno]].]]
 
Città d'arte e di studi, oltre che di considerevole tradizione militare, è sede dell'[[arcidiocesi di Capua]] fin dal suo trasferimento sulle rive del Volturno nell'[[856]], avendo accolto in continuità la tradizione civile e religiosa della Capua antica. È inoltre nota per il [[Placito capuano]], uno tra i più antichi documenti scritti in volgare italiano. Oggi la città è parte della densa e industrializzata conurbazione [[caserta]]na che proprio qui nasce e che si estende fino a [[Maddaloni]] per un totale di circa {{formatnum:350000}} abitanti; al contempo è parte anche della vasta e fertile pianura chiamata [[Piana dei Mazzoni|Terra dei Mazzoni]] ed è inoltre strettamente connessa con alcuni centri dell'[[Agro caleno]].
== Geografia antropica ==
Le principali frazioni e rioni del comune di Capua sono il centro storico fortificato e le sue frazioni sviluppatesi nei pressi di tre luoghi di culto [[extra moenia]]:
* '''Centro''' - Centro inserito all'interno di un'ansa del fiume Volturno,circondato sul lato aperto da [[Mura (architettura)|mura]] con fossati,splendido esempio di [[fortificazione alla moderna]]
* '''[[Sant'Angelo in Formis]]''' - In epoca romana vi sorgeva il "tempio di Diana Tifatina" su cui fu edificata l'[[Abbazia di Sant'Angelo in Formis]]
* '''San Giuseppe''' - L'abitato ha origine come borgo contadino avente come centro la chiesa di San Giuseppe, oggi è sede del polo aeronautico capuano costituito da aeroporto, [[C.I.R.A.]], e aziende aerospaziali.
* '''[[Santa Maria Maggiore (Capua)|Santa Maria Maggiore]]''' - Frazione fino al 1861, l'abitato ebbe origine in epoca basso-medievale come borgo contadino avente come centro la chiesa di Santa Maria Maggiore, e si sviluppò nelle vicinanze dell'[[Anfiteatro Campano]]. Oggi pur costituendo un comune autonomo rientra nell'[[arcidiocesi di Capua]].
 
== Geografia fisica ==
Sono presenti altri rioni minori:
Situata nella pianura di [[Terra di Lavoro]], di cui un tempo fu capitale (''[[Signoria di Capua|Principato di Capua]]'') e capoluogo (in epoca [[Regno di Napoli (1806-1815)|napoleonica]] e immediatamente dopo), il centro storico si adagia su un'ansa del fiume [[Volturno]], in posizione storicamente strategica. Non è lontana dal [[Monte Tifata]], ai cui piedi sorge invece la frazione di Sant'Angelo in Formis.
* ''Porta Napoli'' - Rione a sud della cinta Bastionata.
* ''Rione Stazione'' - Rione sorto nei pressi della stazione ferroviaria.
* ''Macello'' - Rione sorto recentemente caratterizzato dall'edificazione di moderne unità abitative.
 
== Storia ==
===Da Capua Antica a Capua Nova===
=== Età antica e origine ===
La Città, dopo aver vissuto un lungo periodo di splendore (si veda [[Capua antica]]-[[Santa Maria Capua Vetere]]), con il progressivo indebolimento dell'[[Impero romano d'Occidente]] si ritrovò sempre più esposta ad attacchi esterni. Nel [[455]] [[Genserico]] la saccheggiò poco prima di espugnare Roma. In seguito alla devastazione subita ad opera di Genserico, la città si spopolò trasformandosi in un anonimo villaggio.
{{Vedi anche|Casilinum}}
Verso il nono secolo d.C., Capua antica (oggi Santa Maria Capua Vetere) iniziò a trovarsi esposta alle frequenti scorrerie dei Saraceni. Nel terzo decennio del nono secolo la città, più volte devastata dalle incursioni dei pirati, fu quasi totalmente abbandonata dai suoi abitanti. La popolazione si trasferì in una nuova cittadina edificata dal Conte Landolfo per volere del Principe Sicone di [[Benevento]], ubicata presso il monte Triflisco. In onore del Principe Sicone, l'insediamento prese il nome di Sicopoli (terzo decennio del IX sec).
In età antica il sito dell'attuale Capua era occupato dalla città di [[Casilinum]], la cui storia è legata alla città di [[Capua (città antica)|Capua antica]] (situata presso l'attuale [[Santa Maria Capua Vetere]], fino al 1806 frazione di Capua) della quale costituiva i ruoli di porto fluviale lungo le rive del [[Volturno]] e di [[Città satellite (urbanistica)|città satellite]].
 
Attorno al [[338 a.C.]] Capua e Casilino passarono sotto l'influenza della [[Repubblica romana|Repubblica di Roma]],<ref>{{Cita libro|autore=Roberto Bosi|titolo=Le città Greche d'Occidente|anno=1980|editore=Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.|p=67}}</ref> alleandosi dapprima con essa per poi essere coinvolte nella [[Seconda guerra punica]], quando gli eventi bellici portarono dapprima all'[[assedio di Casilinum]] e poi all'[[Assedio di Capua (211 a.C.)|assedio di Capua]]. In seguito alle [[guerre puniche]] furono sottomesse definitivamente a [[Roma]].
Nell'([[856]]) il conte Landone decise di ricostruire la nuova sede comitale sulle rovine dell'antico borgo romano di ''Casilinum'', che prese il nome di Capua e divenne, durante il [[X secolo]], la capitale del ''[[Principato di Capua]]'', uno stato autonomo esteso su tutta la [[Terra di Lavoro]] fino al fiume [[Garigliano]]. Capua estese il suo controllo sulle cittadine e sui borghi limitrofi di [[Caserta]], [[Teano]], [[Sessa Aurunca|Sessa]], [[Venafro]] e [[Carinola]]; {{citazione necessaria|potenziandosi ulteriormente, arrivò a controllare i territori del [[Ducato di Napoli]], di [[Montecassino]], sede della celebre [[Abbazia]], e di [[Gaeta]]}}, che all'epoca era forse il porto più importante sul versante [[mar Tirreno|tirrenico]] del centro Italia.
 
=== Il medioevo e il periodo normanno ===
Verso la fine del medesimo secolo, Capua raggiunse il suo apogeo: il Principe [[Pandolfo Testadiferro|Pandolfo I ''Testadiferro'']] ([[961]] - [[981]]) {{citazione necessaria|riunificò i domini dell'Italia longobarda meridionale}}, inoltre venendo in aiuto di [[Papa Giovanni XIII]], esule da [[Roma]] tra il [[965]] ed il [[966]], ottenne l'elevazione di ''Metropolita'' per la Chiesa Capuana.
[[File:Map of Capua.tif|thumb|Mappa di Capua (1760 circa)]]
Nell'anno [[841]], nel corso di una lotta per la successione al [[ducato di Benevento]], il principe [[Radelchi I di Benevento|Radelchi I]] assoldò una banda di [[Saraceni]], comandata dal berbero Halfun, contro Landolfo conte di Caserta: i mercenari al soldo di Radelchi saccheggiarono e distrussero l'[[Capua (città antica)|antica Capua]] (l'odierna [[Santa Maria Capua Vetere]]), così da costringere la popolazione alla fuga. Dopo la distruzione, la popolazione fuoriuscì dalla città in rovina e si rifugiò dapprima a [[Sicopoli]] per poi collocarsi, dopo pochi anni e in seguito ad un probabile grande incendio, su un'ansa del fiume [[Volturno]], sul luogo dove aveva sede il porto fluviale romano di [[Casilinum]]. Il sito della rifondazione della città era in piena pianura rispetto a Sicopoli, arroccata sulla collina della Palombara a Triflisco e difficilmente raggiungibile, ma ugualmente inespugnabile grazie alla difesa naturale offerta dal fiume.[[File:"Capua" (22090632880).jpg|miniatura|348x348px|Veduta di Capua nel XVII secolo]]La nuova Capua si pose fin da subito in assoluta continuità con l'antica città romana e alto-medievale, tanto da ereditarne il nome, la cittadinanza e il suo tessuto sociale, il ruolo politico e la sede della [[Arcidiocesi di Capua]] mentre il sito dell'antica città andò impaludendosi col tempo come conseguenza dell'abbandono e dell'incuria e restando quasi del tutto spopolato per qualche secolo, diviso tra i minuscoli borghi di Berelais (parola longobarda indicante i vecchi anfiteatri romani<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Bova Giancarlo|titolo=Le pergamene angioine della Mater Ecclesia Capuana|volume=V}}</ref> in quanto corrispondente alla zona dell'[[Anfiteatro campano]]), San Pietro ad Corpus e [[Santa Maria Maggiore (Capua)|Santa Maria Maggiore.]]
 
Durante il X secolo, la nuova Capua longobarda divenne la capitale del [[Principato di Capua]], uno stato autonomo esteso su tutta la [[Terra di Lavoro]] fino al fiume [[Garigliano]]. Capua riuscì ad estendere il suo controllo sulle cittadine e sui borghi limitrofi di [[Caserta]], [[Teano]], [[Sessa Aurunca|Sessa]], [[Venafro]] e [[Carinola]]; {{Senza fonte|potenziandosi ulteriormente, arrivò a controllare alcuni dei territori del [[Ducato di Napoli]], di [[Montecassino]] e [[Gaeta]]}}, all'epoca tra i porti più importanti sul [[Mar Tirreno]] del centro Italia e dell'Italia meridionale continentale. Alla fine del medesimo secolo, Capua raggiunse il suo apogeo: il principe [[Pandolfo Testadiferro|Pandolfo I ''Testadiferro'']] {{Senza fonte|riunificò i domini dell'Italia longobarda meridionale}} e inoltre, venendo in aiuto di [[Papa Giovanni XIII]] esule da [[Roma]] tra il [[965]] ed il [[966]], ottenne l'elevazione di Capua e della sua arcidiocesi a [[sede metropolitana]].
Nell'anno [[1059]] il conte [[normanni|normanno]] di [[Aversa]] [[Riccardo I Quarrel]] conquistò il potente Principato longobardo di Capua.
Durante la dominazione Normanna la città vide accrescere ulteriormente la sua importanza strategica, sia dal punto di vista militare che commerciale; essa divenne in poco tempo un florido porto fluviale, racchiuso all'interno di una forte cinta muraria.
Dopo appena cinquant'anni dall'occupazione di Riccardo I, la città pagò lo scotto di essere un centro strategicamente importante: fu occupata da [[Arrigo VI]] di Svevia che ne ordinò la demolizione delle mura, in seguito ricostruite.
[[Federico II]] decise di edificare le due torri a difesa dell'adiacente ponte romano, tra le quali venne realizzato un arco di trionfo di mirabile fattura, demolito all'epoca di Carlo V per motivi militari.
 
Tra il [[1020]] e il [[1030]] poco lontano da Capua e nei pressi delle rovine di [[Atella (città antica)|Atella]] e tra la [[Via Campana (antica Roma)|Via Campana]] e la [[Via Atellana]] fu fondata la contea [[Normanni|normanna]] di [[Aversa]], i cui reggenti non impiegarono molto a conquistare il potente principato longobardo capuano. Durante la [[conquista normanna dell'Italia meridionale|dominazione normanna]] la città vide accrescere ulteriormente la sua importanza strategica, sia dal punto di vista militare che commerciale; essa divenne in poco tempo un florido porto fluviale, racchiuso all'interno di una forte cinta muraria. Dopo centocinquant'anni dall'occupazione di Riccardo I, la città fu occupata da [[Enrico VI di Svevia]] che ne ordinò la demolizione delle mura, in seguito ricostruite.
Durante il conflitto tra Svevi e Angioini la città subì continui attacchi che portarono alla demolizione e ricostruzione delle mura e di alcuni edifici cittadini.
 
[[Federico II di Svevia]] lasciò un importante segno in città: la considerò sempre una città fondamentale per il suo regno e pertanto decise di edificare una imponente porta che la proteggesse da nord e che la proiettasse verso [[Roma]]: nacque così la [[Porta di Capua]], costituita da due torri facente funzioni di porta di accesso alla città un tempo unite da un monumentale arco. Parzialmente demolite nel [[XVI secolo]] per ordine del viceré [[Fernando Álvarez de Toledo]] per adeguamento del complesso murario della città, esse furono intombate sotto una più moderna e grossolana fortezza esistente fino ai primi anni del [[XX secolo]] per poi essere riportate alla luce.
Con l'ascesa degli Angioini, la città divenne sede Della "Magna Curia" incrementando ulteriormente la sua importanza nell'amministrazione regia.
In epoca aragonese, Capua visse un periodo molto tranquillo, visitata spesso dal Re, divenendo così anche un importante centro culturale.
 
Durante il conflitto tra Svevi e [[Angioini]] la città subì continui attacchi che portarono alla demolizione e ricostruzione delle mura e di alcuni edifici cittadini, mentre con l'ascesa degli Angioini la città divenne sede della "Magna Curia", cosa che comportò un ulteriore aumento della sua importanza nell'amministrazione regia. La città espanse anche la propria influenza nel mondo culturale e politico dell'epoca, come testimoniato da personalità qui nate come [[Bartolomeo di Capua]], [[Giovanni da Capua]] e [[Raimondo da Capua]] o dalla presenza in città di grandi famiglie napoletane come i [[D'Aquino (famiglia)|D'Aquino]], i [[D'Evoli]] e i [[Di Capua]]. Vi si era radicata, inoltre, una discreta comunità [[ebraica]], raccolta intorno alle chiese di San Martino (ancora esistente), San Nicola e Sant'Andrea alla Giudecca, presso l'antica Porta Fluviale, e Sant'Erasmo, nei pressi della Porta Capuana o di San Vittore, oggi non più esistente e situata presso Piazza dei Giudici<ref name=":0" />.
Durante il regno di Federico I d'Aragona (incoronato nel duomo cittadino) la città fu scossa da un evento drammatico: il Sacco di Capua del [[1501]] ad opera di [[Cesare Borgia]]. I capuani, stremati da un lungo assedio, aprirono le porte della città alle truppe di Cesare Borgia, perché quest'ultimo aveva promesso di risparmiare gli assediati se questi si fossero arresi. Invece, appena l'esercito fu all'interno della città Borgia diede ordine ai suoi uomini di cominciare il saccheggio. Durante questo tragico evento morirono alcune migliaia di capuani.
 
In seguito, durante l'epoca [[Aragona|aragonese,]] Capua continuò ad essere un centro di primaria importanza, come testimoniato in particolare dalle frequenti visite dei re [[Ferdinando I di Napoli]], [[Alfonso II di Napoli]] e [[Ferdinando II di Napoli]] alla città<ref>[https://www.academia.edu/4530600/Cerimonie_regie_e_cerimonie_civiche_a_Capua_secoli_XV-XVI_2007 (PDF) Cerimonie regie e cerimonie civiche a Capua (secoli XV-XVI), 2007 | Francesco Senatore - Academia.edu]</ref>. Durante il regno di [[Federico I d'Aragona]] (incoronato nel [[Duomo di Capua|duomo cittadino]]) la città fu scossa dal drammatico evento del sacco di Capua del [[1501]] ad opera di [[Cesare Borgia]], nel contesto della [[Guerra d'Italia del 1499-1504]]. Aperte forse con l'inganno le porte della città, difesa da [[Fabrizio I Colonna|Fabrizio Colonna]], le devastazioni costarono la vita a circa duemila capuani.
Con l'avvento degli spagnoli l'importanza politica di Capua venne ridimensionata drasticamente, anche se rimase un insediamento prospero dotato di piazzaforte.
 
Con l'estinzione del ramo napoletano degli [[Aragona (famiglia)|Aragona]] e l'instaurazione vicereame spagnolo l'importanza di Capua quale centro culturale e civile venne ridimensionata drasticamente pur rimanendo uno degli insediamenti urbani più grandi del [[Regno di Napoli]] e sufficientemente strategico da restare una [[città demaniale]] e non vedersi venduta come feudo. A partire dalla fine del [[XVII secolo]] Capua fu interessata dal flusso di ricchi viaggiatori e commercianti d'arte, soprattutto stranieri, recatisi in [[Italia]] per il [[Grand Tour]], attratti soprattutto dalle rovine di [[Santa Maria Maggiore (Capua)|Santa Maria Maggiore]] e altresì diretti a [[Napoli]] o a [[Roma]]. Sono documentate inoltre le visite alla città di [[Montesquieu]], [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] e soprattutto [[Theodor Mommsen]], il cui contributo fu fondamentale per la costituzione e consolidamento del [[Museo provinciale campano di Capua]] il cui [[lapidario]] porta ancora oggi il suo nome.
===Cronologia di alcuni eventi storici importanti===
* [[1086]], ''[[Conclave di Capua]]'' per l'elezione di [[Papa Vittore III]] ([[1086]] - [[1087]]).
* [[1118]], ''Concilio di Capua'' al termine del quale furono condannati l'[[Enrico V del Sacro Romano Impero|Imperatore Enrico V]] e l'[[antipapa Gregorio VIII]].
* [[1156]], assorbimento del ''Principato normanno di Capua'' nel [[Regno di Sicilia]].
* [[1196]] - [[1197]], ''[[Prima Dieta di Capua]]'' con esecuzione di [[Riccardo d'Acerra]], seguita dal primo assedio subito ad opera di [[Enrico VI del Sacro Romano Impero|Enrico VI]] di [[Hohenstaufen|Svevia]], per sedare i rivoltosi pro Riccardo.
* [[1220]], ''Seconda Dieta di Capua'' tra i principi del [[Regno di Sicilia]].
* [[1496]], incoronazione a Capua di [[Federico I di Napoli]].
* [[1501]], secondo assedio ad opera di [[Cesare Borgia]], con gli alleati francesi, durante il quale si ebbe una tragica strage di abitanti: ''Sacco di Capua''.
* [[1807]] - [[1818]], Capua è capoluogo della Provincia della [[Terra di Lavoro]], all'interno del [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]] [[Regno di Napoli]] sotto i sovrani [[Giuseppe Bonaparte]] e [[Gioacchino Murat]].
* [[1815]], [[20 maggio]], presso Capua avrà luogo il [[trattato di Casalanza]], che costringerà all'esilio Gioacchino Murat, [[re di Napoli]] e che permetterà il ritorno di [[Ferdinando IV di Borbone]] sul trono.
* [[1860]], terzo assedio ed entrata in città delle truppe [[garibaldini|garibaldine]].
* [[1943]], i pesanti bombardamenti degli [[Alleati]] distruggono numerosi edifici, tra i quali il ''Ponte Romano'' della ''[[via Appia]]'', la ''Cattedrale Maria SS. Assunta in Cielo'' e gran parte del centro storico (circa il 75%), uccidendo circa mille persone.
 
=== Dall'età moderna ad oggi ===
== Onorificenze ==
Nel [[1844]] arrivò in città la ferrovia proveniente da [[Caserta]] e da [[Napoli]] che dopo [[Proclamazione del Regno d'Italia|l'unità d'Italia]] costituirà il tratto meridionale della [[Ferrovia Roma-Cassino-Napoli]], mentre nel [[1856]] fu deciso il trasferimento da Napoli dello stabilimento pirotecnico ivi locato nel castello di Carlo V. Tale stabilimento, dapprima legato all'[[Esercito delle Due Sicilie]] e poi al [[Regio Esercito]] e infine all'[[Esercito Italiano]], continua le sue attività producendo cartucce e altri materiali bellici. Insieme alla vicina caserma [[Giuseppe Salvatore Pianell|Pianell]] (demolita dopo i bombardamenti del secondo conflitto mondiale) essa consentiva l'acquartieramento in città di migliaia di militari, rendendo Capua un centro strategico in tal senso. Tale condizione favorì l'insediamento del [[Raggruppamento unità addestrative]] in città presso la caserma [[Oreste Salomone]] nei primi anni del [[XXI secolo]].
 
Dal [[XX secolo]] la città fu inoltre sede della scuola di Volo dell'[[Accademia Aeronautica]], la cui presenza ha comportato la nascita dell'[[aeroporto di Capua]] e di diverse industrie attive nel settore aerospaziale.
 
=== Cronologia di eventi storici importanti ===
*[[1086]]: ''Conclave di Capua'' per l'elezione di [[Papa Vittore III]] ([[1086]] - [[1087]]).
*[[1118]]: ''Concilio di Capua'' al termine del quale furono condannati l'[[Enrico V di Franconia|Imperatore Enrico V]] e l'[[antipapa Gregorio VIII]].
*[[1156]]: il ''Principato normanno di Capua'' fu assorbito nel [[Regno di Sicilia]] ad opera di [[Guglielmo I di Sicilia]].
*[[1196]] - [[1197]]: ''Prima dieta di Capua'' con esecuzione di [[Riccardo d'Acerra]], seguita dal primo assedio subito ad opera di [[Enrico VI di Svevia]], per sedare i rivoltosi dalla parte di Riccardo.
*[[1220]]: ''Seconda Dieta di Capua'' tra i principi del [[Regno di Sicilia]].
*[[1496]]: incoronazione a Capua di [[Federico I di Napoli]], causa un'epidemia che al tempo dilagava a [[Napoli]].
*[[1501]]: secondo assedio ad opera di [[Cesare Borgia]], con gli alleati francesi, dopo il quale si ebbe il sacco di Capua.
*[[1734]]: secondo [[Assedio di Capua (1734)|assedio di Capua]] che comportò la cacciata degli [[austria]]ci dalla città e di conseguenza dal Regno di Napoli.
*[[1806]]: numerosi casali di Capua se ne distaccano amministrativamente e diventano comuni autonomi, sotto l'impulso riformatore di [[Giuseppe Bonaparte]]. Nasce, tra gli altri, il comune di [[Santa Maria Capua Vetere]].
*[[1807]] - [[1818]]: Capua è capoluogo della Provincia della [[Terra di Lavoro]], all'interno del [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]] [[Regno di Napoli]] sotto i sovrani [[Giuseppe Bonaparte]] e [[Gioacchino Murat]].
*[[1815]]: alle porte di Capua ha luogo il [[trattato di Casalanza]], che costringerà all'esilio il [[Sovrani di Napoli|sovrano]] Gioacchino Murat e che permetterà il ritorno di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] sul trono di Napoli.
*[[1860]]: terzo [[Assedio di Capua (1860)|assedio di Capua]] ed entrata in città delle truppe [[Regno di Sardegna (1720-1861)|piemontesi]] al fine di completare l'annessione del [[Regno delle Due Sicilie]] allo stato [[Regno d'Italia (1861-1946)|sabaudo]].
*[[1943]], i pesanti bombardamenti degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] distruggono numerosi siti cittadini, tra i quali il Ponte Romano della [[via Appia]], la Cattedrale Maria SS. Assunta in Cielo, la Chiesa di San Pietro ad Pontem, la Chiesa del Carmine {{Senza fonte|e gran parte del centro storico (circa il 75%)}}, con l'uccisione di circa mille persone.
 
=== Simboli ===
[[File:Capua-Stemma.png|left|upright=0.5|thumb]]
[[File:Capua-Gonfalone.png|right|upright=0.5|thumb]]
 
Lo stemma della città di Capua è il simbolo della storia trimillenaria della città: è composto dall'acronimo romano [[SPQR|SPQC]], che la città di Capua ha utilizzato sin dall'epoca romana come segno distintivo, e da due scudi aggiunti in epoca medievale. Esso rappresenta l'ininterrotta continuità storica e geografica con la [[Capua antica]].
 
L'acronimo '''S.P.Q.C.''' della frase latina ''Senatus PopulusQue Capuanus'', ovvero il Senato e il Popolo Capuano, è presente inoltre sulla facciata principale del municipio della città di Capua.
 
Lo scudo sulla sinistra con la sua croce rappresenta la Capua di fondazione longobarda e di tradizione cristiana. Lo scudo sulla destra con le sue sette vipere rappresenta la Capua preromana, fondata dagli [[Osci]], i quali prediligevano il serpente nella propria simbologia.
 
Il gonfalone è costituito da un drappo partito di rosso e di giallo.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Merito= civileCorona golddi medalCittà BARItaliana.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro alTitolo Meritodi CivileCittà
|collegamento_onorificenza = Città decorate al merito civiledell'Italia
|motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica
|motivazione = Centro strategicamente importante per il comando tedesco impegnato a bloccare l'avanzata alleata verso Cassino e Roma, fu oggetto, all'indomani dell'armistizio, di un violentissimo bombardamento che causò la morte di millesessantadue persone, tra militari e civili, e la quasi totale distruzione dell'abitato. Contribuì generosamente alla guerra di liberazione con la costituzione dei primi nuclei partigiani, subendo feroci rappresaglie che provocarono la morte di numerosi ed eroici cittadini.
|data = [[2 gennaio]] [[1990]]
|luogo = Capua (CE), settembre/ottobre 1943
}}{{Onorificenze
}}
|immagine = Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al Merito Civile
|collegamento_onorificenza = Città decorate al merito civile
|motivazione = Centro strategicamente importante per il comando tedesco impegnato a bloccare l'avanzata alleata verso Cassino e Roma, fu oggetto, all'indomani dell'armistizio, di un violentissimo bombardamento che causò la morte di millesessantadue persone, tra militari e civili, e la quasi totale distruzione dell'abitato. Contribuì generosamente alla guerra di liberazione con la costituzione dei primi nuclei partigiani, subendo feroci rappresaglie che provocarono la morte di numerosi ed eroici cittadini. Capua (CE), settembre/ottobre 1943
|data=11 novembre 2003}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{F|centri abitati della Campania|maggio 2020}}
=== Centro storico ===
Il centro storico di Capua, che sorge sull'ansa del fiume [[Volturno]], un tempo occupata dall'antica [[Casilinum]] e successivamente alle invasioni barbariche, occupata dalla ''[[Civitas capuana]]'' è ricco di monumenti ed edifici storici principalmente di epoca [[Medioevo|medievale]], nonchè di resti del periodo pre-romano, come le ''Matres Matutae'' del [[Museo campano]] e del periodo romano come le effigi del palazzo del municipio e le pietre del Castello Normanno entrambi originarie dall'[[Anfiteatro campano]] di [[Capua antica]]. Altri resti di epoca romana sono presenti anche nella frazione di Sant'Angelo in Formis come ad esempio i resti del [[Tempio di Diana]]).
 
=== Caratteri generali ===
[[File:Placito-capua.JPG|320px|thumb|right|Scritta su marmo posta a terra in Piazza Medaglie d'oro recante scritto il primo documento attestato in [[volgare italiano]], il [[Placito di Capua]].]]
Il centro storico di Capua, sorto sull'ansa del fiume [[Volturno]] un tempo occupata dall'antica [[Casilinum]] (della quale è rimasta la pianta urbanistica della città odierna, almeno per quanto riguarda i principali assi viari<ref>{{Cita libro|cognome=Barbara Visentin|titolo=La nuova Capua longobarda : identità etnica e coscienza civica nel Mezzogiorno altomedievale|url=https://www.worldcat.org/oclc/805053428|accesso=15 luglio 2020|OCLC=805053428|ISBN=978-88-6582-015-5}}</ref>), è ricco di monumenti ed edifici storici principalmente di epoca [[Medioevo|medievale]], nonché di numerosi reperti e materiali di recupero sia di epoca pre-romana che romana, rinvenuti sia in loco sia nei poco distanti resti di [[Capua antica]]. Questi sono generalmente conservati al [[Museo provinciale campano di Capua]] oppure all'interno delle varie chiese cittadine, anche se è possibile imbattersi in materiali decorativi di antichissima fattura in giro per la città. Altro materiale archeologico è stato rinvenuto anche nella frazione di Sant'Angelo in Formis, nei pressi dell'abbazia: sono visibili infatti i resti di un tempio dedicato alla dea [[Diana]] Tifatina.
=== Monumenti del centro storico ===
[[File:Castello delle pietre e Real Sala d'Armi Capua.jpg|miniatura|verticale|Castello delle Pietre con la Real Sala d'Armi]]
*Ponte Romano e [[Porta di Capua|Torri di Federico II]]: i resti del ponte della [[via Appia]] sul [[Volturno]] costituiscono il principale reperto romano di Capua, a testimonianza dell'antica [[Casilinum]], sopra il quale correva la strada per [[Roma]]. Nel [[1234]] l'[[Federico II di Svevia|Imperatore Federico II]] ordinò la ricostruzione di quella che fu, fin dall'antichità, la principale porta d'ingresso della cittadina, ''Porta Roma''. Lo ''stupor mundi'' si volle ispirare alla monumentalità tipica degli [[archi di trionfo]] imperiali di epoca romana, anche come segno di sfida verso il vicino [[Stato Pontificio]]. Terminato verso il [[1240]], il complesso monumentale della [[Porta di Capua]] fu fonte d'ispirazione degli ideatori dell'[[Arco trionfale del Castel Nuovo|arco trionfale aragonese]], voluto al [[Castel Nuovo]] di [[Napoli]] da [[Alfonso V d'Aragona]]. Il complesso subì però tre demolizioni: la prima parziale nel [[1557]], per adeguarlo ai principi della [[fortificazione alla moderna]]; la seconda tra gli anni '20 e '30 del [[XX secolo]], atti a demolire il forte costruito sul bastione Cavaliere delle mura che aveva inglobato le basi delle torri e a riaprire il passaggio tra di esse mentre l'ultima avvenne con i bombardamenti del [[1943]] che distrussero il ponte romano. Oggigiorno si possono ammirare soltanto le testate del ponte originale e le basi delle due torri libere da ogni [[superfetazione]], mentre al [[Museo Campano]] sono conservate alcune delle statue ornamentali che hanno arricchito il monumento nel corso dei secoli.
*[[Castello delle Pietre]] o dei Principi normanni: fondato dai [[Normanni]] nel [[1062]] dopo la conquista della città, aveva lo scopo di tenere in soggezione la popolazione longobarda della città e di rafforzare invece il proprio potere, essendo arrivati da poco al potere in città. Fu sede degli organi amministrativi del Principato Normanno oltre che dei principi locali; la locuzione "''delle Pietre''" è dovuto al fatto che per la sua costruzione venne usato del materiale proveniente dall'anfiteatro di [[Capua antica|Capua]]. In epoca [[Aragonesi|aragonese]] vennero aperte alcune finestre, mentre la merlatura della torre è del [[XIX secolo]].
*Palazzo dei Giudici o Palazzo del Governatore (attuale Palazzo del Municipio): costruito nel [[1585]] su disegno dell'architetto capuano Ambrogio Attendolo, presenza evidenti influenze [[Giuliano da Sangallo|sangallesche]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Lucia Giorgi |titolo=Maestranze "forestiere" attive a Capua e Caserta dalla seconda metà del 1500 agli inizi del 1600 |rivista= Rivista di Terra di Lavoro |accesso=10 luglio 2020|url= https://www.academia.edu/7733198/Maestranze_forestiere_attive_a_Capua_e_Caserta_dalla_seconda_met%C3%A0_del_1500_agli_inizi_del_1600}}</ref>. Fu sede del tribunale e delle carceri della città prima del trasferimento del tribunale a [[Santa Maria Capua Vetere]] nel XIX secolo. Ha inoltre sostituito il castello di Carlo V in epoca moderna quale sede dell'autorità locale, da cui il nome di Palazzo del Governatore. Sulla facciata del palazzo sono stati inseriti alcuni busti di spoglio provenienti dall'[[anfiteatro Campano]], mentre il portale d'ingresso è sormontato dalla sigla [[SPQR|S.P.Q.C.]].
*Castello di Carlo V: voluto dall'[[Carlo V d'Asburgo|Imperatore Carlo V]] come parte integrante del rafforzamento difensivo della città, fu costruito tra il [[1542]] ed il [[1552]] al posto di un'antica fortezza longobarda, su progetto di [[Gian Giacomo dell'Acaya]], chiaramente ispirato ai lavori di [[Giuliano da Sangallo]]. È un tipico esempio di fortificazione cinquecentesca a pianta quadrata con bastioni acutangoli. Dai primi anni del XIX secolo è sede dello Stabilimento Militare Pirotecnico del Ministero della Difesa.
*Teatro Ricciardi: già esistente intorno alla metà del [[XVIII secolo]] con il nome di Teatro Pubblico, l'edificio attuale è risalente al [[1781]], quando l'ingegnere Francesco Gasperi lo ristrutturò in maniera decisa. L'aspetto neoclassico della facciata è invece del [[1929]].
*Porta Napoli: dedicata a [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], fu costruita in sito diverso da quello attuale tra il [[1577]] ed il [[1582]] su progetto dell'Attendolo, il quale si ispirò alla [[Porta Capuana]] a [[Napoli]]. Fu traslata di pochi metri nel [[1831]] in occasione dello spostamento della strada di uscita dalla città verso [[Napoli]] ma è rimasta sostanzialmente intatta<ref>{{cita news|autore=Isabella Di Resta|anno=1987|titolo=Per il recupero delle fortificazioni capuane|rivista=Capys|numero=20|pp=3-14}}</ref>.
*[[File:Porta Napoli, Capua.jpg|miniatura|Prospetto anteriore di Porta Napoli]]Real Sala d'Armi: arsenale militare a pianta ottagonale posto di fronte al Castello delle Pietre; fu istituito trasformando l'ex Chiesa di San Giovanni delle Dame Monache nella prima metà del [[XIX secolo]]. Il complesso originario risale al [[X secolo]], mentre il rifacimento settecentesco di [[Domenico Antonio Vaccaro]] non è più visibile a causa dei rimaneggiamenti occorsi per la sua trasformazione in edificio militare. Nell'ex convento fu istituita la scuola del [[Genio civile]].
*Bastioni e mura difensive: le antiche mura vennero nei secoli più volte ricostruite, rafforzate e livellate da ingegneri come Gian Giacomo dell'Acaya e [[Ferdinando Manlio]]. Il sistema difensivo corrente è formato da bastioni e cortine inclinate mentre diverse sono state le porte demolite nel corso dei secoli per favorire il passaggio delle strade. È un pregevole esempio italiano di [[fortificazione alla moderna]] del [[XVI secolo]]. Le porte che si aprivano dalle mura erano Porta Fluviale, Porta Sant'Angelo, Porta Napoli e Porta Roma.[[File:Mura di capua.jpg|miniatura|Mura e fossati di Capua]]
 
=== BasilicaArchitetture Benedettinareligiose ===
Le chiese e altre istituzioni religiose hanno prevalentemente avuto origine negli anni compresi tra il [[IX secolo]] e il [[XV secolo]]; grandissima parte del patrimonio sacro cittadino è stato però ristrutturato o ricostruito in seguito della [[Controriforma]] e dei nuove direttive stilistiche dettate dal [[Barocco napoletano]], in particolare tra inizi del [[XVII secolo]] e la fine del [[Settecento]]. Una ripresa dell'attività architettonica si ebbe alla metà del [[XIX secolo]] sotto l'arcivescovo [[Giuseppe Cosenza]] con la fondazione della Chiesa di Santa Margherita nel [[1853]], l'ultima ristrutturazione del Duomo prima del [[Secondo Conflitto Mondiale|secondo conflitto mondiale]] e lavori minori a diverse chiese, talune ad oggi non a noi pervenute. Le ristrutturazioni settecentesche in particolare hanno alterato in maniera sostanziale l'originaria conformazione architettonica di chiese di epoca longobarda, normanna e angioino-aragonese che in molti casi hanno lasciato visibili gli impianti e taluni elementi architettonici originali, mentre in altri sono serviti, in secoli più recenti, dei lavori di ripristino architettonico per riportarli alla luce. Gran parte delle pregiate opere d'arte e degli arredi originali sono conservate nei musei cittadini.
Nella frazione ''[[Sant'Angelo in Formis]]'' vi è la ''Basilica Benedettina'' omonima (fine [[XI secolo]]), in stile "[[arte bizantina|bizantino]]-campano", ritenuto uno tra i monumenti medioevali più importanti del [[Mezzogiorno (Italia)|Sud Italia]].
 
Il patrimonio capuano pertanto risulta fortemente stratificato, essendo la città stata la città chiusa dalle sue mura difensive per quasi un millennio. Proprio a causa dell'impossibilità di espansione, la pressione demografica e la necessità di nuove strutture pubbliche e private hanno comportato un notevole mutamento d'uso di numerosi edifici cittadini pre-esistenti. I molti monasteri presenti in città sono stati quasi tutti riconvertiti: ad oggi solo due di questi svolgono l'originaria funzione, mentre gli altri sono stati riconvertiti in caserme o palazzi nobiliari già a partire dal [[XVI secolo]] o più recentemente in istituzioni civili quali scuole, università, uffici civici.
=== Museo Campano ===
{{vedi anche|Museo Campano}}
È sede del [[Museo Campano]].
 
A causa dei bombardamenti del [[1943]] sono andate perse diverse chiese e diversi monasteri, tra cui la Chiesa del Carmine, la Chiesa di Santa Maria del Suffragio detta del ''Purgatorio'', la Chiesa di San Pietro ''ad Pontem'' e il monastero annesso alla Chiesa di San Domenico. Nel [[XX secolo]] e nel [[XXI secolo]] sono sorte nei quartieri periferici diverse chiese e cappelle in stile moderno.
=== Monumenti del Centro Storico ===
[[File:Medaglie doro capua.JPG|thumb|left|320px|Piazza Medaglie d'oro a Capua.]]
* ''Ponte Romano'' e ''[[Porta di Capua|Torri di Federico II]]'': i resti del ponte della [[via Appia]] sul [[Volturno]], costituiscono il principale reperto romano di Capua, a testimonianza dell'antica [[Casilinum]], e vi si corrispondeva la porta di uscita verso [[Roma]]. Nel [[1234]] l'[[Federico II del Sacro Romano Impero|Imperatore Federico II]], ordinò la ricostruzione di quella che fu, fin dall'antichità la principale porta d'ingresso della cittadina, ovvero ''Porta Roma'': egli si volle ispirare alla monumentalità tipica degli ''Archi di Trionfo'' Imperiali Romani, come segno di sfida verso lo [[Stato Pontificio]]. Terminato verso il 1240, il complesso monumentale della [[Porta di Capua]] fu fonte d'ispirazione degli ideatori dell'[[Arco trionfale del Castel Nuovo|Arco trionfale aragonese]], voluto al [[Castel Nuovo]] di [[Napoli]] da [[Alfonso V d'Aragona]] . Il complesso subì però due demolizioni: la prima parziale nel [[1557]], per adeguarlo ai principi della [[fortificazione alla moderna]]; l'ultima durante i bombardamenti nel [[1943]], che distrussero il Ponte Romano. Oggigiorno si possono ammirare soltanto le testate del Ponte e le basi delle due Torri, mentre al [[Museo Campano]] sono conservate alcune delle statue ornamentali.
{{Vedi anche|Porta di Capua}}
[[File:Castrum Lapidum Capuae.JPG|thumb|right|320px|Fondato fuori dalle mura,il "Castrum Lapidum" (Castello delle Pietre) fu inglobato nel circuito difensivo in età [[normanni|normanna]]. Più volte rimaneggiato, restano oggi i segmenti della cinta muraria, parte della fabbrica principale una torre quadrata a blocchi calcarei squadrati, provenienti dall'[[anfiteatro campano]].]]
* ''Castello delle Pietre'' o ''dei Principi Normanni'': fondato dai [[normanni]] nel [[1062]], dopo la conquista della città, per tenere in soggezione i [[longobardi]], divenne sede del Principato Normanno; il nome "''delle Pietre''" è dovuto al fatto che per la sua costruzione vennero usate pietre provenienti dall'anfiteatro di [[Capua antica|Capua]]. In epoca [[Aragonesi|aragonese]] vennero aperte alcune finestre, mentre la torre in tufo è del [[XIX secolo]].
* ''Palazzo del Municipio''. Sulla facciata sono inseriti alcuni busti dell'[[anfiteatro Campano]] insieme alla sigla [[SPQR|S.P.Q.C.]].
 
==== Cattedrale di Santa Maria Assunta ====
* ''Castello di Carlo V'': voluto dall'[[Carlo V del Sacro Romano Impero|Imperatore Carlo V]] come parte integrante del rafforzamento difensivo della città, fu costruito tra il [[1542]] ed il [[1552]], al posto di un'antica fortezza longobarda, su progetto di Gian Giacomo dell'Acaja. Attualmente è sede di una caserma e di un'accademia degli ''Artificieri dell'Esercito''.
{{Vedi anche|Duomo di Capua}}
* ''Teatro Ricciardi'': già esistente intorno alla metà del [[XVIII secolo]], l'edificio attuale è risalente però al [[1781]], quando l'Ingegner Francesco Gasperi lo ricostruì, invece l'aspetto neoclassico della facciata è del [[1929]].
[[File:Capua, cattedrale di Santa Maria Assunta - Quadriportico 1.jpg|thumb|La cattedrale di Santa Maria Assunta vista dal quadriportico]]
* ''Porta Napoli'': dedicata a [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], fu costruita tra il [[1577]] ed il [[1582]] su progetto dell'Architetto capuano Ambrogio Attendolo, il quale si ispirò a ''Porta Capuana'' di [[Napoli]].
* ''[[Bastione|Bastioni]]'' e ''[[Mura (architettura)|mura]] difensive'': le antiche mura vennero nei secoli più volte ricostruite o rafforzate, ma l'aspetto odierno caratterizzato da bastioni poligonali e cortine inclinate, costituisce uno dei più importanti (e meglio conservati nonostante l'incuria) esempi italiani di [[fortificazione alla moderna]] del [[XVI secolo]],
 
La cattedrale di Santa Maria Assunta, già dei Santi Stefano e Agata, venne fondata nell'[[856]], ma ricostruita prima nel [[X secolo]] e poi, ad opera dell'arcivescovo Erveo ([[1072]] - [[1086]]), verso la fine dell'[[XI secolo]]. Quest'ultimo intervento vide la realizzazione dell'ampio porticato, edificato su un'area cimiteriale di epoca longobarda e ampliato nuovamente nel [[XV secolo]], e l'ampliamento del palazzo vescovile. Nel [[XVIII secolo]], invece, l'intero complesso venne ristrutturato nuovamente ed in maniera radicale; ancora tra il [[1854]] ed il [[1857]], sotto il vescovato di monsignor Gennaro Cosenza, l'architetto [[Federico Travaglini]] rinnovò la Cattedrale, i cui sforzi furono vanificati dai bombardamenti del [[1943]] che distrussero gran parte del complesso. Ricostruito negli anni '50 in maniera semplificata, dal [[1992]] ospita il [[Museo diocesano di Capua]] all'interno della Cappella del Corpo di Cristo ove sono conservate opere pittoriche e scultoree provenienti da varie chiese cittadine. Attualmente è dedicata a [[Assunzione di Maria|Santa Maria Assunta]].
=== Architetture religiose ===
Le chiese capuane hanno prevalentemente avuto origine in un'epoca compresa tra il IX e il XV secolo. Nel corso dei secoli hanno, però, subito una serie interminabile di rimaneggiamenti e restauri, che ne hanno cambiato fortemente l'aspetto originario, rimanendo visibile, in parte, solo la struttura portante. Capua essendo una città fortezza fu limitata fortemente nello sviluppo “orizzontale”, bloccando di fatto la costruzione di nuovi edifici [[extra moenia]]. Per questo motivo nella città è possibile ammirare un'estrema stratificazione urbana che ha coinvolto sia edifici privati che ecclesiastici. I casi più eclatanti sono i numerosi complessi conventuali cittadini, di grande valore artistico che, nel corso dei secoli, per far fronte alle nuove esigenze logistiche militari di acquartieramento, sono stati trasformati in caserme o in edifici di funzione analoga.
Il periodo storico in cui sono state apportate le modifiche più significative è un intervallo di tempo compreso tra gli inizi del Seicento e la fine del Settecento, un secolo durante il quale si diffuse in tutto il meridione lo stile Barocco. Capua risentì delle influenze architettoniche e stilistiche della capitale, Napoli e per questo motivo è spesso possibile trovare delle similitudini tra gli edifici delle due città. I motivi decorativi del barocco furono applicati anche nei palazzi signorili ma in maniera meno evidente, mantenendo nella maggior parte dei casi le strutture pressoché inalterate.
Spesso oggi non è più possibile ammirare l'originaria bellezza di questi edifici a causa dei bombardamenti del 1943 che distrussero e danneggiarono buona parte del centro storico.
 
Di notevole pregio artistico sono la statua del ''Cristo Morente'' di [[Matteo Bottiglieri]], situata nella cripta, e la grande tela raffigurante l{{'}}''Assunta'' realizzata da [[Francesco Solimena]].[[File:Abbazia di Sant'Angelo in Formis, interno 01.jpg|thumb|La chiesa di Sant'Angelo in Formis]]
==== Duomo ====
Il [[Duomo di Capua|Duomo]] è la ''Cattedrale dei Santi Stefano e Agata'', fondata nell'[[856]], ma ricostruita prima nel [[X secolo]] e poi, ad opera dell'arcivescovo Erveo ([[1072]] - [[1086]]), verso la fine dell'[[XI secolo]], il quale vi aggiunse il porticato d'ingresso, ampliato nel [[XV secolo|Quattrocento]], e ristrutturò notevolmente l'annesso palazzo vescovile. Nel corso del [[XVIII secolo]] l'intero complesso venne ristrutturato radicalmente; ancora tra il [[1854]] ed il [[1857]], sotto monsignor Gennaro Cosenza, l'architetto Federico Travaglini rinnovò la Cattedrale, tale aspetto però non giunse ai giorni nostri, poiché sotto i bombardamenti del [[1943]] venne quasi distrutta. Nel [[1992]], all'interno della Cappella del Corpo di Cristo, venne inaugurato il museo diocesano, ove sono conservate opere pittoriche e scultoree provenienti da varie chiese cittadine.
 
==== Chiesa eddi exSan ConventoSalvatore dell'AnnunziataMaggiore a corte ====
{{Vedi anche|Chiesa di San Salvatore Maggiore a corte}}
Gli edifici risalgono alla fine del [[XIII secolo]] e, dato che tra chiesa e convento correva il tratto cittadino della [[via Appia]] (oggi ''Corso Appio''), vennero collegati tramite un "corridoio-ponte" coperto, sovrastante la strada e tuttora esistente. Il complesso venne ricostruito nel [[1538]] utilizzando pietre dell'''Anfiteatro'' e rispettando i canoni [[Rinascimento|rinascimentali]]; la chiesa venne poi arricchita dalla cupola di Filippo Vitale. Oggi l'ex convento è sede dell'ospedale dedicato a [[Ferdinando Palasciano]].
La chiesa di San Salvatore Maggiore a corte è quella di maggiori dimensioni tra le supersiti chiese di epoca longobarda. Esistente almeno dalla fine del [[IX secolo]], conserva sculture e affreschi medioevali.
 
==== Abbazia di Sant'Angelo in Formis ====
{{Vedi anche|Abbazia di Sant'Angelo in Formis}}
A [[Sant'Angelo in Formis]] vi è l'omonima abbazia, dell'[[XI secolo]] e in stile [[arte bizantina|bizantino]]-campano, {{senza fonte|ritenuta uno tra più importanti esempi di architettura religiosa del [[Mezzogiorno (Italia)|Sud Italia]].}}
 
====Chiesa ed ex-convento dell'Annunziata====
Edificata alla fine del [[XIII secolo]], il complesso venne ricostruito in maniera più maestosa ed imponente nel [[1538]], utilizzando materiali provenienti dall'[[Anfiteatro campano]] e rispettando i canoni architettonici e stilistici del [[rinascimento napoletano]]. La chiesa venne poi arricchita dalla grande cupola di realizzata da Ambrogio Attendolo, forse disegnata da [[Domenico Fontana]]. Al suo interno vi sono opere di [[Filippo Vitale]], [[Fabrizio Santafede]], [[Sebastiano Conca]], [[Antonio Sarnelli]], [[Francesco De Mura]], [[Fedele Fischetti]], [[Domenico Mondo]] e del marcianisano Paolo De Maio<ref>Vol. 27 - Raccolta Rassegna Storica dei Comuni - Anno 2013 pag 74-75</ref>, mentre è documentata la realizzazione di due organi da parte di [[Giovanni Francesco Mormando]], non a noi pervenuti. In epoca barocca, sono state inserite due statue raffiguranti [[Santa Lucia]] e [[San Rocco]] sulla facciata. La chiesa e il monastero furono dotati fin dalla loro prima fondazione di un passaggio coperto e sopraelevato ad arco per consentire l'attraversamento cittadino della [[Via Appia]] (oggi Corso Appio), tuttora esistente.
 
Una porzione dell'ampio ex convento ha ospitato il presidio ospedaliero dedicato a [[Ferdinando Palasciano]], chiuso nel [[2008]]. Nella piazza antistante la chiesa vi è la casa natale del compositore [[Giuseppe Martucci]], mentre alle spalle del campanile, nella piazza oggi denominata Piazza Medaglie d'Oro, un tempo sorgeva la Chiesa del Purgatorio, demolita negli anni '60 a causa dei danni successivi al secondo conflitto mondiale.[[File:Capua, chiesa di Sant'Eligio - Esterno.jpg|miniatura|verticale|destra|La chiesa di Sant'Eligio e l'arco Mazzocchi]]
 
==== Chiesa di Santa Caterina ====
{{Vedi anche|Chiesa di Santa Caterina (Capua)}}
La [[Chiesa di Santa Caterina (Capua)|chiesa di Santa Caterina]] ed il suo convento furono costruiti nel [[1383]] in stile [[gotico (arte)|gotico]], di cui conserva abside e crociera, ristrutturata nel [[1510]], con l'aggiunta delle navate laterali e di una statua interna della [[Santa Caterina d'Alessandria|Santa]], la facciata ed il campanile risalgono invece al [[XVIII secolo]]. Nel [[XVI secolo|cinquecento]] le famiglie nobili capuane finanziarono la costruzione del chiostro, per ringraziarle vennero scolpiti i loro stemmi alla base delle colonne, mentre dentro la chiesa vennero dedicate a loro le cappelle laterali.
La [[Chiesa di Santa Caterina (Capua)|chiesa di Santa Caterina]] e il suo convento furono costruiti nel [[1383]] in stile [[gotico (arte)|gotico]], di cui conserva abside e crociera, ristrutturata nel [[1510]], con l'aggiunta delle navate laterali e di una statua interna della [[Santa Caterina d'Alessandria|Santa]], la facciata ed il campanile risalgono invece al [[XVIII secolo]]. Nel [[XVI secolo|cinquecento]] le famiglie nobili capuane finanziarono la costruzione del chiostro, e in loro memoria vennero dedicate le cappelle laterali della chiesa e scolpiti i loro stemmi alla base delle colonne.
 
==== Chiesa di MontevergineSant'Eligio e San Gaetano ed ex Monasteroconvento Teatino ====
La Chiesa di Sant'Eligio fu edificata in Piazza dei Giudici tra il [[1284]] e il [[1296]] in stile gotico su un preesistente edificio di culto dedicato a [[Sant'Erasmo di Formia]], mentre il retrostante campanile in [[Piperno (roccia)|piperno]] risale al [[Cinquecento]]. Rifatta completamente in [[travertino]] nel settecento dall'architetto romano Giovanni Battista Landini in stile barocco, ospita una tela raffigurante la Madonna di [[Francesco Solimena]] mentre era qui presente una statua lignea di [[Pietro Alemanno]], oggi conservata presso il Duomo. Il convento annesso dei [[Padri Teatini]] è stato uno degli antichi ospedali di Capua, mentre oggi invece ospita il locale comando dei [[Carabinieri]].
Fondati nel finire del [[XIII secolo|duecento]] da Bartolomeo di Capua ed affidati ai [[monaci benedettini]] di Montevergine. Dal [[1795]] il monastero è adibito a seminario e conserva tuttora un pozzo nel chiostro risalente al [[1769]] con lo stemma verginiano scolpito. Sotto il portico dell'ex monastero nel [[1611]] venne sepolto [[Cesare Falco]].
 
==== Chiesa di Montevergine ed ex Monastero ====
La Chiesa di Montevergine con annesso monastero fu fondata al finire del [[XIII secolo|duecento]] da [[Bartolomeo di Capua]] ed affidati ai [[Ordine di San Benedetto|monaci benedettini]] di [[Montevergine (Mercogliano)|Montevergine]]. Dal [[1795]] il monastero è adibito a seminario e conserva tuttora un pozzo nel chiostro risalente al [[1769]] con lo stemma verginiano scolpito. Sotto il portico dell'ex monastero nel [[1611]] venne sepolto l'uomo d'armi capuano [[Cesare Falco|Giulio Cesare Falco]].[[File:Capua, chiesa di Sant'Angelo in Audoaldis - Facciata e campanile.jpg|thumb|upright|Chiesa di Sant'Angelo in Audoaldis]]
==== Chiesa di Santa Maria delle Grazie o ''della Santella'' ====
Venne costruita nel [[1761]], in ricordo del probabile miracolo della Madonna che avrebbe fermato la strage di abitanti del [[1501]] ordinata da [[Cesare Borgia]]. In precedenza sul luogo sorgeva una cappella dedicata alla Vergine, di cui si occupava una donna devota, tale Camilla Santella, dalla quale prese il nome.
 
==== Chiese minori ====
[[File:Capua, chiesa dei Santi Rufo e Carponio - Facciata e campanile.jpg|thumb|upright|Chiesa dei Santi Rufo e Carponio]]
* Le tre ''chiese longobarde'': sorgono in un'area dove era localizzato il ''Palazzo dei Principi [[Longobardi]]'' e sono: ''San Salvatore a Corte'' ([[960]]), ristrutturata in epoca normanna; ''San Giovanni a Corte'' ([[X secolo]]), rifatta nel [[XVIII secolo|Settecento]]; ''San Michele a Corte'' ([[IX secolo|IX]] - [[X secolo]]), dedicata all'Arcangelo patrono dei longobardi.
[[File:Capua, chiesa di Santa Maria della Carità - Facciata.jpg|thumb|upright|Chiesa di Santa Maria della Carità]]
* ''Chiesa di Sant'Angelo in Audoaldis'', di origine [[alto Medioevo|altomedioevale]], vi sorgeva nei pressi il ''Palazzo degli Audoalt'', nobile famiglia longobarda.
* Le tre chiese longobarde: sorgono in un'area dove era localizzato il ''Palazzo dei Principi [[Longobardi]]'' e sono: ''San Salvatore maggiore a Corte'' (prima del [[889]]-[[890]]), ristrutturata in epoca normanna e sveva; ''San Giovanni a Corte'' ([[X secolo]]), rifatta nel [[XVIII secolo|Settecento]]; ''San Michele a Corte'' ([[IX secolo|IX]] - [[X secolo]]), dedicata all'Arcangelo patrono dei longobardi.
* Resti della ''Chiesa di Ognissanti'', in ''via Seminario'', di origine [[arte bizantina|bizantina]].
*Chiesa di Sant'Angelo in Audoaldis: di origine [[alto Medioevo|altomedioevale]] e di fondazione longobarda, vi sorgeva nei pressi il palazzo degli Audoalt, nobile famiglia longobarda dell'epoca. Fu incorporata in un edificio civile nel [[XIX secolo]], mentre fu ripristinata nel [[1948]]. Alcuni fregi originali di epoca longobarda della chiesa sono conservati al Museo Campano.
* ''Chiesa di Santa Placida'' ed ''ex Convento di San Gabriello'', ([[1734]] - [[1756]]) tardo [[barocco]] con campanile di scuola [[Luigi Vanvitelli|vanvitelliana]] ([[1761]]).
* Resti della Chiesa di San Leucio: sono visibili alcune colonne della navate centrale e l'area absidale.
* ''Chiesa di San Leonardo'' ed ''ex Convento di San Vincenzo'', esistente già nel [[X secolo]], rifatta nell'[[XIX secolo|ottocento]]; il convento fu anche caserma.
*Chiesa di Santa Placida ed ex-convento di San Gabriello: chiesa di stile [[tardo barocco]] con campanile di scuola [[Luigi Vanvitelli|vanvitelliana]]. Il convento è stato ripetutamente visitato da [[Maria Amalia di Sassonia]], consorte di re [[Carlo di Borbone]], fino al punto da diventare protettrice e confidente dell'ordine qui insediato.<ref>{{Cita web|url=https://www.agenziademanio.it/export/sites/demanio/download/documentigare/190715_DRC_Relazione-tecnica.pdf|titolo=Relazione tecnica CED0018|sito=agenzia del demanio|data=luglio 2019|formato=pdf|accesso=13 luglio 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200717204945/https://www.agenziademanio.it/export/sites/demanio/download/documentigare/190715_DRC_Relazione-tecnica.pdf|dataarchivio=17 luglio 2020|urlmorto=sì}}</ref> Attualmente ospita una sede distaccata del [[Museo diocesano di Capua]].
* ''Chiesa di San Raffaele'', [[XVIII secolo|settecentesca]] ed ''ex Convento'' ([[XVII secolo]]).
*Chiesa di San Leonardo ed ex-convento di San Vincenzo: esistente già nel [[X secolo]], fu rifatta nell'[[XIX secolo|ottocento]]; il convento è stato trasformato in caserma.
* ''Chiesa di San Benedetto'' con ''ex Convento'', fondata dai [[Monaci Benedettini|Benedettini]] nel [[1108]], ristrutturata dai [[Gesuiti]] nel [[1611]].
*Chiesa di San Raffaele: di origine [[XVIII secolo|settecentesca]], affianca il più antico ex-convento, risalente al [[XVII secolo]].
* ''Chiesa e Convento di Santa Maria delle Dame Monache'', struttura [[barocco|barocca]] del [[1726]] su edificio del [[952]]; parte del convento divenne la ''Caserma Fieramosca'' nel [[1812]].
*Chiesa di San Benedetto con ex monastero: fondata dai [[Ordine di San Benedetto|Benedettini]] nel [[1108]], fu ristrutturata dai [[Gesuiti]] nel [[1611]].
* ''Chiesa di Sant'Eligio e San Gaetano'' ed ''ex Convento Teatino'' ([[1284]] - [[1296]]), con campanile [[Rinascimento|rinascimentale]] ([[1514]] - [[1524]]) e facciata [[barocco|barocca]] ([[1747]]), oggi il convento è sede della caserma dei [[Carabinieri]].
*Chiesa e convento di Santa Maria delle Dame Monache: l'attuale struttura [[barocco|barocca]] di [[Giovan Battista Nauclerio]] è del [[1726]], ma fu fondata del [[952]]; parte del monastero divenne la ''Caserma Fieramosca'' nel [[1812]].
* ''Chiesa della Maddalena'' ed ''ex Convento Agostiniano'', costruita verso il 1300 da Bartolomeo de Capua, con annesso ''Ospedale'' (poi Convento), restaurati nel [[1747]]. Vi si trovano le cappelle gentilizie di jus patronato -restaurate tra il 1753 e il 1756- delle nobili famiglie capuane [[Lanza]], dedicata a San Giuseppe; Gianfrotta, dedicata a San Tommaso da Villanova (ma per il Granata la pala si riferiva a San Nicola da Tolentino); [[d'Errico]], dedicata a San Nicola di Bari; [[Boccardo]], dedicata alla SS. Vergine Addolorata.
*Chiesa della Maddalena ed ex-convento Agostiniano: costruita verso il 1300 da [[Bartolomeo di Capua]] con annesso il convento ed ex ospedale, entrambi restaurati tra il [[1747]] ed il [[1749]] da [[Bartolomeo Vecchione]] e Giovanni Battista Landini. Vi si trovano le cappelle gentilizie di jus patronato -restaurate tra il 1753 e il 1756- delle nobili famiglie capuane Lanza, dedicata a San Giuseppe; Gianfrotta, dedicata a [[Tommaso di Villanova]] (ma per il [[Francesco Granata]]{{Da chiarire}} la pala si riferiva a [[Nicola da Tolentino]]; d'Errico, dedicata a [[San Nicola di Bari]]; Boccardo, dedicata alla SS. Vergine Addolorata.
* ''Chiesa ed ex Monastero della Concezione'' del [[XVIII secolo|Settecento]], ma ha origini antichissime, il Monastero divenne nel [[1940]] parte del [[Museo Campano]].
*Chiesa ed ex Monastero della Concezione: di più antica origine, l'attuale confomazione della chiesa è settecentesca. Il suo monastero divenne nel [[1940]] parte del [[Museo Campano]].
* ''Chiesa di San Domenico'', di fine [[XIII secolo|duecento]], ma ristrutturato completamente in epoca barocca.
*Chiesa del Gesù Gonfalone: chiesa [[XIII secolo|duecentesca]] in stile gotico, il convento ad essa attiguo oggi ospita la sezione musicale del Liceo Luigi Garofano.
* ''Chiesa dei Santi Rufo e Carponio'' (prima metà [[XI secolo]]), in epoca normanna i Benedettini costruirono il campanile e le due absidi.
*Chiesa di San Domenico: di fine [[XIII secolo|duecento]]. Sebbene ristrutturata completamente in epoca barocca, sono ancora visibili numerosi elementi originari.
* ''Chiesa di San Marcello'', di origini anteriori al [[X secolo]], ma rifatta nell'Ottocento.
*Chiesa dei Santi Rufo e Carponio: risalente alla prima metà [[XI secolo]], in epoca normanna i Benedettini costruirono il campanile e le due absidi. L'altare è stato costruito riadattando un sarcofago di epoca romana.
* ''Chiesa della Carità'' ([[1697]]), esempio meglio riuscito di [[barocco]] capuano. Essa è ancora oggi di proprietà della Reale Illustre Arciconfraternita dei Bianchi della S.S.Carità, aristocratico sodalizio che anticamente aveva tra i suoi scopi quello di assicurare la cura spirituale dei condannati alla pena capitale nonché la dote per il maritaggio di fanciulle orfane.
*Chiesa di San Marcello Maggiore: di origini anteriori al [[X secolo]], ma rifatta nel [[XIX secolo]]. L'altare è stato costruito riadattando un sarcofago di epoca romana.
* ''Chiesa di San Salvatore Piccolo'', risalente all'[[XI secolo]].
*Chiesa della Carità: esempio meglio riuscito di [[barocco]] capuano, risale al [[1697]]. Essa è ancora oggi di proprietà della Reale Illustre Arciconfraternita dei Bianchi della S.S. Carità, aristocratico sodalizio che anticamente aveva tra i suoi scopi quello di assicurare la cura spirituale dei condannati alla pena capitale nonché la dote per il maritaggio di fanciulle orfane.
* ''ex Chiesa di San Martino alla Giudea'', [[gotico (arte)|gotico]] di tardo [[XIV secolo|trecento]], sorge nell'area dell'antico quartiere ebraico (fino al [[1540]]).
*Chiesa di San Salvatore Piccolo: risalente all'[[XI secolo]], è stata rifatta nel [[XVIII secolo]], presentava degli affreschi medievali ora presso il Museo Campano.
*Chiesa di Santa Margherita: è una delle chiese più recenti del centro storico, essendo stata edificata nel [[1853]] con un sobrio stile neoclassico.
*ex Chiesa di San Martino alla Giudea: sorta in [[gotico (arte)|gotico]] di tardo [[XIV secolo|trecento]], sorge in una delle tre aree che fino al [[1540]] ospitarono l'importante comunità ebraica capuana.
*Chiesa di San Lazzaro Extra Moenia: posta sull'antica strada per [[Santa Maria Maggiore (Capua)|Santa Maria Maggiore]] e vicina all'area della storica fiera di Capua, ha ospitato nel suo complesso uno dei più antichi [[Lebbrosario|lebbrosari]] d'Italia, distrutto poi dai francesi agli inizi del [[XIX secolo]]. Prima della fondazione del cimitero di Capua intorno al [[1840]] è stato uno dei luoghi di sepoltura della città in seguito all'[[Editto di Saint Cloud]].
*[[File:San Domenico Capua.jpg|miniatura|verticale|Chiesa di San Domenico]]Chiesa di San Giuseppe Extra Moenia: sorta nel [[XVIII secolo]] sul sito della più antica chiesa di [[San Terenziano]], luogo di culto dell'antico omonimo borgo poi distrutto, presenta aspetti sia aspetti barocchi che neoclassici. È stata un luogo di sepoltura insieme alla chiesa di San Lazzaro.
 
=== PalazziArchitetture civili ===
==== Palazzi ====
* ''Palazzo Antignano'': rifacimento [[XV secolo|quattrocentesco]] di un palazzo già esistente; dal [[1874]] vi ha sede il [[Museo Campano]].
* ''Palazzo Fieramosca'': la costruzione originaria è un [[gotico (arte)|gotico]] di fine [[XIII secolo|duecento]], della quale esiste ancora il portale archiacuto d'ingresso, venne ristrutturato nella seconda metà del [[XV secolo]] dalla famiglia Fieramosca. Oggi vi ha sede la A.S.L. di Capua. Nel [[1476]] vi nacque [[Ettore Fieramosca]], l'eroe della [[disfida di Barletta]].
* ''Palazzo di Giustizia'' o ''del Governatore'': ha sede in ''Piazza dei Giudici'', costruito nel [[1585]] su disegno di Ambrogio Attendolo, con l'''arengario'' situato in posizione centrale rispetto alla piazza.
* ''Edificio della Gran Guardia'' o ''Bivach'' ([[1608]] - [[1611]]), posto di fronte al precedente, ospitava il ''Corpo di Gran Guardia'' del Governatore.
* ''Palazzo Friozzi-Azzia'' (seconda metà del [[XVIII secolo|Settecento]]), di scuola [[Luigi Vanvitelli|vanvitelliana]].
* ''Palazzo Lanza'', acquisito dalla famiglia Lanza nel [[1453]], ristrutturato nel [[XVII secolo|XVII]] e nel [[XIX secolo]]; nel [[XVIII secolo|Settecento]] vi soggiornò [[Sant'Alfonso Maria de' Liguori]].
* ''Palazzo Rinaldi-Campanino'' (secondo [[XV secolo|Quattrocento]]) di stile misto [[Tardo gotico|tardo-gotico]] catalano e pre-[[Rinascimento|rinascimentale]], fra gli archi del portico cortilizio interno vi è un interessante reperto scultoreo romano, una testa di giovane.
* ''Palazzo Rinaldi-Milano'' della metà del [[XV secolo]], con una facciata [[manierismo|manieristica]] napoletana.
* ''Palazzo cosiddetto delle "Centopersone"'', probabilmente era una caserma d'appoggio delle truppe all'epoca di [[Ettore Fieramosca|Fieramosca]]. Dopo un lungo periodo in cui versava in uno stato di rovina nel 2010 sono cominciati lavori di restauro.
 
*Palazzo Antignano: rifacimento [[XV secolo|quattrocentesco]] di un palazzo già esistente, appartenuto nei secoli prima alla famiglia Antignano e poi ai [[Di Capua]] duchi di [[San Cipriano d'Aversa|San Cipriano]]; dal [[1874]] vi ha sede il [[Museo Campano]]. Tra il [[1807]] e il [[1818]] ha ospitato gli organi amministrativi della [[Provincia di Terra di Lavoro (1806-1860)|Provincia di Terra di Lavoro]].
==Cultura==
*[[Palazzo Fieramosca]]: l'impianto originario è medievale, romanico, ampliato in stile [[gotico]] e rinascimentale (seconda metà del [[XV secolo]]) dalla famiglia Fieramosca da cui prende il nome. Nel [[1476]] vi nacque [[Ettore Fieramosca]], l'eroe della [[disfida di Barletta]]. Oggi conserva le funzioni di residenza e ospita un presidio sanitario locale della [[Azienda sanitaria locale]] di [[Caserta]].
In città è presente la Facoltà di Economia della [[Seconda Università degli Studi di Napoli]]
*Edificio della Gran Guardia o Bivach: posto in piazza dei Giudici, ospitava il ''Corpo di Gran Guardia'' del Governatore, mentre in epoca fascista è stata la locale [[Casa del Fascio]].
*Palazzo Friozzi-Azzia: della seconda metà del [[XVIII secolo|Settecento]], è di scuola [[Luigi Vanvitelli|vanvitelliana]].
*Palazzo Lanza: acquisito dalla famiglia Lanza nel [[1453]], ristrutturato nel [[XVII secolo|XVII]] e nel [[XIX secolo]]; nel [[XVIII secolo|Settecento]] vi soggiornò [[Sant'Alfonso Maria de' Liguori]].
*Palazzo Rinaldi-Campanino: del secondo [[XV secolo|quattrocento]], è di stile misto [[Tardo gotico|tardo-gotico]] catalano e pre-[[Rinascimento|rinascimentale]]. Fra gli archi del portico cortilizio interno vi è un interessante reperto scultoreo romano, una testa di giovane.
*Palazzo Rinaldi-Milano: della metà del [[XV secolo]], presenta una facciata [[manierismo|manieristica]] napoletana.
*Palazzo cosiddetto delle "Centopersone": probabilmente era una caserma d'appoggio delle truppe all'epoca di [[Ettore Fieramosca|Fieramosca]]. Dopo un lungo periodo in cui versava in uno stato di rovina nel [[2010]] sono cominciati lavori di restauro.
 
=== Monumenti contemporanei ===
===Carnevale===
Il carnevale di Capua è uno tra i più antichi di Italia. Le prime edizioni organizzate in forma pubblica risalgono alla seconda metà del [[XIX secolo|1800]]. Le edizioni moderne sono caratterizzate dalla sfilata di carri e gruppi allegorici.
 
*''Dimore di tutto ciò che è divinissimo e santissimo_da un dialogo del Timeo di Platone'': la grande scultura in acciaio corten tagliata al plasma di [[Mafonso]] è collocata nella Villa Comunale Baden Powel, situata sul bastione Aragona della cinta muraria della città.<ref>{{Cita web|url=http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=88366|titolo=Mafonso - Dimore di tutto ciò che è divinissimo e santissimo|autore=http://www.exibart.com|sito=Exibart|accesso=29 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.casertanews.it/2010/03/17/art_20100317071739/|titolo=Presentazione statua di Mafonso Dimore di tutto ci che divinissimo e santissimo - Capua - 17 marzo 2010 - Notizie - Caserta News.it|autore=CasertaNews|sito=Caserta News|data=17 marzo 2010|accesso=29 marzo 2017}}</ref>
== Economia ==
*''FIERAMOSCA info-point monument''<ref>[http://www.ilmattino.it/caserta/capua_inaugurato_l_elmo_di_casanova_con_cesaro_e_sgarbi-1760304.html Capua, inaugurato l'elmo di Casanova con Cesaro e Sgarbi]</ref> di Arturo Casanova: monumentale elmo in bronzo, il cui valore artistico si fonde con la funzione di info-point fruibile al suo interno. Raggiunge le misure di quasi 9 m di h x 6 m di Ø e con un peso di 15 t e ha l’eccezionalità di inclinarsi di 16° dell’asse di baricentro, sul piano di appoggio. Consacrata nel 2011 alla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/arte_e_cultura/2011/2-giugno-2011/biennale-ecco-l-elmo-fieramosca-190781509313.shtml Biennale, ecco l’elmo di Fieramosca - Corriere del Mezzogiorno]</ref>, l’opera ha visto la sua definitiva collocazione in Piazza Umberto I nel [[2016]]).
Vi si trova la sede del [[Centro Italiano Ricerche Aerospaziali]] (CIRA).
 
== Società ==
 
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Capua (CE)}}
===Etnie e minoranze straniere===
Secondo i dati ISTAT<ref>[http://demo.istat.it/str2010/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 874 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
{{ALB}} 203 1,08%
Al 31 dicembre 2023 popolazione straniera era di {{formatnum:1528}} persone, pari all'8,88% dei residenti.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso}}</ref>
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{UKR}} 192 1,02%
Il carnevale di Capua è uno tra i più antichi di Italia, le cui prime edizioni organizzate in forma pubblica però risalgono alla seconda metà del [[XIX secolo|1800]]. Le edizioni moderne, finanziate da enti quali la [[Regione Campania]] in virtù del valore storico e culturale della manifestazione, sono caratterizzate dalla sfilata di carri e gruppi allegorici per tutta la città.
 
Nel quartiere San Giuseppe è presente l'antica tradizione della festa della Madonna Addolorata.
== Personalità legate a Capua ==
* [[Abate Giovanni]] (? - 934), scrittore, arcidiacono e abate. Scrisse ''Cronicon de persecutoribus cassinensis coenobii, et de miraculis inibi factis''.<ref Name=GBT>da Giovanni Bernardino Tafuri, ''Istoria degli scrittori nati nel regno di Napoli'', Stamperia Felice Carlo Mosca, Napoli 1748</ref>
* [[Pandolfo Testadiferro|Pandolfo I di Capua]] (? - marzo [[981]]), principe di Capua, [[Benevento]] e [[Salerno]]
* [[San Germano di Capua]] (V secolo - † 30 ottobre 451), vescovo e santo
* [[Anonimo da Capua]] (? - 1001), giuriconsulto, scrittore e storico. Risulta essere stato il primo a raccogliere tutte le leggi Longobarde ed il primo autore a scrivere di opere legali nel Regno di Napoli: ''Quantas causas debet esse judicata sine sacramentum'', ''Quantas causas fieri debet per pugna judicata'', ''Memoratorium pro quibus causis filii ab hereditate patris ex ereditari fieri debet''.<ref Name=GBT />
* [[Landenolfo da Capua]] ([[1150]] - ?), scrittore.<ref Name=GBT />
* [[Jacopo Amalfitano]] (? - † dopo il [[1242]]), scrittore e arcivescovo di Capua, scrisse le ''Epistolae Quatuor Ad Petrum De Vineis''.<ref Name=GBT />
* [[Pier delle Vigne]] ([[1190]] ca. - [[1249]]), uomo politico e letterato
* [[Luca da Capua]] (? - † [[1224]]), scrittore e arcivescovo di [[Cosenza]], scrisse ''Vita Beati Joachimi Abbatis''.<ref Name=GBT />
* [[Pietro da Capua]] ([[1180]] ca. - ?), teologo, patriarca di [[Antiochia]] e cardinale, scrisse ''Epitome Sentetiarum'' e ''Lexicon Concionatorum''.<ref Name=GBT />
* [[Andrea de Capua]] (1220 ca.), consigliere di [[Federico II del Sacro Romano Impero]] e di [[Carlo I d'Angiò]], padre di [[Bartolomeo de Capua]], scrisse ''Commentaria in costitutiones regni''.<ref Name=GBT />
* [[Bartolomeo de Capua]] ([[1248]]-[[1328]]), gran protonotario e logoteta di [[Carlo II d'Angiò]]. ''Dottore in quel tempo eccellentissimo, e uomo di grandissimo giudizio e di sagacissimo ingegno nel trattar ì negozj''<ref>citato in [[Angelo di Costanzo]], ''Istoria del regno di Napoli'', Società Tipografica dei Classici Italiani, Milano 1805.</ref>
* [[Giovanni da Capua]] (1250 ca. - ?), scrittore e traduttore, tradusse dall'arabo il libro ''Calila & Dimina'' col titolo di ''Directorium e Umanae Vitae Interprete Joanne De Capua''.<ref Name=GBT />
* [[Aldemaro di Capua]], ([[985]]-[[1070]]), santo
* [[Ettore Fieramosca]] ([[1476]] - [[20 gennaio]] [[1515]]), condottiero
* [[Michele Monaco]], [[1574]]-[[1644]], canonico capuano e storico
* [[Pompeo Lanza]] (? - [[1558]]), diplomatico
* [[Francesco Anelli]] (XVI secolo), oratore. Scrisse l'''Orazione'' funebre in morte di [[Filippo II di Spagna]].<ref Name=CMR>da Camillo Minieri Riccio ''Memorie storiche degli scrittori nati nel regno di Napoli'', Napoli 1844</ref>
* [[Apollonio Campano]] (XVI secolo), scrittore e letterato. Scrisse ''Annotazioni sopra il Canzoniere del Petrarca''.<ref Name=CMR />
* [[Francesco Granata]], [[1701]]-[[1771]], vescovo di Sessa e storico
* [[Giovanni Furno]] ([[1º gennaio]] [[1748]] - [[20 giugno]] [[1837]]), compositore
* [[Andrea De Simone]] ([[24 novembre]] [[1807]] - [[14 luglio]] [[1874]]), compositore
* [[Ferdinando Palasciano]] ([[13 giugno]] [[1815]] - [[28 novembre]] [[1891]]), chirurgo
* [[Giuseppe Martucci]] ([[6 gennaio]] [[1856]] - [[1º giugno]] [[1909]]), compositore
* [[Angelo Gatti (generale)|Angelo Gatti]] (Capua, [[9 gennaio]] [[1875]] – Milano, [[19 giugno]] [[1948]]), generale, saggista e romanziere
* [[Oreste Salomone]], ([[1879]]-[[1918]]), ufficiale di aviazione; medaglia d'oro al v. m.
* [[Amedeo Guillet]], ([[1909]]-[[2010]]), militare e diplomatico
* [[Raimondo da Capua]], o delle Vigne ([[1330]] circa – [[Norimberga]], [[5 ottobre]] [[1399]]), presbitero
* [[Silvio Fiorillo]] (Capua, 1560-1570 circa&nbsp;– prima del 1632), attore e commediografo
* [[Luigi Poderico]] (Napoli 1608 - 1675), condottiero. Difese Capua contro il Duca di Guisa nell'anno 1647 <ref Name=CMR />
*[[Alessandro Pellegrino]] (Capua? - Roma [[1623]]), grandissimo letterato e scrittore. Scrisse: ''Compenditium privilegiorum, et facultatum Cangregatione Clericoram Regularium Theatinorum'', Modena, 1610, 1615 2 vol; ''De duello'', Venezia, 1614; ''De immunitate ecclesiarum ec.'' Cremona, 1621; ''Constitntiones Cong. Cler. Regul. Theat.'', Roma, 1628; ''Additiones ad comment. constitutionam Cong. Cler. Regni. Theat.'', Roma, 1654; ''Compcndium privilegiorum, et facultatum Congregatione Cler. Regal, ec. collectum, digestum, et scoliis illustratam'', Napoli, 1633.
* [[Camillo Pellegrino]] (Capua [[1598]] - Capua [[9 novembre]] [[1663]]), figlio di Alessandro, celebre letterato, scrittore e storico. Scrisse numerosissime opere tra cui: ''Series Abbatum Cassiensium ab anno 720, Napoli 1645; ''Dell'antico sito di Capua'', Napoli, 1643; ''Origine dell'antica famiglia Di Colimenta, Napoli, 1643; ''Discorsi della Campagna Felice'', Napoli 1651; ''Historia principum langobardurum'', Napoli 1645; ''Replica alla risposta degli accademici della Crusca, fatta contro il dialogo dell'Epica Poesia in difesa dell'Orlando Furioso dell'Ariosto'', Vico Equense.<ref Name=CMR />
* [[Raffaele Mariano]] (Capua, [[5 settembre]] [[1840]] - [[Firenze]], [[1912]]) , filosofo e storico.
 
==Amministrazione Cultura ==
=== Museo Campano ===
{{Vedi anche|Museo campano}}
Il Museo provinciale campano di Capua, ospitato nel monumentale Palazzo Antignano (poi ampliatosi fino a comprendere l'attiguo monastero annesso alla Chiesa della Concezione''),'' fu fondato nel [[1870]] e inaugurato al pubblico nel [[1874]] da [[Gabriele Ianelli (archivista)|Gabriele Iannelli]]. Hanno collaborato con esso [[Theodor Mommsen]] e [[Amedeo Maiuri]]. Da allora è un punto di riferimento culturale per tutto il territorio e la [[Campania]].
=== Museo diocesano ===
{{Vedi anche|Museo diocesano di Capua}}
Il Museo diocesano di Capua, inaugurato nel [[1992]] dall'arcivescovo [[Luigi Diligenza]], contiene reperti archeologici o opere provenienti da varie chiese cittadine, tra cui una ''Madonna con Gesù Bambino tra santo Stefano e santa Lucia'' di [[Antoniazzo Romano]] e ''Santo Stefano e Sant'Agata'' di Bernardino Cesari, fratello del più noto [[Cavalier d'Arpino]].
 
Esso si articola in tre spazi espositivi: nella Cappella del Corpo di Cristo e nella cripta di Santo Stefano presso il Duomo e nel convento annesso alla Chiesa di San Gabriele.[[File:Antoniazzo romano, madonna col bambino tra i ss. stefano e lucia, 1489 (capua, museo diocesano) 01.jpg|miniatura|''Madonna col Bambino tra i santi Stefano e Lucia'' di [[Antoniazzo Romano]] ]]
=== Stemma ===
Lo stemma della città di Capua è il simbolo della storia trimillenaria di tale città.
 
=== Università ===
Lo stemma è composto dall'acronimo romano [[SPQR|SPQC]], che la città di Capua ha utilizzato sin dall'epoca romana come segno distintivo, e da due scudi aggiunti in epoca medievale.
In città è presente il dipartimento di economia dell'[[università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli]] situato nella ex Caserma Fieramosca ed ex convento della chiesa di S. Maria delle Dame Monache.
=== Biblioteche ===
La biblioteca arcivescovile di Capua ha sede presso la sede diocesana. La biblioteca comunale ha invece sede presso il Palazzo della Gran Guardia in Piazza dei Giudici ed è attualmente gestita dalla locale [[Pro loco]].
 
== Geografia antropica ==
Le principali frazioni e rioni del comune di Capua sono il centro storico fortificato e le sue frazioni sviluppatesi nei pressi di tre luoghi di culto [[extra moenia]]:
 
*'''Centro''': il centro medievale di Capua è delimitato dall'ansa del fiume Volturno per ed è esteso circa 55 ettari; è circondato sul lato aperto da [[mura (fortificazione)|mura]] cinquecentesche con fossati, notevoli esempi di [[fortificazione alla moderna]] in Italia.
*'''[[Sant'Angelo in Formis]]:''' vicus di epoca romana, vi sorgeva il tempio di Diana Tifatina sul quale fu poi edificata l'[[Abbazia di Sant'Angelo in Formis]] in epoca medievale. Oggi è l'unica frazione di Capua ed è votata al commercio e al settore terziario.
*'''San Giuseppe''': antico borgo contadino avente come centro la chiesa di San Giuseppe Extra Moenia, oggi è sede della caserma [[Oreste Salomone]] e del polo aeronautico di Capua, formato dall'ex aeroporto militare e diverse aziende del comparto aerospaziale, fra cui il [[Centro italiano ricerche aerospaziali]], oltre che di altre aziende al confine con la vicina [[Vitulazio]]. A causa dell'espansione edilizia, esso si è conurbato con il rione Porta Roma sorto immediatamente a nord del ponte romano e dell'omonima porta di accesso alla città, quest'ultimo caratterizzato da moderne unità ad alta intensità abitativa e attività commerciali, favorite dal passaggio della [[Strada statale 7 Via Appia]].
 
Sono presenti altri rioni minori:
 
*''Porta Napoli'': rione sorto a sud della cinta muraria e dell'omonima porta di accesso alla città, si è sviluppato lungo due importanti assi viari che conducono ad [[Aversa]] e a [[Santa Maria Capua Vetere]] ed è caratterizzato sia da un'edilizia primo novecentesca sia da edilizia popolare del secondo dopoguerra. Vi sorgono due importanti scuole secondarie di secondo grado, il liceo "Luigi Garofano" e l'istituto tecnico "Giulio Cesare Falco", che attraggono studenti da tutta la provincia.
*''Rione Stazione'': rione sorto nei pressi della [[stazione di Capua]] sulla [[ferrovia Roma-Cassino-Napoli]].
*''Macello:'' rione di recente sviluppo caratterizzato dall'edificazione di moderne unità abitative e complessi residenziali, esso era, dal [[1913]] fino alla [[seconda guerra mondiale]], attraversato dalla [[ferrovia Alifana]], un cui ramo, biforcandosi all'altezza di [[Sant'Angelo in Formis]], terminava proprio a Capua.<ref name=":1" /> Vi hanno sede il palazzetto dello sport, la futura piscina comunale e una moderna chiesa dedicata a San [[Roberto Bellarmino]], arcivescovo di Capua dal [[1602]] al [[1605]] e compatrono dell'[[Arcidiocesi di Capua]].
*Rione [[Carlo Santagata]]: moderno quartiere di case popolari, è collegato al rione Porta Napoli mediante un cavalcaferrovia. Interessato da recenti politiche sociali e di rigenerazione urbana promosse dal Comune, gran parte del rione è occupata da uno stabilimento farmaceutico. È relativamente poco distante da [[San Tammaro (Italia)|San Tammaro]] e dalla [[Reale tenuta di Carditello]].
*Rione Boscariello: sorge alle spalle della stazione ferroviaria. Solo nel [[2006]] è stata completata la costruzione di un cavalcaferrovia pedonale che ha facilitato il suo collegamento con la città e ha tolto dall'isolamento l'intero rione.
 
== Economia ==
Gli stabilimenti industriali più rilevanti sul territorio capuano sono quelli del [[Centro Italiano Ricerche Aerospaziali]] (CIRA), [[OMA SUD]] e [[Tecnam]], quello dell'industria farmaceutica [[Pierrel]], mentre fino al [[1983]] era attivo uno zuccherificio di proprietà della [[Cirio]]<ref>{{Cita web|url=http://audis.it/sguardi-fotografici/lo-zuccherifico-di-capua-di-franco-sortini/|titolo=Lo zuccherifico di Capua |autore= [[Franco Sortini]] |sito=audis.it |accesso=15 luglio 2020}}</ref>. {{Senza fonte|Nel settore pubblico, l'occupazione è sorretta soprattutto dagli stabilimenti militari da sempre presenti in città, in particolare dal Pirotecnico con sede nel castello di Carlo V e annesso parco. }}
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Capua-Stemma.png|center]]
Capua è attraversata dalla [[Strada statale 7 Via Appia]], nonché dall'[[Stazione di Capua|omonima stazione]] sulla [[ferrovia Roma-Cassino-Napoli]] e dalla [[stazione di Sant'Angelo in Formis]], nell'omonima frazione, sulla [[ferrovia Alifana]] (la quale dal 1913 fino alla seconda guerra mondiale serviva Capua anche con [[Stazione di Capua (ferrovia Alifana)|l'omonima stazione]]);<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.lestradeferrate.it/mono1/1capuaold.htm|titolo=Lestradeferrate.it - L'Alifana bassa - Stazione di Capua|sito=www.lestradeferrate.it|accesso=27 novembre 2023}}</ref> è stata inoltre il terminale dell'antica [[Via Casilina]], oggi ricalcata in massima parte dall'odierna [[Strada statale 6 Via Casilina]], che termina nel comune di [[Pastorano]], nei pressi del casello autostradale dell'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]], aperto nel [[1959]] e distante {{M|8|u=km}} dalla città. Nel [[2008]] è stato invece inaugurato il casello autostradale di [[Santa Maria Capua Vetere]], posto a pochi metri dalla frazione santangiolese e a beneficio quindi della zona ovest della cittadina capuana. Nel comune si trova l'[[Aeroporto di Capua]], intitolato a [[Oreste Salomone]].
 
== Amministrazione ==
L'acronimo '''S.P.Q.C.''' della frase latina '''''S'''enatus '''P'''opulus'''Q'''ue '''C'''ampanus'', ovvero Il Senato e il Popolo Capuano, è presente inoltre sulla facciata principale del municipio della città di Capua.
{{vedi anche|Sindaci di Capua}}
Il sindaco in carica è dal 26 giugno 2022 Adolfo Villani ([[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], [[Movimento 5 Stelle]], [[Lista civica|liste civiche]]).
 
== Sport ==
Lo scudo sulla sinistra con la sua croce rappresenta la Capua Longobarda di religione cristiana.
Nel comune hanno sede le società di calcio Vis Capua Futura e SAIF Tifatina, che hanno disputato campionati dilettantistici regionali, mentre più gloriosa è la tradizione della città nello sport della [[pallamano]], avendo la squadra cittadina militato anche in [[Serie A2 (pallamano maschile)|Serie A2]].
Lo scudo sulla destra con le sue sette vipere rappresenta la Capua preromana, fondata dagli [[Osci]], un popolo che per insegna portava il serpente.
La sigla SPQC è il segno distintivo usato dalla città di Capua sin dall'epoca romana e ne rappresenta l'ininterrotta continuità storica e geografica con la Capua antica.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Carmine Antropoli e Jolanda Capriglione (a cura di), ''Capua le piazze dell'arte (e dintorni)'', edizioni ARTETETRA ISBN 978-88-99443-16-0
*Francesco Granata (a cura di), ''[https://books.google.it/books?id=vKE5PJJ8doIC&printsec=frontcover&dq=capua&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiuqJqs5vziAhUN-qQKHazlD1EQ6AEIKDAA#v=onepage&q=capua&f=false Storia civile della fedelissima città di Capua],'' Napoli, 1752.
*Francesco Granata (a cura di), ''[https://books.google.it/books?id=C-4xAAAAIAAJ&pg=PA253&dq=capua&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiuqJqs5vziAhUN-qQKHazlD1EQ6AEIQjAF#v=onepage&q=capua&f=false Storia sacra della Chiesa Metropolitana di Capua],'' Napoli, 1766.
*Camillo Pellegrino (a cura di), ''[https://books.google.it/books?id=r7cpAAAAYAAJ&pg=RA1-PA78&dq=capua&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiBhqiawf3iAhWS3KQKHWqVDSMQ6AEITTAH#v=onepage&q=capua&f=false Apparato alle antichitá di Capua],'' Napoli, 1771.
*Giacomo Rucca (a cura di), ''[https://books.google.it/books?id=teQskuiWnkYC&printsec=frontcover&dq=capua&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiOyu_Bi4DjAhWFblAKHe-ABpwQ6AEIUzAI#v=onepage&q=capua&f=false Capua Vetere],'' Napoli, 1828.
*Giovanni Pietro Pasquale (a cura di), ''[https://books.google.it/books?id=RVJb9sIQys4C&pg=PA80&dq=capua&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwitoKTNjIDjAhXRUlAKHU1-C_k4ChDoAQhGMAY#v=onepage&q=capua&f=false Historia della prima chiesa di Capua],'' Napoli, 1666.
*Gennaro Riccio (a cura di), ''[https://books.google.it/books?id=ey1EAQAAMAAJ&pg=PA7&dq=capua&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiN-rmz04HjAhVMZ1AKHW7wB1k4FBDoAQgqMAA#v=onepage&q=capua&f=false Notizie degli scavamenti del suolo dell'antica Capua],'' Napoli, 1835.
 
== Voci correlate ==
* [[Capua antica]]
* [[Chiesa di Santa Caterina (Capua)]]
* [[Capi]]
* [[Casilinum]]
* [[Capi (fondatore di Capua)]]
* [[Filovia Capua-Caserta-Maddaloni]]
* [[Museo provinciale campano di Capua]]
* [[Porta di Capua]]
* [[Placiti cassinesi]]
* [[Santa Maria Capua Vetere]]
* [[Signoria di Capua]]
* [[Placiti cassinesi]], considerati i primi documenti in [[lingua volgare|volgare]] [[lingua italiana|italiano]], tra i quali il ''Placito di Capua''
* [[Trattato di Casalanza]]
* [[Chiesa di Santa Caterina (Capua)]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://www.capuaonlinecomune.com Il portalecapua.ce.it|Sito delladel CittàMunicipio di Capua]}}
* [http://www.cittadicapua.it Sito dedicato alla Città di Capua]
* [http://www.comune.capua.ce.it Sito del Municipio di Capua]
* [http://www.cira.it Sito istituzionale del CIRA]
* [http://www.atleticacapua.it Sito dedicato al podismo della città di Capua]
* [http://ilcarnevaledicapua.blogspot.com/ Blog dedicato al carnevale di Capua]
 
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